il Libro Concorso Simone C O L L A B O R AT O R E PROFESSIONALE E ISTRUTTORE A R E A A M M I N I S T R AT I VA ENTI LOCALI Categorie B e C MANUALE COMPLETO PER LA PROVA SCRITTA E ORALE XIX Edizione SIMONE EDIZIONI Gruppo Editoriale Simone 2017 Copyright © 2017 Simone S.p.A. Via F. Russo, 33/D 80123 Napoli www.simone.it Tutti i diritti riservati È vietata la riproduzione anche parziale e con qualsiasi mezzo senza l’autorizzazione scritta dell’editore. gennaio 2017 328/1 • Collaboratore professionale e Istruttore - Area amministrativa Coordinamento redazionale a cura della dott.ssa Anna Cacace Hanno collaborato all’aggiornamento del volume i dottori: Giovanna Basile, Claudia De Rosa, Pietro Emanuele, Beatrice Locoratolo, Giuseppe Milano, Chiara Palladino, Alessandra Pedaci, Rocco Pezzano e Ilaria Sangiuliano 506/4 • Codice degli Enti locali In preparazione la nuova edizione Il Codice degli Enti Locali (nella collana editio minor) è indirizzato a quanti, studenti universitari, partecipanti a pubblici concorsi e operatori del diritto, abbiano la necessità di reperire in maniera pratica ed efficace i principi e la normativa fondamentale degli enti locali. Il volume riporta, infatti, il TUEL (D.Lgs. 267/2000) in versione integrale e aggiornata alle più recenti novità legislative, nonché una selezione di leggi complementari concernenti gli aspetti più importanti nella pratica e le materie più richieste ai pubblici concorsi. Completa l’opera un corredo di indici sistematico, analitico e cronologico che consentono un immediato reperimento delle norme. Questo volume è stato stampato presso: «PL PRINT s.r.l.» Via Don Minzoni, n. 302 - Cercola (NA) Seguici su Collegati alla nostra pagina Facebook all’indirizzo www.facebook.com/SimoneConcorsi per tenerti informato su tutto quanto verte intorno al mondo dei concorsi. Clicca su e potrai accedere ai materiali e alle promozioni riservate ai nostri fan. La pubblicazione di questo volume, pur curato con scrupolosa attenzione dagli Autori e dalla redazione, non comporta alcuna assunzione di responsabilità da parte degli stessi e della Casa editrice per eventuali errori, incongruenze o difformità dai contenuti delle prove effettivamente somministrate in sede di concorso. Premessa Il manuale, giunto alla XIX edizione, viene incontro alle esigenze di preparazione dei concorsi nell’ente locale nei profili professionali di «Collaboratore» e «Istruttore» dell’area amministrativa. Infatti, senza trascurare le discipline giuridiche di base (diritto costituzionale, amministrativo, regionale, ordinamento istituzionale e finanziario-contabile degli enti locali) la trattazione illustra adeguatamente gli aspetti ricollegabili alle figure professionali suddette, ovvero all’attività amministrativa dell’ente locale. Ogni disciplina è trattata alla luce delle più significative novità normative. Tra esse segnaliamo: — la L. 11 dicembre 2016, n. 232, legge di bilancio 2017; — la L. 12 agosto 2016, n. 164, di modifica degli equilibri dei bilanci delle Regioni e degli enti locali; — il D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, Nuovo Codice dei contratti pubblici. Non si è mancato, inoltre, di dare il giusto spazio ai decreti attuativi della cd. «riforma Madia della P.A.» (L. 124/2015): — il D.Lgs. 25 novembre 2016, n. 222 che ha individuato con precisione i procedimenti oggetto di autorizzazione, S.C.I.A., silenzio-assenso o comunicazione; — il D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179, di modifica del Codice dell’amministrazione digitale; — il D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 174, Codice della giustizia contabile; — il D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, T.U. in materia di società a partecipazione pubblica; — il D.Lgs. 30 giugno 2016, n. 127, che ha riordinato la disciplina in materia di Conferenza di servizi; — il D.Lgs. 30 giugno 2016, n. 126, relativo alla segnalazione di inizio attività (S.C.I.A.); — il D.Lgs. 20 giugno 2016, n. 116, che ha modificato il T.U. sul pubblico impiego per quanto concerne il licenziamento disciplinare; — il D.Lgs. 25 maggio 2016, n. 97, di revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza. Il volume si completa con un’«Appendice teorico-operativa» finalizzata alla corretta redazione degli atti amministrativi dell’ente locale e, dunque, utile agli utenti per il superamento della prova pratica dei concorsi. Indice Generale Libro I Diritto costituzionale Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 1 L’ordinamento giuridico e le fonti del diritto La norma giuridica.......................................................................................................................................... Pag. Le fonti del diritto............................................................................................................................................ » Rapporti tra le fonti......................................................................................................................................... » Le fonti dell’ordinamento italiano................................................................................................................. » La Costituzione, le leggi di revisione costituzionale e le altre leggi costituzionali...................................... » Gli atti giuridici dell’Unione europea............................................................................................................. » Le fonti internazionali..................................................................................................................................... » Le leggi ordinarie............................................................................................................................................. » I decreti legislativi........................................................................................................................................... » I decreti-legge.................................................................................................................................................. » Il referendum abrogativo................................................................................................................................ » Le fonti regionali............................................................................................................................................. » Le fonti degli enti locali................................................................................................................................... » I regolamenti governativi............................................................................................................................... » La consuetudine.............................................................................................................................................. » Capitolo 2 Lo Stato 1 Lo Stato: nozione ed elementi costitutivi...................................................................................................... 2 L’Italia e la Comunità internazionale............................................................................................................. 3 L’Italia e l’Unione europea.............................................................................................................................. Capitolo 7 7 8 9 9 11 11 12 13 13 14 16 17 18 19 » » » 20 23 24 » » » 27 27 27 » » » » » » » » » 28 29 29 29 30 32 32 32 33 » » 33 35 3 I diritti e le libertà fondamentali Sezione Prima: I diritti e i doveri dei cittadini 1 I diritti inviolabili della persona..................................................................................................................... 2 I doveri inderogabili........................................................................................................................................ 3 Il principio di uguaglianza.............................................................................................................................. Sezione Seconda: I rapporti civili 1 2 3 4 5 6 7 8 9 La libertà personale........................................................................................................................................ La libertà di domicilio..................................................................................................................................... La libertà e la segretezza della corrispondenza............................................................................................ La libertà di circolazione e di soggiorno........................................................................................................ La condizione giuridica dello straniero.......................................................................................................... La libertà di riunione....................................................................................................................................... La libertà di associazione............................................................................................................................... La libertà religiosa........................................................................................................................................... La libertà di manifestazione del pensiero...................................................................................................... Sezione Terza: I rapporti etico-sociali 1 La tutela della famiglia................................................................................................................................... 2 La cultura e la scuola...................................................................................................................................... 720 Indice Generale 3 La tutela della salute...................................................................................................................................... Pag. 4 La tutela dell’ambiente................................................................................................................................... » 35 35 Sezione Quarta: I rapporti economici 1 2 3 4 5 Il lavoro............................................................................................................................................................ La libertà sindacale......................................................................................................................................... Il diritto di sciopero......................................................................................................................................... La libertà di iniziativa economica.................................................................................................................. La proprietà..................................................................................................................................................... » » » » » 36 36 36 37 37 » » » 37 39 41 » » » » » » » » » » » 43 45 47 48 49 51 52 58 59 61 63 » » » » » » » » » 69 69 70 71 72 72 73 74 74 Posizioni soggettive e status.......................................................................................................................... » Il diritto soggettivo.......................................................................................................................................... » L’interesse legittimo........................................................................................................................................ » Gli interessi semplici e gli interessi di fatto.................................................................................................... » Gli interessi superindividuali.......................................................................................................................... » Le azioni collettive (class action)................................................................................................................... » 75 75 76 76 77 77 Sezione Quinta: I rapporti politici 1 I partiti politici................................................................................................................................................. 2 Il diritto di voto................................................................................................................................................ 3 La legge elettorale........................................................................................................................................... Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 Il Parlamento................................................................................................................................................... Il procedimento legislativo per le leggi ordinarie.......................................................................................... Il procedimento legislativo per le leggi costituzionali.................................................................................. Il Presidente della Repubblica........................................................................................................................ Le funzioni del Presidente della Repubblica................................................................................................. La responsabilità del Capo dello Stato.......................................................................................................... Il Governo........................................................................................................................................................ Attribuzioni del Governo................................................................................................................................. La Magistratura............................................................................................................................................... La Corte costituzionale................................................................................................................................... Gli organi di rilievo costituzionale.................................................................................................................. Libro II Diritto amministrativo Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 1 I soggetti del diritto amministrativo. Gli enti pubblici Lo Stato............................................................................................................................................................ Gli enti pubblici............................................................................................................................................... Gli enti pubblici economici............................................................................................................................. La riforma degli enti pubblici: la privatizzazione e il riordino...................................................................... La struttura degli enti pubblici: organi e uffici.............................................................................................. Le relazioni tra gli organi................................................................................................................................ La competenza................................................................................................................................................ Trasferimento dell’esercizio della competenza............................................................................................. L’esercizio privato di pubbliche funzioni e di pubblici servizi...................................................................... Capitolo 1 2 3 4 5 6 4 L’ordinamento della Repubblica italiana 2 Diritti soggettivi ed interessi legittimi Indice Generale 721 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 Principi costituzionali..................................................................................................................................... Organizzazione diretta e indiretta.................................................................................................................. L’amministrazione statale centrale: organi attivi.......................................................................................... Organi consultivi............................................................................................................................................. Organi di controllo. La Corte dei conti........................................................................................................... Le aziende autonome e le agenzie................................................................................................................. Le autorità amministrative indipendenti....................................................................................................... L’organizzazione periferica dello Stato.......................................................................................................... Pag. » » » » » » » 79 80 81 81 83 84 85 87 » » » » » » » » » » » » 90 91 92 92 93 94 94 95 95 96 97 97 » » » » » » » » » » » » 100 100 101 104 104 105 105 106 106 107 107 108 » » » » » 109 109 110 110 111 Gli obblighi della P.A....................................................................................................................................... » La responsabilità: concetto e tipologie.......................................................................................................... » La responsabilità civile della P.A.................................................................................................................... » La responsabilità extracontrattuale della P.A................................................................................................ » 113 113 114 114 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 6 I beni pubblici I beni pubblici: generalità............................................................................................................................... I beni demaniali.............................................................................................................................................. Regime dei beni demaniali............................................................................................................................. I beni patrimoniali indisponibili..................................................................................................................... I beni patrimoniali disponibili........................................................................................................................ Capitolo 1 2 3 4 5 Patologia dell’atto amministrativo L’invalidità dell’atto amministrativo.............................................................................................................. La nullità.......................................................................................................................................................... L’illegittimità dell’atto amministrativo.......................................................................................................... I vizi derivati degli atti presupposti................................................................................................................ L’inopportunità dell’atto amministrativo: i vizi di merito............................................................................. Il potere di riesame e gli atti di ritiro.............................................................................................................. L’annullamento d’ufficio................................................................................................................................. La revoca......................................................................................................................................................... L’abrogazione.................................................................................................................................................. Altri atti di caducazione.................................................................................................................................. Convalescenza dell’atto amministrativo....................................................................................................... Conservazione dell’atto amministrativo....................................................................................................... Capitolo 1 2 3 4 5 4 Gli atti amministrativi Gli atti e i provvedimenti amministrativi....................................................................................................... Segue: I provvedimenti amministrativi.......................................................................................................... Gli elementi dell’atto amministrativo .......................................................................................................... Gli elementi essenziali.................................................................................................................................... Gli elementi accidentali dell’atto amministrativo......................................................................................... La struttura dell’atto amministrativo............................................................................................................ I requisiti dell’atto amministrativo................................................................................................................ Le autorizzazioni............................................................................................................................................. Le concessioni................................................................................................................................................. Altre tipologie di provvedimenti amministrativi........................................................................................... Gli atti ablativi................................................................................................................................................. I principali atti amministrativi che non sono provvedimenti....................................................................... Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 3 L’organizzazione amministrativa statale 7 Responsabilità della P.A. e verso la P.A. 722 Indice Generale 5 6 7 8 9 10 11 12 La responsabilità contrattuale della P.A........................................................................................................ La responsabilità precontrattuale................................................................................................................. La responsabilità nei confronti della P.A........................................................................................................ La responsabilità patrimoniale: generalità................................................................................................... La responsabilità amministrativa per danno erariale................................................................................... La responsabilità contabile............................................................................................................................ La responsabilità civile verso i terzi............................................................................................................... L’illecito amministrativo................................................................................................................................. Pag. » » » » » » » 115 115 116 116 117 118 118 119 » » » 120 120 121 » » » » » 122 123 124 125 125 1 L’ambito della giurisdizione del G.O.............................................................................................................. » 2 Le azioni ammissibili nei confronti della P.A................................................................................................. » 3 Esecuzione delle sentenze dell’A.G.O............................................................................................................. » 126 127 128 Capitolo 8 La giustizia amministrativa Sezione Prima: Il sistema di giustizia amministrativa 1 La giustizia amministrativa: definizione........................................................................................................ 2 Il sistema della tutela giurisdizionale............................................................................................................ 3 Il Codice del processo amministrativo........................................................................................................... Sezione Seconda: La tutela in sede amministrativa 1 2 3 4 5 Principi generali.............................................................................................................................................. Il ricorso amministrativo................................................................................................................................. Il ricorso gerarchico......................................................................................................................................... Il ricorso in opposizione.................................................................................................................................. Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica................................................................................. Sezione Terza: La tutela davanti al giudice ordinario Sezione Quarta: La tutela giurisdizionale amministrativa 1 2 3 4 5 6 La tutela giurisdizionale dinanzi al giudice amministrativo ........................................................................ La giurisdizione amministrativa: articolazioni e tipologie di giudizio......................................................... La giurisdizione generale di legittimità.......................................................................................................... La giurisdizione esclusiva............................................................................................................................... La giurisdizione di merito............................................................................................................................... Il sistema delle azioni esperibili dinanzi al G.A.............................................................................................. » » » » » » 129 130 131 132 133 133 1 La giurisdizione della Corte dei conti............................................................................................................. » 2 Le altre giurisdizioni amministrative speciali................................................................................................ » 135 138 Sezione Quinta: Le giurisdizioni amministrative speciali Capitolo 9 Il processo amministrativo Sezione Prima: Il giudizio di primo grado dinanzi al G.A. 1 Il processo amministrativo............................................................................................................................. 2 Lo svolgimento del giudizio............................................................................................................................ 3 Il giudizio di ottemperanza............................................................................................................................. » » » 139 140 143 » » 146 148 Sezione Seconda: Le impugnazioni e i riti speciali 1 L’impugnativa delle sentenze dei T.A.R.......................................................................................................... 2 I riti speciali..................................................................................................................................................... Indice Generale 723 Libro III Capitolo 1 2 3 4 1 Le vicende del regionalismo italiano Regioni e Costituzione: le scelte dei costituenti............................................................................................ Pag. 151 L’attuazione dell’ordinamento regionale...................................................................................................... » 151 Il successivo sviluppo del regionalismo italiano: la riforma costituzionale del 2001.................................. » 152 L’attuazione della riforma costituzionale del 2001: la cd. legge La Loggia.................................................. » 154 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Diritto regionale 2 Gli elementi costitutivi e il sistema di governo delle Regioni L’assetto territoriale della Repubblica........................................................................................................... Elementi costitutivi delle Regioni.................................................................................................................. Autonomia e natura giuridica delle Regioni.................................................................................................. Il sistema di governo regionale...................................................................................................................... Il Consiglio regionale...................................................................................................................................... La Giunta regionale......................................................................................................................................... Il Presidente della Regione............................................................................................................................. Il Difensore civico regionale............................................................................................................................ Il controllo dello Stato sulla funzionalità degli organi.................................................................................. » » » » » » » » » 155 156 156 157 157 161 161 162 163 » » 164 165 » » » » » » » » » 167 168 169 169 170 171 171 172 172 La potestà regolamentare delle Regioni........................................................................................................ » L’esercizio delle funzioni amministrative e l’inversione della regola del parallelismo............................... » Il principio della sussidiarietà verticale......................................................................................................... » La sussidiarietà orizzontale............................................................................................................................ » Il controllo sugli atti amministrativi regionali............................................................................................... » 174 175 176 177 177 Capitolo 3 La potestà statutaria 1 Gli Statuti regionali nella Costituzione.......................................................................................................... 2 Il contenuto degli Statuti................................................................................................................................ Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Percorso storico e attuale forma dell’autonomia legislativa........................................................................ La potestà legislativa esclusiva spettante allo Stato.................................................................................... La potestà legislativa concorrente spettante alle Regioni............................................................................ La potestà legislativa residuale spettante alle Regioni................................................................................. La potestà legislativa delle Regioni a Statuto speciale................................................................................. Il regionalismo differenziato.......................................................................................................................... I limiti all’attività legislativa regionale........................................................................................................... Il procedimento di formazione delle leggi regionali..................................................................................... I controlli sulle leggi regionali........................................................................................................................ Capitolo 1 2 3 4 5 Capitolo 1 2 3 4 4 La potestà legislativa 5 La potestà regolamentare e l’esercizio delle funzioni amministrative 6 La potestà finanziaria Cenni introduttivi: l’art. 119 Cost................................................................................................................... La finanza ordinaria........................................................................................................................................ Il fondo perequativo....................................................................................................................................... La finanza straordinaria.................................................................................................................................. » » » » 179 179 180 180 724 Indice Generale 5 6 7 8 9 Il parallelismo funzioni-risorse....................................................................................................................... Pag. 181 Il patrimonio regionale................................................................................................................................... » 181 Il federalismo fiscale: La L. 42/2009............................................................................................................... » 181 La riforma del sistema impositivo delle Regioni: il D.Lgs. 68/2011.............................................................. » 183 Il federalismo demaniale: D.Lgs. 85/2010 (Rinvio)........................................................................................ » 183 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 7 I rapporti fra i diversi livelli di governo La funzione di indirizzo e coordinamento dello Stato.................................................................................. Il sistema delle conferenze............................................................................................................................. La Commissione parlamentare per le questioni regionali............................................................................ La Cabina di regia nazionale.......................................................................................................................... I poteri sostitutivi di Stato e Regioni.............................................................................................................. Il Rappresentante dello Stato per i rapporti con le autonomie.................................................................... Le Regioni e gli enti locali............................................................................................................................... Le Regioni e il diritto internazionale.............................................................................................................. I rapporti tra le Regioni e l’Unione europea................................................................................................... » » » » » » » » » 184 184 186 186 186 188 188 189 191 » » » » » » » » » 197 197 198 198 199 201 202 203 204 Natura e caratteri............................................................................................................................................ » Elementi costitutivi......................................................................................................................................... » Revisione delle Circoscrizioni provinciali e istituzione di nuove Province.................................................. » Le funzioni della Provincia............................................................................................................................. » Nuovo quadro delle funzioni provinciali in base alla L. 56/2014.................................................................. » 209 210 210 211 213 Libro IV Ordinamento degli enti locali Parte I Caratteri generali e funzioni Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Caratteri fondamentali................................................................................................................................... Elementi costitutivi......................................................................................................................................... Il territorio....................................................................................................................................................... Istituzione di nuovi Comuni............................................................................................................................ Fusione di Comuni.......................................................................................................................................... La popolazione................................................................................................................................................ Demanio e patrimonio comunale.................................................................................................................. Circoscrizioni comunali e altre forme di decentramento............................................................................. Funzioni del Comune...................................................................................................................................... Capitolo 1 2 3 4 5 Capitolo 1 2 3 4 1 Il Comune: caratteri, elementi costitutivi e funzioni 2 La Provincia: caratteri, elementi costitutivi e funzioni 3 Le Città metropolitane e Roma capitale Origine storico-normativa delle Città metropolitane................................................................................... » Le nuove Città metropolitane istituite dalla L. 56/2014................................................................................ » Organi della Città metropolitana................................................................................................................... » Lo status di «Roma capitale».......................................................................................................................... » 216 217 218 220 Indice Generale 725 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 4 Partecipazione del cittadino alla vita dell’ente Premessa......................................................................................................................................................... Pag. 223 Le libere forme associative e gli organismi di partecipa­zione...................................................................... » 223 Il diritto di petizione, le istanze, le proposte................................................................................................. » 224 La consultazione popolare............................................................................................................................. » 224 I referendum locali.......................................................................................................................................... » 225 L’azione popolare............................................................................................................................................ » 225 Il difensore civico............................................................................................................................................ » 226 Parte II Autonomia statutaria e regolamentare Capitolo 1 2 3 4 5 L’autonomia statutaria: fondamento e limiti................................................................................................ » Il contenuto dello statuto............................................................................................................................... » Lo Statuto della Città metropolitana............................................................................................................. » Il procedimento di formazione degli Statuti.................................................................................................. » La pubblicazione............................................................................................................................................. » Capitolo 1 2 3 4 1 Autonomia statutaria 227 227 228 229 230 2 Autonomia regolamentare La potestà regolamentare degli enti locali.................................................................................................... » La violazione delle disposizioni regolamentari............................................................................................. » Tipologie di regolamenti: art. 7 del T.U.......................................................................................................... » Profili procedurali........................................................................................................................................... » 231 232 232 233 Parte III Organi di governo e sistema elettorale Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 1 Organi del Comune: struttura e competenze Gli organi del Comune.................................................................................................................................... Il Consiglio comunale..................................................................................................................................... I consiglieri...................................................................................................................................................... Funzionamento del Consiglio......................................................................................................................... Organismi interni al Consiglio........................................................................................................................ Il Presidente del Consiglio comunale............................................................................................................. La Giunta......................................................................................................................................................... Gli assessori..................................................................................................................................................... Competenze della Giunta............................................................................................................................... Il Sindaco......................................................................................................................................................... Le funzioni del Sindaco quale capo dell’amministrazione comunale.......................................................... Le funzioni del Sindaco quale ufficiale di Governo....................................................................................... Ulteriori poteri del Sindaco in materia di sicurezza urbana......................................................................... Il potere di ordinanza del Sindaco................................................................................................................. Il Vicesindaco................................................................................................................................................... » » » » » » » » » » » » » » » 234 234 236 237 238 238 239 240 241 242 243 244 246 247 248 726 Indice Generale Capitolo 1 2 3 2 Organi della Provincia: struttura e competenze Gli organi della Provincia: la disciplina del TUEL.......................................................................................... Pag. 249 La riforma degli organi provinciali avanzata dal Governo Monti e la sua declaratoria di incostituzionalità.................................................................................................................................................................... » 250 Il nuovo assetto degli organi provinciali in base alla L. 56/2014.................................................................. » 251 Capitolo 3 Sistema elettorale Premessa: il sistema elettorale locale................................................................................................................... » 253 » » » 254 255 255 Introduzione.................................................................................................................................................... » L’elezione diretta del Presidente della Provincia nel T.U.............................................................................. » Elezione del Consiglio provinciale nella disciplina del TUEL........................................................................ » Il sistema di elezione indiretta degli organi provinciali ex L. 56/2014.......................................................... » L’elezione degli organi della Città metropolitana......................................................................................... » 256 257 257 259 260 Sezione Prima: Elezione degli organi comunali 1 Elezione del Sindaco e del Consiglio nei Comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti........................ 2 Elezione del Sindaco nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti......................................... 3 Elezione del Consiglio nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti....................................... Sezione Seconda: Elezione degli organi provinciali e della Città metropolitana 1 2 3 4 5 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 di amministratore locale Requisiti per l’elettorato................................................................................................................................. Obbligo di opzione in caso di cumulo delle cariche...................................................................................... Incandidabilità................................................................................................................................................ Sospensione e decadenza di diritto a seguito di condanne penali.............................................................. Ineleggibilità.................................................................................................................................................... Incompatibilità................................................................................................................................................ Impedimenti e cause di incompatibilità alla carica di assessore................................................................. Particolari cause di incompatibilità e di ineleggibilità alla carica di Sindaco e di Presidente della Provincia............................................................................................................................................................... Altre cause di incompatibilità per i componenti degli organi di indirizzo recate dal D.Lgs. 39/2013......... Decadenza dalle cariche per perdita delle condizioni di eleggibilità o per sopravvenuta incompatibilità..... Ipotesi di decadenza ricavabili dalla L. 56/2014............................................................................................ Inconferibilità degli incarichi.......................................................................................................................... » » » » » » » 262 262 263 264 265 266 267 » » » » » 268 269 271 272 272 Definizione di amministratore locale............................................................................................................. » Doveri e condizione giuridica......................................................................................................................... » Prerogative degli amministratori che sono lavoratori dipendenti............................................................... » Indennità di funzione e gettoni di presenza.................................................................................................. » La gratuità delle cariche presso Province, Città metropolitane e Unioni di Comuni.................................. » Rimborsi e assicurazioni................................................................................................................................. » 274 274 275 276 277 277 Capitolo 1 2 3 4 5 6 4 Cause di incandidabilità, di ineleggibilità e di incompatibilità alla carica 5 Status degli amministratori locali Indice Generale 727 Parte IV Unioni di Comuni e altre forme associative Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 Introduzione.................................................................................................................................................... Pag. 279 Le Unioni di Comuni: definizione................................................................................................................... » 279 Potestà statutaria e regolamentare delle Unioni di Comuni........................................................................ » 280 L’esercizio associato delle funzioni fondamentali mediante l’Unione di Comuni....................................... » 280 Organi delle Unioni di Comuni....................................................................................................................... » 281 Le Comunità montane.................................................................................................................................... » 282 Le Comunità isolane o di arcipelago.............................................................................................................. » 284 Capitolo 1 2 3 4 5 1 Unioni di Comuni e Comunità montane, isolane o d’arcipelago 2 Altre forme associative tra enti locali Generalità........................................................................................................................................................ » Le convenzioni................................................................................................................................................ » I Consorzi......................................................................................................................................................... » Esercizio associato di funzioni e servizi da parte dei Comuni...................................................................... » Gli accordi di programma............................................................................................................................... » 285 285 286 287 288 Parte V Il regime dei controlli Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 Il controllo amministrativo............................................................................................................................. Tipologie di controlli....................................................................................................................................... I controlli sugli atti.......................................................................................................................................... I controlli sugli organi e sugli enti.................................................................................................................. I controlli sull’attività...................................................................................................................................... Excursus normativo fino alla riforma del Titolo V della Costituzione........................................................... Nuovi profili evolutivi dell’attività di controllo.............................................................................................. » » » » » » » 290 290 291 291 292 292 293 Il controllo di legittimità: artt. 126 e 127 T.U.................................................................................................. » Il controllo eventuale su richiesta del Prefetto: art. 135 T.U......................................................................... » Il controllo sostitutivo: artt. 136 e 137 T.U..................................................................................................... » L’annullamento straordinario: art. 138 T.U.................................................................................................... » 294 294 295 295 Capitolo 1 2 3 4 Capitolo 1 2 3 4 5 6 1 L’attività di controllo: generalità e quadro normativo di riferimento 2 Il controllo sugli atti 3 Il controllo sugli organi Premessa......................................................................................................................................................... Scioglimento del Consiglio comunale e provinciale: art. 141 T.U................................................................. La procedura di scioglimento ex art. 141 T.U................................................................................................. Scioglimento dei Consigli per fenomeni di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso.................... Le altre ipotesi di scioglimento dell’organo consiliare................................................................................. Rimozione e sospensione degli amministratori locali: art. 142 T.U.............................................................. Capitolo » » » » » » 296 296 298 299 301 302 » 304 4 Il controllo della gestione 1 I controlli interni nell’ambito delle pubbliche amministrazioni................................................................... 728 Indice Generale 2 Il controllo di gestione.................................................................................................................................... Pag. 306 3 Il Collegio dei revisori...................................................................................................................................... » 308 4 I controlli esterni: la Corte dei conti............................................................................................................... » 310 Parte VI Servizi pubblici locali: forme di gestione Capitolo Unico La gestione dei servizi pubblici locali 1 2 3 4 5 6 7 Nozione di pubblico servizio locale............................................................................................................... La qualità dei servizi pubblici locali: carta dei servizi e tutela degli utenti.................................................. La gestione dei servizi pubblici nell’ordinamento europeo......................................................................... Gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica......................................................................... Gestione dei servizi pubblici locali privi di rilevanza economica................................................................. Società per la trasformazione urbanistica..................................................................................................... La razionalizzazione delle società partecipate dagli enti locali................................................................... Libro 313 314 315 316 319 321 322 » » » » » » » » 325 326 327 329 330 331 332 335 » » » » » 339 339 342 344 345 » » » » » » » » » » 347 348 349 350 350 351 351 356 356 357 V Il pubblico impiego locale Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 » » » » » » » 1 L’evoluzione normativa della disciplina del pubblico impiego Il rapporto di pubblico impiego...................................................................................................................... Il quadro normativo antecedente il processo di privatizzazione................................................................. La riforma del pubblico impiego (D.Lgs. 29/1993)........................................................................................ La seconda privatizzazione del pubblico impiego........................................................................................ Il Testo Unico del pubblico impiego (D.Lgs. 165/2001)................................................................................. La riforma Brunetta: L. 15/2009 e D.Lgs. 150/2009........................................................................................ L’attuazione della riforma Brunetta negli enti locali e il «sistema» della performance.............................. Gli interventi legislativi successivi alla terza riforma del pubblico impiego................................................ Capitolo 2 Il lavoro alle dipendenze degli enti locali Sezione Prima: Il sistema delle fonti 1 2 3 4 5 Quadro sintetico delle fonti del rapporto di lavoro dei dipendenti degli enti locali................................... Il personale degli enti locali nella contrattazione collettiva......................................................................... La contrattazione collettiva dopo la riforma Brunetta................................................................................. Il procedimento di contrattazione collettiva alla luce della riforma Brunetta............................................ Il sistema di classificazione del personale degli enti locali.......................................................................... Sezione Seconda: Regime giuridico dei dipendenti degli enti locali 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Le norme sull’accesso negli enti locali........................................................................................................... L’ordinamento generale degli uffici e dei servizi........................................................................................... Gli uffici di staff................................................................................................................................................ Le dotazioni organiche................................................................................................................................... Costituzione del rapporto di lavoro............................................................................................................... Periodo di prova.............................................................................................................................................. I diritti patrimoniali e non patrimoniali......................................................................................................... Orario di servizio e orario di lavoro................................................................................................................ Ferie................................................................................................................................................................. Permessi.......................................................................................................................................................... Indice Generale 729 11 12 13 14 Assenze............................................................................................................................................................ Pag. 358 Aspettativa...................................................................................................................................................... » 363 La disciplina delle cause di estinzione del rapporto di lavoro..................................................................... » 364 Le forme flessibili di impiego.......................................................................................................................... » 367 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 La distinzione tra poteri di indirizzo e poteri di gestione.............................................................................. Le competenze dei dirigenti locali................................................................................................................. La riforma Brunetta e la disciplina della dirigenza....................................................................................... Conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali........................................................................................ I Comuni privi di personale di qualifica dirigenziale..................................................................................... Gli assessori-dirigenti nei Comuni con meno di 5.000 abitanti.................................................................... Gli incarichi a contratto e le collaborazioni autonome................................................................................. Gli obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi di collaborazione o consulenza............... L’inconferibilità e l’incompatibilità degli incarichi dirigenziali e di responsabilità amministrativa di vertice: il D.Lgs. 39/2013................................................................................................................................. La delega delle funzioni dirigenziali............................................................................................................... » » » » » » » » 369 370 371 373 374 375 375 376 » » 377 380 » » » » » » » » » » 381 382 383 386 387 388 388 389 389 389 » » » » » » » » » 391 393 393 394 396 399 402 403 406 La funzione amministrativa e la modernizzazione della P.A......................................................................... » Gli atti giuridici della Pubblica Amministrazione.......................................................................................... » Attività vincolata e attività discrezionale della P.A........................................................................................ » I principi costituzionali dell’attività amministrativa..................................................................................... » Segue: Il principio di trasparenza .................................................................................................................. » 411 412 412 414 416 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 5 Obblighi e responsabilità dei dipendenti degli enti locali Concetto e forme di responsabilità................................................................................................................ La responsabilità disciplinare........................................................................................................................ Obblighi del dipendente................................................................................................................................. Obblighi e responsabilità dei dirigenti........................................................................................................... I Codici di comportamento............................................................................................................................. Il Codice disciplinare....................................................................................................................................... La responsabilità disciplinare per condotte pregiudizievoli per l’amministrazione................................... Il licenziamento disciplinare ex D.Lgs. 116/2016........................................................................................... Il procedimento disciplinare nella riforma Brunetta.................................................................................... Libro amministrativa dell’ente locale. Il procedimento e la tutela della privacy VI L’attività Capitolo 1 2 3 4 5 4 Il Segretario comunale e provinciale e il Direttore generale Excursus storico e inquadramento giuridico................................................................................................. Le funzioni nella disciplina del Testo Unico................................................................................................... Il ruolo del Segretario comunale o provinciale nella prevenzione della corruzione................................... Il reclutamento e la formazione dei Segretari............................................................................................... Nomina e revoca............................................................................................................................................. La disciplina del rapporto di lavoro............................................................................................................... Il Segretario privo di incarico, non confermato o revocato.......................................................................... Il Vicesegretario comunale e provinciale....................................................................................................... L’Agenzia autonoma per la gestione dell’albo dei Segretari comunali e provinciali................................... Il Direttore generale........................................................................................................................................ Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 3 La dirigenza locale 1 Attività amministrativa: nozione, forme e principi regolatori 730 Indice Generale Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Definizione e caratteri..................................................................................................................................... La L. 241/1990 sul procedimento amministrativo......................................................................................... I principi dell’azione amministrativa nell’ordinamento nazionale e in quello europeo............................. Tempistiche procedimentali e profili di responsabilità................................................................................ Segue: La tutela giurisdizionale del cittadino in caso di silenzio della P.A.................................................. Le fasi del procedimento amministrativo...................................................................................................... Il responsabile del procedimento.................................................................................................................. La partecipazione al procedimento............................................................................................................... La semplificazione dell’azione amministrativa............................................................................................. L’ambito di applicazione della L. 241/1990................................................................................................... Pag. » » » » » » » » » 418 418 419 421 423 424 426 428 430 434 » » » » » » » 435 435 437 438 439 440 441 E-government ed informatizzazione: la trasparenza «digitale»................................................................... » Il Codice dell’amministrazione digitale......................................................................................................... » P.A. digitale e diritti dei cittadini e delle imprese.......................................................................................... » Gli strumenti della P.A. digitale...................................................................................................................... » La posta elettronica certificata (PEC)............................................................................................................. » 443 443 444 445 446 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 4 L’informatizzazione della pubblica amministrazione 5 Il diritto di accesso ai documenti amministrativi L’evoluzione della P.A. nella prospettiva della trasparenza, pubblicità e accessibilità dei documenti amministrativi................................................................................................................................................. Il diritto di accesso (artt. 22 e seguenti L. 241/1990)..................................................................................... I soggetti passivi.............................................................................................................................................. I limiti all’esercizio del diritto di accesso....................................................................................................... Modalità di esercizio....................................................................................................................................... L’accesso civico............................................................................................................................................... La tutela del diritto di accesso....................................................................................................................... Il diritto di accesso e di informazione negli enti locali (art. 10 TUEL).......................................................... Il diritto di accesso dei consiglieri comunali e provinciali............................................................................ Gli uffici per le relazioni con il pubblico......................................................................................................... Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 3 La documentazione amministrativa Il Testo Unico sulla documentazione amministrativa (D.P.R. 445/2000)...................................................... L’attività di certificazione................................................................................................................................ La «decertificazione» nel rapporto tra P.A. e cittadini: l’attuale ruolo dei certificati................................... Le autocertificazioni: nozione e tipologie...................................................................................................... Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni.................................................................................................. Le dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà.............................................................................................. Le modalità di redazione e presentazione delle dichiarazioni sostitutive................................................... Capitolo 1 2 3 4 5 2 Il procedimento amministrativo » » » » » » » » » » 447 448 449 450 451 452 453 455 456 456 » » » » » » » » 458 458 459 460 461 462 463 463 6 Il trattamento dei dati personali e la pubblica amministrazione La riservatezza come limite alla trasparenza nella L. 241/1990................................................................... La tutela della privacy..................................................................................................................................... I dati personali................................................................................................................................................ I soggetti che effettuano il trattamento dei dati........................................................................................... I principi applicabili al trattamento dei dati nella p.a................................................................................... Regole applicabili al trattamento dati........................................................................................................... I dati personali comuni: trattamento, comunicazione e diffusione............................................................. Il trattamento dei dati sensibili...................................................................................................................... Indice Generale 731 9 10 11 Il trattamento dei dati giudiziari.................................................................................................................... Pag. 464 La diffusione dei dati personali tramite pubblicazione sui siti web delle amministrazioni. Limiti alla trasparenza ..................................................................................................................................................... » 465 Riservatezza ed accesso................................................................................................................................. » 466 Libro VII I servizi comunali di interesse statale Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 Lineamenti fondamentali dello stato civile................................................................................................... Gli uffici dello stato civile: generalità............................................................................................................. L’ufficiale di stato civile................................................................................................................................... Gli atti di stato civile e l’archivio informatico................................................................................................ I registri dello stato civile................................................................................................................................ Le unioni civili tra persone dello stesso sesso: regolamentazione e registrazione..................................... Rettificazione e correzione degli atti di stato civile....................................................................................... » » » » » » » 471 472 472 474 475 477 478 » » » » » » » » » 479 479 480 481 483 484 485 485 487 La riforma della leva militare......................................................................................................................... » Le liste di leva: formazione, gestione e consultazione.................................................................................. » Compiti dei Comuni in caso di riattivazione della leva................................................................................. » Il servizio civile nazionale............................................................................................................................... » 488 489 490 491 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 2 I servizi anagrafici e statistici Generalità e fonti............................................................................................................................................. L’ufficiale dell’anagrafe................................................................................................................................... L’anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR)........................................................................... Adempimenti anagrafici................................................................................................................................. Formazione e ordinamento delle schede anagrafiche................................................................................. Certificazioni anagrafiche............................................................................................................................... Comunicazione del cambio di residenza al Dipartimento per i trasporti.................................................... Il rilascio della carta d’identità....................................................................................................................... I servizi statistici.............................................................................................................................................. Capitolo 1 2 3 4 1 Lo stato civile 3 Il servizio militare di leva e professionale 4 I servizi elettorali Introduzione.................................................................................................................................................... Il Responsabile dell’ufficio elettorale comunale........................................................................................... La Commissione elettorale comunale (CEC)................................................................................................. Le liste elettorali.............................................................................................................................................. La revisione delle liste elettorali.................................................................................................................... Lo schedario elettorale e il fascicolo personale............................................................................................ La Commissione elettorale circondariale...................................................................................................... I compiti dei Comuni in occasione delle consultazioni elettorali................................................................. L’albo delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale.................................................... L’albo delle persone idonee all’ufficio di Presidente di seggio elettorale.................................................... » » » » » » » » » » 492 492 493 493 494 495 495 496 496 497 732 Indice Generale Libro VIII Capitolo I settori organici di interesse statale 1 Il conferimento di funzioni e compiti a Regioni ed enti locali 1 Il trasferimento delle funzioni ex D.P.R. 616/1977......................................................................................... Pag. 501 2 Il conferimento di funzioni ex L. 59/1997: il D.Lgs. 112/1998........................................................................ » 501 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 2 Sviluppo economico e attività produttive Nozione............................................................................................................................................................ Artigianato....................................................................................................................................................... Industria.......................................................................................................................................................... Lo sportello unico per le attività produttive.................................................................................................. Energia............................................................................................................................................................. Miniere e risorse geotermiche........................................................................................................................ Il commercio: nozione . .................................................................................................................................. Evoluzione storico-normativa della disciplina del commercio.................................................................... Il commercio all’ingrosso e al dettaglio......................................................................................................... Apertura, trasferimento e ampliamento degli esercizi commerciali............................................................ Cessazione e trasferimento di gestione o di proprietà dell’attività.............................................................. La vendita dei prodotti agricoli...................................................................................................................... Forme speciali di vendita al dettaglio............................................................................................................ L’apparato sanzionatorio................................................................................................................................ La somministrazione di alimenti e bevande.................................................................................................. Orari e giorni di chiusura degli esercizi commerciali e di somministrazione............................................... Fiere e mercati................................................................................................................................................. Il commercio al dettaglio su aree pubbliche................................................................................................. Turismo............................................................................................................................................................ Capitolo » » » » » » » » » » » » » » » » » » » 503 503 504 504 506 507 507 507 509 509 511 511 512 512 513 514 514 515 518 » 520 » » » » » » » » » » » » » 520 521 523 523 525 526 528 532 533 534 536 537 539 » » » » 539 540 540 543 3 Territorio, ambiente e infrastrutture Introduzione........................................................................................................................................................... Sezione Prima: Territorio e urbanistica 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Il conferimento di funzioni ex D.Lgs. 112/1998.............................................................................................. L’urbanistica e la pianificazione territoriale.................................................................................................. I piani territoriali di coordinamento.............................................................................................................. I piani programmatici..................................................................................................................................... La pianificazione urbanistica di attuazione.................................................................................................. L’edilizia........................................................................................................................................................... I titoli abilitativi............................................................................................................................................... La segnalazione certificata di agibilità . ........................................................................................................ L’espropriazione per pubblica utilità............................................................................................................. Il catasto.......................................................................................................................................................... I beni paesaggistici......................................................................................................................................... L’autorizzazione paesaggistica....................................................................................................................... L’edilizia residenziale pubblica...................................................................................................................... Sezione Seconda: Protezione della natura, tutela dall’inquinamento e difesa del suolo 1 2 3 4 Quadro normativo in materia ambientale.................................................................................................... Funzioni di carattere generale e di protezione della flora e della fauna...................................................... Inquinamento idrico....................................................................................................................................... Inquinamento atmosferico............................................................................................................................. Indice Generale 733 5 La gestione dei rifiuti...................................................................................................................................... Pag. 544 6 Inquinamento acustico................................................................................................................................... » 546 7 Inquinamento elettromagnetico.................................................................................................................... » 548 Sezione Terza: Altri settori di intervento 1 2 3 4 Opere pubbliche............................................................................................................................................. Viabilità............................................................................................................................................................ Trasporti.......................................................................................................................................................... Protezione civile.............................................................................................................................................. » » » » 548 549 549 550 » » » » » » » 553 553 555 557 558 559 560 Nozione di polizia amministrativa................................................................................................................. » Distinzione tra polizia generale e polizia locale............................................................................................ » I compiti di polizia spettanti agli enti locali................................................................................................... » Il servizio di polizia municipale...................................................................................................................... » 562 562 563 564 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 Nozione............................................................................................................................................................ Tutela della salute........................................................................................................................................... Servizi sociali................................................................................................................................................... Istruzione scolastica....................................................................................................................................... Formazione professionale.............................................................................................................................. I beni culturali................................................................................................................................................. Lo spettacolo e lo sport.................................................................................................................................. Capitolo 1 2 3 4 Libro 5 Polizia locale IX L’ordinamento finanziario-contabile e l’attività contrattuale Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 4 Servizi alla persona e alla comunità 1 Le entrate degli enti locali L’autonomia finanziaria degli enti locali........................................................................................................ » Il patto di stabilità interno e il suo superamento.......................................................................................... » La riforma del sistema impositivo dei Comuni: il D.Lgs. 23/2011................................................................. » Le entrate tributarie dei Comuni.................................................................................................................... » Le principali entrate tributarie delle Province e delle Città metropolitane................................................. » Le entrate da trasferimenti............................................................................................................................. » Altre entrate.................................................................................................................................................... » Capitolo 569 571 572 572 576 577 577 2 L’ordinamento contabile Introduzione........................................................................................................................................................... » 581 » » » » » » » » 581 583 583 585 585 586 588 590 Sezione Prima: L’ordinamento contabile previgente 1 2 3 4 5 6 7 8 Fonti normative............................................................................................................................................... L’ambito di applicazione e la potestà regolamentare................................................................................... Principi, caratteristiche, struttura del bilancio............................................................................................. Il piano esecutivo di gestione (PEG)............................................................................................................... Predisposizione e approvazione del bilancio................................................................................................ Gli allegati al bilancio di previsione annuale................................................................................................. La gestione del bilancio.................................................................................................................................. I risultati della gestione.................................................................................................................................. 734 Indice Generale Sezione Seconda: Il nuovo ordinamento contabile 1 2 3 4 5 6 7 8 9 L’attuazione della riforma: il D.Lgs. 118/2011................................................................................................ Le regole contabili uniformi: principi contabili generali e applicati............................................................. Il piano dei conti integrato............................................................................................................................. Gli schemi di bilancio comuni........................................................................................................................ I principali documenti di programmazione .................................................................................................. La gestione del bilancio.................................................................................................................................. Il rendiconto della gestione............................................................................................................................ Il bilancio consolidato.................................................................................................................................... Il dissesto e il riequilibrio................................................................................................................................ Pag. » » » » » » » » 592 592 596 596 597 601 602 603 604 » » » » » » » » » » » » » 605 605 606 606 609 610 611 612 613 615 620 620 621 Nozioni introduttive........................................................................................................................................ » I soggetti investiti di mansioni di interesse pubblico.................................................................................... » I pubblici ufficiali............................................................................................................................................. » Gli incaricati di un pubblico servizio.............................................................................................................. » Le persone esercenti un servizio di pubblica necessità................................................................................ » 625 626 627 628 629 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 L’azione amministrativa «privatizzata».......................................................................................................... Classificazione dei contratti della P.A............................................................................................................ Il diritto dei contratti pubblici: il nuovo Codice dei contratti....................................................................... L’ambito di applicazione del Codice.............................................................................................................. Segue: I contratti sopra soglia e sotto soglia................................................................................................. I principi generali per l’aggiudicazione e l’esecuzione di appalti e concessioni.......................................... Il Responsabile unico del procedimento negli appalti e nelle concessioni................................................. La fase propedeutica alla gara: pianificazione, programmazione e progettazione.................................... La qualificazione e l’aggregazione delle stazioni appaltanti........................................................................ La procedura di evidenza pubblica................................................................................................................ L’esecuzione del contratto.............................................................................................................................. Segue: Gli «acquisti» centralizzati.................................................................................................................. Ripartizione delle competenze fra Consiglio, Giunta e dirigenti in materia di contratti............................. Libro X Capitolo 1 2 3 4 5 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 3 L’attività contrattuale I reati contro la pubblica amministrazione 1 I reati contro la pubblica amministrazione in generale 2 I delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione Il peculato (art. 314 c.p.)................................................................................................................................. Peculato mediante profitto dell’errore altrui (art. 316 c.p.)......................................................................... Malversazione a danno dello Stato (art. 316bis c.p.).................................................................................... Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316ter c.p.)..................................................... Concussione (art. 317 c.p.)............................................................................................................................. I reati di corruzione dopo la L. 190/2012........................................................................................................ Corruzione per l’esercizio della funzione (corruzione impropria) (art. 318 c.p.)......................................... Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (corruzione propria) (art. 319 c.p.)............................ Corruzione in atti giudiziari (art. 319ter c.p.)................................................................................................. Induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319quater c.p.)........................................................... Istigazione alla corruzione (art. 322 c.p.)....................................................................................................... Abuso d’ufficio (art. 323 c.p.).......................................................................................................................... Utilizzazione di invenzioni o scoperte conosciute per ragioni di ufficio (art. 325 c.p.)............................... Rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio (art. 326 c.p.)........................................................................ » » » » » » » » » » » » » » 630 632 633 633 634 637 638 639 639 640 640 641 642 643 Indice Generale 735 15 16 17 18 19 Rifiuto di atti d’ufficio e omissione (art. 328 c.p.).......................................................................................... Pag. 644 Rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare o da un agente della forza pubblica (art. 329 c.p.)..... » 645 Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.)................................................. » 646 Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall’Autorità amministrativa (art. 334 c.p.).................................................................................... » 646 Violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro (art. 335 c.p.)............ » 647 Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale (art. 336 c.p.)............................................................................ Resistenza a un pubblico ufficiale (art. 337 c.p.)........................................................................................... Occultamento, custodia o alterazione di mezzi di trasporto (art. 337bis c.p.)............................................ Violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario (art. 338 c.p.).............................. Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità (art. 340 c.p.)........... La reintroduzione dell’oltraggio a pubblico ufficiale (art. 341bis c.p.)........................................................ Oltraggio ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario (art. 342 c.p.)............................................... Oltraggio ad un magistrato in udienza (art. 343 c.p.).................................................................................... Millantato credito (art. 346 c.p.)..................................................................................................................... Usurpazione di funzioni pubbliche (art. 347 c.p.)......................................................................................... Abusivo esercizio di una professione (art. 348 c.p.)...................................................................................... Violazione di sigilli (art. 349 c.p.).................................................................................................................... Violazione della pubblica custodia di cose (art. 351 c.p.)............................................................................. Turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.).................................................................................................... Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353bis c.p.).............................................. Astensione dagli incanti (art. 354 c.p.)........................................................................................................... Inadempimento di contratti di pubbliche forniture (art. 355 c.p.)............................................................... Frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.)............................................................................................... La codificazione della cd. reazione legittima ad atti arbitrari del pubblico ufficiale (art. 393bis c.p.)....... Capitolo 1 2 3 4 5 6 7 3 I delitti dei privati contro la pubblica amministrazione » » » » » » » » » » » » » » » » » » » 648 649 649 650 650 651 652 652 653 654 655 656 656 657 658 658 659 659 660 » » » » » » » 661 661 662 663 663 664 664 » » » » » 669 670 670 671 672 » 674 4 Le contravvenzioni concernenti l’attività sociale della pubblica amministrazione La sistematica del codice e la disciplina........................................................................................................ Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità (art. 650 c.p.)........................................................................ Inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori (art. 731 c.p.)......................................... Abrogazione dell’art. 732 c.p.......................................................................................................................... Danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale (art. 733 c.p.)........................ Distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto (art. 733bis c.p.).......................... Distruzione o deturpamento di bellezze naturali (art. 734 c.p.)................................................................... Appendice Guida alla prova teorico-pratica e alla redazione degli atti Capitolo 1 2 3 4 5 1 Gli atti amministrativi dell’ente locale: struttura e presupposti del procedimento deliberativo Generalità e tipologia..................................................................................................................................... Struttura degli atti........................................................................................................................................... La proposta di deliberazione.......................................................................................................................... I pareri.............................................................................................................................................................. Il visto di regolarità contabile......................................................................................................................... Capitolo 2 Atti degli organi collegiali 1 Deliberazioni................................................................................................................................................... 736 Indice Generale 2 3 4 5 6 7 8 9 Ordine del giorno............................................................................................................................................ Pag. 674 Convocazione.................................................................................................................................................. » 674 Sedute del Consiglio....................................................................................................................................... » 675 Votazione......................................................................................................................................................... » 676 Verbalizzazione............................................................................................................................................... » 676 La pubblicazione delle deliberazioni............................................................................................................. » 677 Esecutività delle delibere............................................................................................................................... » 678 Sedute di Giunta.............................................................................................................................................. » 678 Capitolo 1 2 3 4 5 3 Atti del Sindaco e del Presidente della Provincia Atti amministrativi del Sindaco e del Presidente della Provincia................................................................ » Ordinanze del Sindaco normali o ordinarie................................................................................................... » Segue: Ordinanza-ingiunzione....................................................................................................................... » Ordinanze del Sindaco contingibili ed urgenti.............................................................................................. » Decreti del Sindaco e del Presidente della Provincia.................................................................................... » Capitolo 679 679 680 681 682 4 Atti dei dirigenti 1 Atti amministrativi dei dirigenti..................................................................................................................... 2 Le determinazioni: struttura formale............................................................................................................. 3 Le determinazioni: contenuto........................................................................................................................ » » » 683 683 684 5 Rassegna di atti di organi politici e gestionali...................................................... » 686 Capitolo III Diritto regionale Sommario Libro III 1 | Le vicende del regionalismo italiano 5 | La potestà regolamentare e l’esercizio delle funzioni amministrative 2 | Gli elementi costitutivi e il sistema di governo delle Regioni 6 | La potestà finanziaria 3 | La potestà statutaria 7 | I rapporti fra i diversi livelli di governo 4 | La potestà legislativa Percorso introduttivo Dopo l’analisi deli istituti fondamentali del diritto costituzionale e del diritto amministrativo, nel presene libro oggetto della trattazione è l’Ente Regione. Nel sistema di governo regionale sono esaminati in prima battuta gli organi, ovvero: il Consiglio regionale (Assemblea che esercita la potestà legislativa), la Giunta (organo con funzione esecutiva) e il Presidente della Regione (organo che rappresenta l’ente). Di seguito vengono analizzate le prerogative autonomistiche di cui godono le Regioni, soffermandosi in particolare sul riparto delle funzioni amministrative. Nell’ultimo capitolo, infine, l’osservatorio di analisi si sposta sui rapporti fra le Regioni e gli altri livelli di governo (enti locali, Stato, Unione europea ed ordinamento internazionale), evidenziando l’intesa quale strumento che, in nome del principio di leale collaborazione, consente il «coordinamento» tra i soggetti istituzionali predetti. 1 Le vicende del regionalismo italiano 1 Regioni e Costituzione: le scelte dei costituenti L’assetto regionale italiano, prima di assumere l’aspetto attuale delineatosi dopo la modifica del Titolo V Parte Seconda della Costituzione, ha subìto una lunga e travagliata evoluzione. Nel XIX secolo l’Italia era suddivisa in vari Stati di diversa importanza e grandezza: l’idea prevalente fra i pensatori dell’epoca, che sostenevano l’unità d’Italia, era quella di uno Stato federale, cioè di uno Stato articolato in vari Stati minori (GIOBERTI, FERRARI, CATTANEO). Al momento dell’unificazione (1861), prevalse, però, una tendenza accentratrice, determinata anche dall’esigenza di creare una coscienza nazionale che mancava. Sorse, quindi, uno Stato unitario fortemente accentrato. Durante il periodo fascista detta tendenza, diretta a legare tutti gli organi di amministrazione locale ad un rigido schema di governo centrale, si accentuò, come ovvia conseguenza del regime politico totalitario. Soltanto in seguito alla caduta del fascismo e alla redazione della Costituzione repubblicana, che sostituiva lo Statuto albertino (ormai in vigore da tempo solo «pro forma»), si fece strada l’idea regionalista. Pertanto la Costituzione, accogliendo la concezione regionalista, ha realizzato una soluzione intermedia tra le due forme di governo estreme dello Stato federale (caratterizzato dall’unione di più Stati membri titolari di sovranità) e dello Stato accentrato (che non riconosce, cioè, altre forme di autonomia). Tra le ragioni che indussero i costituenti ad optare per una forma di governo regionale, le principali sono: — l’idea che l’autoritarismo fascista avesse ereditato i vizi del centralismo del precedente Stato liberale, per cui costruire uno Stato del tutto nuovo significava innanzitutto partire dal basso, cioè dalle comunità, anche territoriali, in cui si articolava il tessuto sociale italiano; — l’esigenza di realizzare interventi pubblici differenziati per soddisfare le diverse esigenze dei territori; — la necessità di provvedere in modo differenziato in alcune Regioni, che furono per questo dotate di statuti speciali, caratterizzate dalla presenza di forti minoranze etnico-linguistiche o di uno spiccato sentimento autonomistico. 2 L’attuazione dell’ordinamento regionale Le prime quattro Regioni ad autonomia speciale, previste dalla Costituzione, furono istituite già nel 1948: gli Statuti delle Regioni Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, infatti, furono approvati con le leggi costituzionali n. 2, 3, 4, 5 del 26 febbraio 1948. La loro rapida attuazione fu facilitata, oltre che dalla preesistenza di leggi per quelle Regioni, anche da una consolidata mentalità autonomista nelle rispettive popolazioni, derivante in particolare da caratteristiche etnico-linguistiche peculiari. La Regione Friuli-Venezia Giulia fu istituita solo successivamente, nel 1963 (con L. cost. 1 del 31 gennaio 1963) quando si definì la situazione politica al confine con la Jugoslavia. Le Regioni ad autonomia ordinaria, invece, sono state attuate assai in ritardo: nel 1970 è stata approvata la legge n. 281 che conteneva i provvedimenti finanziari per la loro attuazione e la delega al Governo (art. 17) per l’emanazione di norme per il passaggio delle funzioni (e di parte del personale) statali alle Regioni, nei limiti della loro competenza. Soltanto nel 1972 sono stati emanati i decreti governativi delegati (n. 1-11) che trasferivano alle Regioni ordinarie le funzioni nelle materie loro attribuite dalla Costituzione. 152 Libro III Diritto regionale Successivamente, con la legge n. 382 del 1975 il Governo è stato delegato ad emanare, per le Regioni a Statuto ordinario, i decreti per completare il trasferimento delle funzioni amministrative, con la conseguente riduzione dell’organico e delle attribuzioni delle amministrazioni statali. Stato unitario, Stato regionale e Stato federale A partire dagli anni Novanta, il tema di un maggiore decentramento e di una più estesa attribuzione di poteri alle Regioni, e agli enti territoriali in genere, è entrato di prepotenza nel dibattito politico. Per la verità quest’ultimo ha portato anche ad una gran confusione tra concetti come federalismo, regionalismo, decentramento e devolution che, seppur affini, vanno comunque utilizzati nella loro corretta accezione. I primi Stati federali, infatti, nascono da una pluralità di Stati sovrani che si uniscono per dare vita ad un nuovo Stato sovrano, al quale essi cedono parte dei loro poteri. In questa fase allo Stato federale vengono richieste semplicemente funzioni di regolatore, limitando al minimo indispensabile il suo intervento in campi diversi da quelli della difesa e della giustizia; si parla a tal proposito di federalismo duale, proprio per metterne in evidenza la caratteristica saliente, cioè la netta separazione delle rispettive sfere di competenza tra Stato centrale e Stati membri, per cui ognuno era sovrano nell’ambito delle attribuzioni individuate dalla Costituzione. Molti Stati federali sono, invece, frutto di un processo di decentramento politico (come è accaduto in Austria, Canada, Belgio etc.), nell’ambito di un ordinamento statuale unitario il quale attua un trasferimento di funzioni e di poteri ad enti territoriali autonomi ed autarchici la cui esistenza è prevista dalla Costituzione. Il federalismo cooperativo è divenuto il nuovo modo di atteggiarsi di questa particolare forma di Stato nel contesto dello Stato sociale, dove ai pubblici poteri è richiesto un massiccio intervento in tutti i settori della vita economica e sociale al fine di assicurare ai cittadini degli standard minimi, ed eguali per tutti, nella fruizione dei servizi sociali. Si assiste, negli Stati federali più recenti come in quelli più risalenti, ad una continua e progressiva erosione dei poteri e delle competenze proprie degli Stati membri a vantaggio dello Stato centrale. Questo maggiore grado di accentramento di competenze in capo al livello federale, e a danno dei livelli periferici, è stato compensato da una spiccata ed accentuata previsione di forme di collaborazione (nel campo legislativo e amministrativo) degli Stati membri alle decisioni federali che direttamente li riguardano. Negli ultimi anni si parla, poi, sempre più spesso di federalismo dell’esecuzione o di federalismo amministrativo. Infatti, mentre si assiste ad un declino delle competenze legislative esclusive proprie degli Stati membri, questo non accade anche per le competenze amministrative, per le quali si sta sviluppando, invece, una tendenza di segno opposto. È questa una fase che sta caratterizzando soprattutto le esperienze federali del continente europeo, come quella tedesca o austriaca. In questi sistemi l’amministrazione federale diretta è ridotta e si limita a settori tecnicamente specializzati e relativi ai maggiori servizi pubblici (poste, ferrovie etc.). Le trasformazioni in seno agli ordinamenti federali tendono ad attenuare le differenze fra Stato federale e Stato regionale. Più che di Stato federale si dovrebbe allora parlare di federalismo, cioè di un processo attraverso il quale un ordinamento statale attua al suo interno il più alto grado di decentramento compatibile con la sua unità e indivisibilità, attraverso la previsione costituzionale di enti territoriali autonomi. E questo sembra essere il percorso che l’Italia ha avviato negli ultimi anni. 3 Il successivo sviluppo del regionalismo italiano: la riforma costituzionale del 2001 Il Titolo V della Parte II della Costituzione, come anticipato, è stato profondamente modificato dalla L. cost. 18-10-2001, n. 3. La lenta ma costante erosione delle funzioni attribuite allo Stato, con parallelo ampliamento di quelle conferite alle Regioni e agli enti territoriali, ha trovato, infatti, una sua compiuta definizione con la riforma della Costituzione operata nel 2001. Capitolo 1 Le vicende del regionalismo italiano 153 I precedenti della riforma costituzionale del 2001 La L. cost. 3/2001 è stata preceduta, in realtà, da ulteriori leggi costituzionali. In particolare, la legge costituzionale 22 novembre 1999, n. 1, — modificando gli articoli 121, 122, 123 e 126 della Costituzione — ha optato per l’elezione diretta del Presidente della Regione, consentendo tuttavia alle Regioni, chiamate a disciplinare il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e incompatibilità del Presidente e degli altri componenti della Giunta nonché dei consiglieri regionali, di sconfessare tale scelta; nello stesso tempo, ha ampliato l’autonomia statutaria regionale ed ha ridisegnato i tratti del procedimento di formazione dello Statuto regionale, attribuendone l’intera competenza al livello regionale in termini che riecheggiano la procedura di revisione costituzionale. Alla riforma del 1999 si è affiancata quella operata dalla L. cost. 2/2001, recante la disciplina in tema di elezione diretta dei Presidenti delle Regioni a Statuto Speciale e delle Province autonome di Trento e Bolzano. La detta novella ha, infine, riformulato le norme in tema di scioglimento del Consiglio regionale e di rimozione del Presidente. Gli aspetti salienti della riforma costituzionale del 2001 sono i seguenti: — il riconoscimento della pari dignità istituzionale di tutti gli enti che contribuiscono ad edificare in via sussidiaria (dall’ente più piccolo, il Comune, a quello più grande, lo Stato) l’ordinamento repubblicano. Il nuovo art. 114 non introduce affatto una totale equiordinazione degli enti, che dispongono comunque di poteri profondamente diversi fra loro, ma riconosce a tutti gli enti territoriali la possibilità di darsi ordinamenti autonomi, con propri statuti, poteri e funzioni, secondo principi stabiliti dalla Costituzione. L’elemento di novità, in questo caso, è rappresentato dal riconoscimento del fondamento costituzionale dell’autonomia non solo delle Regioni, ma anche degli enti locali, per i quali, in passato, era invece necessaria la mediazione di una legge generale dello Stato che definisse la qualità dell’autonomia loro riconosciuta e ne fissasse le competenze; — la costituzionalizzazione del differente status della città di Roma che, in qualità di capitale della Repubblica, presenta una dimensione caratterizzata sia da interessi della comunità generale, sia da esigenze proprie della collettività locale in essa residente. In tal caso sarà, quindi, una legge dello Stato ad hoc a disciplinarne l’ordinamento; — l’introduzione della possibilità di un ordinamento regionale differenziato non solo per le Regioni a Statuto speciale, ma anche per quelle ordinarie che ne avvertissero la necessità; — una nuova ripartizione delle competenze legislative fra Stato e Regioni, che inverte il criterio precedente della enumerazione delle materie di competenza legislativa regionale. Allo Stato, infatti, non spetta più una generale potestà normativa, bensì un potere legislativo esercitabile in alcune materie tassativamente determinate. In tutti gli altri casi si apre lo spazio di intervento del legislatore regionale, in concorrenza con il legislatore nazionale o in esclusiva; — alle Regioni viene riconosciuta la possibilità di conduzione di una politica estera; — le funzioni amministrative sono ripartite fra i diversi livelli di governo secondo il principio di sussidiarietà, diversamente modulato per tener conto anche dei criteri della differenziazione e della adeguatezza; — il federalismo fiscale viene costituzionalizzato con la nuova formulazione dell’art. 119; — al fine di garantire comunque l’unità dell’ordinamento repubblicano, è disciplinata una forma di intervento sostitutivo dello Stato nei confronti degli enti territoriali a fronte di gravi inadempienze. Si tenga presente, infine, che sono state abrogate diverse disposizioni costituzionali (artt. 115, 124, 125, comma 1, 128, 129 e 130), in particolare quelle che prevedevano forme di controllo eteronomo sugli enti territoriali (art. 124: presenza nelle Regioni di un Commissario di governo che aveva, fra gli altri, il compito di esercitare un controllo preventivo sullo statuto; art. 125, comma 1: controllo di legittimità sugli 154 Libro III Diritto regionale atti amministrativi regionali da parte di un organo dello Stato; 130: controllo di legittimità sugli atti degli enti locali da parte di un organo della Regione). 4 L’attuazione della riforma costituzionale del 2001: la cd. legge La Loggia L’attuazione della riforma costituzionale del 2001 si è snodata mediante una serie di passaggi fondamentali. Tra questi occorre citare (D’ATENA): — la L. 131/2003 (cd. legge La Loggia), recante disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla L. cost. 3/2001; — la L. 165/2004, legge cornice in tema di elezioni regionali; — la L. 11/2005 (norme generali sulla partecipazione dell’Italia al processo normativo dell’UE, oggi abrogata e sostituita dalla L. 234/2012, recante norme generali sulla partecipazione del nostro Paese alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea); — la L. 42/2009, recante la delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’art. 119 Cost. Il principale strumento di adeguamento, lo ricordiamo, è stata, comunque, la L. 5-6-2003, n. 131, cd. legge La Loggia. Circa gli aspetti fondamentali della normativa in questione ricordiamo, tra gli altri: — la fissazione dei limiti da rispettare in materia di legislazione regionale; — la previsione della potestà normativa di Comuni, Province, Città metropolitane, nonché Unioni di Comuni e Comunità montane ed isolane, esplicantesi in potestà statutaria e regolamentare; — la disciplina della partecipazione delle Regioni in materia di diritto dell’Unione europea e di attività internazionale; — la suddivisione delle funzioni amministrative, in base ai principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione, in virtù della quale tutte le funzioni medesime spettano ai Comuni ad eccezione di quelle per le quali occorra assicurare un esercizio unitario che, appunto, vengono spartite fra Stato, Regioni, Province e Città metropolitane. 2 Gli elementi costitutivi e il sistema di governo delle Regioni 1 L’assetto territoriale della Repubblica a) Profili introduttivi Secondo quanto dispone l’articolo 114 della Costituzione, la Repubblica, pur nella sua unitarietà e indivisibilità (art. 5 Cost.), è costituita «dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato». La Repubblica, pertanto, si articola in enti territoriali ordinati a partire da quello più vicino ai cittadini, il Comune, fino a quello più ampio territorialmente, lo Stato. Tutti gli enti territoriali godono di autonomia costituzionalmente riconosciuta, con statuti, poteri e funzioni modulati secondo i principi fissati dalla Costituzione. La parificazione delle Regioni agli enti locali ha comportato l’abrogazione dell’art. 128, che subordinava l’autonomia dei secondi non solo ai principi fissati dalla Costituzione, ma anche a quelli fissati da leggi statali. Va, tuttavia, ricordato che spetta pur sempre alla legislazione statale disciplinare i sistemi elettorali, gli organi di governo e le funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane. Il testo dell’art. 114 Cost. — come risultante dopo la riforma del Titolo V della Costituzione — segna anche il riconoscimento costituzionale delle Città metropolitane, gli enti esponenziali dei territori delimitati in Aree metropolitane. Nel nostro ordinamento esistono due diversi tipi di Regione: le quindici Regioni a Statuto ordinario, disciplinate in maniera uniforme nel Titolo V della Costituzione, e le cinque Regioni a Statuto speciale, a cui l’art. 116 Cost. assicura condizioni particolari di autonomia, secondo Statuti approvati con legge costituzionale. Il riconoscimento di queste particolari forme di autonomia, giustificato dalla specificità storica, politica e geografica di ciascuna di esse, si sostanzia, in estrema sintesi, in una più ampia gamma di poteri e attribuzioni, nonché in un diverso sistema finanziario e in un regime di controllo più garantista. Negli ultimi anni, tuttavia, le differenze fra i due tipi di Regione si sono notevolmente attenuate, soprattutto con riferimento alla funzione legislativa che incontra sostanzialmente gli stessi limiti in entrambi i casi. Nel Trentino-Alto Adige, poi, l’istituzione di due Province autonome ha ulteriormente ridotto la specialità dell’autonomia regionale, che risulta addirittura meno significativa di quella riconosciuta alle Province di Trento e Bolzano, che, con la riforma operata con la L. cost. 3/2001, hanno ricevuto un esplicito riconoscimento nella Carta costituzionale. b) Lo status di Roma capitale La L. cost. 3/2001 sancisce a livello costituzionale lo status di Roma come capitale della Repubblica. La nuova formulazione dell’art. 114 della Costituzione prevede, infatti, per la prima volta che «Roma è la capitale della Repubblica» e che «la legge dello Stato disciplina il suo ordinamento». In virtù di tale importante disposizione non sarà possibile trasferire la capitale della Repubblica in altro luogo se non attraverso una modifica del testo costituzionale e viene in rilievo (in modo più incisivo rispetto al passato) la necessità di definire (per via legislativa ordinaria) un assetto organizzativo e funzionale adeguato per la capitale. 156 Libro III Diritto regionale La disciplina dell’ordinamento di Roma capitale è recata dal D.Lgs. 17-9-2010, n. 156 (emanato in attuazione della L. 42/2009 sul federalismo fiscale). Sul punto si veda il Libro IV, Parte Prima, Cap. 3. 2 Elementi costitutivi delle Regioni La Regione, in quanto ente territoriale esponenziale degli interessi della collettività sottostante, presenta tre elementi costitutivi: il territorio, la popolazione e l’apparato autoritario: a) il territorio. Il territorio è per la Regione non solo l’ambito spaziale in cui essa esercita i propri poteri e le proprie funzioni, ma ne costituisce un elemento essenziale come centro di riferimento degli interessi comunitari che gli organi regionali sono chiamati a soddisfare nella loro azione. L’elenco delle Regioni contenuto nell’art. 131 Cost. identifica le Regioni giuridiche con le preesistenti regioni fisiche, individuate sulla base dei compartimenti statistici in cui i dati del censimento del 1871 erano stati suddivisi. Tale certificazione, tuttavia, non sempre garantisce una dislocazione ottimale degli interessi delle collettività territoriali, per cui la Costituzione (art. 132) detta una speciale procedura per la fusione di Regioni esistenti o la creazione di nuove Regioni che prevede una legge costituzionale, la richiesta di tanti consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni coinvolte e l’approvazione, con referendum, della proposta da parte della maggioranza delle stesse popolazioni; b) la popolazione. La comunità locale residente nel territorio è destinataria dei servizi personali predisposti dalla Regione e dell’attività autoritativa posta in essere dai suoi organi. La popolazione vanta, inoltre, numerosi diritti di partecipazione alla vita politica regionale, enunciati dalla Costituzione (elezione dei Consigli regionali e, nelle Regioni in cui è previsto, del Presidente della Giunta regionale, diritto di richiedere referendum, iniziativa legislativa, possibilità di svolgere attività di interesse generale) e dagli Statuti (diritto di petizione, partecipazione al processo decisionale attraverso la previsione di consultazioni sia nella fase di impulso che in quella di definizione del contenuto); c) l’apparato autoritario. La Regione dispone di propri organi (Consiglio, Giunta e Presidente), espressamente previsti dalla Costituzione e da leggi costituzionali, che esercitano le funzioni amministrativa e legislativa ma non quella giurisdizionale, riservata all’ente sovrano Stato. 3 Autonomia e natura giuridica delle Regioni a) L’autonomia regionale La Repubblica, pur nella sua unità e indivisibilità, riconosce e promuove le autonomie locali, vale a dire la capacità delle comunità territoriali di gestire, con proprie determinazioni, una parte di affari pubblici. Le Regioni, quindi, in quanto enti autonomi territoriali, sono dotate di: — potestà statutaria: cioè della possibilità di adottare un proprio Statuto avente per oggetto la disciplina della forma di governo, dell’organizzazione e del funzionamento dell’ente per tutte le attività non regolate direttamente dalla Costituzione (vedi Cap. 3); — potestà d’indirizzo politico: tali enti sono costituiti ed organizzati in modo da rappresentare gli interessi delle rispettive collettività; pertanto, sono in grado di esprimere un indirizzo politico eventualmente diverso da quello nazionale; — potestà legislativa: a tutte le Regioni è riconosciuta la potestà di emanare leggi aventi valore di legge ordinaria. L’efficacia di tali leggi è limitata al solo territorio regionale (vedi Cap. 4); — potestà amministrativa: ciascuna Regione ha un proprio apparato amministrativo e può emanare atti amministrativi (cd. autarchia); Capitolo 2 Gli elementi costitutivi e il sistema di governo delle Regioni 157 — potestà finanziaria: le Regioni godono di autonomia finanziaria di entrata e di spesa, in armonia con la Costituzione e secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario (art. 119 Cost.: vedi Cap. 6). b) Natura giuridica delle Regioni Una parte della dottrina (VIRGA, BALLADORE PALLIERI), in considerazione della partecipazione regionale ad atti statali di fondamentale importanza, considera la Regione un ente costituzionale. Solo a tale ente territoriale, infatti, è concesso di difendere le proprie attribuzioni impugnando leggi dello Stato e sollevando conflitti di attribuzione davanti alla Corte costituzionale, oppure indicendo referendum per bloccare disegni di legge di revisione costituzionale lesivi della propria autonomia. Altri Autori (MARTINES), invece, riconoscendo la natura di enti costituzionali solo agli Stati membri di una federazione, in quanto capaci di darsi una propria Costituzione diversa da quella dello Stato federale, attribuiscono alle Regioni rilevanza costituzionale, in quanto enti che caratterizzano la forma e la struttura dello Stato italiano, pur sempre, però, nel rispetto della sua unità e indivisibilità. 4 Il sistema di governo regionale La Costituzione (art. 121) prevede che tutte le Regioni siano dotate di una struttura imperniata su tre organi di vertice: — il Consiglio regionale; — la Giunta regionale; — il Presidente della Giunta, che cumula la carica di Presidente dell’organo esecutivo e quella di Presidente della Regione. 5 Il Consiglio regionale a) Funzioni Il Consiglio regionale è il massimo organo deliberativo-rappresentativo della Regione. È titolare della potestà legislativa regionale; approva e modifica lo Statuto; svolge tutte le attribuzioni amministrative conferitegli dallo stesso, comprese quelle relative all’ordinamento degli uffici e dei servizi regionali e all’organizzazione e al funzionamento di enti amministrativi dipendenti dalla Regione; esprime pareri e può richiedere il referendum abrogativo e quello consultivo. Il Consiglio, inoltre, svolge anche una incisiva funzione di controllo politico ed amministrativo sull’operato della Giunta; approva il bilancio preventivo, il rendiconto generale, il documento di programmazione economico-finanziaria e gli atti di programmazione e pianificazione territoriale delle Regioni. L’art. 121 Cost., nella sua originaria versione, annoverava, fra le funzioni del Consiglio regionale, anche quella regolamentare, assegnatagli in via esclusiva, cioè senza che la Giunta potesse vantare alcun titolo al riguardo. La mancata menzione della potestà regolamentare nel novellato dispositivo di cui all’articolo citato, secondo quanto chiarito dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 313/2003, lascia intendere che è rimessa alla fonte statutaria la scelta della titolarità (Consiglio o Giunta) della potestà regolamentare. b) Elezione Prima che fosse emanata la L. cost. 1/1999, la Costituzione prevedeva che l’elezione del Consiglio regionale venisse disciplinata con legge della Repubblica. A seguito della revisione costituzionale operata dalla L. cost. 1/1999, che ha novellato, fra gli altri, l’art. 122, è previsto che il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e di incompatibilità 158 Libro III Diritto regionale del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale nonché dei Consiglieri regionali siano disciplinati con legge regionale, sia pure nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica, che stabilisce anche la durata degli organi elettivi. In attuazione dell’art. 122 Cost. è stata emanata la L. 2 luglio 2004, n. 165, destinata a sostituire le leggi 108/1968 e 43/1995 e indirizzare la competenza concorrente delle Regioni ordinarie in materia di sistema di elezione, cause di incompatibilità e di ineleggibilità dei Consigli regionali. La L. 165/2004, oltre a fissare in cinque anni la durata delle legislature regionali, individua i seguenti principi fondamentali cui le leggi regionali in materia devono adeguarsi (art. 4, come in ultimo mod. dalla L. 15-2-2016, n. 20): — individuazione di un sistema elettorale che agevoli la formazione di stabili maggioranze nel Consiglio regionale e assicuri la rappresentanza delle minoranze; — contestualità dell’elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale, se il Presidente è eletto a suffragio universale e diretto, nonché previsione, nel caso in cui la Regione adotti l’ipotesi di elezione del Presidente della Giunta regionale secondo modalità diverse dal suffragio universale e diretto, di termini temporali tassativi, comunque non superiori a novanta giorni, per l’elezione del Presidente e per l’elezione o la nomina degli altri componenti della Giunta; — divieto di mandato imperativo; — promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive, mediante l’espressione delle preferenze da parte degli elettori, dell’alternanza tra i candidati di sesso diverso e dell’equilibrio tra candidature presentate con il medesimo simbolo. Per quanto riguarda l’ineleggibilità, i principi fondamentali sono i seguenti: — sussistenza delle cause di ineleggibilità qualora le attività o le funzioni svolte dal candidato, anche in relazione a peculiari situazioni delle Regioni, possano turbare o condizionare in modo diretto la libera decisione di voto degli elettori ovvero possano violare la parità di accesso alle cariche elettive rispetto agli altri candidati; — inefficacia delle cause di ineleggibilità, qualora gli interessati cessino dalle attività o dalle funzioni che determinano l’ineleggibilità, non oltre il giorno fissato per la presentazione delle candidature o altro termine anteriore altrimenti stabilito, ferma restando la tutela del diritto al mantenimento del posto di lavoro, pubblico o privato, del candidato; — applicazione della disciplina delle incompatibilità alle cause di ineleggibilità sopravvenute alle elezioni, qualora ricorrano nei casi di conflitto di funzioni fra gli organi della Regione e altre cariche anche elettive; — attribuzione ai Consigli regionali della competenza a decidere sulle cause di ineleggibilità dei propri componenti e del Presidente della Giunta eletto a suffragio universale e diretto, fatta salva la competenza dell’autorità giudiziaria a decidere sui relativi ricorsi. L’esercizio delle rispettive funzioni è comunque garantito fino alla pronuncia definitiva sugli stessi ricorsi; — eventuale differenziazione della disciplina dell’ineleggibilità nei confronti del Presidente della Giunta regionale e dei consiglieri regionali; — previsione della non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto, sulla base della normativa regionale adottata in materia. In materia di incompatibilità, invece, i principi fondamentali sono i seguenti: — sussistenza di cause di incompatibilità, in caso di conflitto tra le funzioni svolte dal Presidente o dagli altri componenti della Giunta regionale o dai consiglieri regionali e altre situazioni o cariche, comprese quelle elettive, suscettibile, anche in relazione a peculiari condizioni delle Regioni, di compromettere il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione ovvero il libero espletamento della carica elettiva; — sussistenza di cause di incompatibilità, in caso di conflitto tra le funzioni svolte dal Presidente o dagli altri componenti della Giunta regionale o dai consiglieri regionali e le funzioni svolte dai medesimi presso organismi internazionali o sopranazionali; A Guida alla prova teorico-pratica e alla redazione degli atti Sommario Appendice 1 | Gli atti amministrativi dell’ente locale: struttura e presupposti del procedimento deliberativo 2 | Atti degli organi collegiali 3 | Atti del Sindaco e del Presidente della Provincia 4 | Atti dei dirigenti 5 | Rassegna di atti di organi politici e gestionali Percorso introduttivo Obiettivo di questa appendice[*] è quello di fornire agli utenti gli elementi necessari per redigere correttamente un atto (deliberazione, determinazione etc.) e orientarsi con più «disinvoltura» nell’attività amministrativa di competenza dell’ente locale al fine di affrontare «al meglio» lo svolgimento di una prova concorsuale a contenuto teorico-pratico. L’appendice, infatti, analizza le caratteristiche generali degli atti nella forma di deliberazioni, di ordinanze, di decreti e di determinazioni, soffermandosi sugli aspetti più significativi. Nell’ultima parte, infine, viene, fornita una rassegna di atti amministrativi in cui l’utente ha la possibilità di tradurre in concreto alcune delle nozioni apprese all’interno del volume ed allo stesso tempo «familiarizzare» con il linguaggio più tecnico utilizzato nella redazione degli atti. [*] N.d.r.: Si fa presente agli utenti che il contenuto di tale appendice operativa deve necessariamente essere coordinato con la trattazione contenuta nelle parti specifiche del volume, laddove sono riportati gli aggiornamenti relativi all’assetto istituzionale dell’ente locale e alla struttura organizzativa degli stessi. Ad esse, dunque, si fa rinvio con particolare riferimento all’ente Provincia e agli organi gestionali di vertice (Dirigente e Segretario comunale). 1 Gli atti amministrativi dell’ente locale: struttura e presupposti del procedimento deliberativo 1 Generalità e tipologia Per realizzare le sue funzioni istituzionali l’ente locale pone in essere una serie di atti che si riconducono alla sfera degli atti amministrativi e dei quali contengono gli elementi costitutivi. Rinviando alla trattazione contenuta nel libro II per l’esame degli elementi essenziali ed accidentali nonché per la disciplina relativa ad eventuali vizi dell’atto ed ai rimedi ad essi, in tale sede, è indispensabile evidenziare la classificazione che si può operare degli atti amministrativi dell’ente locale sotto il profilo soggettivo. In relazione all’organo che pone in essere l’atto si distinguono, infatti, gli atti collegiali e gli atti monocratici. I primi sono emanati da organi cui è preposta una pluralità di soggetti (collegio) e ne sono un tipico esempio le deliberazioni del Consiglio e della Giunta espressione, appunto, della volontà del collegio nella sua interezza. Si tratta per lo più di atti scritti aventi natura provvedimentale e dunque, in quanto tali, consistenti in manifestazioni di volontà produttive di effetti giuridici voluti dall’organo agente che adotta ed emana l’atto in relazione alla distribuzione delle competenze fissata dalla legge. Non mancano, tuttavia, deliberazioni non riconducibili allo schema giuridico del provvedimento bensì a quello dei meri atti amministrativi consistenti pertanto in manifestazioni di scienza, giudizio o di desiderio; ne sono un esempio le delibere di convalida degli eletti, le mozioni etc. Rientrano, invece, nella sfera degli atti monocratici, quelli che sono espressione della volontà di organi individuali quali il Sindaco, il Presidente della Provincia, i dirigenti e i responsabili dei servizi e che assumono per lo più la forma scritta di: ordinanze, decreti e determinazioni. In virtù dell’applicazione del principio di separazione tra politica e gestione posto dall’art. 107 del T.U. e (per il quale si fa rinvio anche a quanto detto nel Libro V, Cap. 3 relativo alla dirigenza locale) la competenza all’adozione di tali atti se attengono a funzioni di carattere gestionale è riservata ai dirigenti e ai responsabili dei servizi. Le ordinanze sono provvedimenti amministrativi attraverso cui l’organo monocratico per motivi di pubblico interesse impone un obbligo o crea un divieto nei confronti di determinati soggetti o della collettività. I decreti sono anch’essi provvedimenti adottati dal Sindaco o dal Presidente della Provincia in veste di vertice rispettivamente dell’amministrazione comunale o provinciale nell’esercizio di competenze ad essi attribuite e che non presentano però il contenuto tipico delle ordinanze. A titolo esemplificativo rientrano in tale categoria il decreto di nomina del Segretario dell’ente o il decreto di nomina degli assessori. Tipico atto dei dirigenti è, infine, la determinazione assunta, negli enti privi di personale con qualifica dirigenziale, anche dai responsabili degli uffici e servizi ai quali siano attribuite le funzioni dirigenziali di cui all’art. 107 del T.U. Le determinazioni rilevano sotto un duplice profilo ovvero quali provvedimenti amministrativi idonei ad incidere unilateralmente nella sfera giuridica dei destinatari e atti gestionali 670 Appendice Guida alla prova teorico-pratica e alla redazione degli atti attraverso cui i dirigenti danno attuazione agli indirizzi espressi dall’organo politico e formalizzati attraverso gli obiettivi di gestione assegnati nel PEG (piano esecutivo di gestione). Investendo tutta l’attività dell’ente il contenuto delle determinazioni è molto diversificato e a seconda dell’oggetto si sostanzia in determinazioni aventi implicazioni contabili e determinazioni prive di implicazioni contabili. 2 Struttura degli atti Dal punto di vista formale, l’atto amministrativo dell’ente locale, sia monocratico che collegiale, generalmente riveste la forma scritta e risulta composto dalle seguenti parti: — intestazione, ovvero l’indicazione dell’autorità da cui l’atto promana; — preambolo, in cui sono indicate le norme di legge o di regolamento in base alle quali l’atto stesso è stato adottato, nonché le attestazioni relative agli atti preparatori; — motivazione, che consiste in una parte descrittiva, nella quale l’Amministrazione indica gli interessi coinvolti nel procedimento, e una parte valutativa, nella quale l’ente valuta comparativamente gli interessi, motivando le ragioni per le quali ha preferito soddisfare un interesse in luogo di un altro; — elemento volitivo, che si esprime nella votazione degli organi collegiali, mentre per gli atti che provengono da un organo monocratico, esso viene assorbito dal dispositivo; — dispositivo, che è la parte precettiva dell’atto e costituisce il contenuto del provvedimento stesso; — disposizioni circa l’eseguibilità e l’efficacia; — sottoscrizione, ovvero la firma dell’autorità che emana l’atto; — data e luogo di emanazione dell’atto. 3 La proposta di deliberazione Le proposte, insieme ai pareri, sono elementi fondamentali ed indispensabili del procedimento deliberativo. La proposta è un atto propulsivo o di iniziativa che mira a promuovere o stimolare l’attività di un altro organo amministrativo. Si tratta di un atto definito dalla dottrina prevalente come atto di natura mista, in quanto costituisce al tempo stesso manifestazione di volontà e manifestazione di giudizio. Infatti, mediante la proposta, l’organo proponente non solo stimola l’attività di un altro organo, ma esprime, altresì, l’avviso che il provvedimento abbia un determinato contenuto. In questa sede ci si sofferma sulla proposta come atto di iniziativa del procedimento deliberativo. L’art. 38, comma 2, del D.Lgs. 267/2000 stabilisce che il funzionamento del Consiglio è disciplinato, sulla base dei principi affermati nello Statuto dell’Ente, dal regolamento recante le modalità per la convocazione e la presentazione e la discussione delle proposte. Dunque, le modalità di presentazione delle proposte sono stabilite da tale regolamento, in assenza del quale, il Consiglio può pronunciarsi in merito, essendo comunque l’organo competente a tal fine. La proposta di deliberazione viene formulata dall’organo tecnico, sulla base delle indicazioni dell’assessore di riferimento e della normativa disciplinante la materia. La proposta di deliberazione dal punto di vista formale deve avere i requisiti propri delle deliberazioni, sottoscritta dall’organo proponente e completata dal corredo dei pareri di cui alla disciplina contenuta nell’art. 49 del Testo Unico per la quale si fa rinvio ai paragrafi successivi. Capitolo 1 Gli atti dell’ente locale: struttura e presupposti del procedimento deliberativo 671 Non possono essere inserite nell’ordine del giorno delle sedute collegiali delibere prive di un formale bozza di provvedimento, la proposta appunto; la carenza di questo atto determina l’illegittimità del provvedimento per violazione di legge. Affinché l’atto possa essere deliberato legittimamente, occorre che non solo la proposta venga formulata, ma anche che essa venga depositata al fine di consentire ai componenti dell’organo collegiale di prenderne visione e quindi di deliberare con cognizione di causa. Tuttavia, per la dottrina maggioritaria, in alcuni casi è possibile deliberare in assenza di una formale proposta di deliberazione e ciò accade quando l’atto ha natura di giudizio, come ad esempio nell’ipotesi di convalida degli eletti. In tal caso ogni consigliere è chiamato ad esprimere un parere circa la sussistenza o meno di cause di ineleggibilità o incompatibilità che possano pregiudicarne la presenza in Consiglio. 4 I pareri a) Generalità I pareri sono atti rientranti nell’attività valutativa della pubblica amministrazione, diretta a far acquisire conoscenze agli organi che devono provvedere in ordine ad un determinato oggetto, fornendo loro elementi di giudizio per la formazione della volontà finale. Sono, dunque, atti di manifestazione di giudizio emessi nell’esercizio della funzione consultiva da organi abilitati per legge a rilasciarli. Si tratta di atti con funzione strumentale e servente, in quanto finalizzati ad illuminare gli organi dell’amministrazione attiva su aspetti tecnici, giuridici o di opportunità amministrativa. I pareri si distinguono in obbligatori e facoltativi, a seconda dell’obbligatorietà o meno ad acquisire pareri al procedimento e nell’ambito dei pareri obbligatori si distingue tra pareri vincolanti e non vincolanti. Per l’esame della disciplina generale sui pareri si fa rinvio al Libro II, Cap. 4, §12. b) I pareri dei responsabili dei servizi L’art. 49 del D.Lgs. 267/2000 (sostituito dall’art. 3 del D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, conv. con modif. nella L. 7 dicembre 2012, n. 213) stabilisce che su ogni proposta di deliberazione sottoposta alla Giunta e al Consiglio che non sia mero atto di indirizzo deve essere richiesto il parere, in ordine alla sola regolarità tecnica, del responsabile del servizio interessato e, qualora comporti riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile (comma 1). Più specificamente, sia il parere di regolarità tecnica che il parere di regolarità contabile sono atti di tipo consultivo finalizzati rispettivamente ad attestare in via preventiva la regolarità dal punto di vista tecnico-amministrativo del provvedimento che dovrà essere deliberato dall’organo collegiale, ovvero a dare conto all’organo deliberante della compatibilità del provvedimento con le risorse in bilancio. Dal contenuto dell’articolo 49 del T.U. tre, dunque, sono le situazioni che in concreto possono delinearsi: a) la delibera consiliare o giuntale costituisce un mero atto di indirizzo (es. delibera consiliare attraverso cui sono fissati i criteri generali per il regolamento sull’ordinamento uffici e servizi adottato dalla Giunta). In tale ipotesi la legge non richiede il rilascio di alcun tipo di parere; b) la delibera consiliare o giuntale non costituisce un mero atto di indirizzo (es. delibera della Giunta di approvazione del piano esecutivo di gestione) ma non comporta alcun riflesso sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente. In relazione a tale casistica il citato art. 49 richiede il parere in ordine alla sola regolarità tecnica; 672 Appendice Guida alla prova teorico-pratica e alla redazione degli atti c) la delibera consiliare o giuntale non costituisce un mero atto di indirizzo (es. delibera del Consiglio per l’acquisizione di un bene) ma comporta riflessi sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente. In tale ipotesi la legge richiede sia il rilascio del parere di regolarità tecnica da parte del responsabile del servizio interessato sia di regolarità contabile del responsabile di ragioneria. I pareri sono inseriti nella deliberazione e ove la Giunta o il Consiglio non intendano conformarsi ad essi devono darne adeguata motivazione nel testo della deliberazione; sono dunque pareri obbligatori ma non vincolanti. Nell’ipotesi in cui l’ente non abbia i responsabili dei servizi, il parere è espresso dal Segretario dell’ente, in relazione alle sue competenze. I soggetti di cui al comma 1 (responsabile del servizio interessato e responsabile di ragioneria) rispondono in via amministrativa e contabile dei pareri espressi. Sui pareri di regolarità tecnica e regolarità contabile si veda altresì l’art. 147bis del D.Lgs. 267/2000, inserito ex novo dal D.L. 174/2012, conv. con modif. in L. 213/2012, per l’analisi del quale si fa rinvio al Libro IV, Parte V, Cap. 4. c) I pareri dell’organo di revisione Nell’ambito della disciplina sui pareri obbligatori vengono in rilievo anche i pareri espressi dall’organo di revisione dell’ente previsti dall’art. 239 del Testo unico degli enti locali per i quali si fa rinvio al Libro IV, Parte V, Cap. 4. 5 Il visto di regolarità contabile Mentre il parere è un atto tipico dell’attività consultiva e viene espresso prima dell’adozione delle deliberazioni di Giunta e Consiglio, costituendo la sua esistenza condizione di validità del provvedimento adottato, il visto viene espresso dal responsabile del servizio finanziario (si veda l’art. 147bis, D.Lgs. 267/2000) su provvedimenti di gestione (determinazione dei responsabili dei servizi, per le quali vedi Libro IV, Parte V, Cap. 4, §3) ed è un atto obbligatorio, tipico dell’attività di controllo, in quanto viene reso dopo che l’atto si è formato, costituendo la sua esistenza condizione di efficacia del provvedimento adottato e già perfezionato da parte del responsabile del servizio interessato. In sostanza, l’attestazione di copertura della spesa implica: — la verifica della disponibilità nello stanziamento di spesa del relativo intervento o capitolo di bilancio; — per le spese correlate ad entrate con vincolo di destinazione, la verifica della realizzazione delle medesime entrate; — la verifica dell’esistenza degli equilibri di bilancio al momento del rilascio del visto, tenendo conto, in particolar modo, della relazione volume degli impegni/volume degli accertamenti; — la verifica del soggetto titolare delle risorse finanziarie. La disciplina delle modalità con le quali vengono resi i pareri di regolarità contabile sulle proposte di deliberazione ed apposti i visti di regolarità contabile sulle determinazioni è rimessa ai regolamenti di contabilità dei singoli enti (art. 153, comma 5 del T.U.E.L.). Si noti, inoltre, che il D.L. 78/2009, convertito in L. 102/2009, sembra rafforzare ulteriormente i compiti del responsabile del servizio finanziario laddove dispone (art. 9) che il funzionario che adotta provvedimenti che comportano impegni di spesa ha l’obbligo di accertare preventivamente che il programma dei conseguenti pagamenti sia compatibile non solo con i relativi stanziamenti di bilancio ma anche con le Capitolo 1 Gli atti dell’ente locale: struttura e presupposti del procedimento deliberativo 673 regole di finanza pubblica, vale a dire, nel caso specifico degli enti locali, con i vincoli imposti dal patto di stabilità interno; se ne deduce che il responsabile del servizio finanziario, nel concedere il visto di regolarità contabile, deve attestare anche che i pagamenti che saranno conseguenti all’impegno di spesa siano compatibili con il patto stesso. Anche le modifiche all’art. 153 del T.U.E.L. introdotte dal D.L. 174/2012 vanno nella stessa direzione laddove dispongono che il responsabile del servizio finanziario verifichi periodicamente non solo lo stato di accertamento delle entrate e di impegno delle spese ma, più in generale, la salvaguardia degli equilibri finanziari complessivi della gestione e dei vincoli di finanza pubblica. 5 Rassegna di atti di organi politici e gestionali Modello n. 1 Comune di ……………… Deliberazione del Consiglio comunale N. …… del Reg. Data ………………… Oggetto: Modifiche allo Statuto dell’Ente. Approvazione L’anno ……, il giorno …… del mese di …… alle ore … alla prima convocazione in sessione … Nella sala delle adunanze del Comune suddetto, convocato con appositi avvisi, il Consiglio comunale si è riunito con la presenza dei signori: … Assegnati In Carica n. … n. … Presenti Assenti n. … n. … Fra gli assenti sono giustificati i signori: ………… Partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza e ne cura la verbalizzazione (art. 97, comma 4, lett. a), del D.Lgs. 267/2000) il Segretario comunale Dott. ………… Il Presidente constatato che gli intervenuti sono in numero legale propone al Consiglio comunale l’approvazione della seguente proposta di deliberazione: Premesso che, sulla proposta della presente deliberazione, ha hanno espresso parere favorevole: il Responsabile del servizio interessato (art. 49 [*], comma 1 del D.Lgs. 267/2000); il Segretario comunale (artt. 49 [*], comma 2 e 97, comma 4, lett. b) del D.Lgs. 267/2000) per quanto concerne la regolarità tecnica; il Responsabile di Ragioneria, per quanto concerne la regolarità contabile (art. 49 [*], comma 1 del D.Lgs. 267/2000). Visto l’art. 6 del D.Lgs. 267/2000; Richiamata la propria precedente deliberazione n. … del …, esecutiva, con la quale questo Ente ha approvato il proprio Statuto, ai sensi del citato art. 6 del D.Lgs. 267/2000; Atteso che lo Statuto, a seguito dell’approvazione, è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione … n. … del …, nonché affisso all’Albo pretorio dell’Ente per 30 giorni consecutivi; [*] N.d.r.: Per l’esame dell’art. 49 del T.U. (nel testo novellato dal D.L. 174/2012, conv. con modif. nella L. 213/2012) si fa rinvio al Cap. I, § 4. In tale sede rileva segnalare che, nell’ipotesi di «non conformità» ai pareri di cui all’art. 49, deve essere data adeguata motivazione (dal Consiglio e dalla Giunta) nel testo della deliberazione. Capitolo 5 Rassegna di atti di organi politici e gestionali 687 Ritenuto necessario procedere alla revisione del testo dello Statuto, nelle parti in cui le novità legislative sopraggiunte hanno reso non più attuale le previsioni in esso contenute; Visto l’art. 114 della Costituzione, che, al comma 2, testualmente recita: «I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni secondo i principi fissati dalla Costituzione», attribuendo in tal modo allo Statuto la funzione di strumento basilare per la qualificazione dell’autonomia dell’Ente; Vista la legge 131/2003 (legge La Loggia), recante «Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3», la quale, all’art. 4, attua la disposizione costituzionale del richiamato art. 114, affermando che gli Enti locali hanno potestà normativa, secondo i principi fissati dalla Costituzione, che consiste nella potestà statutaria e in quella regolamentare; Atteso che ai sensi dell’art. 4, comma 2, della L. 131/2003, lo Statuto, in armonia con la Costituzione e con i principi generali in materia di organizzazione pubblica, stabilisce i principi di organizzazione e funzionamento dell’Ente, le forme di controllo, anche sostitutivo, nonché le garanzie delle minoranze e le forme di partecipazione popolare; Considerato che il citato art. 4 della L. 131/2003 evidenzia la stretta relazione che deve intercorrere tra i regolamenti di organizzazione e gestione delle funzioni dell’Ente locale e lo Statuto, nel rispetto della legislazione statale o regionale; Tenuto conto che le innovazioni del dettato costituzionale e della L. 131/2003 sono di rilevanza tale da richiedere necessariamente una revisione del testo dello Statuto dell’Ente; Viste le modifiche apportate al testo dello Statuto dell’Ente, a seguito di approfondito esame da parte della Commissione consiliare per la revisione dello Statuto, che ha concluso i propri lavori in data … come risulta dai verbali in atti; Ritenute le suddette modifiche, riportate nel testo allegato [**] al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale, meritevoli di approvazione, in quanto rispondenti alle esigenze di questo Ente; Si propone 1) la premessa costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto; 2) di approvare le modifiche apportate allo Statuto dell’Ente dalla Commissione consiliare per la revisione dello Statuto, di cui al testo allegato [**] al presente atto per formarne parte integrante e sostanziale. Il Consiglio comunale Vista ed esaminata la sopra riportata proposta di deliberazione: Con votazione [***]: — Presenti: n. …… N.d.r.: Omissis. N.d.r.: Per le modifiche statutarie si applica il comma 4 dell’art. 6 del D.Lgs. 267/2000, il quale prescrive il voto favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati. Qualora tale maggioranza non venga raggiunta, la votazione è ripetuta in successive sedute (da tenersi entro 30 giorni) e lo Statuto è approvato se ottiene per due volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati. [**] [***]