COMUNICATO STAMPA

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COMUNICATO STAMPA
Valsusa Filmfest
XX Edizione: “Margini e Periferie”
Festival sul recupero della memoria storica e sulla difesa dell'ambiente
dal 9 aprile all’8 maggio 2016 in bassa e alta Valle di Susa, a Giaveno e a Torino(TO)
FESTA PER I 20 ANNI DEL VALSUSA FILMFEST
CON CONCERTO DEI LOU DALFIN E DEI CORO MORO
All’inizio della serata annuncio dei vincitori del concorso cinematografico del XX Valsusa Filmfest
Evento organizzato in collaborazione con la Pro Loco e con il Comune di Condove
venerdì 29 aprile ore 21:00
Campo Sportivo, Via Roma, CONDOVE (TO) | Ingresso gratuito |
Venerdi 29 Aprile a Condove si svolgerà la GRANDE FESTA PER I 20 ANNI DEL VALSUSA FILMFEST con il
concerto dei LOU DALFIN al quale parteciperanno da spalla i CoroMoro. L’evento viene organizzato in
collaborazione on la Pro Loco e con il Comune di Condove, inizierà alle ore 21:00 con l’annuncio dei vincitori
dei concorsi cinematografici dell’edizione, si svolgerà al campo sportivo di Condove e sarà ad ingresso
gratuito.
Venti anni di impegno culturale e civile nel vasto territorio della Valle di Susa che vengono festeggiati con
un evento che vuole anche lanciare un messaggio forte sulla necessità di abbattere muri e frontiere con i
Lou Dalfin, i principali rappresentanti musicali dell’Occitania, l’area geografica che va dal sud della Francia
alla parte occidentale del Piemonte e che non esiste nelle carte geografiche, e con i CoroMoro, gruppo
musicale formato da richiedenti asilo ospitati a Ceres e Pessinetto provenienti da Costa d’Avorio, Gambia,
Ghana e Senegal che, insieme ai loro insegnanti Luca Baraldo e Laura Castelli, presentano canzoni della
tradizione popolare e piemontese ed in mandinga, la lingua parlata dalle popolazioni dell’Africa Occidentale.
Un evento che si inserisce perfettamente in “Margini e Periferie”, tema scelto per questa XX edizione del
Filmfest per dare spazio e voce, anche quest'anno, alla ricchezza del territorio e alla diversità delle
prospettive ex-centriche: dalle terre alte al mare attraverso la voce dei migranti, da chi si trova recluso alle
testimonianze che arrivano dalla Terra dei fuochi e dai quartieri dell'Ilva di Taranto, dall’esperienza del
popolo Mapuche alla tradizione dei sinti… perché spesso il centro è cieco e la verità si vede dai margini.
PREMIAZIONI DEL CONCORSO CINEMATOGRAFICO
La serata si aprirà alle 21 con le premiazioni del concorso cinematografico del XX Valsusa Filmfest che si è
articolato in 4 sezioni - Cortometraggi, Le Alpi, Fare Memoria, Videoclip – e per le quali sono pervenute 240
opere molte delle quali dall’estero. Sino ad ora è stato solo definito che l'opera vincitrice della sezione Fare
Memoria è "Gemma di Maggio" di Giuliano Giacomelli e Lorenzo Giovenga, un film in memoria delle donne
vittime della Storia che ha tra i protagonisti l'attore Franco Neri.
I CoroMoro
Dopo le premiazioni saliranno sul palco i CoroMoro, gruppo musicale formato da richiedenti asilo ospitati a
Ceres e Pessinetto provenienti da Costa d’Avorio, Gambia, Ghana e Senegal che, insieme ai loro insegnanti
Luca Baraldo e Laura Castelli, presentano canzoni della tradizione popolare piemontese ed in mandinga, la
lingua parlata dalle popolazioni dell’Africa Occidentale.
Il coro nasce dall’iniziativa di Luca Baraldo e Laura Castelli che nell’intento di aiutare i ragazzi ad integrarsi e
ad imparare la lingua italiana hanno deciso di utilizzare il metodo del canto passando dalle canzoni italiane a
quelle piemontesi. Il coro nei quasi due anni di attività è stato invitato a partecipare a numerose iniziative ed
eventi tra cui EXPO2015. Il CoroMoro e le altre attività di promozione dell’integrazione nelle Valli di Lanzo
sono state portate ad esempio dal Parlamento nella seduta in cui è stata letta la relazione dell’intergruppo
parlamentare per lo Sviluppo della Montagna.
L'idea di portare su di un palco questi giovani, in un contesto totalmente rovesciato rispetto alla loro odierna
quotidianità, assume un significato politico, ed esprime un messaggio forte di antirazzismo, condivisione e
possibile integrazione. Il progetto e lo spirito del CoroMoro mostrano e confermano che la musica popolare
tradizionale, dalle antichissime origini, è la musica di tutto il mondo.
I LOU DALFIN
Infine, per ballare tutti insieme, saliranno suI palco i Lou Dalfin, il gruppo più rappresentativo della musica e
della cultura delle valli occitane subalpine, nonché un nome di punta del rock indipendente nazionale.
Come gli antichi “trovatori” erano soliti esibirsi facendo da ambasciatori delle prime culture Europee, i Lou
Dalfin cantano nella tradizionale lingua “d’Oc” e portano la cultura occitana in giro per il mondo. I Lou Dalfin
sono più che un semplice gruppo musicale nella parte Occitana del Piemonte: la band di Sergio Berardo è
diventato un fenomeno di costume che ha reso la musica occitana contemporanea, facendola uscire dai
ristretti circoli di appassionati perché divenisse fenomeno di massa. All’esterno dell’area occitana Lou Dalfin
è stato un anello di congiunzione tra realtà diverse: la pianura piemontese e l’Italia da una parte, le vallate e
l’area transalpina dall’altra. Con Lou Dalfin le valli d’Oc non sono più l’estremo lembo di una cultura asettica
ma hanno riacquistato la loro funzione storica tradizionale: l’essere ponte.
Fondato da Sergio Berardo, il gruppo nasce nel 1982 con l’obiettivo di rivisitare la musica tradizionale
occitana. Una "line-up" acustica (ghironda, fisarmoniche, violino, plettri, clarinetto, flauti) e un repertorio di
brani storici e popolari – sia strumentali che vocali - caratterizzano il percorso artistico della formazione
originaria.
Dopo 34 anni di carriera, 12 album realizzati, un impressionante numero di collaborazioni e più di 1300
concerti è uscito il 1° aprile “Musica Endemica”, la loro nuova avventura discografica che vede la
collaborazione di Madaski, co-leader e anima elettronica degli Africa Unite, in veste di producer.
A 5 anni di distanza dall’ultimo lavoro in studio i Lou Dalfin sono tornati con 14 nuovi brani che
costituiscono un nuovo capitolo della saga di questi “contrabbandieri di musica occitana”.
Musica endemica perché la musica della band di Sergio Berardo è strettamente legata a una terra precisa
che non è mai stata Nazione, a un Paese che esiste ma non c’è: l’Occitania, quell’area geografica che va dal
sud della Francia alla parte occidentale del Piemonte. L’Occitania è il simbolo di “un’identità che va al di là
delle frontiere, delle carte geografiche” perchè “i muri sono solo il frutto della paura” ha dichiarato Sergio
Berardo. Una musica dunque legata alla lingua e alla cultura di un’utopia ben reale e concreta, di un sogno
carico di storia che nei Lou Dalfin, da oltre 30 anni, si traduce in pratica di resistenza culturale.
Addetto Stampa: Gigi Piga - cell. 3480420650 – Email. [email protected]
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