I climi di alta montagna - Libro più web

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APPROFONDIMENTO
I climi di alta montagna
◗ Condizioni termiche e pluviometriche simili a quelle dei climi polari contraddistinguono i climi di alta montagna, solo che in questo caso esse
dipendono dal fattore altitudine.
Questi tipi climatici interessano la fascia
più elevata di tutte le catene montuose, in particolare delle Alpi, dell’Himalaya, delle Montagne Rocciose e
della cordigliera delle Ande. Le fasce di
vegetazione che si succedono verticalmente su un rilievo montuoso ripetono, sia pure a grandi linee, la successione che si riscontra orizzontalmente,
dall’Equatore ai poli.
◗ Alle medie latitudini, le fasce che si
succedono in altezza sono quella dei
boschi di latifoglie (querce, castagni,
faggi), seguita dai boschi di conifere
(pini, abeti, larici), che in alto sfumano
in una fascia arbustiva comprendente
pini mughi, ginepri, rododendri, mirtilli; ancora più in alto prevale una flora
erbacea (pascoli e prati, una specie di
tundra montana), che trapassa gradualmente verso la nuda roccia, intervallata da ciuffi erbosi ricchi di fiori.
Massimo Boschetti Enzo Fedrizzi
Per effetto della diminuzione della temperatura con l’altezza, sui fianchi di tutti i rilievi la
vegetazione si dispone secondo ben precise fasce altitudinali. Le quote di ciascuna fascia, tuttavia,
variano a seconda della latitudine a cui si trovano le catene montuose. Sulle Alpi, per esempio, i
pascoli iniziano verso i 2000 m di altitudine, mentre le Ande, all’altezza dei tropici, vedono i pascoli
iniziare solo oltre i 3000 metri.
Scienze della Terra Ecosistema Terra
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