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Filologia Romanza M-Z - A.A. 2007-2008
Sillabo lezioni modulo B – Linguistica Romanza
[le parti in grassetto costituiscono un’integrazione rispetto al contenuto del manuale di
Renzi e Andreose; i non frequentanti potranno completarle facendo capo alle indicazioni
del programma definitivo]
Definizione della materia: la linguistica romanza.
1. Il dominio romanzo
Romània, Romagna e Romanía – Romània antiqua o europea – Romània submersa o
perduta – Romània nova – aree nazionali, lingua e dialetti – la penisola iberica: alcuni dati
storici: la reconquista – varietà linguistiche del Portogallo e delle sue colonie: i dialetti
portoghesi e il brasiliano – varietà linguistiche della Spagna: la situazione medievale e
quella attuale; il castigliano, il galego, il catalano (e il basco) – varietà linguistiche della
Francia, dal medioevo a oggi: il francese e le altre varietà d’oil, il provenzale e le varietà
occitaniche, il francoprovenzale, il còrso (e alcune intersezioni con l’Italia) – varietà
romanze della Svizzera: il francese, l’italiano ticinese, il romancio – varietà linguistiche
della Romanía e della Moldova: il dacoromeno (munteno e moldavo) e le enclaves romene
nei balcani; ipotesi sulle cause della distribuzione attuale – varietà linguistiche italiane: il
fiorentino e gli altri dialetti, con particolare attenzione al sardo, al ladino e al friulano.
2. I paradigmi della linguistica
La nozione di paradigma scientifico – il paradigma classico: la codificazione greca e latina
della grammatica, la riflessione medievale (con lettura di estratti del dantesco De vulgari
eloquentia) e rinascimentale, gli sviluppi dell’erudizione in epoca moderna – il paradigma
storico-comparativo: le nozioni basilari, i pionieri (Herder, Schlegel, Bopp, Grimm,
Raynouard, Diez), i Neogrammatici e Meyer-Lübke (la legge fonetica e le sue
implicazioni), l’attenzione per l’irregolarità (da Schuchardt a Gilliéron, Ascoli, Bartoli) – il
paradigma strutturalista: le premesse teoriche, i protagonisti (Saussure, Jakobson,
Trubeckoj, Hjelmslev, Bloomfield), i concetti chiave (nozione di sistema; significante e
significato del segno; lingua come struttura di segni; studio sincronico e diacronico; langue
e parole; morfemi e fonemi; tratti soprasegmentali; rapporti sintagmatici e paradigmatici),
gli sviluppi ulteriori (il fonema suddiviso in tratti distintivi; lo studio dei sintagmi di
Bloomfield; la grammatica generativo-trasformazionale di Chomsky; la fonologia
generativa), i metodi della sociolinguistica (esempi dal francese contemporaneo).
3. L’espansione del latino e il contatto con le altre lingue
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Le lingue indoeuropee – l’espansione di Roma, dal Lazio al Mediterraneo all’Europa:
fenomeni di diglossia; la sovrapposizione di varietà linguistiche differenti: sostrato e
superstrato – tracce di sostrato a più livelli nelle varietà romanze attuali, e relativi
dubbi – tracce di superstrato nelle varietà romanze attuali: i primi contatti con i
germani e il superstrato germanico in area iberica, francese e italica; il superstrato
arabo in area iberica e in Sicilia.
4. Il latino volgare e le sue fonti
Varietà diafasiche, diastratiche e diatopiche del latino, dalla repubblica al tardo impero –
fonti del latino volgare: testi letterari, testi religiosi cristiani, testi pratici, trattati di
grammatica, lettere private, iscrizioni.
5. Novità del latino volgare (fenomeni comuni alle lingue romanze)
Due tipologie linguistiche: ordine OV e ordine VO; un chiarimento teorico: testa (o
determinato) e modificatore (o determinante); alcuni casi specifici: nome e aggettivo,
nome e complemento di specificazione, i comparativi di maggioranza, verbo e avverbio,
gli ausiliari, preposizioni e segnacaso, le congiunzioni, la negazione – il condizionale –
l’indicativo futuro analitico – la formazione dei pronomi clitici – il posto dei pronomi
clitici nelle lingue romanze medievali e moderne (legge di Tobler-Mussafia) – coniugazioni
verbali – il passivo analitico – genesi dell’ausiliare avere – declinazioni nominali – il sistema
dei casi – formazione dell’articolo – lunghezza vocalica e consonantica – sistemi vocalici
tonici – riduzione dei dittonghi latini – formazione di dittonghi ascendenti e
discendenti – evoluzione di a tonica in francese – sincope delle vocali atone postoniche
– esiti di vocali in iato – semivocali latine /j/ e /w/ – aspirata /h/ iniziale latina –
labiovelare iniziale /kw/ – palatalizzazione delle occlusive velari – lenizione
consonantica – nessi di occlusiva + /j/ – consonanti finali: /m/
6. Novità specifiche e distinzioni dellle lingue romanze
Distinzioni di caso – l’articolo – tracce del neutro – formazione dell’avverbio – il
condizionale – il futuro – pronominalizzazione obbligatoria del soggetto – la negazione –
l’ordine dei sintagmi nell’interrogazione – l’articolo partitivo – l’ordine dei sintagmi nelle
lingue romanze medievali e moderne – la diminutivizzazione – l’accento e il suo valore
distintivo – l’accento in francese antico e moderno – esse, stare, habere, tenere – passato
prossimo o analitico / passato remoto o sintetico – infinito personale – formazione del
plurale, sigmatico o vocalico.
7. Nozioni elementari di critica del testo
Il supporto materiale dei testi, e le forme dei libri nella storia – tipologie scrittorie nel
medioevo – la trasmissione manoscritta: errori e varianti – il lavoro del filologo: la
costruzione dello stemma codicum – il lavoro del filologo: la costruzione del testo.
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