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FONDAZIONE IRCCS ISTITUTO DEI TUMORI DI MILANO-LABORATORI DI RICERCA ONCOLOGICA «AMADEOLAB» _MILANO (IT)
Committente: FONDAZIONE IRCCS ISTITUTO NAZIONALE DEI TUMORI _MILANO
Intestatario dell’incarico: ARCH. ROBERTO LAPI - L+PARTNERS S.R.L – PROGETTISTA RESPONSABILE DEL PROGETTO DISTRIBUTIVO-FUNZIONALE ED EDILE , COORDINATORE
DELLE PROGETTAZIONI SPECIALISTICHE DI IMPIANTI E STRUTTURE
Prestazioni eseguite: PROGETTAZIONE ESECUTIVA E DIREZIONE DEI LAVORI
Anno di esecuzione: 2007/2010 _ OPERA REALIZZATA E COLLAUDATA
Superficie di intervento: 10.800 Mq
L’Istituto Nazionale dei Tumori, fondato a Milano nel 1925 ,ha visto crescere
rapidamente la propria attività assistenziale e di ricerca ed è oggi centro di riferimento
per la cura e la ricerca sul cancro.
L’acquisizione dello stabile ex Siemens Elettra ha permesso la riorganizzazione e
l’accorpamento
del dipartimento di Oncologia Sperimentale secondo una
distribuzione aggiornata agli standard internazionali.
La struttura del dipartimento di ricerca è suddivisa in 14 Unità Operative :
• Controllo molecolare del ciclo cellulare;
• Eredità poligenica;
• Meccanismi molecolari dello sviluppo neoplastico;
• Determinanti genetici della suscettibilità ereditaria;
• Citogenetica e citogenetica molecolare;
• Immunobiologia dei tumori umani;
• Terapia genica;
• Geni e proteine della fusione ad attività oncogenica;
• Immunoterapia dei tumori;
• Determinanti bio-molecolari nella prognosi e terapia dei tumori;
• Terapie molecolari;
• Bersagli molecolari;
• Chemioprevenzione;
• Chemioterapia e farmacologia preclinica.
Ciascun’Unità Operativa contiene a sua volta laboratori, studi, uffici, locali sterili per
uso esclusivo, e ambienti di lavoro che condivide con altre unità operative giacenti
sullo stesso piano:
• “core” che contengono camera fredda, stanza batteri, lavaggio vetreria, camera
oscura;
• locali dove vengono utilizzati i radioisotopi (zona controllata, biologia molecolare,
biologia cellulare);
• locali di microscopia ottica, a fluorescenza e stanza per M.O.;
• locale per citofluorimetri;
• locali per citoistologia;
• zone riservate alle centrifughe;
• zone riservate ad ospitare armadi contenenti solventi.
Tutte le unità operative utilizzano i locali della citopreservazione (alle quote –3.59 m. e
–7.05 m.), il laboratorio lieviti, la zona congelatori e i laboratori di alta tecnologia (a
quota –2.39 m.).
La costruzione, risalente al 1938, è formata da un edificio di tre piani fuori terra,
costruito sul fronte delle vie Amadeo ed Ajaccio e da un corpo di due piani situato nel
cortile interno. Nato come edificio industriale, ha solai di portanza rilevante, grandi
superfici libere adeguate alla distribuzione funzionale delle Unità Operative di
Oncologia Sperimentale in spazi unitari e ben interrelati
La ristrutturazione profonda e completa dell’edificio si completa con la realizzazione,
nel cortile interno , di un nuovo parcheggio interrato per 108 autovetture in grado di
assolvere le necessità interne della struttura.
La riorganizzazione funzionale dispone lo stabile prospiciente le vie Amadeo ed Ajaccio
ad ospitare i servizi direzionali e di ricerca, secondo una distribuzione concordata con i
dipartimenti ospedalieri ed aggiornata agli standard internazionali, oltre allo
stabulario ed ai laboratori di massima sicurezza.
Nel corpo interno, oltre ai laboratori e ai magazzini, sono collocate le funzioni di
ospitalità per i ricercatori.
Per agevolare la flessibilità si è uniformato quanto più possibile il dimensionamento
delle unità tipiche (locali sterili, studi, uffici) correlate alle unità di laboratorio. Per
ovviare in parte alla rigidità dell’impianto iniziale, si è progettata una pavimentazione
galleggiante che consenta facile accesso ai montanti e una controsoffittatura leggera
anch’essa facilmente asportabile.
Particolare attenzione è stata posta nella individuazione e confinamento delle aree di
laboratorio P2 e P3 dove è prevista la manipolazione di MOGM (microorganismi
geneticamente modificati) di tipo II, contenuti in aree a pressione negativa e
manipolazioni effettuate sotto cappe biohazard con filtri assoluti, e nei laboratori di
radiochimica ( con utilizzo di radioisotopi quali il 32P, il 51Cr e il 3H) dislocati in un’area
in depressione con cappe di radiochimica ad aspirazione forzata
Al piano terzo trova collocazione lo STABULARIO organizzato in aree di stabulazione e
di laboratorio coerenti l’impianto distributivo alle prescrizioni condivise con l’ufficio
della Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario Ufficio IV –
presso il Ministero della Sanità in Roma.
Lo studio dei percorsi interni svolto con particolare approfondimento al contenimento
delle cariche delle sorgenti inquinanti e alla rigida separazione dei percorsi di materiali
biologici, operatori e materiali di approvvigionamento, ha determinato la attuale
configurazione del “ sistema distributivo.
La superficie complessiva dell’area è di circa 800 mq
Gli animali da esperimento utilizzati sono esclusivamente i topi. Sono previste aree
protette per il mantenimento d’animali immunodepressi. Si prevede la presenza
quotidiana di 5 6.000 cavie.
Le opere di allestimento del Nuovo Stabulario presso AMADEOLAB, prevedono la
fornitura e installazione delle apparecchiature di lavaggio sterilizzazione, stabulazione,
le attrezzature complementari e gli arredi fissi .
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