Terza parte – Nutrire l`orto - Gusto sostenibile Valsassina

annuncio pubblicitario
La concimazione dell'orto e le esigenze nutritive di alcune tra le principali specie ortive.
Concimare significa portare al terreno e di conseguenza alle piante gli elementi nutritivi necessari
per il loro sviluppo.
Elementi nutritivi che servono alle piante per svolgere diverse funzioni e che da sempre vengono
suddivisi tra macroelementi e microelementi.
I macroelementi sono: Azoto (N), Fosforo (P) e Potassio (K).
I microelementi sono: Calcio (Ca), Magnesio (Mg), Ferro (Fe), Manganese (Mn), Cobalto (Co),
Boro (Bo), Zinco (Zn), Silicio (Si), ecc.
L'Azoto serve alle piante per la crescita e lo sviluppo di tutte le sue componenti, radici, fusto, foglie
e frutti. In particolare stimola lo sviluppo vegetativo e quindi traggono vantaggio dal suo apporto
anche sostenuto, ortaggi da foglia come le insalate, spinaci, cavoli, bieta da coste, ecc. Carenze di
Azoto si manifestano con arresto dello sviluppo e ingiallimento delle foglie a partire da quelle
apicali.
L'Azoto può essere disponibile per le piante in diverse forme (Azoto nitrico, Azoto Ammoniacale,
Azoto ureico, ecc.). Forme che ne identificano la disponibilità per le piante, se pressoché immediata
come nel caso dell'Azoto nitrico o a tempi più o meno lunghi per le altre forme. Azoto nitrico subito
pronto significa anche che la sua distribuzione deve essere diluita nel tempo per evitare sprechi e
inquinamento del sottosuolo.
Il Fosforo favorisce lo sviluppo radicale delle piante, il loro irrobustimento e quindi favorisce anche
una certa resistenza delle piante stesse alle malattie. La carenza di Fosforo si manifesta con foglie
che rimangono verdi ma con nervature e piccioli che possono divenire purpurei. Fogliame rado e di
dimensioni inferiori alla norma. Fioritura scarsa.
Frutti radi e piccoli.
Il Potassio favorisce la sintesi degli zuccheri e degli amidi, stimola la formazione dei fiori e quindi
dei frutti e dei semi. Aumenta la pezzatura dei frutti e li rende più colorati e saporiti. La carenza di
Potassio si manifesta con clorosi ai bordi e sulle nervature delle foglie, seguite da bruciature. Le
foglie possono raggrinzirsi e arrotolarsi verso l’alto. Le gemme da fiore sono poche. Frutti piccoli e
poco colorati.
Il Calcio (potrebbe essere considerato sia tra i macro che tra i micro elemeti) favorisce la crescita e
irrobustimento dei tessuti vegetali rendendoli anche più resistenti alle avversità, migliora la qualità
complessiva della pianta e rende foglie e frutti più durevoli. La carenza di Calcio si manifesta con
foglie clorotiche e/o necrotiche; le più giovani restano piccole e malformate. Germogli stentati.
Nell’apparato radicale muoiono gli apici e si compromette la crescita della pianta.
I microelementi svolgono in genere nelle piante azione catalizzatrice, ovvero stimolano e
condizionano molte funzioni fisiologiche. Le piante li utilizzano in quantità minima e in genere
sono presenti a sufficienza sia nel terreno che nei concimi.
Per concimare il nostro orto si utilizzano i concimi o fertilizzanti, che si suddividono in concimi
minerali o chimici e concimi organici.
I concimi minerali o chimici, si suddividono a loro volta in semplici e complessi.
I concimi minerali o chimici semplici sono quelli che contengono sotto forme diverse e come
elemento principale un solo macroelemeto (Azoto, Fosforo, Potassio) spesso associato anche ad un
altro elemento secondario chimicamente legato.
I principali concimi minerali o chimici semplici si suddividono in:
> Azotati (nitrato di calcio, nitrato di potassio, nitrato ammonico, solfato ammonico,
calciocianamide, urea agricola, ecc.;
> Fosfatici (perfosfati minerali, scorie Thomas, ecc.);
> Potassici (nitrato potassico, solfato potassico, ecc.)
I concimi minerali complessi sono quelli che contengono due o tre elementi principali (Azoto,
Fosforo, Potassio) legati tra loro chimicamente.
I concimi minerali sia semplici che complessi si possono trovare in commercio oltre che in forma
granulare da distribuire come tali, in forma di granuli o polveri solubili in acqua oppure già in forma
liquida.
Alcuni concimi in forma liquida possono essere forniti alle piante per via fogliare, spruzzandoli
sulle foglie. Questo tipo di concimazione (fogliare), può essere utile per integrare la normale
concimazione se mancano alcune sostanze, oppure quando ci sono problemi di assorbimento
radicale.
I concimi organici sono insiemi più o meno complessi di materiali organici di origine naturale.
I principali sono:
> il letame (deiezioni di animali di stalla con lettiere di diverso tipo);
> la pollina e colombina ( deiezioni di animali cosi detti da cortile con lettiere di diverso tipo).
> la cenere vegetale;
> i terricciati (detriti organici mescolati a terra e aggiunti di sostanze minerali);
> la torba (materiale fossile di origine vegetale);
> il compost (materiali di scarto dell'orto e anche del giardino, scarti umidi della cucina, fatti
compostare anche con aggiunta di attivatori biologici).
I concimi organici contengono i diversi elementi nutritivi in proporzioni e quantità diverse anche in
funzione della loro origine e del tipo di animale allevato e della lettiera utilizzata. Tra i più
equilibrati e completi troviamo il letame di stalla, i terricciati e il compost se preparati in modo
corretto. Più ricca in Azoto la pollina e colombina. Più ricca in potassio la cenere vegetale, molto
scarsa in elementi nutritivi la torba che soprattutto serve come ammendante fisico e per correggere
il pH se da abbassare.
I concimi organici andrebbero distribuiti maturi, maturo il letame la colombina e la pollina, ben
compostati i terricciati e il compost.
Quando si acquistano i fertilizzanti, siano essi organici che minerali, è bene controllare che cosa
contengono e in che percentuale, sia per capire se sono adatti per l'uso che ne dobbiamo fare sia se
adatti per il periodo nel quale verranno distribuiti.
La distribuzione dei fertilizzanti
I concimi o fertilizzanti, siano essi minerali o organici, vanno distribuiti secondo alcune regole ben
definite.
Con la concimazione di fondo per terreni di nuova messa a coltura come orto, magari dopo averli
fatti analizzare, e dove si interra sostanza organica sotto forma di letame o altri composti organici e
se necessario anche fertilizzanti minerali fosfo-potassici.
Con la concimazione di mantenimento per terreni normalmente coltivati a orto e dove
reintegrano le sostanze nutritive asportate sia dalle coltivazioni che dal dilavamento. Anche
questo caso sarebbe opportuna una analisi magari una tantum. Anche per questo tipo
concimazione si interrano sostanza organica sotto forma di letame o altri composti organici e
necessario fertilizzanti minerali fosfo-potassici.
si
in
di
se
Con la concimazione di produzione, che ha lo scopo di sostenere ed accompagnare la crescita
delle colture e che si effettua in due fasi:
> alla semina o trapianto;
> in copertura.
In fase di semina o trapianto si distribuiscono in genere concimi minerali, anche gli organici a
volte ma se ben maturi. Si distribuisce una parte della concimazione di produzione stando
soprattutto attenti a dosare i fertilizzanti a pronto effetto (Azoto nitrico in particolare).
In fase di copertura si distribuiscono praticamente solo i concimi minerali in più riprese e stando
attenti a seguire le diverse fasi di crescita, sviluppo e maturazione dei nostri ortaggi, sostenendole
con una adeguata alimentazione.
E' con la concimazione di produzione che quando la dimensione ed organizzazione dell'orto lo
consentono, è possibile gestire la concimazione delle singole specie o perlomeno delle famiglie,
in modo preciso e secondo necessità proprio dei diversi ortaggi.
Esigenze nutritive (grammi per 10 mq di Azoto N, Fosforo P e Potassio K) di alcune
specie da orto, valori medi indicativi.
Specie
N
P
K
Specie
N
P
K
PATATA
150 100 250 SEDANO
200 160 200
POMODORO
180 200 265 CIPOLLA
160 100 220
MELANZANA
100 200 250 FAGIOLO
60
100 150
PEPERONE
180 200 265 PISELLO
60
100 150
INSALATE
100 150 250 CAVOLI
100
50
160
CAROTA
200 100 350 ZUCCHINO
100
80
120
La scelta delle principali specie e varietà da coltivare.
Come già accennato, nelle nostre zone e nel nostro clima è possibile coltivare un po tutte le specie
da orto più comuni, naturalmente scegliendo il periodo più adatto per la loro messa a dimora ed
eventualmente utilizzando apprestamenti di protezione.
La scelta di allevare alcune specie o varietà, anziché altre, può essere dettata dal gradimento in
senso alimentare, dall'esperienza maturata nella coltivazione, dai risultati ottenuti, da qualche limite
o difficoltà particolari difficili da superare.
La disponibilità sul mercato di sementi o giovani piantine di ortaggi da trapiantare è oggi cosi
ampia e variabile da consentire veramente ad ognuno di scegliere la varietà giusta per le proprie
esigenze.
Di molte specie sono disponibili varietà selezionate o ibridi con buone caratteristiche produttive,
ma anche di resistenza o tolleranza ad alcune patologie.
La messa a disposizione anche per il mercato non professionale degli innestati ha consentito
risultati interessanti anche in situazioni particolarmente difficili.
E' importante quando si acquistano semi o piantine verificare i dati e le indicazioni riportate sulla
confezione o in etichetta. Oltre a conservare la confezione e l'etichetta sarebbe meglio registrare su
un diario i dati importanti per controllare se tutto corrisponde e costruire una memoria scritta che è
l'unica che ci può dare un ricordo sicuro.
Se si desidera moltiplicare in "casa" alcune specie, non sempre è possibile ottenere i risultati che si
desiderano e a volte il danno è notevolmente maggiore del risparmio.
Scarica