Costruire il Framework Post-2015 Come misurare il cambiamento?

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Costruire il Framework Post-2015
Come misurare il cambiamento?
L’integrazione tra dimensioni sociali,
economiche e ambientali nelle politiche
p
pubbliche.
Greenwashing o reale transizione?
Alberto Zoratti - Fairwatch. Cooperazione e mondialità
La cornice di Rio+20

Vent’anni dopo il primo Earth Summit Rio+20 rappresenta la
formalizzazione di un passaggio di stato nelle relazioni internazionali:

Viene riconosciuto il carattere olistico della transizione, che si basa su
una lettura economica, ambientale, sociale, di governance

Viene sdoganato
Vi
d
t definitivamente
d fi iti
t il concetto
tt di partnership
t
hi pubblicobbli
privata in un’agenda ampia e articolata, che non comprende solo le
questioni legate allo sviluppo economico o alla cooperazione

L’assenza di una cornice normativa vincolante lascia ampia discrezionalità
agli interventi, mantenendo la centralità dei mercati come motore dello
sviluppo

Gli SDGs diventano non solo termine di riferimento, ma anche
approccio metodologico
Gli SDGs: complemento
p
op
principio
p
ispiratore?
“Gli
SDGs saranno complementari agli strumenti di
diritto internazionale,
internazionale come trattati e convenzioni
globali, fornendo un framework normativo
condiviso”.
Programma di Azioni per uno Sviluppo Sostenibile - Onu

Gli obiettivi indicati mostrano un fine
fine, ma non sottolineano il
processo per raggiungerlo. Gli SDGs non delineano un modello di
società sostenibile o, potremmo dire, in transizione. Ma
definiscono semplicemente dei target.
Il ruolo del pubblico nella transizione
Il ruolo dei Governi e dei decisori politici nel ridimensionare le
ineguaglianze sociali si nota soprattutto in quei Paesi emergenti dove
il ruolo
l del
d l pubblico
bbli è sostanziale
t
i l e non sii limita
li it ad
d arbitro
bit d
deii
mercati: le politiche di sostituzione delle importazioni, di sostegno alla
domanda interna, a partire da strumenti come il salario minimo (da
cui partire
cu
pa t e per
pe raggiungere
agg u ge e il livello
e o “dignitoso”)
d g toso ) mostrano
ost a o come
co e una
u a
maggiore redistribuzione, giustizia sociale e un più equo sviluppo
sostenibile non prescindono dal ruolo del pubblico.

Paesii come Brasile
il (Fame
(
zero, salario
l i minimo),
i i
) India
di (salario
( l i
minimo, Food Sovereignity Act), Cina (con tutte le contraddizioni
che porta con sé, ma anche con un governo serrato dei Piani di
sviluppo
pp del Paese)
) correlano direttamente p
programmazione,
g
,
intervento pubblico, ridimensionamento dei mercati e benessere
diffuso.
(World of Work Report 2013 – Repairing the economic and social
fabric – ILO 2013)
Una transizione a rischio?




-
Coerenza delle politiche: DG Trade, DG Environment, DG Climate
action
Gli attori della governance del XXI° secolo: FTAs, WTO
La relativa debolezza di OIL, dell’UNEP (che non è
un’organizzazione), dell’OMS
La soft law diventa norma coercitiva:
Dispute Settlements Body della Wto
- Giappone/Ue/Usa vs Ontario (green economy)
- Trattamento nazionale
Arbitrati internazionali
- Nafta: Lone Pine Resources vs Quebec (fracking)
- Vattenfal vs Governo tedesco (3.7 miliardi di euro)
- ISDS del TTIP (in via di negoziato)
I ruoli. Una domanda aperta…

Quale ruolo della politica? Gli accordi internazionali possono
essere modificati, rifiutati, ritardati in attesa di analisi di impatto.
In ogni caso necessari trasparenza e processi partecipati dal
basso.

Quale ruolo della società civile? Bastano processi volontari (CSR)
o target generali per garantire la transizione, obiettivo necessario
e non più rimandabile?

L’approccio,
L’
i se olistico
li i
deve
d
essere, non può
ò riguardare
i
d
solo
l
aspetti di integrazione orizzontale (tra ambiti: sociale, ambientale
e economico), ma anche verticale (tra livelli di decisione politica:
dal locale all’internazionale e viceversa,, g
garantendo adeguati
g
flussi di informazione e di incisività
à politica)

Quale ruolo per i territori e le comunità locali?
Greenwashing o reale transizione?
G
Grazie
i !
Info: [email protected]
349 6766540
Fairwatch. Cooperazione e mondialità – Alberto Zoratti
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