Taraxacum officinale

annuncio pubblicitario
Taraxacum officinale
FAMIGLIA: Asteraceae
NOME VOLGARE : Tarassaco
NOMI DIALETTALI: dente di leone, soffione, piscialetto, ingrassaporci, bofarella, soffiùn, cicoria
selvaggia, cicoria matta, cicoria burda
DESCRIZIONE:
il
nome
deriva
dall'arabo
e
significa pianta da insalata. Erbacea perenne tra le
più comuni nelle zone europee, originaria dell'Asia
e in seguito importata in altre regioni, è tra le
infestanti più utili. Appartiene alla grande famiglia
delle Asteraceae. La si trova nei campi, pascoli,
boschi, cresce bene nei terreni azotati, in qualsiasi
posizione fino a circa 2000 metri. Radice cilindrica,
carnosa contenente lattice, da cui si sviluppano
foglie a rosetta, folte, lunghe, dentellate che
Fiori di Taraxacum officinale, fraz.
Revigliasco, Moncalieri (TO), 04/03
raggiungono i 30-50 cm. In natura esistono varie
specie di taràssaco, alte o nane, con foglie ovali, strette o flosce, erette o a rosetta raso tessa, con
frutti di diverso colore, ma tutte inconfondibili. I fiori, giallo dorati a forma di grande capolino sono
presenti da marzo a novembre. Solitamente si aprono solo al sorgere del sole, chiudendosi
quando è notte o il cielo è nuvoloso. Dai fiori si sviluppano in seguito le bianche sfere dei semi
pennati che volano via al soffio del vento. Si produce per semina dalla primavera all'autunno. Si
consiglia di coltivare la pianta come
annuale, raccogliendola con la radice
invece di tagliarla alla base delle foglie,
per evitare che il sapore diventi troppo
amaro. Il taràssaco non risulta conosciuto
per le sue qualità in Europa prima del XV
secolo, infatti nessun testo di medicina ne
parla, mentre gli arabi ne parlano già a
partire dal XI secolo. Dal XVI secolo è
presente come "droga" ufficiale presso i
farmacisti che la indicavano come Herba
Raffaella Spagna durante l’estirpazione della radice di
tarassaco; Moncalieri (fraz. Revigliasco) (TO), 16 marzo
2003.
taraxacom o Herba urinaria.
PARTI UTILIZZATE: radice, foglie.
PRINCIPI COSTITUENTI: un alcaloide, olio essenziale, inulina, tannino, glucidi, sali minerali,
provitamina A, vitamine B e C.
PROPRIETÀ: antiscorbuto, aperitico, coleretico, depurativo, diuretico, lassativo, stomachico,
tonico. È usato per combattere arteriosclerosi, artriti, astenia, cellulite, colesterolo, emorroidi,
disturbi epatici anche gravi, gotta, litiasi, malaria, obesità, reumatismi, stitichezza, urea, varici,
verruche, per migliorare il colorito della pelle e togliere le macchie scure, efelidi, per pelli secche e
mature, per le cure disintossicanti di primavera.
RACCOLTA-CONSERVAZIONE: radice che andrebbe tagliata a fette, per il lungo o a dischi, da
essiccare all'aria o in forno, e da conservare in vasi di vetro al riparo dall'umidità e dalla polvere. Le
foglie dalla primavera all'autunno, da mangiare in insalata crude o lessate, da essiccare e
conservare in sacchetti. I fiori si usano sia freschi bolliti sia secchi e conservati come le foglie.
PREPARAZIONI
Infuso: 25 g di foglie secche in un litro d’acqua
bollente, togliere dal fuoco coprire, lasciare raffreddare,
filtrare e bere.
Decotto di radici: bollire per quindici minuti in una
tazza di acqua 10 g di radici. Raffreddare, filtrare e
bere.
Decotto di radici e foglie: in un litro d'acqua fredda
sminuzzare 40 g di radici e foglie, portare a bollore,
cuocere per 10 minuti. Lasciar raffreddare, filtrare e
bere.
Pappo di Taraxacum officinale, fraz.
Revigliasco, Moncalieri (TO), 25/04/03
Succo di radice: centrifugare radici colte in autunno fino ad ottenere 100 g di succo. Può essere
consumato fresco, addolcito con un poco di zucchero o miele se non si sopporta il sapore amaro.
Per conservarlo, aggiungere 20 g di alcol da liquori, travasare in una boccetta scura a chiusura
ermetica e conservare in luogo fresco e asciutto.
Tintura: si acquista in erboristeria. Per prepararla, macerare 20 g di radice essiccate e sminuzzate
in 80 g di alcol a 20°. Trascorsi 15 giorni filtrare. La dose consigliata è di 50 gocce tre volte al
giorno.
SALUTE
Artrite, reumatismi: bere un bicchiere d'infuso al mattino, a digiuno.
Disturbi della digestione, inappetenza e stitichezza: prendere 2-3 cucchiai di succo fresco al
giorno.
Calcoli: sono necessarie 6 tazze al giorno, ma si richiede prescrizione medica. Lo stesso dicasi in
caso di nefriti, grave ritenzione idrica.
Disturbi di fegato, insufficienza epatica, itterizia, cirrosi epatica, ipercolesterolemia, calcoli
renali, calcoli biliari: ogni giorno due tazze di decotto di radice, lontano dai pasti. Oppure 3-4
cucchiai di tintura, sempre lontano dai pasti.
Emorroidi, verruche: applicare sulle zone interessate compresse di succo fresco, lasciare agire
per 15-20 minuti, sciacquare con acqua tiepida.
Dermatiti squamose, xantelasma o escrescenze giallastre sulle palpebre superiori: tre tazze
al giorno prima dei pasti di decotto di radici e foglie. Fare anche impacchi di decotto sulle zone
interessate, lasciare agire 20 minuti e sciacquare con acqua tiepida.
Per stimolare la diuresi, la sudorazione e la depurazione: bere un bicchiere d'infuso tiepido a
digiuno. Oppure tre tazze al giorno di decotto di radici e foglie prima dei pasti, mangiare foglie
fresche preferibilmente crude.
BELLEZZA
Crema per pelli secche e mature: riscaldare a fuoco moderato 25 ml di olio di soia e 25 ml di olio
di jojoba. Sciogliere a bagnomaria 25 g di burro di cacao. Amalgamare oli e burro. Fondere 15 g di
cera d'api e mescolarla al resto del composto fino ad ottenere una miscela omogenea. Intiepidire
25 ml d'infuso di tarassaco, aggiungere 0,65 ml di borace, mischiare tutti i composti e lasciar
raffreddare. Quando incomincia a rapprendersi, unire 5 gocce di olio essenziale di neroli.
Conservare in vasetti scuri con tappo a vite, lontano da fonti di calore. Usare come una comune
crema mattina e sera.
Lozione
per
schiarire
macchie,
efelidi
e
migliorare
il
colorito
giallastro:
usare
quotidianamente un infuso di fiori per lavare direttamente il viso, lasciando asciugare il preparato
sulla pelle.
ALTRI USI: in cucina il taràssaco si usa come contorno, in insalata crudo, o lessato, anche
ripassato in padella. I petali dei fiori possono essere consumati in insalata. Le radici, essiccate e
abbrustolite, sono usate come succedaneo del caffè. Tutte le parti della pianta sono impiegate
nella preparazione di vini, liquori, aperitivi, birra. In Russia, il lattice di una specie di taràssaco
chiamato kok-saghyz si è rivelato particolarmente utile nella produzione di caucciù sintetico.
LINGUAGGIO
DEI
FIORI:
è
considerata
la
pianta
della
profezia
e
della
fedeltà.
ANEDDOTI E CREDENZE: la prima attribuzione la si deve al fatto che, secondo la tradizione, se si
esprime un desiderio e con un sol soffio si fanno volare tutti i semi del pollone, il desiderio si
avvererà. La seconda potrebbe derivare dalla caparbietà di questa pianta, che cresce ovunque,
anche dove non è desiderata, e che sopravvive e si riproduce facilmente e velocemente.
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Boccioli di tarassaco sottaceto
Boccioli di tarassaco, limone, 2 foglie di alloro, sale,
aglio, aceto, semi di finocchio a piacere
Bollite i boccioli per 5 minuti in acqua acidulata con
un po’ di succo di limone, scolateli e lasciateli
asciugare. Disponete i boccioli in un recipiente
versatevi sopra dell’aceto in modo da ricoprili
totalmente, aggiungete poi l’aglio, alloro semi di
finocchio
Radice di tarassaco al naturale
Radici di tarassaco, acqua, sale, un po’ di zucchero
Monica Taverniti raccoglie boccioli fiorali
di
tarassaco; Moncalieri (fraz. Revigliasco) (TO), 6
aprile 2003.
Fate bollire le radici di tarassaco in acqua salata
sinchè non siano diventate tenere; riponetelel in vasi di vetro e ricopritele con acqua salata e un
poco di zucchero. Sterilizzate Possono essere mangiare da sole o con altri ortaggi. Sono
leggermente amarognole.
Tisana di Tarassaco. Per una notte lasciare riposare un cucchiaino colmo di radici di Tarassaco
in mezzo litro di litro d'acqua. Il giorno seguente fare riscaldare il tutto fino all'ebollizione e filtrare.
Sorseggiare questo quantitativo mezz'ora prima e mezz'ora dopo la colazione. La tisana serve da
depurativo blando e per ovviare a casi di stitichezza. Assumendola regolarmente per un mese e
stando attenti a fare contemporaneamente una dieta ricca di verdure e proteine magre, noterete
anche un miglioramento nella vostra forma corporea, uno sgonfiamento dei tessuti ed un calo nel
peso.
Questa tisana è anche un ottimo cosmetico e se ve ne rimane qualche cucchiaio potrete usarla per
sciacquare sia la pelle del viso sia gli occhi allo scopo di purificarli e renderli più belli. E un
trattamento indicato anche per ovviare alle impurità della pelle ed è un coadiuvante in casi d'acne
giovanile.
Decotto di Tarassaco. Utilizzare 15 grammi di Tarassaco essiccato in 1 litro d'acqua bollente,
lasciando riposare il liquido per circa 20 minuti. Questo decotto viene utilizzato per tutti i disturbi
dell'apparato
epato-biliare,
nelle gastriti,
constipazioni o casi di
flatulenza intestinale.
Sciroppo di Fiori di Tarassaco. Prendete quattro manciate abbondanti di fiori di Tarassaco e
versateci sopra un litro d'acqua fredda. Portate ad ebollizione, togliete la pentola dal fuoco e
lasciate riposare il tutto per una notte intera. Il giorno seguente, passate il liquido per un setaccio,
pressando bene i fiori del Tarassaco sul fondo di questo per spremerne fuori tutto il succo.
Aggiungere 1 kg. di zucchero naturale e mezzo limone (non trattato) tagliato a fette. Rimettere il
tutto a cuocere a fuoco lento per conservare bene le vitamine, togliendolo dal fuoco, lasciandolo
raffreddare e rimettendolo a cuocere almeno due altre volte. Lo sciroppo che ne deriva è
abbastanza denso da poterlo spalmare sul panino o su una fetta di pane imburrato. Questo "miele"
contadino è ottimo per la salute ed è caldamente raccomandato per la merenda dei nipotini!
Scarica