giugno - Società Dolce

annuncio pubblicitario
Direttore Editoriale
Pietro Segata
Direttore Responsabile
Mauro Spinato
Segreteria di Redazione
Annamaria Ponti
Redazione
Piera Cavazza
Massimiliano Paoletti
Michele Porru
Caterina Segata
Hanno collaborato
Sara Borelli
Claudio Colucci
Serafino D'Onofrio
Alida Ghisellini
Anna Guzzinati
Marcella Marzari
Maria Chiara Soldati
Elena Stagni
Giugno 2007
Sede e Redazione
Viale Aldini, 206 - 40136 Bologna
tel 051/3399466 - fax 051/3399477
email : [email protected]
Progetto grafico e immagini
Lara Bresciani
e Antonio Di Marcantonio
Stampa
GraficheBeccari
2
Più potere
alle consulte
] intervista [
3
Risultati
di Bilancio
] bilancio 2006 [
4
Officina
delle idee
] scuola [
6
Una nuova
sede
] Cremona [
società
Tariffa Associazione Senza Fini di Lucro: “ Poste Italiane s.p.a. Spedizione in Abbonamento Postale. D.L 353/2003 (conv.in L 27/2/2004 n. 46) art. 1, comma 2, DCB Bologna iscrizione al tribunale di Bo del 28/2/1981 n°5988
Servizio Civile
Se hai un’età compresa tra 18 e 28 anni,
puoi scegliere di dedicare un anno della tua
vita al Servizio Civile Volontario. Se scegli di
farlo con Società Dolce potrai vivere un'esperienza qualificante ed avvicinarti al lavoro
sociale. Il Servizio Civile Volontario assicura
al giovane una minima autonomia economica (430 Euro al mese), e per gli studenti
universitari in materie attinenti, è previsto il
riconoscimento di Crediti Formativi.
INFORMAZIONI: sul sito www.societadolce.it , sezione Lavoro < Servizio Civile, trovate il Bando ed il Modulo di Richiesta per la
candidatura. Potete consultare il sito del Ministero (www.serviziocivile.it) per tutte le informazioni relative al Servizio Civile Volontario. Per qualsiasi informazione relativa ai Progetti di Società Dolce potete scrivere a [email protected] o telefonare al numero 0513399466.
SCADENZE E SELEZIONE: le domande
potranno essere inviate o consegnate a Società Dolce, all’Ufficio Servizio Civile dal 12
Giugno alle ore 14.00 del 12 Luglio 2007. I
candidati in possesso dei requisiti di accesso saranno selezionati tramite colloquio individuale entro il mese di Settembre.
28
marzo
2007
un pomeriggio
con il Lama!
“Difesa della patria non armata e
non violenta”, “strumenti di pace”,
questi erano i temi previsti dal programma ministeriale per l’ultimo incontro di Formazione Generale a favore dei Volontari del Servizio Civile.
Lo abbiamo fatto invitando un ospite
speciale, che con il suo carisma, i
suoi colori e i suoi insegnamenti ha
saputo ipnotizzare la platea ed animare sguardi curiosi e sorpresi tra i
corridoi e gli uffici della Cooperativa,
regalandoci un pomeriggio denso di
emozioni e riflessioni.
Arrivederci Lama Michel!
Più che soddisfacenti i risultati dell’indagine volta alla rilevazione del grado di
soddisfazione degli utenti, o dei loro familiari, del Servizio di Assistenza Domiciliare (S.A.D.) del Comune di Bologna! La rilevazione, effettuata nei mesi di
gennaio e febbraio 2007, dall’ATI titolare dell’erogazione del servizio (Coperative Sociali Società Dolce, Ada, Àncora e Cadiai), in stretto raccordo con i
Quartieri, è stata effettuata mediante un questionario strutturato in cui 1 era il
punteggio minimo attribuibile, 4 il punteggio massimo. 3,5 è risultato essere
il punteggio medio di soddisfazione degli utenti di tutti i quartieri di Bologna.
Si distinguono, riportando il punteggio più alto (3,8 su 4) il Quartiere Reno
(gestito da Società Dolce) e il Quartiere San Donato!
]
libro [
un
I parlamentari lo temono come temevano Di Pietro nel
92. Come si diceva nel Politicamente Scorretto: correte a
comprarlo. Quirinale che costa quattro volte Buckingham
Palace. Migliaia di cariche
nelle società pubbliche per sistemare i trombati. Baby vitalizi per pensionati di 42 anni.
Più sconti fiscali per le donazioni ai partiti che per le donazioni ai lebbrosi. Consulenze milionarie a maghe e commer-
Gian Antonio Stella
Antonio Rizzo
La casta
Edizioni Rizzoli
]
un
CD
[
Ciampi era una voce fuori dal
coro. Ha passato una vita a
barcollare tra le donne, il vino
e la voglia di gridare il suo
talento vagante. Niente vincoli. Niente regole. Di questo
grande ed anomalo artista
livornese scoperto quando ormai non
c’era più, rimangono poche tracce:
concerti interrotti, lavori mai pubblicati, poesie che qualcuno ha tentato di
rubargli (Zucchero: “Il mare impetuo-
] l’editoriale [
Mauro Spinato
Assistenza domiciliare Bologna:
utenti soddisfatti
cianti di pesce!!!. La cosa che più mi ha
sconvolto è questa: il Governatore della
Campania ha messo a bilancio nel
2004, 962.506 euro di spese di rappresentanza: dodici volte di più di quanto è stato assegnato nel
2006, alla stessa voce di spesa, dal Presidente della Repubblica di Germania, Helmut Kohler!!! Un dossier impressionante scritto benissimo che denuncia l’obesa ingordigia di una oligarchia politica ormai insopportabile.
dolce
so al tramonto”). 15 anni dopo la sua
morte esce un album che riassume la
sua fulminante anticarriera musicale:
"Te Lo Faccio Vedere Io Chi Sono". Ci
trovate le sue impagabili sbronze
messe in note, il suo sarcasmo pungente, trasgressivo, assurdo
ed inafferrabile. Un vero
maledetto, lontano anni
luce dai finti dannati appartenenti
all’underground
musicale italiano di oggi.
Piero Ciampi
Te lo faccio vedere io chi sono
Blu
S.O.S. Salute Mentale
S
ocietà Dolce si avvia a festeggiare i suoi primi vent’anni di
attività, il doppio degli anni del
presidente e fondatore della
cooperativa Pietro Segata che
in questi due decenni ha portato l’azienda
ai vertici del movimento cooperativo bolognese. Una società giovane, come giovani sono i dipendenti e i soci, giovani sono
i membri del consiglio di amministrazione, una realtà quindi in continuo fermento e sviluppo e soprattutto attenta ai
mutamenti sociali e di mercato.
Ma ciò che colpisce maggiormente di
Società Dolce è la volontà di ampliare gli
orizzonti del welfare di comunità senza
timori di affrontare l’evoluzione imposta
dai continui mutamenti di mercato pur
mantenendo fermi e ben saldi i principi e
i valori cooperativi. Per affrontare ciò
occorre superare certi ostacoli, abbattere
quelle barriere che da decenni dividono il
movimento e hanno indebolito – sul piano
della comunicazione - le cooperative
rispetto alle imprese private. Occorre
superare una volta per tutte la vecchia
logica che contrappone la cooperazione
“bianca” alla “rossa”: un limite che le
cooperative a livello di immagine,non
sono ancora riuscite a superare, mentre
sul piano pratico, seppur lentamente, ma
ancora a piccole dosi, sono state intraprese iniziative congiunte.
1969 - da F. e F. Basaglia, Morire di Classe, Einaudi, Torino 1969
Ci sono episodi che non vanno sottaciuti e sottovalutati perché possono essere
considerati la cartina di tornasole dello
stato di salute del rapporto tra pubblico
e privato sociale. Comportamenti della
committenza pubblica, che in apparenza possono apparire ordinari, viceversa
rivelano scarsa considerazione di quanto valore aggiunto, dalla fine degli anni
80’, ha apportato la Cooperazione Sociale al nostro welfare locale. Non in tutti i territori e non per tutte le comunità è,
infatti, possibile rivolgersi ad un così ricco, disponibile e plurale terzo settore
così come avviene nella nostra città e
nella nostra provincia. Nella mia breve
esperienza, ho fondato Società Dolce
nel 1988, ho potuto constatare di persona, in particolare in sud/italia ed in alcune aree del nord, la totale assenza o
carenza di una affidabile rete di unità di
offerta del privato e la difficoltà di Comuni e Aziende Sanitarie nel programmare nuovi interventi il cui avviamento,
visti i vincoli imposti alla pubblica amministrazione, non poteva prescindere
da un rapporto contrattuale con un soggetto esterno.
Ultimamente, al di là dei sempre più
numerosi, formali e burocratici incontri
di ratifica e sottoscrizione di documenti
di intenti o di pianificazione voluti dalla
politica o imposti dalla normativa di riforma del nostro stato sociale, riscontro
nel concreto sempre più determinazioni
Bilancio 2006
Il 25 maggio scorso, al Savoia Hotel Regency di Bologna, l’Assemblea Ordinaria dei Soci della Cooperativa Sociale
Società Dolce ha approvato all’unanimità il bilancio di Esercizio 2006.
Società Dolce si colloca tra le prime realtà imprenditoriali italiane del Terzo Settore, in particolare in Emilia Romagna e
Lombardia, con l’ottavo consecutivo ri-
sultato utile (+ € 118.942) e un valore
della produzione pari a € 28.277.634,
incrementato del +26,4% rispetto al
2005 (€ 22.364.324).
L'incremento del Valore della Produzione anche quest'anno è stato generato
quasi esclusivamente nei territori ove
già opera Società Dolce (province di Bologna, Forlì-Cesena, Parma, Cremona,
Mantova e Brescia) e da attività sulle
quali la cooperativa ha particolarmente
investito in questi anni (scuola, adulti,
disabilità e salute mentale, anziani, minori e infanzia).
Nel 2006 Società Dolce ha partecipato a 53 Gare di Appalto: 42 volte ha
vinto l’appalto (79%), per servizi già
in essere le aggiudicazioni sono state
27, per un indice di successo pari al
93%, confermando la politica di Dolce
che pone come obiettivi la tutela dei
soci lavoratori.
Nel primo trimestre 2007 il tasso di crescita (+27%) conferma l'andamento
positivo dell'anno precedente.
I risultati sono la conferma del lavoro
svolto dai Responsabili di Area e dai
3>
3>
[2 ]
societàdolcenews2007[giugno][
]societàdolcenews2007[giugno][
] inchiesta [ Più potere alle Consulte
dolce
a cura di Marcella Marzari
per risolvere i problemi del territorio
Tutto inizia con la revisione del lavoro di
gestione di numerosi operatori impiegati nel servizio al riparo notturno “Madre
Teresa di Calcutta” di viale Lenin 20. Un
iter complesso, che si muove con l’anticipo di notizia della stampa, la successiva delibera del Comune di Bologna, attraverso la quale, si mette a rischio l’attuale coinvolgimento della Società Dolce, a discapito della rete associativa.
Poi, il complesso carteggio tenutosi con
le istituzioni che termina in un incontro
chiarificatore il 18 giugno scorso che in
sostanza placa gli animi e mette fine all’ansia degli ultimi 3 mesi. La Consulta
Permanente per la Lotta all’Esclusione
Sociale nella figura di Teresa Marzocchi
aveva il compito di dare un parere sulla
struttura che di fatto sentenzia: “funziona a pieno regime e si ritiene di continuare con la sperimentazione così come
portata avanti fino ad ora. Si rileva una
certa perplessità riguardo la riduzione
del budget disponibile, in quanto le donne fino ad ora ospitate nella struttura
non sarebbero in grado di gestire in
maggior autonomia la struttura ..(..)”.
Vista l’importanza dei Pareri delle Consulte, noi siamo andati a parlare con due
dei tre referenti del territorio per scoprire
cosa sono e quali le loro problematiche.
] ! [ Consulta Permanente per la Lotta
all'Esclusione Sociale: Portavoce Teresa Marzocchi
La Consulta nasce il 4 novembre 1998,
dopo un confronto con l’Amministrazione comunale di Bologna. Gli obiettivi
sono, ancora oggi, la promozione e la
costituzione di un comitato permanente sull’esclusione sociale; lo sviluppo e
l’osservazione delle dinamiche socioeconomiche e non da ultimo, la definizione di un parere su piani e progetti
dell’amministrazione comunale che siano d’impulso per le
politiche delle istituzioni. Vi partecipano, chiaramente, tutti i
soggetti promuoventi il Comitato sull’esclusione sociale che
chiedano di aderire alla Consulta. Naturalmente anche un rappresentante dell’amministrazione comunale.
] ? [ Qualche pecca?
] ! [ Nella nuova gestione c’e
l’intenzione di riadeguare le
funzioni stabilite in delibera, visto l’arrivo dei PDZ e il lavoro dei Quartieri. Da
sottolineare la riorganizzazione interna, divisa in gruppi di lavoro: casa, lavoro, comunicazione, sicurezza, gravi
marginalità, psichiatria, dipendenza e
carcere. Essi di fatto sono le vere antenne del territorio.
] ? [ Un esempio?
] ! [ Oggi tra i temi vi è l’organizzazione
del convegno generale dell’accoglienza
da fare entro la fine dell’anno, il lavoro
inteso come strumento principe di inclusione sociale. Un percorso durato 8
mesi e che alla fine porterà il progetto al
Consiglio Comunale.
] ? [ Le criticità?
Dobbiamo allargare la nostra funzione
con i diversi assessorati. Non dobbiamo
correre dietro ai problemi ma essere vere e proprie sentinelle della città. L’or-
] scorretto [
Questa storia dei lavoratori precari!
Che diamine, il mondo del lavoro si
trasforma, si evolve! Troppi piagnistei!
Eh che è? Basta guardarsi intorno per
accorgersi di quante nuove opportunità esistano! Come non esistono?
Eccome se esistono! Un mio amico
narcisista ad esempio, assume a spron
battuto ES (Elogiatori Personali). Gente
da portarsi in giro quando vuoi sedurre
qualcuno. E poi ancora: il mio ottuagenario nonno sardo (decano del Circo
Porru), ricerca DOD (Domatori di Ovini
Disubbidienti). Inoltre, al gay pride
pagano fior di quattrini chiunque sia
disponibile a fare il TDC (Toccatore Di
politicamente
Michele Porru
gano deve essere vivo, vivace e di contenuto. Non una battaglia politica,
quella no! Non facciamo politica sociale siamo critici sia a destra che a sinistra. Questa cosa non mi inquieta.
] ! [ Referente Consulta per il superamento dell’Handicap al Comune di
Bologna: Dott.ssa Giovanna Guerriero
] ? [ Quando nasce la consulta e perché?
Nasce il 22 settembre 2001, con l’idea
di istituire un organo di consultazione
sociale che desse esecuzione concreta
ai progetti, su un comune impegno finalizzato al miglioramento e al valore
dei servizi. Oggi le associazioni regolarmente iscritte sono 27 su un elenco di
circa 80 su tutto il territorio.
] ? [ Come funziona?
Noi ci riuniamo per i bandi di concorso o,
ad esempio, sui progetti per le vacanze.
Alla riunione partecipa l’Assessore alle
Lo Statuto del Comune di Bologna, all’art. 4 prevede, al fine di facilitare l’aggregazione di interessi diffusi o per garantire l’espressione di esigenze di gruppi sociali,
l’istituzione di “Consulte Tematiche, autonomamente espresse da gruppi o associazioni, con particolare attenzione alle problematiche dei giovani, delle donne e
degli anziani. Le consulte vengono ascoltate in occasione della predisposizione di
atti di indirizzo di particolare interesse sociale o di provvedimenti che riguardino
la costituzione di servizi sul territorio”.
Culandre). C’è poi tutto il filone dei
porno poeti: sapevate che decine di
nuove case editrici stipulano contratti
faraonici per ASA (Aforisti del Sesso
Anale)? E che dire dei contratti a tempo
interminabile stipulati dalle ASM
(Agenzie Salva Matrimoni) per l'assunzione a frotte dei VSP (Venditori di
Scuse Plausibili)? Come chi sono?
Sono quelli che suggeriscono alla neomogliettina, la balla da raccontare al
neomaritino spilorcio e cornuto, quando questi è furente perché ha trovato
nel proprio cassetto un paio di mutande mai viste (e soprattutto inverosimilmente più grandi delle sue...): “Amore,
politiche sociali e tutti gli organi
referenti. Si stabiliscono le esigenze, le modalità di accesso e
i budget. Ci consultano per poi
prendere le decisioni. Di fatto
siamo dei suggeritori.
] ? [ Vi basta?
L’idea è quella di avere un’altra veste. Per andare veramente a discutere vorremmo
sapere i bisogni inevasi e avere un elenco dei progetti da
realizzare.
] ? [ Le criticità?
In questo momento mi sono data questi
obiettivi:
Primo: maggiore coinvolgimento dei
giovani. Dobbiamo trovare persone
nuove. Non c’è ricambio, finiti noi che
crediamo nel volontariato attivo chi arriverà? Bisogna partire dalla base, nelle
scuole. Seconda cosa è costituire una
rete più allargata per soddisfare al meglio i bisogni e le necessità dell’utenza.
Su questo mi soffermo. E’ necessaria
collaborazione tra le associazioni. Non
serve il contradditorio diretto di un’associazione con il Comune. Senza nulla
togliere alla autonomia delle associazioni è chiaro che un progetto comune ha
più potere di uno singolo.
Ad esempio le barriere architettoniche,
è impensabile a Bologna vivere in questo modo! Un lavoro congiunto anche
con le istituzioni prevede controlli, valutare i permessi veri da quelli presunti.
Alleggerire i tempi per i permessi e la
burocrazia. Questa non è una guerra fra
poveri. Vorrei che diventasse co-progettazione! A chi promuove idee e progetti
chiedo un giorno di prova sulla sedia a
rotelle. Un giorno solo per capire davvero come ci si deve proporre.
non è come pensi, giuro che le ho
comprate, erano a prezzo stracciato!”.
E lui ci crede! Così come hanno fatto
gli italiani per troppo tempo quando
veniva detto loro che se i politici
nostrani percepivano stipendi molto
più alti dei loro colleghi francesi era
perché la politica, qui da noi, costa un
casino. A questo proposito: correte a
comprare il libro di Gian Antonio Stella
“La casta”. Potrebbe abbattere questa
odiosa seconda repubblica. Per quale
ragione? Semplice: perché le persone
che credono ai VSP (Venditori di Scuse
Plausibili) si contano ormai sulle dita
di una mano.
3]
Bilancio2006
indeterminati>169
determinati>81
<1
collaboratori nel promuovere l servizi
della cooperativa.
Il Consorzio Cooperativo Aldebaran Cooperativa Sociale di Tipo A ex. Legge
381/1991 - nato con lo scopo di sviluppare servizi territoriali rivolti agli anziani
non autosufficienti nella provincia di
Bologna, ha avviato la propria attività
nel 2006, assumendo tutti gli appalti a
cui ha partecipato per le Cooperative
Sociali socie (Ada, Ancora, Cadiai e Società Dolce). Aldebaran ha raggiunto un
Valore della Produzione di 1,1 milioni di
euro sottoscrivendo convenzioni con
22 Amministrazioni Comunali, confermando tutti i servizi già gestiti da Società Dolce e acquisendo anche il Comune
di Sala Bolognese.
L’adesione alla Lega delle Cooperative a
novembre 2006, pur rimanendo la Cooperativa ancorata all’Associazione Generale Cooperative Italiane (AGCI), ha
voluto esprimere e comunicare l’esigenza, più volte da noi manifestata e prati-
indeterminati>788
determinati>475
Uomini: 17%
Donne: 83%
cata nelle sedi istituzionali, di unitarietà
e comunione di intenti tra le numerose
Cooperative Sociali presenti a Bologna
e su tutto il territorio nazionale.
La cooperativa ha aumentato notevolmente il numero degli occupati nel
2006, raggiungendo le 1.513 unità al
31.12.2006 - l’83% rappresentato da
donne - e ha contribuito a stabilizzare
l’occupazione incrementando i contratti
a tempo indeterminato (+189 unità).
Pietro Segata
Un sentito ringraziamento ai 271 soci
che sono intervenuti tra gli incontri
preliminari e l'Assemblea dei Soci
S.O.S. Salute Mentale
<1
turo, nella programmazione e
unilaterali, assente un prelimiprogettazione che ha come fonnare e reale confronto sul merito
dante presupposto l’appartenene sull’insieme con chi effettivaza alla comunità locale ed una remente eroga prestazione ed è
sponsabilità sociale che oltrepasconcretamente in rapporto cosa il confine del mero rapporto
stante con l’utenza. Sono all’orcontrattuale cliente/fornitore per
dine del giorno ristrutturazioni,
approdare ad una risposta ai citridimensionamenti e chiusure di
tadini, bisognosi di sostegno, nelservizi, attese, trasferimenti di
l’accezione più ampia di “servizio
utenza e polverizzazione di interpubblico”. Le garanzie o meglio
locutori. Così si uccide la sussil’assicurazione della prestazione,
diarietà! Da anni nell’ambito delSpazio giorno-notte e notte-giorno Tratta da 1982,1992 L'istituto San Gaetano di Budrio, Anffas, Editrice Compositori Bologna
che giustamente prescinde orala Salute Mentale si chiede collamai dalla sua produzione, è reale
borazione ed investimenti alla
provincia o addirittura fuori regione. Domie e si offrono le migliori opportunità a
ed efficace se l’assicuratore (Ente locale
Cooperazione Sociale sia per offrire servrebbe essere, quindi, prioritario l’avvipropri cittadini. Da una analisi su dati
e Azienda Usl) è fortemente connesso
vizi sociali di supporto all’intervento sacinamento del luogo di cura alla resipuramente di natura contabile al
ed integrato con l’erogatore: con lui denitario diretto, sia per attivare una reale
denza, oltrepassare l’emergenza ed in31.12.2005 si evince, infatti, che nelvono essere definiti e concerti gli stane protetta accoglienza dei pazienti psidividuare percorsi che rispondano più
l’ambito della salute mentale i servizi sodard assistenziali, i costi sostenibili, i
chiatrici nel mondo del lavoro. Più reappropriatamente alle esigenze riabiliciali a rilevanza sanitaria, assegnati o ofprocessi di lavoro e la modalità di accescentemente la Regione ci ha coinvolti,
tative e di inserimento sociale che non
ferti dalle Cooperative Sociali di Boloso ai servizi, offrendo un percorso al citcongiuntamente ad altri testimoni privipossono trovare risposte esclusivamengna, hanno un valore al di sotto del 50%
tadino dall’emergenza, alla cura e al
legiati, in un forte esercizio di rielaborate nelle prestazioni di natura prettamendell’impegno economico complessivo
reinserimento “possibile” senza soluziozione in questo ambito e da qualche ante sanitaria. Inoltre sia la Sanità Privata,
dell’Azienda verso tutti i fornitori privati,
ne di continuità. Alla istituzionalizzaziono partecipiamo attivamente ad un
sia i diversi interlocutori non apparteprofit e no profit, a cui deve aggiungersi
ne del paziente psichiatrico troppo spesgruppo di lavoro presso l’Azienda USL di
nenti al nostro territorio non sono mai
il non noto impegno verso l’Ospedalità
so si è risposto con proposte ricercate
Bologna con l’obbiettivo di meglio regostati coinvolti e non sono coinvolgibili, a
Privata. Si rileva ulteriormente che molti
frettolosamente nel quotidiano e distanlare gli inserimenti nelle residenze e semio modesto parere, per il prossimo fudi questi fornitori sono collocati fuori
ti dalla propria sede, senza insistere in
miresidenze per disabili adulti e pazienti
un dialogo con le agenzie del territorio
psichiatrici promosse dal terzo settore
che, in altri ambiti, ben indirizzate, hannel territorio della nostra provincia. I
no investito con forza e motivazione labuoni propositi però talvolta trovano sulsciando alla committenza pubblica solo
la loro strada ostacoli. L’esempio più reFinalmente! Sono stati pubblicati i primi risultati inerenti le scelte dei contril’imbarazzo di scegliere e garantendole
cente è quello relativo all’inaspettato e
buenti, sulle destinazioni del 5 per mille riferite al 2006. Società Dolce è
per la propria utenza riabilitazione e cuimmotivato trasferimento di Claudio
stata scelta da 297 donatori. Risultato soddisfacente se si pensa che su
re appropriate. La prossimità delle ridalla nostra Residenza “Casa Dolce” alscala nazionale, le Cooperative Sociali che hanno beneficiato del 5 per
sposte è qualità di vita per i pazienti e i
la Residenza “Casa degli Svizzeri”, di cui
mille sono risultate essere ben 5234. La graduatoria ci vede, a
propri familiari, permette una reale sorè titolare direttamente l’Azienda USL di
Bologna, al terzo posto, preceduti solo da Casa Santa Chiara e
veglianza e sostegno sanitario da parte
Bologna. Claudio è inserito da anni nella
Villaggio del Fanciullo, realtà indubbiamente più esercitate di noi
del Dipartimento di Salute Mentale e
rete dei nostri servizi rivolti ad utenza
ad adoperarsi sul versante del fund raising. Dietro Società Dolce si
rende trasparente e responsabile la specon disabilità psichica e/o sensoriale
piazzano, nell’ordine: CADIAI, Solidarietà Familiare, Coop Attività
sa pubblica per la salute dei propri cittacon sua soddisfazione, del DipartimenSociali, il Pettirosso, Pianeta ALOUCS, ANCORA Servizi, APAD, Nuova
dini. Chiediamo con forza e cortesia la
to di Salute Mentale e della famiglia. Le
Sanità, Agriverde, La Strada di Piazza Grande, ADA, Pictor e Altercoop.
sospensione di questo trasferimento
modalità con le quali è stata comunicata
Cogliamo l’occasione per inviare un sentito ringraziamento a tutti soci e le
quale segno tangibile di un ripensamentale scelta a Claudio e alla Cooperativa,
persone che, donando alla Cooperativa il loro 5 per mille, hanno reso possito, affinché un incidente, tale lo consisembrano aver cancellato in un attimo e
bile questo importante risultato. Esprimiamo loro gratitudine poiché il contrideriamo, diventi virtuosa occasione per
con un colpo di spugna le buone prassi
buto elargito, da un lato va a potenziare le attività rivolte ai minori di Casa
un rinnovato impegno assunto sia dal
che hanno sempre caratterizzato i rapdelle Fragole (la campagna per il 5 per mille era infatti titolata “Adotta una
pubblico, sia dal privato sociale nell’inporti che Società Dolce ha a Bologna
Fragola”) e dall’altro ci incoraggia ad insistere con determinazione sul versanteresse generale della nostra comunità.
con i propri committenti. Non è certo cote della raccolta fondi. Ne parleremo presto e ancora.
Pietro Segata
sì che si garantiscono le giuste econo-
5 x 1000 2006:
297 donatori
[4 ]
societàdolcenews2007[giugno][
L’Officina delle Idee è un servizio educativo extrascolastico offerto dal Comune di San Giovanni in Persiceto ai ragazzi di età compresa tra gli 11 e i 14 anni e
alle loro famiglie.
Il progetto educativo si propone di ridurre le condizioni di svantaggio socio-culturale e di prevenire gli abbandoni scolastici, prestando particolare attenzione
alle tematiche del disagio giovanile ed
al fenomeno della dispersione scolastica.
Società Dolce gestisce il servizio da tre
anni e coinvolge attivamente 20/30 ragazzi delle scuole medie del territorio
(scuola media Mameli a San Giovanni e
scuola media Mezzacasa a San Matteo
della Decima). L’esperienza è condotta,
in continuità con gli anni precedenti, da
un gruppo di educatori, sostenuto da
una equipe multiprofessionale composta dalla coordinatrice della cooperativa, dalla pedagogista del Comune e dai
responsabili dell’azienda Usl.
Oltre al lavoro di progettazione e pianificazione, che coinvolge gli educatori e
l’equipe nella fase precedente l’inizio
delle attività, il servizio vero e proprio è
partito nel mese di ottobre e terminato a
maggio e ha visto impegnati i ragazzi
tutti i martedì pomeriggio dalle ore
14.00 alle 16.00.
Il percorso, attivato dal 2005, si è dimostrato un’interessante occasione per vivere in modo diverso la scuola, offrendo
ai ragazzi attività e occasioni che favoriscono l’acquisizione di nuove e diversificate competenze per il loro percorso
formativo, sia dal punto di vista sociale
che dal punto di vista tecnico – pratico.
Ogni proposta di attività, opportunamente programmata e gestita, è risultata formativa e adatta per ragazzi che vivono la delicata fase dell’adolescenza.
In particolare quest’anno, tra le molteplici attività, sono stati proposti due
laboratori (uno di espressione corporea e l’altro di espressione manuale)
uniti da un fil rouge rappresentato dal
testo letterario “Il Minotauro, una ballata” di Durennmat.
Il testo è stato scelto con l’obiettivo di
trasformare i laboratori in un viaggio attraverso i sentimenti, che ogni essere
umano può provare di fronte alle diverse circostanze e situazioni che la vita
propone. Ai ragazzi, sull’onda delle
emozioni emerse dalla lettura del testo,
sono stati proposti lavori corali; lavori
che, pur tenendo conto dell’individuali-
]societàdolcenews2007[giugno][
L’Officina delle
idee
CABLO [ 1
NORD ] Si registrano l’acquisizione
triennale del Servizio di assistenza
domiciliare ad anziani e disabili per il
Comune di Malagnino (CR), nonché
l’aggiudicazione, in riconferma, della
gara d’appalto relativa alla gestione
del CPA per Immigrati di Cremona.
CABLO [ 2
SCUOLA E INFANZIA ] Si addensa il reparto gestioni inerente i Servizi rivolti alla Scuola e all’infanzia:
importanti aggiudicazioni si rilevano
a Castel Maggiore (Servizi di integrazione scolastica), Crespellano (Servizio educativo full time) e Bologna
(Quartiere Navile, Servizio “Estate in
città”). Fondamentale conferma in
Romagna, attraverso la riaggiudicazione triennale inerente la gestione
dell’Asilo Nido di Gambettola.
CABLO [ 3
ASSISTENZA ALLA PERSONA
] Due anni di gestione del Servizio
per il trasporto per anziani utenti
di centri diurni: con questa aggiudicazione si accende per l’Area
Assistenza alla Persona un’importante collaborazione con l’Opera
Pia dei Poveri Vergognosi, Ente
appaltante del Servizio.
tà e rispettando tempi e modi di ognuno, hanno puntato a favorire la socializzazione, la cooperazione, l’ascolto, il rispetto dell’altro ed infine ma non ultimo
il mettersi in gioco.
….si è percorso il viaggio attraverso le
sensazioni, cercando di esprimere tra-
mite la corporeità il percepito e l’espressività, senza egocentrismo o mania di
protagonismo.
Il percorso di quest’anno si è concluso
lunedì 14 Maggio 2007, data in cui nel
bellissimo Teatro Comunale di San Giovanni in Persiceto i ragazzi e gli educa-
tori dell’Officina delle Idee hanno messo
in scena lo spettacolo “... e così NOI siamo il minotauro, che solo,
rinchiuso nel labirinto,
scopre che intorno a se
non esiste solo SE STESSO, ma anche l’altro”.
Alida Ghisellini
e Sara Borelli
Ludoteca “VICOLO BALOCCHI” e dintorni Il 2006\2007 è stato per la Ludoteca Vicolo Balocchi di Bologna un anno intenso e proficuo: oltre alle
attività tradizionali (laboratori, prestito giochi etc.) la programmazione si è ampliata attraverso una fitta rete di collaborazioni con le realtà ricreative e culturali del territorio di
Corticella (Centro Sociale Villa Torchi, Associazione d’Idee, Biblioteca, Cà Bura e il circolo Arci Bertold Brecht). Segnaliamo il progetto Il Ritrovo dei Ragazzi rivolto ad un
gruppo di ragazzi dai 6 agli 11 anni di età. Le attività ludiche e ricreative proposte ai ragazzi si svolgono nei locali dell’ex URP (ufficio relazioni con il pubblico) di Via Gorky e
nella piazzetta antistante il già attivissimo centro sociale Villa Torchi. La ludoteca vi aspetta a “Il Ritrovo dei Ragazzi” dal 6 giugno al 4 luglio ogni mercoledì dalle 16.30 alle
21 all’iniziativa Aspettando il buio a Villa Torchi, Via Colombarola, 40 (Bologna).
Anna Guzzinati
Visto da dentro
l’ufficio Sicurezza
Siamo proprio sicuri?
Sono trascorsi 20 anni dalla più grave
sciagura sul lavoro che la storia del nostro Paese ricordi, dal dopoguerra. Una
mattina del marzo 1987 nel porto di Ravenna una squadra di 13 lavoratori salì
a bordo della nave Elisabetta Montanari
per eseguire interventi di pulizia.
I lavoratori, quasi tutti romagnoli, dipendevano da 5 aziende diverse, 8 lavoravano in nero, 3 avevano meno di vent'anni. Alcuni erano al primo giorno di
lavoro. Nessuno di loro conosceva la nave ed i rischi che potevano incontrare.
Per un incendio casuale, morirono intossicati nel buio della stiva. Una strage
evitabilissima!
Dopo processi interminabili, i proprietari della Mecnavi subirono miti condanne. Nei giorni scorsi, le pesanti cifre degli infortuni mortali nell'industria, in
agricoltura, in edilizia e nei servizi hanno meritato le prime pagine dei quotidiani, e l'intervento del presidente Napolitano.
Ecco, le cause principali degli infortuni:
sottovalutare i rischi e non informarne i
lavoratori, fare addestramenti frettolosi
ed utilizzare macchinari non a norma,
senza vigilare sull'uso dei mezzi di protezione.
Nel novembre del 1994 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale un DL. (il
"famigerato" 626/94) che riguarda il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro.
Scorrendo il decreto, si evince chiaramente che il concetto di "sicurezza" deve
essere integrato con ogni attività lavorativa. I rischi connessi ad ogni attività in
corso di svolgimento vanno valutati
analiticamente e ridotti il più possibile.
Per ogni nuova attività lavorativa che
viene concepita, bisogna prevedere il rischio prima di cominciare a svolgerla e
ridurlo già nella fase di progetto, in modo da prevenirne le conseguenze. Il concetto di "ridurre il rischio", quindi, deve
diventare un abito mentale per ogni lavoratore e per ogni datore di lavoro.
Già! Lavorare in sicurezza vuol dire
prestare attenzione alle misure di prevenzione che in ufficio sono studiate
scrupolosamente!
Una definizione banale ma perde la sua
ovvietà quando ci si scontra con la ricerca di misure di prevenzione nel voluminoso archivio legislativo in materia di
prevenzione e con l'interpretazione delle
ultime affannate leggi nel regolamentare le figure che intervengono nel processo sicurezza.
L’Ufficio cura le procedure relative alla
sicurezza e la salute dei lavoratori della Cooperativa; cura la predisposizione degli
atti del servizio di prevenzione e protezione, partecipa all'individuazione
dei fattori di rischio, alla
valutazione dei rischi,
all'individuazione delle
misure per la sicurezza e
la salubrità degli ambienti di lavoro, vigila
sull’esecuzione da parte
Da sinistra: Maria Rosa, Georgia, Claudio.
degli uffici interessati
degli adempimenti conla stessa anche tenuto conto della giurinessi all’applicazione delle norme di sisprudenza; raccoglie i verbali di accercurezza derivanti direttamente da ditamento degli organi di vigilanza ovvero
sposizioni normative; cura gli approfondell’Autorità Giudiziaria; ha rapporti con
dimenti della materia e l’evoluzione del-
] l’identikit [
Maria Chiara Soldati
Con questo numero inauguriamo una
nuova rubrica del Dolce News dedicata
all’identificazione dei profili professionali maggiormente impiegati nel lavoro
sociale. Per ogni profilo individuato
tracceremo una sintetica “identikit” che
ne delinea le principali caratteristiche,
l’ambito di intervento, i requisiti di accesso, l’inquadramento economico all’interno di Società Dolce.
Denominazione: variabile e definita
dalle Regioni. Assistente di Base
(Adb) – Asa – Osa – ADEST sono le
più diffuse.
Caratteristiche: sostituita dall’Operatore Socio Sanitario in Emilia Romagna,
ma ancora formata da altre Regioni come la Lombardia, la figura dell’Adb è la
figura assistenziale di base, il pilastro
del lavoro di cura a cui è tradizionalmente affidata la realizzazione di interventi di assistenza diretta alla persona,
aiuto domestico, prestazioni igienico
sanitario di semplice realizzazione.
Ambito di intervento: assistenza
domiciliare, residenze e semiresidenze
rivolte a persone parzialmente o del
tutto non autosufficienti (anziani, disabili).
Requisiti: qualifica regionale di Assistente di Base o equipollente di durata
variabile.
Inquadramento: 4°livello retributivo
del CCNL.
Attualmente in forza: circa 200
5]
gli Uffici Pubblici competenti in materia per territorio (ISPESL, AUSL),
partecipa alle ispezioni degli organi
di vigilanza, raccoglie i dati del registro degli infortuni e delle malattie
professionali; partecipa alle verifiche tecnico-ispettive, cura gli
aspetti inerenti l’attivazione e
le procedure consequenziali dei corsi di informazione e formazione.
Questo è il lavoro di un
“normale” ufficio Sicurezza...
Il nostro, composto dal Responsabile esterno Serafino
D’Onofrio, dal Responsabile
dell’ufficio Claudio Colucci , da
Maria Rosa Argilli e Georgia Stefanelli, fa questo e molto altro...
Segue oltre alla sicurezza, la privacy, l’haccp, l’edilizia, la manutenzione, le autorizzazioni al funzionamento,
ecc...
mettiamo in campo il sociale
La Squadra di soci aderente all’iniziativa “Mettiamo in campo il sociale” è lieta di presentare le linee guida dell’immagine di Società Dolce per festeggiare il suo ventennale. Il presente documento è il frutto di un lavoro
condiviso da tutti e 8 i soci volontari che hanno partecipato ai 4 incontri, dimostrando passione, impegno e tanto entusiasmo.
PRINCIPI GUIDA IMMAGINE 2008
COOPERATIVA SOCIALE SOCIETÀ DOLCE soc. coop.
Venti anni di cooperazione, di sostegno, di lavoro e di persone; Società Dolce in occasione del proprio ventennale ripensa se stessa
per affrontare le nuove sfide di
una società in continuo mutamento. Impresa, quindi,
ma nello spirito della cooperazione sociale. Persone con le persone e per le
persone dove la solidarietà
sociale si concretizza ogni
giorno in un caleidoscopio
di servizi, ognuno diverso
nei contenuti eppur uguale
nello spirito.
Il sorriso di un bambino accanto alla carezza di un “nonno”, una mano tesa senza
giudizio, il sostegno a chi ci aiuta a non dimenticare la giusta prospettiva: tutto ciò
e altro ancora è e vuole diventare Società Dolce.
Una squadra unita che fa delle proprie idee la sua forza, contro nessuno e con tutti, perché crediamo che il vero errore nel costruire la società che immaginiamo
non sia sbagliare, ma aver paura di tentare.
Siamo orgogliosi del nostro passato, attenti al presente e fiduciosi nel futuro, consapevoli che ci saranno difficoltà ed ostacoli, ma determinati a far sì che la società
diventi sempre più come la vogliamo … dolce.
Da sinistra: Patrizia, Marco, Andreina, Annamaria, Massimiliano, Sara, Lucia, Nicolas e inoltre Donatella, non presente nella foto.
dedi
cata
[6]
societàdolcenews2007[giugno][
] dondolo [
Una nuova sede
a Cremona
a domanda
Piera cavazza [email protected]
Massimiliano Paoletti
Mercoledì 20 giugno 2007 è stata
inaugurata la nuova sede di Società
Dolce dell’Area Lombardia a
Cremona, in via Antiche Fornaci n.
51. Questa scelta rappresenta e conferma l'impegno della nostra cooperativa nel garantire servizi alla persona di qualità verso gli Enti Locali
Committenti e verso i Cittadini di
quel territorio.
C‘è una nuova e simpatica
Mostra itinerante delle opere del concorso
“gioc’ARTE”
Anno scolastico 2006-2007
Alla fine di ogni anno scolastico, i bambini che frequentano i Servizi Integrativi Scolastici (pre orario, post orario e
assistenza alla refezione) sono chiamati a partecipare ad un Concorso Finale che rappresenta la sintesi delle attività svolte durante l’anno scolastico.
Quest’anno scolastico il progetto, intitolato
“gioc’ARTE”, è stato incentrato sull’Arte intesa come gioco e sperimentazione di varie tecniche pittoriche. Una selezione delle
opere pervenuteci, particolari e molto suggestive, sono state scelte per una Mostra che si è tenuta nelle sedi dei Quartieri Santo
Stefano, San Donato e San Vitale nel mese di giugno.
F
teoria che dice che ogni individuo
sulla terra è legato ad un altro per 6
conoscenze dirette. Quindi vuol dire
che io e un contadino cinese o
Amanda Peet (la nota attrice) siamo in
diretto contatto. La riflessione che vorrei fare era se lo stesso principio
potesse essere applicato per le aziende. Società Dolce tramite sei “interessi diretti” quale azienda potenzialmente può conoscere …?
Mentre scrivevo la frase precedente mi
rendevo conto che non ho più molta
voglia di pensarci … (sono un piccolo
scrivano condizionato dalla sua stessa
scrittura mentre scrive).
… per caso conoscete qualcuno(3)
che conosce qualcuno(4) che conosce
qualcuno(5) che mi presenta Amanda
Pett … ??? … telefonatemi.
Sei elefanti si dondolavano sopra un
filo di ragnatela e reputando la cosa
interessante andarono a chiamare un
altro elefante … sette elefanti si dondolavano …
CUS CONVEGNI
Il ruolo
dell’educatore a scuola
Il 24 marzo 2007 Società Dolce ha
inaugurato l’anno con il primo convegno sul tema “Handicap e Integrazione: il ruolo dell’educatore a scuola”.
Forti dell’esperienza acquisita nella gestione dei servizi educativi scolastici a
sostegno dell’integrazione dei minori
con disabilità dal 1989, abbiamo creduto importante dare voce ai più di
400 soci che in cooperativa svolgono il
ruolo di educatore in ambito scolastico.
Il convegno, a cui ha partecipato un
centinaio di persone, è stato articolato in due sezioni. Dopo i
saluti dell’Assessora Milli Virgilio e del Presidente di Società Dolce, la prima parte è stata
dedicata alla presentazione di
due ricerche svolte una sul patrimonio documentale raccolto dalla cooperativa nel corso
degli ultimi 4 anni di gestione
dei servizi a Bologna, e l’altra
] rispondo [
affidata al Grep (Gruppo di ricerca di etnografia del pensiero - Università di
Bologna) volta a dare voce direttamente agli educatori sulle loro esperienze
professionali. Nella seconda parte si è
dato spazio discussione nella tavola rotonda a cui hanno partecipato Fulvia Righi (pedagogista del Comune), Alessandra Francucci (dirigente scolastico),
Giancarlo Rigon (azienda USL), Giovanni Battista Pesce (AICE) e Raffaele
Tomba (dirigente Comune).
Le luci
e la strada
Avevamo scritto che i seminari da noi
organizzati volevano “produrre pensieri”. E’ proprio quanto accaduto durante
i lavori di “Le Luci e la Strada”. Primo
dato di valore, la partecipazione: non
ci si attendeva che oltre 140 persone
accogliessero l’ invito. E poi i contenuti: rilevanti. G. Sciortino, fra i massimi
esponenti di politiche migratorie in Italia, ha fornito delucidazioni sugli
aspetti propri dell’immigrazione irregolare. F. Carchedi, consulente del Dipartimento per i Diritti presso la Presidenza del Consiglio, ha indicato quanto sia fondamentale, per un’analisi del
fenomeno credibile, entrare nel cuore
dei suoi aspetti culturali e giuridici.
F.Carchedi (P. WEST) ha delineato le
peculiarità della prostituzione indoor.
Vivace e stimolante è poi risultato il raffronto fra le realtà impegnate nella lotta
alla tratta. Questo versante ha permesso peraltro alla Cooperativa di esporre
gli esiti relativi alla gestione della Comunità “La Ginestra”. Se i contenuti
della tela sono apparsi ricchi di significato, altrettanto si può dire della cornice: l’organizzazione scrupolosa, unita
ad un tocco di suggestione artistica,
hanno contribuito in modo decisivo alla riuscita dell’evento.
Carissimi, questa rubrica è dedicata a
voi, potete liberamente dire le vostre
opinioni, chiedere, dare consigli. Le
lettere verranno lette attentamente e
pubblicate insieme alla risposta.
Ho ricevuto una e-mail da una socia:
] ? [ Questa volta rispondo ai soci
che incontrandomi, mi pongono la
stessa domanda: ho bisogno di parlare con un ufficio della sede di
Bologna ma ho grosse difficoltà a
farmi rispondere, rimango in attesa
anche per molto tempo in compagnia
]
[
vita
la dolce
Per questo numero LA DOLCE VITA si
trasferisce a Cesena per scoprire i talenti di Scilla.
Scilla Mastini è laureata in Psicologia e
fa parte dei soci di Società Dolce dal
2005, ha iniziato come educatrice del
centro estivo di Longiano (FC) e ora fa
parte dello staff educativo del nido Intercomunale di Capanni a Savignano
sul Rubicone in piena Romagna. Accanto alla sua realizzazione nel sociale
vive una vita parallela legata alla danza
ed al teatro partecipando a numerosi laboratori con entusiasmo e passione
sempre rinnovata. Una tappa importante nel suo percorso artistico è sicuramente stato quello denominato “giardini pensili” che ha coinvolto artisti, teori-
7]
] civile [
]societàdolcenews2007[giugno][
di una musichetta peraltro
gradevole,
come mai?
] ! [ Carissimi, la sede “madre” di Società Dolce è provvista di ben 15 linee
telefoniche e a rispondere sono ben due
persone, il problema è che siamo diventati veramente molto grandi e siete in
tanti a volervi mettere in contatto con
gli uffici! Il consiglio che posso darvi, e
che tra l’altro vi farà ottenere risposte
più esaurenti, è di chiamare il vostro
Referente o il Coordinatore che si farà
portavoce delle richieste presso l’ufficio competente. Ciascun Referente è
dotato di telefono cellulare aziendale e
reperibile in determinate fasce orarie.
Può essere infatti che il quesito che avete da porre, e che a voi sembra machia-
ci, programmatori e filosofi di tutta Europa. Dal 2004 fa parte della Compagnia Teatrale “Samarcanda”. Nel 2005
Scilla (che bel suono evocatore di ritmi e
di risacca ha il suo nome vero?) ha interpretato “Belle” in una rivisitazione de “la
bella e la bestia” al Teatro Petrella di
Longiano, al San Carlo e alla rassegna
estiva nella Rocca Malatestiana di Cesena mentre nel 2006 ha calcato le scene come protagonista di “Cenerentola”.
Gli ultimi mesi hanno visto Scilla prepararsi per un nuovo impegnativo spettacolo: “Sogno di una notte di mezza
estate” in cui interpreta l’impegnativo ruolo di “Elena”; la prima rappresentazione è stata lo
scorso 19 maggio ed è stato
un successo.
vellico, sia invece di sapere quotidiano
e vi sarà spiegato immediatamente e,
per la confidenza che vi lega al vostro
Referente o al Coordinatore, tutto sarà
più comprensibile. Altrimenti sarete richiamati. Questa maniera di procedere, tra l’altro, è la più veloce anche perché potreste sentirvi rispondere che in
quell’ufficio nessuno risponde (magari
stanno facendo un corso di formazione), che nessuno può rispondere (forse
stanno facendo le buste paga). Se invece le spiegazioni che vi vengono date
sono per voi incomprensibili o insufficienti potete sempre chiedere al Referente o al Coordinatore di fissarvi un appuntamento con l’ufficio preposto così
sarete sicuri di potere disporre di un po’
di tempo per spiegare meglio e farvi
chiarire il quesito. Buona estate a tutti,
Piera
Credete che Scilla si accontenti del lavoro alla Dolce, del ballo e del teatro? I nostri soci sono poliedrici come pietre preziose! così lei ci riserva un’altra sorpresa: Scilla infatti scrive e, tanto per non
servizio
“Il servizio civile: una scelta che cambia la vita.” Lo slogan della campagna
per il Servizio Civile Nazionale mi ha
sempre colpito. All’indomani della laurea, ecco arrivato il momento giusto per
spendere un anno a favore dei bambini.
E così eccomi qua: integrazione dei servizi educativi, questo il progetto di Società Dolce al quale ho aderito. Ogni
giorno affianco gli educatori nei pre e
post-scuola di vari istituti della bassa
bolognese, da San Pietro in Casale a Argelato, da Longara a Padulle, fino a San
Giovanni in Persiceto, con i laboratori
di espressione corporea e creatività
dell’Officina delle Idee. Questi spostamenti mi fanno sentire a volte come
una trottola e hanno reso più difficile relazionarmi con tutti i bambini, adattarmi ai diversi contesti, inserirmi nei vari
gruppi educatori. Ma ora ho in mente
tutti coloro che ho conosciuto in questi
primi sei mesi, e sono grata a ciascuno,
dal più piccolo al più grande, perché
sento che tante realtà educative diverse mi stanno arricchendo molto più di
quanto avrei immaginato.
Elena Stagni
farsi mancare nulla, ha vinto il 2° premio al Concorso Letterario Nazionale
“…e scrivere d’amore” e la menzione di
merito al Concorso Nazionale di Poesia
& Immagine indetto dalle Edizioni Farnedi mentre sta ultimando la stesura di
una raccolta di racconti dal titolo “Nuvole fresche”. Penso ai bimbi del nido, a
come sono fortunati ad averla come
educatrice con il suo bagaglio di fantasia, di gestualità, capace di trasmettere
emozioni e come Psicologa di incanalarli al meglio. Buona vita Scilla!
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