Petroli_R

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ABSTRACT
Diagnosi differenziale delle vertigini in immersione
Petroli R.; Marcolin P.
Università di Chieti Scuola di Specializzazione del Nuoto e delle Attività Subacquee
La patologia da decompressione dell’orecchio è conosciuta da oltre 130 anni Smith fu il primo a
descriverla nel 1873 nel trattato sulla malattia dei cassoni, mentre qualche anno dopo Alt
descriveva le manifestazioni patologiche a carico dell’orecchio medio ed interno ipotizzando la
formazione di bolle di azoto nel sistema circolatorio dell’orecchio interno.
Il danno dell’orecchio interno da malattia da decompressione è piuttosto frequente con l’impiego di
miscele con elio (heliox), la spiegazione della patologia è da ipotizzare nella terminalità dell’arteria
uditiva interna che irrora il labirinto membranoso, anche la possibilità di formazione di bolle nei
fluidi dell’orecchio interno (perilinfa) può essere invocata.
Differenti meccanismi sono stati invocati per la marcata selettività verso il sistema labirintico e la
sua aumentata suscettibilità per immersioni profonde con elio , sia per l’eventuale formazione di
bolle di elio nell’orecchio interno sia per via ematica che per via diretta attraverso le finestre
promontoriali: rotonda ed ovale,saturando danneggiando le delicate strutture dell’orecchio interno,
per supersaturazione da controdiffusione sempre attraverso le finestre si producono delle bolle tra
interfaccia tra l’orecchio medio ed interno, particolarmente nel passaggio della miscela respirata da
heliox o trimix ad aria.
Lo scarso recupero del danno otovestibolare dopo terapia decompressiva (50%) per l’elio, ma
percentuali ancora più basse di recupero farebbero pensare a “falsi incidenti labirintici” per
sofferenze non dell’apparato otovestibolare, bensì delle vie e dei nuclei vestibolari .
Riteniamo che la patologia da decompressione otovestibolare nei subacquei non professionisti sia
molto più frequente di quanto si pensi e che il mancato trattamento provochi dei danni all’apparato
otovestibolare con lesioni permanenti per cui la diagnosi differenziale tra M.D.D vestibolare e il
Barotrauna dell’orecchio interno debba essere affrontata sempre e rapidamente e nei casi dubbi
trattare l’infortunato ricomprimendolo precedendo il trattamento , nei casi di mancata
compensazione con paracentesi timpanica (Klingmann)
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