Numero 50– 20.12.2014 I boardgame, le donne, i cavallier, l'arme, gli amori, le cortesie, e l'audaci imprese io canto … Ludovico Ariosto – L’Orlando furioso Signori ufficiali, vi comunico che questo è il numero 50 di Diario di Guerra! E se mi permettete per uno che non è andato oltre le elementari è un evento da sottolineare con grande orgoglio! Ma voi piuttosto ci siete ancora? Si voglio dire – vi ricordate sempre dei boardgame? E degli incredibili mondi e universi che vanno a rappresentare? Be! Se la risposta è si credo che apprezzerete il rifacimento del sito, e anche questo numero, improntato questa volta alla totale professionalità, si! si! ho deciso di abbandonare la stile tira la pernacchia e ridi, che in passato ha caratterizzato in passato molti numeri, no! no! ora voglio la rivista più tend e cul della editoria boardghemistica di questo paese. Ciao ci risentiamo al prossimo numero e: Con tutto il cuore : Buon Natale e Buone Feste a tutti voi e famiglia! Fabio Ehm ... Fabio guarda che si scrive Trend e Cool ... France 2014 – Persian Incursion (Clash of Arms) Solo la 201 squadriglia israeliana nel primo strike sugli impianti nucleare iraniani, non ebbe completamente successo; perlomeno per come avevano ipotizzato gli israeliani ... La missione prevedeva una rotta centrale passando per l’Iraq,per colpire il sito nucleare di Arak (coordinate 34’22’18:13N 49’14’36,13E elev. 0m) , la 201era composta interamente di F16 versione I, aerei dotati di ampi e supplementari serbatoi di carburante piazzati lungo la fusoliera; dei 24 aerei impiegati per l’incursione, otto vennero assegnati e armati per la soppressione dei SAM, otto per gli strike , e otto per occuparsi della superiorità aerea e dei caccia nemici, nel percorso assegnato. Due KC707 vennero assegnati al rifornimento aereo della squadriglia attaccante , mentre uno Sharif e un paio di Eliat, si occupavano di eseguire un networking attacco contro i radar di controllo iraniani, il risultato ottenuto fu di disarticolare quasi del 25% la loro capacità di identificazione degli incursori e della loro capacità di guidare i propri caccia difensivi. Per maggior sicurezza, una batteria di long-range SAM posizionata, nelle vicinanza della rotta del gruppo d’attacco venne attaccata da due salve di missili anti-radar, che riuscirono a sopprimerla. Nonostante i disturbi e le interferenze in questa prima fase, il GCI iraniano fece decollare , per contrastare l’incursione , 3 coppie di intercettatori, 2 composte da due F5 e una composta da un F7 (copia / upgrade dei Mig-21); i piloti iraniani cercarono di portarsi a distanza ravvicinata coi loro missili a infrarosso a portata ridotta, ma tutti e sei gli aerei vennero spazzati dai missili radar dei F16 adibiti alla superiorità aerea. A questo punto, fu la volta di due batterie a medio raggio - Hawk, di provare a far cadere qualche aereo, anche qui gli incursori lanciarono due salve di missili anti-radar, ma gli effetti furono nulli, permettendo alla batteria di eseguire due attacchi SAM, che mancarono però totalmente i bersagli. L’area di Arak era tra le più sensibili, per quanto riguarda il progetto nucleare iraniano, è aveva avuto la priorità per quanto riguarda la difesa, erano stati inclusi dei disturbatori laser e dei GPS jammers, e a distanza di 2 km dal sito nucleare, due batterie Pantsyr S1E (6 veicoli); il tutto si aggiungeva ai 4 veicoli TOR-M1 in dotazione standard per quell’area. L’attacco israeliano, si apri con un lancio iniziale di 12 missili sui 10 veicoli, sette vennero distrutti; dei tre veicoli rimanenti due riuscirono a lanciare due missili, mentre il terzo nel tentativo di lanciare il suo missile andò in black-out completo. I due missili, riuscirono a intercettare e distruggere due missili attaccanti, ma era troppo poco rispetto alla marea di armi lanciate (oltre 40) sugli impianti; non era solo il reattore da centrare ma anche gli altri edifici circostanti (alcuni con un livello di protezione costruttiva pari a dei bunker); dei 18 obbiettivi dell’impianto, 13 vennero completamente distrutti, mentre i rimanenti subirono danni attorno al 50%. Pantsyr S1E TOR-M1 Iniziava a questo punto il rientro, movimento che non venne contrasto ne dai medium e long-range SAM, sono un paio di F14 tentarono l’intercettazione, ma ambedue vennero colpiti dai caccia di scorta israeliani. Un successo totale? Non la pensarono cosi al comando israeliano, sarebbe stato necessario un'altra incursione per finire e completare il lavoro, sebbene con pochi più aerei rispetto al primo attacco. tratto da: Osprey – Air Battle n.42 Israel attacks Iran's nuclear facilities - part one France Convenscion 2014 Dominatore assoluto per quest’anno, nella categoria convenscion è stata senza nessun dubbio, la France Convescion 2014; be ... per la verità delle due altre convenscion, a cui di solito partecipo, una non si è tenuta e ad un’altra non ho potuto andarci; comunque sia la critica, che il pubblico sono stati concordi nel definire di alta qualità la manifestazione tenuta quest’anno. Quest’anno non ho fatto la solita abbuffata di riviste storiche francesi, ho solo puntato su due simulazioni : Bastogne (MMP) e Persian Incursion (Clash of Arms)ombra Bastogne e il precursore di It Never Snow – due corti scenari introduttivi, e poi in 10 turni abbiamo lo scenario campagna, che vede all’opera la 101 impegnata a tenere lontano da Bastogne i venditori tedeschi senza fissa dimora ; ho eseguito i due scenari iniziali, che sono semplicemente scenari in solitario per il tedesco; prossimamente ho in programma di eseguire i famosi 10 turno e poi di mettere via tutto – infatti questa è una simulazione tipicamente da una botta e via; quando avete fatto una partita non c’e più nulla da rivedere – questa non vuole essere si badi bene, una feroce critica, semplicemente questa è una simulazione entry e va accettata senza troppe pretese ... Ha! Particolarità: simulazione che non ho neppure comprato, mi sono scaricato e stampato la mappa, pedine e rules, e dopo aver passato due serate a incollare pedine, ho giocato gli scenari 1 e 2 (per ora) Persian Incursion è di altra pasta, e infatti siamo di fronte a una sofisticata simulazione, che analizza un potenziale confronto militare tra l’aviazione israeliane e le difese aeree iraniane. I due paesi non sono confinati, e sono separati tra loro da oltre 1500 km; questo fa si che una futura guerra, tra questi due paesi, verrà gestita in maniera completamente diversa da quelle che abbiamo visto in passato, tra Israele e i suoi confinanti paesi arabi. L’aviazione israeliana, per poter distruggere gli impianti nucleari o eventuali installazioni petrolifere iraniani, non può eseguire una unica incursione, ma bensì una serie di incursioni scaglionate nel tempo tra i 10-15 giorni. Queste missioni hanno una durata di oltre otto ore, e necessitano visto la distanza da percorrere, di un rifornimento di carburante da aerei cisterna; questo semplice aspetto vi fa intuire le difficoltà di queste operazioni. Nei tre fascicoli allegati alla simulazione: rules, schema dei bersagli e note & briefing su tutte gli aspetti dei questo argomento, abbiamo una mole di dati da imbarazzare un operatore della CIA. Guardate, questa immagine, è un sito nucleare con la relativa analisi di tutte le sue aree; nel fascicolo che contiene le informazioni di tutti target iraniani, abbiamo inoltre le caratteristiche degli edifici e le difese aeree nelle vicinanze. Ha! si - ovviamente vi danno anche le coordinate GPS, in maniera che possiate vedere sempre con google map se ci sono stati aggiornamenti agli impianti ... Altri link che potrebbero interessarvi : http://www.ilpost.it/2012/02/20/israele-puo-davvero-attaccare-liran/ e poi una partita svolta alla McGill University (http://www.mcgill.ca/) da un gruppo di studenti; interessante il fatto che abbiano incluso una quarta rotta per gli israeliani che passa sulla Siria, conseguenza della guerra civile siriana che ha disarticolato la potenziale difesa aerea di quel paese. http://paxsims.wordpress.com/2013/02/28/virtually-bombing-iran-and-limits-of-real-military-power/ Gioco? Simulazione? O terzo livello cioè base di partenza per una analisi politico / militare diplomatica, perché la simulazione analizza e in effetti lo fa alla grande gli aspetti militari ma va ampiamente a coprire la gestione diplomatico e politica di questa ipotesi. debriefing raid Il limite nello strike eseguito, visto in precedenza, era che metà di quello lanciato era ideale per infrastrutture leggere e veicoli - poi anche i disturbatori laser & GPS jammers qualcosa hanno confuso – ecco spiegato perché per una virgola l’intera infrastruttura non è stata annientata, che avrebbe comportato un relativo controllo morale dell’opinione pubblica & politici iraniani. It Never Snow (MMP) Simulazione o ? La solita domanda che ci pone sempre alla fine è : It never snow e una simulazione o un gioco? Diciamo che la bilancia pende di più verso il gioco, e non potrebbe essere altrimenti visto che il gioco proviene dalla serie SCS, però … basta il tipico articolo More realism for INW stile The General per intenderci per equilibrare il tutto Movimento march per alleato Il movimento di marcia è illimitao, basta che la strada non sia occupata da unita amiche / nemiche o non si raggiunga un esagono di canale / fiume / ponte; questo va benissimo per le unità di fanteria appiedata, ma per le altre unità e paurosamente limitante; in altre simulazioni una per tutte : Hell's Highway della Victory Games, il movimento non ha assolutamente queste limitazioni. Le unità che hanno movimento 6 meno, seguono la regola originale le altre possono muovere fino a due aree; possono cioè superare un massimo di un ponte. DZ range usata nel gioco campagna & special cho ho fatto! Le regole originali, permettono una libertà incredibile ai paracadutisti, un esempio: una unità della 101, potrebbe tranquillamente aggregarsi al XXX corpo e combattere alla periferia da Arnhem o invadere la Germania. Nella realtà storica ovviamente non era così, la divisione aveva da prendere e tenere un obbiettivo, per poi essere ritirata; non si sprecano unità con questo addestramento, per il normale lavoro del soldato e carrista medio … Le unità della 82 / 101 / 1UK e la brigata polacchi possono operare solo entro 30 esagoni dalla DZ della loro divisione Avanzata alleata nelle aree adiacenti Gli autori hanno saputo con molta abilità, concentrare l’attenzione sulla vera punta di lancia dell’avanzata alleata, il nocciolo duro dell’intera operazione. Storicamente altri due corpi alleati, vennero attivati a supporto del XXX Corpo, operando ai suoi lati, questo faceva si che determinate aree non diventano usabili per i rinforzi tedeschi. All’inizio di ogni turno si lanciano 2 dadi per ogni lato, il numero ottenuto rappresenta gli esagoni di avanzata alleata sui fianchi; se le pedine che segnano queste avanzate raggiungono un esagono di ingresso tedesco,quest’ultimo non potrà più usarlo per l’intero corso della partita. Il limite di avanzata alleato nei fianchi è rappresentato dal fiume Maas Movimento tedesco nelle aree esterne La gestione dei movimenti tedeschi nelle aree esterne è soggetta a regole alquanto bizzarre, le unità tedesche possono scegliere solo una direzione, e possono muovere per un massimo di tre aree, poi sono obbligate a entrare; possiamo solo fare delle congetture sulla logica di questa regola, forse si voleva che il tedesco operasse delle decisioni nel tempo, indipendentemente dagli eventi sulla mappa; altre simulazioni operano in maniera diversa; Hightw to the Reich per esempio non fissa nessun limite ai tedeschi, ed è da qui che noi partiamo ... Le unità tedesche possono muoversi in qualsiasi direzione nelle varie aree esterne, le unità non sono inoltre obbligate ad entrare al terzo movimento dentro la mappa; resta valida solo la regola che non ci si può muoversi di oltre tre zone dal primo punto di partenza iniziale. Multiformazione alleate Non esiste nessuna penalità se unità di formazioni alleate diverse cooperano tra loro. Possiamo ipotizzare, che coordinare un attacco con una unità di paracadutisti polacchi, con fanteria olandese e carri inglese potrebbe dare qualche problema ... Attacchi con unità di formazione alleate diverse sono penalizzate con un -2 al risulto finale dei dadi L’arte della simulazione Si ... dunque, vi vengono a dire che sono banalità quelle che facciamo? (allora avete parlato con mia moglie ...) Ecco il link che fa per voi , http://www.kcl.ac.uk/sspp/departments/warstudies/people/professors/sabin/consim.aspx in special modo andate a vedervi il video, e poi scorrendovi la pagina, andatevi a vedere le simulazioni che hanno creato; ovviamente sono simulazioni, che io chiamo di studio, che servono solo come punto di partenza per analizzare e discutere i vari argomenti. Però, li le studiano addirittura ... France 2014 – Bastogne (MMP) Battle for Noville 1 turno Il tedesco, inizia subito con un mix iniziale e micidiale di (1) movimento & ovverun, (2)accerchiamento di una unita americana 4-5-14 , (3) eliminazione nel combattimento seguenti,(4) exploitation generale e (5) ulteriori ovverun tedeschi ... a questo punto tutte le forze tedesche erano disperse, il problema che gli americani non c’erano più ... Nel turno americano, quest’ultimo tenterà un disperato contrattacco , ma il supporto d’artiglieria fallisce completamente e l’attacco permetterà di ottiene solo uno scambio A1D1 2 turno Qui il tedesco, butta al vento la professionalità e decide di attaccare tutto il mondo, molti attacchi azzardati, per il puro gusto per tirare il dado – finisce con le unità alleate cancellate e la strada principale completamente liberata, ma anche con un paio di steep carri tedeschi persi ... Battle for Longvilly, Mageret & Neffe 1 turno Il tedesco si muove con due colonne, una punta direttamente a Mageret, l’altra accerchia Longvilly, le perdite americane si fanno pesanti. La 101 tenta l’equivalente di un catenaccio, e cerca di creare una doppia linea difensiva a sud. 2 turno Il tedesco prosegue a sud , libera i due esagoni a Mageret e cattura al volo Bizory, a tre esagoni a ovest. Gli americani si arroccano a Longvilly e a Neffe e sperano solo nella dea bendata sui dadi ... 3 turno Assalto finale a Neffe, con gli americani totalmente travolti – obbiettivi tedeschi per la vittoria totalmente conseguiti. Evoluzione degli aerei militari 1989-2014 Onore e gloria immortale a chi mi segue e mi legge in questo sito! perché questi fortunati, sanno che sono un appassionato – anche se in questi ultimi anni ho volato poco – di simulazioni aeree, e tra i tanti visti, Air Superiority (GDW) spicca alla grande. Air Superiority è uno degli ultimi che ho acquistato di questo argomento, ma ha un limite: è uscito nel 1989; sono cioè passati quasi 25 anni, e l’evoluzione degli aerei e dei sistema di combattimento, ha subito un forte cambiamento; c’e’ voluta una simulazione come Persian Incursion (Clash of Arms), per scoprire letteralmente dei nuovi aeri , di cui ignoravo completamente l’esistenza, e le nuove frontiere dell’aviazione militare, poi la lettura di alcune riviste specializzate e qualche ricerca su internet, hanno colmato abbondantemente questo gap Motori Per cominciare possiamo dire che l’evoluzione dei motori, non ha riguardato, l’aumento della velocità; già 30 anni fa si era capito, che a 2500 e passa km all’ora, un aereo, oltre che consumare in pochi minuti il carburante, non può far altro che tirare dritto come un treno. La vera miglioria, e nei sistemi di manutenzione, come per le auto più moderne, dove un meccanico di periferia, collegandosi alla centralina elettronica, può estrarre tutta una serie di informazioni sulla situazione di usura del motore, lo stesso avviene nei reparti di manutenzione. Particolarità : i motori negli aerei moderni, si sostituiscono - completamente - nel giro di un ora, e questo vi può dare una idea dei tempi di manutenzione Kit & Upgrade Lo riconoscete? E’ un F4 – Phantom, quello della guerra del Vietnam tanto per intenderci, con un kit per migliorare le sue performance. Questa immagine mi permette di introdurre il concetto dei kit di upgrade in vendita per tutti gli aerei del mondo. Ne abbiamo dicevo per tutti i tipi, per aggiornare il radar, migliorare i dispositivi elettronici, credo che se non si opera direttamente e in maniera corposa sulla struttura dell’aereo, il tutto sia abbastanza semplice, dopo tutto se dobbiamo aggiungere un missile avanzato a un Mig21, dovrebbe bastare far passare un cavo dal missile al cruscotto dell’aereo, probabilmente anche un elettrauto ci riuscirebbe ... Il vantaggio di questi kit, e l’incredibile convenienza economica; ecco quindi che un aereo da rottamare, può essere ancora usato e avere una sua validità militare, certo nessuno si aspetta che un Mig 21 riequipaggiato con un nuovo radar e qualche missile più avanzato, possa tener testa a un F35, ma dato che il budget in molti paesi è ridotto all’osso, ecco spiegato il mantenimento in linea di certi aerei ormai datati. L’esempio più tipico è quello relativo degli F14 iraniani, comprati attorno al 1978 e ancora in uso; ora per carità, probabilmente gli iraniani, li useranno solo per le parate, e qualche giro stile raduno auto d’epoca che si fa da qui da noi, ma è anche perché si sono appoggiati alla logica dei kit di manutenzione & upgrade visti prima. Nota: attualmente gli F14 iraniani (circa una 40 ancora funzionanti) sono gli ultimi ancora in attività, nel 2006 la marina americana ha dismesso i suoi sostituendoli con la versione dei F18 versione E /F Generation Abbiamo un termine da assimilare: Generazione - possiamo cioè identificare gli aerei con questa logica generazionale. 1 generazione gli aerei della guerra di corea 2 generazione / 3 generazione aerei delle guerra del Vietnam e del Kippur 4 generazione 1980-2010 5 generazione 2010+ Parleremo rapidamente di questa 5 generazione, e in special modo per capire che cosa si intende per NET enabled, come letto sulla immagine precedente; l’F35 ha circa 8 milioni di righe di codice software, circa 4 volte di più di un aereo militare normale; lo scopo principale è la gestione delle informazioni acquisite da sensori o sistemi esterni, tipicamente radard / awacs / satelliti e ovviamente anche squadre a terra, quindi elaborarli e passarli direttamente ai propri sistemi d’arma, tipicamente acquisire un bersaglio senza neppure accendere il radar o vederlo fisicamente. Questa è l’aspetto principale, poi vengono gli accessori: vernici per ridurre il profilo di acquisizione ai radar nemici, video telecamere che coprono tutte le direzioni e i settori ciechi, tutta la gestione del volo asservita ai computer di bordo, Laser / GPS Nella guerra del golfo, le bombe a guida laser, sono state usate in un rapporto del 80% nel complessivo degli attacchi lanciati dagli alleati; ricordo che queste armi hanno avuto, una percentuale di successo superiore al80%; ma il vero aspetto da ricordare e che l’aereo non è più obbligato a passare sopra il bersaglio o nelle strette vicinanza, ma può operare nella fase di attacco tranquillamente da una distanza molto più ampia. La conseguenza diretta e che l’antiaerea basata su mitragliatrici e cannoni, ben poco può fare contro una aviazione moderna – come pietra di paragone Persian Incursion valuta in ¼ l’utilizzo di queste armi, sempre ammesso che l’aereo attaccante entri nella loro area di tiro. Nello schema presentato in alto i valori sono 1NMI (miglio marittimo internazionale) = 1852 metri. Il lancio quindi delle armi a seconda della loro tipologia,può oscillare quindi tra i 5Km e la distanza siderale di oltre 80Km Droni I Droni non sono una novità, sono stati ampiamente usati (con ampio profitto) dagli israeliani, già nel 1982, dove uno squadrone esegui missioni di ricognizione e identificazione delle varie postazioni SAM; spesso e volentieri vennero anche ingaggiati, dando agli Isdraeliani, una valanga di informazioni, su frequenze radio e altro; altri droni furono inoltre posizionati sopra i tre maggiori aereoporti della Siria, riportando quali e quanti aerei Siriano decollavano, i dati vennero trasmessi in tempo reale ai E-2C che passavano le informazioni ai caccia Isdraeliani, oltre a disturbare le comunicazioni tra il GCI (ground-controlled interception) Siriano e gli aerei stessi. Alla fine del 9 giugno 1982 oltre 80 aerei siriani vennero distrutti assieme a 17 su 19 batterie SAM, e questo senza perdere un solo aereo di quelli impiegati – una feroce dimostrazione delle possibilità offerte da una aviazione moderna. Di droni ne esistono anche qui di tutti i tipi e di tutti i generi, e hanno tutta una serie di vantaggi evidenti, non hanno il limite fisico di un pilota, salvo quello del carburante, sono spendibili e hanno dei costi ridotti rispetto a un aereo di ultima generazione; sono in molti a credere che il futuro del settore militare sarà fatto di velivoli da combattimento senza pilota e che i jet come l'F-22 / F35 verranno ridotti a poche unità e rimpiazzati da caccia a comando remoto, ancora più agili e resistenti dei droni armati attualmente in uso. Nota di colore, che vi illuminerà sulla cyber war in atto tra Isdraeliani / Americani e Iraniani, nel 2011 gli iraniani riuscirono a catturare intatto un drone americano – si ipotizza che siano riusciti a inserirsi nelle trasmissioni di controllo del drone, perché quest’ultimo non aveva danni di nessun genere. Quest’anno invece,risulta – con prove confermate - che gli iraniani abbiano abbattuto un drone americano e circa due mesi fa uno Israeliano. Fine Prima Parte ATTENZIONE!! . Che sia ben chiaro a tutti! Nella prossima pagina NON c’e nessuna dichiarazione di guerra ai colleghi della rivista NoTurkey! L’ultima volta che mi sono inventato una pagina comparativa, (cosa non si fa per strapparvi una risata!) l’Alessandro e forse anche Enrico, hanno frainteso e presa sul tragico ... E questo mi è dispiaciuto un casino, perché non hanno capito, che io nella vita sognavo di fare il guitto di professione (cioè vendere fondi e azioni di qualche banca), e non farlo par-time per questa rivista ... Siete d’accordo vero? Si insomma... non partirà una azione di querela - dico bene? ! Pubblicità comparativa – rivista Diario di Guerra vs rivista NoTurkey! Una tipica simulazione pubblicata da Diario Di Guerra (Waterloo – The Last Opportunity) Una tipica simulazione pubblicata da NoTurkey argomento : La prima guerra mondiale sul fronte trentino ... Vincitore del premio Military Boardgame del 2014 alla sagra paesana “Polenta e Porsei “ di Tombolo (Padova) Appunti di storia – Il ponte aereo di Berlino 1948-1949 Il ponte aereo per Berlino (1948-1949) fu un'azione intrapresa durante la Guerra Fredda dagli Stati Uniti e dai loro alleati dell'Europa occidentale per trasportare cibo e altri generi di prima necessità nella Berlino Ovest circondata dai sovietici. Il 24 giugno 1948, l'Unione Sovietica bloccò gli accessi ai tre settori occupati da americani, inglesi e francesi di Berlino, tagliando tutti i collegamenti stradali e ferroviari che giocoforza attraversavano la parte di Germania sotto controllo sovietico. Le parti occidentali della città furono anche scollegate dalla rete elettrica, anch'essa sotto controllo sovietico. Berlino ovest divenne una buia città assediata, senza viveri né medicinali, il 25 giugno, il giorno dopo l'inizio del blocco, venne istituito un enorme ponte aereo che poi durerà 462 giorni. Questo è quello che trovate sulla pagina di wikipedia, ma quello che non viene spiegato, è il vero segreto che sta alla base del successo del ponte aereo; i russi infatti sulla base dei loro esperti, ritenevano, che il semplice maltempo, avrebbe praticamente paralizzato il ponte aereo. E infatti alle prime avvisaglie di brutto tempo, si arrivo rapidamente alla chiusura degli aereoporti; ecco un tipico caso: nebbia persistente, il primo pilota (inesperto) tenta di atterrare, ma la nebbia e la sua scarsa esperienza fanno abortire il tentativo, nel frattempo arriva un secondo aereo che viene messo in una rotta di attesa, secondo tentativo, ma la nebbia è totale e anche qui abbiamo un mancato atterraggio, nel frattempo entra un terzo aereo, bisogna quindi procedere a nuove direttive per il secondo e terzo aereo ... chiaramente questo metodo avrebbe portato se non interrotto con il rimandare tutti a casa e chiudere l’aereoporto a un qualche disastro epocale. Il meccanismo usato per risolvere questo problema fu incredibile, ogni pilota poteva in queste condizioni eseguire un solo tentativo di atterraggio, nell’ esempio precedente , ecco che : il primo pilota (inesperto) tenta di atterrare, ma la nebbia e la sua scarsa esperienza fanno abortire il tentativo, dalla torre gli segnalano di rientrare alla base di partenza, nel frattempo arriva un secondo aereo, con un pilota che è un vero veterano, potrebbe atterrare semplicemente basandosi sulla strumentazione, e infatti, (penando) riesce comunque ad atterrare, entra ora il terzo aereo ed è fortunato! una schiarita libera per qualche minuto la pista, e il pilota riesce ad atterrare. Ho fatto un semplice esempio, per rendere l’idea; comunque sia il maltempo, vero alleato dei Russi, e con l’inverno del 1948-49 di un rigore tremendo, non rappresentò quindi un totale impedimento a operare alle forze di trasporto aereo; e persino nei giorni più brutti, si scopri che si riusciva lo stesso a portare qualcosa a Berlino. Il ponte rivoluziono il trasporto aereo, il cibo veniva sistematicamente disidratato per risparmiare peso e volume, nuovi aerei e nuove strumentazioni di navigazione aerea vennero progettati e nel frattempo gli americani, sfruttando i loro vasti territori, costruirono per addestramento aereoporti di partenza e di arrivo simile allo schema & percorso che i piloti avrebbero trovato in Germania. Nei primi mesi del 1949 la media delle merci arrivate era attorno alle 12.000 tonnellate giornaliere, e in quel momento, si inizio la fase di accumulo delle scorte, dato che i rifornimenti stavano eccedendo le distribuzioni alla popolazione. A livello statistico un totale di 1.500.000 tonnellate di materiale arrivo alla città; e 16 aprile del '49 (un vero record) atterrava a Berlino un aereo al minuto. L’intera operazione costo ovviamente una cifra folle, ma nel frattempo Truman, il presidente americano avvio una campagna mediatica volta ad umiliare i Sovietici e a denunciare l'accaduto davanti al mondo. Stalin alla fine si dovette arrendere e l'11 maggio, dopo quasi un anno, il blocco fu tolto. Il ponte aereo continuò, per sicurezza, fino al 30 settembre per ammassare a Berlino le altre provviste nel caso i Sovietici avessero voluto attuare nuovi blocchi; con questa ultima fase si arrivo a un totale di oltre 278.000 voli e si portarono a Berlino 2.300.000 tonnellate di generi di prima necessità. Jutland 1915 antefatto La flotta tedesca si è ingaggiata contro la flotta inglese, e si è portata dopo i combattimenti verso sera in direzione nord, la flotta inglese al completo è posizionata tra loro e le basi tedesche ; durante la notte i tedeschi riescono ad aggirare lo schieramento inglese … Quando il cielo, comincia a schiarirsi verso est, annunciando l’alba incipiente ed aumentando la visibilità sul Mare del Nord, ai tedeschi rimane da superare una sola colonna di caccia torpedinieri inglesi per guadagnare una rotta libera verso Horns Reef. Il loro comandante, il capitano Stirling, si dimostra molto più determinato al combattimento dei propri colleghi inglesi, o forse è l’avvicinarsi del giorno a renderlo battagliero. Appena intravede, dal ponte del Faulknor dove si trova imbarcato, le sagome massicce delle corazzate, che la luminosità diffusa gli permette di riconoscere, fa assumere alla XII flottiglia una rotta parallela, per guadagnare la testa della formazione nemica senza farsi scorgere. Raggiunta la posizione corretta per sferrare l’attacco effettua una virata di 180 gradi, in modo da muoversi in direzione opposta alla flotta tedesca. La manovra consente ai caccia torpedinieri di lanciare trovandosi di prua rispetto ai bersagli e su rotte contrarie, in modo che la velocità delle navi si sommi a quella dei siluri riducendo i tempi di avvistamento delle scie e di manovra per eludere l'impatto. Nonostante qualche incertezza, l’evoluzione del caccia torpedinieri inglesi riesce, anche perché , quando li vedono, i tedeschi esitano a sparar loro contro. Sono in attesa del rientro delle proprie flottiglie e fino all'ultimo momento non riconoscono con certezza le navi che si avvicinano. Da circa un chilometro e mezzo di distanza, almeno sei caccia torpedinieri della formazione comandata da Stirling lanciano da una buona posizione, e solo uno viene colpito dall'artiglieria tedesca. Pommern Per evitare i siluri, le corazzate accostano a dritta ad allargare. Mentre le scie attraversano la loro formazione, alle 2.10 la Pommern, una delle vecchie pre-dreadnought che navigano in coda alla colonna, viene centrata una o due volte. La nave è scossa da una violenta esplosione, alla quale ne seguono diverse altre, probabilmente dovute allo scoppio dei depositi di munizioni raggiunti dalle fiamme innescate dalla prima. Nuvole di fumo di colore diverso si levano da varie parti dello scafo, da sinistra si alzano fiammate giallo-arancio seguite da una nuova esplosione, più violenta delle precedenti, a seguito della quale la Pommern si spezza in due e affonda. Tre minuti dopo il disastro, dalla plancia dell'Hannover, che attraversa il luogo del siluramento, si distinguono la poppa e la prua che spuntano dall'acqua; dieci minuti dopo da quella della Schlesier viene osservata solo la prua, che dopo altri dieci risulta ancora visibile dal ponte di comando del Von der Tann, quando l’incrociatore da battaglia transita a sua volta. Dell' equipaggio del Pommern non ci, furono sopravvissuti, 844 dei 2197 caduti tedeschi nel corso della battaglia erano imbarcati su quella nave. Il comandante Stirling non si limita ad attaccare con determinazione la flotta tedesca, tenta anche di comunicarne la posizione a Jellicoe. Fa lanciare per tre volte, alla 1.56, alle 2.08 e alle 2.13 un messaggio radio nel quale segnala la presenza delle corazzate nemiche a dieci miglia di poppa alla I squadra da battaglia, dimostrando di essere in grado di fornire una posizione relativamente facile da identificare dal comando inglese. I tedeschi dispongono però a bordo delle loro navi di potenti generatori di disturbi radio, contro i quali la radiotrasmittente imbarcata sul caccia torpediniere di Stirling non è in grado di competere. Nessuno dei messaggi lanciati dal Faulknor viene ricevuto sull' Iron Duke. Si perde cosi l’ultima occasione di Jellicoe per raggiungere la flotta tedesca la mattina del 1 giugno, prima che superi gli sbarramenti di mine, e riprendere il combattimento. Tratto dal libro : Jutland di Sergio Valzania (Mondadori)