il Libro Concorso Simone
C O L L A B O R AT O R E
PROFESSIONALE
E ISTRUTTORE
A R E A A M M I N I S T R AT I VA
ENTI LOCALI
Categorie B e C
MANUALE COMPLETO
PER LA PROVA SCRITTA E ORALE
XIX Edizione
SIMONE
EDIZIONI
Gruppo Editoriale Simone
2017
Copyright © 2017 Simone S.p.A.
Via F. Russo, 33/D
80123 Napoli
www.simone.it
Tutti i diritti riservati
È vietata la riproduzione anche parziale e con
qualsiasi mezzo senza l’autorizzazione
scritta dell’editore.
gennaio 2017
328/1 • Collaboratore professionale e Istruttore - Area amministrativa
Coordinamento redazionale a cura della dott.ssa Anna Cacace
Hanno collaborato all’aggiornamento del volume i dottori:
Giovanna Basile, Claudia De Rosa, Pietro Emanuele, Beatrice Locoratolo, Giuseppe Milano,
Chiara Palladino, Alessandra Pedaci, Rocco Pezzano e Ilaria Sangiuliano
506/4 • Codice degli Enti locali
In preparazione la nuova edizione
Il Codice degli Enti Locali (nella collana editio minor) è indirizzato
a quanti, studenti universitari, partecipanti a pubblici concorsi e
operatori del diritto, abbiano la necessità di reperire in maniera
pratica ed efficace i principi e la normativa fondamentale degli
enti locali.
Il volume riporta, infatti, il TUEL (D.Lgs. 267/2000) in versione
integrale e aggiornata alle più recenti novità legislative, nonché
una selezione di leggi complementari concernenti gli aspetti più
importanti nella pratica e le materie più richieste ai pubblici
concorsi.
Completa l’opera un corredo di indici sistematico, analitico e cronologico che consentono un immediato reperimento delle norme.
Questo volume è stato stampato presso:
«PL PRINT s.r.l.»
Via Don Minzoni, n. 302 - Cercola (NA)
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La pubblicazione di questo volume, pur curato con scrupolosa attenzione dagli Autori e dalla redazione,
non comporta alcuna assunzione di responsabilità da parte degli stessi e della Casa editrice per eventuali
errori, incongruenze o difformità dai contenuti delle prove effettivamente somministrate in sede di concorso.
Premessa
Il manuale, giunto alla XIX edizione, viene incontro alle esigenze di preparazione dei concorsi
nell’ente locale nei profili professionali di «Collaboratore» e «Istruttore» dell’area amministrativa.
Infatti, senza trascurare le discipline giuridiche di base (diritto costituzionale, amministrativo,
regionale, ordinamento istituzionale e finanziario-contabile degli enti locali) la trattazione illustra
adeguatamente gli aspetti ricollegabili alle figure professionali suddette, ovvero all’attività
amministrativa dell’ente locale.
Ogni disciplina è trattata alla luce delle più significative novità normative. Tra esse segnaliamo:
— la L. 11 dicembre 2016, n. 232, legge di bilancio 2017;
— la L. 12 agosto 2016, n. 164, di modifica degli equilibri dei bilanci delle Regioni e degli enti
locali;
— il D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, Nuovo Codice dei contratti pubblici.
Non si è mancato, inoltre, di dare il giusto spazio ai decreti attuativi della cd. «riforma Madia
della P.A.» (L. 124/2015):
— il D.Lgs. 25 novembre 2016, n. 222 che ha individuato con precisione i procedimenti oggetto
di autorizzazione, S.C.I.A., silenzio-assenso o comunicazione;
— il D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 179, di modifica del Codice dell’amministrazione digitale;
— il D.Lgs. 26 agosto 2016, n. 174, Codice della giustizia contabile;
— il D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, T.U. in materia di società a partecipazione pubblica;
— il D.Lgs. 30 giugno 2016, n. 127, che ha riordinato la disciplina in materia di Conferenza di
servizi;
— il D.Lgs. 30 giugno 2016, n. 126, relativo alla segnalazione di inizio attività (S.C.I.A.);
— il D.Lgs. 20 giugno 2016, n. 116, che ha modificato il T.U. sul pubblico impiego per quanto
concerne il licenziamento disciplinare;
— il D.Lgs. 25 maggio 2016, n. 97, di revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di
prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza.
Il volume si completa con un’«Appendice teorico-operativa» finalizzata alla corretta redazione
degli atti amministrativi dell’ente locale e, dunque, utile agli utenti per il superamento della
prova pratica dei concorsi.
Indice Generale
Libro
I Diritto costituzionale
Capitolo
1
2
3
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5
6
7
8
9
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14
15
1 L’ordinamento giuridico e le fonti del diritto
La norma giuridica.......................................................................................................................................... Pag.
Le fonti del diritto............................................................................................................................................ »
Rapporti tra le fonti......................................................................................................................................... »
Le fonti dell’ordinamento italiano................................................................................................................. »
La Costituzione, le leggi di revisione costituzionale e le altre leggi costituzionali...................................... »
Gli atti giuridici dell’Unione europea............................................................................................................. »
Le fonti internazionali..................................................................................................................................... »
Le leggi ordinarie............................................................................................................................................. »
I decreti legislativi........................................................................................................................................... »
I decreti-legge.................................................................................................................................................. »
Il referendum abrogativo................................................................................................................................ »
Le fonti regionali............................................................................................................................................. »
Le fonti degli enti locali................................................................................................................................... »
I regolamenti governativi............................................................................................................................... »
La consuetudine.............................................................................................................................................. »
Capitolo
2 Lo Stato
1 Lo Stato: nozione ed elementi costitutivi...................................................................................................... 2 L’Italia e la Comunità internazionale............................................................................................................. 3 L’Italia e l’Unione europea.............................................................................................................................. Capitolo
7
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29
29
30
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32
32
33
»
»
33
35
3 I diritti e le libertà fondamentali
Sezione Prima: I diritti e i doveri dei cittadini
1 I diritti inviolabili della persona..................................................................................................................... 2 I doveri inderogabili........................................................................................................................................ 3 Il principio di uguaglianza.............................................................................................................................. Sezione Seconda: I rapporti civili
1
2
3
4
5
6
7
8
9
La libertà personale........................................................................................................................................ La libertà di domicilio..................................................................................................................................... La libertà e la segretezza della corrispondenza............................................................................................ La libertà di circolazione e di soggiorno........................................................................................................ La condizione giuridica dello straniero.......................................................................................................... La libertà di riunione....................................................................................................................................... La libertà di associazione............................................................................................................................... La libertà religiosa........................................................................................................................................... La libertà di manifestazione del pensiero...................................................................................................... Sezione Terza: I rapporti etico-sociali
1 La tutela della famiglia................................................................................................................................... 2 La cultura e la scuola...................................................................................................................................... 720 Indice Generale
3 La tutela della salute...................................................................................................................................... Pag.
4 La tutela dell’ambiente................................................................................................................................... »
35
35
Sezione Quarta: I rapporti economici
1
2
3
4
5
Il lavoro............................................................................................................................................................ La libertà sindacale......................................................................................................................................... Il diritto di sciopero......................................................................................................................................... La libertà di iniziativa economica.................................................................................................................. La proprietà..................................................................................................................................................... »
»
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36
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74
74
Posizioni soggettive e status.......................................................................................................................... »
Il diritto soggettivo.......................................................................................................................................... »
L’interesse legittimo........................................................................................................................................ »
Gli interessi semplici e gli interessi di fatto.................................................................................................... »
Gli interessi superindividuali.......................................................................................................................... »
Le azioni collettive (class action)................................................................................................................... »
75
75
76
76
77
77
Sezione Quinta: I rapporti politici
1 I partiti politici................................................................................................................................................. 2 Il diritto di voto................................................................................................................................................ 3 La legge elettorale........................................................................................................................................... Capitolo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
Il Parlamento................................................................................................................................................... Il procedimento legislativo per le leggi ordinarie.......................................................................................... Il procedimento legislativo per le leggi costituzionali.................................................................................. Il Presidente della Repubblica........................................................................................................................ Le funzioni del Presidente della Repubblica................................................................................................. La responsabilità del Capo dello Stato.......................................................................................................... Il Governo........................................................................................................................................................ Attribuzioni del Governo................................................................................................................................. La Magistratura............................................................................................................................................... La Corte costituzionale................................................................................................................................... Gli organi di rilievo costituzionale.................................................................................................................. Libro
II Diritto amministrativo
Capitolo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
1 I soggetti del diritto amministrativo. Gli enti pubblici
Lo Stato............................................................................................................................................................ Gli enti pubblici............................................................................................................................................... Gli enti pubblici economici............................................................................................................................. La riforma degli enti pubblici: la privatizzazione e il riordino...................................................................... La struttura degli enti pubblici: organi e uffici.............................................................................................. Le relazioni tra gli organi................................................................................................................................ La competenza................................................................................................................................................ Trasferimento dell’esercizio della competenza............................................................................................. L’esercizio privato di pubbliche funzioni e di pubblici servizi...................................................................... Capitolo
1
2
3
4
5
6
4 L’ordinamento della Repubblica italiana
2 Diritti soggettivi ed interessi legittimi
Indice Generale 721
Capitolo
1
2
3
4
5
6
7
8
Principi costituzionali..................................................................................................................................... Organizzazione diretta e indiretta.................................................................................................................. L’amministrazione statale centrale: organi attivi.......................................................................................... Organi consultivi............................................................................................................................................. Organi di controllo. La Corte dei conti........................................................................................................... Le aziende autonome e le agenzie................................................................................................................. Le autorità amministrative indipendenti....................................................................................................... L’organizzazione periferica dello Stato.......................................................................................................... Pag.
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79
80
81
81
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90
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95
95
96
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97
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100
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106
107
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»
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109
110
110
111
Gli obblighi della P.A....................................................................................................................................... »
La responsabilità: concetto e tipologie.......................................................................................................... »
La responsabilità civile della P.A.................................................................................................................... »
La responsabilità extracontrattuale della P.A................................................................................................ »
113
113
114
114
Capitolo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
6 I beni pubblici
I beni pubblici: generalità............................................................................................................................... I beni demaniali.............................................................................................................................................. Regime dei beni demaniali............................................................................................................................. I beni patrimoniali indisponibili..................................................................................................................... I beni patrimoniali disponibili........................................................................................................................ Capitolo
1
2
3
4
5 Patologia dell’atto amministrativo
L’invalidità dell’atto amministrativo.............................................................................................................. La nullità.......................................................................................................................................................... L’illegittimità dell’atto amministrativo.......................................................................................................... I vizi derivati degli atti presupposti................................................................................................................ L’inopportunità dell’atto amministrativo: i vizi di merito............................................................................. Il potere di riesame e gli atti di ritiro.............................................................................................................. L’annullamento d’ufficio................................................................................................................................. La revoca......................................................................................................................................................... L’abrogazione.................................................................................................................................................. Altri atti di caducazione.................................................................................................................................. Convalescenza dell’atto amministrativo....................................................................................................... Conservazione dell’atto amministrativo....................................................................................................... Capitolo
1
2
3
4
5
4 Gli atti amministrativi
Gli atti e i provvedimenti amministrativi....................................................................................................... Segue: I provvedimenti amministrativi.......................................................................................................... Gli elementi dell’atto amministrativo .......................................................................................................... Gli elementi essenziali.................................................................................................................................... Gli elementi accidentali dell’atto amministrativo......................................................................................... La struttura dell’atto amministrativo............................................................................................................ I requisiti dell’atto amministrativo................................................................................................................ Le autorizzazioni............................................................................................................................................. Le concessioni................................................................................................................................................. Altre tipologie di provvedimenti amministrativi........................................................................................... Gli atti ablativi................................................................................................................................................. I principali atti amministrativi che non sono provvedimenti....................................................................... Capitolo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
3 L’organizzazione amministrativa statale
7 Responsabilità della P.A. e verso la P.A.
722 Indice Generale
5
6
7
8
9
10
11
12
La responsabilità contrattuale della P.A........................................................................................................ La responsabilità precontrattuale................................................................................................................. La responsabilità nei confronti della P.A........................................................................................................ La responsabilità patrimoniale: generalità................................................................................................... La responsabilità amministrativa per danno erariale................................................................................... La responsabilità contabile............................................................................................................................ La responsabilità civile verso i terzi............................................................................................................... L’illecito amministrativo................................................................................................................................. Pag.
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115
115
116
116
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118
118
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»
120
120
121
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»
122
123
124
125
125
1 L’ambito della giurisdizione del G.O.............................................................................................................. »
2 Le azioni ammissibili nei confronti della P.A................................................................................................. »
3 Esecuzione delle sentenze dell’A.G.O............................................................................................................. »
126
127
128
Capitolo
8 La giustizia amministrativa
Sezione Prima: Il sistema di giustizia amministrativa
1 La giustizia amministrativa: definizione........................................................................................................ 2 Il sistema della tutela giurisdizionale............................................................................................................ 3 Il Codice del processo amministrativo........................................................................................................... Sezione Seconda: La tutela in sede amministrativa
1
2
3
4
5
Principi generali.............................................................................................................................................. Il ricorso amministrativo................................................................................................................................. Il ricorso gerarchico......................................................................................................................................... Il ricorso in opposizione.................................................................................................................................. Il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica................................................................................. Sezione Terza: La tutela davanti al giudice ordinario
Sezione Quarta: La tutela giurisdizionale amministrativa
1
2
3
4
5
6
La tutela giurisdizionale dinanzi al giudice amministrativo ........................................................................ La giurisdizione amministrativa: articolazioni e tipologie di giudizio......................................................... La giurisdizione generale di legittimità.......................................................................................................... La giurisdizione esclusiva............................................................................................................................... La giurisdizione di merito............................................................................................................................... Il sistema delle azioni esperibili dinanzi al G.A.............................................................................................. »
»
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»
129
130
131
132
133
133
1 La giurisdizione della Corte dei conti............................................................................................................. »
2 Le altre giurisdizioni amministrative speciali................................................................................................ »
135
138
Sezione Quinta: Le giurisdizioni amministrative speciali
Capitolo
9 Il processo amministrativo
Sezione Prima: Il giudizio di primo grado dinanzi al G.A.
1 Il processo amministrativo............................................................................................................................. 2 Lo svolgimento del giudizio............................................................................................................................ 3 Il giudizio di ottemperanza............................................................................................................................. »
»
»
139
140
143
»
»
146
148
Sezione Seconda: Le impugnazioni e i riti speciali
1 L’impugnativa delle sentenze dei T.A.R.......................................................................................................... 2 I riti speciali..................................................................................................................................................... Indice Generale 723
Libro
III
Capitolo
1
2
3
4
1 Le vicende del regionalismo italiano
Regioni e Costituzione: le scelte dei costituenti............................................................................................ Pag. 151
L’attuazione dell’ordinamento regionale...................................................................................................... »
151
Il successivo sviluppo del regionalismo italiano: la riforma costituzionale del 2001.................................. »
152
L’attuazione della riforma costituzionale del 2001: la cd. legge La Loggia.................................................. »
154
Capitolo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Diritto regionale
2 Gli elementi costitutivi e il sistema di governo delle Regioni
L’assetto territoriale della Repubblica........................................................................................................... Elementi costitutivi delle Regioni.................................................................................................................. Autonomia e natura giuridica delle Regioni.................................................................................................. Il sistema di governo regionale...................................................................................................................... Il Consiglio regionale...................................................................................................................................... La Giunta regionale......................................................................................................................................... Il Presidente della Regione............................................................................................................................. Il Difensore civico regionale............................................................................................................................ Il controllo dello Stato sulla funzionalità degli organi.................................................................................. »
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»
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»
155
156
156
157
157
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»
»
164
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»
167
168
169
169
170
171
171
172
172
La potestà regolamentare delle Regioni........................................................................................................ »
L’esercizio delle funzioni amministrative e l’inversione della regola del parallelismo............................... »
Il principio della sussidiarietà verticale......................................................................................................... »
La sussidiarietà orizzontale............................................................................................................................ »
Il controllo sugli atti amministrativi regionali............................................................................................... »
174
175
176
177
177
Capitolo
3 La potestà statutaria
1 Gli Statuti regionali nella Costituzione.......................................................................................................... 2 Il contenuto degli Statuti................................................................................................................................ Capitolo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Percorso storico e attuale forma dell’autonomia legislativa........................................................................ La potestà legislativa esclusiva spettante allo Stato.................................................................................... La potestà legislativa concorrente spettante alle Regioni............................................................................ La potestà legislativa residuale spettante alle Regioni................................................................................. La potestà legislativa delle Regioni a Statuto speciale................................................................................. Il regionalismo differenziato.......................................................................................................................... I limiti all’attività legislativa regionale........................................................................................................... Il procedimento di formazione delle leggi regionali..................................................................................... I controlli sulle leggi regionali........................................................................................................................ Capitolo
1
2
3
4
5
Capitolo
1
2
3
4
4 La potestà legislativa
5 La potestà regolamentare e l’esercizio delle funzioni amministrative
6 La potestà finanziaria
Cenni introduttivi: l’art. 119 Cost................................................................................................................... La finanza ordinaria........................................................................................................................................ Il fondo perequativo....................................................................................................................................... La finanza straordinaria.................................................................................................................................. »
»
»
»
179
179
180
180
724 Indice Generale
5
6
7
8
9
Il parallelismo funzioni-risorse....................................................................................................................... Pag. 181
Il patrimonio regionale................................................................................................................................... »
181
Il federalismo fiscale: La L. 42/2009............................................................................................................... »
181
La riforma del sistema impositivo delle Regioni: il D.Lgs. 68/2011.............................................................. »
183
Il federalismo demaniale: D.Lgs. 85/2010 (Rinvio)........................................................................................ »
183
Capitolo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
7 I rapporti fra i diversi livelli di governo
La funzione di indirizzo e coordinamento dello Stato.................................................................................. Il sistema delle conferenze............................................................................................................................. La Commissione parlamentare per le questioni regionali............................................................................ La Cabina di regia nazionale.......................................................................................................................... I poteri sostitutivi di Stato e Regioni.............................................................................................................. Il Rappresentante dello Stato per i rapporti con le autonomie.................................................................... Le Regioni e gli enti locali............................................................................................................................... Le Regioni e il diritto internazionale.............................................................................................................. I rapporti tra le Regioni e l’Unione europea................................................................................................... »
»
»
»
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»
»
»
184
184
186
186
186
188
188
189
191
»
»
»
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»
»
»
»
197
197
198
198
199
201
202
203
204
Natura e caratteri............................................................................................................................................ »
Elementi costitutivi......................................................................................................................................... »
Revisione delle Circoscrizioni provinciali e istituzione di nuove Province.................................................. »
Le funzioni della Provincia............................................................................................................................. »
Nuovo quadro delle funzioni provinciali in base alla L. 56/2014.................................................................. »
209
210
210
211
213
Libro
IV Ordinamento degli enti locali
Parte I
Caratteri generali e funzioni
Capitolo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Caratteri fondamentali................................................................................................................................... Elementi costitutivi......................................................................................................................................... Il territorio....................................................................................................................................................... Istituzione di nuovi Comuni............................................................................................................................ Fusione di Comuni.......................................................................................................................................... La popolazione................................................................................................................................................ Demanio e patrimonio comunale.................................................................................................................. Circoscrizioni comunali e altre forme di decentramento............................................................................. Funzioni del Comune...................................................................................................................................... Capitolo
1
2
3
4
5
Capitolo
1
2
3
4
1 Il Comune: caratteri, elementi costitutivi e funzioni
2 La Provincia: caratteri, elementi costitutivi e funzioni
3 Le Città metropolitane e Roma capitale
Origine storico-normativa delle Città metropolitane................................................................................... »
Le nuove Città metropolitane istituite dalla L. 56/2014................................................................................ »
Organi della Città metropolitana................................................................................................................... »
Lo status di «Roma capitale».......................................................................................................................... »
216
217
218
220
Indice Generale 725
Capitolo
1
2
3
4
5
6
7
4 Partecipazione del cittadino alla vita dell’ente
Premessa......................................................................................................................................................... Pag. 223
Le libere forme associative e gli organismi di partecipa­zione...................................................................... »
223
Il diritto di petizione, le istanze, le proposte................................................................................................. »
224
La consultazione popolare............................................................................................................................. »
224
I referendum locali.......................................................................................................................................... »
225
L’azione popolare............................................................................................................................................ »
225
Il difensore civico............................................................................................................................................ »
226
Parte II
Autonomia statutaria e regolamentare
Capitolo
1
2
3
4
5
L’autonomia statutaria: fondamento e limiti................................................................................................ »
Il contenuto dello statuto............................................................................................................................... »
Lo Statuto della Città metropolitana............................................................................................................. »
Il procedimento di formazione degli Statuti.................................................................................................. »
La pubblicazione............................................................................................................................................. »
Capitolo
1
2
3
4
1 Autonomia statutaria
227
227
228
229
230
2 Autonomia regolamentare
La potestà regolamentare degli enti locali.................................................................................................... »
La violazione delle disposizioni regolamentari............................................................................................. »
Tipologie di regolamenti: art. 7 del T.U.......................................................................................................... »
Profili procedurali........................................................................................................................................... »
231
232
232
233
Parte III
Organi di governo e sistema elettorale
Capitolo
1
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15
1 Organi del Comune: struttura e competenze
Gli organi del Comune.................................................................................................................................... Il Consiglio comunale..................................................................................................................................... I consiglieri...................................................................................................................................................... Funzionamento del Consiglio......................................................................................................................... Organismi interni al Consiglio........................................................................................................................ Il Presidente del Consiglio comunale............................................................................................................. La Giunta......................................................................................................................................................... Gli assessori..................................................................................................................................................... Competenze della Giunta............................................................................................................................... Il Sindaco......................................................................................................................................................... Le funzioni del Sindaco quale capo dell’amministrazione comunale.......................................................... Le funzioni del Sindaco quale ufficiale di Governo....................................................................................... Ulteriori poteri del Sindaco in materia di sicurezza urbana......................................................................... Il potere di ordinanza del Sindaco................................................................................................................. Il Vicesindaco................................................................................................................................................... »
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248
726 Indice Generale
Capitolo
1
2
3
2 Organi della Provincia: struttura e competenze
Gli organi della Provincia: la disciplina del TUEL.......................................................................................... Pag. 249
La riforma degli organi provinciali avanzata dal Governo Monti e la sua declaratoria di incostituzionalità.................................................................................................................................................................... »
250
Il nuovo assetto degli organi provinciali in base alla L. 56/2014.................................................................. »
251
Capitolo
3 Sistema elettorale
Premessa: il sistema elettorale locale................................................................................................................... »
253
»
»
»
254
255
255
Introduzione.................................................................................................................................................... »
L’elezione diretta del Presidente della Provincia nel T.U.............................................................................. »
Elezione del Consiglio provinciale nella disciplina del TUEL........................................................................ »
Il sistema di elezione indiretta degli organi provinciali ex L. 56/2014.......................................................... »
L’elezione degli organi della Città metropolitana......................................................................................... »
256
257
257
259
260
Sezione Prima: Elezione degli organi comunali
1 Elezione del Sindaco e del Consiglio nei Comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti........................ 2 Elezione del Sindaco nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti......................................... 3 Elezione del Consiglio nei Comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti....................................... Sezione Seconda: Elezione degli organi provinciali e della Città metropolitana
1
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Capitolo
1
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12
di amministratore locale
Requisiti per l’elettorato................................................................................................................................. Obbligo di opzione in caso di cumulo delle cariche...................................................................................... Incandidabilità................................................................................................................................................ Sospensione e decadenza di diritto a seguito di condanne penali.............................................................. Ineleggibilità.................................................................................................................................................... Incompatibilità................................................................................................................................................ Impedimenti e cause di incompatibilità alla carica di assessore................................................................. Particolari cause di incompatibilità e di ineleggibilità alla carica di Sindaco e di Presidente della Provincia............................................................................................................................................................... Altre cause di incompatibilità per i componenti degli organi di indirizzo recate dal D.Lgs. 39/2013......... Decadenza dalle cariche per perdita delle condizioni di eleggibilità o per sopravvenuta incompatibilità..... Ipotesi di decadenza ricavabili dalla L. 56/2014............................................................................................ Inconferibilità degli incarichi.......................................................................................................................... »
»
»
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272
272
Definizione di amministratore locale............................................................................................................. »
Doveri e condizione giuridica......................................................................................................................... »
Prerogative degli amministratori che sono lavoratori dipendenti............................................................... »
Indennità di funzione e gettoni di presenza.................................................................................................. »
La gratuità delle cariche presso Province, Città metropolitane e Unioni di Comuni.................................. »
Rimborsi e assicurazioni................................................................................................................................. »
274
274
275
276
277
277
Capitolo
1
2
3
4
5
6
4 Cause di incandidabilità, di ineleggibilità e di incompatibilità alla carica
5 Status degli amministratori locali
Indice Generale 727
Parte IV
Unioni di Comuni e altre forme associative
Capitolo
1
2
3
4
5
6
7
Introduzione.................................................................................................................................................... Pag. 279
Le Unioni di Comuni: definizione................................................................................................................... »
279
Potestà statutaria e regolamentare delle Unioni di Comuni........................................................................ »
280
L’esercizio associato delle funzioni fondamentali mediante l’Unione di Comuni....................................... »
280
Organi delle Unioni di Comuni....................................................................................................................... »
281
Le Comunità montane.................................................................................................................................... »
282
Le Comunità isolane o di arcipelago.............................................................................................................. »
284
Capitolo
1
2
3
4
5
1 Unioni di Comuni e Comunità montane, isolane o d’arcipelago
2 Altre forme associative tra enti locali
Generalità........................................................................................................................................................ »
Le convenzioni................................................................................................................................................ »
I Consorzi......................................................................................................................................................... »
Esercizio associato di funzioni e servizi da parte dei Comuni...................................................................... »
Gli accordi di programma............................................................................................................................... »
285
285
286
287
288
Parte V
Il regime dei controlli
Capitolo
1
2
3
4
5
6
7
Il controllo amministrativo............................................................................................................................. Tipologie di controlli....................................................................................................................................... I controlli sugli atti.......................................................................................................................................... I controlli sugli organi e sugli enti.................................................................................................................. I controlli sull’attività...................................................................................................................................... Excursus normativo fino alla riforma del Titolo V della Costituzione........................................................... Nuovi profili evolutivi dell’attività di controllo.............................................................................................. »
»
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»
290
290
291
291
292
292
293
Il controllo di legittimità: artt. 126 e 127 T.U.................................................................................................. »
Il controllo eventuale su richiesta del Prefetto: art. 135 T.U......................................................................... »
Il controllo sostitutivo: artt. 136 e 137 T.U..................................................................................................... »
L’annullamento straordinario: art. 138 T.U.................................................................................................... »
294
294
295
295
Capitolo
1
2
3
4
Capitolo
1
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3
4
5
6
1 L’attività di controllo: generalità e quadro normativo di riferimento
2 Il controllo sugli atti
3 Il controllo sugli organi
Premessa......................................................................................................................................................... Scioglimento del Consiglio comunale e provinciale: art. 141 T.U................................................................. La procedura di scioglimento ex art. 141 T.U................................................................................................. Scioglimento dei Consigli per fenomeni di infiltrazione e condizionamento di tipo mafioso.................... Le altre ipotesi di scioglimento dell’organo consiliare................................................................................. Rimozione e sospensione degli amministratori locali: art. 142 T.U.............................................................. Capitolo
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296
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301
302
»
304
4 Il controllo della gestione
1 I controlli interni nell’ambito delle pubbliche amministrazioni................................................................... 728 Indice Generale
2 Il controllo di gestione.................................................................................................................................... Pag. 306
3 Il Collegio dei revisori...................................................................................................................................... »
308
4 I controlli esterni: la Corte dei conti............................................................................................................... »
310
Parte VI
Servizi pubblici locali: forme di gestione
Capitolo Unico La gestione dei servizi pubblici locali
1
2
3
4
5
6
7
Nozione di pubblico servizio locale............................................................................................................... La qualità dei servizi pubblici locali: carta dei servizi e tutela degli utenti.................................................. La gestione dei servizi pubblici nell’ordinamento europeo......................................................................... Gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica......................................................................... Gestione dei servizi pubblici locali privi di rilevanza economica................................................................. Società per la trasformazione urbanistica..................................................................................................... La razionalizzazione delle società partecipate dagli enti locali................................................................... Libro
313
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356
357
V Il pubblico impiego locale
Capitolo
1
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»
1 L’evoluzione normativa della disciplina del pubblico impiego
Il rapporto di pubblico impiego...................................................................................................................... Il quadro normativo antecedente il processo di privatizzazione................................................................. La riforma del pubblico impiego (D.Lgs. 29/1993)........................................................................................ La seconda privatizzazione del pubblico impiego........................................................................................ Il Testo Unico del pubblico impiego (D.Lgs. 165/2001)................................................................................. La riforma Brunetta: L. 15/2009 e D.Lgs. 150/2009........................................................................................ L’attuazione della riforma Brunetta negli enti locali e il «sistema» della performance.............................. Gli interventi legislativi successivi alla terza riforma del pubblico impiego................................................ Capitolo
2 Il lavoro alle dipendenze degli enti locali
Sezione Prima: Il sistema delle fonti
1
2
3
4
5
Quadro sintetico delle fonti del rapporto di lavoro dei dipendenti degli enti locali................................... Il personale degli enti locali nella contrattazione collettiva......................................................................... La contrattazione collettiva dopo la riforma Brunetta................................................................................. Il procedimento di contrattazione collettiva alla luce della riforma Brunetta............................................ Il sistema di classificazione del personale degli enti locali.......................................................................... Sezione Seconda: Regime giuridico dei dipendenti degli enti locali
1
2
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5
6
7
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9
10
Le norme sull’accesso negli enti locali........................................................................................................... L’ordinamento generale degli uffici e dei servizi........................................................................................... Gli uffici di staff................................................................................................................................................ Le dotazioni organiche................................................................................................................................... Costituzione del rapporto di lavoro............................................................................................................... Periodo di prova.............................................................................................................................................. I diritti patrimoniali e non patrimoniali......................................................................................................... Orario di servizio e orario di lavoro................................................................................................................ Ferie................................................................................................................................................................. Permessi.......................................................................................................................................................... Indice Generale 729
11
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13
14
Assenze............................................................................................................................................................ Pag. 358
Aspettativa...................................................................................................................................................... »
363
La disciplina delle cause di estinzione del rapporto di lavoro..................................................................... »
364
Le forme flessibili di impiego.......................................................................................................................... »
367
Capitolo
1
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La distinzione tra poteri di indirizzo e poteri di gestione.............................................................................. Le competenze dei dirigenti locali................................................................................................................. La riforma Brunetta e la disciplina della dirigenza....................................................................................... Conferimento e revoca degli incarichi dirigenziali........................................................................................ I Comuni privi di personale di qualifica dirigenziale..................................................................................... Gli assessori-dirigenti nei Comuni con meno di 5.000 abitanti.................................................................... Gli incarichi a contratto e le collaborazioni autonome................................................................................. Gli obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi di collaborazione o consulenza............... L’inconferibilità e l’incompatibilità degli incarichi dirigenziali e di responsabilità amministrativa di
vertice: il D.Lgs. 39/2013................................................................................................................................. La delega delle funzioni dirigenziali............................................................................................................... »
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393
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403
406
La funzione amministrativa e la modernizzazione della P.A......................................................................... »
Gli atti giuridici della Pubblica Amministrazione.......................................................................................... »
Attività vincolata e attività discrezionale della P.A........................................................................................ »
I principi costituzionali dell’attività amministrativa..................................................................................... »
Segue: Il principio di trasparenza .................................................................................................................. »
411
412
412
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Capitolo
1
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5 Obblighi e responsabilità dei dipendenti degli enti locali
Concetto e forme di responsabilità................................................................................................................ La responsabilità disciplinare........................................................................................................................ Obblighi del dipendente................................................................................................................................. Obblighi e responsabilità dei dirigenti........................................................................................................... I Codici di comportamento............................................................................................................................. Il Codice disciplinare....................................................................................................................................... La responsabilità disciplinare per condotte pregiudizievoli per l’amministrazione................................... Il licenziamento disciplinare ex D.Lgs. 116/2016........................................................................................... Il procedimento disciplinare nella riforma Brunetta.................................................................................... Libro
amministrativa dell’ente locale.
Il procedimento e la tutela della privacy
VI L’attività
Capitolo
1
2
3
4
5
4 Il Segretario comunale e provinciale e il Direttore generale
Excursus storico e inquadramento giuridico................................................................................................. Le funzioni nella disciplina del Testo Unico................................................................................................... Il ruolo del Segretario comunale o provinciale nella prevenzione della corruzione................................... Il reclutamento e la formazione dei Segretari............................................................................................... Nomina e revoca............................................................................................................................................. La disciplina del rapporto di lavoro............................................................................................................... Il Segretario privo di incarico, non confermato o revocato.......................................................................... Il Vicesegretario comunale e provinciale....................................................................................................... L’Agenzia autonoma per la gestione dell’albo dei Segretari comunali e provinciali................................... Il Direttore generale........................................................................................................................................ Capitolo
1
2
3
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3 La dirigenza locale
1 Attività amministrativa: nozione, forme e principi regolatori
730 Indice Generale
Capitolo
1
2
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5
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9
10
Definizione e caratteri..................................................................................................................................... La L. 241/1990 sul procedimento amministrativo......................................................................................... I principi dell’azione amministrativa nell’ordinamento nazionale e in quello europeo............................. Tempistiche procedimentali e profili di responsabilità................................................................................ Segue: La tutela giurisdizionale del cittadino in caso di silenzio della P.A.................................................. Le fasi del procedimento amministrativo...................................................................................................... Il responsabile del procedimento.................................................................................................................. La partecipazione al procedimento............................................................................................................... La semplificazione dell’azione amministrativa............................................................................................. L’ambito di applicazione della L. 241/1990................................................................................................... Pag.
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441
E-government ed informatizzazione: la trasparenza «digitale»................................................................... »
Il Codice dell’amministrazione digitale......................................................................................................... »
P.A. digitale e diritti dei cittadini e delle imprese.......................................................................................... »
Gli strumenti della P.A. digitale...................................................................................................................... »
La posta elettronica certificata (PEC)............................................................................................................. »
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443
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Capitolo
1
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Capitolo
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4 L’informatizzazione della pubblica amministrazione
5 Il diritto di accesso ai documenti amministrativi
L’evoluzione della P.A. nella prospettiva della trasparenza, pubblicità e accessibilità dei documenti
amministrativi................................................................................................................................................. Il diritto di accesso (artt. 22 e seguenti L. 241/1990)..................................................................................... I soggetti passivi.............................................................................................................................................. I limiti all’esercizio del diritto di accesso....................................................................................................... Modalità di esercizio....................................................................................................................................... L’accesso civico............................................................................................................................................... La tutela del diritto di accesso....................................................................................................................... Il diritto di accesso e di informazione negli enti locali (art. 10 TUEL).......................................................... Il diritto di accesso dei consiglieri comunali e provinciali............................................................................ Gli uffici per le relazioni con il pubblico......................................................................................................... Capitolo
1
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3 La documentazione amministrativa
Il Testo Unico sulla documentazione amministrativa (D.P.R. 445/2000)...................................................... L’attività di certificazione................................................................................................................................ La «decertificazione» nel rapporto tra P.A. e cittadini: l’attuale ruolo dei certificati................................... Le autocertificazioni: nozione e tipologie...................................................................................................... Le dichiarazioni sostitutive di certificazioni.................................................................................................. Le dichiarazioni sostitutive di atti di notorietà.............................................................................................. Le modalità di redazione e presentazione delle dichiarazioni sostitutive................................................... Capitolo
1
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2 Il procedimento amministrativo
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463
6 Il trattamento dei dati personali e la pubblica amministrazione
La riservatezza come limite alla trasparenza nella L. 241/1990................................................................... La tutela della privacy..................................................................................................................................... I dati personali................................................................................................................................................ I soggetti che effettuano il trattamento dei dati........................................................................................... I principi applicabili al trattamento dei dati nella p.a................................................................................... Regole applicabili al trattamento dati........................................................................................................... I dati personali comuni: trattamento, comunicazione e diffusione............................................................. Il trattamento dei dati sensibili...................................................................................................................... Indice Generale 731
9
10
11
Il trattamento dei dati giudiziari.................................................................................................................... Pag. 464
La diffusione dei dati personali tramite pubblicazione sui siti web delle amministrazioni. Limiti alla
trasparenza ..................................................................................................................................................... »
465
Riservatezza ed accesso................................................................................................................................. »
466
Libro
VII I servizi comunali di interesse statale
Capitolo
1
2
3
4
5
6
7
Lineamenti fondamentali dello stato civile................................................................................................... Gli uffici dello stato civile: generalità............................................................................................................. L’ufficiale di stato civile................................................................................................................................... Gli atti di stato civile e l’archivio informatico................................................................................................ I registri dello stato civile................................................................................................................................ Le unioni civili tra persone dello stesso sesso: regolamentazione e registrazione..................................... Rettificazione e correzione degli atti di stato civile....................................................................................... »
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484
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485
487
La riforma della leva militare......................................................................................................................... »
Le liste di leva: formazione, gestione e consultazione.................................................................................. »
Compiti dei Comuni in caso di riattivazione della leva................................................................................. »
Il servizio civile nazionale............................................................................................................................... »
488
489
490
491
Capitolo
1
2
3
4
5
6
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9
Capitolo
1
2
3
4
5
6
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8
9
10
2 I servizi anagrafici e statistici
Generalità e fonti............................................................................................................................................. L’ufficiale dell’anagrafe................................................................................................................................... L’anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR)........................................................................... Adempimenti anagrafici................................................................................................................................. Formazione e ordinamento delle schede anagrafiche................................................................................. Certificazioni anagrafiche............................................................................................................................... Comunicazione del cambio di residenza al Dipartimento per i trasporti.................................................... Il rilascio della carta d’identità....................................................................................................................... I servizi statistici.............................................................................................................................................. Capitolo
1
2
3
4
1 Lo stato civile
3 Il servizio militare di leva e professionale
4 I servizi elettorali
Introduzione.................................................................................................................................................... Il Responsabile dell’ufficio elettorale comunale........................................................................................... La Commissione elettorale comunale (CEC)................................................................................................. Le liste elettorali.............................................................................................................................................. La revisione delle liste elettorali.................................................................................................................... Lo schedario elettorale e il fascicolo personale............................................................................................ La Commissione elettorale circondariale...................................................................................................... I compiti dei Comuni in occasione delle consultazioni elettorali................................................................. L’albo delle persone idonee all’ufficio di scrutatore di seggio elettorale.................................................... L’albo delle persone idonee all’ufficio di Presidente di seggio elettorale.................................................... »
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495
496
496
497
732 Indice Generale
Libro
VIII
Capitolo
I settori organici di interesse statale
1 Il conferimento di funzioni e compiti a Regioni ed enti locali
1 Il trasferimento delle funzioni ex D.P.R. 616/1977......................................................................................... Pag. 501
2 Il conferimento di funzioni ex L. 59/1997: il D.Lgs. 112/1998........................................................................ »
501
Capitolo
1
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3
4
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6
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9
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12
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16
17
18
19
2 Sviluppo economico e attività produttive
Nozione............................................................................................................................................................ Artigianato....................................................................................................................................................... Industria.......................................................................................................................................................... Lo sportello unico per le attività produttive.................................................................................................. Energia............................................................................................................................................................. Miniere e risorse geotermiche........................................................................................................................ Il commercio: nozione . .................................................................................................................................. Evoluzione storico-normativa della disciplina del commercio.................................................................... Il commercio all’ingrosso e al dettaglio......................................................................................................... Apertura, trasferimento e ampliamento degli esercizi commerciali............................................................ Cessazione e trasferimento di gestione o di proprietà dell’attività.............................................................. La vendita dei prodotti agricoli...................................................................................................................... Forme speciali di vendita al dettaglio............................................................................................................ L’apparato sanzionatorio................................................................................................................................ La somministrazione di alimenti e bevande.................................................................................................. Orari e giorni di chiusura degli esercizi commerciali e di somministrazione............................................... Fiere e mercati................................................................................................................................................. Il commercio al dettaglio su aree pubbliche................................................................................................. Turismo............................................................................................................................................................ Capitolo
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539
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3 Territorio, ambiente e infrastrutture
Introduzione........................................................................................................................................................... Sezione Prima: Territorio e urbanistica
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Il conferimento di funzioni ex D.Lgs. 112/1998.............................................................................................. L’urbanistica e la pianificazione territoriale.................................................................................................. I piani territoriali di coordinamento.............................................................................................................. I piani programmatici..................................................................................................................................... La pianificazione urbanistica di attuazione.................................................................................................. L’edilizia........................................................................................................................................................... I titoli abilitativi............................................................................................................................................... La segnalazione certificata di agibilità . ........................................................................................................ L’espropriazione per pubblica utilità............................................................................................................. Il catasto.......................................................................................................................................................... I beni paesaggistici......................................................................................................................................... L’autorizzazione paesaggistica....................................................................................................................... L’edilizia residenziale pubblica...................................................................................................................... Sezione Seconda: Protezione della natura, tutela dall’inquinamento e difesa del suolo
1
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Quadro normativo in materia ambientale.................................................................................................... Funzioni di carattere generale e di protezione della flora e della fauna...................................................... Inquinamento idrico....................................................................................................................................... Inquinamento atmosferico............................................................................................................................. Indice Generale 733
5 La gestione dei rifiuti...................................................................................................................................... Pag. 544
6 Inquinamento acustico................................................................................................................................... »
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7 Inquinamento elettromagnetico.................................................................................................................... »
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Sezione Terza: Altri settori di intervento
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Opere pubbliche............................................................................................................................................. Viabilità............................................................................................................................................................ Trasporti.......................................................................................................................................................... Protezione civile.............................................................................................................................................. »
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Nozione di polizia amministrativa................................................................................................................. »
Distinzione tra polizia generale e polizia locale............................................................................................ »
I compiti di polizia spettanti agli enti locali................................................................................................... »
Il servizio di polizia municipale...................................................................................................................... »
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Capitolo
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Nozione............................................................................................................................................................ Tutela della salute........................................................................................................................................... Servizi sociali................................................................................................................................................... Istruzione scolastica....................................................................................................................................... Formazione professionale.............................................................................................................................. I beni culturali................................................................................................................................................. Lo spettacolo e lo sport.................................................................................................................................. Capitolo
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Libro
5 Polizia locale
IX L’ordinamento finanziario-contabile e l’attività contrattuale
Capitolo
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4 Servizi alla persona e alla comunità
1 Le entrate degli enti locali
L’autonomia finanziaria degli enti locali........................................................................................................ »
Il patto di stabilità interno e il suo superamento.......................................................................................... »
La riforma del sistema impositivo dei Comuni: il D.Lgs. 23/2011................................................................. »
Le entrate tributarie dei Comuni.................................................................................................................... »
Le principali entrate tributarie delle Province e delle Città metropolitane................................................. »
Le entrate da trasferimenti............................................................................................................................. »
Altre entrate.................................................................................................................................................... »
Capitolo
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2 L’ordinamento contabile
Introduzione........................................................................................................................................................... »
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Sezione Prima: L’ordinamento contabile previgente
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Fonti normative............................................................................................................................................... L’ambito di applicazione e la potestà regolamentare................................................................................... Principi, caratteristiche, struttura del bilancio............................................................................................. Il piano esecutivo di gestione (PEG)............................................................................................................... Predisposizione e approvazione del bilancio................................................................................................ Gli allegati al bilancio di previsione annuale................................................................................................. La gestione del bilancio.................................................................................................................................. I risultati della gestione.................................................................................................................................. 734 Indice Generale
Sezione Seconda: Il nuovo ordinamento contabile
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L’attuazione della riforma: il D.Lgs. 118/2011................................................................................................ Le regole contabili uniformi: principi contabili generali e applicati............................................................. Il piano dei conti integrato............................................................................................................................. Gli schemi di bilancio comuni........................................................................................................................ I principali documenti di programmazione .................................................................................................. La gestione del bilancio.................................................................................................................................. Il rendiconto della gestione............................................................................................................................ Il bilancio consolidato.................................................................................................................................... Il dissesto e il riequilibrio................................................................................................................................ Pag.
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Nozioni introduttive........................................................................................................................................ »
I soggetti investiti di mansioni di interesse pubblico.................................................................................... »
I pubblici ufficiali............................................................................................................................................. »
Gli incaricati di un pubblico servizio.............................................................................................................. »
Le persone esercenti un servizio di pubblica necessità................................................................................ »
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L’azione amministrativa «privatizzata».......................................................................................................... Classificazione dei contratti della P.A............................................................................................................ Il diritto dei contratti pubblici: il nuovo Codice dei contratti....................................................................... L’ambito di applicazione del Codice.............................................................................................................. Segue: I contratti sopra soglia e sotto soglia................................................................................................. I principi generali per l’aggiudicazione e l’esecuzione di appalti e concessioni.......................................... Il Responsabile unico del procedimento negli appalti e nelle concessioni................................................. La fase propedeutica alla gara: pianificazione, programmazione e progettazione.................................... La qualificazione e l’aggregazione delle stazioni appaltanti........................................................................ La procedura di evidenza pubblica................................................................................................................ L’esecuzione del contratto.............................................................................................................................. Segue: Gli «acquisti» centralizzati.................................................................................................................. Ripartizione delle competenze fra Consiglio, Giunta e dirigenti in materia di contratti............................. Libro
X
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3 L’attività contrattuale
I reati contro la pubblica amministrazione
1 I reati contro la pubblica amministrazione in generale
2 I delitti dei pubblici ufficiali contro la pubblica amministrazione
Il peculato (art. 314 c.p.)................................................................................................................................. Peculato mediante profitto dell’errore altrui (art. 316 c.p.)......................................................................... Malversazione a danno dello Stato (art. 316bis c.p.).................................................................................... Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316ter c.p.)..................................................... Concussione (art. 317 c.p.)............................................................................................................................. I reati di corruzione dopo la L. 190/2012........................................................................................................ Corruzione per l’esercizio della funzione (corruzione impropria) (art. 318 c.p.)......................................... Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (corruzione propria) (art. 319 c.p.)............................ Corruzione in atti giudiziari (art. 319ter c.p.)................................................................................................. Induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319quater c.p.)........................................................... Istigazione alla corruzione (art. 322 c.p.)....................................................................................................... Abuso d’ufficio (art. 323 c.p.).......................................................................................................................... Utilizzazione di invenzioni o scoperte conosciute per ragioni di ufficio (art. 325 c.p.)............................... Rivelazione e utilizzazione di segreti d’ufficio (art. 326 c.p.)........................................................................ »
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Rifiuto di atti d’ufficio e omissione (art. 328 c.p.).......................................................................................... Pag. 644
Rifiuto o ritardo di obbedienza commesso da un militare o da un agente della forza pubblica (art. 329 c.p.)..... »
645
Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331 c.p.)................................................. »
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Sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento
penale o dall’Autorità amministrativa (art. 334 c.p.).................................................................................... »
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Violazione colposa di doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro (art. 335 c.p.)............ »
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Violenza o minaccia a un pubblico ufficiale (art. 336 c.p.)............................................................................ Resistenza a un pubblico ufficiale (art. 337 c.p.)........................................................................................... Occultamento, custodia o alterazione di mezzi di trasporto (art. 337bis c.p.)............................................ Violenza o minaccia ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario (art. 338 c.p.).............................. Interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità (art. 340 c.p.)........... La reintroduzione dell’oltraggio a pubblico ufficiale (art. 341bis c.p.)........................................................ Oltraggio ad un Corpo politico, amministrativo o giudiziario (art. 342 c.p.)............................................... Oltraggio ad un magistrato in udienza (art. 343 c.p.).................................................................................... Millantato credito (art. 346 c.p.)..................................................................................................................... Usurpazione di funzioni pubbliche (art. 347 c.p.)......................................................................................... Abusivo esercizio di una professione (art. 348 c.p.)...................................................................................... Violazione di sigilli (art. 349 c.p.).................................................................................................................... Violazione della pubblica custodia di cose (art. 351 c.p.)............................................................................. Turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.).................................................................................................... Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353bis c.p.).............................................. Astensione dagli incanti (art. 354 c.p.)........................................................................................................... Inadempimento di contratti di pubbliche forniture (art. 355 c.p.)............................................................... Frode nelle pubbliche forniture (art. 356 c.p.)............................................................................................... La codificazione della cd. reazione legittima ad atti arbitrari del pubblico ufficiale (art. 393bis c.p.)....... Capitolo
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3 I delitti dei privati contro la pubblica amministrazione
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4 Le contravvenzioni concernenti l’attività sociale della pubblica amministrazione
La sistematica del codice e la disciplina........................................................................................................ Inosservanza dei provvedimenti dell’autorità (art. 650 c.p.)........................................................................ Inosservanza dell’obbligo dell’istruzione elementare dei minori (art. 731 c.p.)......................................... Abrogazione dell’art. 732 c.p.......................................................................................................................... Danneggiamento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale (art. 733 c.p.)........................ Distruzione o deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto (art. 733bis c.p.).......................... Distruzione o deturpamento di bellezze naturali (art. 734 c.p.)................................................................... Appendice Guida alla prova teorico-pratica e alla redazione degli atti
Capitolo
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1 Gli atti amministrativi dell’ente locale: struttura e presupposti del
procedimento deliberativo
Generalità e tipologia..................................................................................................................................... Struttura degli atti........................................................................................................................................... La proposta di deliberazione.......................................................................................................................... I pareri.............................................................................................................................................................. Il visto di regolarità contabile......................................................................................................................... Capitolo
2 Atti degli organi collegiali
1 Deliberazioni................................................................................................................................................... 736 Indice Generale
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Ordine del giorno............................................................................................................................................ Pag. 674
Convocazione.................................................................................................................................................. »
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Sedute del Consiglio....................................................................................................................................... »
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Votazione......................................................................................................................................................... »
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Verbalizzazione............................................................................................................................................... »
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La pubblicazione delle deliberazioni............................................................................................................. »
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Esecutività delle delibere............................................................................................................................... »
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Sedute di Giunta.............................................................................................................................................. »
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3 Atti del Sindaco e del Presidente della Provincia
Atti amministrativi del Sindaco e del Presidente della Provincia................................................................ »
Ordinanze del Sindaco normali o ordinarie................................................................................................... »
Segue: Ordinanza-ingiunzione....................................................................................................................... »
Ordinanze del Sindaco contingibili ed urgenti.............................................................................................. »
Decreti del Sindaco e del Presidente della Provincia.................................................................................... »
Capitolo
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4 Atti dei dirigenti
1 Atti amministrativi dei dirigenti..................................................................................................................... 2 Le determinazioni: struttura formale............................................................................................................. 3 Le determinazioni: contenuto........................................................................................................................ »
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5 Rassegna di atti di organi politici e gestionali...................................................... »
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Capitolo
III
Diritto regionale
Sommario Libro III
1 | Le vicende del regionalismo italiano
5 | La potestà regolamentare e l’esercizio
delle funzioni amministrative
2 | Gli elementi costitutivi e il sistema
di governo delle Regioni
6 | La potestà finanziaria
3 | La potestà statutaria
7 | I rapporti fra i diversi livelli di governo
4 | La potestà legislativa
Percorso introduttivo
Dopo l’analisi deli istituti fondamentali del diritto costituzionale e del diritto amministrativo, nel presene
libro oggetto della trattazione è l’Ente Regione.
Nel sistema di governo regionale sono esaminati in prima battuta gli organi, ovvero: il Consiglio regionale
(Assemblea che esercita la potestà legislativa), la Giunta (organo con funzione esecutiva) e il Presidente
della Regione (organo che rappresenta l’ente). Di seguito vengono analizzate le prerogative autonomistiche di cui godono le Regioni, soffermandosi in particolare sul riparto delle funzioni amministrative.
Nell’ultimo capitolo, infine, l’osservatorio di analisi si sposta sui rapporti fra le Regioni e gli altri livelli
di governo (enti locali, Stato, Unione europea ed ordinamento internazionale), evidenziando l’intesa
quale strumento che, in nome del principio di leale collaborazione, consente il «coordinamento» tra i
soggetti istituzionali predetti.
1
Le vicende del regionalismo italiano
1 Regioni e Costituzione: le scelte dei costituenti
L’assetto regionale italiano, prima di assumere l’aspetto attuale delineatosi dopo la modifica
del Titolo V Parte Seconda della Costituzione, ha subìto una lunga e travagliata evoluzione.
Nel XIX secolo l’Italia era suddivisa in vari Stati di diversa importanza e grandezza: l’idea prevalente fra
i pensatori dell’epoca, che sostenevano l’unità d’Italia, era quella di uno Stato federale, cioè di uno Stato
articolato in vari Stati minori (GIOBERTI, FERRARI, CATTANEO).
Al momento dell’unificazione (1861), prevalse, però, una tendenza accentratrice, determinata anche
dall’esigenza di creare una coscienza nazionale che mancava. Sorse, quindi, uno Stato unitario fortemente
accentrato.
Durante il periodo fascista detta tendenza, diretta a legare tutti gli organi di amministrazione locale ad
un rigido schema di governo centrale, si accentuò, come ovvia conseguenza del regime politico totalitario.
Soltanto in seguito alla caduta del fascismo e alla redazione della Costituzione repubblicana, che sostituiva lo Statuto albertino (ormai in vigore da tempo solo «pro forma»), si fece strada l’idea regionalista.
Pertanto la Costituzione, accogliendo la concezione regionalista, ha realizzato una soluzione intermedia
tra le due forme di governo estreme dello Stato federale (caratterizzato dall’unione di più Stati membri
titolari di sovranità) e dello Stato accentrato (che non riconosce, cioè, altre forme di autonomia).
Tra le ragioni che indussero i costituenti ad optare per una forma di governo regionale, le principali sono:
— l’idea che l’autoritarismo fascista avesse ereditato i vizi del centralismo del precedente Stato liberale, per
cui costruire uno Stato del tutto nuovo significava innanzitutto partire dal basso, cioè dalle comunità,
anche territoriali, in cui si articolava il tessuto sociale italiano;
— l’esigenza di realizzare interventi pubblici differenziati per soddisfare le diverse esigenze dei territori;
— la necessità di provvedere in modo differenziato in alcune Regioni, che furono per questo dotate di
statuti speciali, caratterizzate dalla presenza di forti minoranze etnico-linguistiche o di uno spiccato
sentimento autonomistico.
2 L’attuazione dell’ordinamento regionale
Le prime quattro Regioni ad autonomia speciale, previste dalla Costituzione, furono istituite
già nel 1948: gli Statuti delle Regioni Sicilia, Sardegna, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, infatti,
furono approvati con le leggi costituzionali n. 2, 3, 4, 5 del 26 febbraio 1948.
La loro rapida attuazione fu facilitata, oltre che dalla preesistenza di leggi per quelle Regioni, anche da una consolidata mentalità autonomista nelle rispettive popolazioni, derivante in
particolare da caratteristiche etnico-linguistiche peculiari.
La Regione Friuli-Venezia Giulia fu istituita solo successivamente, nel 1963 (con L. cost. 1 del
31 gennaio 1963) quando si definì la situazione politica al confine con la Jugoslavia.
Le Regioni ad autonomia ordinaria, invece, sono state attuate assai in ritardo: nel 1970 è
stata approvata la legge n. 281 che conteneva i provvedimenti finanziari per la loro attuazione
e la delega al Governo (art. 17) per l’emanazione di norme per il passaggio delle funzioni (e di
parte del personale) statali alle Regioni, nei limiti della loro competenza.
Soltanto nel 1972 sono stati emanati i decreti governativi delegati (n. 1-11) che trasferivano
alle Regioni ordinarie le funzioni nelle materie loro attribuite dalla Costituzione.
152 Libro III Diritto regionale
Successivamente, con la legge n. 382 del 1975 il Governo è stato delegato ad emanare, per le
Regioni a Statuto ordinario, i decreti per completare il trasferimento delle funzioni amministrative, con la conseguente riduzione dell’organico e delle attribuzioni delle amministrazioni statali.
Stato unitario, Stato regionale e Stato federale
A partire dagli anni Novanta, il tema di un maggiore decentramento e di una più estesa attribuzione
di poteri alle Regioni, e agli enti territoriali in genere, è entrato di prepotenza nel dibattito politico.
Per la verità quest’ultimo ha portato anche ad una gran confusione tra concetti come federalismo,
regionalismo, decentramento e devolution che, seppur affini, vanno comunque utilizzati nella loro
corretta accezione.
I primi Stati federali, infatti, nascono da una pluralità di Stati sovrani che si uniscono per dare vita ad un
nuovo Stato sovrano, al quale essi cedono parte dei loro poteri. In questa fase allo Stato federale vengono
richieste semplicemente funzioni di regolatore, limitando al minimo indispensabile il suo intervento in
campi diversi da quelli della difesa e della giustizia; si parla a tal proposito di federalismo duale, proprio per metterne in evidenza la caratteristica saliente, cioè la netta separazione delle rispettive sfere di
competenza tra Stato centrale e Stati membri, per cui ognuno era sovrano nell’ambito delle attribuzioni
individuate dalla Costituzione.
Molti Stati federali sono, invece, frutto di un processo di decentramento politico (come è accaduto
in Austria, Canada, Belgio etc.), nell’ambito di un ordinamento statuale unitario il quale attua un trasferimento di funzioni e di poteri ad enti territoriali autonomi ed autarchici la cui esistenza è prevista
dalla Costituzione.
Il federalismo cooperativo è divenuto il nuovo modo di atteggiarsi di questa particolare forma di Stato
nel contesto dello Stato sociale, dove ai pubblici poteri è richiesto un massiccio intervento in tutti i settori
della vita economica e sociale al fine di assicurare ai cittadini degli standard minimi, ed eguali per tutti,
nella fruizione dei servizi sociali. Si assiste, negli Stati federali più recenti come in quelli più risalenti, ad
una continua e progressiva erosione dei poteri e delle competenze proprie degli Stati membri a vantaggio dello Stato centrale. Questo maggiore grado di accentramento di competenze in capo al livello
federale, e a danno dei livelli periferici, è stato compensato da una spiccata ed accentuata previsione
di forme di collaborazione (nel campo legislativo e amministrativo) degli Stati membri alle decisioni
federali che direttamente li riguardano.
Negli ultimi anni si parla, poi, sempre più spesso di federalismo dell’esecuzione o di federalismo
amministrativo. Infatti, mentre si assiste ad un declino delle competenze legislative esclusive proprie
degli Stati membri, questo non accade anche per le competenze amministrative, per le quali si sta
sviluppando, invece, una tendenza di segno opposto. È questa una fase che sta caratterizzando soprattutto le esperienze federali del continente europeo, come quella tedesca o austriaca. In questi sistemi
l’amministrazione federale diretta è ridotta e si limita a settori tecnicamente specializzati e relativi ai
maggiori servizi pubblici (poste, ferrovie etc.).
Le trasformazioni in seno agli ordinamenti federali tendono ad attenuare le differenze fra Stato federale
e Stato regionale. Più che di Stato federale si dovrebbe allora parlare di federalismo, cioè di un processo
attraverso il quale un ordinamento statale attua al suo interno il più alto grado di decentramento
compatibile con la sua unità e indivisibilità, attraverso la previsione costituzionale di enti territoriali
autonomi. E questo sembra essere il percorso che l’Italia ha avviato negli ultimi anni.
3 Il successivo sviluppo del regionalismo italiano: la riforma costituzionale del 2001
Il Titolo V della Parte II della Costituzione, come anticipato, è stato profondamente modificato
dalla L. cost. 18-10-2001, n. 3.
La lenta ma costante erosione delle funzioni attribuite allo Stato, con parallelo ampliamento
di quelle conferite alle Regioni e agli enti territoriali, ha trovato, infatti, una sua compiuta definizione con la riforma della Costituzione operata nel 2001.
Capitolo 1 Le vicende del regionalismo italiano 153
I precedenti della riforma costituzionale del 2001
La L. cost. 3/2001 è stata preceduta, in realtà, da ulteriori leggi costituzionali. In particolare, la legge
costituzionale 22 novembre 1999, n. 1, — modificando gli articoli 121, 122, 123 e 126 della Costituzione
— ha optato per l’elezione diretta del Presidente della Regione, consentendo tuttavia alle Regioni,
chiamate a disciplinare il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e incompatibilità del Presidente
e degli altri componenti della Giunta nonché dei consiglieri regionali, di sconfessare tale scelta; nello
stesso tempo, ha ampliato l’autonomia statutaria regionale ed ha ridisegnato i tratti del procedimento
di formazione dello Statuto regionale, attribuendone l’intera competenza al livello regionale in termini
che riecheggiano la procedura di revisione costituzionale.
Alla riforma del 1999 si è affiancata quella operata dalla L. cost. 2/2001, recante la disciplina in tema di
elezione diretta dei Presidenti delle Regioni a Statuto Speciale e delle Province autonome di Trento e
Bolzano. La detta novella ha, infine, riformulato le norme in tema di scioglimento del Consiglio regionale
e di rimozione del Presidente.
Gli aspetti salienti della riforma costituzionale del 2001 sono i seguenti:
— il riconoscimento della pari dignità istituzionale di tutti gli enti che contribuiscono ad edificare in via sussidiaria (dall’ente più piccolo, il Comune, a quello più grande, lo Stato) l’ordinamento repubblicano. Il nuovo art. 114 non introduce affatto una totale equiordinazione
degli enti, che dispongono comunque di poteri profondamente diversi fra loro, ma riconosce a
tutti gli enti territoriali la possibilità di darsi ordinamenti autonomi, con propri statuti, poteri
e funzioni, secondo principi stabiliti dalla Costituzione. L’elemento di novità, in questo caso,
è rappresentato dal riconoscimento del fondamento costituzionale dell’autonomia non
solo delle Regioni, ma anche degli enti locali, per i quali, in passato, era invece necessaria
la mediazione di una legge generale dello Stato che definisse la qualità dell’autonomia loro
riconosciuta e ne fissasse le competenze;
— la costituzionalizzazione del differente status della città di Roma che, in qualità di capitale
della Repubblica, presenta una dimensione caratterizzata sia da interessi della comunità
generale, sia da esigenze proprie della collettività locale in essa residente. In tal caso sarà,
quindi, una legge dello Stato ad hoc a disciplinarne l’ordinamento;
— l’introduzione della possibilità di un ordinamento regionale differenziato non solo per le
Regioni a Statuto speciale, ma anche per quelle ordinarie che ne avvertissero la necessità;
— una nuova ripartizione delle competenze legislative fra Stato e Regioni, che inverte il
criterio precedente della enumerazione delle materie di competenza legislativa regionale.
Allo Stato, infatti, non spetta più una generale potestà normativa, bensì un potere legislativo esercitabile in alcune materie tassativamente determinate. In tutti gli altri casi si apre lo
spazio di intervento del legislatore regionale, in concorrenza con il legislatore nazionale o in
esclusiva;
— alle Regioni viene riconosciuta la possibilità di conduzione di una politica estera;
— le funzioni amministrative sono ripartite fra i diversi livelli di governo secondo il principio di
sussidiarietà, diversamente modulato per tener conto anche dei criteri della differenziazione
e della adeguatezza;
— il federalismo fiscale viene costituzionalizzato con la nuova formulazione dell’art. 119;
— al fine di garantire comunque l’unità dell’ordinamento repubblicano, è disciplinata una forma di intervento sostitutivo dello Stato nei confronti degli enti territoriali a fronte di gravi
inadempienze.
Si tenga presente, infine, che sono state abrogate diverse disposizioni costituzionali (artt. 115, 124,
125, comma 1, 128, 129 e 130), in particolare quelle che prevedevano forme di controllo eteronomo sugli
enti territoriali (art. 124: presenza nelle Regioni di un Commissario di governo che aveva, fra gli altri, il
compito di esercitare un controllo preventivo sullo statuto; art. 125, comma 1: controllo di legittimità sugli
154 Libro III Diritto regionale
atti amministrativi regionali da parte di un organo dello Stato; 130: controllo di legittimità sugli atti degli
enti locali da parte di un organo della Regione).
4 L’attuazione della riforma costituzionale del 2001: la cd. legge
La Loggia
L’attuazione della riforma costituzionale del 2001 si è snodata mediante una serie di passaggi fondamentali. Tra questi occorre citare (D’ATENA):
— la L. 131/2003 (cd. legge La Loggia), recante disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento
della Repubblica alla L. cost. 3/2001;
— la L. 165/2004, legge cornice in tema di elezioni regionali;
— la L. 11/2005 (norme generali sulla partecipazione dell’Italia al processo normativo dell’UE,
oggi abrogata e sostituita dalla L. 234/2012, recante norme generali sulla partecipazione del
nostro Paese alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione
europea);
— la L. 42/2009, recante la delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione
dell’art. 119 Cost.
Il principale strumento di adeguamento, lo ricordiamo, è stata, comunque, la L. 5-6-2003,
n. 131, cd. legge La Loggia.
Circa gli aspetti fondamentali della normativa in questione ricordiamo, tra gli altri:
— la fissazione dei limiti da rispettare in materia di legislazione regionale;
— la previsione della potestà normativa di Comuni, Province, Città metropolitane, nonché Unioni di
Comuni e Comunità montane ed isolane, esplicantesi in potestà statutaria e regolamentare;
— la disciplina della partecipazione delle Regioni in materia di diritto dell’Unione europea e di attività
internazionale;
— la suddivisione delle funzioni amministrative, in base ai principi di sussidiarietà, adeguatezza e differenziazione, in virtù della quale tutte le funzioni medesime spettano ai Comuni ad eccezione di quelle
per le quali occorra assicurare un esercizio unitario che, appunto, vengono spartite fra Stato, Regioni,
Province e Città metropolitane.
2
Gli elementi costitutivi
e il sistema di governo delle Regioni
1 L’assetto territoriale della Repubblica
a) Profili introduttivi
Secondo quanto dispone l’articolo 114 della Costituzione, la Repubblica, pur nella sua
unitarietà e indivisibilità (art. 5 Cost.), è costituita «dai Comuni, dalle Province, dalle Città metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato».
La Repubblica, pertanto, si articola in enti territoriali ordinati a partire da quello più vicino
ai cittadini, il Comune, fino a quello più ampio territorialmente, lo Stato.
Tutti gli enti territoriali godono di autonomia costituzionalmente riconosciuta, con statuti,
poteri e funzioni modulati secondo i principi fissati dalla Costituzione.
La parificazione delle Regioni agli enti locali ha comportato l’abrogazione dell’art. 128, che subordinava
l’autonomia dei secondi non solo ai principi fissati dalla Costituzione, ma anche a quelli fissati da leggi
statali. Va, tuttavia, ricordato che spetta pur sempre alla legislazione statale disciplinare i sistemi elettorali,
gli organi di governo e le funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane.
Il testo dell’art. 114 Cost. — come risultante dopo la riforma del Titolo V della Costituzione
— segna anche il riconoscimento costituzionale delle Città metropolitane, gli enti esponenziali
dei territori delimitati in Aree metropolitane.
Nel nostro ordinamento esistono due diversi tipi di Regione: le quindici Regioni a Statuto ordinario,
disciplinate in maniera uniforme nel Titolo V della Costituzione, e le cinque Regioni a Statuto speciale, a
cui l’art. 116 Cost. assicura condizioni particolari di autonomia, secondo Statuti approvati con legge costituzionale. Il riconoscimento di queste particolari forme di autonomia, giustificato dalla specificità storica,
politica e geografica di ciascuna di esse, si sostanzia, in estrema sintesi, in una più ampia gamma di poteri
e attribuzioni, nonché in un diverso sistema finanziario e in un regime di controllo più garantista.
Negli ultimi anni, tuttavia, le differenze fra i due tipi di Regione si sono notevolmente attenuate, soprattutto con riferimento alla funzione legislativa che incontra sostanzialmente gli stessi limiti in entrambi i casi.
Nel Trentino-Alto Adige, poi, l’istituzione di due Province autonome ha ulteriormente ridotto la specialità
dell’autonomia regionale, che risulta addirittura meno significativa di quella riconosciuta alle Province
di Trento e Bolzano, che, con la riforma operata con la L. cost. 3/2001, hanno ricevuto un esplicito riconoscimento nella Carta costituzionale.
b) Lo status di Roma capitale
La L. cost. 3/2001 sancisce a livello costituzionale lo status di Roma come capitale della Repubblica. La nuova formulazione dell’art. 114 della Costituzione prevede, infatti, per la prima volta
che «Roma è la capitale della Repubblica» e che «la legge dello Stato disciplina il suo ordinamento».
In virtù di tale importante disposizione non sarà possibile trasferire la capitale della Repubblica in
altro luogo se non attraverso una modifica del testo costituzionale e viene in rilievo (in modo più incisivo
rispetto al passato) la necessità di definire (per via legislativa ordinaria) un assetto organizzativo e funzionale adeguato per la capitale.
156 Libro III Diritto regionale
La disciplina dell’ordinamento di Roma capitale è recata dal D.Lgs. 17-9-2010, n. 156 (emanato in
attuazione della L. 42/2009 sul federalismo fiscale). Sul punto si veda il Libro IV, Parte Prima, Cap. 3.
2 Elementi costitutivi delle Regioni
La Regione, in quanto ente territoriale esponenziale degli interessi della collettività sottostante,
presenta tre elementi costitutivi: il territorio, la popolazione e l’apparato autoritario:
a) il territorio. Il territorio è per la Regione non solo l’ambito spaziale in cui essa esercita i
propri poteri e le proprie funzioni, ma ne costituisce un elemento essenziale come centro
di riferimento degli interessi comunitari che gli organi regionali sono chiamati a soddisfare
nella loro azione.
L’elenco delle Regioni contenuto nell’art. 131 Cost. identifica le Regioni giuridiche con le preesistenti
regioni fisiche, individuate sulla base dei compartimenti statistici in cui i dati del censimento del 1871
erano stati suddivisi. Tale certificazione, tuttavia, non sempre garantisce una dislocazione ottimale degli
interessi delle collettività territoriali, per cui la Costituzione (art. 132) detta una speciale procedura per
la fusione di Regioni esistenti o la creazione di nuove Regioni che prevede una legge costituzionale,
la richiesta di tanti consigli comunali che rappresentino almeno un terzo delle popolazioni coinvolte e
l’approvazione, con referendum, della proposta da parte della maggioranza delle stesse popolazioni;
b) la popolazione. La comunità locale residente nel territorio è destinataria dei servizi personali
predisposti dalla Regione e dell’attività autoritativa posta in essere dai suoi organi.
La popolazione vanta, inoltre, numerosi diritti di partecipazione alla vita politica regionale, enunciati
dalla Costituzione (elezione dei Consigli regionali e, nelle Regioni in cui è previsto, del Presidente della
Giunta regionale, diritto di richiedere referendum, iniziativa legislativa, possibilità di svolgere attività di
interesse generale) e dagli Statuti (diritto di petizione, partecipazione al processo decisionale attraverso
la previsione di consultazioni sia nella fase di impulso che in quella di definizione del contenuto);
c) l’apparato autoritario. La Regione dispone di propri organi (Consiglio, Giunta e Presidente),
espressamente previsti dalla Costituzione e da leggi costituzionali, che esercitano le funzioni
amministrativa e legislativa ma non quella giurisdizionale, riservata all’ente sovrano Stato.
3 Autonomia e natura giuridica delle Regioni
a) L’autonomia regionale
La Repubblica, pur nella sua unità e indivisibilità, riconosce e promuove le autonomie locali,
vale a dire la capacità delle comunità territoriali di gestire, con proprie determinazioni, una parte
di affari pubblici.
Le Regioni, quindi, in quanto enti autonomi territoriali, sono dotate di:
— potestà statutaria: cioè della possibilità di adottare un proprio Statuto avente per oggetto
la disciplina della forma di governo, dell’organizzazione e del funzionamento dell’ente per
tutte le attività non regolate direttamente dalla Costituzione (vedi Cap. 3);
— potestà d’indirizzo politico: tali enti sono costituiti ed organizzati in modo da rappresentare gli interessi delle rispettive collettività; pertanto, sono in grado di esprimere un indirizzo
politico eventualmente diverso da quello nazionale;
— potestà legislativa: a tutte le Regioni è riconosciuta la potestà di emanare leggi aventi valore
di legge ordinaria. L’efficacia di tali leggi è limitata al solo territorio regionale (vedi Cap. 4);
— potestà amministrativa: ciascuna Regione ha un proprio apparato amministrativo e può
emanare atti amministrativi (cd. autarchia);
Capitolo 2 Gli elementi costitutivi e il sistema di governo delle Regioni 157
— potestà finanziaria: le Regioni godono di autonomia finanziaria di entrata e di spesa, in
armonia con la Costituzione e secondo i principi di coordinamento della finanza pubblica e
del sistema tributario (art. 119 Cost.: vedi Cap. 6).
b) Natura giuridica delle Regioni
Una parte della dottrina (VIRGA, BALLADORE PALLIERI), in considerazione della partecipazione regionale
ad atti statali di fondamentale importanza, considera la Regione un ente costituzionale.
Solo a tale ente territoriale, infatti, è concesso di difendere le proprie attribuzioni impugnando leggi dello
Stato e sollevando conflitti di attribuzione davanti alla Corte costituzionale, oppure indicendo referendum
per bloccare disegni di legge di revisione costituzionale lesivi della propria autonomia.
Altri Autori (MARTINES), invece, riconoscendo la natura di enti costituzionali solo agli Stati membri di
una federazione, in quanto capaci di darsi una propria Costituzione diversa da quella dello Stato federale,
attribuiscono alle Regioni rilevanza costituzionale, in quanto enti che caratterizzano la forma e la struttura
dello Stato italiano, pur sempre, però, nel rispetto della sua unità e indivisibilità.
4 Il sistema di governo regionale
La Costituzione (art. 121) prevede che tutte le Regioni siano dotate di una struttura imperniata su tre organi di vertice:
— il Consiglio regionale;
— la Giunta regionale;
— il Presidente della Giunta, che cumula la carica di Presidente dell’organo esecutivo e quella di
Presidente della Regione.
5 Il Consiglio regionale
a) Funzioni
Il Consiglio regionale è il massimo organo deliberativo-rappresentativo della Regione.
È titolare della potestà legislativa regionale; approva e modifica lo Statuto; svolge tutte le
attribuzioni amministrative conferitegli dallo stesso, comprese quelle relative all’ordinamento
degli uffici e dei servizi regionali e all’organizzazione e al funzionamento di enti amministrativi
dipendenti dalla Regione; esprime pareri e può richiedere il referendum abrogativo e quello
consultivo. Il Consiglio, inoltre, svolge anche una incisiva funzione di controllo politico ed amministrativo sull’operato della Giunta; approva il bilancio preventivo, il rendiconto generale, il
documento di programmazione economico-finanziaria e gli atti di programmazione e pianificazione territoriale delle Regioni.
L’art. 121 Cost., nella sua originaria versione, annoverava, fra le funzioni del Consiglio regionale, anche
quella regolamentare, assegnatagli in via esclusiva, cioè senza che la Giunta potesse vantare alcun titolo
al riguardo. La mancata menzione della potestà regolamentare nel novellato dispositivo di cui all’articolo
citato, secondo quanto chiarito dalla Corte costituzionale con la sentenza n. 313/2003, lascia intendere
che è rimessa alla fonte statutaria la scelta della titolarità (Consiglio o Giunta) della potestà regolamentare.
b) Elezione
Prima che fosse emanata la L. cost. 1/1999, la Costituzione prevedeva che l’elezione del
Consiglio regionale venisse disciplinata con legge della Repubblica.
A seguito della revisione costituzionale operata dalla L. cost. 1/1999, che ha novellato, fra gli
altri, l’art. 122, è previsto che il sistema di elezione e i casi di ineleggibilità e di incompatibilità
158 Libro III Diritto regionale
del Presidente e degli altri componenti della Giunta regionale nonché dei Consiglieri regionali
siano disciplinati con legge regionale, sia pure nel rispetto dei principi fondamentali stabiliti con
legge della Repubblica, che stabilisce anche la durata degli organi elettivi.
In attuazione dell’art. 122 Cost. è stata emanata la L. 2 luglio 2004, n. 165, destinata a
sostituire le leggi 108/1968 e 43/1995 e indirizzare la competenza concorrente delle Regioni
ordinarie in materia di sistema di elezione, cause di incompatibilità e di ineleggibilità dei
Consigli regionali.
La L. 165/2004, oltre a fissare in cinque anni la durata delle legislature regionali, individua i seguenti
principi fondamentali cui le leggi regionali in materia devono adeguarsi (art. 4, come in ultimo mod. dalla
L. 15-2-2016, n. 20):
— individuazione di un sistema elettorale che agevoli la formazione di stabili maggioranze nel Consiglio
regionale e assicuri la rappresentanza delle minoranze;
— contestualità dell’elezione del Presidente della Giunta regionale e del Consiglio regionale, se il Presidente
è eletto a suffragio universale e diretto, nonché previsione, nel caso in cui la Regione adotti l’ipotesi
di elezione del Presidente della Giunta regionale secondo modalità diverse dal suffragio universale
e diretto, di termini temporali tassativi, comunque non superiori a novanta giorni, per l’elezione del
Presidente e per l’elezione o la nomina degli altri componenti della Giunta;
— divieto di mandato imperativo;
— promozione delle pari opportunità tra donne e uomini nell’accesso alle cariche elettive, mediante
l’espressione delle preferenze da parte degli elettori, dell’alternanza tra i candidati di sesso diverso e
dell’equilibrio tra candidature presentate con il medesimo simbolo.
Per quanto riguarda l’ineleggibilità, i principi fondamentali sono i seguenti:
— sussistenza delle cause di ineleggibilità qualora le attività o le funzioni svolte dal candidato, anche in
relazione a peculiari situazioni delle Regioni, possano turbare o condizionare in modo diretto la libera
decisione di voto degli elettori ovvero possano violare la parità di accesso alle cariche elettive rispetto
agli altri candidati;
— inefficacia delle cause di ineleggibilità, qualora gli interessati cessino dalle attività o dalle funzioni che
determinano l’ineleggibilità, non oltre il giorno fissato per la presentazione delle candidature o altro
termine anteriore altrimenti stabilito, ferma restando la tutela del diritto al mantenimento del posto
di lavoro, pubblico o privato, del candidato;
— applicazione della disciplina delle incompatibilità alle cause di ineleggibilità sopravvenute alle elezioni, qualora ricorrano nei casi di conflitto di funzioni fra gli organi della Regione e altre cariche anche
elettive;
— attribuzione ai Consigli regionali della competenza a decidere sulle cause di ineleggibilità dei propri
componenti e del Presidente della Giunta eletto a suffragio universale e diretto, fatta salva la competenza
dell’autorità giudiziaria a decidere sui relativi ricorsi. L’esercizio delle rispettive funzioni è comunque
garantito fino alla pronuncia definitiva sugli stessi ricorsi;
— eventuale differenziazione della disciplina dell’ineleggibilità nei confronti del Presidente della Giunta
regionale e dei consiglieri regionali;
— previsione della non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto, sulla base della normativa regionale
adottata in materia.
In materia di incompatibilità, invece, i principi fondamentali sono i seguenti:
— sussistenza di cause di incompatibilità, in caso di conflitto tra le funzioni svolte dal Presidente o dagli
altri componenti della Giunta regionale o dai consiglieri regionali e altre situazioni o cariche, comprese
quelle elettive, suscettibile, anche in relazione a peculiari condizioni delle Regioni, di compromettere
il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione ovvero il libero espletamento della carica
elettiva;
— sussistenza di cause di incompatibilità, in caso di conflitto tra le funzioni svolte dal Presidente o dagli
altri componenti della Giunta regionale o dai consiglieri regionali e le funzioni svolte dai medesimi
presso organismi internazionali o sopranazionali;
A
Guida alla prova teorico-pratica e
alla redazione degli atti
Sommario Appendice
1 | Gli atti amministrativi dell’ente
locale: struttura e presupposti del
procedimento deliberativo
2 | Atti degli organi collegiali
3 | Atti del Sindaco e del Presidente della
Provincia
4 | Atti dei dirigenti
5 | Rassegna di atti di organi politici e
gestionali
Percorso introduttivo
Obiettivo di questa appendice[*] è quello di fornire agli utenti gli elementi necessari per redigere correttamente un atto (deliberazione, determinazione etc.) e orientarsi con più «disinvoltura» nell’attività
amministrativa di competenza dell’ente locale al fine di affrontare «al meglio» lo svolgimento di una prova
concorsuale a contenuto teorico-pratico.
L’appendice, infatti, analizza le caratteristiche generali degli atti nella forma di deliberazioni, di ordinanze,
di decreti e di determinazioni, soffermandosi sugli aspetti più significativi.
Nell’ultima parte, infine, viene, fornita una rassegna di atti amministrativi in cui l’utente ha la possibilità
di tradurre in concreto alcune delle nozioni apprese all’interno del volume ed allo stesso tempo «familiarizzare» con il linguaggio più tecnico utilizzato nella redazione degli atti.
[*]
N.d.r.: Si fa presente agli utenti che il contenuto di tale appendice operativa deve necessariamente essere coordinato con la trattazione contenuta nelle parti specifiche del volume, laddove sono riportati gli aggiornamenti relativi
all’assetto istituzionale dell’ente locale e alla struttura organizzativa degli stessi. Ad esse, dunque, si fa rinvio con
particolare riferimento all’ente Provincia e agli organi gestionali di vertice (Dirigente e Segretario comunale).
1
Gli atti amministrativi dell’ente locale: struttura
e presupposti del procedimento deliberativo
1 Generalità e tipologia
Per realizzare le sue funzioni istituzionali l’ente locale pone in essere una serie di atti che si
riconducono alla sfera degli atti amministrativi e dei quali contengono gli elementi costitutivi.
Rinviando alla trattazione contenuta nel libro II per l’esame degli elementi essenziali ed accidentali nonché per la disciplina relativa ad eventuali vizi dell’atto ed ai rimedi ad essi, in tale
sede, è indispensabile evidenziare la classificazione che si può operare degli atti amministrativi
dell’ente locale sotto il profilo soggettivo.
In relazione all’organo che pone in essere l’atto si distinguono, infatti, gli atti collegiali e gli
atti monocratici.
I primi sono emanati da organi cui è preposta una pluralità di soggetti (collegio) e ne sono
un tipico esempio le deliberazioni del Consiglio e della Giunta espressione, appunto, della
volontà del collegio nella sua interezza.
Si tratta per lo più di atti scritti aventi natura provvedimentale e dunque, in quanto tali,
consistenti in manifestazioni di volontà produttive di effetti giuridici voluti dall’organo agente
che adotta ed emana l’atto in relazione alla distribuzione delle competenze fissata dalla legge.
Non mancano, tuttavia, deliberazioni non riconducibili allo schema giuridico del provvedimento bensì a quello dei meri atti amministrativi consistenti pertanto in manifestazioni di
scienza, giudizio o di desiderio; ne sono un esempio le delibere di convalida degli eletti, le
mozioni etc.
Rientrano, invece, nella sfera degli atti monocratici, quelli che sono espressione della volontà di organi individuali quali il Sindaco, il Presidente della Provincia, i dirigenti e i responsabili
dei servizi e che assumono per lo più la forma scritta di: ordinanze, decreti e determinazioni.
In virtù dell’applicazione del principio di separazione tra politica e gestione posto dall’art.
107 del T.U. e (per il quale si fa rinvio anche a quanto detto nel Libro V, Cap. 3 relativo alla
dirigenza locale) la competenza all’adozione di tali atti se attengono a funzioni di carattere
gestionale è riservata ai dirigenti e ai responsabili dei servizi.
Le ordinanze sono provvedimenti amministrativi attraverso cui l’organo monocratico per
motivi di pubblico interesse impone un obbligo o crea un divieto nei confronti di determinati
soggetti o della collettività.
I decreti sono anch’essi provvedimenti adottati dal Sindaco o dal Presidente della Provincia in veste di vertice rispettivamente dell’amministrazione comunale o provinciale nell’esercizio
di competenze ad essi attribuite e che non presentano però il contenuto tipico delle ordinanze.
A titolo esemplificativo rientrano in tale categoria il decreto di nomina del Segretario dell’ente o
il decreto di nomina degli assessori.
Tipico atto dei dirigenti è, infine, la determinazione assunta, negli enti privi di personale
con qualifica dirigenziale, anche dai responsabili degli uffici e servizi ai quali siano attribuite
le funzioni dirigenziali di cui all’art. 107 del T.U.
Le determinazioni rilevano sotto un duplice profilo ovvero quali provvedimenti amministrativi idonei ad incidere unilateralmente nella sfera giuridica dei destinatari e atti gestionali
670 Appendice Guida alla prova teorico-pratica e alla redazione degli atti
attraverso cui i dirigenti danno attuazione agli indirizzi espressi dall’organo politico e formalizzati
attraverso gli obiettivi di gestione assegnati nel PEG (piano esecutivo di gestione).
Investendo tutta l’attività dell’ente il contenuto delle determinazioni è molto diversificato
e a seconda dell’oggetto si sostanzia in determinazioni aventi implicazioni contabili e determinazioni prive di implicazioni contabili.
2 Struttura degli atti
Dal punto di vista formale, l’atto amministrativo dell’ente locale, sia monocratico che
collegiale, generalmente riveste la forma scritta e risulta composto dalle seguenti parti:
— intestazione, ovvero l’indicazione dell’autorità da cui l’atto promana;
— preambolo, in cui sono indicate le norme di legge o di regolamento in base alle quali l’atto
stesso è stato adottato, nonché le attestazioni relative agli atti preparatori;
— motivazione, che consiste in una parte descrittiva, nella quale l’Amministrazione indica
gli interessi coinvolti nel procedimento, e una parte valutativa, nella quale l’ente valuta
comparativamente gli interessi, motivando le ragioni per le quali ha preferito soddisfare un
interesse in luogo di un altro;
— elemento volitivo, che si esprime nella votazione degli organi collegiali, mentre per gli atti
che provengono da un organo monocratico, esso viene assorbito dal dispositivo;
— dispositivo, che è la parte precettiva dell’atto e costituisce il contenuto del provvedimento
stesso;
— disposizioni circa l’eseguibilità e l’efficacia;
— sottoscrizione, ovvero la firma dell’autorità che emana l’atto;
— data e luogo di emanazione dell’atto.
3 La proposta di deliberazione
Le proposte, insieme ai pareri, sono elementi fondamentali ed indispensabili del procedimento deliberativo.
La proposta è un atto propulsivo o di iniziativa che mira a promuovere o stimolare l’attività
di un altro organo amministrativo.
Si tratta di un atto definito dalla dottrina prevalente come atto di natura mista, in quanto
costituisce al tempo stesso manifestazione di volontà e manifestazione di giudizio. Infatti,
mediante la proposta, l’organo proponente non solo stimola l’attività di un altro organo, ma
esprime, altresì, l’avviso che il provvedimento abbia un determinato contenuto.
In questa sede ci si sofferma sulla proposta come atto di iniziativa del procedimento
deliberativo.
L’art. 38, comma 2, del D.Lgs. 267/2000 stabilisce che il funzionamento del Consiglio è disciplinato, sulla base dei principi affermati nello Statuto dell’Ente, dal regolamento recante le
modalità per la convocazione e la presentazione e la discussione delle proposte.
Dunque, le modalità di presentazione delle proposte sono stabilite da tale regolamento,
in assenza del quale, il Consiglio può pronunciarsi in merito, essendo comunque l’organo competente a tal fine.
La proposta di deliberazione viene formulata dall’organo tecnico, sulla base delle indicazioni
dell’assessore di riferimento e della normativa disciplinante la materia.
La proposta di deliberazione dal punto di vista formale deve avere i requisiti propri delle
deliberazioni, sottoscritta dall’organo proponente e completata dal corredo dei pareri di cui alla
disciplina contenuta nell’art. 49 del Testo Unico per la quale si fa rinvio ai paragrafi successivi.
Capitolo 1 Gli atti dell’ente locale: struttura e presupposti del procedimento deliberativo 671
Non possono essere inserite nell’ordine del giorno delle sedute collegiali delibere prive di
un formale bozza di provvedimento, la proposta appunto; la carenza di questo atto determina
l’illegittimità del provvedimento per violazione di legge.
Affinché l’atto possa essere deliberato legittimamente, occorre che non solo la proposta
venga formulata, ma anche che essa venga depositata al fine di consentire ai componenti
dell’organo collegiale di prenderne visione e quindi di deliberare con cognizione di causa.
Tuttavia, per la dottrina maggioritaria, in alcuni casi è possibile deliberare in assenza di una formale
proposta di deliberazione e ciò accade quando l’atto ha natura di giudizio, come ad esempio nell’ipotesi
di convalida degli eletti. In tal caso ogni consigliere è chiamato ad esprimere un parere circa la sussistenza
o meno di cause di ineleggibilità o incompatibilità che possano pregiudicarne la presenza in Consiglio.
4 I pareri
a) Generalità
I pareri sono atti rientranti nell’attività valutativa della pubblica amministrazione, diretta a far acquisire conoscenze agli organi che devono provvedere in ordine ad un determinato
oggetto, fornendo loro elementi di giudizio per la formazione della volontà finale.
Sono, dunque, atti di manifestazione di giudizio emessi nell’esercizio della funzione consultiva da organi abilitati per legge a rilasciarli.
Si tratta di atti con funzione strumentale e servente, in quanto finalizzati ad illuminare gli
organi dell’amministrazione attiva su aspetti tecnici, giuridici o di opportunità amministrativa.
I pareri si distinguono in obbligatori e facoltativi, a seconda dell’obbligatorietà o meno
ad acquisire pareri al procedimento e nell’ambito dei pareri obbligatori si distingue tra pareri
vincolanti e non vincolanti.
Per l’esame della disciplina generale sui pareri si fa rinvio al Libro II, Cap. 4, §12.
b) I pareri dei responsabili dei servizi
L’art. 49 del D.Lgs. 267/2000 (sostituito dall’art. 3 del D.L. 10 ottobre 2012, n. 174, conv. con
modif. nella L. 7 dicembre 2012, n. 213) stabilisce che su ogni proposta di deliberazione sottoposta alla Giunta e al Consiglio che non sia mero atto di indirizzo deve essere richiesto il parere,
in ordine alla sola regolarità tecnica, del responsabile del servizio interessato e, qualora
comporti riflessi diretti o indiretti sulla situazione economico-finanziaria o sul patrimonio
dell’ente, del responsabile di ragioneria in ordine alla regolarità contabile (comma 1).
Più specificamente, sia il parere di regolarità tecnica che il parere di regolarità contabile sono
atti di tipo consultivo finalizzati rispettivamente ad attestare in via preventiva la regolarità
dal punto di vista tecnico-amministrativo del provvedimento che dovrà essere deliberato
dall’organo collegiale, ovvero a dare conto all’organo deliberante della compatibilità del provvedimento con le risorse in bilancio.
Dal contenuto dell’articolo 49 del T.U. tre, dunque, sono le situazioni che in concreto possono delinearsi:
a) la delibera consiliare o giuntale costituisce un mero atto di indirizzo (es. delibera consiliare attraverso cui sono fissati i criteri generali per il regolamento sull’ordinamento uffici e servizi adottato dalla
Giunta). In tale ipotesi la legge non richiede il rilascio di alcun tipo di parere;
b) la delibera consiliare o giuntale non costituisce un mero atto di indirizzo (es. delibera della Giunta
di approvazione del piano esecutivo di gestione) ma non comporta alcun riflesso sulla situazione
economico-finanziaria o sul patrimonio dell’ente. In relazione a tale casistica il citato art. 49 richiede
il parere in ordine alla sola regolarità tecnica;
672 Appendice Guida alla prova teorico-pratica e alla redazione degli atti
c) la delibera consiliare o giuntale non costituisce un mero atto di indirizzo (es. delibera del Consiglio
per l’acquisizione di un bene) ma comporta riflessi sulla situazione economico-finanziaria o sul
patrimonio dell’ente. In tale ipotesi la legge richiede sia il rilascio del parere di regolarità tecnica
da parte del responsabile del servizio interessato sia di regolarità contabile del responsabile di
ragioneria.
I pareri sono inseriti nella deliberazione e ove la Giunta o il Consiglio non intendano conformarsi ad essi devono darne adeguata motivazione nel testo della deliberazione; sono
dunque pareri obbligatori ma non vincolanti.
Nell’ipotesi in cui l’ente non abbia i responsabili dei servizi, il parere è espresso dal Segretario
dell’ente, in relazione alle sue competenze.
I soggetti di cui al comma 1 (responsabile del servizio interessato e responsabile di ragioneria)
rispondono in via amministrativa e contabile dei pareri espressi.
Sui pareri di regolarità tecnica e regolarità contabile si veda altresì l’art. 147bis del D.Lgs.
267/2000, inserito ex novo dal D.L. 174/2012, conv. con modif. in L. 213/2012, per l’analisi del
quale si fa rinvio al Libro IV, Parte V, Cap. 4.
c) I pareri dell’organo di revisione
Nell’ambito della disciplina sui pareri obbligatori vengono in rilievo anche i pareri espressi
dall’organo di revisione dell’ente previsti dall’art. 239 del Testo unico degli enti locali per i
quali si fa rinvio al Libro IV, Parte V, Cap. 4.
5 Il visto di regolarità contabile
Mentre il parere è un atto tipico dell’attività consultiva e viene espresso prima dell’adozione
delle deliberazioni di Giunta e Consiglio, costituendo la sua esistenza condizione di validità del
provvedimento adottato, il visto viene espresso dal responsabile del servizio finanziario (si veda
l’art. 147bis, D.Lgs. 267/2000) su provvedimenti di gestione (determinazione dei responsabili dei
servizi, per le quali vedi Libro IV, Parte V, Cap. 4, §3) ed è un atto obbligatorio, tipico dell’attività
di controllo, in quanto viene reso dopo che l’atto si è formato, costituendo la sua esistenza
condizione di efficacia del provvedimento adottato e già perfezionato da parte del responsabile
del servizio interessato.
In sostanza, l’attestazione di copertura della spesa implica:
— la verifica della disponibilità nello stanziamento di spesa del relativo intervento o capitolo
di bilancio;
— per le spese correlate ad entrate con vincolo di destinazione, la verifica della realizzazione
delle medesime entrate;
— la verifica dell’esistenza degli equilibri di bilancio al momento del rilascio del visto, tenendo
conto, in particolar modo, della relazione volume degli impegni/volume degli accertamenti;
— la verifica del soggetto titolare delle risorse finanziarie.
La disciplina delle modalità con le quali vengono resi i pareri di regolarità contabile sulle
proposte di deliberazione ed apposti i visti di regolarità contabile sulle determinazioni è rimessa
ai regolamenti di contabilità dei singoli enti (art. 153, comma 5 del T.U.E.L.).
Si noti, inoltre, che il D.L. 78/2009, convertito in L. 102/2009, sembra rafforzare ulteriormente i compiti
del responsabile del servizio finanziario laddove dispone (art. 9) che il funzionario che adotta provvedimenti che comportano impegni di spesa ha l’obbligo di accertare preventivamente che il programma dei
conseguenti pagamenti sia compatibile non solo con i relativi stanziamenti di bilancio ma anche con le
Capitolo 1 Gli atti dell’ente locale: struttura e presupposti del procedimento deliberativo 673
regole di finanza pubblica, vale a dire, nel caso specifico degli enti locali, con i vincoli imposti dal patto di
stabilità interno; se ne deduce che il responsabile del servizio finanziario, nel concedere il visto di regolarità contabile, deve attestare anche che i pagamenti che saranno conseguenti all’impegno di spesa siano
compatibili con il patto stesso.
Anche le modifiche all’art. 153 del T.U.E.L. introdotte dal D.L. 174/2012 vanno nella stessa direzione
laddove dispongono che il responsabile del servizio finanziario verifichi periodicamente non solo lo stato
di accertamento delle entrate e di impegno delle spese ma, più in generale, la salvaguardia degli equilibri
finanziari complessivi della gestione e dei vincoli di finanza pubblica.
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Rassegna di atti di organi politici e gestionali
Modello n. 1
Comune di ………………
Deliberazione del Consiglio comunale
N. …… del Reg.
Data …………………
Oggetto: Modifiche allo Statuto dell’Ente. Approvazione
L’anno ……, il giorno …… del mese di …… alle ore … alla prima convocazione in sessione …
Nella sala delle adunanze del Comune suddetto, convocato con appositi avvisi, il Consiglio
comunale si è riunito con la presenza dei signori: …
Assegnati
In Carica
n. …
n. …
Presenti
Assenti
n. …
n. …
Fra gli assenti sono giustificati i signori: …………
Partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza e ne cura la verbalizzazione (art.
97, comma 4, lett. a), del D.Lgs. 267/2000) il Segretario comunale Dott. …………
Il Presidente constatato che gli intervenuti sono in numero legale propone al Consiglio comunale
l’approvazione della seguente proposta di deliberazione:
Premesso che, sulla proposta della presente deliberazione,  ha  hanno espresso parere
favorevole:
 il Responsabile del servizio interessato (art. 49 [*], comma 1 del D.Lgs. 267/2000);
 il Segretario comunale (artt. 49 [*], comma 2 e 97, comma 4, lett. b) del D.Lgs. 267/2000)
per quanto concerne la regolarità tecnica;
 il Responsabile di Ragioneria, per quanto concerne la regolarità contabile (art. 49 [*], comma
1 del D.Lgs. 267/2000).
Visto l’art. 6 del D.Lgs. 267/2000;
Richiamata la propria precedente deliberazione n. … del …, esecutiva, con la quale questo Ente
ha approvato il proprio Statuto, ai sensi del citato art. 6 del D.Lgs. 267/2000;
Atteso che lo Statuto, a seguito dell’approvazione, è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della
Regione … n. … del …, nonché affisso all’Albo pretorio dell’Ente per 30 giorni consecutivi;
[*]
N.d.r.: Per l’esame dell’art. 49 del T.U. (nel testo novellato dal D.L. 174/2012, conv. con modif. nella L. 213/2012)
si fa rinvio al Cap. I, § 4. In tale sede rileva segnalare che, nell’ipotesi di «non conformità» ai pareri di cui all’art. 49,
deve essere data adeguata motivazione (dal Consiglio e dalla Giunta) nel testo della deliberazione.
Capitolo 5 Rassegna di atti di organi politici e gestionali 687
Ritenuto necessario procedere alla revisione del testo dello Statuto, nelle parti in cui le novità
legislative sopraggiunte hanno reso non più attuale le previsioni in esso contenute;
Visto l’art. 114 della Costituzione, che, al comma 2, testualmente recita: «I Comuni, le Province, le Città metropolitane e le Regioni sono enti autonomi con propri statuti, poteri e funzioni
secondo i principi fissati dalla Costituzione», attribuendo in tal modo allo Statuto la funzione
di strumento basilare per la qualificazione dell’autonomia dell’Ente;
Vista la legge 131/2003 (legge La Loggia), recante «Disposizioni per l’adeguamento dell’ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3», la quale, all’art.
4, attua la disposizione costituzionale del richiamato art. 114, affermando che gli Enti locali
hanno potestà normativa, secondo i principi fissati dalla Costituzione, che consiste nella potestà
statutaria e in quella regolamentare;
Atteso che ai sensi dell’art. 4, comma 2, della L. 131/2003, lo Statuto, in armonia con la Costituzione e con i principi generali in materia di organizzazione pubblica, stabilisce i principi
di organizzazione e funzionamento dell’Ente, le forme di controllo, anche sostitutivo, nonché
le garanzie delle minoranze e le forme di partecipazione popolare;
Considerato che il citato art. 4 della L. 131/2003 evidenzia la stretta relazione che deve
intercorrere tra i regolamenti di organizzazione e gestione delle funzioni dell’Ente locale e lo
Statuto, nel rispetto della legislazione statale o regionale;
Tenuto conto che le innovazioni del dettato costituzionale e della L. 131/2003 sono di rilevanza
tale da richiedere necessariamente una revisione del testo dello Statuto dell’Ente;
Viste le modifiche apportate al testo dello Statuto dell’Ente, a seguito di approfondito esame
da parte della Commissione consiliare per la revisione dello Statuto, che ha concluso i propri
lavori in data … come risulta dai verbali in atti;
Ritenute le suddette modifiche, riportate nel testo allegato [**] al presente atto per formarne parte
integrante e sostanziale, meritevoli di approvazione, in quanto rispondenti alle esigenze di
questo Ente;
Si propone
1) la premessa costituisce parte integrante e sostanziale del presente atto;
2) di approvare le modifiche apportate allo Statuto dell’Ente dalla Commissione consiliare
per la revisione dello Statuto, di cui al testo allegato [**] al presente atto per formarne parte
integrante e sostanziale.
Il Consiglio comunale
Vista ed esaminata la sopra riportata proposta di deliberazione:
Con votazione [***]:
— Presenti:
n. ……
N.d.r.: Omissis.
N.d.r.: Per le modifiche statutarie si applica il comma 4 dell’art. 6 del D.Lgs. 267/2000, il quale prescrive il voto
favorevole dei due terzi dei consiglieri assegnati. Qualora tale maggioranza non venga raggiunta, la votazione è
ripetuta in successive sedute (da tenersi entro 30 giorni) e lo Statuto è approvato se ottiene per due volte il voto favorevole della maggioranza assoluta dei consiglieri assegnati.
[**]
[***]