Volcanic Wines "imita" la Francia e fa squadra nel promuovere il

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Italian daily news for key players and wine lovers
Volcanic Wines
"imita" la Francia
e fa squadra
nel promuovere
il Made in Italy
Presentato il ricco programma di avvicinamento all'Expo 2015 a
Milano.
VERONA. Volcanic Wines, lassociazione delle doc di origine vulcanica di tutta Italia, nata
nel 2012 e composta da consorzi di tutela, enoteche e comuni, sabato 25 ottobre allAMO,
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Arena Museo Opera Restaurant di Verona, ha presentato nellambito dellomonimo format
"Volcanic Wines" il calendario delle attivit in programma per il prossimo anno, con
particolare riferimento ad Expo2015.Emozione, suggestioni evocative, ma anche
accoglienza, sviluppo della ricettivit turistica, coordinamento territoriale, condivisione di
obiettivi in chiave promozionale sono le mete che la rete delle doc di origine vulcanica, di
cui capofila il Consorzio del Soave, si propone di raggiungere attraverso una strategia
promozionale condivisa, valida sia per lItalia che per lestero.Il Vulcano in questo senso,
oltre a rappresentare una vera e propria "spina dorsale" in grado di collegare tutta lItalia
del vino, si rivelata una chiave di comunicazione chiara e vincente in grado di fare breccia
tra i consumatori, sia esperti che neofiti, superando cos barriere linguistiche e confini
territoriali.Volcanic Wines una intuizione felice ha sottolineato Giuseppe Castiglione,
sottosegretario alle Politiche Agricole Alimentai e Forestali, presente allincontro
dal
momento che attorno ai vulcani crescono prodotti unici. Avere un marchio unico segna un
grande successo soprattutto per lestero. Si tratta di una chiave di comunicazione molto forte
che nello stesso tempo garanzia di salubrit e di qualit.E di estero si parlato molto dal
momento che proprio la rete delle doc vulcaniche dar vita il prossimo anno ad un calendario
di eventi collettivi sotto il segno del Vulcano, a cominciare proprio da Expo. Il Padiglione
Vino ad Expo ha sottolineato Giovanni Mantovani, direttore generale di Verona Fiere
punta a dare un messaggio dinsieme. Vorremmo che fosse un grande strumento di
comunicazione per tutto il patrimonio enologico italiano. Si tratta di un padiglione
indipendente di duemila metri quadrati, contiguo allarea della Comunit Europea e proprio
di fronte a Palazzo Italia e al Padiglione delle Regioni. Il fil-rouge sar un percorso
emozionale che conduce il visitatore alla conoscenza storica, ambientale e di produzione del
vino. Questo perch dei due milioni di visitatori previsti del Padiglione (sui 20 milioni di
presenze totali stimate da Expo 2015), molti non conoscono, o conoscono poco, il prodotto
vino e la cultura millenaria che lo accompagna. Vino stretto a filo doppio col turismo. Il
Veneto si propone come porta daccesso per i visitatori di Expo che arriveranno da Est, e
Venezia sar la porta daccesso privilegiata. La Regione ha sottolineato Marino Finozzi,
assessore al Turismo del Veneto sar a fianco di Verona Fiere durante Expo e avr anche un
suo specifico spazio. Lungo la linea Milano-Venezia sar proprio il vino ad agire come
comun denominatore dato che il comparto turistico e quello vitivinicolo sono due eccellenze
inscindibili.Diventa quindi indispensabile una strategia di marketing territoriale che punti
sulla "brand experience". Il vino territorio ha notato Gianni Dal Moro, Commissione
Agricoltura alla Camera - ed il territorio
vino. In tal senso dobbiamo vendere una
esperienza ma dobbiamo anche chiederci come farla durare oltre Expo. Dobbiamo cio far
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arrivare i turisti sul territorio perch il territorio e i prodotti tipici sono il primo souvenir che
si portano a casa.Il Vulcano, sotto legida del marketing territoriale condiviso, ha di fatto
unito lItalia del vino che si presenta compatta e pronta per il fitto calendario promozionale.
Erano infatti presenti alla conferenza Arturo Stocchetti, presidente del Consorzio del Soave,
Bruno Trentini, presidente del Consorzio Lessini Durello, Edoardo Ventimiglia, presidente
del Consorzio Bianco di Pitigliano e Rosso di Sovana, Leonardo Belcapo, presidente
Enoteca provinciale della Tuscia, Enzo Barbi, presidente del Consorzio dellOrvieto,
Giuseppe Zonin, presidente del Consorzio del Gambellara, Emanuele Calaon, presidente
Consorzio Colli Euganei.Per il sistema del vino italiano ha evidenziato Aldo Lorenzoni,
direttore del Consorzio del Soave - c la possibilit di superare le barriere legate ai singoli
territori e dare cos unimmagine unica dal Nord, al Sud fino alle isole. Parliamo di vini che
sono spesso poco conosciuti e di vitigni autoctoni, raccontando tante storie di persone e di
aziende veramente nuove. Come la lava che avanza, per usare unimmagine legata al
vulcano ha notato Edoardo Ventimiglia, presidente del Consorzio del Bianco di Pitigliano e
Rosso di Sovana cos anche il progetto di Volcanic Wines ha raggiunto gradualmente tutta
lItalia enologica. Intanto
stata la volta dei produttori, ma presto verranno coinvolti i
consumatori.Siamo lultimo consorzio ad aver aderito in ordine di tempo ha evidenziato
Enzo Barbi, presidente del Consorzio dellOrvieto e possiamo dire che due sono stati gli
elementi che ci sono piaciuti di pi: una comunicazione nuova verso il consumatore, pi fresca
e valida per tutta Italia; la capacit di fare squadra tra zone produttive diverse.Siamo di
fronte ad un modo nuovo di fare promozione del vino ha sottolineato Leonardo Belcapo
dellEnoteca Tuscia - .Oggi servono queste emozioni per raccontare le persone, il luoghi, i
paesaggi. Ora grazie alla presenza delle istituzioni possiamo chiudere il cerchio.Volcanic
Wines il formatCalendario degli eventi 201526 gennaio 2015 Roma, in collaborazione con
AIS 27 gennaio 2015 Milano, in collaborazione con AIS Febbraio 2015 - Volcanic Wines
Tasting for The Institute of Masters of Wine - Londra23 marzo 2015 - Italian, indigenous,
volcanic Vinitaly, VeronaMaggio - Ottobre 2015 - EXPO 2015 Milano - Milano1-3 maggio
2015 - Volcanic Wines per Concours Mondial de Bruxelles Soave 20-22 maggio 2015
Soave Preview 2014 Soave 23-24 maggio 2015 Montefiascone, Pitigliano - Orvieto 15
giugno 2015 Italian, indigenous, volcanic Vinexpo, Bordeaux19-21 giugno 2015 - Mogoro,
Terralba, Sardegna1 settembre 2015 - ViniMilo
lassociazioneVolcanic Wines nasce nel 2012 ed
Milo (Catania)Volcanic Wines
una associazione, di cui
capofila il
Consorzio del Soave, che raccoglie al suo interno le doc italiane di origine vulcanica,
assieme ad enoteche e a comuni che sono accomunati dal "fattore vulcano". Ne fanno parte
Consorzio del Soave, Consorzio Tutela Bianco di Pitigliano, Consorzio Tutela Vini Lessini
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Durello, Consorzio per la Tutela dei Vini Orvieto, Consorzio Tutela Vini di Gambellara,
Enoteca Provinciale della Tuscia, Consorzio Vini doc Colli Euganei, Cantina di Mogoro
(Sardegna), Consorzio Tutela Vini dei Campi Flegrei, Comune di Milo, Consorzio di Tutela
Vini del Vesuvio, Comune di Pantelleria, Consorzio Tutela Vini Etna doc, Consorzio di
Tutela Vini dIschiaI numeri del VulcanoI suoli costituiti o originati da vulcanoclasti
ricoprono circa 124 milioni di ettari nel mondo. in termini di paragone, rappresentano 4
volte la superficie dellItalia e 20.000 volte la superficie di vigneto iscritta alla DOC
Soave.Questa tipologia di suoli ricopre quindi circa l1% della superficie della Terra,
fornendo per sostentamento al 10% della popolazione mondiale: questo dato meglio di molte
parole esprime in maniera chiara il concetto di "fertilit" spesso attribuito alla terra dei
vulcani in tutto il mondo.I suoli vulcanici sono distribuiti prevalentemente lungo i bordi
delle placche tettoniche o in loro prossimit. Tra le principali zone vitivinicole mondiali
costituite quasi interamente da questo tipo di suoli possiamo elencare Napa Valley
(California), Casablanca Valley (Cile), Santorini (Grecia), Rias Baixas (Spagna), Isole
Azzorre (Portogallo), Alture del Golan (Israele), Yarra Valley (Australia). In Italia i
principali distretti produttivi di questo tipo si trovano nel Soave, nella zona del Vesuvio e dei
Campi Flegrei in Campania, sullEtna e a Pantelleria in Sicilia, oltre che nella zona del
Frascati e del viterbese nel Lazio.Per quanto concerne lItalia, presa nel suo complesso, la
superficie vitata su cui insistono le doc di origine vulcanica ammonta a 17.050 ettari, per
una capacit produttiva di 1.262.923 ettolitri di vino, che in termini di bottiglie corrispondo a
150 milioni di bottiglie.
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