Scambio giovanile a Portland/Oregon - USA

Comune di Bologna
Progetto Politiche per i Giovani Giovani
Scambio giovanile a Portland/Oregon - USA
2016
La città di Portland si trova nel nord – ovest dell’Oregon, uno stato federato degli USA, confinante a nord con
lo stato di Washington, con cui condivide un lungo tratto del fiume Columbia, a est con l'Idaho, a sud con il
Nevada e la California, mentre a ovest è bagnato dall'Oceano Pacifico. La Cascade Mountains, una catena
montuosa di origine vulcanica che si estende da nord a sud lungo tutto il paese, ha creato due aree con climi
e paesaggi diversi: il West of the Cascades, con clima marino, mite e piovoso, dove dominano verdi foreste di
conifere e tantissimi corsi d’acqua; ad est delle Cascades il paese arriva, in alcuni tratti, ad essere
addirittura desertico con temperature contrastanti dal rovente al freddo. La Willamette Valley è una
rigogliosa regione intermedia, terra di vigneti, di fiori, dove si sono sviluppate diverse città importanti, tra le
quali Salem, la capitale e Portland, la meta del nostro soggiorno.
Alcune informazioni geografiche
sull’Oregon
Capitale: Salem (151.913 ab. / 2007)
Città più popolosa:
Portland (550.396 ab. / 2007)
Superficie: 255.026 km²
Popolazione Totale: 3.930.065 ab.
Densità: 15,4 ab. /km²
Valuta: Dollaro
Altitudine max.: 3.426 m s.l.m. (monte
Hood a 80 Km a sud-est di Portland)
Altitudine media: 1.005 m s.l.m.
Fuso orario: Pacific (Portland) - 8
Clima: temperato con estati miti nell’area
pacifica (14/27 gradi a giugno/luglio) dove
le piogge sono più abbondanti, specie nella
catena montuosa della costa occidentale,
dove sono presenti foreste pluviali;
all’estremo orientale il clima arido ha
creato aree desertiche.
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Cenni storici
I primi insediamenti in queste terre risalgono a 15.000 anni fa e furono trovati sulla costa nord-oves del
Pacifico; si diffusero poi su tutto il territorio dello stato, specie nel tratto basso del fiume Columbia.
Sacajawea
Passando a tempi a noi più vicini arriviamo al
sedicesimo secolo e troviamo numerose tribù
di Nativi d’America con i quali vennero in
contatto i primi esploratori al seguito di
James Cook, quando nel 1778 esplorò la
costa per andare alla ricerca del Passaggio a
nord-ovest. Da qui ebbero inizio altre
esplorazioni attratte dall’abbondanza di
animali da pelliccia. Famosa fu la
‘Spedizione di Lewis e Clark’, due esploratori
statunitensi che partirono da Pittsburgh nel
1803 per arrivare sulla costa del Pacifico; si
affiancò a loro una leggendaria figura
femminile, Sacajawea una giovane nativa
d’America che fece loro da guida e alla quale
è dedicata una statua nel Washington Park di
Portland.
Nel Ridgefield National Wildlife
Refuge, a nord di Portland, è stato
ricostruito un villaggio Chinook,
una tribù di nativi, dediti alla
pesca del salmone, che si erano
insediati in questi luoghi. L’area è
una grande riserva naturale ricca
di numerose specie vegetali e
animali.
Il primo insediamento europeo in Oregon risale al 1811, quando fu costruito Fort Astoria sull’estuario del
fiume Columbia, avamposto commerciale della Pacific Fur Company, specializzata nel commercio di pellicce.
Oltre alla presenza britannica, nella storia di queste terre, specie della costa, ci fu la presenza della Russia
che dalla sua base in Alaska si spingeva fin qui per la caccia alla balena. Nella regione arrivarono poi i coloni
lungo la Oregon Trail, una pista che li condusse a popolare queste terre, in seguito agli accordi tra gli Stati
Uniti e la Gran Bretagna. L’Oregon diventò il 33° stato degli USA il 14 febbraio 1859. La colonizzazione
restrinse sempre più le tribù indiane in territori circoscritti, provocando ai Nativi sofferenze indicibili. La
crescita delle città si affiancò al commercio del legname e del frumento, favorito dalla costruzione di
numerose linee ferroviarie, a partire dal decennio 1880-1890.
Fort Astoria
Oregon Pony Union Station
Oregon Trail
>>Portland fu fondata nel 1851 da dei pionieri che si
erano spinti fino a quelle terre. La scelta del nome fu
giocata ai dadi, Frencis W. Pettygrove vinse e la chiamò
come la sua città natale, Portland nel Maine. Il villaggio
in origine aveva 800 abitanti, una segheria a vapore, una
locanda e un giornale, il Weekly Oregonian, ancora
stampato. Lo sviluppo della città e del suo porto furono
molto rapidi, favoriti dalla posizione strategica vicina
alla costa del Pacifico e dalla possibilità di una vasta
rete di trasporti fluviali lungo i fiumi Willamette e
Columbia.
Portland nel 1883
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Il paesaggio
Beaver State, lo stato dei castori è il soprannome dato
all’Oregon, per la notevole presenza di questi simpatici
roditori che vivono nelle sue foreste. L’attrazione per
questi territori che hanno conservato nel tempo il loro
fascino, ricchi di vegetazione e di animali, aveva già
spinto le carovane dei pionieri ad affrontate un viaggio
anche di sei mesi, alla ricerca della terra promessa,
arrivando fino sulla costa occidentale e alimentando il
mito del ‘Far West’. L’Oregon, paese di taglialegna,
dopo la seconda guerra mondiale divenne meta di
giovani, amanti della natura, che influenzarono con le
loro idee le scelte politiche in materia socio-ambientale.
La Willamette Valley è la regione più
florida dell’Oregon, dove sorgono
Portland, Salem che è la capitale dello
stato ed Eugene, dinamica ed
interessante sede universitaria, città
natale della Nike. La valle prende il
nome dal fiume che la attraversa, è
circondata dalle catene montuose Coast
Rage e Cascades ed è facilmente
visitabile da Portland.
Il paesaggio è dominato da grandi aree
agricole ricche di campi di grano, di
ortaggi, di fiori e di vigneti che
producono vini rinomati.
La costa, lunga quasi 500 km, offre
una varietà di pittoresche località
come Seaside (1 ora e mezza da
Portland), con uno splendido
lungomare di 3,5 km e la possibilità di
svolgere vari tipi di sport acquatici
come nuoto e surf; l'antico villaggio di
Tillamook con la cascata più alta
della costa (80 m) e Cannon Beach
con il suo enorme Haystack Rock, il
più grande dei tanti faraglioni sulla
spiaggia.
Seaside
Un tratto della valle, lungo i
fianchi della Cascade Range è
stata denominata ‘wild and
scenic’ per la bellezza della
natura, la trasparenza delle
sue acque e gli incantevoli
panorami
Haystack Rock a Cannon Beach
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Anche i fiumi che scorrono in quest’area sono
un’attrattiva paesaggistica: lungo la sponda
orientale del fiume Willamette, che attraversa la
città di Portland, è stato creato un parco, il Vera
Katz Eastbank Esplanade, con un bellissimo
percorso pedonale e una pista ciclabile proprio nel
centro della città: ciclisti, amanti della corsa e
pedoni usufruiscono di questo meraviglioso percorso
di 4,8 km che offre viste ineguagliabili.
A soli 22km da Portland, la Columbia River Gorge
National Scenic Area è una vastissima area naturale
con panorami bellissimi che si possono già ammirare
dalla Historic Columbia River Highway.
Una delle prime soste è quella di Vista House, dove
lo sguardo si incanta sui maestosi paesaggi di questo
tratto del fiume Columbia. Proseguendo si
incontrano oltre 70 cascate e poi sentieri segnalati
per i percorsi nei boschi e aree per il picnic.
Multnomah Falls è la più grande cascata dell´Oregon
con un’altezza di 189 metri. Hood River è una
cittadina sul fiume Columbia, paradiso del windsurf
nei mesi estivi.
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>> Portland
Portland si trova a circa 120 km dalla costa ed è la città più popolata dell'Oregon, anche chiamata la "città
delle rose" in virtù dei suoi numerosi giardini di rose.
E’ attraversata dal fiume Willamette che la divide in cinque aree, tra cui "Downtown Portland" in cui si trova
il maggior numero di luoghi d'interesse come musei, parchi, l'università, negozi e centri commerciali.
Nel 2006 Portland è stata nominata da Style Magazine una delle dieci migliori città per l'arte: teatri, opera,
musica e film per tutti i gusti, musei e centri d'arte interattiva offrono un importante contributo alla vita
culturale della città.
Città di commerci, di industrie cantieristiche, alimentari, fa parte di quell’area elettronico-tecnologica
soprannominata ‘Forrest Valley’, per il grande sviluppo di questo settore, come nella più famosa ‘Silicon
Valley’.
La popolazione di Portland è costituita da 78% bianchi e 7% ciascuno da afro-americani, asiatici e latinos. Solo
l'1% è costituito dalla popolazione nativa americana.
Nel panorama di Portland spicca il
Monte Hood, il più alto picco di
origine vulcanica della catena
delle Cascades Mountain. La
natura pervade questa moderna
città piena di aree verdi: il Forest
Park è il più esteso parco urbano
degli USA. Washington Park, uno
dei parchi più antichi e amati della
città, ubicato sulle colline ad ovest
del centro, include l´International
Rose Test Garden, il Japanese
Garden, l´Oregon Zoo, il Vietnam
Veterans Memorial.
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>> Vi suggeriamo alcune visite:
- Portland Art Museum: il museo dell’arte, il più antico museo d'arte
nel nord-ovest del Pacifico, fondato alla fine del 1800, ospita una
collezione permanente di arte europea ed americana, nonché una
bella collezione di argento inglese. Recentemente ristrutturato e
ampliato, possiede un giardino di scultura all’aperto e un nuovo
centro d’arte contemporanea.
- Oregon Historical Society: più di 85.000 sono i reperti relativi alla
storia della regione che sono custoditi nelle sue collezioni: diversi
manufatti dei nativi americani e molti oggetti di uso quotidiano dal
vasellame agli abiti; documenti e reperti dei pionieri americani; una
ricca collezione di oggetti d’arte. Il percorso espositivo è integrato da
un interessante materiale audiovisivo.
- Oregon Museum of Science and Industry: laboratori e strumenti
interattivi portano alla scoperta della scienza e della tecnologia; vi si
trova il planetario più grande del Nord-Ovest e si può visitare il più
moderno sottomarino in mostra, l’USS Blueback, in servizio dal 1959
al 1990 e donato al museo nel 1994.
-
International RoseTest Garden: un giardino di rose nell’ambito
del Washington Park, inaugurato nel 1917. Da aprile a ottobre
fioriscono oltre 7.000 piante di rose di circa 550 specie, in
continuo incremento per i nuovi cultivar inviati da molte parti del
mondo e testati per il colore, il profumo, la resistenza alle
malattie. Ogni anno si tiene una grande manifestazione, la Grand
Floreal Parade, che si snoda nel centro cittadino e festeggia
Portland soprannominata ‘la città delle rose’.
- Portland Classical Chinese Garden: paesaggi armoniosi di piante,
acque e pietre convivono con caratteristici padiglioni, tutti in stile
cinese. Al suo interno ospita una sala da tè nella Tower of Cosmic
Reflections.
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- Portland Japanese Garden:
uno dei giardini giapponesi
più autentici fuori dal
Giappone, comprende cinque
differenti stili di giardino
giapponese in un’atmosfera
rilassata e meditativa.
Ubicato in una posizione
panoramica sulle colline di
Portland, offre una vista
insuperabile di Mount Hood.
- Powell’s city è un paradiso
per
gli amanti dei libri nuovi e
- l’Oaks Amusement Park, dal
- il Portland Saturday Market è un
usati.
Situato nel centro di
1905 diverte le famiglie di
luogo di incontro e di svago, tra
Portland,
occupa un intero
Portland ed è il più longevo parco
bancarelle di ogni tipo, con
isolato
ed
è
stata definita la
di
divertimenti
d’America,
situato
manufatti e cibi prodotti dalle
libreria più grande del mondo.
a pochi minuti dal centro.
diverse culture che convivono a
Portland.
In famiglia
Dal 2003 Portland è gemellata con Bologna e
l’Associazione Portland Bologna Sister City Association
collabora con il Comune di Bologna alla realizzazione di
scambi culturali per giovani studenti, interessati a
conoscere questa realtà americana, attenta alla qualità
della vita, ecologica e certamente molto meno caotica
rispetto a tanti altri centri abitati di pari dimensioni. Un
soggiorno in famiglia costituisce una parte importante
dell'apprendimento, poiché favorisce la totale
immersione nella pratica della lingua inglese e nelle
abitudini ed attività quotidiane.
Con la festività del 4 Luglio (Independence Day) i ragazzi
avranno la possibilità di vivere con le famiglie ospitanti
una delle tradizioni americane più belle e significative.
Fuochi artificiali, parate, carnevali, barbecue e pick-nic,
si svolgeranno in tutta la città.
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>> Suggerimenti per i giovani che partecipano agli scambi internazionali
Scegliere un programma di scambi presuppone:

Grande curiosità e disponibilità a condividere quotidianamente la vita del paese e della famiglia che
vi ospita

Capacità di coinvolgimento del partner straniero nella propria vita quotidiana
>> Tutto ciò senza strafare, offrendo uno spaccato reale dei propri rapporti con la famiglia, con i coetanei,
con la scuola, nei momenti di studio, di divertimento, di sport.
-
La semplicità, la naturalezza, l’abituale tran-tran quotidiano possono essere utili per conoscersi meglio e
per trasmettere un’immagine vera della vostra cultura, delle vostre tradizioni e di voi stessi.
-
Aggiungete semplicemente un posto a tavola, un posto nella vostra camera, un posto tra i vostri amici e
tra i vostri parenti, nella vostra automobile… e tutto verrà da sé senza inutili stress. “Take it easy” si
dice negli USA e anche in altri paesi ove l’ospitalità in famiglia è molto diffusa.
-
Evitate di scombinare la vita dei vostri genitori con pretese assurde, discoteche o feste ogni sera, non
credo ciò avvenga abitualmente e tra l’altro non serve, stanca anche i vostri ospiti e li costringe a un
ritmo irreale.
-
I momenti delle feste, degli incontri collettivi, riservateli, eventualmente, ai fine settimana.

L’obiettivo di fondo di uno scambio è quello di promuovere l’amicizia, la comprensione tra popoli e
culture diverse.
>> Come fare, esistono ricette?

Certamente evitare di assumere degli atteggiamenti di giudizio nei confronti delle diversità che
quotidianamente rileverete. Diversità nell’orario scolastico, nei pasti e nel valore degli stessi, nei
rapporti genitori – figli, negli atteggiamenti tra ragazzi e ragazze, nel rapporto tra insegnanti e studenti,
nell’atteggiamento durante le cerimonie, nei luoghi pubblici, nell’abbigliamento, nei confronti della
moda, nell’ambiente… a voi la curiosità, il privilegio e l’avventura di scoprirle.
>> Ci ricorda Marina, una studentessa che ha partecipato a uno scambio: “L’atteggiamento giusto per
sfruttare al massimo una simile vacanza? Spogliarsi dei panni del giudice nazionalista ipercritico per diventare
un osservatore curioso, rispettoso, ma soprattutto affrontare ogni cosa, anche la nostalgia di casa, le naturali
difficoltà di adattamento, con ottimismo e spirito di avventura, strumenti indispensabili per conquistare il
mondo e “to have fun”.

Quando vi incontrerete quotidianamente con i vostri connazionali, evitate di fare la lista delle cose che
non vanno, spesso perché diverse da quelle cui siete abituati; raccontate invece i medesimi episodi con
ottimismo evidenziandone gli aspetti positivi.
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>> Francesca, che è andata a St. Louis anni fa, suggerisce: “Un consiglio per i ragazzi italiani: si deve
cercare di puntare soprattutto all’approfondimento dei rapporti con la famiglia ospitante e se con questa ci
dovesse essere qualche attrito, bisogna cercare di eliminarlo spiegandosi, prima di cercare appoggio e sfogo
sulle spalle dei connazionali”.
-
Ovviamente sarà utile e indispensabile parlarne anche con i vostri accompagnatori che vi saranno di
grande sostegno nel superamento di ogni tipo di difficoltà.
-
Non fate l’errore di confrontare le varie famiglie anche rispetto alle opportunità di escursioni, di attività
che vi offriranno. Le famiglie, generalmente, possono avere diverse disponibilità anche economiche, ma
ciò che verrà a tutti garantito sarà l’attenzione, l’affetto e la curiosità con cui vi accoglieranno e il
desiderio di conoscervi meglio e di conoscere attraverso di voi l’Italia, la nostra cultura, le tradizioni,
abitudini. Non dimenticate che spesso venite vissuti come veri e propri ambasciatori.
-
In passato un aspetto che disturbò e creò problemi fu il comportamento piuttosto cameratesco adottato
dai nostri giovani nei confronti degli adulti, negli spazi scolastici, durante le gite, negli incontri ufficiali e
non. Il disordine, il chiasso, le risatine vengono valutate atteggiamenti di poco rispetto e maleducazione
nei confronti di chi vi ospita, quindi è meglio evitarli.
>> Essere diversi non presuppone che qualcuno sia migliore o peggiore, ma significa che esistono
storie, condizioni ambientali, organizzazioni sociali di cui ciascun popolo è espressione.
Solo osservando le diverse espressioni di ciascun popolo, scoprendone con
curiosità i motivi, ci si può arricchire imparando a conoscere meglio anche
noi stessi. Si scoprirà che ci si può nutrire sufficientemente anche senza le
tagliatelle, il pane o la pizza italiana, che si riesce a non annoiarsi anche
senza vedere ogni giorno i programmi preferiti o ascoltando la musica
quando si cammina o si viaggia e ciò sarà tanto più possibile se ci si saprà
immergere nella vita del paese che vi ospita.
-
Si scoprirà, inoltre, che al di là delle differenze, tanti sono i valori di fondo per l’Umanità che vi
uniscono.
-
Evitate affrettate interpretazioni circa alcuni atteggiamenti del partner. Può capitare nel corso del
soggiorno che il vostro partner abbia i nervi o cambi umore, desideri per un attimo stare solo con se
stesso; non drammatizzate, lasciategli la libertà di avere le proprie tristezze, nostalgie (capiterà anche a
voi) e cogliete l’occasione per scrivere una email a casa o una pagina di diario o semplicemente
riposatevi.
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Consigli pratici:

Conservate fin da subito un poco di denaro per l’ultima settimana

Conservate sempre il denaro a casa, così pure i documenti originali.

Accettate con curiosità e tentate di mangiare quanto vi viene preparato, ciò non vuol dire che non
possiate segnalare ciò che tra il cibo non vi piace proprio; se fatto con spontaneità ed educazione
verrà apprezzato anche dalla vostra famiglia.

Evitate di combinare appuntamenti con altri giovani del gruppo bolognese, verrebbe vissuto come
atteggiamento poco rispettoso nei confronti della famiglia.

Non trattate assolutamente la vostra famiglia come fosse un hotel.

Chiedete sempre il permesso per fare telefonate e limitatele all’essenziale.

Siate ordinati in camera e nel bagno, all’estero ci si tiene molto anche se avete una vostra camera.

Parlate la lingua del paese che vi ospita, vi capirete certamente.
Buon viaggio… e a conclusione dell’esperienza, se lo
ritenete necessario, arricchite queste note con i
suggerimenti che vi sembreranno utili per i giovani che in
futuro avranno l’opportunità di prendere parte ad un
programma di scambio.
Divertitevi, siate ottimisti e allegri!
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