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Venerdì 23, Sabato 24 novembre 2012
L'IDIOTA DI GALILEA
Monologo teatrale: scritto e interpretato da
NATALINO BALASSO
regia: Stefania Felicioli
musicazione: Mario Brunello
produzione: Teatria srl
Questo spettacolo narra le avventure di un Maestro e dei suoi
discepoli. I fatti della buona novella sono raccontati da un
idiota. Il testo è costruito utilizzando un ampio ventaglio di
suggestioni che comprende vangeli gnostici, apocrifi, scritti
filosofici dell’ambiente greco-romano e pure invenzioni
favolistiche. La storia contenuta in questo spettacolo parla
dell'aiutante di un falegname di Palestina. I dodici gli avevano
detto che era meglio si tenesse a debita distanza da loro e
soprattutto doveva smetterla di rivolgere loro quelle stupide
assillanti domande. Ma lui era un idiota, non c’era libro che
avrebbe potuto distoglierlo dalla sua ostinata incomprensione
del mondo.
Venerdì 25, sabato 26 gennaio 2013
HO VISTO NINA VOLARE
i luoghi dello spazio, della mente e
dell’anima di Fabrizio De André
LAURA CURINO voce recitante
GIGI VENEGONI chitarra
BRUNO MARIA FERRARO chitarra e voce
produzione: Tangram Teatro Torino
Ripercorrere i “luoghi” di De Andrè significa viaggiare nell’anima degli
uomini, in quelle contraddizioni che spaccano la nostra società ma che
sono opportunità, risorse, differenze da capire anziché combattere.
Una straordinaria Laura Curino accompagna lo spettatore con passo lieve
ma sicuro in un viaggio fatto di suggestioni e di pensieri, cercando quel
sottile filo rosso che collega canzoni straordinarie alle analisi e sensazioni
che le hanno generate. E mentre il racconto si dipana nascono i contrappunti musicali dalla chitarra magica di Gigi Venegoni e
dalla voce calda di Bruno Maria Ferraro. E nascono immagini che richiamano ricordi, colori, ambienti da cui è bello lasciarsi
cullare.
Venerdì 8, sabato 9 febbraio 2013
DOPPIO INGANNO
una commedia perduta di William Shakespeare
con LORENZO BARTOLI, LUCA DI PROSPERO, MARCO LORENZI,
BARBARA MAZZI, MADDALENA MONTI
regia Marco Lorenzi
foto di Manuela Giusto
Una coproduzione Il Mulino di Amleto - Albero Teatro Canzone
in collaborazione con Teatro Marenco di Ceva
Il Mulino di Amleto è una compagnia che nasce nel 2009 per iniziativa di un gruppo di giovani attori diplomati presso la Scuola del Teatro
Stabile di Torino. Per questo spettacolo hanno scelto di affrontare una sfida ambiziosissima: mettere in scena Doppio inganno, la
“commedia perduta di William Shakespeare” e ispirata a un episodio del Don Chisciotte di Cervantes. Allestita solo due volte nel 1613 al
Globe Theatre, viene creduta distrutta nell’incendio che devasta la sala. Un primo manoscritto ricompare nel 1727, ma è solo nell’ottobre
del 2010 che il direttore della Royal Shakespeare Company annuncia il ritrovamento delle ricevute di pagamento per l’iscrizione
dell’opera nello Stationers’ Register, ovvero l’albo degli antichi stampatori di Londra. Alla definitiva attribuzione a William Shakespeare
segue la prima messinscena ufficiale del dramma da parte della Royal Shakespeare Company di Double Falshood - a lost play by William
Shakespeare a Stratford on Avon, nell’estate del 2011.
Mettere in scena questo “giallo” letterario, scrive la compagnia, è come “fare un tuffo in un mondo in cui l’avventura, il viaggio senza mèta
e la ricerca di sé, la passione e l’ironia sono all’ordine del giorno”.
Venerdì 22, sabato 23 febbraio 2013
L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA
dall'opera letteraria di Milan Kundera
adattamento teatrale e regia: Marina Thovez
con MARIO ZUCCA e MARINA THOVEZ
la voce di Dubcek è di Maurizio Scattorin
scene: Nicola Rubertelli
È una novità assoluta, é la prima volta che “L'insostenibile leggerezza dell'essere”, il famoso romanzo
di Milan Kundera, viene portato in teatro. Dopo l’originale e felice riscrittura della “Casina” di Plauto,
l’autrice si cimenta con un altro capolavoro della letteratura, questa volta contemporanea,
facendone un testo teatrale liberamente ispirato al romanzo. Lo spettacolo, alla sua seconda
stagione, ha riscosso notevole successo per la sua delicatezza, poeticità e interpretazione dei due
protagonisti. La trama è nota: un medico chirurgo di successo e donnaiolo incontra una cameriera
autodidatta con un grande amore per i libri e per il suo Paese: la Boemia.
La ragazza gli sconvolgerà la vita e cercherà di farlo rinunciare alle sue amicizie. Ma un nemico ben più
grande adombra il loro matrimonio: la Russia che nel ‘68 invade Praga con i carri armati e ne soffoca il
sogno libertario.
Venerdì 22, sabato 23 marzo 2013
TANTI SALUTI
di Giuliana Musso
con GIULIANA MUSSO,
BEATRICE SCHIROS, GIANLUIGI MEGGIORIN
regia: Massimo Somaglino
produzione: La Corte Ospitale, Rubiera (Reggio Emilia)
Come parlare di un argomento sempre più fonte di paura, di angoscia,
col quale forte è il rifiuto di confrontarsi? Il lavoro teatrale sceglie una
via “leggera”, ha affidato il racconto di quelli che sono oggi i molteplici
contradditori comportamenti rispetto all’atto del morire a tre clown,
tre rassicuranti macchiette, un po’ poetiche e un po’ patetiche, alle
prese solo con i poveri oggetti della loro arte (nasi rossi, cappellucci, piccoli strumenti musicali) e un baule-bara. Sono loro a creare un
tessuto spettacolare fatto di gags, qualche sproloquio, canzoncine e brevi pantomime, sul quale, toltosi il naso rosso da pagliaccio, a
turno i tre interpreti danno voce di volta in volta a operatori sanitari, infermiere, medici, assistenti sociali. Dai cui discorsi viene fuori una
realtà tragica e problematica, in cui gli interessi, economici e legali delle istituzioni mediche, si innestano su temi di carattere etico, spesso
avendone la meglio, scavalcando i sentimenti, fregandosene del doloroso difficile rapporto tra chi sta per morire e chi gli sta vicino.
Venerdì 12, sabato 13 aprile 2013
MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITA'
di Francesco Piccolo
con VALERIO APREA
regia: Valerio Aprea
produzione: PigrecoDelta, Roma
Possono esistere felicità trascurabili? E allora come chiamare quei piaceri intensi e
volatili che punteggiano le nostre giornate, accendendone i minuti come fiammiferi
nel buio? Valerio Aprea porta in scena la versione teatrale del clamoroso successo
letterario di Francesco Piccolo, e del suo perfido, irresistibile catalogo dell’allegria di vivere. Attraverso una regia essenziale, imperniata
su un’alternanza di monologhi e immagini video, senza un’apparente consequenzialità narrativa, lo spettacolo tenterà dunque di
ricomporre, mattone dopo mattone, questa specie di piccola, grande, esilarante, mappatura della gioia. Tra decisioni liberatorie,
ripensamenti dell’ultimo momento, osservazioni segrete degli altrui comportamenti, considerazioni sui tanti minuscoli gesti di
rassicurante inutilità o di inconfessabile egoismo che costellano il nostro universo giornaliero di ricerca della felicità. Trascurabile. Ma non
troppo. Valerio Aprea e Francesco Piccolo hanno iniziato a collaborare con alcune serate di reading da cui è nato un progetto che si è
andato ripetendo e consolidando nel tempo. A maggio 2006 è andato in scena lo spettacolo, sempre in forma di reading, per più attori,
“Allegro Teatrale”, una specie di “zibaldone” di scritti, tra brani e racconti, alcuni apparsi su pubblicazioni varie (Repubblica, Diaro, ecc.),
altri inediti. Momenti di trascurabile felicità è l’ultimo, naturale atto di questa collaborazione letteraria e teatrale.
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