Alla base del progetto vi è la convinzione

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AVVISO NAZIONALE E-DEMOCRACY
UNCEM TOSCANA - ANCI TOSCANA
03-06-2004
TITOLO
DEEP (DEmocrazia Elettronica Partecipativa)
Il processo decisionale partecipato applicato al Bilancio Comunale
E’ la sperimentazione di un legame tra Circoli Informatici Digitali derivanti da
forme di aggregazione dei cittadini su interessi comuni (associazioni locali) di
frazione e rione e l’attivazione di nuovi percorsi di democrazia partecipativa a
livello municipale, legati al tema della costruzione condivisa delle priorità
d’investimento del bilancio (comunemente conosciuti a livello internazionale
come ‘bilanci partecipativi’). La proposta mira a dare alle nuove tecnologie un
ruolo nodale nella costruzione di strategie di trasparenza informativa e nella
diffusione di conoscenze che rafforzino il dialogo costruttivo tra istituzioni e
cittadinanza, riservando un interesse particolare alla promozione dell’inclusione e
dell’accesso alle nuove forme di dialogo sociale.
PARTNERSHIP DI PROGETTO
COMUNI MONTANI APPARTENENTI A COMUNITA’ MONTANE
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COMANO
CAMPORGIANO
FABBRICHE DI VALLICO
BORGO SAN LORENZO
VOLTERRA
CASTELFOCOGNANO
BIBBIENA
SESTINO
CINIGIANO
SANTA FIORA
CASTGLIONE D’ORCIA
MONTIGNOSO
STAZZEMA
SAMBUCA
SAN MARCELLO PISTOIESE
VAIANO
VERNIO
CANTAGALLO
LORO CIUFFENNA
MASSA MARITTIMA
MONTIERI
SORANO
SAN CASCIANO BAGNI
RADICONDOLI
COMUNITA’ MONTANE
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LUNIGIANA
GARFAGNANA
MEDIA VALLE DEL SERCHIO
MUGELLO
ALTA VAL DI CECINA
CASENTINO
VALTIBERINA
AMIATA GROSSETANA
AMIATA SENESE
ALTA VERSILIA
AREA LUCCHESE
APPENNINO PISTOIESE
VAL DI BISENZIO
PRATOMAGNO
COLLINE METALLIFERE
COLLINE DEL FIORA
CETONA
VAL DI MERSE
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COMUNI NON MONTANI (da indicazione ANCI)
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LAMPORECCHIO
UZZANO
TAVARNELLE
VINCI
CARMIGNANO
SUVERETO
CASTELLINA MARITTIMA
VICOPISANO
CAVRIGLIA
ORBETELLO
S. GIOVANNI D’ASSO
MONTIGNOSO
55. COMPRENSORIO EMPOLESE VALDELSA
ALTRE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI
56. UNIVERSITA’ DI FIRENZE DIP SOCIOLOGIA
57. CNR FIRENZE Political and Social Science Dept. - Electronic and Telecom.Dept.
PARTNER PRIVATI
Sono previsti partner di progetto quali associazioni, e imprese private
ENTE COORDINATORE DEL PROGETTO
COMUNE DI BORGO SAN LORENZO
IL TEMA DEL PROGETTO
Il progetto mira a rafforzare le capacità e le occasioni di interazione tra amministrazioni locali e cittadini
nell’assunzione di scelte di interesse collettivo che risultino strategiche per il territorio di riferimento. A tal
fine, in linea con quanto previsto all’art. 3 del bando di concorso, individua ‘il ciclo di vita completo di una
specifica politica locale’ su cui applicare il progetto nella politica di redazione e affinamento dei diversi
documenti di bilancio dell’ente locale (linee di indirizzo, progetti definitivi e programmi esecutivi, sia di
consuntivo che preliminari).
Il bilancio, infatti, può intendersi come momento di sintesi e nodo centrale dove convergono l’insieme dei
progetti e delle politiche di un ente.
Sebbene, ad oggi, esso resti nella maggior parte delle realtà locali essenzialmente un prodotto ‘tecnico’, una
sorta di ‘scatola nera’ di cui si ha difficoltà e poco interesse a spiegare il funzionamento e i contenuti, va
crescendo ormai – su scala nazionale ed internazionale – il numero delle amministrazioni che si impegnano
ad attivare sul tema del bilancio sperimentazioni e percorsi di concertazione e dialogo sociale che gli
restituiscano appieno il suo ruolo di strumento dotato anche di un importante valore politico, in grado di
tradurre – in maniera il più possibile comprensibile e trasparente – le istanze ‘narrative’ che provengono dal
territorio in ‘cifre’ e previsioni tecniche.
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In particolare, nel nostro Paese le politiche di bilancio presentano dei cicli annuali ordinati e con precise
scadenze per l’approvazione dei documenti che ne costituiscono le diverse tappe, e – pertanto – operare su
di esso per l’attivazione o l’arricchimento di percorsi di dialogo tra istituzioni e cittadini mostra coerenza con
quanto richiesto all’art. 3 del bando di concorso, oltre che con le esplicite osservazioni normative contenute
del Testo Unico 267/2000.
Il progetto di cittadinanza digitale dovrebbe, pertanto, collegarsi ad un dialogo sociale che riguarda le
politiche di bilancio, con l’obiettivo di sostenere e migliorare la partecipazione dei cittadini e i risultati della
loro interazione con le istituzioni.
L’esistenza di un obbligo alla presentazione dei consuntivi ai Consigli Comunali con un certo anticipo sui
tempi massimi fissati per la fine di giugno di ogni anno rende possibile immaginare un percorso di dialogo
sociale che parta in questa fase, legandosi proprio alla presentazione del bilancio a consuntivo relativo
all’anno precedente e al preventivo di recente approvato per l’anno in corso.
L’obiettivo di un primo ciclo di presentazioni e dibattiti pubblici (legati a questa fase che – per la sua
articolazione e i suoi obiettivi – ha più possibilità di attrarre l’interesse della cittadinanza) sarebbe
quadruplice:
1) Diffondere una conoscenza puntuale dei documenti di bilancio, accompagnando questa fase con
momenti dei formazione su tecniche, metodologie e normative che ne costituiscono i vincoli di
riferimento;
2) Consultare i cittadini relativamente agli ‘avanzi di amministrazione’ che potranno essere reinvestiti;
3) Informare sullo stato di attuazione delle opere e dei servizi previsti dal bilancio già approvato;
4) Identificare bisogni e ipotesi condivise su cui dare suggerimenti per ri-orientare le linee del bilancio
che dovrà essere predisposto per l’anno successivo.
In un secondo tempo, l’elaborazione tecnica delle linee di indirizzo del nuovo bilancio previsionale potrà
esser fatta interagire con la cittadinanza in un ulteriore ciclo di dialogo con le istituzioni che si svilupperà
nelle fasi di costruzione della proposta di Bilancio che l’esecutivo municipale dovrà presentare al Consiglio
Comunale entro fine anno.
In Toscana, ad oggi, esiste già un certo numero di amministrazioni che praticano percorsi formativi e/o
informativi per raggiungere uno o due degli esiti sopra descritti. Il progetto per cui si richiede il cofinanziamento ministeriale costituirebbe quindi un’occasione per rendere più completi alcuni processi già in
atto, confrontarne le strategie, attivare percorsi simili in comuni che non ne hanno ancora sperimentato.
Rivestirebbe perciò una gamma ampia di significati, tesi a mettere in valore saperi già in corso di
elaborazione, contaminandoli tra loro e con esperienze nuove.
All’interno di questo quadro, il ruolo che le tecnologie digitali possono svolgere è quello di supportare questi
percorsi di arricchimento degli spazi di democrazia partecipativa integrati nei tradizionali processi istituzionali
rappresentativi; sia supportando la diffusione delle informazioni necessarie ad un’interazione ottimale,
fondata e consapevole della complessità qualitativa dei temi in discussione, sia permettendo l’integrazione
nei momenti di dibattito di quelle realtà comunali (frazioni, borghi, ecc.) che potrebbero risultare poco
partecipi del processo per ragioni di dislocazione territoriale decentrata.
In tal senso, le tecniche di cittadinanza digitale – accompagnate da adeguata formazione di facilitatori e
animatori che ne rendano fruibile al meglio l’uso – offrirebbero un notevole valore aggiunto ai percorsi di
dialogo sociale, ottimizzandone la produttività in rapporto alla costruzione di scelte condivise e allo
smussamento delle tensioni sociali.
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Alla base del progetto vi è la convinzione condivisa da parte dei partner del progetto che le nuove tecnologie
per l’informazione e la comunicazione siano un costrutto sociale, ovvero modellate dall’azione sociale, ed
allo stesso tempo contribuiscano a costruire nuove dinamiche dell’azione, ovvero a modellare l’azione
sociale e le istituzioni entro cui questa si articola. Nel caso specifico, con questo progetto si intende
sperimentare la capacità della relazione di mutua trasformazione tra tecnologia e società – di migliorare,
rinnovandola, una tradizione di dialogo sociale preesistente nei territori in cui si cala l’intervento;
promuovendo altresì nuove forme di partecipazione della società civile.
Questo progetto interviene su una politica locale che nasce da un dialogo sociale e si nutre di una
partecipazione sociale ed un’azione istituzionale piuttosto complessa, fatta anche di prassi sociali e
comunicazioni tra attori locali, non del tutto codificate, e che comunque non sono sempre inclusive di tutti i
soggetti del territorio. D’altra parte abbiamo a che fare con un processo istituzionale ben definito e regolato
nelle responsabilità degli attori, nelle modalità e nei tempi di definizione, approvazione ed attuazione del
bilancio - così come con una serie di fattori che dovrebbero facilitare un processo di codificazione,
necessaria perché il supporto telematico sia riconosciuto dalle parti sociali ed istituzionali - di alcune prassi
di dialogo sociale diffuse nel territorio, e quindi una diffusa accettazione da parte delle istituzioni e della
società civile organizzata, del progetto in oggetto, e delle tecnologie telematiche di supporto. Tra i fattori
favorenti il progetto, nei territori beneficiari dell’intervento, segnaliamo: una continuità storica di rapporti
fiduciari tra istituzioni e società civile; una tradizione civica e di associazionismo antica; una forte prossimità
spaziale degli attori; una diffusa presenza di sedi e momenti di aggregazione e dialogo sociale; un quadro di
regole accettato dagli attori locali e un intenso processo di istituzionalizzazione delle forme di partecipazione
e dialogo dal basso, nonché degli strumenti della concertazione socioeconomica, che trova il suo riferimento
più alto nel quadro di regole europee sui temi di concertazione quale strumento di sviluppo e coesione
sociale in Europa, e nella istituzione Regione, per l’attenzione che ha sempre dimostrato all’istituto della
concertazione (mettere un po’ di citazioni, anche interne a capitolo 2); di condizioni socioeconomiche tali da
favorire una buon grado di dotazione di tecnologie e di diffusa connettività ed accesso alla rete sia da parte
degli enti locali che dei cittadini. Su quest’ultimo aspetto che le comunità montane ed i comuni che
partecipano al presente progetto sono già impegnati in importanti azioni per lo sviluppo della società
dell’informazione nel proprio territorio. Tale sforzo è testimoniato in particolare dall’alto tasso di adesione ai
progetti di e-government che sono in via di sviluppo sul territorio toscano.
Il 60% delle comunità montane ed il 65,3% dei comuni promotori del presente progetto di e-democracy sono
infatti attualmente coinvolti in almeno un progetto del I avviso. Considerando la totalità dei progetti cui si è
aderito, il 54% di essi sono a carattere infrastrutturale, ed il 46% sono invece rivolti alla erogazione di servizi
alla cittadinanza ed alle imprese. Nella quasi totalità dei casi (99,8%) il ruolo degli enti coinvolti è quello di
riusatori.
Poi mettere quelle su partecipazione/associazionismo ecc… (vedi anche dati CENSIS).
Alla luce di questo quadro, lo scenario applicativo in cui prefiguriamo un percorso bilancio partecipativo, si
definisce innanzitutto attraverso la definizione del percorso e delle regole di partecipazione, ed in particolare:
 identificazione dei soggetti destinatari dell’intervento;
 identificazione degli strumenti e delle regole di accesso e fruizione del bilancio dell’ente e dello
spazio di conoscenze ad esso inerente;
 definizione delle regole e modalità di partecipazione dei soggetti destinatari dell’intervento, alla
costruzione di tale spazio di conoscenze;
 definizione delle regole nonché degli strumenti di comunicazione tra istituzioni – giunta e consiglio
comunale - e soggetti destinatari dell’intervento, al fine di favorire la formulazione e la
comunicazione della volontà rispetto alle questioni del bilancio, nei tempi e nei modi adeguati a
massimizzare l’impatto che queste possono avere sull’esito della politica locale in oggetto;
 definizione delle regole che l’ente comunale ed i soggetti destinatari dell’intervento, reciprocamente
riconosceranno come valide e vincolanti rispetto all’assunzione delle rispettive responsabilità
politiche ed istituzionali in merito alle scelte sul tema del bilancio comunale.
 Identificazione dei soggetti destinatari dell’intervento
I soggetti destinatari dell’intervento, ovvero coloro per i quali si intende favorire la partecipazione alla
costruzione del bilancio dell’ente, ed esprimersi sull’attuazione di questo, sono le associazioni di carattere
sociale, economico, culturale, ricreativo, e gli ordini professionali operanti nel territorio comunale, ed i gruppi
informali di cittadini che, nei luoghi e nelle sedi del territorio, si aggregano e svolgono attività individuale o
collettiva di studio, lavoro, sport ecc., ma anche scuole ed asili – ovvero le associazioni dei genitori e degli
studenti – i centri per i giovani, le frazioni, i quartieri ed in rioni dei comuni, ed in generale tutte le comunità
che sono beneficiarie diretti degli interventi previsti dal bilancio comunale, anche in nel ruolo di organismi
intermedi di gestione di politiche pubbliche per conto delle istituzioni laddove esistano.
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Nell’ottica di una sempre maggiore integrazione degli strumenti normativo/finanziari a livello di diversi livelli
istituzionali e territoriali, e dell’avanzamento della riforma sul federalismo amministrativo, si darà giusto peso
anche a quelle realtà associative che non svolgono attività diretta nel territorio comunale, o che non sono
localizzate nel medesimo, ma il cui parere è significativo per decisioni dell’ente che riguarda progetti integrati
di sviluppo locale, le cui ricadute si propagano al di là dei confini amministrativi del territorio comunale.
In seconda istanza il progetto prevede la predisposizione di particolari soluzioni tecnologiche e modelli di
flussi di comunicazione tra istituzioni e cittadini che non hanno solo l’obiettivo di favorire la promozione di
conoscenza e partecipazione alle scelte di bilancio dell’ente, ma anche di prefigurare contenuti della
comunicazione e strumenti di partecipazione ‘ad hoc’ per i beneficiari finali delle politiche pubbliche che non
sono membri di associazioni o gruppi di interesse costituti e localizzabili, ma immediatamente riconducibili e
aggregabili su temi specifici, di interesse collettivo, anche classificabili secondo il modello degli ‘eventi della
vita’ a cui si fa riferimento nel Piano Nazionale di eGovernment. Si tratta di soggetti che, a vario titolo
possono essere destinatari di particolari processi di comunicazione istituzionale e di progetti di formazione
alla cittadinanza elettronica ‘ad hoc’. Per altro il raggiungimento di tale obiettivo permette di maturare una
visione integrata tra metodologie per l’egovernment e edemocracy, nonché conoscenze trasferibili in
entrambi i campi di applicazione, anche in accordo al principio del riuso della tecnologia e risparmio della
pubblica amministrazione.
Identificazione degli strumenti e delle regole di accesso e fruizione del bilancio dell’ente e dello spazio di
conoscenze ad esso connesse per favorire l’accesso per tutti ai temi e le strategie del bilancio.
Si tratta dell’analisi, valutazione ed identificazione dei requisiti organizzativi, tecnici e giuridici per la messa a
punto della cosiddetta ‘infrastruttura istituzionale’ che possano supportare la partecipazione mediata dal
computer alla fase di programmazione, valutazione e riprogrammazione del bilancio comunale e di eventuali
altri strumenti di programmazione di forte valenza territoriale/locale; nonché permettere ai processi di
comunicazione tra istituzioni, associazioni, rioni e frazioni di tradursi in concrete ricadute sulle scelte
dell’amministrazione comunale rispetto alla definizione del bilancio.
Come?: Identificazione nella giunta comunale della sede di ….; Analisi dei flussi documentali ecc.. cnr;
Identificazione dei flussi comunicativi tra referente della giunta e dipartimenti, e tra questi e destinatari
dell’intervento; Identificazione dei flussi di comunicazione necessari tra giunta e gruppi consiliari al fine di
garantire una tempestiva e coerente comunicazione a questi delle proposte pervenute dalle associazioni
ecc..; Predisposizione degli strumenti idonei - regole rispetto a tempi e procedure - per dare concretezza
l’assunzione di responsabilità della giunta rispetto alle volontà formulate ed espresse, in modo formale, dai
destinatari finali dell’intervento.
Domanda rilevante:
Dove ha naturalmente luogo la formulazione della volontà? Come si potrà esprimere con CMC: regole sui
tempi e modi. Come si potrà riportare conoscenza elaborata nelle tradizionali stanze delle decisioni in
ambiente virtuale? Ecc…
Definizione delle regole e modalità di partecipazione dei soggetti destinatari dell’intervento, alla costruzione
di tale spazio di conoscenze;
Attività di promozione definizione del processo di apprendimento all’uso delle nuove tecnologie per la
partecipazione alla fase di programmazione ecc….
definizione delle regole e delle modalità di partecipazione diretta alle decisioni in fase di programmazione,
valutazione intermedia dei risultati, riprogrammazione.
Definizione delle regole nonché degli strumenti di comunicazione tra istituzioni – giunta e consiglio comunale
- e soggetti destinatari dell’intervento.
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Definizione delle regole di responsabilità.
SVILUPPO PROGETTO
Ciclo di vita delle politiche di Bilancio Comunale
Lo sviluppo del progetto comprende le principali fasi del ciclo di vita del Bilancio Comunale con particolare
riferimento alla fase di impianto fino alla approvazione e revisione
Generalmente le fasi di bilancio si sviluppano secondo le seguenti date:
Ottobre – impostazione delle linee di bilancio
Dicembre – approvazione del Consiglio Comunale
Giugno – revisione del piano finanziario
Il progetto della durata di 18 – 24 mesi potrà in tal modo percorrere tutte le fasi del ciclo di vita del Bilancio
Comunale
Innovazione organizzativa
Introduzione della funzione comunale denominata “animatore/attivatore” che svolgerà il ruolo di supporto
alla attivazione e sviluppo del dialogo tra cittadinanza e amministrazione.
Ruolo delle tecnologie digitali
Comunicazione multicanale attraverso l’implementazione di “circoli digitali” dove si potranno agevolmente
individuare i contenuti di discussione. Tali circoli, non di nuova costituzione ma attraverso l’evoluzione di
sistemi aggregativi presenti sul territorio (pro-loco, circoli di frazione e di rione, circoli sportivi, circoli di
volontariato, ecc.)
Supporto alla “traduzione semplificativa” del Bilancio Comunale attraverso tecnologia di “content
management”. Il progetto dovrà costruire versioni diversificate e coerenti del bilancio per la lettura
semplificata da parte delle varie fasce di età e di istruzione della popolazione. Questa componente del
progetto diviene strategica ai fini della “inclusione sociale”
DURATA DEL PROGETTO
24 mesi dalla data di inizio lavori
COSTI
Si prevede un costo del progetto di 1.050.000,00 €uro con un cofinanziamento da parte del Ministero di
525.000,00 pari al 50%.
Supponendo l’adesione di 60 soggetti il contributo di ciascun ente è pari a € 8.750,00
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