Spettacoli 51 IL GIORNALE DI VICENZA Martedì 10 Dicembre 2013 Sagittario Capricorno Acquario Pesci 23 novembre/21 dicembre 22 dicembre/20 gennaio 21 gennaio/19 febbraio 20 febbraio/20 marzo Non assumete un atteggiamento troppo critico in amore questo mese. Il Sole vi ridarà l'energia necessaria per vivere le vostre giornate come desiderate. Un lieve calo di energie si prospetta nella parte centrale del mese. Venere vi aiuta senz'altro a recuperare voglia e carica per affrontare le giornate. Numeri Utili Infometeo e viabilistiche ..................800-012812 Alcolistianonimi ................................0444.303130 ACAT(Alc. intrattamento) ..............0444.564979 CentroAiuto Vita ..............................0444.542007 CentroAntiviolenza di Vicenza .....0444.230402 TelefonoAmico(VI) ...........................199.284284 TelefonoAmico(Bassano) ................199.284284 ConsultaComunale Anziani ..........0444.222503 ENPA Guardiezoofile evenatorie ...........0444.542427 Enpa- Canile .......................................0444.544224 ...............................................................340.1820436 AMCPS ................................................0444.955500 Uff.Informazioni Turistiche ..........0444.320854 Ferrovie ..........................................................892021 FerrotramvieVicentine ...................0444.223115 L'INTERVISTA InformaGiovani .................................0444.222045 Municipio(centralino) ......................0444.221111 Uf.InformazioniComune .................0444.221360 OspedaleCivile(centr.) ...................0444.753111 Polizia Ferroviaria ............................0444.544378 ProntoInterv.Polizia Prov. ............0444.908359 Prefettura ...........................................0444.338411 Provincia .............................................0444.908111 di MARIA LUISA DUSO LELLOARENA Dueoredi risate fraveramiseria efinta nobiltà D OggiaThiene ue ore di risate assicurate. Lo promette Lello Arena, che sarà Pasquale in “Miseria e nobiltà”in scena oggi (repliche domani e giovedì) alle 20.45, al Comunale. Ancora la grande tradizione napoletana nella stagione di prosa thienese, promossa da assessorato alla cultura e Arteven. Se però il dialetto stretto di “Viviani Varietà” non è stato compreso da tutti, il Teatro stabile di Calabria e il Teatro Quirino Vittorio Gassman hanno preferito tradurre in italiano il testo di Eduardo Scarpetta. Non sembra proprio casuale il fatto di aver proposto un testo Lanostraè unamacchinada guerra:dopo100 replicheparliamo ancoradigrande affermazione Facciamo divertire,eda Scarpettaancora impariamo,masi parladiproblemi veri,concreti... come “Miseria e nobiltà” in questo particolare momento storico-economico... Arrivavamo dal grandissimo successo di un allestimento di due anni fa. “Lo scarfalietto” ha avuto un esito clamoroso di pubblico e critica. Visto che l’appetito vien mangiando, si è pensato subito a un altro Scarpetta e la scelta è caduta su “Miseria e nobiltà”. Abbiamo da poco festeggiato la centesima replica e possiamo parlare ancora di una straordinaria affermazione. Ma è più miseria o nobiltà? Il meccanismo insito nella commedia è un meccanismo terribile. Nella nostra farsa abbiamo pensato di dare grande spazio alla comicità, per far divertire. Ma stiamo parlando anche di uno dei grandi problemi che hanno afflitto la Campania, e non solo. Io penso che se invece del marchesino che va ad offrire cibo e vestiti alla famiglia povera arrivasse il solito camorrista, il meccanismo non cambierebbe. Purtroppo la miseria è una delle tragedie che tolgono dignità all’essere umano e lo portano a fare cose che non avrebbe mai pensato di poter fare. Un retrogusto amaro dietro le risate? La nostra è una macchina da guerra che non fa prigionieri fra il pubblico, anzi, ci LATRAMA divertimento assicurato Siamonella Napoli all'iniziodel secoloscorso,due famiglie vivono sotto lostessotetto in LelloArena,a destra,nei pannidi Pasqualein “Miseriae nobiltà”, spettacolodaquestasera e pertre giorni consecutivial Comunaledi Thiene unacasapovera, spesso saltandoanchei pasti datele troviamo con gente che si assolutamente il lieto fine: loro condizionieconomiche.I lamenta di avere un dolore anche quando si viene duerispettivi capofamiglia, alla faccia perchè da tempo smascherati, c’è compassione Felicee Pasquale, siarrangiano non rideva per due ore di fila. per chi è costretto a vivere un comepossono:il primo Se il teatro ha una funzione imbroglio così. Poi tutti si facendo lo sociale, non sposano, i figli ritrovano le scrivano, un deve perdere mamme, le coppie si mestiereormai di vista ricompongono, tutti superato,data la l’obiettivo di mangiano e bevono. crescente prendersi alfabetizzazione, cura del Lei ha da poco compiuto 60 l’altro,il fotografo proprio anni, una tappa cheinvita a conscarso pubblico. fare bilanci... successo. Un La mia vita avventurosa mi ha giornoperò la Cosa portato a fare sempre fortunasembra impariamo valutazioni alla giornata. Mi finalmenteaverli da rendo disponibile al progetto, baciati,poiché si Scarpetta? che ormai dopo tanti anni è Miseriae nobiltà:aThiene presentaun Che se in un progetto d’arte, ma sono marchesino, questo anche pronto a variazione, Ottavio;il qualechiede la loro periodo ci hanno obbligato a perchè ho capito che non vale collaborazionepoiché vuole frequentare una nobiltà che la pena pianificare. sposarelafiglia ballerinadiun non esisteva, costringendoci a raccontare e, quando ci sono Mi viene in mente una cuocoarricchito, senza però cose inenarrabili, c’è anche Che effetto fa, per un attore, persone che hanno voglia di famosa frase di Gandhi: ottenereil consensodei suoi miseria dignitore, onesta, arrivare a Thiene, la piazza che farsele raccontare, il miracolo “Siate protagonisti del genitori.Pertanto, alle povere capace di ribadire la nobiltà da anni ha il maggior numero avviene. cambiamento che volete”. famiglie, donandoglidegli abiti degli esseri umani e ribaltare di spettatori in Italia? Oggi servono entusiasmo e la nobili,chiede difarfintadi certa nobiltà da quattro soldi. Il teatro è una cosa semplice e Che cosa può suggerire a chi, in volontà di essere protagonisti. esseresuoi parenti.Diqui inizia si fa in maniera molto questo tempo, invoca il Stare seduti ad aspettare che un’avventuradalla comicità Quindi un lieto fine? semplice: arrivano persone cambiamento, ma è ormai altri cambino il mondo non è irresistibile.... Scarpetta vuole che hanno storia da rassegnato? cosa da fare. TEATRO. Al Kitchen un appuntamentoche sulla cartaera ammantatodi un fascino cultconun azzardobrechtiano Lacittà delviziolascia vivisei esemplari Unfottutorequiemper Mahagonny:perplessità Filippo Bordignon VICENZA Le notizie sullo spettacolo in cartellone al Kitchen, lasciavano presagire un appuntamento ammantato di un fascino ‘cult’. Sulla carta, ‘Ashes of Hell-Un fottuto requiem per Mahagonny’ ha voluto azzardare una continuazione dell’opera musical-teatrale ‘Ascesa Lacontinuazione di“Ascesae caduta...” in “AshesofHell”si esaurisce nellavaghezza e caduta della città di Mahagonny’, firmata nel 1929 da Bertolt Brecht in coppia col compositore Kurt Weill. L’operazione ha richiesto ai suoi ideatori - Officine Teatrali ilinx - una gestazione di oltre un anno e mezzo nel quale si è lavorato per metabolizzare la storia originale con il gruppo di teatro del terzo anno di corso. In un secondo momento si sono tenuti una serie di seminari fra Inzago, Como e Trento, da maggio a settembre 2011, rivolti ad attori professionisti: durante questi incontri sono state individuate le persone da coinvolgere nella recita, circoscrivendo la rosa degli attori a sei unità, due delle quali provenienti dal nucleo storico dell’Associazione ilinx. Come sequel, ‘Ashes of hell’, attacca dalla distruzione dell’immaginaria città del vizio di Mahagonny, con i protagonisti intenti a correre in preda alla disperazione per un palco illuminato da una tetra luce azzurrognola; la prima parte dei cinquanta minuti di spettacolo descrive l’incendio attraverso le voci dei sopravvissuti. Dalla penna di Nicola Castelli - responsabile della traduzione drammaturgica - fuoriescono le figure di un impiegato dedito al sadomasochismo, un’aspirante sposa, un prete corrotto, una giovane psicotica, un’organizzatrice di eventi e una donna dai tratti caratteriali indefiniti, che fungerà da trait d’union tra il corpo cen- trale dell’opera e la sua conclusione. L’attesa dei soccorritori diventa il pretesto per analizzare le miserie del gruppo; vanità, grettezza, egocentrismo e disillusione sono i tratti caratteristici di una fauna insospettabile, sicché la prospettiva della rinascita di una comunità civile, a queste condizioni, risulta via via più improbabile nel trascorrere della rappresentazione. Proseguendo la critica sociale brechtiana, ‘Ashes of hell’ elimina ogni residuo di compassione rivelando la natura umana in tutta la sua spietatezza. Si tratta, ovviamente, di un’operazione stilizzata, quasi espressionistica. Il collasso descritto mediante la recitazione e il canto dai protagonisti rinuncia a un approccio narrativo perciò, più che una storia, lo spettatore si trova davanti l’esposizione di una serie d’individualità grottesche, nelle quali non riesce a calarsi o manifestare simpatia. Il terrore desertico evocato nel mezzo di un palco disadorno ha un retrogusto ‘splatter’ pur rinunciando a una sola goccia di sangue: in scena, la violenza tracima da ogni sguardo, da ogni rigidità delle braccia contro il corpo, in ogni parola che presagisce un vizio capitale. È un esercizio pericoloso da gestire, questo ‘Ashes of Hell’, che si esaurisce nella vaghezza di una scrittura non completamente a fuoco. Il finale non riscatta e non condanna, ma accade fisiologicamente senza che gli spettatori intendano cosa sia successo per davvero. • © RIPRODUZIONERISERVATA Cinquedeiseiattorisuperstitiin “Ashes ofHell”al Kitchen. COLORFOTO