VITA E OPERA DI FEUERBACH

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VITA E OPERE DI FEUERBACH
Feuerbach nasce a Landshht nrel 1808 segue i corsi
accademici di hegel a berlino ma poi
scelse di abbandonare la teologia per la filosofia.
in filosofia si laureo' ad earlangen e nel 1828 ottene la libera
docenza con una dissertazione intitolata "de ratione una
universali infinita".
feuerbach scrisse poi i "gedanken uber tod und
unsterblihkeit", in questo trattato si compiva una
interpretazione della filosofia hegeliana opposta a quella della
destra e percorritrice di quella che sarebbe stata la posizione
della sinistra, questa tesi gli costarono la perdita dell'
insegnamento univesitario.
scrisse poi "esposizione sviluppo e critica della filosofia
leibniziana", "un contributo alla storia della filosofia dell'
umanita' ".
Nel 1837 si sposo' e si trasferi' al villaggio di bruckberg che e
pochi mesi dopo per insegno' all universita' di hidelberg.
Proprio in questo periodo scrisse una dura critica ad hegel la
"zurkritik der heghelshen philosophie","dar vesen der
christenstun"
nel 1860 si trasferi'a rechenberg dove sopravisse poverissimo
e scrisse il segreto del sacccrificio ovvero l uomo è cio' che
mangia e scrisse un opera sullo spiritualismo e il materialismo
con la quale acentuo' l' orientamento materialistico della sua
filosofia
L'INTERPRETAZIONE DI HEGEL
in una lettera a hegel del 1928 accompagnia una copia della
sua dissertazion e dottorale
in cui pone una particolare visione della filosofia hegeliana:
1)la realta' fonadamentale nn è l<<IO>> ma la ragione
universale.
in questa dissertazione feuerbach critica anche il
cristianesimo in quanto ha introdotto la nozione di persona
che si oppone all' unita' e infinita' della
ragione(concezione di tipo pantaistico)
2)nei pensieri sulla morte e l immortalita si oppone hai
tentativi della destra hegeliana di ritrovare in hegel la dottrina
dell immortalita individuale, affermando che il soggetto
individuale è destinato a morire a causa della sua finitezza,ma
la sua morta nn è altro che il risolversi nello spirito
universale,infinito,il quale è l unico veramente immortale.
questi è dio,è la stessa essenza universale dell' uomo,"l
umanita'",gattung,genere uumano.
LA CRITICA A HEGEL
Nello scritto “Per la critica della filosofia hegeliana” Feurbach
muove le prime critiche a Hegel.
- Egli ha assunto come cominciamento del suo sistema
l’essere indeterminato e astratto, non quello reale,
dovuto all’esperienza
- Dall’essere astratto non si possono derivare le altre
categorie senza introdurre in tali concetti le intuizioni
sensibili.
- Il concetto di nulla è impensabile, in quanto pensare
nulla significa non pensare.
- La critica della certezza sensibile di Hegel si sviluppa
sul “qui e ora” generico e non reale, quindi la
confutazione filosofica di Hegel non tiene.
- Feuerbach difende la realtà della natura e della
materia, criticando l’idealismo Hegeliano a favore di
una filosofia realista e materialista.
L’ESSENZA DEL CRISTIANESIMO
E’ l’opera più importante di Feuerbach.
Hegel diceva: religione è rappresentazione che esprime
contenuto di verità
Feuerbach:
- Religione è semplice immagine che esprime esigenza
umana.
- Dio è essenza universale dell’uomo proiettata in
oggetto trascendente, quindi alienata.
- La religione è frutto di alienazione e alienazione
fondamentale dell’uomo
Nell’autocoscienza dell’uomo comune l’uomo associa a Dio i
caratteri della sua umanità, ma per sottolineare l’infinità
propria di Dio l’uomo si degrada e si impoverisce.
Maggiore è il grado di realtà che si attribuisce a dio, tanto
minore è quello che si lascia all’uomo.
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L’uomo appaga il proprio desiderio di infinità personificando il
suo oggetto, quindi la religione è una dottrina di salvezza, in
senso egoistico e utilitaristico in quanto salvezza individuale.
Solo la filosofia svela l’essenza antropologica della religione,
mostrando come Dio non è altro che l’uomo stesso.
LA FILOSOFIA DELL’AVVENIRE
Feurbach propone una nuova filosofia, che lui chiama
dell’avvenire.
- Per riformare la filosofia è necessario rovesciare i
rapporti di predicazione: il vero soggetto è l’essere, il
pensiero non è altro che un predicato.
- Hegel aveva posto come soggetto il pensiero che
pensa se stesso, ovvero lo spirito assoluto, ed ha
trasformato gli oggetti reali in suoi predicati, concetti
attraverso cui si sviluppa il pensiero.
- Esiste solo ciò che è sensibile, ciò che è oggetto di
sensazione o sentimento.
- L’uomo esiste in quanto è oggetto di sentimento di un
altro uomo. Il rapporto io-tu, ovvero l’amore, è il
fondamento di ogni realtà, in particolare dell’uomo.
- Il precetto fondamentale dell’etica è così l’amore per
gli uomini, nell’unità dell’uomo con l’uomo è infatti
contenuta l’essenza universale dell’umanità.
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