Antropologia* MA RI N E L L A C AROS SO [email protected] CONTENUTO L’antropologia mette l’intersoggettività umana, lo studio dell’uomo e ciò che lo riguarda più intimamente, cioè la presa che ha su di lui la vita, al centro delle sue attenzioni. Essa rende familiare ciò che è estraneo, e insolito ciò che è familiare. Anche se nel corso degli ultimi decenni l’aggettivo “antropologico” è sempre più presente nel linguaggio dei media, l’antropologia è un settore della ricerca scientifica che da sovente adito a confusioni, a fraintendimenti. Dalla definizione letterale di “scienza dell’uomo” a quella più recente e precisa di scienza che studia le relazioni fra uomini viventi; ma anche fra uomini e esseri non umani, uomini e cose, uomini e territorio, uomini e ambiente, l’antropologia descrive, analizza, interpreta, comprende, compara. Attraverso la sua capacità di introdursi riflessivamente fra gli interstizi dell’alterità e della similarità essa si è modellata strumenti di osservazione qualitativi sempre più affinati che le consentono di cogliere nessi sovente impliciti che sottindendono le pratiche degli individui. L’antropologia sa muoversi fra locale e globale, fra particolare e particolare. Un pregiudizio radicato la vede come settore della conoscenza incentrato “solo” sull’osservazione di culture “esotiche-primitive-arcaiche” o di società “tribalipastorali-contadine” separate dal resto delle altre popolazioni e dalla riflessione generale sul mondo moderno. Occorre sfatare tale pregiudizio e sottolineare che se l’antropologia è nata basandosi sullo studio dell’alterità lontana, i suoi metodi etnografici, i suoi risultati teorici si sono allargati a problematiche contemporanee, estesi alle società di tipo “Occidentale” e sono stati fruiti da altre scienze umane e sociali. Inoltre, concetti antropologici come “identità”, “tradizione”, “cultura”, “patrimonio” massicciamente mercificati dalle politiche sia dei partiti che dei beni culturali, del turismo, dell’alimentazione sono entrati in modo acritico nel linguaggio quotidiano. Gli obiettivi del corso consistono nel fornire un’introduzione all’antropologia sociale e all’antropologia culturale intesa come sapere critico inserito nella contemporaneità che non fa più distinzioni fra società lontane o vicine, fra culture tradizionali o moderne, che non studia più solo le “comunità locali” o le “tradizioni” ma anche la città e la costruzione della tradizionalità. Una questione trasversale al corso è incentrata sul ruolo svolto dalle monografie etnografiche nel costituirsi e nel rifondarsi del progetto conoscitivo dell’antropologia. L’insegnamento di suddivide in due parti. La “prima parte” presenta le più importanti correnti del pensiero antropologico e alcuni fra i suoi settori di studio (parentela, economia, politica, emozioni, genere) illustrando come l’antropologia è una disciplina in cui la teoria conta molto, e in cui essa è strettamente legata alla pratica. La “seconda parte” affronta l’antropologia attraverso le due principali metodologie fondanti che la caratterizzano: la ricerca sul campo e la comparazione; approfondendo alcuni fra i suoi principali concetti (dono, scambio, cultura, identità). VALUTAZIONE Prima parte Studenti frequentanti: tesina scritta sotto forma di articolo di cinque pagine preparata entro una certa data e secondo determinati criteri che verranno presentati nel corso delle lezioni e inseriti nella pagina web della docente. Studenti non frequentanti: esame scritto con tre domande aperte intese a mettere in luce le capacità di sintesi e di individuazione di fili conduttori all’interno di un testo (cioè fra i vari capitoli) e di stabilire nessi con gli altri testi del programma d’esame. TESTI Seconda parte Esame orale per tutti. Avviso: Nel periodo delle lezioni e a cadenza settimanale la docente inserirà sul suo sito web i ricapitoli di ogni lezione al fine di permettere agli studenti di crearsi percorsi di studio e di estrapolare chiavi di lettura nei/dei testi. * INTERNATIONAL STUDENTS. For the I and II part, a reading list in French will be provided to exchange students upon request. A French exam will be allowed as well. Prima parte - Barnard A., Storia del pensiero antropologico, Bologna, Il Mulino, 2002. - Abu-Lughod L., Sentimenti velati. Onore e poesia in una società beduina, Torino, Le Nuove Muse, 2008. Seconda parte - Fabietti U., Antropologia culturale. L’esperienza e l’interpretazione, Roma-Bari, Laterza, 1999. - Godelier M., Al fondamento delle società umane. Ciò che ci insegna l’antropologia, Milano, Jaca Book, 2009. Uno a scelta fra : - Griaule M., Dio d’acqua. Incontri con Ogotommêli, Torino, Bollati Boringhieri, 2002. - Vereni P., Vite di confine. Etnicità e nazionalismo nella Macedonia occidentale greca, Roma, Meltemi, 2004. Gli appunti delle lezioni possono essere presentati in sede di prova d’esame indicando la data. I testi delle due parti d’esame sono da portare tutti per intero. Eventuali materiali didattici complementari o sostitutivi verranno inseriti sul sito web della docente.