© Sven Wuttge – Dottore in Relazioni Pubbliche - 2002 Supply Chain Management – (SCM) Paolo Marchi 02 1 nov. ’04 Supply Chain Management Tutti i processi economici facendo parte della catena di valore in ambito della LOGISTICA in entrata (fornitori) e in uscita (clienti) necessari per l’erogazione e la fornitura di servizi la realizzazione e distribuzione di prodotti fisici In ambito dell’informatizzazione dei processi aziendali si intende la pianificazione, il controllo e la gestione in tempo reale dell’intera catena logistica (dalle materie prime ai clienti finali) di un’azienda (presuppone una integrazione virtuale – verticale con la rispettiva retificazione). © Sven Wuttge – Dottore in Relazioni Pubbliche - 2002 Supply Chain Management – (SCM) Paolo Marchi 02 2 nov. ’04 Cenni Storici – CIM – MRP – ERP – SCM – PLM Le origini del supply chain management derivano dal CIM – Computer Integrated Manufacturing. Seguono sistemi: Material Requirements Planning, Enterprise Resource Planning e Product Lifecycle Mgm. CIM è stato progettato per la produzione in tempo reale (JIT= Just in Time) Il controllo totale della qualità (TQC=Total Quality Mgm.) Il modello è fallito perché ci si concentrava troppo sugli aspetti tecnici invece di considerare che l’automatizzazione dei processi dev’essere accompagnato da un cambiamento d’organizzazione e una formazione delle risorse umane. SCM – Integrazione verticale virtuale Il sistema SMC integra dati esterni (fornitori/clienti) Il sistema SCM – in confronto ai sistemi ERP – offre anche interfacce per la ottimizzazione, la pianificazione e il controllo dei processi logistici. La riduzione delle scorte nei magazzini può essere automatizzato e gestito in tempo reale (principi e accordi kan-ban) © Sven Wuttge – Dottore in Relazioni Pubbliche - 2002 Supply Chain Management – (SCM) Paolo Marchi 02 3 nov. ’04 Supply Chain Management (http://www.supply-chain.org) Il modello SCM si basa su 3 componenti: Source: Fornitori/Clienti Make: Produzione Deliver: Destinazione (Fornitori/Clienti) Tutti i tre componenti vengono supportati da una componente di pianificazione ed una di ottimizzazione (APO) Il svantaggio: I processi produttivi sono funzione della pianificazione di un nuovo prodotto – il sistema SCM è solo adottabile in catene di produzione esistenti – non considera ancora che un prodotto ha una specifica vita (la vita di un prodotto è limitato nel tempo – un fondamentale concetto di marketing che è stato espresso nella teoria del ciclo di vita) Fornitori Clienti =>Plan Internet- Tracking Gestione magazzino Magazzino: dati della merce SISTEMA SCM Gestione trasporto Rilevazione dei dati macchinari Rilevazione dei dati di trasporto produzione: dati della macchina trasporto: dati del camion © Sven Wuttge – Dottore in Relazioni Pubbliche - 2002 Supply Chain Management – (SCM) Paolo Marchi 02 4 nov. ’04 L‘obbiettivo dell‘SCM: risparmio dei costi Il sistema SCM è tanto più efficiente tanto più viene realizzato l‘integrazione virtuale della catena logistica. Perciò: Il sistema SCM presuppone una strategia di alleanze strategiche tra fornitori – produttori e clienti Il sistema SCM presuppone interfacce standardizzati tra le aziende per lo scambio d’informazione Il sistema SCM presuppone una produzione altamente automatizzata. Il sistema SCM presuppone una produzione con componenti standardizzati in volume, quantità, prezzo e packaging. © Sven Wuttge – Dottore in Relazioni Pubbliche - 2002 Supply Chain Management – (SCM) Paolo Marchi 02 5 nov. ’04 La logistica tradizionale L’obbiettivo più evidente della logistica fisica è di consegnare i prodotti nel tempo giusto nel luogo giusto. Oggi però gli obbiettivi si sono ampliati – si parla della gestione integrata: Dare il migliore servizio ai clienti rendendo minimi i costi totali: costi di trasporto + costi di magazzino + costi del lotto di produzione + Costi raccolta ordini + costi gestione scorte = Costi totali © Sven Wuttge – Dottore in Relazioni Pubbliche - 2002 Supply Chain Management – (SCM) Paolo Marchi 02 6 nov. ’04 La logistica fisica – il trasporto I criteri per la scelta del mezzo di trasporto sono: Tempo richiesto per trasportare i prodotti dai luoghi di origine a destinazione Frequenza del servizio (numero di trasporti per un dato periodo) Capacità di rispettare i tempi di partenza e di arrivo programmati Accessibilità (numero dei punti geografici presso i quali è possibile accedere ai servizi forniti dal trasportatore) Capacità operativa e flessibilità (capacità di trasportare grandi volumi, prodotti fragili, deperibili, pericolosi) Costo del prezzo di trasporto (in relazione ai costi globali dev’essere ottimizzato) Criteri legali e di contrattualistica (il mezzo di trasporto può essere anche funzione degli INCO-Terms stabiliti con il cliente/fornitore) Questi criteri devono essere correlati e collocati in un quadro più ampio: Caratteristica della clientela Caratteristica dei prodotti Caratteristica dell’impresa Strategia dell’impresa La sfida della logistica oggi è l’ottimizzazione dei costi e dell’efficienza con una rispettiva minimizzazione del rischio. Il rischio nel trasporto è da intendere come costo fittizio che bisogna sostenere nel caso che il trasporto da punto A a punto B non viene effettuato in modo perfetto. © Sven Wuttge – Dottore in Relazioni Pubbliche - 2002 Supply Chain Management – (SCM) Paolo Marchi 02 7 nov. ’04 Situazione ideale Attività di supporto per il consenso economico – sociale: Clienti – Collaboratori - Pubblico Secondo criteri di: Costi – Tempi – Qualità – Flessibilità – Risorse umane – Relazioni pubbliche Logistica in entrata Attività operative Logistica in uscita Marketing e vendite Servizi CATENA DI VALORE FISICA Database Elaborazione Ottimizzazione Pianificazione Ridistribuzione Marketing e vendite Database Elaborazione Ottimizzazione Pianificazione Ridistribuzione Servizi CATENA DI VALORE VIRTUAL E Cattura di informazioni Database Elaborazione Ottimizzazione Pianificazione Ridistribuzione Logistica in entrata Database Elaborazione Ottimizzazione Pianificazione Ridistribuzione Attività operative Database Elaborazione Ottimizzazione Pianificazione Ridistribuzione Logistica in uscita © Sven Wuttge – Dottore in Relazioni Pubbliche - 2002 Supply Chain Management – (SCM) Paolo Marchi 02 8 nov. ’04 La realtà: Il ciclo di vita di un prodotto I sistemi SCM si concentrano su una situazione statica: Il prodotto – servizio richiesto dai clienti è sempre lo stesso I fornitori e i componenti per la produzione di un determinato bene rimangono gli stessi. La realtà però ha dimostrato che i prodotti hanno una limitata vita sui mercati di sbocco, cioè: Il prodotto non viene più prodotto quando non è più rimunerativo. Il lancio e lo sviluppo di nuovi prodotti sostitutivi ed essenziale per la vita d’azienda. © Sven Wuttge – Dottore in Relazioni Pubbliche - 2002 Supply Chain Management – (SCM) Paolo Marchi 02 9 nov. ’04 Posta elettronica Groupware Internet-Gateway Product Lifecycle Mgm. Integrazione dei processi gestionali per l’intera vita di un prodotto. Automatizzazione del processo di comunicazione ed integrazione nella gestione aziendale (ERP/PPS/SCM). Razionalizzazione e standardizzazione dei processi aziendali. Per aumentare: Sistemi di comunicazione mobile (GSM-WAPUMTS) Sistemi telefonici (PC/LANbased) (CTI, seg.tel., IVR, ACD) Sistemi di teleconferenza (testo, voce, video) Computer Fax o Faxserver (POTS/ISDN) Intranets Internet Server Extranets, RAS, BBS la flessibilità (anytime/anyplace) l‘efficienza (integrazione JIT, TTM, TQM, KanBan) la vicinanza al cliente (take the business to your customer) la disponibilità d‘informazione la raggiungibilità la trasparenza la qualità d‘informazione la qualità del servizio (mass-customization) l‘immagine dell'azienda (forte/attrattivo) Attività di supporto per il consenso economico – sociale: Clienti – Collaboratori - Pubblico Secondo criteri di: Costi – Tempi – Qualità – Flessibilità – Risorse umane – Relazioni pubbliche Logistica in entrata Attività operative Logistica in uscita Marketing e vendite Servizi Database Elaborazione Ottimizzazione Pianificazione Ridistribuzione Marketing e vendite Database Elaborazione Ottimizzazione Pianificazione Ridistribuzione Servizi CATEN A DI VALOR E FISICA Cattura di informazioni Database Elaborazione Ottimizzazione Pianificazione Ridistribuzione Logistica in entrata Database Elaborazione Ottimizzazione Pianificazione Ridistribuzione Attività operative Database Elaborazione Ottimizzazione Pianificazione Ridistribuzione Logistica in uscita CATEN A DI VALOR E VIRTU ALE © Sven Wuttge – Dottore in Relazioni Pubbliche - 2002 Supply Chain Management – (SCM) Paolo Marchi 02 10 nov. ’04 Il ruolo della comunicazione nell'azienda R.H.Coase*: Sia lo sfruttamento della coordinazione dell’attività nei mercati che lo sfruttamento della coordinazione dell’organizzazione gerarchica all’interno dell’azienda causano costi. Non i costi di produzione, ma i cosiddetti costi di coordinazione o transaction costs decidono alla fine, se l’organizzazione deve integrare un determinato lavoro (insourcing) o dedicarlo al mercato (outsourcing). Attraverso i nuovi media, la coordinazione è resa molto più facile sia nella gerarchia che nei mercati in cui l’azienda opera. Questo significa, che tra gli estremi di coordinazione del lavoro (insourcing/outsourcing) si possono comporre, grazie ai nuovi media, anche forme organizzative ibride. * Coase ha ricevuto per questa teoria un premio noble nel 1991 (la formulazione è stata fatta nei suoi articoli nel 1929 e 1932)