Brasile Focus Economia 20 aprile 2007 CONTESTO SOCIALE E POLITICO All’inizio dell’anno in corso, Lula da Silva ha iniziato il suo secondo mandato presidenziale. I mercati hanno accolto favorevolmente il risultato elettorale che anticipa il proseguimento di una politica di rigore fiscale e di controllo dell’inflazione. Ha deluso, invece, il Piano di Sviluppo, presentato a fine gennaio, su cui dovrebbe basarsi la politica di rilancio di medio termine. Il Programma di Accelerazione dello Sviluppo si pone come obiettivo una crescita media annua del Pil del 5% tra il 2007 e il 2010 da realizzare attraverso investimenti pubblici diretti allo sviluppo di infrastrutture, al settore sociale, alla produzione di energia e al sistema dei trasporti. Le critiche al Piano riguardano soprattutto l‘assenza di riforme relative alla riduzione del carico fiscale, il cui peso appare penalizzare fortemente gli investimenti privati. Si consolida il ruolo leader del Paese nell’ambito delle relazioni internazionali. A livello regionale, il Brasile ha sostenuto l’ingresso del Venezuela nel Mercosur, anche se tale adesione per il momento non sembra aver rafforzato la coesione economico-commerciale tra i Paesi appartenenti all’area di integrazione. Il Brasile cerca di promuovere da un lato l’integrazione commerciale con le grandi economie (UE e USA, nell’ambito del Mercosur), e dall’altro di intensificare l’interscambio Sud-Sud (la Cina è un partner commerciale sempre più importante). INDICATORI CONTESTO SOCIO-POLITICO ultimo (1) Stabilità sociale (5 max., 1 min.) (2) Corruption Perception Index (0 max., 10 min.) (3) Governance Economica ( 2,5 max., -2,5 min.) Indice di Libertà Economica (100 max., 0 min. ) SERVIZIO STUDI Classe di reddito (4) 4 3.3 -0.0795 4 3.7 -0.0049 60.9 61.7 (3) Lower-middle income confronto con (3) Responsabile Gregorio De Felice precedente Speranza di vita (anni) (5) Qualità del sistema di istruzione ( 7max., 1 min.) 67 2.5 78 3.7 G7 Mondo Fonti: (1) EIU; (2) Transparency International; (3) World Bank; (4) Heritage Foundation; (5) World Economic Forum; G7 e Mondo= valore medio aggregato CRESCITA E INFLAZIONE International Economic Research Gianluca Salsecci [email protected] Coordinamento Emerging & Transition Economies Giovanna Paladino [email protected] A cura di: Simonetta Simonetti [email protected] Nel 2006 la crescita economica del Brasile è rimasta contenuta (+2,9%) per effetto di una domanda estera sottotono a causa dell’apprezzamento del tasso di cambio. Il passaggio da parte dell’Istituto Centrale di Statistica, ad una nuova metodologia di calcolo, secondo la quale il Pil è aumentato nel 2006 del 3,7%, determinerà una revisione al rialzo delle stime 2006 di EIU riportate in questo rapporto. Le previsioni per l’anno in corso (+3,4%) incorporano l’ipotesi di rafforzamento della domanda interna. L’adozione di politiche fiscali e monetarie di tono espansivo dovrebbe sostenere la crescita di consumi e investimenti nel corso dei prossimi mesi. L’inflazione continua a seguire un trend decrescente, iniziato nella prima metà del 2005, grazie all’attenta politica della Banca Centrale. L’indice dei prezzi al consumo è così passato dal 5,7%y/y di inizio 2006 al 3% tendenziale di marzo 2007. Vedere ultima pagina per importanti comunicazioni INTESA SANPAOLO BRASILE Focus Economia Servizio Studi GOVERNO DELL’ECONOMIA INDICATORI MONETARI Tasso Overnight (%) 18 17 16 15 14 13 12 11 10 Jan-06 La Banca Centrale, in linea con il regime di inflation targeting e tenuto conto della dinamica favorevole dell’inflazione, continua una politica monetaria espansiva. A metà aprile 2007 il tasso Selic è sceso a 12,5%; da settembre 2005 il tasso Selic è stato ridotto di 725 pb.. L’inflazione obiettivo fissata per il 2007 è pari al 4,5%. Considerati gli obiettivi di recupero della competitività e di sostegno alla crescita economica, gli analisti si attendono per il 2007 ulteriori ribassi del tasso di policy. Nonostante la scadenza elettorale nell’anno passato, il Governo ha cercato di mantenere rigore nei conti pubblici anche se i risultati positivi per il 2006 sono dovuti soprattutto all’eccezionale aumento delle entrate. Nell’ambito del Programma di Accelerazione dello Sviluppo, il Governo ha fissato un obiettivo di riduzione del deficit pubblico all’1,9% del Pil nel 2007, fino a raggiungere un valore pari allo 0,2% nel 2010. Secondo alcuni analisti, tuttavia, tale obiettivo risulta ottimistico. May-06 Sep-06 Jan-07 Fonte: Datastream Il rigore delle politiche macroeconomiche ha sostenuto il rafforzamento della valuta. In regime di libera fluttuazione, il cambio nominale con il dollaro, ha registrato un movimento di apprezzamento per tutto il 2006. A febbraio us. il real registrava un apprezzamento verso il dollaro del 5% rispetto a inizio 2006. Tale variazione ha inciso sul cambio effettivo reale che alla stessa data risultava apprezzato del 6%. Il cambio è atteso rimanere intorno a 2,1 real/US$, per effetto del permanere della debolezza del dollaro. VULNERABILITA’ ESTERNA E RAPPORTI CON ORGANISMI FINANZIARI INTERNAZIONALI Tasso di cambio nominale real/US$ 2.3 2.2 2.1 2.0 Jan-06 May-06 Sep-06 Jan-07 Fonte: Datastream Nel 2006 il surplus di conto corrente, unito al saldo del conto capitale, ha consentito un forte accumulo di riserve internazionali; a febbraio 2007 lo stock di riserve ammontava a 100 mld di dollari. Per l’anno in corso le previsioni evidenziano un saldo positivo della bilancia dei pagamenti più contenuto rispetto al 2006, dovuto ad un minore surplus commerciale (è attesa una minore domanda mondiale di esportazioni, a fronte di importazioni costanti), ad una riduzione rispetto all’anno passato dei flussi in entrata associati ai crediti delle banche commerciali e ad un flusso in uscita di capitali nella forma di investimenti di portafoglio. Il debito estero del Brasile continua a ridursi -a fine 2006 è sceso sotto la soglia del 20% del Pil- grazie alla forte contrazione della componente pubblica. Nell’ambito di una politica di riacquisto del debito, nel 2006 il Governo ha estinto i Brady Bonds in circolazione, 6,5 mld di dollari, ha ripagato gran parte del debito verso il Club di Parigi, 1,7 mld, e riscattato titoli in scadenza nel 2010 per 5,1 mld di dollari. Sono aumentate le emissioni di debito pubblico in valuta locale; con le operazioni del 2006 lo stock di debito estero in valuta locale ha raggiunto 2,9 mld di dollari, pari al 4% del debito estero pubblico a medio-lungo termine. Il Brasile ha ripagato il debito verso il FMI (pari a 15,57 mld di dollari) in anticipo a fine 2005. Ufficio International Economic Research 2 INTESA SANPAOLO BRASILE Focus Economia Servizio Studi PROSPETTIVE E RISCHI CONFRONTO PEER GROUP(*) Debito Pubblico**/Pil 75 La continuità nel rigore delle politiche macroeconomiche del Governo Lula e la riduzione del debito pubblico, operata grazie alle ingenti riserve valutarie accumulate, hanno consentito una diminuzione del premio a rischio percepito sui mercati internazionali. Lo spread EMBI calcolato sui titoli in dollari è così sceso da 300 bp. di inizio 2006 ai 160 attuali. La vulnerabilità del Paese tuttavia, dovuta all’ingente esposizione debitoria pubblica e sull’estero, è apparsa chiara a maggio 2006, quando, a seguito di un fenomeno di riallocazione dei portafogli nei mercati internazionali, lo spread EMBI relativo al Brasile è risalito a 290 bp. A febbraio 2007 l’agenzia di rating Fitch ha modificato l’outlook sul debito in valuta estera e in valuta interna da Stabile a Positivo, giudicando positivamente il miglioramento dell’indebitamento pubblico sull’estero. Anche Standard&Poor’s aveva modificato l’outlook (da Stabile a Positivo) a fine 2006 per la riduzione della vulnerabilità esterna del Paese, risultato soprattutto del rigore fiscale seguito dal Governo. Per le stesse motivazioni ad agosto 2006 Moody’s aveva effettuato un upgrading del debito in valuta estera e interna da Ba3 a Ba2. 60 45 30 15 0 2004 2005 Brasile 2006 2007 2008 media Peer Fitch ** Interno ed estero Riserve/Debito estero a breve 5 4 3 2 1 0 2004 2005 Brasile 2006 2007 2008 Media Peer Fitch * Il “Peer Group” comprende i Paesi che hanno lo stesso rating del Brasile secondo Fitch-IBCA al 15/2/2007. Ufficio International Economic Research Nonostante i ratings delle principali agenzie e gli spread sul debito sovrano confermino un quadro positivamente impostato, le prospettive per il 2007 del Paese lasciano spazio a ulteriori miglioramenti dei fondamentali solo di modesta entità. L’impulso delle politiche macroeconomiche espansive e soprattutto il taglio dei tassi di policy dovrebbe stimolare la domanda interna, più che compensando il calo atteso del contributo della domanda estera netta. La posizione estera del Paese non dovrebbe subire un deterioramento nonostante il ridimensionamento del saldo positivo della bilancia dei pagamenti. Le riserve internazionali sono in crescita e su livelli significativamente elevati mentre il Governo continua ad implementare politiche volte a ridurre il debito pubblico. Rimangono le sfide che il Paese deve affrontare per stimolare una crescita dell’economia vicina ai tassi potenziali. Sul piano internazionale il Brasile sembra avere lo spazio per giocare un ruolo da protagonista nello scenario dei nuovi equilibri mondiali tra economie mature ed economie emergenti. Ci sono da risolvere, tuttavia, alcuni nodi a carattere regionale che potrebbero limitare in qualche modo lo sviluppo del Paese. Tra questi vi sono i rapporti con la Bolivia dopo l’annuncio di Morales della privatizzazione del settore del gas (che ha colpito gli interessi di Petrobras, impresa brasiliana che ha fortemente investito in Bolivia) e con i partner del Mercosur, più problematici soprattutto dopo l’entrata del Venezuela come membro permanente. Il Paese intende svincolarsi dalla dipendenza energetica estera attraverso investimenti in bioenergia. Il Brasile infatti ha il potenziale per divenire un produttore mondiale di energia derivante da prodotti agricoli quali la canna da zucchero. 3 INTESA SANPAOLO BRASILE Focus Economia Servizio Studi Tavola dati Macroeconomici FONDAMENTALI ECONOMIA Popolazione (mln) Pil procapite ($ PPP) Pil reale (var.%) Inflazione (media) Costo del lavoro in US$ (var.%) Bilancio pubblico/Pil (%) Tasso di mercato monetario (%) 1995-2000 165.0 6932.1 2.6 17.3 -4.1 -6.8 29.9 2004 181.6 8300.0 4.9 6.6 22.6 -2.7 16.2 2005 184.2 8620.0 2.3 6.9 38.2 -3.3 19.1 2006 e 186.8 9010.0 2.9 4.2 17.4 -3.4 15.3 2007 f 189.3 9390.0 3.4 3.7 6.5 -3.1 12.3 1.3 87.4 2.9 55.2 2.4 68.1 2.2 76.7 2.1 77.3 -25.6 -8.23 3.46 4.26 1995-2000 -25885.6 -3.7 31.3 71.3 2004 11679.2 1.9 36.8 46.4 2005 13984.5 1.8 23.3 52.6 2006 e 13528.2 1.4 19.2 30.9 2007 f 10144.4 1.0 17.4 21.7 15.1 0.7 8.0 11.4 0.5 7.9 13.5 0.5 6.6 13.6 0.3 8.6 14.5 0.3 8.5 Cambio valuta locale/dollaro (media) Tasso di cambio effettivo reale Tasso di cambio effettivo reale (disallineamento % media lungo periodo: se positivo sopravv., -sottoval.) VULNERABILITA' ESTERNA CC (mln US$) CC/Pil (%) Debito estero/Pil (%) Servizio debito/Export (%) Debito estero breve/Debito estero totale (%) Debito estero breve/Riserve Riserve (in mesi di importazioni) PROSPETTIVE E RISCHI Political Risk (1=rischio max, 10=rischio minimo) Spreads (embi dollaro) Fitch* Standard&Poor's* Moody's* (a) Rating macroeconomico Ultimo 8.1 153 (18 aprile) BB/P (feb. 2007) BB/P (nov. 2006) Ba2 (ago 2006) BB (aprile 2007) Precedente 8.1 210 (18 ottobre) BB/S BB/S Ba3 BB (ott. 2006) E, F stime e previsioni EIU (marzo 2007); * rating su debito sovrano a lungo termine in valuta estera; (a): a cura di Studi Intesa Sanpaolo Fonti: EIU, Datastream, Fitch, Moody's, S&P's, JPMorgan, IIF, IMF, World Bank, BC Brasile, ISI Transparency International, Heritage Foundation. CERTIFICAZIONE DELL’ANALISTA E ALTRE IMPORTANTI COMUNICAZIONI Gli analisti finanziari che hanno redatto il presente documento dichiarano che le opinioni, previsioni o stime contenute nel documento stesso sono il risultato di un autonomo e soggettivo apprezzamento dei dati, degli elementi e delle informazioni acquisite e che nessuna parte del proprio compenso è stata, è o sarà, direttamente o indirettamente, collegata alla strategia di investimento raccomandata o proposta in questo documento. La presente pubblicazione è stata redatta da Intesa Sanpaolo S.p.A. Le informazioni qui contenute sono state ricavate da fonti ritenute da Intesa Sanpaolo S.p.A. affidabili, ma non sono necessariamente complete, e l'accuratezza delle stesse non può essere in alcun modo garantita. La presente pubblicazione viene a Voi fornita per meri fini di informazione ed illustrazione, ed a titolo meramente indicativo, non costituendo pertanto la stessa in alcun modo una proposta di conclusione di contratto o una sollecitazione all'acquisto o alla vendita di qualsiasi strumento finanziario. Il documento può essere riprodotto in tutto o in parte solo citando il nome Intesa Sanpaolo S.p.A. La presente pubblicazione non si propone di sostituire il giudizio personale dei soggetti ai quali si rivolge. Intesa Sanpaolo S.p.A. e le rispettive controllate e/o qualsiasi altro soggetto ad esse collegato hanno la facoltà di agire in base a/ovvero di servirsi di qualsiasi materiale sopra esposto e/o di qualsiasi informazione a cui tale materiale si ispira prima che lo stesso venga pubblicato e messo a disposizione della clientela. Intesa Sanpaolo S.p.A. e le rispettive controllate e/o qualsiasi altro soggetto ad esse collegato possono occasionalmente assumere posizioni lunghe o corte nei summenzionati prodotti finanziari. Ufficio International Economic Research 4