Relazioni e Bilancio Consolidato 2009

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Più semplicità. È facile con UniCredit.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
Noi persone di UniCredit ci impegniamo a
generare valore per i nostri clienti.
Siamo una banca leader in Europa e questo
significa per noi contribuire allo sviluppo delle
comunità in cui viviamo e voler essere uno
dei migliori posti di lavoro.
Aspiriamo all’eccellenza e vogliamo che la
relazione con noi sia facile.
Realizzare questi impegni ci permetterà di creare
valore sostenibile per i nostri azionisti.
I tempi cambiano, gli impegni presi restano. Il 2009 si è chiuso lasciandoci in eredità una maggiore
consapevolezza degli obiettivi da raggiungere e della direzione verso la quale muoverci. Tutto quello che
abbiamo considerato importante da sempre, oggi assume un peso ancora più rilevante. In particolare,
i nostri clienti.
Nel 2009 abbiamo elaborato una nuova Mission aziendale che rafforza ulteriormente la nostra volontà
di mettere sempre al centro il cliente. La nostra aspirazione è rendere più facile la relazione con i clienti,
offrendo loro soluzioni semplici e chiare che possano contribuire al raggiungimento dei loro obiettivi
finanziari in modo affidabile ed efficiente.
Questo è ciò che chiamiamo “real life banking”, che per noi significa offrire ai nostri clienti non solo
servizi finanziari, ma anche il giusto supporto, al momento giusto, e nel modo giusto.
Significa guardarli negli occhi, lavorare con loro per valutarne i bisogni di tutti i giorni e utilizzare le nostre
competenze per offrire soluzioni efficaci grazie a relazioni facili e agevoli.
Crediamo che con il nostro rigoroso impegno, volto a promuovere semplicità e trasparenza, continueremo
a perseguire l’eccellenza in ciò che facciamo, mantenendo e accrescendo la fiducia dei nostri clienti,
come rappresentato nelle pagine seguenti.
Nel bilancio di quest’anno sono presenti fotografie ed episodi raccolti fra i clienti di UniCredit Group in
Europa che testimoniano il ruolo che il Gruppo ha svolto nelle loro esperienze. Ciascuno di essi rappresenta
le fondamenta su cui costruire insieme il futuro. Nel raccontare le loro storie hanno voluto condividere un
momento in cui il nostro Gruppo ha reso la loro vita più semplice.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
Dace Markeviča
Uralchem Trading Sia
Cliente Corporate Banking – Lettonia
Per qualsiasi esigenza
«finanziaria
- incluse le
operazioni più comuni come
i pagamenti - Uralchem
Trading può contare sulle
soluzioni proposte da
UniCredit Bank in quanto
vantaggiose e costruttive per
entrambe le parti. Il personale
della banca è sempre pronto
a fornire consulenze utili per
avere successo nelle nostre
attività, ponendo le basi
per un rapporto duraturo e
fondato sulla fiducia.»
È facile con
UniCredit.
Indice
Introduzione
Cariche sociali
Lettera del Presidente
Profilo di UniCredit Group
5
7
8
10
Strategia e risultati
Lettera dell’Amministratore Delegato
Principali risultati del 2009
Nota alla Relazione e al Bilancio
17
18
20
21
Relazione sull’andamento della gestione
Principali dati del Gruppo
Schemi di Bilancio riclassificati
Evoluzione trimestrale
Confronto quarto trimestre 2009/2008
Risultati per settori di attività
Dati storici del Gruppo
L’azione UniCredit
Risultati del Gruppo
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Altre informazioni
Fatti di rilievo successivi alla chiusura
del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione
25
26
28
30
32
33
34
35
36
49
92
101
Corporate Governance
La struttura di Governance
Il Management Committee
Group Management Team
105
106
114
116
Bilancio consolidato
Schemi di bilancio consolidato
Nota integrativa consolidata
Allegati
119
121
131
485
Attestazione del Bilancio d’esercizio consolidato ai sensi
dell’art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971
del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni
539
Relazione della Società di revisione ai sensi dell’art. 156
del D.Lgs. del 24 febbraio 1998, n. 58
543
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
3
Secondino Lamparelli,
ReviPlant
Cliente Retail – Italia
el 1999, io e i miei
«sociNabbiamo
aperto un
garden center sulle colline
sopra Moncalieri, in
provincia di Torino.
Con il nostro approccio
orientato al cliente, oggi
siamo tra i maggiori
protagonisti del settore
e un punto di riferimento
per la nostra comunità
locale. Grazie alla
relazione e alla guida
offertaci da UniCredit,
abbiamo avviato un
processo di espansione
e siamo ancora oggi
costantemente in
crescita.»
È facile con
UniCredit.
Introduzione
Cariche sociali
Lettera del Presidente
Profilo di UniCredit Group
Profilo
Focus
Modello organizzativo
La nostra identità
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
7
8
10
10
12
14
15
5
József Varga,
Valid Dental-Medical Nagykereskedöház Kft.
Cliente Retail – Ungheria
ollaboravamo già da anni
«conCUniCredit
Bank, quando i
nostri dipendenti hanno proposto
di aprire dei conti retail presso
una banca che garantisse
condizioni favorevoli in termini di
commissioni e tassi di interesse.
UniCredit Bank ci ha offerto
l’opportunità di aprire nuovi
conti nell’ambito di uno speciale
pacchetto denominato “Employee
Benefit Package”, che ha
completamente soddisfatto i miei
dipendenti.»
È facile con UniCredit.
Cariche Sociali
Consiglio di Amministrazione
Dieter Rampl
Luigi Castelletti
Farhat Omar Bengdara
Vincenzo Calandra Buonaura
Fabrizio Palenzona
Alessandro Profumo
Presidente
Vice Presidente Vicario
Vice Presidenti
Amministratore Delegato
Giovanni Belluzzi
Manfred Bischoff
Enrico Tommaso Cucchiani
Donato Fontanesi
Francesco Giacomin
Piero Gnudi
Friedrich Kadrnoska
Marianna Li Calzi
Salvatore Ligresti
Luigi Maramotti
Antonio Maria Marocco
Carlo Pesenti
Lucrezia Reichlin
Hans-Jürgen Schinzler
Theodor Waigel
Anthony Wyand
Franz Zwickl
Consiglieri
Lorenzo Lampiano
Segretario
Collegio Sindacale
Giorgio Loli
Presidente
Gian Luigi Francardo
Siegfried Mayr
Aldo Milanese
Vincenzo Nicastro
Sindaci Effettivi
Massimo Livatino
Giuseppe Verrascina
Sindaci Supplenti
KPMG S.p.A.
Marina Natale
Società di Revisione
Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari
UniCredit S.p.A
Sede Sociale: Roma, via A. Specchi, 16
Direzione Generale: Milano, Piazza Cordusio
Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma, codice fiscale e partita IVA n° 00348170101
Iscritta all’Albo delle Banche
Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredito Italiano
Albo dei Gruppi Bancari cod. 3135.1
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Capitale sociale: euro 9.648.314.240,50 interamente versato
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
7
Introduzione
Lettera del Presidente
“
Consapevole delle sfide da affrontare, il nostro nuovo Consiglio
di Amministrazione, eletto nel 2009, ha concentrato i propri sforzi
su un rafforzamento del sistema di governance, a supporto di una
forte e sostenibile performance a lungo termine.
Signori Azionisti,
”
l’anno che abbiamo di fronte segna l’inizio di un nuovo ciclo per
l’economia globale, che porterà per tutti noi nuove sfide ma anche
nuove opportunità. La buona notizia è che il rischio di una seconda
Grande Depressione è stato evitato: l’economia globale è ripartita
e tutte le principali aree economiche sono tornate a registrare una
crescita positiva, nonostante alcuni singoli paesi, anche in Europa,
siano ancora in fase di recessione.
La ripresa deve molto alla reazione rapida e risolutiva dei policy
makers: stimoli senza precedenti di politica fiscale e monetaria
hanno svolto un ruolo determinante nel frenare la recessione.
Ma la ripresa ha già iniziato a mostrare importanti segni di
autosostenibilità, traendo beneficio, in primo luogo, dalla
struttura più equilibrata che l’economia mondiale ha
acquisito nel corso degli ultimi anni.
I mercati emergenti rappresentano ora una parte
cospicua dell’economia globale, e sono stati i primi a
ripartire, diventando il principale motore di crescita.
Di fatto, il rapido e robusto recupero del commercio
mondiale è stato la sorpresa positiva più notevole,
soprattutto alla luce dei timori, diffusi ancora un
anno fa, di un possibile aumento delle pressioni
protezionistiche.
Viste attraverso il prisma delle nostre attività, le
maggiori opportunità di questo nuovo ciclo economico
sono chiare. Innanzitutto, la diversificazione geografica
continua ad essere uno dei nostri principali punti di forza,
in particolare per la nostra significativa presenza in qualità
di domestic player in tutta l’Europa Centrale e Orientale. La
Polonia è stata il solo paese europeo ad evitare la recessione
ed è ora sul punto di realizzare una forte crescita nel 2010. La
Turchia si avvia a registrare quest’anno la ripresa più sostenuta
d’Europa, confermando la sua reputazione di una delle economie più
reattive della regione. Ambedue i paesi, come altri paesi dell’Europa
Centro-Orientale, godono di fondamentali macroeconomici forti e di
un sistema finanziario robusto, in cui UniCredit svolge un ruolo chiave.
8
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Inoltre, la più forte ripresa al di fuori della zona euro favorisce
quelle aziende che sono ben posizionate per avvantaggiarsi della
domanda estera, soprattutto di beni di investimento e tecnologia.
Noi abbiamo la responsabilità e l’opportunità di sostenere i loro
sforzi, per vincere insieme la sfida della concorrenza globale.
Altrettanto chiare e concrete sono, però, le sfide da fronteggiare.
Il ruolo portante delle esportazioni non riflette solo la vivacità della
ripresa nel resto del mondo, ma anche la lentezza e le deboli
prospettive dei consumi e degli investimenti privati interni nella
maggior parte della zona euro. Con il livello di disoccupazione
ancora in aumento, è naturale che i consumatori non si sentano
di incrementare la propria spesa. E i piani di investimento delle
aziende sono frenati non solo dalle incertezze riguardo alla
domanda futura, ma, in alcuni casi, anche dal più alto livello
di debito accumulato negli anni passati, che ora richiede un
graduale impegno di riduzione della leva finanziaria. l livelli ancora
alti del tasso di default aziendale rammentano come il settore
corporate europeo, in generale, abbia bisogno di rafforzare tanto i
bilanci quanto la produttività. Offrire sostegno al settore corporate
nel suo impegno di ristrutturazione è una delle grandi sfide che le
banche affronteranno quest’anno.
Consapevole delle sfide da affrontare, il nostro nuovo Consiglio di
Amministrazione, eletto nel 2009, ha concentrato i propri sforzi
su un rafforzamento del sistema di governance, a supporto di
una forte e sostenibile performance a lungo termine. Uno dei
passi più importanti è stata l’elaborazione di un nuovo sistema di
retribuzione, che sarà sottoposto all’approvazione degli azionisti
nel corso dell’Assemblea di quest’anno.
Il nostro nuovo modello di retribuzione dei ruoli executive si
fonda sulle best practices esistenti a livello globale ed incorpora
le più recenti raccomandazioni degli organismi internazionali
di regolamentazione e sorveglianza. Associa gli incentivi
alla performance con elementi di salvaguardia che limitano
l’assunzione di rischio, ed assicura che la performance sia
misurata in termini di creazione di valore sostenibile e di lungo
termine per i nostri stakeholders. Siamo fermamente convinti che
questo modello ci permetterà di attirare e trattenere persone di
talento, di massimizzare la redditività a lungo termine adeguata al
rischio, in linea con gli interessi degli azionisti, e di rafforzare la
nostra reputazione.
Su questo fronte, il nostro approccio è stato proattivo e di
avanguardia, evidenziando la nostra piena comprensione delle
forze che stanno dando nuova forma al sistema finanziario, e la
nostra disponibilità a prendere l’iniziativa.
La stessa impostazione ha contraddistinto la nuova valutazione dei
requisiti patrimoniali del Gruppo. Grazie al sostegno degli azionisti,
l’aumento di capitale effettuato ha rafforzato la nostra posizione
finanziaria, e ci ha dato la libertà e la flessibilità necessarie a
sostenere il flusso di credito alle tante piccole e medie imprese che
hanno un’importanza vitale per la salute delle comunità locali in tutta
Europa.
Siamo ben consapevoli di come il successo nasca dalla reputazione
e dalla sostenibilità delle attività aziendali. Per tale ragione, abbiamo
lanciato l’iniziativa “One4C” per migliorare la struttura organizzativa
e per garantire di essere costantemente focalizzati sui nostri clienti
e sulle loro esigenze. In questo contesto faremo leva sulla semplicità
e sulla trasparenza per migliorare il nostro modo di lavorare con la
clientela.
L’impegno verso gli stakeholders non si limita solo alle iniziative di
natura finanziaria. A seguito del terremoto in Abruzzo, nel 2009, il
Gruppo UniCredit ha dato immediata risposta alla tragedia umana,
affiancandosi alle organizzazioni locali nel fornire aiuti materiali ed
assistenza a coloro che ne avevano bisogno. Abbiamo inoltre aperto
un conto corrente per accogliere la forte ondata di generosità, che ci
ha permesso di raccogliere oltre quattro milioni di euro in donazioni a
sostegno della popolazione dell’Abruzzo.
Desidero esprimere un caloroso ringraziamento ai nostri dirigenti e
dipendenti per la loro dedizione al Gruppo e per essere stati in grado
di adattarsi ai cambiamenti che abbiamo introdotto in risposta alle
evoluzioni dell’ambiente finanziario.
Vorrei anche riconoscere il prezioso contributo dei membri del
nostro nuovo Consiglio di Amministrazione, che per la prima volta
comprende due rappresentanti di una lista presentata dagli azionisti
di minoranza. Con una nuova struttura azionaria, e con l’aggiunta di
importanti azionisti istituzionali, essi hanno svolto un ruolo chiave nel
rafforzare la governance della nostra impresa.
Infine, e soprattutto, desidero ringraziare voi, i nostri azionisti,
senza i quali non saremmo dove siamo oggi.
Dieter Rampl
Presidente
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
9
UniCredit Group opera in 22 Paesi
europei con oltre 165.000 dipendenti
e circa 9.800 filiali.
UniCredit Group si caratterizza per una
forte identità europea, un’estesa presenza
internazionale e un’ampia base di clientela.
La posizione strategica, sia nell’Europa
occidentale sia in quella centrale e orientale
(CEE), consente al Gruppo di avere una delle
più elevate quote di mercato nell’area.
(i valori monetari sono espressi in milioni di €)
27.572
12.248
1.702
MAR
RGINE DI INTTERMED
DIAZIO
ONE
RISU
ULTATO
O DI GESTION
NE
UTILLE NETTTO
59.689
8,47%
9,49%
PATRIMON
NIO NEETTO
COR
RE TIER
R 1 RA
ATIO1
TIER
R 1 RA
ATIO1
DIPENDENTI2
oltre 165.000
3
FILIALI
TOTTALE ATTIVO
O
circa 9.800
928.760
1. Dopo aumento di capitale concluso il 23 febbraio 2010.
2. Dati al 31 dicembre 2009. FTE = “Full time equivalent”: personale
conteggiato per le ore effettivamente lavorate e/o pagate dall’azienda
presso cui presta servizio. Nei dati indicati le società consolidate
proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial services, sono incluse
al 100%.
3. Dati al 31 dicembre 2009. I dati includono le filiali consolidate
proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial services.
4. Voce 120 del Conto Economico.
10
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
AUSTRIA
AZERBAIGIAN
BOSNIA-ERZEGOVINA
BULGARIA
CROAZIA
ESTONIA
GERMANIA
ITALIA
KAZAKISTAN
KIRGHIZISTAN
LETTONIA
LITUANIA
POLONIA
REPUBBLICA CECA
ROMANIA
RUSSIA
SERBIA
SLOVACCHIA
SLOVENIA
TURCHIA
UCRAINA
UNGHERIA
DIPEENDEN
NTI PEER PA
AESE2 (%)
10,2
25,3
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
TOTALE
2.075
889
TURCHIA
ALTRI
1.030
POLONIA
12,6
326
6,3
783
12,2
AUSTRIA
17,7
9,8
Italia
Germania
Austria
Polonia
Turchia
Altri
GERMANIA
7,7
33,8
Italia
Germania
Austria
CEE
Altri
ITALIA
40
24,4
9.799
10,251
FILIIALI PER
R PAEESE3
4.696
RICA
AVI PEER AREEE GEO
OGRA
AFICHEE4 (%)
11
L’AUSTRIA, LA GERMANIA E L’ITALIA
UniCredit Group ha una posizione strategica in Austria, Germania e Italia. Questi tre paesi rappresentano oltre
un terzo del Prodotto Interno Lordo di tutte le economie dell’Unione Europea e, insieme,
costituiscono una delle regioni transnazionali più ricche del continente.
In ciascuno di questi tre paesi, il PIL pro capite è più alto rispetto a quello dell’Unione Europea;
in particolare la Germania, in termini di PIL pro capite, è molto ben posizionata tra le quattro più grandi
economie della UE: Francia, Germania, Regno Unito e Italia.
Dopo il rallentamento senza precedenti osservato nel 2009, si prevede che la crescita economica riprenda
e continui nei prossimi anni. In particolare, si stima che l’economia, tra il 2010 e il 2014, crescerà,
in termini reali, dell’1,6 percento in Austria, dell’1,6 percento in Germania e dell’1,2 percento in Italia,
attestandosi su livelli pari o decisamente superiori a quelli conseguiti nel quinquennio precedente.
Le esportazioni saranno sempre più determinanti per la crescita futura; l’export di beni e
servizi del 2009 in Austria, Germania e Italia ha rappresentato, rispettivamente,
il 50,1, il 40,8 e il 24,0 percento del PIL – che sono tra i valori più alti di tutti i
Paesi della UE. Queste tre nazioni sono particolarmente interconnesse con le
economie in espansione dell’Europa Centrale e Orientale (CEE). Più della metà
delle esportazioni austriache e un terzo di quelle italiane e tedesche non
dirette alla “vecchia Europa” sono infatti destinate ai Paesi CEE. Inoltre, più di
100.000 società austriache, tedesche e italiane sono attive in questi Paesi.
La presenza di UniCredit Group nei Paesi CEE è cresciuta negli anni, sia
a livello organico sia attraverso acquisizioni strategiche. Il Gruppo, che si
classifica tra le maggiori reti bancarie dei tre principali Paesi
dell’Europa Occidentale in cui opera, è presente con circa 330 sportelli
in Austria, 780 Germania e 4.700 in Italia.
A livello europeo, UniCredit Group sta affinando il modello di servizio, mettendo il
cliente al centro delle sue attività. Questo prevede anche la rivisitazione dei criteri di
segmentazione della clientela con l’obiettivo di migliorare il servizio al cliente.
I primi tre Paesi a implementare questi cambiamenti saranno proprio l’Austria, la Germania e l’Italia.
PIL PRO
O CAP
PITTE1
QUOTE DI MER
RCATTO 2 (%
%)
Austria
Germania
Italia
140,3
124,9
106,9
1. PIL pro capite nominale al 31 Dicembre 2009 (EU27=100).
Il PIL pro capite nominale di EU27 non è definitivo (ultimo aggiornamento 16 Marzo 2010).
2. Quote di Mercato per Totale Crediti verso Clientela al 31 Dicembre 2009.
Fonte: Eurostat, UniCredit Research.
12
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Austria
Germania
Italia
16,3
3,5
13,6
L’EUROPA CENTRALE E ORIENTALE
UniCredit Group è leader di mercato nell’Europa Centrale e Orientale,
dove rappresenta uno dei principali gruppi bancari, con circa 4.000 filiali.
Il Gruppo vanta una lunga storia in questa regione, dove si
concentra circa la metà di tutti i suoi dipendenti.
La sua posizione gli consente di beneficiare del processo
di convergenza economica che sta generando standard
di vita più elevati e un ambiente sempre più favorevole
all’attività imprenditoriale in questi Paesi, dieci dei
quali sono già membri della UE e adotteranno l’euro
nei prossimi anni.
Le economie dei paesi CEE – che comprendono
anche due dei cinque più grandi mercati emergenti
del mondo, Russia e Turchia, e uno dei mercati
più stabili e promettenti d’Europa, la Polonia –
attualmente rappresentano una quota dell’economia
mondiale di dimensioni analoghe alla Germania o alla
Cina. Si tratta di un dato particolarmente impressionante,
se si pensa che le economie di questi paesi, solo dieci
anni fa, rappresentavano circa la metà dell’economia
tedesca.
UniCredit Group in questa regione dinamica è piuttosto diversificato,
con una presenza diretta in 19 Paesi. Si posiziona tra i più grandi operatori
in 17 Paesi e tra i primi cinque in 10 Paesi. La regione CEE attualmente
rappresenta il 13,7 percento del credito totale erogato dal Gruppo.
QUOTTE DI MERCATTO 3 (%
%)
UniCredit Group ha dimostrato la sua capacità di integrazione
delle banche dei Paesi CEE entrate a far parte del Gruppo.
La posizione di mercato del Gruppo in questi Paesi garantisce
alle banche locali notevoli vantaggi competitivi, tra i quali un brand
riconosciuto sul mercato, la condivisione di best practice,
l’accesso ai mercati internazionali,, e significative
g
economie di scala.
Inoltre, il portafoglio diversificato del Gruppo in questa regione consente
una crescita modulare e favorisce la penetrazione nei diversi mercati
locali delle sue fabbriche di prodotto globali.
5,8
8,1
9,3
12,3
16,3
3. Quote di Mercato per Totale Attivo al 31 Dicembre 2009.
20,1
* al 30 Settembre 2009.
Fonte: UniCredit Research, UniCredit CEE Strategic Analysis.
24,7
1,5
Estonia
1,5
Lituania*
1,7
Lettonia
1,8
Russia
Ungheria
5,9
Ucraina
6,0
Slovacchia
6,1
Romania
6,3
Serbia
6,4
Slovenia
6,5
Repubblica Ceca
Turchia
Kazakistan
Polonia
Bulgaria
Bosnia
Erzegovina
Croazia
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
13
Un modello incentrato su quattro pilastri:
Centralità del cliente
costituisce il fulcro delle nostre aree Retail, Corporate & Investment Banking e Private Banking, che offrono servizi
specializzati al fine di massimizzare il valore per il cliente e il suo grado di soddisfazione nel lungo periodo.
Approccio multi-locale
consente alle banche del Gruppo di supportare le reti commerciali ed essere vicine ai clienti.
Linee di prodotti globali
generano valore aggiunto per tutte le aree geografiche e si avvalgono delle competenze presenti nel Gruppo,
quali ad esempio l’asset management.
Linee di servizi globali
forniscono alle funzioni commerciali e alle fabbriche di prodotto servizi specializzati, tra cui back-office, ICT, Recupero
crediti, Gestione acquisti, Real Estate e Shared Service Center.
DIVISIONAL MODEL
Aree Strategiche di Business
valorizzano le competenze distintive del Gruppo
Programma di divisionalizzazione nell’area CEE
persegue una visione unitaria di business per tutte le attività svolte nell’area Central and Eastern Europe
Linee di Business
si focalizzano sulla creazione di prodotti e servizi specifici per i diversi segmenti di clientela
Competence Line
monitorano, indirizzano e supportano le attività aziendali del Gruppo e i rischi correlati
14
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Oggi UniCredit Group è una realtà multinazionale e
relativamente giovane nata da una serie di fusioni e
acquisizioni, che beneficia dell’esperienza di tutte le
banche che fanno parte del Gruppo, ciascuna con la
propria storia e tradizione.
Siamo presenti in 22 Paesi e operiamo attraverso
molteplici linee di business strategiche e segmenti di
clientela. Consapevoli della diversità che ci caratterizza
vogliamo essere un Gruppo senza barriere interne
trascendendo i confini, le culture e i mercati.
Considerate le nostre dimensioni, i nostri obiettivi e
l’attuale periodo di incertezza finanziaria globale, viene
alla luce – in maniera ancora più evidente – il ruolo
che gioca la nostra identità di Gruppo nel creare valore
sostenibile per i nostri azionisti, nel servire al meglio
i nostri clienti, nel coinvolgere le nostre persone e
contribuire allo sviluppo delle comunità locali in cui
viviamo e operiamo.
Per questa ragione abbiamo deciso di ripensare “chi
siamo” e “che cosa rappresentiamo” con una nuova
Mission di Gruppo che esprima in modo ancora più
chiaro il fondamento della nostra Identità.
La nostra Mission è un impegno pubblico che esprime i
nostri obiettivi, il modo in cui intendiamo crescere come
Gruppo, mantenere la fiducia dei nostri clienti e creare
valore sostenibile per i nostri azionisti. Vuole essere
guida e ispirazione per la nostra cultura aziendale e per
le nostre persone.
La Mission comincia dalle “persone di UniCredit”, coloro
che la renderanno viva e che rappresentano l’anima del
nostro Gruppo.
La consapevolezza di ciò a cui aspiriamo dà forma ai
nostri valori che a loro volta modellano i comportamenti.
Per questa ragione la Mission è stata pensata in modo
del tutto coerente con i valori della nostra Carta di
Integrità Fiducia, Trasparenza, Rispetto, Reciprocità,
Equità e Libertà d’azione. Valori introdotti per fornire
una cornice di riferimento per i nostri comportamenti e
per supportarci nelle sfide professionali che affrontiamo
nella nostra vita lavorativa.
La Mission rafforza i nostri valori ed evidenzia
maggiormente il nostro obiettivo di sostenibilità.
Queste promesse e la capacità di mantenerle
influenzano il modo in cui i nostri clienti e gli
stakeholder in generale ci percepiscono e valutano
la nostra integrità. Siamo consapevoli che integrità
significa dire ciò che facciamo e fare ciò che diciamo.
Vogliamo valorizzare la nostra diversità e ciò che può
essere realizzato quando lo stesso obiettivo è condiviso
da tutti gli elementi che costituiscono il nostro Gruppo.
Perché siamo convinti che l’intero possa essere
maggiore della somma delle parti.
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
15
Friedrich Frey,
Cliente Private Banking – Austria
corso della mia
«lungaNelesperienza
come
cliente, la banca si è
contraddistinta per le
sue decisioni sempre
tempestive e professionali.
Ho apprezzato la semplicità
delle soluzioni offerte per i
miei investimenti, grazie alle
quali ho potuto concentrarmi
su altri aspetti importanti
della mia vita.»
È facile con
UniCredit.
Strategia e risultati
Lettera dell’Amministratore Delegato
Principali risultati del 2009
Nota alla Relazione e al Bilancio
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
18
20
21
17
Strategia e risultati
Lettera dell’Amministratore Delegato
“
Centralità del cliente per noi si traduce in due parole:
prossimità e semplicità. Essere vicini ai clienti vuol dire essere
attenti alle loro reali esigenze, adeguando il nostro modello di
business divisionale, affinchè servirli meglio significhi anche
facilitarli il più possibile nel rapportarsi con noi.
”
Cari Azionisti,
l’anno appena trascorso ci ha visti impegnati in un intenso
sforzo di trasformazione e di adattamento ad un contesto di
mercato complesso ed in rapida evoluzione. L’osservazione
critica del nostro modo di essere e di agire è stata il
primo passo per dare l’avvio ad un deciso processo
di rinnovamento della nostra identità e del nostro
approccio al cliente, intorno al quale da oggi dovrà
ruotare tutto il nostro modo di fare banca.
L’economia globale è tecnicamente entrata in una
fase di ripresa, tuttavia la volatilità dei mercati
rimane accentuata a motivo dei forti elementi di
incertezza ancora presenti.
È dunque presto per abbassare l’attenzione:
i tassi di interesse sono mantenuti
eccezionalmente bassi, mentre le banche
centrali continuano a sostenere la liquidità
e al tempo stesso cominciano a disegnare le
prossime strategie di uscita. Tempi e modi del
loro disimpegno saranno cruciali per la ripresa
dell’economia e della redditività del sistema
bancario, attualmente sotto pressione a causa di
attivi qualitativamente deteriorati, di ricavi compressi
e di una provvista di capitale divenuta da tempo
onerosa.
Il nuovo quadro regolamentare che si sta delineando
all’orizzonte, tuttora materia di confronto fra regolatori e
attori del mondo finanziario, potrà essere a mio avviso
uno strumento importante per il recupero della fiducia nel
sistema finanziario e nell’industria bancaria. Ciò non toglie
18
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
che stabilità, trasparenza e sostenibilità saranno temi chiave
sui quali banche e istituzioni finanziarie dovranno investire in
prima persona per recuperare credibilità e reputazione.
Questi sono i fatti. Ai quali abbiamo risposto proattivamente
interrogandoci sulle nostre priorità, sui nostri scopi e sul
significato di essere uno dei principali gruppi bancari in
Europa. La risposta a tutte queste domande è nella nuova
mission di Gruppo, assertrice di un grande sforzo comune
per ridisegnare il modo in cui ci rapportiamo ai clienti, per
mantenerne la fiducia e per generare valore sostenibile nel
tempo.
Centralità del cliente per noi si traduce in due parole:
prossimità e semplicità. Essere vicini ai clienti vuol dire essere
attenti alle loro reali esigenze, adeguando il nostro modello di
business divisionale, affinchè servirli meglio significhi anche
facilitarli il più possibile nel rapportarsi con noi.
Ciò vale per tutti i nostri clienti, ovunque essi siano, perchè
Europea è la nostra dimensione geografica, Europee sono
le nostre radici ed Europea deve essere anche la nostra
mentalità.
“One4C” (“One for Clients, Insieme per i Clienti”) è l’iniziativa
più importante intrapresa nel 2009 per promuovere questo
cambiamento culturale.
Essa indirizza le nostre azioni verso una maggiore vicinanza ai
nostri clienti, interni ed esterni, ed ai territori in cui operiamo,
da realizzarsi, da un lato, investendo in una maggiore
specializzazione e migliorando i nostri processi, dall’altro,
rafforzando i ruoli e investendo nella crescita delle persone
che quotidianamente sono a contatto con la clientela.
Tuttavia, essere vicini ai clienti significa anche sostenerli nei
momenti difficili. Per questo motivo nel 2009 abbiamo avviato
iniziative specifiche rivolte a famiglie e imprese in temporanea
difficoltà.
del 2009 il programma ha assistito oltre 16.000 imprese con
un’esposizione complessiva di circa 1,3 miliardi di euro.
Vogliamo, inoltre, dare garanzie ai nostri stakeholder. La
migliore che possiamo offrire loro è la nostra solidità, oggi
rafforzata grazie alla riduzione del peso delle attività non
strategiche, al recupero di efficienza, nonché all’aumento di
capitale lanciato nel 2009 e chiuso all’inizio di quest’anno.
Abbiamo scelto di rivolgerci al mercato e il successo
dell’operazione dimostra come, durante un anno certamente
non facile, abbiamo saputo salvaguardare la nostra
reputazione e il nostro buon nome, conservando la fiducia dei
nostri investitori.
È ancora presto perché ci si possa attendere un ritorno alla
normalità. Sebbene numerosi saranno ancora i fattori di
incertezza che dovremo affrontare nel 2010, i risultati fin qui
raggiunti grazie all’impegno di tutti i colleghi del Gruppo e al
vostro sostegno attivo mi permettono di guardare al futuro con
fiducia.
Importanti sfide ci aspettano lungo il percorso che abbiamo
appena intrapreso, ma sono consapevole che abbiamo la
determinazione, le capacità, gli strumenti, ma soprattutto le
persone, per portarlo avanti con successo.
Alessandro Profumo
AMMINISTRATORE DELEGATO
Per le prime abbiamo lanciato “Insieme 2009”, offrendo
loro la possibilità di sospendere, senza costi, le rate di
rimborso dei mutui fino a 12 mesi. Per le seconde, in
particolare per le imprese di piccola e media dimensione
- motore della crescita - abbiamo avviato iniziative di
sostegno dedicate, fra cui “Impresa Italia” e “SOS Impresa
Italia”. Quest’ultima a supporto delle piccole imprese
strutturalmente sane ma a rischio di chiusura a causa
dell’attuale situazione congiunturale. Negli ultimi quattro mesi
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
19
Strategia e risultati
Principali risultati del 2009
Il Gruppo UniCredit nell’esercizio 2009: rafforzamento della struttura dello stato
patrimoniale, costante miglioramento dei costi, utile netto a 1.702 milioni.
ESERCIZIO
2009
Utile netto di pertinenza del Gruppo a
1.702 milioni.
Margine di intermediazione a
27.572 milioni, +2,6% a/a.
Risultato di gestione a 12.248 milioni,
+20,3% a/a.
Rafforzamento della struttura dello stato
patrimoniale: riduzione di totale attivo,
attività di negoziazione e esposizione
interbancaria netta, miglioramento del
leverage ratio.
Rafforzamento del capitale: Core Tier 1 ratio
in crescita a 7,62%, +104 pb rispetto a
dicembre 2008 post CASHES.
Pro - forma con l’aumento di capitale
completato con successo a febbraio 2010:
Core Tier 1 ratio 8,47%.
Costante miglioramento dei costi operativi:
-8,2% a/a; rapporto Costi/Ricavi al 55,6%.
Dividendo 2009 di 0,03 euro per azione.
22009
009
20
Relazioni e B
Bilancio
ancio
cio Consolidato 2009 · UniCredit Group
QUARTO
TRIMESTRE 2009
Utile netto di pertinenza del Gruppo a
371 milioni, da 394 milioni nel terzo
trimestre 2009.
Margine di intermediazione a 6.443 milioni,
con trend trimestrale in crescita delle
commissioni nette, e, coerentemente con il
trend del settore, minore risultato netto della
negoziazione, copertura e fair value.
Costi operativi a 3.803 milioni, ancora in
flessione trim/trim.
Accantonamenti su crediti a 2.068 milioni,
con costo del rischio in diminuzione per il
secondo trimestre consecutivo a 146 pb.
Risultato di gestione a 2.640 milioni, in
flessione per effetto di minori proventi netti
della negoziazione, copertura e fair value
rispetto al terzo trimestre 2009.
21 pb di Core Tier 1 ratio generati nel
trimestre; ratio patrimoniali in crescita di
7 pb anche includendo l’effetto del
dividendo, contabilizzato interamente nel
quarto trimestre.
Nota alla Relazione e al Bilancio
Aspetti generali
Il Bilancio consolidato del Gruppo UniCredit al 31 dicembre
2009 è redatto in base ai principi contabili internazionali IAS/
IFRS, secondo quanto disposto dalle istruzioni della Banca
d’Italia contenute nella circolare n. 262 del 22 dicembre 2005.
Queste istruzioni stabiliscono in modo vincolante gli schemi di
bilancio e le relative modalità di compilazione, nonché la Nota
integrativa.
Si segnala che in data 18 novembre 2009 è stato emanato
il primo aggiornamento della circolare Banca d’Italia
n. 262/2005, che ha recepito le modifiche nel frattempo
intervenute nei principi contabili internazionali IAS/IFRS ed
avvicinato maggiormente gli schemi di bilancio bancari a
quelli di vigilanza sugli IAS/IFRS armonizzati in sede europea
(FINREP). Si veda in proposito la Parte A) Politiche contabili del
bilancio consolidato.
Il Bilancio consolidato è costituito dagli schemi dello
Stato patrimoniale, del Conto economico, dal Prospetto
della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni
del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario, dalla Nota
integrativa e dagli Allegati ed è inoltre corredato da una
Relazione sull’andamento della gestione, sui risultati economici
conseguiti e sulla situazione finanziaria del Gruppo.
Inoltre, il presente fascicolo risulta completato con:
• l’Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell’art.
81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio
1999 e successive modifiche e integrazioni;
• la Relazione della Società di revisione ai sensi dell’art. 156
del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n.58.
Sul sito web di UniCredit sono inoltre disponibili i comunicati
stampa relativi ai fatti di rilievo del periodo e la presentazione
effettuata al mercato sui risultati del periodo.
Ai sensi dell’art 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24
febbraio 1998 n. 58, la “Relazione sul governo societario e gli
assetti proprietari” è disponibile nella sezione “Governance”
del sito internet di UniCredit (http://www.unicreditgroup.eu/it/
Governance/corporate_governance_report.htm).
Come ricordato anche nelle Avvertenze alla Relazione sulla
gestione, l’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti
nella Relazione sulla gestione, nonché fra quest’ultima
e il Bilancio consolidato, dipende esclusivamente dagli
arrotondamenti.
Principi generali di redazione
della Relazione sulla gestione
La Relazione sull’andamento della gestione - avuta come
sempre presente l’esigenza di garantire sul piano formale
e nel contenuto la dovuta chiarezza e la veritiera e corretta
rappresentazione - comprende l’informativa fornita secondo
i criteri delle relazioni trimestrali dei periodi precedenti con
schemi riclassificati sintetici di stato patrimoniale e conto
economico predisposti secondo i criteri utilizzati in precedenza
- il cui raccordo puntuale con quelli obbligatori di bilancio
è riportato in allegato al Bilancio in aderenza con quanto
richiesto dalla Consob con comunicazione n. 6064293 del
28 luglio 2006 - e nelle altre rendicontazioni periodiche
infrannuali.
La Relazione è corredata da alcune tabelle (Principali dati del
Gruppo, Schemi di bilancio riclassificati, Evoluzione Trimestrale,
Confronto quarto trimestre 2009/2008, Risultati per settore di
attività, Dati storici del Gruppo, L’azione UniCredit) nonché da
un commento sui “Risultati e andamento della gestione”.
Criteri di riclassificazione degli schemi
sintetici di stato patrimoniale
e conto economico
Le principali riclassificazioni – i cui importi sono riportati in
modo analitico negli schemi di raccordo in allegato al presente
fascicolo - hanno riguardato:
Stato patrimoniale
• l’aggregazione nella voce” Investimenti finanziari” delle voci
di bilancio “Attività finanziarie valutate al fair value”, “Attività
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
21
Strategia e risultati
Nota alla Relazione e al Bilancio (S
EGUE)
finanziarie disponibili per la vendita”, “Attività finanziarie
detenute fino alla scadenza” e “Partecipazioni”;
• il raggruppamento in unica voce denominata “Coperture”,
sia nell’attivo che nel passivo di bilancio delle voci “Derivati
di copertura” e “Adeguamento di valore delle attività
finanziarie oggetto di copertura generica”;
• l’aggregazione in unica voce “Raccolta da clientela e
titoli” dell’ammontare di “Debiti verso clientela” e ”Titoli in
circolazione”;
• l’inclusione delle voci di bilancio “Trattamento di fine
rapporto del personale” e “Riserve tecniche” nella voce
“Altre passività”.
Conto economico
• i dividendi e altri proventi comprendono gli utili (perdite)
delle partecipazioni valutate al patrimonio netto ed
escludono i dividendi su azioni detenute per negoziazione,
classificati insieme al risultato dell’attività di negoziazione, di
copertura e delle attività e passività valutate al fair value;
• il saldo altri proventi/oneri comprende il risultato della
gestione assicurativa e gli altri oneri/proventi di gestione con
l’esclusione dei recuperi di spesa classificati a voce propria;
• le spese per il personale, le altre spese amministrative, le
rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
e gli accantonamenti per rischi ed oneri sono presentati
al netto degli oneri di integrazione relativi alle operazioni
di riorganizzazione conseguenti all’integrazione dei Gruppi
HVB e Capitalia, evidenziati a voce propria. Dalle rettifiche
di valore su immobilizzazioni materiali sono esclusi gli
impairment e le riprese di valore relativi a immobili detenuti
per investimento, classificati nei profitti netti da investimenti;
• i profitti netti da investimenti comprendono gli utili/perdite
e le rettifiche/riprese di valore sulle attività finanziarie
disponibili per la vendita e sulle attività finanziarie detenute
fino a scadenza, oltre agli utili/perdite delle partecipazioni e
da cessione di investimenti.
Modifiche apportate per consentire
un confronto omogeneo
Relativamente agli schemi riclassificati, le operazioni
intervenute nell’esercizio 2008 non permettono una
omogenea comparazione con i dati trimestrali pubblicati
nell’anno precedente. Al fine di poter effettuare un confronto
significativo tra i periodi, i dati patrimoniali relativi ai trimestri
dell’esercizio 2008 sono stati riesposti per tener conto:
• del completamento, presentato con il bilancio 2008, della
PPA (“Purchase Price Allocation”) relativa all’operazione di
aggregazione;
• della riclassificazione dell’interessenza in Mediobanca
SpA da “Attività finanziarie disponibili per la vendita” a
“Partecipazioni” coerentemente con la rilevata evoluzione
degli assetti di governance della partecipata.
I dati al 31 dicembre 2008 differiscono da quelli pubblicati
anche per la riclassifica, nell’ambito del Patrimonio di pertinenza
del Gruppo, delle “riserve da valutazione attività disponibili per
la vendita e di cash-flow hedge” relative alle società valutate al
patrimonio netto alla voce “Capitale e riserve”.
Con la stessa finalità di coerenza e comparazione, i dati
economici riferiti ai trimestri 2008 sono stati rideterminati per
il completamento della PPA. Si precisa, peraltro, che la tabella
“Evoluzione trimestrale” pubblicata in occasione del bilancio
2008 comprendeva già gli effetti del completamento della PPA.
Si segnala inoltre che, a partire dal settembre 2009, il conto
economico riclassificato è stato allineato ai dati contabili
lasciando il risultato dell’attività di private equity nei “Profitti
netti da investimenti” anziché nel “Risultato di negoziazione,
copertura e fair value”, modificando conseguentemente i
dati riclassificati trimestrali pubblicati del primo e secondo
trimestre 2009 e quelli dell’anno precedente.
Relativamente agli schemi obbligatori, nel patrimonio del
Gruppo, a partire dalle esistenze iniziali al 1 gennaio 2008, si
è provveduto a riclassificare le differenze di cambio relative ad
investimenti netti esteri (controllate, collegate o joint venture),
trasferite dalla voce 170 “Riserve” alla voce 140 “Riserve da
valutazione”.
22
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Area di consolidamento
Risultati per settore di attività
Nel corso dell’esercizio 2009 non si sono registrate
significative variazioni nell’area di consolidamento; comunque i
dati sono stati riesposti, ove necessario, su basi omogenee per
tenere conto delle variazioni intervenute nell’area stessa, nel
perimetro operativo, nonché delle riclassificazioni delle attività
in via di dismissione ai sensi dell’IFRS 5.
Tra la fine del 2008 e l’inizio del 2009 il Gruppo UniCredit è
stato interessato da alcune modifiche al modello organizzativo
che hanno portato, in particolare, alla costituzione di tre aree
strategiche (Strategic Business Area - SBA): (i) Retail, (ii)
Corporate & Investment Banking e Private Banking (CIB&PB),
(iii) Global Banking Services (GBS), poste sotto la diretta
responsabilità dei rispettivi Deputy CEO.
Le variazioni intervenute nell’area di consolidamento si
riferiscono a 19 società consolidate integralmente che sono
passate da 660 nel 2008 a 679 del 2009, mentre le società
consolidate proporzionalmente sono passate da 18 del 2008 a
17 del 2009.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Nota Integrativa
- Parte A) Politiche contabili - Sezione 3 Area e metodi
di consolidamento e Parte B) Informazioni sullo Stato
patrimoniale consolidato – Attivo – Sezione 10
Le partecipazioni (voce 100).
Attività non correnti e gruppi
di attività in via di dismissione
Le principali attività riclassificate in base al principio contabile
IFRS 5 tra le attività non correnti e i gruppi di attività in via
di dismissione, nella situazione patrimoniale al 31 dicembre
2009 sono principalmente quelle relative alla partecipazione in
IRFIS Mediocredito della Sicilia SpA.
Per ulteriori informazioni si rinvia alla Nota Integrativa - Parte
B) Informazioni sullo Stato patrimoniale consolidato – Attivo
Sezione 15.
Alle predette SBA fanno capo, in particolare, le Business
Unit (“BU”) - con esclusione dell’Asset Management
- che prendono il seguito delle precedenti Divisioni.
Riportano direttamente all’Amministratore Delegato (CEO)
i responsabili dell’ Asset Management e del programma
di divisionalizzazione dell’area CEE (CEE Divisionalization
Program) cui fa capo anche Poland’s Markets.
I risultati per settore di attività vengono peraltro presentati
e commentati sulla base della seguente articolazione,
correntemente utilizzata nella reportistica direzionale
per il controllo dei risultati del Gruppo: Retail, Corporate
& Investment Banking (che consolida le precedenti
divisioni Corporate Banking e MIB), Private Banking, Asset
Management, Central & Eastern Europe e Poland’s Markets.
I risultati di conto economico vengono forniti per le macrovoci
dello schema riclassificato fino all’utile dell’operatività
corrente, tranne per CEE e Poland’s Markets, per i quali si
fornisce anche il risultato dopo le imposte.
I risultati per il CIB sono stati presentati per la prima volta a
partire dal terzo trimestre 2009. Si ricorda, inoltre, che nel
primo semestre 2009 l’attribuzione della responsabilità del
coordinamento funzionale dell’Asset Gathering era passata
dal Private Banking al Retail. I conti economici dei periodi
precedenti sono stati ricostruiti per tener conto di tali variazioni
di perimetro.
Per ulteriori informazioni sui settori di attività si rinvia sia alla
Relazione sulla gestione che alla Nota Integrativa - Parte L) Informativa di settore.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
23
Mladen Cvijetić,
Milcodoo Trn
Cliente Retail
Bosnia-Erzegovina
ormai da molti
«anniUletilizzo
linee di credito
revolving di UniCredit Bank
Banja Luka. Lo scorso anno,
la mia azienda aveva
l’esigenza di prestare garanzie
immediate a un nuovo
fornitore in Serbia. In quel
periodo, tuttavia, mi trovavo
per affari in Repubblica Ceca.
Il mio consulente bancario
si è offerto di contattare
personalmente il fornitore
e trasmettergli una lettera
di intenti con l’avallo della
banca. Grazie al nostro
rapporto di fiducia reciproca,
la mia azienda non ha subito
alcuna perdita.»
È facile con
UniCredit.
Relazione sull’andamento della gestione
Principali dati del Gruppo
Schemi di bilancio riclassificati
Stato patrimoniale
Conto economico
Evoluzione trimestrale
Stato patrimoniale
Conto economico
Confronto quarto trimestre 2009/2008
Conto economico riclassificato
Risultati per settori di attività
Dati storici del Gruppo
L’azione UniCredit
Risultati del Gruppo
Scenario macroeconomico, contesto bancario
e mercati finanziari
Scenario Internazionale
Contesto bancario e mercati finanziari
Principali risultati e performance del periodo
Capital and Value Management
Principi di creazione di valore e allocazione del capitale
Ratio patrimoniali
Il patrimonio
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Retail
Corporate & Investment Banking (CIB)
Private Banking
Asset Management
CEE e Poland’s Markets
Central Eastern Europe (CEE)
Poland’s Markets
Global Banking Services
Altre informazioni
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo
ed altre operazioni societarie
Rafforzamento patrimoniale
Il progetto ONE4C
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
ed evoluzione prevedibile della gestione
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
Evoluzione prevedibile della gestione
26
28
28
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30
30
31
32
32
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101
101
102
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
25
36
36
37
39
47
47
47
48
49
50
59
66
71
75
75
83
86
92
92
92
99
100
Avvertenze
Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali:
• linea (-) quando il fenomeno non esiste;
• due punti (..) o (n.s.) quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa
dell’ordine minimo considerato o risultano comunque non significativi;
• n.d. quando il dato non è disponibile.
Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in milioni di euro.
L’eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella relazione sulla gestione, nonché
fra quest’ultima e il Bilancio consolidato, dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Relazione sull’andamento della gestione
Principali dati del Gruppo
(milioni di €)
Dati Economici
ESERCIZIO
2009
Margine d'intermediazione
di cui: - margine di interesse
- commissioni nette
Costi operativi
Risultato di Gestione
Utile lordo dell'operatività corrente
Utile netto di pertinenza del Gruppo
27.572
17.616
7.780
15.324
12.248
3.300
1.702
2008
VARIAZIONE
26.877
19.385
9.093
16.692
10.185
5.458
4.012
+ 2,6%
- 9,1%
- 14,4%
- 8,2%
+ 20,3%
- 39,5%
- 57,6%
(milioni di €)
Dati Patrimoniali
CONSISTENZE AL
Totale attivo
Attività finanziarie di negoziazione
Crediti verso Clientela
di cui: - crediti deteriorati
Passività finanziarie di negoziazione
Raccolta da clientela e titoli
di cui: - clientela
- titoli
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo
31.12.2009
31.12.2008
VARIAZIONE
928.760
133.894
564.986
31.049
114.045
596.396
381.623
214.773
59.689
1.045.612
204.890
612.480
19.828
165.335
591.290
388.831
202.459
54.999
- 11,2%
- 34,7%
- 7,8%
+ 56,6%
- 31,0%
+ 0,9%
- 1,9%
+ 6,1%
+ 8,5%
31.12.2009
31.12.2008
VARIAZIONE
165.062
155.000
9.799
4.696
5.103
174.519
163.991
10.251
5.045
5.206
-9.457
-8.991
-452
-349
-103
I dati sono riferiti agli schemi di stato patrimonale e conto economico riclassificati.
Dati di Struttura
DATI AL
Numero dipendenti 1
Numero dipendenti (pro-quota le società consolidate proporzionalmente)
Numero sportelli 2
di cui: - Italia
- Estero
1. “Full time equivalent” (FTE): personale conteggiato per le ore effettivamente lavorate e/o pagate dall’azienda presso cui presta servizio. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo
Koç Financial Services, sono incluse al 100%.
2. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono considerate al 100%.
26
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Indici di Redditività
ESERCIZIO
EPS (€) 1
ROE 2
Cost/income ratio
EVA (milioni di €) 3
2009
2008
VARIAZIONE
0,10
3,8%
55,6%
-1.992
0,26
9,5%
62,1%
-252
-0,16
- 5,7
- 6,5
- 1.740
1. Il dato relativo all’EPS del 2008, pubblicato in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008, pari a 0,30 euro, si è modificato in 0,26 euro per l’incremento del numero di azioni rivenienti
dall’aumento di capitale gratuito (IAS 33 § 28). Per il 2009 ai fini del calcolo dell’EPS, l’utile netto di esercizio pari a 1.702 milioni si è modificato in 1.571 milioni a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio
netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes.
2. Il patrimonio utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo (esclusi dividendi da distribuire e riserve di valutazione su attività disponibili per la vendita e su cash-flow hedge), al netto dell’avviamento iscritto
nell’attivo in seguito alle acquisizioni di HVB e Capitalia, effettuate con scambio di azioni e contabilizzate secondo le regole dell’IFRS 3.
3. EVA: Economic Value Added, calcolato come differenza tra NOPAT (risultato netto operativo dopo le tasse) e il costo del capitale. I dati 2008 sono stati ricostruiti per tenere conto delle variazioni intervenute nella
metodologia di calcolo.
Indici di Rischiosità
DATI AL
31.12.2009
31.12.2008
VARIAZIONE
2,25%
5,50%
1,71%
3,24%
0,54
2,26
POST AUMENTO DI
CAPITALE
ANTE AUMENTO
DI CAPITALE
POST AUMENTO
DI CAPITALE
ANTE AUMENTO
DI CAPITALE
58.265
452.388
8,47%
12,88%
54.380
452.388
7,62%
12,02%
57.542
512.532
6,58%
11,23%
54.544
512.532
6,00%
10,64%
Crediti in sofferenza netti / crediti verso clientela
Crediti deteriorati netti / crediti verso clientela
Patrimonio e Coefficienti di Vigilanza
DATI AL 31.12.2008 1
DATI AL 31.12.2009
Patrimonio di vigilanza (milioni di euro)
Totale attività ponderate per il rischio (milioni di euro)
Core Tier 1 Ratio
Patrimonio totale Vigilanza/Totale attività ponderate
1. Dati ricostruiti per tener conto dell’attribuzione a patrimonio supplementare della quota di riserva di traslazione cambi afferente gli investimenti netti esteri, il ricomputo delle deduzioni per variazioni di “fair value”
dovute a cambiamenti del proprio merito creditizio e il ricalcolo della componente infragruppo dei prestiti subordinati.
I dati 2009 Post Aumento di Capitale considerano l’effetto dell’aumento di capitale annunciato il 29 settembre 2009 e concluso il 23 febbraio 2010.
Ratings
Fitch Ratings
Moody's Investors Service
Standard & Poor's
DEBITO
A BREVE
DEBITO
A MEDIO LUNGO
OUTLOOK
F-1
P-1
A-1
A
Aa3
A
NEGATIVO
STABILE
STABILE
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
27
Relazione sull’andamento della gestione
Schemi di bilancio riclassificati
Stato Patrimoniale
(milioni di €)
Stato Patrimoniale Consolidato
CONSISTENZE AL
31.12.2009
VARIAZIONE
31.12.2008
ASSOLUTA
%
Attivo
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie di negoziazione
11.987
7.652
+ 4.335
+ 56,7%
133.894
204.890
- 70.996
- 34,7%
Crediti verso banche
78.269
80.827
- 2.558
- 3,2%
Crediti verso clientela
564.986
612.480
- 47.494
- 7,8%
Investimenti finanziari
64.273
65.222
- 949
- 1,5%
Coperture
13.786
8.710
+ 5.076
+ 58,3%
Attività materiali
12.089
11.936
+ 153
+ 1,3%
Avviamenti
20.491
20.889
- 398
- 1,9%
5.332
5.593
- 261
- 4,7%
12.577
12.392
+ 185
+ 1,5%
622
1.030
- 408
- 39,6%
10.454
13.991
- 3.537
- 25,3%
928.760
1.045.612
- 116.852
- 11,2%
31.12.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
Debiti verso banche
106.800
177.677
- 70.877
- 39,9%
Raccolta da clientela e titoli
596.396
591.290
+ 5.106
+ 0,9%
Passività finanziarie di negoziazione
114.045
165.335
- 51.290
- 31,0%
1.613
1.659
- 46
- 2,8%
Altre attività immateriali
Attività fiscali
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Altre attività
Totale dell'attivo
CONSISTENZE AL
VARIAZIONE
Passivo e patrimonio netto
Passività finanziarie valutate al fair value
Coperture
12.679
9.323
+ 3.356
+ 36,0%
Fondi per rischi ed oneri
7.983
8.049
- 66
- 0,8%
Passività fiscali
6.451
8.229
- 1.778
- 21,6%
312
537
- 225
- 41,9%
19.590
25.272
- 5.682
- 22,5%
Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
Altre passività
Patrimonio di pertinenza di terzi
3.202
3.242
- 40
- 1,2%
Patrimonio di pertinenza del Gruppo:
59.689
54.999
+ 4.690
+ 8,5%
- capitale e riserve
57.671
51.647
+ 6.024
+ 11,7%
316
-660
+ 976
- 147,9%
- riserve di valutazione attività disponibili
per la vendita e di Cash-flow hedge
- utile netto
Totale del passivo e del patrimonio netto
1.702
4.012
- 2.310
- 57,6%
928.760
1.045.612
- 116.852
- 11,2%
Nota:
I dati al 31 dicembre 2008 differiscono da quelli pubblicati anche per la riclassifica, nell’ambito del Patrimonio di pertinenza del Gruppo, delle “riserve da valutazione attività disponibili per la vendita e di cash-flow hedge”
relative alle società valutate al patrimonio netto alla voce “Capitale e riserve”.
28
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Conto Economico
(milioni di €)
Conto Economico Consolidato
ESERCIZIO
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
NORMALIZZATA 1
17.304
18.373
- 1.069
- 5,8%
- 1,9%
312
1.012
- 700
- 69,2%
- 69,6%
17.616
19.385
- 1.769
- 9,1%
- 5,4%
Commissioni nette
7.780
9.093
- 1.313
- 14,4%
- 10,7%
Risultato negoziazione, copertura e fair value
1.803
-1.969
+ 3.772
n.s.
n.s.
373
368
+5
+ 1,4%
+ 15,2%
9.956
7.492
+ 2.464
+ 32,9%
+ 39,9%
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
27.572
26.877
+ 695
+ 2,6%
+ 7,2%
Spese per il personale
-9.098
-9.918
+ 820
- 8,3%
- 5,8%
Altre spese amministrative
-5.408
-6.019
+ 611
- 10,2%
- 7,0%
463
557
- 94
- 16,9%
- 16,8%
-1.281
-1.312
+ 31
- 2,4%
+ 1,6%
-15.324
-16.692
+ 1.368
- 8,2%
- 5,3%
12.248
10.185
+ 2.063
+ 20,3%
+ 27,5%
-
-750
+ 750
- 100,0%
- 100,0%
Accantonamenti per rischi ed oneri
-609
-344
- 265
+ 77,0%
+ 71,7%
Oneri di integrazione
-258
-140
- 118
+ 84,3%
+ 91,1%
-8.313
-3.700
- 4.613
+ 124,7%
+ 131,7%
232
207
+ 25
+ 12,1%
+ 6,1%
3.300
5.458
- 2.158
- 39,5%
- 30,9%
Imposte sul reddito del periodo
-1.009
-627
- 382
+ 60,9%
+ 71,2%
UTILE (PERDITA) DI PERIODO
2.291
4.831
- 2.540
- 52,6%
- 44,0%
-332
-518
+ 186
- 35,9%
- 25,7%
1.959
4.313
- 2.354
- 54,6%
- 46,2%
-257
-301
+ 44
- 14,6%
- 13,9%
1.702
4.012
- 2.310
- 57,6%
- 48,7%
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
Margine d'interesse
Saldo altri proventi/oneri
Proventi di intermediazione e diversi
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
Costi operativi
RISULTATO DI GESTIONE
Rettifiche di valore su avviamenti
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti
per garanzie e impegni
Profitti netti da investimenti
UTILE LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE
Utile di pertinenza di terzi
UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA
Effetti economici della "Purchase Price Allocation" 2
UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO
Note:
“I dati del 2008 pubblicati in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008 si sono modificati per effetto della riclassifica dei risultati economici dell’attività di private equity da “”risultato di
negoziazione, copertura e fair value”” a “profitti netti da investimenti”.
Si segnala inoltre che anche i dati del 2009 tengono conto della riclassifica dei risultati economici dell’attività di private equity.
1. Variazioni a cambi e perimetri costanti.
2. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
29
Relazione sull’andamento della gestione
Evoluzione trimestrale
Stato Patrimoniale
(milioni di €)
Stato Patrimoniale Consolidato
CONSISTENZE AL
CONSISTENZE AL
31.12.2009
30.09.2009
30.06.2009
31.03.2009
31.12.2008
30.09.2008
30.06.2008
31.03.2008
11.987
6.442
6.514
5.674
7.652
5.621
4.757
5.649
Attivo
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie di negoziazione
133.894
145.519
157.122
197.344
204.890
171.791
201.325
209.214
Crediti verso banche
78.269
97.288
93.088
81.317
80.827
112.558
120.832
105.806
Crediti verso clientela
564.986
565.457
585.087
600.672
612.480
623.725
598.040
588.023
Investimenti finanziari
64.273
67.397
63.425
63.011
65.222
67.247
63.718
65.572
Coperture
13.786
14.442
12.980
13.634
8.710
4.722
2.366
2.861
Attività materiali
12.089
11.805
12.198
12.014
11.936
11.955
11.989
11.962
Avviamenti
20.491
20.381
20.412
20.494
20.889
22.324
21.666
20.754
Altre attività immateriali
Attività fiscali
Attività non correnti e gruppi di attività
in via di dismissione
Altre attività
Totale dell'attivo
5.332
5.259
5.351
5.414
5.593
5.775
5.730
5.807
12.577
12.323
12.034
12.798
12.392
10.984
11.104
11.077
622
590
2.932
2.880
1.030
3.342
3.895
4.498
10.454
10.806
11.569
13.042
13.991
12.894
14.730
13.842
928.760
957.709
982.712
1.028.294
1.045.612
1.052.938
1.060.152
1.045.065
(milioni di €)
CONSISTENZE AL
CONSISTENZE AL
31.12.2009
30.09.2009
30.06.2009
31.03.2009
31.12.2008
30.09.2008
30.06.2008
31.03.2008
106.800
124.112
142.891
163.524
177.677
183.678
186.326
166.200
Passivo e patrimonio netto
Debiti verso banche
Raccolta da clientela e titoli
596.396
590.103
590.684
577.062
591.290
639.814
639.809
632.465
Passività finanziarie di negoziazione
114.045
128.669
135.340
169.584
165.335
118.865
121.879
128.422
Passività finanziarie valutate al fair value
1.613
1.647
1.633
1.688
1.659
1.842
1.703
1.858
12.679
13.268
10.875
12.560
9.323
5.897
5.483
7.210
Fondi per rischi ed oneri
7.983
8.175
8.142
7.773
8.049
8.304
8.333
9.116
Passività fiscali
6.451
6.587
6.213
8.846
8.229
6.810
6.652
7.505
312
298
2.544
2.534
537
2.581
2.721
3.121
19.590
22.442
23.513
24.318
25.272
24.980
27.239
26.208
3.202
3.108
2.984
3.147
3.242
3.531
3.996
4.869
Coperture
Passività associate a gruppi di attività
in via di dismissione
Altre passività
Patrimonio di pertinenza di terzi
Patrimonio di pertinenza del Gruppo:
59.689
59.300
57.893
57.258
54.999
56.636
56.011
58.091
- capitale e riserve
57.671
57.564
57.469
57.506
51.647
54.088
53.922
56.676
316
405
-513
-695
-660
-959
-886
352
1.702
1.331
937
447
4.012
3.507
2.975
1.063
928.760
957.709
982.712
1.028.294
1.045.612
1.052.938
1.060.152
1.045.065
- riserve di valutazione attività disponibili
per la vendita e di Cash-flow hedge
- utile netto
Totale del passivo
e del patrimonio netto
Nota:
I dati trimestrali del 2008 pubblicati in occasione delle singole trimestrali precedenti sono stati modificati per effetto:
• del completamento della PPA (Puchase Price Allocation);
• della riclassificazione dell’interessenza in Mediobanca Spa da “Attività finanziarie disponibili per la vendita” a “Partecipazioni”.
I dati al 31 dicembre 2008 differiscono da quelli pubblicati anche per la riclassifica, nell’ambito del Patrimonio di pertinenza del Gruppo, delle “riserve da valutazione attività disponibili per la vendita e di cash-flow
hedge” relative alle società valutate al patrimonio netto alla voce “Capitale e riserve”.
30
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Conto Economico
(milioni di €)
Conto Economico Consolidato
2009
2008
4° TRIM.
3° TRIM.
2° TRIM.
1° TRIM.
4° TRIM.
3° TRIM.
2° TRIM.
1° TRIM.
4.017
3.927
4.710
4.650
4.823
4.688
4.400
4.462
91
63
104
54
433
223
280
76
4.108
3.990
4.814
4.704
5.256
4.911
4.680
4.538
2.114
1.931
1.889
1.846
2.090
2.201
2.342
2.460
152
715
1.029
-93
-1.239
-524
478
-684
69
95
104
105
-11
157
88
134
2.335
2.741
3.022
1.858
840
1.834
2.908
1.910
6.443
6.731
7.836
6.562
6.096
6.745
7.588
6.448
Spese per il personale
-2.277
-2.276
-2.249
-2.296
-2.385
-2.467
-2.570
-2.496
Altre spese amministrative
-1.321
-1.337
-1.426
-1.324
-1.576
-1.478
-1.506
-1.459
145
107
112
99
140
114
169
134
-350
-325
-305
-301
-353
-326
-316
-317
-3.803
-3.831
-3.868
-3.822
-4.174
-4.157
-4.223
-4.138
2.640
2.900
3.968
2.740
1.922
2.588
3.365
2.310
-
-
-
-
-750
-
-
-
-232
-154
-155
-68
-165
-51
-77
-51
63
-12
-242
-67
-31
-18
-67
-24
-2.068
-2.164
-2.431
-1.650
-1.328
-1.074
-634
-664
Profitti netti da investimenti
217
181
-133
-33
194
-359
186
186
UTILE LORDO DELL'OPERATIVITÀ
CORRENTE
620
751
1.007
922
-158
1.086
2.773
1.757
Imposte sul reddito del periodo
-124
-188
-363
-334
849
-388
-631
-457
UTILE (PERDITA) DI PERIODO
496
563
644
588
691
698
2.142
1.300
Utile di pertinenza di terzi
-63
-103
-90
-76
-111
-104
-142
-161
UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL
GRUPPO ANTE PPA
433
460
554
512
580
594
2.000
1.139
Effetti economici della
"Purchase Price Allocation" 1
-62
-66
-64
-65
-75
-62
-88
-76
UTILE NETTO DI PERTINENZA
DEL GRUPPO
371
394
490
447
505
532
1.912
1.063
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su
partecipazioni
Margine d'interesse
Commissioni nette
Risultato negoziazione, copertura
e fair value
Saldo altri proventi/oneri
Proventi di intermediazione e diversi
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali
Costi operativi
RISULTATO DI GESTIONE
Rettifiche di valore su avviamenti
Accantonamenti per rischi ed oneri
Oneri di integrazione
Rettifiche nette su crediti e su
accantonamenti per garanzie e impegni
Note:
I dati trimestrali del 2008 pubblicati in occasione delle trimestrali precedenti si sono modificati per effetto del completamento della PPA (“Purchase Price Allocation”). La modifica ha variato anche l’utile netto di
pertinenza del gruppo dei singoli trimestri. Si precisa peraltro che i dati della tabella “Evoluzione trimestrale” pubblicati in occasione del bilancio 2008 tenevano già conto dell’operazione in oggetto.
I dati trimestrali pubblicati in occasione delle trimestrali/semestrali precedenti, relativi al 2008 e 2009, sono stati inoltre modificati dalla riclassifica dei risultati dell’attività di private equity da “risultato di
negoziazione, copertura e fair value” a “profitti netti da investimenti”.
1. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
31
Relazione sull’andamento della gestione
Confronto quarto trimestre 2009/2008
Conto Economico
(milioni di €)
Conto Economico Riclassificato
4° TRIMESTRE
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
NORMALIZZATA 1
4.017
4.823
- 806
- 16,7%
- 14,3%
91
433
- 342
- 79,0%
- 82,5%
4.108
5.256
- 1.148
- 21,8%
- 20,2%
2.114
2.090
+ 24
+ 1,1%
+ 3,9%
152
-1.239
+ 1.391
n.s.
n.s.
69
-11
+ 80
n.s.
n.s.
2.335
840
+ 1.495
+ 178,0%
+ 183,8%
6.443
6.096
+ 347
+ 5,7%
+ 8,5%
Spese per il personale
-2.277
-2.385
+ 108
- 4,5%
- 3,1%
Altre spese amministrative
-1.321
-1.576
+ 255
- 16,2%
- 14,3%
145
140
+5
+ 3,6%
+ 4,3%
-350
-353
+3
- 0,8%
+ 2,0%
-3.803
-4.174
+ 371
- 8,9%
- 7,1%
2.640
1.922
+ 718
+ 37,4%
+ 41,3%
-
-750
+ 750
- 100%
- 100,0%
-232
-165
- 67
+ 40,6%
+ 40,6%
63
-31
+ 94
n.s.
n.s.
-2.068
-1.328
- 740
+ 55,7%
+ 61,5%
Profitti netti da investimenti
217
194
+ 23
+ 11,9%
+ 19,1%
UTILE LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE
620
-158
+ 778
n.s.
n.s.
Imposte sul reddito del periodo
-124
849
- 973
n.s.
n.s.
UTILE (PERDITA) DI PERIODO
496
691
- 195
- 28,2%
- 19,3%
Utile di pertinenza di terzi
-63
-111
+ 48
- 43,2%
- 31,7%
UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA
433
580
- 147
- 25,3%
- 17,1%
Effetti economici della "Purchase Price Allocation" 2
-62
-75
+ 13
- 17,3%
- 15,8%
UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO
371
505
- 134
- 26,5%
- 17,3%
Interessi netti
Dividendi e altri proventi su partecipazioni
Margine d'interesse
Commissioni nette
Risultato negoziazione, copertura e fair value
Saldo altri proventi/oneri
Proventi di intermediazione e diversi
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali
Costi operativi
RISULTATO DI GESTIONE
Rettifiche di valore su avviamenti
Accantonamenti per rischi ed oneri
Oneri di integrazione
Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti
per garanzie e impegni
Note:
I dati del quarto trimestre del 2008 pubblicati in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008 si sono modificati per effetto della riclassifica dei risultati dell’attività di private equity da “risultato di
negoziazione, copertura e fair value” a “profitti netti da investimenti”.
1. Variazione a cambi e perimetro costanti.
2. Prevalentemente attribuibile all’operazione di fusione Capitalia.
32
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Risultati per settori di attività
(milioni di €)
Dati di sintesi per settore di attività
RETAIL
CORPORATE&
INVESTMENT
BANKING
(CIB)
PRIVATE
BANKING
Dati economici
Margine di intermediazione
Esercizio 2009
Esercizio 2008
9.846
11.466
10.033
6.474
Costi operativi
Esercizio 2009
Esercizio 2008
-7.026
-7.612
CAPOGRUPPO E
ALTRE SOCIETÀ
(INCLUSO
ELISIONI
E RETTIFICHE)
TOTALE
CONSOLIDATO
POLAND’S
MARKETS
ASSET
MANAGEMENT
CENTRAL
EASTERN
EUROPE
(CEE)
779
916
733
1.088
4.613
4.732
1.634
2.183
-66
16
27.572
26.878
-3.309
-3.484
-544
-554
-455
-508
-1.949
-2.223
-853
-1.060
-1.189
-1.252
-15.324
-16.692
2.821
3.855
6.724
2.991
236
363
278
581
2.664
2.509
780
1.123
-1.255
-1.236
12.248
10.185
Utile lordo operatività corrente
Esercizio 2009
945
Esercizio 2008
3.026
1.555
690
203
366
287
599
908
2.026
692
1.110
-1.290
-2.359
3.300
5.458
167.954
180.280
290.514
330.120
7.215
6.941
-
58.083
62.145
19.351
19.870
21.869
13.125
564.986
612.480
Raccolta diretta clientela e titoli
al 31 dicembre 2009
235.896
al 31 dicembre 2008
215.915
139.712
189.260
27.385
24.036
-
50.575
50.100
24.129
22.390
118.699
89.589
596.396
591.290
RWA totali
al 31 dicembre 2009
al 31 dicembre 2008
67.844
80.410
253.115
278.371
4.711
5.172
1.772
1.831
69.598
76.073
22.011
24.957
33.338
45.719
452.388
512.532
130
992
-480
-1.376
108
208
180
388
46
767
215
404
-2.191
-1.633
-1.992
-252
Cost/income ratio
Esercizio 2009
Esercizio 2008
71,4%
66,4%
33,0%
53,8%
69,8%
60,4%
62,0%
46,7%
42,3%
47,0%
52,2%
48,6%
n.s.
n.s.
55,6%
62,1%
Numero Dipendenti 2
al 31 dicembre 2009
al 31 dicembre 2008
49.476
52.233
14.694
15.711
3.002
3.077
1.962
2.165
52.337
56.066
20.270
21.406
23.321
23.861
165.062
174.519
Risultato di gestione
Esercizio 2009
Esercizio 2008
Dati patrimoniali
Crediti verso clientela
al 31 dicembre 2009
al 31 dicembre 2008
EVA 1
Esercizio 2009
Esercizio 2008
Nota:
I dati sono stati esposti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione, nonché della
riclassifica dei risultati dell’attività di Private Equity.
1. I dati 2008 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo.
2. “Full time equivalent”. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
33
Relazione sull’andamento della gestione
Dati storici del Gruppo
UniCredit (già Unicredito Italiano S.p.A.) e l’omonimo gruppo di
società alla stessa facente capo nascono dalla integrazione, realizzata
nell’ottobre 1998, tra l’allora Credito Italiano S.p.A., fondato nel
1870 con il nome di Banca di Genova, e Unicredito S.p.A., holding
quest’ultima che deteneva le partecipazioni di controllo in Banca CRT,
CRV e Cassamarca. In virtù di tale integrazione, il gruppo Credito
Italiano ed il gruppo Unicredito hanno messo in comune la forza dei
rispettivi prodotti e la complementarietà della copertura geografica
allo scopo di competere più efficacemente sui mercati dei servizi
bancari e finanziari sia in Italia che in Europa, dando così vita al
Gruppo UniCredit. Fin dalla sua creazione, il Gruppo ha continuato
ad espandersi in Italia e nei Paesi dell’Europa dell’Est, sia tramite
acquisizioni, sia attraverso la crescita organica, consolidando il proprio
ruolo anche in settori di rilevante significatività al di fuori dell’Europa,
quali il settore dell’asset management negli Stati Uniti d’America.
Tale espansione é stata recentemente caratterizzata, in modo
particolare:
• dall’integrazione con il gruppo HVB, realizzata attraverso un’offerta
pubblica di scambio promossa da UniCredit in data 26 agosto
2005 per assumere il controllo di HVB e delle società facenti capo
alla stessa. A seguito di tale offerta, perfezionata nel corso del
2005, UniCredit ha infatti acquisito una quota pari al 93,93% del
capitale sociale di HVB;
• dall’integrazione con il gruppo Capitalia, realizzata mediante
fusione per incorporazione di Capitalia in UniCredit, divenuta
efficace a far data dal 1° ottobre 2007.
Dati storici del Gruppo 1999 - 2009
IAS/IFRS
Conto economico (milioni di €)
Margine di intermediazione
Margine di interesse
Proventi di intermediazione e diversi
Costi operativi
Risultato di gestione
Utile lordo dell'operatività corrente
Utile (perdita) d'esercizio
Utile netto di pertinenza del Gruppo
Stato patrimoniale (milioni di €)
Totale attivo
Crediti verso clientela
di cui: sofferenze
Raccolata da clientela e titoli
Patrimonio netto di pertinenza
del Gruppo
Indici di redditività (%)
ROE
Risultato di gestione/totale attivo
Cost/income ratio
DL 87/92
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2004
2003
2002
2001
2000
1999
27.572
17.616
9.956
-15.324
12.248
3.300
2.291
1.702
26.866
19.385
7.481
-16.692
10.174
5.458
4.831
4.012
25.893
14.843
11.050
-14.081
11.812
9.355
6.678
5.961
23.464
12.860
10.604
-13.258
10.206
8.210
6.128
5.448
11.024
5.645
5.379
-6.045
4.979
4.068
2.731
2.470
10.203
5.156
5.047
-5.701
4.502
3.238
2.239
2.069
10.375
5.200
5.175
-5.941
4.434
2.988
2.300
2.131
10.465
5.088
5.377
-5.703
4.762
3.257
2.090
1.961
10.099
5.127
4.972
-5.483
4.616
2.924
1.962
1.801
9.989
5.049
4.940
-5.263
4.726
3.212
1.954
1.454
9.318
4.747
4.571
-4.752
4.566
3.185
1.858
1.395
7.611
4.046
3.565
-4.146
3.465
2.271
1.640
1.287
928.760 1.045.612
564.986 612.480
12.692
10.464
596.396 591.290
1.021.758
574.206
9.932
630.533
823.284
441.320
6.812
495.255
787.284
425.277
6.861
462.226
260.909
139.723
2.621
155.079
265.855
144.438
2.621
156.923
238.256
126.709
2.373
135.274
213.349
113.824
2.104
126.745
208.388
117.622
1.822
127.320
202.656
115.157
2.005
118.006
168.927
101.577
2.174
107.071
59.689
54.999
57.724
38.468
35.199
14.373
14.036
13.013
12.261
9.535
8.644
7.708
3,8
1,32
55,6
9,5
0,97
62,1
15,6
1,16
54,4
16,7
1,24
56,5
15,6
0,63
54,8
15,7
1,73
55,9
17,9
1,67
57,3
17,7
2
54,5
17,2
2,16
54,3
18
2,27
52,7
19,2
2,25
51
20
2,05
54,5
Totale attivo
(miliardi `)
1.200
1.022
1.046
1.000
929
800
787
823
2005
2006
600
400
200
203
208
213
238
266
261
169
1999
2000
2001
2002
DL 87/92
2003
2004
2004
0
34
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
2007
IAS/IFRS
2008
2009
L’azione UniCredit
Informazioni sul titolo azionario
Prezzo ufficiale azione ordinaria (€)
- massimo
- minimo
- medio
- fine periodo
Numero azioni (milioni di €)
- in circolazione a fine periodo 1
- con diritto godimento del dividendo
di cui: azioni di risparmio
- medio 1
Dividendo
- complessivo (milioni di €)
- unitario per azione ordinaria
- unitario per azione di risparmio
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2,769
0,634
1,902
2,358
5,697
1,539
3,768
1,728
7,646
5,131
6,541
5,659
6,727
5,564
6,161
6,654
5,864
4,082
4,596
5,819
4,421
3,805
4,083
4,225
4,425
3,144
3,959
4,303
5,255
3,173
4,273
3,808
5,865
3,202
4,830
4,494
16.779,7
18.329,5
24,2
15.810,8
13.368,1
13.372,7
21,7
13.204,6
13.278,4
13.195,3
21,7
11.071,6
10.351,3
10.357,9
21,7
10.345,2
10.303,6
10.342,3
21,7
6.730,3
6.249,7
6.338,0
21,7
6.303,6
6.316,3
6.316,3
21,7
-
6.296,1
6.296,1
21,7
-
5.046,4
5.131,1
21,7
-
550
0,030
0,045
(*)
(*)
(*)
3.431
0,260
0,275
2.486
0,240
0,255
2.276
0,220
0,235
1.282
0,205
0,220
1.080
0,171
0,186
995
0,158
0,173
724
0,141
0,156
1. Il numero di azioni è al netto delle azioni proprie.
(*) Il dividendo relativo all’esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni mediante aumento di
capitale gratuito.
Indici di borsa
IAS/IFRS
Patrimonio netto (milioni di €)
Utile netto (milioni di €)
DL. 87/92
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2004
2003
2002
2001
59.689
54.999
57.690
38.468
35.199
14.373
14.036
13.013
12.261
9.535
1.702
4.012
5.901
5.448
2.470
2.069
2.131
1.961
1.801
1.454
Patrimonio netto per azione (€)
3,56
4,11
4,34
3,72
3,42
2,30
2,21
2,06
1,95
1,89
Price/ Book value
0,66
0,42
1,30
1,79
1,70
1,84
1,91
2,09
1,96
2,38
Earnings per share (€)
0,10
0,30
0,53
0,53
0,37
0,33
0,34
0,31
0,29
0,28
Payout ratio (%)
32,3
(*)
58,1
45,6
92,1
60,2
55,1
55,2
49,8
Dividendo azione ordinaria/
prezzo medio (%)
1,58
(*)
3,97
3,90
4,79
5,02
4,32
3,70
2,92
(*) Il dividendo relativo all’esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni mediante aumento di
capitale gratuito.
Il dato relativo all’EPS del 2008, pubblicato in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008, pari a 0,30 euro, si è modificato in 0,26 euro per l’incremento del numero di azioni rivenienti dall’aumento
di capitale gratuito (IAS 33 § 28). Per il 2009 ai fini del calcolo dell’EPS, l’utile netto di esercizio pari a 1.702 milioni si è modificato in 1.571 milioni a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al
contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell’ambito dell’operazione Cashes.
Utile per azione
(`)
0,60
0,53
0,53
0,50
0,40
0,30
0,28
0,31
0,29
0,34
0,33
0,37
0,30
0,20
0,10
0,10
0,00
2001
2003
2002
DL 87/92
2004
2004
2005
2006
2007
2008
2009
IAS/IFRS
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
35
Relazione sull’andamento della gestione
Risultati del Gruppo
Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari
Scenario Internazionale
USA/Eurozona
Il 2009 sembra essersi concluso con la fine della caduta libera
dell’attività economica che aveva caratterizzato i primi mesi
dell’anno. Il nuovo slancio fatto registrare dal commercio mondiale
ha infatti aiutato le maggiori economie a uscire dalla recessione.
Tuttavia, se da un lato, la ripresa globale è in corso e i rischi di una
ricaduta in recessione sono piuttosto limitati, nell’ultimo trimestre
dell’anno la crescita sembra aver perso slancio, poiché si sta
esaurendo l’effetto di quei fattori di natura temporanea su cui il
recente miglioramento dell’economia si è basato, almeno in parte.
Nelle maggiori economie sviluppate (USA, area euro, UK, Giappone) i
segnali di crescita “endogena” sono ancora scarsi e le prospettive di
consumi e investimenti rimangono deboli.
Nonostante il miglioramento degli ultimi due trimestri, il quadro
complessivo rimane connotato da una debolezza della domanda
privata il cui crollo diffuso verificatosi in maniera drammatica
soprattutto nella prima parte dell’anno ha pesato su tutte le
performance di crescita del 2009: negli Stati Uniti la contrazione del
PIL è stata pari al 2,5%, in area euro al 4%, mentre il Giappone ha
registrato la contrazione più pronunciata e pari al 5,3%.
In area euro, i principali fattori che hanno portato al recente
miglioramento dell’economia e contribuito alla crescita del PIL sono
stati le esportazioni nette e la ricostruzione delle scorte. La pausa
estiva, infatti, ha portato buone notizie sul fronte delle esportazioni:
l’economia mondiale ha assistito ad una ripresa nel volume degli
scambi – che in seguito al fallimento di Lehman Brothers erano
scesi ai minimi storici – a seguito delle politiche fiscali e monetarie
fortemente espansive messe in atto dai governi e dalle banche
centrali. I primi a mostrare i segnali di ripresa e a dare l’impulso
maggiore all’intensificazione degli scambi commerciali sono stati
i Paesi asiatici, in particolare la Cina, cui sono seguiti anche
Stati Uniti e area euro. A livello aggregato, in area euro, nel terzo
trimestre le esportazioni sono tornate a crescere del 3,1% su
base trimestrale, mentre le importazioni hanno messo a segno un
+3%. Le variazioni annue di queste componenti rimangono ancora
negative, ma migliori rispetto a quelle che hanno caratterizzato i
trimestri precedenti (-13,5% del terzo trimestre rispetto al -17,2%
del secondo per le esportazioni; -11,8% del terzo trimestre rispetto
al -14,3% del secondo per le importazioni). Va ricordato inoltre che
una caratteristica incoraggiante di questa ripresa è l’elevato livello di
sincronizzazione che ha aumentato le possibilità che a livello globale i
segnali di crescita si possano rafforzare a vicenda.
Il secondo fattore che sembra aver svolto un ruolo significativo nel
recupero degli ultimi mesi è dato dalla ricostruzione delle scorte: in
seguito alla crisi ed alla caduta della domanda senza precedenti, le
imprese avevano deciso di soddisfare la propria domanda facendo
ricorso al magazzino, provocando così un forte decumulo di scorte.
36
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Negli ultimi mesi, proprio a causa del livello estremamente basso
delle scorte, è probabile che si sia verificato un rapido aggiustamento
al rialzo della produzione finalizzato a soddisfare ogni ulteriore
aumento della domanda estera.
Gli investimenti sono rimasti il punto debole di questa fragile
congiuntura e proseguono su un sentiero di discesa ormai da
due anni in area euro (-0,7% nel 2008 e -10,8% nel 2009) e in
Giappone (-1,6% nel 2008 e -19,3% nel 2009), mentre negli Stati
Uniti il calo è stato vistoso soprattutto nel 2009 (-17,8%) dopo una
crescita moderata nel 2008 (1,8%). Le aziende stentano ancora
a ripartire con gli investimenti in conto capitale e questa difficoltà
persisterà per tutto il 2010.
Gli indicatori di attività economica provenienti dalle indagini di
fiducia delle imprese continuano invece ad indicare una tendenza al
miglioramento. Dopo essere crollate ai minimi storici e con una velocità
mai vista prima, le indagini di fiducia delle imprese hanno ripreso a
crescere e sono tornate su livelli che indicano espansione dell’attività
economica: ciò si è avuto grazie ai miglioramenti generalizzati e
consistenti in tutte le componenti. I miglioramenti più significativi si
sono registrati soprattutto nelle componenti riferite ai nuovi ordini che
in area euro sono ritornati ai livelli precedenti la crisi economica.
Per quanto riguarda l’indice PMI manifatturiero, nell’ottobre 2009 esso
è entrato in area espansiva e a dicembre ha registrato il 51,6, un livello
ormai lontano dal minimo di 33,5 fatto registrare a febbraio 2009.
Analogamente, negli Stati Uniti l’indice ISM manifatturiero è passato dal
35,6 di gennaio 2009 al 55,9 di dicembre.
Naturalmente, la crisi ha impattato molto anche sulle condizioni
del mercato del lavoro. La contrazione generalizzata dell’attività
produttiva ha comportato una severa riduzione dei posti di lavoro.
Nel 2009 il totale dei posti di lavoro persi dall’economia americana
ha raggiunto i 4,7 milioni (contro i 3,8 milioni del 2008).
Il deterioramento è stato molto significativo, ed ha portato ad un forte
aumento del tasso di disoccupazione, che ha raggiunto il 10%.
In area euro, il mercato del lavoro ha registrato una maggiore tenuta,
anche grazie a strumenti di sostegno all’occupazione che hanno
limitato la perdita di posti di lavoro. Inoltre, anche se si iniziano ad
intravedere i primi deboli segnali di miglioramento sul mercato del
lavoro, il rischio maggiore è che resti debole anche per gran parte
del 2010, a causa del forte sottoutilizzo della forza lavoro.
Sul fronte della dinamica dei prezzi, l’inflazione (indice HICP) dell’area
euro, dopo essere rimasta in territorio negativo per cinque mesi (da
giugno a ottobre 2009) a novembre è tornata positiva (+0,5%) e ha
registrato una variazione di +0,9% a dicembre, a causa di un effetto
base sfavorevole sui prezzi dell’energia – i prezzi del petrolio, infatti,
erano in caduta libera alla fine del 2008 – che hanno esercitato pressioni
al rialzo. L’inflazione da generi alimentari, invece, dopo aver contribuito
notevolmente al declino dell’inflazione totale nella prima parte dell’anno,
nella seconda parte ha continuato mantenere la sua tendenza al ribasso.
Per quanto riguarda la politica monetaria, la Banca Centrale Europea
(BCE), dopo aver portato il tasso refi all’1,00%, ha compiuto molti
passi nella direzione di un’efficace risoluzione della crisi finanziaria e
del sostegno all’economia reale, acquistando obbligazioni garantite
ed estendendo le operazioni di rifinanziamento della liquidità per
le istituzioni bancarie, allo scopo di rivitalizzare uno dei mercati
maggiormente colpiti dalla crisi finanziaria e riaprire una fonte
importante di finanziamento per il sistema bancario.
Negli USA, la Federal Reserve, dopo aver portato il tasso sui Fed
funds al minimo storico, in un intervallo tra lo 0 e lo 0,25%, ha
attuato una politica di “Allentamento Quantitativo” (Quantitative
Easing), immettendo liquidità nel mercato attraverso l’acquisto di
titoli di stato, nonché l’ampliamento del TALF (“Term Asset-Backed
Securities Loan Facility”).
I primi segnali di migliorato dell’attività economica hanno provocato
una reazione euforica sui mercati azionari, che hanno fatto registrare
aumenti dell’ordine del 20% e del 30% in poco più di due mesi;
allo stesso tempo, i rendimenti sulla parte più lunga della curva
obbligazionaria aumentavano notevolmente, arrivando a sfiorare il 4%
sulla scadenza a 10 anni negli USA e il 3,70% in area euro.
Tale movimento dei rendimenti obbligazionari si è però interrotto
durante l’estate, quando le indicazioni provenienti dall’economia reale
non erano più così univoche e lasciavano intravedere come la strada
per uscire dal tunnel della recessione fosse ancora piuttosto lunga.
Contesto bancario e mercati finanziari
Nel corso del 2009 si è intensificato il rallentamento dei prestiti al
settore privato, con la crescita degli impieghi bancari che verso la
fine dell’anno si è portata sui suoi minimi storici in tutti i principali
paesi dell’Area Euro. Sull’andamento dei prestiti complessivi
ha pesato la forte decelerazione dei finanziamenti alle imprese,
come conseguenza della debole domanda per investimenti fissi
e della elevata vulnerabilità finanziaria delle imprese. Per contro,
segnali di recupero hanno contraddistinto i prestiti alle famiglie,
grazie soprattutto ad un’inversione di tendenza per i prestiti per
acquisto abitazione. Sul recupero dei mutui ha pesato in positivo
la progressiva diminuzione dei tassi sui prestiti, che ha provveduto
un sostegno alla domanda, in un clima ancora incerto per quanto
riguarda sia l’offerta sia i prezzi delle abitazioni.
Nel complesso di Eurozona, i prestiti al settore privato hanno
archiviato il 2009 con una crescita nulla, in lieve recupero rispetto al
minimo di -0,8% a/a registrato in ottobre, ma in netto rallentamento
rispetto al 2008 (5,7% a/a a dicembre 2008).
Per i paesi di riferimento del Gruppo, tassi di crescita ancora positivi
si sono osservati sia in Italia che in Austria, mentre gli impieghi
bancari si sono contratti in Germania dello 0,4% a/a a fine 2009.
In più dettaglio, i prestiti bancari al settore privato hanno evidenziato
una crescita del 2,0% a/a a novembre 2009 in Italia (4,9% a fine
2008), grazie ad un recupero più sostenuto dei prestiti alle famiglie,
in aumento del 5,8% a/a a novembre 2009 (0.9% a/a a fine 2008),
mentre i prestiti alle imprese si sono contratti dello 0,5% a/a.
In Austria, la dinamica degli impieghi al settore privato ha evidenziato
un’espansione dell’1,4% a/a a novembre 2009 (8,3% a/a a
dicembre 2009), in seguito ad una decelerazione che, in questo
caso, ha continuato a caratterizzare sia i prestiti alle famiglie sia i
finanziamenti alle imprese, in crescita di solo l’1,0% a/a (9,0% a fine
2008).
In Germania, secondo le statistiche mensili rilasciate dalla BCE, la
dinamica del credito al settore privato è stata sostenuta dal recupero
dei prestiti alle famiglie, in crescita dello 0,9% a/a a fine 2009 (da
-1,0% a/a a dicembre 2008). Il recupero è disceso sia da una buona
tenuta del credito consumo sia dalla ripresa dei prestiti per acquisto
abitazione, che, dopo più di due anni in territorio negativo, hanno
evidenziato una crescita dello 0,3% a/a a dicembre 2009 (-0,8%
a dicembre 2008). Tuttavia, sulla dinamica complessiva ha pesato
l’andamento dei prestiti alle società non finanziarie, che in Germania
si sono contratti del 3,8% a/a (7,0% a/a a fine 2008).
Sul fronte della raccolta bancaria, il 2009 si è contraddistinto per
una crescita sostenuta dei depositi in conto corrente delle famiglie.
In Italia, in generale, si è registrata una buona tenuta di tutti gli
strumenti di raccolta, con i depositi alla clientela residente, ad
esclusione dei pronti contro termine, che sono aumentati del 12,0%
a novembre 2009 (7,2% a dicembre 2008). Si sono mostrate ancora
in espansione in Italia anche le obbligazioni bancarie, sebbene a
ritmi sicuramente più modesti rispetto a quanto osservato nel biennio
2007-2008 e nella prima parte del 2009, con la crescita su base
annua che si è attestata a 10,9% a novembre 2009 (15,6% a/a a
giungo 2009 e 20,4% a dicembre 2008).
Per contro, in Germania, nella seconda parte dell’anno ha prevalso
un progressivo rallentamento nella dinamica complessiva dei depositi
alla clientela che ha portato ad un aumento di solo il 2,8% a/a a
novembre 2009 (7,8% a fine 2008). Il rallentamento è imputabile
prevalentemente ad una contrazione dei time deposits (-12,7% a/a
a novembre 2009), mentre i depositi in conto corrente, in prevalenza
delle famiglie, hanno continuato a mostrarsi in accelerazione,
esibendo una crescita del 24,6% a/a a novembre 2009. Una
dinamica molto simile si è riscontrata in Austria, dove i depositi totali
si sono contratti dell’1,4% a/a a novembre del 2009 (6,8% a/a a
dicembre 2008), a seguito di una riduzione dei depositi diversi dai
depositi in conto corrente, che invece hanno confermato un aumento
del 13,0% a/a a novembre 2009 (20,0% a settembre 2009 e 8,4%
a dicembre 2008).
Il 2009 si è contraddistinto anche per il deciso calo dei tassi sui
prestiti e sui depositi bancari, in coerenza con la politica monetaria
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
37
Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo
Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari (SEGUE)
fortemente espansiva, posta in essere dalla Banca Centrale
Europea (-325 punti base nel periodo tra ottobre 2008 e maggio
2009). I tassi bancari si sono adeguati alla riduzione dei tassi di
riferimento, rimanendo su di un trend discendente per tutto il 2009
ed attestandosi su livelli storicamente bassi verso la fine dell’anno.
In Italia, la discesa dei tassi di interesse sui prestiti e sui depositi
bancari si è accompagnata ad una progressiva riduzione della
forbice bancaria (differenza tra tasso prestiti e tasso depositi), che si
è attestata in media d’anno sul 3,39% (4,13% in media nel 2008).
Parimenti, in Austria lo spread bancario si è mostrato in diminuzione
ad 1,92%, in media d’anno (2,33% in media nel 2008). Si è
confermata invece in controtendenza la Germania, dove la maggiore
vischiosità dei tassi sui prestiti bancari, rispetto ai tassi sui depositi,
ha indotto una progressivo aumento dello spread bancario (a 3,26%,
da 2,68%, in media, nel 2008).
In questo scenario per il 2009, una nota positiva è stata
sicuramente il recupero dei mercati azionari, dopo le forti flessioni
che hanno caratterizzato il 2008 nel cuore della crisi finanziaria.
La borsa austriaca ha confermato il maggiore recupero, mettendo
a segno per tutto il 2009 una crescita su base annua del 42,5%,
rispetto a dicembre 2008. Il mercato tedesco ha chiuso l’anno
con un rialzo di circa il 24% a/a, mentre il mercato azionario
italiano si è attestato su di un’espansione del 19,5% a/a a fine
2009. Il recupero dei mercati azionari si è accompagnato ad una
ripresa dell’industria dei fondi comuni, dopo i risultati ampiamente
negativi del 2008. In questo contesto, il patrimonio dei fondi
comuni è aumentato in Italia del 6,8%, rispetto a dicembre 2008,
attestandosi a circa 430 miliardi; nel periodo gennaio-novembre
2009, rispetto a dicembre 2008, lo stock di fondi è aumentato
dell’11% in Germania e del 7,7% in Austria. Per quel che riguarda
la raccolta netta, cumulata da inizio anno, questa è stata positiva,
e pari rispettivamente a 2,7 miliardi, solo in Germania (esclusi i
fondi istituzionali). La raccolta netta è risultata invece negativa
sia in Austria, di solo 41 milioni, in recupero rispetto al passivo di
circa 15 miliardi a dicembre 2008, sia in Italia dove il deflusso dei
fondi nel 2009 è stato pari a 3 miliardi, sebbene nel solo mese di
dicembre, e per il settimo mese consecutivo, la raccolta netta è
stata positiva e pari a 1,6 miliardi.
38
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Paesi CEE
Le economie dell’Europa Centro Orientale (CEE) hanno risentito in
maniera significativa della crisi economica internazionale nel corso del
2009. Il crollo dell’attività economica nel corso del 2009 ha superato
il 6% nei paesi CEE (-4% in Eurozona nel 2009); al contempo è
aumentata sensibilmente l’eterogeneità della performance economica
dei vari paesi CEE, generalmente in funzione del precedente
surriscaldamento dell’economia, dello stato di salute del settore
bancario e delle politiche messe in atto per rispondere alla crisi. I paesi
Baltici, ad esempio, sono stati i paesi al mondo che più hanno visto
flettere le proprie economie; al contrario, la Polonia è stato l’unico
paese nell’Unione Europea a mostrare una crescita del Pil.
La tensione sulle economie della CEE è aumentata fino a toccare un
picco nel marzo 2009: esso ha segnato il punto più difficile (rischio
paese a livelli record, indebolimento delle principali valute della
regione, revisioni dei rating da parte delle agenzie), ma anche un
importante punto di svolta. Da quel momento è apparso chiaro che le
principali istituzioni internazionali avrebbero sostenuto in ogni modo
l’economia internazionale tramite massicci programmi di stimolo e
avrebbero supportato, se necessario, qualunque paese in difficoltà.
L’aiuto finanziario del Fondo Monetario Internazionale, a volte allocato
al solo scopo precauzionale, ha supportato numerosi paesi CEE
(Ucraina, Ungheria, Lettonia, Bosnia, Romania, Serbia, Polonia) ed è
stato sovente associato al sostegno garantito dalle principali banche
internazionali presenti nei paesi (tramite la cosiddetta “iniziativa
di Vienna”), per cui le banche internazionali si sono impegnate a
mantenere la loro esposizione nei confronti di alcuni paesi.
Se la prima parte del 2009 ha visto manifestarsi le maggiori difficoltà
per la CEE, nella seconda parte sono gradualmente emersi i segnali
di ripresa: gli indicatori di attività economica sono sensibilmente
migliorati, inizialmente trainati dalla ricomposizione delle scorte e
sostenuti da politiche monetarie e fiscali accomodanti e orientate
alla crescita. I paesi dell’Europa Centrale, maggiormente legati
all’economia tedesca, sono quelli che per primi hanno mostrato di
poter seguire la ripresa che andava consolidandosi in Germania così
come in altri paesi europei. Verso la fine del 2009 il rischio paese
è tornato a livelli sensibilmente più bassi rispetto alla prima parte
dell’anno e alcune valute si sono gradualmente rafforzate.
Principali risultati e performance del periodo
L’anno che si è appena concluso, iniziato in un contesto di
recessione e di debolezza dei mercati finanziari, ha mostrato, a
partire dall’estate, i primi seppur deboli segnali di ripresa.
Il 2009 si chiude pertanto con un Utile netto di pertinenza del
Gruppo di 1,7 miliardi, in calo del 57,6% rispetto al 2008 (-48,7% a
cambi e perimetri costanti).
Il deterioramento del credito ha continuato a richiedere rettifiche di
valore, gravando ulteriormente sui bilanci bancari, già indeboliti dalla
diminuzione dei proventi caratteristici.
L’Utile per azione è pari a 10 centesimi (contro 26 centesimi di
dicembre 2008), il ROE1 al 3,8% contro il 9,5% del 2008.
Il Gruppo UniCredit ha saputo massimizzare il vantaggio competitivo
derivante dalla sua diversificazione geografica e dalla presenza in
tutte le principali aree di business; in particolare l’area “Corporate &
Investment Banking”, che nel corso del 2008 aveva sofferto il difficile
andamento dei mercati finanziari, quest’anno ha registrato un’ottima
performance ed ha contribuito a compensare le difficoltà riscontrate
dalle business lines commerciali.
Risultati di sintesi del Gruppo
(miliardi di `)
Esercizio 2008
Esercizio 2009
12,25
10,19
5,46
Il Gruppo UniCredit ha chiuso il 2009 con un Utile netto pari a
1,7 miliardi, 2,3 miliardi in meno rispetto al 2008, ma con una
performance operativa in decisa crescita. Su basi omogenee il totale
Ricavi risulta in crescita del 7,2% ed i costi operativi diminuiscono
del 5,3%.
Il Risultato di Gestione aumenta di 2,1 miliardi rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente (+27,5% a cambi e perimetri costanti),
compensando parzialmente l’incremento di 4,6 miliardi delle
rettifiche nette su crediti.
Il Risultato di gestione, pari a 12,2 miliardi ed in crescita del
20,3% (+27,5% a cambi e perimetri costanti) rispetto al 2008,
è stato trainato, come già menzionato in premessa, dall’ottimo
risultato registrato dal Corporate ed Investment Banking (in crescita
di 3,7 miliardi, ovvero del 125%, rispetto al 2008). Anche le
attività nell’area della Central Eastern Europe hanno fatto registrare
eccellenti performance operative con il Risultato di Gestione che ha
raggiunto i 2,7 miliardi, in crescita del +22% a cambi costanti.
Solo la Polonia ha sofferto del difficile contesto macro economico
(Risultato di Gestione pari a 780 milioni, -14% a cambi costanti) così
come le attività di Commercial Banking in Italia, Germania ed Austria,
in particolare il Retail (2,8 miliardi, -27%) e Private Banking (236
milioni, -35%).
L’Utile lordo dall’operatività corrente registra invece una
diminuzione del 39,5% (che a cambi e perimetri costanti è pari al
30,9%), principalmente per effetto della significativa crescita delle
rettifiche nette su crediti (+4,6 miliardi rispetto allo scorso anno)
dovute al generale deterioramento della qualità del credito in atto nei
principali mercati. A ciò si aggiungono maggiori accantonamenti
per rischi ed oneri per 265 milioni ed oneri di integrazione per
complessivi 258 milioni (in crescita di 118 milioni rispetto allo scorso
esercizio).
3,30
4,01
1,70
Risultato
di Gestione
Utile lordo
dell'operatività corrente
Utile netto di
pertinenza del Gruppo
La formazione del risultato di gestione
Come accennato in premessa, il Risultato di gestione per l’esercizio
2009 supera i 12 miliardi, in aumento del 20,3% rispetto al 2008
(+27,5% a cambi e perimetri costanti).
I Ricavi del Gruppo sono stati pari a 27,6 miliardi, in crescita del
2,6% rispetto al 2008 (+7,2% a cambi e perimetri costanti).
Tale risultato è stato trainato dal contributo positivo del Corporate ed
Investment Banking, che ha aumentato i propri ricavi di 3,6 miliardi.
La CEE e Poland’s market registrano un decremento rispettivamente
del 2,5% e 25,2%, tuttavia a cambi costanti si evidenzia un
positivo +10,5% della CEE ed un minore decremento del Poland’s
Market (-7,3%). Tra i Paesi dell’Europa Centro Orientale che hanno
contribuito maggiormente si segnalano la Turchia (+30%), l’Ungheria
(+12%), la Romania (+9%) ed il Kazakhstan (+7%).
Gli altri settori di attività risentono invece dei già citati fattori di
debolezza che hanno contraddistinto il 2008 e la prima metà del
2009, in particolare l’Asset Management (-32,7% i ricavi nel 2009),
nonostante il miglioramento della raccolta netta nella seconda
metà dell’anno, ed il Retail (-14,1%), il cui Margine di interesse è
stato penalizzato, in particolare sulla componente dei Depositi dalla
clientela, da una redditività significativamente ridotta per effetto della
discesa dei tassi di interesse.
1. Il patrimonio utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo (esclusi dividendi da distribuire
e riserve di valutazione su attività disponibili per la vendita e su cash-flow hedge), al netto
dell’avviamento iscritto nell’attivo in seguito alle acquisizioni di HVB e Capitalia, effettuate con
scambio di azioni e contabilizzate secondo le regole dell’IFRS3.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
39
Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
Per quanto riguarda i Costi Operativi, il 2009 registra un calo, rispetto al 2008, di 1,4 miliardi, pari all’8,2% (-5,3% a cambi e perimetri
costanti). Le maggiori riduzioni di costo si sono realizzate nel Retail (-7,7%), CIB (-5%), GBS (-17,1%) e nei Corporate Centres (-11,9%).
Per effetto di ricavi in crescita e costi in diminuzione, il cost/income ratio ha pertanto fatto registrare un miglioramento di 6,5 punti
percentuali (55,6% rispetto al 62,1% del 2008).
(milioni di €)
Formazione del risultato di gestione
EVOLUZIONE TRIMESTRALE
ESERCIZIO
2009
Margine d'interesse
Proventi di intermediazione e diversi
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Cost/income (%)
VARIAZIONE
2008 ASSOLUTA
17.616
9.956
27.572
-15.324
12.248
19.385
7.492
26.877
-16.692
10.185
55,6%
62,1%
-1.769
2.464
695
1.368
2.063
2009
2008
%
4° TRIM
3° TRIM
2° TRIM 1° TRIM
4° TRIM
3° TRIM
2° TRIM
1° TRIM
-9,1%
32,9%
2,6%
-8,2%
20,3%
4.108
2.335
6.443
- 3.803
2.640
3.990
2.741
6.731
- 3.831
2.900
4.814 4.704
3.022 1.858
7.836 6.562
- 3.868 - 3.822
3.968 2.740
5.256
840
6.096
- 4.174
1.922
4.911
1.834
6.745
- 4.157
2.588
4.680
2.908
7.588
- 4.223
3.365
4.538
1.910
6.448
- 4.138
2.310
59,0%
56,9%
68,5%
61,6%
55,7%
64,2%
49,4%
58,2%
La formazione del risultato di gestione
Esercizio 2008
Esercizio 2009
(miliardi di `)
26,88
19,39
27,57
17,62
9,96
10,19
7,49
12,25
Costi operativi
Margine d'interesse
Proventi di intermed.
e diversi
Margine di intermediazione
Risultato di gestione
-16,69 -15,32
40
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
La formazione del risultato di gestione per settore di attività
Il contributo delle singole aree di business alla formazione del risultato di gestione del Gruppo è riportato nella seguente tabella.
(milioni di €)
Formazione del risultato di gestione per settore di attività
RISULTATO DI GESTIONE
MARGINE
D’INTERESSE
PROVENTI
INTERMED.
MARGINE
INTERMED.
COSTI
OPERATIVI
2009
2008
VARIAZ. %
6.235
3.611
9.846
-7.026
2.821
3.855
-26,8%
7.629
278
12
3.004
895
-438
17.616
2.404
501
721
1.609
738
371
9.956
10.033
779
733
4.613
1.634
-66
27.572
-3.309
-544
-455
-1.949
-853
-1.189
-15.324
6.724
236
278
2.664
780
-1.255
12.248
2.991
363
581
2.509
1.123
-1.236
10.185
124,8%
-35,0%
-52,1%
6,2%
-30,5%
1,6%
20,3%
Retail
Corporate & Investment
Banking (CIB)
Private Banking
Asset Management
Central Eastern Europe (CEE)
Poland's Markets
Capogruppo e altre società
Totale Gruppo
Il Margine di interesse
Il Margine di Interesse del 2009 ha fatto registrare un decremento di
1,8 miliardi (17,6 miliardi rispetto ai 19,4 miliardi del 2008) pari al 9,1%
(-5,4% a perimetri e cambi costanti), principalmente dovuto alla minore
redditività dei depositi che ha interessato tutte le aree geografiche.
A parziale compensazione si sono invece registrate performance
positive nel Corporate e Investment Banking, che è riuscita a cogliere le
opportunità di mercato derivanti dall’andamento dei tassi di interesse e
più in generale dei mercati finanziari nel corso del 2009, e nel Corporate
Center per il minor costo di finanziamento dell’attivo.
I Crediti netti verso la clientela, al 31 dicembre 2009 pari a 565
miliardi, sono diminuiti dell’7,8% rispetto al dicembre 2008. Il calo
ha riguardato in particolare la clientela del Corporate & Investment
Banking, per effetto della minore domanda di credito in particolare
per il finanziamento degli investimenti.
La Raccolta da clientela e titoli, sempre al 31 dicembre 2009,
risulta pari a 596,4 miliardi, rispetto ai 591,3 miliardi di fine
dicembre 2008.
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni hanno subito invece
una riduzione di 700 milioni (-69,2%), oltre la metà dei quali dovuti
ad un dividendo straordinario incassato nel 2008 a seguito della
cessione dei diritti di compartecipazione agli utili di B&C Holding
Gmbh. La restante parte è dovuta ad un minor flusso di dividendi e di
quote di utili derivanti dal portafoglio di partecipazioni.
(milioni di €)
Margine di interesse
ESERCIZIO
Interessi attivi e proventi
assimilati
Interessi passivi e oneri
assimilati
Interessi netti
Dividendi e altri proventi
su partecipazioni
Margine di interesse
Margine di interesse (Evoluzione trimestrale, miliardi di `)
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
34.912
54.306
- 19.394
-35,7%
- 17.608
17.304
- 35.932
18.374
18.324
- 1.070
-51,0%
-5,8%
312
17.616
1.012
19.386
- 700
- 1.770
-69,2%
-9,1%
4,54
I Trim
2008
4,68
II Trim
2008
4,91
III Trim
2008
5,26
4,70
IV Trim
2008
I Trim
2009
4,81
II Trim
2009
3,99
4,11
III Trim
2009
IV Trim
2009
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
41
Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
I proventi di intermediazione e diversi
perdita di 2 miliardi dell’anno precedente, mentre le Commissioni
nette evidenziano un calo del 14,4%, (-10,7% a cambi e perimetri
costanti), attestandosi a 7,8 miliardi dai 9,1 miliardi del 2008. La
dinamica trimestrale evidenzia tuttavia una chiara inversione di
tendenza, con le commissioni nel quarto trimestre in crescita del
9,5% rispetto a quello precedente.
Il complesso dei Proventi da Intermediazione e diversi, pari a
10 miliardi al 31 dicembre 2009, registra una crescita del 32,9%
(+39,9% a cambi e perimetri costanti) rispetto al dato registrato
al 31 dicembre 2008. All’interno della voce si registra una
ricomposizione a favore del Risultato di negoziazione, copertura
e fair value che ha generato profitti per 1,8 miliardi, rispetto alla
(milioni di €)
Proventi di intermediazione e diversi
ESERCIZIO
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
Risultato di negoziazione,
copertura e fair value
Altri proventi di gestione
Altri oneri di gestione
Altri proventi netti
Proventi di
intermediazione e diversi
Proventi di intermediazione e diversi
VARIAZIONE
(Evoluzione trimestrale miliardi di `)
2009
2008
ASSOLUTA
%
9.548
- 1.768
7.780
11.125
- 2.032
9.093
- 1.577
264
- 1.313
-14,2%
-13,0%
-14,4%
1.803
1.430
- 1.057
373
- 1.969
1.332
- 964
368
3.772
98
- 93
5
n.s.
7,4%
9,6%
1,4%
9.956
7.492
2.464
32,9%
3,02
2,91
2,74
2,34
1,91
1,86
1,83
0,84
I Trim
2008
II Trim
2008
III Trim
2008
IV Trim
2008
I Trim
2009
II Trim
2009
III Trim
2009
IV Trim
2009
Il calo delle Commissioni nette deriva principalmente dai Servizi di gestione e amministrazione del risparmio (-22%), in particolare delle
commissioni sugli Organismi Collettivi di Investimento (-29,4%), in linea con la diminuzione delle masse gestite.
(milioni di €)
Commissioni nette
ESERCIZIO
2009
Servizi di gestione e
amministrazione del
risparmio
gestioni patrimoniali
organismi collettivi
investimento risparmio
collocamento di prodotti
assicurativi
altre attività area titoli
Conti correnti, finanziamenti
e crediti di firma
Servizi di incasso e
pagamento
Negoziazione di valute ed
operazioni di servizio con
l'estero
Altri servizi
Totale
Composizione commissioni nette (%)
VARIAZIONE
2008
ASSOLUTA
%
5,9
3.074
262
3.941
401
- 867
- 139
- 22,0%
- 34,7%
1.269
1.797
- 528
- 29,4%
515
1.028
596
1.147
- 81
- 119
- 13,6%
- 10,4%
2.451
2.631
- 180
- 6,8%
1.469
1.587
- 118
- 7,4%
457
329
7.780
556
378
9.093
- 99
- 49
- 1.313
- 17,8%
- 13,0%
- 14,4%
4,2 3,4
16,3
18,9
6,6
13,2
31,5
Gestioni patrimoniali
Organismi collettivi investimento
risparmio
Collocamento di prodotti assicurativi
Altre attività area titoli
Conti correnti, finanziamenti
e crediti di firma
Servizi di incasso e
pagamento
Negoziazione di valute
ed operazioni di servizio
con l'estero
Altri servizi
Sono state classificate alla sottovoce “gestioni patrimoniali” alcune voci relative a commissioni precedentemente rilevate alla sottovoce “organismi d’investimento collettivo del risparmio”.
In tal senso sono state riesposte le risultanze relative all’esercizio 2008.
42
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
I costi operativi
I Costi operativi a fine 2009 ammontano a 15,3 miliardi, in flessione dell’8,2% rispetto all’anno precedente (-5,3% a cambi e perimetri costanti).
(milioni di €)
Costi operativi
ESERCIZIO
Spese per il personale
Altre spese amministrative
Recuperi di spesa
Rettifiche di valore su
immobilizzazioni immateriali
e materiali
Costi operativi
2009
2008
ASSOLUTA
%
- 9.098
- 5.408
463
- 9.918
- 6.019
557
820
611
- 94
-8,3%
-10,2%
-16,9%
- 1.281
- 15.324
- 1.312
- 16.692
31
1.368
-2,4%
-8,2%
Le Spese per il personale sono pari a 9,1 miliardi, in diminuzione
dell’ 8,3% rispetto al 2008 (-5,8% a cambi e perimetri costanti);tale
diminuzione è riconducibile alla riduzione sia degli organici sia della
componente variabile delle retribuzioni.
Gli organici (in termini di full time equivalent) al 31 dicembre 2009
si attestano a 165.062 unità, con una riduzione di 9.457 unità da
inizio anno.
Le diminuzioni, rispetto a dicembre 2008, si sono concentrate
soprattutto in:
• Retail, pari a -2.756 unità, delle quali 2.157 in Italia nell’ambito
degli accordi sindacali concordati all’atto dell’integrazione con il
Gruppo Capitalia;
• CIB, -1.018 unità delle quali 423 in Italia;
• CEE (-3.729 unità) principalmente in Ucraina (-1.706 unità),
Kazakistan (-726 unità), Turchia (-681 unità) e Romania (-269 unità);
• Poland’s Market (-1.136 unità);
(milioni di €)
Altre spese amministrative
ESERCIZIO
Imposte indirette e tasse
Costi e spese diversi
spese pubblicità marketing
e comunicazione
spese relative al rischio
creditizio
spese indirette relative al
personale
spese relative all'information
comunication tecnology
consulenze e servizi
professionali
spese relative agli
immobili
altre spese di
funzionamento
Altre spese amministrative
Costi operativi (Evoluzione trimestrale, miliardi di `)
VARIAZIONE
4,14
I Trim
2008
4,22
II Trim
2008
4,16
III Trim
2008
4,17
IV Trim
2008
3,82
3,87
3,83
3,80
I Trim
2009
II Trim
2009
III Trim
2009
IV Trim
2009
• Asset Management (-203 unità) a seguito del processo di
ristrutturazione che ha interessato il settore;
• GBS (-205 unità) come risultato delle sinergie prodotte
dall’accentramento delle attività di Information Technology e Back
office;
• Corporate Centers (-336 unità) a seguito dei processi di
razionalizzazione in atto.
Le altre spese amministrative ammontano a 5,4 miliardi, con
una riduzione del 10,2% rispetto al 2008 (-7% a cambi e perimetri
costanti), per effetto della continua azione di razionalizzazione della
spesa e delle iniziative manageriali specifiche poste in essere nel
corso del 2009 per rispondere alla difficile situazione economica.
Le maggiori riduzioni sono concentrate nelle voci relative alle spese
di pubblicità, marketing e comunicazione (-151 milioni), alle spese
relative all’ICT (-132 milioni), alle spese indirette relative al personale,
che comprendono i viaggi per trasferte, la formazione e gli affitti
(-120 milioni).
Composizione costi e spese (%)
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
- 453
- 4.955
- 527
- 5.492
74
537
-14,0%
-9,8%
- 338
- 489
151
-30,9%
- 210
- 239
29
-12,1%
- 327
- 447
120
-26,8%
6,8
22,6
6,6
25,4
26,8
7,5
- 1.257
- 1.389
132
-9,5%
- 374
- 402
28
-7,0%
- 1.330
- 1.306
- 24
1,8%
- 1.119
- 5.408
- 1.220
- 6.019
101
611
-8,3%
-10,2%
4,2
Spese pubblicità marketing
e comunicazione
Spese relative al rischio creditizio
Spese indirette relative al personale
Spese relative all'information
comunication tecnology
Consulenze e servizi professionali
Spese relative agli immobili
Altre spese di funzionamento
I Recuperi di spesa, il cui ammontare alla fine di dicembre è pari a
463 milioni, evidenziano una diminuzione, a cambi e perimetri costanti,
del 16,8% rispetto al 2008, mentre le Rettifiche su immobilizzazioni
materiali e immateriali diminuiscono del 2,4%, registrando peraltro
un lieve incremento su basi omogenee (pari al +1,6%).
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
43
Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
La formazione dell’utile netto
A fini espositivi, nella tavola successiva vengono riclassificati i passaggi che conducono dal risultato di gestione all’utile netto con il confronto
dell’anno precedente:
(milioni di €)
Formazione dell’utile netto
EVOLUZIONE TRIMESTRALE
ESERCIZIO
VARIAZIONE
2009
2008
2009
2008
ASSOLUTA
%
4° TRIM
3° TRIM
2° TRIM
1° TRIM
4° TRIM
3° TRIM
2° TRIM
1° TRIM
Risultato di gestione
12.248
Rettifiche di valore su
avviamenti
Accantonamenti per rischi
ed oneri
- 609
Oneri di integrazione
- 258
Rettifiche nette su crediti e su
accantonamenti per garanzie
e impegni
- 8.313
Profitti netti da investimenti
232
Utile lordo dell'operatività
corrente
3.300
Imposte sul reddito del periodo - 1.009
Utile (perdita) di periodo
2.291
Utile di pertinenza di terzi
- 332
Utile netto di pertinenza
del Gruppo ante PPA
1.959
Effetti economici della
"Purchase Price Allocation"
- 257
Utile netto di pertinenza
del Gruppo
1.702
10.185
2.063
20,3%
2.640
2.900
3.968
2.740
1.922
2.588
3.365
2.310
- 750
750
-
-
-
-
-
- 750
-
-
-
- 344
- 140
- 265
- 118
77,0%
84,3%
- 232
63
- 154
- 12
- 155
- 242
- 68
- 67
- 165
- 31
- 51
- 18
- 77
- 67
- 51
- 24
- 3.700
207
- 4.613 124,7%
25 12,1%
- 2.068
217
- 2.164
181
- 2.431 - 1.650
- 133
- 33
- 1.328
194
- 1.074
- 359
- 634
186
- 664
186
5.458
- 627
4.831
- 518
- 2.158 -39,5%
- 382 60,9%
- 2.540 -52,6%
186 -35,9%
620
- 124
496
- 63
751
- 188
563
- 103
1.007
- 363
644
- 90
922
- 334
588
- 76
- 158
849
691
- 111
1.086
- 388
698
- 104
2.773
- 631
2.142
- 142
1.757
- 457
1.300
- 161
4.313
- 2.354 -54,6%
433
460
554
512
580
594
2.000
1.139
- 301
44 -14,6%
- 62
- 66
- 64
- 65
- 75
- 62
- 88
- 76
4.012
- 2.310 -57,6%
371
394
490
447
505
532
1.912
1.063
Le rettifiche di valore dell’avviamento
La formazione dell’utile netto
(miliardi di `)
Esercizio 2008
Esercizio 2009
12,25
Gli accantonamenti per rischi ed oneri
10,19
La voce relativa agli Accantonamenti per rischi ed oneri si attesta
a 609 milioni, principalmente dovuti a contenziosi legali e fiscali,
azioni revocatorie e contenziosi con la clientela.
5,46
4,83
4,01
Gli oneri di integrazione
3,30
2,29
Risultato
di gestione
44
Non si sono verificate situazioni che hanno richiesto rettifiche di
valore sugli avviamenti.
Utile lordo
dell'operatività
corrente
Utile (perdita)
del periodo
1,70
Utile netto
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Gli oneri di integrazione del periodo ammontano a 258 milioni,
rispetto ai 140 milioni del 2008. Tali costi sono legati, oltre
all’effetto “Time Value” sullo stock di fondi esistenti, ai processi di
ristrutturazione che hanno interessato in particolare il Retail ed il
Corporate & Investment Banking.
Le rettifiche nette su crediti e su
accantonamenti per garanzie impegni
Nonostante la ripresa economica abbia mosso i primi passi, il
deterioramento dello scenario macro economico ha continuato a
produrre i suoi effetti sulla qualità del credito, con la conseguente
necessità di maggiori accantonamenti per rischi creditizi. In
particolare, nel 2009 si è proceduto ad effettuare Rettifiche su
crediti e accantonamenti e per garanzie e impegni per 8,3
miliardi, rispetto ai 3,7 miliardi registrati a fine dicembre 2008. Tale
incremento ha interessato tutti i settori di attività, in particolare CIB
(+2,3 miliardi), Retail (+520 milioni) e CEE (+1,2 miliardi).
I dati sulla qualità dell’attivo confermano la tendenza in atto. Il valore di
bilancio dei crediti deteriorati è pari a 31 miliardi, in aumento del 56,6%
rispetto al 31 dicembre 2008, con un’incidenza del 5,50% sul totale dei
crediti verso la clientela, rispetto al 3,24% del dicembre 2008.
All’aumento dei Crediti deteriorati, pari a 11,2 miliardi, hanno
contribuito i crediti in sofferenza per 2,2 miliardi, gli incagli per 5,4
miliardi, i crediti ristrutturati per 2 miliardi e quelli scaduti per 1,6
miliardi. La crescita è riconducibile prevalentemente alle società
operanti in Italia, che registrano un incremento di 8,5 miliardi, ed in
misura minore a quelle operanti in Germania (+1,1 miliardi) e nei
Paesi del Centro Est Europa (+1,4 miliardi).
(milioni di €)
Crediti verso clientela - qualità del credito
SOFFERENZE
INCAGLI
RISTRUTTURATI
CREDITI
SCADUTI
TOTALE
DETERIORATI
CREDITI
PERFORMING
TOTALE
CREDITI
Situazione al 31.12.2009
Valore nominale
incidenza sul totale crediti
Rettifiche di valore
in rapporto al nominale
Valore di bilancio
incidenza sul totale crediti
32.836
5,52%
20.144
61,3%
12.692
2,25%
16.430
2,76%
4.883
29,7%
11.547
2,04%
4.436
0,75%
1.130
25,5%
3.306
0,59%
3.932
0,66%
428
10,9%
3.504
0,62%
57.634
9,69%
26.585
46,1%
31.049
5,50%
537.032
90,31%
3.095
0,6%
533.937
94,50%
594.666
Situazione al 31.12.2008
Valore nominale
incidenza sul totale crediti
Rettifiche di valore
in rapporto al nominale
Valore di bilancio
incidenza sul totale crediti
28.772
4,52%
18.308
63,6%
10.464
1,71%
8.949
1,40%
2.772
31,0%
6.177
1,01%
1.856
0,29%
593
32,0%
1.263
0,21%
2.205
0,35%
281
12,7%
1.924
0,31%
41.782
6,56%
21.954
52,5%
19.828
3,24%
595.314
93,44%
2.662
0,4%
592.652
96,76%
29.680
564.986
637.096
24.616
612.480
I profitti netti da investimenti
I Profitti netti da Investimenti, che a dicembre risultano
complessivamente pari a 232 milioni, sono il risultato combinato di
utili da cessione e di svalutazioni di partecipazioni.
In particolare, fra le operazioni che hanno generato profitti nel corso
del 2009, si evidenziano:
• il conferimento di una porzione del portafoglio immobiliare del
Gruppo ad un fondo immobiliare di tipo chiuso, il fondo Core
Nord Ovest, con successiva cessione della maggioranza delle
quote di partecipazione, che ha generato una plusvalenza di
165 milioni;
• la cessione delle quote di partecipazione detenute nel Fondo
Omicron Plus che ha originato una plusvalenza di 461 milioni;
• altre operazioni di vendita a terzi per 68 milioni;
• tra le altre principali attività cedute nella seconda metà dell’anno
si ricordano gli utili realizzati su Heidelberg Cement (45 milioni),
Banco de Sabadell (30 milioni), Mastercard (22 milioni), Si Holding
(15 milioni), DAB (17 milioni);
• tra le principali svalutazioni effettuate nel corso del 2009 si
segnalano invece quelle su fondi di private equity (-231 milioni),
Deutsche Schiffsbank (-71 milioni), Banco de Sabadell (-52milioni)
e Kinabalu Financial Products LLP (-26 milioni).
L’utile lordo dell’operatività corrente
Dal Risultato di gestione dei dodici mesi pari a 12,2 miliardi, per
effetto degli Accantonamenti per rischi ed oneri (-609 milioni),
delle Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per
garanzie, impegni (-8,3 miliardi), dei Profitti netti da investimenti
(232 milioni) e dei Costi di integrazione (-258 milioni), si perviene
ad un Utile lordo dell’operatività corrente del 2009 pari a
3,3 miliardi (5,5 miliardi nell’esercizio precedente).
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
45
Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo
Principali risultati e performance del periodo (SEGUE)
La formazione dellíutile lordo dellíoperatività corrente per settori di attività
La seguente tabella riporta la formazione dell’utile lordo dell’operatività corrente per settore di attività a partire dal risultato di gestione,
rimandando ai corrispettivi capitoli per un’analisi delle singole voci.
(milioni di €)
Utile lordo dell’operatività corrente per settori di attività
RISULTATO DI
GESTIONE
Retail
Corporate & Investment Banking (CIB)
Private Banking
Asset Management
Central Eastern Europe (CEE)
Poland's Markets
Capogruppo e altre società
Totale Gruppo
2.821
6.724
236
278
2.664
780
-1.255
12.248
ACC. PER
RISCHI E
ONERI DI
ONERI INTEGRAZIONE
-89
-213
-14
-2
-46
-245
-609
-104
-109
-5
-8
-4
-29
-258
RETT. NETTE
SU CRED. E
ACCANT.
PROFITTI
NETTI DA
INVESTIMENTI
-1.700
-4.464
-10
-1.718
-123
-297
-8.313
17
-383
-3
19
12
35
535
232
UTILE LORDO
DELL’OPERATIVITÀ
CORRENTE
2009
2008
945
1.555
203
287
908
692
-1.290
3.300
3.026
690
366
599
2.026
1.110
-2.359
5.459
Le imposte sul reddito del periodo
L’utile/perdita del periodo
Le imposte sul reddito del periodo ammontano al 1 miliardo, con
un tax rate del 30,6% contro il 11,5% del 2008.
Dall’utile del periodo, pari a 2,3 miliardi, escludendo la quota
di pertinenza di Terzi (-0,3 miliardi) e gli effetti economici
della Purchase Price Allocation derivante prevalentemente
dall’acquisizione del Gruppo Capitalia (-0,3 miliardi), si perviene a un
Utile netto di pertinenza del Gruppo di 1,7 miliardi contro i
4 miliardi del 2008.
Raccordo Capogruppo - Consolidato
Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, incluso l’utile di periodo, si attesta al 31 dicembre 2009 a 59,7 miliardi, a fronte dei
55,0 miliardi rilevati al 31 dicembre 2008.
Nella tabella che segue si riporta il raccordo fra il patrimonio netto e l’utile netto della Capogruppo ed i corrispondenti dati a livello consolidato.
(milioni di €)
Raccordo Capogruppo - Consolidato
Saldi al 31 dicembre 2009 della Capogruppo
Eccedenze rispetto ai valori di carico:
- società consolidate
- società valutate con il metodo del patrimonio netto
Storno dividendi incassati nel periodo dalla Capogruppo
Altre rettifiche di consolidamento
Saldi al 31 dicembre 2009 di pertinenza del Gruppo
Patrimonio e utili di pertinenza di terzi
Saldi al 31 dicembre 2009 compreso terzi
46
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
PATRIMONIO NETTO
DI CUI: UTILE NETTO
54.092
6.160
6.207
-47
-1
-562
59.689
3.202
62.891
51
3.200
3.116
84
-1.281
-268
1.702
332
2.034
Capital and Value Management
Principi di creazione di valore e
allocazione del capitale
Ratio
patrimoniali
Al fine di creare valore per gli azionisti, le linee guida strategiche
del Gruppo sono volte ad ottimizzare la composizione del proprio
portafoglio di attività. Tale obiettivo è perseguito attraverso il processo
di allocazione del capitale alle differenti linee di business in rapporto
agli specifici profili di rischio e alla capacità di generare extra reddito,
misurato come EVA, il principale indicatore di performance correlato
al TSR (Total Shareholder Return). Lo sviluppo dell’operatività del
Gruppo in ottica di creazione di valore richiede un processo di
allocazione e gestione del capitale disciplinato nelle diverse fasi del
processo di pianificazione e controllo, in cui si articolano:
• la formulazione della proposta di propensione al rischio e degli
obiettivi di patrimonializzazione;
• l’analisi dei rischi associati ai driver del valore e conseguente
allocazione del capitale alle linee di attività ed alle Business Unit;
• l’assegnazione degli obiettivi di performance aggiustate per il
rischio;
• l’analisi dell’impatto sul valore del Gruppo e della creazione di
valore per gli azionisti;
• l’elaborazione e proposta del piano finanziario e della dividend
policy.
Il Gruppo gestisce dinamicamente il capitale monitorando i ratio
patrimoniali di Vigilanza, anticipando gli opportuni interventi necessari
all’ottenimento degli obiettivi e ottimizzando la composizione
dell’attivo e del patrimonio. La pianificazione ed il monitoraggio si
riferiscono da un lato al Patrimonio Netto ed alla composizione del
Patrimonio di Vigilanza (Core Tier 1, Tier 1, Lower e Upper Tier 2 e
Tier 3 Capital) e dall’altro ai Risk Weighted Asset (RWA).
Nel processo di allocazione viene applicata la logica del “doppio
binario” considerando come allocato il massimo tra il capitale
economico ed il capitale regolamentare (Core Tier 1), sia a livello
consolidato sia a livello di linea di attività/Business Unit.
(milioni di €)
ESERCIZIO
Retail
Corporate Investment Banking (CIB)
Private Banking
Asset Management
Central Eastern Europe (CEE)
Poland's Markets
Altre componenti 1
Totale
Il Gruppo si è assegnato per ogni esercizio un obiettivo di Core Tier 1
ratio tale da garantirsi un merito creditizio in linea con i principali
Gruppi bancari internazionali.
Il Core Tier 1 Ratio (Basilea 2) a dicembre 2009 è pari a 7,62%.
Il Tier 1 Ratio e il Total Capital Ratio sono rispettivamente pari a 8,63% e
12,02%. Considerando l’effetto dell’aumento di capitale annunciato il 29
settembre 2009 e concluso il 23 febbraio 2010 i ratios sarebbero: Core
Tier 1 Ratio 8,47%, Tier 1 Ratio 9,49%, Total Capital Ratio 12,88%.
Tale approccio consente, nel caso di capitale economico superiore,
di allocare l’effettivo capitale a rischio che la Vigilanza non è in grado
ancora di cogliere e, nel caso di capitale regolamentare superiore, di
allocare un capitale in linea con la normativa.
EVA per settore di attività
Con l’introduzione di Basilea 2, quest’ultimo aspetto assume
un’importanza ancora maggiore. Il calcolo dei Risk Weighted Asset,
infatti, per i portafogli gestiti tramite il modello Advanced, non
dipende più solo dal valore nominale degli asset ma anche dai
corrispondenti parametri creditizi. Oltre alle dinamiche dei volumi,
diventa quindi cruciale il monitoraggio e la previsione dell’evoluzione
della qualità creditizia del portafoglio in funzione dello scenario
macroeconomico (il cosiddetto effetto pro-ciclicità).
2009
2008
130
(480)
108
180
46
215
(2.191)
(1.992)
992
(1.376)
208
388
767
404
(1.635)
(252)
Note:
I dati 2008 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni
intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo.
1. Global Banking Services, Corporate Centre, elisioni e rettifiche di consolidamento non attribuite ai
singoli settori di attività.
(milioni di €)
Ratio Patrimoniali
DATI AL 31.12.2009
POST
ANTE
AUMENTO AUMENTO
DI CAPITALE DI CAPITALE
Patrimonio di vigilanza
Patrimonio di base
Core Tier 1 Capital
Totale attività ponderate
per il rischio
Total Capital Ratio
Tier 1 Ratio
Core Tier 1 Ratio
DATI AL 31.12.2008 1
POST
AUMENTO
DI CAPITALE
ANTE
AUMENTO
DI CAPITALE
58.265
42.939
38.310
54.380
39.054
34.456
57.542
37.840
33.725
54.544
34.843
30.755
452.388
12,88%
9,49%
8,47%
452.388
12,02%
8,63%
7,62%
512.532
11,23%
7,38%
6,58%
512.532
10,64%
6,80%
6,00%
1. Dati ricostruiti per tener conto dell’attribuzione a patrimonio supplementare della quota di riserva
di traslazione cambi afferente gli investimenti netti esteri, il ricomputo delle deduzioni per variazioni
di “fair value” dovute a cambiamenti del proprio merito creditizio e il ricalcolo della componente
infragruppo dei prestiti subordinati.
I dati 2009 Post Aumento di Capitale considerano l’effetto dell’aumento di capitale annunciato il
29 settembre 2009 e concluso il 23 febbraio 2010.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
47
Relazione sull’andamento della gestione I Risultati del Gruppo
Capital and Value Management (SEGUE)
La recente crisi che ha investito i mercati finanziari ha innescato
intensi dibattiti, tuttora in corso, circa la necessità di rivedere,
in senso più restrittivo, le regole di misurazione del capitale
e dei coefficienti patrimoniali imposti da Basilea 2. In questo
ambito il Comitato di Basilea per la Vigilanza Bancaria, per
dare attuazione alle raccomandazioni approvate dal Financial
Stability Board e dai leaders del G20 nella riunione di settembre
a Pittsburg, ha pubblicato in data 17 dicembre 2009 due
documenti di consultazione in merito a proposte di modifica alla
regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle
banche. Sulla base dei commenti ricevuti e delle evidenze raccolte
tramite lo studio di impatto di recente avviato, il Comitato di Basilea
effettuerà i necessari affinamenti alle proposte ed emanerà la
versione definitiva entro la fine del 2010. Prima del recepimento a
livello nazionale, le nuove regole formeranno oggetto del consueto
processo di revisione legislativa da parte delle istituzioni europee.
Nelle intenzioni del Comitato di Basilea, l’entrata in vigore delle
nuove regole è prevista per la fine del 2012.
Il patrimonio
Il Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo, incluso l’utile di periodo (1.702 milioni), si attesta al 31 dicembre 2009 a 59.689 milioni a
fronte dei 54.999 milioni rilevati al 31 dicembre 2008.
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto del Gruppo fra i due esercizi è riportato nella nota integrativa, Parte B) dello stato patrimoniale
– Sezione 15 dove sono riportati ulteriori dettagli.
Nella seguente tabella sono evidenziati le principali variazioni intervenute nel 2009.
Patrimonio netto di pertinenza del gruppo
Patrimonio netto al 31 dicembre 2008
Aumento di capitale (al netto dei costi capitalizzati)
Differenze di cambio
Variazioni delle riserve di valutazioni "Attività disponibili per la vendita" e "Copertura dei flussi Finanziari"
Altre variazioni 1
Utile del periodo
Patrimonio netto al 31 dicembre 2009
1. Principalmente dovute a opzioni su Patrimonio di pertinenza di terzi.
48
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
(milioni di €)
54.999
2.799
(490)
976
(297)
1.702
59.689
Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
I risultati per settore di attività, riportati nella seguente tabella di sintesi e commentati nei capitoli successivi, vengono presentati sulla base
dell’articolazione correntemente utilizzata nella reportistica direzionale per il controllo dei risultati del Gruppo.
Rispetto a quanto presentato nel bilancio 2008, le precedenti divisioni Corporate Banking e MIB sono state aggregate nel Corporate &
Investment Banking, mentre l’Asset Gathering è passato dal Private Banking al Retail. I conti economici dei periodi precedenti sono stati
ricostruiti per tener conto di tali variazioni di perimetro.
(milioni di €)
Dati di sintesi per settore di attività
ASSET
MANAGEMENT
CENTRAL
EASTERN
EUROPE
(CEE)
POLAND’S
MARKETS
CAPOGRUPPO E
ALTRE SOCIETÀ
(INCLUSO
ELISIONI
E RETTIFICHE)
779
916
733
1.088
4.613
4.732
1.634
2.183
-66
16
27.572
26.878
-3.309
-3.484
-544
-554
-455
-508
-1.949
-2.223
-853
-1.060
-1.189
-1.252
-15.324
-16.692
2.821
3.855
6.724
2.991
236
363
278
581
2.664
2.509
780
1.123
-1.255
-1.236
12.248
10.185
Utile lordo operatività corrente
Esercizio 2009
945
Esercizio 2008
3.026
1.555
690
203
366
287
599
908
2.026
692
1.110
-1.290
-2.359
3.300
5.458
130
992
-480
-1.376
108
208
180
388
46
767
215
404
-2.191
-1.633
-1.992
-252
Cost/income ratio
Esercizio 2009
Esercizio 2008
71,4%
66,4%
33,0%
53,8%
69,8%
60,4%
62,0%
46,7%
42,3%
47,0%
52,2%
48,6%
n.s.
n.s.
55,6%
62,1%
Numero Dipendenti 2
al 31 dicembre 2009
al 31 dicembre 2008
49.476
52.233
14.694
15.711
3.002
3.077
1.962
2.165
52.337
56.066
20.270
21.406
23.321
23.861
165.062
174.519
RETAIL
CORPORATE &
INVESTMENT
BANKING
(CIB)
PRIVATE
BANKING
Dati economici
Margine di intermediazione
Esercizio 2009
Esercizio 2008
9.846
11.466
10.033
6.474
Costi operativi
Esercizio 2009
Esercizio 2008
-7.026
-7.612
Risultato di gestione
Esercizio 2009
Esercizio 2008
EVA 1
Esercizio 2009
Esercizio 2008
TOTALE
CONSOLIDATO
Nota:
I dati sono stati esposti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nel perimetro di consolidamento e nel perimetro operativo e delle attività in via di dismissione, nonché della
riclassifica dei risultati dell’attività di Private Equity.
1. I dati 2008 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo.
2. “Full time equivalent”. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
49
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Retail
Introduzione
IN BREVE
Raccolta da Clientela (milioni di %)
Margine di intermediazione (milioni di %)
9.846
Austria
22.550
50
Crediti su Depositi v/clientela
+97,2%
It
Italia
Germania
rmaniaa
31.773
73
118.383
11
Dipendenti
49.476
La Strategic Business Area Retail1 di UniCredit Group ha l’obiettivo primario di soddisfare le esigenze finanziarie della clientela
Mass Market, Affluent e Small Business. Il ruolo fondamentale della SBA Retail è di consentire ai singoli individui, alle famiglie
e alle piccole imprese di soddisfare le loro esigenze finanziarie offrendo una gamma completa di prodotti e servizi affidabili e di
elevata qualità ad un prezzo concorrenziale.
Il perimetro della SBA Retail include le tre banche commerciali italiane, nate il 1° novembre 2008, UniCredit Banca, UniCredit
Banca di Roma e Banco di Sicilia, e le business line Retail di UniCredit Bank AG in Germania e di UniCredit Bank Austria
in Austria.
La SBA Retail include, inoltre, UniCredit Family Financing Bank, nata a gennaio 2009 dall’integrazione di UniCredit Consumer
Financing, società del Gruppo specializzata nel credito al consumo, e UniCredit Banca per la Casa, specializzata nel business
dei mutui residenziali. La nuova banca del Gruppo supporta le banche Retail con soluzioni in grado di rispondere alle molteplici
esigenze di finanziamento delle famiglie.
Infine da maggio 2009 la SBA Retail include anche l’Asset Gathering, la linea di business specializzata nella raccolta da clientela
privata retail tramite il canale online e la rete di promotori finanziari. L’Asset Gathering opera tramite FinecoBank in Italia,
DAB Bank in Germania e DAT Bank in Austria; tali banche offrono i servizi bancari e d’investimento delle banche tradizionali,
differenziandosi,per la specializzazione nel business del trading online e per una spiccata vocazione all’innovazione tecnologica.
1. Nell’introduzione sono elencati i principali cambiamenti organizzativi e le principali business line e legal entity che compongono il perimetro della “Strategic Business Area Retail”, chiamata anche SBA Retail.
Nella sezione Performance Finanziaria sono mostrati i risultati della SBA Retail nel suo complesso sulla base del perimetro al 2009. I dati relativi al 2008 sono stati proformati in base al nuovo perimetro in
modo tale da rendere i confronti omogenei.
50
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Performance finanziaria
I dati relativi agli ultimi mesi del 2009 hanno mostrato segnali di
miglioramento dell’economia. Sulla scia della ripresa globale anche
la crescita economica media dei paesi dell’Area Euro dovrebbe
tornare in territorio positivo nel 2010 anche se in misura più modesta
rispetto al recente passato.
di nuovo credito dei clienti. In particolare nel periodo osservato i
risultati della SBA Retail hanno risentito delle condizioni estreme
dei mercati dei tassi e delle turbolenze dei mercati finanziari che
hanno condizionato negativamente i ricavi e del deterioramento
dello scenario creditizio che ha comportato un peggioramento degli
attivi bancari.
Sull’andamento del risultato di gestione della SBA Retail ha influito
la dinamica del margine di intermediazione, che si è attestato a
2.274 milioni nel quarto trimestre 2009, in calo rispetto al quarto
trimestre 2008. Il valore progressivo del 2009 ha totalizzato
9.846 milioni (-14,1 % a/a).
I risultati del 2009 sono stati comunque influenzati dai riflessi
della crisi finanziaria e dal rallentamento dell’economia in Europa,
che hanno generato il peggiore contesto economico degli ultimi
anni, condizionando negativamente la solvibilità e la domanda
(milioni di €)
Conto Economico
ESERCIZIO
RETAIL
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Rettifiche nette su crediti
Utile lordo operatività corrente
2009
2008
VARIAZIONE
%
9.846
-7.026
2.821
-1.700
945
11.466
-7.612
3.855
-1.179
3.026
- 14,1%
- 7,7%
- 26,8%
+ 44,1%
- 68,8%
3° TRIM
VARIAZIONE
% SU
3° TRIM ‘09
2008
4° TRIM
2.290
-1.712
578
-392
167
- 0,7%
+ 0,7%
- 4,8%
- 20,0%
+ 30,4%
2.680
-1.926
753
-388
821
2009
4° TRIM
2.274
-1.724
550
-314
217
(milioni di €)
Stato Patrimoniale
CONSISTENZE AL
RETAIL
Crediti verso clientela
Raccolta da clientela (incluso titoli)
Totale RWA
RWA per rischio di credito
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
167.954
235.896
67.844
54.813
169.295
238.496
69.933
56.271
180.280
215.915
80.410
67.278
-12.326
19.981
-12.566
-12.465
- 6,8%
+ 9,3%
- 15,6%
- 18,5%
(milioni di €)
Totale Prestiti e Depositi per Paese
CREDITI VERSO CLIENTELA
RETAIL
Italia
Germania
Austria
TOTALE
31.12.2009
31.12.2008
VARIAZIONE
%
114.547
34.185
19.223
167.954
121.103
39.989
19.187
180.280
- 5,4%
- 14,5%
+ 0,2%
- 6,8%
DEBITI VERSO CLIENTELA E TITOLI
31.12.2009
31.12.2008
VARIAZIONE
%
181.179
32.167
22.550
235.896
152.356
35.347
28.212
215.915
+ 18,9%
- 9,0%
- 20,1%
+ 9,3%
Principali Indicatori
ESERCIZIO
RETAIL
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
Margine Intermediazione/RWA (media)
Cost/income
Costo del rischio
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
130
4.991
2,61%
13,62%
71,4%
0,98%
992
5.892
16,83%
12,93%
66,4%
0,64%
-861
-902
n.s.
68pb
497pb
34pb
- 86,9%
- 15,3%
Personale
DATI AL
RETAIL
Dipendenti (numero “Full time equivalent”)
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
49.476
49.954
52.233
-2.756
- 5,3%
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
51
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Retail (SEGUE)
Questo risultato è stato fortemente condizionato dalla performance
negativa del margine d’interesse, a causa del forte calo dei tassi che
ha portato l’Euribor ai minimi storici (l’Euribor a un mese a fine dicembre
è sceso a 49 punti base da 310 punti base di dicembre 2008, con una
diminuzione media di 341 punti base nel 2009 rispetto al 2008).
Questo fenomeno di progressiva riduzione dei tassi di mercato ha
condizionato negativamente la redditività della SBA Retail derivante
dagli spread sulla raccolta, parzialmente mitigata dai risultati positivi
derivanti dalle operazioni di copertura sui tassi.
Le misure riguardanti l’abolizione della commissione di massimo
scoperto in Italia hanno generato una ulteriore contrazione del margine di
interesse sugli impieghi penalizzando il risultato nel secondo semestre.
La SBA Retail nel 2009 ha registrato un calo anche delle commissioni
derivanti dal trading e dal risparmio gestito e amministrato, dovuto allo
sfavorevole andamento dei mercati e alla bassa propensione al rischio
della clientela in seguito alla crisi dei mercati finanziari.
Questo calo è stato parzialmente compensato dalla commissione per
la messa a disposizione fondi che, a partire da luglio come previsto
dal cosiddetto “decreto anticrisi”, ha sostituito il precedente metodo di
calcolo comunemente definito “commissione di massimo scoperto”.
Il quarto trimestre 2009 ha mostrato un recupero delle commissioni
rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente.
Questa crescita delle commissioni nel quarto trimestre è stata generata
soprattutto dall’incremento delle commissioni relative al risparmio
gestito e amministrato dovuto alla ripresa dei mercati finanziari
concentrata nella seconda parte dell’anno.
I costi operativi si sono attestati a 7.026 milioni a fine 2009, in
diminuzione del 7,7% rispetto all’anno precedente, pur incorporando
gli incrementi previsti dai contratti nazionali di categoria. La riduzione è
riconducibile alle spese per il personale, che sono diminuite per effetto
del ridimensionamento dell’organico specialmente in Italia, in seguito al
processo d’integrazione nel Gruppo delle banche ex Capitalia. Il numero
di FTE2 della SBA Retail al 31 dicembre 2009, infatti, è diminuito di
2.756 unità (-5,3%) rispetto a fine 2008, concentrate soprattutto
in Italia. Il contenimento dei costi ha riguardato anche le altre spese
amministrative, diminuite nel 2009 in seguito ad un piano di riduzione.
Il cost/income ratio a dicembre 2009 si attesta al 71,4% dal
66,4% del 2008 a causa della diminuzione dei ricavi parzialmente
compensata dalla maggiore efficienza nella gestione dei costi.
Il risultato di gestione della SBA Retail pari a 2.821 milioni ha
manifestato un calo del 26,8% rispetto al 2008. In termini di
contribuzione dei tre paesi al risultato totale della SBA Retail va
2. FTE - Full Time Equivalents.
52
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
evidenziato l’importante contributo dell’Italia, che ha generato l’83%
del risultato di gestione complessivo del 2009, mentre l’Austria e la
Germania contribuiscono per il restante 17%.
L’utile lordo è stato condizionato dall’andamento negativo delle
rettifiche nette su crediti che nel 2009 hanno registrato un
importante incremento rispetto all’anno precedente, totalizzando
1.700 milioni rispetto ai 1.179 milioni del 2008 (+44,1% a/a).
Tale incremento, integralmente riconducibile al portafoglio Italia, è
dovuto al progressivo deterioramento del credito provocato dalla
crisi finanziaria, sia sul portafoglio privati sia piccole imprese, che ha
registrato tassi di default del 25% circa superiori allo scorso anno.
I 314 milioni di rettifiche registrate nell’ultimo trimestre 2009 hanno
evidenziato un sensibile calo rispetto al trimestre precedente e rispetto
al quarto trimestre 2008 (circa -20%), grazie ai benefici generati dai
due programmi di sostegno all’economia lanciati in Italia alla fine del
primo trimestre e alla riduzione del costo di attualizzazione dei crediti
deteriorati netti, per aggiornamento dei tassi di interesse utilizzati.
La SBA Retail ha raggiunto un utile lordo dell’operatività corrente
del 2009 pari a 945 milioni in calo rispetto all’anno precedente
(-68,8%), consuntivando 217 milioni di utile lordo nel quarto trimestre
2009, in aumento del 30,4% rispetto al trimestre precedente.
Con riferimento alla qualità del credito, la SBA Retail ha registrato a
dicembre 2009 un costo del rischio annualizzato di 98 punti base,
in aumento di 34 punti base rispetto a dicembre 2008 per effetto
dell’incremento delle rettifiche nette dovute al peggioramento dello
scenario creditizio negli ultimi 12 mesi e alla diminuzione dei volumi
medi dei crediti.
Al fine di creare valore per l’azionista, la SBA Retail ha continuato a
mettere in atto una serie di azioni volte ad un’efficiente allocazione del
capitale che le ha permesso nel 2009 di realizzare un EVA positivo pari
a 130 milioni, seppure in calo rispetto al 2008.
La SBA Retail, a fine dicembre 2009, ha totalizzato circa 168 miliardi
di crediti verso la clientela, con un calo nel quarto trimestre di
circa 1 miliardo rispetto al trimestre precedente che ha portato ad
una riduzione rispetto a dicembre 2008 di circa 12 miliardi (-6,8%),
confermando il trend che ha caratterizzato l’intero sistema bancario.
L’indirizzo della SBA Retail nell’attività di gestione del credito è stato
quello di continuare ad assicurare, seppure in un contesto di forte
contrazione del ciclo economico, un adeguato supporto finanziario alle
iniziative imprenditoriali e ai bisogni delle famiglie, senza rinunciare ad
una attenta valutazione del merito creditizio.
Lo stock della raccolta da clientela della SBA Retail, rappresentata
dai depositi e dai titoli in circolazione, a fine dicembre 2009 ammonta
a circa 236 miliardi, con un calo di circa 2 miliardi rispetto al trimestre
precedente ma in aumento di 20 miliardi (+9,3%) da inizio anno. In
Italia al netto delle obbligazioni utilizzate da UniCredit Family Financing
Bank (finalizzate a finanziare lo stock dei mutui e dei prestiti personali
derivanti dalle banche commerciali), l’incremento effettivo della raccolta
è stata di circa 14 miliardi.
penetrazione della raccolta indiretta (61%), mentre in Germania e
Austria, paesi caratterizzati da percentuali più elevate di depositi di
risparmio, il suo peso è rispettivamente del 59% e del 30%.
Tale incremento è stato generato dalla maggiore propensione della
clientela verso prodotti semplici e sicuri ed ha contribuito al funding
di Gruppo in un contesto caratterizzato da incertezza sul mercato
interbancario. La Germania e l’Austria hanno registrato un calo
rispettivamente di 3,2 e di 5,7 miliardi rispetto al 2008, quest’ultimo
influenzato dallo spostamento di parte della clientela dalla SBA Retail al
Private Banking per effetto dei nuovi criteri di segmentazione introdotti
nell’ultimo trimestre 2009.
Al totale di prestiti alla clientela di circa 168 miliardi, l’Italia
contribuisce per il 68%, la Germania per il 20% e l’Austria al
restante 11%. Anche il mix risulta differente nei tre paesi. I mutui
ipotecari per l’acquisto della casa rappresentano ovunque il prodotto
prevalente con una penetrazione media del 56% circa. Nel credito
al consumo l’Italia contribuisce per il 67% agli 11 miliardi di
finanziamenti totali. Infine, l’Italia contribuisce al 92% dei prestiti a
breve termine alle piccole imprese della SBA Retail.
Gli sforzi per contribuire al rafforzamento patrimoniale del Gruppo
hanno consentito a fine dicembre una riduzione degli RWA di circa
2 miliardi rispetto al trimestre precedente e di 12 miliardi rispetto al
2008, grazie all’effetto congiunto della diminuzione dei volumi degli
impieghi, dell’estensione alle banche Ex-Capitalia di modelli interni di
rating (metodologia “Internal Rating Based”) e del perfezionamento
delle metodologie di calcolo degli RWA.
Retail Network Italia
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2009
I due grafici mostrano il contributo dei tre paesi alla composizione
delle attività finanziarie e degli impieghi della SBA Retail suddivisi per
tipologia di prodotto. A fine 2009, al totale di attività finanziarie
di circa 377 miliardi, l’Italia contribuisce per il 69%, la Germania
per il 21% e l’Austria per il 10%. In Italia si registra una maggiore
Nel 2009 in Italia è stato completato il processo di integrazione della
rete ex Capitalia. Questa attività ha consentito alle banche commerciali
italiane di raggiungere importanti obiettivi in termini di ottimizzazione
dei processi di governo, di riduzione dei costi operativi, di estensione a
tutta la rete commerciale degli stessi modelli di servizio e di un’unica
offerta commerciale per migliorare la qualità del servzio.
Nel 2009 la SBA Retail ha esteso alla rete ex Capitalia il suo
approccio alla Customer Satisfaction, che include la misurazione
della soddisfazione della clientela tramite l’indice TRI*M3 ed il
monitoraggio della Customer Experience mediante il Mistery
Shopping. Il TRI*M index a dicembre 2009 ha registrato un
miglioramento complessivo di 8 punti rispetto al 2008, tornando
ai valori pre-crisi e consentendo a UniCredit di riconquistare la sua
posizione di vertice rispetto ai principali competitors. Il progetto
“Q48”, che consente di rispondere ai reclami dei clienti entro 48
3. L’Indice TRI*M misura il livello di fidelizzazione della clientela attraverso una sommatoria ponderata di
valutazioni che gli intervistati danno della Società in base a 4 principali indici di fidelizzazione, due dei
quali sono legati al grado di soddisfazione (soddisfazione complessiva e raccomandabilità) mentre gli
altri due misurano la fedeltà (probabilità di acquisti ripetuti e vantaggio sulla concorrenza).
Attività Finanziarie della Clientela 1-2
Totale Prestiti alla Clientela (netto sofferenze)
(2009, miliardi di `)
(2009, miliardi di `)
Altro
SB M/L termine
SB breve termine
3
261
Raccolta Diretta
102,8
Risparmio Gestito
Risparmio
Amministrato
Parte del totale
Credito al consumo
76,6
81,9
78
31,9
21,4
24,6
ITALIA
GERMANIA
69%
21%
Mutui a famiglie
consumatrici
38
115
14
14,3
14,7
7,6
64
4
26,7
8,9
AUSTRIA 2,7
10%
34
12
19,5
ITALIA
Parte del totale
68%
GERMANIA
20%
0,9
0,9
1,0
19
2
2,7
11
2,7
0,3
AUSTRIA
11%
1. Dati gestionali riclassificati rispetto ai dati contabili.
2. Dati comprensivi degli asset di Fineco Bank in Italia, DAB Group in Germania.
3. Dati della nuova rete commerciale, netto Enti.
4. La raccolta diretta include Group Bond e altri depositi.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
53
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Retail (SEGUE)
ore, è stato esteso a tutta la rete commerciale. Il principale risultato
del progetto, insieme all’“Istant feedback” e ai reclami diretti all’alta
direzione, è stato quello di ridurre il tempo medio di risposta ai
reclami dei clienti.
È proseguito SRT (Semplice Risparmiare Tempo), progetto che si propone
di migliorare la qualità del servizio al cliente attraverso l’utilizzo di canali
alternativi allo sportello. Nel 2009 è proseguita l’installazione di macchine
evolute, “ATM versamenti” ed Aree Self “Spinta SRT2”, con 758 nuove
istallazioni che hanno portato il parco complessivo a circa 3.400 ATM,
che consentono di servire il 90% della clientela sul perimetro italiano.
La forte crescita dei versamenti sugli ATM evoluti con circa 1,8 milioni
di operazioni a fine novembre (+50% a/a) ha consentito una liberazione
di personale di agenzia (580 FTE) da attività a basso valore aggiunto
potenzialmente dedicabile ad attività commerciali. Nel 2009 anche
il numero dei clienti utilizzatori della banca via internet è cresciuto a
1,1 milione (+23% a/a). È proseguita, infine, l’attività di ottimizzazione
della rete commerciale in Italia con la chiusura di 383 sportelli e la
conversione di altri 200 in sportelli leggeri.
Nel segmento Mass Market è stato implementato il modello di
servizio incentrato sulla copertura dei bisogni della clientela, misurata
attraverso l’indice “BIS” (Bisogni Soddisfatti). Nel corso del terzo
trimestre è stata lanciata sul mercato Genius Card, carta di credito
innovativa alternativa al conto corrente. È una carta prepagata
nominativa che consente di effettuare le principali operazioni
transazionali, realizzata per soddisfare le esigenze di coloro
che cercano un rapporto semplificato con la Banca, che è stata
acquistata da circa 200.000 clienti in pochi mesi.
Per quanto riguarda il segmento Personal Banking sono state lanciate
diverse iniziative volte a consolidare la relazione con i clienti e a fornire
un servizio distintivo capace di soddisfare i loro bisogni specialmente in
un periodo di crisi. È stato lanciato il progetto “Agenzie Multispecialist
First” che, attraverso il restyling di alcune agenzie e la focalizzazione su
personale specializzato, si propone di acquisire nuovi clienti Affluent e
di incrementare gli asset in gestione. È continuata l’estensione a tutta la
rete commerciale del modello Flying Advisor che prevede un consulente
“itinerante” che svolge la propria attività su più agenzie applicando le
logiche del modello di servizio First.
Per il segmento Small Business è stato sviluppato il modello di
servizio Business Prime, che ha l’obiettivo di sviluppare con i clienti
“Top” una soddisfacente relazione di partnership a 360 gradi basata
su due figure professionali: lo specialista imprese, che segue la
relazione con le aziende clienti e soddisfa al meglio i loro bisogni
finanziari calcolando la struttura finanziaria ottimale; lo specialista
investimenti, che cura i bisogni finanziari personali degli imprenditori
e dei suoi familiari. Contestualmente si è consolidato per la clientela
“microimprese” il nuovo modello di servizio Business Easy, che si
caratterizza per la consulenza dedicata a distanza e l’utilizzo di canali
evoluti alternativi allo sportello.
54
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Sul piano istituzionale Retail Network Italy ha proseguito
l’organizzazione di eventi dedicati al segmento piccole imprese.
La sesta edizione del “Rapporto UniCredit sulle Piccole Imprese”,
presentata a Roma a dicembre 2009, è stata incentrata sull’analisi
del posizionamento delle piccole imprese rispetto all’attuale crisi.
È continuato il sostegno creditizio alle piccole imprese attraverso il
“Progetto Impresa Italia”, iniziativa di sostenibilità dell’economia reale
che ha previsto lo stanziamento di un plafond aggiuntivo a sostegno
delle imprese, veicolato sul territorio attraverso associazioni di categoria e
Confidi, per garantire afflusso di risorse in un momento di crisi di liquidità
dei mercati. Ad un anno dal lancio di tale progetto, che ha previsto lo
stanziamento di 7 miliardi a livello di Gruppo (di cui 3 miliardi per le
micro-imprese), sono stati convenzionati 464 associazioni di categoria
e Confidi, che rappresentano il 46% del mercato, e sono stati deliberati
circa 1,1 miliardi di nuovi finanziamenti (compresi nuovi accordati e
rinnovi con aumento a breve termine) per 10.500 pratiche, con un tasso
di accettazione delle domande di finanziamento dell’80%.
Sempre nell’ottica di affiancare le aziende che vivono una situazione
di momentanea difficoltà, è stato firmato con le associazioni
degli artigiani e dei commercianti il nuovo accordo SOS Impresa
Italia, con l’obiettivo di traghettare fuori dalla crisi le aziende
strutturalmente sane che vivono un momento di difficoltà attraverso
strumenti finanziari innovativi (es. allungamento delle durate
di ammortamento, salto rata, etc.). A fine dicembre sono state
supportate attraverso concessione di nuova finanza circa 6.000
piccole imprese per un’esposizione totale pari a 720 milioni.
Per quanto riguarda i risultati commerciali, in Italia la rete commerciale
nel 2009 ha conseguito 26 miliardi di vendite di prodotti di investimento
(+10% a/a), concentrate su prodotti semplici e dal basso profilo di
rischio, con un passo giornaliero di vendita in aumento rispetto all’anno
precedente. La raccolta netta gestita da inizio anno è cresciuta di 1,1
miliardi (2% dello stock di inizio anno), grazie al risultato positivo della
raccolta netta gestita di 3.4 miliardi nel secondo semestre. La raccolta
gestita è stata sostenuta soprattutto dalle collocazioni di UniGarantito,
prodotto assicurativo a capitale garantito con rendimento annuo
minimo garantito, con 2,5 miliardi di vendite nel secondo semestre e
circa 215.000 polizze per un controvalore di 7 miliardi da inizio anno.
Con la ripresa dei mercati, nel secondo semestre, è gradualmente
aumentato l’interesse dei clienti verso prodotti con una maggiore
esposizione all’equity e verso soluzioni che consentono l’ingresso sui
mercati finanziari tramite investimenti periodici.
La Retail Strategic Business Area è riuscita ad incrementare di 9
miliardi il totale delle attività finanziarie rispetto a inizio anno (+4%),
soprattutto grazie alla rivalutazione della raccolta indiretta seguita
alla ripresa dei mercati finanziari nel secondo semestre. È continuata
l’attività di sostegno delle tre banche commerciali a favore delle
piccole imprese attraverso l’erogazione di circa 11 miliardi di nuovi
finanziamenti pari a oltre 165.000 pratiche da inizio anno.
Retail Network Germania
Retail Network Austria
UniCredit Bank AG nel 2009 ha continuato a servire i tre segmenti
strategici di clientela (mass market, affluent e small business) con
tre modelli di servizio dedicati ai loro diversi bisogni. Il principale
obiettivo del 2009 nel segmento Mass Market è stato incrementare
la penetrazione in termini di prodotti fornendo consulenza basata
sui bisogni ed espandendo il banking online. In questo segmento di
clientela, il conto corrente “Willkommenskonto” ha continuato ad
essere molto richiesto da parte dei clienti. Il prodotto ha guadagnato
diversi premi nell’ultimo anno, tra cui un premio nel Chip-Test
2009 fatto dalla rivista tedesca “Chip” e il primo posto nel test sulla
sicurezza del banking online. UniCredit Bank AG ha cominciato ad
emettere solo carte integrate con microchip al fine di incrementare la
sicurezza per i suoi clienti.
Per quanto riguarda il segmento Mass Market, Bank Austria nel 2009
ha implementato uno strumento web-based per un dialogo di vendita
strutturato, che deve essere utilizzato da ciascun relationship manager
almeno una volta all’anno per ognuno dei circa 200.000 clienti
Mass Market ad alto potenziale. Al fine di massimizzare la rilevanza
commerciale del supporto CRM (customer relationship management),
Bank Austria ha raffinato le tecniche per contattare i clienti Mass
Market attraverso strumenti event-driven (es. scadenze, clienti che
non comprano più prodotti, compleanni etc). Ai clienti di Bank Austria
con finanziamenti in valuta estera è stata offerta una campagna di
informazione dedicata: il target è diventato consapevole dei rischi di
fluttuazione delle valute e della volatilità degli strumenti di rimborso
(fondi comuni di investimento e polizze assicurative unit-linked).
Nel segmento Personal Banking, a causa della persistente
situazione di incertezza sui mercati finanziari e del notevole declino
dei tassi di interesse, UniCredit Bank AG nel 2009 ha focalizzato la
consulenza su obbligazioni a medio termine e prodotti d’investimento
sicuri a capitale garantito che sono stati molto apprezzati,
permettendo ad UniCredit Bank AG di conquistare nuovi depositi
nella pima parte dell’anno. Inoltre è stato aggiunto all’offerta il nuovo
prodotto di investimento “VermögensDepot privat Defensiv” e
sono stati registrati nuovi flussi dai bond “F&C Stiftungsfonds”.
Sul versante dei prodotti assicurativi, UniCredit Bank AG nel 2009
ha ottimizzato il prodotto assicurativo di successo AktivRente,
dedicato ai clienti affluent e studiato per ottimizzare il beneficio
fiscale sui premi versati. Tale prodotto adegua il profilo di rischio alle
diverse fasi della vita dell’investitore e alla situazione del mercato,
diminuendolo progressivamente all’avvicinarsi della scadenza.
È proseguita l’offerta di prodotti d’investimento capaci di rispondere
al crescente bisogno dei clienti del segmento Personal Banking di
investire in prodotti semplici e sicuri e a capitale garantito supportati
da iniziative di marketing e di pubblicità. Bank Austria ha emesso
un consistente numero di Bond con caratteristiche di semplicità e
trasparenza: 13 bond con durata da 3 a 5 anni che hanno raggiunto
un volume totale di circa 600 milioni. Bank Austria ha lanciato 5 USDbonds rivolti ai clienti desiderosi di investire in valuta estera e 1 bond
indicizzato all’inflazione con capitale garantito alla scadenza. Tuttavia,
la richiesta crescente dei clienti di beneficiare della ripresa dei mercati
azionari in uno scenario caratterizzato da tassi di interesse molto bassi,
specialmente nella seconda parte dell’anno, ha offerto a Bank Austria
l’opportunità di rilanciare la gamma di offerta dei fondi di garanzia
Pioneer Austria. In particolare “PIA America Guarantee Fund” e “PIA
Europe Guarantee Fund” grazie alla loro durata di 7 anni, 100% di
capitale garantito e rendimento minimo garantito alla scadenza hanno
registrato circa 250 milioni di volumi di vendite.
Sul segmento Small Business UniCredit Bank AG nel 2009 ha
continuato a supportare i propri clienti estendendo nuove linee di
credito per un valore di 1 miliardo nel 2009, per fornirgli la liquidità
necessaria a sostenere il loro business. Inoltre, UniCredit Bank
AG ha continuato a estendere ai suoi clienti il nuovo modello di
servizio Business Class, dedicato alla clientela piccole imprese di
elevato standing, grazie al quale ogni piccolo imprenditore potrà
contare su due professionisti: un consulente dedicato all’azienda e
uno specialista dedicato a tutti i bisogni di investimento personali
dell’imprenditore. UniCredit Bank AG ha esteso l’utilizzo dello
strumento di consulenza Business Dialog, con cui i consulenti
analizzano gli investimenti iniziali e la propensione al rischio dei
clienti per individuare nuove opportunità di investimento. Nel
quarto trimestre UniCredit Bank AG ha lanciato un conto package
“Konto4Business” che presenta servizi a valore aggiunto, incluso
l’accesso alla fabbrica di mailing di Deutsche Post, seminari
specialistici e consigli gratuiti di marketing. Questa iniziativa ha
consentito a UniCredit Bank AG di acquisire migliaia di nuovi clienti in
pochi mesi.
Sul versante assicurativo, Bank Austria ha ampliato la gamma di
offerta dei suoi prodotti. Ha offerto del prodotto S.M.I.L.E. Garant
II (prodotto assicurativo Index-linked a premio unico e a capitale
garantito e rendimento minimo grarantito) che nel 2009 ha registrato
circa 3.000 sottoscrizioni. Bank Austria ha inoltre collocato due
prodotti assicurativi a capitale garantito lanciati nel 2009: The Active
Capital Garantie 2019 con un rimborso garantito del 140% del
capitale investito alla scadenza e Active Cash Garantie 2019 con
rimborsi mensili garantiti e un rimborso minimo garantito del capitale
investito alla scadenza, che hanno raggiunto a fine dicembre 10.000
sottoscrizioni.
Nel segmento Small Business Bank Austria ha continuato ad
investire grazie all’estensione del Business Service Center in tre sedi
(Vienna, Salisburgo, Carinzia). Il 30% dei clienti small business sono
serviti attraverso un canale a distanza (tramite telefono) con effetti
positivi in termini di riduzione del costo di servizio (57% minore costo
di servizio), riattivazione di clienti a basso potenziale e incremento
della soddisfazione dei clienti.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
55
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Retail (SEGUE)
Nel 2009 Bank Austria ha perseguito l’obiettivo di diventare la prima
banca scelta dai clienti Affluent e Small Business in Austria.
È stato fornito un ampio programma di formazione chiamato
“Solutions 4 Affluents” and “Solutions 4 Small Business” con
l’obiettivo di assicurare un servizio di consulenza sulla diversificazione
degli investimenti in risposta ai cambiamenti intervenuti nel mercato
e nei bisogni dei clienti. In collaborazione con Frankfurt School of
Finance and Management Bank Austria ha offerto ai suoi consulenti
l’opportunità di qualificarsi come “consulenti certificati”.
UniCredit Family Financing Bank
Nel 2009, UniCredit Family Financing Bank ha lanciato il progetto
“ARCA” (Azioni di recupero crediti avanzate) volto ad attuare una
serie di interventi a favore delle famiglie che presentano un profilo
reddituale differente rispetto a quello osservato in fase di erogazione
a causa della congiuntura sfavorevole, per individuare soluzioni utili a
superare la situazione di difficoltà.
Tra le principali iniziative in tal senso di cui hanno beneficiato circa
25.000 clienti ci sono state:
• Convenzione ABI-MEF, che prevede la possibilità per alcuni clienti
con mutui a tasso variabile di rinegoziare il mutuo riducendo la rata
ad un livello pari a quello antecedente ai rialzi dei tassi rimandando
alla fine del piano di ammortamento il pagamento della differenza
emersa dalla rinegoziazione,
• Insieme 2009, progetto che permette alle famiglie a basso reddito
di sospendere gratuitamente il pagamento delle rate del mutuo fino
ad un massimo di 12 mesi in caso di alcuni eventi negativi che ne
pregiudicano momentaneamente la solvibilità;
• Sospensione rate per i clienti residenti nelle zone per le quali
è stato dichiarato lo stato di emergenza/calamità;
• Legge 2/2009, lanciato un mutuo a tasso variabile indicizzato al
parametro “Tasso BCE”. La Legge 2/2009 ha inoltre introdotto
l’agevolazione del “tetto massimo alla rata” per i mutui a tasso
variabile.
La crisi finanziaria internazionale ha fatto sentire i suoi effetti
sui business dei mutui e del credito al consumo provocando la
contrazione della domanda e l’aumento del rischio creditizio.
UniCredit Family Financing Bank ha risentito nel 2009 delle non
favorevoli condizioni di scenario, mostrando indicatori in contrazione
in particolare nell’ambito dei nuovi flussi di erogazione.
L’aumento della rischiosità osservato ha portato ad una più attenta
valutazione del merito creditizio della clientela, attraverso innovazioni
nell’ approccio commerciale con l’utilizzo del c.d. “Pricing at risk”,
che intende porre in relazione la qualità del rischio alle condizioni di
prezzo offerte.
UniCredit Family Financing Bank ha chiuso il 2009 con uno
stock di mutui composto da circa 780.000 rapporti per un
controvalore di circa 63 miliardi (incluse le cartolarizzazioni).
56
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Utilizzando questo stock sono state perfezionate nel corso dell’anno
alcune importanti operazioni di cartolarizzazione ed emissione
di Obbligazioni Bancarie Garantite che hanno consentito di
utilizzare canali di funding alternativi meno onerosi. Nel 2009 la
nuova produzione dei mutui è risultata pari a circa 2,3 miliardi in
decremento rispetto all’anno precedente. Tale dinamica è risultata
in linea con il contesto di difficoltà del mercato, che ha risentito
della contrazione della domanda di mutui e agli effetti della crisi
finanziaria sulla disponibilità economica delle famiglie. La quota di
mercato sul totale di nuove erogazioni del sistema è stata del 6%
circa. Il contributo del canale non-banking alla nuova produzione
dei mutui è stato del 35% circa.
Sul versante dei prodotti di credito al consumo, a fronte di uno
stock di 7,6 miliardi, a fine dicembre sono stati generati nuovi flussi
(prestiti personali, prestiti finalizzati, carte di credito revolving e
cessione del quinto dello stipendio) per 3,5 miliardi (-8% a/a), di cui
il 32% circa proveniente dal canale non-banking. Tali risultati, alla
luce della situazione di difficoltà del mercato del credito al consumo,
che ha registrato un calo del 13% nel 2009, sono da considerare
positivi perché hanno consentito alla Sba Retail di incrementare la
propia quota di mercato (rilevazione Assofin) sul totale delle nuove
erogazioni di sistema al 9% rispetto al 7,6% del 2008.
L’attività di innovazione di prodotto è proseguita con l’obiettivo di
garantire un’offerta contraddistinta dalla massima flessibilità di
utilizzo, in linea con le nuove esigenze del mercato. Dopo il lancio
nel primo semestre della carta revolving UniCreditCard Extra e
il prestito personale CreditExpress Dynamic, con servizi di “salto
rata”, “cambio rata” e “ricarica”, nel quarto trimestre 2009 è stato
lanciato il nuovo prodotto Credit Express Premium, che premia il
comportamento virtuoso con una riduzione annuale del tasso di 100
punti base supportato sui diversi canali commerciali con materiali di
comunicazione dedicati.
Sul versante dei mutui sono stati lanciati: il Mutuo Opzione Sicura,
che consente di iniziare a tasso variabile o fisso per 5 anni e optare
per la rinegoziazione gratuita del mutuo e l’allungamento della
durata; il Mutuo Cap, a tasso variabile, con la pattuizione di un limite
massimo (“cap”) al tasso di interesse a carico del cliente stabilito
per contratto, che consente al cliente di cogliere i vantaggi del
mutuo a tasso variabile senza correre il rischio di pagare una rata
troppo alta. Inoltre, è stata messa a disposizione dei clienti la Polizza
Multirischio, un pacchetto assicurativo di diverse coperture danni
abbinabile alla sottoscrizione del mutuo.
Nel corso del 2009 sono state sviluppate nuove iniziative
commerciali con l’obiettivo di rafforzare il posizionamento della
società sul mercato e di mantenere una elevata profittabilità sia sul
canale banking che sul canale non-banking, pur in un contesto di
persistente debolezza del mercato. È stato lanciato lo strumento
Diagnostico mutui, orientato alla revisione critica di tutte le fasi del
processo di gestione delle pratiche. Infine va segnalata l’iniziativa
“Silver bullet” volta a migliorare le sinergie con la rete commerciale
per ottimizzare la profilazione della clientela e aumentare il tasso di
accettazione delle pratiche.
Per il mercato estero, invece, è proseguita l’attività di sviluppo e
consolidamento delle iniziative internazionali. Nel 2009, la filiale
di Monaco ha proseguito la propria operatività sul segmento delle
carte di credito emettendo circa 46 mila nuove carte, raggiungendo
così oltre 185 mila pezzi per un totale di più di 215 milioni di
volumi intermediati. Inoltre, è continuata l’attività di distribuzione di
prestiti personali, tramite le filiali UniCredit Bank AG, con erogazioni
pari a 337 milioni (+90% a/a). In Bulgaria, la società controllata
UniCredit Consumer Financing AD ha proseguito il proprio trend
di sviluppo erogando da inizio anno 51 milioni di finanziamenti
costituiti da crediti finalizzati e prestiti personali (+30% a/a). In
Romania la controllata UniCredit Consumer Financing IFN ha
progressivamente intensificato l’attività di distribuzione di prestiti
personali tramite le filiali UniCredit Tiriac Bank con erogazioni
complessive pari a 66 milioni.
Fineco Bank si conferma leader6 di mercato come broker in Italia con
un numero totale di 26 milioni di transazioni.
DAB Group, che opera con DAB Bank in Germania e DAT Bank
in Austria, ha esteso la propria attività di trading e di consulenza
consolidando la propria leadership come broker e vincendo il premio
di Brokerwahl come Best Certificate Broker tedesco e il premio
come miglior banca diretta per quanto riguarda il brokerage secondo
Euro am Sonntag. I dati di fine 2009 confermano una crescita degli
stock del 20% rispetto alla fine dell’esercizio precedente portando
le masse a 23 miliardi. Nel corso del 2009 DAB ha lanciato una
campagna commerciale volta ad acquisire nuova clientela retail (B2C)
offrendo speciali condizioni sulla remunerazione del conto e sulle
commissioni di trading (12.500 nuovi clienti acquisiti).
In termini di numero di transazioni Dab Bank in Germania ha chiuso
il 2009 con 5,5 milioni di transazioni e DAT in Austria con 1 milione
di transazioni.
Outlook 2010
Asset Gathering
Fineco Bank in Italia ha perseguito la strategia di migliorare prodotti
e servizi e di puntare sulla qualità della consulenza, per fidelizzare i
vecchi clienti e aumentare le nuove acquisizioni. Il completamento
dell’offerta ha consentito di rafforzare la leadership nel mercato di
riferimento e il livello di soddisfazione dei clienti.
Nel corso del 2009 sono proseguite le iniziative sul versante
marketing e commerciale: sono stati rinnovati i conti correnti
introducendo l’azzeramento del canone a fronte dell’accredito dello
stipendio; le attività di advertising focalizzate su un nuovo concept
di comunicazione hanno puntato a massimizzare l’acquisizione
su tutti i canali con un mix di azioni dirette, passaparola e
brand awareness. Grazie all’elevata soddisfazione della clientela
(superiore al 97%4), l’acquisizione tramite passaparola continua ad
essere il mezzo più efficace per l’apertura dei conti. Nel dettaglio,
le due campagne “Connect” e “Wave” hanno generato più di
30.000 nuovi conti aperti.
Nel 2009, Fineco ha realizzato una raccolta netta pari a 2 miliardi
e masse pari a 33 miliardi (+14% rispetto al 2008). Grazie alla
rete di promotori finanziari, Fineco si posiziona al 3° posto nella
classifica Assoreti sia in termini di stock che di raccolta netta5.
Relativamente al trading on line Fineco si posiziona al 1° posto per
volumi intermediati conto terzi sui principali mercati (MTA, TAH, S&P/
MIB Futures e Mini S&P/MIB). Conferma la 1° posizione anche per
numero di transazioni nel segmento azioni con il 9,7%. In sintesi
4. Fonte: TNS Infratest - dati a dicembre 2009.
5. Fonte: Assoreti - “Rapporto periodico Assoreti - Dicembre 2009”.
Il 2010 sarà caratterizzato dall’ingresso nel perimetro della SBA
Retail della Polonia. Le previsioni macroeconomiche prevedono
un contesto ancora difficile per le banche nell’Area Euro.
Istituti di previsione esterni7 stimano che nonostante i primi
segnali di miglioramento dello scenario economico, la profittabilità
del sistema bancario continuerà ad essere sotto pressione,
a causa della riduzione dei ricavi e del peggioramento delle
rettifiche creditizie. Il margine di interesse sarà influenzato
negativamente dal basso livello degli spread provocato dal
permanere di bassi tassi di interesse. Questa contrazione
dovrebbe essere compensata da un recupero sul margine da
servizi conseguente alla ripresa dei mercati finanziari e agli
aggiustamenti nelle politiche di pricing.
Nel Retail Network nel segmento Mass Market ci sarà una
revisione della gamma dei conti dedicati ai clienti privati per
razionalizzare e migliorare la copertura dei bisogni, semplificare i
servizi offerti e valorizzare i canali diretti. Per rispettare le direttive
SEPA e per garantire sicurezza e risparmio alla clientela, si
proseguirà fino alla completa sostituzione delle vecchie carte di
pagamento a sola banda magnetica con carte a microchip. Infine,
si punterà ad aumentare la nuova produzione di finanziamenti
attraverso iniziative commerciali e di direct mailing. Allo stesso
tempo, l’introduzione di strumenti di pricing risk based a supporto
della rete aiuterà ad incrementarne la redditività.
6. Fonte: Assosim - “Rapporto sui dati di negoziazione degli associati ASSOSIM sui mercati gestiti da
Borsa Italiana SPA - Dicembre 2009”.
7. Prometeia: “Rapporto di previsione sui bilanci bancari” - ottobre 2009.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
57
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Retail (SEGUE)
Nel segmento Personal Banking continuerà il processo di
ottimizzazione del servizio di consulenza per assicurare un adeguato
livello di servizio a tutti i sottosegmenti con un equilibrato cost to
serve. Inoltre, in tutti i paesi in cui opera, la SBA Retail lancerà
iniziative commerciali e di marketing con l’obiettivo di acquisire nuovi
clienti e migliorare l’efficienza nei processi di vendita e di consulenza.
Sul segmento Small Business verrà sviluppata la possibilità di
acquistare prodotti e servizi attraverso canali remoti. Si procederà
inoltre al restyling dei prodotti di finanziamento, dei conti correnti e
verrà lanciata una nuova linea di prodotti per i professionisti, nuove
coperture assicurative e carte di credito ad hoc per supportare la
crescita di questo segmento.
Per il 2010 l’obiettivo nell’area dell’Asset Gathering sarà di
continuare a crescere e innovare, ampliando l’offerta, proponendo
ai clienti prodotti semplici e trasparenti. Ci sarà una maggiore
valorizzazione della capacità di offrire soluzioni ad elevato valore
consulenziale attraverso la rete dei promotori finanziari. Il 2010 sarà
58
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
inoltre volto a migliorare e sviluppare le sinergie con DAB e DAT
anche nell’ottica di una possibile espansione su nuovi mercati esteri.
Lo scenario macroeconomico si presenterà ancora difficile per
il mercato del Family Financing: pur in lieve ripresa, il mercato
dovrebbe mostrare una crescita ancora contenuta a causa della
crescente disoccupazione e della riduzione del reddito disponibile
delle famiglie. Nonostante tale contesto UniCredit Family Financing
prevede un rilancio della crescita commerciale, con un aumento dei
volumi di nuove erogazioni sia sui mutui che sul consumer finance,
in particolare nel segmento automotive e nei prestiti personali,
con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il suo ruolo in termini di
generazione di nuovi clienti per la SBA Retail. Particolare enfasi verrà
posta sul contenimento dei costi operativi e sull’ottimizzazione del
costo del rischio attraverso una gestione proattiva del portafoglio,
in particolare dal punto di vista del recupero crediti. Infine, sarà
dedicata una specifica attenzione all’ulteriore miglioramento dei livelli
di servizio alla clientela, mediante l’ottimizzazione delle attività di
assistenza nella fase di post-vendita.
Corporate & Investment Banking (CIB)
Introduzione
IN BREVE
Crediti verso clientela (milioni di %)
Margine di intermediazione (milioni di %)
10.033
Germania
101.977
977
Risultato di Gestione (milioni di %)
ItItalia
talia
1142.607
4
6.724
Dipendenti
Austria
46.398
98
14.694
L’area Corporate & Investment Banking (CIB) si rivolge alla clientela corporate ed istituzionale che opera (prevalentemente ma non
esclusivamente) nei principali mercati dove il Gruppo UniCredit è presente.
Il deterioramento del contesto economico internazionale originatosi nel 2008 ha comportato un’accelerazione del processo
evolutivo del modello di business del Gruppo che si è tradotto nell’implementazione della nuova struttura organizzativa di CIB,
risultato dell’aggregazione delle precedenti Divisioni Corporate e MIB. In particolare CIB si focalizza sul sistema delle imprese,
al fine di renderlo maggiormente coerente con la missione di creazione di valore sostenibile nel lungo periodo, attraverso la
razionalizzazione della struttura di governo delle varie attività coinvolte e di accentrare le competenze in termini di:
• comprensione delle esigenze della clientela, sia imprese che istituzionale, attraverso una rete distributiva capillare e specializzata
per segmenti specifici di clientela;
• creazione di centri di competenza a livello di Gruppo dedicati allo sviluppo dei prodotti e della relativa consulenza alle reti
commerciali nelle attività di offerta e servizio alla clientela;
• mitigazione dei rischi attraverso una visione unica della relazione con il cliente, l’adozione di metodologie di misurazione del
rischio omogenee e competenze di prodotto specialistiche.
Attraverso un’ampia gamma di prodotti e servizi finanziari dedicati - dalle attività di credito tradizionale e di servizio tipiche del
commercial banking ai servizi più complessi ed a elevato valore aggiunto (ad esempio il project finance, l’acquisition finance
e gli altri servizi di investment banking e di accesso/operatività sui mercati finanziari internazionali) - CIB affianca la propria
clientela nelle varie fasi della vita d’impresa: fornendo supporto nelle attività aziendali ordinarie, nei progetti di crescita e
internazionalizzazione ed infine nelle eventuali fasi di ristrutturazione.
Il consolidamento della posizione di specialista regionale in un ambito europeo nei servizi più avanzati relativi all’operatività sui
mercati finanziari globali e di investment banking caratterizza e completa l’offerta di servizio alla clientela.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
59
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE)
Performance finanziaria
precedente, registrando un incremento del risultato di gestione
del 125%.
Nonostante il contesto economico e di mercato in forte
deterioramento, l’area Corporate & Investment Banking chiude
il 2009 con un risultato nettamente positivo rispetto all’anno
Il margine di intermediazione di attesta a 10.033 milioni, con un
incremento di 3.559 milioni rispetto all’anno precedente (+ 55% a/a)
(milioni di €)
Conto Economico
ESERCIZIO
2008
4° TRIM
2009
2008
10.033
6.474
+ 55,0%
2.190
2.680
- 18,3%
1.098
691
9.342
-3.309
6.724
-4.464
1.555
-2.555
9.030
-3.484
2.991
-2.144
690
- 127,0%
+ 3,5%
- 5,0%
+ 124,8%
+ 108,2%
+ 125,5%
46
2.143
-828
1.361
-1.177
98
476
2.204
-833
1.846
-1.142
476
- 90,3%
- 2,8%
- 0,6%
- 26,3%
+ 3,0%
- 79,4%
-1.384
2.482
-881
217
-1.076
-815
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
Margine di intermediazione
di cui ricavi:
da attività di negoziazione
da attività non di negoziazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Rettifiche nette su crediti
Utile lordo operatività corrente
3° TRIM
VARIAZIONE
% SU
3° TRIM ‘09
2009
VARIAZIONE
%
4° TRIM
(milioni di €)
Stato Patrimoniale
CONSISTENZE AL
VARIAZIONE SU DIC ‘08
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
Crediti verso clientela
Raccolta da clientela (incluso titoli) 1
Totale RWA
RWA per rischio di credito
290.514
139.712
253.115
235.149
302.997
142.534
254.345
233.676
330.120
189.260
278.371
251.805
-39.606
-49.548
-25.256
-16.656
- 12,0%
n.s.
- 9,1%
- 6,6%
1. La variazione rispetto al 2008 non è significativa causa cambio di perimetro avvenuto nel 2009 per quanto concerne parte dei titoli emessi.
(milioni di €)
Totale Prestiti e Depositi per Paese
CREDITI VERSO CLIENTELA
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
Italia
Germania
Austria
Prestiti e Depositi infragruppo tra Paesi
Totale
31.12.2009
31.12.2008
VARIAZIONE
%
142.607
101.977
46.398
-468
290.514
155.154
121.309
53.719
-62
330.120
- 8,1%
- 15,9%
- 13,6%
n.s.
- 12,0%
DEBITI VERSO CLIENTELA E TITOLI
31.12.2009
31.12.2008
VARIAZIONE
%1
48.919
64.599
26.657
-463
139.712
64.318
76.719
48.307
-83
189.260
n.s.
n.s.
n.s.
n.s.
n.s.
1. La variazione rispetto al 2008 non è significativa causa cambio di perimetro avvenuto nel 2009 per quanto concerne parte dei titoli emessi.
Principali Indicatori
ESERCIZIO
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
Margine Intermediazione/RWA (media)
Cost/income
Costo del rischio
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
-480
18.709
-2,57%
3,74%
33,0%
1,42%
-1.376
19.120
-7,20%
2,23%
53,8%
0,68%
896
-411
463pb
151pb
n.s.
74pb
- 65,1%
- 2,1%
Personale
DATI AL
CORPORATE & INVESTMENT BANKING
Dipendenti (numero "Full time equivalent") 100%
Dipendenti (numero "Full time equivalent") proporzionale
60
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
14.694
14.676
14.786
14.768
15.711
15.696
-1.018
-1.020
- 6,5%
- 6,5%
con effetti positivi sia sul margine di interesse, in crescita di 478
milioni (+ 7% a/a), sia sul margine da servizi, in crescita di 3.081
milioni. Tale incremento è stato guidato principalmente dalla crescita
dei proventi da operazioni finanziarie, anche grazie a condizioni
di mercato più favorevoli rispetto al 2008, nonostante l’apporto
commissionale sia stato penalizzato principalmente dalla riduzione
dei volumi transazionali di cash management, maggiormente correlati
all’andamento recessivo del ciclo economico.
I costi operativi si attestano a 3.309 milioni, in calo di 175
milioni (-5% a/a). Calo trainato dalla contrazione delle spese
per il personale (derivante anche dalla razionalizzazione del
business a seguito dell’attuazione del nuovo modello operativo
che ha comportato una riduzione di oltre 1.000 FTE) nonché al
mantenimento di una severa disciplina di controllo delle altre spese
amministrative, in calo dell’8%.
Le rettifiche nette su crediti registrano un sostanziale incremento
rispetto al 2008, attestandosi a -4.464 milioni (+108% a/a), a causa
del generale deterioramento di molte posizioni creditizie. Nel corso
del 2009, in considerazione della intensità della crisi economica e
dell’innalzamento della rischiosità, con conseguente peggioramento
della qualità del credito, sono state rafforzate le misure già intraprese
nell’ultima parte del 2008 di gestione e monitoraggio del rischio
di credito, mediante strategie condivise e coordinate di intervento
e presidio, al fine di anticipare e gestire eventuali situazioni di
deterioramento.
L’analisi della dinamica dei Risk Weighted Assets evidenzia a
fine 2009, una contrazione del totale pari al 9% rispetto alla fine
dell’esercizio precedente. In particolare, i rischi di credito sono
passati dai 251,8 miliardi del 2008, ai 235,1 di fine 2009. Questi
risultati si spiegano con la politica di riduzione selettiva del rischio
attuata da UniCredit: la contrazione, individuabile anche sui volumi di
credito concesso alla clientela (-12%) è infatti da ricondurre ad una
attenta revisione del portafoglio clienti, nell’ambito di una più ampia
azione volta a ridurre la leva finanziaria del Gruppo. In tale contesto
trova anche spazio un riposizionamento selettivo sulla clientela più
virtuosa.
L’utile lordo dell’operatività corrente a fine 2009 si attesta quindi
a 1.555 milioni, in aumento rispetto all’anno precedente 125%.
In netto miglioramento, infine, il Cost/Income ratio (dal 53,8% al
33%), grazie all’effetto combinato dell’incremento dei ricavi e del
contenimento dei costi.
L’EVA si attesta a -480 milioni, il RARORAC a -2,57% in
miglioramento rispetto al -7,2% del 2008.
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2009
Il nuovo modello organizzativo di CIB è fondato su una struttura
matriciale che si distingue per la chiara separazione delle competenze
di carattere commerciale (cosiddetto coverage, rappresentate dalle reti
distributive presenti nei mercati di riferimento: Network Italia, Network
Germania, Network Austria, Network Polonia (operativo dal 1 gennaio
2010) e Financial Institution Group) dalle competenze di prodotto,
accentrate nelle cosiddette Product Lines, responsabili per l’intera
gamma di prodotti offerta da CIB, in particolare:
• Financing & Advisory (F&A): centro di competenza e di
eccellenza per tutte le attività di business relative al credito e di
consulenza alle imprese. Cura direttamente l’erogazione sia in
termini di strutturazione dei deals sia di pricing per i prodotti più
evoluti e la clientela più sofisticata mentre, in collaborazione con i
Networks, supervisiona e fornisce le linee guida nella definizione
del pricing per le operazioni di finanziamento plain vanilla e la
clientela core banking.
• Markets: centro di competenza responsabile per i prodotti di Rates,
FX, Equities, attività di Capital Markets e attività legate al mercato del
credito. Inoltre, le attività di Global Distribution e Corporate Treasury
Sales (CTS), dedicate principalmente alla clientela imprese ed
istituzionale, sono parte del perimetro di Markets.
• Global Transaction Banking (GTB): centro di competenza e di
eccellenza per i prodotti di Cash Management & eBanking, Supply
Chain Finance, Trade Finance, e per le attività complesse di Structured
Trade & Export Finance ed, infine, di Global Securities Services.
• Leasing: responsabile del coordinamento di tutte le attività di
strutturazione, pricing e vendita dei prodotti di leasing all’interno
del Gruppo, facendo leva su un proprio Network distributivo
operante in stretta cooperazione con i Networks bancari. Di recente
completamento il processo di riorganizzazione delle attività in
Italia attuato mediante l’integrazione delle attività di Locat Spa e
UniCredit Global Leasing Spa.
Oltre ai vantaggi di business legati alla specializzazione di prodotto,
la copertura integrale del portafoglio di attività di CIB da parte delle
quattro Product Lines dedicate consente l’attribuzione a ciascuna di
esse della quota parte di competenza dell’intero Conto Economico
e Stato Patrimoniale di CIB, consentendo così un più completo ed
efficace governo del valore generato dalle singole componenti di
prodotto e servizio offerto.
Financing & Advisory
In coerenza con il nuovo modello di business, la neo costituita
Product Line F&A svolge il duplice (e primario) ruolo di centro di
competenza su tutti i prodotti di credito e di advisory per le imprese e
la clientela istituzionale a livello di Gruppo.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
61
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE)
Al fine di soddisfare i bisogni dei clienti e divenire una delle migliori
financing house a livello europeo, F&A offre ai network distributivi i
propri servizi di consulenza nell’attività di erogazione del credito sia
per la strutturazione delle operazioni sia per il pricing dei prodotti
più evoluti e rivolti alla clientela più sofisticata, svolgendo al tempo,
in collaborazione con i network, attività di supervisione delle linee
guida di Gruppo nella definizione del pricing per le operazioni di
finanziamento plain vanilla destinate alla clientela corporate.
•
Oltre ai servizi legati al credito, la gamma di offerta F&A si estende
anche ai prodotti piú sofisticati di Investment Banking (ad es.
corporate finance & advisory, prestiti sindacati, leveraged buyout, project & commodity finance, real estate financing e principal
investments), destinati prevalentemente ad una clientela di fascia
alta, quali quella large corporate, multinational ed istituzionale,
caratterizzata, in genere, da livelli di complessità delle esigenze e
necessità di personalizzazione del servizio più elevate.
•
Le principali unità con responsabilità Globale si dividono in:
• Financial Sponsor Solution, con la responsabilità di coverage di tutti
i Private Equity e di tutte le attività di finanziamento delle aziende
controllate da Financial Sponsors;
• Project and Commodity Finance, con responsabilità globale per
tutto il Gruppo su questo business;
• Loan Syndication, centro di competenza per la gestione di tutte le
attività di sindacazione;
• Principal Investment, responsabile della gestione di tutte le attività
relative a Direct Investments, Fund Investments e Hedge Funds.
Le altre attività di lending, le operazioni più sofisticate e strutturate
non coperte dalle unità Globale (relative a Merger & Acquisition, Real
Estate, Shipping) e l’attivitá plain vanilla sono presidiate dalle unitá
locali.
Markets
All’interno del Gruppo, Markets rappresenta il centro di competenza
per tutte le attività connesse ai mercati finanziari, nonché il canale di
accesso preferenziale ai mercati stessi per UniCredit.
La sua attuale struttura organizzativa riflette il processo di
riposizionamento avviato già a partire dalla seconda metà del 2007
e successivamente rafforzato nel 2008 e incentrato sui seguenti
principi: focalizzazione su clienti e prodotti core, razionalizzazione,
ottimizzazione ed efficientamento delle attività non-core.
L’obiettivo sottostante il riposizionamento è stato rafforzare Markets
come uno dei principali regional specialist europei, facendo leva sulla
estesa base di clienti nei Paesi in cui opera il Gruppo.
Le principali attività di Markets si articolano nelle seguenti linee di
business:
• Rates, per l’esecuzione di transazioni che coinvolgono prodotti
collegati ai tassi di interesse (ad esempio bond, derivati e soluzioni
62
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
•
•
strutturate a reddito fisso); sono incluse in questa linea di business
anche le operazioni di mercato monetario e tesoreria per le società
del Gruppo;
Capital Markets, a sua volta suddivisa nelle seguenti attività:
- Equity Capital Markets (ECM), che origina, struttura ed esegue
per la clientela operazioni connesse al segmento primario dei
mercati azionari;
- Debt Capital Markets (DCM), che origina, struttura, esegue
e partecipa ad attività di sindacazione di operazioni di
finanziamento del debito della clientela sui mercati dei capitali;
- Structured Capital Markets, che origina e struttura operazioni
innovative legate ai mercati dei capitali, per soddisfare specifiche
necessità della clientela;
- Capital Markets Solutions, dedicata alla fornitura di soluzioni
altamente personalizzate per soddisfare specifiche necessità
della clientela, prevalentemente collegate a tematiche di
ottimizzazione contabile, fiscale e di rating.
Equities, dedicata principalmente alla negoziazione, strutturazione,
vendita e gestione dinamica del rischio dei prodotti collegati ai
mercati azionari, sia per i clienti del Gruppo sia per controparti
esterne (es. istituzioni finanziarie, fondi, ecc.);
Forex Exchange (FX), specializzata in prodotti in valuta straniera,
sia cash (spot e forward) sia derivati (swap e option), per
transazioni della propria clientela e per le funzioni di funding del
Gruppo nella loro componente in valuta;
Credit Related Business, nella quale sono ricompresse le attività di:
- Credit Markets, tipicamente pricing e negoziazione di prodotti
collegati al mercato del credito, inclusi credit default swap e
strumenti di credito strutturato afferenti imprese o istituzioni
finanziarie con elevata qualità creditizia;
- Illiquids and Special Assets, nel cui ambito vengono gestite le
attività problematiche (dal punto di vista creditizio) del Gruppo
che per le loro peculiarità escono dai tradizionali canali di
recupero crediti e per le quali è richiesto l’accesso al mercato
dei capitali.
Global Transaction Banking (GTB)
CIB è uno dei primi operatori nel settore Global Transaction Banking
per ricavi generati in Europa Continentale. Coniugando una forte
conoscenza dei mercati domestici con l’esperienza di una banca
internazionale in tutti gli aspetti legati al transaction banking, la
Product Line GTB offre un set completo di prodotti e servizi nei
segmenti dei pagamenti ed e-banking, del trade finance, della
gestione finanziaria degli approvvigionamenti, dei finanziamenti alle
esportazioni e dei servizi di banca depositaria in Europa centroorientale.
Con il modello organizzativo recentemente approvato all’interno del
Gruppo UniCredit, a partire dal 1° gennaio 2010 sono confluite nel
perimetro GTB anche le attività concernenti la gestione dei depositi a
vista e di tenuta conto.
Fra i principali prodotti e soluzioni proposte alla clientela si segnalano:
• Cash Management and eBanking
Il Gruppo Unicredit ha consolidato una solida esperienza nella
fornitura di soluzioni per il Cash Management ed eBanking. Con
un approccio personalizzato alle esigenze del cliente gli specialisti
di GTB forniscono il supporto per l’intera Financial Value Chain.
L’offerta si sviluppa a partire dall’analisi dei processi per la
gestione della liquidità e dei flussi dei pagamenti, alla gestione
giornaliera delle operazioni su piattaforma eBanking, fino alle più
efficaci soluzioni per la gestione globale delle posizioni di liquidità
per i gruppi multinazionali, con un focus particolare ai paesi
dell’Europa Centro-Orientale, dove il gruppo garantisce una propria
presenza capillare e la stessa elevata qualità di servizio.
L’area dei servizi di pagamento rappresenta oltre il 60% dei ricavi
complessivi del Transaction Banking di UniCredit con l’inclusione anche
dei depositi a vista della clientela. Questo permetterà di completare
l’offerta ed il catalogo prodotti e massimizzare l’efficacia di una gestione
unica del pricing per tutti i prodotti legati a tesoreria e pagamenti.
I risultati del 2009 per quest’area sono influenzati dall’andamento dei
tassi di interesse, che rispetto allo scorso anno hanno ridotto il margine
di ricavo da giorni valuta, ma hanno sostanzialmente mantenuto le
quote di mercato sulla componente commissionale, nonostante la
contrazione globale dei volumi e del numero di transazioni che tutto il
mercato ha mostrato a seguito dello scenario di crisi.
• Trade Finance & Services and Supply Chain Management
L’offerta di UniCredit in quest’area di business si avvale di una
ampia e diretta copertura dei mercati in cui il Gruppo opera
affiancata da un network di oltre 4000 banche corrispondenti,
che permette di allargare il bacino di copertura ad oltre 50 paesi
nel mondo. Questo permette ai clienti del Gruppo UniCredit di
supportare e sostenere la propria offerta commerciale nei diversi
paesi attraverso l’ampia scelta di servizi bancari a disposizione.
L’offerta alla Clientela Corporate dei prodotti e servizi di Trade
Finance spazia dalle più tradizionali lettere di credito, garanzie e
credito documentario, forfaiting a soluzioni altamente competitive di
Global Trade Management che accompagnano il cliente attraverso
l’intera “supply chain”: Pre-Export, Post-Shipment, Inventory Finance,
sono alcuni esempi di soluzioni proposte alla clientela.
L’area di business rappresenta circa il 25% dei ricavi del Transaction
Banking di UniCredit ed ha mostrato nel corso del 2009 una
sostanziale tenuta dei risultati rispetto all’anno precedente grazie
ad una sensibile revisione del pricing alla clientela che ha più
che controbilanciato la riduzione dei volumi e del numero delle
transazioni legati allo scenario negativo di import/export. Positivo
invece in tutto il 2009 l’andamento dei volumi e delle commissioni
per le garanzie e le commissioni legate al forfaiting.
Leasing
Come previsto dalle linee strategiche, la Business Line Leasing di
UniCredit Group ha portato a conclusione, con decorrenza primo
gennaio 2009, la riorganizzazione delle attività italiane attraverso la
fusione tra Locat Spa e UniCredit Global Leasing Spa.
In linea con la recente riorganizzazione del Gruppo, è proseguito
l’impegno volto a massimizzare la cooperazione con le banche dei
singoli paesi, anche attraverso la revisione e razionalizzazione dei
modelli distributivi sempre più orientati alla multicanalità per sfruttare
al massimo le sinergie interne al Gruppo ed aumentare efficacia ed
efficienza della forza vendita.
In ottica di rafforzamento del business Leasing e della identità di
Gruppo, è stato inoltre portato a termine il rebranding delle società
del network europeo.
Progetti ed iniziative
Come già evidenziato, il principale intervento attuato dal Gruppo
UniCredit in risposta al deterioramento progressivo del quadro
economico internazionale, è stata la revisione del modello di
business rivolto alla clientela corporate ed istituzionale, mediante
l’aggregazione e conseguente riorganizzazione delle precedenti
Divisioni Corporate e Markets & Investment Banking nella nuova CIB,
con l’obiettivo di rendere più efficace il dialogo e la comprensione
delle esigenze del cliente, migliorare la qualità dei prodotti e servizi e
mitigare i rischi attraverso una visione unica della relazione.
A tale cambiamento si aggiunge il riposizionamento, già avviato nel
2008, delle strutture e delle attività connesse ai mercati finanziari,
riconducibili alla Product Line Markets, attuato sulla base di tre principi
fondamentali: (i) grande attenzione alla clientela e ai prodotti core;
(ii) consolidamento dei portafogli non-core e gestione accentrata
degli stessi ispirata a principi di riduzione e razionalizzazione; (iii)
ottimizzazione ed efficientamento di tutte le altre attività di business.
Nello specifico, le principali iniziative intraprese da Markets nel corso
del 2009 sono state:
• il completamento del processo di cambio e/o rafforzamento della
leadership nelle sotto-aree/portafogli maggiormente impattati dalla
crisi ed ancora gestiti “ad interim” dopo la ristrutturazione avviata
nel 2008 (in particolare in FX e Rates);
• l’ulteriore riclassificazione, così come già avvenuto nel corso del
2008, di attività finanziarie originariamente classificate come
“held for trading” e “available for sale” a “loans to customers” o
“loans to banks”, come consentito dalla modifica introdotta nei
Principi Contabili IAS 39 e IFRS 7 approvata dall’International
Accounting Standard Board (IASB); ciò con l’obiettivo di adeguare
la rappresentazione contabile alla scarsa liquidità di tali strumenti,
minimizzando al tempo la potenziale volatilità dei risultati di conto
economico derivante, per l’appunto, dalla menzionata scarsa
liquidità degli strumenti;
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
63
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Corporate & Investment Banking (CIB) (SEGUE)
• il riposizionamento del portafoglio e la semplificazione delle attività
di Active Credit Portfolio Management (ACPM), già avviato nel
corso del 2008, con conseguente trasferimento di tutta l’attività a
Financing & Advisory ad eccezione dei portafogli di investimento
e delle posizioni di hedging riconducibili a necessità di risk
management;
• la significativa riduzione delle attività / portafogli “non-core”
(superiore a 13 miliardi di euro), resa possibile anche, come già
menzionato, dalla gestione accentrata degli stessi;
• la riduzione dei volumi (inventory) delle attività di market making;
• il consolidamento dei rischi assunti attraverso le attività di trading,
principalmente attraverso la concentrazione in due hub, Londra
e Monaco, onde garantirne una migliore visione d’insieme e un
maggiore controllo;
• la razionalizzazione del network internazionale;
• il progressivo allineamento dei sistemi IT alle esigenze del business
e la conseguente riduzione del gap rispetto alle infrastrutture in
uso presso i principali concorrenti;
• la prosecuzione del piano di ottimizzazione dell’organico (generale
riduzione degli FTE con mirate assunzioni di personale altamente
qualificato) con l’obiettivo di fronteggiare efficacemente un mercato
mutevole e competitivo.
Nel corso del 2009 hanno trovato piena attuazione, inoltre, i piani
strategici di contrasto alla crisi e le iniziative commerciali già avviate
a fine 2008 e sono state introdotte nuove misure di sostegno alle
imprese. In particolare:
• prodotti di credito agevolato: CIB ha rivolto anche nel 2009
la consueta attenzione verso questi prodotti, grazie anche ad
un rinnovato e maggiore impegno dei Governi (principalmente
tedesco e austriaco) a rilasciare garanzie alle banche che avessero
concesso credito alle imprese nell’ambito dei nuovi programmi
di finanziamento. In Italia è stata ampliata la gamma di prodotti
offerti alla clientela, sfruttando i nuovi fondi provenienti dal Fondo
di Garanzia e il nuovo ruolo di Cassa Depositi e Prestiti. Va inoltre
segnalato il continuo impegno del Leasing nella sottoscrizione
di plafond con la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) con la
finalità di erogare ai clienti finanziamenti mediante contratti di
locazione finanziaria a condizioni competitive grazie al funding
agevolato;
• ottimizzazione dei portafogli a contribuzione EVA-negative:
è proseguita anche nel 2009 l’iniziativa finalizzata a migliorare
il rendimento dei portafogli EVA-negative, sensibilizzando
ulteriormente i network commerciali nell’applicare un pricing
adeguato al profilo di rischio del cliente;
• perseguimento della sostenibilità delle relazioni: in Italia è
stato avviato un progetto basato sulla selezione dei principali
clienti meritevoli ma in temporanea difficoltà, al fine di concedere
loro l’opportunità di superare la fase critica e rimuovere le cause
di tensione, onde ridurre la probabilità di default, con conseguente
beneficio sugli RWA. Le leve disponibili, modulate sulla base della
tipologia di cliente analizzato, sono le seguenti:
64
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
- riduzione degli oneri finanziari, soprattutto sui finanziamenti a
medio-lungo termine (ad esempio attraverso la temporanea
rimodulazione delle rate o la concessione di differimenti nei
pagamenti);
- mitigazione del rischio, spostando gli affidamenti su forme
tecniche più garantite e riducendo, ove possibile, l’esposizione;
- valutazione di un possibile re-pricing delle linee laddove le
condizioni non siano in linea con il mutato livello di rischio o se il
cliente è EVA-negative;
- assicurazione del rispetto dell’eventuale piano di rientro.
La Product Line Leasing ha, infine, lanciato una serie di iniziative
volte a ridurre l’impatto del deterioramento del contesto economico
sui propri risultati: in particolare è stato avviato uno speciale
programma volto a prevenire e ridurre il deterioramento delle
posizioni irregolari sia attraverso attività di soft collection e
“ristrutturazione” dei pagamenti, sia attraverso il ricollocamento sul
mercato dei beni di proprietà della società. Per lo svolgimento di tali
attività ed ulteriori attività di credit recovery, Leasing ha costituito
task forces dedicate, perseguendo nel 2009 i primi risultati positivi
di un’attività che si ritiene continuerà a produrre i propri effetti anche
nel 2010.
Outlook 2010
Nonostante il permanere di un generalizzato clima di incertezza
circa l’effettiva entità della ripresa, le recenti evoluzioni del contesto
macroeconomico ed industriale sembrano evidenziare un graduale,
seppur modesto, processo di stabilizzazione, per lo più trainato
dalla ricostituzione delle scorte del settore manifatturiero e da una
rinnovata vivacità nelle esportazioni. Il 2010 si delinea come un anno
di transizione, caratterizzato da una moderata crescita dei principali
indicatori, in un quadro di tuttavia sostanziale difficoltà di mercato e
ridotta competitività delle imprese, nel quale rimane alta l’attenzione
alla qualità del credito. Gli attuali livelli di sottoutilizzo di capacità
produttiva indicano ad un lento recupero degli investimenti. L’effettiva
sostenibilità della ripresa economica dipenderà in larga misura
dall’andamento del commercio internazionale e, soprattutto, dalla
dinamica della domanda interna, ad oggi sostenuta da temporanee
misure di incentivo fiscale.
La dinamica degli impieghi verso le imprese è prevista riflettere
l’andamento generale dell’economia, con segnali positivi attesi
per la seconda metà del 2010, grazie anche al ritorno del costo
della provvista sui livelli osservati precedentemente alla crisi.
I tassi di mercato sono attesi rimanere su livelli contenuti, in
virtù dell’abbondante liquidità, fermo restando un riallineamento
direzionale ai tassi di riferimento.
Sul versante dei mercati finanziari, nel corso del 2009,ed in
particolare dei primi nove mesi dello stesso, gli operatori hanno
beneficiato del consistente ammontare di liquidità immessa nel
sistema dalle Banche Centrali, delle elevate volatilità e di una
rinnovata propensione al rischio. A tali fattori si è accompagnata la
ripresa dei corsi azionari e degli indici del settore finanziario. Tali
segnali positivi hanno subito un rallentamento a fine anno derivante
dai timori degli operatori di mercato in relazione alle pressioni sul
debito sovrano della Grecia e all’indebitamento di un importante
operatore economico-finanziario di Dubai. L’evoluzione dell’anno in
corso sconta il normalizzarsi delle condizioni di mercato, nonchè la
presenza di elementi di rischio latenti, che rendono improbabile il
ripetersi delle performance osservate nel 2009.
Il nuovo modello organizzativo si sviluppa in piena coerenza con
il quadro evolutivo delineato, ed ha l’obiettivo di consolidare la
posizione di CIB fra i principali players europei nel segmento
wholesale, facendo leva su una presenza capillare di primo livello
nei mercati di riferimento ed su eccellenti competenze operative e di
prodotto, al fine di assicurare al Gruppo un contributo in termini di
creazione di valore che sia sostenibile nel tempo.
In un contesto di deterioramento generalizzato di molte esposizioni
creditizie nei principali mercati di riferimento un ruolo centrale viene
attribuito ad F&A, attraverso cui CIB punta ad una ancor più fattiva
cooperazione con la funzione creditizia (CRO Compentence Line)
per l’assunzione e il monitoraggio del rischio di credito dal punto di
vista del business. Ad F&A è stata inoltre affidata la responsabilità
del pricing sia direttamente nella strutturazione di tutti i prodotti di
finanziamento più complessi, che nell’attività di supervisione, fornendo
linee guida nella definizione del prezzo per i prodotti più semplici e
per la clientela meno sofisticata, al fine di assicurare selettività nella
crescita a favore delle controparti con elevato merito creditizio e di
mantenere un presidio forte e centrale in tema di value creation.
Nonostante il meno favorevole quadro evolutivo dei mercati
finanziari, si ritiene che la Product Line Markets possa continuare
a generare anche nel 2010 solidi risultati per il Gruppo, sebbene
ad un livello inferiore rispetto all’anno precedente per il venir meno
delle eccezionali condizioni di mercato che hanno caratterizzato il
2009. Ciò dovrebbe realizzarsi alla luce del già avviato processo
di ristrutturazione e riposizionamento delle attività di Markets e
dell’implementazione di una serie di nuove iniziative strategiche
centrate sul rafforzamento delle attività client driven e core.
Idonee iniziative per fronteggiare il nuovo e meno favorevole quadro
regolamentare sono già state adottate da GTB in relazione all’entrata
in vigore a pieno regime della Direttiva PSD nel corso del 2010.
Specifici obiettivi per quest’area di business restano, anche per il
2010, il continuo aggiornamento delle piattaforme tecnologiche e
lo sviluppo di soluzioni ad alto valore aggiunto per la clientela (es.
servizi integrati di eBanking e Trade Finance), con conseguenti elevati
margini di crescita e potenziale di acquisizione di nuovi clienti.
Mentre prosegue lo speciale programma volto a prevenire e ridurre
il deterioramento delle posizioni irregolari attraverso attività di
soft collection, “ristrutturazione” dei pagamenti, e ricollocamento
sul mercato dei beni di proprietà della società, il nuovo assetto
organizzativo del Leasing pone l’accento sulla costituzione di un
network internazionale di leasing al servizio della clientela, con
l’obiettivo di supportare le società operative di tutti i paesi nella
gestione di operazioni di leasing internazionale e di favorire lo
sviluppo di accordi di cooperazione sopranazionale con primarie
società industriali e commerciali.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
65
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Private Banking
Introduzione
IN BREVE
Totale attività finanziarie da clientela (milioni di %)
Attività finanziarie ordinarie da clientela (%)
Attività
in gestione
estione
32,5
2,5
138.820
Altre attività
00,1
,1
Utile lordo dell’operatività corrente (milioni di %)
203
Depositi
D
ep
((incl.
inc PCT)
222,5
2
Cost/Income
Attività
tà in
Amministrazione
zione
69,8%
44,9
,9
L’attività della Business Unit Private Banking si rivolge principalmente alla clientela privata con disponibilità finanziarie medio-alte,
fornendo servizi di consulenza e soluzioni per la gestione del patrimonio con un approccio a 360 gradi. La Business Unit opera
tramite una rete di circa 1.200 private bankers dislocati in oltre 250 filiali sul territorio nei tre principali paesi (Italia, Germania ed
Austria), cui si affianca una presenza selettiva in alcune piazze offshore europee (Svizzera, Lussemburgo e San Marino).
Performance finanziaria
L’esercizio 2009, soprattutto a partire dalla seconda parte
dell’anno, è stato caratterizzato da una decisa ripresa dei
mercati finanziari (a titolo esemplificativo, al 31 dicembre 2009
i principali indici di borsa evidenziavano una crescita sostanziale
rispetto a dicembre 2008: FTSE MIB +19,5%, DAX 30 +23,8%,
ATX +42,5%), con evidenti benefici sulla dinamica delle attività
finanziarie gestite e amministrate. Gli effetti positivi si sono riflessi
anche nel comparto del risparmio gestito: sempre a titolo di
esempio, lo stock dei fondi comuni in Italia evidenzia un aumento
del 6,7% rispetto a dicembre 2008, mentre la raccolta netta di
sistema, pur registrando un deficit di circa 3 miliardi nel 2009, ha
segnato un deciso miglioramento rispetto al 2008, caratterizzato da
oltre 100 miliardi di deflussi.
In tale contesto il totale delle attività finanziarie gestite e
amministrate dalla Business Unit al 31 dicembre 2009 è pari a
circa 139 miliardi, con una crescita del 10,7% rispetto a fine 2008,
e del 3,5% nell’ultimo trimestre.
(miliardi di €)
Attività Finanziarie Totali
CONSISTENZE AL
PRIVATE BANKING
Attività Totali
Attività Ordinarie
Attività in gestione
Attività in amministrazione
Depositi (incl. PCT)
Altre attività
66
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
138,8
108,7
35,3
48,8
24,5
0,1
134,2
105,0
34,6
47,1
23,0
0,3
125,4
100,9
33,3
44,3
23,0
0,3
13,4
7,8
2,0
4,6
1,5
-0,2
+ 10,7%
+ 7,8%
+ 5,9%
+ 10,3%
+ 6,7%
- 75,9%
Al netto delle componenti straordinarie1, l’incremento sul dicembre
2008 si attesta al +7,8%, beneficiando, tra l’altro, degli effetti
positivi del trasferimento di clientela dalla Business Area Retail in
Austria per 1,8 miliardi.
La raccolta netta2 di nuove attività finanziarie del 2009 risulta
complessivamente positiva per circa 1,7 miliardi, principalmente
trainata dalla raccolta amministrata. Sulla dinamica delle masse ha
inciso un effetto performance positivo valutabile in circa 4 miliardi
nell’intero anno.
La composizione delle attività finanziarie2 al 31 dicembre 2009
registra una leggera flessione della raccolta gestita che si attesta al
32,5% del totale delle masse (32,9% al 30 settembre 2009), mentre
pressoché stabile risulta la raccolta amministrata, di poco inferiore al
45%; in crescita i depositi, pronti contro termine inclusi, pari al 22,5%.
I costi operativi si attestano a 544 milioni, in flessione dell’1,8%
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sensibili riduzioni
si registrano sia sul fronte delle spese per il personale (-3% circa),
grazie a una contrazione degli organici (-75 unità da inizio anno)
e al calo della componente variabile, che in termini di altre spese
amministrative (-2% circa).
Composizione attività finanziarie2
al 31 dicembre 2009 (%)
0,1
22,5
32,5
I ricavi, pari a 779 milioni, risultano in flessione del 15% rispetto allo
stesso periodo del 2008; in particolare:
• il margine di interesse decresce del 18% circa per l’effetto
della flessione dei tassi di interesse sulla profittabilità dei depositi,
nonché per i dividendi straordinari incassati nel 2008 in Germania
da società del Gruppo Wealth Capital non consolidate;
• i proventi da intermediazione e diversi evidenziano un
calo del 13% risentendo principalmente della dinamica delle
commissioni nette (-14% circa). Tale componente è stata
pesantemente influenzata dalle minori commissioni ricorrenti
sul risparmio gestito, quale conseguenza della flessione delle
masse gestite medie (che solo nella seconda parte dell’anno
hanno ripreso a crescere lievemente), e dalle minori commissioni
upfront.
Attività in gestione
Attività in custodia
Depositi e PCT
Attività in amm. e altre attività
44,9
Tali risultati sono il frutto di azioni tempestive ed efficaci di
contenimento della spesa diretta, strutturale e discrezionale, con
l’obiettivo di sostenere una redditività fortemente instabile sul fronte
dei ricavi.
Il Cost/Income Ratio al 31 dicembre 2009 si attesta al 69,8%, in
aumento rispetto al 60,4% dell’esercizio 2008.
Per quanto concerne la performance reddituale, la Business Unit
Private Banking ha conseguito al 31 dicembre 2009 un risultato di
gestione pari a 236 milioni, in flessione del 35% rispetto al 2008,
anno in cui il contesto di mercato era completamente differente,
soprattutto in termini di livello assoluto dei tassi di interesse. La
tenacia nel perseguire una rigorosa politica di contenimento dei
costi ha consentito comunque di arginare in parte il significativo
calo reddituale della componente commissionale e del margine
d’interesse.
Gli accantonamenti per rischi e oneri sono pari a 14 milioni circa,
quale saldo di 19 milioni di accantonamenti effettuati principalmente
per controversie legali o reclami (effettivi o potenziali) da clientela e
5 milioni di rilasci di fondi eccedenti nella controllata tedesca Wealth
Capital Management.
Le rettifiche nette su crediti, pari a 10 milioni circa, sono il saldo
di rettifiche nette in Italia (-14 milioni circa), su cui hanno inciso
quelle relative a una posizione rilevante in UniCredit Private Banking,
e di riprese nette in Germania (+4 milioni circa).
(milioni di €)
Conto Economico
ESERCIZIO
2009
PRIVATE BANKING
2009
2008
VARIAZIONE
%
4° TRIM
3° TRIM
VARIAZIONE %
SU 3° TRIM ‘09
2008
4° TRIM
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Utile lordo operatività corrente
779
-544
236
203
916
-554
363
366
- 15,0%
- 1,8%
- 35,0%
- 44,5%
192
-144
48
28
167
-134
33
34
+ 15,1%
+ 7,6%
+ 45,3%
- 16,9%
212
-141
72
55
1. Si intendono straordinarie quelle operazioni che, per caratteristiche di temporaneità, grande
dimensione e bassa o nulla redditività, non sono riconducibili all’attività tipica.
2. Escluse le operazioni straordinarie.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
67
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Private Banking (SEGUE)
I profitti e perdite da investimenti chiudono con un saldo negativo
di 3 milioni circa, principalmente riferibili alle svalutazioni effettuate
dalla controllata tedesca Wealth Capital Management sul proprio
portafoglio di Private Equity.
netto dei circa 23 milioni di profitti straordinari realizzati nel 2008 in
Lussemburgo per la cessione di attività ed immobili, la flessione è del
41% circa.
Nonostante la flessione dei risultati economici, la Business Unit
ha comunque continuato a generare valore aggiunto per il Gruppo
nell’esercizio, con un’EVA positivo per 108 milioni e un RARORAC
del 31,08%.
L’utile lordo dell’operatività corrente si attesta a 203 milioni a
fine 2009, in flessione rispetto all’anno precedente del 44,5%; al
Principali Indicatori
ESERCIZIO
PRIVATE BANKING
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
ROA, pb (*)
Cost/income
Costi operativi/Totale attività finanziarie (**)
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
108
347
31,08%
76pb
69,8%
53pb
208
379
54,85%
84pb
60,4%
51pb
-100
-31
n.s.
-8pb
n.s.
2pb
- 48,0%
- 8,3%
(*) Margine di intermediazione/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.
(**) Costi operativi/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.
Personale
DATI AL
PRIVATE BANKING
Dipendenti (numero “Full time equivalent”)
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
3.002
2.984
3.077
-75
- 2,4%
Linee di business per attività,
area geografica, società
Contributo per Paese al 31 dicembre 2009 (%)
International
Sintesi dei progetti 2009
La Business Unit si articola in 4 linee di attività: PB Italia (inclusa
anche San Marino), PB Germania, PB Austria e PB International, alla
quale sono attribuite le unità operanti in Svizzera e Lussemburgo.
Si evidenziano di seguito i principali dati per ciascuna di esse.
68
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Austria
Germania
9,9%
7,7%
14,0%
14,6%
26,8%
28,2%
23,7%
49,3%
49,5%
49,1%
Margine
di intermediazione
Costi
operativi
Risultato
di gestione
14,5%
12,7%
Italia
Le attività finanziarie totali del Private Banking Italia sono pari a 80
miliardi circa. I 64 miliardi di attività finanziarie ordinarie presentano
un incremento da inizio anno pari al 7,9%, grazie ad una raccolta
netta ordinaria pari a 2,8 miliardi circa e a un effetto performance
positivo sugli assets di 1,9 miliardi circa. La raccolta netta ordinaria
dell’anno è stata trainata dall’incremento della componente
amministrata (+2,6 miliardi). Sotto il profilo economico il risultato
di gestione è pari a 122 milioni circa, in riduzione del 37% circa
rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. I ricavi registrano
una flessione del 17% circa a/a, in discesa sia nella componente
margine di interesse (-20% ca), sia nelle commissioni nette (-15%
ca). Nonostante i costi operativi si presentino in diminuzione del 2%
circa, grazie anche all’effetto di specifiche azioni di contenimento,
il cost/income passa dal 58,2% del 31 dicembre 2008 al 68,2%.
UniCredit Private Banking chiude l’anno con un utile netto di
64 milioni circa.
Il Private Banking Germania chiude al 31 dicembre 2009 con
27 miliardi circa di attività finanziarie totali, la cui componente
ordinaria (24 miliardi circa) si presenta in rialzo del 3,1% sul fine
esercizio 2008. La raccolta netta ordinaria è negativa nell’anno
per 0,7 miliardi, influenzata dai rilevanti deflussi sulla raccolta
amministrata (-0,7 miliardi); tuttavia il quarto trimestre è stato
caratterizzato da una raccolta lievemente positiva (+0,1 miliardi)
grazie al buon andamento dei depositi. Passando ai risultati
economici, il totale dei ricavi scende del 19% circa rispetto al
31 dicembre 2008, con una contrazione sia della componente
commissionale (-22%) che del margine di interesse (-20%). I costi
operativi sono in calo del 6% circa sia nella componente delle spese
per il personale (-6% ca) sia nelle altre spese amministrative (-7%
ca). Il risultato di gestione si attesta quindi a 59 milioni circa, con
una variazione negativa del 40% circa sullo stesso periodo del 2008.
Nel Private Banking Austria le attività finanziare ordinarie, pari
a 15 miliardi circa al 31 dicembre 2009, si presentano in aumento
del 17,2% da inizio anno, che diventa +3,5% al netto del citato effetto
derivante dal trasferimento di clientela con la Business Area Retail.
La crescita è dovuta ad un effetto performance positivo di
0,8 miliardi circa, mentre la raccolta netta ordinaria dell’anno è
negativa per 0,4 miliardi, principalmente a causa dei deflussi sui
depositi. Dal punto di vista reddituale, il risultato di gestione si attesta
a 32 milioni circa, in calo del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente, a cui si associa un andamento sostanzialmente stabile dei
ricavi (-0,4%, ma -6% circa al netto dell’effetto trasferimento clientela)
e leggermente in aumento per i costi operativi (+0,3%, ma -4% circa
al netto del citato effetto).
Il Private Banking International al 31 dicembre 2009 presenta
attività finanziarie complessive pari a circa 18 miliardi, di cui
5,8 miliardi circa ordinarie. Queste ultime registrano un trend
crescente (+3,5% da inizio anno) generato da una raccolta netta
ordinaria positiva, nel periodo, pari a 0,1 miliardi e da un effetto
performance altrettanto positivo di 0,1 miliardi circa. Il risultato di
gestione si attesta a 36 milioni circa rispetto a 43 milioni circa
nel 2008 (-16% circa), flessione generata dalla pressione sui
ricavi (-12% circa) in tutte le sue componenti, solo parzialmente
compensata dalle forti riduzioni sui costi operativi (-7% ca) frutto di
politiche mirate di contenimento e dei primi effetti positivi derivanti
dall’integrazione delle società lussemburghesi.
Tra i progetti chiave del 2009 vanno ricordati:
• la definizione e l’avvio dell’implementazione del nuovo modello di
servizio europeo del Private Banking (“Customer Service Model”
o CSM), fondato sui tre pilastri: presidio e coordinamento a livello
europeo coniugato con radicamento territoriale e prossimità
verso la clientela, approccio globale (“360 gradi”) nella relazione
con i clienti, focalizzazione sulla performance dei portafogli con
appropriato bilanciamento tra rischio e rendimento
• a livello di UniCredit Holding, l’avvio operativo delle strutture di
Global Investment Services e Product & Advisory, costituite a fine
2008 a diretto riporto del capo della Business Unit accentrando
parte delle rispettive funzioni locali. Tali strutture, in coerenza con
gli obiettivi del modello di servizio europeo, hanno perseguito lo
scopo di realizzare strategie comuni di investimento e di asset
allocation, nonchè la diffusione di best practices consentendo
lo sviluppo di una piattaforma di prodotti idonea alle esigenze
dinamiche della clientela ed in grado di coniugare una maggiore
trasparenza e semplicità nella fruizione con esigenze sempre più
globali ma integrate;
• la completa riorganizzazione delle attività in Austria,
comprendente: la cessione di alcune attività di Asset
Management GmbH a Pioneer Investments Austria GmbH in
giugno, la incorporazione delle attività residuali e di quelle di
Bank Privat in Bank Austria (1° Ottobre), l’avvio del processo
di trasferimento della clientela Retail con asset superiori a
500mila alla Business Unit Private e il contestuale spostamento
della clientela Private sotto soglia alla Business Area Retail,
processo che si prevede concludere entro il primo trimestre
2010. Le decisioni implementate hanno portato alla creazione di
un modello di attività simile a quello già esistente in Germania
(segmento Private nell’ambito di una banca universale quale
Bank Austria) con la gestione di tutti gli aspetti della relazione
con la clientela e della relativa offerta di prodotto. Continua
invece la sua opera Schoellerbank come entità giuridica a se
stante, dato anche il suo forte brand nel paese;
• in ambito International, infine, il progetto di razionalizzazione
delle strutture in Lussemburgo, perfezionato il 1° Agosto 2009
attraverso la cessione delle attività commerciali Private da parte
di UniCredit International Luxembourg a UniCredit Luxembourg SA
(ex-HVB Luxembourg), con benefici in termini di sinergie derivanti
dall’integrazione delle piattaforme di business e operative.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
69
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Private Banking (SEGUE)
Outlook 2010
Il 2010 si presenta come un anno di espansione solo moderata con
una cauta previsione di crescita dell’Eurozona. Si tratterà comunque
di un anno difficile, dove occorrerà essere molto selettivi nelle scelte
di investimento: è atteso un andamento positivo per gli indici azionari,
mentre l’inflazione dovrebbe mantenersi sotto controllo; non è
previsto un rialzo sensibile dei tassi di interesse, pertanto il costo del
denaro resterà sostanzialmente basso.
In tale contesto, la Business Unit Private Banking, grazie anche
alla messa a regime del modello europeo di servizio alla clientela,
che focalizza la relazione con il cliente su una visione uniforme e
integrata della gestione degli investimenti e del rischio correlato,
sarà orientata al rafforzamento delle proprie attività nel risparmio
gestito, assecondando la prevista fase di riallocazione della liquidità
in circolazione. A questo processo si affiancherà anche una nuova
politica di pricing dei prodotti e l’adeguamento alla nuova realtà di
mercato dei criteri di remunerazione dei private bankers, da correlarsi
fortemente alla qualità del servizio erogato. In tale contesto, il conto
70
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
economico dovrebbe beneficiare di tali azioni con un atteso aumento
della componente commissionale, mentre i citati bassi livelli dei tassi
di interesse continueranno ad influenzare i margini della gestione
del denaro; forte rimarrà l’attenzione sul contenimento dei costi e
sull’aumento dell’efficienza di strutture e processi.
Da segnalare, inoltre, che il Private Banking in Polonia, inserito nel
2009 solamente a carattere progettuale all’interno della Business
Unit in funzione del processo di divisionalizzazione in corso in Bank
Pekao, rientrerà nella piena responsabilità, in termini economici, della
Business Unit a partire dal 1° gennaio 2010, con un’identità propria
di Linea di business.
Infine, sulla scia della riorganizzazione avvenuta in Austria nel 2009
e in coordinamento con il progetto di Gruppo denominato “One4C”,
è in programma, rispettivamente per metà 2010 e per fine anno, la
riallocazione della clientela con patrimoni oltre i 500mila all’interno
del Gruppo verso la Business Unit Private Banking anche in Germania
e in Italia. Tale operazione verrà affiancata da azioni mirate di
rafforzamento della percezione presso la clientela dell’unicità del
brand UniCredit Private Banking a livello internazionale.
Asset Management
Introduzione
IN BREVE
Totale attività in Gestione (miliardi di %)
Risultato di Gestione (milioni di %)
USA
32,22
Italia
995,0
5
278
Cost/Income
+62,0%
International
al
8,1
CEEE
5,66
Germania
23,8
EVA (milioni di %)
Austria
11,0
180
L’Asset Management è nota per il suo marchio Pioneer Investments, la società del Gruppo UniCredit operante in tutto il mondo nel
settore dell’asset management e specializzata nella gestione degli investimenti della clientela.
La Business Line, partner di numerosi istituti finanziari internazionali di primo piano, propone agli investitori una gamma completa
di soluzioni finanziarie innovative, comprendente fondi comuni d’investimento, hedge funds, gestioni patrimoniali, portafogli per
investitori istituzionali e prodotti strutturati.
Nella prima metà del 2009, il settore dell’Asset Management ha continuato a risentire delle ripercussioni negative derivanti
dalla ridotta crescita economica mondiale e da un crescente clima di sfiducia che ha portato i risparmiatori ad investire nei più
tradizionali depositi bancari e nei fondi monetari.
Nella seconda metà dell’anno si è registrata un’inversione di tendenza in seguito alla parziale ripresa dei mercati e la raccolta netta
è risultata positiva per 8,4 miliardi.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
71
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Asset Management (SEGUE)
Performance finanziaria
Nel 2009 l’Asset Management ha registrato un utile lordo operativo corrente pari a 287 milioni, con una flessione di 312 milioni (-52%)
rispetto al 2008.
(milioni di €)
Conto Economico
ASSET MANAGEMENT
2009
2008
VARIAZIONE
%
4° TRIM
3° TRIM
VARIAZIONE
% SU
3° TRIM ‘09
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Utile lordo operatività corrente
733
-455
278
287
1.088
-508
581
599
- 32,7%
- 10,5%
- 52,1%
- 52,1%
209
-104
105
107
184
-125
58
59
+ 13,9%
- 17,1%
+ 80,7%
+ 82,4%
ESERCIZIO
2009
2008
4° TRIM
214
-115
99
96
Principali Indicatori
ESERCIZIO
ASSET MANAGEMENT
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
ROA, pb (*)
Cost/income
Costi operativi/Totale attività finanziarie, pb (**)
VARIAZIONE
2009
2008
ASSOLUTA
%
180
361
49,93%
43pb
62,0%
27pb
388
417
93,03%
50pb
46,7%
22pb
-208
-56
n.s.
-7pb
n.s.
5pb
- 53,5%
- 13,4%
(*) Margine di intermediazione/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.
(**) Costi operativi/totale attività finanziarie medie al netto delle operazioni straordinarie.
Personale
DATI AL
ASSET MANAGEMENT
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
1.962
1.967
2.165
-203
- 9,4%
Dipendenti (numero “Full time equivalent”)
Il margine di intermediazione è risultato pari a 733 milioni, in
diminuzione del 33% rispetto al 2008, imputabile principalmente alla
riduzione delle commissioni di gestione legate alle minori masse
gestite e all’asset mix più conservativo con prodotti a più basso
rischio e con margini inferiori.
Tale riduzione è in parte compensata dai minori costi operativi,
in diminuzione di 53 milioni (pari al 10%) rispetto al 2008
principalmente per i minori oneri del personale (-6% su base
annua) e per le minori spese amministrative (-14% su base annua).
In diminuzione anche gli ammortamenti (-22 % su base annua) per
effetto delle maggiori cancellazioni di attività immateriali effettuate
nel 2008.
La riduzione dei costi operativi risulta ancor più marcata al netto delle
componenti straordinarie che hanno impattato il 2009 (riversamento
del bonus dell’anno precedente e spese legali). Al netto di tali
componenti la diminuzione dei costi rispetto al 2008 risulta pari ad
81 milioni (-15% su base annua).
Passando al confronto trimestre su trimestre, nel quarto trimestre
l’utile lordo dell’operatività corrente è risultato pari a 107 milioni, con
una crescita del 82% rispetto al corrispondente valore del trimestre
precedente.
72
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
Tale crescita è sostanzialmente attribuibile all’incremento delle
commissioni di gestione (+16%, legate all’aumento delle masse
gestite che è risultato mediamente del 4%), alle maggiori
commissioni di performance, alla diminuzione sia dei costi per il
personale (-21%) che delle altre spese amministrative (-3%). Si
rileva infine una riduzione degli ammortamenti rispetto al trimestre
precedente per un importo pari a 6 milioni (-44%) per effetto delle
svalutazioni relative agli assets in US incluse nel terzo trimestre.
Dal lato dei costi, il quarto trimestre ha beneficiato della riduzione dei
Bonus per l’anno 2009 di circa 10 milioni.
Il cost income ratio per l’anno 2009 si è attestato al 62,0% in
peggioramento rispetto all’anno precedente dovuto al deterioramento
del margine di intermediazione.
La performance della Business Line si è riflessa negli indicatori di
valore: l’EVA è sceso a 180 milioni nel 2009 da 388 milioni nel 2008
(-53,5% a/a) ed il RARORAC è risultato pari al 49,93%.
A fine Dicembre 2009 l’Asset Management contava 1.962
dipendenti “Full Time Equivalent”, con una riduzione pari a 203
unità se comparata a fine anno 2008.
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2009
Nel corso del 2009 la raccolta netta del gruppo Pioneer è risultata
complessivamente negativa per 1,9 miliardi. Si sono tuttavia registrati
flussi positivi tra le Divisioni più rilevanti del Gruppo Pioneer: la linea
di business International mostra flussi netti positivi pari a 1,9 miliardi;
analogamente la Divisione US, al netto delle uscite dei CDO, presenta
una raccolta netta positiva pari a 1,3 miliardi così come il canale
retail in Italia che chiude l’esercizio con un saldo positivo pari a
1,3 miliardi.
Da rilevare che, nella seconda metà dell’anno, la raccolta
netta è stata positiva per 8,4 miliardi, principalmente grazie
al contributo positivo dei canali proprietary di UCG ed ai flussi
positivi rivenienti dall’assunzione di un mandato di gestione su
fondi precedentemente inclusi negli assets under administration in
Germania.
Il patrimonio gestito si attesta a 175,8 miliardi.
L’incremento pari al 5,5% dall’inizio dell’anno è in parte influenzato
dall’impatto negativo (-4.1 miliardi) legato alla rettifica apportata in
Austria per uniformare la rappresentazione degli AuM relativi ai fondi
di fondi ai reporting standard di Gruppo.
Al netto di tale aggiustamento la crescita si attesta attorno all’8,0%,
principalmente grazie all’effetto positivo del mercato (+ 8,3%) e
all’acquisizione di nuovi assets in gestione per 2,3 miliardi (+1,4%)
in USA e Austria.
AuM per area Distributiva (%)
3,2 6,3
13,5
4,6
54,0
18,3
Italia
US
International
Germania
CEE
Austria
(miliardi di €)
Attività finanziarie totali
31.12.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
CONSISTENZE
AL
30.09.2009 (*)
182,0
175,8
95,0
32,2
8,1
23,8
5,6
11,0
6,2
176,6
166,7
89,1
29,7
5,9
24,1
4,7
13,2
9,9
5,3
9,1
5,9
2,5
2,2
-0,2
0,9
-2,2
-3,7
+ 3,0%
+ 5,4%
+ 6,6%
+ 8,5%
+ 38,1%
- 1,0%
+ 18,7%
- 16,7%
- 37,8%
178,6
169,2
92,7
30,8
8,2
20,9
5,5
11,0
9,4
CONSISTENZE AL
ASSET MANAGEMENT
Totale attività finanziarie
Totale attività in gestione
- Italia
- USA
- International
- Germania
- CEE
- Austria
Totale attività in amministrazione
VARIAZIONE SU DIC ‘08
VARIAZIONE SU SET. ‘09
ASSOLUTA
%
3,4
6,7
2,2
1,4
0,0
3,0
0,1
0,0
-3,2
+ 1,9%
+ 3,9%
+ 2,4%
+ 4,5%
- 0,6%
+ 14,2%
+ 2,4%
+ 0,0%
- 34,5%
(*) Le consistenze includono la rettifica apportata in Austria per uniformare la rappresentazione degli AuM ai reporting standard di Gruppo.
USA
La linea di business ha chiuso l’anno con una raccolta netta negativa
di 0,2 miliardi e un patrimonio pari a 32,2 miliardi (46,4 miliardi di
dollari), in aumento dell’8,5% dall’inizio dell’anno principalmente
per effetto dell’andamento favorevole della componente mercato
(+10,7%), parzialmente ridotto dalla raccolta netta negativa (- 0,8%)
e dall’effetto cambio (- 3,4%).
Nel corso del 2009 è stata effettuata l’acquisizione dei nuovi fondi
Regions Morgan Keegan pari a 1,5 miliardi di dollari, transazione
avvenuta nel secondo trimestre.
Al netto delle uscite dei CDO associate a Vanderbilt, la raccolta
netta risulta positiva per 1,3 miliardi. Escludendo sia i CDO che
l’acquisizione Regions Morgan Keegan il patrimonio finale ammonta a
25,5 miliardi (36,9 miliardi di dollari), in aumento del 20,4% rispetto
alla fine dell’esercizio precedente.
Italia
Il patrimonio della linea di business Italia si attesta a 95,0 miliardi,
in aumento del 6,6% dall’inizio dell’anno, principalmente per effetto
della componente di mercato positiva per 6,8 miliardi (+7,6%),
parzialmente compensata da flussi netti negativi pari a -0,9 miliardi
(-1,0%).
Nel corso del quarto trimestre la raccolta netta è risultata positiva
(+1,7 miliardi) principalmente in virtù dell’apporto favorevole dei
comparti Mutual Funds e Traditional Insurance. Il principale contributo
positivo è venuto dal canale Retail (+1,9 miliardi). La quota di
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
73
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Asset Management (SEGUE)
mercato di Pioneer Investments è aumentata, passando dal 15,62%
del terzo trimestre al 15,65% del quarto trimestre 2009.
Alla fine del 2008 la quota di mercato risultava pari al 16,17%.
Germania
La linea di business Germania chiude l’anno con una raccolta
netta negativa pari a -0,9 miliardi (-2,9 nel primo semestre
2009), prevalentemente nel canale Institutional. Il patrimonio, pari
a 23,8 miliardi, è in diminuzione del 1,0% dall’inizio dell’anno,
principalmente per l’effetto negativo della raccolta netta (-3,9%)1 in
parte compensato dall’andamento positivo del mercato (+2,9%).
In aggiunta ai sopra citati assets under management la linea di
business comprende assets under administration per 0,5 miliardi
(3,9 miliardi all’inizio dell’anno)2.
International
Nel corso dell’anno la linea di business International ha registrato
una raccolta netta positiva per complessivi 0,9 miliardi da attribuirsi
prevalentemente alla crescita di India (300 milioni), Spagna
(232 milioni), Francia (336 milioni) e Middle East (306 milioni).
Il patrimonio, pari a 8,1 miliardi, risulta così superiore del 38,1%
rispetto al valore di inizio anno, grazie anche all’effetto positivo del
mercato (+22,7%).
CEE
La linea di business CEE ha chiuso il periodo con una raccolta netta
sostanzialmente invariata (-37 milioni), Pioneer Pekao ha comunque
confermato la sua leadership tra le società di Asset Management con
una quota di mercato del 16,35%.
Grazie all’effetto positivo del mercato (+19,5%) il patrimonio gestito,
pari a 5,6 miliardi, risulta in aumento del 18,7% dall’inizio dell’anno.
Austria
La linea di business Austria ha registrato nell’anno una raccolta
negativa per complessivi 0,7 miliardi. Il patrimonio finale
complessivo, pari a 11,0 miliardi, risulta essere in diminuzione del
16,7% rispetto all’inizio dell’anno a causa dell’effetto negativo pari
a -4.1 miliardi dovuto alla rettifica apportata per per uniformare
la rappresentazione degli AuM relativi ai fondi di fondi ai reporting
standard di Gruppo.
Apportando tale correzione al patrimonio iniziale, la crescita dall’inizio
dell’anno si attesta attorno al 20,6%, principalmente grazie al
contributo dei nuovi fondi in gestione rilevati da AMG (1,2 miliardi) ed
all’effetto mercato positivo (+14,8%).
In aggiunta ai sopra citati assets under management la divisione
comprende assets under administration per 5,7 miliardi.
1. Include 2,1 miliardi di flussi relativi al fondo pensione HVB, precedentemente inclusi negli assets
under administration.
2. I flussi relativi al fondo pensione HVB (2,1 miliardi ) sono stati riclassificati negli assets under
management.
74
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Alternative Investments
La linea di business Alternative Investments evidenzia nell’anno una
raccolta negativa di 1,5 miliardi. I dati di raccolta e di AuM sono già
compresi in quelli delle altre linee di business sopra menzionate.
La famiglia di fondi PAI Single Strategy ha registrato una raccolta
netta positiva (+132 milioni).
Il patrimonio complessivo in Hedge Funds, pari a 2,5 miliardi, risulta
diminuito del 29% dall’inizio dell’anno principalmente a causa della
raccolta netta negativa (-42,6%), solo in parte compensata da un
effetto mercato positivo (+13,6%).
Outlook 2010
Per compensare l’effetto negativo della crisi finanziaria e garantire
la sostenibilità delle attività in questo contesto di mercato post-crisi
sono state individuate le seguenti iniziative che avranno impatto sul
business anche nei prossimi anni:
Ottimizzazione degli investimenti di terzi e delle strategie di
vendita: (I) con una focalizzazione sulle strategie d’investimento core,
(II) rivisitando la nostra presenza geografica nei mercati dove Pioneer
ha una presenza debole, (III) sviluppando partnership strategiche
globali con i maggiori distributori, (IV) mirando al miglioramento dei
margini nel canale institutional.
Definizione di un modello di assistenza per il canale retail
interno che avvicini Pioneer Investments alla rete UCG, attraverso
una migliore comprensione delle esigenze d’investimento dei clienti e
l’allineamento delle strategie di sviluppo dei prodotti.
Definizione di criteri e obiettivi di qualità relativi alla
performance degli investimenti che riflettano le aspettative dei
clienti riguardo ai rischi e ai rendimenti, differenziando la valutazione
della performance in base alle preferenze e al segmento di prodotto.
Elaborazione di un modello operativo sostenibile ottimizzando
la gestione dei dati attraverso l’introduzione di processi e tecnologie
globali, puntando alla coerenza dei dati, alla riduzione dei rischi e
all’aumento dell’efficienza del processo decisionale.
CEE e Poland’s Markets / Central Eastern Europe (CEE)
Introduzione
IN BREVE
Margine di intermediazione (milioni di %)
Risultato di Gestione (milioni di %)
2.664
Altri Paesi
1.628
28
Repubblica
Ceca
353
Ucraina
craina
352
52
Turchia
Turch
11.118
.1
RRussia
uss
5595
9
Croazia
567
56
Cost/Income
42,3%
Dipendenti
52.337
Nel 2009 la regione dell’Europa Centrale e Orientale (CEE) ha reagito in modo assai differenziato a una recessione senza
precedenti: molti paesi dell’Europa centrale e la Turchia sono stati interessati solo in minima parte dalla crisi finanziaria, mentre
altri, soprattutto quelli con una maggiore dipendenza dagli afflussi di capitale, hanno accusato forti flessioni del PIL, con inevitabili
ripercussioni sulla performance del settore bancario.
Pertanto, le banche UniCredit dei paesi CEE hanno dovuto affrontare svariati fattori negativi nel 2009 quali la bassa richiesta di
finanziamenti, la crescente concorrenza tra le banche riguardo agli impieghi a causa della minore disponibilità di finanziamenti esterni
per la regione, le minori commissioni attive dovute al rallentamento congiunturale e, di conseguenza, una riduzione dei prestiti, dei
pagamenti, delle attività documentarie e della raccolta fondi, un aumento degli accantonamenti al fondo rischi su crediti sulla scia del
peggioramento dello scenario economico, e infine risultati inferiori in euro a causa della svalutazione di molte valute CEE.
Nonostante il contesto difficile, la performance delle banche UniCredit dei paesi CEE è stata molto soddisfacente grazie a una
serie di provvedimenti quali il rigoroso controllo dei costi e la forte focalizzazione sulla gestione del rischio. La regione dell’Europa
Centrale e Orientale, dove UniCredit è un indiscusso leader di mercato con circa 2.800 filiali in 18 paesi, ha continuato a fornire un
contributo determinante ai risultati complessivi del Gruppo.
In questo scenario, il Gruppo UniCredit si è chiaramente comportato da investitore di lungo periodo nella regione. Su richiesta del
FMI e delle autorità locali, UniCredit ha acconsentito a firmare specifiche lettere per l´assunzione di impegni di lungo periodo verso
le proprie controllate nei paesi più colpiti dalla crisi.
Tali lettere sono state richieste e firmate per la Serbia, la Romania, la Bosnia e l´Ungheria. UniCredit, cosi come le altre banche
strategiche presenti nella regione, si è impegnato a mantenere un livello di capitalizzazione adeguato delle proprie controllate,
anche in uno scenario di stress, e a mantenere l´esposizione vero i suddetti paesi (in termini di operatività cross-border ed in
termini di finanziamenti alle proprie controllate), costante in termini nominali nel corso delle varie fasi della crisi.
Dopo un trend rialzista protrattosi per molti anni, l’area CEE (“CEE”) ha dovuto far fronte a svariati problemi nel 2009, ma ha
contributo ancora una volta in modo positivo ai risultati del Gruppo. Malgrado sensibili differenze nell’andamento economico dei
vari paesi, e i risultati operativi nella regione CEE hanno continuato a crescere per tutto il 2009. Il business mix e l’ampia rete di
UniCredit Group in quest’area hanno rappresentato un solido trampolino per l’ulteriore crescita dei ricavi nonostante la difficile
situazione economica nel 2009. L’efficienza generata dal contenimento dei costi è rimasto uno dei temi chiave. L’attuale livello di
accantonamenti al fondo rischi, che ha risentito delle considerevoli allocazioni soprattutto nel Kazakistan, riflette l’impatto della
crisi finanziaria sui prestiti alla clientela, ed è oggetto di costante monitoraggio e rigorosa gestione da parte degli specialisti di
gestione del rischio del Gruppo UniCredit che varano di volta in volta i provvedimenti necessari.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
75
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)
Performance finanziaria
Nel 2009, l’area CEE del Gruppo UniCredit ha conseguito un
risultato di gestione pari a 2.664 milioni, ovvero un risultato
migliore del 6,2% rispetto a quello del 2008 (22,4% a cambi
costanti). In questo periodo il margine di intermediazione
complessivo è stato di 4.613 milioni, superando del 10,5% quello del
2008 a cambi costanti.
Il margine d’interesse si è attestato a 3.003 milioni registrando
un incremento dell’8,5% a cambi costanti nonostante l’aumento
dei costi di rifinanziamento che ha caratterizzato l’attuale contesto
finanziario. Le commissioni nette hanno evidenziato un modesto
aumento a cambi costanti e sono salite a 1.055 milioni (+ 1,8%). Gli
andamenti nei vari paesi sono stati diversi a seconda dell’importanza
relativa delle operazioni su titoli e delle nuove emissioni,
generalmente deboli, mentre le attività commerciali come la gestione
della liquidità e le commissioni sui prestiti hanno avuto un’evoluzione
favorevole.
L’incremento è stato particolarmente significativo in Turchia, dove
Yapi Kredi Bank è l’indiscusso e innovativo leader di mercato
nei servizi commerciali quali carte di credito, trade finance con
l’estero, leasing e factoring. Vista l’attuale situazione del mercato,
caratterizzata da un’elevata volatilità dei tassi di cambio e
d’interesse, nel 2009 le attività di intermediazione hanno messo a
segno una crescita particolarmente vigorosa e sono salite a 496
milioni, con un incremento del 72,7% a cambi correnti e quasi del
100% a cambi costanti rispetto al 2008.
(milioni di €)
Conto Economico
ESERCIZIO
VARIAZIONE
2009
VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘09
2008
CENTRAL EASTERN EUROPE
2009
2008
EFFETTIVA
NORMALIZZATA 1
4° TRIM
3° TRIM
EFFETTIVA
NORMALIZZATA 1
4° TRIM
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Rettifiche nette su crediti
Utile lordo operatività
corrente
Utile (perdita) del periodo
4.613
-1.949
2.664
-1.718
4.732
-2.223
2.509
-537
- 2,5%
- 12,3%
+ 6,2%
+ 219,6%
+ 10,5%
- 2,9%
+ 22,4%
+ 274,0%
1.109
-510
599
-496
1.103
-484
618
-509
+ 0,6%
+ 5,4%
- 3,2%
- 2,4%
+ 1,4%
+ 6,5%
- 2,5%
- 0,3%
1.323
-609
714
-215
908
740
2.026
1.602
- 55,2%
- 53,8%
- 50,0%
- 48,5%
80
61
106
85
- 24,6%
- 28,0%
- 31,6%
- 33,7%
488
370
1. A cambi costanti.
(milioni di €)
Stato Patrimoniale
CONSISTENZE AL
CENTRAL EASTERN EUROPE
Totale crediti
di cui clientela
Raccolta da clientela (incluso titoli)
Totale RWA
RWA per rischio di credito
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
70.116
58.083
50.575
69.598
61.053
71.413
58.201
50.608
68.391
60.337
74.872
62.145
50.100
76.073
66.953
-4.756
-4.061
475
-6.475
-5.900
- 6,4%
- 6,5%
+ 0,9%
- 8,5%
- 8,8%
2009
2008
ASSOLUTA
%
46
6.671
0,69%
6,40%
42,3%
2,87%
18,5%
767
6.692
11,46%
6,32%
47,0%
0,90%
21,0%
-721
-21
n.s.
7pb
-472pb
197pb
-245pb
- 94,0%
- 0,3%
Principali Indicatori
ESERCIZIO
CENTRAL EASTERN EUROPE
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
Margine Intermediazione/RWA (media)
Cost/income
Costo del rischio
Tax rate
VARIAZIONE
Personale
DATI AL
CENTRAL EASTERN EUROPE
Dipendenti (numero "Full time equivalent") gruppo KFS 100%
Dipendenti (numero "Full time equivalent") gruppo KFS proporzionale
76
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
52.337
42.580
52.771
42.906
56.066
45.884
-3.729
-3.304
- 6,7%
- 7,2%
Il relativo rallentamento della crescita dei volumi e dei ricavi dovuto
alla congiuntura negativa è stato compensato molto rapidamente ed
efficacemente da una rigorosa politica di contenimento dei costi: nel
2009 i costi operativi sono stati pari a 1.949 milioni, diminuendo
del 2,9% a cambi costanti e addirittura del 12,3% a cambi correnti,
malgrado l’impatto derivante dal piano di ampliamento della rete
distributiva attuato nel 2008. Il contenimento dei costi è quindi
migliorato ulteriormente in modo considerevole come evidenziato
dall’evoluzione del cost/income ratio, che nel 2009 è sceso al
42,3% rispetto al 47,0% dell’anno precedente.
A seguito delle condizioni di mercato avverse e, di conseguenza,
della politica ancora più prudente sugli accantonamenti, gli
accantonamenti al fondo rischi su crediti sono stati aumentati nel
2009 e portati a 1.718 milioni, tre volte in più rispetto all’importo
contabilizzato nel 2008. Il costo del rischio (calcolato come
percentuale sui volumi medi di credito) è quindi salito al 2,87%
rispetto allo 0,90% dell’anno precedente.
Visti i maggiori accantonamenti per i rischi di credito e i minori
profitti e perdite da investimenti rispetto all’anno precedente (che
comprendevano il ricavato dalla vendita di alcune filiali), l’utile netto
di 740 milioni della CEE nel 2009 si è praticamente dimezzato
rispetto a quello dello scorso anno, ma rappresenta comunque
un’ottima performance in un clima economico così difficile.
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2009
Nel 2009 le iniziative complessive del Corporate Banking
dell’area CEE hanno incluso progetti comuni con la divisione Risk
Management, compreso un programma specifico per assistere i
clienti nella valutazione delle loro esigenze di liquidità. In questo
contesto, le banche CEE hanno portato avanti un piano d’azione
personalizzato per aiutare tali clienti corporate a far fronte alla
congiuntura negativa. Inoltre, in risposta all’aggravarsi dello scenario
economico, è stato varato un progetto per una gestione più proattiva
delle esposizioni creditizie verso la clientela corporate nei paesi CEE
finalizzata a ottimizzare ulteriormente il processo di monitoraggio del
rischio di credito.
Dopo l’implementazione della linea di prodotti Global Transaction
Banking (GTB) nella divisione CEE nel 2008, i risultati nel 2009 sono
stati positivi, con un trend in crescita rispetto al 2008 nonostante le
difficoltà economiche. L’integrazione tra le unità locali di Corporate
Banking e le unità GTB ha portato a un miglioramento dei servizi e a
una gamma più ampia di prodotti per i nostri clienti.
Nel segmento delle attività bancarie retail della regione CEE,
una delle attività principali è stata quella di garantire la stabilità dei
depositi, che sono addirittura aumentati nonostante l’agguerrita
concorrenza da parte delle altre banche e della minore disponibilità
di fondi dei clienti nel difficile scenario economico che ha dominato
il 2009. Per quanto riguarda il segmento del credito, l’approccio
prudente al rischio dettato dal difficile contesto economico ha
determinato una lieve riduzione degli impieghi.
Tra le altre iniziative figurano i piani d’azione riguardanti il
miglioramento dell’efficacia e della produttività della forza vendita,
nonché una migrazione più marcata verso i canali di distribuzione
diretta. Complessivamente, l’approccio di UniCredit incentrato sulla
clientela ha dimostrato di essere fondamentale per la fidelizzazione
dei clienti.
Oltre ai sondaggi per valutare la soddisfazione dei clienti corporate
e retail condotti alla fine del 2008, nel 2009 le banche CEE hanno
messo a punto piani di intervento specifici aventi come obiettivo
quello di migliorare gli attuali livelli di customer satisfaction e che
puntano soprattutto a consolidare il rapporto tra cliente e banca e a
introdurre prodotti e servizi ancora più a misura delle esigenze dei
clienti. Si è posta attenzione soprattutto a migliorare la soddisfazione
riguardo ai servizi elettronici bancari completando l’implementazione
di “Group Web Solution” (web banking technology) in tre nuovi
paesi, portando cosi’ a otto il totale dei paesi del network in cui tali
tecnologie sono utilizzate. Sono inoltre state intraprese azioni per la
riduzione dei tempi di risposta relativi alle richieste di prestito. Infine,
per migliorare l’efficienza del complaint management, sono stati
introdotti monitoraggi periodici dei reclami presentati della clientela.
Sono stati fatti sforzi specifici per fornire ai clienti informazioni
proattive, così da supportarli nei periodi di turbolenza economica.
Un progetto importante nell’ambito dei GBS nella regione CEE è
stato il Programma di divisionalizzazione lanciato nell’aprile 2009 e
che è in corso di graduale attuazione in Romania, nella Repubblica
Ceca, in Ungheria, Croazia, Bulgaria e Russia. Il Programma di
divisionalizzazione nell’area CEE pone l’accento sulla centralità del
cliente, sull’efficienza e sulla delega dell’autorità. L’approccio del
programma è rigorosamente a valore aggiunto, il nuovo modello del
Gruppo sarà implementato nei singoli paesi dell’area CEE tenendo
conto delle condizioni locali. La centralità del cliente è il principio
più importante alla base del processo di divisionalizzazione e si
riferisce alla totale attenzione riservata al cliente con lo scopo di
massimizzare sia la sua soddisfazione che il valore a lungo termine
della sua relazione con la banca. L’efficienza è il secondo principio
di questo stesso processo e in pratica si traduce nella creazione
di una struttura organizzativa più snella e nella razionalizzazione
dei processi chiave. Per sfruttare il valore generato dal programma
di divisionalizzazione nell’area CEE, quest’ultimo va implementato
unitamente ad altri progetti aziendali e operativi attualmente in
corso.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
77
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)
Nell’ambito del programma di riduzione dei costi nel 2009 sono
stati individuati importanti opportunità di risparmio nell’area
informatica, in quella immobiliare e nei processi di back-office.
Efficienze sostenibili invece di riduzioni di costi, con l’ulteriore
vantaggio dell’implementazione delle strategie del Gruppo UniCredit
(ad es. centralizzazione locale delle attività di back-office),
forniranno ulteriori margini di miglioramento nell’assistenza alla
clientela.
Sono stati implementati nuovi sistemi ICT in Kazakistan e in
Russia che supporteranno l’ulteriore crescita delle attività e
dell’assistenza alla clientela. Sono stati portati avanti diversi
programmi di riorganizzazione nei singoli paesi, come ad esempio
la riorganizzazione della banca in Ucraina (il Programma macro
regionale, il consolidamento di 27 regioni in 7 macro regioni), la
riorganizzazione dei processi di rischio del credito retail in Romania e
la centralizzazione delle procedure di elaborazione dei pagamenti in
Bulgaria e Slovacchia.
Nel corso del 2009 la funzione Human Resources per l’area CEE ha
attuato miglioramenti sul fronte della leadership pipeline, realizzando
un percorso maggiormente strutturato per i talenti e i manager
dell’area CEE e dell’intero Gruppo, attraverso l’incentivazione dei
trasferimenti ad altre competence o business line e l’incremento
della visibilità e delle opportunità di carriera per i giovani più
promettenti.
È stata inoltre dedicata particolare attenzione al miglioramento
delle opportunità formative, compresa la formazione in materia di
leadership conformemente alle best practice del Gruppo UniCredit,
realizzata attraverso la promozione nei paesi CEE dei seminari
sulla leadership a cura di UniManagement, nonché attraverso il
miglioramento delle competenze tecniche, di change management e
coaching.
Turchia
Nel difficile contesto di mercato del 2009, Koc Financial Services
è riuscita comunque a conseguire una buona redditività grazie alla
solida crescita dei ricavi (+29,5% a tassi di cambio costanti) e al
contenimento dei costi(2,2% a tassi di cambio costanti), alla gestione
proattiva del rischio creditizio e alla focalizzazione sull’innovazione,
raggiungendo una crescita annua dell’utile di 17,1%, soprattutto
grazie alla brillante performance di Yapi Kredi Bank, la sua controllata
principale.
Yapi Kredi Bank ha conseguito un RoE del 22,3%, in linea con
gli standard locali, un risultato reso possibile sia dalla buona
performance dei ricavi, sia dal rigoroso controllo dei costi. Il cost/
income ratio è migliorato di 12 punti percentuali nel corso del 2008,
ed è sceso dal 53,3% del 2008 al 41,3% del 2009. La banca ha
anche mantenuto le sue ampie riserve di liquidità e la sua posizione
78
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
di finanziamento nel 2009 con un rapporto tra depositi e prestiti
ampiamente sotto il 100%. Al 4° posto nel settore bancario privato
in termini di attività totali, la banca è leader di mercato nelle carte di
credito per quanto riguarda il numero di carte di credito emesse e le
attività di leasing.
A causa del peggioramento della qualità degli asset causato
alle sfavorevoli condizioni macroeconomiche, Yapi Kredi Bank ha
intrapreso diverse iniziative quali il miglioramento dell’infrastruttura
del credito e la ristrutturazione proattiva per aumentare gli incassi e
sostenere i clienti in temporanea difficoltà.
Nonostante le avverse condizioni di mercato, Yapi Kredi Bank ha
continuato a investire in aree strategiche così da poter disporre di
un posizionamento ottimale per la crescita attraverso miglioramenti
delle infrastrutture, dell’efficienza e della produttività commerciale.
Nel 2009 uno dei provvedimenti strategici più importanti è stata la
riorganizzazione della struttura interna finalizzata al miglioramento
della qualità dell’assistenza alla clientela e all’aumento dell’efficienza
attraverso un’ottimizzazione delle sinergie tra unità (retail banking
che comprende carte di credito, servizi bancari ai clienti individuali
e alle PMI, corporate, commercial e private banking) e servizi
di gestione del risparmio (asset management, intermediazione,
leasing, factoring e attività bancarie internazionali). Nel 2009
sono stati varati altri importanti progetti strategici e iniziative che
comprendono il miglioramento del CRM (Customer Relationship
Management), gli investimenti nel MIS (Management Information
Systems), la migrazione delle attività relative alle carte di credito
e delle applicazioni relative alla gestione del rischio di credito e il
rafforzamento delle attività nel settore bancassurance.
All’inizio del 2009 il piano di ampliamento delle filiali, varato nel
luglio 2007, è stato temporaneamente sospeso per via della crisi
globale. Yapi Kredi ha rivolto la propria attenzione all’ottimizzazione
della rete delle filiali attraverso la delocalizzazione, il rinnovamento
e l’ampliamento di 75 filiali con lo scopo di migliorare la qualità
dell’assistenza e la customer satisfaction. La banca ha riconfermato
la sua forte posizione sul mercato grazie alla sua rete di filiali, quarta
per dimensioni in Turchia, ai suoi 2.347 sportelli automatici e ai
7,6 milioni di carte di credito emesse.
Yapi Kredi ha anche sfruttato i suoi canali alternativi per offrire una
migliore assistenza alla clientela. Alla fine del 2009, la quota di
canali alternativi nell’ambito delle transazioni bancarie totali era salita
al 75% (69% nel 2008). La banca ha intensificato ulteriormente i
suoi sforzi per migliorare la soddisfazione e la fiducia dei clienti nel
tentativo di rafforzare i rapporti con loro, soprattutto in un contesto
di mercato così difficile. Nel 2009, attraverso sofisticati sistemi di
monitoraggio della customer satisfaction, 12.000 clienti interni e
70.000 clienti esterni hanno partecipato a un sondaggio volto a
capire, misurare e verificare il livello di soddisfazione e le aspettative
dei clienti.
Visto che il coinvolgimento dei dipendenti è ritenuto un elemento
fondamentale per la customer satisfaction, nel 2009 Yapi Kredi
ha portato avanti i suoi sforzi per migliorare la soddisfazione dei
dipendenti e ha effettuato investimenti finalizzati ad aumentare le loro
qualifiche, così da fornire alla clientela un’assistenza di eccellente
qualità.
Yapi Kredi ha ulteriormente rafforzato la propira posizione di banca
innovatrice lanciando nuovi prodotti e servizi studiati per soddisfare
le diverse esigenze della sua ampia clientela, tra cui pacchetti di
prodotti e di servizi che offrono vantaggi su misura per le PMI,
richieste di prestiti ad alta velocità per tutti i clienti retail attraverso
SMS o Internet, una nuova carta di credito dedicata ai clienti
che viaggiano di frequente e che offre loro vantaggi e campagne
privilegiate, oltre a sportelli automatici progettati appositamente per
i clienti disabili - la prima banca turca a offrire questo servizio - e
molti altri ancora.
Il 2009 è stato un anno ricco di sfide, ma gli sforzi fatti da Yapi Kredi
per offrire l’eccellenza nel settore bancario sono stati apprezzati e
hanno ricevuto numerosi riconoscimenti assegnati da prestigiose
istituzioni. Nel 2009 Yapi Kredi ha ricevuto otto premi. Nel frattempo
anche il suo programma di carte di credito con il brand World ha
ottenuto ottime valutazioni e ha ricevuto molti riconoscimenti nel
settore.
Russia
ZAO UniCredit Bank è una delle principali banche universali russe in
termini di qualità del servizio, redditività ed efficienza.
Al 31 dicembre 2009 le attività totali ammontavano a 482 miliardi
di RUR e il patrimonio netto a 60 miliardi di RUR. Con una quota di
mercato di circa l’1,9% (al novembre 2009) la banca è tra i dieci
maggiori istituti di credito del paese per attività totali.
Nonostante il difficile contesto macroeconomico, la banca ha
ulteriormente ampliato la sua clientela e ha concluso nel corso del
2009 il suo programma di espansione regionale aprendo altre 28
filiali. Attualmente l’istituto vanta una rete distributiva composta da
111 filiali a livello nazionale e un ufficio di rappresentanza a Minsk,
in Bielorussia, con un parco clienti formato da oltre 710.000 privati e
PMI, e da circa 5.000 clienti corporate.
Per far fronte alla difficile situazione di mercato, la banca ha
rafforzato il suo focus sugli adeguati livelli di capitalizzazione e
liquidità e ha posto una forte enfasi su una rigorosa gestione dei
costi e sulla qualità dell’attivo. Grazie a questi provvedimenti, il
2009 è stato un anno di grande successi per Zao UniCredit Bank.
In virtù degli sforzi commerciali focalizzati, i ricavi hanno quasi
raggiunto il livello record dello scorso anno (- 2% su base annua
a cambi costanti). La riduzione degli interessi attivi causata da una
diminuzione degli impieghi è stata compensata dai flussi più elevati
di commissioni e dai forti incrementi dell’attività di negoziazione
che ha beneficiato dalla più intensa volatilità sui mercati. Le misure
complessive di contenimento dei costi si sono dimostrate efficaci
e quindi il cost/income ratio è stato pari solamente al 33%. Per via
dell’approccio molto prudente nei confronti degli accantonamenti al
fondo rischi, le rettifiche nette su crediti e accantonamenti sono più
che triplicate.
A causa della crisi, nel corso dell’esercizio in oggetto le attività totali
sono scese di quasi il 20% a tassi di cambio costanti per via di una
contrazione degli impieghi retail e corporate. La banca, grazie alla
decisione di puntare sui depositi, è riuscita a mantenere un buon
posizionamento riguardo ai finanziamenti con un rapporto tra depositi
e prestiti del 121%.
Il corporate banking rimane l’attività strategica della banca sia in
termini di ricavi che di volumi, anche se nel corso dell’anno gli
impieghi sono diminuiti a causa della recessione economica. Gli
impieghi lordi sono quindi scesi a 286 miliardi di RUR (- 5%). Per
quanto riguarda le passività, la banca è riuscita brillantemente
ad aumentare la base delle raccolte di oltre l’11% portandola a
218 miliardi di RUR. Per far fronte al difficile contesto operativo,
nel 2009 grande attenzione è stata rivolta al rischio di credito e
al mantenimento di rapporti chiave, nonché al potenziamento dei
rapporti con le blue chip locali e le multinazionali. Grande importanza
è stata data anche al rischio non-cash e al transactional business.
Nel retail banking, nonostante la difficile situazione nel segmento
degli impieghi, la banca è riuscita a completare con successo il suo
programma di ampliamento e ad aumentare il numero delle filiali, ora
giunte a 97, sul territorio della Federazione Russa. Sebbene nel 2009
il portafoglio complessivo dei crediti retail sia diminuito, i depositi
dei clienti sono aumentati considerevolmente. La banca ha inoltre
continuato a sviluppare i prodotti a contenuto commissionale, come i
servizi per gli stipendi e le carte di credito: il numero di carte emesse
è salito a 540.000.
Croazia
Nonostante il difficile contesto di mercato dovuto alla recessione,
lo Zagrebačka Banka Group (ZABA Group) ha dimostrato di avere
basi molto solide, riconfermando la sua posizione di leadership sul
mercato, la bontà del suo sistema di frachising e l’ottima capacità di
generare reddito, e ha inoltre beneficiato del suo business model ben
diversificato di banca universale.
I ricavi complessivi sono saliti del 2% rispetto al 2008. Questo dato,
unitamente a un calo dell’8,4% dei costi operativi, ha determinato
una crescita del 14,3% su basa annua del risultato di gestione a
cambi costanti e a un miglioramento del rapporto tra costi e ricavi
(48,4%). Tale performance è stata il frutto di un’efficace gestione
dei costi e di un rapido passaggio a impieghi selettivi finalizzati ad
aumentare la liquidità nel settore pubblico e ad attenuare l’impatto
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
79
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)
del ciclo recessivo per i clienti large corporate, cercando di evitare il
rapido deterioramento della qualità degli attivi. L’utile netto è sceso
del 19,6% a cambi costanti per via del notevole aumento delle
rettifiche nette su crediti e accantonamenti.
ZABA Group è leader di mercato in Croazia in termini di capitale e di
attività totali, e vanta la maggior quota di mercato anche nei crediti
verso la clientela, nei depositi e nella raccolta gestita. Ha inoltre un
parco clienti formato da 1,5 milioni di persone.
Nel 2009, al fine di rafforzare la sua presenza regionale nel settore
retail, la Banca ha aperto sette nuove filiali retail e un private corner.
I depositi totali dei singoli clienti hanno raggiunto i 5 miliardi
(+2,3% su base annua), favoriti dalla crescita dei depositi a termine
(+ 8,8% su base annua), grazie soprattutto all’ampia offerta di
prodotti di risparmio integrata da nuovi modelli in grado di soddisfare
le esigenze dei clienti. I crediti totali verso i singoli clienti sono stati
pari a 3,9 miliardi. Più della metà dell‘intero portafoglio crediti è
costituito da mutui abitativi. Zagrebačka Banka è leader di mercato
nei servizi per le piccole imprese grazie a una rete di 47 business
center.
Nonostante il brusco calo dell’attività economica, delle esportazioni
e delle importazioni, e la scarsa liquidità delle imprese, Zagrebačka
Banka ha conseguito ottimi risultati e ha riaffermato la sua posizione
dominante nell’ambito del corporate banking. I prestiti totali ai clienti
societari sono passati dai 3,6 miliardi alla fine del 2008 ai 4 miliardi
alla fine del 2009, mentre nello stesso periodo i depositi si sono
assestati a 2 miliardi, con un incremento di oltre il 4% rispetto alla
fine del 2008.
Nel 2009, grazie all’aumento della quota di mercato dal 24,1% al
25,6% nei prestiti e dal 22,4% al 24,3% nei depositi, la banca ha
conseguito una crescita equilibrata nel corporate banking, anche
in termini di servizi bancari, fornendo un contributo significativo al
risultato totale. La banca ha rafforzato ulteriormente i rapporti sia
con il settore pubblico (tramite un significativo supporto finanziario
al governo e al settore pubblico nel suo insieme) sia con il settore
privato (medie e grandi imprese e multinazionali).
La sua posizione dominante quale fornitore di servizi locali di
investment banking è stata confermata dal riconoscimento
assegnatole da Euromoney quale “Migliore banca d’investimento
in Croazia nel 2009”. Tra le transazioni effettuate nel segmento dei
mercati dei capitali figurano importanti emissioni obbligazionarie,
compresa l’emissione di eurobond per la Repubblica croata, in cui
per la prima volta il governo croato ha affidato a una banca croata
il ruolo di banca capofila in un’operazione di simile importanza e
dimensione al di fuori della Croazia.
Nel segmento Corporate Finance, nel 2009 la banca ha svolto
anche il ruolo di consulente sell-side per il proprietario della Getro,
80
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
assistendolo nella vendita degli omonimi punti vendita. Inoltre la
Banca ha svolto un ruolo di primo piano in numerose transazioni
importanti e si è posizionata tra i principali istituti di credito della
regione, svolgendo anche il ruolo di consulente sell-side per il
governo del Montenegro e dell’Albania in importanti progetti di
privatizzazione. Inoltre, gli addetti alla vendita dei titoli di Stato
stanno svolgendo un ruolo attivo nella consulenza sulla tutela
dai rischi dei vari mercati per i clienti corporate. Di conseguenza
si è registrato un notevole aumento delle vendite di prodotti
derivati, soprattutto degli strumenti di copertura dei rischi sui tassi
d’interesse. Nel 2009 la Banca ha introdotto sul web una piattaforma
di intemediazione azionaria per i clienti retail, gettando così delle
ottime basi per aumentare la propria quota di mercato nel segmento
dell’intermediazione.
Altri paesi
UniCredit Czech Republic, la quarta banca più grande del paese,
è riuscita a uscire indenne dalla crisi del 2009 grazie alla propria
focalizzazione sulla creazione del valore e alle sue capacità di
autofinanziamento. Nel 2009 la banca ha mantenuto la sua posizione
di leadership nel segmento Corporate sfruttando l’approccio del
gruppo nei confronti delle multinazionali e della clientela cross
border. I mercati internazionali hanno contribuito in modo significativo
ai ricavi della banca utilizzando le future opportunità di mercato nel
settore dei cambi, degli interessi e delle operazioni sul credito. Nel
settore retail, la banca ha continuato a seguire la sua strategia nei
confronti dei clienti facoltosi e delle piccole imprese.
Il 2009 è stato un anno impegnativo per UniCredit Bank Slovakia.
I risultati della banca hanno risentito non solo della recessione
economica mondiale e dell’adozione dell’euro il 1° gennaio 2009, ma
anche dell’applicazione delle nuove norme SEPA. La diminuzione dei
ricavi è stata in parte compensata dai nuovi prodotti, da una politica
sui margini ancora più rigorosa e dall’adozione di procedure migliori.
Vista la recessione economica, UniCredit Bank Hungary si è
preoccupata soprattutto di generare depositi, e quindi il rapporto
prestiti/depositi è sceso al di sotto del 100% rispetto al 137%
dell’anno precedente. I ricavi eccellenti e la sovraperformance del
segmento business, unitamente a una rigorosa gestione dei costi,
hanno reso possibile un incremento del 27% del margine operativo
lordo su base annua a tassi di cambio costanti. Gli accantonamenti al
fondo rischi su crediti considerevolmente più alti e i ricavi una tantum
sulla vendita delle azioni alla borsa valori di Budapest nel 2008
hanno determinato un calo annuo del 47% degli utili al lordo delle
imposte. L’efficienza è rimasta un impegno prioritario della banca,
come conferma l’eccellente rapporto tra costi e ricavi del 44%.
Anche in Slovenia i risultati di UniCredit hanno risentito del contesto
negativo. I ricavi sono stati leggermente superiori a quelli del 2008,
ma anche i costi sono saliti per via dei maggiori ammortamenti
derivanti dall’ampliamento delle filiali nel 2008. L’utile di gestione è
rimasto allo stesso livello dello scorso anno, ma un aumento marcato
delle rettifiche nette su crediti e accantonamenti ha determinato un
utile al lordo delle imposte di 11 milioni, dimezzando il valore su base
annua.
In Bosnia ed Erzegovina UniCredit è uno dei gruppi bancari
leader di mercato ed è presente con due banche. Nel complesso,
nonostante il difficile clima economico, i ricavi hanno raggiunto quasi
i livelli del 2008, e grazie alla rigorosa gestione dei costi, le spese
sono diminuite del 3%. UniCredit Bank d.d., con sede a Mostar, è
una delle banche più grandi del paese e attualmente dispone di una
rete di 96 filiali. La presenza del Gruppo nel paese è integrata da
UniCredit Bank a.d. Banja Luka. Insieme le banche hanno un parco
clienti di oltre un milione di persone in Bosnia ed Erzegovina.
UniCredit Bank Serbia ha ulteriormente migliorato la sua posizione,
raggiungendo una quota di mercato del 6%. A cambi costanti la
banca è riuscita a raggiungere il medesimo risultato del 2008
nonostante gli accantonamenti più elevati al fondo rischi su crediti,
sovraperformando nettamente rispetto al mercato dove gli utili sono
stati inferiori del 60% rispetto al 2008. Anche il rapporto tra depositi
e prestiti e il rapporto tra costi e ricavi sono migliorati nonostante
l’impatto dell’apertura di 22 filiali nel 2008.
Anche in Romania la recessione nel 2009 ha avuto delle
ripercussioni sul settore bancario. UniCredit Tiriac ha diminuito
considerevolmente dalla fine del 2008 a inizio anno il suo
indebitamento riducendo il rapporto prestiti-depositi dal 140% al
108% con un aumento del 23% dei depositi dei clienti. La banca ha
registrato una crescita del 14% dell’utile operativo, raggiungendo i
651 milioni di RON (152 milioni) grazie all’aumento del 9% dei ricavi
e all’incremento delle spese operative di poco inferiore al 4%. Questo
dato comprende anche l’impatto dell’apertura di oltre 100 filiali nel
2008; la banca ha chiuso l’esercizio con 241 filiali. Ciò nonostante,
l’efficienza è migliorata ulteriormente, arrivando sotto il 48% rispetto
al 50% dello scorso anno a seguito delle misure di ottimizzazione e
di consolidamento. Il numero dei dipendenti è diminuito a fine anno
sotto quota 3.000 (- 8%) a seguito del turnover naturale che si è
normalizzato al di sotto dell’8%. L’utile netto ha raggiunto 335 milioni
di RON (78 milioni di euro), un risultato inferiore del 7% rispetto
al 2008, ma comunque eccellente sul mercato locale alla luce del
contesto di crisi.
UniCredit Bulbank è la più grande banca in Bulgaria e serve oltre
1,1 milioni di clienti. Agendo da banca universale, UniCredit Bulbank
offre una diversificata gamma di prodotto a clienti retail, affluent,
corporate e istituzionali attraverso sia una rete tradizionale di sportelli
sia attraverso canali alternativi ma sempre più diffusi come i servizi
bancari elettronici e via cellulare. Sfruttando la sua posizione, la
banca ha assicurato la sua leadership di mercato durante il difficile
anno 2009 incrementando di 42pb la sua quota di mercato per
totale attivo raggiungendo il 16,3% e di 40pb quella della raccolta
dalla clientela raggiungendo il 14,8%. L’incremento delle quote di
mercato e’ andato di pari passo con l’ottimizzazione della rete delle
filiali, che ha portato a una riduzione del numero di sportelli da 260
a 234. Nonostante la crescita dei volumi nel 2009 (depositi dalla
clientela +6,5% annuo e impieghi netti alla clientela +1,9% annuo,
con dati di fine periodo), il margine di interesse non ha raggiunto
i livelli del 2008 a causa del decremento sfavorevole dei tassi di
interesse nel mercato e alla grande concorrenza sulla raccolta
verificatasi nel settore. Il rallentamento dell’economia e’ stato visibile
anche nell’ammontare delle commissioni a causa del minor numero
di transazioni, portando i ricavi a un ammontare di 291 milioni,
piu’ basso del 5,3% rispetto al 2008, e comunque parzialmente
compensati dalla riduzione di 6,8% dei costi operativi che
ammontano a 125 milioni. La performance di UniCredit Bulbank nel
2009 e’ stata influenzata anche dall’aumento degli accantonamenti
al fondo rischi su crediti (-64 milioni contro i -26 milioni del 2008),
anche se con un impatto minore ripetto all’andamento totale del
settore bancario, portando l’utile netto della banca a 103 milioni, il
31% annuo in meno rispetto al 2008.
Il 2009 è stato un anno molto difficile per i tre Stati baltici, Estonia,
Lettonia e Lituania, e il loro sistema bancario è stato colpito
pesantemente dalla crisi. In questa situazione economicamente
complessa, “UniCredit Bank” ha continuato a fornire ai suoi clienti
una gamma completa di servizi di corporate banking alle imprese.
La strategia sul rischio della Banca è stata allineata alla politica
sul rischio del Gruppo che prevede limiti rigorosi al finanziamento
di immobili commerciali. La banca ha anche conseguito un’ottima
crescita del portafoglio depositi (+ 112%).
Sul mercato ucraino, Ukrsotsbank è la sesta maggior banca. Alla
fine del 2009 Ukrsotsbank deteneva una quota di mercato del 5,5%
nell’attività di concessione dei prestiti e del 3,5% nei depositi. Alla
luce della difficile situazione del mercato finanziario ucraino nel
2009, Ukrsotsbank ha preso una serie di misure essenziali, come
quella di rivedere la strategia commerciale concentrandosi sulla
raccolta dei depositi dei clienti e sulla limitazione dei nuovi prestiti
solo ai clienti con un ottimo track record creditizio, aumentando
inoltre l’efficienza con provvedimenti volti a tagliare i costi come
la trasformazione della rete delle filiali, riducendo le 27 regioni
in 7 macroregioni e aumentando il capitale della banca di 0,5
miliardi di hryvnia portandolo a 2,27 miliardi di hryvnia. Grazie a
questi provvedimenti, la banca ha conseguito un margine operativo
lordo che si è assestato sugli stessi livelli del 2008, mentre gli
utili ante imposte sono scesi a 22 milioni in gran parte per via
degli accantonamenti al fondo rischi su crediti che sono più che
raddoppiati su base annua.
Nel settore retail, grande attenzione è stata rivolta
all’implementazione del business model di UniCredit Group, ed è
stata realizzata con successo la segmentazione dei clienti in Mass
Market, Affluent e Private Banking. La creazione delle macroregioni
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
81
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Central Eastern Europe (CEE) (SEGUE)
ha determinato un notevole miglioramento della qualità del servizio
perché le funzioni di back-office sono state centralizzate e la
rete si è concentrata maggioramente sui compiti di front-office,
consentendo allo staff commerciale di dedicare maggior tempo
all’interazione con i clienti. La divisione Corporate ha implementato
requisiti più severi per l’erogazione di nuovi crediti a seguito del
contesto economico più rischioso, visto che l’Ucraina è stata
fortemente colpita dalla crisi.
Nel Kazakistan, i risultati di ATF Bank sono stati erosi dalla crisi
economica. Con un aumento dei ricavi del 7% a tassi di cambio
costanti in un difficile clima economico e una notevole riduzione
dei costi, la banca ha generato un utile operativo lordo superiore
del 21% a tassi di cambio costanti a quello del 2008. La banca
ha quindi dimostrato una grande efficienza operativa, con un cost/
income ratio inferiore al 30%. Tuttavia, in un mercato bancario
dove le sofferenze hanno raggiunto livelli straordinariamente
elevati, anche ATFBank ha registrato accantonamenti al fondo rischi
su crediti piu’ di quattro volte superiori a quelli del 2008 a causa
della crisi generalizzata e, in parte, al default di alcuni importanti
clienti aziendali. Nel 2009 la banca ha quindi riportato perdite
significative.
ATFBank è riuscita brillantemente ad aumentare la base della
raccolta di piu del 40%, in particolare nel segmento Retail,
raggiungendo così una quota di mercato intorno al 14%. Il settore
carte di credito è cresciuto grazie alla focalizzazione sui piani
retributivi per i dipendenti delle PMI e per i clienti corporate; a
fine 2009 le carte di credito attive erano 159.300. Fra le attività
promosse nel segmento Corporate figurano una ristrutturazione della
rete delle filiali con la costituzione di 5 centri regionali corporate e la
campagna “Deposit generation” che ha avuto grande successo.
Outlook 2010
Sebbene le economie di molti paesi CEE mostrino i primi segni di
ripresa, nel 2010 la crisi finanziaria continuerà ad avere ripercussioni
sull’economia reale e sul settore bancario. Le banche UniCredit
nell’area CEE intendono seguire un percorso selettivo di crescita
utilizzando un approccio differenziato vista la situazione eterogenea
dei diversi paesi della regione. Nel complesso, dato l’immutato
impegno di UniCredit Group nei confronti della regione CEE, il Gruppo
è pronto a cogliere le opportunità di crescita esistenti e a continuare
a fornire una gamma completa di prodotti bancari e servizi ai clienti
di tutta la regione. Questo approccio prevede l’apertura di fino a 100
nuove filiali focalizzate sulle specifiche opportunità di crescita dei
singoli paesi.
Ulteriori interventi volti all’incremento dei ricavi riguarderanno
le iniziative di miglioramentio della soddisfazione della clientela,
attraverso la semplificazione di processi e procedure, secondo
l’approccio del Gruppo UniCredit fondato sulla centralità del cliente.
Il Gruppo intende inoltre ottimizzare la rete di vendita, migliorandone
così l’efficacia, oltre che incrementare le attività di cross-selling,
compresa la realizzazione di nuovi pacchetti di prodotti.
Nell’attuale contesto economico caratterizzato da una volatilità
persistente, l’attività di risk management rimarrà uno dei punti di
maggior attenzione, con particolare riferimento al monitoraggio
del rischio e alla qualità dell’attivo. Le banche dei paesi CEE
continueranno a perseguire una politica creditizia di tipo prudenziale
e nel corso del 2010 saranno introdotti miglioramenti nei processi
di gestione del rischio di credito, con l’obiettivo di migliorare la
qualità del portafoglio crediti, riducendo contestualmente i casi di
inadempienza e migliorando il servizio offerto alla clientela, grazie alla
riduzione delle tempistiche di delibera ed erogazione dei crediti.
Le banche dei paesi CEE perseguiranno inoltre il miglioramento
dell’efficienza e delle sinergie organizzative, attraverso la
semplificazione dei processi e l’introduzione di programmi di
efficienza incentrati sulle funzioni di back office in tutta l’area CEE.
82
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Poland’s Markets
Introduzione
IN BREVE
Composizione del margine di intermediazione (milioni di %)
Altrii oneri
e proventi
roventi
207
07
Interessi netti
Interes
8895
9
Margine di intermediazione/RWA
+7,1%
Cost/Income
+52,2%
Dipendenti
Commissioni
ni nettee
531
20.270
La Business Unit di Poland’s Markets gestisce le attività del Gruppo UniCredit in Polonia e di OJSC UniCredit Bank in Ucraina.
In Polonia Bank Pekao S.A. è tra le prime banche in termini di totale attivo (quota di mercato del 12,0% al 31 dicembre 2009),
prestiti alla clientela e attività gestite.
La banca è presente sull’intero territorio con una rete di 1028 filiali, ha una presenza capillare in tutte le principali città del paese
e la più estesa rete di sportelli automatici insieme a Euronet (oltre 4.000 ATM di cui 1854 di proprietà della banca e a disposizione
gratuita della clientela di UCG) offrendo ai clienti una totale flessibilità e un facile accesso ai canali bancari in tutto il paese.
Bank Pekao S.A. controlla il 100% di OJSC UniCredit Bank in Ucraina che detiene una quota di mercato di circa l’1% in termini di
attivi e prestiti. Il Corporate Banking e la Custodia titoli costituiscono le attività strategiche di UniCredit Bank e contribuiscono ai
ricavi totali per circa il 67%. La banca dispone di una rete di 61 filiali.
Performance finanziaria
Al 31 dicembre 2009 la Business Unit di Poland’s Markets registrava
utili per 559 milioni, con una contrazione del 24,0% su base annua
a cambi costanti.
Il margine di intermediazione nel 2009 è stato di 1.634 milioni,
con un calo del 7,3% su base annua a cambi costanti. Il risultato
comprende:
• il margine d’interesse su base annua nel 2009 pari a 895 milioni
(- 15,5%) a cambi costanti, imputabile soprattutto alla dinamica
dei tassi d’interesse più bassi.
• ricavi da intermediazione in incremento, raggiungendo di 738
milioni (+ 5,2%) su base annua a cambi costanti, riconducibile
soprattutto ai maggiori ricavi da SWAP e ad altri utili da trading.
I costi operativi (compresi quelli per l’ integrazione) sono rimasti
sotto stretto controllo e sono scesi del 0,4% su base annua. Alla fine
del 2009 il cost/income ratio si è attestato al 52,2%, influenzato
soprattutto dalle pressioni negative sui ricavi che sono state
parzialmente compensate dal programma di contenimento dei costi.
A fine dicembre 2009 i prestiti alla clientela di Poland’s Markets
ammontavano a 19,4 miliardi, con una flessione del 2,6% rispetto
al 31 dicembre 2008 a cambi costanti. La raccolta della clientela
(compresi i titoli in emissione) si è attestata a 24,1 miliardi, con un
incremento del 7,8% nel periodo considerato.
A fine dicembre 2009 il numero totale di dipendenti era di 20.270
(FTE), ovvero 1.136 unità in meno rispetto al dicembre 2008,
risultato ottenuto senza ricorrere a programmi di riduzione forzata.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
83
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Poland’s Markets (SEGUE)
(milioni di €)
Conto Economico
ESERCIZIO
POLAND’S MARKETS
Margine di intermediazione
Costi operativi
Risultato di gestione
Rettifiche nette su crediti
Utile lordo operatività
corrente
Utile (perdita) del periodo
VARIAZIONE
2009
VARIAZIONE % SU 3° TRIM ‘09
2008
2009
2008
EFFETTIVA
NORMALIZZATA 1
4° TRIM
3° TRIM
EFFETTIVA
NORMALIZZATA 1
4° TRIM
1.634
-853
780
-123
2.183
-1.060
1.123
-23
- 25,2%
- 19,5%
- 30,5%
n.s.
- 7,3%
- 0,4%
- 13,9%
n.s.
427
-220
207
-33
427
-215
212
-36
- 0,1%
+ 2,1%
- 2,3%
- 8,5%
+ 0,6%
+ 1,8%
- 0,6%
- 9,8%
452
-254
198
22
692
559
1.110
903
- 37,6%
- 38,1%
- 23,3%
- 24,0%
184
147
182
148
+ 1,1%
- 0,2%
+ 3,8%
+ 3,1%
231
191
1. A cambi costanti.
(milioni di €)
Stato Patrimoniale
CONSISTENZE AL
POLAND’S MARKETS
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
22.858
19.351
24.129
22.011
18.201
21.365
18.844
21.173
22.457
18.985
23.319
19.870
22.390
24.957
21.292
-461
-519
1.739
-2.946
-3.091
- 2,0%
- 2,6%
+ 7,8%
- 11,8%
- 14,5%
2009
2008
ASSOLUTA
%
215
1.117
19,24%
7,13%
52,2%
0,66%
19,2%
404
1.444
27,95%
7,36%
48,6%
0,11%
18,6%
-189
-327
n.s.
-23pb
367pb
54pb
60pb
- 46,7%
- 22,6%
Totale crediti
di cui clientela
Raccolta da clientela (incluso titoli)
Totale RWA
RWA per rischio di credito
Principali Indicatori
ESERCIZIO
POLAND’S MARKETS
EVA (milioni di €)
Capitale assorbito (milioni di €)
RARORAC
Margine Intermediazione/RWA (media)
Cost/income
Costo del rischio
Tax rate
VARIAZIONE
Personale
DATI AL
POLAND’S MARKETS
30.09.2009
31.12.2008
ASSOLUTA
%
20.270
20.663
21.406
-1.136
- 5,3%
Dipendenti (numero “Full time equivalent”)
Nel 2009 OJSC UniCredit Bank è riuscita a mantenere un utile
netto positivo nonostante la difficile situazione del mercato
in Ucraina. Non appena si sono manifestati i primi segnali di
deterioramento, sono state varate misure rigorose per controllare
ancora più attentamente le attività di UniCredit Bank, soprattutto
nell’area della gestione del rischio. Di conseguenza, a partire dal
marzo 2008 la rete delle filiali non è stata ulteriormente ampliata
e dal terzo trimestre del 2008 ci si è limitati a ridurre quanto più
possibile i rischi. Nel 2009 sono state presi diversi provvedimenti
nell’area della gestione dei costi per conseguire dei risparmi
soprattutto nel settore HR e non-HR.
84
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
VARIAZIONE SU DIC ‘08
31.12.2009
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2009
Segmento corporate
Bank Pekao ha mantenuto la sua posizione di leadership nel
segmento corporate in Polonia. Al 31 dicembre 2009 il volume della
raccolta era aumentato del 14,4% rispetto al 31 dicembre 2008
nonostante le condizioni sfavorevoli di mercato. Visto che l’economia
polacca è stata impattata dalla crisi finanziaria globale, il Corporate
Banking ha continuato a perseguire una strategia volta a migliorare
l’efficienza del capitale allocato tramite la focalizzazione sui prodotti
creditizi più redditizi e il rafforzamento dei rapporti con la clientela
ampliando le attività di cross-selling e up-selling. La minore richiesta
di finanziamenti esterni da parte della clientela corporate, unitamente
al processo di riduzione dell’indebitamento, ha limitato la possibilità
di una crescita degli impieghi. Al 31 dicembre 2009 gli impieghi
erano quindi scesi del 12,1% rispetto alla fine di dicembre del 2008.
Bank Pekao continua a mantenere una posizione di leaderhship nel
segmento del corporate banking. L’offerta Corporate ha continuato
a evolversi durante il 2009. Sono stati implementati nuovi prodotti/
nuove soluzioni nell’area delle transazioni, delle attività creditizie e
dei servizi di custodia titoli. La posizione di spicco della banca nel
Corporate banking è stata confermata dai numerosi riconoscimenti
ricevuti. Nel quarto trimestre Bank Pekao ha ottenuto il titolo di
“Miglior banca online nel settore corporate dell’Europa centroorientale” nel concorso sponsorizzato dalla rivista Global Finance.
Inoltre, alla procedura automatica dei pagamenti elettronici dall’estero
in PekaoBIZNES24 è stato assegnato il premio “Innovazione dell’Anno
2009” sotto l’egida del Ministero dello Sviluppo regionale.
Segmento retail
La raccolta nel segmento Retail è aumentata dell’8,1% nel 2009 sia
nel segmento dei depositi (+ 5,0%), sia in quello dei fondi comuni
(+ 24,0%). La crescita dei depositi ha beneficiato della campagna
di marketing per il conto risparmio Dobry Zysk (Good Profit) lanciata
a inizio anno e dal successo dell’introduzione di un nuovo pacchetto
Eurokonto che comprende una gamma completa di tipologie di conto
rispondente alle esigenze di tutti i segmenti di clientela. Nel secondo
semestre 2009 il numero di Eurokonto ha registrato un incremento
netto di 149.000 unità rispetto alle 20.500 unità del primo semestre
del 2009.
A partire dall’aprile 2009 sono stati osservati ulteriori segnali di
sviluppo nel mercato dei fondi comuni in Polonia e i mesi successivi
hanno confermato questo trend positivo sul mercato. La raccolta
lorda di fondi comuni nel secondo semestre 2009 è stata pari a 289
milioni, con un incremento del 78% rispetto al primo semestre 2009.
La raccolta netta nel secondo semestre 2009 è stata pari a 90 milioni
rispetto ai rimborsi totali di 125 milioni nel primo semestre 2009.
Outlook 2010
Bank Pekao S.A. e le relative controllate operano prevalentemente sul
territorio Polacco. Per questa ragione i risultati della Poland’s Markets
Division saranno influenzati principalmente dagli eventi economici
in Polonia e dagli eventi internazionali che produrranno un effetto
sull’economia Polacca. Il 2010 dovrebbe portare una accelerazione
della crescita del PIL che dovrebbe raggiungere il 2,3%. Questo
dovrebbe favorire l’economia e di conseguenza il settore bancario,
anche se per la Polonia una tale crescita del PIL potrebbe non essere
sufficiente ad arrestare l’aumento della disoccupazione e il calo
conseguente dei consumi.
L’inflazione dei prezzi al consumo è attesa in calo dal 3,5% della fine
2009 a circa il 2,0% nella prima metà del 2010, in conseguenza
ai beni con prezzi regolamentati che non dovrebbero mostrare
significative modifiche (tali prezzi hanno spinto l’inflazione nel 2009),
a un cambio dello Zloty atteso in rafforzamento,e a una contenuta
dinamica salariale. Nella seconda metà dell’anno l’inflazione
dovrebbe tornare attorno all’obbiettivo di 2,5% e i tassi di interesse
potrebbero essere rialzati, anche se questo dipenderà anche dal
tasso di crescita dell’economia che potrebbe essere sotto pressione
con un’inflazione in aumento.
Un potenziale fattore di rischio per l’economia sarà il livello del deficit
pubblico. Il derivante bisogno di finanziare il debito e’ destinato a far
salire gradualmente i rendimenti dei titoli di stato.
La dinamica degli impieghi sul mercato Polacco rimane relativamente
debole in conseguenza ai bassi investimenti privati che limiteranno
la domanda delle aziende di finanziamento esterno, mentre una
moderata crescita dei depositi nel settore dovrebbe ridurre la
pressione sui margini sui depositi.
Nel 2009 gli impieghi totali sono aumentati del 2,0%. La continua
focalizzazione commerciale sul credito al consumo supportata dalle
campagne di marketing nel secondo e terzo trimestre, si è tradotta
nel 2009 in un aumento del 16,4%. Lo stock dei mutui denominati
in PLN è aumentato del 14,7% grazie alla costante e marcata
focalizzazione sulla redditività della nuova produzione.
Nel 2009 il segmento Retail ha lanciato con successo il nuovo
sistema operativo CRM –“UNISales”. Questo innovativo strumento
dedicato a migliorare la produttività della rete di promotori finanziari
ha l’obiettivo di supportare lo sviluppo delle relazioni con la clientela
e il coordinamento dell’attività di vendita degli oltre 10.000
dipendenti di Pekao.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
85
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Global Banking Services
Introduzione
IN BREVE
Costi diretti (milioni di %)
ICT
CT
1.5622
Costi diretti totali (milioni di %)
3.682
WO
W
1157
57
Altro
% spese del personale su costi diretti
31%
2275
7
BO
RE
1.2033
4485
8
Personale
15.677
Le principali attività della Global Banking Services Strategic Business Area sono: Information and Communication Technology (ICT),
Operations (Back Office & Workout), Group Organization and Logistics (che include Real Estate), Security, Lifelong Learning Center,
Management Consultancy e Internal Customer Satisfaction.
La Global Banking Services Strategic Business Area (GBS) ha come missione l’ottimizzazione dei costi e dei processi interni,
garantendo l’eccellenza operativa e supportando la crescita sostenibile di tutte le business line, con un focus particolare su:
• efficienza: ottimizzazione del modello di governance e rigore nel controllo dei costi tramite un servizio di approvvigionamento
centralizzato capace di massimizzare sinergie, risparmi ed eccellenza operativa;
• specializzazione: centralizzazione dei servizi delle Global Service Factories e degli Shared Service Centers del Gruppo per
sfruttare economie di scala e competenze specifiche;
• centralità del cliente: definizione di linee guida per misurare, monitorare e migliorare la soddisfazione del cliente, interna ed
esterna;
• qualità dei servizi: definizione di indicatori chiave della performance e Service Level Agreement in accordo con i clienti interni,
con valutazioni periodiche al fine di migliorare la qualità dei servizi e promuovere le best practices.
Performance finanziaria
Costi Diretti
Nel corso del 2009 GBS ha avuto modo di continuare a dimostrare la
propria efficacia nelle attività di razionalizzazione dei costi.
FTE numero
86
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
2009
2008
VALORE
ASSOLUTO
%
3.682
3.847
-165
-4,3%
2009
2008
VALORE
ASSOLUTO
%
15.677
15.881
-205
-1,3%
I costi diretti della SBA evidenziano una riduzione di 165 milioni
(-4,3%) rispetto al 2008. Non considerando l’aumento dei costi
derivante dall’accentramento delle attività e dalle discontinuità
rispetto al 2008, tale calo si attesta a circa -10%, pari a 394
milioni, e rispecchia il continuo processo di efficientamento delle
attività di competenza di GBS in Italia, Germania e Austria.
L’area ha infatti continuato l’accentramento delle attività da tutte le
Business Lines, arrivando a gestire direttamente il 24% del totale
costi diretti di Gruppo.
Il trend degli organici è in decrescita di 205 risorse (-1.3%);
questa riduzione è attribuibile in buona parte alle sinergie derivanti
dalle fusioni societarie operate sia in ambito ICT che Operations.
Considerando l’insourcing di attività, quali ad esempio l’insourcing
della Security dal Retail e del Shared Service Center, la riduzione
degli FTE sarebbe di 500 risorse (-3.1%).
Group ICT and Operations
impatto in termini di efficienza; i crediti problematici recuperati, oltre
1,5 miliardi, superano il dato 2008 del 4%. Considerando l’impatto
dell’accentramento delle attività di recupero, il Workout presenta una
riduzione di costi pari al 29%.
Group Organization & Logistics
Circa l’80% dei costi di Group Organization & Logistics è
rappresentato dal Real Estate.
Real Estate
Nel Real Estate l’aumento dei costi diretti rispetto all’anno precedente
è del 13%, ed è attribuibile ai fitti passivi incrementali derivanti
dalla cessione di immobili. Parte dell’aumento dei fitti passivi sono
stati compensati dalle azioni di efficientamento dei costi, quali la
razionalizzazione dei costi delle utilities, l’ottimizzazione ed il rilascio
degli spazi; in particolare, quest’ultimo progetto ha comportato rilasci
per 253.500 mq.; le operazioni di dismissione immobiliare hanno
comportato plusvalenze per il Gruppo pari a 690 milioni.
ICT
I costi diretti dell’ICT mostrano un decremento rispetto al 2008 pari
a 146 milioni (-9%). Considerando l’impatto dellle attività acquisite
nel 2009 anche nel 2008, tale risparmio di costi diretti ammonta al
11%. Oltre al consolidamento dei benefici relativi alla fusione con
Capitalia, il 2009 per Information and Communication Technology,
è stato un anno caratterizzato da un intenso programma di
integrazione di processi e di sistemi, ottenuto principalmente
grazie alla fusione delle società informatiche del Gruppo in UGIS.
Questo ha consentito la razionalizzazione dei costi informatici ed
il consolidamento del ruolo centrale di UGIS nella gestione delle
tematiche ICT del Gruppo.
Global Operations Services
I costi diretti relativi al Global Operations Services diminuiscono
del 8%, pari a un risparmio di 41 milioni, rispetto al 2008.
Considerando nel 2008 anche le attività acquisite in corso del
2009, la riduzione dei costi diretti si attesta al 10%. Tale risultato
è stato raggiunto grazie ad un processo di accentramento
e razionalizzazione delle strutture di Back Office attraverso
la fusione in un’unica entità, UniCredit Business Partners, di
UniCredit Processes & Administration (Upa), delle strutture di Back
Office di HVB e Baca e, infine, attraverso l’accentramento delle
partecipazioni delle società BACA AS e BTS, società di Back Office
operanti principalmente nel mondo CEE.
Workout
Il Workout ha visto il completamento dell’accentramento della
gestione di tutto il portafoglio delle sofferenze in Italia sotto GBS,
ed il passaggio in Germania nell’area GBS delle stesse attività. Tale
processo di accentramento ha comportato la crescita dei costi diretti
nel 2009 del 13%. La gestione accentrata degli NPLs di Gruppo ha
consentito di migliorare il processo di recupero, con un conseguente
Linee di business per attività,
area geografica, società
Sintesi dei progetti 2009
Group ICT and Operations
La Business Unit è responsabile del coordinamento strategico e
manageriale delle società di ICT, Back Office e recupero crediti del
Gruppo; è focalizzata inoltre sui servizi amministrativi centralizzati
per HR, Finance & Accounting, sulla gestione dei servizi di Card
Processing e di Global Insurance.
Nel 2009 la struttura era articolata in tre Departments: ICT
Governance and Strategy, Global Operation Services e Workout
Services a ciascuno dei quali riportavano le rispettive Global
Factories UniCredit Global Information Services (ICT), UniCredit
Business Partner (Back Office), UniCredit Credit Management Bank
(Workout).
I principali obiettivi strategici della Divisione sono stati quello di
assicurare una visione strategica unitaria delle diverse componenti
della Business Unit esercitando su di esse un ruolo di indirizzo,
supporto e controllo e avviare azioni volte all’efficienza e
all’efficacia delle strutture presidiate con un’attenzione particolare
alle sinergie nell’ambito dei servizi svolti dalle Global Factories.
Questi obiettivi sono stati perseguiti avviando importanti azioni
di razionalizzazione, standardizzazione e ridisegno dei processi
delle Global Factories, costituite tramite l’accentramento delle
strutture di Gruppo dedicate ai servizi di back office e Information
Technology presenti principalmente in Italia, Germania, Austria e
Repubblica Ceca.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
87
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Global Banking Services (SEGUE)
Particolare attenzione è stata posta nel mitigare gli effetti della
crisi finanziaria internazionale rafforzando le azioni volte al presidio
dei rischi operativi ed in particolare alla necessità di sviluppare
ulteriormente metodologie di misurazione e gestione dei rischi
più raffinate, a garanzia di una sempre maggiore trasparenza sui
processi ed una più efficace capacità di intervento sui fenomeni
aziendali.
UniCredit Global Information Services
La mission di UniCredit Global Information Services per il 2009 è
stata quella di erogare servizi informatici alle aziende del Gruppo
ed a terzi, garantendo il corretto livello qualitativo e la continua
evoluzione dei servizi offerti, supportare i processi di business
assicurandone la coerenza organizzativa complessiva e perseguendo
adeguati livelli di servizio e di efficienza, progettando, sviluppando e
gestendo i Sistemi Informativi del Gruppo UniCredit, assicurandone il
costante adeguamento tecnologico ed applicativo al fine di soddisfare
le esigenze di Gruppo, garantendo il continuo miglioramento
dell’efficienza dei servizi IT e il costante contenimento dei relativi
costi (migliorando i benchmark europei di settore) contribuendo alla
strategia di efficienza globale del Gruppo UniCredit.
Nel 2009 è stata costituita la Global ICT Company di UniCredit
con il merger delle Società informatiche di Gruppo UGIS, HVB-IS
(Germania), Wave (Austria) e Kyneste (Ex Gruppo Capitalia); la
nuova multinazionale ICT UGIS conta oggi quasi 4.500 dipendenti
distribuiti in 8 paesi (Austria, Germania, Gran Bretagna, Italia,
Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria); sono state
effettuate diverse attività di insourcing tra cui l’integrazione in UGIS
del ramo IT Markets& Investment Banking della Filiale di Londra di
HVB AG.
Particolare attenzione è stata posta alla manutenzione evolutiva del
sistema informativo EuroSig, focalizzata sulla gestione della nuova
fase di mercato (es. sospensione pagamento rate mutui per famiglie
disagiate), sull’adeguamento disposizioni di legge (es. eliminazione
Commissione di massimo scoperto, programma “Reti Amiche”
per la vendita di prodotti della P.A. allo sportello, scudo fiscale) e
su nuovi prodotti (Genius Card, carta prepagata UEFA Champions
League, nuovi Fondi Comuni di investimento) e servizi (adeguamento
commissioni, mitigazione dei rischi operativi di Filiale, vendita tramite
canale Internet Banking di prodotti di credito).
Importanti sinergie sono state ottenute con diversi progetti, tra cui
il progetto EuroMIB, relativo alla realizzazione di una piattaforma
di Gruppo per il Management & Investment Banking e il progetto
CACEIS, consistente nell’outsourcing da HVB AG a CACEIS Bank
Deutschland GmbH dei servizi di amministrazione e custodia titoli;
sempre in ottica di efficientamento sono state effettuate attività
di adeguamento delle aziende estere agli standard tecnologici di
Gruppo e attività relative all’area GES (Global Enterprise Services) per
il miglioramento dei processi di data quality e di gestione del rischio
88
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
di Gruppo. In particolare sono state realizzate le prime parti del
progetto CFO Data Warehouse, per l’integrazione dei dati provenienti
da diverse fonti in un unico repository a supporto dei processi del
CFO.
Global Operations Services
Questo Department ha l’obiettivo di assicurare il coordinamento
delle fabbriche del Gruppo dedicate ai servizi di operations/back
office centralizzati. Nell’ambito del Global Operations Services sono
operativi i seguenti departments: “Shared Service Centers” che
sono responsabili di gestire i servizi di supporto centralizzati (HR
Shared Service Center e Financial & Accounting Shared Service
Center) nonché definire le linee guida e le politiche relative alla
centralizzazione dei servizi di supporto; “Card Payment Solutions”,
responsabili di supportare e verificare l’operatività delle Fabbriche
/ Strutture coinvolte nel Card Processing definendo le strategie e le
policy relative a tali servizi.
Nel corso del 2009 Card Payment Solutions ha consolidato gli
obiettivi di accentramento del processing delle carte di credito in
Italia, ultimando il trasferimento del portafoglio afferente al mondo
ex Capitalia verso la soluzione tecnologica di Gruppo; inoltre ha
supportato la strategia di insourcing del business delle carte emesse
per il tramite di CartaSi, promossa da Retail Division Italy. In questo
ambito, già a partire dal mese di ottobre, è stato avviato il processo
di conversione delle carte CartaSi con altre emesse direttamente
dalle Banche della Divisione Retail Italy e gestite attraverso la
soluzione accentrata di Gruppo.
UniCredit Business Partner
UniCredit Business Partner è la Global Factory delle Operations che
ha l’obiettivo di integrare rapidamente ed efficacemente le attività di
back office di Gruppo in maniera sostenibile. L’obiettivo strategico
è quello di fornire il maggior valore possibile ai Clienti, sviluppando
un modello operativo omogeneo ed innovativo, condividendo le
best practice e realizzando economie di scala basate su centri di
competenza indipendenti per country e sul rispetto delle realtà locali.
Il 1° gennaio 2009 è stata creata UniCredit Business Partner (con
modifica della denominazione sociale di “UPA” UniCredit Processes
& Administration) a seguito dell’acquisizione delle attività di back
office di Bayerische Hypo – und Vereinsbank (“HVB”) e Bank Austria
(“BA), mediante conferimento del ramo d’azienda “back-office”
di HVB e delle partecipazioni totalitarie detenute da BA in BA-CA
Administration Services Gmbh e Banking Transaction Services
S.r.o., società focalizzate sui servizi di back office; sono state aperte
una filiale di UCBP in Polonia per il trasferimento di attività svolte
per HVB dalla filiale di UCBP in Germania e due filiali da parte di
BA-CA Administration Services GmbH in Polonia e a Bucarest in
Romania per il trasferimento delle attività austriache svolte per BA
(la necessità di filiali BA-CA Administration Services GmbH per lo
svolgimento delle attività provenienti dall’Austria, separate da quelle
UCBP, è stata dettata dalla specificità della legge austriaca sul
segreto bancario).
Nel 2009 è stato effettuato il rinnovo delle Certificazioni (conseguite
in precedenza per il perimetro Italia e Romania da UniCredit
Processes & Administration) in accordo con gli standard internazionali
di riferimento UNI EN ISO 9001:2008, UNI EN ISO 14001:2004 ed
EMAS.
Workout Services
Questo department assicura il coordinamento globale delle società
e strutture del Gruppo dedicate al recupero crediti favorendo la
centralizzazione e la costante evoluzione dei processi attraverso la
massimizzazione dell’efficacia ed efficienza, nel rispetto sia delle
soglie di convenienza che del contenimento dei tempi e dei costi di
recupero nonché delle potenziali perdite.
Per il 2009 la business line ha avuto l’obiettivo di assicurare il
coordinamento funzionale specialistico delle società/strutture di
competenza, nell’esercizio del ruolo di indirizzo supporto e controllo,
nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari delle Entità,
con l’obiettivo di ottimizzare i processi operativi, di minimizzare i costi
complessivi e di massimizzare la redditività derivante dall’attività, anche
qualora sia svolta per conto di società esterne al Gruppo; il department
presidia direttamente le società veicolo destinatarie dei crediti
problematici/cartolarizzati della Capogruppo e delle Entità del Gruppo.
Inoltre ha il compito di supportare e monitorare l’applicazione da
parte delle società/strutture del Gruppo di pertinenza - delle linee
guida di competenza del Department nonché favorire l’applicazione
da parte delle stesse società/strutture delle linee guida emanate dalle
altre funzioni della Capogruppo e monitorare l’implementazione di
politiche/modelli/processi e l’andamento di budget/performance di
competenza. Il perdurare della crisi congiunturale ha naturalmente
influenzato anche i processi connessi ai Non Performing Loans
(NPL’s). Si è arrestata infatti la dinamicità su tale mercato che
consentiva di realizzare agevolmente operazioni di cartolarizzazione
e/o di sottoscrivere operazioni di compravendita di portafogli.
Nel corso del 2009 non è stata effettuata alcuna operazione di
cartolarizzazione su NPL’s, mentre il prezzo medio dei portafogli
ipotecari si è dimezzato nel corso degli ultimi anni, rendendo
particolarmente difficile una delle opzioni di smobilizzo dei crediti. Le
difficoltà di incasso stragiudiziale hanno necessariamente orientato
le strategie di recupero a privilegiare il maggior presidio del credito
attraverso il ricorso alle procedure giudiziali con il conseguente
allungamento dei tempi di recupero.
UniCredit Credit Management Bank
UniCredit Credit Management Bank (UCMB) persegue la mission di
minimizzare il valore attuale netto del costo di gestione dei crediti
non performing del Gruppo e di massimizzare la redditività derivante
dall’attività di gestione dei crediti anche di società esterne al Gruppo.
Il 2009 è stato per UCMB un anno di consolidamento operativo, dopo
gli impegni profusi nell’esercizio precedente, volti a significative ed
evolutive implementazioni strutturali conseguenti all’integrazione dei
Non Performing Loans del Gruppo Capitalia.
Alla fine dell’esercizio, UCMB detiene in gestione poco meno di
1 milione di posizioni per un valore lordo di oltre 40 miliardi. Tra
le principali attività e i traguardi raggiunti nel 2009 si segnalano
gli incassi realizzati sui crediti problematici gestiti, per oltre 1,5
miliardi superando il dato 2008 del 4% e quello stimato per l’anno
in corso del 6%; è migliorata l’efficienza nella gestione (+35%
vs.2008), misurata dal numero di pratiche medio per gestore,
che era progressivamente diminuita l’anno precedente per effetto
dell’integrazione Capitalia e il conseguente merger di risorse
provenienti da realtà diverse; sono stati definiti e personalizzati i
processi derivanti da una nuova partnership con UniCredit Leasing
(UCL)per i due nuovi ambiti di business: gestione dedicata (UCMB
Servicer Unico) del recupero dei crediti insoluti di UCL da parte di
UCMB; gestione completa del portafoglio cespiti UCL da parte di
UCMB (recupero, ritiro, vendita di tutti i cespiti).
Una Task Force congiunta UCL/UCMB ha inoltre consentito di
razionalizzare i processi sui NPL’s realizzando un impatto economico
complessivo tra minori accantonamenti e maggiori riprese di circa 30
milioni; sono stati ultimati gli adempimenti burocratico-amministrativi,
la filiale di Monaco di Baviera ha iniziato la propria attività operativa.
In particolare, sono state ottenute la registrazione alla Camera di
Commercio e la licenza di incasso crediti per conto terzi.
UCMB ha proseguito nella consueta attività esercitata al di fuori
del Gruppo, acquisendo nuovi mandati da parte di altre aziende e
sviluppando accordi con molteplici tribunali sul territorio nazionale con
l’obiettivo del recupero dei crediti delle procedure concorsuali e ha
acquistato il portafoglio residuale di sofferenze cartolarizzate dal veicolo
Breakeven, consentendo l’estinzione anticipata di detta cartolarizzazione
nonché una plusvalenza a favore della stessa UCMB che deteneva i
titoli residuali e che ha svolto in questi anni l’attività di servicing sul
portafoglio. È stato inoltre confermato il rating Fitch al livello “RSS1-“ e
“CSS1-“, che resta l’attribuzione della più alta valutazione per un Servicer
europeo e confermata la certificazione UNI EN ISO 9001.
Group Organization & Logistics
Group Organization & Logistics Department ha l’obiettivo di garantire
la coerenza dell’evoluzione dei modelli organizzativi e operativi
del Gruppo con le strategie di business, nonché di supportare e
migliorare la qualità dei servizi e dei prodotti offerti, anche con
riferimento ai costi di approvvigionamento e di gestione; definisce le
policy per i beni immobili di proprietà della Capogruppo e delle Legal
Entity di Gruppo, sotto i profili amministrativo e tecnico, direttamente
o tramite le Service Factory di riferimento, Unicredit Real Estate (URE)
per il real estate e i-Faber per gli acquisti del Gruppo.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
89
Relazione sull’andamento della gestione I Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo
Global Banking Services (SEGUE)
UniCredit Real Estate
Le principali attività del 2009 che hanno caratterizzato URE,
sono state l’intensificazione delle attività di razionalizzazione del
patrimonio immobiliare, nel contesto delle iniziative di Gruppo per il
rafforzamento degli indici patrimoniali. In particolare nel 2009 URE
è stata coinvolta in operazioni di sale & lease back di più di 200
immobili che hanno generato per il Gruppo cash-in e plusvalenze;
la prosecuzione del Progetto Exodus, piano di ottimizzazione degli
spazi strumentali del Gruppo in Italia ha raggiunto il traguardo
di 124.000 mq liberati da inizio progetto (di cui 65.000 nel
2009) e circa 16 milioni/anno di savings. Considerando anche
l’ottimizzazione degli spazi in Germania e Austria e il progetto di
Network Optimisation, il totale delgi spazi rilasciati nel 2009 è
di 253.500 mq. L’implementazione dell’iniziativa “Kill the Rent”,
progetto di efficientamento legato alla rinegoziazione dei contratti di
affitto sottoscritti dal Gruppo, a fine anno ha consentito di superare il
traguardo di 4 milioni di savings grazie alla rinegoziazione con esito
positivo di più di 700 contratti dal lancio dell’iniziativa.
Nel corso del 2009 è stato effettuato il rafforzamento delle iniziative
di innovazione tecnologica, con obiettivi di contenimento dei costi e
dei consumi energetici, ma anche con valenza comunicazionale verso
l’interno (Programma Awareness per generare nel Gruppo maggiore
attenzione all’ambiente) e verso l’esterno del Gruppo (Progetti
Green Network, Filiale auto-sostenibile e Carbon Neutral Region in
Sicilia). URE ha dato supporto costante al business delle Banche/
Società clienti nella significativa attività di riorganizzazione delle reti
avvenuta nel corso dell’anno. Sono stati gestiti oltre 120 progetti di
ristrutturazione, 300 spostamenti per variazione di attribuzione spazi,
4.000 interventi per attività diverse (es. sicurezza impianti, macchine
e reti), 760 installazioni di ATM evoluti, supportando il business Retail
nel progetto di ottimizzazione della rete (Progetto Next) tramite la
chiusura/accorpamento di circa 370 filiali.
i-Faber
La missione di i-Faber è fornire soluzioni e servizi a supporto dei
processi di acquisto, ivi inclusa la gestione di mercati elettronici in
cui le imprese - private e pubbliche - possano organizzare i propri
rapporti commerciali in modo da ottimizzare i processi di business,
allargare la propria base clienti e fornitori e conseguire significativi
recuperi di efficienza sia in termini di tempo che di costi. In
particolare le principali attività svolte nel corso del 2009 sono state il
presidio continuativo del mercato captive, con crescente espansione
al di fuori dell’Italia verso i Paesi dove il Gruppo UniCredit è presente;
sono stati inoltre potenziati il business non-captive (nel 2009
quasi al 50% dei ricavi complessivi dell’azienda) e i servizi di tipo
consulenziale, volti alla razionalizzazione dei costi delle aziende clienti
e particolarmente appetibili stante l’attuale congiuntura di mercato.
90
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Outlook 2010
Relativamente alle attività 2010 di ICT & Operations, nell’ICT le
principali attività previste sono il supporto tecnologico e organizzativo
al progetto di riorganizzazione di Gruppo, il roll-out della piattaforma
applicativa per il commercial banking EuroSIG in HVB AG, nonché
il proseguimento del programma in vista di analoga attività da
svolgere in Austria; sono previsti inoltre il completamento delle
prime integrazioni dai paesi CEE (Ungheria, Repubblica Ceca, società
informatica BAGIS), il completamento del progetto con la migrazione
al nuovo sistema delle Filiali MIB di Milano, Vienna, Londra e Monaco
di Baviera, l’avvio dell’implementazione dei programmi strategici UGIS
“EuroSig 2.0”, il proseguimento delle attività relative al miglioramento
negli applicativi di Governance (Data quality, Risk Management, CFO
Data warehouse) e l’implementazione e miglioramento dei programmi
di E-Collaboration e Social Networking.
In ambito Operations, le principali attività previste nel corso del
2010 per la Global Factory UniCredit Business Partner sono:
l’integrazione con decorrenza 1° gennaio 2010 del ramo d’azienda
“supporto operativo” di UniCredit Mediocredito Centrale S.p.A.,
implementazione, in coerenza con gli indirizzi strategici generali,
di specifiche azioni per singola Global Operations Line al fine di
ottimizzare i processi organizzativi nei Paesi attualmente inclusi nel
perimetro UCBP. In ottica di un miglioramento del servizio reso al
cliente, tali azioni e le attività strettamente riferite ad esse potrebbero
essere riconsiderate nel corso del 2010 in relazione al progetto
riorganizzativo mirato alla creazione di un’unica Banca in sostituzione
delle Banche di Segmento. Nel 2010 è previsto il proseguimento
del processo di razionalizzazione delle sedi operative nel perimetro
Italia con conseguente consolidamento delle attività svolte e sviluppo
dell’operatività in Polonia e Romania.
Altri obiettivi per il 2010 sono l’ulteriore sviluppo del Progetto
One4All, con riferimento in particolare ai Paesi dell’Est Europa, che
prevede la creazione di una Service Line delle Operations di Gruppo
e l’avvio di un confronto con le Banche di ogni paese per valutare
la possibilità di integrazione delle rispettive attività di back office in
UCBP; è prevista anche la definizione di un sistema certificato di
gestione in linea con il Piano Triennale per la Qualità e l’Ambiente.
Nel corso del 2010 le Certificazioni Qualità e Ambiente verranno
implementate in Germania e Polonia. Nel 2011 seguiranno Austria e
Rep. Ceca.
In area Workout, per quanto concerne l’evoluzione del 2010, si
prevede il consolidamento delle strutture organizzative e dei processi
gestionali nella Global Factory Unicredit Credit Management Bank,
alla luce della revisione organizzativa decorrente dal 1° gennaio. In
particolare saranno ricercati ulteriori miglioramenti dell’efficienza
aziendale derivanti dalla maggior specializzazione della rete sui
crediti bancari captive ed i crediti speciali (leasing, morosità,
contributivi) ed extra captive.
È inoltre allo studio una ipotesi di revisione dello schema
commissionale infragruppo che consenta di premiare il valore
aggiunto determinato dalle riprese da incasso. Continuerà
l’attività di ricerca di contenimento dei costi in generale, con un
particolare focus sui costi legali, estendendo l’utilizzo del fattore di
preferenzialità a tutti i legali convenzionati. Per quanto riguarda il
mercato dei NPLs italiano, l’obiettivo è quello di consolidare il ruolo
di leadership incrementando ulteriormente l’acquisizione di portafogli
bancari e non, nonchè di essere presenti con il lancio di prodotti
specialistici. È atteso inoltre un incremento significativo dei portafogli
gestiti dalla filiale di Monaco.
Relativamente al 2010, l’attività per Group Organization & Logistic
sarà focalizzata su tre direttrici principali: il supporto al riassetto
complessivo del perimetro italiano del Gruppo, il Re-engineering
sistematico dei processi (di business e di supporto) ponendo
particolare attenzione nella realizzazione di obiettivi di efficacia e
qualità, anche attraverso la predisposizione di opportuni indicatori
di performance a supporto di un monitoraggio costante (in ottica
di “miglioramento continuo”) e il perseguimento di una strategia
organica di contenimento delle spese di Gruppo articolata su tre
pilastri: presidio del “Expense Management Process” al fine di
controllare le singole spese, presidio del “Project Management
Process” al fine di controllare il raggiungimento degli obiettivi
operativi e di costo delle iniziative a carattere progettuale,
ristrutturazione di processi e strutture degli Acquisti (cd.
“Procurement Office Turnaround”).
Relativamente alle Global Factories, per i-Faber, oltre alla
finalizzazione di un’operazione straordinaria di M&A volta al
consolidamento della presenza sul mercato domestico per la quale
si prevede la finalizzazione nei primi mesi del 2010, si prevede la
valutazione di ulteriori opportunità di crescita (siano esse endogene o
esogene) nonché una ancora maggiore focalizzazione sullo sviluppo
del mercato esterno ai Soci di riferimento. Il 2010 permetterà,
inoltre, di sfruttare appieno le potenzialità evolute derivanti dalla
nuova piattaforma di negoziazione, avendo di fatto completato con
successo nel corso del 2009 l’inevitabile periodo di “rodaggio”.
Saranno inoltre oggetto di sviluppo tutte le possibilità di ulteriore
sinergia con il Gruppo UniCredit, siano esse proprie del processo di
approvvigionamento piuttosto che complementari con esso.
Relativamente alle principali strutture di GBS-Other, per li Lifelong
Learning Center, che ha come obiettivi l’accentramento del budget
per la formazione di Capogruppo e il ricorso sistematico all’utilizzo
di fondi pubblici per la finanziabilità di progetti formativi in italia, per
il 2010 è previsto il consolidamento delle attività avviate nel 2009,
con particolare riguardo ai processi di innovazione tecnologica,
finanziamento pubblico della formazione e riduzione dei costi. Verrà
inoltre avviato un processo di internazionalizzazione basato sulla
condivisione e valorizzazione delle best practices e prodotti/servizi
Lifelong Learning Center.
Relativamente alla Business Line Security, la cui mission è valutare,
sviluppare, implementare, aggiornare e monitorare il presidio ed il
governo delle materie relative alla sicurezza in Capogruppo e nelle
diverse Entità di Gruppo, il 2010 vede l’applicazione del modello
di Global Operations, replicando gradualmente le metodologie di
gestione delle attività in tutti i Paesi, creando sinergie di costo/
servizio attraverso la ricerca di economie di scala e la diffusione
delle best practices di Gruppo. Tale attività verrà svolta adattando
l’estensione del modello alle specificità locali al fine di realizzare
l’integrazione tenendo conto dei diversi livelli organizzativi raggiunti
dalle funzioni di sicurezza nei diversi Paesi.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
91
Relazione sull’andamento della gestione
Altre informazioni
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari
Ai sensi dell’art 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24
febbraio 1998 n. 58, la “Relazione sul governo societario e gli assetti
proprietari” è disponibile nella sezione “Governance” del sito internet
di UniCredit (http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/corporate_
governance_report.htm).
Nel prosieguo del presente documento è riportato altresì un capitolo
illustrativo dedicato alla struttura di governo societario (“Corporate
Governance”).
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo
ed altre operazioni societarie
Nel corso dell’esercizio 2009 l’attività del Gruppo è stata
caratterizzata dall’esecuzione di progetti per la creazione di Global
Factory di Gruppo per i servizi comuni e per i prodotti nonché per
la riorganizzazione del Gruppo attraverso la razionalizzazione delle
attività di talune controllate per eliminare sovrapposizioni di business
e perseguire maggiori sinergie e riduzioni di costi.
Il Gruppo ha inoltre intrapreso alcune nuove iniziative di crescita per
linee esterne per consolidare e rafforzare la propria leadership in
alcuni settori di business.
Nel corso dell’anno il Gruppo ha altresì posto in essere talune misure
di rafforzamento patrimoniale ed alla fine del 2009 è stato approvato
l’avvio del progetto - denominato “ONE4C” - per la riorganizzazione
del Gruppo allo scopo di aumentare la customer satisfaction e la
vicinanza al territorio, a cui si fa rimando negli appositi capitoli.
Riorganizzazione delle attività di
Back Office e ICT di Gruppo
Nel periodo in esame sono stati completati due distinti progetti per
la riorganizzazione delle attività, italiane ed estere, di back office e di
ICT di Gruppo allo scopo di migliorare il coordinamento e l’efficacia
delle stesse a supporto del business nonché di conseguire ulteriori
economie di scala e di scopo.
In particolare, i progetti hanno avuto ad oggetto la realizzazione di
due Global Factory per i servizi comuni:
• una “Global Back Office Company”, con il ruolo di fornire servizi di
back office a livello di Gruppo, individuata in UniCredit Processes
& Administration SpA (che nel corso dell’esercizio ha modificato la
denominazione e la forma societaria in “UniCredit Business Partner
società consortile per azioni”, di seguito “UCBP”);
92
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
• una “Global ICT Company”, con il ruolo di unico polo di servizi
ICT dell’intero Gruppo, individuata in UniCredit Global Information
Services SpA (che nel corso dell’esercizio ha modificato la forma
societaria in “società consortile per azioni”, di seguito “UGIS”).
Entrambe le società rafforzeranno l’approccio “customer centric”, che
sarà basato su una rilevazione regolare della customer satisfaction.
Global Back Office Company
Nel gennaio 2009 si è concluso il processo di integrazione in UCBP
di tutte le attività del perimetro “operations” svolte dal Gruppo in
Austria, Germania, Italia, Repubblica Ceca e Romania.
Tale integrazione ha avuto ad obiettivo la costruzione di una
piattaforma operativa comune per le banche del Gruppo a livello
internazionale che permetta di favorire lo scambio di capacità
e professionalità di rilievo e la costruzione di un modello di
comportamento e di approccio unico, con focus su un migliore
controllo dei rischi in un giusto bilanciamento fra “costo e qualità”.
Nel dicembre 2008 UCBP aveva dato corso ad un aumento di
capitale di complessivi 131,6 milioni (di cui 129 milioni a titolo
di sovrapprezzo) liberato, ai sensi degli artt. 2441, 4° comma
e 2343 c.c., quanto a 50,8 milioni da HVB (a fine 2009 ha
modificato la denominazione in “UniCredit Bank AG”) mediante
conferimento del proprio ramo d’azienda denominato “Back
Office” e quanto a 80,8 milioni da UniCredit Bank Austria (“BA”)
mediante conferimento delle proprie partecipazioni totalitarie
in UniCredit Business Partner GmbH (già BA-CA Administration
Services GmbH) e UniCredit Business Partner s.r.o. (già Banking
Transaction Services s.r.o.). A seguito della predetta operazione,
che ha avuto efficacia a decorrere dal 1° gennaio 2009,
UniCredit Bank AG e BA sono entrate nel capitale sociale di
UCBP con una quota, rispettivamente, del 18,11% e del 28,81%,
mentre la Capogruppo detiene una quota del 53,07%.
Global ICT Company
Il progetto è stato promosso per far confluire in un’unica società individuata in UGIS - le attività ICT svolte da UniCredit Bank AG e da
BA tramite le rispettive controllate HVB Information Services GmbH
(di seguito “HVB IS”) e WAVE Solutions Information Technology GmbH
(di seguito “WAVE”).
La costruzione di un comune polo di servizi ICT per il Gruppo a
livello internazionale consentirà di ottimizzare lo scambio di capacità
e professionalità di rilievo e favorirà la creazione di un modello
“full service” per i clienti, di elevato standard qualitativo ed a costi
competitivi.
Gli ulteriori obiettivi che il Gruppo prevede di raggiungere con
il progetto in questione, in coerenza con quanto perseguito in
occasione dell’integrazione delle attività di back office, sono quelli di:
• facilitare la governance delle attività ICT accentrandone la
responsabilità in capo ad una sola Legal Entity;
• mantenere il modello di costo di maggior successo, basato
su elevata stabilità e prevedibilità dei costi, promuovendo la
consapevolezza del valore del costo e quindi un elevato impegno
sull’efficienza nell’IT;
• mantenere l’attuale livello di qualità del servizio, tale da favorire
i processi di business e tenere sotto controllo i rischi nel miglior
modo possibile;
• sostenere la distribuzione geografica col giusto livello di
modularità, scalabilità e supporti automatici;
• ridurre la complessità gestionale di un ambito così ampio,
promuovendo la standardizzazione di asset, processi, strumenti e
comportamenti.
Per dare attuazione al progetto, l’assemblea straordinaria di UGIS del
3 aprile 2009 ha deliberato due distinti aumenti di capitale riservati
ad UniCredit Bank AG e BA di complessivi 135,3 milioni (di cui 52,8
milioni a titolo di sovrapprezzo) liberati, ai sensi degli artt. 2441, 4°
comma e 2343 c.c. quanto a:
• 96,3 milioni (di cui 37,6 milioni a titolo di sovrapprezzo)
da UniCredit Bank AG mediante conferimento della propria
partecipazione totalitaria in HVB IS, di cui in precedenza UniCredit
Bank AG aveva incrementato la dotazione patrimoniale mediante
conferimenti di propri assets IT e cash contribution per circa 12,0
milioni;
• 39,0 milioni (di cui 15,2 milioni a titolo di sovrapprezzo) da BA
mediante conferimento della propria partecipazione totalitaria in
WAVE, a cui in precedenza BA aveva conferito il 100% del capitale
di Bank Austria Aktiengesellaschaft & Co EDV Leasing OHG
(società proprietaria di assets hardware IT in Austria utilizzati in
leasing dalla stessa UGIS) alla quale BA stessa aveva a sua volta
versato una cash contribution di circa 16,1 milioni.
A seguito della predetta operazione, che ha avuto efficacia a
decorrere dal 1° maggio 2009, UniCredit Bank AG e BA sono entrate
nel capitale di UGIS con una quota, rispettivamente, del 24,72% e
del 10,02%, mentre la Capogruppo detiene una quota del 65,26%.
In pari data HVB IS e WAVE sono state dismesse e le relative attività
sono state accentrate presso le filiali di UGIS presenti a Monaco ed
a Vienna. Conseguentemente, UGIS ha acquisito anche il controllo
diretto di Bank Austria Aktiengesellaschaft & Co EDV Leasing OHG, in
precedenza detenuta da WAVE.
Inoltre, al fine di dare completa attuazione alla razionalizzazione
delle attività ICT ex Capitalia, prima di effettuare la suddetta
integrazione delle attività ICT svolte da UniCredit Bank AG e BA, è
stata perfezionata la fusione per incorporazione in UGIS della propria
controllata totalitaria Kyneste SpA, anche quest’ultima operazione
con efficacia dal 1° maggio 2009.
Riorganizzazione di attività bancarie e
finanziarie specialistiche
Integrazione dei business mutui a privati e
crediti al consumo a livello di Gruppo
Allo scopo di assicurare il migliore presidio e coordinamento delle
attività di “produzione” dei finanziamenti a medio/lungo termine a
privati per l’acquisto della casa e del credito al consumo, in data 1°
gennaio 2009 UniCredit Consumer Financing (“UCFin”) ha integrato,
mediante fusione per incorporazione, UniCredit Banca per la Casa
(“UBCasa”), già specializzata nel business “mutui residenziali” e
interamente controllata, come UCFin, in via diretta da UniCredit,
costituendo il centro di competenza paneuropeo nel mondo dei
finanziamenti alle famiglie all’interno del Gruppo.
L’aggregazione è coerente con il nuovo modello di gestione integrata
dei business mutui e credito al consumo, avviato con la costituzione
in Capogruppo di un “household financing department”.
Questa impostazione, oltre che favorire il cross-selling dei prodotti in
argomento, consente di realizzare sinergie operative, in particolare nelle
funzioni di governance, e maggiore efficienza rispetto al precedente
modello organizzativo/distributivo, con conseguente razionalizzazione
delle strutture di costo e semplificazione degli assetti societari.
Dal 1° aprile 2009 UCFin ha quindi assunto la nuova denominazione di
“UniCredit Family Financing Bank” per rappresentare meglio al mercato
la completezza della sua offerta e per rafforzare l’identità interna.
Razionalizzazione dell’attività
di concessione dei finanziamenti
contro cessione del quinto in UCFin
Al fine di dare attuazione all’integrazione delle attività di
concessione di finanziamenti contro cessione del quinto dello
stipendio, della pensione e con delegazione di pagamento,
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
93
Relazione sull’andamento della gestione I Altre informazioni
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo
ed altre operazioni societarie (SEGUE)
attualmente svolte sia da UCFin sia dalla sua controllata totalitaria
Family Credit Network (già Fineco Prestiti), nonché consentire un
miglior presidio dei rischi ed il conseguimento di sinergie di costi,
si è perfezionata, il giorno 9 novembre 2009, la scissione parziale
a favore di UCFin del ramo d’azienda denominato “cessione del
quinto” di Family Credit Network, rappresentato sostanzialmente
dalle attività, passività, risorse, diritti, obblighi e, in genere, tutte
le situazioni soggettive di natura sostanziale inerenti l’attività di
istruttoria, di erogazione e di gestione dei prestiti contro cessione
del quinto dello stipendio, della pensione e con delegazione di
pagamento.
Family Credit Network dopo l’operazione in oggetto, oltre alla
gestione della propria rete distributiva di 40 agenti e 80 mediatori
e delle relative attività di supporto commerciale, manterrà anche
l’attività di gestione dei prestiti personali con cessione di quote della
pensione a soggetti che percepiscono il trattamento pensionistico
dall’Inps non collocati dalle società mandatarie.
Realizzazione di un nuovo modello di
gestione delle attività di leasing di Gruppo
Si segnala che nel gennaio 2009 si è completato il progetto
per la realizzazione di un nuovo modello di gestione del leasing,
avviato nel giugno 2008, al fine di assicurare un miglior presidio e
coordinamento delle attività di leasing a livello globale.
Tale progetto si è concluso con l’incorporazione - con efficacia
1° gennaio 2009 - di UniCredit Global Leasing in Locat (che
ha quindi modificato la propria denominazione in “UniCredit
Leasing”) e con l’attribuzione a quest’ultima - quale sub-holding
operativa - delle attività di indirizzo, coordinamento e controllo del
business di competenza a livello di Gruppo nell’ambito delle linee
guida della Capogruppo, nonché del presidio diretto del business
Italia.
Tale assetto consente un più veloce ed agevole passaggio dal
modello organizzativo/distributivo (caratterizzato da un insieme
“disomogeneo” di società dislocate nei differenti paesi e da una
duplicazione di strutture) al nuovo modello di gestione del business
incentrato sulla creazione di una società globale, incaricata di gestire
il business in maniera uniforme e di ottimizzare l’allocazione delle
risorse, facendo al contempo leva sulle particolarità di ciascun paese
e/o specifica area di business.
Inoltre tale impostazione ha posto le basi per:
• una rilevante semplificazione organizzativa;
• la semplificazione della governance e dei processi chiave;
• una riduzione del numero di legal entitiy (utilizzando, ove possibile,
il modello delle foreign branch della sub-holding) rendendo così la
struttura organizzativa più snella e “piatta” ed accorciando le linee
di riporto gerarchico;
• un migliore trasferimento delle best practice, agevolando lo
94
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
scambio di competenze nell’ambito della complessiva attività
di leasing del Gruppo (anche attraverso la costituzione di
“competence center” dedicati e gestiti in maniera uniforme e
coordinata);
• la possibilità di sfruttare una strategia commerciale basata sul
modello del “one face to customers” indirizzata in particolare al
segmento degli accordi di vendor e cross border leasing.
Integrazione delle attività di leasing
del Gruppo in Russia
Al fine di ottimizzare e rafforzare il business del leasing nel mercato
della Federazione Russa - con particolare riguardo ai settori dei beni
strumentali e degli autoveicoli – nello scorso mese di novembre
è stato completato il progetto di integrazione delle due società di
leasing del Gruppo operanti in Russia: OOO UniCredit Leasing (“ULR”,
controllata al 100% da ZAO UniCredit Bank “UBR”) e ZAO Locat
Leasing Russia (“LLR”), controllata al 100% da UniCredit Leasing
(“UCL”).
L’integrazione è stata realizzata mediante un aumento di capitale di
ULR per RUR 1,5 miliardi (circa 34 milioni) riservato a UCL e liberato
da quest’ultima mediante il conferimento in natura del 100%
di LLR nonché il versamento in denaro di circa RUR 1,2 miliardi
(circa 28 milioni di euro).
L’operazione così impostata ha consentito ad UCL di raggiungere
la struttura proprietaria target del 60% (coerentemente con il
modello adottato dal Gruppo nei Paesi dell’area CEE che prevede la
compresenza di UCL, quale azionista di maggioranza, e delle banche
locali, quali azionista di minoranza, nell’azionariato delle società di
leasing) e ha dotato al tempo stesso ULR di un adeguato livello di
patrimonializzazione.
A seguito dell’operazione descritta, ULR opera quale unica società
di leasing del Gruppo sul mercato della Federazione Russa,
mentre LLR gestirà fino ad esaurimento il portafoglio di contratti
attualmente in essere per poi essere liquidata, prevedibilmente nel
corso del 2011.
Progetto di trasformazione delle società
strumentali italiane del Gruppo in società
consortili
Si segnala che nel mese di luglio 2009 si è perfezionata la
trasformazione delle società strumentali italiane del Gruppo in
società consortili (in particolare, UGIS, UCBP, UniCredit Audit
(“Audit”), UniCredit Real Estate (“URE”) e UniCredit Bancassurance
Management and Administration Srl (“UBMA”)), alle quali si sono
consorziate le società del Gruppo che beneficiano dei servizi erogati
dalle predette società.
Riorganizzazione delle attività austriache
di Private Banking
Al fine di allineare le attività austriache di Private Banking di BA al
modello di Private Banking “on-shore” paneuropeo di UniCredit e
riorganizzare il perimetro delle società operanti nel settore detenute
da BA sulla base delle linee guida del Gruppo sulle partecipazioni,
BankPrivat (“BP”) e Asset Management GmbH (“AMG”) – entrambe
società interamente possedute da BA – sono state incorporate in BA
con efficacia 28 ottobre 2009.
In parallelo, il Gruppo ha finalizzato, negli ultimi mesi dell’esercizio, il
processo di riorganizzazione del modello di servizio della Divisione di
Private Banking di BA per allinearlo al modello di Private Banking del
Gruppo attraverso:
• il trasferimento delle attività di gestione di fondi e di asset
management di AMG a Pioneer Investments Austria, società
indirettamente posseduta dalla Capogruppo attraverso Pioneer
Global Investments;
• l’attribuzione del pieno controllo dei clienti attualmente serviti
da BP alla divisione Private Banking di BA, spostando le relative
attività attualmente condotte dalla divisione Retail di BA alla
divisione Private Banking.
Riorganizzazione delle attività Markets
and Investment Banking (MIB)
di UniCredit Bank Austria (BA)
Nell’esercizio 2008 è stato avviato il progetto di riorganizzazione
delle attività della precedente Divisione MIB di BA con l’obiettivo
finale di accentrare le stesse in un’unica entità giuridica
rappresentata dalla controllata tedesca UniCredit Bank AG.
Nel corso del 2009, il progetto è proseguito in linea con il nuovo
modello organizzativo e di business del Gruppo, nonché in coerenza
con le nuove linee guida fornite da autorità regolamentari locali e
internazionali.
Tale progetto prevede in ultima istanza il trasferimento a HVB della
maggioranza delle attività della precedente Divisione MIB di BA,
condotte attraverso la controllata CAIB UniCredit AG (“CAIB”, in
precedenza UniCredit CA IB Beteiligungs AG), attraverso le seguenti
fasi:
• il trasferimento a BA (o società direttamente controllate da BA)
delle società controllate da CAIB, e lo scorporo di alcune attività
selezionate a BA;
• la successiva cessione a UniCredit Bank AG di CAIB e della sua
controllata, operante nel Regno Unito, UniCredit CAIB Securities UK;
• infine, la fusione di CAIB in UniCredit Bank AG.
Al completamento delle predette attività, UniCredit Bank AG opererà
in Austria attraverso l’apertura di una filiale a Vienna.
La parte iniziale del progetto è stata completata nel primo trimestre
2010. Il completamento delle fasi successive – il trasferimento e la
successiva fusione di CAIB in UniCredit Bank AG – è previsto entro
la fine del 2010, subordinatamente alla ricezione delle necessarie
approvazioni da parte delle competenti autorità regolamentari.
Nuove iniziative di crescita esterna
al Gruppo
Il conglomerato Pioneer
Partnership con il gruppo Fortress nel settore
immobiliare
Con l’obiettivo di valorizzare l’attività di gestione dei fondi
immobiliari chiusi di Pioneer Investment Management SGR SpA
(“PIM SGR”) - società controllata al 100% da Pioneer Global
Asset Management SpA (“PGAM”) - nel mese di aprile 2009 PIM
SGR ha acquisito una quota partecipativa del 37,5% in Torre
SGR SpA (società di gestione di fondi immobiliari riconducibile a
Fortress Investment Group LLC, a sua volta società di gestione
alternativa quotata al New York Stock Exchange) nell’ambito di un
aumento di capitale della predetta società riservato a PIM SGR
e sottoscritto da quest’ultima mediante conferimento del proprio
ramo d’azienda “fondi immobiliari” (sostanzialmente costituito da 6
fondi immobiliari: “UniCredito Immobiliare Uno”, “Pioneer RE Brixia”,
“Pioneer RE Turin”, “Pioneer RE STAR”, “Pioneer RE Capital Fund” e
“Pioneer RE AMG”).
L’operazione è stata realizzata nell’ambito del progetto finalizzato a
valorizzare le attività del Gruppo Pioneer nella gestione immobiliare
in Italia insieme con un partner strategico nel settore del real estate
asset management con lo scopo di (i) creare una partnership con
un primario operatore internazionale nel settore real estate, al fine
di combinare le expertise settoriali di questo player con le capacità
distributive e di accesso a capitali istituzionali e retail di Pioneer e
del suo gruppo di appartenenza, e conseguentemente (ii) soddisfare
le esigenze della rete del Gruppo UniCredit in termini di gestione
delle attività esistenti, innovazione di prodotto, completamento della
gamma di prodotti offerti alla propria clientela retail ed istituzionale,
generazione di nuovo business e conseguente flusso commissionale,
nonché (iii) creare valore per gli investitori.
Il conglomerato UniCredit Bank AG
Accordo con NewSmith Capital Partners
Nell’ottobre 2009 UniCredit Bank AG ha acquistato da NewSmith
Capital Partners LLP il 100% di NewSmith Financial Products LLP
(denominazione modificata a novembre in “Kinabalu Financial
Products LLP”) e NewSmith Financial Solutions Ltd (denominazione
modificata a novembre in “Kinabalu Financial Solution Ltd”), società
specializzate in attività di credit advisory, per un controvalore
complessivo di circa £ 50,9 milioni (circa 60 milioni di euro).
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
95
Relazione sull’andamento della gestione I Altre informazioni
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo
ed altre operazioni societarie (SEGUE)
Altre operazioni che hanno interessato
società controllate/ partecipate
JSCB Ukrsotsbank
La controllata JSCB Ukrsotsbank (“USB”), di cui BA detiene in via
diretta e indiretta il 94,47% del capitale sociale, ha dato corso, nel
maggio 2009, all’aumento di capitale per un importo pari a
UAH 500 milioni (pari a circa 53 milioni di euro) al fine di adempiere
alla richiesta della Banca Centrale Ucraina connessa alla situazione
finanziaria del paese.
In relazione alla suddetta operazione BA ha sostenuto un
esborso complessivo di circa 50 milioni e la quota partecipativa
complessivamente detenuta (direttamente e indirettamente) in USB si
è attestata al 95,34% del capitale sociale.
JSC ATF Bank
Nell’aprile 2009 JSC ATF Bank, controllata al 99,70% da BA, ha dato
corso ad un aumento di capitale di KZT 18 miliardi (pari a circa
89 milioni di euro) per adempiere alla richiesta dell’Autorità di
Vigilanza kazaka connessa alla situazione finanziaria del Paese.
In relazione alla suddetta operazione, BA ha sostenuto un esborso
complessivo di circa 89 milioni.
UniCredit Consumer Financing IFN SA
Allo scopo di supportare la crescita di UniCredit Consumer
Financing IFN SA (“UCCF”) - società rumena costituita nel 2008
come joint venture tra UCFin (65%) e UniCredit Tiriac Bank “UCT”
(35%), attiva nell’erogazione di prodotti di credito al consumo per
il mercato rumeno – nello scorso mese di maggio i due soci UCFin
e UCT hanno aderito in misura proporzionale alle rispettive quote
partecipative ad un aumento di capitale di UCCF di RON 43 milioni
(pari a circa 10 milioni di euro).
Tale rafforzamento patrimoniale ha consentito alla controllata di
mantenere i requisiti di patrimonializzazione richiesti dalla normativa
rumena.
Con l’obiettivo di accentrare in un unico soggetto l’intera quota
detenuta dal Gruppo nella predetta partecipata, nello scorso mese di
giugno la Capogruppo (che deteneva direttamente il 16,92% di CNP
UniCredit Vita) ha acquisito dalla controllata Fineco Verwaltung la
quota detenuta da quest’ultima (pari al 21,88%).
Operazioni per lo smobilizzo di
partecipazioni/attività non strategiche
Si fornisce di seguito dettaglio delle principali operazioni di smobilizzo
realizzate nell’esercizio. Maggiori informazioni sugli impatti a conto
economico sono riscontrabili in Parte C della Nota integrativa.
In Italia
Finaosta SpA
Nel novembre 2008 UniCredit, unitamente agli altri azionisti di
minoranza di Finaosta, ha aderito alla proposta della Regione
Autonoma Valle d’Aosta di acquistare le quote detenute dagli altri
soci della predetta finanziaria.
Il prezzo per il 100% di Finaosta è stato stabilito in 187 milioni e la
cessione della quota detenuta da UniCredit (10,7%) ha consentito di
realizzare una plusvalenza a livello consolidato di 9,7 milioni.
La cessione è stata perfezionata nel mese di marzo 2009.
SI Holding SpA
UniCredit, insieme ai principali azionisti di Si Holding, fra cui Intesa
Sanpaolo (42,2% del capitale) e MPS (24,5%), ha perfezionato il
26 giugno scorso l’operazione di cessione della propria
partecipazione in Si Holding (complessivamente il 9,2%) a Istituto
Centrale delle Banche Popolari Italiane (per il 9,1%) e a Banca
Mediolanum (per lo 0,1%), per un prezzo complessivo per il 100% di
Si Holding pari a 184 milioni.
L’operazione ha consentito di realizzare una plusvalenza a livello
consolidato di 15 milioni.
Caricese Srl
CNP UniCredit Vita SpA
Nell’aprile 2009 CNP UniCredit Vita, joint-venture assicurativa con
il gruppo francese CNP, di cui il Gruppo detiene una partecipazione
del 38,80%, ha deliberato un aumento di capitale di 134 milioni
finalizzato a dotarsi dei mezzi patrimoniali adeguati al rispetto dei
requisiti patrimoniali richiesti dalla vigente normativa.
Il Gruppo ha aderito all’operazione per la quota di propria
competenza sostenendo un onere complessivo di 52 milioni.
96
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Nello scorso mese di giugno il Gruppo ha ceduto il 33,684% di
CARICESE (rispetto al 33,687% complessivamente detenuto) con un
incasso di 3,7 milioni ed il realizzo di una plusvalenza di 1,2 milioni;
in particolare le società controllate UniCredit Corporate Banking,
UniCredit Private Banking, UniCredit Banca, Banco di Sicilia, UniCredit
Banca di Roma, FinecoBanK, UCFin e Banca Agricola Commerciale
RSM hanno ceduto le proprie quote nella società, mentre la
Capogruppo è rimasta azionista di CARICESE con una quota dello
0,003%.
All‘estero
BodeHewitt AG & Co. KG e BodeHewitt Beteiligungs AG
Nel mese di giugno, UniCredit Bank AG ha ceduto il 72,25% di
BodeHewitt AG & Co. KG e il 72,25% di BodeHewitt Beteiligungs AG
a Hewitt Associates, che già deteneva il 27,75% delle due società,
per un importo di 50 milioni. La cessione delle quote detenute da
UniCredit Bank AG ha consentito di realizzare una plusvalenza a
livello consolidato di 3 milioni.
Vereinsbank Victoria Bauspar AG
Nel mese di maggio, UniCredit Bank AG ed Ergo Group hanno
firmato il contratto per la cessione delle partecipazioni detenute,
rispettivamente pari al 70% e al 30%, in Vereinsbank Victoria
Bauspar a favore di Wüstenrot & Württembergische AG, per un
prezzo complessivo per il 100% di Vereinsbank Victoria Bauspar pari
a circa 79 milioni. In seguito alla classificazione della partecipazione
fra le attività in via di dismissione, è stata contabilizzata una
minusvalenza di circa 12 milioni nel primo semestre. La cessione,
perfezionatasi a luglio, non ha determinato ulteriori impatti sul conto
economico.
Schwäbische Bank AG e Invesco Real Estate GmbH
Nel corso del primo semestre UniCredit Bank AG ha ceduto anche le
quote di minoranza detenute in Schwäbische Bank (25,50% - banca
universale tedesca) e in Invesco Real Estate (24,90% - società che
offre servizi e prodotti d’investimento immobiliari a clienti istituzionali)
realizzando una plusvalenza complessiva a livello consolidato di circa
12,3 milioni.
Razionalizzazione del patrimonio
immobiliare di Gruppo
Fondo Core Nord Ovest
In coerenza con gli obiettivi di razionalizzazione del patrimonio
immobiliare del Gruppo, in data 29 settembre 2009 URE ha
conferito un portafoglio di immobili detenuti dal Gruppo ad un
fondo immobiliare di tipo chiuso riservato ad investitori qualificati,
denominato Core Nord Ovest e gestito da REAM SGR S.p.A.
(“REAM”). URE ha successivamente ceduto la maggioranza delle
quote emesse a fronte del suddetto apporto ad investitori qualificati
identificati da REAM.
Il portafoglio oggetto di apporto è costituito da 13 immobili storici e
di grande pregio (tra cui gli immobili di Via XX Settembre a Torino, Via
Dante a Genova e Piazza Edison a Milano) per un valore complessivo
di apporto di circa 574 milioni, il cui acquisto da parte del fondo è
stato finanziato per il 60% da un pool di banche.
Il fondo avrà una durata di 15 anni. La maggior parte degli immobili
conferiti al fondo saranno oggetto di contratti di locazione a favore
del Gruppo con una durata, a seconda delle specifiche esigenze del
Gruppo stesso, di 6 o 18 anni, rinnovabili per ulteriori 6 anni, con
caratteristiche tali da consentire al Gruppo la necessaria flessibilità
nella gestione della propria rete commerciale.
La cessione della maggioranza delle quote ad investitori qualificati
identificati da REAM, tra cui la Fondazione Cassa di Risparmio di
Torino e le altre Fondazioni bancarie azioniste di REAM, ha generato
nel 2009 una plusvalenza complessiva pari a circa 133 milioni, al
netto di effetti fiscali e costi di transazione, di cui circa 110 milioni
nel terzo trimestre 2009.
Mastercard Inc.
Nel corso dell’anno diverse società del Gruppo UniCredit hanno
ceduto azioni Mastercard Inc., realizzando una plusvalenza
complessiva a livello consolidato di circa 22 milioni.
Bank BPH SA
Nel mese di settembre la Capogruppo ha aderito all’offerta pubblica
di acquisto, promossa da DRB Holding (Gruppo GE) sulla residua
quota di Bank BPH in circolazione, consegnando la totalità delle
azioni detenute nella predetta banca polacca (pari al 5,13% dal
capitale sociale).
Banco de Sabadell SA
Nel corso dell’ultima parte dell’esercizio la Capogruppo ha ceduto
in due fasi successive l’intera partecipazione detenuta nel Banco de
Sabadell (4,08%).
Fondo Omicron Plus Immobiliare
Lo scorso 30 dicembre 2008, URE aveva concluso l’apporto al Fondo
Omicron Plus Immobiliare (“Fondo Omicron Plus”), gestito da Fondi
Immobiliari Italiani SGR S.p.A. (“Fimit”), di un portafoglio di
72 immobili strumentali per un valore complessivo pari a circa
800 milioni, a fronte del quale erano state emesse quote, parte delle
quali successivamente collocate presso investitori qualificati e parte
detenute dalla stessa URE.
Nel terzo trimestre 2009, URE ha completato la cessione ad
investitori qualificati delle quote detenute nel Fondo Omicron Plus.
In particolare, in data 22 settembre 2009, URE ha concluso la
cessione di 3.200 di tali quote ad una società collegata a GIC Real
Estate (“GIC RE”), ramo immobiliare della Government of Singapore
Investment Corporation, per un corrispettivo complessivo pari a circa
78 milioni.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
97
Relazione sull’andamento della gestione I Altre informazioni
Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo
ed altre operazioni societarie (SEGUE)
La vendita di quote a GIC RE ha consentito ad URE di completare
la cessione della totalità delle quote detenute nel Fondo
Omicron Plus a seguito dell’apporto di dicembre 2008, con
una plusvalenza di circa 163 milioni nel 2009 (di cui circa 131
milioni nel terzo trimestre 2009) al netto di effetti fiscali e costi di
transazione, che si aggiungono ai circa 282 milioni già realizzati
nel 2008.
Inoltre, sempre nell’ambito del piano di razionalizzazione del
patrimonio immobiliare del Gruppo, in data 30 settembre 2009 URE
ha effettuato l’apporto di un ulteriore portafoglio, costituito da 179
immobili strumentali per un valore complessivo di apporto di circa
98
Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
530 milioni, allo stesso Fondo Omicron Plus, a fronte del quale
sono state emesse nuove quote. Tale ulteriore apporto al fondo ha
generato una plusvalenza complessiva pari a circa 198 milioni, al
netto di effetti fiscali e costi di collocamento, di cui circa 134 milioni
nel quarto trimestre a seguito della cessione di alcune quote per un
corrispettivo di circa 127 milioni.
Gli immobili oggetto del secondo apporto sono stati interamente
locati alle società del Gruppo per mezzo di contratti di locazione
della durata di 18 anni, rinnovabili per ulteriori 6 anni, aventi
caratteristiche tali da consentire la necessaria flessibilità nella
gestione della rete commerciale del Gruppo.
Rafforzamento patrimoniale
Nel corso dei primi mesi del 2009, sono state poste in essere
le seguenti misure di rafforzamento patrimoniale approvate dal
Consiglio di Amministrazione nel mese di ottobre 2008:
• è stata innanzitutto data esecuzione all’aumento di capitale
deliberato dall’Assemblea dei Soci di UniCredit il 14 novembre
2008 in forza del quale nel periodo dal 5 al 23 gennaio,
n. 972.225.376 nuove azioni ordinarie sono state offerte
in opzione ai possessori di azioni ordinarie e di risparmio
UniCredit, nel rapporto di 4 azioni ordinarie ogni 55 azioni
ordinarie e/o di risparmio possedute, ad un prezzo unitario di
emissione di 3,083 Euro per azione, con un sovrapprezzo di
2,583 Euro.
• In data 23 febbraio 2009 - al termine del periodo di offerta
in Borsa dei diritti di opzione non esercitati - si è conclusa
l’operazione di aumento di capitale con la sottoscrizione da parte
di Mediobanca di n. 967.578.184 azioni ordinarie UniCredit, in
esecuzione del contratto di garanzia dalla stessa stipulato con
impegno a sottoscrivere le azioni di nuova emissione in numero
corrispondente ai diritti d’opzione non esercitati. La quasi totalità
delle azioni sottoscritte da Mediobanca sono state poste al servizio
dell’emissione di strumenti finanziari c.d. CASHES.
• È risultato quindi integralmente sottoscritto l’aumento di capitale
di Euro 2.997.370.834,21, di cui Euro 486.112.688,00 a titolo di
capitale ed Euro 2.511.258.146,21 a titolo di sovrapprezzo azioni;
• successivamente, in data 17 marzo, il Consiglio di Amministrazione
di UniCredit ha deliberato di sottoporre all’Assemblea dei Soci
l’assegnazione di utili ai soci mediante l’attribuzione di azioni
UniCredit di nuova emissione (c.d. scrip dividend) rivenienti da un
aumento gratuito del capitale sociale, ai sensi dell’art 2442 del
Codice Civile, attingendo da apposita riserva costituita in sede di
approvazione della destinazione degli utili dell’esercizio 2008.
• Conseguentemente, il 29 aprile 2009 l’Assemblea, in sede
straordinaria, ha deliberato un aumento di capitale gratuito
di nominali Euro 1.218.815.136,50 con l’emissione di n.
2.435.097.842 azioni ordinarie e di n. 2.532.431 azioni di
risparmio, del valore nominale unitario di Euro 0,50 cadauna.
In particolare sono state attribuite 29 nuove azioni ordinarie ogni
159 azioni ordinarie possedute e 7 nuove azione di risparmio ogni
60 azioni di risparmio possedute; tali azioni sono state messe a
disposizione dei soci il 21 maggio 2009 (quotazione “ex” dal
18 maggio 2009).
Infine, con l’obiettivo di innalzare i coefficienti patrimoniali al livello di
quelli dei migliori concorrenti nel contesto internazionale ed europeo,
garantendo al contempo al Gruppo la possibilità di posizionarsi in
modo favorevole sul mercato e cogliere le opportunità derivanti dalla
futura crescita economica, l’Assemblea Straordinaria dei Soci, in data
16 novembre, ha deliberato:
• di aumentare il capitale sociale per un valore massimo
complessivo di Euro 4 miliardi, comprensivo di eventuale
sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie con
godimento regolare del valore nominale unitario di Euro 0,50
cadauna, da offrirsi in opzione ai soci titolari di azioni ordinarie
ed a quelli portatori di azioni di risparmio della società, ai sensi
dell’art. 2441 del Codice Civile;
• di conferire al Consiglio di Amministrazione le necessarie facoltà
per definire le modalità ed i termini del predetto aumento di
capitale, determinando in particolare, in prossimità dell’inizio
dell’offerta al pubblico e sulla base delle condizioni di mercato
allora prevalenti, il prezzo di sottoscrizione delle azioni (incluso il
sovrapprezzo) e, quindi, il numero di azioni da emettere e il relativo
rapporto di assegnazione in opzione.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009
99
Relazione sull’andamento della gestione I Altre informazioni
Il progetto ONE4C
Al fine di rispondere alle mutate aspettative dei clienti ed alle
richieste di vicinanza al territorio emerse nell’ambito del nuovo
contesto bancario internazionale, lo scorso dicembre il Gruppo ha
intrapreso un’analisi finalizzata alla definizione del nuovo modello
organizzativo e di business di UniCredit in grado di andare incontro
alle predette esigenze in particolare sui mercati di Italia, Germania e
Austria (il c.d. “One4C” Program).
Gli obiettivi principali di detto progetto possono riassumersi come
segue:
• pervenire, attraverso una evoluzione dell’attuale modello di
business ed un cambiamento culturale, ad un miglioramento della
customer satisfaction per tutti i segmenti di clientela;
• valorizzare ulteriormente il radicamento territoriale del Gruppo in
Italia, migliorando il dialogo con il territorio attraverso strumenti
che consentano di cogliere più adeguatamente le esigenze che si
manifestano a livello locale/ regionale;
• modificare l’articolazione societaria del perimetro italiano per
renderla coerente col nuovo modello di business.
Ad esito delle suddette analisi e nell’ambito delle stesse, è stata
presa in considerazione l’opportunità di modificare l’articolazione
societaria del perimetro italiano del Gruppo, anche attraverso la
possibile integrazione in UniCredit S.p.A. delle attività svolte dalle
principali società italiane del Gruppo.
100 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
In linea con gli attuali obiettivi del progetto One4C, si ritiene che
UniCredit possa quindi servire il mercato nella sua globalità,
intermediando tutte le tipologie di clientela e strutturandosi per
meglio gestirle in 4 segmenti di business specializzati:
1. Famiglie, dedicato ai clienti privati;
2. Piccole e Medie Imprese (PMI), per le aziende con fatturato annuo
fino ai 50 milioni di euro;
3. Corporate Banking, per le imprese con fatturato annuo superiore
ai 50 milioni di euro;
4. Private Banking, per i clienti con attività finanziarie superiori ai
500mila euro.
Più in particolare, si ritiene che l’evoluzione del modello di business
possa rafforzare l’attuale modello divisionale del Gruppo ed
aumentare ulteriormente la soddisfazione dei clienti, attraverso una
maggiore specializzazione delle competenze, maggiore semplicità
e tempi di risposta più rapidi, e accrescere la vicinanza ai territori
in cui il Gruppo opera, attraverso un’organizzazione più efficace e
focalizzata a una maggiore autonomia della rete.
Il programma One4C prevede infine nella struttura organizzativa
di UniCredit in Italia, che sarà ridisegnata in coerenza con il nuovo
modello di business, la creazione di “Presidenti Territoriali” crossdivisionali che possano agire come interfacce fra il Gruppo e gli
interlocutori chiave del territorio con l’obiettivo di creare un unico
punto di riferimento per gli stakeholders locali (esterni ed interni) che
risponda ai loro bisogni.
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
ed evoluzione prevedibile della gestione
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
Si segnala che il 7 gennaio 2010 il Consiglio di Amministrazione
di UniCredit ha approvato i termini e le condizioni definitivi
dell’operazione di aumento di capitale deliberata dall’Assemblea
straordinaria dei soci del 16 novembre 2009. A seguito dell’offerta
in opzione delle azioni ordinarie di nuova emissione (dall’11
gennaio 2010 al 29 gennaio 2010 in Italia e Germania e dal 14
gennaio 2010 al 29 gennaio 2010 in Polonia) sono state sono state
sottoscritte n. 2.472.338.679 nuove azioni ordinarie UniCredit, pari
al 98,23% delle azioni oggetto dell’offerta [e non sono pervenute
revoche delle sottoscrizioni con riferimento all’offerta al pubblico in
Polonia e Germania]. I diritti non esercitati nel periodo di opzione
(n. 297.005.168 validi per la sottoscrizione di 44.550.771 azioni
ordinarie UniCredit) sono stati tutti collocati sul Mercato Telematico
Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., ai sensi
dell’art. 2441, terzo comma, codice civile, per il tramite di UniCredit
Bank AG, Milan Branch, nelle sedute dall’8 al 12 febbraio 2010. In
data 24 febbraio 2010 si è quindi perfezionato l’aumento di capitale
deliberato dalla ricordata Assemblea del 16 novembre 2009.
Si segnala, inoltre, che nel marzo 2010, UniCredit Bank Austria
AG ha perfezionato un aumento di capitale di 2 miliardi al fine di
allinearsi ai principali concorrenti austriaci in termini di coefficienti
patrimoniali e posizionarsi in modo favorevole per cogliere le
opportunità derivanti dalla futura crescita economica in Austria e
nella Central Eastern Europe.
Al fine di razionalizzare le attività del Gruppo in coerenza con il
modello divisionale di business, evitando sovrapposizioni di attività,
si è ritenuto utile avviare un progetto di focalizzazione dell’attività di
UniCredit Mediocredito Centrale Spa nel settore della gestione delle
agevolazioni e del “credito agevolato” e di proseguire il processo di
accentramento delle attività relative a lavorazioni di tipo informatico e
di back office.
Pertanto nel corso del 2010 è già stata perfezionata, con efficacia
1° gennaio, la cessione del ramo d’azienda “Supporto operativo” a
favore di UniCredit Business Partner.
Sono stati avviati i progetti di cessione del ramo d’azienda “Back
office” a favore di UniCredit Business Partner (questa operazione
fa seguito e completa il processo di trasferimento delle attività
amministrative iniziato con la cessione di cui al punto precedente) e
della cessione del ramo d’Azienda “IT” a favore di UniCredit Global
Information Services.
Infine, in data 3 febbraio è stato approvato dal Consiglio
di amministrazione l’avvio di uno studio di fattibilità circa il
riposizionamento di UniCredit Mediocredito Centrale Spa quale
società dedicata all’operatività per il “settore pubblico” (credito
agevolato, gestione incentivi pubblici) con contestuale analisi
finalizzata a valutare l’eventuale trasferimento a UniCredit Corporate
Banking delle attività “Corporate”.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 101
Relazione sull’andamento della gestione
Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo
ed evoluzione prevedibile della gestione (SEGUE)
Evoluzione prevedibile della gestione
Dopo una seconda parte del 2009 caratterizzata da una crescita
relativamente robusta, sia negli Stati Uniti che in area Euro, la ripresa
potrebbe perdere parte dello slancio iniziale a metà 2010. Infatti,
il venir meno di alcuni importanti fattori temporanei che hanno
contribuito a sostenere il recupero dei trimestri precedenti, in modo
particolare la ricostruzione delle scorte ed il forte stimolo fiscale,
renderà più moderata la dinamica di crescita.
Ci si attende che sia l’area euro che gli Stati Uniti crescano quindi
sotto il loro potenziale nell’anno corrente, per tornare ad una ripresa
più sostenibile soltanto nel 2011. Per quanto riguarda i Paesi
dell’area CEE, il 2010 è partito sotto migliori auspici. Sulla scia
della ripresa globale la crescita economica media della regione
potrà tornare nel 2010 in territorio positivo, intorno al +2.3%. In
questo contesto Turchia e Polonia appaiono i paesi maggiormente
attrezzati per ottenere una ripresa più decisa. Al contrario, non è da
escludere che i paesi Baltici, quelli dei Balcani e l’Ungheria possano
crescere meno. Guardando nel più lungo periodo, oltre il 2011, la
crescita delle economie CEE sarà sì mediamente sostenuta, ma
rimarrà comunque inferiore a quella pre-crisi: essa riflette non solo
la crescita più modesta dell’economia mondiale ma anche il fatto
che il boom del credito, basato sull’ampia disponibilità di funding
estero, non si ripeterà con l’intensità del passato. A fronte di una
crescita economica sì forte ma più modesta che nel recente passato,
i paesi dell’Europa Centro Occidentale si muoveranno su un binario
di crescita molto più sostenibile ed equilibrato, limitando la crescita
dell’indebitamento estero e di quello pubblico.
Nonostante i positivi segnali di recupero del ciclo economico, la
profittabilità dei sistemi bancari in Europa continuerà ad essere sotto
pressione anche nel corso del 2010, a causa dell’indebolimento dei
ricavi e del deterioramento della qualità del credito. Le entrate da
margine di interesse, infatti, tenderanno a risentire della riduzione
dei volumi e della flessione degli spread bancari. La riduzione del
margine d’interesse ed un costo del rischio ancora piuttosto elevato
contribuiranno negativamente alla crescita dei profitti nell’anno
in corso. Tuttavia, tale effetto verrà attenuato da un recupero
atteso nel margine da servizi, a seguito della ripresa dei mercati
azionari. La profittabilità del settore bancario dei paesi CEE risulterà
anch’essa in sensibile miglioramento nel 2010. In alcuni paesi, però,
il deterioramento nella qualità del credito inciderà negativamente
anche nel 2010 (con un picco in termini di sofferenze verosimilmente
nel corso della prima parte dell’anno). Pertanto, se da un lato i
sistemi bancari di alcuni Paesi (Ucraina, Kazakhstan e Paesi baltici)
sono destinati a rimanere sotto pressione anche nel corso del
2010, dall’altro i Paesi più solidi dal punto di vista macroeconomico
(Polonia, Turchia, Rep. Ceca) vedranno un miglioramento delle
prospettive del settore bancario.
Dopo un 2009 nel corso del quale è stata ulteriormente rafforzata la
dotazione patrimoniale, sia organicamente che attraverso il ricorso al
mercato, migliorata la struttura di bilancio riducendo sensibilmente il
grado di leva finanziaria, mantenuta una solida posizione di liquidità
e una forte disciplina sul controllo dei costi, il Gruppo è pronto a
cogliere le opportunità di crescita che si presenteranno nei mercati in
cui esso opera.
Tali opportunità saranno colte anche attraverso la revisione del
modello organizzativo e di business, in particolare in Austria,
Germania e Italia, nell’ottica di una maggiore vicinanza al cliente ed
al territorio.
Milano, 16 marzo 2010
IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Il Presidente
DIETER RAMPL
102 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
L’Amministratore Delegato
ALESSANDRO PROFUMO
Christian Hagn,
Hagn & Dr. Ruebesamen Rechtsanwälte
Cliente Retail - Germania
Sono un cliente di
«HypoVereinsbank
– UniCredit
Group ormai da molti anni.
Della banca apprezzo in
particolare le caratteristiche
di affidabilità e fiducia,
oltre alla qualità dei servizi
di consulenza offerti, tutti
valori sui quali ho sempre
potuto contare. Mi ritengo più
che soddisfatto e mi sento di
consigliare la mia banca ai
nuovi clienti.»
È facile con
UniCredit.
Corporate Governance
La struttura di Governance
Premessa
Assemblea
Consiglio di Amministrazione
Comitati del Consiglio di Amministrazione
Collegio Sindacale
Maggiori Azionisti
Diritto di intervento in Assemblea
Il Management Committee
Group Management Team
106
106
106
107
107
112
113
113
114
116
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 105
Corporate Governance
La struttura di Governance
Premessa
Il quadro complessivo della “corporate governance” di UniCredit, inteso come il sistema delle regole e delle procedure cui gli organi sociali
fanno riferimento per ispirare la propria linea di condotta e adempiere alle diverse responsabilità nei confronti dei propri stakeholder, è stato
definito tenendo presenti le norme vigenti e le raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina emanato da Borsa Italiana S.p.A. nel
marzo 2006 (il “Codice”). Il Codice ha fra i suoi obiettivi quello di incrementare la chiarezza e la concretezza di alcune figure e ruoli - come
quelli degli amministratori indipendenti e dei comitati interni al consiglio - che negli anni si sono arricchiti di contenuti attraverso l’esperienza
applicativa. Peraltro, UniCredit - in quanto Banca - è soggetta alle previsioni dettate dalla Banca d’Italia e, con particolare riferimento alla
corporate governance, alla specifica normativa delle “Disposizioni di Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche”
pubblicate nel 2008.
Sin dal 2001 UniCredit redige annualmente e presenta ai propri azionisti la Relazione sul Governo Societario mediante la predisposizione di
apposita relazione (basata sul principio del comply or explain) destinata ai propri soci, agli investitori anche istituzionali nonché a Borsa Italiana
con la quale fornisce idonea informativa sul proprio sistema di Corporate Governance.
Nell’ambito della continua evoluzione della normativa (comunitaria e nazionale) nonché, in generale, della best practice internazionale, Borsa
Italiana ha deciso di procedere ad un aggiornamento dei principi di corporate governance che nel marzo 2006 ha portato all’emanazione di una
nuova versione del Codice di Autodisciplina, a cui UniCredit ha aderito con delibera del Consiglio del 19 dicembre 2006.
Alla luce delle previsioni contenute nel Codice e sulla base del format di “Relazione sul governo societario” fornito dalla Borsa Italiana, è stata
redatta la Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari, ai sensi dell’articolo 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, (il “TUF”) e
degli articoli 89-bis e 144-decies del Regolamento Emittenti Consob.
La “Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari” approvata dal Consiglio di Amministrazione (nella seduta del 16 marzo 2010)
viene pubblicata contemporaneamente alla Relazione sulla Gestione sul sito web dell’Emittente (http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/
corporate_governance_report.htm).
UniCredit è una società emittente titoli quotati su mercati regolamentati di Milano, Francoforte e Varsavia e assolve, pertanto, agli obblighi
normativi e regolamentari connessi alla quotazione in tali mercati.
Le informazioni riportate si riferiscono, salvo non sia diversamente specificato, all’esercizio 1° gennaio 2009/31 dicembre 2009.
UniCredit adotta, sin dalla sua costituzione, il sistema di amministrazione
cosiddetto tradizionale.
Caratteristica essenziale di tale sistema è la separazione tra compiti
di gestione della società, di controllo sull’amministrazione e di
controllo contabile. Al Consiglio di Amministrazione spetta in via
esclusiva la supervisione strategica e la gestione dell’impresa, al
Collegio Sindacale il controllo sull’amministrazione mentre il controllo
contabile è affidato, dall’assemblea su proposta motivata del Collegio
Sindacale, ad una società di revisione, in applicazione delle vigenti
disposizioni normative in materia.
Le ragioni della scelta di questo modello di governance risiedono
nella considerazione che lo stesso abbia dimostrato nel tempo
di essere idoneo ad assicurare l’efficienza della gestione e
l’efficacia dei controlli, e quindi le necessarie condizioni che
consentono alla Capogruppo di assicurare una sana e prudente
gestione di un gruppo bancario complesso e globale quale è il
Gruppo UniCredit.
Il sistema tradizionale consente, attraverso la previsione di alcune
competenze inderogabili in capo all’Assemblea, un opportuno
confronto tra il management e gli azionisti relativamente ad
106 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
elementi fondamentali di governance quali ad esempio la nomina
e la revoca degli amministratori ovvero l’approvazione del bilancio,
la distribuzione degli utili, le politiche di remunerazione del
management, ecc..
Assemblea
L’assemblea ordinaria è convocata almeno una volta all’anno nei
termini di legge, per deliberare sugli oggetti attribuiti dalla legge
e dallo Statuto alla sua competenza. L’assemblea straordinaria è
convocata ogni qualvolta occorra deliberare su alcuna delle materie
ad essa riservate dalla legge.
L’ordine del giorno dell’assemblea è stabilito da chi eserciti il potere
di convocazione a termini di legge e di Statuto, sulla base, nel caso
in cui la convocazione sia effettuata su richiesta dei soci, delle
indicazioni contenute nella richiesta stessa.
L’assemblea ordinaria dei soci ha adottato un Regolamento volto
a disciplinare l’ordinato e funzionale svolgimento delle riunioni
assembleari. Il testo del Regolamento assembleare è disponibile sul
sito web di UniCredit nella Sezione Governance/Assemblea.
Consiglio di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit può essere composto da
un minimo di 9 ad un massimo di 24 Membri. Alla data del 16 marzo
2010 il numero di Consiglieri è di 23.
La durata del loro mandato è fissata in 3 esercizi, salvo più
breve termine stabilito all’atto della nomina, e scadono alla data
dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo
all’ultimo esercizio della loro carica.
Il mandato del Consiglio di Amministrazione attualmente in carica,
nominato dall’Assemblea del 29 aprile 2009, scadrà alla data
dell’Assemblea chiamata ad approvare il bilancio relativo all’esercizio
2011.
L’elezione degli Amministratori avviene mediante il meccanismo del voto
di lista, secondo le modalità stabilite dall’articolo 20 dello Statuto sociale.
Il Consiglio di Amministrazione ha adottato un proprio Regolamento
che ne disciplina poteri, competenze e modalità di funzionamento.
In tale Regolamento sono altresì riportate le determinazioni che il
Consiglio di Amministrazione ha assunto in materia di requisiti che
gli Amministratori di UniCredit devono possedere, in aggiunta a
quelli previsti dalle vigenti disposizioni normative e regolamentari,
per assicurare il buon funzionamento dell’Organo Amministrativo
e in merito al numero degli incarichi di amministrazione, direzione
e controllo che possono essere ricoperti dagli Amministratori di
UniCredit in società esterne al Gruppo, nonché il procedimento da
seguire in caso di nomina e superamento di tali limiti.
Indipendenza dei Consiglieri
L’indipendenza degli Amministratori è periodicamente valutata - con
riferimento ai Criteri Applicativi previsti dal Codice ed all’art. 148 del
TUF - dal Consiglio di Amministrazione, tenendo conto delle informazioni
fornite dai singoli interessati o comunque a disposizione dell’emittente.
L’esito delle valutazioni del Consiglio è comunicato al mercato.
In data 16 marzo 2010 il Consiglio di Amministrazione della Società
- anche sulla base delle informazioni fornite dagli interessati - ha
verificato la sussistenza o meno della qualifica di “amministratore
indipendente” in capo ai propri membri. L’esito di tale verifica,
comunicato al mercato, è stato il seguente:
• Amministratori indipendenti ai sensi dell’art. 3 del Codice i signori
Castelletti, Calandra Buonaura, Belluzzi, Bischoff, Fontanesi,
Giacomin, Gnudi, Kadrnoska, Li Calzi, Ligresti, Maramotti, Marocco,
Pesenti, Reichlin, Schinzler, Waigel, Wyand e Zwickl;
• Amministratori non indipendenti ai sensi dell’art. 3 del Codice i signori
Rampl (Presidente), Bengdara, Palenzona, Profumo (CEO) e Cucchiani;
• Amministratori indipendenti ai sensi dell’art. 148 del TUF i signori
Rampl (Presidente), Castelletti, Bengdara, Calandra Buonaura,
Palenzona, Belluzzi, Bischoff, Fontanesi, Giacomin, Gnudi,
Kadrnoska, Li Calzi, Ligresti, Maramotti, Marocco, Pesenti, Reichlin,
Schinzler, Waigel, Wyand e Zwickl;
• Amministratori non indipendenti ai sensi dell’art. 148 del TUF i
signori Profumo (CEO) e Cucchiani.
Il Collegio Sindacale ha verificato in data 16 marzo 2010 la corretta
applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento adottati dal
Consiglio per valutare l’indipendenza dei propri membri.
Comitati del Consiglio
di Amministrazione
Per favorire un efficiente sistema di informazione e consultazione
che permetta al Consiglio di Amministrazione di svolgere al meglio
le proprie funzioni, nell’ambito di quest’ultimo sono costituiti quattro
comitati consiliari, a struttura ristretta - in linea con le prescrizioni
contenute nel Codice - diversificati per settore di competenza ed aventi
finalità consultive e propositive: Comitato Permanente Strategico,
Comitato per il Controllo Interno & Rischi, Comitato Corporate
Governance, HR and Nomination e Comitato Remunerazione.
Comitato permanente strategico
Il Comitato Permanente Strategico è composto di 10 membri, la
maggioranza dei quali non esecutivi. Sono membri di diritto il Presidente
del Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore Delegato. Gli
altri membri devono essere scelti secondo le migliori competenze
e disponibilità ad espletare l’incarico. Il Presidente del Comitato è
il Presidente del Consiglio. La frequenza delle riunioni del Comitato
Permanente Strategico è, generalmente, mensile ovvero ogni volta che sia
necessario discutere argomenti rientranti nella sua sfera di competenza.
La convocazione delle riunioni del Comitato avviene normalmente ad
opera del Presidente salvo che ne facciano richiesta almeno 2 suoi
membri o 2 Sindaci. In tale ultimo caso, tutti i Sindaci possono partecipare.
Nel corso del 2009 si sono tenute 9 riunioni del Comitato
Permanente Strategico.
Competenze
Il Comitato opera con funzioni consultive e propositive. In particolare
il Comitato Permanente Strategico fornisce pareri al Consiglio - in
ordine alle proposte formulate dall’Amministratore Delegato al
Consiglio medesimo - riguardanti:
a) la predisposizione del Piano Triennale di Gruppo;
b) la determinazione del Budget di Gruppo annuale;
c) la determinazione della Capital Allocation annuale di Gruppo;
d) l’individuazione della strategia annuale di Gruppo riguardante le
operazioni su partecipazioni (M&A/riorganizzazioni);
e) l’approvazione di operazioni su partecipazioni oltre determinati limiti di
valore (300 mil Euro per le operazioni in paesi ad alto rischio e 500 mil
Euro per le operazioni in paesi a basso rischio);
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 107
Corporate Governance
La struttura di Governance (SEGUE)
f) operazioni straordinarie sul capitale del Gruppo e politica dei dividendi,
sia della Capogruppo che delle Società del Gruppo, qualora questa
non sia già ricompresa negli indirizzi generali della Capital Allocation
annuale di cui al punto c);
g) altre operazioni/iniziative di rilevante contenuto strategico per il
Gruppo quali, ad esempio: valutazioni d’ingresso in nuovi mercati, sia
geografici che di business, joint-ventures di alto profilo con Gruppi
industriali e/o finanziari.
Comitato per il controllo interno & rischi
Il Comitato per il Controllo Interno & Rischi è composto da 7 membri
(5 membri fino al 12 maggio 2009), tutti indipendenti ai sensi dell’art.
148, comma 3, del TUF. La maggioranza dei membri (6 su 7) possiede
i requisiti di indipendenza previsti dal Codice. Sono membri di diritto
il Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Vice Presidente
Vicario. Gli altri membri sono scelti secondo le migliori competenze
e disponibilità ad espletare l’incarico e, almeno uno di essi, possiede
adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria. Il Comitato elegge,
tra i membri diversi da quelli che partecipano di diritto, un Presidente.
La frequenza delle riunioni è almeno trimestrale. La convocazione delle
riunioni del Comitato avviene normalmente ad opera del Presidente,
salvo che ne facciano richiesta almeno 2 suoi membri o 2 Sindaci. In tale
ultimo caso possono partecipare tutti i Sindaci.
Ai lavori del Comitato per il Controllo Interno & Rischi partecipa il
Presidente del Collegio Sindacale o altro Sindaco designato dal Presidente
del Collegio Sindacale medesimo. Possono essere altresì invitati a
partecipare gli altri Sindaci nonché esponenti della Società di Revisione.
Nel corso del 2009 il Comitato per il Controllo Interno & Rischi ha
tenuto 12 riunioni.
Competenze
Il Comitato opera con funzioni consultive e propositive. In particolare,
il Comitato per il Controllo Interno & Rischi:
A. assiste il Consiglio di Amministrazione nella definizione delle linee di
indirizzo del sistema di controllo interno nonché nella verifica almeno
annuale della sua adeguatezza, efficacia e effettivo funzionamento,
assicurando che i principali rischi aziendali siano correttamente
identificati nonché misurati, gestiti e monitorati in modo adeguato.
Assiste, inoltre, il Consiglio nella determinazione dei criteri di
compatibilità di tali rischi con una sana e corretta gestione della
Società (risk appetite), vigilando affinché la funzione di Compliance
applichi le politiche di gestione del rischio di non conformità definite
dal Consiglio e la funzione di Audit attui gli indirizzi del Consiglio in
materia di svolgimento dei controlli di terzo livello;
B. effettua l’analisi delle relazioni periodiche sui sistemi di controllo. In
particolare esamina almeno una volta all’anno la relazione periodica
sull’adeguatezza della gestione del rischio di non conformità nonché le
informazioni su eventuali violazioni rilevanti della conformità alle norme;
esamina altresì la relazione annuale sui servizi di investimento nonché,
108 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
infine, la relazione predisposta semestralmente relativa alla situazione
complessiva dei reclami di UniCredit ricevuti, sulla base dei dati forniti
dalla funzione incaricata di trattarli;
C. analizza le linee guida di Gruppo per le attività di Audit e valuta
il piano annuale dei controlli preparato dal Responsabile della
Direzione di Internal Audit, riceve le relazioni periodiche e può
richiedere l’effettuazione di specifici interventi di audit, non previsti
dal piano annuale;
D. esamina l’informativa ricevuta dal Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili e societari in merito al corretto utilizzo dei
principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio
consolidato;
E. esamina, nel rispetto delle responsabilità assegnate dalla normativa
italiana all’Organo di Controllo, i criteri ed i metodi che verranno
utilizzati per la scelta della Società di revisione, nonché i criteri di
selezione delle società del Gruppo esentate dalla revisione contabile;
esamina inoltre la situazione dei rapporti con le società di revisione,
anche avuto riguardo ai compiti di consulenza eventualmente loro
affidati dalla Capogruppo e dalle Società del Gruppo;
F. valuta il lavoro svolto dalla società di revisione ovvero dalle società di
revisione del Gruppo ed i risultati esposti nella/e relazione/i e nella/e
eventuale/i lettera/e di suggerimenti; vigila sull’efficacia del processo di
revisione contabile;
G. esamina le situazioni trimestrali e semestrali nonché il bilancio
annuale, sulla base delle relazioni del Dirigente preposto alla
redazione dei documenti contabili e societari;
H. valuta gli eventuali rilievi che emergessero dai rapporti di revisione,
pervenuti dalla Direzione Audit di UniCredit, ovvero dai Collegi Sindacali
delle Società del Gruppo o da indagini e/o esami di terzi;
I. esamina l’adeguatezza, sotto il profilo quali/quantitativo, delle
strutture organizzative delle funzioni di Compliance e di Internal
Audit, sollecitando la formulazione, a cura del preposto a ciascuna
funzione, di eventuali proposte per l’adeguamento delle stesse
che dovranno essere corredate, relativamente alle proposte
riguardanti la funzione di Internal Audit, di un parere non vincolante
all’Amministratore Delegato;
J. si esprime sulla proposta avanzata dal Presidente del Consiglio in
merito alla nomina o alla sostituzione del preposto alla funzione
di Internal Audit nonché in merito alla parte variabile della
remunerazione dello stesso;
K. assiste il Consiglio nella formalizzazione delle politiche per il
governo dei rischi, nel loro riesame periodico al fine di assicurarne
l’efficacia nel tempo e la vigilanza sul concreto funzionamento
dei processi di gestione e controllo dei rischi nel rispetto delle
previsioni normative e regolamentari vigenti;
L. si esprime in ordine alle procedure per l’individuazione e gestione delle
operazioni con parti correlate di UniCredit e delle Società del Gruppo.
Il Comitato per il Controllo Interno & Rischi, inoltre, riferisce almeno
semestralmente al Consiglio in occasione dell’approvazione del bilancio
e della relazione semestrale, sull’attività svolta e sull’adeguatezza del
controllo interno.
Comitato Corporate Governance,
HR and Nomination
Il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination è composto
di 7 membri, la maggioranza dei quali non esecutivi e indipendenti.
Sono membri di diritto il Presidente del Consiglio di Amministrazione e
l’Amministratore Delegato. Gli altri membri devono essere scelti secondo
le migliori competenze e disponibilità ad espletare l’incarico. Il Presidente
del Comitato è il Presidente del Consiglio. La frequenza delle riunioni del
Comitato è, generalmente, mensile ovvero ogni volta che sia necessario
discutere argomenti rientranti nella sua sfera di competenza. La
convocazione delle riunioni del Comitato avviene ad opera del Presidente.
Nel corso del 2009 si sono tenute complessivamente 10 riunioni del
Comitato Corporate Governance, HR and Nomination.
Competenze
Il Comitato ha funzioni propositive e consultive. In particolare, il
Comitato Corporate Governance, HR and Nomination fornisce pareri
al Consiglio - in ordine alle proposte formulate dal Presidente/
dall’Amministratore Delegato al Consiglio medesimo - riguardanti:
A. la definizione del sistema di governo societario di UniCredit, della
struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo;
B. la definizione di policy per la nomina degli amministratori di
UniCredit nonché di policy per la valutazione del Consiglio;
C. la nomina dei membri del CEO office e degli altri membri del
Management Committee (Senior Executive Vice President), dei
componenti la Direzione Generale e dei Responsabili di Direzione in
diretto riporto all’Amministratore Delegato;
D. la definizione delle policy aventi ad oggetto la nomina ed il
piano di successione dei membri del CEO office, dei membri
del Management Committee (Senior Executive Vice President),
del Group Management Team (Executive Vice President) e del
Leadership Team (Senior Vice President);
E. la definizione di policy per la nomina degli esponenti aziendali
(membri dei Consigli di Amministrazione, dei Collegi Sindacali e dei
Supervisory Board delle Società del Gruppo);
F. la designazione degli esponenti aziendali (membri dei Consigli di
Amministrazione, dei Collegi Sindacali e dei Supervisory Board)
nelle Società Principali (UniCredit Banca, UniCredit Corporate
Banking, UniCredit Private Banking, Pioneer Global Asset
Management, UniCredit Leasing, UniCredit Bank A.G., UniCredit
Bank Austria, UniCredit Banca di Roma, Banco di Sicilia, UniCredit
Mediocredito Centrale, FinecoBank, UniCredit Family Financing
Bank, Koc Financial Hizmetler AS, Bank Pekao, UniCredit Business
Partner e UniCredit Global Information Services);
G. l’individuazione di candidati alla carica di amministratore di
UniCredit in caso di cooptazione e quella di candidati alla carica di
amministratore indipendente da sottoporre all’assemblea di UniCredit,
tenendo conto di eventuali segnalazioni pervenute dagli azionisti;
H. le nomine di membri dei Comitati Consiliari di UniCredit, su
proposta del Presidente.
Il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination ha altresì
il compito di esprimere un parere in merito alla compatibilità con
la carica di amministratore di UniCredit della sua assunzione di un
incarico di amministrazione, direzione o controllo in una società
bancaria, assicurativa o finanziaria, nonché in caso di superamento
del limite al numero massimo di incarichi individuati dal Consiglio di
Amministrazione stesso.
Comitato Remunerazione
Il Comitato Remunerazione è composto di 7 membri non esecutivi,
la maggioranza dei quali indipendenti. Sono membri di diritto il
Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Vice Presidente
Vicario. Gli altri membri devono essere scelti secondo le migliori
competenze e disponibilità ad espletare l’incarico. Il Presidente del
Comitato è il Presidente del Consiglio. La frequenza delle riunioni
del Comitato è, generalmente, quadrimestrale ovvero ogni volta
che sia necessario discutere argomenti rientranti nella sua sfera di
competenza. La convocazione delle riunioni del Comitato avviene ad
opera del Presidente.
Nel corso del 2009 il Comitato Remunerazione si è riunito 7 volte.
Competenze
Il Comitato ha funzioni propositive e consultive. In particolare, il
Comitato Remunerazione fornisce pareri al Consiglio - in ordine
alle proposte formulate dall’Amministratore Delegato al Consiglio
medesimo - riguardanti:
A. la remunerazione degli amministratori di UniCredit aventi
specifici incarichi, con particolare riguardo alla remunerazione
dell’Amministratore Delegato;
B. la remunerazione del Direttore Generale di UniCredit, nel caso in
cui questi sia anche Amministratore Delegato;
C. la struttura retributiva dei membri del CEO Office;
D. la policy di remunerazione dei membri del Management
Committee (Senior Executive Vice President), del Group
Management Team (Executive Vice President), del Leadership
Team (Senior Vice President) e dei Responsabili di Direzione in
diretto riporto all’Amministratore Delegato;
E. l’approvazione dei piani di incentivazione di Gruppo basati su
strumenti finanziari;
F. la policy di remunerazione degli esponenti aziendali (membri dei
Consigli di Amministrazione, dei Collegi Sindacali e dei Supervisory
Board delle Società del Gruppo).
Nei casi previsti alle lettere A) e B) le proposte sulle quali il Comitato
sarà chiamato ad esprimersi verranno formulate dal Presidente.
I membri del Comitato per i quali quest’ultimo sia chiamato
ad esprimersi sulla remunerazione spettante in forza dei loro
specifici incarichi non parteciperanno alle riunioni riguardanti la
determinazione della proposta riguardante detta remunerazione.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 109
Corporate Governance
La struttura di Governance (SEGUE)
Status e attività dei Consiglieri
Consiglio di Amministrazione
LISTA
CARICA
COMPONENTI
Presidente
Vice Presidente Vicario
Vice Presidente
Vice Presidente
Vice Presidente
Amministratore Delegato
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
Amministratore
IN CARICA DAL
IN CARICA FINO A
Rampl Dieter
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Castelletti Luigi
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Bengdara Farhat Omar
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Calandra Buonaura Vincenzo
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Palenzona Fabrizio
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Profumo Alessandro
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Belluzzi Giovanni
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Bischoff Manfred
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Cucchiani Enrico Tommaso
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Fontanesi Donato
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Giacomin Francesco
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Gnudi Piero
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Kadrnoska Friedrich
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Li Calzi Marianna
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Ligresti Salvatore
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Maramotti Luigi
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Marocco Antonio Maria
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Pesenti Carlo
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Reichlin Lucrezia
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Schinzler Hans Jürgen
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Waigel Theodor
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Wyand Anthony
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Zwickl Franz
29 aprile 2009
Approvazione del bilancio 2011
Amministratori cessati durante l’Esercizio di riferimento
Vice Presidente Vicario
Gutty Gianfranco
11 gennaio 2006 #
29-04-2009
Vice Presidente
Bellei Franco
11 gennaio 2006 #
29-04-2009
Vice Presidente
Libonati Berardino
3 agosto 2007 ##
29-04-2009
Amministratore
Kley Max Dietrich
11 gennaio 2006 #
29-04-2009
Amministratore
von Bomhard Nikolaus
11 gennaio 2006 #
29-04-2009
Indicare quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell’ultima nomina: 0,5%
N. riunioni svolte durante
l’Esercizio di riferimento
CDA: 12
CCI&R: 12
CR: 7
LM
Lm
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
n/a
CCGHRN: 10
CPS: 9
NOTE:
* In questa colonna viene indicata la percentuale di partecipazione degli Amministratori alle riunioni rispettivamente del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati (n. presenze / n. di riunioni svolte durante
l’effettivo periodo di carica del soggetto interessato nel corso dell’Esercizio)
** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie,
assicurative o di rilevanti dimensioni. Alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari è allegato l’elenco di tali società con riferimento a ciascun Consigliere, precisando se la società in cui è
ricoperto l’incarico fa parte o meno del gruppo che fa capo o di cui è parte l’Emittente.
*** In questa colonna è indicata l’appartenenza del componente del Consiglio di Amministrazione al Comitato, con l’indicazione della carica ricoperta (P = Presidente; M = Membro)
(1) carica ricoperta per l’intero Esercizio.
(2) carica ricoperta fino al 29 aprile 2009.
(3) carica ricoperta dal 29 aprile 2009.
(4) carica ricoperta dal 12 maggio 2009.
(5) numero di posizioni variato nel corso dell’esercizio 2009.
(6) numero di posizioni variato nel corso dell’esercizio 2009 e successivamente alla chiusura dell’esercizio.
# Nominato dall’Assemblea dei Soci del 16 dicembre 2005 e in carica dall’11 gennaio 2006.
## Cooptato in data 3 agosto 2007 e nominato dall’Assemblea dei Soci dell’8 maggio 2008.
- Il Consiglio di amministrazione di UniCredit nella seduta del 29 aprile 2009 ha provveduto alla nomina dei componenti il Comitato Corporate Governance, HR and Nomination e nella successiva seduta del 12
maggio 2009, tenuto conto del parere espresso da tale Comitato, ha provveduto alla nomina dei componenti dei Comitati Permanente Strategico, Remunerazione e Controllo Interno & Rischi, incrementando per
quest’ultimo il numero dei suoi membri da 5 a 7.
LEGENDA
LM Componente del Consiglio di Amministrazione eletto dalla lista che ha ottenuto la maggioranza relativa di voti assembleari
Lm Componente del Consiglio di Amministrazione eletto dalla lista votata dalla minoranza
110 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
ESEC.
NON
ESEC.
X
X
X
X
X
INDIP. DA CODICE
SI
X
X
X
X
X
SI
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
INDIP. DA TUF
NO
X
X
NO
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
COMITATO
CONTROLLO INTERNO
NUMERO
& RISCHI
ALTRI
INCARICHI
%*
**
***
*
100%
87,50%
50%
100%
100%
100%
100%
83,33%
41,67%
91,67%
100%
91,67%
100%
100%
66,67%
100%
100%
66,67%
75%
91,67%
50%
91,67%
91,67%
100%
100%
100%
0%
50%
91,67%
100%
1 (5)
3
1 (5)
8
5 (6)
15
2
-2 (5)
7 (5)
-4
7
3
6
-2
2 (5)
3 (5)
7 (5)
M (1)
M (4)
----M (4)
------M (1)
----M (4)
--P (1)
M (1)
-1
4
5
2
M (2)
-----
100%
3
-1
100%
100%
100%
91,67%
91,67%
COMITATO REMUN.
COMITATO PERM.
STRATEGICO
COMITATO CGHRN
***
*
***
*
***
*
P (1)
M (4)
--M (2)
---M (4)
--M (4)
M (4)
----M (1)
-M (4)
----
100%
100%
P (1)
M (3)
-M (1)
M (3)
M (1)
----M (1)
-M (2)
--M (1)
--------
100%
100%
P (1)
M (4)
M (4)
M (4)
M (1)
M (1)
-M (1)
-------M (1)
---M (1)
-M (1)
--
100%
100%
16,67%
100%
100%
100%
M (2)
M (2)
M (2)
---
100%
100%
100%
M (2)
M (2)
M (2)
M (2)
--
100%
80%
60%
100%
57,14%
60%
50%
100%
50%
100%
M (2)
-----
100%
83,33%
100%
100%
100%
100%
100%
88,89%
100%
77,78%
77,78%
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 111
Corporate Governance
La struttura di Governance (SEGUE)
Collegio Sindacale
L’Assemblea Ordinaria nomina 5 Sindaci Effettivi e due Supplenti. I
Sindaci Effettivi ed i Supplenti sono rieleggibili.
I Sindaci devono essere in possesso dei requisiti di onorabilità,
professionalità e indipendenza previsti dalla legge e possono assumere
incarichi di amministrazione e controllo presso altre società nei limiti
stabiliti dalle disposizioni, anche regolamentari, vigenti.
La nomina dei componenti effettivi e supplenti del Collegio Sindacale
avviene sulla base di liste ai sensi dello Statuto della Società ed
in conformità alle vigenti disposizioni normative. Il Presidente del
Collegio Sindacale è nominato dall’Assemblea tra i Sindaci Effettivi
eletti dalla lista presentata dai soci di minoranza che ha ottenuto il
maggior numero di voti.
Il Collegio Sindacale nominato dall’Assemblea dei Soci del maggio
2007 ed in carica sino alla prossima Assemblea chiamata ad
approvare il bilancio relativo all’esercizio 2009 è composto dai Signori
Giorgio Loli (Presidente), Gian Luigi Francardo, Siegfried Mayr, Aldo
Milanese e Vincenzo Nicastro (Sindaci Effettivi). Sono Sindaci Supplenti
i Signori Massimo Livatino e Giuseppe Verrascina.
La durata del loro mandato è fissata in 3 esercizi e scadono alla data
dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo al
terzo esercizio della carica.
Collegio Sindacale
LISTA
CARICA
COMPONENTI
Presidente
Sindaco Effettivo
Sindaco Effettivo
Sindaco Effettivo
Sindaco Effettivo
Sindaco Supplente
Sindaco Supplente
Loli Giorgio
Francardo Gian Luigi
Mayr Siegfried
Milanese Aldo
Nicastro Vincenzo
Livatino Massimo
Verrascina Giuseppe
--
--
IN CARICA
DAL
IN CARICA
FINO A
LM
INDIP. DA CODICE
Lm
SI
10 maggio 2007 22 aprile 2010
X
10 maggio 2007 22 aprile 2010
X
10 maggio 2007 22 aprile 2010
X
10 maggio 2007 22 aprile 2010
X
10 maggio 2007 22 aprile 2010
X
10 maggio 2007 22 aprile 2010
X
10 maggio 2007 22 aprile 2010
X
Sindaci cessati durante l’Esercizio di riferimento
-----
X
X
X
X
X
----
NO
--
ALTRI
% INCARICHI
*
**
100%
79,17%
87,50%
70,83%
87,50%
16
4
-14
10
--
--
Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste in occasione dell’ultima nomina: 0,5%.
Numero riunioni svolte durante l’Esercizio di riferimento: 24.
NOTE
* In questa colonna viene indicata la percentuale di partecipazione dei Sindaci alle riunioni del Collegio Sindacale (n. presenze / n. di riunioni svolte durante l’effettivo periodo di carica del soggetto interessato nel
corso dell’Esercizio)
** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell’art. 148-bis del TUF. L’elenco completo degli incarichi è allegato, ai sensi
dell’art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob, alla relazione sull’attività di vigilanza, redatta dai sindaci ai sensi dell’articolo 153, comma 1, del TUF.
LEGENDA
LM Componente del Collegio Sindacale eletto dalla lista votata dalla maggioranza.
Lm Componente del Collegio Sindacale eletto dalla lista votata da una minoranza.
112 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Maggiori Azionisti
Sulla base delle risultanze del libro soci, i maggiori azionisti (titolari di quote di possesso superiori al 2%) di UniCredit al 31 dicembre 2009
sono i seguenti:
DICHIARANTE
AZIONISTA DIRETTO
Mediobanca S.p.A. 1
Fondazione Cassa di Risparmio
Verona, Vicenza, Belluno e Ancona
Central Bank of Libya
Mediobanca S.p.A.
Fondazione Cassa di Risparmio Verona, Vicenza,
Belluno e Ancona
BlackRock Investment Management (UK) Limited
Carimonte Holding S.p.A.
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
Allianz SE
QUOTA % SU
CAPITALE ORDINARIO
QUOTA % SU
CAPITALE VOTANTE
5,916%
5,916%
5,727%
4,345%
3,816%
0,529%
3,803%
3,155%
3,150%
2,056%
1,194%
0,729%
0,046%
0,029%
0,021%
0,016%
0,013%
0,004%
0,002%
0,002%
0,001%
5,727%
4,345%
3,816%
0,529%
3,803%
3,155%
3,150%
2,056%
1,194%
0,729%
0,046%
0,029%
0,021%
0,016%
0,013%
0,004%
0,002%
0,002%
0,001%
Central Bank of Libya
Lybian Foreign Bank
BlackRock Investment Management (UK) Limited
Carimonte Holding S.p.A.
Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
Allianz S.p.A.
Allianz Finance IV Luxembourg SARL
Assurances Generales de France VIE SA
RB Vita S.p.A.
Darta Saving Life Assurance Limited
Assurances Generales de France IART SA
Antoniana Veneta Popolare Vita S.p.A.
Allianz Belgium Insurance SA
Allianz Life Luxembourg SA
Arcalis SA
Generation VIE SA
1. di cui 967.564.061 azioni con vincolo di usufrutto a favore UniCredit S.p.A.; 5,775%. Il diritto di voto su tali azioni è sospeso.
CAPITALE SOCIALE (ALLA DATA DEL 31 DICEMBRE 2009)
Totale azioni
Azioni ordinarie
Azioni di risparmio
AZIONI
EURO
16.779.739.028
16.755.500.045
24.238.983
8.389.869.514,00
8.377.750.022,50
12.119.491,50
Diritto di intervento in Assemblea
Possono partecipare all’Assemblea i titolari di azioni ordinarie i
quali producano copia della comunicazione inviata alla Società
dall’intermediario che tiene i relativi conti, almeno due giorni prima di
quello fissato per la prima convocazione dell’Assemblea. L’avviso di
convocazione può prevedere che il predetto anticipo di due giorni sia
riferito anche ad eventuali successive convocazioni.
Coloro che hanno diritto di partecipare all’Assemblea possono farsi
rappresentare da terzi anche non Soci, nel rispetto di quanto previsto
dall’art. 13 dello Statuto, dall’art. 2372 del Codice Civile e dalla
normativa vigente.
I diritti degli azionisti sono chiaramente indicati dalla legge italiana e
dallo Statuto Sociale.
UniCredit ha sempre incoraggiato i propri azionisti all’esercizio
dei diritti partecipativi e di voto agli stessi spettanti nelle
Assemblee: anche a tal fine ha adottato da tempo un Regolamento
Assembleare volto a disciplinare il regolare svolgimento delle
sedute assembleari.
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 113
Corporate Governance
Management Committee
1 ALESSANDRO PROFUMO
CEO
2 SERGIO ERMOTTI
Deputy CEO
Head of CIB & PB SBA
3 PAOLO FIORENTINO
Deputy CEO
Head of GBS SBA
4 ROBERTO NICASTRO
Deputy CEO
Head of Retail SBA
5 NADINE FARUQUE
General Counsel & Group
Compliance Officer
6 FEDERICO GHIZZONI
Head of Cee Banking
Operations
KARL GUHA 7
Chief Risk Officer
MARINA NATALE 8
Chief Financial Officer
RINO PIAZZOLLA 9
Head of Human
Resources
HELMUT BERNKOPF 10
Head of CIB
Network Austria
MARCO BOLGIANI 11
Head of Global Transaction
Banking - GTB
BERNHARD BRINKER 12
Head of Financial
Institutions Group - FIG
13 PETER BUSCHBECK
Head of Retail
Germany & Austria
14 PAOLO CEDERLE
Head of Group ICT
& Operations
15 WILLIBALD CERNKO
Country Chairman
Austria
16 RAFFAELE CICALA
Head of Household
Financing
17 LUTZ DIEDERICHS
Head of CIB Network
Germany
18 ALESSANDRO FOTI
Head of Asset Gathering
114 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
FREDERIK GEERTMAN 19
Head of Global Retail
Marketing & Segments
FRANCESCO GIORDANO 20
Head of CIB Srategy
& Marketing
MIKE HAMMOND 21
Co-Head of Markets
ANDRZEJ KOPYRSKI 22
Head of CIB Network
Poland
ALICJA KORNASIEWICZ 23
Country Chairman
Poland
CARMINE LAMANDA 24
Head of Institutional &
Regulatory Strategic Advisory
25 TJ LIM
Co-Head of Markets
26 ANTONELLA MASSARI
Head of Group Identity
& Communications
27 MASSIMILIANO MOI
Head of Leasing
28 VITTORIO OGLIENGO
Head of Financing
& Advisory
29 PIERGIORGIO PELUSO
Head of CIB Network
Italy
30 GABRIELE PICCINI
Head of Retail Italy Network
GRZEGORZ PIWOWAR 31
Head of Retail
Poland Network
PAOLO TRIPODI 32
Head of Group
Organization & Logistics
THEODOR WEIMER 33
Country Chairman
Germany
ANDREAS WÖLFER 34
Head of Private Banking
ROGER YATES 35
Head of Asset Management
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 115
Corporate Governance
Group Management Team
Elenco degli altri membri del Group Management Team*
SENIOR EXECUTIVE
VICE PRESIDENT
Fausto Galmarini
Chief Executive Officer UniCredit
Factoring
Alberto Naef
General Manager UniCredit Credit
Management Bank
CORPORATE CENTER / COMPETENCE
LINES
Ranieri de Marchis
Head of Internal Audit
Luca Lorenzi
General Manager UniCredit Leasing
Laura Stefania Penna
Head of Management Consultancy
Edoardo Spezzotti
Vice Chairman Corporate and Investment
Banking New York
Monica Poggio
Head of Corporate Culture
EXECUTIVE
VICE PRESIDENT
RETAIL STRATEGIC
BUSINESS AREA
Roberto Bertola
Chief Executive Officer
Banco di Sicilia
Alessandro Cataldo
General Manager
UniCredit Banca di Roma
Giovanni Chelo
Chief Executive Officer UniCredit
Banca di Roma
Giovanni Forestiero
Head of Direzione Commerciale
Lombardia Est
Rainer Hauser
Head of Retail Division UniCredit Bank
Austria
Alessandro La Porta
Head of Territorial Relations
Rodolfo Ortolani
General Manager UniCredit Banca
Franco Ravaglia
General Manager Finecobank
Francesco Signoretti
Head of Global Retail CRM and
Multichannel Banking
CORPORATE, INVESTMENT
BANKING & PRIVATE BANKING
STRATEGIC BUSINESS AREA
Jurgen Dennert
Head of Corporate Treasury Sales
Juergen Danzmayr
Head of Private Banking Network Austria
and Head of Private Banking Division
UniCredit Bank Austria
Steffen Marquardt
Head of Private Banking Network
Germany and Head of
Wealth Management Division
UniCredit Bank AG
Dario Prunotto
Head of Private Banking Network Italy
and Chief Executive
Officer UniCredit Private Banking
Giuseppe Di Sisto
Top Clients Management UniCredit
Private Banking
Robert Zadrazil
Chief Executive Officer Schoellerbank AG
GBS STRATEGIC BUSINESS AREA EXECUTIVE VICE PRESIDENT
Tiziana Bernardi
Head of Lifelong Learning Center
Marcello Berni
Head of Media Relations and Executive
Communications
Dino Crivellari
Chief Executive Officer UniCredit Credit
Management Bank
Massimo Schiattarella
Chief Executive Officer UniCredit Global
Information Services
Marian Wazynski
Head of Logistics & Procurement
Bank Pekao
ASSET MANAGEMENT
Dan Kingsbury
Head of US and Chief Executive
Officer Pioneer Investment
Management USA
Werner Kretschmer
Co-Head of UCG Retail Business and
Chief Executive Officer – Pioneer
Investment Austria
Giordano Lombardo
Deputy Chief Executive Officer Pioneer
Global
Asset Management
Sandro Pierri
Co-Head of UCG Retail Business
and Chief Executive Officer Pioneer
Investment Management
Marco Pirondini
Global Chief Investment Officer
Paul Price
Global Head of Institutional Sales
Lissimahos Hatzidimoulas
Chief Executive Officer UniCredit
Business Partner
CENTRAL EASTERN EUROPE
Mikhail Alekseev
Chief Executive Officer - Russia
Heinz Laber
Head of GBS UniCredit Bank AG
Jozef Barta
Chief Executive Officer - Slovakia
Massimo Milanta
Head of ICT Governance and Strategy
and Chief Executive Officer UniCredit
Global Information Services
Andrea Casini
Chief Operating Officer - Bulgaria
116 Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 · UniCredit Group
Alessandro Decio
Executive Director and Deputy CEO Turkey
Karl Limmer
Head of Audit Management UniCredit
Bank AG
Levon Hampartzoumian
Chief Executive Officer – Bulgaria
CFO
Mirko Bianchi
Head of Group Finance
Paolo Iannone
Chief Operating Officer - Czech Republik
Jiri Kunert
Chief Executive Officer - Czech Republik
Franjo Lukovic
Chief Executive Officer - Croatia
Gianni Papa
General Manager - Ukraine
Mihaly Patai
Chief Executive Officer - Hungary
Alexander Picker
Chief Executive Officer - Kazakstan
Klaus Priverschek
Chief Executive Officer - Serbia
Rasvan Radu
Chief Executive Officer - Romania
Boris Tymonkin
Chief Executive Officer - Ukraine
Patrizio Braccioni
Head of Tax Affairs and Shareholding
Simone Mario Concetti
Head of Group Investor Relations
Anna Simioni
Head of Corporate Learning
Rolf Friedhofen
Chief Financial Officer UniCredit Bank AG
Doris Tomanek
Head of HR Austria & CEE UniCredit
Bank Austria
Marco Iannaccone
Chief Financial Officer Bank Pekao
Oreste Massolini
Head of Retail Planning and Controlling
Arcangelo M. Vassallo
Head of Accounting
Guglielmo Zadra
Head of Planning, Control & Capital
Management
Pasquale Giamboi
Poland’s Markets Business Advisory
Staff
Diego Biondo
Chief Risk Officer Bank Pekao
Piercandido Vaisitti
Head of HR Division Bank Pekao
LEGAL & COMPLIANCE
Mark Bailham
Head of Global Compliance
Chiara Burberi
Legal & Compliance
Carlo Vivaldi
Chief Financial Officer UniCredit
Bank Austria
CRO
Giovanni Albanese
Head of Retail Risks
Carlo Marini
Head of CEE Corporate and Investment
Banking
UniCredit Bank Austria
Luigi Luciani
Head of Executive Development
and Compensation
Oliver Maassen
Head of HR Germany
UniCredit Bank AG
Graziano Cameli
Head of CEE Retail UniCredit Bank
Austria
Luigi Lovaglio
General Manager Bank Pekao
Michael Hinssen
Head of HR CIB
Andreas Frueh
Head of Compliance, Legal and
Corporate
Affairs UniCredit Bank AG
Secondino Natale
Head of Group Corporate
Bodies Office
MANAGEMENT
COMMITTEE STAFF
Niccolo’ Ubertalli
Head of Management Committee Staff
Juergen Kullnig
Head of CIB Credit Risk
John Spillane
Head of CIB and PB Risks
Andrea Varese
Chief Risk Officer UniCredit Bank AG
CORPORATE CENTER /
COMPETENCE LINES
Stephan Winkelmeier
Chief Risk Officer UniCredit Bank Austria
and Head of CEE Risks
AUDIT
Giorgio Ebreo
Chief Executive Officer UniCredit Audit
HR
Paolo Cornetta
Head of HR Retail
* dati al 1° marzo 2010
UniCredit Group · Relazioni e Bilancio Consolidato 2009 117
Bilancio consolidato
Schemi di bilancio consolidato
Stato patrimoniale consolidato
Conto economico consolidato
Prospetto della redditività consolidata complessiva
Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto consolidato
Rendiconto finanziario consolidato
121
122
124
125
126
129
Nota integrativa consolidata
Parte A – Politiche contabili
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato
Parte D – Redditività consolidata complessiva
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda
Parte H – Operazioni con parti correlate
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Parte L – Informativa di settore
131
133
205
265
291
295
449
459
463
469
477
Allegati
485
Avvertenze
Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali:
. linea (-) quando il fenomeno non esiste;
. due punti (..) o (n.s.) quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell’ordine minimo considerato o risultano comunque non
significativi;
. n.d. quando il dato non è disponibile.
. Segno “X”: quando la voce non è da valorizzare (conformemente alle istruzioni della Banca d’Italia)
Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di euro.
119
RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDAT
120
>> Bilancio consolidato
Schemi di bilancio consolidato
Schemi di bilancio consolidato
121
Stato patrimoniale consolidato
122
Conto economico consolidato
124
Prospetto della redditività consolidata complessiva
125
Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato
126
Rendiconto finanziario consolidato
129
RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDAT
(migliaia di €)
Stato Patrimoniale Consolidato
Voci dell'attivo
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
90.
100.
110.
120.
130.
140.
150.
160.
Cassa e disponibilità liquide
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Derivati di copertura
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
Partecipazioni
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori
Attività materiali
Attività Immateriali
di cui:
- avviamento
Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
Altre attività
Totale dell'attivo
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
11.986.797
133.894.101
15.019.685
34.723.955
10.662.472
78.269.437
564.986.015
11.662.110
2.123.451
3.866.437
195
12.089.351
25.822.597
7.652.446
204.889.888
15.635.822
28.700.290
16.882.450
80.826.952
612.480.413
7.050.815
1.659.560
4.003.082
234
11.935.451
26.481.917
20.490.534
12.577.082
2.415.786
10.161.296
622.297
10.453.689
928.759.671
20.888.714
12.391.879
1.927.915
10.463.964
1.030.338
13.990.012
1.045.611.549
122
>> Bilancio consolidato
Schemi di bilancio consolidato
(migliaia di €)
Stato Patrimoniale Consolidato
Voci del passivo e del patrimonio netto
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
90.
100.
110.
120.
130.
140.
170.
180.
190.
200.
210.
220.
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
Passività finanziarie di negoziazione
Passività finanziarie valutate al fair value
Derivati di copertura
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
Passività fiscali
a) correnti
b) differite
Passività associate ad attività in via di dismissione
Altre passività
Trattamento di fine rapporto del personale
Fondi per rischi e oneri
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
Riserve tecniche
Riserve da valutazione
Riserve
Sovrapprezzi di emissione
Capitale
Azioni proprie (-)
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-)
Utile (Perdita) d' esercizio (+/-)
Totale del passivo e del patrimonio netto
Consistenze al
31.12.2009
106.800.152
381.623.290
214.772.877
114.045.215
1.612.475
9.918.947
2.759.960
6.451.072
1.987.780
4.463.292
311.315
18.110.367
1.317.523
7.982.431
4.590.628
3.391.803
162.135
(1.249.514)
14.271.165
36.581.540
8.389.870
(5.714)
3.202.240
1.702.325
928.759.671
31.12.2008
177.676.704
388.830.766
202.458.800
165.335.178
1.659.144
7.751.270
1.572.065
8.229.156
2.827.262
5.401.894
536.729
23.701.333
1.415.023
8.048.556
4.553.022
3.495.534
156.433
(1.740.435)
11.978.805
34.070.282
6.684.287
(5.993)
3.241.658
4.011.788
1.045.611.549
Nota:
I valori al 31 dicembre 2008 differiscono da quelli pubblicati per effetto della riclassifica delle differenze di cambio relative ad investimenti netti esteri
(controllate, collegate o joint venture), trasferite dalla voce 170 “Riserve” alla voce 140 “Riserva di valutazione”.
123
RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDAT
Conto Economico Consolidato
(migliaia di €)
Esercizio
Voci
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
90.
100.
110.
120.
130.
140.
150.
160.
170.
180.
190.
200.
210.
220.
230.
240.
250.
260.
270.
280.
290.
300.
310.
320.
330.
340.
Interessi attivi e proventi assimilati
Interessi passivi e oneri assimilati
Margine di interesse
Commissioni attive
Commissioni passive
Commissioni nette
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Risultato netto dell'attività di copertura
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
Margine di intermediazione
Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
Risultato netto della gestione finanziaria
Premi netti
Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa
Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa
Spese amministrative:
a) spese per il personale
b) altre spese amministrative
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali
Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali
Altri oneri/proventi di gestione
Costi operativi
Utili (Perdite) delle partecipazioni
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali
Rettifiche di valore dell'avviamento
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
Utile (Perdita) dell'operatività corrente al netto delle imposte
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
Utile (Perdita) d'esercizio
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza dei terzi
Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza della capogruppo
Utile per azione (euro)
Utile per azione diluito (euro)
2009
2008
34.745.987
(17.712.471)
17.033.516
9.548.478
(1.767.925)
7.780.553
573.644
1.282.864
23.761
411.490
81.483
194.845
6.325
128.837
(31.391)
27.074.437
(8.933.716)
(8.152.152)
(629.592)
(6.497)
(145.475)
18.140.721
87.352
(80.025)
18.148.048
(14.760.930)
(9.344.481)
(5.416.449)
(606.817)
(866.912)
(651.104)
841.143
(16.044.620)
84.005
(38.491)
773.985
2.922.927
(888.307)
2.034.620
2.034.620
(332.295)
1.702.325
54.112.514
(36.068.639)
18.043.875
11.124.905
(2.032.201)
9.092.704
1.665.940
(2.522.142)
16.685
198.135
(6.737)
169.603
(236)
35.505
(349.957)
26.145.240
(4.666.603)
(3.581.953)
(904.370)
(76.593)
(103.687)
21.478.637
111.745
(86.187)
21.504.195
(16.084.024)
(10.025.362)
(6.058.662)
(254.425)
(818.577)
(714.554)
995.232
(16.876.348)
415.912
(84.302)
(750.000)
785.279
4.994.736
(465.434)
4.529.302
4.529.302
(517.514)
4.011.788
0,099
0,099
0,256
0,256
Note:
Con riferimento al calcolo dell’”utile per azione” si riportano di seguito i principali elementi di dettaglio utilizzati, vedi anche “Nota integrativa” Parte C
“Informazioni sul conto economico” Sezione 24.
L'utile netto dell'esercizio 2009 pari a 1.702.325 si riduce di 131.078 a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto
di azioni proprie stipulato nell'ambito dell'operazione Cashes.
Il numero medio azioni in circolazione è al netto del numero medio delle azioni proprie (e, per il solo 2009, delle 967.564.061 azioni detenute a titolo di
usufrutto), ed incrementato del numero di azioni rivenienti dall'aumento di capitale gratuito ai sensi dell'art. 2442 cod. civ. deliberato dall'Assemblea
Straordinaria tenutasi il 29 aprile 2009. Il numero medio di azioni in circolazione deve essere incrementato del numero di azioni rivenienti dall'aumento di
capitale gratuito come se esso fosse avvenuto all'inizio del primo periodo oggetto di presentazione (IAS 33, § 28).
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
124
>> Bilancio consolidato
Schemi di bilancio consolidato
(migliaia di €)
Prospetto della redditività consolidata complessiva
Voci
Esercizio
2009
10. Utile (Perdita) d'esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita
30. Attività materiali
40. Attività immateriali
50. Copertura di investimenti esteri
60. Copertura dei flussi finanziari
70. Differenze di cambio
80. Attività non correnti in via di dismissione
90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto
110. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
120. Redditività complessiva (10+110)
2.034.620
130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo
2008
4.529.302
787.168
154.386
(471.662)
-
(2.617.968)
1.046.218
(1.883.281)
-
(4.186)
465.706
2.500.326
(45.233)
(3.500.264)
1.029.038
(341.464)
2.158.862
(309.799)
719.239
La “redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi” (voce 130) risulta diversa dall”utile del periodo di pertinenza di terzi” (voce 330 del conto
economico consolidato) per effetto delle “Altre componenti reddituali al netto delle imposte” di pertinenza degli stessi.
125
RELAZIONE SEMESTRALE CONSOLIDAT
(6.325)
3.241.658
54.998.734
4.529.302
-
3.241.658
54.998.734
4.529.302
(6.325)
(1.865.765)
3.984.183
8.504.233
35.912.277
10.853
7.171.634
Esistenze al 1.1.2009
Modifica saldi apertura
-
-
(4.435.051)
4.435.051
Riserve
(87.184)
(7.067)
(94.251)
Variazioni di riserve
(293.698)
(316.837)
306
41.980
(451.234)
(79.360)
(122.227)
Emissione nuove azioni
-
2.798.998
(198.373)
(1.219.470)
2.511.258
1.267
1.704.316
-
-
-
-
-
-
Operazioni sul patrimonio netto
-
-
56.982
56.982
Stock options (1)
Derivati su proprie azioni
Acquisto azioni proprie
(migliaia di €)
341.464
2.158.862
2.034.620
465.706
3.202.240
59.689.672
2.034.620
(6.019)
(1.358.079)
3.842.792
11.268.580
38.344.175
12.120
8.753.723
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
Patrimonio netto
Utile (Perdita) di esercizio
Azioni proprie
59.689.672
1.702.325
(5.714)
(1.249.514)
3.724.051
Riserve da valutazione
10.547.114
b) altre
36.581.540
8.389.870
Del gruppo:
a) di utili
Riserve:
Sovrapprezzi di emissione
Capitale
3.202.240
332.295
(305)
(108.565)
118.741
721.466
1.762.635
375.973
Di terzi:
62.891.912
2.034.620
(6.019)
(1.358.079)
3.842.792
11.268.580
38.344.175
8.765.843
Totale
Le esistenze iniziali al 31 dicembre 2008 differiscono da quelle pubblicate nel bilancio al 31 dicembre 2008 per effetto della riclassifica delle differenze di cambio relative ad investimenti netti esteri
(controllate, collegate o joint venture).
(1) rappresenta gli effetti sulle Stock Option, sulle Performance Share e sulle Restricted Share
Patrimonio netto di terzi
Patrimonio netto del gruppo
Utile (Perdita) di esercizio
Azioni proprie
(1.865.765)
3.984.183
Riserve da valutazione
8.504.233
b) altre
35.912.277
10.853
7.171.634
Esistenze al 31.12.2008
a) di utili
Riserve:
Sovrapprezzi di emissione
b) altre azioni
a) azioni ordinarie
Capitale:
Dividendi e altre destinazioni
Variazioni dell’esercizio
Distribuzione straordinaria
dividendi
Allocazione risultato esercizio
precedente
Variazione strumenti di capitale
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Redditività complessiva Esercizio
2009
I prospetti delle variazioni del patrimonio netto consolidato includono la quota di pertinenza sia del gruppo sia di terzi:
Patrimonio netto al 31.12.2009
126
1.007.410
(363.315)
6.618.225
Riserve da valutazione
Azioni proprie
Utile (Perdita) di esercizio
4.744.179
21.685
Modifica saldi apertura (2)
-
36.868
515.229
(500.046)
4.744.179
57.689.603
6.618.225
(363.315)
1.522.639
1.886.500
9.603.477
35.549.903
10.853
7.605.500
Esistenze al 1.1.2008
-
-
(4.605.141)
4.605.141
Riserve
(355.982)
(3.443.413)
(2.013.084)
(1.786.311)
Variazioni di riserve
(1.456.338)
(315.668)
1.014
111.860
1.883.134
(3.332.544)
(435.470)
-
8.002
6.398
1.604
Acquisto azioni proprie
-
287.734
355.976
161.312
(585.530)
355.976
-
-
-
-
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni dell’esercizio
-
-
-
53.237
53.237
Stock options (1)
Derivati su proprie azioni
Emissione nuove azioni
(migliaia di €)
309.799
719.239
4.529.302
(3.500.264)
3.241.658
54.998.734
4.529.302
(6.325)
(1.865.765)
3.984.183
8.504.233
35.912.277
10.853
7.171.634
127
(2) La colonna "modifica saldi di apertura" risente della riclassificazione delle differenze cambio relative ad investimenti netti esteri (controllate, collegate o joint venture), trasferite dalla voce “Riserve” alla voce “Riserva di valutazione” e della riclassificazione dell'interessenza
in Mediobanca SpA dalla voce "Attività finanziarie disponibili per la vendita" alla voce "Partecipazioni"
(1) rappresenta gli effetti sulle Stock Option, sulle Performance Share e sulle Restricted Share
Patrimonio netto di terzi
57.652.735
2.386.546
Patrimonio netto del gruppo
9.581.792
b) altre
35.549.903
10.853
7.605.500
Esistenze al 31.12.2007
a) di utili
Riserve:
Sovrapprezzi di emissione
b) altre azioni
a) azioni ordinarie
Capitale:
Dividendi e altre destinazioni
Allocazione risultato esercizio
precedente
Distribuzione straordinaria dividendi
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
Redditività complessiva Esercizio 2008
Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato include la quota di pertinenza sia del gruppo sia di terzi:
Variazione strumenti di capitale
>> Bilancio consolidato
Schemi di bilancio consolidato
Patrimonio netto al 31.12.2008
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
128
>> Bilancio consolidato
Schemi di bilancio consolidato
Rendiconto Finanziario Consolidato (metodo indiretto)
Esercizio 2009
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione
- risultato d'esercizio (+/-)
- plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la negoziazione e su
attività/passività valutate al fair value (+/-)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
- premi netti non incassati (-)
- altri proventi e oneri assicurativi non incassati (+/-)
- imposte e tasse non liquidate (+)
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche
- crediti verso clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di società controllate e di rami d'azienda
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di società controllate e di rami d'azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista
LIQUIDITA' NETTA GENERATA /ASSORBITA NELL'ESERCIZIO
LEGENDA:
12.033.445
1.702.325
10.646.198
4.011.788
(177.584)
(23.761)
7.821.457
1.556.507
466.522
3.176
(10.817)
481.821
213.799
111.477.328
72.254.689
1.019.387
(5.684.399)
1.517.802
39.705.891
2.663.958
(127.494.318)
(72.318.209)
(4.547.126)
10.921.841
(51.323.180)
(46.669)
(10.180.975)
(3.983.545)
1.205.978
(16.685)
3.012.576
2.367.433
617.243
2.971
(4.345)
(160.384)
(390.377)
(36.798.417)
(3.242.313)
(1.360.205)
(1.709.914)
17.523.068
(47.332.783)
(676.270)
32.658.475
18.093.010
5.173.161
(37.725.937)
51.988.395
(304.254)
(4.565.900)
6.506.256
12.280.943
70.904
89.678
10.571.734
1.138.777
15.725
394.125
(6.642.338)
(164.218)
(4.396.484)
(1.634.432)
(447.204)
5.638.605
10.463.504
706.048
222.652
6.719.820
662.702
169.037
1.983.245
(16.233.246)
(573.035)
(12.157.523)
(1.486.692)
(410.016)
(1.605.980)
(5.769.742)
2.798.998
(7.067)
2.791.931
4.446.991
(221.551)
(3.443.413)
(3.664.964)
(2.928.450)
Esercizio 2009
7.652.446
4.446.991
(112.640)
11.986.797
Esercizio 2008
11.072.942
(2.928.450)
(492.046)
7.652.446
(+) generata ; (-) assorbita
RICONCILIAZIONE
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio
Liquidità totale generata/assorbita nell'esercizio
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio
129
Esercizio 2008
130
>> Bilancio consolidato
Nota integrativa consolidata
Nota integrativa consolidata
Parte A – Politiche contabili……………………………………………………….……….
133
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato……………………………
205
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato…………………….….…….
265
Parte D – Redditività consolidata complessiva……………………………….………...
291
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura……………….
295
Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato…………………………………..….
449
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda…….…
459
Parte H – Operazioni con parti correlate…………………………………………………
463
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali………………
469
Parte L – Informativa di settore……………………………………………………………
477
131
132
>>
Bilancio consolidato
Nota integrativa
Parte A – Politiche contabili
Parte A – Politiche contabili ............................................................................................................... 134
A.1 - Parte generale ........................................................................................................................ 134
Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali ................................. 134
Sezione 2 – Principi generali di redazione ................................................................................... 134
Sezione 3 – Area e metodi di consolidamento ............................................................................. 137
Sezione 4 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio............................................... 167
Sezione 5 – Altri aspetti................................................................................................................ 167
A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio............................................................................ 170
A.3 – Informativa sul fair value ........................................................................................................ 196
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli .................................................................................................. 197
A.3.2 Gerarchia del fair value ....................................................................................................... 200
A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss” ............................................................................. 202
133
Parte A – Politiche contabili
A.1 - Parte generale
Sezione 1 – Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il presente Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2009 è redatto in conformità ai principi contabili emanati
dall’International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC,
omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell’Unione Europea n.
1606/2002 recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n.° 38, fino al 31 dicembre 2009 (si
veda anche Sezione 5 – Altri aspetti).
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell’art.
154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).
La Banca d’Italia, di cui il citato decreto ha confermato i poteri già previsti dal D. Lgs. n.° 87/92, con
riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie soggette a vigilanza, ha stabilito con la
circolare n.° 262 del 22 dicembre 2005 gli schemi di bilancio e della nota integrativa. In data 18 novembre
2009 è stato inoltre emanato il 1° aggiornamento della stessa circolare che ha recepito le modifiche nel
frattempo intervenute nei principi contabili internazionali IAS/IFRS ed avvicinato maggiormente gli schemi
di bilancio bancari a quelli di vigilanza sugli IAS/IFRS armonizzati in sede europea (FINREP). In
proposito, si vedano anche la Sezione 2 - Principi generali di redazione e la successiva Parte A2 relativa
alle principali voci di bilancio.
Sezione 2 – Principi generali di redazione
La redazione del bilancio consolidato è avvenuta, come detto sopra, in base ai principi contabili
internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto
nell’applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non omologati dalla Commissione
Europea:
• Framework for the Preparation and Presentation of Financial Statements emanato dallo IASB nel
2001;
• Implementation Guidance, Basis for Conclusions, IFRIC ed eventuali altri documenti predisposti
dallo IASB o dall’IFRIC (International Financial Reporting Interpretations Committee) a
complemento dei principi contabili emanati;
• i documenti interpretativi sull’applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall’Organismo
Italiano di Contabilità (OIC) e dall’Associazione Bancaria Italiana (ABI).
Il bilancio consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della
redditività complessiva (introdotto a partire dal giugno 2009 a seguito del recepimento del nuovo IAS 1
“Presentazione del Bilancio” da parte del Reg. CE 1274/2008), dal Prospetto delle Variazioni del
Patrimonio Netto, dal Rendiconto Finanziario (elaborato applicando il metodo “indiretto”) e dalla Nota
Integrativa e dagli Allegati ed è corredato della Relazione degli Amministratori sull’andamento della
gestione.
Inoltre, come ricordato nelle “Altre informazioni” della Relazione sulla gestione, la “Relazione sul governo
societario e gli assetti proprietari” è disponibile nella sezione “Governance” del sito internet di UniCredit
(http://www.unicreditgroup.eu/it/Governance/corporate_governance_report.htm).
I documenti, ove non diversamente specificato, sono redatti in migliaia di euro.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
134
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
Nella redazione del presente bilancio si è ritenuto appropriato l’utilizzo del presupposto della continuità
aziendale. Si ritiene infatti che, allo stato attuale, non sussistano incertezze circa la capacità dell’impresa
di proseguire la propria attività in conformità a quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 1.
I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di
competenza, di rilevanza e significatività dell’informazione contabile e di prevalenza della sostanza
economica sulla forma giuridica. Tali criteri non hanno subito modifiche rispetto all’esercizio precedente.
1° aggiornamento del 18 novembre 2009 Circolare Banca d’Italia 262/2005
Si segnala che, in applicazione del 1° aggiornamento della circolare Banca d’Italia 262/2005 sopra
ricordato, sono stati effettuati i seguenti principali interventi sugli Schemi di Bilancio e sulle Tabelle di
Nota Integrativa:
Introduzione del Prospetto della redditività complessiva
Il Prospetto della redditività complessiva, previsto dal nuovo IAS 1 come sopra ricordato, partendo
dall’utile (perdita) di periodo, espone le voci di ricavo e di costo non rilevate nell’utile (perdita) di periodo
in conformità ai principi contabili internazionali. A questo fine sono considerate le variazioni di valore
registrate nel periodo in contropartita delle riserve da valutazione (al netto delle imposte) e relative a:
attività finanziarie disponibili per la vendita; attività materiali; attività immateriali; coperture di investimenti
esteri; coperture dei flussi finanziari; differenze di cambio; utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti
ai dipendenti.
Sono altresì incluse le rettifiche da riclassificazione, cioè gli importi riclassificati nell’utile (perdita)
dell’esercizio corrente che sono già stati rilevati nel prospetto della redditività complessiva del medesimo
esercizio o di esercizi precedenti.
Le variazioni di valore sopra elencate nei casi in cui si riferiscano ad attività non correnti in via di
dismissione ed a partecipazioni valutate a patrimonio netto sono evidenziate separatamente;
Inoltre, la Parte D della Nota Integrativa, in precedenza dedicata all’“Informativa di settore”, ha ora
acquisito la denominazione di “Redditività complessiva” contenendo per l’appunto il prospetto analitico
della redditività complessiva.
L’ informativa di settore, a sua volta, è oggetto della nuova Parte L della Nota Integrativa;
Istituzione della nuova Parte A3)
E’ stata istituita la nuova Parte A3) Informativa sul fair value che comprende la disclosure sugli strumenti
finanziari oggetto di riclassificazione da un portafoglio ad un altro, secondo le regole previste dallo IAS
39, e l’informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 7;
Eliminazione della disaggregazione in comparti operativi
E’ stata eliminata la sistematica disaggregazione dei dati consolidati in comparti operativi (gruppo
bancario, società di assicurazione e altre imprese), il cui dettaglio deve essere fornito solo quando
significativo;
Riconduzione delle attività deteriorate e delle attività cedute non cancellate
Sono state eliminate dai portafogli delle attività finanziarie dell’attivo le specifiche sottovoci
precedentemente previste per le “attività deteriorate” e le “attività cedute non cancellate”.
I saldi al 31 dicembre 2008 relativi ad entrambe queste tipologie sono stati quindi riclassificati nelle
pertinenti sottovoci di composizione merceologica secondo le caratteristiche delle attività sottostanti.
Analogamente sono state eliminate dalle voci “Debiti verso banche” e “Debiti verso clientela” le sottovoci
135
relative alle “passività a fronte di attività cedute non cancellate dal bilancio”. I saldi al 31 dicembre 2008 di
queste passività sono stati ricondotti alle sottovoci “altri debiti” ad eccezione delle passività connesse con
operazioni di pronti contro temine passivi, queste ultime ricondotte a voce propria.
Anche il conto economico è stato modificato analogamente, eliminando la sottovoce “attività finanziarie
cedute non cancellate” dalla voce 10 “interessi attivi” e la sottovoce “passività finanziarie a fronte di
attività cedute non cancellate” dalla voce 20 “interessi passivi”. I saldi al 31 dicembre 2008 di tali sottovoci
sono stati quindi riclassificati nei pertinenti portafogli di classificazione;
Revisione dell’informativa sugli strumenti derivati
In Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura è stata riorganizzata l’informativa
sugli strumenti derivati per avvicinarla maggiormente agli schemi di vigilanza sugli IAS/IFRS armonizzati
in sede europea (FINREP);
Istituzione di nuova tabella sull’adeguatezza patrimoniale dei conglomerati finanziari
In Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato è stata istituita una nuova tabella nella Sezione 4 per
la verifica dell’adeguatezza patrimoniale dei conglomerati finanziari rientranti nella vigilanza
supplementare.
Rischi ed incertezze legati all’utilizzo di stime
In conformità agli IFRS, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime e ipotesi che influenzano
l’applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in
bilancio. Le stime e le relative ipotesi si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati
ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle
passività che non è facilmente desumibile da altre fonti.
In particolare sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle più
rilevanti poste valutative iscritte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2009, così come previsto dai
principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritti. Detti processi sono basati in larga misura
su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio secondo le regole dettate dalle norme vigenti e
sono stati effettuati in un’ottica di continuità aziendale, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione
forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2009. Il processo valutativo è risultato
particolarmente complesso in considerazione del persistente contesto macroeconomico e di mercato,
caratterizzato, da un lato, dalla volatilità dei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione e,
dall’altro, dal deterioramento della qualità del credito.
I parametri e le informazioni utilizzati per la verifica dei valori prima menzionati sono quindi
significativamente influenzati da detti fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non
prevedibili, talchè non si possono escludere conseguenti effetti sui futuri valori di bilancio.
Le stime e ipotesi sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono
rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel
caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la
revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
136
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
Sezione 3 – Area e metodi di consolidamento
Di seguito si espongono i criteri e i principi di consolidamento adottati nella predisposizione del bilancio
consolidato al 31 dicembre 2009.
Bilanci oggetto di consolidamento
Per la formazione del bilancio consolidato sono stati utilizzati:
•
•
•
il progetto di bilancio al 31 dicembre 2009 della Capogruppo;
i progetti di bilancio al 31 dicembre 2009 delle altre Società consolidate integralmente, con le
eccezioni evidenziate al punto successivo, opportunamente riclassificati ed adeguati per tener
conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili
internazionali IAS/IFRS. Nel caso tali progetti non fossero stati ancora approvati alla data di
formazione, sono state utilizzate le risultanze del quarto trimestre approvate dai competenti organi
con successiva verifica di corrispondenza con i correlati bilanci successivamente approvati;
per il subgruppo Leasing, facente capo a UniCredit Leasing S.p.A. (società originata dalla fusione
per incorporazione di UniCredit Global Leasing S.p.A. in Locat S.p.A. in data 1 gennaio 2009):
o
il progetto di bilancio di UniCredit Leasing S.p.A.;
o
il subconsolidato della componente austriaca, comprendente UniCredit Leasing (Austria)
GMBH (ex Bank Austria Creditanstalt Leasing GMBH) e le sue controllate;
o
il subconsolidato della componente CEE, comprendente tutte le controllate dirette e
indirette della capogruppo UniCredit Leasing S.p.A. operanti nella regione.
La conversione degli importi espressi in valuta estera avviene per lo stato patrimoniale al cambio di fine
periodo; per il conto economico è invece utilizzato il cambio medio, ritenuto una valida approssimazione
del cambio in essere alla data dell’operazione.
I prospetti di bilancio e le note esplicative delle principali Società consolidate integralmente, predisposti
secondo gli IAS/IFRS ai fini del bilancio consolidato, sono soggetti a revisione contabile da parte di
primarie Società di revisione.
Società controllate
Sono controllate quelle società nelle quali:
•
•
si possiede, direttamente o indirettamente attraverso le proprie controllate, più della metà dei diritti
di voto di un’impresa a meno che, in casi eccezionali, possa essere chiaramente dimostrato che
tale possesso non costituisce controllo;
si possiede la metà, o una quota minore, dei voti esercitabili in assemblea e si ha:
o
il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori;
o
il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell’entità in virtù di una
clausola statutaria o di un contratto;
o
il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del consiglio di
amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario, e la gestione
dell’impresa compete a quel consiglio o organo;
o
il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del consiglio di
amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario, e la gestione
dell’impresa compete a quel consiglio o organo.
L’esistenza e l’effetto di diritti di voto potenziali che siano effettivamente esercitabili o convertibili sono
presi in considerazione all’atto di valutare se una società ha il potere o meno di governare le politiche
finanziarie e gestionali di un’altra impresa.
137
Tra le controllate sono comprese anche eventuali società a destinazione specifica (“special purpose
entities”) che debbano essere incluse in virtù di quanto previsto dal SIC 12.
Quest’ultimo, infatti, richiede di consolidare le special purpose entities per le quali, in concreto, la società
mantiene la maggioranza dei rischi e benefici derivanti dalle attività poste in essere oppure quelle su cui
la società esercita il controllo. L’esistenza di una partecipazione nel capitale di queste società a
destinazione specifica non è rilevante a tale riguardo.
Pertanto il consolidamento delle società a destinazione specifica, in applicazione del SIC12, produce gli
stessi effetti del consolidamento integrale. La quota di pertinenza di terzi nelle società a destinazione
specifica, consolidate in applicazione del SIC12, è riconosciuta come risultato di pertinenza di terzi.
Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente o
proporzionalmente, detenute dalla Capogruppo o dalle altre società del Gruppo, è eliminato – a fronte
dell’assunzione delle attività e passività delle partecipate – in contropartita della corrispondente frazione
di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.
I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le
perdite intercorsi tra società incluse nell’area di consolidamento sono elisi integralmente o
proporzionalmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.
I costi e i ricavi di una controllata sono inclusi nel consolidato a partire dalla data di acquisizione del
controllo. I costi e i ricavi di una controllata ceduta sono inclusi nel conto economico consolidato fino alla
data della cessione, vale a dire fino al momento in cui si cessa di avere il controllo della partecipata. La
differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette alla
stessa data, è rilevata nel conto economico alla voce 270 “Utili (Perdite) da cessione di investimenti” per
le società oggetto di consolidamento integrale e proporzionale.
La quota di pertinenza di terzi è presentata nello stato patrimoniale alla voce 210. “Patrimonio di
pertinenza di terzi”, separatamente dalle passività e dal patrimonio netto di pertinenza del Gruppo. Anche
nel conto economico la quota di pertinenza di terzi è presentata separatamente alla voce 330. “Utile
(Perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi”.
Per le società che sono incluse per la prima volta nell’area di consolidamento, il fair value del costo
sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, inclusivo degli oneri accessori, è misurato alla
data di acquisizione.
Società collegate
Una società collegata è un’impresa nella quale la partecipante esercita un’influenza notevole e che non è
né una controllata né una joint-venture. L’influenza notevole si presume quando la partecipante detiene,
direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un’altra società.
Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. La
partecipazione nelle società collegate include l’avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato
per l’acquisizione. La partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate è rilevata in
conto economico alla voce 240. “Utili (Perdite) delle partecipazioni”. L’eventuale distribuzione di dividendi
viene portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione.
Se la quota di interessenza nelle perdite di una collegata eguaglia o supera il valore di iscrizione della
partecipata, non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche
obbligazioni a favore della collegata o siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.
I profitti non realizzati sulle transazioni fra il Gruppo e le sue collegate sono eliminati nella stessa
percentuale della partecipazione del Gruppo agli utili delle collegate stesse. Anche le perdite non
realizzate sono eliminate, a meno che le transazioni effettuate diano evidenza di una perdita di valore
delle attività negoziate.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
138
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
Le riserve da valutazione delle società collegate, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei
fenomeni a tal fine rilevanti (si veda precedente Sezione 2 – Principi generali di redazione), sono
evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.
Joint ventures
Sono considerate società controllate congiuntamente (cd. joint venture) quelle partecipate nelle quali è
contrattualmente stabilita la condivisione del controllo con altri partecipanti; il controllo congiunto esiste
solamente quando per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative alla società è richiesto il
consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo. Le partecipazioni in società controllate
congiuntamente sono rilevate secondo il metodo del consolidamento proporzionale.
Nella tabella seguente sono elencate le società incluse nell’area di consolidamento.
Partecipazioni in società controllate in via esclusiva e in modo congiunto
(consolidate proporzionalmente)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
(1)
DENOMINAZIONE
SEDE
A.IMPRESE
A.1 SOCIETA' CONSOLIDATE
INTEGRALMENTE
UNICREDIT SPA
ROMA
2
A&T-PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH &
CO. POTSDAMER PLATZ BERLIN KG
MONACO DI
BAVIERA
1
3
ACIS IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO.
OBERBAUM CITY KG
ACIS IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO.
PARKKOLONNADEN KG
MONACO DI
BAVIERA
1
MONACO DI
BAVIERA
1
1
4
5
IMPRESA PARTECIPANTE
QUOTA
%
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
CAPOGRUPPO
GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT
AM POTSDAMER PLATZ (HAUS
VATERLAND)
SIRIUS IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
66,67
100,00
A&T-PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH &
CO. POTSDAMER PLATZ BERLIN KG
98,11
98,11
HVB IMMOBILIEN AG
100,00
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH
& CO KG
100,00
98,11
6
ACIS IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO.
STUTTGART KRONPRINZSTRASSE KG
AGROB IMMOBILIEN AG
ISMANING
1
52,72
75,02
7
AI BETEILIGUNG GMBH
VIENNA
1
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH
& CO KG
UNICREDIT CAIB AG
100,00
8
ALINT 458 GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
BAD
HOMBURG
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
9
ALLEGRO LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
ALLIB LEASING S.R.O.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
PRAGA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
11
ALLIB NEKRETNINE D.O.O. ZA
POSLOVANJE NEKRETNINAMA
ZAGABRIA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
12
ALLIB ROM S.R.L.
BUCAREST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
13
ALMS LEASING GMBH.
SALISBURGO
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
14
ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD.
GEORGE
TOWN
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
15
ALTUS ALPHA
DUBLINO
4
UNICREDIT BANK AG
16
ALV IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
ANI LEASING IFN S.A.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
BUCAREST
1
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT
GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
10,01
18
ANTARES IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
99,80
19
ARABELLA FINANCE LTD.
DUBLINO
4
UNICREDIT BANK AG
20
ARANY PENZUGYI LIZING ZRT.
BUDAPEST
1
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
100,00
21
ARGENTAURUS IMMOBILIENVERMIETUNGS- UND VERWALTUNGS
GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
10
17
139
99,80
100,00
95,00
100,00
(3)
100,00
89,99
-
100,00
(3)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
DENOMINAZIONE
ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS
GESELLSCHAFT M.B.H.
SEDE
VIENNA
25
ARRONDA IMMOBILIENVERWALTUNGS
GMBH
ARTIST MARKETING ENTERTAINMENT
GMBH
AS UNICREDIT BANK
26
ASPRA FINANCE SPA
27
28
(1)
QUOTA
%
99,80
1
IMPRESA PARTECIPANTE
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
1
MY BETEILIGUNGS GMBH
100,00
RIGA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
MILANO
1
UNICREDIT SPA
100,00
ATF BANK KYRGYZSTAN OJSC
BISHKEK
1
JSC ATF BANK
97,14
ATF CAPITAL B.V.
ROTTERDAM
1
JSC ATF BANK
100,00
29
ATLANTERRA IMMOBILIENVERWALTUNGS
GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
90,00
30
AUFBAU DRESDEN GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
31
AUSTRIA LEASING GMBH
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
22
23
24
0,40
99,40
32
AUTOGYOR INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
33
AWT HANDELS GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
AWT INTERNATIONAL TRADE AG
100,00
34
AWT INTERNATIONAL TRADE AG
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
35
BA CA LEASING (DEUTSCHLAND) GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
BA CA SECUND LEASING GMBH
BAD
HOMBURG
VIENNA
1
36
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
37
BA CREDITANSTALT BULUS EOOD
SOFIA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
38
BA EUROLEASE
BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
39
BA- ALPINE HOLDINGS, INC.
WILMINGTON
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
40
BA-CA ANDANTE LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
41
BA-CA CONSTRUCTION LEASING OOO
1
RSB ANLAGENVERMIETUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
100,00
42
BA-CA FINANCE (CAYMAN) II LIMITED
1
ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD.
100,00
43
BA-CA FINANCE (CAYMAN) LIMITED
SAN
PIETROBURG
O
GEORGE
TOWN
GEORGE
TOWN
1
ALPINE CAYMAN ISLANDS LTD.
100,00
44
BA-CA INFRASTRUCTURE FINANCE
ADVISORY GMBH
VIENNA
1
ZETA FUNF HANDELS GMBH
100,00
45
BA-CA LEASING DREI GARAGEN GMBH
VIENNA
1
46
VIENNA
1
47
BA-CA LEASING MAR IMMOBILIEN
LEASING GMBH
BA-CA LEASING MODERATO D.O.O.
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
LUBIANA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
48
BA-CA LEASING POLO, LEASING D.O.O.
LUBIANA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
49
BA-CA LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
BA-CA MARKETS & INVESTMENT
BETEILIGUNG GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
51
BA-CA PRESTO LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
52
BA-CA WIEN MITTE HOLDING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
53
BA-CREDITANSTALT LEASING ANGLA SP.
Z O.O.
BA-CREDITANSTALT LEASING DELTA SP.
Z O.O.
VARSAVIA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
VARSAVIA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
55
BA/CA-LEASING BETEILIGUNGEN GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
56
BA/CA-LEASING FINANZIERUNG GMBH
VIENNA
1
BA EUROLEASE
BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
100,00
57
BAC FIDUCIARIA SPA
DOGANA
1
BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA
R.S.M. S.P.A.
100,00
58
BACA BARBUS LEASING DOO
LUBIANA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
59
BACA CENA IMMOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
50
54
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
100,00
99,60
94,90
99,80
100,00
99,80
100,00
99,80
100,00
99,80
100,00
25,00
75,00
99,80
100,00
140
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
DENOMINAZIONE
BACA CHEOPS LEASING GMBH
SEDE
VIENNA
62
BACA HYDRA LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
BACA KOMMUNALLEASING GMBH
63
64
(1)
QUOTA
%
99,80
1
IMPRESA PARTECIPANTE
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
BACA LEASING ALFA S.R.O.
PRAGA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BACA LEASING CARMEN GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
65
BACA LEASING GAMA S.R.O.
PRAGA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
66
BACA LEASING UND
BETEILGUNGSMANAGEMENT GMBH
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
1,00
67
BACA MINOS LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
68
BACA NEKRETNINE DOO
BANJA LUKA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
69
BACA ROMUS IFN S.A.
BUCAREST
1
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT
GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
60
61
70
71
72
73
74
75
76
BACA-LEASING AQUILA
INGATLANHASNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
BACA-LEASING GEMINI
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
BACA-LEASING HERKULES
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASA
BACA-LEASING NERO
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
BACA-LEASING OMIKRON
INGATLANHASZNOSTO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
BACA-LEASING URSUS
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
BACAL ALPHA DOO ZA POSLOVANJE
NEKRETNINAMA
99,80
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
100,00
100,00
100,00
100,00
98,80
99,00
100,00
100,00
10,01
89,99
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
ZAGABRIA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
100,00
77
BACAL BETA NEKRETNINE D.O.O. ZA
POSLOVANJE NEKRETNINAMA
ZAGABRIA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
78
BAL CARINA IMMOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
79
BAL DEMETER IMMOBILIEN LEASING
GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
99,80
100,00
80
BAL HESTIA IMMOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
81
BAL HORUS IMMOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
1
99,80
100,00
82
BAL HYPNOS IMMOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
1
99,80
100,00
83
BAL LETO IMMOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
1
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GMBH
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
99,80
100,00
84
BAL OSIRIS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
85
BAL PAN IMMOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
86
BAL SOBEK IMMOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
99,80
100,00
87
BALEA SOFT GMBH & CO. KG
AMBURGO
1
UNICREDIT LEASING GMBH
100,00
88
BALEA SOFT
VERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH
BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA
R.S.M. S.P.A.
AMBURGO
1
UNICREDIT LEASING GMBH
100,00
BORGO
MAGGIORE
1
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
90
BANCO DI SICILIA SPA
PALERMO
1
UNICREDIT SPA
91
BANK AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING
IMMOBILIENANLAGEN GMBH
VIENNA
1
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
99,80
92
BANK AUSTRIA GLOBAL INFORMATION
SERVICES GMBH
VIENNA
1
INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA
GMBH
20,00
93
BANK AUSTRIA HUNGARIA BETA LEASING
KORLATOLT FELELOSSEGU TSRSASAG
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
94
BANK AUSTRIA LEASING ARGO
IMMOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
89
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
141
85,35
100,00
100,00
80,00
100,00
99,80
100,00
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
DENOMINAZIONE
BANK AUSTRIA LEASING HERA
IMMOBILIEN LEASING GMBH
SEDE
VIENNA
BANK AUSTRIA LEASING IKARUS
IMMOBILIEN LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
BANK AUSTRIA LEASING MEDEA
IMMOBILIEN LEASING GMBH
98
99
(1)
QUOTA
%
99,80
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
100,00
1
IMPRESA PARTECIPANTE
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
94,95
BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
100
BANK PEKAO SA
VARSAVIA
1
UNICREDIT SPA
101
BANKHAUS NEELMEYER AG
BREMA
1
UNICREDIT BANK AG
102
BARODA PIONEER ASSET MANAGEMENT
COMPANY LTD
MUMBAI
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
103
BAULANDENTWICKLUNG GDST 1682/8
GMBH & CO OEG
VIENNA
1
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
104
DELAWARE
4
UNICREDIT BANK AG
105
BAVARIA UNIVERSAL FUNDING
CORP.(BUFCO)
BDK CONSULTING
LUCK
1
BDR ROMA PRIMA IRELAND LTD
DUBLINO
1
OPEN JOINT STOCK COMPANY
UNICREDIT BANK
UNICREDIT SPA
100,00
106
107
AMBURGO
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
109
BETEILIGUNGS-UND
HANDELSGESELLSCHAFT IN HAMBURG
MIT BESCHRANKTER HAFTUNG
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
BLACK FOREST FUNDING CORP.
DELAWARE
4
UNICREDIT BANK AG
110
BLUE CAPITAL EQUITY GMBH
AMBURGO
1
WEALTHCAP INITIATOREN GMBH
100,00
111
BLUE CAPITAL EQUITY MANAGEMENT
GMBH
BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN
GMBH & CO. ACHTE OBJEKTE
GROBRITANNIEN KG
AMBURGO
1
BLUE CAPITAL EQUITY GMBH
100,00
AMBURGO
1
BLUE CAPITAL FONDS GMBH
90,91
100,00
100,00
95
96
97
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
108
112
59,25
100,00
51,00
1,00
99,00
99,90
113
BLUE CAPITAL FONDS GMBH
AMBURGO
1
114
BLUE CAPITAL USA IMMOBILIEN
VERWALTUNGS GMBH
AMBURGO
1
BLUE CAPITAL FONDS GMBH
115
VIENNA
1
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
116
BORDER LEASING
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFTM.B.H.
BOX 2004 S.P.A.
ROMA
1
UNICREDIT SPA
100,00
117
BREAKEVEN SRL
VERONA
1
BREWO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK
SPA
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
100,00
118
119
BULBANK AUTO LEASING EOOD
SOFIA
1
BULBANK LEASING EAD
100,00
120
BULBANK LEASING EAD
SOFIA
1
UNICREDIT LEASING AD
100,00
121
CA IB INVEST D.O.O
ZAGABRIA
1
100,00
122
CA IB SECURITIES (UKRAINE) AT
KIEV
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
UNICREDIT CAIB AG
123
CA-LEASING ALPHA
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
CA-LEASING BETA 2
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
CA-LEASING DELTA
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
CA-LEASING EPSILON
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
CA-LEASING EURO, S.R.O.
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
PRAGA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
CA-LEASING KAPPA
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
CA-LEASING LAMBDA
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
CA-LEASING OMEGA
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
125
126
127
128
129
130
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
(3)
-
WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG
GMBH
WEALTHCAP INITIATOREN GMBH
124
(3)
-
9,09
99,80
99,80
100,00
100,00
100,00
142
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
1
IMPRESA PARTECIPANTE
UNICREDIT LEASING S.P.A.
QUOTA
%
100,00
PRAGA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
VIENNA
1
CA-LEASING TERRA POSLOVANJE Z
NEPREMICNINAMI D.O.O.
LUBIANA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
CA-LEASING YPSILON
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
CA-LEASING ZETA INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
137
CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
138
VIENNA
1
CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT
100,00
139
CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
CAC REAL ESTATE, S.R.O.
PRAGA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
140
CAC-IMMO SRO
CESKE
BUDEJOVICE
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
141
CAL-PAPIER INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
142
CALG 307 MOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
98,80
131
DENOMINAZIONE
CA-LEASING OVUS S.R.O.
SEDE
PRAGA
132
CA-LEASING PRAHA S.R.O.
133
CA-LEASING SENIOREN PARK GMBH
134
135
136
(1)
99,80
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
100,00
99,00
1,00
143
CALG 443 GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GMBH
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
98,80
144
CALG 451 GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GMBH
CALG ALPHA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GMBH
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GMBH
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
MONACO DI
BAVIERA
1
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
99,90
100,00
VIENNA
1
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
150
CALG ANLAGEN LEASING GMBH & CO
GRUNDSTUCKVERMIETUNG UND VERWALTUNG KG
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GMBH
CALG GAMMA
GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
CALG GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
74,80
75,00
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
25,00
151
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
1
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
99,80
100,00
152
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO
1050 WIEN, SIEBENBRUNNENGASSE 10-21
OG
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO
1120 WIEN, SCHONBRUNNER SCHLOSSSTRASSE 38-42 OG
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO
PROJEKT ACHT OG
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
155
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO
PROJEKT FUNF OG
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
156
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO
PROJEKT VIER OG
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
157
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO
PROJEKT ZEHN OG
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
158
CALG MINAL GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GMBH
CAMERON GRANVILLE 2 ASSET
MANAGEMENT INC
VIENNA
1
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
99,80
100,00
TAGUIG
1
CAMERON GRANVILLE ASSET
MANAGEMENT (SPV-AMC) , INC
100,00
160
CAMERON GRANVILLE 3 ASSET
MANAGEMENT INC.
TAGUIG
1
CAMERON GRANVILLE ASSET
MANAGEMENT (SPV-AMC) , INC
100,00
161
CAMERON GRANVILLE ASSET
MANAGEMENT (SPV-AMC) , INC
TAGUIG
1
HVB ASIA LIMITED
100,00
162
CARD COMPLETE SERVICE BANK AG
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
163
VARSAVIA
1
BANK PEKAO SA
100,00
164
CDM CENTRALNY DOM MAKLERSKI
PEKAO SA
CEAKSCH VERWALTUNGS GMBH
VIENNA
1
BA-CA MARKETS & INVESTMENT
BETEILIGUNG GMBH
100,00
165
CENTAR KAPTOL DOO
ZAGABRIA
1
ZAGREBACKA BANKA DD
100,00
145
146
147
148
149
153
154
159
143
99,00
1,00
50,10
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
(1)
DENOMINAZIONE
CENTRUM KART SA
SEDE
VARSAVIA
167
CHARADE LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
168
CHEFREN LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
169
CHRISTOPH REISEGGER GESELLSCHAFT
M.B.H.
VIENNA
1
LASSALLESTRASSE BAU-, PLANUNGS-,
ERRICHTUNGS- UND
VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
100,00
170
CIVITAS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
171
CJSC BANK SIBIR
OMSK CITY
1
JSC ATF BANK
172
CLOSED JOINT-STOCK COMPANY
UNICREDIT SECURITIES
MOSCA
1
AI BETEILIGUNG GMBH
UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL
LIMITED
REAL-LEASE
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
166
1
IMPRESA PARTECIPANTE
BANK PEKAO SA
QUOTA
%
100,00
74,80
75,00
25,00
100,00
100,00
99,50
0,50
173
COMMUNA - LEASING
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLS
CHAFT M.B.H.
VIENNA
1
174
CONTRA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
175
MILANO
1
176
CORDUSIO SOCIETA' FIDUCIARIA PER
AZIONI
DAB BANK AG
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
JAUSERN-LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
MONACO DI
BAVIERA
1
UNICREDIT BANK AG
177
DBC SP. ZOO
VARSAVIA
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL
GESELLSCHAFT M.B.H.
178
DEBO LEASING IFN S.A.
BUCAREST
1
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT
GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
179
DELPHA IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO.
GROSSKUGEL BAUABSCHNITT ALPHA
MANAGEMENT KG
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
180
DELPHA IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO.
GROSSKUGEL BAUABSCHNITT BETA
MANAGEMENT KG
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
181
DELPHA IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO.
GROSSKUGEL BAUABSCHNITT GAMMA
MANAGEMENT KG
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
182
DINERS CLUB CEE HOLDING AG
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
183
DINERS CLUB POLSKA SP.Z.O.O.
VARSAVIA
1
DINERS CLUB CEE HOLDING AG
100,00
184
DIRANA
LIEGENSCHAFTSVERWERTUNGSGESELL
SCHAFT MBH
VIENNA
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL
REALITATEN GMBH
100,00
185
DIREKTANLAGE.AT AG
SALISBURGO
1
DAB BANK AG
100,00
186
DLB LEASING, S.R.O.
PRAGA
1
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
100,00
187
DLV IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
DOMUS BISTRO GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
188
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
189
DOMUS CLEAN REINIGUNGS GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
190
DOMUS FACILITY MANAGEMENT GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
191
DRITTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGES.M.B.H.
BERLINO
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL
GESELLSCHAFT M.B.H.
100,00
192
DUODEC Z IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
193
EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
194
ENDERLEIN & CO. GMBH
BIELEFELD
1
PLANETHOME AG
100,00
195
ENTASI SRL
ROMA
1
UNICREDIT SPA
100,00
196
EPSSILON
LIEGENSCHAFTSDEVELOPMENT GMBH
VIENNA
1
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
99,80
100,00
74,80
75,00
25,00
100,00
77,13
100,00
10,01
89,99
99,80
99,80
99,80
100,00
100,00
98,00
99,80
100,00
144
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
197
DENOMINAZIONE
ERSTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFTM.B.H.
SEDE
BERLINO
198
EUROFINANCE 2000 SRL
199
(1)
QUOTA
%
100,00
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
1
IMPRESA PARTECIPANTE
UNIVERSALE INTERNATIONAL
GESELLSCHAFT M.B.H.
ROMA
1
UNICREDIT SPA
EUROLEASE AMUN IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
200
EUROLEASE ANUBIS IMMOBILIEN
LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
201
EUROLEASE ISIS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
202
EUROLEASE MARDUK IMMOBILIEN
LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
203
EUROLEASE RA IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
99,80
100,00
204
EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN
LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
205
EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN
LEASING GESELLSCHAFT M.B.H. & CO
OEG
VIENNA
1
BA EUROLEASE
BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
..
206
EUROPA FACILITY MANAGEMENT LTD.
BUDAPEST
1
100,00
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
99,30
EUROPA FUND MANAGEMENT (EUROPA
BEFEKTETESI ALAPKEZELO RT)
99,60
PIONEER INVESTMENT FUND
MANAGEMENT LIMITED
0,40
100,00
207
EUROPA FUND MANAGEMENT (EUROPA
BEFEKTETESI ALAPKEZELO RT)
BUDAPEST
1
PIONEER INVESTMENT FUND
MANAGEMENT LIMITED
208
EUROPEAN-OFFICE-FOND
MONACO DI
BAVIERA
4
UNICREDIT BANK AG
209
EUROVENTURES-AUSTRIA-CAMANAGEMENT GESMBH
VIENNA
1
CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT
210
EXPANDA IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
211
FACTORBANK AKTIENGESELLSCHAFT
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
212
FAMILY CREDIT NETWORK SPA
MILANO
1
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
100,00
213
FIDES IMMOBILIEN TREUHAND
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
100,00
214
FINANSE PLC.
LONDRA
1
BANK PEKAO SA
100,00
HOLDING SP.Z.O.O.
(3)
100,00
99,80
100,00
..
215
FINECO CREDIT S.P.A.
MILANO
1
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
100,00
216
FINECO LEASING S.P.A.
BRESCIA
1
UNICREDIT SPA
100,00
217
FINECO VERWALTUNG AG
MONACO
1
UNICREDIT SPA
100,00
218
FINECOBANK SPA
MILANO
1
UNICREDIT SPA
100,00
219
FMC LEASING INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT
FELELOSSEGU
TARSASAG
FMZ SAVARIA SZOLGALTATO KFT
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING KFT
75,00
221
FMZ SIGMA PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
99,80
100,00
222
FOLIA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
99,80
100,00
223
FONDO SIGMA
ROMA
4
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT SPA
224
FUGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
100,00
225
G.N.E. GLOBAL
GRUNDSTUCKSVERWERTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
VIENNA
1
GBS
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLS
CHAFT M.B.H.
VIENNA
1
220
226
227
145
(3)
-
99,80
100,00
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
100,00
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
99,00
100,00
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
(1)
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
99,00
DENOMINAZIONE
GEBAUDELEASING
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLS
CHAFT M.B.H.
SEDE
VIENNA
229
GELDILUX-TS-2005 S.A.
4
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
-
(3)
230
GELDILUX-TS-2007 S.A.
LUSSEMBURG
O
LUSSEMBURG
O
4
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
-
(3)
231
GELDILUX-TS-2008 S.A.
LUSSEMBURG
O
4
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
-
(3)
232
GELDILUX-TS-2009 S.A.
LUSSEMBURG
O
4
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
-
(3)
233
GEMEINDELEASING
GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
37,30
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
25,00
6,05
228
1
IMPRESA PARTECIPANTE
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
QUOTA
%
98,80
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
1,00
37,50
37,50
(3)
234
GEMMA VERWALTUNGSGESELLSCHAFT
MBH & CO. VERMIETUNGS KG
MONACO DI
BAVIERA
4
ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS
GMBH
235
GIMMO IMMOBILIEN-VERMIETUNGS- UND
VERWALTUNGS GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG
GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND
FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG
100,00
236
GLAMAS BETEILIGUNGSVERWALTUNGS
GMBH & CO ALPHA KEG
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
66,67
-
33,33
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
237
GOLF- UND COUNTRY CLUB SEDDINER
SEE IMMOBILIEN GMBH
BERLINO
1
HVB PROJEKT GMBH
238
GRAND CENTRAL FUNDING
NEW YORK
4
UNICREDIT BANK AG
-
239
GROSSKUGEL IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
240
GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT
AM POTSDAMER PLATZ (HAUS
VATERLAND)
MONACO DI
BAVIERA
1
TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG
GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND
FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG
98,24
241
GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT SIMON
BESCHRANKT HAFTENDE
KOMMANDITGESELLSCHAF
GRUNDSTUCKSVERWALTUNG LINZ-MITTE
GMBH
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLS
CHAFT M.B.H. & CO. KG.
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH
& CO KG
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
BREGENZ
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
GRUWA GRUNDBAU UND WASSERBAU
GMBH
GYOR BEVASARLOKOZPONT
INGATLANBERUHAZO ES UZEMELTETO
KORLATOLT FELELOSSEGU TAESASAG
BERLINO
1
100,00
BUDAPEST
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL
REALITATEN GMBH
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT
GMBH
242
243
244
245
246
H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR
SACHWERTE GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
247
H.F.S. IMMOBILIENFONDS GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
248
H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 7
GMBH & CO. KG
MONACO DI
BAVIERA
4
249
H.F.S. LEASINGFONDS DEUTSCHLAND 1
GMBH & CO. KG (IMMOBILIENLEASING)
MONACO DI
BAVIERA
4
250
HERKU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT-LEASING MIDAS
INGATLANHASZNOSITO KARLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
UNICREDIT BANK AG
WEALTH MANAGEMENT CAPITAL
HOLDING GMBH
H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR
SACHWERTE GMBH
94,00
5,00
95,00
10,00
90,00
100,00
HVB PROJEKT GMBH
0,02
WEALTHCAP REAL ESTATE
MANAGEMENT GMBH
WEALTHCAP REAL ESTATE
MANAGEMENT GMBH
0,08
74,80
(3)
75,00
25,00
251
HOKA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
25,00
252
HOLDING SP.Z.O.O.
VARSAVIA
1
WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
BANK PEKAO SA
100,00
253
HONEU LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
(3)
0,08
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
(3)
74,80
74,80
75,00
75,00
146
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
(1)
IMPRESA PARTECIPANTE
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
QUOTA
%
25,00
DENOMINAZIONE
SEDE
254
HVB - LEASING PLUTO KFT
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
255
HVB ALTERNATIVE ADVISORS LLC
NEW YORK
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
256
HVB ASIA LIMITED
SINGAPORE
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
257
HVB ASSET MANAGEMENT HOLDING
GMBH
HVB AUTO LEASING EOOD
MONACO DI
BAVIERA
SOFIA
1
HVB VERWA 4 GMBH
100,00
258
1
HVB LEASING OOD
100,00
259
HVB CAPITAL ASIA LIMITED
HONG KONG
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
260
HVB CAPITAL LLC
WILMINGTON
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
261
HVB CAPITAL LLC II
WILMINGTON
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
262
HVB CAPITAL LLC III
WILMINGTON
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
263
HVB CAPITAL LLC VI
WILMINGTON
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
264
HVB CAPITAL LLC VIII
WILMINGTON
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
265
HVB CAPITAL PARTNERS AG
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
266
HVB FIERO LEASING OOD
MONACO DI
BAVIERA
SOFIA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
267
HVB FINANCE LONDON LIMITED
LONDRA
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
268
HVB FUNDING TRUST I
WILMINGTON
4
UNICREDIT BANK AG
-
269
HVB FUNDING TRUST II
WILMINGTON
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
270
HVB FUNDING TRUST III
WILMINGTON
4
UNICREDIT BANK AG
-
271
HVB FUNDING TRUST VIII
WILMINGTON
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
272
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH
& CO KG
HVB GLOBAL ASSETS COMPANY L.P.
MONACO DI
BAVIERA
NEW YORK
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
273
4
UNICREDIT BANK AG
4,99
274
HVB HONG KONG LIMITED
HONG KONG
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
275
HVB IMMOBILIEN AG
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
276
HVB INVESTMENTS (UK) LIMITED
MONACO DI
BAVIERA
CAYMAN
ISLANDS
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
277
HVB LEASING CZECH REPUBLIC S.R.O.
PRAGA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
278
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
279
HVB LEASING MAX
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
HVB LEASING OOD
SOFIA
1
UNICREDIT BULBANK AD
280
HVB LEASING SLOVAKIA S.R.O.
BRATISLAVA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
281
HVB PROJEKT GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB IMMOBILIEN AG
94,00
UNICREDIT BANK AG
6,00
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
10,00
90,00
100,00
282
HVB SUPER LEASING EOOD
SOFIA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
283
HVB TECTA GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB IMMOBILIEN AG
94,00
UNICREDIT BANK AG
6,00
284
HVB U.S. FINANCE INC.
NEW YORK
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
285
HVB VERWA 4 GMBH
UNICREDIT BANK AG
100,00
HVB VERWA 4.4 GMBH
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
1
286
1
HVB VERWA 4 GMBH
100,00
287
HVB-LEASING AIDA
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
HVB-LEASING ATLANTIS
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
HVB-LEASING DANTE
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
288
289
147
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
(3)
(3)
(3)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
1
IMPRESA PARTECIPANTE
UNICREDIT LEASING S.P.A.
QUOTA
%
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
HVB-LEASING HAMLET
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
HVB-LEASING JUPITER KFT
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
HVB-LEASING LAMOND
INGATLANHASZNOSITO KFT.
HVB-LEASING MAESTOSO
INGATLANHASZNOSITO KFT.
HVB-LEASING NANO KFT
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
300
HVB-LEASING OTHELLO
INGATLANHASNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
HVB-LEASING ROCCA
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
HVB-LEASING RUBIN KFT.
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
301
HVB-LEASING SMARAGD KFT.
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
302
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
303
HVB-LEASING SPORT
INGATLANHASZNOSITO KOLATPOT
FEOEOASSEGU TARSASAG
HVB-LEASING ZAFIR KFT.
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
304
HVZ GMBH & CO. OBJEKT KG
MONACO DI
BAVIERA
1
100,00
305
HYPO-BANK VERWALTUNGSZENTRUM
GMBH & CO. KG OBJEKT
ARABELLASTRASSE
MONACO DI
BAVIERA
1
PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH &
CO. OBJEKT KG
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH
& CO KG
306
MONACO DI
BAVIERA
1
ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS
GMBH
100,00
MONACO DI
BAVIERA
1
ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS
GMBH
100,00
308
HYPO-REAL HAUS- & GRUNDBESITZ
GESELLSCHAFT MBH & CO. 1.
VERMIETUNGS KG
HYPO-REAL HAUS- &
GRUNDBESITZGESELLSCHAFT DES
BURGERLICHEN RECHTS NR. 1
HYPOVEREINS IMMOBILIEN EOOD
SOFIA
1
UNICREDIT BULBANK AD
100,00
309
HYPOVEREINSFINANCE N.V.
AMSTERDAM
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
310
I-FABER SPA
MILANO
1
UNICREDIT SPA
311
IMMOBILIENFONDS UNIVERSALE 4 GBR
BERLINO
1
100,00
312
IMMOBILIENFONDS UNIVERSALE
WITTENBERGE GBR
IMMOBILIENLEASING
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
BERLINO
1
VIENNA
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL
GESELLSCHAFT M.B.H.
DRITTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGES M.B.H.
ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
25,00
290
291
292
293
294
295
296
297
298
299
307
313
DENOMINAZIONE
HVB-LEASING FIDELIO
INGATLANHASNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
HVB-LEASING FORTE
INGATLANHASNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
HVB-LEASING GARO KFT
SEDE
BUDAPEST
(1)
100,00
65,32
95,00
74,80
314
INPROX CHOMUTOV, S.R.O.
PRAGA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
315
INPROX KARLOVY VARY, S.R.O.
PRAGA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
316
INPROX KLADNO, S.R.O.
PRAGA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
317
INPROX POPRAD, SPOL. S.R.O.
BRATISLAVA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
318
INPROX SR I., SPOL. S R.O.
BRATISLAVA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
319
INTERKONZUM DOO SARAJEVO
SARAJEVO
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
320
INTERNATIONALES IMMOBILIEN-INSTITUT
GMBH
INTERRA GESELLSCHAFT FUR
IMMOBILIENVERWALTUNG MBH
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
1
UNICREDIT BANK AG
94,00
1
HVB IMMOBILIEN AG
93,85
UNICREDIT BANK AG
6,15
321
322
INTRO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
VIENNA
1
PROJEKT-LEASE
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
75,00
100,00
148
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
DENOMINAZIONE
IPSE 2000 S.P.A.
SEDE
ROMA
325
IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA
S.P.A.
ISB UNIVERSALE BAU GMBH
326
ISTRA D.M.C. DOO
327
(1)
1
IMPRESA PARTECIPANTE
UNICREDIT SPA
PALERMO
1
BANCO DI SICILIA SPA
BRANDEBURG
O
UMAG
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL
REALITATEN GMBH
ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO
TURIZAM I TURISTICKA AGENCIJA DD
ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO
TURIZAM I TURISTICKA AGENCIJA DD
UMAG
1
ZAGREBACKA BANKA DD
328
JAUSERN-LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
329
JOHA GEBAUDE-ERRICHTUNGS-UND
VERMIETUNGSGESELLSCHAFT MBH
LEONDING
1
BLUE CAPITAL FONDS GMBH
323
324
1
TREUCONSULT
BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
330
JOINT STOCK COMMERCIAL BANK FOR
SOCIAL DEVELOPMENT UKRSOTSBANK
KIEV
1
QUOTA
%
50,00
76,26
100,00
100,00
71,80
100,00
..
0,10
99,03
WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG
GMBH
PRIVATE JOINT STOCK COMPANY
FERROTRADE INTERNATIONAL
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
..
69,19
69,21
26,15
26,16
331
JSC ATF BANK
ALMATY CITY
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
99,70
332
KADMOS IMMOBILIEN LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
333
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
334
KHR
PROJEKTENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT
MBH & CO. OBJEKT BORNITZSTRASSE I
KG
KINABALU FINANCIAL PRODUCTS LLP
LONDRA
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
335
KINABALU FINANCIAL SOLUTIONS LTD
LONDRA
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
336
KUNSTHAUS LEASING GMBH
VIENNA
1
KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
337
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
0,10
100,00
5,00
95,00
KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
LAGERMAX LEASING GMBH
VIENNA
1
100,00
1
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
VIENNA
99,80
100,00
LAGEV IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
LARGO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
1,00
VIENNA
1
VAPE COMMUNA
LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
342
LASSALLESTRASSE BAU-, PLANUNGS-,
ERRICHTUNGS- UND
VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
LEASFINANZ BANK GMBH
VIENNA
1
BACA LEASING UND
BETEILGUNGSMANAGEMENT GMBH
100,00
343
LEASFINANZ GMBH
VIENNA
1
LF BETEILIGUNGEN GMBH
100,00
344
LEGATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
338
339
340
341
345
99,00
99,00
100,00
74,80
75,00
25,00
LELEV IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
LF BETEILIGUNGEN GMBH
VIENNA
1
VIENNA
1
347
LIMITED LIABILITY COMPANY B.A. REAL
ESTATE
MOSCA
1
ZAO UNICREDIT BANK
348
LINO HOTEL-LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
349
LIPARK LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
74,80
75,00
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
JOINT STOCK COMMERCIAL BANK FOR
SOCIAL DEVELOPMENT UKRSOTSBANK
99,80
95,76
346
350
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
BACA LEASING UND
BETEILGUNGSMANAGEMENT GMBH
98,80
LIVA IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
LLC UKROTSBUD
VIENNA
1
351
KIEV
1
352
LOCALMIND SPA
MILANO
1
UNICREDIT SPA
353
LOCAT CROATIA DOO
ZAGABRIA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
149
99,80
100,00
100,00
100,00
25,00
99,00
100,00
100,00
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
VIENNA
1
UNICREDIT MOBILIEN LEASING GMBH
ZAGABRIA
1
ZAGREBACKA BANKA DD
MARTIANEZ COMERCIAL, SOCIEDAD
ANONIMA
MBC IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
PUERTO DE
LA CRUZ
VIENNA
1
UNICREDIT PEGASUS LEASING GMBH
99,96
100,00
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
359
MC MARKETING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
360
MC RETAIL GMBH
VIENNA
1
MC MARKETING GMBH
100,00
361
MENUETT
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
MERKURHOF
GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MIT
BESCHRANKTER HAFTUNG
MEZZANIN FINANZIERUNGS AG
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
AMBURGO
1
100,00
VIENNA
1
BETEILIGUNGS-UND
HANDELSGESELLSCHAFT IN HAMBURG
MIT BESCHRANKTER HAFTUNG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
MIK BETA INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
MIK INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
366
MM OMEGA PROJEKTENTWICKLUNGS
GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
99,80
367
MOBILITY CONCEPT GMBH
UNTERHACHI
NG
1
UNICREDIT LEASING GMBH
60,00
368
MOC VERWALTUNGS GMBH & CO.
IMMOBILIEN KG
MONACO DI
BAVIERA
4
HVB PROJEKT GMBH
23,00
369
MOGRA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
74,80
356
357
358
362
363
364
365
M. A. V. 7., BANK AUSTRIA LEASING
BAUTRAGER GMBH & CO.OHG.
MARKETING ZAGREBACKE BANKE DOO
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
IMPRESA PARTECIPANTE
AI BETEILIGUNG GMBH
355
SEDE
NICOSIA
QUOTA
%
100,00
1
354
DENOMINAZIONE
LOWES LIMITED
(1)
98,04
99,80
100,00
(3)
75,00
25,00
MY BETEILIGUNGS GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
371
NAGE
LOKALVERMIETUNGSGESELLSCHAFT
M.B.H.
NATA IMMOBILIEN-LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
99,80
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
51,50
373
100,00
56,67
370
372
100,00
100,00
100,00
100,00
6,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
95,00
374
NO. HYPO LEASING ASTRICTA
GRUNDSTUCKVERMIETUNGS
GESELLSCHAFT M.B.H.
NXP CO-INVESTMENT PARTNERS VIII L.P.
LONDRA
1
HVB CAPITAL PARTNERS AG
85,00
375
OCEAN BREEZE ENERGY GMBH & CO. KG
4
OCEAN BREEZE FINANCE S.A.
-
(3)
376
OCEAN BREEZE FINANCE S.A.
MONACO DI
BAVIERA
LUSSEMBURG
O
4
UNICREDIT BANK AG
-
(3)
377
OCT Z IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
99,80
378
OLG HANDELS- UND
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT M.B.H.
OLG INDUSTRIEGUTER LEASING GMBH &
CO. KG.
VIENNA
1
100,00
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
OMNIA GRUNDSTUCKS-GMBH & CO.
OBJEKT OSTRAGEHEGE KG
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB IMMOBILIEN AG
94,00
UNICREDIT BANK AG
6,00
379
380
381
382
383
384
385
OOO UNICREDIT LEASING
OPEN ACCUMULATIVE PENSIOON FUND
OTAN JSC
OPEN JOINT STOCK COMPANY
UNICREDIT BANK
ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS
GMBH
OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH &
CO. CENTERPARK KG
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
MOSCA
1
86,12
UNICREDIT LEASING S.P.A.
60,00
ZAO UNICREDIT BANK
40,00
ALMATY CITY
1
JSC ATF BANK
LUCK
1
BANK PEKAO SA
100,00
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
100,00
1
HVB PROJEKT GMBH
10,00
100,00
100,00
89,00
150
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
386
DENOMINAZIONE
SEDE
OTHMARSCHEN PARK HAMBURG GMBH &
CO. GEWERBEPARK KG
MONACO DI
BAVIERA
(1)
IMPRESA PARTECIPANTE
T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V.
1
T & P VASTGOED STUTTGART B.V.
60,00
HVB PROJEKT GMBH
10,00
T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V.
30,00
T & P VASTGOED STUTTGART B.V.
387
388
389
PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS
GMBH & CO OG
PARZHOF-ERRICHTUNGS- UND
VERWERTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
QUOTA
%
30,00
60,00
VIENNA
1
SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT
100,00
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,60
PAZONYI'98 INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
PEKAO BANK HIPOTECZNY S.A.
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
VARSAVIA
1
BANK PEKAO SA
391
PEKAO FAKTORING SP. ZOO
LUBLIN
1
BANK PEKAO SA
100,00
392
PEKAO FINANCIAL SERVICES SP. ZOO
VARSAVIA
1
BANK PEKAO SA
100,00
393
PEKAO FUNDUSZ KAPITALOWY SP. ZOO
VARSAVIA
1
BANK PEKAO SA
100,00
394
PEKAO LEASING HOLDING S.A.
VARSAVIA
1
BANK PEKAO SA
80,10
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
19,90
BANK PEKAO SA
36,49
99,96
0,04
395
PEKAO LEASING SP ZO.O.
VARSAVIA
1
PEKAO LEASING HOLDING S.A.
63,51
396
PEKAO PIONEER P.T.E. SA
VARSAVIA
1
BANK PEKAO SA
65,00
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
BANK PEKAO SA
35,00
397
PEKAO TELECENTRUM SP. ZOO
CRACOVIA
1
398
PELOPS LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
399
PENSIONSKASSE DER HYPO
VEREINSBANK VVAG
MONACO DI
BAVIERA
4
EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN
LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK AG
400
PESTSZENTIMREI SZAKORVOSI RENDELO
KFT.
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
401
PIANA LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
402
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT
MANAGEMENT (BERMUDA) LIMITED
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT
MANAGEMENT LTD
HAMILTON
1
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
100,00
DUBLINO
404
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT
MANAGEMENT SGR PA
MILANO
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
100,00
405
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS
(ISRAEL) LTD
HERTZELIA
PITUACH
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
100,00
406
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENTS
(NEW YORK) LTD
DOVER
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
100,00
407
PIONEER ASSET MANAGEMENT AS
PRAGA
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
100,00
408
PIONEER ASSET MANAGEMENT S.A.I. S.A.
BUCAREST
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
97,43
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
100,00
403
409
PIONEER ASSET MANAGEMENT SA
410
PIONEER CZECH FINANCIAL COMPANY
SRO IN LIQUIDATION
411
412
413
414
415
416
100,00
99,80
(3)
100,00
99,80
100,00
2,57
1
PIONEER FUNDS DISTRIBUTOR INC
BOSTON
1
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT INC
100,00
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
PIONEER GLOBAL FUNDS DISTRIBUTOR
LTD
PIONEER GLOBAL INVESTMENTS
(AUSTRALIA) PTY LIMITED
PIONEER GLOBAL INVESTMENTS (HK)
LIMITED
MILANO
1
UNICREDIT SPA
100,00
HAMILTON
1
100,00
SYDNEY
1
HONG KONG
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
PIONEER GLOBAL INVESTMENTS
(TAIWAN) LTD.
TAIPEI
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
100,00
151
100,00
-
LUSSEMBURG
O
PRAGA
1
99,80
0,20
390
HOLDING SP.Z.O.O.
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
100,00
100,00
100,00
100,00
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
417
418
419
420
421
422
423
424
(1)
DENOMINAZIONE
PIONEER GLOBAL INVESTMENTS LIMITED
SEDE
DUBLINO
PIONEER INSTITUTIONAL ASSET
MANAGEMENT INC
PIONEER INVESTMENT COMPANY AS
WILMINGTON
1
PRAGA
1
PIONEER INVESTMENT FUND
MANAGEMENT LIMITED
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT INC
BUDAPEST
1
WILMINGTON
1
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT
LIMITED
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT
LLC
DUBLINO
1
MOSCA
1
1
IMPRESA PARTECIPANTE
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT
USA INC.
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT
USA INC.
QUOTA
%
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
PIONEER ASSET MANAGEMENT AS
100,00
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT
USA INC.
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
99,00
1,00
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT
SHAREHOLDER SERVICES INC.
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT
SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER
AZ
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT
USA INC.
BOSTON
1
MILANO
1
WILMINGTON
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
100,00
427
PIONEER INVESTMENTS AG
BERNA
1
PIONEER INVESTMENTS AUSTRIA GMBH
VIENNA
1
429
PIONEER INVESTMENTS
KAPITALANLAGEGESELLSCHAFT MBH
PIONEER PEKAO INVESTMENT FUND
COMPANY SA (POLISH NAME: PIONEER
PEKAO TFI SA)
PIONEER PEKAO INVESTMENT
MANAGEMENT SA
MONACO DI
BAVIERA
VARSAVIA
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
PIONEER PEKAO INVESTMENT
MANAGEMENT SA
100,00
428
VARSAVIA
1
BANK PEKAO SA
49,00
51,00
UNTERFOHRI
NG
MANNHEIM
1
PIONEER GLOBAL ASSET MANAGEMENT
SPA
UNICREDIT BANK AG
100,00
1
PLANETHOME AG
100,00
VIENNA
1
RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNG
GMBH
425
426
430
431
432
PLANETHOME AG
433
PLANETHOME GMBH
434
PMG BAUPROJEKTMANAGEMENT
GESELLSCHAFT M.B.H. & CO
FINANZIERUNGS OEG
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL
GESELLSCHAFT M.B.H.
100,00
100,00
100,00
100,00
100,00
99,90
0,10
435
POMINVEST DD
SPLIT
1
ZAGREBACKA BANKA DD
436
PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH &
CO. OBJEKT KG
POSATO LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB GESELLSCHAFT FUR GEBAUDE MBH
& CO KG
100,00
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
74,80
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
25,00
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
98,80
99,80
437
438
439
440
441
442
PRELUDE
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
PRIM Z IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
PRIVATE JOINT STOCK COMPANY
FERROTRADE INTERNATIONAL
PROJEKT-LEASE
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
88,66
88,95
75,00
99,00
1,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
KIEV
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
VIENNA
1
ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS
GESELLSCHAFT M.B.H.
74,80
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
25,00
100,00
100,00
75,00
PRVA STAMBENA STEDIONICA DD
ZAGREB
QUADEC Z IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
QUART Z IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
ZAGABRIA
1
ZAGREBACKA BANKA DD
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
99,80
100,00
445
QUERCIA FUNDING SRL
VERONA
1
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
65,00
446
QUERCIA SOFTWARE SPA
VERONA
1
100,00
447
QUINT Z IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H
VIENNA
1
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION
SERVICES SOCIETA CONSORTILE PER
AZIONI
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
443
444
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
100,00
99,80
100,00
152
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
DENOMINAZIONE
RANA-LIEGENSCHAFTSVERWERTUNG
GMBH
REAL ESTATE MANAGEMENT POLAND SP.
Z O.O.
REAL-LEASE
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
REAL-RENT LEASING GESELLSCHAFT
M.B.H.
SEDE
VIENNA
452
453
448
449
(1)
1
IMPRESA PARTECIPANTE
UNIVERSALE INTERNATIONAL
REALITATEN GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
QUOTA
%
99,90
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
VARSAVIA
1
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
REDSTONE
LONDRA
4
UNICREDIT BANK AG
REGEV
REALITATENVERWERTUNGSGESELLSCH
AFT M.B.H.
RONCASA IMMOBILIEN-VERWALTUNGS
GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
90,00
455
RONDO LEASING GMBH
VIENNA
1
WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
456
ROSENKAVALIER 2008 GMBH
MONACO DI
BAVIERA
4
UNICREDIT BANK AG
457
RSB ANLAGENVERMIETUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,80
458
RWF REAL - WERT
GRUNDSTUCKSVERMIETUNGSGESELLSC
HAFTM.B.H. & CO. OBJEKT
VIENNA
1
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
99,83
450
451
454
RSB ANLAGENVERMIETUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
459
460
461
S+R INVESTIMENTI E GESTIONI (S.G.R.)
SPA
SALOME FUNDING LTD.
MILANO
1
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
DUBLINO
4
UNICREDIT BANK AG
SALVATORPLATZGRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MBH &
CO. OHG VERWALTUNGSZENTRUM
MONACO DI
BAVIERA
1
PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH &
CO. OBJEKT KG
TIVOLI GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT
100,00
(3)
100,00
100,00
(3)
100,00
0,17
100,00
(3)
97,78
2,22
462
SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
463
SECA-LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
74,80
464
SEDEC Z IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
SEXT Z IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
CALG DELTA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GMBH
99,80
100,00
SHS LEASING GMBH
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
98,80
99,00
465
466
100,00
25,00
1,00
467
SIA UNICREDIT INSURANCE BROKER
RIGA
1
SIA UNICREDIT LEASING
468
SIA UNICREDIT LEASING
RIGA
1
AS UNICREDIT BANK
49,00
UNICREDIT LEASING S.P.A.
51,00
CALG ANLAGEN LEASING GMBH
99,40
469
470
SIGMA LEASING GMBH
SIRIUS IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH
VIENNA
MONACO DI
BAVIERA
1
0,40
1
HVB PROJEKT GMBH
5,00
471
SOFIGERE SOCIETE PAR ACTIONS
SIMPLIFIEE
PARIGI
1
472
SOFIMMOCENTRALE S.A.
BRUSSEL
4
EUROPEAN-OFFICE-FOND
473
SOFIPA SOCIETA' DI GESTIONE DEL
RISPARMIO (SGR) S.P.A.
SOLARIS VERWALTUNGSGESELLSCHAFT
MBH & CO. VERMIETUNGS KG
ROMA
1
UNICREDIT SPA
MONACO DI
BAVIERA
1
ORESTOS IMMOBILIEN-VERWALTUNGS
GMBH
SOLOS IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO.
SIRIUS BETEILIGUNGS KG
SONATA LEASING-GESELLSCHAFT M.B.H.
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB PROJEKT GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
474
475
476
ARNO GRUNDSTUCKVERWALTUNGS
153
100,00
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
SOLOS IMMOBILIEN- UND
PROJEKTENTWICKLUNGS GMBH & CO.
SIRIUS BETEILIGUNGS KG
UNICREDIT SPA
75,00
99,60
95,00
100,00
(3)
100,00
94,90
100,00
98,80
1,00
99,00
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
477
478
479
(1)
IMPRESA PARTECIPANTE
GESELLSHAFT M.B.H.
QUOTA
%
DENOMINAZIONE
SEDE
SPECTRUM
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
SRQ FINANZPARTNER AG
VIENNA
1
WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
BERLINO
1
DAB BANK AG
81,61
STEWE GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
PROJEKT-LEASE
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
24,00
100,00
75,80
480
STRUCTURED LEASE GMBH
AMBURGO
1
UNICREDIT LEASING GMBH
481
SVIF UKRSOTSBUD
KIEV
4
482
T & P FRANKFURT DEVELOPMENT B.V.
AMSTERDAM
1
JOINT STOCK COMMERCIAL BANK FOR
SOCIAL DEVELOPMENT UKRSOTSBANK
HVB PROJEKT GMBH
87,50
483
T & P VASTGOED STUTTGART B.V.
AMSTERDAM
1
HVB PROJEKT GMBH
87,50
484
TELEDATA CONSULTING UND
SYSTEMMANAGEMENT GESELLSCHAFT
M.B.H.
TENDER OPTION BONDS
VIENNA
1
TREUCONSULT
BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
NEW YORK
4
UNICREDIT BANK AG
TERRENO GRUNDSTUCKSVERWALTUNG
GMBH & CO. ENTWICKLUNGS- UND
FINANZIERUNGSVERMITTLUNGS-KG
TERZ Z IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
MONACO DI
BAVIERA
1
HVB TECTA GMBH
75,00
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
99,80
TIME TRUCKS LASTWAGEN- UND
AUFLIEGER VERMIETUNGS- UND
LEASINGGES.M.B.H.
TIVOLI GRUNDSTUCKSAKTIENGESELLSCHAFT
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
MONACO DI
BAVIERA
1
490
TREDEC Z IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
PORTIA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT MBH &
CO. OBJEKT KG
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
491
TREUCONSULT
BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
BANK AUSTRIA REAL INVEST GMBH
492
TREVI FINANCE N. 2 S.P.A.
CONEGLIANO
(TREVISO)
1
UNICREDIT SPA
60,00
493
TREVI FINANCE N. 3 S.R.L.
CONEGLIANO
(TREVISO)
1
UNICREDIT SPA
60,00
494
TREVI FINANCE S.P.A.
CONEGLIANO
(TREVISO)
1
UNICREDIT SPA
60,00
495
UCL NEKRETNINE D.O.O.
SARAJEVO
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
30,00
485
486
487
488
489
496
497
UFFICIUM IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
KUTRA GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
(3)
-
100,00
(3)
-
100,00
100,00
99,67
99,80
100,00
100,00
70,00
5,00
95,00
BRANDENBUR
G
LAVIS
(TRENTO)
1
ISB UNIVERSALE BAU GMBH
1
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETA'
CONSORTILE PER AZIONI
51,00
499
UNICOM IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
500
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A.
LUSSEMBURG
O
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
501
UNICREDIT (SUISSE) BANK SA
LUGANO
1
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
100,00
502
UNICREDIT AUDIT SOCIETA' CONSORTILE
PER AZIONI
MILANO
1
ASPRA FINANCE SPA
0,01
BANCO DI SICILIA SPA
0,01
FAMILY CREDIT NETWORK SPA
0,01
FINECO CREDIT S.P.A.
0,01
FINECOBANK SPA
0,01
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
76,00
100,00
UIB UNIVERSALE BAU HOLDING
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNI IT SRL
498
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
100,00
100,00
154
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
DENOMINAZIONE
SEDE
(1)
IMPRESA PARTECIPANTE
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT
MANAGEMENT SGR PA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT
SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER
AZ
S+R INVESTIMENTI E GESTIONI (S.G.R.)
SPA
QUOTA
%
0,01
0,01
0,01
SOFIPA SOCIETA' DI GESTIONE DEL
RISPARMIO (SGR) S.P.A.
UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA
0,01
UNICREDIT BANCA SPA
0,01
UNICREDIT BANCASSURANCE
MANAGEMENT & ADMINISTRATION
SOCIETA' CONSORTILE A
RESPONSABILITA' LIMITATA
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETA'
CONSORTILE PER AZIONI
0,01
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
0,01
UNICREDIT FACTORING SPA
0,01
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
0,01
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION
SERVICES SOCIETA CONSORTILE PER
AZIONI
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE
S.P.A.
0,01
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
0,01
UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETA'
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT SPA
0,01
0,01
0,01
0,01
99,80
503
UNICREDIT AUTO LEASING E.O.O.D.
SOFIA
1
UNICREDIT LEASING AD
100,00
504
UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA
ROMA
1
UNICREDIT SPA
100,00
505
UNICREDIT BANCA SPA
BOLOGNA
1
UNICREDIT SPA
100,00
506
UNICREDIT BANCASSURANCE
MANAGEMENT & ADMINISTRATION
SOCIETA' CONSORTILE A
RESPONSABILITA' LIMITATA
MILANO
1
BANCO DI SICILIA SPA
0,01
FINECOBANK SPA
0,01
UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA
0,01
UNICREDIT BANCA SPA
0,01
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
0,01
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
0,01
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
0,01
UNICREDIT SPA
99,93
90,93
507
UNICREDIT BANK AD BANJA LUKA
BANJA LUKA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
508
UNICREDIT BANK AG
UNICREDIT SPA
100,00
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
1
509
1
UNICREDIT SPA
99,99
510
UNICREDIT BANK CZECH REPUBLIC A.S.
PRAGA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
511
UNICREDIT BANK DD
MOSTAR
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
24,40
UNICREDIT SPA
ZAGREBACKA BANKA DD
24,29
3,27
3,28
65,59
65,69
512
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
BUDAPEST
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
513
UNICREDIT BANK IRELAND PLC
DUBLINO
1
UNICREDIT SPA
100,00
514
UNICREDIT BANK SERBIA JSC
BELGRADO
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
515
UNICREDIT BANK SLOVAKIA AS
BRATISLAVA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
99,03
516
UNICREDIT BANKA SLOVENIJA D.D.
LUBIANA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
99,99
517
UNICREDIT BPC MORTGAGE S.R.L.
VERONA
1
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
60,00
155
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
518
519
520
DENOMINAZIONE
UNICREDIT BROKER DOO SARAJEVO ZA
BROKERSKE POSLOVE U OSIGURANJU
UNICREDIT BROKER S.R.O.
UNICREDIT BULBANK AD
SEDE
SARAJEVO
BRATISLAVA
SOFIA
(1)
1
1
1
IMPRESA PARTECIPANTE
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT BUSINESS PARTNER GMBH
VIENNA
1
80,32
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
92,10
522
UNICREDIT BUSINESS PARTNER S.R.O.
PRAGA
1
523
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETA'
CONSORTILE PER AZIONI
COLOGNO
MONZESE
1
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETA'
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETA'
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT CA IB ROMANIA SRL
BUCAREST
1
100,00
..
FINECOBANK SPA
..
UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA
..
..
UNICREDIT BANK AG
18,11
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
28,81
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
..
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
..
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE
S.P.A.
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
..
UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETA'
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT SPA
..
UNIMANAGEMENT SRL
524
..
100,00
BANCO DI SICILIA SPA
UNICREDIT BANCA SPA
UNICREDIT CAIB AG
..
53,07
..
99,98
UNICREDIT CAIB SLOVAKIA, A.S.
0,02
100,00
525
UNICREDIT CAIB AG
VIENNA
1
526
UNICREDIT CAIB CZECH REPUBLIC AS
PRAGA
1
BA-CA MARKETS & INVESTMENT
BETEILIGUNG GMBH
UNICREDIT CAIB AG
527
UNICREDIT CAIB HUNGARY LTD
BUDAPEST
1
UNICREDIT CAIB AG
100,00
528
UNICREDIT CAIB POLAND S.A.
VARSAVIA
1
UNICREDIT CAIB AG
100,00
529
UNICREDIT CAIB SECURITIES UK LTD.
LONDRA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
..
UNICREDIT CAIB AG
100,00
530
UNICREDIT CAIB SERBIA LTD BELGRADE
BELGRADO
1
UNICREDIT CAIB AG
100,00
531
UNICREDIT CAIB SLOVAKIA, A.S.
BRATISLAVA
1
UNICREDIT CAIB AG
100,00
532
UNICREDIT CAIB SLOVENIJA DOO
LUBIANA
1
UNICREDIT CAIB AG
100,00
533
UNICREDIT CAIB UK LTD. IN LIQUIDATION
LONDRA
1
UNICREDIT CAIB AG
100,00
534
UNICREDIT CAPITAL MARKETS INC.
NEW YORK
1
HVB U.S. FINANCE INC.
100,00
535
UNICREDIT CONSUMER FINANCING AD
SOFIA
1
UNICREDIT BULBANK AD
49,90
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
50,10
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
65,00
536
UNICREDIT CONSUMER FINANCING IFN
S.A.
BUCAREST
1
537
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
VERONA
1
UNICREDIT SPA
100,00
538
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK
SPA
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT
IMMOBILIARE S.P.A.
UNICREDIT DELAWARE INC
VERONA
1
UNICREDIT SPA
100,00
ROMA
1
100,00
DOVER
1
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK
SPA
UNICREDIT SPA
BUDAPEST
1
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
100,00
542
UNICREDIT FACTORING PENZUGYI
SZOLGALTATO ZRT
UNICREDIT FACTORING EAD
SOFIA
1
UNICREDIT BULBANK AD
100,00
543
UNICREDIT FACTORING SPA
MILANO
1
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
100,00
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
539
540
541
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
19,68
UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S.
UNICREDIT SPA
521
QUOTA
%
100,00
35,00
100,00
156
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
544
DENOMINAZIONE
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
SEDE
MILANO
545
UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O.
546
UNICREDIT FLEET MANAGEMENT S.R.O.
547
548
549
(1)
1
IMPRESA PARTECIPANTE
UNICREDIT SPA
PRAGA
1
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
100,00
BRATISLAVA
1
UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S.
100,00
UNICREDIT FUGGETLEN
BIZTOSITASKOZVETITO KFT
BUDAPEST
1
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
25,20
UNICREDIT LEASING KFT
74,80
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION
SERVICES SOCIETA CONSORTILE PER
AZIONI
VIENNA
1
99,80
MILANO
1
EUROLEASE RAMSES IMMOBILIEN
LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
BANCO DI SICILIA SPA
..
FINECO CREDIT S.P.A.
..
FINECOBANK SPA
..
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT
MANAGEMENT SGR PA
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT
SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER
AZ
S+R INVESTIMENTI E GESTIONI (S.G.R.)
SPA
..
UNICREDIT AUDIT SOCIETA' CONSORTILE
PER AZIONI
UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA
..
UNICREDIT BANCA SPA
..
UNICREDIT BANCASSURANCE
MANAGEMENT & ADMINISTRATION
SOCIETA' CONSORTILE A
RESPONSABILITA' LIMITATA
UNICREDIT BANK AG
..
24,72
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
10,02
VIENNA
1
VIENNA
552
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
553
..
..
..
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETA'
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
..
UNICREDIT FACTORING SPA
..
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
..
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE
S.P.A.
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
..
UNIMANAGEMENT SRL
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT
GMBH
UNICREDIT GLOBAL LEASING
PARTICIPATION MANAGEMENT GMBH
..
FAMILY CREDIT NETWORK SPA
UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETA'
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT SPA
550
QUOTA
%
100,00
..
..
..
65,26
..
100,00
1
UNICREDIT GLOBAL LEASING
PARTICIPATION MANAGEMENT GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
UNICREDIT INGATLANLIZING ZRT
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
554
UNICREDIT INSURANCE BROKER EOOD
SOFIA
1
UNICREDIT LEASING AD
100,00
555
UNICREDIT INSURANCE BROKER SRL
BUCAREST
1
556
UNICREDIT INTERNATIONAL BANK
(LUXEMBOURG) SA
LUSSEMBURG
O
1
BA EUROLEASE
BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT SPA
100,00
557
UNICREDIT IRELAND FINANCIAL
SERVICES LTD (IN LIQUIDATION)
DUBLINO
1
UNICREDIT BANK IRELAND PLC
100,00
558
UNICREDIT JELZALOGBANK ZRT.
BUDAPEST
1
UNICREDIT BANK HUNGARY ZRT.
100,00
559
UNICREDIT KFZ LEASING GMBH
VIENNA
1
100,00
560
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
VIENNA
1
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING S.P.A.
551
157
100,00
99,80
99,98
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
100,00
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
561
DENOMINAZIONE
UNICREDIT LEASING AD
SEDE
SOFIA
(1)
1
IMPRESA PARTECIPANTE
HVB LEASING OOD
QUOTA
%
40,22
UNICREDIT BULBANK AD
24,37
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
10,05
25,36
562
UNICREDIT LEASING AVIATION GMBH
AMBURGO
1
UNICREDIT LEASING GMBH
563
UNICREDIT LEASING BAUTRAGER GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
564
UNICREDIT LEASING CORPORATION IFN
S.A.
BUCAREST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
80,00
565
ZAGABRIA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
566
UNICREDIT LEASING CROATIA D.O.O. ZA
LEASING
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
PRAGA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
567
UNICREDIT LEASING D.O.O.
SARAJEVO
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
568
UNICREDIT LEASING FINANCE GMBH
AMBURGO
1
UNICREDIT LEASING GMBH
100,00
569
UNICREDIT LEASING FLEET
MANAGEMENT S.R.L.
BUCAREST
1
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT
GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
10,00
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
570
100,00
90,00
UNICREDIT LEASING
FUHRPARKMANAGEMENT GMBH
UNICREDIT LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
AMBURGO
1
UNICREDIT BANK AG
100,00
572
UNICREDIT LEASING HUNGARY ZRT
BUDAPEST
1
BA EUROLEASE
BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING IMMOTRUCK ZRT.
BUDAPEST
1
BA EUROLEASE
BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
3,57
96,43
30,00
70,00
574
UNICREDIT LEASING KFT
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
575
UNICREDIT LEASING LUNA KFT
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
80,00
576
UNICREDIT LEASING MARS KFT
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
577
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
578
UNICREDIT-LEASING MIDAS
INGATLANHASZNOSITO KARLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
UNICREDIT LEASING REAL ESTATE S.R.O.
BRATISLAVA
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
579
UNICREDIT LEASING ROMANIA IFN S.A.
BUCAREST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
580
UNICREDIT LEASING S.P.A.
BOLOGNA
1
581
UNICREDIT LEASING SLOVAKIA A.S.
BRATISLAVA
1
80,00
..
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
31,01
UNICREDIT SPA
68,99
UNICREDIT BANK SLOVAKIA AS
19,90
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
8,80
UNICREDIT LEASING S.P.A.
71,30
BELGRADO
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
583
UNICREDIT LEASING SRBIJA D.O.O.
BEOGRAD
UNICREDIT LEASING TOB
KIEV
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
584
UNICREDIT LEASING URANUS KFT
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
585
UNICREDIT LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH & CO
KG
UNICREDIT LEASING, LEASING, D.O.O.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
LUBIANA
1
UNICREDIT BANKA SLOVENIJA D.D.
LONDRA
1
UNICREDIT BANK AG
588
UNICREDIT LONDON INVESTMENTS
LIMITED
UNICREDIT LUNA LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
589
UNICREDIT LUXEMBOURG FINANCE SA
LUSSEMBURG
O
1
UNICREDIT INTERNATIONAL BANK
(LUXEMBOURG) SA
100,00
590
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE
S.P.A.
ROMA
1
UNICREDIT SPA
100,00
591
UNICREDIT MERCHANT S.P.A.
ROMA
1
UNICREDIT SPA
100,00
582
586
UNICREDIT LEASING S.P.A.
587
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
100,00
20,00
571
573
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
80,00
100,00
3,63
96,37
100,00
99,80
100,00
158
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
592
DENOMINAZIONE
UNICREDIT MOBILIEN LEASING GMBH
SEDE
VIENNA
593
UNICREDIT PARTNER D.O.O
ZAGABRIA
(1)
1
1
IMPRESA PARTECIPANTE
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT LEASING CROATIA D.O.O. ZA
LEASING
594
UNICREDIT PARTNER D.O.O BEOGRAD
BELGRADO
1
595
UNICREDIT PARTNER LLC
KIEV
1
BA-CA LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH
596
UNICREDIT PEGASUS LEASING GMBH
VIENNA
1
597
PRAGA
1
UNICREDIT LEASING CZ, A.S.
598
UNICREDIT POIJIST'OVACI MAKLERSKA
SPOL. S R.O.
UNICREDIT POLARIS LEASING GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
599
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
TORINO
1
UNICREDIT SPA
600
UNICREDIT REAL ESTATE ADVISORY SRL
VERONA
1
601
UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETA'
CONSORTILE PER AZIONI
GENOVA
1
UNICREDIT CREDIT MANAGEMENT BANK
SPA
ASPRA FINANCE SPA
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
QUOTA
%
99,80
20,00
80,00
100,00
100,00
74,80
25,00
99,80
100,00
51,00
..
..
FINECO CREDIT S.P.A.
..
FINECOBANK SPA
..
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT
SOC. DI GESTIONE DEL RISPARMIO PER
AZ
S+R INVESTIMENTI E GESTIONI (S.G.R.)
SPA
..
SOFIPA SOCIETA' DI GESTIONE DEL
RISPARMIO (SGR) S.P.A.
UNICREDIT AUDIT SOCIETA' CONSORTILE
PER AZIONI
..
UNICREDIT BANCA DI ROMA SPA
..
UNICREDIT BANCA SPA
..
UNICREDIT BANCASSURANCE
MANAGEMENT & ADMINISTRATION
SOCIETA' CONSORTILE A
RESPONSABILITA' LIMITATA
UNICREDIT BANK AG
..
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETA'
CONSORTILE PER AZIONI
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
..
UNICREDIT FACTORING SPA
..
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
..
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION
SERVICES SOCIETA CONSORTILE PER
AZIONI
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE
S.P.A.
..
UNICREDIT SPA
UNIMANAGEMENT SRL
..
..
..
..
..
..
100,00
..
602
UNICREDIT RENT D.O.O. BEOGRAD
BELGRADO
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
100,00
603
UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL
LIMITED
UNICREDIT TECHRENT LEASING GMBH
NICOSIA
1
AI BETEILIGUNG GMBH
100,00
VIENNA
1
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,00
ARNO GRUNDSTUCKSVERWALTUNGS
GESELLSCHAFT M.B.H.
BANK AUSTRIA-CEE BETEILIGUNGS GMBH
0,01
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
0,01
604
605
UNICREDIT TIRIAC BANK S.A.
159
BUCAREST
1
75,00
100,00
BANCO DI SICILIA SPA
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
100,00
1,00
0,01
100,00
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
DENOMINAZIONE
SEDE
(1)
IMPRESA PARTECIPANTE
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT LEASING ROMANIA IFN S.A.
606
QUOTA
%
50,56
0,01
..
UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT
GMBH
UNICREDIT ZAVAROVALNO ZASTOPINSKA
DRUZBA DOO
UNICREDIT ZEGA LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
LUBIANA
1
100,00
VIENNA
1
BUDAPEST
1
610
UNICREDIT-LEASING HOMONNA
INGATLNHASZNOSITO KFT
UNICREDIT-LEASING HOSPES KFT
UNICREDIT GLOBAL LEASING
VERSICHERUNGSSERVICE GMBH
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING S.P.A.
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
611
UNICREDIT-LEASING NEPTUNUS KFT
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
96,35
612
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
613
UNICREDIT-LEASING ORION
INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
UNICREDIT-LEASING SATURNUS KFT
BUDAPEST
1
UNICREDIT LEASING S.P.A.
100,00
614
UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST I
NEWARK
1
UNICREDIT SPA
100,00
615
UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST II
NEWARK
1
UNICREDIT SPA
100,00
616
UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST III
NEWARK
1
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC III
100,00
617
UNICREDITO ITALIANO CAPITAL TRUST IV
NEWARK
1
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC IV
100,00
618
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC I
DOVER
1
UNICREDIT SPA
100,00
619
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC II
DOVER
1
UNICREDIT SPA
100,00
620
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC III
DELAWARE
1
UNICREDIT SPA
100,00
621
UNICREDITO ITALIANO FUNDING LLC IV
DELAWARE
1
UNICREDIT SPA
100,00
622
UNIMANAGEMENT SRL
TORINO
1
UNICREDIT SPA
100,00
623
UNIVERSALE BUCHHOLZ GBR
BERLINO
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL
PROJEKTMANAGEMENT GMBH
DRITTE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGES. M.B.H.
66,17
607
608
609
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
99,80
100,00
100,00
33,33
624
UNIVERSALE INTERNATIONAL
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL
REALITATEN GMBH
100,00
625
UNIVERSALE INTERNATIONAL POLAND
SP.ZO.O.
VARSAVIA
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL
GESELLSCHAFT M.B.H.
99,57
UNIVERSALE INTERNATIONAL
REALITATEN GMBH
0,43
UNIVERSALE INTERNATIONAL
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNIVERSALE INTERNATIONAL
GESELLSCHAFT M.B.H.
100,00
99,70
99,69
UNIVERSALE INTERNATIONAL
REALITATEN GMBH
0,30
0,31
626
627
628
UNIVERSALE INTERNATIONAL
PROJEKTMANAGEMENT GMBH
UNIVERSALE INTERNATIONAL
PROJEKTSZERVEZESI KFT.
BERLINO
1
BUDAPEST
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL
REALITATEN GMBH
UNIVERSALE INTERNATIONAL SPOL
S.R.O., PRAG
UPI POSLOVNI SISTEM DOO
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
PRAGA
1
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT BANK DD
100,00
SARAJEVO
V.M.G. VERMIETUNGSGESELLSCHAFT
MBH
VANDERBILT CAPITAL ADVISORS LLC
MONACO DI
BAVIERA
WILMINGTON
1
633
VAPE COMMUNA
LEASINGGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
634
WEALTH MANAGEMENT CAPITAL
HOLDING GMBH
WEALTHCAP INITIATOREN GMBH
MONACO DI
BAVIERA
AMBURGO
1
1
WEALTH MANAGEMENT CAPITAL
HOLDING GMBH
100,00
WEALTHCAP INVESTORENBETREUUNG
GMBH
WEALTHCAP PEIA MANAGEMENT GMBH
MONACO DI
BAVIERA
MONACO DI
BAVIERA
1
H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR
SACHWERTE GMBH
UNICREDIT BANK AG
100,00
629
630
ZANE BH DOO
631
632
635
636
637
1
1
20,63
H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR
SACHWERTE GMBH
PIONEER INSTITUTIONAL ASSET
MANAGEMENT INC
100,00
BETEILIGUNGSVERWALTUNGSGESELLSC
HAFT DER BANK AUSTRIA
CREDITANSTALT LEASING GMBH
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
UNICREDIT BANK AG
74,80
WEALTH MANAGEMENT CAPITAL
HOLDING GMBH
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
48,80
100,00
75,00
25,00
100,00
6,00
94,00
160
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
(1)
QUOTA
%
100,00
DENOMINAZIONE
WEALTHCAP REAL ESTATE
MANAGEMENT GMBH
WED DONAU- CITY GMBH
SEDE
MONACO DI
BAVIERA
VIENNA
640
641
WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H.
WED WIENER
ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR DEN
DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT
VIENNA
VIENNA
4
1
IMPRESA PARTECIPANTE
H.F.S. HYPO-FONDSBETEILIGUNGEN FUR
SACHWERTE GMBH
WED WIENER
ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR DEN
DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
642
WOM GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
XELION DORADCY FINANSOWI SP. ZOO
VIENNA
1
WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
62,00
99,80
VARSAVIA
1
BANK PEKAO SA
50,00
UNICREDIT SPA
50,00
638
639
643
644
1
1
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
100,00
(3)
48,06
38,00
100,00
Z LEASING ALFA IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING ARKTUR IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING AURIGA IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING CORVUS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING DORADO IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
BA EUROLEASE
BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
CALG GRUNDSTUCKVERWALTUNG GMBH
99,80
100,00
Z LEASING DRACO IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING GAMA IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING GEMINI IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING HEBE IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
100,00
1
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
VIENNA
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
Z LEASING HERCULES IMMOBILIEN
LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING IPSILON IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING ITA IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING JANUS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING KALLISTO IMMOBILIEN
LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING KAPA IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
GEBAUDELEASING
GRUNDSTUCKSVERWALTUNGSGESELLS
CHAFT M.B.H.
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
99,80
100,00
Z LEASING LYRA IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING NEREIDE IMMOBILIEN
LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING OMEGA IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING PERSEUS IMMOBILIEN
LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING POLLUX IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING RIGEL IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING SCORPIUS IMMOBILIEN
LEASING GESELLSCHAFT M.B.H.
Z LEASING SIRIUS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
100,00
1
GALA GRUNDSTUCKVERWALTUNG
GESELLSCHAFT M.B.H.
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
VIENNA
99,80
100,00
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
VIENNA
1
100,00
1
UNICREDIT GARAGEN ERRICHTUNG UND
VERWERTUNG GMBH
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
99,80
VIENNA
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
99,80
667
Z LEASING TAURUS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
BA EUROLEASE
BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
99,80
100,00
668
Z LEASING VENUS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
669
Z LEASING VOLANS IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
1
UNICREDIT LEASING (AUSTRIA) GMBH
99,80
100,00
670
ZABA TURIZAM DOO
ZAGABRIA
1
ZAGREBACKA BANKA DD
100,00
671
ZAGREB NEKRETNINE DOO
ZAGABRIA
1
ZAGREBACKA BANKA DD
100,00
672
ZAGREBACKA BANKA DD
ZAGABRIA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
673
ZANE BH DOO
SARAJEVO
1
ZAGREB NEKRETNINE DOO
100,00
674
ZAO IMB-LEASING
MOSCA
1
ZAO UNICREDIT BANK
100,00
675
ZAO LOCAT LEASING RUSSIA
MOSCA
1
OOO UNICREDIT LEASING
100,00
676
ZAO UNICREDIT BANK
MOSCA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
677
ZB INVEST DOO
ZAGABRIA
1
ZAGREBACKA BANKA DD
100,00
678
ZETA FUNF HANDELS GMBH
VIENNA
1
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
100,00
679
ZWEITE UNIPRO IMMOBILIENPROJEKTIERUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
BERLINO
1
UNIVERSALE INTERNATIONAL
PROJEKTMANAGEMENT GMBH
100,00
645
646
647
648
649
650
651
652
653
654
655
656
657
658
659
660
661
662
663
664
665
666
161
99,80
100,00
84,21
100,00
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
TIPO DI
RAPPORTO
DENOMINAZIONE
SEDE
(1)
IMPRESA PARTECIPANTE
QUOTA
%
DISPONIBILITA'
VOTI %
EFFETTIVI (2)
A.2 CONSOLIDATE
PROPORZIONALMENTE
1
INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA
GMBH
VIENNA
7
PIONEER INVESTMENTS AUSTRIA GMBH
..
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
50,00
2
KOC FINANSAL HIZMETLER AS
ISTANBUL
7
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
50,00
3
ORBIT ASSET MANAGEMENT LIMITED
HAMILTON
7
50,00
4
STICHTING CUSTODY SERVICES KBN
AMSTERDAM
7
PIONEER ALTERNATIVE INVESTMENT
MANAGEMENT (BERMUDA) LIMITED
YAPI KREDI BANK NEDERLAND NV
5
UNICREDIT MENKUL DEGERLER AS
ISTANBUL
7
KOC FINANSAL HIZMETLER AS
44,63
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
YAPI VE KREDI BANKASI AS
6
7
8
YAPI KREDI AZERBAIJAN
YAPI KREDI BANK NEDERLAND NV
YAPI KREDI EMEKLILIK AS
BAKU
AMSTERDAM
ISTANBUL
7
7
7
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
0,04
0,04
ISTANBUL
7
13,40
YAPI VE KREDI BANKASI AS
27,50
YAPI KREDI FAKTORING AS
0,01
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
YAPI VE KREDI BANKASI AS
10
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
ISTANBUL
7
40,82
YAPI KREDI HOLDING BV
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER
AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI FAKTORING AS
..
4,39
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER
AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
YAPI KREDI SIGORTA AS
9
40,90
38,40
0,01
..
..
40,88
YAPI KREDI FAKTORING AS
..
YAPI VE KREDI BANKASI AS
40,43
40,90
11
YAPI KREDI HOLDING BV
AMSTERDAM
7
YAPI VE KREDI BANKASI AS
12
YAPI KREDI MOSCOW
MOSCA
7
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
0,06
YAPI VE KREDI BANKASI AS
40,83
35,71
13
YAPI KREDI PORTFOY YONETIMI AS
BARBAROS
7
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER
AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
14
YAPI KREDI SIGORTA AS
ISTANBUL
7
YAPI KREDI FAKTORING AS
3,25
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER
AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
4,90
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
5,17
30,27
15
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER
AS
ISTANBUL
7
..
YAPI VE KREDI BANKASI AS
40,89
16
YAPI KREDI YATIRIM ORTAKLIGI AS
ISTANBUL
7
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER
AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
18,39
17
YAPI VE KREDI BANKASI AS
ISTANBUL
7
KOC FINANSAL HIZMETLER AS
40,90
4,54
Note alla tabella dell’area di consolidamento integrale e proporzionale:
(1) Tipo di rapporto:
1= maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria;
2= influenza dominante nell'assemblea ordinaria;
3= accordi con altri soci;
4= altre forme di controllo;
5= direzione unitaria ex art.26 comma 1, del "decreto legislativo 87/92";
6= direzione unitaria ex art.26 comma 2, del "decreto legislativo 87/92";
7= controllo congiunto.
8= imprese collegate
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto sono riportati solo laddove diversi dalla % di partecipazione al capitale
(3) Società consolidate integralmente ai sensi del SIC 12
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
162
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
Variazioni nell'area di consolidamento
Le società consolidate integralmente, compresa la Capogruppo, sono passate da 660 a fine dicembre
2008 a 679 di fine dicembre 2009 con un aumento di 19 società, mentre le società consolidate
proporzionalmente, che a fine dicembre 2008 assommavano a 18 risultano 17 a dicembre 2009 con una
riduzione di una società (TLX Spa, Milano).
Nella tabella che segue sono indicate le variazioni intervenute nelle partecipazioni in società controllate in
via esclusiva (consolidate integralmente).
Partecipazioni in società controllate in via esclusiva (consolidate integralmente): variazioni annue
Numero
di società
A. Rimanenze iniziali
660
B. Variazioni in aumento
55
B1. Costituzioni
10
B2. Variazione del metodo di consolidamento
31
B3. Entità oggetto di primo consolidamento nel 2009
14
C. Variazioni in diminuzione
36
C1. Cessioni
16
C2. Variazione del metodo di consolidamento
7
C3. Fusioni in altre società del Gruppo
13
D. Rimanenze finali
679
Il dettaglio delle variazioni intervenute in aumento e in diminuzione nei dodici mesi a livello di singola
società risulta come segue:
Variazioni in aumento
Costituzione di nuove società
DENOMINAZIONE
SEDE
DENOMINAZIONE
SEDE
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1050 WIEN,
SIEBENBRUNNENGASSE 10-21 OG
VIENNA
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT
ZEHN OG
VIENNA
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO 1120 WIEN,
SCHONBRUNNER SCHLOSS-STRASSE 38-42 OG
VIENNA
UNICREDIT BROKER DOO SARAJEVO ZA
BROKERSKE POSLOVE U OSIGURANJU
SARAJEVO
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT
ACHT OG
VIENNA
UNICREDIT-LEASING ORION INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
BUDAPEST
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT
FUNF OG
VIENNA
CEAKSCH VERWALTUNGS GMBH
VIENNA
CALG IMMOBILIEN LEASING GMBH & CO PROJEKT
VIER OG
VIENNA
UNICREDIT-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO
KARLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
BUDAPEST
Le costituzioni si riferiscono ad una società del sub-gruppo UniCredit Bank Austria e nove del sub-gruppo
UniCredit Leasing SpA. L’impatto sull’attivo consolidato del gruppo è poco significativo.
163
Variazione del metodo di consolidamento
DENOMINAZIONE
SEDE
DENOMINAZIONE
SEDE
AGROB IMMOBILIEN AG
ISMANING
NXP CO-INVESTMENT PARTNERS VIII L.P.
LONDRA
CAMERON GRANVILLE 2 ASSET MANAGEMENT INC
TAGUIG
PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO
OG
VIENNA
CAMERON GRANVILLE 3 ASSET MANAGEMENT INC.
TAGUIG
UNICREDIT BPC MORTGAGE S.R.L.
VERONA
CAMERON GRANVILLE ASSET MANAGEMENT (SPVAMC) , INC
TAGUIG
UNICREDIT CAPITAL MARKETS INC.
NEW YORK
CHRISTOPH REISEGGER GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
UNICREDIT CONSUMER FINANCING IFN S.A.
BUCAREST
VIENNA
UNICREDIT FACTORING PENZUGYI SZOLGALTATO
ZRT
BUDAPEST
DINERS CLUB POLSKA SP.Z.O.O.
VARSAVIA
UNICREDIT LEASING VERSICHERUNGSSERVICE
GMBH & CO KG
VIENNA
EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG
VIENNA
UNICREDIT LONDON INVESTMENTS LIMITED
LONDRA
EPSSILON LIEGENSCHAFTSDEVELOPMENT GMBH
VIENNA
WED DONAU- CITY GMBH
VIENNA
EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT
GESMBH
VIENNA
WED HOLDING GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT SIMON
BESCHRANKT HAFTENDE
KOMMANDITGESELLSCHAF
MONACO DI
BAVIERA
WED WIENER ENTWICKLUNGSGESELLSCHAFT FUR
DEN DONAURAUM AKTIENGESELLSCHAFT
VIENNA
HVB ASIA LIMITED
SINGAPORE
ARANY PENZUGYI LIZING ZRT.
BUDAPEST
HVB FINANCE LONDON LIMITED
LONDRA
BA-CA WIEN MITTE HOLDING GMBH
VIENNA
HAMBURG
VARSAVIA
DINERS CLUB CEE HOLDING AG
KIEV
BLUE CAPITAL EUROPA IMMOBILIEN GMBH & CO.
ACHTE OBJEKTE GROBRITANNIEN KG
MERKURHOF GRUNDSTUCKSGESELLSCHAFT MIT
BESCHRANKTER HAFTUNG
HAMBURG
DBC SP. ZOO
MEZZANIN FINANZIERUNGS AG
VIENNA
LLC UKROTSBUD
Le variazioni del metodo di consolidamento intervenute nell’esercizio 2009, riguardano prevalentemente
trasferimenti dalla voce 100 Partecipazioni (quindici società controllate dal sub-gruppo Bank Austria,
dodici dal sub-gruppo HVB e quattro da altre società).
Entità oggetto di primo consolidamento nel 2009
DENOMINAZIONE
SEDE
DENOMINAZIONE
SEDE
ALTUS ALPHA
DUBLINO
SVIF UKRSOTSBUD
KIEV
GELDILUX-TS-2009 S.A.
LUSSEMBURGO
TENDER OPTION BONDS
GRAND CENTRAL FUNDING
NEW YORK
EUROPEAN-OFFICE-FOND
NEW YORK
MONACO DI
BAVIERA
HVB FUNDING TRUST I
WILMINGTON
HYPO-REAL HAUS- & GRUNDBESITZ
GESELLSCHAFT MBH & CO. 1. VERMIETUNGS KG
MONACO DI
BAVIERA
HVB FUNDING TRUST III
WILMINGTON
HYPO-REAL HAUS- & GRUNDBESITZGESELLSCHAFT
DES BURGERLICHEN RECHTS NR. 1
MONACO DI
BAVIERA
REDSTONE
LONDRA
KINABALU FINANCIAL PRODUCTS LLP
LONDRA
SOFIMMOCENTRALE S.A.
BRUSSEL
KINABALU FINANCIAL SOLUTIONS LTD
LONDRA
Si tratta di società precedentemente considerate non significative, ad eccezione di Altusalpha e di
Redstone (per la quale si veda “Parte E) Informazioni sui rischi – Informativa relativa ai prodotti strutturati
di credito e derivati di negoziazione con la clientela”. L’impatto sull’attivo consolidato del Gruppo è stato
pari a 0,20%.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
164
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
Variazioni in diminuzione
Cessioni
DENOMINAZIONE
SEDE
DENOMINAZIONE
SEDE
BA-CA ADAGIO LEASING GMBH
VIENNA
HYPERION
IMMOBILIENVERMIETUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
BUDAPEST
KAMILLE SENIORENRESIDENZ IMMOBILIEN G.M.B.H.
& CO. KEG
VIENNA
VARSAVIA
POLIMAR 13 SPOLKA Z OGRANICZONA
ODPOWIEDZIALNOSCIA
VARSAVIA
VARSAVIA
BACA-LEASING MIDAS INGATLANHASZNOSITO
KORLATOLT FELELOSSEGU TARSASAG
BA-CREDITANSTALT LEASING ECOS SP. Z O.O.
GRUNWALD
POLIMAR 6 SPOLKA Z OGRANICZONA
ODPOWIEDZIALNOSCIA
CUKOR INGATLANHASZNOSITO KORLATOLT
FELELOSSEGU TARSASAG
BUDAPEST
VEREINSBANK VICTORIA BAUSPAR
AKTIENGESELLSCHAFT
MONACO DI
BAVIERA
EURO-IMMOPROFIL
MONACO DI
BAVIERA
SENIORENWOHNHEIM TROFAIACH GESELLSCHAFT
MBH & CO KEG
LOEBEN
HAUS VIOLA SONNENBLUME
SENIORENBETREUUNGSGESELLSCHAFT MBH & CO
KEG
VIENNA
Z LEASING KSI IMMOBILIEN LEASING
GESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
HVB CESAR D.O.O. BEOGRAD
BELGRADO
UNICREDIT BROKER SPA
MILANO
BODEHEWITT AG & CO. KG
Le cessioni realizzate riguardano prevaletemente il sub-gruppo Leasing.
Variazione del metodo di consolidamento
DENOMINAZIONE
SEDE
DENOMINAZIONE
SEDE
ALEXANDERSSON REAL ESTATE I B.V.
MONACO DI
BAVIERA
HVB ALTERNATIVE FINANCIAL PRODUCTS AG (ora
HVB ALTERNATIVE FINANCIAL PRODUCTS AG IN
ABWICKLUNG)
VIENNA
ANWA GESELLSCHAFT FUR ANLAGENVERWALTUNG
MBH
MONACO DI
BAVIERA
HYPO (UK) HOLDINGS LIMITED I.L.
LONDRA
BAYERISCHE WOHNUNGSGESELLSCHAFT FUR
HANDEL UND INDUSTRIE MBH
MONACO DI
BAVIERA
PARUS GESELLSCHAFT FUR
IMMOBILIENVERWALTUNG MBH
MONACO DI
BAVIERA
BETATERRA GESELLSCHAFT FUR
IMMOBILIENVERWALTUNG MBH
MONACO DI
BAVIERA
Le variazioni del metodo di consolidamento intervenute nell’esercizio 2009 hanno riguardato trasferimenti
alla voce 100 Partecipazioni.
Fusioni in altre società del Gruppo
SEDE SOCIETA'
INCORPORANTE
DENOMINAZIONE SOCIETA' FUSA
SEDE
SOCIETA' INCORPORANTE
ASSET MANAGEMENT GMBH
VIENNA
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
VIENNA
BACA GIOCONDO NEKRETNINE D.O.O., SARAJEVO
SARAJEVO
INTERKONZUM DOO SARAJEVO
SARAJEVO
BACA MINERVA LEASING GMBH
VIENNA
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
VIENNA
BANKPRIVAT AG
VIENNA
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
VIENNA
CA IB D.D.
ZAGABRIA
ZABA TURIZAM DOO
ZAGABRIA
CALG HOTELGRUNDSTUCKVERWALTUNG
GRUNDUNG 1986 GMBH
VIENNA
UNICREDIT GLOBAL LEASING EXPORT GMBH
VIENNA
HVB INFORMATION SERVICES GMBH
MONACO DI
BAVIERA
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES
S.c.p.A
MILANO
KYNESTE S.P.A.
ROMA
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES
S.c.p.A
MILANO
PEKAO AUTO FINANSE SA
VARSAVIA
PEKAO LEASING SP ZO.O.
VARSAVIA
PEKAO LEASING I FINANSE S.A.
VARSAVIA
PEKAO LEASING SP ZO.O.
VARSAVIA
UNICREDIT BANCA PER LA CASA SPA
MILANO
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA
MILANO
UNICREDIT GLOBAL LEASING SPA
MILANO
UNICREDIT LEASING SPA
BOLOGNA
VIENNA
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES
S.c.p.A
MILANO
WAVE SOLUTIONS INFORMATION TECHNOLOGY
GMBH
165
Si indica infine l’elenco delle società che nel corso dell’esercizio hanno modificato la denominazione
sociale.
Società che hanno modificato la denominazione sociale nel corso del 2009
DENOMINAZIONE
SEDE
DENOMINAZIONE
SEDE
AGROB IMMOBILIEN AG (ex AGROB IMMOBILIEN AG)
ISMANING
UNICREDIT BANCASSURANCE MANAGEMENT &
ADMINISTRATION SOCIETA' CONSORTILE A
RESPONSABILITA' LIMITATA (ex UNICREDIT
BANCASSURANCE MANAGEMENT &
ADMINISTRATION SRL)
MILANO
ARABELLA FINANCE LTD. (ex ARABELLA FUNDING
LTD. (JERSEY))
DUBLINO
UNICREDIT BANK AG (ex BAYERISCHE HYPO- UND
VEREINSBANK AG)
MONACO DI
BAVIERA
BANK AUSTRIA WOHNBAUBANK AG (ex BANK
AUSTRIA CREDITANSTALT WOHNBAUBANK AG)
VIENNA
UNICREDIT BUSINESS PARTNER GMBH (ex BA-CA
ADMINISTRATION SERVICES GMBH)
VIENNA
SOFIA
UNICREDIT BUSINESS PARTNER S.R.O. (ex
BANKING TRANSACTION SERVICES S.R.O.)
PRAGA
CLOSED JOINT-STOCK COMPANY UNICREDIT
SECURITIES (ex ZAO UNICREDIT ATON)
MOSCA
UNICREDIT BUSINESS PARTNER SOCIETA'
CONSORTILE PER AZIONI (ex UNICREDIT
PROCESSES & ADMINISTRATION SOCIETA PER
AZIONI )
COLOGNO
MONZESE
FAMILY CREDIT NETWORK SPA (ex FINECO
PRESTITI S.P.A.)
MILANO
UNICREDIT CAIB UK LTD. IN LIQUIDATION (ex
UNICREDIT CAIB UK LTD.)
LONDRA
GYOR BEVASARLOKOZPONT INGATLANBERUHAZO
ES UZEMELTETO KORLATOLT FELELOSSEGU
TAESASAG (ex SHOPPING CENTER GYOR
ERRICHTUNGS- UND BETRIEBSGESELLSCHAFT
M.B.H)
BUDAPEST
UNICREDIT FAMILY FINANCING BANK SPA (ex
UNICREDIT CONSUMER FINANCING BANK SPA)
MILANO
VARSAVIA
UNICREDIT GLOBAL INFORMATION SERVICES
SOCIETA CONSORTILE PER AZIONI (ex UNICREDIT
GLOBAL INFORMATION SERVICES SPA)
MILANO
LONDRA
UNICREDIT INSURANCE BROKER EOOD (ex
UNICREDIT INSURANCE BROKER OOD)
SOFIA
LONDRA
UNICREDIT IRELAND FINANCIAL SERVICES LTD (IN
LIQUIDATION) (ex UNICREDIT IRELAND FINANCIAL
SERVICES PLC)
DUBLIN
ISTRA D.M.C. DOO (ex ISTRA GOLF DOO)
UMAG
UNICREDIT LEASING AVIATION GMBH (ex LFL
LUFTFAHRZEUG LEASING GMBH)
HAMBURG
ISTRATURIST UMAG, HOTELIJERSTVO TURIZAM I
TURISTICKA AGENCIJA DD (ex ISTRATURIST UMAG,
HOTELIJERSTVO I TURIZAM DD)
UMAG
UNICREDIT LEASING BAUTRAGER GMBH (ex BANK
AUSTRIA CREDITANSTALT LEASING BAUTRAGER
GMBH)
VIENNA
OPEN ACCUMULATIVE PENSIOON FUND OTAN JSC
(ex OPEN SAVING PENSIOON FUND OTAN JSC)
ALMATY CITY
UNICREDIT LEASING FINANCE GMBH (ex HVB
INVESTITIONSBANK GMBH)
HAMBURG
OPEN JOINT STOCK COMPANY UNICREDIT BANK (ex
UNICREDIT BANK LTD)
LUCK
UNICREDIT LEASING GMBH (ex HVB LEASING GMBH)
HAMBURG
VIENNA
UNICREDIT LONDON INVESTMENTS LIMITED (ex
UNICREDIT FINANCE & INVESTMENTS LIMITED)
LONDRA
PRAGA
UNICREDIT PARTNER D.O.O (ex UNICREDIT BROKER
D.O.O.)
ZAGABRIA
DUBLINO
UNICREDIT REAL ESTATE SOCIETA' CONSORTILE
PER AZIONI (ex UNICREDIT REAL ESTATE SPA)
GENOVA
VIENNA
BULBANK AUTO LEASING EOOD (ex UNICREDIT
LEASING AUTO BULGARIA EOOD)
HOLDING SP.Z.O.O.
KINABALU FINANCIAL PRODUCTS LLP (ex
NEWSMITH FINANCIAL PRODUCTS LLP)
KINABALU FINANCIAL SOLUTIONS LTD (ex
NEWSMITH FINANCIAL SOLUTIONS LLP)
PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH & CO
OG (ex PALAIS ROTHSCHILD VERMIETUNGS GMBH &
CO OEG)
PIONEER CZECH FINANCIAL COMPANY SRO IN
LIQUIDATION (ex PIONEER CZECH FINANCIAL
COMPANY SRO)
SALOME FUNDING LTD. (ex SALOME FUNDING LTD.
(JERSEY))
SARAJEVO
UNICREDIT TURN-AROUND MANAGEMENT GMBH (ex
BANK AUSTRIA TRADE SERVICES GESELLSCHAFT
M.B.H.)
UNICREDIT LUXEMBOURG S.A. (ex HVB BANQUE
LUXEMBOURG SOCIETE ANONYME)
LUSSEMBURGO
UNICREDIT SECURITIES INTERNATIONAL LIMITED
(ex UNICREDIT ATON INTERNATIONAL LIMITED)
NICOSIA
UNICREDIT AUDIT SOCIETA' CONSORTILE PER
AZIONI (ex UNICREDIT AUDIT SPA)
MILANO
WEALTHCAP INITIATOREN GMBH (ex BLUE CAPITAL
GMBH)
HAMBURG
UCL NEKRETNINE D.O.O. (ex HVB LEASING CPB
D.O.O.)
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
166
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
Sezione 4 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Dopo la data di chiusura dell’esercizio non si sono verificati eventi che inducano a rettificare le risultanze
esposte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2009. Si rinvia alla Relazione sulla gestione per una
descrizione dei fatti di rilievo più significativi avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio.
Sezione 5 – Altri aspetti
Nel corso del 2009 sono entrati in vigore i seguenti principi e interpretazioni contabili:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Miglioramenti agli International Financial Reporting Standards (Reg. CE 70/2009) (ad esclusione
delle modifiche ad IFRS 1 ed IFRS 5);
IAS 1: Presentazione del Bilancio (recepito nell’ordinamento europeo con Reg. CE 1274/2008);
IAS 23: Oneri finanziari (Reg. CE 1260/2008);
Modifiche allo IAS 32: Strumenti finanziari – esposizione in bilancio e IAS1: Presentazione del
bilancio – Strumenti finanziari con opzione a vendere e obbligazioni in caso di liquidazione (Reg.
CE 53/2009);
Modifiche all'IFRS 1: Prima adozione degli International Financial Reporting Standard e allo IAS
27: Bilancio consolidato e separato - Costo delle partecipazioni in controllate, in entità a controllo
congiunto e in società collegate (Reg. CE 69/2009);
Modifiche a IFRS 2: Pagamenti basati su azioni (Reg. CE 1261/2008);
Modifiche all’IFRS 4: Contratti assicurativi e all’IFRS 7 Strumenti finanziari - informazioni
integrative (Reg. CE 1165/2009);
IFRS 8: Settori operativi (Reg. CE 1358/2007);
Modifiche allo IAS 39 e all’IFRS 7: Riclassificazione delle attività finanziarie – data di entrata in
vigore e disposizioni transitorie (Reg. CE 824/2009);
Modifiche all’IFRIC 9: Rideterminazione del valore dei derivati incorporati e allo IAS 39: Strumenti
finanziari: Rilevazione e valutazione (Reg. CE 1171/2009);
IFRIC 13: Programmi di fidelizzazione della clientela (Reg. CE 1262/2008);
IFRIC 14: Il limite relativo ad una attività a servizio di un piano a benefici definiti, le previsioni di
contribuzione minima e la loro interazione (Reg. CE 1263/2008).
Per quanto riguarda la nuova versione di IAS 1 “Presentazione del bilancio” e l’adozione del prospetto
della redditività complessiva si rimanda alla precedente sezione 2 – Principi generali di redazione.
Si segnala, inoltre, tra le modifiche all’ IFRS 7, la richiesta che le valutazioni al fair value siano classificate
sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni
stesse.
Entrambe tali modifiche sono comprese tra quelle recepite nel citato primo aggiornamento della circolare
262/2005 della Banca d’Italia (si veda anche Sezione 1).
L’entrata in vigore di IFRS 8 “Settori operativi” non ha determinato effetti sull’informativa di settore ( Parte
L della Nota Integrativa) poiché i criteri di preparazione della stessa, determinati in base al precedente
IAS 14 ora abrogato, sono i medesimi utilizzati per la fornitura di informazioni al massimo livello
decisionale operativo, come richiesto dal nuovo principio.
Neppure l’adozione degli altri principi o interpretazioni citati, ha comportato effetti patrimoniali o
economici sul bilancio consolidato.
167
La Commissione Europea ha inoltre recepito i seguenti principi contabili aventi data di entrata in vigore
successiva al 31 dicembre 2009, per i quali il Gruppo non si è avvalso, nei casi eventualmente previsti,
della facoltà di applicazione anticipata:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Miglioramenti agli International Financial Reporting Standards (Reg. CE 70/2009) (per le sole
modifiche ad IFRS 1 ed IFRS 5);IAS 27: Bilancio Consolidato e separato (Reg. CE 494/2009);
IFRS 1: Prima adozione degli International Financial Reporting Standard (Reg. CE 1136/2009);
IFRS 3: Aggregazioni aziendali (Reg. CE 495/2009);
IFRIC 12: Accordi per servizi in concessione (Reg. CE 254/2009);
IFRIC 15: Accordi per la costruzione di immobili (Reg. CE 636/2009);
IFRIC 16: Copertura di un investimento netto in una gestione estera (Reg. CE 460/2009);
IFRIC 17: Distribuzione ai soci di attività non rappresentate da disponibilità liquide (Reg. CE
1142/2009);
IFRIC 18: Cessioni di attività da parte della clientela (Reg. CE 1164/2009);
Modifiche allo IAS 32: Strumenti finanziari – Esposizione in bilancio – Classificazione delle
emissioni di diritti (Reg. CE 1293/2009);
Modifica allo IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione – Elementi qualificabili per la
copertura (Reg. CE 839/2009).
Si segnala che il nuovo principio IFRS 3: Aggregazioni aziendali introduce l’opzione di misurare le
interessenze di minoranza al fair value determinando, conseguentemente, la rilevazione dell’intero
goodwill dell’impresa acquisita.
Il principio, inoltre:
•
•
•
•
prevede che, in caso di acquisizione del controllo attraverso l’acquisto in fasi successive di
interessenze nell’impresa, le stesse debbano essere valutate al fair value alla data di acquisizione
del controllo, con iscrizione delle differenze valutative a conto economico;
precisa che i costi di transazione sostenuti nell’ambito di operazioni di aggregazione aziendale
debbano essere iscritti a conto economico;
fornisce maggiori precisazioni in tema di valutazione, alla data di acquisizione, delle attività e
passività acquisite;
introduce l’obbligo di valutare al fair value gli eventuali importi che l’acquirente deve corrispondere
al cessionario nel caso in cui si verifichino predeterminate circostanze successivamente alla data
di acquisizione.
Coerentemente con il processo di revisione di IFRS 3, lo IASB ha proceduto a modificare anche lo IAS 27
precisando, fra l’altro, che:
•
•
gli acquisti di partecipazioni di minoranza o la cessione di parte delle azioni possedute che non
determinano la perdita di controllo dell’impresa collegata debbano essere contabilizzate a
patrimonio netto;
in caso di perdita di controllo in un’impresa controllata, il cedente debba valutare l’eventuale
interessenza rimanente al fair value con iscrizione delle differenze a conto economico.
E’ in corso la valutazione delle modifiche richieste. Non si ritiene, tuttavia, che i principi sopra elencati
avranno impatti significativi sul risultato economico o sul patrimonio netto esistente.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
168
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
Al 31 dicembre 2009, infine, lo IASB risulta avere emanato i seguenti principi contabili o revisioni degli
stessi:
•
•
•
•
•
•
•
Miglioramenti agli IFRS;
Modifiche all’IFRS 2: Operazioni con pagamento basato su azioni di Gruppo regolate per cassa;
Modifiche all’IFRS 1: Esenzioni aggiuntive per le entità che adottano gli IFRS per la prima volta;
Revisione dello IAS 24 – Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate;
Modifiche all’IFRIC 14 – Pagamento anticipato di una previsione di contribuzione minima;
IFRIC 19: Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale;
IFRS 9: Strumenti finanziari.
L’applicazione di tali principi da parte del Gruppo è, tuttavia, subordinata al loro recepimento da parte
dell’Unione Europea.
Si segnala che nel patrimonio del Gruppo, a partire dalle esistenze iniziali al 1 gennaio 2008, si è
provveduto a riclassificare le differenze di cambio relative ad investimenti netti esteri (controllate,
collegate o joint venture) tra le “differenze di cambio” della voce 140 “Riserve da valutazione”. Le
medesime differenze di cambio erano in precedenza rilevate tra le “altre riserve di utili” della voce 170
“Riserve”.
Ai fini di un confronto omogeneo, si è perciò proceduto alla riesposizione dei dati di dicembre 2008 dello
stato patrimoniale, delle note illustrative e del prospetto delle variazioni del patrimonio netto per tenere
conto dei menzionati effetti.
Il bilancio consolidato, così come il bilancio dell’impresa Capogruppo, è sottoposto a revisione contabile
da parte della società KPMG S.p.A. ai sensi del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n.° 58 ed in esecuzione della
delibera assembleare del 10 maggio 2007.
Si segnala, infine, che il Gruppo UniCredit ha predisposto e reso pubbliche nei termini di legge e con le
modalità prescritte dalla Consob, la Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2009,
sottoposta a revisione contabile limitata, i resoconti intermedi di gestione consolidati al 31 marzo ed al 30
settembre 2009, nonché il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2009,
sottoposto a revisione contabile limitata, allegato al Prospetto informativo depositato presso Consob in
data 8 gennaio 2010.
Il bilancio di esercizio dell’impresa capogruppo e consolidato è stato approvato dal Consiglio di
Amministrazione del 16 marzo 2010, che ha autorizzato la diffusione pubblica dei dati essenziali.
I depositi dell’intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
169
A.2 – Parte relativa alle principali voci di bilancio
1 – Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Un’attività finanziaria è classificata come posseduta per negoziazione se:
•
•
•
è acquisita principalmente al fine di essere venduta a breve;
fa parte di un portafoglio di strumenti finanziari che è gestito congiuntamente e per il quale esiste
una strategia volta al conseguimento di profitti nel breve periodo;
è un contratto derivato (fatta eccezione per i contratti derivati che costituiscono garanzie
finanziarie, si veda cap. 18, e per quelli designati come strumenti di copertura, si veda cap. 6).
Al pari degli altri strumenti finanziari, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente
iscritte al loro fair value, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente
contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tale attività finanziaria.
Anche successivamente, tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell’applicazione di
questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.
Gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti
dalle variazioni del fair value del portafoglio di negoziazione sono iscritti in conto economico nella voce
80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, fatta eccezione per i derivati finanziari connessi alla “fair
value option” il cui risultato economico, realizzato o valutativo, è iscritto nella voce 110. “Risultato netto
delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” (si veda cap. 5). Se il fair value di un’attività
finanziaria diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati o gli “scoperti tecnici” in
titoli, tale attività viene contabilizzata alla voce 40. “Passività finanziarie di negoziazione”.
Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto con le tre seguenti caratteristiche:
•
•
•
il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno
strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di
prezzi o di tassi, del merito di credito (rating) o di indici di credito o di altra variabile prestabilita
(generalmente denominata “sottostante”);
non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale minore di
quello richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una simile oscillazione a
cambiamenti di fattori di mercato;
è regolato a data futura.
Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un
contratto primario non-derivato, con l’effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo
complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante. Un derivato associato a uno
strumento finanziario, ma contrattualmente trasferibile indipendentemente da quello strumento, o avente
controparte diversa da quella dello strumento, non è considerato un derivato incorporato, ma uno
strumento finanziario separato.
Un derivato incorporato è separato dal contratto primario e contabilizzato come un derivato, se:
•
•
•
le caratteristiche economiche e i rischi del derivato incorporato non sono strettamente correlati a
quelle del contratto che lo ospita;
uno strumento separato con le stesse condizioni del derivato incorporato soddisferebbe la
definizione di derivato; e
lo strumento ibrido non è valutato al fair value con effetto rilevato in conto economico.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
170
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
Qualora sussista l’obbligo di scindere un derivato incorporato dal suo contratto primario, ma non si sia in
grado di valutare distintamente il derivato incorporato all’acquisizione o a una data di valutazione
successiva, l’intero contratto combinato è trattato come un’attività o una passività finanziaria valutata al
fair value.
Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la
categoria di appartenenza.
2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
Si tratta di attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie
detenute sino alla scadenza, attività valutate al fair value. Tali attività sono detenute per un periodo di
tempo non definito e rispondono all’eventuale necessità di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti
nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi.
Possono essere classificati come investimenti finanziari disponibili per la vendita i titoli del mercato
monetario, gli altri strumenti di debito ed i titoli azionari.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono inizialmente rilevate al fair value, che normalmente
corrisponde al costo dell’operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili
allo strumento stesso ed al netto delle commissioni.
Per gli strumenti fruttiferi gli interessi sono contabilizzati al costo ammortizzato, utilizzando il criterio
dell’interesse effettivo.
Tali attività sono successivamente valutate al fair value, registrando, come detto, a conto economico gli
interessi secondo il criterio del costo ammortizzato. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair
value sono rilevati nella voce 140. “Riserve da valutazione” del patrimonio netto - ad eccezione delle
perdite per riduzione di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli
di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130.b) “Rettifiche/Riprese di valore nette per
deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita” ed alla voce 80. “Risultato netto dell’attività
di negoziazione” - fino a quando l’attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite
cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100.b) “Utili (perdite) da cessione o riacquisto di
attività finanziarie disponibili per la vendita”.
Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel
Prospetto della redditività complessiva.
Gli strumenti rappresentativi di capitale (titoli azionari) non quotati in un mercato attivo e il cui fair value
non può essere determinato in modo attendibile sono valutati al costo.
Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione di valore (impairment),
la perdita cumulata, che è stata rilevata direttamente nella voce 140. del patrimonio netto “Riserve da
valutazione”, viene trasferita a conto economico alla voce 130.b) “Rettifiche/Riprese di valore nette per
deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita”.
Per gli strumenti di debito costituisce evidenza di perdita durevole di valore, l’esistenza di circostanze
indicative di difficoltà finanziarie tali da pregiudicare l’incasso del capitale o degli interessi.
Per gli strumenti di capitale l’esistenza di perdite durevoli di valore è valutata considerando, oltre ad
eventuali difficoltà nel servizio del debito da parte dell’emittente, ulteriori indicatori quali il declino del fair
value al di sotto del costo e variazioni avverse nell’ambiente in cui l’impresa opera.
Nei casi in cui la riduzione del fair value al di sotto del costo sia superiore al 50% o perduri per oltre 18
mesi, la perdita di valore è ritenuta durevole.
171
Qualora, invece, il declino del fair value dello strumento al di sotto del costo sia inferiore o uguale al 50%
ma superiore al 20% oppure perduri da non più di 18 mesi ma da non meno di 9, il Gruppo procede ad
analizzare ulteriori indicatori reddituali e di mercato.
Qualora i risultati della detta analisi siano tali da mettere in dubbio la possibilità di recuperare l’ammontare
originariamente investito, si procede alla rilevazione di una perdita durevole di valore.
L’importo trasferito a conto economico è quindi pari alla differenza tra il valore di carico (costo di
acquisizione al netto delle eventuali perdite per riduzione di valore già precedentemente rilevate nel conto
economico) e il fair value corrente.
Nel caso di strumenti oggetto di valutazione al costo, l’importo della perdita è determinato come
differenza tra il valore contabile degli stessi e il valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati, attualizzato
in base al tasso di rendimento corrente di mercato per attività finanziarie similari.
Se, in un periodo successivo, il fair value di uno strumento di debito aumenta e l’incremento può essere
oggettivamente correlato ad un evento che si è verificato in un periodo successivo a quello in cui la
perdita per riduzione di valore era stata rilevata nel conto economico, la perdita viene ripresa, rilevando il
corrispondente importo alla medesima voce di conto economico. Il ripristino di valore non determina in
ogni caso un valore contabile superiore a quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato
qualora la perdita non fosse stata rilevata.
Le perdite per riduzione di valore di titoli azionari, rilevate a conto economico, non sono successivamente
ripristinate con effetto a conto economico ma a patrimonio netto, anche qualora non sussistano più le
motivazioni che hanno condotto ad appostare la svalutazione.
3 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Gli investimenti posseduti sino alla scadenza sono rappresentati da strumenti finanziari non derivati, con
pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, che si ha oggettiva intenzione e capacità di possedere
sino alla scadenza.
Qualora nel corso dell’esercizio venisse venduto o riclassificato, prima della scadenza, un importo non
irrilevante di tali investimenti, le rimanenti attività finanziarie detenute fino a scadenza verrebbero
riclassificate come disponibili per la vendita e l’uso del portafoglio in questione sarebbe precluso per i
successivi due esercizi, a meno che le vendite o riclassificazioni:
•
•
•
siano così prossime alla scadenza o alla data dell’opzione dell’attività finanziaria, che le
oscillazioni del tasso di interesse di mercato non avrebbero un effetto significativo sul fair value
dell’attività stessa;
si siano verificate dopo l’incasso sostanzialmente di tutto il capitale originario dell’attività
finanziaria attraverso pagamenti ordinari programmati o anticipati; o
siano attribuibili a un evento isolato non controllabile, che non sia ricorrente e non si possa
pertanto ragionevolmente prevedere.
Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei
costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività
finanziaria (ancorché non ancora regolati), tali attività sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il
criterio dell’interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono rilevati nel conto economico alla voce 100.c) “Utili
(perdite) da cessione o riacquisto” quando tali attività sono eliminate.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
172
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l’attività abbia subito una riduzione di valore, l’importo della
perdita è misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei futuri flussi
finanziari stimati, attualizzato in base al tasso di interesse effettivo originario dell’attività finanziaria. Il
valore contabile dell’attività viene conseguentemente ridotto e l’importo della perdita è rilevato a conto
economico alla voce 130.c) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di attività finanziarie
detenute sino alla scadenza”.
Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la
diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento che si è verificato dopo la sua rilevazione
(quale un miglioramento nella solvibilità del debitore), la perdita per riduzione di valore precedentemente
rilevata viene eliminata. Il ripristino di valore non determina in ogni caso un valore contabile superiore a
quello che risulterebbe dall’applicazione del costo ammortizzato qualora la perdita non fosse stata
rilevata. L’importo del ripristino è rilevato alla medesima voce di conto economico.
4 - Crediti
I crediti sono costituiti da attività finanziarie non derivate verso clientela e verso banche, con pagamenti
fissi o determinabili e che non sono quotate in un mercato attivo. I crediti sono iscritti alla data di
sottoscrizione del contratto, che normalmente coincide con la data di erogazione alla controparte.
Tali voci comprendono anche titoli di debito aventi le medesime caratteristiche od oggetto di
riclassificazione di portafoglio secondo le regole previste dallo IAS 39 (si veda successiva parte A.3.1 –
Trasferimenti tra portafogli) e i valori netti riferiti alle operazioni di leasing finanziario di beni “in
costruendo” e di beni in attesa di locazione finanziaria, i cui contratti abbiano le caratteristiche di “contratti
con trasferimento dei rischi”.
Dopo l’iniziale rilevazione al fair value, che di norma corrisponde al corrispettivo pagato comprensivo dei
costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all’acquisizione o all’erogazione dell’attività
finanziaria (ancorché non ancora regolati), i crediti sono valutati al costo ammortizzato, utilizzando il
criterio dell’interesse effettivo, eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore
risultanti dal processo di valutazione.
Gli utili (o le perdite) su crediti, ove non coperti, sono rilevati nel conto economico:
•
quando l’attività finanziaria in questione è eliminata, alla voce 100.a) “Utili (perdite) da cessione di
crediti”;
ovvero:
•
quando l’attività finanziaria ha subito una riduzione di valore, alla voce 130.a) “Rettifiche di valore
nette per deterioramento di crediti”.
Gli interessi sui crediti erogati sono classificati alla voce 10. “Interessi attivi e proventi assimilati” e sono
iscritti in base al principio della competenza temporale.
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell’eventuale incasso.
Un credito è considerato deteriorato quando si ritiene che, probabilmente, non si sarà in grado di
recuperarne l’intero ammontare, sulla base delle condizioni contrattuali originarie, o un valore
equivalente.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull’attualizzazione dei
flussi finanziari netti attesi per capitale ed interessi; ai fini della determinazione del valore attuale dei
flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall’individuazione degli incassi stimati, delle relative
scadenze e del tasso di attualizzazione da applicare.
173
L’importo della perdita, infatti, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, incagli e
ristrutturate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di
iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell’attività
finanziaria.
Sia nel primo esercizio di passaggio all’applicazione degli IAS/IFRS (2005) sia successivamente, nei casi
in cui il tasso di interesse originario di un’attività finanziaria oggetto di attualizzazione non sia reperibile,
oppure il suo reperimento sarebbe eccessivamente oneroso, si è applicato il tasso medio rilevato sulle
posizioni aventi caratteristiche simili ma non deteriorate nell’anno in cui si è verificato il deterioramento
originario dell’attività considerata. Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso così determinato è mantenuto
costante anche negli esercizi seguenti.
I tempi di recupero, inoltre, sono stimati sulla base delle scadenze eventualmente concordate con i
debitori ovvero di business plan o di previsioni ragionevoli, basati sull’esperienza storica dei recuperi
osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto della forma tecnica, della localizzazione
geografica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti.
I crediti sono sottoposti ad una ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di
eventi occorsi dopo la loro iscrizione, mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Tali
crediti problematici sono rivisti ed analizzati periodicamente, almeno una volta all’anno. Ogni
cambiamento successivo nell’importo o nelle scadenze dei flussi di cassa attesi, che produca una
variazione negativa rispetto alle stime iniziali, determina la rilevazione di una rettifica di valore alla voce di
conto economico 130.a) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti”.
In Nota integrativa le rettifiche di valore su esposizioni deteriorate sono classificate come specifiche nella
citata voce di conto economico anche quando la metodologia di calcolo è di tipo forfetario/statistico,
secondo quanto più avanti precisato.
Qualora la qualità del credito deteriorato risulti migliorata ed esista una ragionevole certezza del recupero
tempestivo del capitale e degli interessi, concordemente ai termini contrattuali originari, viene appostata
alla medesima voce di conto economico una ripresa di valore, nel limite massimo del costo ammortizzato
che si sarebbe avuto in assenza di precedenti svalutazioni.
L’eliminazione integrale di un credito è effettuata quando lo stesso è considerato irrecuperabile o è
stralciato nella sua interezza. Le cancellazioni sono imputate direttamente alla voce 130.a)
“Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti” di conto economico e sono rilevate in
riduzione della quota capitale del credito. Recuperi di parte o di interi importi precedentemente svalutati
sono iscritti alla medesima voce.
Le rinegoziazioni di crediti finanziari che prevedano la loro cancellazione in cambio di azioni attraverso
operazioni di debt/equity swap comportano, nell'intervallo temporale precedente all’esecuzione dello
scambio, la valutazione dei crediti in oggetto in funzione degli accordi di conversione stipulati alla data di
redazione del bilancio.
Per le modalità di determinazione del fair value delle azioni rivenienti da tali operazioni si veda la
successiva Parte A.3. Le eventuali differenze negative tra il valore dei crediti e quello delle azioni così
determinato è rilevato a conto economico tra le rettifiche di valore.
Le esposizioni deteriorate sono suddivise nelle seguenti categorie:
•
•
sofferenze - individuano l’area dei crediti formalmente deteriorati, costituiti dall’esposizione verso
clienti che versano in uno stato di insolvenza anche non accertato giudizialmente o in situazioni
equiparabili. La valutazione avviene generalmente su base analitica ovvero, in caso di importi non
significativi singolarmente, su base forfetaria per tipologie di esposizioni omogenee;
incagli - definiscono quell’area creditizia in cui ricadono i rapporti verso soggetti che si trovano in
temporanea difficoltà, che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo. Tra
gli incagli sono incluse inoltre le esposizioni, non classificate in sofferenza e concesse a soggetti
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
174
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
diversi dalle amministrazioni pubbliche, per le quali risultino soddisfatte entrambe le seguenti
condizioni:
o
siano scadute e non pagate in via continuativa da oltre 270 giorni (ovvero da oltre 150 o
180 giorni per le esposizioni di credito al consumo rispettivamente di durata originaria
inferiore o pari e superiore a 36 mesi);
o
l’importo complessivo delle esposizioni di cui al punto precedente e delle altre quote
scadute da meno di 270 giorni verso il medesimo debitore, sia almeno pari al 10%
dell’intera esposizione verso tale debitore.
•
•
Gli incagli sono valutati analiticamente quando particolari elementi lo consiglino ovvero applicando
analiticamente percentuali determinate in modo forfetario su basi storico/statistiche nei restanti
casi;
esposizioni ristrutturate - rappresentano le esposizioni nei confronti di controparti con le quali
sono stati conclusi accordi che prevedono la concessione di una moratoria al pagamento del
debito e la contemporanea rinegoziazione delle condizioni a tassi inferiori a quelli di mercato, la
conversione di parte dei prestiti in azioni e/o eventuali sacrifici in linea capitale: sono valutati
analiticamente, ricomprendendo nelle svalutazioni l’onere attualizzato riveniente dall’eventuale
rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;
esposizioni scadute - rappresentano l’intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da
quelle classificate nelle precedenti categorie, che alla data di riferimento presentano crediti
scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni. Per i crediti al dettaglio, quelli verso enti del settore
pubblico e quelli verso imprese, in caso di soggetti residenti o aventi sede in Italia, si considerano
deteriorate le esposizioni scadute o sconfinanti da oltre 180 anziché 90 giorni.
L’esposizione complessiva viene rilevata qualora, alla data di riferimento:
o
la quota scaduta e/o sconfinante,
oppure:
o
la media delle quote scadute e/o sconfinanti, rilevate su base giornaliera nell’ultimo
trimestre precedente, sia pari o superiore al 5% dell’esposizione stessa.
Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche, applicando
laddove disponibile la rischiosità rilevata dall’appropriato fattore di rischio utilizzato ai fini di
Basilea 2 (“perdita in caso di inadempienza” - Loss Given Default).
La valutazione collettiva riguarda portafogli di attività per i quali, seppur non siano stati riscontrati
singolarmente elementi oggettivi di perdita, è loro attribuibile una perdita latente misurabile anche
tenendo conto dei fattori di rischio utilizzati ai fini dei requisiti di Basilea 2.
In particolare, a ciascuna attività con caratteristiche simili in termini di rischio di credito, commisurato alla
tipologia di finanziamento, ossia alla forma tecnica, al settore di attività economica, alla localizzazione
geografica, alla tipologia di garanzia o ad altri fattori rilevanti, è associata una “probabilità di
inadempienza” (Probability of Default) ed una “perdita in caso di inadempienza” (Loss Given Default),
omogenee per classi.
La metodologia adottata integra le disposizioni di Basilea 2 con quelle dei principi contabili internazionali.
Questi ultimi, infatti, escludono le perdite su crediti attese ma non ancora verificate, ma considerano
quelle già sostenute benché non ancora manifeste alla data di valutazione, sulla base di esperienze
storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a quelle considerate.
Il parametro che esprime, per le diverse categorie di esposizioni omogenee, il ritardo medio che intercorre
tra il deterioramento delle condizioni finanziarie di un debitore e la sua classificazione tra le esposizioni
deteriorate è l’ “intervallo di conferma della perdita” (Loss Confirmation Period).
La valutazione collettiva viene quindi determinata come prodotto tra i fattori di rischio utilizzati ai fini dei
requisiti di Basilea 2 (che hanno orizzonte temporale di un anno) ed i citati intervalli di conferma della
perdita, espressi in frazione di anno e diversificati per classi di attività in funzione delle caratteristiche e
del livello di sviluppo dei processi creditizi.
Qualora non si abbiano a disposizione i suddetti indicatori, si utilizzano valori stimati e forfetari desunti da
serie storiche interne e da studi di settore.
175
I crediti non garantiti verso residenti in Paesi che presentano difficoltà nel servizio del debito, nei casi in
cui tale componente di rischio (c.d. “transfer risk”) non sia già considerata nel sistema di rating applicato,
sono, di norma, valutati forfetariamente, al fine di attribuire, sulla base di parametri condivisi, la relativa
perdita latente.
La svalutazione per perdite su crediti è iscritta come una riduzione del valore contabile del credito, mentre
il rischio a fronte delle voci fuori bilancio, come gli impegni a erogare crediti, viene registrato a conto
economico alla voce 130.d) “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di altre operazioni
finanziarie” con contropartita alla voce 120.b) “Fondo per rischi ed oneri” del passivo (ad eccezione delle
svalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie rilasciate e dei derivati creditizi ad esse assimilati
secondo lo IAS 39, che hanno come contropartita la voce 100. “Altre passività”).
Nelle voci crediti sono altresì rilevati, secondo la pertinente composizione merceologica, i finanziamenti
oggetto di operazioni di cartolarizzazione (successive al 1° gennaio 2002) per le quali non sussistono i
requisiti richiesti dallo IAS 39 per la cancellazione dal bilancio (si veda cap. 18 – Altre informazioni Derecognition).
I corrispondenti importi ricevuti per la cessione dei crediti oggetto di cartolarizzazione, al netto
dell’ammontare dei titoli emessi eventualmente mantenuti in portafoglio (rischio trattenuto), sono iscritti
nelle voci 10. “Debiti verso banche” e 20. “Debiti verso clientela” del passivo.
Sia le attività sia le passività sono valutate al costo ammortizzato ed i relativi interessi sono registrati a
conto economico.
In caso di perdite per riduzione di valore su titoli rivenienti da cartolarizzazioni proprie mantenuti in
portafoglio, l’importo di tali perdite è registrato alla voce di conto economico 130.a) “Rettifiche/Riprese di
valore nette per il deterioramento di crediti”.
5 - Attività finanziarie valutate al fair value
Qualsiasi attività finanziaria può essere designata come valutata al fair value al momento della rilevazione
iniziale, ad eccezione:
•
•
degli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale per i quali non siano rilevabili prezzi in
mercati attivi ed il cui fair value non sia determinabile in modo attendibile;
degli strumenti derivati.
Rientrano nella categoria in oggetto le attività finanziarie che non appartengono al portafoglio di
negoziazione ma il cui profilo di rischio risulti:
•
•
connesso a posizioni di debito che sono fatte oggetto di misurazione al fair value (si veda capitolo
15 “Passività finanziarie valutate al fair value”);
gestito a mezzo di contratti derivati che non permettono il riconoscimento di relazioni di copertura.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Attività finanziarie detenute per la
negoziazione” (si veda cap. 1), con registrazione però dei profitti e delle perdite, realizzati e non, alla voce
110. “Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value”.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
176
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
6 - Operazioni di copertura
Gli strumenti derivati di copertura sono designati come:
•
•
•
strumenti di copertura del fair value di una attività o di una passività rilevata o di una parte
identificata di tale attività o passività;
strumenti di copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari, attribuibile ad un
particolare rischio associato ad una attività o passività rilevata o ad una operazione prevista, che
potrebbero influire sul conto economico;
strumenti di copertura di un investimento netto in una società estera, le cui attività sono situate o
sono gestite in un Paese o in una valuta differente dall’Euro.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo
formale la relazione fra lo strumento di copertura e l’elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione
del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne
l’efficacia. Di conseguenza, occorre verificare, sia all’inizio dell’operazione che lungo la sua durata, che la
copertura mediante l’utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i
cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell’elemento coperto.
Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all’inizio della copertura e nei
periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati effettivi siano ricompresi
all’interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di
continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per
cui la copertura è designata.
La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting
date).
Se le verifiche non confermano l’efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle
operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli
strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato;
l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l’operazione
futura coperta venga posta in essere.
Gli strumenti di copertura sono designati come tali laddove sia identificabile una controparte ultima
esterna al gruppo.
I derivati di copertura sono valutati al fair value. In particolare:
•
•
177
nel caso di copertura del fair value, la variazione del fair value dello strumento di copertura è
rilevata a conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”. Le variazioni nel
fair value dell’elemento coperto, che sono attribuibili al rischio coperto con lo strumento derivato,
sono iscritte alla medesima voce di conto economico in contropartita del cambiamento del valore
di carico dell’elemento coperto. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla
vendita dell’elemento coperto, quest’ultimo torna ad essere misurato secondo il criterio di
valutazione previsto dal principio contabile relativo alla categoria di appartenenza. Nel caso di
strumenti fruttiferi di interessi, la differenza fra il valore di carico dell’elemento coperto nel
momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe stato il suo valore di carico se la
copertura non fosse mai esistita, è rilevata a conto economico nelle voci interessi attivi o passivi,
lungo la vita residua della copertura originaria. La differenza di Fair Value del derivato di copertura
rispetto all’ultima data di misurazione dell’efficacia è rilevata immediatamente a conto economico
alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura”. Nel caso in cui l’elemento coperto venga
venduto o rimborsato, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla
voce 100. “Utili (perdite) da cessione o riacquisto” di conto economico;
nel caso di copertura di flussi finanziari, la parte dell’utile o della perdita sullo strumento di
copertura che è considerata efficace è iscritta inizialmente alla voce 140. del patrimonio netto
“Riserve da valutazione”. La parte inefficace è invece iscritta a conto economico alla voce 90.
“Risultato netto dell’attività di copertura”; se la copertura dei flussi finanziari non è più considerata
efficace, oppure la relazione di copertura è terminata, l’ammontare complessivo dei profitti o delle
perdite su quello strumento di copertura, già rilevato tra le “Riserve da valutazione”, vi rimane fino
al momento in cui la transazione ha luogo o si ritiene che non vi sarà più la possibilità che la
transazione si verifichi; in quest’ultima circostanza i profitti o perdite sono trasferiti dal patrimonio
netto alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico;
Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche
nel Prospetto della redditività complessiva.
•
nel caso di copertura dell’investimento netto in una società estera, le coperture di
investimenti in società estere le cui attività sono situate o sono gestite in un Paese o in una valuta
differente dall’Euro, sono rilevate in maniera simile alle coperture di flussi finanziari:
o
la parte efficace della variazione di valore dello strumento di copertura è iscritta
direttamente alla voce 140. “Riserve da valutazione” ed esposta nel Prospetto delle
variazioni del patrimonio netto;
o
la parte inefficace dello strumento di copertura è iscritta invece alla voce 90. “Risultato
netto dell’attività di copertura” di conto economico.
L’utile o la perdita sullo strumento di copertura relativo alla parte efficace della copertura è
classificato nel patrimonio netto ed è rilevato nel conto economico nel momento in cui
l‘investimento netto nella società viene ceduto.
Le variazioni di fair value rilevate nella voce 140. “Riserve da valutazione” sono esposte anche nel
Prospetto della redditività complessiva;
•
nel caso di operazioni di copertura generica, lo IAS 39 consente che oggetto di copertura di fair
value dal rischio di tasso di interesse sia non solo una singola attività o passività finanziaria ma
anche un importo monetario, contenuto in una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di
loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le
oscillazioni di fair value delle poste coperte al modificarsi dei tassi di interesse di mercato. Non
possono essere oggetto di copertura generica (macrohedging) importi netti rivenienti dallo
sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture di fair value, una copertura generica
viene considerata altamente efficace se, sia all’inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del
fair value dell’importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei
derivati di copertura, e se i risultati effettivi siano all’interno di un intervallo compreso fra l’ 80% ed
il 125%. Il saldo, positivo o negativo, delle variazioni di valore, rispettivamente, delle attività e
delle passività oggetto di copertura generica è rilevato nelle voci 90. dell’attivo o 70. del passivo,
in contropartita della voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto economico.
L’inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti
di copertura e la variazione del fair value dell’importo monetario coperto. La quota di inefficacia della
copertura è comunque ricompresa nella voce 90. “Risultato netto dell’attività di copertura” di conto
economico.
Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la
rivalutazione/svalutazione iscritta nelle presenti voci è rilevata a conto economico tra gli interessi attivi o
passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte.
Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è
rilevata immediatamente alla voce 100. “Utili (perdite) da cessioni o riacquisto” di conto economico.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
178
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Parte A – Politiche contabili
7 - Partecipazioni
I criteri di iscrizione e valutazione delle partecipazioni regolate dagli IAS 27 Bilancio consolidato e
separato, 28 Partecipazioni in collegate e 31 Partecipazioni in joint venture sono dettagliati nella Sezione
3. Area e metodi di consolidamento della Parte A.1.
Le restanti partecipazioni - diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle
eventualmente rilevate alle voci 150. “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 90.
“Passività associate ad attività in via di dismissione” (si veda cap. 10) - sono classificate quali attività
finanziarie disponibili per la vendita e attività finanziarie valutate al fair value e trattate in maniera
corrispondente (si vedano cap. 2 e 5).
8 - Attività materiali
La voce include:
•
•
•
•
•
•
terreni;
fabbricati;
mobili ed arredi;
impianti e macchinari;
altre macchine e attrezzature;
migliorie apportate su beni di terzi;
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
•
•
attività ad uso funzionale;
attività detenute a scopo di investimento.
Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella
produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere
utilizzate per più di un periodo. In questa categoria rientrano convenzionalmente anche i beni in attesa di
essere locati nonché i beni in corso di costruzione destinati ad essere concessi in locazione finanziaria,
unicamente per quei modelli di operatività di leasing finanziario che prevedono la “ritenzione dei rischi” in
capo alla Società locatrice, fino al momento della presa in consegna del bene da parte del locatario e
della decorrenza dei canoni di locazione finanziaria (si veda anche cap. 4 per operatività della specie con
“trasferimento dei rischi”).
In questa voce sono rilevati anche i beni utilizzati dal Gruppo in qualità di locatario nell’ambito di contratti
di leasing finanziario, ovvero quelli concessi dal Gruppo quale locatore nell’ambito di contratti di leasing
operativo (affitto).
Le migliorie su beni di terzi incluse in queste voci sono migliorie e spese incrementative relative ad attività
materiali identificabili e separabili. Di solito tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all’utilizzo
atteso gli immobili presi in affitto da terzi.
Le migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e non separabili sono invece
incluse nella voce 160. “Altre attività”.
Le attività detenute a scopo d’investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40,
cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing finanziario) al fine di ricavarne
canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili
alla “messa in funzione” del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del
bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
179
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività
separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed
il costo può essere attendibilmente rilevato.
Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate
nel conto economico, nell’esercizio nel quale sono sostenute, alla voce:
180.b) “Altre spese amministrative”, se riferite ad attività ad uso funzionale;
ovvero:
220. “Altri oneri/proventi di gestione”, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli
ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
Fanno eccezione gli investimenti immobiliari connessi a passività che riconoscono un rendimento
collegato al fair value degli investimenti stessi. Per queste ultime attività materiali è utilizzato il modello
del fair value ai sensi dello IAS 40 paragrafo 32A.
Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante
la loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
fabbricati
mobili
impianti elettronici
altre
migliorie apportate su beni di terzi
non superiore a 50 anni;
non superiore a 25 anni;
non superiore a 15 anni;
non superiore a 10 anni;
non superiore a 25 anni.
Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata o quelle il cui valore
residuo è pari o maggiore al valore contabile dell’attività.
I terreni e i fabbricati sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati
congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata. I
fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.
La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo e, se le attese sono
difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per l’esercizio corrente e per quelli successivi
viene rettificata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si
procede alla comparazione tra il valore contabile dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al
maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore attuale
dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono
rilevate alla voce 200. “Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali” di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un’attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non
può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna
perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni precedenti.
Un’attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando per la stessa
non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza
tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 270. “Utili
(Perdite) da cessione di investimenti”.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
180
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
9 - Attività immateriali
Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili pur se prive di consistenza fisica,
controllate dal Gruppo e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi e brevetti.
In questa voce sono comprese anche le attività immateriali utilizzate dal Gruppo quale locatario
nell’ambito di contratti di leasing finanziario ovvero quelle concesse dal Gruppo quale locatore nell’ambito
di contratti di leasing operativo (affitto).
Le attività immateriali diverse dall’avviamento sono iscritte in bilancio al costo d’acquisto, comprensivo di
qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l’attività all’utilizzo, al netto degli ammortamenti
accumulati e delle perdite di valore.
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata limitata sono sistematicamente ammortizzate a quote
costanti in base alla stima della loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
software
altre attività immateriali
non superiore a 10 anni;
non superiore a 20 anni.
Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi durata illimitata.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si
procede alla comparazione tra il valore contabile dell’attività con il suo valore recuperabile, pari al
maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d’uso, inteso come il valore attuale
dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall’attività. Le eventuali rettifiche di valore sono
rilevate alla voce 210. “Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali” di conto economico.
Per le attività immateriali aventi durata illimitata, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli
di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il
valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce 210. “Rettifiche/Riprese di valore
nette su attività immateriali” di conto economico una perdita pari alla differenza tra i due valori.
Qualora venga ripristinato il valore di un’attività immateriale, diversa dall’avviamento, precedentemente
svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato
determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell’attività negli anni
precedenti.
Un’attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all’atto della dismissione o quando non sono
previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione e l’eventuale differenza tra il
valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce 270. “Utili (Perdite) da
cessione di investimenti”.
Avviamento
L’avviamento è rappresentato dall’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value
netto, alla data di acquisto, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti.
L’avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è
contabilizzato fra le attività immateriali, quello sulle acquisizioni di società collegate è contabilizzato fra le
partecipazioni in collegate.
181
L’avviamento è rilevato in bilancio al costo, al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è
assoggettato ad ammortamento.
L’avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test, in analogia al trattamento riservato alle
attività immateriali aventi vita utile indefinita. A tal fine esso è allocato ai segmenti di attività operative del
Gruppo, identificate con le unità generatrici di flussi finanziari (Cash Generating Units - CGU). La CGU
rappresenta il livello minimo al quale l’avviamento è monitorato a livello di Gruppo ed è coerente con il
modello di business adottato dallo stesso.
Le rettifiche di valore dell’avviamento sono registrate nel conto economico alla voce 260. “Rettifiche di
valore dell’avviamento”. Sull’avviamento non sono ammesse riprese di valore.
Per ulteriori informazioni sulle attività immateriali, l’avviamento, le CGU ed i relativi test di impairment si
veda anche la sezione 13.3 Attività immateriali – Altre informazioni della successiva Parte B.
10 - Attività non correnti in via di dismissione
Attività non correnti o gruppi di attività/passività direttamente collegate, che costituiscono un insieme di
unità generatrici di flussi finanziari, la cui vendita è altamente probabile, sono iscritte rispettivamente alle
voci 150. “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” e 90. “Passività associate ad
attività in via di dismissione” al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di vendita.
Il saldo positivo o negativo dei proventi e degli oneri (dividendi, interessi, ecc.) nonché delle valutazioni,
come sopra determinate, di tali attività/passività, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è
rilevato alla voce 310. “Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte” di
conto economico.
Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita
delle variazioni di valore a tal fine rilevanti (si veda A1 Parte generale – Sezione 2 Principi generali di
redazione), sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.
11 - Fiscalità corrente e differita
Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto delle legislazioni fiscali nazionali, sono contabilizzate come
costo ed hanno la stessa competenza economica dei profitti che le hanno originate.
Per tutte le differenze temporanee deducibili è rilevata un’attività fiscale anticipata (voce 140.b)) se si
ritiene probabile che in futuro si realizzerà un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata
tale attività. L’attività fiscale differita non viene rilevata qualora derivi dalla contabilizzazione iniziale di
un’attività o di una passività in un’operazione che:
•
•
non rappresenta un’aggregazione aziendale; e
al momento dell’operazione non influenza né l’utile contabile né il reddito imponibile (perdita
fiscale).
Per tutte le differenze temporanee imponibili, è rilevata una passività fiscale differita (voce 80.b)) tranne
nei casi in cui la differenza derivi:
•
•
dalla rilevazione iniziale dell’avviamento; o
dalla rilevazione iniziale di un’attività o di una passività in un’operazione che:
o
non sia un’aggregazione di imprese; e
o
al momento dell’operazione, non influisca né sull’utile contabile né sul reddito imponibile
(perdita fiscale).
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
182
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
Le attività e le passività fiscali differite sono determinate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede
saranno applicabili nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività fiscale o sarà estinta la passività
fiscale, sulla base della normativa fiscale in vigore o comunque di fatto in vigore al momento della loro
rilevazione.
Si rileva una passività fiscale differita per tutte le differenze temporanee imponibili derivanti da
investimenti in società controllate o collegate e da partecipazioni in joint venture. Tuttavia non è rilevata
alcuna passività fiscale differita qualora risultino soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:
•
•
la controllante, l’investitore o il partecipante alla joint venture siano in grado di controllare i tempi
dell’annullamento delle differenze temporanee; ed
è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si annullerà.
L’attività fiscale differita per tutte le differenze temporanee deducibili derivanti da investimenti finanziari in
società controllate, filiali e società collegate, e da partecipazioni in joint venture viene rilevata nella misura
in cui, e solo nella misura in cui, è probabile che:
•
•
la differenza temporanea si annullerà nel prevedibile futuro; e
sarà disponibile un reddito imponibile a fronte del quale possa essere utilizzata la differenza
temporanea.
Le imposte differite attive e passive sono compensate quando dovute alla stessa autorità fiscale ed è
riconosciuto dalla legge il diritto alla compensazione.
Le imposte correnti e differite sono rilevate a conto economico alla voce 290. “Imposte sul reddito
dell’esercizio dell’operatività corrente”, ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che
sono accreditate o addebitate, nell’esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad
esempio, quelle relative a profitti o perdite su attività finanziarie disponibili per la vendita e quelle relative
a variazioni del fair value di strumenti finanziari derivati di copertura dei flussi di cassa, le cui variazioni di
valore sono rilevate direttamente nelle riserve da valutazione al netto delle tasse.
12 - Fondi per rischi e oneri
Quiescenza e obblighi simili
I fondi di quiescenza – accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla
cessazione del rapporto di lavoro - sono classificati come piani a contribuzione definita o come piani a
benefici definiti, a seconda della natura del piano.
In particolare:
•
•
un piano a benefici definiti garantisce una serie di benefici che dipendono da fattori quali l’età, gli
anni di servizio e le esigenze di compensazione. In questo caso il rischio attuariale e il rischio
d’investimento ricadono in sostanza sull’impresa;
un piano a contribuzione definita è invece un piano in base al quale l’impresa versa dei contributi
fissi. Il beneficio è dato dall’ammontare accumulato rappresentato dai contributi stessi e dal
rendimento sui contributi. L’erogante non ha alcun rischio legato a questo tipo di beneficio, in
quanto non ha l’obbligazione legale o implicita di pagare ulteriori contributi, qualora il fondo non
detenga attività sufficienti per pagare i benefici a tutti i dipendenti. Di conseguenza il rischio
attuariale e il rischio d’investimento ricadono in sostanza sul dipendente.
Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali
richiesti viene effettuata da un attuario esterno al Gruppo, con l’utilizzo del “Metodo della Proiezione
Unitaria del Credito”.
183
Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le
obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in
base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l’anzianità complessiva raggiunta al momento
dell’erogazione del beneficio.
Più precisamente, l’importo contabilizzato come passività alla voce 120.a) è pari al valore attuale
dell’obbligazione alla data di riferimento del bilancio, più/meno eventuali utili/perdite attuariali non rilevati
in bilancio in base al cosiddetto “metodo del corridoio”, che consente la non iscrizione degli stessi quando
non eccedono il 10% del valore attuale dell’obbligazione ed il 10% del fair value di qualsiasi attività a
servizio del piano, meno gli eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro già prestate ma
non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano
e che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni.
Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici
successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese di allocazione della passività e viene
determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende
primarie con durata media in linea con quella della passività stessa.
Altri fondi
I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
•
•
•
l’impresa ha un’obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
è probabile che sarà necessario l’esborso di risorse atte a produrre benefici economici per
adempiere l’obbligazione; e:
può essere effettuata una stima attendibile dell’ammontare dell’obbligazione.
Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta
per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che
attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
In particolare, laddove l’effetto del differimento temporale nel sostenimento dell’onere sia rilevante,
l’ammontare dell’accantonamento è determinato come il valore attuale del costo che si suppone sarà
necessario per estinguere l’obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione, al lordo
delle imposte, tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato del valore attuale del denaro ed i rischi
specifici connessi alla passività.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore
stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell’onere diviene improbabile,
l’accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto.
L’accantonamento dell’esercizio, registrato alla voce 190. “Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed
oneri” del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto
delle eventuali riattribuzioni.
Negli “altri fondi” sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti agli agenti ed in
particolare l’indennità suppletiva di clientela, l’indennità meritocratica, l’indennità contrattuale ed il patto di
non concorrenza, che sono stati valutati come piani a prestazione definita e quindi le relative obbligazioni
sono state calcolate utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda sopra al par.
“quiescenza e obblighi simili”).
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
184
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
13 - Debiti e titoli in circolazione
I debiti, i titoli emessi e le passività subordinate emesse sono inizialmente iscritti al fair value, che
normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili
alla passività finanziaria. Dopo l’iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato,
utilizzando il criterio dell’interesse effettivo.
Gli strumenti di debito composti, collegati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici,
sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e
rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato
incorporato è iscritto al suo fair value e successivamente fatto oggetto di valutazione. Le variazioni di fair
value sono iscritte a conto economico alla voce 80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione”.
Al contratto primario viene attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l’importo complessivo
incassato ed il fair value del derivato incorporato.
Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una
passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce 160. “Strumenti di
capitale”, qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica.
In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver
dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività
finanziaria senza clausola di conversione avente gli stessi flussi finanziari.
La passività finanziaria viene iscritta e successivamente misurata al costo ammortizzato utilizzando il
criterio dell’interesse effettivo.
I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile
della passività e l’ammontare pagato per acquistarla viene registrato in conto economico alla voce 100.d)
“Utili (perdite) da riacquisto di passività finanziarie”. Il successivo ricollocamento da parte dell’emittente è
considerato come una nuova emissione senza generare alcun effetto economico.
Si precisa che le esposizioni debitorie del Gruppo non prevedono covenants (si veda glossario negli
allegati) che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né sussistono operazioni che
abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere
applicabile IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale, emanato
dallo IASB, ma non ancora recepito da parte dell’Unione Europea).
14 - Passività finanziarie di negoziazione
Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:
•
•
•
•
contratti derivati che non sono rilevati come strumenti di copertura;
obbligazioni a consegnare attività finanziarie in caso di operazioni allo scoperto;
passività finanziarie emesse con l’intento di riacquistarle a breve termine;
passività finanziarie che fanno parte di un portafoglio di strumenti finanziari considerato
unitariamente e per il quale sussiste evidenza della sua gestione in un’ottica di negoziazione.
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value
inizialmente e durante la vita dell’operazione, ad eccezione dei contratti derivati da regolare con la
consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere
valutato attendibilmente, e che pertanto è valutato al costo.
185
15 - Passività finanziarie valutate al fair value
Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, al momento
della rilevazione iniziale, come passività finanziarie valutate al fair value, purchè:
•
tale designazione elimini o riduca notevolmente una mancanza di uniformità che altrimenti
risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite;
ovvero:
•
un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair
value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente
agli Organi Amministrativi della Società.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle “Passività finanziarie di negoziazione”,
con registrazione però dei profitti e delle perdite, realizzati e non, alla voce 110. “Risultato netto delle
attività e passività finanziarie valutate al fair value”.
16 - Operazioni in valuta
Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell’operazione.
Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura del periodo.
Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data
di transazione e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non
ancora concluse, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono rilevate alla voce
80. “Risultato netto dell’attività di negoziazione” di conto economico.
Le differenze di cambio derivanti da un elemento monetario, che è parte dell’investimento netto
dell’impresa in un’entità estera le cui attività sono situate o sono gestite in un Paese o in una valuta
differente dall’Euro, sono inizialmente classificate nel patrimonio netto dell’impresa e rilevate nel conto
economico al momento della dismissione dell’investimento netto.
Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il cambio
storico, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo; in questo
caso le differenze di cambio sono rilevate:
•
•
in conto economico se l’attività o la passività è classificata nel portafoglio di negoziazione;
nelle riserve da valutazione se l’attività è classificata come disponibile per la vendita.
Le operazioni di copertura di un investimento netto in valuta in un’entità estera sono rilevate
contabilmente in modo similare alle operazioni di copertura di flussi finanziari:
•
•
la parte dell’utile o della perdita dello strumento di copertura che costituisce una copertura
efficace è rilevata immediatamente nelle riserve da valutazione;
la parte inefficace è invece iscritta nel conto economico alla voce 90. “Risultato netto dell’attività di
copertura”.
Le attività e le passività delle entità estere consolidate integralmente sono convertite al tasso di cambio
alla data di riferimento della situazione contabile, mentre le voci del conto economico sono convertite al
cambio medio del periodo. Le differenze che scaturiscono dall’uso dei tassi di chiusura e della media
ponderata dei tassi di cambio e dalla rivalutazione del saldo netto iniziale delle attività di una società
estera al tasso di chiusura sono classificate direttamente nelle riserve da valutazione.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
186
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
L’eventuale avviamento derivante dall’acquisizione di un’entità estera le cui attività sono gestite in una
valuta differente dall’Euro e qualsiasi conseguente rettifica al fair value dei valori contabili di attività e
passività, sono contabilizzati come attività e passività di tale entità estera e convertite al cambio alla data
di chiusura del bilancio.
In caso di cessione di un’entità estera il valore complessivo delle differenze di cambio relative a tale
società, classificate nell’ambito del patrimonio netto, è rilevato come provento/onere nell’esercizio nel
quale la plusvalenza o la minusvalenza di cessione è rilevata.
Tutte le differenze di cambio rilevate tra le riserve da valutazione nel patrimonio netto sono esposte
anche nel Prospetto della redditività complessiva.
17 - Attività e passività assicurative
L’IFRS 4 definisce contratti assicurativi quei contratti in base ai quali una parte (l’assicuratore) accetta un
rischio assicurativo significativo da un terzo (l’assicurato), concordando di risarcire quest’ultimo nel caso
in cui subisca danni conseguenti a uno specifico evento futuro incerto.
In sintesi, il trattamento contabile di tali prodotti prevede l’iscrizione:
•
•
•
alla voce 160. “Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa” di conto economico dei premi
lordi, comprensivi di tutti gli importi maturati durante l’esercizio a seguito della stipula dei contratti
di assicurazione, al netto degli annullamenti. Analogamente anche i premi ceduti nell’esercizio ai
riassicuratori sono iscritti nella medesima voce;
alla voce 130. “Riserve tecniche” del passivo degli impegni verso gli assicurati, calcolati
analiticamente per ciascun contratto con il metodo prospettivo, sulla base delle ipotesi
demografiche/finanziarie correntemente utilizzate dal mercato;
alla voce 110. “Riserve tecniche a carico dei riassicuratori” dell’attivo degli impegni a carico dei
riassicuratori.
18 - Altre informazioni
Aggregazioni aziendali
Un’aggregazione aziendale consiste nell’unione di imprese o attività aziendali distinte in un unico
soggetto tenuto alla redazione del bilancio.
Un’aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e
controllata (acquisita). Un’aggregazione aziendale può anche prevedere l’acquisto dell’attivo netto di
un’altra impresa, incluso l’eventuale avviamento, oppure l’acquisto del capitale dell’altra impresa (fusioni
e conferimenti).
In base a quanto disposto dall’IFRS 3, le aggregazioni aziendali devono essere contabilizzate applicando
il metodo dell’acquisto che prevede le seguenti fasi:
•
•
identificazione dell’acquirente;
determinazione del costo dell’aggregazione aziendale;
•
allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell’aggregazione aziendale alle attività acquisite
e alle passività e passività potenziali assunte.
e:
In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair
value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti
rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell’acquisito, cui è aggiunto qualunque costo
direttamente attribuibile all’aggregazione aziendale.
187
La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull’acquisito. Quando
l’acquisizione viene realizzata con un’unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con
quella di acquisizione.
Qualora l’aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio:
• il costo dell’aggregazione è il costo complessivo delle singole operazioni e
• la data dello scambio è la data di ciascuna operazione di scambio (cioè la data in cui ciascun
investimento è iscritto nel bilancio della società acquirente), mentre la data di acquisizione è
quella in cui si ottiene il controllo sull’acquisito.
Il costo di un’aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività
potenziali identificabili dell’acquisito ai relativi fair value alla data di acquisizione.
Le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell’acquisito sono rilevate separatamente alla
data di acquisizione solo se, a tale data, esse soddisfano i criteri seguenti:
•
•
•
nel caso di un’attività diversa da un’attività immateriale, è probabile che gli eventuali futuri benefici
economici connessi affluiscano all’acquirente ed è possibile valutarne il fair value attendibilmente;
nel caso di una passività diversa da una passività potenziale, è probabile che per estinguere
l’obbligazione sarà richiesto l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici ed è possibile
valutarne il fair value attendibilmente;
nel caso di un’attività immateriale o di una passività potenziale, il relativo fair value può essere
valutato attendibilmente.
La differenza positiva tra il costo dell’aggregazione aziendale e l’interessenza dell’acquirente al fair value
netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come
avviamento.
Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è valutato al relativo
costo, ed è sottoposto con cadenza almeno annuale ad impairment test.
In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se
confermata, è rilevata immediatamente come ricavo a conto economico.
Derecognition
È la cancellazione dallo stato patrimoniale di un’attività o passività finanziaria rilevata precedentemente.
Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è
necessario, secondo IAS 39, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro
interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono
applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno
dei seguenti requisiti:
•
•
•
la parte comprende soltanto i flussi di cassa relativi ad un’attività finanziaria (o ad un gruppo di
attività) che sono identificati specificamente (ad esempio la sola quota interessi di pertinenza
dell’attività);
la parte comprende i flussi di cassa secondo una ben individuata quota percentuale del loro totale
(ad esempio il 90% di tutti i flussi di cassa derivanti dall’attività);
la parte comprende una ben individuata quota di flussi di cassa specificamente identificati (ad
esempio il 90% dei flussi di cassa della sola quota interessi di pertinenza dell’attività).
In assenza dei citati requisiti, le norme sull’eliminazione devono trovare applicazione all’attività finanziaria
(o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
188
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
Le condizioni per l’integrale cancellazione di un’attività finanziaria sono l’estinzione dei diritti contrattuali,
come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad una controparte esterna al Gruppo dei diritti
all’incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.
I diritti all’incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i
flussi finanziari dell’attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si
verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):
•
•
•
non sussiste l’obbligo da parte del Gruppo a corrispondere importi non incassati dall’attività
originaria;
è vietata la vendita o la costituzione in garanzia dell’attività originaria, salvo quando questa è a
garanzia della obbligazione a corrispondere flussi finanziari;
il Gruppo è obbligato a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari che incassa e non ha
diritto ad investirli, ad eccezione di investimenti in disponibilità liquide durante il breve periodo tra
la data di incasso e quella di versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gli
interessi maturati nel periodo.
Inoltre, l’eliminazione di un’attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici
derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati effettivamente trasferiti (true sale). In caso di trasferimento
sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell’attività (o gruppo di attività)
cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.
Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l’attività (o
gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all’importo
ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati
sull’attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.
Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione
integrale di un’attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti
contro termine e le operazioni di prestito titoli.
Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione il Gruppo non procede alla cancellazione delle attività
finanziarie in caso di acquisto dell’ equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che
determinino il mantenimento in capo al Gruppo del rischio di credito associato al portafoglio
cartolarizzato.
Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non
vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i
rischi e benefici ad esse associati.
Azioni proprie
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del
patrimonio, ossia in riduzione di quest’ultimo per il controvalore degli acquisti ed in aumento per il
controvalore delle vendite.
In caso di successiva cessione, cioè, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo
costo di riacquisto, al netto delle eventuali tasse, è rilevata anch’essa direttamente in contropartita al
patrimonio netto.
Leasing finanziari
Sono contratti di leasing finanziario quelli che trasferiscono al locatario sostanzialmente tutti i rischi e i
benefici derivanti dalla proprietà del bene. Non necessariamente al termine del contratto la titolarità del
bene è trasferita al locatario.
189
La realtà sostanziale e finanziaria di tali contratti è che il locatario acquisisce i benefici economici derivanti
dall’uso del bene locato per la maggior parte della sua vita economica, a fronte dell’impegno di pagare un
corrispettivo che approssima il fair value del bene ed i relativi costi finanziari. L’iscrizione, nel bilancio del
locatore, avviene pertanto nel seguente modo:
•
•
all’attivo, il valore del credito erogato, al netto della quota capitale delle rate di leasing scadute e
pagate da parte del locatario;
al conto economico, gli interessi attivi.
Per quanto concerne la contabilizzazione in capo al locatario si rimanda ai cap. 8 - Attività materiali e 9 –
Attività immateriali.
Factoring
I crediti acquisiti nell’ambito dell’attività di factoring sono iscritti e mantenuti in bilancio limitatamente agli
importi erogati al cedente a titolo di anticipo del corrispettivo per il portafoglio ceduto pro-solvendo. I
crediti acquistati pro soluto sono iscritti come tali previo accertamento della inesistenza di clausole
contrattuali che facciano venire meno l’effettivo sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici.
Operazioni di pronti contro termine
I titoli ricevuti nell’ambito di un’operazione che contrattualmente ne preveda obbligatoriamente la
successiva vendita ed i titoli consegnati nell’ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda
obbligatoriamente il riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di
titolo acquistato con accordo di rivendita, l’importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o
banche, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con
accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, ovvero fra le
passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e
dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle
voci di conto economico relative agli interessi.
Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e
se la compensazione è prevista contrattualmente.
Trattamento di fine rapporto del personale
Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una “prestazione
successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti”, pertanto la sua iscrizione in Bilancio ha richiesto la
stima, con tecniche attuariali, dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l’attualizzazione
delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno al Gruppo
utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda cap. 12 - Fondi per rischi ed oneri –
quiescenza e obblighi simili).
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n.
252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimangono in azienda e continuano ad essere
considerate come una “prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti” e sono pertanto
sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non
tengono conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.
Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del Dlgs n. 252) destinate, a
scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso
di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell’INPS, sono state invece considerate
come un piano a ‘contribuzione definita’.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
190
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
I costi relativi al trattamento di fine rapporto maturati nell’anno sono iscritti a Conto Economico alla voce
180 a) “Spese per il personale” ed includono gli interessi maturati nell’anno (interest cost)
sull’obbligazione già in essere alla data della riforma e le quote maturate nell’anno e versate alla
Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell’INPS .
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore
attuale dell’obbligazione a fine periodo, sono iscritti in base al metodo del “corridoio”, ossia solo quando
eccedono il 10% del valore attuale dell’obbligazione stessa a fine periodo. L’eventuale eccedenza viene
riconosciuta a conto economico con ammortamento sulla rimanente vita lavorativa media prevista dei
dipendenti che partecipano al piano, a decorrere dall’esercizio successivo.
Pagamenti basati su azioni
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro, basati su
azioni rappresentative del capitale, che consistono nell’assegnazione di:
•
•
•
diritti a sottoscrivere aumenti di capitale a pagamento (stock option propriamente dette);
diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi (cosiddette performance
share);
azioni sottoposte a clausole di indisponibilità (cosiddette restricted share).
In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come
contropartita degli strumenti rappresentativi del capitale della Capogruppo, viene fatto riferimento al fair
value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.
Il fair value dei pagamenti regolati con l’emissione di azioni è rilevato come costo a conto economico alla
voce 180. “Spese amministrative” in contropartita della voce 170. “Riserve” del passivo, secondo il criterio
di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
Per quanto riguarda i pagamenti basati su azioni e regolati per cassa, le prestazioni ottenute e le
passività assunte sono misurate al fair value di queste ultime, iscritte alla voce 100. “Altre passività”. Fino
a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio
fino alla data di regolamento, rilevando alla voce 180. “Spese amministrative” tutte le variazioni di fair
value.
Altri benefici ai dipendenti a lungo termine
I benefici per i dipendenti a lungo termine - quali ad esempio quelli derivanti da premi di anzianità, erogati
al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio - sono iscritti alla voce 100. “Altre passività” in
base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata anche in questo caso da un
attuario esterno al Gruppo utilizzando il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda cap. 12.
Fondi per rischi ed oneri – quiescenza e obblighi simili). Per questa tipologia di benefici si precisa che gli
utili/perdite attuariali sono rilevati immediatamente a conto economico, senza utilizzare il “metodo del
corridoio”.
Garanzie rilasciate e derivati su crediti ad esse assimilati
Il valore di prima iscrizione della garanzie rilasciate è pari al loro fair value, che normalmente corrisponde
all’importo ricevuto al momento dell’emissione della garanzia.
191
Le garanzie rilasciate ed i derivati su crediti ad esse assimilati ai sensi dello IAS 39 (ovvero contratti nei
quali è previsto che l’emittente effettui dei pagamenti prestabiliti al fine di risarcire l’assicurato di una
perdita effettiva subita per inadempienza di un determinato debitore al pagamento dovuto alla scadenza
prevista di uno strumento di debito), sono rilevati alla voce 100. “Altre passività”.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le garanzie rilasciate sono valutate al maggiore tra l’importo
rilevato inizialmente, al netto dell’eventuale quota ammortizzata, e la stima dell’ ammontare richiesto per
adempiere a tali obbligazioni.
Gli effetti della valutazione, correlati all’eventuale deterioramento del sottostante, sono iscritti alla
medesima voce patrimoniale in contropartita della voce 130.d “Rettifiche/riprese di valore nette per
deterioramento di altre operazioni finanziarie” di conto economico.
CONTO ECONOMICO
Interessi attivi e passivi
Gli interessi attivi e passivi ed i proventi ed oneri assimilati sono relativi alle disponibilità liquide, agli
strumenti finanziaridetenuti per la negoziazione, valutati al fair value o disponibili per la vendita aventi
natura monetaria, alle attività finanziarie detenute fino alla scadenza, ai crediti, ai debiti e ai titoli in
circolazione.
Gli interessi attivi e passivi sono rilevati nel conto economico per tutti gli strumenti valutati secondo il
criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Gli interessi comprendono anche il saldo netto, positivo o negativo, dei differenziali e dei margini relativi a
contratti derivati finanziari:
•
•
•
di copertura di attività e passività che generano interessi;
classificati nel portafoglio di negoziazione ma gestionalmente collegati ad attività/passività
valutate al fair value (fair value option);
connessi gestionalmente con attività/passività classificate nel portafoglio di negoziazione e che
prevedono la liquidazione di differenziali o di margini su più scadenze.
Commissioni
Le commissioni sono iscritte in base al criterio della competenza.
In particolare, le commissioni di negoziazione derivanti dall’operatività in titoli sono rilevate al momento
della prestazione del servizio. Le commissioni di gestione del portafoglio, di consulenza e di gestione sui
fondi comuni di investimento sono riconosciute in base alla durata del servizio.
Sono escluse le commissioni considerate nel costo ammortizzato ai fini della determinazione del tasso di
interesse effettivo, che sono rilevate tra gli interessi.
Dividendi
I dividendi sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
192
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
Definizioni rilevanti a fini IAS/IFRS
Si illustrano, qui di seguito, i principali concetti introdotti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre
a quelli già trattati nei capitoli precedenti.
Costo ammortizzato
Il costo ammortizzato di un’attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al
momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito
dall’ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi
differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una
riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).
Il criterio dell’interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di
un’attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i
pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto
dell’attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un
contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le
commissioni iniziali ricevute per l’erogazione o l’acquisto di un’attività finanziaria che non sia classificata
come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle
condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale,
per il perfezionamento dell’operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i
dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori, e operatori, i contributi
prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi
di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.
Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie
Ad ogni data di riferimento del bilancio si procede a determinare se vi è qualche obiettiva evidenza che
un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore.
Un’attività o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di valore e le perdite per riduzione di
valore sono contabilizzate se, e soltanto se, vi è l’obiettiva evidenza di una riduzione di valore in seguito a
uno o più eventi che si sono verificati dopo la rilevazione iniziale dell’attività e tale evento di perdita ha un
impatto sui futuri flussi finanziari dell’attività che può essere stimato attendibilmente.
La riduzione di valore può anche essere causata non da un singolo evento separato ma dall’effetto
combinato di diversi eventi.
Le perdite attese come risultato di eventi futuri, indipendentemente dalla loro probabilità di verificarsi, non
sono rilevate.
193
L’obiettiva evidenza che un’attività finanziaria o un gruppo di attività finanziarie ha subito una riduzione di
valore include dati rilevabili che giungono all’attenzione in merito ai seguenti eventi:
•
•
•
•
•
•
significative difficoltà finanziarie dell’emittente o del debitore;
violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del
capitale;
concessione al beneficiario di un’agevolazione che la banca ha preso in considerazione
prevalentemente per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà finanziaria dello stesso e
che altrimenti non avrebbe concesso;
ragionevole probabilità che il beneficiario dichiari fallimento o altre procedure di ristrutturazione
finanziaria;
scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà finanziarie. Tuttavia,
la scomparsa di un mercato attivo dovuta al fatto che gli strumenti finanziari della società non
sono più pubblicamente negoziati non è evidenza di una riduzione di valore;
dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri flussi finanziari
stimati per un gruppo di attività finanziarie sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle
attività, sebbene la diminuzione non può essere ancora identificata con le singole attività
finanziarie nel gruppo, ivi inclusi:
o
cambiamenti sfavorevoli nello stato dei pagamenti dei beneficiari nel gruppo; oppure
o
condizioni economiche locali o nazionali che sono correlate alle inadempienze relative
alle attività all’interno del gruppo.
L’obiettiva evidenza di riduzione di valore per un investimento in uno strumento rappresentativo di
capitale include informazioni circa importanti cambiamenti con un effetto avverso che si sono verificati
nell’ambiente tecnologico, di mercato, economico o legale in cui l’emittente opera, e indica che il costo
dell’investimento può non essere recuperato. Una diminuzione significativa o prolungata di fair value di un
investimento in uno strumento rappresentativo di capitale al di sotto del suo costo è inoltre un’evidenza
obiettiva di riduzione di valore.
Se sussistono evidenze obiettive che si è incorsi in una perdita per riduzione di valore su crediti o su
attività finanziarie detenute sino alla scadenza (iscritti al costo ammortizzato), l’importo della perdita viene
misurato come la differenza tra il valore contabile dell’attività ed il valore attuale dei futuri flussi finanziari
stimati (escludendo perdite di credito future che non si sono ancora manifestate) attualizzati al tasso di
interesse effettivo originale dell’attività finanziaria. L’importo della perdita viene rilevato alla voce 130. di
conto economico tra le “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento” ed il valore contabile
dell’attività viene ridotto.
Se le condizioni di un finanziamento, credito o attività finanziaria detenuta sino alla scadenza sono
rinegoziate o diversamente modificate a causa delle difficoltà finanziarie del debitore, una riduzione di
valore è misurata utilizzando il tasso originario di interesse effettivo prima della modifica delle condizioni. I
flussi finanziari relativi ai crediti a breve termine non sono attualizzati se l’effetto dell’attualizzazione è
irrilevante. Se un credito o un’attività finanziaria detenuta sino alla scadenza ha un tasso di interesse
variabile, il tasso di attualizzazione per valutare eventuali perdite per riduzione di valore è il tasso corrente
di interesse effettivo alla data determinato secondo contratto.
Il calcolo del valore attuale dei futuri flussi finanziari stimati di un’attività finanziaria con pegno riflette i
flussi finanziari che possono risultare dal pignoramento meno i costi per l’ottenimento e la vendita del
pegno.
Una diminuzione di fair value dell’attività finanziaria al di sotto del suo costo o costo ammortizzato non è
tuttavia necessariamente indicazione di riduzione di valore (per esempio, una diminuzione di fair value di
un investimento in uno strumento di debito che risulti da un aumento nel tasso di interesse privo di
rischio).
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
194
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
L’evidenza obiettiva della riduzione di valore viene dapprima valutata individualmente, se però viene
determinato che non esiste alcuna evidenza obiettiva di riduzione di valore individuale, allora tale attività
viene inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche similari di rischio di credito e valutata
collettivamente.
Gli approcci fondati su una formula o su metodi statistici possono essere utilizzati per determinare le
perdite per riduzione di valore di un gruppo di attività finanziarie. Eventuali modelli utilizzati incorporano
l’effetto del valore temporale del denaro, considerano i flussi finanziari per tutta la vita residua di
un’attività (non soltanto l’anno successivo) e non danno origine a una perdita per riduzione di valore al
momento della rilevazione iniziale di un’attività finanziaria. Essi tengono altresì conto dell’esistenza di
perdite già sostenute ma non ancora manifeste nel gruppo di attività finanziarie alla data di valutazione,
sulla base di esperienze storiche di perdite per attività con caratteristiche di rischio di credito simili a
quelle del gruppo considerato.
Il processo per la stima della riduzione di valore considera tutte le esposizioni di credito, non soltanto
quelle di bassa qualità di credito, che riflettono un serio deterioramento delle posizioni.
Riprese di valore
Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della perdita per riduzione di valore diminuisce e la
diminuzione può essere oggettivamente collegata a un evento che si è verificato dopo che la riduzione di
valore è stata rilevata (quale un miglioramento nella solvibilità finanziaria del debitore), la perdita per
riduzione di valore rilevata precedentemente è stornata. L’importo dello storno viene rilevato nel conto
economico alla voce 130. “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento”, salvo quanto precisato
per i titoli azionari classificati tra le attività finanziarie disponibili per la vendita (si veda cap. 2).
Il ripristino di valore non determina, alla data in cui il valore originario dell’attività finanziaria è ripristinato,
un valore contabile superiore al costo ammortizzato che si sarebbe avuto alla stessa data nel caso in cui
la perdita per riduzione di valore non fosse stata rilevata.
195
A.3 – Informativa sul fair value
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo al quale un’attività potrebbe essere scambiata, o una passività
estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti.
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere
inferiore all’importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il
pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni
ufficiali del mercato più vantaggioso al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente
e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di
determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di
mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un
mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per
le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le
parti che lo compongono.
Qualora le quotazioni di mercato non risultino disponibili, il Gruppo ricorre a modelli valutativi (Mark to
Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione
includono tecniche basate sull’attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima delle volatilità e sono
oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena e
costante consistenza.
Dette metodologie utilizzano input basati sui prezzi formatisi in transazioni recenti nello strumento oggetto
di valutazione e/o prezzi/quotazioni di strumenti aventi caratteristiche analoghe in termini di profilo di
rischio.
Questi prezzi/quotazioni risultano, infatti, rilevanti al fine di determinare i parametri significativi, in termini
di rischio credito, rischio liquidità e rischio prezzo, dello strumento oggetto di valutazione.
Il riferimento a tali parametri “di mercato” consente di limitare la discrezionalità nella valutazione,
garantendo al contempo la verificabilità del risultante fair value.
Qualora, per uno o più fattori di rischio, non risulti possibile riferirsi a dati di mercato i modelli valutativi
impiegati utilizzano come input delle stime basate su dati storici.
A ulteriore garanzia dell’oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in
essere:
•
•
processi di verifica indipendente del prezzo (Independent Price Verification o IPV);
rettifiche di valore di vigilanza (Fair Value Adjustment o FVA).
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi delle posizioni di negoziazione siano
mensilmente verificati da unità di Risk Management indipendenti dalle unità che assumono l’esposizione
al rischio.
Tale verifica prevede la comparazione e l’adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti
da partecipanti al mercato indipendenti.
Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento
i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più
rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
196
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
Detta valutazione include: l’eventuale “eseguibilità” della transazione al prezzo osservato, il numero di
contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti
differenti, il processo seguito dall’inforprovider per ottenere il dato.
Il processo di verifica indipendente del prezzo è integrato dal calcolo di ulteriori rettifiche di valore di
vigilanza (Fair Value Adjustment), riconosciute anche a fini contabili per tenere conto dei rischi connessi
sia alla scarsa liquidità delle posizioni sia ai modelli valutativi utilizzati.
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli
Con il Regolamento n. 1004 del 15 ottobre 2008 la Commissione Europea ha recepito le modifiche allo
IAS 39 ed all’IFRS 7 “Riclassificazione delle attività finanziarie” approvate dallo IASB. Tali modifiche, alla
data di recepimento applicabili retroattivamente a partire dal 1 luglio 2008, permettono, successivamente
all’iscrizione iniziale, la riclassificazione di determinate attività finanziarie fuori dai portafogli “detenute per
la negoziazione” e “disponibili per la vendita”.
In particolare, possono essere riclassificate:
•
•
quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione o disponibili per la vendita che avrebbero
soddisfatto la definizione prevista dai principi contabili internazionali per il portafoglio crediti (se
tali attività non fossero state classificate rispettivamente come detenute per la negoziazione o
disponibili per la vendita alla rilevazione iniziale) se l’entità ha l’intenzione e la capacità di
possederle nel prevedibile futuro o fino a scadenza;
”solo in rare circostanze” quelle attività finanziarie detenute per la negoziazione che al momento
della loro iscrizione non soddisfacevano la definizione di crediti.
Nelle tabelle seguenti sono riportati, suddivisi in base alle tipologie di strumenti finanziari ed ai portafogli
interessati, il valore di bilancio ed il fair value al 31 dicembre 2009 delle attività oggetto di riclassificazione
nel secondo semestre 2008 e nel primo semestre 2009. Sono inoltre riportate le componenti reddituali
relative a tali attività, sia quelle che si sarebbero registrate se il trasferimento non fosse stato effettuato
che quelle effettivamente registrate, nel conto economico o nel patrimonio netto.
Tali componenti reddituali, al lordo delle imposte, sono ulteriormente distinte tra quelle “valutative”,
comprensive di eventuali rettifiche di valore, e le “altre”, queste ultime comprensive degli interessi e degli
utili/perdite da cessione generati dalle attività trasferite.
L’effetto netto che si sarebbe quindi rilevato a conto economico nel 2009 se non si fosse proceduto alle
riclassificazioni sarebbe stato positivo per 1.574.604 migliaia di Euro, mentre quello effettivamente
rilevato è stato positivo per 580.550 migliaia di Euro.
197
(migliaia di €)
A.3.1.1 Attività finanziarie riclassificate: valore contabile, fair value ed effetti sulla redditività complessive
Tipologia
strumento
finanziario
(1)
Componenti
reddituali registrate
nell'esercizio
(ante imposte)
Componenti reddituali
in assenza del
trasferimento
(ante imposte)
Portafoglio
di
provenienza
(2)
Portafoglio
di
destinazione
(3)
18.554.347
17.235.622
1.053.649
520.449
(64.840)
651.195
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
117.784
117.784
474
(3.009)
1.054
(3.774)
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
195.811
190.440
(2.808)
6.253
-
7.000
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Crediti verso banche
7.377.433
7.406.792
534.940
97.528
-
129.093
10.094.293
8.772.714
542.693
382.177
311.084
310.921
(465)
13.782
-
13.596
457.942
436.971
(21.185)
23.718
-
21.964
A. Titoli di
debito
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Valore
contabile
al 31.12.2009
(4)
Fair Value
al
31.12.2009
(5)
Crediti verso banche
Valutative
(8)
Altre
(9)
(65.894)
483.316
Crediti verso clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(1)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
95
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
-
-
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
-
-
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Crediti verso banche
C. Finanziamenti
1.590.465
1.567.699
507
711.018
692.049
6.472
257
-
879.447
875.650
(5.965)
(258)
-
(5.805)
Crediti verso clientela
Crediti verso banche
(5.900)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Crediti verso clientela
D. Quote di
O.I.C.R.
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Altre
(7)
Crediti verso clientela
B. Titoli di
capitale
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la vendita
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Valutative
(6)
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Totale
20.144.812
18.803.321
1.054.156
520.448
(64.840)
645.390
Si precisa che i titoli di debito riclassificati nel portafoglio crediti verso clientela comprendono prodotti
strutturati di credito (diversi dai contratti derivati e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati)
per un valore di bilancio a fine esercizio di 7.412.829 migliaia di Euro.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
198
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
Inoltre, per le attività riclassificate nel primo semestre 2009, costituite prevalentemente da Obbligazioni
Bancarie Garantite (Covered Bonds e Pfandbriefe) ed in misura minore da obbligazioni garantite dal
settore pubblico, aventi complessivamente un valore di bilancio a fine esercizio di 7.743.979 migliaia di
Euro, la tabella seguente riporta le plus/minusvalenze, al lordo delle imposte, imputate rispettivamente nel
conto economico o nel patrimonio netto dell’esercizio 2009 e di quello precedente fino al momento del
trasferimento.
(migliaia di €)
A.3.1.2 Attività finanziarie riclassificate: effetti sulla redditività complessiva prima del trasferimento
Tipologia
strumento
finanziario
(1)
Portafoglio
di
provenienza
(2)
Portafoglio
di
destinazione
(3)
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Crediti verso banche
(18.106)
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Crediti verso clientela
40.553
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Crediti verso banche
-
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Crediti verso clientela
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
A. Titoli di
debito
B. Titoli di
capitale
C. Finanziamenti
2009
(4)
2008
(5)
2009
(6)
22.639
44.504
192
(718)
2008
(7)
-
(27.398)
X
X
X
X
45.368
X
X
(146)
X
X
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
X
X
-
-
-
-
-
-
(27.398)
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
-
-
X
X
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
-
-
X
X
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Crediti verso banche
-
-
X
X
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Crediti verso clientela
-
-
X
X
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Crediti verso banche
-
-
-
-
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Crediti verso clientela
-
-
-
-
-
-
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
D. Quote di
O.I.C.R
Totale
199
Plus/Minusvalenze
nel patrimonio netto
(ante imposte)
Plus/Minusvalenze
in conto economico
(ante imposte)
22.639
44.504
X
-
X
(27.398)
A.3.1.3. Trasferimento di attività finanziarie detenute per la negoziazione
Nel corso del secondo semestre 2008 e del primo semestre 2009 in applicazione della previsione dell’ art.
2 del citato Reg. CE 1004/2008 secondo il quale “l’attuale crisi finanziaria è considerata come una di tali
circostanze rare che possono giustificare l’ uso di questa possibilità [di riclassificazione] da parte delle
società”, il Gruppo ha proceduto a riclassificare attività finanziarie detenute per la negoziazione costituite
da prodotti strutturati di credito (non derivati) ed altri titoli di debito emessi da Stati, enti pubblici, imprese
ed istituzioni finanziarie ed Obbligazioni Bancarie Garantite (Covered Bonds e Pfandbriefe), diverse dai
contratti derivati e dagli strumenti finanziari contenenti derivati incorporati, per un valore di bilancio al 31
dicembre 2009 di 19.375.786 migliaia di Euro.
A.3.1.4. Tasso di interesse effettivo e flussi finanziari attesi dalle attività riclassificate
I flussi finanziari attesi fino alla scadenza alla data di riclassifica delle attività riclassificate nel corso del
2009 ammontavano complessivamente a 9.605.840 migliaia di Euro, con un tasso di interesse effettivo
medio implicito pari al 2,4%.
A.3.2 Gerarchia del fair value
Il principio IFRS 7 prevede la classificazione degli strumenti oggetto di valutazione al fair value in
funzione del grado di osservabilità degli input utilizzati per il pricing.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
•
•
•
Livello 1: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a prezzi di
quotazione osservati su mercati attivi;
Livello 2: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato in base a modelli
valutativi che utilizzano input osservabili sul mercato;
Livello 3: il fair value degli strumenti classificati in questo livello è determinato sulla base di modelli
valutativi che utilizzano prevalentemente input non osservabili sul mercato.
Le tabelle seguenti riportano pertanto la ripartizione dei portafogli di attività e passività finanziarie valutati
al fair value in base ai menzionati livelli e le variazioni annue intervenute rispettivamente nelle attività e
passività della specie classificate di livello 3.
(migliaia di €)
A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value
Consistenze al 31.12.2009
Attività/Passività finanziarie misurate
al fair value
1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per
la vendita
4. Derivati di copertura
Totale
1. Passività finanziarie detenute per
la negoziazione
2. Passività finanziarie valutate al fair value
3. Derivati di copertura
Totale
Consistenze al 31.12.2008
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
40.685.267
8.883.431
90.037.265
5.594.560
3.171.569
541.694
67.222.293
11.745.499
131.073.654
3.599.998
6.593.941
290.325
20.598.846
196.252
70.363.796
9.065.775
11.464.852
116.162.452
5.059.334
1.006
8.773.603
20.019.643
18.044
99.005.479
2.911.723
7.032.656
144.618.031
5.768.924
115
12.653.305
14.813.614
49.661
14.863.275
96.632.056
1.560.578
9.859.787
108.052.421
2.599.545
51.897
9.499
2.660.941
29.757.976
162.036
1.453.972
31.373.984
127.595.172
1.434.087
6.289.927
135.319.186
7.982.030
63.021
7.371
8.052.422
Tutti i tre livelli di fair value evidenziano una diminuzione dei valori in rimanenza nel 2009 rispetto all’anno
precedente, percentualmente più significativa per le attività e le passività di livello 3.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
200
>> Bilancio consolidato
Parte A – Politiche contabili
(migliaia di €)
A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3)
Movimenti del 2009
Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
valutate al
fair value
disponibili per
la vendita
di copertura
1. Esistenze iniziali
6.593.941
290.325
5.768.924
115
2. Aumenti
2.1 Acquisti
2.2 Profitti imputati a
2.2.1 Conto Economico
- di cui Plusvalenze
2.2.2 Patrimonio netto
2.3 Trasferimenti da altri livelli
2.4 Altre variazioni in aumento
3.072.974
1.423.079
821.987
821.987
146.623
X
294.992
532.916
451.787
30.623
5.001
5.001
3.540
X
113.981
302.182
2.275.373
1.342.699
135.431
34.322
1.471
101.109
185.824
611.419
1.006
668
338
3. Diminuzioni
3.1 Vendite
3.2 Rimborsi
3.3 Perdite imputate a:
3.3.1 Conto Economico
- di cui Minusvalenze
3.3.2 Patrimonio netto
3.4 Trasferimenti ad altri livelli
3.5 Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
6.495.346
1.266.551
3.075.195
1.012.916
1.012.916
644.696
X
832.205
308.479
3.171.569
200.418
87.882
76.395
14.716
14.716
12.825
X
1
21.424
541.694
2.984.963
1.338.149
225.720
592.880
494.349
376.150
98.531
241.876
586.338
5.059.334
115
30
85
85
85
1.006
(migliaia di €)
A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value (livello 3)
Movimenti del 2009
Passività finanziarie
detenute per la
valutate al
fair value
negoziazione
di copertura
1. Esistenze iniziali
7.982.030
63.021
7.371
2. Aumenti
2.1 Emissioni
2.2 Perdite imputate a:
2.2.1 Conto Economico
- di cui Minusvalenze
2.2.2 Patrimonio netto
2.3 Trasferimenti da altri livelli
2.4 Altre variazioni in aumento
2.043.906
102.472
977.654
977.654
56.706
X
328.453
635.327
1.341
116
116
116
X
1.225
10.266
93
9.565
608
3. Diminuzioni
3.1 Rimborsi
3.2 Riacquisti
3.3 Profitti imputati a:
3.3.1 Conto Economico
- di cui Plusvalenze
3.3.2 Patrimonio netto
3.4 Trasferimenti ad altri livelli
3.5 Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
7.426.391
4.543.999
279.951
1.069.726
1.069.726
726.546
X
1.438.752
93.963
2.599.545
12.465
12.465
X
51.897
8.138
542
1.362
1.362
6.234
9.499
I parametri non osservabili sui mercati utilizzati per la valutazione degli strumenti allocati al Livello 3
(già oggetto di aggiustamenti di FV ad apprezzare i limiti delle stime) si riferiscono a:
(i) la determinazione del livello di merito creditizio del debitore o degli underlying portfolios ove
riferiti ad esposizioni di tipo ABS;
(ii) le assunzioni (distribuzione dei flussi finanziari, sommatoria delle parti) contenute nei modelli
utilizzati a misurare gli investimenti Equity ed OICR;
(iii) i parametri di volatilità, di correlazione ed agli spread creditizi utilizzati a misurare alcune
tipologie di structured derivatives.
La sensitivity ad una variazione contemporanea dell'1% dei suddetti fattori di rischio è inferiore al 2%
del valore di bilancio delle posizioni allocate al Livello 3 e, principalmente, si riferisce/collega ai
parametri utilizzati a stimare il merito creditizio degli strumenti.
201
A.3.3 Informativa sul c.d. “day one profit/loss”
Il valore di iscrizione in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.
Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli al fair value rilevato a conto economico, il fair value
alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all’importo incassato o corrisposto.
Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione (si vedano cap. 1 e 14 della precedente Parte A2) e
degli strumenti valutati al fair value (si vedano cap. 5 e 15 della precedente Parte A2), l’eventuale
differenza rispetto all’importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza.
L’utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi precedentemente descritti di revisione di tali modelli e dei
relativi parametri e le rettifiche di valore a fronte del rischio modello assicurano che l’ammontare iscritto a
conto economico non rivenga dall’utilizzo di parametri valutativi non osservabili.
In particolare, la quantificazione delle rettifiche di valore a fronte del rischio modello garantisce che la
parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all’utilizzo di parametri di natura soggettiva
non sia rilevata a conto economico bensì a rettifica del valore di stato patrimoniale di tali strumenti.
L’iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere
di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno delle menzionate rettifiche.
Si segnala che il saldo delle rettifiche di valore a fronte del rischio modello si è modificato da 48.559
migliaia di Euro al 31 dicembre 2008 a 144.674 migliaia di Euro al 31 dicembre 2009.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
202
>> Bilancio consolidato
Nota integrativa consolidata
203
204
>> Bilancio consolidato
Nota integrativa consolidata
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale
consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato ........................................... 206
Attivo .......................................................................................................................................... 206
Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10 .............................................................. 206
Sezione 2 – Attività finanziarie detenute per la negoziazione – Voce 20 ............................... 206
Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value – Voce 30 ............................................. 209
Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40 ...................................... 210
Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50 ............................... 212
Sezione 6 – Crediti verso banche – Voce 60 ......................................................................... 213
Sezione 7 – Crediti verso la clientela – Voce 70 .................................................................... 215
Sezione 8 – Derivati di copertura – Voce 80 .......................................................................... 218
Sezione 9 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di
copertura generica – Voce 90............................................................................ 218
Sezione 10 – Le partecipazioni – Voce 100 ........................................................................... 219
Sezione 11 – Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 110 ................................... 224
Sezione 12 – Attività materiali – Voce 120 ............................................................................. 225
Sezione 13 – Attività immateriali – Voce 130 ......................................................................... 228
Sezione 14 – Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 140 dell’attivo
e voce 80 del passivo ...................................................................................... 241
Sezione 15 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate
– Voce 150 dell’Attivo e voce 90 del Passivo ......................................................................... 244
Sezione 16 – Altre attività – Voce 160 ................................................................................... 245
Passivo ...................................................................................................................................... 246
Sezione 1 – Debiti verso banche – Voce 10 .......................................................................... 246
Sezione 2 – Debiti verso clientela – Voce 20 ......................................................................... 247
Sezione 3 – Titoli in circolazione – Voce 30 ........................................................................... 249
Sezione 4 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40 ................................................ 250
Sezione 5 – Passività finanziarie valutate al fair value – Voce 50 ......................................... 251
Sezione 6 – Derivati di copertura – Voce 60 .......................................................................... 252
Sezione 7 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di
copertura generica – Voce 70............................................................................ 252
Sezione 8 – Passività fiscali – Voce 80 .................................................................................. 253
Sezione 9 – Passività associate ed attività in via di dismissione – Voce 90 .......................... 253
Sezione 10 – Altre passività – Voce 100 ................................................................................ 253
Sezione 11 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 110 ................................... 254
Sezione 12 – Fondi per rischi e oneri – Voce 120 ................................................................. 254
Sezione 13 – Riserve tecniche – Voce 130 ........................................................................... 257
Sezione 14 – Azioni rimborsabili – Voce 150 ......................................................................... 257
Sezione 15 – Patrimonio del gruppo – Voci 140, 170, 180, 190, 200 e 220 .......................... 257
Sezione 16 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 210 .................................................... 261
Altre informazioni ..................................................................................................................... 262
205
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale
consolidato
In applicazione del 1° aggiornamento del 18 novembre 2009 della circolare Banca d’Italia n.
262/2005, sono state modificate alcune tabelle e conseguentemente riclassificati gli importi relativi
all’esercizio 2008.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla Parte A) Politiche contabili.
Attivo
Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10
La voce 10 - Cassa e disponibilità liquide segna un decremento nella sottovoce a) Cassa (-794
milioni) e un forte aumento nella voce b) Depositi liberi presso banche centrali (5.128 milioni, di cui
5.000 attribuibili alla Capogruppo).
(migliaia di €)
1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione
Consistenze al
31.12.2009
a) Cassa
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale
4.007.990
7.978.807
11.986.797
31.12.2008
4.801.849
2.850.597
7.652.446
Sezione 2 – Attività finanziarie detenute per la negoziazione – Voce 20
Le Attività finanziarie detenute per la negoziazione riclassificate a seguito delle modifiche allo IAS 39
e all’IFRS 7 intervenute nell’ultimo semestre 2008 e nel primo semestre 2009 assommano a 19.376
milioni al 31 dicembre 2009. In particolare queste attività sono state riclassificate alle seguenti voci:
•
•
•
•
alle voce 40 Attività finanziarie disponibili per la vendita
alla voce 50 Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
alla voce 60 Crediti verso banche
alla voce 70 Crediti verso la clientela
118 milioni;
196 milioni;
8.088 milioni;
10.974 milioni
Le Attività finanziarie detenute per la negoziazione ammontano a 133.894 milioni, presentando una
contrazione di 70.996 milioni, pari al 34,7% rispetto al dato del 2008.
In termini medi1 i dati risultano rispettivamente di 166.299 milioni nel 2009, e di 189.451 milioni nel 2008.
Il rendimento medio di queste attività nel 2009 è dell’1,12% e si confronta con quello medio dell’anno
precedente di 2,40% con una differenza di 1,29 punti percentuali.
Si segnala che anche le Passività finanziarie di negoziazione presentano una dinamica in flessione,
passando dai 165.335 milioni di fine dicembre 2008 ai 114.045 milioni del 31 dicembre 2009.
In termini medi, i dati risultano rispettivamente 143.321 milioni nel 2009 e 127.165 milioni nel 2008.
Il costo medio è passato dall’1,02% nel 2008 allo 0,95% nel 2009, con una diminuzione di 0,07 punti
percentuali.
1
Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di
quella del dicembre 2008.
206
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
(milioni di €)
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Passività finanziarie detenute per la negoziazione
Differenza netta
133.894
(114.045)
19.849
204.890
(165.335)
39.555
Variazione
assoluta
%
(70.996)
51.290
(19.706)
-34,7%
-31,0%
-49,8%
La riduzione della voce 20 “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” di -70.996 milioni è
imputabile - come riportato nella tabella 2.2 Composizione per debitori/emittenti o nella tabella 2.3
Variazioni annue delle sole attività per cassa - per grandi comparti alle seguenti variazioni:
•
•
Attività per cassa per -25.544 milioni, passate da 84.352 milioni del 2008 ai 58.808 del 2009;
Strumenti derivati per -45.451 milioni passati dai 120.537 milioni nel 2008 ai 75.086 nel 2009
Nell’ambito delle attività per cassa la flessione di -25.544 milioni è da ascrivere:
in negativo:
• Ai titoli di debito per -22.939 milioni, anche per la riclassifica avvenuta nel primo semestre di
attività finanziarie;
• Ai finanziamenti per -4.448 milioni (di cui -4.930 milioni relativi a banche).
In positivo:
• Quote di OICR per +16 milioni;
• Titoli di capitale per +1.827 milioni.
Nell’ambito degli strumenti derivati la variazione negativa di -45.451 milioni è da ascrivere
sostanzialmente alle oscillazioni dei valori di mercato (es. tassi, cambi, equity ecc.) registratesi
principalmente nel secondo trimestre del 2009.
In dettaglio le variazioni sono riferite a:
•
•
Banche per -38.464 milioni;
Clientela per -6.987 milioni.
(migliaia di €)
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Consistenze al
31.12.2009
Voci/Valori
Consistenze al
31.12.2008
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
27.690.423
124.338
27.566.085
6.498.170
2.291.463
523
523
36.480.579
11.615.324
685.853
10.929.471
128.047
88.204
9.397.425
9.324.465
72.960
21.229.000
870.533
51
870.482
28.732
197.467
1.478
1.478
1.098.210
53.955.711
928.681
53.027.030
4.552.509
1.665.607
6.720
6.720
60.180.547
8.722.490
270.650
8.451.840
262.336
857.666
13.839.234
12.359.896
1.479.338
23.681.726
436.773
34
436.739
13.554
38.291
1.357
1.357
489.975
3.898.930
3.895.869
65.535.644
65.286.122
1.122.336
1.105.661
7.041.746
6.995.913
92.372.159
92.344.529
1.947.520
1.934.655
3.061
305.758
305.758
230.331
19.191
3.272.621
3.259.994
4.228
12.447
951.023
949.151
64
45.769
-
601
27.029
15.019.769
14.978.505
12.865
4.156.446
4.156.411
4.204.688
40.685.267
12.623
4
68.808.265
90.037.265
1.872
2.073.359
3.171.569
7.041.746
67.222.293
16.520
24.744
107.391.928
131.073.654
35
6.103.966
6.593.941
A) Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine attivi
4.2 Altri
Totale (A)
B) Strumenti derivati
1. Derivati finanziari
1.1 di negoziazione
1.2 connessi con la fair value
option
1.3 altri
2. Derivati creditizi
2.1 di negoziazione
2.2 connessi con la fair value
option
2.3 altri
Totale (B)
Totale (A+B)
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
133.894.101
204.889.888
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda
per ulteriori informazioni alla parte A) Politiche contabili – A3) Informativa sul fair value.
207
(migliaia di €)
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti
Consistenze al
Voci/Valori
31.12.2009
31.12.2008
Totale A
40.176.280
14.574.223
9.543.944
10.800.723
5.257.390
6.654.949
1.159.197
5.495.752
259.527
177.072
5.043.217
15.936
2.577.134
9.399.426
60.964
5.711.690
3.626.772
58.807.789
63.114.974
15.895.728
7.990.085
23.479.636
15.749.525
4.828.399
792.959
4.035.440
464.877
126.712
3.138.008
305.843
2.561.564
13.847.311
1.232.954
10.641.183
1.973.174
84.352.248
Totale B
Totale (A+B)
53.466.292
53.466.292
21.620.020
21.620.020
75.086.312
133.894.101
91.930.166
91.930.166
28.607.474
28.607.474
120.537.640
204.889.888
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
B. Strumenti derivati
a) Banche
- fair value
b) Clientela
- fair value
(migliaia di €)
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione : variazioni annue
Movimenti del 2009
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Variazioni positive di fair value
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Trasferimenti ad altri portafogli
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Titoli di
debito
Titoli di
capitale
Quote di
O.I.C.R
Finanziamenti
Totale
63.114.974
4.828.399
2.561.564
13.847.311
84.352.248
259.053.195
254.508.237
3.104.745
1.440.213
29.443.750
27.106.389
1.985.425
351.936
1.523.587
309.713
365.443
848.431
443.994.199
443.036.401
206.769
751.029
734.014.731
724.960.740
5.662.382
3.391.609
281.991.889
259.902.675
9.723.393
749.543
9.436.854
2.179.424
40.176.280
27.617.200
27.256.480
46.113
46.179
268.428
6.654.949
1.508.017
1.434.807
21.044
8.353
43.813
2.577.134
448.442.084
1.286.438
445.920.114
322.103
913.429
9.399.426
759.559.190
289.880.400
455.710.664
1.126.178
9.436.854
3.405.094
58.807.789
Si precisa che l’importo esposto in voce C.4 “trasferimenti ad altri portafogli” riporta il valore di bilancio alla data di riclassifica delle attività finanziarie
trasferite nei portafogli “Crediti” e “Attività finanziarie disponibili per la vendita”.
Le altre variazioni in aumento delle quote di OICR sono rappresentate dagli effetti prodotti dall’ingresso di società oggetto di primo consolidamento nel
2009. Parimenti le altre variazioni in aumento e in diminuzione dei titoli di debito includono significativi effetti della stessa natura.
208
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value – Voce 30
Al 31 dicembre 2009 le Attività finanziarie valutate al fair value hanno presentato una leggera flessione
(-616 milioni) passando da 15.636 milioni del 31 dicembre 2008 a 15.020 milioni del 31 dicembre 2009.
La classificazione di investimenti al portafoglio in esame è operata al fine di ridurre i disallineamenti
contabili connessi all’utilizzo di strumenti misurati (con spostamenti di fair value) a conto economico al
fine di gestirne il profilo di rischio.
(migliaia di €)
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value : composizione merceologica
Consistenze al
Voci/Valori
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Strutturati
4.2 Altri
Totale
Costo
Consistenze al
Livello 1
31.12.2009
Livello 2
Livello 3
Livello 1
31.12.2008
Livello 2
Livello 3
8.394.984
22.066
8.372.918
18.068
470.379
8.883.431
8.990.950
3.067.522
3.067.522
14.494
2.512.544
37.502
2.475.042
5.594.560
5.230.127
442.530
319
442.211
33.726
44.118
21.320
21.320
541.694
761.268
11.395.623
14.490
11.381.133
3.372
346.490
14
14
11.745.499
11.533.425
534.967
26.269
508.698
17.539
199.375
2.848.117
51.064
2.797.053
3.599.998
3.839.160
165.804
18.390
147.414
41.854
50.636
32.031
32.031
290.325
299.253
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
15.019.685
15.635.822
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda
per ulteriori informazioni alla parte A) Politiche contabili – A3) Informativa sul fair value.
(migliaia di €)
3.2 Attività finanziarie valutate al fair value : composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
11.905.036
6.066.169
550.055
4.496.549
792.263
51.794
18.373
33.421
17
11
33.321
72
528.991
2.533.864
2.039.791
18.381
276.813
198.879
15.019.685
12.096.394
6.829.587
122.891
3.768.408
1.375.508
62.765
20.808
41.957
18
11
41.839
89
596.501
2.880.162
2.343.279
129.564
179.649
227.670
15.635.822
(migliaia di €)
3.3 Attività finanziarie valutate al fair value : variazioni annue
Titoli di
debito
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Variazioni positive di fair value
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
209
Movimenti del 2009
Titoli di
Quote di
capitale
O.I.C.R
Finanziamenti
Totale
12.096.394
62.765
596.501
2.880.162
15.635.822
4.734.420
4.124.815
216.168
393.437
60.798
58.052
2.743
3
262.837
194.218
56.838
11.781
156.890
106.950
6.191
43.749
5.214.945
4.484.035
281.940
448.970
4.925.778
2.830.380
1.739.508
144.619
211.271
11.905.036
71.769
67.765
3.833
8
163
51.794
330.347
163.045
135.029
5.037
27.236
528.991
503.188
157.431
241.782
94.237
9.738
2.533.864
5.831.082
3.218.621
2.120.152
243.901
248.408
15.019.685
Sezione 4 – Attività finanziarie disponibili per la vendita – Voce 40
Le Attività finanziarie disponibili per la vendita sono pari a 34.724 milioni, in aumento del 21% sul
dato del 31 dicembre 2008. In particolare la sottovoce Titoli di debito, che concorre alla formazione del
totale per il 86% (77% nel 2008) è aumentata di +7.541 milioni, passando da 22.231 milioni iniziali a
29.772 milioni di rimanenze finali.
In termini medi2 i dati risultano rispettivamente di 31.127 milioni nel 2009, e di 32.545 milioni nel 2008.
Il rendimento medio di queste attività nel 2009 è del 2,15% e si confronta con quello medio dell’anno
precedente di 2,22% con una riduzione di 0,07 punti percentuali.
(migliaia di €)
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Consistenze al
31.12.2009
Consistenze al
31.12.2008
Voci/Valori
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 1
Livello 2
Livello 3
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
18.869.126
48.655
18.820.471
1.404.392
1.404.392
325.328
20.598.846
8.394.258
3.427
8.390.831
207.508
207.508
368.814
95.195
9.065.775
2.508.679
419.407
2.089.272
1.609.292
732.731
876.561
941.363
5.059.334
18.006.907
278.662
17.728.245
1.797.372
1.797.372
215.364
20.019.643
1.429.345
1.429.345
467.918
467.918
912.749
101.711
2.911.723
2.795.069
487.601
2.307.468
2.727.199
886.194
1.841.005
246.656
5.768.924
2.2 Valutati al costo
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
34.723.955
28.700.290
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda
per ulteriori informazioni alla parte A) Politiche contabili – A3) Informativa sul fair value.
La voce comprende attività finanziarie riclassificate per un valore di bilancio al 31 dicembre 2009 di 118 milioni.
(migliaia di €)
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti
Voci/Valori
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazione
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
29.772.063
21.499.145
420.785
4.404.493
3.447.640
3.221.192
612.035
2.609.157
889.173
544.992
1.167.814
7.178
1.635.505
95.195
60.253
34.942
34.723.955
22.231.321
12.949.768
445.534
4.584.395
4.251.624
4.992.489
941.368
4.051.121
941.887
1.035.707
2.019.513
54.014
1.374.769
101.711
60.870
40.841
28.700.290
I titoli di capitale emessi da soggetti classificati a sofferenza o ad incaglio sono di importo non significativo.
2
Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di
quella del dicembre 2008.
210
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
(migliaia di €)
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: oggetto di copertura specifica
Consistenze al
Voci/Valori
1. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di prezzo
c) rischio di cambio
d) rischio di credito
e) più rischi
2. Attività finanziarie oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di tasso di cambio
c) altro
Totale
31.12.2009
31.12.2008
8.230.831
8.230.824
7
-
5.203.425
5.201.368
1.549
508
484.249
146.019
338.230
8.715.080
180.144
180.144
5.383.569
L’illustrazione dei criteri di determinazione del fair value è riportata sulla Parte A – Politiche contabili, a cui si rimanda.
(migliaia di €)
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
Titoli di
debito
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B1. Acquisti
B2. Variazioni positive di fair value
B3. Riprese di valore
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
B4. Trasferimenti da altri portafogli
B5. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C1. Vendite
C2. Rimborsi
C3. Variazioni negative di fair value
C4. Svalutazioni da deterioramento
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
C5.Trasferimento ad altri portafogli
C6. Altre variazioni
D. Rimanenze finali
22.231.321
54.275.284
48.946.516
1.105.914
13.003
13.003
133.720
4.076.131
46.734.542
1.375.062
41.090.069
360.285
58.779
58.779
195.422
3.654.925
29.772.063
Movimenti del 2009
Titoli di
Quote di
capitale
O.I.C.R
4.992.489
1.054.851
564.137
212.999
337
X
337
277.378
2.826.148
1.101.719
131.613
183.521
322.125
322.125
1.087.170
3.221.192
1.374.769
2.164.823
1.091.668
60.594
7.724
7.724
1.004.837
1.904.087
1.616.526
1.992
14.546
253.180
253.180
17.843
1.635.505
Finanziamenti
Totale
101.711
5.035
5.000
35
11.551
5.000
5.334
1.163
54
95.195
28.700.290
57.499.993
50.607.321
1.379.542
21.064
20.727
337
133.720
5.358.346
51.476.328
4.098.307
41.229.008
559.515
634.084
634.084
195.422
4.759.992
34.723.955
L’importo indicato alla voce B.4 “Trasferimenti da altri portafogli” comprende anche la riclassifica delle attività finanziarie detenute per la negoziazione.
L’importo esposto in voce C.5 “Trasferimenti ad altri portafogli” comprende anche la riclassifica delle attività finanziarie trasferite nei portafogli “Crediti”.
Le altre variazioni in diminuzione dei titoli di capitale e quelle in aumento delle quote di OICR sono per la maggior parte dovute alla riclassifica di fondi di
private equity.
211
Sezione 5 – Attività finanziarie detenute sino alla scadenza – Voce 50
Le Attività finanziarie detenute sino alla scadenza sono passate da 16.882 milioni del 2008 a 10.662
milioni del 2009 con una diminuzione di 6.220 milioni, di cui 2.625 milioni per il rimborso per fine prestito
di titoli di debito detenuti da UniCredit S.p.A.
(migliaia di €)
5.1 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione merceologica
1. Titoli di debito
- strutturati
- altri
2. Finanziamenti
Consistenze al
31.12.2009
Fair value
Consistenze al
31.12.2008
Fair value
Valore di
bilancio
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Valore di
bilancio
Livello 1
Livello 2
Livello 3
10.662.472
10.662.472
-
7.462.241
7.462.241
-
2.972.934
2.972.934
-
369.236
369.236
-
16.882.450
16.882.450
-
7.815.797
7.815.797
-
6.328.555
6.328.555
-
2.653.014
2.653.014
-
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
10.804.411
16.797.366
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda
per ulteriori informazioni alla parte A) Politiche contabili – A3) Informativa sul fair value.
La voce comprende attività finanziarie riclassificate per un valore di bilancio al 31 dicembre 2009 di 196 milioni.
(migliaia di €)
5.2 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza: debitori/emittenti
Consistenze al
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2009
31.12.2008
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
10.662.472
8.233.735
198.167
1.374.349
856.221
16.882.450
10.633.781
204.043
4.731.005
1.313.621
2. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri Enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
10.662.472
10.804.411
16.882.450
16.797.366
Totale
Totale fair value
(migliaia di €)
5.3 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza oggetto di copertura specifica
Consistenze al
Tipologia operazioni/Valori
31.12.2009
1. Titoli di debito
2. Finanziamenti
Totale
-
57.327
57.327
(migliaia di €)
5.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza : variazioni annue
Titoli di debito
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B1. Acquisti
B2. Riprese di valore
B3. Trasferimenti da altri portafogli
B4. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C1. Vendite
C2. Rimborsi
C3. Rettifiche di valore
C4. Trasferimenti ad altri portafogli
C5. Altre variazioni
D. Rimanenze finali
31.12.2008
16.882.450
4.941.437
4.396.484
1.573
543.380
11.161.415
201.805
10.369.929
10.867
17.466
561.348
10.662.472
Movimenti del 2009
Finanziamenti
-
Totale
16.882.450
4.941.437
4.396.484
1.573
543.380
11.161.415
201.805
10.369.929
10.867
17.466
561.348
10.662.472
212
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
Sezione 6 – Crediti verso banche – Voce 60
Al 31 dicembre 2009 i Crediti verso banche includono attività finanziarie riclassificate a seguito delle
modifiche allo IAS 39 e all’IFRS7 intervenute nell’ottobre del 2008 per un valore di bilancio al 31 dicembre
2009 di 8.399 milioni, costituiti per la quasi totalità da altri titoli di debito, incluse Obbligazioni Bancarie
Garantite (Covered Bonds e Pfandbriefe).
Queste attività sono state riclassificate dalla voce 20 “Attività finanziarie di negoziazione” (di cui 7.377
milioni di titoli di debito e 711 milioni di finanziamenti) e dalla voce 40 “Attività disponibili per la vendita”
per 311 milioni che riguardano titoli di debito.
I “Crediti verso banche” ammontano a 78.269 milioni, presentando una contrazione di 2.558 milioni.
In termini medi3 i dati dei crediti verso banche risultano rispettivamente di 88.211 milioni nel 2009, e di
107.446 milioni nel 2008.
Il rendimento medio di questi impieghi è passato dal 7,20% nel 2008 all’1,78% del 2009, con una
riduzione di 5,42 punti percentuali.
Si segnala che anche i “Debiti verso banche” presentano una dinamica in flessione, passando dai
177.677 milioni di fine dicembre 2008 ai 106.800 del 31 dicembre 2009.
In termini medi, i dati dei debiti verso banche risultano rispettivamente 143.191 milioni nel 2009 e
176.336 milioni nel 2008.
Il costo medio di questa provvista è passato da 5,35% nel 2008 a 1,55% del 2009, con una riduzione di
3,80 punti percentuali.
(milioni di €)
Crediti e debiti verso banche
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
Crediti verso banche
Debiti verso banche
Differenza (saldo passivo)
78.269
(106.800)
(28.531)
80.827
(177.677)
(96.850)
Variazione
Assoluta
(2.558)
70.877
68.319
%
-3,2%
-39,9%
-70,5%
La posizione interbancaria netta (saldo passivo) è risultata pari a -28.531 milioni al 31 dicembre 2009
ridottasi in misura considerevole da inizio anno per 68.319 milioni, grazie anche all’azione di
disinvestimento sui portafogli finanziari e per la riduzione dei crediti verso la clientela.
La riduzione della voce “Crediti verso banche” di 2.558 milioni è imputabile:
•
•
ad una variazione negativa dei crediti verso banche centrali per 6.133 milioni (di cui 4.575 nella
sottovoce Riserva obbligatoria);
ad una variazione positiva nei crediti verso banche di 3.576 milioni, da attribuire anche alle
attività finanziarie riclassificate.
3
Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di
quella del dicembre 2008. In particolare i crediti verso banche comprendono le rettifiche di valore complessive.
213
(migliaia di €)
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
Consistenze al
Tipologia operazioni/Valori
A. Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
3. Pronti contro termine attivi
4. Altri
B. Crediti verso banche
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Altri finanziamenti
3.1 Pronti contro termine
3.2 Leasing finanziario
3.3 Altri
4. Titoli di debito
4.1 Titoli strutturati
4.2 Altri titoli di debito
Totale (valore di bilancio)
Totale (fair value )
31.12.2009
31.12.2008
14.911.464
297.318
13.033.177
464.208
1.116.761
63.357.973
16.754.153
9.927.313
24.180.803
14.989.550
2.524
9.188.729
12.495.704
12.495.704
78.269.437
78.385.338
21.044.846
257.122
17.608.180
2.702.557
476.987
59.782.106
15.749.139
13.801.674
23.531.560
10.854.627
4.998
12.671.935
6.699.733
480
6.699.253
80.826.952
80.868.130
(migliaia di €)
6.2 Crediti verso banche: oggetto di copertura specifica
Consistenze al
Tipologia operazioni/Valori
1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) rischio di credito
d) più rischi
2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) tasso di interesse
b) tasso di cambio
c) altro
Totale
31.12.2009
31.12.2008
757
757
73.713
67.938
5.306
469
70.914
61.829
9.085
71.671
104.390
93.906
10.484
178.103
(migliaia di €)
6.3 Leasing finanziario
Informazioni da parte del locatore
Crediti per locazione finanziaria:
Fino a 12 mesi
Da 1 a 5 anni
Oltre 5 anni
Valore totale dell'investimento lordo/netto
di cui:
- Valori residui non garantiti spettanti al locatore
Meno: utili finanziari differiti
Valore attuale dei crediti per pagamenti minimi dovuti
(investimento netto nel leasing)
Consistenze al 31.12.2009
Valore attuale dei
pagamenti
Pagamenti
minimi
minimi
Consistenze al 31.12.2008
Valore attuale dei
Pagamenti
pagamenti
minimi
minimi
1.553
5.452
402
1.157
1.103
264
2.493
4.581
1.330
2.236
3.588
1.221
7.407
2.524
8.404
7.045
830
(4.883)
825
X
954
(784)
948
X
2.524
2.524
7.620
7.045
214
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
Sezione 7 – Crediti verso la clientela – Voce 70
Al 31 dicembre 2009 i Crediti verso la clientela includono attività finanziarie riclassificate a seguito delle
modifiche allo IAS 39 e all’IFRS7 intervenute nell’ottobre del 2008 per un valore di bilancio al 31 dicembre
2009 di 11.432 milioni, costituiti da prodotti strutturati di credito (Asset Backed Securities), non derivati, e
da obbligazioni emesse da Stati, enti pubblici, imprese ed istituzioni finanziarie.
Queste attività sono state riclassificate dalla voce 20 “Attività finanziarie di negoziazione” per 10.974
milioni (di cui 10.094 titoli di debito e 880 finanziamenti) e dalla voce 40. “Attività disponibili per la vendita”
per 458 milioni (costituiti da titoli di debito).
I Crediti verso la clientela ammontano a 564.986 milioni, presentando una contrazione di 47.494 milioni
pari al 7,8% rispetto all’esercizio precedente.
In termini medi4 i dati risultano rispettivamente di 616.539 milioni nel 2009, e di 637.541 milioni nel 2008.
Il rendimento medio di questa forma tecnica è passato dal 6,05% nel 2008 al 4,35% nel 2009, con una
riduzione di 1,72 punti percentuali.
La riduzione di 47.494 milioni – come si può rilevare nella tabella seguente e nella tabella 7.2
composizione per debitori/emittenti – riviene principalmente dai finanziamenti verso altri soggetti imprese non finanziarie, passate da 355.506 milioni (di cui 13.394 milioni deteriorate) di fine dicembre
2008 ai 312.143 milioni (di cui 22.639 milioni deteriorate) di fine dicembre 2009.
La tabella che segue riporta i dati assoluti dei crediti in bonis, dei crediti deteriorati, del totale crediti dei
due esercizi e le variazioni assolute sull’anno precedente.
(milioni di €)
Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Consistenze al 31.12.2009
Tipologia operazioni/Valori
1. Titoli di debito
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese finanziarie
Variazione
Bonis
Deteriorate
Totale
Bonis
Deteriorate
Totale
Bonis
Deteriorate
Totale
14,968
202
15,170
16,595
106
16,701
(1,627)
96
(1,531)
1,881
-
1,881
236
-
236
1,645
-
207
-
207
239
-
239
(32)
-
13,082
16,120
16,226
(3,240)
12,880
- imprese non finanziarie
Consistenze al 31.12.2008
202
106
1,645
(32)
96
(3,144)
1,182
7
1,189
3,591
-
3,591
(2,409)
7
(2,402)
11,256
191
11,447
11,222
-
11,222
34
191
225
195
158
11
169
37
(11)
26
- assicurazioni
195
- altri
247
4
251
1,149
95
1,244
(902)
(91)
(993)
(45,963)
2. Finanziamenti verso:
-
518,969
30,847
549,816
576,057
19,722
595,779
(57,088)
11,125
a) Governi
10,529
11
10,540
10,095
12
10,107
434
(1)
433
b) Altri Enti pubblici
14,387
111
14,498
11,551
119
11,670
2,836
(8)
2,828
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
494,053
30,725
524,778
554,411
19,591
574,002
(60,358)
11,134
(49,224)
289,504
22,639
312,143
342,112
13,394
355,506
(52,608)
9,245
(43,363)
39,860
935
40,795
27,376
33
27,409
12,484
902
13,386
1,942
36
1,978
1,030
451
1,481
912
(415)
497
162,747
7,115
169,862
183,893
5,713
189,606
(21,146)
1,402
(19,744)
533,937
31,049
564,986
592,652
19,828
612,480
(58,715)
11,221
(47,494)
4 Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di
quella del dicembre 2008. In particolare i crediti verso clienti comprendono le attività non correnti e i gruppi di attività in via di dismissione, le attività cedute
non cancellate, nonché le rettifiche di valore complessive.
215
La tabella successiva riporta, invece, l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale dei crediti complessivi
verso la clientela per forme tecniche.
(milioni di €)
Crediti verso clientela: incidenza del totale deteriorate sul totale crediti
Consistenze al 31.12.2009
Tipologia operazioni/Valori
Totale
Incidenza
deteriorate/totale
6.494
58.832
11,04%
13
15.962
0,08%
10.877
204.821
5,31%
Bonis
Deteriorate
Conti correnti
52.338
Pronti contro termine attivi
15.949
193.944
Mutui
Carte di credito, prestiti personali
e cessioni del quinto
Leasing finanziario
18.827
438
19.265
2,27%
30.807
2.906
33.713
8,62%
Factoring
Altre operazioni
8.587
190
8.777
2,16%
198.517
9.929
208.446
4,76%
14.968
202
15.170
1,33%
3.946
4
3.950
0,10%
11.022
198
11.220
1,76%
533.937
31.049
564.986
5,50%
Titoli di debito
Titoli strutturati
Altri titoli di debito
Totale
Nel rinviare alla relazione sulla gestione per una più dettagliata esposizione numerica o all’apposito
capitolo “La qualità del credito” contenuto nella Sezione E) Informazioni sui rischi, la tabella sopra
esposta evidenzia un’incidenza dei crediti deteriorati sul totale crediti del 5,50%.
(migliaia di €)
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
Consistenze al
31.12.2009
Tipologia operazioni/Valori
1. Conti correnti
2. Pronti contro termine attivi
3. Mutui
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
5. Leasing finanziario
6. Factoring
7. Altre operazioni
8. Titoli di debito
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
Totale (valore di bilancio)
Totale (fair value )
31.12.2008
Bonis
Deteriorate
Bonis
Deteriorate
52.337.846
15.949.212
193.943.047
18.826.947
30.807.378
8.587.291
198.516.726
14.968.410
3.946.322
11.022.088
533.936.857
545.159.619
6.494.393
13.330
10.876.194
438.051
2.906.489
190.343
9.928.502
201.856
3.682
198.174
31.049.158
31.049.158
63.794.080
9.717.136
202.380.440
20.353.806
32.672.060
4.344.106
242.796.164
16.594.536
400.267
16.194.269
592.652.328
596.082.731
5.213.826
7.512
6.689.505
522.626
1.455.463
120.172
5.712.454
106.527
11.221
95.306
19.828.085
19.828.085
L’incremento della voce 6. Factoring ( + 4.313 milioni), è dovuto per la quasi totalità a crediti per anticipi a cedenti, in applicazione delle nuove
disposizioni della Banca d’Italia per i bilanci degli intermediari finanziari (ex art. 107 del T.U.B.) e degli ulteriori chiarimenti ricevuti. Tali crediti a dicembre
2008 erano rappresentati alla voce 1. Conti correnti per 3.872 milioni.
La sottovoce 7. “Altre operazioni” comprende tra le voci significative:
• 24.754 milioni per finanziamenti a clientela ordinaria per anticipi;
• 27.316 milioni per operazioni in pool;
• 66.907 milioni per altre sovvenzioni non in conto corrente
Le sottovoci 7. “Altre operazioni” e 8.2 “Altri titoli di debito” comprendono rispettivamente 623 milioni e 421 milioni di attività derivanti dalle operazioni di
cartolarizzazione “Trevi Finance”, “Trevi Finance 2” e “Trevi Finance 3”, per le quali le attività sottostanti non sono state riprese in carico in quanto si tratta
di operazioni precedenti al 1° gennaio 2002. I titoli di cui alla sottovoce 8.2 sono inoltre parzialmente assistiti da garanzia costituita da un titolo di Stato
italiano per 170 milioni.
Le attività sottostanti a tali cartolarizzazioni sono costituite da crediti in sofferenza, il cui valore di bilancio al 31 dicembre 2009 è pari a 1.005 milioni a
fronte di un ammontare nominale di 4.578 milioni.
216
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
(migliaia di €)
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti
Tipologia operazioni/Valori
1. Titoli di debito
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
2. Finanziamenti verso
a) Governi
b) Altri Enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
Consistenze al 31.12.2009
Bonis
Deteriorate
Consistenze al 31.12.2008
Bonis
Deteriorate
14.968.410
1.880.475
207.463
12.880.472
1.181.531
11.256.383
195.493
247.065
518.968.447
10.528.424
14.387.283
494.052.740
289.503.426
39.860.374
1.942.022
162.746.918
533.936.857
16.594.536
235.828
238.693
16.120.015
3.590.569
11.221.761
158.322
1.149.363
576.057.792
10.095.176
11.550.777
554.411.839
342.112.697
27.375.966
1.030.394
183.892.782
592.652.328
Totale Bonis e Deteriorate
201.856
201.856
7.100
191.074
3.682
30.847.302
11.446
110.954
30.724.902
22.638.692
934.760
36.198
7.115.252
31.049.158
564.986.015
106.527
106.527
11.221
95.306
19.721.558
11.593
119.301
19.590.664
13.393.781
33.256
450.551
5.713.076
19.828.085
612.480.413
(migliaia di €)
7.3 Crediti verso clientela: oggetto di copertura specifica
Consistenze al
Tipologia operazioni/Valori
1. Crediti oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) rischio di credito
d) più rischi
2. Crediti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di tasso di cambio
c) altro
Totale
31.12.2009
31.12.2008
1.205.063
440.684
1.897
762.482
2.009.508
1.516.691
950
491.867
332.642
41.091
291.551
1.537.705
392.705
51
392.654
2.402.213
L’illustrazione dei criteri di determinazione del fair value è riportata sulla Parte A – Politiche contabili, a cui si rimanda.
Il Gruppo ha in essere coperture generiche dei flussi finanziari di crediti per complessivi 18.580 milioni di nominale.
(migliaia di €)
7.4 Leasing finanziario
Consistenze al 31.12.2009
Informazioni da parte del locatore
Consistenze al 31.12.2008
Valore attuale dei
Valore attuale dei
Pagamenti minimi pagamenti minimi Pagamenti minimi pagamenti minimi
Crediti per locazione finanziaria:
Fino a 12 mesi
Da 1 a 5 anni
Oltre 5 anni
Valore totale dell'investimento lordo/netto
di cui:
- Valori residui non garantiti spettanti al locatore
Meno: utili finanziari differiti
10.319.850
15.934.366
13.447.859
39.702.075
9.163.609
13.304.145
11.246.113
33.713.867
8.739.814
16.344.006
11.618.215
36.702.035
7.642.616
13.845.410
9.552.538
31.040.564
4.525.806
(5.988.208)
4.505.075
X
4.479.730
(5.661.471)
4.458.788
X
Valore attuale dei crediti per pagamenti minimi dovuti
(investimento netto nel leasing)
33.713.867
33.713.867
31.040.564
31.040.564
217
Sezione 8 – Derivati di copertura – Voce 80
(migliaia di €)
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
Consistenze al 31.12.2009
Fair Value
A. Derivati finanziari
1) Fair value
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale
Consistenze al 31.12.2008
Fair Value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Valore
nozionale
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Valore
nozionale
196.252
196.252
-
11.464.730
7.642.763
3.821.967
-
1.006
1.006
-
118.237.667
29.991.412
88.246.255
-
18.044
18.044
-
7.032.656
2.466.072
4.566.584
-
115
115
-
67.021.278
31.193.759
35.827.519
-
196.252
122
122
11.464.852
1.006
202.000
202.000
118.439.667
18.044
7.032.656
115
67.021.278
Totale Livello1, Livello 2 e Livello 3
11.662.110
7.050.815
(migliaia di €)
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura (valore di bilancio)
Consistenze al 31.12.2009
Fair Value
Specifica
Operazioni/Tipo di copertura
Flussi finanziari
Rischio di
tasso
Rischio di
cambio
Rischio di
credito
Rischio di
prezzo
2.122
23.930
X
122
X
-
X
X
26.052
X
X
-
X
122
X
X
-
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
465.045
X
X
X
Totale passività
1. Transazioni attese
2. Portafoglio di attività e passività
finanziarie
465.045
X
X
X
X
1. Attività finanziarie disponibili per
la vendita
2. Crediti
3. Attività finanziarie detenute sino
alla scadenza
4. Portafoglio
5. Altre operazioni
Totale attività
Generica
Specifica
Generica
Investim.
esteri
X
X
7.364
X
X
X
X
X
-
X
163.333
X
163.333
X
7.364
X
911.469
X
911.469
X
X
-
X
X
247.850
X
X
6.937.741
X
X
2.903.131
X
X
X
X
X
247.850
X
6.937.741
X
3
2.903.131
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Più rischi
-
Sezione 9 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di
copertura generica – Voce 90
(migliaia di €)
9.1 Adeguamento di valore dellle attività coperte: composizione per portafogli coperti
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
1. Adeguamento positivo
1.1 di specifici portafogli:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
1.2 complessivo
Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori
2.146.258
267.349
267.349
1.878.909
1.683.095
1.296.315
1.296.315
386.780
2. Adeguamento negativo
2.1 di specifici portafogli:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
2.2 complessivo
22.807
2.263
2.263
20.544
2.123.451
23.535
6.665
6.665
16.870
1.659.560
Totale
(migliaia di €)
9.2 Attività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse
Consistenze al
1. Crediti
2. Attività disponibili per la vendita
3. Portafoglio
Totale
31.12.2009
35.736.760
29.467.630
65.204.390
31.12.2008
12.884.055
12.489.449
25.373.504
218
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
Sezione 10 – Le partecipazioni – Voce 100
Le partecipazioni che a fine 2008 ammontavano a 4.003 milioni, a fine 2009 presentano un saldo pari a
3.866 milioni, con una riduzione di 137 milioni.
10.1 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio netto) e in società sottoposte
ad influenza notevole: informazioni sui rapporti partecipativi
DENOMINAZIONE
SEDE
TIPO DI
RAPPORTO
(1)
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
PARTECIPANTE
QUOTA %
DISPONIBILI
TA’ VOTI %
EFFETTIVI
(2)
IMPRESE VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO
1
AIRPLUS AIR TRAVEL CARD VERTRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
8
DINERS CLUB CEE HOLDING AG
33,33
2
ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJE DOBROVOLJNIM
ZAGABRIA
8
ZAGREBACKA BANKA DD
49,00
3
ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE OBVEZNIM
ZAGABRIA
8
ZAGREBACKA BANKA DD
49,00
4
AVIVA SPA
MILANO
8
UNICREDIT SPA
49,00
5
BANK FUR TIROL UND VORARLBERG AKTIENGESELLSCHAFT
INNSBRUCK
8
CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
37,53
41,70
9,85
4,93
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
6
BANQUE DE COMMERCE ET DE PLACEMENTS SA
GINEVRA
8
YAPI VE KREDI BANKASI AS
30,67
7
BKS BANK AG (EHEM.BANK FUR KARNTEN UND STEIERMARK
AG)
KLAGENFURT
8
CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
28,01
29,64
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
8,02
7,46
8
CA IMMOBILIEN ANLAGEN AKTIENGESELLSCHAFT
VIENNA
8
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
11,91
9
CAPITALIA ASSICURAZIONI S.P.A.
MILANO
8
UNICREDIT SPA
49,00
10
CENTRAL POLAND FUND LLC
DELAWARE
1
BANK PEKAO SA
53,19
11
CNP UNICREDIT VITA S.P.A.
MILANO
8
UNICREDIT SPA
38,80
12
COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A.
ROMA
8
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
49,00
13
CONSORZIO SE.TEL. SERVIZI TELEMATICI IN LIQUIDAZIONE
NAPOLI
8
QUERCIA SOFTWARE SPA
33,33
14
CREDITRAS ASSICURAZIONI SPA
MILANO
8
UNICREDIT SPA
50,00
15
CREDITRAS VITA SPA
MILANO
8
UNICREDIT SPA
50,00
16
DA VINCI S.R.L.
ROMA
8
FONDO SIGMA (5)
25,00
17
EUROPROGETTI & FINANZA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
ROMA
8
UNICREDIT MEDIOCREDITO CENTRALE S.P.A.
39,79
18
FIDIA SGR SPA
MILANO
8
UNICREDIT SPA
50,00
19
G.B.S. - GENERAL BROKER SERVICE S.P.A.
ROMA
8
UNICREDIT SPA
20,00
20
KRAJOWA IZBA ROZLICZENIOWA SA
VARSAVIA
8
BANK PEKAO SA
34,44
21
MALGARA FINANZIARIA SRL
TREVISO
8
UNICREDIT CORPORATE BANKING SPA
49,00
22
MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO SPA
MILANO
8
UNICREDIT SPA
23
MOLL HOLDING GESELLSCHAFT MBH
MONACO DI
BAVIERA
8
EK MITTELSTANDSFINANZIERUNGS AG
49,00
24
NOTARTREUHANDBANK AG
VIENNA
8
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
25,00
25
NUOVA TEATRO ELISEO S.P.A.
ROMA
8
UNICREDIT SPA
41,02
26
OAK RIDGE INVESTMENT LLC
WILMINGTON
8
PIONEER INSTITUTIONAL ASSET MANAGEMENT INC
49,00
27
OBERBANK AG
LINZ
8
CABO BETEILIGUNGSGESELLSCHAFT M.B.H.
32,54
4,19
1,65
8
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
18,51
29
OESTERREICHISCHE KONTROLLBANK AKTIENGESELLSCHAFT
VIENNA
8
CABET-HOLDING-AKTIENGESELLSCHAFT
24,75
SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT
8,26
219
8
(3)
29,14
VIENNA
VIENNA
(3)
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
OESTERREICHISCHE CLEARINGBANK AG
30
(3)
8,66
28
OSTERREICHISCHE HOTEL- UND TOURISMUSBANK
GESELLSCHAFT M.B.H.
(4)
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
16,14
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
50,00
(3)
31
DENOMINAZIONE
SEDE
PAYLIFE BANK GMBH
VIENNA
TIPO DI
RAPPORTO
(1)
8
RAPPORTO DI PARTECIPAZIONE
PARTECIPANTE
QUOTA %
EUROVENTURES-AUSTRIA-CA-MANAGEMENT
GESMBH
5,78
SCHOELLERBANK AKTIENGESELLSCHAFT
4,50
UNICREDIT BANK AUSTRIA AG
32
PIRELLI PEKAO REAL ESTATE SP. Z O.O.
33
13,58
VARSAVIA
8
BANK PEKAO SA
25,00
RAMIUS LLC (ora RCG HOLDINGS LLC)
NEW YORK
8
BA- ALPINE HOLDINGS, INC.
22,44
34
S.S.I.S. - SOCIETA SERVIZI INFORMATICI SAMMARINESE SPA
BORGO
MAGGIORE
8
BANCA AGRICOLA COMMERCIALE DELLA R.S.M. S.P.A.
50,00
35
SE.TE.SI. SERVIZI TELEMATICI SICILIANI S.P.A.
PALERMO
8
UNICREDIT SPA
40,49
36
SOCIETA' GESTIONE PER IL REALIZZO SPA IN LIQUIDAZIONE
ROMA
8
IRFIS - MEDIOCREDITO DELLA SICILIA S.P.A.
37
SVILUPPO GLOBALE GEIE
ROMA
UNICREDIT SPA
26,38
8
UNICREDIT SPA
25,00
38
TORRE SGR S.P.A.
ROMA
8
39
UNICREDIT (SUISSE) TRUST SA
LUGANO
1
UNICREDIT (SUISSE) BANK SA
100,00
40
UNICREDIT (U.K.) TRUST SERVICES LTD
LONDRA
1
UNICREDIT PRIVATE BANKING SPA
100,00
41
UNICREDIT AUDIT (IRELAND) LTD
DUBLINO
1
UNICREDIT AUDIT SOCIETA' CONSORTILE PER AZIONI
100,00
42
YAPI KREDI KORAY GAYRIMENKUL YATIRIM ORTAKLIGI AS
ISTANBUL
8
YAPI VE KREDI BANKASI AS
37,50
30,45
Note alla tabella 10.1 - Partecipazioni in società controllate in modo congiunto (valutate al patrimonio
netto) e in società sottoposte ad influenza notevole:
(1) Tipo di rapporto:
1= maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria;
2= influenza dominante nell'assemblea ordinaria;
3= accordi con altri soci;
4= altre forme di controllo;
5= direzione unitaria ex art.26 comma 1, del "decreto legislativo 87/92";
6= direzione unitaria ex art.26 comma 2, del "decreto legislativo 87/92";
7= controllo congiunto.
8= imprese collegate
(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto sono riportati solo laddove diversi dalla % di partecipazione al capitale
(3) Per CreditRas Assicurazioni e CreditRas Vita esistono patti parasociali che attribuiscono il “controllo” all’altro socio (Ras). Negli altri casi non c’è
condivisione, stabilita contrattualmente, del controllo sulla partecipata (per le decisioni finanziarie e gestionali strategiche relative all’attività, non è richiesto
il consenso unanime dei soci). Non si verificano pertanto le condizioni stabilite dallo IAS 31 par. 3 per la definizione di esistenza del controllo congiunto.
(4) Società controllate. Si rinvia alla tavola 10.2 per informazioni contabili.
(5) Società consolidata ai sensi del SIC.12
L’illustrazione dei sistemi e dei metodi di determinazione dell’area di consolidamento e delle motivazioni di cui una partecipata è sottoposta a controllo
congiunto o influenza notevole, è contenuta nella “Parte A – Politiche contabili Sezione 3 Area e metodi di consolidamento” alle quali si rinvia.
Le partecipazioni valutate al patrimonio netto che a fine del 2008 erano n. 39 società a fine dicembre
2009 risultano essere n. 42 società con un inserimento di 3 società. In dettaglio:
Società entrate
SEDE
AIRPLUS AIR TRAVEL CARD VERTRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H.
VIENNA
MOLL HOLDING GESELLSCHAFT MBH
MONACO DI BAVIERA
PAYLIFE BANK GMBH
VIENNA
RAMIUS LLC (ora RCG HOLDINGS LLC)
NEW YORK
TORRE SGR S.P.A.
ROMA
Società uscite
DENOMINAZIONE
SEDE
CARICESE SRL (ex CONSORZIO CARICESE)
BOLOGNA
RAMIUS FUND OF FUNDS GROUP LLC
NEW YORK
220
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
0,00
(3)
0,05
PIONEER INVESTMENT MANAGEMENT SOC. DI
GESTIONE DEL RISPARMIO PER AZ
DENOMINAZIONE
DISPONIBILI
TA’ VOTI %
EFFETTIVI
(2)
(4)
(4)
(4)
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
10.2 Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad influenza notevole:
informazioni contabili
DENOMINAZIONE
TOTALE
ATTIVO
RICAVI
TOTALI
UTILE
(PERDITA)
VALORE DI
BILANCIO
CONSOLIDATO
PATRIMONIO
NETTO
FAIR
VALUE
(2)
NOTE
A. Imprese valutate a Patrimonio netto
A.2 Sottoposte a influenza notevole
AIRPLUS AIR TRAVEL CARD
VERTRIEBSGESELLSCHAFT M.B.H.
ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJE
DOBROVOLJNIM
101.982
22.789
1.424
11.283
3.761
(3)
21.334
13.314
7.661
20.190
9.896
(3)
2.990
2.210
300
1.538
755
(3)
AVIVA SPA
8.019.824
391.997
75.793
817.382
402.869
BANK FUR TIROL UND VORARLBERG
AKTIENGESELLSCHAFT
8.484.000
179.500
49.695
600.677
305.887
BANQUE DE COMMERCE ET DE PLACEMENTS SA
1.529.097
63.393
8.278
91.676
11.496
BKS BANK AG (EHEM.BANK FUR KARNTEN UND
STEIERMARK AG)
6.095.100
171.855
32.362
568.410
210.436
212.586
CA IMMOBILIEN ANLAGEN AKTIENGESELLSCHAFT
4.080.634
-
(328.953)
1.442.568
171.840
82.113
104.516
-
(315)
10.726
5.257
(3)
14.057.374
5.025.901
25.823
444.126
233.164
(1)
..
ALLIANZ ZB D.O.O. DRUSTVO ZA UPRAVLJANJIE
OBVEZNIM
CAPITALIA ASSICURAZIONI S.P.A.
CNP UNICREDIT VITA S.P.A.
COMPAGNIA ITALPETROLI S.P.A.
CONSORZIO SE.TEL. SERVIZI TELEMATICI IN
LIQUIDAZIONE
CREDITRAS ASSICURAZIONI SPA
CREDITRAS VITA SPA
DA VINCI S.R.L.
EUROPROGETTI & FINANZA S.P.A. IN LIQUIDAZIONE
FIDIA SGR SPA
(1) (3)
(3)
-
-
-
(2)
14
5
288.434
45.641
13.559
39.217
19.609
(3)
18.067.260
495.227
39.716
562.187
281.094
(3)
129.322
6.163
(23.965)
7.684
1.921
10.034
3.395
(1.031)
4.661
1.854
3.162
510
(539)
6.323
10.102
68
1.512
303
KRAJOWA IZBA ROZLICZENIOWA SA
27.103
25.340
5.872
22.379
7.713
NOTARTREUHANDBANK AG
(3)
..
9.917
MOLL HOLDING GESELLSCHAFT MBH
(1) (3)
-
20.378
MEDIOBANCA BANCA DI CREDITO FINANZIARIO SPA
225.806
109
G.B.S. - GENERAL BROKER SERVICE S.P.A.
MALGARA FINANZIARIA SRL
(1) (3)
79.861
3
(2.094)
12.569
-
60.637.800
683.500
102.700
6.160.100
936.978
10.045
-
-
7.390
3.621
(3)
(3)
627.467
(1)
1.032.879
15.002
7.219
21.264
5.317
NUOVA TEATRO ELISEO S.P.A.
7.159
6.537
(7)
833
341
OAK RIDGE INVESTMENT LLC
2.539
7.905
512
577
12.378
16.177.826
355.689
69.097
1.031.089
396.063
1.407.314
-
(166)
179.330
33.196
35.500.000
158.000
85.287
516.038
267.374
979.500
5.346
1.284
25.910
12.954
(3)
462.499
123.821
40.775
115.649
22.396
(3)
15.741
601
391
10.625
2.652
173.539
-
(77.909)
173.539
38.935
2.043
3.464
453
1.149
574
OBERBANK AG
OESTERREICHISCHE CLEARINGBANK AG
OESTERREICHISCHE KONTROLLBANK
AKTIENGESELLSCHAFT
OSTERREICHISCHE HOTEL- UND TOURISMUSBANK
GESELLSCHAFT M.B.H.
PAYLIFE BANK GMBH
PIRELLI PEKAO REAL ESTATE SP. Z O.O.
RAMIUS LLC (ora RCG HOLDINGS LLC)
S.S.I.S. - SOCIETA SERVIZI INFORMATICI
SAMMARINESE SPA
SE.TE.SI. SERVIZI TELEMATICI SICILIANI S.P.A.
4.141
3.418
15
373
153
SOCIETA' GESTIONE PER IL REALIZZO SPA IN
LIQUIDAZIONE
59.760
16.954
8.839
15.667
4.140
6.738
6.797
379
395
99
TORRE SGR S.P.A.
38.655
7.817
921
35.871
20.883
YAPI KREDI KORAY GAYRIMENKUL YATIRIM
ORTAKLIGI AS
48.460
2.343
(10.294)
37.692
4.688
SVILUPPO GLOBALE GEIE
221
(1) (3)
406.252
(1) (3)
(3)
(1) (3)
(3)
(3)
35.829
(3)
DENOMINAZIONE
TOTALE
ATTIVO
RICAVI
TOTALI
UTILE
(PERDITA)
PATRIMONIO
NETTO
VALORE DI
BILANCIO
CONSOLIDATO
FAIR
VALUE
(2)
NOTE
A.3 Controllate
CENTRAL POLAND FUND LLC
468
-
(29)
468
74
UNICREDIT (SUISSE) TRUST SA
546
1.160
212
376
379
UNICREDIT (U.K.) TRUST SERVICES LTD
419
80
(108)
247
246
UNICREDIT AUDIT (IRELAND) LTD
617
1.145
7
68
68
90.162
171.061
2.388
19.848
-
(3)
(3)
B. Consolidate proporzionalmente
B.1 Sottoposte a controllo congiunto
INFORMATIONS-TECHNOLOGIE AUSTRIA GMBH
KOC FINANSAL HIZMETLER AS
2.038.750
4.791
6.422
2.014.607
-
ORBIT ASSET MANAGEMENT LIMITED
403
2.076
-
33
-
STICHTING CUSTODY SERVICES KBN
125
-
-
125
-
UNICREDIT MENKUL DEGERLER AS
11.301
3.019
(3.199)
8.949
-
132.046
12.399
4.147
37.183
-
1.560.518
92.246
15.361
171.575
-
YAPI KREDI EMEKLILIK AS
345.455
35.208
9.340
63.246
-
YAPI KREDI FAKTORING AS
692.105
62.707
13.918
47.538
-
1.085.030
127.890
69.406
326.024
-
YAPI KREDI AZERBAIJAN
YAPI KREDI BANK NEDERLAND NV
YAPI KREDI FINANSAL KIRALAMA AO
YAPI KREDI HOLDING BV
45.430
-
(1.106)
44.374
-
143.573
18.135
5.435
38.698
-
42.376
38.240
24.265
38.202
-
YAPI KREDI SIGORTA AS
346.400
36.432
(6.026)
129.196
-
YAPI KREDI YATIRIM MENKUL DEGERLER AS
198.007
62.994
32.987
111.860
-
YAPI KREDI MOSCOW
YAPI KREDI PORTFOY YONETIMI AS
YAPI KREDI YATIRIM ORTAKLIGI AS
YAPI VE KREDI BANKASI AS
34.412
10.268
8.889
33.932
-
29.820.911
4.307.836
644.635
4.120.510
-
TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE AL
PATRIMONIO NETTO
3.434.532
VALORE DI BILANCIO CONSOLIDATO
N. 42
TOTALE PARTECIPAZIONI VALUTATE AL PATRIMONIO NETTO
3.434.532
431.905
ALTRE PARTECIPAZIONI MINORI VALUTATE AL COSTO:
N. 189 - Controllate e Collegate dal Gruppo UniCredit Bank AG
N. 87 - Controllate e Collegate dal Gruppo UniCredit Bank Austria
N. 31 - Controllate e Collegate da altre società
TOTALE DI BILANCIO
92.238
176.431
163.236
3.866.437
Note alla tabella 10.2 - Partecipazioni in società controllate in modo congiunto e in società sottoposte ad
influenza notevole:
(1) Comprende "differenze positive di patrimonio netto".
(2) Si rileva che in base alle disposizioni dei principi contabili internazionali, gli investimenti in collegate che presentano un fair value inferiore al valore di
bilancio consolidato sono sottoposti ad impairment test attraverso il calcolo di un valore recuperabile inteso come maggiore fra fair value al netto dei costi
di vendita e valore d’uso, e la rilevazione di una rettifica di valore qualora il menzionato valore recuperabile sia inferiore al valore di bilancio.
Al 31 Dicembre 2009 il valore recuperabile determinato per queste partecipazioni è superiore al valore contabile. Non si è, pertanto, proceduto alla
rilevazione di alcuna rettifica di valore.
(3) I dati sono stati desunti dai progetti di bilancio 2009, approvati dai competenti Organi sociali. In mancanza sono rilevati dall’ultimo bilancio o situazione
patrimoniale approvati.
Per le società che non hanno un progetto di bilancio 2009 approvato, i ricavi e l'utile/perdita non sono indicati. Si veda in proposito quanto già esposto
nella Parte A) Politiche contabili - Sez.3 Area e metodi di consolidamento.
222
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
(migliaia di €)
10.3 Partecipazioni: variazioni annue
Movimenti del
2009
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Riprese di valore
B.3 Rivalutazioni
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
E. Rivalutazioni totali
F. Rettifiche totali
4.003.082
538.985
184.356
85
354.544
675.630
71.313
44.421
559.896
3.866.437
51.262
2008
4.185.602
1.188.441
573.035
615.406
1.370.961
706.048
29.122
635.791
4.003.082
58.290
10.4 e 10.5 e 10.6 Impegni riferiti a partecipazioni in società controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza
notevole
Al 31 dicembre 2009, si segnalano i seguenti impegni:
•
•
•
223
l'impegno a corrispondere: (i) alla controllata UniManagement S.r.l. l'importo di 1,5 milioni, per
ripianare le perdite previste nel 2010 (ii) alla controllata Sicilia Convention Bureau S.r.l. un
apporto patrimoniale di 0,9 milioni per coprire le perdite che scaturiranno in fase di start up
dell'iniziativa;
l'impegno relativo all'acquisizione di una partecipazione di minoranza in Grameen Italia S.p.A.
(società di nuova costituzione in partnership con Grameen Trust che erogherà microcrediti
destinati a finanziare piccole attività di lavoro autonomo, con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo
sociale delle fasce più deboli della popolazione) con un esborso di circa 0,5 milioni oltre un
ulteriore contributo finanziario alla partecipata di circa 4,5 milioni, destinati alla copertura delle
perdite che scaturiranno in fase di start up dell'iniziativa;
l'impegno relativo alla costituzione di una società controllata in Brasile a supporto dell'attività
dell'Ufficio di Rappresentanza UniCredit di San Paolo, nell'ambito del progetto di ristrutturazione
della rete estera del Gruppo. La nuova società avrà una dotazione patrimoniale di circa 0,2
milioni.
Sezione 11 – Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 110
(migliaia di €)
11.1 Riserve tecniche a carico dei riassicuratori: composizione
Consistenze al
31.12.2009
A. Ramo danni
A1. riserve premi
A2. riserve sinistri
A3. altre riserve
B. Ramo vita
B1. riserve matematiche
B2. riserve per somme da pagare
B3. altre riserve
C. Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è
sopportato dagli assicurati
C1. Riserve relative a contratti le cui prestazioni sono connesse con fondi
di investimento e indici di mercato
C2. Riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione
D. Totale riserve tecniche a carico dei riassicuratori
195
194
1
31.12.2008
234
187
47
-
-
195
234
(migliaia di €)
11.2 Variazione della voce 110 "Riserve tecniche a carico dei riassicuratori"
Movimenti del 2009
Ramo danni
Riserve premi
Riserve tecniche cedute all'inizio
dell'esercizio
a) Incrementi
b) Diminuzioni
Riserve tecniche cedute alla fine
dell'esercizio
Riserve
sinistri
Ramo vita
Altre riserve
Riserva
matematica
Riserva per
somme da
pagare
Altre
riserve
Riserve tecniche allorche' il rischio
dell'investimento è sopportato dagli assicuratori
Relative a contratti le
cui prestazioni sono
connesse a fondi di
investimento e indici
Derivanti dalla gestione
di mercato
dei fondi pensione
-
-
-
-
187
8
1
47
46
-
-
-
-
-
-
194
1
-
-
224
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
Sezione 12 – Attività materiali – Voce 120
Le Attività materiali, che comprendono i terreni, gli immobili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli
impianti tecnici e le attrezzature di qualsiasi tipo ammontano a 12.089 milioni a fine 2009 contro 11.935
di fine 2008 e segnano una variazione positiva di 154 milioni.
(migliaia di €)
12.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
Consistenze al
31.12.2009
Attività/Valori
31.12.2008
A. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
1.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale A
8.706.651
1.724.221
3.784.225
265.821
792.233
2.140.151
62.892
2.801
48.613
155
1.978
9.345
8.769.543
9.122.398
2.236.861
4.369.518
287.440
813.889
1.414.690
138.067
2.801
49.897
1.677
7.214
76.478
9.260.465
Totale B
Totale (A+B)
3.319.731
1.075.952
2.243.779
77
77
3.319.808
12.089.351
1.367.440
630.757
736.683
210
210
1.367.650
10.628.115
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
2.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
La variazione delle altre attività ad uso funzionale è dovuta principalmente ad immobilizzazioni in corso di costruzione presso società del Gruppo UniCredit
Bank AG.
(migliaia di €)
12.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate
Consistenze al
31.12.2009
Attività/Valori
31.12.2008
A Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
1.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
Totale A
-
Totale B
Totale (A+B)
-
-
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
2.2 acquisite in leasing finanziario
a) terreni
b) fabbricati
1.307.336
315.427
991.909
1.307.336
1.307.336
A seguito del trasferimento dalla società EuroImmoprofil all’European Office Fond (subgruppo Unicredit Bank AG), gli investimenti immobiliari rilevati nel
precedente esercizio in questa tabella – non essendo più connessi a passività che riconoscono un rendimento collegato al fair value degli investimenti
stessi ai sensi dello IAS 40.32A – sono stati classificati tra le attività materiali ad uso investimento valutate al costo.
225
(migliaia di €)
12.3 Attività materiali detenute a uso funzionale: variazioni annue
Movimenti del 2009
A. Esistenze iniziali lorde
A.1. Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo di investimento
b) attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Riduzioni di valore totali nette
D.2 Rimanenze finali lorde
(*)
E. Valutazione al costo
Terreni
Fabbricati
Mobili
Impianti
elettronici
Altre
Totale
2.239.662
2.239.662
40.843
721
431
13.209
26.482
553.483
342.923
130
130
4.002
154.190
144.287
9.903
52.238
1.727.022
1.727.022
-
6.987.927
(2.568.512)
4.419.415
804.826
92.244
4.231
2.705
7.017
12.789
685.840
1.391.403
835.948
201.523
6.742
6.742
35.221
280.205
241.505
38.700
31.764
3.832.838
(2.630.086)
6.462.924
-
1.425.088
(1.135.971)
289.117
46.194
40.914
112
224
4.944
69.335
2.074
60.639
481
481
2.640
3.501
265.976
(1.131.326)
1.397.302
-
3.036.024
(2.214.921)
821.103
346.599
293.567
1.155
53
1.049
50.775
373.491
38.392
310.410
4.713
4.713
6.707
8
8
13.261
794.211
(2.359.114)
3.153.325
-
2.889.135
(1.397.967)
1.491.168
1.204.336
1.085.737
55
984
2.494
115.066
546.008
260.769
166.199
545
545
5.263
123
123
113.109
2.149.496
(1.469.972)
3.619.468
-
16.577.836
(7.317.371)
9.260.465
2.442.798
1.513.183
5.441
3.854
11.215
25.998
883.107
2.933.720
1.480.106
738.771
12.611
12.611
53.833
434.526
385.792
48.734
213.873
8.769.543
(7.590.498)
16.360.041
-
* Il Gruppo non utilizza il modello della rideterminazione del valore (fair value) per la valutazione delle attività materiali detenute a uso funzionale.
226
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
(migliaia di €)
12.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: variazioni annue
Movimenti del 2009
Terreni
Fabbricati
A. Esistenze iniziali
946.184
1.728.802
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Variazioni positive di fair value
316.423
20.911
2.890
1.110
144.287
147.225
873.427
94.897
2.134
2.767
241.505
532.124
186.655
93.979
10.825
4.574
169
17.120
13.209
3.911
59.988
1.075.952
1.155.272
358.373
157.206
102.278
27.666
17.557
517
12.789
12.789
40.360
2.243.856
2.396.086
B.4 Riprese di valore
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale
B.7 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Rettifiche di valore da deterioramento
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Trasferimenti ad altri portafogli di attività:
a) immobili ad uso funzionale
b) attività non correnti in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
E. Valutazione al fair value
(migliaia di €)
12.5 Impegni per l'acquisto di attività materiali
Consistenze al
31.12.2009
A. Impegni contrattuali
Gli impegni contrattuali in essere si riferiscono all’acquisto di immobili, impianti e macchinari.
227
15.570
31.12.2008
20.565
Sezione 13 – Attività immateriali – Voce 130
Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica. Possedute
per essere utilizzate in un periodo pluriennale, esse comprendono l’avviamento e, tra le altre attività
immateriali, marchi, core deposits, customer relationship e software.
L’avviamento è rappresentato dell’eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value
netto, alla data di acquisto, di attività e passività costituenti aziende o rami di aziende.
I valori al 31 dicembre 2009 di questa voce risultano pari a 25.823 milioni rispetto a 26.482 milioni del
2008, ridottesi sostanzialmente per l’effetto degli ammortamenti relativi alle attività immateriali a durata
definita.
(migliaia di €)
13.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
Consistenze al 31.12.2009
Durata
Durata
definita
indefinita
Attività/Valori
A.1 Avviamento
A.1.1 di pertinenza del gruppo
A.1.2 di pertinenza dei terzi
A.2 Altre attività immateriali
A.2.1 Attività valutate al costo:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
A.2.2 Attività valutate al fair value :
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
Totale
Consistenze al 31.12.2008
Durata
Durata
definita
indefinita
X
X
X
20.490.534
20.490.534
-
X
X
X
20.888.714
20.888.714
-
4.267.113
4.267.113
1.064.950
1.064.950
4.514.703
4.514.703
1.078.500
1.078.500
363.765
3.903.348
4.267.113
1.064.950
21.555.484
391.455
4.123.248
4.514.703
1.078.500
21.967.214
Totale durata definita e indefinita
25.822.597
26.481.917
(migliaia di €)
13.2 Attività immateriali: variazioni annue
Avviamento
A. Esistenze iniziali lorde
A.1 Riduzioni di valore totali nette
A.2 Esistenze iniziali nette
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Incrementi di attività immateriali interne
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
B.5 Differenze di cambio positive
B.6 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rettifiche di valore
- ammortamenti
- svalutazioni
+ patrimonio netto
+ conto economico
C.3 Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via
di dismissione
C.5 Differenze di cambio negative
C.6 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette
D.1 Rettifiche di valore totali nette
E. Rimanenze finali lorde
F. Valutazione al costo
22.962.192
(2.073.478)
20.888.714
45.798
3.430
X
X
Movimenti del 2009
Altre attivita' immateriali
Generate internamente
Altre
A durata
A durata
A durata
definita
indefinita
definita
A durata
indefinita
Totale
X
X
826.270
(434.815)
391.455
155.375
77.502
64.948
78
12.847
183.065
5.277
88.808
88.502
306
306
-
-
6.634.089
(2.510.841)
4.123.248
449.010
301.324
213
7.505
139.968
668.910
10.987
562.509
554.057
8.452
8.452
-
1.078.500
1.078.500
1
1
13.551
-
31.501.051
(5.019.134)
26.481.917
650.184
382.256
64.948
213
39.918
162.849
1.309.504
61.187
651.317
642.559
8.758
8.758
-
305.950
93.105
20.490.534
(2.073.478)
22.564.012
-
602
88.378
363.765
(421.427)
785.192
-
-
36.282
59.132
3.903.348
(2.872.979)
6.776.327
-
13.550
1
1.064.950
1.064.950
-
356.384
240.616
25.822.597
(5.367.884)
31.190.481
-
X
X
32.335
10.033
443.978
44.923
X
X
-
* Il Gruppo non utilizza il modello della rideterminazione del valore (fair value) per la valutazione delle attività immateriali.
Le Altre Attività Immateriali: Altre a Durata Indefinita rappresentano il valore dei Marchi. Tra le Altre attività Immateriali: Altre a Durata definita sono
comprese Customer Relationship e Core Deposits per 2.901 milioni.
228
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
13.3 Altre informazioni
Informazioni sulle attività immateriali rilevate in sede di operazioni di aggregazione aziendale
L’applicazione del principio contabile IFRS 3 nella contabilizzazione delle operazioni di aggregazione
aziendale ha comportato la rilevazione di significativi importi per attività immateriali e avviamento. Nella
seguente tabella è riportata la movimentazione dei valori iscritti alle varie attività immateriali identificate
avvenuta nel corso dell’esercizio, inclusi gli effetti valutativi descritti di seguito.
(milioni di €)
Attività
immateriali
(escluso
software)
TOTALE
TOTALE
2008 Ammortamento
Marchi
1.079
Core deposits
1.454
(75)
Customer
Relationship
1.706
(160)
Avviamento
20.889
TOTALE
25.128
(235)
(*)
Impairment Altre variazioni
2009
(14)
1.065
1.379
(24)
1.522
(398)
20.491
(436)
24.457
(*) principalmente dovute ad effetto cambio
I marchi e l’avviamento sono attività immateriali considerate a vita indefinita. Si ritiene, infatti, che
contribuiranno per un periodo indefinito alla formazione dei flussi reddituali.
Le altre attività immateriali rilevate sono a vita utile definita, valorizzate originariamente attraverso
l’attualizzazione dei flussi finanziari lungo un periodo che esprime la durata residua dei rapporti in essere
alla data dell’operazione di aggregazione aziendale dalla quale derivano. Le attività immateriali a vita
definita sono oggetto di ammortamento in base alla relativa vita utile.
Si indicano nel seguito le tipologie di attività immateriali rilevate per effetto delle operazioni di
aggregazione aziendale e le metodologie utilizzate per la determinazione del relativo fair value alla data
di acquisizione.
Marchi
La determinazione del fair value dei marchi è avvenuta utilizzando il metodo del relief from royalty che
stima il valore degli stessi sulla base del corrispettivo derivante dalla loro cessione in uso a terzi. Le
royalty sono calcolate applicando il tasso di royalty ai flussi reddituali (margine di intermediazione
rettificato delle voci non associate ai marchi stessi).
In sintesi il metodo si articola in tre fasi:
•
•
•
determinazione del tasso di royalty (dedotto per via comparativa da casi omogenei o determinato
in modo analitico)
applicazione del tasso di royalty ai flussi di reddito
determinazione del valore attuale delle royalty al netto delle imposte, calcolato mediante
l’applicazione di un tasso di sconto che tenga conto della rischiosità del contesto in cui si trova il
marchio oggetto di valutazione.
Nel corso dell’esercizio il valore di iscrizione dei marchi è stato altresì supportato da una perizia di una
primaria società di consulenza che ha confermato la sussistenza dei valori di carico dei principali marchi
iscritti all’attivo dello Stato Patrimoniale consolidato .
229
Core Deposits
Il valore della relazione connessa ai Core Deposits deriva dal fatto che parte delle consistenze di depositi
a breve termine di una banca (conti correnti e depositi a risparmio) e di scoperti di conto corrente rimane
depositata sui conti stessi per orizzonti temporali significativi.
La vita economica della relazione risulta più lunga della durata contrattuale. Lo spread tra il costo effettivo
della raccolta per mezzo dei Core Deposits e il costo della raccolta ai tassi di mercato interbancario (c.d.
mark-down) rappresenta la componente più significativa di valore legata a questa attività immateriale. I
piani reddituali utilizzati per la determinazione del fair value dei Core Deposits considerano anche una
componente commissionale che contribuisce al reddito totale riferibile a tali relazioni.
La determinazione del fair value di tale attività si è basata sull’attualizzazione dei flussi rappresentativi dei
margini reddituali generati dai depositi per un periodo che esprime la durata residua dei rapporti in essere
alla data di acquisizione. Trattandosi di attività a vita definita, il relativo valore viene ammortizzato in
quote costanti in relazione al periodo riferibile ai benefici economici attesi dalla stessa .
La vita media residua utile dei Core Deposits è pari a 22 anni.
Customer Relationships
Asset Under Management (AUM)
Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un
rendimento dal collocamento alla propria clientela di prodotti riconducibili al risparmio gestito.
I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione di tale attività sono:
• per le banche collocatrici, le commissioni retrocesse dalle fabbriche prodotto
• per le fabbriche prodotto, le commissioni percepite dalla clientela al netto delle commissioni
passive retrocesse prevalentemente alle banche collocatrici.
Tali commissioni sono state ritenute ricorrenti perché legate al risparmio gestito detenuto dalla clientela.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 22 anni.
Asset Under Custody (AUC)
Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un
rendimento dalla raccolta amministrata alla clientela.
I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione di tale attività sono rappresentati
dalle commissioni percepite per l’attività connessa alla raccolta amministrata. Tali commissioni sono state
classificate come ricorrenti in quanto generate dalla normale attività dei clienti sul proprio portafoglio.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 11 anni.
Life Insurance
Il valore di tale attività immateriale deriva principalmente dalla capacità della società di ottenere un
rendimento dal collocamento alla propria clientela di prodotti riconducibili al business “bancassurance”.
I flussi di reddito utilizzati in sede di prima iscrizione per la valutazione dell’attività sono rappresentati
dalle commissioni percepite per l’attività connessa al business bancassurance. Tali commissioni sono
state considerate ricorrenti in quanto assimilabili, dal punto di vista dell’investitore, ai prodotti di risparmio
gestito/amministrato.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 27 anni.
Products
L’attività immateriale in oggetto è stata identificata in relazione alla redditività generata dall’attività di
negoziazione effettuata per conto delle SGR del Gruppo. I flussi di reddito utilizzati in sede di prima
iscrizione per la valutazione sono rappresentati dalle commissioni percepite per l’attività
d’intermediazione per conto delle SGR stesse. Sono state considerate come ricorrenti in quanto generate
dalla normale operatività dei fondi in cui sono investiti i risparmi della clientela.
Inoltre, in alcuni casi, il valore dell’attività è riconducibile alle commissioni percepite per l’attività di
erogazione degli incentivi regionali.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 6 anni.
230
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
Altre
Tale attività immateriale comprende tutte le altre tipologie delle c.d. customer relationships identificate, tra
cui, a titolo esemplificativo, quelle derivanti dalla capacità della società di ottenere commissioni dal
collocamento delle obbligazioni di terzi e dell’attività connessa alle aste sui titoli.
La vita media residua utile di queste attività immateriali è pari a 11 anni.
Il Gruppo non possiede attività immateriali acquisite tramite contributo pubblico e attività immateriali date
in garanzia a fronte di passività.
L’impairment test delle attività immateriali rilevate in sede di operazioni di aggregazione aziendale
Ai sensi dello IAS 36, tutte le attività immateriali a vita utile indefinita, ivi incluso l’avviamento, devono
essere sottoposti almeno annualmente ad impairment test per verificarne la recuperabilità del valore. Per
le attività immateriali a vita utile definita occorre determinare l’eventuale perdita di valore ogni volta che
si rilevino indicatori di perdita.
Il valore recuperabile è rappresentato dal maggiore tra il valore d’uso (valore attuale dei flussi finanziari
futuri generabili dall’attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività immateriali oggetto di impairment test deve essere determinato per le
singole attività a meno che non sussistano entrambe le seguenti condizioni:
• il valore d’uso dell’attività non è stimato essere prossimo al fair value al netto dei costi di vendita;
• l’attività non genera flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre
attività.
Qualora si verifichino tali condizioni l’impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU)
come richiesto dal menzionato principio contabile.
Si precisa che l’impairment test condotto dal Gruppo Unicredit attraverso la determinazione del valore in
uso delle Cash Generating Units (CGU) secondo quanto descritto nel seguito, comprende sia le attività
immateriali a vita utile indefinita (avviamenti e marchi) sia le attività immateriali a vita utile definita (core
deposits e customer relationship) ove ricorrano gli indicatori di perdita previsti dal principio.
Si ritiene infatti che core deposits e customer relationship non possano essere oggetto di impairment test
autonomo poiché dette attività non generano flussi finanziari indipendenti da quelli delle altre attività.
Ai fini della determinazione del valore d’uso delle attività immateriali soggette a impairment test, lo IAS
36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi di cassa relativi alle attività nelle loro condizioni correnti
alla data del test, senza distinzioni tra flussi di cassa riferiti all’attività originariamente rilevata in sede di
applicazione dell’IFRS 3 e quelli derivanti da modifiche successive.
Ai fini del test di impairment il valore d’uso delle c.d. Cash Generating Units (CGU) alle quali sono
assegnati tali attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e
passività comprese nelle CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l’avviamento e/o
l’attività immateriale in sede di applicazione dell’IFRS 3.
La definizione delle Cash Generating Units (CGU)
La stima del valore d’uso ai fini della verifica dell’eventuale impairment di attività immateriali, compresi gli
avviamenti, che non generano flussi finanziari se non con il concorso di altre attività aziendali, richiede la
preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell’ambito gestionale (dal
punto di vista di flussi finanziari indipendenti generati e da quello di pianificazione e rendicontazione
interna): tali unità operative sono appunto definite Cash Generating Units (CGU).
231
Coerentemente con quanto disposto dall’IFRS 3 e dallo IAS 36, ai fini dell’impairment test, l’avviamento è
stato allocato alle seguenti Divisioni operative del Gruppo, identificate come unità generatrici di flussi
finanziari (CGU):
•
•
•
•
•
•
•
Retail, che ricomprende il perimetro della clientela Mass Market, Affluent e Small Business,
indipendentemente dalla loro ubicazione geografica;
Corporate & Investment Banking (ex Corporate e Markets & Investment Banking): che
ricomprende
il perimetro delle imprese con fatturato annuo minimo di Euro 3 milioni
le attività del Gruppo sui mercati finanziari e nell’Investment Banking (eg.: trading,
distribuzione, derivati strutturati, attività di finanziamento e sindacazione, merger and
acquisition, gestione di portafogli di private equity, investimenti diretti nel capitale di aziende
quotate e non, etc.);
Private Banking che ricomprende il perimetro della clientela privata con disponibilità finanziarie
medio-alte a cui fornisce servizi di advisory e gestione del patrimonio. Si avvale sia di canali
tradizionali tipici del segmento di clientela (private bankers), sia di modelli distributivi innovativi
(reti di promotori finanziari e servizi di banking e trading online);
Asset Management, specializzata nella salvaguardia e nell’incremento del valore degli
investimenti della clientela attraverso una serie di soluzioni finanziarie innovative (fondi comuni di
investimento, gestioni patrimoniali, portafogli per investitori istituzionali,, etc.);
Central Eastern Europe (CEE), comprende le attività del Gruppo nei paesi dell’Europa Centro
Orientale (esclusa la Polonia), ivi incluse le attività in Kazakhstan e Ucraina che sono soggette a
valutazione specifica;
Poland’s Markets comprende l’attività del Gruppo in Polonia;
Capogruppo e altre società.
La CGU rappresenta il livello più basso al quale l’avviamento è monitorato a livello di Gruppo. Le CGU
identificate corrispondono alle unità organizzative di business attraverso le quali il Gruppo sviluppa la
propria attività e per le quali fornisce l’informativa di settore. Nell’ambito della CGU Central Eastern
Europe (CEE) ulteriori verifiche sono state effettuate con riferimento al singolo paese in cui il Gruppo
opera. La metodologia di allocazione adottata ha tenuto in considerazione le sinergie ed i risultati attesi
delle suddette unità organizzative.
L’allocazione del avviamento alle diverse CGU ha previsto due fasi distinte:
• la prima individua l’avviamento come differenza tra il fair value dell’acquisto contabilizzato nel
bilancio individuale dell’acquirente e il patrimonio netto al fair value, risultante dopo l’applicazione
del purchase price method alle attività, passività, e passività potenziali di bilancio valutate al fair
value dell’entità acquistata (al netto della quota di terzi). Tale fase considera anche tutti quei fair
value derivanti da trasferimenti di società o rami all’interno del Gruppo che si verificano fino a
quando il purchase price agreement è provvisorio
• la seconda alloca l’avviamento residuale alle varie CGU ponderandolo per i relativi fair value.
L’intero avviamento identificato è stato allocato alle varie CGU.
Il valore contabile delle CGU
Il valore contabile delle CGU è determinato in maniera coerente con il criterio con cui è determinato il
valore recuperabile delle stesse. Il valore recuperabile delle CGU comprende i flussi derivanti dalle
relative attività e passività finanziarie, di conseguenza il valore contabile deve parimenti includere le
attività e le passività finanziarie generatrici di tali flussi.
Il valore contabile di ciascuna CGU è determinato in base al suo contributo al patrimonio netto
consolidato, inclusa la parte di pertinenza dei terzi. Nello specifico, il valore di carico delle CGU CEE e
Poland’s Markets è determinato mediante la sommatoria dei singoli valori contabili di ogni società nel
bilancio consolidato (corrispondenti al loro patrimonio netto contabile) tenendo conto di eventuali attività
immateriali rilevate al momento dell’acquisizione (al netto di ammortamenti e impairment successivi) e
delle scritture di consolidamento.
232
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
Poiché risulterebbe eccessivamente complesso determinare il valore di carico delle altre CGU sulla base
dei valori contabili, si è reso necessario utilizzare fattori gestionali - determinati dall’unità operativa Capital
Management della Direzione Pianificazione Finanza e Amministrazione - per effettuarne la corretta
suddivisione. In ogni caso, le attività immateriali sono attribuite alle CGU in coerenza con le informazioni
contabili disponibili.
Di seguito sono riportati i valori contabili delle CGU al 31 dicembre 2009, determinati come sopra
indicato, nonché le quote di avviamento e delle altre attività immateriali allocate ad ognuna di esse; i
valori si riferiscono alla situazione ante test di impairment.
(milioni di €)
Cash Generating Unit (CGU)
Retail
Private Banking
Asset Management
Corporate & Investment Banking (CIB)
Central Eastern Europe (CEE)
di cui:
Ucraina
Kazakistan
Poland’s Markets
Capogruppo e altre società
Totale
10.739
655
1.859
23.745
15.128
di cui
avviamento
(quota Gruppo)
5.974
264
1.719
6.703
4.289
di cui altre
attività
immateriali (*)
201
48
943
1.146
6.820
4.147
63.093
457
762
1.502
40
20.491
19
36
Valore al
31.12.2009
292
220
2.033
2.794
* Gli importi determinati si intendono al netto delle imposte.
La stima dei flussi finanziari per la determinazione del valore d’uso delle CGU
Come detto, in base a quanto disposto dallo IAS 36, l’impairment test delle attività immateriali a vita
indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva
evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore. I principi contabili di riferimento
richiedono che l’impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile di ogni CGU con il valore
recuperabile della stessa. Laddove quest’ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di
valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile della CGU è il maggiore tra il suo fair
value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d’uso.
Il valore recuperabile delle CGU del Gruppo è rappresentato dal valore d’uso, determinato sulla base dei
flussi finanziari futuri generati da ogni CGU al quale detto avviamento è stato allocato. Tali flussi finanziari
sono stimati facendo riferimento a:
il budget 2010 approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2010;
le previsioni di crescita formulate in coerenza con l’ultimo Piano di medio-lungo termine di
Gruppo a suo tempo approvato sempre dal Consiglio d’Amministrazione.
Nella formulazione delle previsioni, il Management ha tenuto altresì conto del recente contesto
macroeconomico e di mercato.
Le proiezioni degli utili futuri sono state estese fino al 2019 (previsione esplicita), con lo scopo di ottenere
una valutazione delle capacità reddituali del Gruppo e della capacità di creazione di valore nel tempo, che
prescinde dall’attuale congiuntura macroeconomica. Tali proiezioni sono state sviluppate per tutte le CGU
e per i singoli paesi della CEE.
Il flusso di cassa atteso per il 2019 rappresenta la base per il calcolo del valore finale (Terminal Value)
che rappresenta la capacità delle CGU di generare flussi finanziari futuri oltre tale anno. In base alla
metodologia più seguita, il Terminal Value è calcolato come valore di una rendita perpetua stimata sulla
base di un flusso normalizzato economicamente sostenibile e coerente con il tasso di crescita di lungo
termine (c.d. “g”) costante o decrescente come richiesto dai principi contabili IAS/IFRS.
233
Il valore d’uso è determinato attualizzando i flussi finanziari ad un tasso che considera le valutazioni
correnti del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività. Per ciascuna CGU, in
considerazione del differente livello di rischio dei rispettivi ambiti operativi, sono stati utilizzati dei premi a
rischio differenziati e specifici per la singola entità o settore operativo. I tassi di attualizzazione
comprendono una componente relativa al rischio Paese.
Le stime utilizzate per la determinazione dei flussi di cassa e dei relativi tassi di crescita risultano
particolarmente complesse a causa delle incertezze che hanno caratterizzato e tuttora caratterizzano lo
scenario macroeconomico attuale e prospettico e la situazione dei mercati finanziari e dell’economia
reale.
Tale scenario macroeconomico è stato definito con un adeguato livello di prudenza a causa della
persistente fase di tensione dell’economia reale e dei mercati finanziari. Infatti il momento di recessione e
di estrema debolezza delle principali economie nelle quali il Gruppo opera, iniziato nel 2008, è continuato
per tutto il 2009. Per quanto riguarda i paesi della CEE, lo scenario economico è rimasto difficile, con
tassi di crescita negativi del PIL nella quasi totalità dei paesi della regione.
A partire dal secondo semestre del 2009 alcuni segnali positivi, come il minor deficit con l’estero, fanno
ritenere che la situazione più critica sia superata, anche se previsioni prudenziali portano a ritenere
possibile un ritorno di tassi di crescita significativi solo a partire dal 2011.
Le ripercussioni della recessione nell’Area Euro sul mercato del credito si sono intensificate nel corso del
2009. I tassi bancari (sia attivi che passivi) si sono mostrati in netta flessione per tutto il 2009, recependo
la riduzione dei tassi ufficiali della BCE. Le previsioni si annunciano positive per la raccolta diretta,
riflettendo la politica delle banche, volta al rafforzamento del proprio profilo di liquidità e la persistenza di
un’elevata avversione al rischio da parte delle famiglie, mentre si prevede un progressivo indebolimento
del credito erogato (sia nel settore privato che nelle imprese).
A causa dell’instabilità che ha caratterizzato il contesto finanziario, il comparto del risparmio gestito e
amministrato, già significativamente provato nel corso del 2008, ha fatto registrare ulteriori flessioni,
seppure in rallentamento rispetto ai picchi negativi del quarto trimestre 2008.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato la procedura di valutazione (impairment test) basata sulle
stime dei flussi finanziari e sulle ulteriori ipotesi elaborate dal Management.
234
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
Nelle tabelle seguenti si riportano le previsioni sui principali indicatori macroeconomici, relativi ai mercati
nei quali opera il Gruppo, utilizzati per la verifica della congruità della stima dei flussi finanziari futuri.
PIL reale
Tasso di
inflazione
Italia
0,9%
1,8%
Tasso di
crescita
impieghi
3,5%
Germania
1,6%
1,4%
2,2%
4,5%
Austria
1,5%
1,7%
2,5%
2,8%
Bosnia Erzegovina
0,8%
2,6%
4,8%
5,3%
Bulgaria
0,9%
2,0%
7,0%
7,5%
Croazia
1,0%
3,4%
4,8%
4,6%
Estonia
1,7%
1,3%
7,6%
7,5%
Kazakhstan
4,5%
6,3%
15,7%
14,7%
Lettonia
1,4%
1,6%
9,7%
11,6%
Lituania
0,0%
1,3%
4,5%
5,1%
Polonia
3,2%
3,1%
6,6%
7,0%
Repubblica Ceca
2,9%
2,3%
10,4%
5,3%
Romania
2,8%
3,7%
9,3%
10,8%
Russia
3,1%
7,8%
11,6%
12,3%
Serbia
1,4%
6,3%
9,6%
11,7%
Slovacchia
3,2%
3,0%
10,4%
6,0%
Slovenia
1,4%
2,6%
5,4%
4,4%
Turchia
4,2%
4,9%
15,8%
12,2%
Ucraina
3,2%
9,9%
2,7%
8,8%
Ungheria
1,9%
2,1%
5,1%
5,7%
2009
2010
2011
Tasso di crescita annuale composto
2009-2012
Paesi della CEE: Tasso
1
interbancario
1
Bosnia Erzegovina
Tasso di
crescita
depositi
6,0%
2012
n.a
n.a
n.a
n.a
Bulgaria
2,2%
3,3%
4,8%
4,3%
Croazia
9,0%
8,8%
6,0%
4,8%
Estonia
4,3%
4,1%
3,2%
3,5%
Kazakhstan
8,2%
9,0%
9,0%
8,0%
Lettonia
6,5%
6,9%
4,0%
4,9%
Lituania
4,5%
3,9%
3,1%
3,5%
Polonia
4,2%
4,6%
5,1%
5,0%
Repubblica Ceca
1,5%
1,8%
3,4%
3,9%
Romania
8,8%
7,1%
6,3%
6,0%
Russia
10,0%
8,8%
8,3%
7,0%
2
11,0%
10,0%
10,0%
9,5%
7,0%
7,8%
8,3%
9,8%
n.a
n.a
n.a
n.a
7,0%
6,1%
5,6%
5,2%
Serbia
Turchia
Ucraina
1
Ungheria
1 Per i Paesi Euro (Italia, Germania, Austria, Slovenia e Slovacchia) e per la Bosnia (la cui valuta è ancorata all’Euro) il tasso interbancario di riferimento è
Euribor a 3 mesi.
2 Mercato illiquido. Viene considerato il tasso ufficiale della Banca Centrale Serba
235
Paesi non-CEE: Tassi
Tasso per le operazioni di
rifinanziamento BCE (c.d. “Refi”)
Euribor a 3 mesi
2009
1,00%
2010
1,00%
2011
2,50%
2012
3,75%
0,83%
1,36%
2,77%
3,95%
Italia
Depositi
0,66%
1,19%
1,86%
2,33%
Prestiti a breve termine
4,26%
4,79%
5,67%
6,38%
Prestiti a medio-lungo termine
3,75%
4,28%
5,12%
5,76%
Germania
Depositi
1,43%
1,74%
2,35%
2,80%
Prestiti a breve termine
5,20%
5,63%
6,43%
7,03%
Prestiti a medio-lungo termine
4,81%
5,24%
5,65%
6,07%
Austria
Depositi
1,27%
1,63%
2,52%
3,26%
Prestiti a breve termine
3,51%
3,95%
4,91%
5,52%
Prestiti a medio-lungo termine
3,27%
3,65%
4,59%
5,13%
Il calcolo del valore d’uso ai fini dell’impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa
scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall’utile netto (al
lordo dei terzi) il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il
rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che il Gruppo
aspira a raggiungere nel lungo periodo.
Il modello Discounted Cash Flow utilizzato dal Gruppo è basato su tre stadi:
•
per il primo periodo (2010) sono stati presi a riferimento i dati del Budget di Gruppo approvato dal
Consiglio di Amministrazione. Tali previsioni, pur considerando il difficile scenario
macroeconomico, tengono conto della capacità del Gruppo di generare reddito grazie alla forte
franchise, a ricavi ben diversificati, al forte radicamento locale e alla tradizionale attività di banca
commerciale.
Per alcune CGU, il confronto tra il flusso di cassa del 2010 (determinato utilizzando i dati di
budget) ed il flusso di cassa del 2011 rileva delle ipotesi di crescita significative. Ciononostante,
la dinamica delle principali determinanti della redditività delle stesse CGU (principalmente volumi,
tassi e ciclo del credito) conferma che le proiezioni dei flussi di cassa utilizzate per gli anni
successivi al 2011 sono ragionevoli ed in alcuni casi prudenziali.
Per JSC ATF Bank il primo periodo si estende dal 2010 al 2013. A differenza delle altre CGU,
per il periodo indicato, è stato utilizzato un piano dettagliato, approvato dal Consiglio di
Amministrazione della banca controllata. Rispetto alle precedenti valutazioni il piano utilizzato per
la valutazione al 31 dicembre 2009 tiene conto di una operazione (guarantee transaction
scherme) che ha trasferito a Bank Austria AG una parte del rischio del proprio portafoglio crediti
(e conseguentemente della redditività).
•
per il periodo dal 2011 al 2019 le proiezioni di flussi finanziari sono basate su un tasso di crescita
degli utili e delle attività ponderate per il rischio decrescente, partendo dal Compound Annual
Growth Rate – Tasso composto di crescita annuale (CAGR) degli utili netti stimati nel Piano
Strategico ed arrivando a quelli di “Terminal Value”. I tassi di crescita così determinati sono stati
in alcuni casi corretti, qualora il risultato prodotto non risultava coerente con le prospettive di
redditività della CGU.
236
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
•
il “Terminal Value” viene determinato con tassi di crescita nominali del 2%. Il tasso di crescita
nominale del PIL di Eurozona dal 1995 ad oggi è stato pari al 3,8% (1,8% di crescita reale e 2%
di inflazione). La scelta del 2% nominale, corrispondente a circa lo 0% reale, è dettata da ragioni
prudenziali. Per JSC Ukrsotsbank e JSC ATF Bank il calcolo del Terminal Value è stato
effettuato a partire dal 2014 e 2015 rispettivamente, con applicazione del tasso di crescita
nominale del 2%.
I beni destinati ad attività ausiliarie e comuni (corporate assets) sono stati allocati alle CGU cui fanno
riferimento, ove applicabile. Per la porzione non allocabile di tali beni, la recuperabilità del valore è stata
verificata a livello complessivo di Gruppo.
Ribadito che la sostenibilità delle proiezioni dei flussi di cassa utilizzati nell’impairment test è stata
valutata alla luce dello scenario macroeconomico aggiornato alla data di approvazione del test di
impairment, si riportano di seguito le assunzioni rispetto alle principali determinanti della redditività,
adottate per le diverse CGU:
•
•
•
•
•
•
237
Retail: Le assunzioni relative alla proiezione dei flussi di cassa per la CGU Retail riflettono il
contesto macroeconomico e le prospettive di sviluppo dei principali Paesi nei quali il Gruppo
opera in tale segmento e, segnatamente, l’Italia, la Germania e l’Austria. Si è pertanto tenuto
conto del miglioramento nei tassi di crescita dei volumi di prestiti e depositi previsto per i prossimi
anni e della risalita dei tassi di interesse (come evidenziato dalle tabelle precedenti), che
soprattutto attraverso la componente del mark-down, migliorerà notevolmente i margini del
Gruppo.
Corporate & Investment Banking: Le previsioni elaborate per CIB, al pari della Divisione Retail,
tengono conto del miglioramento del quadro economico. L’aumento del tasso di crescita dei
prestiti e la progressiva riduzione della rischiosità del portafoglio crediti sono state riflesse nelle
previsioni dei flussi di cassa elaborate per la business line Corporate. Per la business line Markets
& Investment Banking le previsioni risentono della stima di riduzione dei volumi del trading
portfolio e del conseguente minore ammontare di ricavi. Tale fenomeno è stato parzialmente
contrastato facendo leva sulla riduzione dei costi del personale.
Private Banking: Nelle assunzioni prese a riferimento per Private Banking si è tenuto conto in
particolare dell’aumento dei tassi di interesse e della spinta ai volumi generata dagli effetti dello
scudo fiscale sui capitali investiti all’estero approvato nel 2009 dal Parlamento Italiano.
Asset Management: Nelle assunzioni prese a riferimento per la Asset Management incidono la
moderata crescita dei volumi prevista per i prossimi anni e la relativa stabilità dei margini.
Central Eastern Europe (CEE): Nelle assunzioni utilizzate si è tenuto conto della ripresa della
crescita economica nella CEE previsto a partire dal 2011, a fronte della quale si attende una
riduzione, seppur moderata, della rischiosità del portafoglio crediti. Si prevede che il radicato
posizionamento commerciale del Gruppo continuerà ad alimentare la crescita dei ricavi nell’area
CEE.
Per quanto riguarda JSC ATF Bank gli utili e le attività di rischio ponderate utilizzati sono
determinate tenendo conto del consistente recupero previsto nel tasso di crescita degli impieghi in
Kazakhstan (come evidenziato dalle tabelle precedenti), del potenziale di redditività ancora
inespresso dalla banca e dal beneficio, in termini di costo del rischio, derivante dall’ operazione
(guarantee transaction scherme) che ha trasferito a BA AG una parte consistente del rischio sul
portafoglio crediti.
Per Ukrsotsbank le assunzioni adottate per valutare la sostenibilità dei flussi di cassa futuri
adottati nel test di impairment tengono conto della moderata ripresa dei volumi, della
normalizzazione del costo del rischio e della riduzione delle spese operative rispetto al budget
2010 (quest’ultimo è influenzato di importanti investimenti in information technology). Inoltre la
difficoltà dei principali concorrenti (alcune delle grandi banche in difficoltà sono state
nazionalizzate mentre alcune piccole banche sono in liquidazione) ha creato notevoli opportunità
di aumentare la quota di mercato.
Poland’s Markets: Anche le previsioni formulate per la Poland’s Markets tengono conto del
mutato contesto economico nell’Europa centro-orientale. Gli effetti positivi della ripresa economica
sono però parzialmente attenuati dalla contrazione dei margini (determinata dalla convergenza
dell’economia polacca verso gli standard di Eurozona). A tal proposito, nella proiezione dei flussi
cassa, si è tenuto conto di ipotesi macroeconomiche più prudenziali rispetto al precedente test di
impairment.
I tassi di attualizzazione dei flussi
Qui di seguito sono riepilogati i principali assunti di base adottati dal management nel calcolo del valore
recuperabile delle CGU:
Tasso di
attualizzazione
iniziale al netto
delle imposte (Ke)
Tasso di
attualizzazione finale
al netto delle
imposte (Ke)
Tasso di crescita
nominale per il
calcolo del
Terminal Value
8,70%
9,94%
8,90%
10,18%
16,35%
10,55%
10,55%
10,55%
10,55%
12.18%
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
2,00%
di cui: JSC Ukrsotsbank (USB)
26,67%
12,50%
2,00%
di cui: JFC ATF Bank (ATF)
15,37%
12,50%
2,00%
12,27%
11,00%
2,00%
CGU
Retail
CIB
Private Banking
Asset Management
Central Eastern Europe1
Poland’s Markets
(1) Il tasso di attualizzazione relativo alla CGU Central Eastern Europe è la media aritmetica ponderata dei tassi di attualizzazione utilizzati per i singoli
paesi appartenenti al singolo settore di attività.
Come si evince dalla tabella sopra riportata, i flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una
stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i vari fattori
di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle
imposte.
In particolare, il costo del capitale iniziale per il Gruppo e quello differenziato per i settori sono la somma
di:
•
•
•
Tasso privo di rischio (risk-free rate): tasso swap di Eurozona a 5 anni medio degli ultimi 6 anni.
L’orizzonte temporale di 6 anni è stato scelto per tener conto della lunghezza media del ciclo
economico in Eurozona;
Premio a rischio sul debito: Credit Default Swap medio degli ultimi 6 anni pagato da UniCredit;
Premio a rischio sul capitale proprio: determinato con l’option based model e basato sulla volatilità
delle azioni UniCredit negli ultimi 6 anni. Per i settori di attività è stata utilizzata la volatilità media
degli ultimi 6 anni di banche operanti prevalentemente nello stesso settore, tenendo conto anche
del beneficio di diversificazione. Quest’ultimo è altresì determinato considerando la matrice
varianze-covarianze delle quotazioni dei gruppi di banche utilizzati per la determinazione del
premio a rischio.
Il costo del capitale iniziale, differenziato per i Paesi della CEE, è dato dalla somma di:
•
•
•
Tasso privo di rischio (risk-free rate): tasso swap in valuta locale a 5 anni medio degli ultimi 6
anni. Ove assente si è considerato il tasso interbancario più liquido e rappresentativo.
Premio a rischio sul Paese: Credit Default Swap medio pagato dal Paese negli ultimi 6 anni (o su
un periodo più breve in assenza di una serie storica sufficientemente lunga).
Premio a rischio sul capitale proprio: determinato con l’option based model e basato sulla
volatilità delle azioni UniCredit negli ultimi 6 anni.
Il costo del capitale utilizzato nell’attualizzazione dei flussi di cassa converge ad un determinato valore
definito per ciascuna CGU. Questo valore è determinato come media del costo del capitale di un
campione di banche europee calcolato con la stessa metodologia applicata per il costo del capitale
iniziale del Gruppo, estendendo la scadenza del risk-free rate e del CDS da 5 a 10 anni. Il costo del
capitale di terminal value utilizzato è differenziato a seconda che la CGU sia presente in un Paese
dell’Europa dell’Ovest, in un Paese dell’Europa dell’Est che entrerà nell’area Euro entro il 2013 o in un
altro Paese.
238
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
Il valore d’uso complessivo del Gruppo utilizzato nell’impairment test è superiore rispetto all’attuale
capitalizzazione di mercato. Questa situazione è comune alla maggior parte delle banche Europee: il
multiplo price-to-book value delle banche dell’indice S&P 600 è circa il 40% più basso rispetto alla media
storica. Nel caso di Unicredit la differenza è spiegata principalmente dalle prospettive di breve termine
implicite nel prezzo attuale di mercato, che resta condizionato dalle attese di redditività moderata per il
2010 e dalla persistente incertezza sulle prospettive di crescita del PIL dell’economia globale.
Diversamente il valore d’uso complessivo include le prospettive reddituali di medio-lungo termine ritenute
ragionevoli da parte degli amministratori.
Poiché, come sopra ricordato, la valutazione è resa particolarmente complessa dall’attuale contesto
macroeconomico e di mercato che il settore finanziario sta attraversando e dalla conseguente difficoltà
nella formulazione di previsioni circa la redditività futura di lungo periodo, sono state effettuate alcune
analisi di “sensitività” ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell’ambito della
procedura di impairment test.
Nella tabella sotto riportata sono riepilogati gli scostamenti percentuali degli assunti di base adottati per le
diverse CGU, necessari a rendere il valore recuperabile della CGU stessa pari al suo valore di bilancio:
CGU
Retail
CIB
Asset
Management
Private Banking1
Poland’s Markets
Central Eastern
Europe (CEE,
Kazakistan e
Ucraina esclusi)
Incremento in
p.p. del tasso di
attualizzazione al
netto delle
imposte (Ke)
2,4%
0,9%
6,6%
1,5%
Decremento in
p.p. del tasso di
crescita
nominale per il
calcolo del
Terminal Value
-10,9%
-4,5%
7,4%
98,8%
-76,4%
-47,9%
19,6%
2,9%
42,8%
12,0%
n. s.
-13,9%
-71,4%
-27,1%
0,3%
0,8%
-1,0%
-2,9%
Incremento in p. p.
del core tier 1 ratio
target
Decremento in
p.p. degli utili
annuali
-22,3%
-8,5%
(1) In considerazione dell’elevata redditività del settore, i risultati derivanti dall’analisi di sensitività non sono significativi.
È opportuno segnalare che l’allineamento del valore d’uso di una CGU al suo valore di bilancio, sebbene
non comporti una necessità di effettuare una svalutazione dell’avviamento della specifica CGU, potrebbe
comportare la svalutazione dell’avviamento a livello di Gruppo. Questo perché la differenza positiva tra il
valore d’uso ed il valore di bilancio di ciascuna CGU può compensare il valore negativo dei beni destinati
ad attività ausiliarie e comuni, non direttamente allocabili alle singole CGU.
Il valore d’uso complessivo è sostanzialmente allineato al valore contabile complessivo. Per tanto le
modifiche in senso peggiorativo dei parametri utilizzati e delle informazioni contenute nell’impairment test
potrebbero portare a rilevare una perdita di valore nei futuri esercizi.
239
A completamento dell’analisi di sensitività la tabella sottostante indica la variazione del valore d’uso
complessivo del Gruppo alla variazione di un punto percentuale dei principali parametri utilizzati nel
modello DCF.
Incremento
dell’1% del tasso
di attualizzazione
al netto delle
imposte (Ke)
Variazione valore
d’uso di Gruppo
-12,1%
Incremento
dell’1% del core
tier 1 ratio target
Decremento
dell’1% del tasso
di crescita
nominale per il
calcolo del
Terminal Value
Decremento
dell’1% degli utili
annuali
-6,1%
-3,7%
-1,2%
Si sottolinea peraltro che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità
dell’avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione
utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato, che potrebbe
registrare mutamenti ad oggi non prevedibili. L’effetto che questi mutamenti potrebbero avere sulla stima
dei flussi di cassa delle diverse CGU, così come sulle principali assunzioni adottate, potrebbe pertanto
condurre nei bilanci dei prossimi esercizi a risultati diversi da quelli riportati nel presente bilancio
consolidato.
I risultati dell’impairment test
L’impairment test ha confermato il valore di iscrizione dell’avviamento nel bilancio al 31 dicembre 2009.
Non sono state pertanto iscritte rettifiche di valore relativamente a tale voce.
Anche per quanto riguarda le attività immateriali diverse dall’avviamento, l’impairment test conferma che il
loro valore recuperabile è superiore all’importo iscritto nel bilancio consolidato, decurtato degli
ammortamenti già registrati: non è stato pertanto necessario iscrivere alcuna rettifica a conto economico.
240
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
Sezione 14 – Le attività fiscali e le passività fiscali – Voce 140 dell’attivo
e voce 80 del passivo
Le Attività fiscali – voce 140 dell’attivo, ammontano al 31 dicembre 2009 a 12.577 milioni e riguardano
“attività correnti” per 2.416 milioni e “attività anticipate” per 10.161 milioni segnando rispetto
all’esercizio precedente rispettivamente un aumento di 488 milioni le prime e una riduzione di 303 milioni
le seconde.
La composizione della sottovoce Attività per imposte anticipate, così come previsto dalla normativa, è
dettagliata nella tavola 14.1 precisando che gli importi indicati sono interamente riferiti al gruppo bancario.
Le Passività fiscali – voce 80 del passivo assommano al 31 dicembre 2009 a 6.451 milioni e si
riferiscono per 1.988 milioni alle passività correnti e per 4.463 milioni alle passività differite.
Rispetto all’anno precedente in entrambe le sottovoci si verificano flessioni per 839 milioni nelle passività
correnti e per 939 milioni in quelle differite.
La composizione della sottovoce Passività per imposte differite, così come previsto dalla normativa, è
dettagliata nella tavola 14.2 precisando che gli importi indicati sono interamente riferiti al gruppo bancario.
(migliaia di €)
14.1 Attività per imposte anticipate: composizione
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
408.285
817.361
2.562.507
1.141.119
258.940
2.589.782
1.247.364
1.135.938
10.161.296
471.970
1.086.069
2.572.074
1.214.681
535.797
1.877.676
1.512.863
1.192.834
10.463.964
Attività fiscali anticipate relative a:
Attività/passività detenute per la negoziazione
Altri strumenti finanziari
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali
Accantonamenti
Altre attività / passività
Crediti verso banche e clientela
Perdite fiscali riportabili in futuro
Altre
Totale
(migliaia di €)
14.2 Passività per imposte differite: composizione
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
Passività fiscali differite relative a:
Crediti verso banche e clientela
Attività / passività detenute per la negoziazione
Altri strumenti finanziari
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali
Altre attività / passività
Debiti verso banche e clientela
Altre
Totale
241
1.015.239
131.699
847.183
1.654.744
173.095
89.130
552.202
4.463.292
1.227.497
214.972
1.287.677
1.853.336
233.438
82.210
502.764
5.401.894
(migliaia di €)
14.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
Movimenti del
2009
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
9.924.965
1.767.985
1.384.017
21.889
9.890
45.913
1.306.325
238
383.730
2.034.318
1.689.963
1.517.405
12.139
160.419
1.773
342.582
9.658.632
(migliaia di €)
14.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita al conto economico)
Movimenti del
2009
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
4.799.658
452.736
197.217
1.663
195.554
508
255.011
1.269.693
1.226.354
991.934
184
234.236
1.086
42.253
3.982.701
Movimenti del
2009
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2008
4.670.877
1.250.230
1.021.949
7.557
647
1.013.745
1.791
226.490
1.121.449
873.568
640.581
8.336
224.651
31.620
216.261
4.799.658
(migliaia di €)
14.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
2008
7.127.355
4.591.638
4.218.113
11.431
1.226
6.691
4.198.765
6.043
367.482
1.794.028
1.488.355
1.470.876
16.834
645
16.091
289.582
9.924.965
538.999
215.070
87.687
4.952
82.735
127.383
251.405
201.749
125.984
75.765
382
49.274
502.664
2008
690.766
314.297
304.009
5
304.004
10.288
466.064
362.991
358.749
4.242
23
103.050
538.999
242
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
(migliaia di €)
14.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
Movimenti del
2009
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
602.236
210.701
195.373
90
195.283
15.328
332.346
133.760
110.408
23.352
247
198.339
480.591
2008
291.610
581.347
236.360
6.681
229.679
344.987
270.721
254.238
252.560
1.678
17
16.466
602.236
14.7 Altre informazioni
In conformità con lo IAS 12, non sono state rilevate attività fiscali differite per perdite fiscali portate a
nuovo laddove non risultano probabili futuri redditi imponibili a fronte dei quali utilizzare tali perdite. A
livello di gruppo, le perdite fiscali non ancora utilizzate, per le quali non sono state rilevate attività fiscali
differite, ammontano a circa 7.460 milioni, di cui 1.176 milioni relativi alle filiali estere di Unicredit Spa,
5.814 milioni relativi a società del Gruppo Unicredit Bank AG e 470 milioni relativi a società del Gruppo
Bank Austria. In particolare, la quota riferibile alle perdite pregresse delle filiali estere di Unicredit Spa, si
riferisce alle perdite che potranno essere fiscalmente recuperate esclusivamente sui futuri redditi
imponibili prodotti dalle filiali stesse, nel paese di localizzazione.
243
Sezione 15 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di
dismissione e passività associate – Voce 150 dell’Attivo e voce
90 del Passivo
Sono iscritte in queste voci le attività non correnti o gruppi di attività e passività direttamente collegate,
che costituiscono un insieme di attività generatrici di flussi finanziari, la cui vendita è altamente probabile.
Esse sono valutate al minore fra il valore contabile e fair value al netto dei costi di vendita.
Nella situazione patrimoniale al 31 dicembre 2009 i dati si riferiscono principalmente alla partecipazione
in IRFIS Mediocredito della Sicilia SpA.
(migliaia di €)
15.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: composizione per tipologia
di attività
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
A. Singole attività
A.1 Attività finanziarie
A.2 Partecipazioni
A.3 Attività materiali
A.4 Attività immateriali
A.5 Altre attività non correnti
Totale A
533.465
182
67.400
71
21.179
622.297
924.471
2.201
60.069
533
43.064
1.030.338
B. Gruppi di attività (unità operative dismesse)
B.1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B.2. Attività finanziarie valutate al fair value
-
-
B.3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
B.4 Attività finanziarie detenute fino alla scadenza
B.5. Crediti verso banche
B.6 Crediti verso clientela
B.7 Partecipazioni
B.8 Attività materiali
B.9 Attività immateriali
B.10 Altre attività
-
-
Totale B
-
-
Totale A+B
622.297
1.030.338
Totale C
270.926
40.389
311.315
295.042
241.687
536.729
C. Passività associate a singole attività in via di dismissione
C.1 Debiti
C.2 Titoli
C.3 Altre passività
D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione
D.1 Debiti verso banche
D.2 Debiti verso clientela
D.3 Titoli in circolazione
D.4 Passività finanziarie di negoziazione
D.5 Passività finanziarie valutate al fair value
D.6 Fondi
D.7 Altre passività
Totale D
Totale C+D
311.315
536.729
A seguito della revisione della tabella introdotta dal primo aggiornamento della Circolare 262, le attività e
le passività facenti parte di gruppi di attività in via di dismissione che non costituiscono unità operative
dismesse sono presentati nelle sezioni A. Singole Attività e C. Passività associate a singole attività in via
di dismissione. Conseguentemente sono stati ricondotti alle medesime sezioni anche i relativi valori di
pertinenza dell’esercizio 2008 in precedenza esposti nelle sezioni B. Gruppi di attività (Unità operative
dismesse) e D. Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione.
244
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Attivo
15.2 Altre informazioni
Non vi sono informazioni da segnalare.
15.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non valutate al patrimonio netto
Si precisa che al 31 dicembre 2009 il Gruppo non ha in essere partecipazioni sottoposte a influenza
notevole non valutate al patrimonio netto classificate come possedute per la vendita.
Sezione 16 – Altre attività – Voce 160
La flessione della voce “Altre attività”, variata da 13.990 milioni del 31 dicembre 2008 a 10.454 milioni del
31 dicembre 2009 è ascrivibile principalmente alle partite definitive ma non imputabili ad altre voci,
passate da 4.377 milioni del 2008 a 2.203 milioni del 2009.
(migliaia di €)
16.1 Altre attività: composizione
Consistenze al
Voci/Valori
Margine di variazione presso organismi di compensazione a fronte di operazioni su
contratti derivati (infruttiferi)
Oro, argento e metalli preziosi
Ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie
Cassa e altri valori in carico al cassiere:
- assegni di c/c tratti su terzi in corso di negoziazione
- assegni di c/c in carico alle banche del gruppo ricevuti dalla stanza di
compensazione in corso di addebito
- vaglia, assegni circolari e titoli equiparati
- cedole, titoli esigibili a vista, valori bollati e valori diversi
Interessi e competenze da addebitare a:
- clienti
- banche
Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza
Partite in corso di lavorazione
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci:
- titoli e cedole da regolare
- altre operazioni
Rettifiche per partite illiquide di portafoglio
Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 140
Altre partite
Totale
245
31.12.2009
31.12.2008
100.001
58.014
349.830
663.930
612.629
207.544
42.487
606.063
827.070
708.938
20.047
30.777
477
301.795
293.266
8.529
165.266
829.976
2.203.120
41.410
2.161.710
148.276
2.580.460
3.053.021
10.453.689
3.774
112.658
1.700
233.062
215.467
17.595
456.710
1.165.988
4.377.233
362.033
4.015.200
177.079
2.703.183
3.193.593
13.990.012
Passivo
Sezione 1 – Debiti verso banche – Voce 10
I “Debiti verso banche” (come già precisato nella sezione 6 - Crediti verso banche) presentano una
dinamica in flessione, passando dai 177.677 milioni di fine dicembre 2008 ai 106.800 milioni del 31
dicembre 2009.
In termini medi5, i dati risultano rispettivamente 143.191 milioni nel 2009 e 176.336 milioni nel 2008.
Il costo medio di tale provvista è passato dal 5,35% del 2008 all’1,55% nel 2009 con una riduzione del
3,80 punti percentuali.
La riduzione della voce “Debiti verso banche” pari a -70.877 milioni è da ascrivere a:
•
Debiti verso banche centrali per -53.086 milioni, di cui -20.001 milioni relativi a UniCredit Spa,
-19.564 milioni a UniCredit Bank AG e -6.124 milioni a UniCredit Bank Austria AG.
•
Debiti verso banche per -17.791 milioni, di cui -12.092 milioni relativi a depositi vincolati.
(migliaia di €)
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
Tipologia operazioni/Valori
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
2.1 Conti correnti e depositi liberi
2.2 Depositi vincolati
2.3 Finanziamenti
2.3.1 pronti contro termine passivi
2.3.2 altri
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
2.5 Altri debiti
Totale
Fair value
19.684.972
87.115.180
18.300.255
27.610.170
34.623.268
11.881.982
22.741.286
6.581.487
106.800.152
106.989.042
72.770.915
104.905.789
14.548.866
39.701.991
43.819.781
19.689.312
24.130.469
6.835.151
177.676.704
177.850.724
La sottovoce 2.3 Finanziamenti comprende anche i debiti relativi alle operazioni di pronti contro termine di raccolta conclusi a fronte di titoli di proprietà
emessi da società del gruppo, questi ultimi elisi dall’attivo a livello consolidato.
(migliaia di €)
1.2 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti subordinati
Consistenze al
31.12.2009
Debiti verso banche: debiti subordinati
231.317
31.12.2008
185.852
1.3 Dettaglio della voce 10 "Debiti verso banche": debiti strutturati
Non vi sono debiti verso banche (debiti strutturati).
5 Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di
quella del dicembre 2008.
246
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo
(migliaia di €)
1.4 Debiti verso banche oggetto di copertura specifica
Consistenze al
Tipologia operazioni/Valori
1. Debiti oggetto di copertura specifica del Fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) più rischi
2. Debiti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) altro
Totale
31.12.2009
31.12.2008
155.261
155.261
206.649
179.296
27.353
361.910
598.364
485.956
112.408
536.943
274.166
262.777
1.135.307
1.5 Debiti per leasing finanziario
Non vi sono debiti per locazione finanziaria verso banche.
Sezione 2 – Debiti verso clientela – Voce 20
I “Debiti verso la clientela” ammontano a 381.623 milioni (388.831 milioni nel 2008) e presentano una
contrazione di -7.208 milioni pari al 2%.
In termini medi6 i dati risultano rispettivamente di 384.977 milioni nel 2009 e di 402.522 nel 2008 con una
diminuzione del 4%.
Il costo medio di questa provvista nel 2009 è dell’1,50% e si confronta con quello medio dell’anno
precedente del 3,08%.
(migliaia di €)
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
Consistenze al
31.12.2009
Tipologia operazioni/Valori
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Finanziamenti
3.1 pronti contro termine passivi
3.2 altri
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
5. Altri debiti
Totale
Fair Value
217.353.447
111.557.776
29.726.942
20.471.063
9.255.879
528.773
22.456.352
381.623.290
381.390.731
31.12.2008
197.010.486
121.471.020
44.831.199
30.169.624
14.661.575
25.518.061
388.830.766
388.639.132
Fra i “finanziamenti” sono compresi anche i debiti relativi alle operazioni di pronti contro termine di raccolta conclusi a fronte di titoli di proprietà emessi da
società del gruppo, questi ultimi elisi dall’attivo a livello consolidato.
(migliaia di €)
2.2 Dettaglio della voce 20 "Debiti verso clientela": debiti subordinati
Consistenze al
31.12.2009
Debiti verso clientela: debiti subordinati
561.781
31.12.2008
651.768
6 Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di
quella del dicembre 2008.
247
(migliaia di €)
2.3 Dettaglio della voce 20 "Debiti verso clientela": debiti strutturati
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
Valore contabile
Valore contabile
Debiti verso clientela: debiti strutturati
36.141
33.002
(migliaia di €)
2.4 Debiti verso clientela: oggetto di copertura specifica
Consistenze al
Tipologia operazioni/Valori
1. Debiti oggetto di copertura specifica del fair value
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) più rischi
2. Debiti oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) altro
Totale
31.12.2009
31.12.2008
871.730
771.684
100.046
871.730
438.318
407.182
31.136
2.413.068
2.322.019
91.049
2.851.386
(migliaia di €)
2.5 Debiti per leasing finanziario
Consistenze al 31.12.2009
Valore attuale
Pagamenti minimi dei pagamenti minimi
Debiti per locazione finanziaria:
Fino a dodici mesi
Da un anno a cinque anni
Oltre cinque anni
Valore totale dei pagamenti minimi lordi/netti
Meno: effetto tempo
Valore attuale dei debiti per pagamenti minimi dovuti per il leasing
4.180
5.824
10.004
(1.324)
8.680
3.718
4.373
8.091
X
8.091
248
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo
Sezione 3 – Titoli in circolazione – Voce 30
La consistenza dei “Titoli in circolazione” pari a 214.773 milioni a fine esercizio, aumenta di
12.314.milioni rispetto al livello di fine anno precedente ed è interamente riconducibile agli altri titoli.
In termini medi7 i dati risultano pari a 204.396 milioni nel 2009 e 230.993 milioni nel 2008 con una
diminuzione del 12%.
Il costo medio di questa provvista è passato dal 4,85% del 2008 al 3,76% del 2009, con una variazione di
-1,09 punti percentuali.
(migliaia di €)
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
Consistenze al 31.12.2009
Fair value
Tipologia titoli/Valori
A. Titoli
1. Obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2. Altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri
Totale
Consistenze al 31.12.2008
Valore
bilancio
Livello 1
Livello 2
161.669.590
11.986.643
149.682.947
53.103.287
973.448
52.129.839
214.772.877
56.198.308
228.284
55.970.024
10.567.343
27.399
10.539.944
66.765.651
96.278.273
11.909.932
84.368.341
16.493.328
936.993
15.556.335
112.771.601
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
Fair value
Livello 3
Valore
bilancio
Livello 1
Livello 2
Livello 3
3.060.676
142.327
2.918.349
33.914.799
11.764
33.903.035
36.975.475
158.934.767
11.988.680
146.946.087
43.524.033
1.585.963
41.938.070
202.458.800
84.186.762
3.661.901
80.524.861
8.980.217
23.396
8.956.821
93.166.979
70.164.613
8.131.681
62.032.932
6.571.995
1.114.583
5.457.412
76.736.608
2.766.270
189.293
2.576.977
28.741.213
438.904
28.302.309
31.507.483
216.512.727
201.411.070
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda
per ulteriori informazioni alla parte A) Politiche contabili – A3) Informativa sul fair value.
Le sottovoci 1.1 “Obbligazioni strutturate e 2.1. Altri titoli strutturati ammontano complessivamente a 12.960 milioni e rappresentano il 6% del totale. Esse
si riferiscono essenzialmente a strumenti di tipo equity linked (circa 68%) ed in parte meno significativa a strumenti di tipo interest rate linked (circa 30%).
Di questi strumenti Unicredit SpA è il principale e quasi unico contributore
Lo sbilancio del fair value dei derivati, incorporati in titoli strutturati e fatti oggetto di scorporo, risulta esposto a Voce 20 dell’Attivo e 40 del Passivo tra le
valutazione dei derivati di trading-altri e presenta un saldo negativo per 662 milioni.
(migliaia di €)
3.2 Dettaglio della voce 30 "Titoli in circolazione" : titoli subordinati
Titoli in circolazione: titoli subordinati
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
27.145.805
31.134.069
(migliaia di €)
3.3 Dettaglio della voce 30 "Titoli in circolazione" : titoli oggetto di copertura specifica
Consistenze al
31.12.2009
Tipologia operazioni/Valori
1. Titoli oggetto di copertura specifica del Fair value
a) rischio tasso di interesse
b) rischio di cambio
c) più rischi
2. Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari
a) rischio di tasso di interesse
b) rischio cambio
c) altro
Totale
1.360.783
1.360.783
4.756.433
4.756.433
6.117.216
31.12.2008
14.836.230
14.836.230
6.133.879
6.133.879
20.970.109
7 Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di
quella del dicembre 2008..
249
Sezione 4 – Passività finanziarie di negoziazione – Voce 40
Le “Passività finanziarie di negoziazione” (come già precisato nella sezione 2 dell’attivo) presentano
una dinamica in flessione, passando dai 165.335 milioni di fine dicembre 2008 ai 114.045 milioni del 31
dicembre 2009. In particolare il decremento delle passività per cassa si collega al deleveraging
complessivo, mentre il decremento della voce derivati è sostanzialmente ascrivibile alle oscillazioni dei
valori di mercato (es.: tassi, cambi, equity, ecc.) registratesi principalmente nel secondo trimestre del
2009.
In termini medi8, i dati risultano rispettivamente 143.321 milioni nel 2009 e 127.165 milioni nel 2008.
Il costo medio di queste passività è passato dall’1,02% nel 2008 allo 0,95% con una riduzione di 0,07
punti percentuali.
(migliaia di €)
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
Tipologia operazioni /
Componenti del gruppo
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate
3.1.2 Altre obbligazioni
3.2 Altri titoli
3.2.1 Strutturati
3.2.2 Altri
Totale A
B. Strumenti derivati
1. Derivati Finanziari
1.1 Di negoziazione
1.2 Connessi con la fair value
option
1.3 Altri
2. Derivati creditizi
2.1 Di negoziazione
2.2 Connessi con la fair value
option
2.3 Altri
Totale B
Totale A+B
Valore
Nominale
Consistenze al 31.12.2009
Fair Value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Fair Value*
Valore
Nominale
Consistenze al 31.12.2008
Fair Value
Livello 1
304.897
16.523.400
14.680.888
10.379.246
853.071
9.526.175
4.301.642
4.301.521
121
31.509.185
413.127
5.095.740
3.016.297
3.016.297
3.016.297
8.525.164
314.145
16.672.064
10.897.173
7.104.819
866.464
6.238.355
3.792.354
3.792.354
27.883.382
498
835
703.797
197.766
25
197.741
506.031
506.031
705.130
723.981
21.691.117
14.617.388
10.315.746
X
X
4.301.642
X
X
37.032.486
5.708.986
21.583.312
15.790.492
11.154.813
446.114
10.708.699
4.635.679
4.454.013
181.666
43.082.790
697.806
5.905.942
14.233.030
10.082.233
140.230
9.942.003
4.150.797
4.120.067
30.730
20.836.778
X
X
5.983.794
5.981.940
65.383.989
64.561.723
630.753
221.712
X
X
X
X
8.921.198
8.887.463
X
X
X
X
24
1.830
304.656
304.656
352.008
470.258
3.364.685
3.345.481
409.041
1.263.662
1.263.629
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
6.288.450
14.813.614
18.868
336
68.748.674
96.632.056
33
1.894.415
2.599.545
X
X
X
X
37.032.486
43.082.790
31.509.185
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
Livello 2
5.059.186
17.458.544
226.542
86.147
86.147
140.395
140.395
22.744.272
Livello 3
Fair Value*
880
2.077
1.306.372
967.163
99.468
867.695
339.209
333.947
5.262
1.309.329
5.749.070
21.596.592
15.765.964
11.135.543
X
X
4.630.421
X
X
43.111.626
90.417.153
89.338.027
2.182.924
1.947.046
X
X
33.735
-
479.184
599.942
14.433.747
14.400.649
235.878
4.489.777
4.489.777
X
X
X
X
8.921.198
29.757.976
31.945
1.153
104.850.900
127.595.172
6.672.701
7.982.030
X
X
114.045.215
43.111.626
165.335.178
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda
per ulteriori informazioni alla parte A) Politiche contabili – A3) Informativa sul fair value.
Le sottovoci “Debiti verso banche” e “Debiti verso clientela” comprendono scoperti tecnici per un ammontare pari a 5.665 milioni a cui non viene attribuito
un valore nozionale.
(migliaia di €)
4.2 Dettaglio della voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione": passività subordinate
Consistenze al
31.12.2009
Passività finanziarie di negoziazione: passività subordinate
429.749
31.12.2008
241.382
(migliaia di €)
4.3 Dettaglio della voce 40 "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
Valore contabile
Valore contabile
Passività finanziarie di negoziazione: debiti strutturati
14.946
-
8 Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e di
quella del dicembre 2008..
250
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo
(migliaia di €)
4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi "scoperti tecnici") di negoziazione: variazioni annue
Movimenti del 2009
Debiti verso banche Debiti verso clientela
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Emissioni
B.2 Vendite
B.3 Variazioni positive di fair value
5.059.132
169.253.466
169.133.259
14.121
106.086
174.007.356
378.787
173.460.852
21.786
145.931
305.242
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Acquisti
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
Titoli in circolazione
Totale
15.765.940
1.680.058
257.325
1.409.988
12.745
2.828.734
2.717.133
63.176
595
47.830
14.617.264
38.048.371
2.106.138.975
2.104.494.068
1.495.298
149.609
2.112.738.408
5.579.376
2.106.888.217
35.578
235.237
31.448.938
17.223.299
1.935.205.451
1.935.103.484
71.189
30.778
1.935.902.318
2.483.456
1.933.364.189
13.197
41.476
16.526.432
Sezione 5 – Passività finanziarie valutate al fair value – Voce 50
La consistenza delle “Passività finanziarie valutate al fair value” è di 1.612 milioni al 31 dicembre
2009 e di 1.659 milioni nel 2008.
(migliaia di €)
5.1 Passività finanziarie valutate al fair value : composizione merceologica
Tipologia operazione/
Valori
1. Debiti verso banche
1.1 Strutturati
1.2 Altri
2. Debiti verso clientela
2.1 Strutturati
2.2 Altri
3. Titoli di debito
3.1 Strutturati
3.2 Altri
Totale
Valore
Nominale
Consistenze al 31.12.2009
Fair value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
2.162.170
2.162.170
2.162.170
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
-
1.560.578
1.560.578
1.560.578
149
149
51.748
51.748
51.897
Fair
Value*
149
X
X
X
X
1.642.325
X
X
1.642.474
Valore
Nominale
12.532
12.532
1.853.113
50.489
1.802.624
1.865.645
Consistenze al 31.12.2008
Fair value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
162.036
162.036
162.036
1.434.087
1.434.087
1.434.087
1.612.475
12.532
12.532
50.489
50.489
63.021
Fair
Value*
12.532
X
X
X
X
1.728.593
X
X
1.741.125
1.659.144
Fair value*: calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell’emittente rispetto alla data di emissione.
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda
per ulteriori informazioni alla parte A) Politiche contabili – A3) Informativa sul fair value.
I dati al 31 dicembre 2008 sono stati ricostruiti per comparabilità.
5.2 Dettaglio della voce 50 "Passività finanziarie valutate al fair value": passività subordinate
Non vi sono passività subordinate.
(migliaia di €)
5.3 Passività finanziarie valutate al fair value : variazioni annue
Movimenti del 2009
Debiti verso banche Debiti verso clientela
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Emissioni
B.2 Vendite
B.3 Variazioni positive di fair value
B4. Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Acquisti
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di fair value
C.4 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
251
12.532
116
116
12.499
12.416
83
149
-
Titoli in circolazione
Totale
1.646.612
705.201
422.390
274.543
8.268
739.487
309.172
321.894
96.181
12.240
1.612.326
1.659.144
705.317
422.390
274.659
8.268
751.986
309.172
334.310
96.181
12.323
1.612.475
Sezione 6 – Derivati di copertura – Voce 60
(migliaia di €)
6.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
Consistenze al 31.12.2009
Fair value
Livello 1
49.661
49.661
49.661
A. Derivati finanziari
1) Fair value
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
B. Derivati creditizi
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale
Livello 2
9.859.787
3.781.491
6.078.296
9.859.787
Totale Livello 1, Livello 2 e Livello 3
Consistenze al 31.12.2008
Fair value
Valore
nozionale
96.041.403
27.309.028
68.732.375
530.000
530.000
96.571.403
Livello 3
9.499
9.499
9.499
Livello 1
1.453.972
1.453.956
16
1.453.972
Livello 2
6.284.363
770.697
5.513.666
5.564
5.564
6.289.927
Valore
nozionale
65.993.892
23.254.804
42.739.088
2.537.000
2.537.000
68.530.892
Livello 3
7.371
7.371
7.371
9.918.947
7.751.270
Le valutazioni al fair value sono classificate sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la significatività degli input utilizzati nelle valutazioni. Si rimanda
alla parte A) Politiche contabili per ulteriori chiarimenti.
(migliaia di €)
6.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologie di copertura
Consistenze al 31.12.2009
Operazioni/
Tipo di copertura
1. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
2. Crediti
3. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
4. Portafoglio
5. Altre operazioni
Totale attività
1. Passività finanziarie
2. Portafoglio
Totale passività
1. Transazioni attese
2. Portafoglio di attività e
passività finanziarie
rischio di
tasso
Fair value
Specifica
rischio di
rischio di
rischio di
cambio
credito
prezzo
Flussi finanziari
generica
specifica
generica
Investim.
esteri
più rischi
277.715
6.658
X
-
X
-
X
X
X
X
284.373
82.482
X
82.482
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
103.248
X
103.248
X
X
565.946
X
565.946
X
2.804.602
2.804.602
X
X
X
X
X
X
X
-
X
X
X
X
X
X
3
X
24.738
X
24.738
X
6.053.555
6.053.555
X
X
X
X
X
X
X
X
-
Sezione 7 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di
copertura generica – Voce 70
(migliaia di €)
7.1 Adeguamento di valore dellle passività finanziarie coperte
Consistenze al
31.12.2009
Adeguamento di valore delle passività coperte/Valori
1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie
2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie
Totale
4.505.885
(1.745.925)
2.759.960
31.12.2008
2.058.804
(486.739)
1.572.065
(migliaia di €)
7.2 Passività oggetto di copertura generica del rischio di tasso di interesse: composizione
Consistenze al
Passività coperte
1. Debiti
2. Titoli in circolazione
3. Portafoglio
Totale
31.12.2009
31.12.2008
11.460.334
5.809.604
62.297.973
79.567.911
716.310
612.659
39.565.063
40.894.032
252
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo
Sezione 8 – Passività fiscali – Voce 80
Si veda la sezione 14 dell’attivo.
Sezione 9 – Passività associate ed attività in via di dismissione – Voce
90
Si veda la sezione 15 dell’attivo.
Sezione 10 – Altre passività – Voce 100
La voce “Altre passività” è passata da 23.701 milioni di fine dicembre 2008 a 18.110 milioni di fine 2009
Tale variazione è da ascrivere principalmente:
•
alle partite definitive ma non imputabili ad altre voci (debiti verso fornitori, accantonamenti per
ritenute fiscali su dietimi, cedole e dividendi e altre partite) per -2.511 milioni;
• alle partite in corso di lavorazione per -1.181 milioni;
• alle altre partite per -1.062 milioni
(migliaia di €)
10.1 Altre passività: composizione
Consistenze al
31.12.2009
Voci/Valori
Debiti per le garanzie finanziarie rilasciate
Deterioramento delle garanzie finanziarie rilasciate, dei derivati creditizi, degli impegni
irrevocabili a erogare fondi
Debiti per gli impegni irrevocabili a erogare fondi
Ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passività finanziarie
Accordi di pagamento basati sul valore dei propri strumenti di capitale classificati
come debiti secondo l'IFRS 2
Altri debiti relativi al personale dipendente
Altri debiti relativi ad altro personale
Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci
Interessi e competenze da accreditare a:
- clienti
- banche
Partite viaggianti tra filiali non attribuite ai conti di pertinenza
Somme a disposizione da riconoscere a terzi
Partite in corso di lavorazione
Partite relative ad operazioni in titoli
Partite definitive ma non imputabili ad altre voci:
- debiti verso fornitori
- accantonamenti per ritenuta fiscale su dietimi, cedole o dividendi
- altre partite
Debiti per partite diverse dal servizio di riscossione tributi
Rettifiche per partite illiquide di portafoglio
Partite fiscali diverse da quelle imputate a voce 80
Altre partite
Totale
253
31.12.2008
18.141
16.389
1.023.979
6.703
948.002
979.663
1.044.791
8.617
2.992.099
11.240
2.948
340.366
303.150
37.216
165.753
1.559.587
1.646.570
164.116
3.116.130
1.324.065
3.218
1.788.847
11.756
719.591
1.165.246
4.209.523
18.110.367
8.010
3.154.866
18.250
3.524
248.484
213.984
34.500
484.390
1.792.495
2.827.414
13.320
5.627.614
2.346.764
3.252
3.277.598
18.712
741.458
1.450.081
5.271.872
23.701.333
Sezione 11 – Trattamento di fine rapporto del personale – Voce 110
Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una “prestazione successiva
al rapporto di lavoro a benefici definiti”, pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con
tecniche attuariali, dell’ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l’attualizzazione delle
stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno al Gruppo utilizzando
il “Metodo della Proiezione Unitaria del Credito” (si veda A2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).
(migliaia di €)
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
Movimenti del
2009
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Altre variazioni in aumento
C. Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
D. Rimanenze finali
1.415.023
133.806
75.813
57.993
231.306
174.786
56.520
1.317.523
2008
1.528.111
123.242
83.671
39.571
236.330
168.384
67.946
1.415.023
Sezione 12 – Fondi per rischi e oneri – Voce 120
La voce “Fondo rischi ed oneri” si è attestata a fine dicembre 2009 a 7.982 milioni, in linea con il dato
del 2008 (8.049 milioni).
Con riferimento alla voce 1. Fondi di quiescenza aziendale, che accoglie prevalentemente fondi a
prestazione definita, illustrati alla successiva tavola 12.3 il dato al 31 dicembre 2009 risulta di 4.591
milioni contro 4.553 milioni del 2008.
La voce 2. Altri fondi per rischi ed oneri, il cui ammontare al 31 dicembre 2009 risulta pari a 3.392
milioni, è composta come risulta dalla tabella:
2.1 Controversie legali: sono rappresentate principalmente da stanziamenti per controversie legali,
cause passive e revocatorie fallimentari. Maggiori informazioni relative alle cause passive sono
riportate nella parte E – sezione 4 “Rischi operativi” – punto B “Rischi derivati da pendenze legali”;
2.2 Oneri per il personale: sostanzialmente oneri vari attinenti al personale
2.3 Altri: accolgono gli stanziamenti per rischi ed oneri non riconducibili alle voci di cui sopra, il
contenuto di questa sottovoce è illustrato alla successiva tavola 12.4
(migliaia di €)
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
Consistenze al
31.12.2009
Voci/Componenti
1. Fondi di quiescenza aziendali
2. Altri fondi per rischi ed oneri
2.1 Controversie legali
2.2 Oneri per il personale
2.3 Altri
Totale
4.590.628
3.391.803
1.350.196
90.463
1.951.144
7.982.431
31.12.2008
4.553.022
3.495.534
1.272.586
128.448
2.094.500
8.048.556
254
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo
(migliaia di €)
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
Movimenti del 2009
Voci/Componenti
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
B.3 Variazioni dovute a modifiche tasso di sconto
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Utilizzo dell'esercizio
C.2 Variazioni dovute a modifiche tasso di sconto
C.3 Altre variazioni
(*)
D. Rimanenze finali
Fondi di quiescenza
Altri fondi
4.553.022
786.265
87.851
248.721
449.693
748.659
461.479
287.180
4.590.628
3.495.534
902.549
716.274
16.075
12.840
157.360
1.006.280
730.263
448
275.569
3.391.803
(*) di cui Fondi di quiescenza a benefici definiti per 4.513.206 migliaia.
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti
1. Illustrazione dei fondi
Esistono all’interno del Gruppo diversi piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed
all'anzianità del dipendente sia in Italia che all'estero. I piani in Austria, Germania e Italia rappresentano in totale oltre il 90% delle
obbligazioni pensionistiche del Gruppo.
La maggior parte dei piani del Gruppo non è finanziata. Le eccezioni più significative riguardano il “contractual trust arrangement ”
o CTA (ovvero un fondo esterno gestito da fiduciari indipendenti), il HVB Trust Pensionfonds AG, e il Pensionkasse der
Hypovereinsbank WaG, tutti e tre stabiliti da HVB AG per i piani a benefici definiti in Germania e dei piani a benefici definiti
nel Regno Unito. Il HVB Trust Pensionfonds AG è stato incluso nel 2009 con trasferimento ad esso delle obbligazioni pensionistiche
(e relative attività patrimoniali) dei pensionati aventi la cosiddetta promessa diretta in Germania.
La maggior parte dei piani a benefici definiti del Gruppo sono chiusi ai neo-assunti, ad esempio in Austria, Germania e Italia
dove la maggioranza dei neo-assunti aderisce a piani a contribuzione definita (o piani considerati tali). I contributi per i piani a
contribuzione definita rappresentano una spesa a conto economico.
Le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il "metodo dell'unità di credito proiettata". Per i piani finanziati le
attività patrimoniali sono determinate al fair value alla data di redazione dello stato patrimoniale. Lo stato patrimoniale è composto dal
deficit o surplus (la differenza tra le obbligazioni e le attività patrimoniali) al netto degli utili e perdite attuariali non riconosciute. Inoltre
nel conto economico vengono riconosciuti gli utili e le perdite attuariali solo se in eccesso del “corridoio” (10%).
Le ipotesi attuariali usate per determinare le obbligazioni variano da paese a paese e da piano a piano in linea con lo IAS 19.
Il tasso di attualizzazione in ogni paese è determinato facendo riferimento ai rendimenti di mercato alla data di bilancio di titoli
obbligazionari di aziende primarie di valuta e durata media in linea con quella della passività.
2. Variazioni nell'esercizio dei fondi
Obbligazione netta iniziale a benefici definiti
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro corrente
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate
Oneri finanziari
(Utili) Perdite attuariali rilevati nell'esercizio
(Utili) Perdite relativi alla riduzione o estinzione del piano
Benefici erogati
Altre variazioni in aumento
Altre variazioni in diminuzione
Obbligazione netta finale a benefici definiti
255
31.12.2009
31.12.2008
4.475.084
84.783
242.590
2.067
6.131
(454.379)
444.097
(287.167)
4.513.206
4.741.834
83.766
3.159
226.583
(11.681)
(3.321)
(493.588)
297.390
(369.058)
4.475.084
3. Variazioni nell'esercizio delle attività a servizio del piano e altre
informazioni
Valore corrente iniziale delle attività a servizio dei piani
Rendimento atteso
Utili (Perdite) attuariali
Contributi del datore di lavoro
Benefici erogati
Altre variazioni in aumento (1)
Altre variazioni in diminuzione
Valore corrente finale delle attività a servizio dei piani
31.12.2009
31.12.2008
3.060.039
160.283
3.771
117.106
(128.899)
(1.070)
3.211.230
2.413.336
125.355
(105.647)
106.007
(109.552)
688.105
(57.565)
3.060.039
31.12.2009
31.12.2008
92.835
2.206.272
117.957
794.166
3.211.230
188.865
2.099.122
113.821
658.231
3.060.039
31.12.2009
31.12.2008
3.049.712
4.575.131
(3.211.230)
4.413.613
(183.382)
2.911.624
4.340.620
(3.060.039)
4.192.205
179.570
73.271
4.303.502
103.309
4.475.084
(1) Il dato del 2008 risentiva degli ammontari derivanti da inclusione dei piani
Principali categorie di attività a servizio dei piani
1. Azioni
2. Obbligazioni
3. Immobili
4. Altre attività
Totale
4. Riconciliazione tra valore attuale dei fondi, valore attuale delle attività a
servizio del piano e le attività e passività iscritte in bilancio
Valori iscritti nello stato patrimoniale
Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti finanziate
Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti non finanziate
Valore attuale delle attività a servizio del piano
Totale
Utili (perdite) attuariali non rilevate
Impatto del limite del paragrafo 58 (IAS 19) sull'eccedenza del valore attuale delle attività a
servizio dei piani
Passività netta in bilancio (2)
(2) La passività netta indicata per il 2009 comprende 209.704 migliaia di euro di eccedenze di attività al servizio dei piani rilevate nella voce "altre attività" dello
Stato Patrimoniale
Rendimento delle attività a servizio del piano:
Rendimento attuariale delle attività a servizio del piano
Utili (perdite) attuariali sulle attività a servizio del piano
5. Descrizione delle principali ipotesi attuariali
Tasso di attualizzazione
Rendimento atteso dalle attività a servizio dei piani
Tasso atteso di incremento delle retribuzioni (3)
Incrementi futuri relativi a trattamenti pensionistici
Tasso di inflazione atteso
160.283
3.771
125.355
(105.647)
31.12.2009
5,12%
5,25%
3,03%
2,15%
1,97%
31.12.2008
5,69%
5,23%
3,31%
2,35%
2,55%
31.12.2009
31.12.2008
8.972.250
(3.211.230)
5.761.020
(213.266)
8.641.148
(3.060.039)
5.581.109
205.689
73.271
5.621.025
103.309
5.890.107
(3) Valido ai fini dei "Fondi di Quiescenza"
6. Informazioni comparative
Totale obbligazioni a benefici definiti
Valore attuale delle obbligazioni a benefici definiti
Valore attuale delle attività a servizio dei piani
Valore attuale del (surplus)/deficit dei piani
Utili (Perdite) attuariali non rilevate
Impatto del limite del paragrafo 58 (IAS 19) sull'eccedenza del valore attuale delle
attività a servizio dei piani
Passività netta in bilancio
(migliaia di €)
12.4 Fondi per rischi ed oneri- altri fondi
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
2.3 Altri fondi per rischi e oneri - altri
- Rischi/oneri connessi al patrimonio immobiliare
- Oneri per piani di ristrutturazione aziendale
- Vertenze stragiudiziali e spese legali
- Indennità di agenti della rete
- Vertenze correlate a strumenti finanziari e contratti derivati
- Altri
Totale
462.960
149.009
126.435
112.619
243.334
856.787
1.951.144
537.656
132.783
168.413
63.289
233.000
959.359
2.094.500
256
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo
Sezione 13 – Riserve tecniche – Voce 130
(migliaia di €)
13.1 Riserve tecniche: composizione
Consistenze al 31.12.2009
A. Ramo danni
A.1 Riserve premi
A.2 Riserve sinistri
A.3 Altre riserve
B. Ramo vita
B.1 Riserve matematiche
B.2 Riserve per somme da pagare
B.3 Altre riserve
C. Riserve tecniche allorché il rischio di investimento è
sopportato dagli assicurati
C.1 Riserve relative a contratti le cui prestazioni sono
connesse con fondi di investimento e indici di mercato
Lavoro
diretto
Lavoro
indiretto
Totale
Consistenze al
31.12.2008
Totale
63.314
44.803
15.064
3.447
98.482
95.578
1.662
1.242
339
339
-
63.653
45.142
15.064
3.447
98.482
95.578
1.662
1.242
56.848
43.159
13.689
99.585
97.155
1.397
1.033
-
-
161.796
C.2 Riserve derivanti dalla gestione dei fondi pensione
D. Totale riserve tecniche
-
339
-
162.135
156.433
(migliaia di €)
13.2 Riserve tecniche: variazioni annue
Movimenti del 2009
Ramo danni
Riserve tecniche all'inizio dell'esercizio
a) variazioni in aumento
b) variazioni in diminuzione
Riserve tecniche alla fine dell'esercizio
Riserve
premi
Riserve
sinistri
Altre
riserve
Riserve
matematiche
Ramo vita
Riserve per
somme da
pagare
43.159
2.101
118
45.142
13.689
1.412
37
15.064
3.447
3.447
97.155
20.439
22.016
95.578
1.397
24.295
24.030
1.662
Altre
riserve
1.033
3.275
3.066
1.242
Sezione 14 – Azioni rimborsabili – Voce 150
Non sono presenti azioni rimborsabili.
Sezione 15 – Patrimonio del gruppo – Voci 140, 170, 180, 190, 200 e 220
I valori al 31 dicembre 2008, come riportato anche nella sezione 5 – Altri aspetti della parte generale A1)
delle Politiche contabili, differiscono da quelli pubblicati per effetto della riclassifica delle differenze di
cambio relative ad investimenti netti esteri (controllate, collegate o joint venture), trasferite dalla voce 170
– Riserve alla voce 140 -Riserva di valutazione.
Ai fini di un confronto omogeneo, si è perciò proceduto alla riesposizione dei dati di dicembre 2008 per
tenere conto dei menzionati effetti.
Ciò premesso si precisa che il Patrimonio del gruppo, incluso l’utile di periodo (1.702 milioni) si è
attestato al 31 dicembre 2009 a 59.689 milioni a fronte dei 54.999 milioni rilevato alla fine dell’anno
precedente.
257
La tabella che segue riporta la composizione del patrimonio e le variazioni rispetto all’esercizio
precedente:
(milioni di €)
Patrimonio del gruppo: composizione
Consistenze al
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
4. Azioni proprie
5. Riserve di valutazione
6. Strumenti di capitale
7. Utile (Perdita)
Totale
31.12.2009
8.390
36.582
14.271
(6)
(1.250)
1.702
59.689
Variazioni
31.12.2008
6.684
34.070
11.979
(6)
(1.740)
4.012
54.999
Assoluta
1.706
2.512
2.292
490
(2.310)
4.690
%
25,5%
7,4%
19,1%
-28,2%
-57,6%
8,5%
La variazione in aumento del patrimonio per 4.690 milioni è il risultato di:
•
Un incremento del capitale di 1.706 milioni per:
o
o
•
•
Un incremento del sovrapprezzo di emissione dovuto a esecuzione
dell’aumento di capitale sociale deliberato dall’assemblea del 14
novembre 2008 integralmente sottoscritto
o
o
o
la destinazione a riserva dell'utile dell'esercizio 2008 (4.012
milioni), al netto del dividendo pagato sulle azioni risparmio (-7
milioni)
l’utilizzo di riserva per costi capitalizzati in esecuzione
dell'aumento di capitale deliberata dall'assemblea del 4
novembre 2008
l'utilizzo della riserva costituita in sede di approvazione degli
utili come deliberato dall'assemblea straordinaria del 29 aprile
2009:
l’utilizzo della riserva per costi stock options (57 milioni), della
riserva per put options (233 milioni) e altre variazioni
Un aumento delle riserve da valutazione per:
o Incremento di valore delle attività finanziarie disponibili per la
vendita:
o Aumento della copertura per rischi finanziari (168 milioni) e
incremento di valore della riserva da valutazione delle società
valutate al patrimonio netto (5 milioni)
o
•
486 milioni
1.220 milioni
2.512 milioni
Un incremento delle riserve per:
o
•
l’esecuzione dell’aumento di capitale sociale deliberato
dall’assemblea del 14 novembre 2008 integralmente
sottoscritto
l’aumento del capitale a titolo gratuito deliberato
dall’assemblea straordinaria del 29 aprile 2009, attingendo da
apposita riserva costituita in sede di approvazione della
destinazione degli utili
Flessione delle differenze di cambio
Riduzione dell'utile del periodo rispetto a quello del 2008
4.005 milioni
(198) milioni
(1.220) milioni
(295) milioni
807 milioni
173 milioni
(490) milioni
(2.310) milioni
258
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo
(migliaia di €)
15.1 "Capitale" e "Azioni proprie": composizione
31.12.2009
Azioni
emesse
31.12.2008
Azioni
sottoscritte e
non ancora
liberate
Azioni
emesse
Azioni
sottoscritte e
non ancora
liberate
Capitale
- azioni ordinarie
- azioni di risparmio
Totale
Azioni proprie
8.377.750
12.120
8.389.870
(5.714)
-
6.673.434
10.853
6.684.287
(5.993)
-
La sottovoce Azioni proprie comprende quelle di UniCredit Spa per -2.440 mila euro, e quelle delle società controllate, acquistate dalle medesime società,
per -3.274 mila euro.
Nel corso dell’esercizio il Capitale – che al 31 dicembre 2008 era rappresentato da n. 13.346.868.372
azioni ordinarie e da n. 21.706.552 azioni di risparmio, del valore nominale unitario di € 0,50 per
entrambe le categorie – si è modificato nel corso del 2009, per i motivi ampiamente illustrati nella
Relazione sull’andamento della gestione nel capitolo Altre informazioni – rafforzamento patrimoniale, a
seguito dell’emissione di complessive n° 3.408.631.673 azioni ordinarie (di cui 1.308.455 performance
share) e n° 2.532.431 azioni di risparmio.
Il Capitale è quindi passato da 6.684.287 mila euro di fine 2008 a 8.389.870 mila euro di fine 2009, con
un aumento di 1.705.583 mila euro - di cui 486.113 mila euro a pagamento e 1.219.470 mila euro a titolo
gratuito con contestuale prelievo dalle riserve precostituite -, ed è rappresentato da n. 16.755.500.045
azioni ordinarie da nominali 0,50 cadauna e da n. 24.238.983 azioni di risparmio da nominali 0,50
cadauna.
La sottoscrizione dell’aumento di capitale a pagamento deliberato dall’Assemblea Straordinaria del 14
novembre 2008 ha altresì comportato l’iscrizione, nell’ambito del Patrimonio della Capogruppo, di
2.511.258 mila euro a titolo di sovrapprezzo azioni.
A fine 2009 il numero delle azioni proprie in rimanenza risulta pari a 476.000.
259
15.2 Capitale - numero azioni della capogruppo: variazioni annue
Movimenti del 2009
Voci/Tipologie
A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
A.1 Azioni proprie (-)
A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali
B. Aumenti
B.1 Nuove emissioni
- a pagamento
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
- a titolo gratuito
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre
B.2 Vendita azioni proprie
B.3 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Annullamento
C.2 Acquisto di azioni proprie
C.3 Operazioni di cessione di imprese
C.4 Altre variazioni
D. Azioni in circolazione: rimanenze finali
D.1 Azioni proprie (+)
D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio
- interamente liberate (1)
- non interamente liberate
Ordinarie
Altre
(di risparmio)
13.346.868.372
13.346.868.372
(476.000)
13.346.392.372
3.408.631.673
3.408.631.673
972.225.376
972.225.376
2.436.406.297
1.308.455
2.435.097.842
16.755.024.045
476.000
16.755.500.045
16.755.500.045
-
21.706.552
21.706.552
21.706.552
2.532.431
2.532.431
2.532.431
2.532.431
24.238.983
24.238.983
24.238.983
-
(1) Nelle azioni ordinarie sono comprese n. 967.564.061 azioni con vincolo di usufrutto a favore di UniCredit SpA; il diritto di voto su tali azioni è sospeso.
15.3 Capitale: altre informazioni
Valore nominale per azione
Azioni riservate per emissione sotto opzione
Numero contratti in essere per la vendita di azioni
31.12.2009
31.12.2008
0,50
-
0,50
(migliaia di €)
15.4 Riserve di utili: altre informazioni
Consistenze al
Riserva Legale
Riserve Statutarie
Riserve Altre
Totale
31.12.2009
31.12.2008
1.434.080
1.679.802
11.157.283
14.271.165
1.231.108
1.015.008
9.732.689
11.978.805
15.5 Altre informazioni
(migliaia di €)
Riserve da valutazione: composizione
Consistenze al
31.12.2009
Attività/Valori
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2. Attività materiali
3. Attività immateriali
4. Copertura di investimenti esteri
5. Copertura dei flussi finanziari
6. Differenze di cambio
7. Attività non correnti in via di dismissione
8. Leggi speciali di rivalutazione
9. Riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
Totale
(138.235)
454.086
(1.829.698)
277.020
(12.687)
(1.249.514)
260
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo
Sezione 16 – Patrimonio di pertinenza di terzi – Voce 210
Il “patrimonio di pertinenza di terzi” che a fine 2008 ammontava a 3.242 milioni risulta ora di 3.202 milioni.
La tabella che segue evidenzia la composizione del patrimonio di terzi al 31 dicembre 2009:
(milioni di €)
Patrimonio di pertinenza di terzi: composizione
Consistenze al
31.12.2009
1) Capitale
2) Sovrapprezzi di emissione
3) Riserve
4) Azioni proprie
5) Riserve da valutazione
6) Strumenti di capitale
376
1.763
840
(109)
-
7) Utile (Perdita) dell'esercizio di pertinenza
di terzi
Totale
16.1 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue
Non vi sono strumenti di capitale.
261
332
3.202
Altre informazioni
(migliaia di €)
1.Garanzie rilasciate e impegni
Consistenze al
31.12.2009
Operazioni
1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria
a) banche
b) clientela
2) Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) banche
b) clientela
3) Impegni irrevocabili a erogare fondi
a) banche:
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
b) clientela:
i) a utilizzo certo
ii) a utilizzo incerto
4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
5) Attività costituite in garanzia di obblìgazioni di terzi
6) Altri impegni
Totale
18.242.538
2.317.009
15.925.529
45.133.905
6.697.344
38.436.561
93.435.153
3.072.901
1.154.933
1.917.968
90.362.252
19.516.816
70.845.436
5.419.746
249.344
23.704.094
186.184.780
31.12.2008
19.489.851
1.943.575
17.546.276
51.682.902
9.618.367
42.064.535
95.771.989
3.336.915
580.284
2.756.631
92.435.074
14.638.275
77.796.799
16.043.074
177.437
23.179.174
206.344.427
(migliaia di €)
2. Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni
Portafogli
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
5. Crediti verso banche
6. Crediti verso clientela
7. Attività materiali
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
68.216.409
185.414
4.976.205
1.873.057
1.643.827
20.742.624
-
73.086.729
16.759.385
8.529.390
5.570.143
3.332.684
27.263.333
587
(migliaia di €)
3. Informazioni sul leasing operativo
Consistenze al
31.12.2009
31.12.2008
88.969
196.165
44.123
329.257
82.391
161.048
32.921
276.360
4.382
10.351
1.628
4.854
1.326
7.808
5.467
12.556
6.474
24.497
Informazioni da parte del locatario
Leasing operativi
Canoni leasing futuri non cancellabili
Fino a dodici mesi
Da uno a cinque anni
Oltre i cinque anni
Totale
Canoni minimi futuri non cancellabili da ricevere per subleasing
Pagamenti totali
Informazioni da parte del locatore
Leasing operativi
Canoni minimi futuri non cancellabili ( da ricevere)
Fino a dodici mesi
Da uno a cinque anni
Oltre i cinque anni
Totale
262
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Passivo
4. Composizione degli investimenti a fronte delle polizze unit-linked e index-linked
Non vi è operatività relativa a polizze unit-linked e index-linked
(migliaia di €)
5. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia Servizi
1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto di terzi
a) acquisti
1. regolati
2. non regolati
b) Vendite
1. regolate
2. non regolate
2. Gestioni patrimoniali
a) individuali
b) collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria
(escluse le gestioni patrimoniali)
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento
2. altri titoli
b) altri titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali)
1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento
2. altri titoli
c) titoli di terzi depositati presso terzi
d) titoli di proprietà depositati presso terzi
4. Altre operazioni
263
31.12.2009
820.571.942
407.756.015
406.824.187
931.828
412.815.927
411.882.143
933.784
211.546.323
71.569.995
139.976.328
644.464.928
3.008.925
51.559
2.957.366
267.273.633
39.030.447
228.243.186
209.874.549
164.307.821
29.515.528
264
>> Bilancio consolidato
Nota integrativa consolidata
Parte C – Informazioni sul conto economico
consolidato
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato ................................................................... 266
Sezione 1 – Gli interessi – Voce 10 e 20 ..................................................................................... 266
Sezione 2 – Le commissioni – Voci 40 e 50................................................................................. 269
Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70........................................................................ 270
Sezione 4 – Il risultato netto dell’attività di negoziazione – Voce 80 ............................................ 271
Sezione 5 – Il risultato netto dell’attività di copertura – Voce 90 .................................................. 272
Sezione 6 – Utili (perdite) da cessione / riacquisto – Voce 100 ................................................... 272
Sezione 7 – Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate
al fair value – Voce 110 .......................................................................................... 273
Sezione 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130......................... 274
Sezione 9 – Premi netti – Voce 150 ............................................................................................. 276
Sezione 10 – Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 160 ....................... 276
Sezione 11 – Le spese amministrative – Voce 180 ..................................................................... 278
Sezione 12 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri – Voce 190 ................................ 281
Sezione 13 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 200 ........................... 281
Sezione 14 – Rettifiche/riprese di Valore nette su attività immateriali – Voce 210 ...................... 282
Sezione 15 – Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 220 ..................................................... 282
Sezione 16 – Utili (perdite) delle partecipazioni – Voce 240 ........................................................ 283
Sezione 17 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività
materiali e immateriali – Voce 250 ......................................................................... 284
Sezione 18 – Rettifiche di valore dell’avviamento – Voce 260 ..................................................... 284
Sezione 19 – Utili (perdite) da cessione di investimento – Voce 270........................................... 285
Sezione 20 – Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente – Voce 290 ............. 286
Sezione 21 – Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto
delle imposte – Voce 310 ....................................................................................... 288
Sezione 22 – Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi – Voce 330 ................................... 288
Sezione 23 – Altre informazioni.................................................................................................... 288
Sezione 24 – Utile per azione ...................................................................................................... 288
265
Parte C – Informazioni sul conto economico
consolidato
In applicazione dell’aggiornamento della circolare Banca d’Italia n. 262/2005, sono state modificate
alcune tabelle e conseguentemente riclassificati gli importi relativi all’esercizio 2008.
Per ulteriori informazioni si rimanda alla Parte A) Politiche contabili.
Sezione 1 – Gli interessi – Voce 10 e 20
Gli Interessi attivi e proventi assimilati del 2009 sono ammontati a 34.746 milioni e segnano una
diminuzione di 19,4 miliardi (-36%) rispetto a quelli dell’anno precedente (54.113 milioni); anche gli
“interessi attivi in valuta” che rappresentano il 26% del totale nel 2009 (24% nel 2008) si riducono di 4
miliardi (-31%) passando dai 13.198 milioni di fine 2008 ai 9.198 di fine 2009.
Il calo degli interessi attivi di 19,4 miliardi è da ascrivere:
•
•
Per il 91% (17,6 miliardi) alla flessione del tasso medio dell’attivo patrimoniale passato da
5,00% del 2008 a 3,37% del 2009;
Per il 9% (1,8 miliardi) alla riduzione della consistenza media1 dell’attivo passata da 1.082,7
miliardi del 2008 a 1.030,7 miliardi di fine 2009. La variazione negativa dei volumi,
pari a -52 miliardi è attribuibile per -21 miliardi ai crediti verso la clientela; per -19,2
miliardi ai crediti verso banche e per -12,4 alle attività finanziarie e per +0,6 miliardi
alle altre poste dell’attivo. Queste ultime comprendono anche le rettifiche di valore
complessive sulle altre voci patrimoniali (attività materiali, immateriali ecc.), mentre
quelle sui crediti verso clienti e banche e sulle partecipazioni sono comprese nelle
rispettive voci.
Tra i fattori di contrazione degli interessi attivi vi è l’effetto rappresentato dalle misure riguardanti
l’abolizione delle commissioni di massimo scoperto che ha penalizzato il risultato del secondo semestre.
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti a livello di risultato di Gruppo e per
settori di attività.
(migliaia di €)
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
Esercizio 2009
Voci/Forme Tecniche
1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al
fair value
3. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
4. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
5. Crediti verso banche
6. Crediti verso clientela
7. Derivati di copertura
8. Altre attività
Totale
Esercizio 2008
Titoli di debito
Finanziamenti
Altre
operazioni
Totale
Totale
1.576.788
150.192
132.237
1.859.217
4.546.526
240.566
116.922
-
357.488
770.656
1.070.068
2.804
-
1.072.872
1.324.898
669.998
350.030
1.347.072
X
X
5.254.522
10
1.281.998
25.471.178
X
X
27.023.104
670.008
1.632.028
26.818.250
1.923.819
412.305
34.745.987
723.857
7.736.182
38.589.095
421.300
54.112.514
1.923.819
412.305
2.468.361
Le colonne “Titoli di debito” e “Finanziamenti” comprendono anche interessi su posizioni classificate deteriorate, diversi da quelli rilevati nella
voce “Riprese di valore”, rispettivamente per 192.237 e 1.039.499 migliaia.
1
Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e
di quella del dicembre 2008.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
266
>> Bilancio consolidato
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato
(migliaia di €)
1.2 e 1.5 Interessi attivi/passivi e proventi/oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni
di copertura
Voci
A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura
B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura
C. Saldo (A-B)
Esercizio 2009
Esercizio 2008
13.503.051
(11.579.232)
1.923.819
4.051.767
(4.694.436)
(642.669)
La tabella 1.2 “Interessi attivi e proventi assimilati”, per confronto, comprende le informazioni relative alla tabella 1.5 “Interessi passivi e oneri assimilati”.
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
(migliaia di €)
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
Voci
a) attività in valuta
Esercizio 2009
Esercizio 2008
9.198.315
13.197.696
(migliaia di €)
1.3.2 Interessi attivi su leasing finanziario
Voci
a) operazioni di leasing finanziario: canoni potenziali di locazione rilevati
come proventi nell'esercizio
Esercizio 2009
Esercizio 2008
745.619
653.615
Gli Interessi passivi e oneri assimilati del 2009 sono ammontati a 17.712 milioni e segnano una
diminuzione di 18,4 miliardi (-51%) rispetto a quelli dell’anno precedente (36.069 milioni); anche gli
“Interessi passivi in valuta” che rappresentano il 27% del totale nel 2009 e 25% nel 2008, si riducono di
4,7 miliardi (-50%) passando dai 9.420 di fine 2008 ai 4.736 milioni di fine 2009.
Come già detto in relazione agli interessi attivi anche in questo caso gli interessi passivi segnano una
variazione negativa di 18,4 miliardi, da attribuire:
•
•
per il 95% (17,4 miliardi) alla flessione del tasso medio del passivo passato da 3,53% del
2008 all’1,83% del 2009;
per il 5% (1,0 miliardi) alla riduzione delle consistenze medie1 del passivo (al netto del
patrimonio netto), passate da 1.021,8 miliardi del 2008 ai 969,6 del 2009. La
variazione negativa dei volumi pari a 52,2 miliardi è da ascrivere per -17,5 miliardi ai
depositi da clienti, per -26,6 miliardi ai titoli in circolazione, per -33,1 miliardi ai debiti
verso banche, per +21,5 miliardi alle passività finanziarie e +3,6 miliardi alle altre
voci del passivo, che includono anche le rettifiche di valore complessive sui crediti
verso clienti e banche, su partecipazioni ecc.
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, a livello di risultato di Gruppo e per
settori di attività.
1
Il calcolo dei saldi medi e dei relativi tassi (rendimenti/costi) è effettuato tenendo conto delle consistenze patrimoniali di ogni fine trimestre del 2009 e
di quella del dicembre 2008.
267
(migliaia di €)
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Esercizio 2009
Titoli
Altre operazioni
Voci/Forme Tecniche
Debiti
1. Debiti verso banche centrali
2. Debiti verso banche
3. Debiti verso clientela
4. Titoli in circolazione
5. Passività finanziarie di
negoziazione
6. Passività finanziarie valutate
al fair value
(400.268)
(1.815.749)
(5.792.384)
X
X
X
X
(7.693.158)
(119.597)
(184.962)
X
X
(8.127.998)
(31.261)
X
X
(7.909.381)
7. Altre passività e fondi
8. Derivati di copertura
Totale
Totale
Esercizio 2008
Totale
(400.268)
(1.815.749)
(5.792.384)
(7.693.158)
(1.227.151)
(8.207.417)
(12.404.409)
(11.203.218)
(1.055.040)
(1.359.599)
(1.300.164)
(620.052)
(1.675.092)
(31.261)
(620.052)
(17.712.471)
(34.444)
(1.049.167)
(642.669)
(36.068.639)
-
1.5 Interessi passivi e oneri assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
Le informazioni sui differenziali relativi alle operazioni di copertura sono compresi, per confronto, nella
tabella 1.2.
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
(migliaia di €)
1.6.1 Interessi passivi su passività finanziarie in valuta
Voci
a) Passività in valuta
Esercizio 2009
Esercizio 2008
(4.735.622)
(9.419.892)
(migliaia di €)
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
Voci
a) Operazioni di leasing finanziario: canoni potenziali di locazione rilevati
come oneri nell'esercizio
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
Esercizio 2009
Esercizio 2008
(80.309)
(1.020)
268
>> Bilancio consolidato
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato
Sezione 2 – Le commissioni – Voci 40 e 50
Nell’esercizio 2009 le Commissioni attive sono ammontate a 9.548 milioni, registrando una riduzione
del 14% rispetto al 2008, attribuibile principalmente alla sottovoce c) servizi di gestione, intermediazione
consulenza (-1.209 milioni, pari al 22,2%) nel cui ambito sono diminuite rispetto al 2008 principalmente
le commissioni relative:
•
•
•
gestione di portafogli
collocamento di titoli
distribuzione di servizi di terzi
-610 milioni (pari al 29%);
-298 milioni (pari al 33%);
-148 milioni (pari al 17%).
(migliaia di €)
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia servizi/Valori
a) garanzie rilasciate
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
3.1. individuali
3.2. collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
8. attività di consulenza
8.1 in materia di investimenti
8.2 in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1. gestioni di portafogli
9.1.1. individuali
9.1.2. collettive
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
d) servizi di incasso e pagamento
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) servizi per operazioni di factoring
g) esercizio di esattorie e ricevitorie
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione
i) tenuta e gestione dei conti correnti
j) altri servizi
Totale
Esercizio 2009
Esercizio 2008
554.687
2.067
4.237.676
495.616
393.044
1.486.255
323.776
1.162.479
265.580
44.894
607.491
161.953
81.376
34.888
46.488
701.467
18.420
12.409
6.011
546.565
136.482
1.853.964
46.124
90.075
1.427.417
1.336.468
9.548.478
535.734
9.827
5.446.502
505.064
483.485
2.182.691
470.854
1.711.837
330.059
57.884
818.684
140.457
78.621
25.370
53.251
849.557
39.508
29.488
10.020
614.717
195.332
2.000.845
45.081
95.136
1.352.052
1.639.728
11.124.905
Nell’ambito della voce c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza sottovoce “3. gestione di portafogli” sono state classificate al sub “3.1
individuali” alcune voci di commissioni precedentemente rilevate alla sottovoce “6. collocamento di titoli”. In tal senso sono state riesposte le risultanze
dell’esercizio 2008.
La voce j) altri servizi accoglie prevalentemente commissioni per finanziamenti concessi per 715 milioni, commissioni per operazioni e servizi con
l’estero per 130 milioni, commissioni per servizi vari resi alla clientela (es. tesoreria, merchant banking, ecc.) per 207 milioni commissioni per il servizio
bancomat e carte di credito, non rientranti nella voce servizi di incasso e pagamento, per 57 milioni.
269
Le Commissioni passive sono passate da 2.032 milioni dell’esercizio precedente ai 1.768 milioni del
2009 con una riduzione di 264 milioni (pari al 13%) riconducibile principalmente alla sottovoce c) servizi
di gestione e intermediazione (-271 milioni, pari al 26%) nel cui ambito sono diminuite rispetto al 2008 le
commissioni relative a:
•
•
Custodia e amministrazione di titoli
Collocamento di titoli
-81 milioni (pari al 28%);
-84 milioni (pari al 38%);
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, a livello di risultato di Gruppo e per
settori di attività.
(migliaia di €)
2.2 Commissioni passive: composizione
Tipologia servizi/Valori
a) garanzie ricevute
b) derivati su crediti
c) servizi di gestione e intermediazione:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli:
3.1 proprie
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) servizi di incasso e pagamento
e) altri servizi
Totale
Esercizio 2009
Esercizio 2008
(185.939)
(116.809)
(763.641)
(105.145)
(17.883)
(72.458)
(9.966)
(62.492)
(208.148)
(138.415)
(221.592)
(429.459)
(272.077)
(1.767.925)
(137.732)
(44.309)
(1.035.116)
(139.063)
(19.150)
(98.979)
(20.750)
(78.229)
(289.358)
(222.653)
(265.913)
(458.818)
(356.226)
(2.032.201)
Sezione 3 – Dividendi e proventi simili – Voce 70
I Dividendi sono rilevati a conto economico nell’esercizio in cui viene deliberata la distribuzione e sono
risultati complessivamente nel 2009 di 514 milioni; comprendendo i Proventi da quote di OICR il dato
risulta pari 574 milioni, contro 1.666 milioni dell’anno precedente. Si precisa che la voce “B. Attività
finanziarie disponibili per la vendita (colonna “Totale dividendi” dell’esercizio 2008) pari a 721.393
comprende 415 milioni di diritti di compartecipazione agli utili di B&C Holding GmbH.
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, a livello di risultato di Gruppo.
(migliaia di €)
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
Esercizio 2009
Esercizio 2008
Dividendi
Proventi da quote
di O.I.C.R.
Dividendi
Proventi da quote
di O.I.C.R.
A. Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
369.352
29.360
709.599
42.499
B. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
112.824
20.826
721.393
110.415
242
31.136
513.554
9.904
X
60.090
133
71.264
1.502.389
10.637
X
163.551
Voci/Proventi
C. Attività finanziarie valutate
al fair value
D. Partecipazioni
Totale
Totale dividendi e proventi da quote di OICR
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
573.644
1.665.940
270
>> Bilancio consolidato
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato
Sezione 4 – Il risultato netto dell’attività di negoziazione – Voce 80
Nel 2009 il Risultato dell’attività di negoziazione, composto dai risultati da cessione e valutazione di
attività e passività finanziarie di negoziazione, dagli utili/perdite di trading su strumenti derivati e
differenze di cambio è stato pari a 1.283 milioni in forte aumento rispetto all’anno precedente che
presentava una perdita di 2.522 milioni; infatti, come detto, nel 2008 il risultato netto dell’attività di
negoziazione della ex divisione MIB confluito ora in CIB (Corporate & Investment Banking) presentava
una perdita di 2.587 milioni da ricondursi a quasi tutti i segmenti di business particolarmente nell’area
Markets.
La tabella che segue riporta la composizione sintetica del risultato netto dell’attività di negoziazione dei
due esercizi a confronto e le variazioni intervenute:
(milioni di €)
Risultato netto dell'attività di negoziazione
Operazioni/Componenti reddituali
Attività finanziarie di negoziazione
Passivittà finanziarie di negoziazione
Differenze di cambio
Strumenti derivati
Totale
Esercizio 2009
Esercizio 2008
Variazione
3.401
(2.972)
(1.088)
1.942
1.283
(7.972)
5.159
625
(334)
(2.522)
11.373
(8.131)
(1.713)
2.276
3.805
La distribuzione dei risultati economici del 2008 per operazione/componenti reddituali, invariato il saldo complessivo, sono stati modificati rispetto a
quanto pubblicato nel precedente bilancio d’esercizio provvedendo a ridurre per pari ammontare di 3.000 milioni tanto le perdite relative alle attività
finanziarie quanto gli utili relativi alle passività finanziarie in ragione dell’impropria attribuzione del risultato economico connesso ai riacquisti delle
passività di negoziazione.
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori informazioni, a livello di risultato di Gruppo e per
settori di attività.
(migliaia di €)
4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione
Esercizio 2009
Operazioni/Componenti Reddituali
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
3. Altre attività e passività finanziarie:
differenze di cambio
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati finanziari:
- Su titoli di debito e tassi di interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
4.2 Derivati su crediti
Totale
271
Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
(A+B) - (C+D)
3.018.542
1.042.969
1.575.875
204.869
23.313
171.516
5.403.280
2.233.247
2.166.195
261.845
7.987
734.006
(2.961.180)
(1.373.023)
(1.391.219)
(104.779)
(1.384)
(90.775)
(2.059.263)
(667.130)
(622.661)
(24.160)
(6.791)
(738.521)
3.401.379
1.236.063
1.728.190
337.775
23.125
76.226
88.474
44.674
1.099
42.701
374.734
48.332
326.402
(976.959)
(956.465)
(446)
(20.048)
(2.458.006)
(326.498)
(2.131.508)
(2.971.757)
(1.189.957)
653
(1.782.453)
X
X
X
X
(1.088.320)
71.742.482
70.701.612
63.402.323
7.221.686
X
77.603
1.040.870
74.849.498
54.380.696
53.924.609
49.753.068
2.400.358
X
1.771.183
456.087
60.158.710
(70.877.151)
(68.951.256)
(62.801.232)
(5.847.489)
X
(302.535)
(1.925.895)
(74.815.290)
(55.086.794)
(54.856.478)
(49.817.010)
(3.943.539)
X
(1.095.929)
(230.316)
(59.604.063)
1.941.562
2.600.816
537.149
(168.984)
1.782.329
450.322
(659.254)
1.282.864
Sezione 5 – Il risultato netto dell’attività di copertura – Voce 90
Nel 2009 il Risultato netto dell’attività di copertura (che raggruppa proventi per 5.002 milioni ed oneri
per 4.978 milioni) si attesta a 24 milioni (17 milioni nel 2008).
(migliaia di €)
5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione
Componenti reddituali/Valori
A. Proventi relativi a:
A.1 Derivati di copertura del fair value
A.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
A.3 Passivita' finanziarie coperte (fair value)
A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
A.5 Attività e passività in valuta
Totale proventi dell'attività di copertura (A)
B. Oneri relativi a:
B.1 Derivati di copertura del fair value
B.2 Attività finanziarie coperte (fair value)
B.3 Passività finanziarie coperte (fair value)
B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.5 Attività e passività in valuta
Totale oneri dell'attività di copertura (B)
Esercizio 2009
Esercizio 2008
2.728.175
585.703
1.685.332
1.403
1.749
5.002.362
4.534.386
1.839.300
500.896
3.156
1.227
6.878.965
(2.140.029)
(194.372)
(2.641.380)
(1.839)
(981)
(4.978.601)
(3.517.899)
(537.616)
(2.799.193)
(4.034)
(3.538)
(6.862.280)
23.761
16.685
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B)
Sezione 6 – Utili (perdite) da cessione / riacquisto – Voce 100
Il risultato netto derivante da utili/perdite di cessione/riacquisto di attività/passività finanziarie
dell’esercizio 2009 si è attestato a 411 milioni (198 milioni nel 2008).
(migliaia di €)
6.1 Utile (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
Esercizio 2009
Voci/Componenti reddituali
Attività finanziarie
1.Crediti verso banche
2. Crediti verso clientela
3. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
3.1 Titoli di debito
3.2 Titoli di capitale
3.3 Quote di O.I.C.R
3.4 Finanziamenti
4. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
Totale attività
Passività finanziarie
1. Debiti verso banche
2. Debiti verso clientela
3. Titoli in circolazione
Totale passività
Totale attività/passività finanziarie
Utili
Esercizio 2008
Perdite Risultato netto
Utili
Perdite Risultato netto
73.836
95.109
(46.197)
(41.265)
27.639
53.844
2.626
38.130
(198)
(47.295)
2.428
(9.165)
386.111
84.608
280.427
21.076
-
(191.266)
(87.013)
(77.689)
(26.545)
(19)
194.845
(2.405)
202.738
(5.469)
(19)
611.176
58.119
532.034
21.023
-
(441.573)
(120.742)
(296.727)
(23.993)
(111)
169.603
(62.623)
235.307
(2.970)
(111)
11.511
(5.186)
6.325
610
(846)
(236)
566.567
(283.914)
282.653
652.542
(489.912)
162.630
16.028
187.310
(19)
(74.482)
16.009
112.828
55.669
19.833
(12)
(39.985)
55.657
(20.152)
203.338
(74.501)
128.837
75.502
(39.997)
35.505
411.490
198.135
Gli utili dell’esercizio 2008 relativi alla sottovoce “3. Attività finanziarie disponibili per la vendita – 3.2 Titoli di capitale” 532 milioni includono anche un
utile netto su cessione di partecipazioni di 372 milioni. A tale importo concorrono principalmente gli utili di Atlantia (156 milioni), Attijariwafa Bank (83
milioni), Mastercard 42 milioni, Speed SpA 19 milioni, Visa 20 milioni e di Euroclear 19 milioni.
Nell’esercizio 2009, sempre nella sottovoce 3.2 Titoli di capitale (280 milioni), sono inclusi anche utili da cessione di titoli di capitale inclusi fra le attività
finanziarie disponibili per la vendita per 121 milioni. A tale importo concorrono principalmente gli utili di Banco Sabadell (30 milioni), Mastercard (22
milioni), SI Holding (15 milioni), Bph Bank (10 milioni), Visa Inc. (10 milioni) e Finaosta (10 milioni). Tra gli utili da cessione di altri Titoli di Capitale si
rileva Heidelberg Cement (45 milioni).
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
272
>> Bilancio consolidato
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato
Sezione 7 – Il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate
al fair value – Voce 110
Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value è composto dal contributo
valutativo delle attività e passività finanziarie iscritte alla voce di bilancio e da quello dai derivati creditizi e
finanziari economicamente connessi alle stesse e già esposti fra le Attività/Passività Finanziarie di
Negoziazione (sottovoce Derivati connessi alla FVO).
A fine 2009 risulta una perdita di 31 milioni (350 milioni nel 2008).
La tabella seguente riporta la composizione sintetica del risultato netto delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value dei due esercizi a confronto e le variazioni intervenute:
(milioni di €)
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
Operazioni/Componenti reddituali
Attività finanziarie
Passivittà finanziarie
Differenze di cambio
Derivati creditizi e finanziari
Totale
Esercizio 2009
Esercizio 2008
Variazioni
31
(189)
127
(31)
331
175
5
(861)
(350)
(300)
(364)
(5)
988
319
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori informazioni, a livello di risultato di Gruppo e per
settori di attività.
(migliaia di €)
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value : composizione
Esercizio 2009
Operazioni/Componenti Reddituali
1. Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
2. Passività finanziarie
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti verso banche
2.3 Debiti verso clientela
3. Attività e passività finanziarie in
valuta: differenze di cambio
4. Derivati creditizi e finanziari
Totale
273
Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo
(D)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
181.912
122.778
1.827
57.163
144
173.974
125.246
496
47.445
787
(192.116)
(93.333)
(8)
(9.785)
(88.990)
(133.180)
(112.988)
(164)
(12.055)
(7.973)
30.590
41.703
2.151
82.768
(96.032)
12.747
12.747
-
2.446
2.446
-
(186.447)
(186.211)
(236)
-
(17.402)
(17.402)
-
(188.656)
(188.420)
(236)
-
X
X
X
X
-
349.918
43.305
(22.638)
(243.910)
126.675
544.577
219.725
(401.201)
(394.492)
(31.391)
(3.110)
(3.110)
(1.204.943)
(1.173.235)
(31.708)
(1.208.053)
Cancellazioni
(89.550)
(89.550)
(8.884.277)
(8.818.141)
(66.136)
(8.973.827)
Altre
(24.938)
(16.233)
(8.705)
(713.313)
(708.020)
(5.293)
(738.251)
372.260
372.260
372.260
42.482
42.482
2.069.403
2.068.846
557
2.111.885
-
5.729
5.729
278.105
277.357
748
283.834
Di
portafoglio Da interessi Altre riprese Da interessi Altre riprese
Esercizio 2009
Riprese di valore
(2)
Specifiche
Di Portafoglio
(69.387)
(60.682)
(8.705)
(8.082.765)
(7.980.933)
(101.832)
(8.152.152)
Totale
(1)-(2)
(269.199)
(269.199)
(3.312.754)
(3.238.103)
(74.651)
(3.581.953)
Totale
Esercizio
2008
(migliaia di €)
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
B. Titoli di capitale
C. Quote O.I.C.R.
D. Finanziamenti a banche
E. Finanziamenti a clientela
F. Totale
A. Titoli di debito
Operazioni/Componenti reddituali
(31.110)
(14.262)
(51.022)
(5.650)
Cancellazioni
Specifiche
Altre
(307.371)
(222.148)
(592.581)
(63.062)
Rettifiche di valore
(1)
X
X
-
-
Da
interessi
Specifiche
Esercizio 2009
Riprese di valore
(2)
X
7.676
14.011
6.335
Altre
riprese
8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
(338.481)
(228.734)
(629.592)
(62.377)
Totale
(1)-(2)
(751.381)
(27.787)
(904.370)
(125.202)
Totale
Esercizio
2008
(migliaia di €)
274
Le “Rettifiche di valore” nel 2009 della voce B. “Titoli di capitale” ammontano a 338 milioni, concorrono principalmente Deutsche Schiffsbank AG (71 milioni),
Banco di Sabadell (52 milioni), Bank of Valletta (26 milioni), Burgo Group S.p.a (11 milioni), Colony Sardegna (11 milioni), BPH Bank (10 milioni) e Investimenti
Infrastrutture S.p.a (6 milioni).
Le rettifiche di valore su quote di OICR del 2009 sono per la quasi totalità relative a Fondi Private Equity.
Nel 2008 la voce B. “Titoli di capitale” ammontava a 751 milioni. A tale importo hanno concorso principalmente London Stock Exchange (308 milioni), Banco di
Sabadell (182 milioni), Babcock and Brown (124 milioni) e Gemina (34 milioni).
Le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero delle posizioni deteriorate derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di
interesse effettivo originario utilizzato per calcolare le rettifiche di valore.
A. Crediti verso banche
- Finanziamenti
- Titoli di debito
B. Crediti verso clientela
- Finanziamenti
- Titoli di debito
C. Totale
Operazioni/Componenti reddituali
Rettifiche di valore
(1)
Specifiche
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti: composizione
La debolezza dello scenario macro economico ha continuato a produrre effetti sulla qualità dell’attivo, con la conseguente necessità di maggiori accantonamenti
per rischi creditizi. In particolare, nel 2009 si è proceduto ad effettuare rettifiche su crediti e accantonamenti su garanzie e impegni per 8.152 milioni, rispetto ai
3.582 milioni dell’anno precedente.
Sezione 8 – Le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – Voce 130
(6.500)
(6.500)
A. Titoli di debito
B. Finanziamenti a banche
C. Finanziamenti a clientela
D. Totale
(26)
(26)
Altre
-
-
29
29
-
Di
portafoglio Da interessi Altre riprese Da interessi
-
Altre
Riprese
Riprese di valore
(2)
Specifiche
Di Portafoglio
(6.497)
(6.497)
Totale
(1)-(2)
(76.593)
(76.593)
Totale
Esercizio
2008
(migliaia di €)
(6)
(6)
Cancellazioni
(244.682)
(1.875)
(9.356)
(255.913)
Altre
(19.509)
(1.814)
(2.582)
(23.905)
Di
portafoglio
-
Da
interessi
77.032
1.472
4.955
83.459
Altre
riprese
-
Da
interessi
47.743
3.094
53
50.890
Altre
riprese
Riprese di valore
(2)
Specifiche
Di portafoglio
Esercizio 2009
(139.416)
877
(6.936)
(145.475)
Totale
(1)-(2)
(96.666)
(2.455)
(4.566)
(103.687)
Totale
Esercizio
2008
(migliaia di €)
275
Le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di interesse effettivo originario utilizzato
per calcolare le rettifiche di valore.
D. Altre operazioni
E. Totale
A. Garanzie rilasciate
B. Derivati su crediti
C. Impegni ad erogare fondi
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore
(1)
Specifiche
8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie: composizione
Le colonne “Riprese di valore: da interessi” riportano gli eventuali incrementi nel presunto valore di recupero derivanti dalla maturazione di interessi nell’esercizio sulla base del tasso di interesse effettivo originario utilizzato
per calcolare le rettifiche di valore.
Cancellazioni
Operazioni/Componenti
reddituali
Rettifiche di valore
(1)
Specifiche
Esercizio 2009
8.3 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie detenute sino alla scadenza: composizione
>> Bilancio consolidato
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato
Sezione 9 – Premi netti – Voce 150
Nell’esercizio 2009 i Premi netti derivanti dell’attività assicurativa, che raggruppa le voci di ricavo
delle compagnie vita e danni, si attestano a 87 milioni contro 112 milioni dell’esercizio precedente con
una variazione negativa di 24 milioni pari al 22%.
(migliaia di €)
9.1 Premi netti: composizione
Premi derivanti dall'attività assicurativa
A. Ramo vita
A.1 Premi lordi contabilizzati (+)
A.2 Premi ceduti in riassicurazione (-)
A.3 Totale
B. Ramo danni
B.1 Premi lordi contabilizzati (+)
B.2 Premi ceduti in riassicurazione (-)
B.3 Variazione dell'importo lordo della riserva premi (+/-)
B.4 Variazione della riserva premi a carico dei riassicuratori (-/+)
B.5 Totale
C. Totale premi netti
Esercizio 2008
Lavoro
diretto
Esercizio 2009
Lavoro
indiretto
Totale
Totale
16.393
(1.028)
15.365
X
-
16.393
(1.028)
15.365
22.197
(1.657)
20.540
99.604
(25.170)
(1.082)
(2.094)
71.258
86.623
729
X
729
729
100.333
(25.170)
(1.082)
(2.094)
71.987
87.352
127.296
(33.120)
(5.555)
2.584
91.205
111.745
Sezione 10 – Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa –
Voce 160
La voce Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa, composta prevalentemente da sinistri
(93 milioni in entrambi i periodi a confronto), ha evidenziato una perdita di 80 milioni, in linea con quella
dell’anno precedente (86 milioni)
(migliaia di €)
10.1 Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa: composizione
Voci
1. Variazione netta delle riserve tecniche
2. Sinistri di competenza pagati nell'esercizio
3. Altri proventi e oneri della gestione assicurativa
Totale
Esercizio 2009
6.552
(93.166)
6.589
(80.025)
(migliaia di €)
10.2 Composizione della sottovoce "Variazione netta delle riserve tecniche"
Variazione netta delle riserve tecniche
1. Ramo vita
A. Riserve matematiche
A.1 Importo lordo annuo
A.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
B. Altre riserve tecniche
B.1 Importo lordo annuo
B.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
C. Riserve tecniche allorchè il rischio di investimento è sopportato dagli
assicurati
C.1 Importo lordo annuo
C.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
Totale "riserve ramo vita"
Esercizio 2008
(15.139)
(92.807)
21.759
(86.187)
Esercizio 2009
Esercizio 2008
6.552
6.552
-
(15.139)
(15.139)
-
6.552
(15.139)
2. Ramo danni
Variazioni delle altre riserve tecniche del ramo danni diverse dalle riserve sinistri al netto
delle cessioni in riassicurazione
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
-
-
276
>> Bilancio consolidato
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato
(migliaia di €)
10.3 Composizione della sottovoce "Sinistri di competenza dell'esercizio"
Oneri per sinistri
Esercizio 2009
Esercizio 2008
(23.454)
(23.933)
479
(260)
(453)
193
(23.714)
(22.811)
(23.345)
534
(870)
(1.081)
211
(23.681)
C. Importi pagati
C.1 Importo lordo annuo
C.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
D. Variazione dei recuperi al netto delle quote a carico dei riassicuratori
E. Variazioni della riserva sinistri
E.1 Importo lordo annuo
E.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
Totale sinistri ramo danni
(67.388)
(79.068)
11.680
(2.064)
(2.931)
867
(69.452)
(67.721)
(81.851)
14.130
(1.405)
(2.455)
1.050
(69.126)
Totale sinistri di competenza dell'esercizio
(93.166)
(92.807)
Ramo vita: oneri relativi ai sinistri, al netto delle cessioni in riassicurazione
A. Importi pagati
A.1 Importo lordo annuo
A.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
B. Variazione della riserva per somme da pagare
B.1 Importo lordo annuo
B.2 (-) Quote a carico dei riassicuratori
Totale sinistri ramo vita
Ramo danni: oneri relativi ai sinistri al netto dei recuperi e delle cessioni in
riassicurazione
(migliaia di €)
10.4 Composizione della sottovoce "Altri proventi ed oneri della gestione assicurativa"
10.4.1 Ramo vita
10.4.2 Ramo danni
Totale
Altri proventi
10.393
67
10.460
Esercizio 2009
Altri oneri
(1.525)
(2.346)
(3.871)
Totale
8.868
(2.279)
6.589
Risultato netto della gestione assicurativa
Il risultato netto della gestione assicurativa, derivante da due società del sub-gruppo Koç (Yapi Kredi
Sigorta AS e Yapi Kredi Emeklilik AS), è composto dalle voci “150 - Premi netti” e “160 – Saldo altri
proventi/oneri della gestione assicurativa” e si è attestato a 7 milioni contro 26 milioni del 2008.
(migliaia di €)
Risultato netto della gestione assicurativa
Componenti reddituali/Valori
Esercizio 2009
Voce 150 - Premi netti
Voce 160 - Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa
Totale
277
Esercizio 2008
87.352
111.745
(80.025)
(86.187)
7.327
25.558
Sezione 11 – Le spese amministrative – Voce 180
Nell’esercizio 2009 le Spese amministrative – voce 180 ammontano a 14.761 milioni, con una riduzione
di 1.323 milioni pari all’8% rispetto al 2008, grazie al calo delle principali componenti di costo.
In particolare:
• le “spese amministrative per il personale” – che comprendono oneri per incentivi all’esodo
relativi alle operazioni di aggregazione/ristrutturazione con i gruppi HVB e Capitalia per 247
milioni (107 milioni nel 2008) inclusi nella voce “oneri di integrazione” nel conto economico
riclassificato - ammontano a 9.344 milioni, in flessione di 681 milioni pari al 7% sull’anno
precedente, principalmente riferibile alla voce salari e stipendi;
• le “altre spese amministrative” – che comprendono, anche in questo caso, oneri legati alle
operazioni di aggregazione/ristrutturazione con i gruppi HVB e Capitalia pari a 8 milioni (40 milioni
nel 2008) inclusi nella voce “oneri di integrazione” del conto economico riclassificato –
ammontano a 5.416 milioni, in calo di 642 milioni pari al 11% sul 2008 da ascrivere principalmente
alle seguenti voci:
o Imposte indirette e tasse
-74 milioni (pari al 14%);
o spese di pubblicità, marketing e comunicazione
-157 milioni (pari al 32%);
o spese indirette relative al personale
-120 milioni (pari al 27%);
o spese relative all’Information Communication Technology
-138 milioni (pari al 10%);
o alte spese di funzionamento
-115 milioni (pari al 9%).
Si rimanda alla Relazione sulla gestione per ulteriori chiarimenti, a livello di risultato di Gruppo e per
settori di attività.
(migliaia di €)
11.1 Spese amministrative per il personale: composizione
Tipologia di spesa/Settori
1) Personale dipendente
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) accantonamento al fondo di trattamento di quiescienza e
obblighi simili:(1)
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri
strumenti patrimoniali
i) altri benefici a favore dei dipendenti (2)
l) recuperi Compensi
2) Altro personale in attività
3) Amministratori e sindaci
4) Personale collocato a riposo
Totale
Esercizio 2009
Esercizio 2008
(9.167.014)
(6.298.905)
(1.348.705)
(193.644)
(63.451)
(76.315)
(9.796.133)
(7.022.128)
(1.492.234)
(213.777)
(53.552)
(113.981)
(336.572)
(1.001)
(335.571)
(207.813)
(181.604)
(26.209)
(310.707)
(12.201)
(298.506)
(232.956)
(188.267)
(44.689)
(58.672)
(11.770)
(620.407)
37.470
(148.496)
(28.971)
(9.344.481)
(417.753)
72.725
(192.953)
(36.276)
(10.025.362)
(1). Per i dettagli delle spese relative all’accantonamento ai fondi a benefici definiti si rimanda alla tabella 11.3.
(2). Per i dettagli delle spese relative al punto i) altri benefici a favore dei dipendenti si rimanda la tabella 11.4.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
278
>> Bilancio consolidato
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato
11.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
Personale dipendente:
a) Dirigenti
b) Quadri direttivi
c) Restante personale dipendente
Altro personale
Totale
Esercizio 2009
Esercizio 2008
171.723
2.276
40.696
128.751
2.928
174.651
172.992
2.345
41.405
129.242
3.152
176.144
Numero dei dipendenti per categoria a fine anno
Dati al
31.12.2009
Personale dipendente:
a) Dirigenti
b) Quadri direttivi
c) Restante personale dipendente
Altro personale
Totale
167.437
2.259
40.185
124.993
2.580
170.017
176.008
2.293
41.206
132.509
3.275
179.283
(migliaia di €)
11.3 Fondi quiescenza aziendali a benefici definiti: totale costi
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti
Oneri finanziari
Rendimento atteso delle attività a servizio del piano
Utili e perdite attuariali
Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate
Utili e perdite da riduzioni o estinzioni
Totale
Esercizio 2009
Esercizio 2008
(84.783)
(402.873)
160.283
(2.067)
(6.131)
(335.571)
(83.766)
(351.938)
125.355
11.681
(3.159)
3.321
(298.506)
(migliaia di €)
11.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
- Premi di anzianità
- Incentivi all'esodo
- Altri
Totale
279
31.12.2008
Esercizio 2009
(68.881)
(327.868)
(223.658)
(620.407)
Esercizio 2008
(27.387)
(135.536)
(254.830)
(417.753)
(migliaia di €)
11.5 Spese amministrative altre: composizione
Tipologia di spesa/Settori
1) Imposte indirette e tasse
1a. liquidate
1b. non liquidate
2) Costi e spese diversi
a) spese pubblicità marketing e comunicazione
spese di pubblicità - comunicazioni su mass media
spese di pubblicità - comunicazione del punto vendita & direct marketing
spese di pubblicità - promozionali
spese di pubblicità - ricerche di mercato
spese di pubblicità - sponsorizzazioni
spese di rappresentanza
convention e comunicazione interna
b) spese relative al rischio creditizio
spese legali per recupero crediti
informazioni commerciali e visure
service per recupero crediti
c) spese indirette relative al personale
service area personale
formazione e selezione del personale
spese di viaggio e noleggio automezzi
fitti passivi per locazioni immobili ad uso del personale
spese per promotori finanziari
d) spese relative all'Information Communication Technology
noleggio macchine e software (Information Communication Technology)
forniture oggetti vari per Ufficio (Information Communication Technology)
stampati e cancelleria (Information Communication Technology)
spese telefoniche, swift e trasmissione dati
service (Information Communication Technology)
infoprovider finanziari
manutenzione e riparazione apparecchiature (Information Communication
Technology)
e) spese per consulenze e servizi professionali
consulenze tecniche
altri servizi professionali
consulenze strategico direzionali
spese legali e notarili
f) spese relative agli immobili
sorveglianza locali
service area immobiliare
pulizia locali
manutenzione mobili, macchine, impianti
manutenzione locali
fitti passivi per locazione immobili
utenze
g) altre spese di funzionamento
assicurazioni
noleggi macchine da ufficio
spese postali
stampati e cancelleria
service amministrativi
service logistici
trasporto valori e documenti
forniture oggetti vari per ufficio
beneficenza
diritti, quote e contributi ad associazioni di categoria e Fondi di tutela
altre spese amministrative
Totale (1+2)
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
Esercizio 2009
Esercizio 2008
(452.945)
(436.646)
(16.299)
(4.963.504)
(337.997)
(112.482)
(34.165)
(44.334)
(18.244)
(74.134)
(43.837)
(10.801)
(210.453)
(120.849)
(40.959)
(48.645)
(326.729)
(4.657)
(50.106)
(210.982)
(43.045)
(17.939)
(1.259.471)
(228.938)
(5.729)
(13.591)
(225.462)
(475.908)
(138.463)
(526.895)
(523.971)
(2.924)
(5.531.767)
(495.181)
(213.261)
(49.650)
(60.054)
(26.008)
(57.178)
(59.997)
(29.033)
(238.891)
(170.731)
(46.617)
(21.543)
(447.215)
(12.740)
(104.316)
(268.967)
(37.858)
(23.334)
(1.397.756)
(293.541)
(6.997)
(17.636)
(261.255)
(498.337)
(143.208)
(171.380)
(378.648)
(87.505)
(91.826)
(61.386)
(137.931)
(1.329.877)
(93.381)
(19.011)
(93.252)
(58.364)
(116.954)
(728.936)
(219.979)
(1.120.329)
(94.543)
(6.285)
(167.549)
(61.330)
(310.917)
(38.085)
(70.220)
(19.554)
(17.480)
(137.219)
(197.147)
(5.416.449)
(176.782)
(411.754)
(126.343)
(109.122)
(59.579)
(116.710)
(1.306.203)
(93.117)
(9.698)
(89.046)
(72.154)
(128.571)
(687.142)
(226.475)
(1.234.767)
(132.293)
(6.982)
(195.524)
(84.649)
(335.422)
(33.325)
(79.746)
(34.636)
(17.273)
(88.116)
(226.801)
(6.058.662)
280
>> Bilancio consolidato
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato
Sezione 12 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri – Voce
190
Gli Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri, pari a 607 milioni rispetto ai 254 milioni del 2008,
sono dovuti agli oneri attesi derivanti da revocatorie, cause risarcitorie, contenziosi legali e di altra natura
e sono aggiornati in base all’evolversi delle vertenze in atto e alla valutazione circa i loro previsti esiti.
In particolare gli accantonamenti effettuati nel 2009 (917 milioni) aumentano di circa il 10% rispetto a
quelli registrati nel decorso esercizio (829 milioni), mentre le riattribuzioni di eccedenze che a fine 2008
risultavano pari a 575 milioni, a fine 2009 ammontano a 310 milioni.
(migliaia di €)
12.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
Esercizio 2008
Esercizio 2009
Attività/Componenti reddituali
1. Altri fondi
1.1 controversie legali
1.2 oneri per il personale
1.3 altri
Totale
Accantonamenti
(A)
Riattribuzioni di
eccedenze
(B)
Totale
(A-B)
Totale
(380.152)
176.755
(203.397)
(99.693)
(168)
1.500
1.332
(1.336)
(536.314)
131.562
(404.752)
(153.396)
(916.634)
309.817
(606.817)
(254.425)
Gli accantonamenti netti della sottovoce “1.3 altri” sono principalmente riferibili ad oneri derivanti da impegni contrattuali (123 milioni), vertenze
stragiudiziali e spese legali (94 milioni), vertenze correlate a strumenti finanziari/derivati (38 milioni), programmi di fidelizzazione della clientela (31 milioni),
oneri per piani di ristrutturazione aziendali (9 milioni) e rischi connessi al patrimonio immobiliare (9 milioni).
Sezione 13 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali –
Voce 200
Le Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali contabilizzate nel 2009 sono risultate pari a
867 milioni a fronte di 819 milioni rilevati nel precedente esercizio.
(migliaia di €)
13.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Esercizio 2009
Attività/Componenti reddituali
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà
- ad uso funzionale
- per investimento
A.2 Acquisite in leasing finanziario
- ad uso funzionale
- per investimento
Totale
281
Ammortamento
(A)
Rettifiche di valore
per deterioramento
(B)
Riprese di valore
(C)
Risultato netto
(A+B-C)
(834.761)
(732.501)
(102.260)
(6.288)
(6.270)
(18)
(841.049)
(34.742)
(12.611)
(22.131)
(34.742)
8.878
3.854
5.024
1
1
8.879
(860.625)
(741.258)
(119.367)
(6.287)
(6.270)
(17)
(866.912)
Sezione 14 – Rettifiche/riprese di Valore nette su attività immateriali –
Voce 210
Le rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali contabilizzate nel 2009 sono risultate pari a
651 milioni a fronte di 715 milioni rilevati nel precedente esercizio.
(migliaia di €)
14.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
Esercizio 2009
Attività/Componenti reddituali
Ammortamento
(A)
Rettifiche di valore
per deterioramento
(B)
Riprese di valore
(C)
Risultato netto
(A+B-C)
(642.265)
(88.502)
(553.763)
(294)
(642.559)
(8.758)
(306)
(8.452)
(8.758)
213
213
213
(650.810)
(88.808)
(562.002)
(294)
(651.104)
A. Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- generate internamente dall'azienda
- altre
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale
Sezione 15 – Gli altri oneri e proventi di gestione – Voce 220
Gli altri proventi/oneri di gestione rappresentano una voce residuale nella quale confluiscono proventi e
oneri di varia natura non attribuibili alle altre voci di conto economico.
(migliaia di €)
Altri oneri/proventi di gestione: composizione
Componenti reddituali/Valori
Totale altri oneri di gestione
Totale altri proventi di gestione
Altri oneri/proventi di gestione
Esercizio 2009
Esercizio 2008
(644.789)
1.485.932
841.143
(602.553)
1.597.785
995.232
(migliaia di €)
15.1 Altri oneri di gestione: composizione
Tipologia di spesa/Valori
Spese per leasing operativo
Ritenute fiscali indeducibili altri oneri tributari
Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi
Altri oneri su attività di leasing finanziario
Altre
Totale altri oneri di gestione
Esercizio 2009
Esercizio 2008
(1.014)
(2.933)
(62.925)
(94.869)
(483.048)
(644.789)
(651)
(6.771)
(52.616)
(88.605)
(453.910)
(602.553)
Nella voce “Altre” sono compresi: oneri per transazioni/indennizzi vari per 102 milioni, oneri da primo consolidamento per 115 milioni, oneri accessori
all’attività di leasing per 63 milioni, esborsi vari riferibili ad esercizi precedenti per 29 milioni, oneri derivanti da attività non bancaria per 22 milioni, oneri
vari relativi al patrimonio immobiliare per 11 milioni, oneri accessori connessi a rapporti con la clientela per 11 milioni.
(migliaia di €)
15.2 Altri proventi di gestione: composizione
Tipologia di ricavo/Valori
A) Recupero di spese
B) Altri Proventi
Ricavi da servizi amministrativi
Ricavi per canoni da investimenti immobiliari (al netto dei costi operativi)
Ricavi Leasing operativo
Rimborsi vari su oneri sostenuti in esercizi precedenti
Altri proventi su attività di leasing finanziario
Altre
Totale altri proventi di gestione (A+B)
Esercizio 2009
Esercizio 2008
463.034
1.022.898
152.048
148.469
162.541
43.011
158.465
358.364
1.485.932
556.842
1.040.943
179.565
178.657
156.426
19.947
155.697
350.651
1.597.785
Nella voce “Altre” sono compresi: proventi accessori attinenti all’attività di leasing per 70 milioni, proventi derivanti da attività non bancaria per 61 milioni,
rimborsi per indennizzi e risarcimenti vari per 48 milioni, proventi vari relativi al patrimonio immobiliare per 23 milioni.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
282
>> Bilancio consolidato
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato
Sezione 16 – Utili (perdite) delle partecipazioni – Voce 240
Il risultato netto relativo a imprese sottoposte a influenza notevole, parte della voce 240 – Utili (perdite)
delle partecipazioni, composto da: A. Proventi (218 milioni) e B. Oneri (134 milioni) si è attestato a 84
milioni contro i 416 milioni del 2008. In particolare:
•
per la sottovoce A. Proventi si segnalano:
o le rivalutazioni pari a 206 milioni relativi agli utili delle società valutate al Patrimonio
Netto riguardano principalmente Oesterreichische KontrollBank (42 milioni), Aviva ( 37
milioni), Bank fur Tirol und Voralberg (24 milioni), Oberbank (23 milioni), CreditRas Vita
(20 milioni), BKS Bank (12 milioni), CNP Unicredit Vita (10 milioni)
o Gli utili da cessione pari a 11 milioni riguardano principalmente Schwabische Bank AG
(6 milioni), Centrale dei Bilanci (2 milioni), Caricese (1 milione)
per la voce B: Oneri si segnalano:
o Svalutazioni per 70 milioni relative alle perdite delle società valutate al Patrimonio Netto
riguardano principalmente Ca Immobilien Anlagen (39 milioni), Ramiuscap ( 17 milioni),
Da Vinci (6 milioni)
o Rettifiche di valore per deterioramento per 57 milioni che riguardano principalmente
Kinabalu Financial Products (26 milioni), Vereinsbank Victoria Bauspar (12 milioni),
Malgara (6 milioni), Ramius HVB (6 milioni), Unicredit Advisory Limited (3 milioni)
o Perdite da cessione per 6 milioni Ramius HVB.
•
(migliaia di €)
16.1 Utili (perdite) delle partecipazioni: composizione
Esercizio 2009
Componenti reddituali/Settori
1) Imprese a controllo congiunto
A. Proventi
1. Rivalutazioni
2. Utili da cessione
3. Riprese di valore
4. Altri proventi
B. Oneri
1. Svalutazioni
2. Rettifiche di valore per deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altri oneri
Risultato netto
2) Imprese sottoposte a influenza notevole
A. Proventi
217.935
206.406
11.446
83
(133.930)
(69.999)
(57.438)
(6.493)
-
1. Rivalutazioni
2. Utili da cessione
3. Riprese di valore
4. Altre proventi
B. Oneri
1.Svalutazioni
2. Rettifiche di valore per deterioramento
3. Perdite da cessione
4. Altri oneri
Esercizio 2008
558.690
193.970
364.720
(142.778)
(96.607)
(29.122)
(17.049)
-
Risultato netto
84.005
415.912
Totale
84.005
415.912
Nel 2008 risultavano:
A. Proventi
•
Rivalutazioni: comprendono rivalutazioni per 193.970. A tale importo concorrono principalmente Mediobanca (41.081), Oberbank (37.088),
CreditRas Vita (29.142), Bank Fur Tirol und Voralberg (23.017), BKS Bank (16.448), Aviva (14.805), Osterreichische Kontroll Bank (10.369).
•
Utili da cessione: nel complesso pari a 364.720, comprendono, tra gli altri, quelli relativi alla cessione di Centrale dei Bilanci (93.697),
Ganymed Immobilien M.B.H. (56.822), Hypo Stavebni Sporitelna (46.302), Budapesti Ertektozsde (41.221).
B. Oneri
•
•
283
Gli oneri di imprese sottoposte a influenza notevole comprendono svalutazioni sulle società valutate al patrimonio netto per 96.607. A tal
importo concorrono principalmente CNP UniCredit Vita (60.140), Ca Immobilien Anlagen (5.847).
Le rettifiche di valore per deterioramento di imprese sottoposte a influenza notevole, nel complesso pari a 29.122, comprendono tra le altre
quelle relative a UniCredit Factoring S.r.o. (10.022), HVB Banca Pentru Locuinte (7.587), Weilburg Grundstuck M.B.H. (4.000).
Sezione 17 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività
materiali e immateriali – Voce 250
Il risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali ed immateriali nel 2009 è
ammontato a -38 milioni rispetto ai -84 milioni rilevati nel precedente esercizio.
(migliaia di €)
17.1 Risultato netto della valutazione al fair value (o al valore rivalutato) delle attività materiali e immateriali: composizione
Esercizio 2009
Differenze di cambio
Attività/Componenti reddituali
Rivalutazioni
(A)
A. Attività materiali
A.1 Di proprietà:
- Ad uso funzionale
- Detenute a scopo di investimento
A.2 Acquisite in leasing finanziario:
- Ad uso funzionale
- Detenute a scopo di investimento
B. Attività immateriali
B.1 Di proprietà:
B.1.1 Generate internamente dall'azienda
B.1.2 Altre
B.2 Acquisite in leasing finanziario
Totale
-
Svalutazioni
(B)
(38.491)
(38.491)
(38.491)
(38.491)
Positive
(C)
Negative
(D)
-
Risultato netto
(A-B+C-D)
-
(38.491)
(38.491)
(38.491)
(38.491)
L’importo si riferisce alla valutazione degli immobili effettuata nel corso dell’anno prima del trasferimento e conseguente riclassificazione degli stessi (cfr.
nota in calce alla tavola 12.2 dell’attivo di Stato patrimoniale).
Sezione 18 – Rettifiche di valore dell’avviamento – Voce 260
Nel corso del 2009 non si sono verificate situazioni che hanno richiesto rettifiche di valore sugli
avviamenti.
(migliaia di €)
18.1 Rettifiche di valore dell'avviamento: composizione
Componenti reddituali
Rettifiche di valore dell'avviamento
Esercizio 2009
-
Esercizio 2008
(750.000)
Le rettifiche di valore sull’avviamento del 2008 si riferiscono per 417 milioni a JSC ATF Bank e 333 milioni ad J.S.C. Ukrsotsbank,
Si rinvia a quanto illustrato nella Parte A) Politiche contabili per la descrizione delle modalità di determinazione delle perdite di valore dell’avviamento.
Si rimanda a quanto esposto nella Parte B) Stato patrimoniale per la descrizione delle modalità di effettuazione degli impairment test sugli avviamenti.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
284
>> Bilancio consolidato
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato
Sezione 19 – Utili (perdite) da cessione di investimento – Voce 270
La voce utili (perdite) da cessione di investimento è composta da utili (perdite) riferibili a:
A. Immobili: determinatisi principalmente dalle operazioni di razionalizzazione del patrimonio immobiliare
di Gruppo svolte da Unicredit Real Estate per un totale di 692 milioni.
In particolare gli utili da cessione di immobili di Unicredit Real Estate rivengono dalle operazioni
concluse con il Fondo Core Nord Ovest (165 milioni) e con il Fondo Omicron Plus Immobiliare (461
milioni) alle quali si aggiungono altre operazioni di vendita a terzi (68 milioni).
B. Altre attività
In particolare tra gli utili da cessione contribuiscono utili da cessione di partecipazioni 18 milioni per
Hyperion immobilienvermietungsgesellschaft m.b.h. (9 milioni),e Bodehewitt ag & co. Kg (3 milioni).
Utili da cessione per smobilizzo di attivi di Dab Bank ag (17 milioni) e Pioneer Investment Management
S.G.R. (18 milioni).
(migliaia di €)
19.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
Componenti reddituali/Settori
A. Immobili
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
B. Altre attività
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
Risultato netto
Esercizio 2009
Esercizio 2008
725.254
(1.878)
405.063
(3.530)
71.920
(21.311)
773.985
500.625
(116.879)
785.279
Nel 2008 gli utili da cessione di investimenti relative alla voce :
•
A. Immobili derivano principalmente da UniCredit Real Estate (362,8 milioni);
•
B. Altre attività si riferisce alla cessione di sportelli in esecuzione del provvedimento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato
(“AGCM”), che ha consentito di realizzare una plusvalenza (304 milioni), nonché ad operazioni di smobilizzo di partecipazioni/attività non più
strategiche: Bank BPH SA (107,4 milioni), FIMIT – Fondi immobiliari italiani SGR SpA (25,2 milioni).
285
Sezione 20 – Le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente –
Voce 290
L’applicazione delle imposte sul reddito ha carattere esclusivamente nazionale in quanto non esiste
un’imposta o una tipologia di imposta applicabile al di fuori dei regimi fiscali di ciascun singolo Paese né
tanto meno un’imposta applicabile su redditi consolidati transnazionali. Laddove si faccia riferimento a
redditi consolidati, il riferimento è sempre e comunque a consolidati su scala puramente nazionale.
Nell’ambito dei principali Paesi in cui opera il Gruppo UniCredit , esistono consolidati fiscali nazionali in
Italia, in Germania, in Austria, nel Regno Unito, mentre tipologie similari non esistono in Irlanda, in
Polonia, in Bulgaria, in Turchia e in altri Paesi della CEE.
Anche la regolamentazione dei consolidati fiscali di ciascun Paese differisce l’una dall’altra, talora in
misura sensibile. Pur tuttavia, il principale e comune beneficio del consolidato nazionale è il diritto di
compensare algebricamente i redditi e le perdite delle società appartenenti al medesimo gruppo.
Si fa altresì presente che non sempre i requisiti per fare parte di un consolidato fiscale nazionale
coincidono con i requisiti necessari a far parte di un Gruppo bancario o di un Gruppo ai fini del
consolidamento contabile in base ai principi contabili internazionali IFRS.
Ogni singolo Paese è dotato di un sistema fiscale autonomo , nel quale sia la determinazione della base
imponibile sia la determinazione delle aliquote d’imposta applicabili differiscono tra loro. Soprattutto in
materia di imposte sul reddito , tra sistemi fiscali nazionali esistono ad oggi differenze assai profonde,
anche nell’ ambito della stessa Unione Europea.
In tema di aliquote fiscali, il reddito delle società viene tassato con l’aliquota del 10% in Bulgaria, del 16%
in Ungheria e in Romania, del 25% in Austria, del 27,5% in Italia, cui si deve però aggiungere l’Imposta
Regionale sulle Attività Produttive ( IRAP ) la cui aliquota nominale, il 3,9%, si applica su di una base
imponibile assai più estesa, del 19% in Polonia, del 20% in Turchia, del 28% nel Regno Unito.
Da questo quadro deriva la sostanziale impossibilità di confrontare la posizione fiscale consolidata con la
posizione delle singole società che compongono il Gruppo.
Inoltre, alla elisione tipica dei fenomeni infragruppo nel consolidato contabile, non fa in alcuna misura
riscontro la tassazione dei redditi, che è limitata a ciascuna singola società.
In ogni caso , l’aspetto fiscale più rilevante che distingue l’esercizio 2009 dal 2008, tenuto conto che in
nessuno dei Paesi in cui opera il Gruppo si sono avute variazioni sensibili di aliquote fiscali, è l’assenza di
fenomeni straordinari paragonabili all’affrancamento dell’avviamento avvenuto in Italia nel 2008 in base
all’art.15, comma 10 e 11 del D.L. 29 novembre 2008 n.185 che ha sostanzialmente generato il tax rate
consolidato 2008 del 9,3%.
Per converso, il tax rate del 30,4% del 2009 è un livello di tax rate normale per il Gruppo appunto in
assenza di eventi straordinari.
La scelta di affrancare l’avviamento nel bilancio 2008 ha anche prodotto un versamento straordinario di
imposta in Italia, avvenuto il 16 giugno 2009 , pari a euro 1.384.307.604,00.
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
286
>> Bilancio consolidato
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato
Le Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente sono nel 2009 pari a 888 milioni (in crescita
rispetto a 465 milioni dell’anno precedente, che aveva beneficiato degli effetti positivi dell’affrancamento
fiscale dell’avviamento), con un tax rate pari al 30,4% contro il 9,3% del 2008.
(migliaia di €)
20.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione
Componenti reddituali/Settori
Esercizio 2009
Esercizio 2008
1. Imposte correnti (-)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
(1.837.643)
218.597
8.505
(307.481)
1.029.715
(888.307)
(3.302.102)
185.893
49.617
2.719.710
(118.552)
(465.434)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-)
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5)
20.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
(migliaia di €)
Esercizio 2009
Utile (perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte (voce 280)
Tasso teorico applicabile
Imposte teoriche calcolate
1. Aliquote fiscali differenti
2. Ricavi non tassabili - differenze permanenti
3. Costi fiscalmente non deducibili - differenze permanenti
4. Normativa fiscale differente/IRAP
a) IRAP (società italiane)
b) altre imposte (società estere)
5. Anni precedenti e cambiamenti di aliquota
a) effetto sulle imposte correnti
- perdite portate a nuovo/crediti di imposta inutilizzati
- altri effetti di periodi precedenti
b) effetto sulle imposte differite
- cambiamenti del tax rate
- imposizione di nuove tasse (+) revoca di precedenti (-)
- true-ups/ variazione delle imposte differite calcolate
6. Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità anticipata/differita
a) svalutazione di attività per imposte anticipate
b) iscrizione di attività per imposte anticipate
c) mancata iscrizione di attività per imposte anticipate
d) mancata iscrizione della fiscalità anticipata/differita secondo lo IAS 12.39 e 12.44
e) altre
7. Ammortamento dell'avviamento
8. Redditi non tassabili rivenienti da società straniere
9. Altre differenze
Imposte sul reddito registrate in conto economico
287
2.922.927
27,5%
(803.805)
286.601
629.929
(397.992)
(589.164)
(408.891)
(180.273)
253.995
90.545
8.324
82.221
163.450
2.080
26.971
134.399
(243.265)
(30.199)
68.824
(39.577)
(230.895)
(11.418)
2.307
(85.740)
58.827
(888.307)
Sezione 21 – Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto
delle imposte – Voce 310
Non risultano utili/perdite da gruppi di attività in via di dismissione.
Sezione 22 – Utile (perdita) d’esercizio di pertinenza di terzi – Voce 330
L’Utile dell’esercizio di pertinenza di terzi del 2009 ammonta a 332 milioni, di cui 342 milioni di società
o gruppi in utile, 3 milioni società o gruppi in perdita e altre rettifiche di consolidamento per -7 milioni. Tra i
maggiori apporti si segnala il contributo di pertinenza dei soci di minoranza del gruppo Bank Pekao e il
gruppo Bank Austria.
Nell’esercizio 2008 l’utile pari a 518 milioni, era costituito da società/gruppi in utile per 521 milioni, da
società o gruppi in perdita per 2 milioni e rettifiche di consolidamento per 1 milione.
(migliaia di €)
22.1 e 22.2 Dettaglio della voce 330 "Utile (perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi"
Utili (Perdite) delle società
Gruppo Bank Pekao S.A.
Gruppo BA-CA
Gruppo HVB
Gruppo Unicredit Global Leasing
Banca Agr. Comm. Rep. S. Marino S.A.
FIMIT
Xelion Doradcy Finansow
IRFIS
I-FABER
Altre
Altre rettifiche di consolidamento
Totale
Esercizio 2009
Esercizio 2008
339.154
222.720
50.328
61.884
(321)
2.876
(403)
(2.152)
1.301
2.921
(6.859)
332.295
518.137
358.763
137.957
18.071
(999)
3.207
589
(882)
17
945
469
(623)
517.514
Sezione 23 – Altre informazioni
Non vi sono informazioni da dettagliare nella presente sezione.
Sezione 24 – Utile per azione
Utile per azione
Esercizio 2009
Utile netto di pertinenza del Gruppo (migliaia di euro)
Numero medio azioni in circolazione
2
Numero medio azioni potenzialmente diluitive
Numero medio azioni diluite
Utile per azione €
Utile per azione diluito €
1
Esercizio 2008
1.571.247
4.011.788
15.810.771.546
15.642.228.959
8.579.747
10.058.850
15.819.351.293
0,099
15.652.287.809
0,256
0,099
0,256
1. L'utile netto dell'esercizio 2009 pari a 1.702.325 si riduce di 131.078 a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni
proprie stipulato nell'ambito dell'operazione Cashes.
2. Al netto del numero medio delle azioni proprie (e, per il solo 2009, delle 967.564.061 azioni detenute a titolo di usufrutto), ed incrementato del numero di azioni
rivenienti dall'aumento di capitale gratuito ai sensi dell'art. 2442 cod. civ. deliberato dall'Assemblea Straordinaria tenutasi il 29 aprile 2009. Il numero medio di azioni
in circolazione deve essere incrementato del numero di azioni rivenienti dall'aumento di capitale gratuito come se esso fosse avvenuto all'inizio del primo periodo
oggetto di presentazione (IAS 33, § 28).
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
288
>> Bilancio consolidato
Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato
289
290
>> Bilancio consolidato
Nota integrativa consolidata
Parte D – Redditività consolidata complessiva
Parte D – Redditività consolidata complessiva ................................................................... 293
Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva ............................................ 293
291
292
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte D – redditività consolidata complessiva
Parte D – Redditività consolidata complessiva
In applicazione del 1° aggiornamento della circolare Banca d’Italia 262/2005 è stato inserito il nuovo
prospetto della redditività complessiva, previsto dal nuovo IAS 1, che parte dall’utile (perdita) di periodo
ed espone le voci di ricavo e di costo non rilevate nell’utile (perdita) di periodo in conformità ai principi
contabili internazionali. A questo fine sono considerate le variazioni di valore registrate nel periodo in
contropartita delle riserve da valutazione (al netto delle imposte) e relative a: attività finanziarie disponibili
per la vendita; attività materiali; attività immateriali; coperture di investimenti esteri; coperture dei flussi
finanziari; differenze di cambio; utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti ai dipendenti.
Sono altresì incluse le rettifiche da riclassificazione, cioè gli importi riclassificati nell’utile (perdita)
dell’esercizio corrente che sono già stati rilevati nel prospetto della redditività complessiva del medesimo
esercizio o di esercizi precedenti. Le variazioni di valore sopra elencate nei casi in cui si riferiscano ad
attività non correnti in via di dismissione ed a partecipazioni valutate a patrimonio netto sono evidenziate
separatamente.
Inoltre, la Parte D della Nota Integrativa, in precedenza dedicata all’“Informativa di settore”, ha ora
acquisito la denominazione di “Redditività complessiva.
Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva
(migliaia di €)
Prospetto analitico della redditività consolidata complessiva
Voci
10. Utile (Perdita) d'esercizio
Altre componenti reddituali
20. Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
30. Attività materiali
40. Attività immateriali
50. Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
60. Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
70. Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
80. Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
90. Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
100. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni
valutate a patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
110. Totale altre componenti reddituali
120. Redditività complessiva (10+110)
130. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
140. Redditività consolidata complessiva di pertinenza
della capogruppo
Importo
Lordo
X
902.267
696.893
9.759
95.692
(85.933)
195.615
216.120
383.508
(180.809)
13.421
(471.662)
(471.662)
-
Esercizio 2009
Imposta sul
reddito
X
(115.099)
(87.793)
(16.923)
(14.525)
(2.398)
(10.383)
(61.734)
(118.340)
56.235
371
-
Importo
netto
2.034.620
787.168
609.100
(7.164)
81.167
(88.331)
185.232
154.386
265.168
(124.574)
13.792
(471.662)
(471.662)
-
(4.186)
-
(4.186)
32.964
-
32.964
9.725
-
9.725
-
-
-
9.725
-
9.725
(46.875)
642.539
642.539
(176.833)
(176.833)
(46.875)
465.706
2.500.326
(7.484)
(1.685)
(341.464)
635.055
(178.518)
2.158.862
La “redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi” (voce 130) risulta diversa dall”utile del periodo di pertinenza di terzi” (voce 330 del conto
economico consolidato) per effetto delle “Altre componenti reddituali al netto delle imposte” di pertinenza degli stessi.
293
294
>> Bilancio consolidato
Nota integrativa consolidata
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative
politiche di copertura
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura ............................ 296
Sezione 1 – Rischio di credito............................................................................................ 299
Sezione 2 – Rischi di mercato ........................................................................................... 388
Sezione 3 – Rischio di liquidità .......................................................................................... 414
Sezione 4 – Rischi operativi............................................................................................... 423
Sezione 5 – Altri rischi ....................................................................................................... 444
Nota:
Come previsto dalla normativa (Circ. BI n. 263 del 27 dicembre 2006, Titolo IV), si segnala che l’informativa al pubblico (III
Pilastro di Basilea II) è stata pubblicata sul sito internet del Gruppo UniCredit www.unicreditgroup.eu
295
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative
politiche di copertura
In applicazione del 1° aggiornamento della circolare Banca d’Italia 262/2005 In Parte E – Informazioni sui
rischi e sulle relative politiche di copertura è stata riorganizzata l’informativa sugli strumenti derivati per
avvicinarla maggiormente agli schemi di vigilanza sugli IAS/IFRS armonizzati in sede europea (FINREP);
Nella presente parte le informazioni sono fornite facendo riferimento unicamente al gruppo bancario.
In considerazione della non significativa attività svolta dalle imprese assicurative e dalle Altre imprese,
rispetto al Gruppo Bancario, non sono presentate specifiche sezioni di commento ai relativi rischi e
politiche di copertura.
Gestione dei rischi nel Gruppo Unicredit
Il Gruppo UniCredit controlla e gestisce i propri rischi attraverso metodologie e processi rigorosi, in grado
di dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico. Il presidio ed il controllo dei rischi di
Gruppo sono assicurati dalla funzione Risk Management della Capogruppo (Group CRO), cui sono
attribuiti i compiti di:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
ottimizzare la qualità dell’attivo del Gruppo, minimizzando il costo dei rischi, coerentemente con
gli obiettivi di rischio / redditività assegnati alle Aree di business;
determinare, di concerto con la funzione CFO, la propensione al rischio del Gruppo e valutare
l’adeguatezza patrimoniale dello stesso, e la loro conseguente estensione a livello di Aree di
business / Entità, in conformità ai requisiti di “Basilea II”, Secondo Pilastro;
definire, in conformità agli standard di “Basilea II” ed ai requisiti di Banca d’Italia, norme,
metodologie, linee guida, politiche e strategie concernenti la gestione dei rischi di Gruppo, e, in
cooperazione con l’Organization department, i relativi processi e la loro implementazione;
porre in essere un sistema di controllo del rischio creditizio e di concentrazione sia a livello di
singole controparti / gruppi economici, sia per “cluster” rilevanti (quali settori economici / aree
geografiche), monitorando e fornendo reportistica sui limiti preventivamente definiti;
definire e fornire alle Aree di business ed alle Entità i criteri per la valutazione, la gestione, la
misurazione, il monitoraggio e la reportistica dei predetti rischi e garantire la coerenza dei sistemi
e delle procedure di controllo sia a livello di Gruppo che di singola Entità;
supportare le Aree di business nel conseguimento dei loro obiettivi, contribuendo allo sviluppo
dei prodotti e dei business;
verificare, mediante il processo di convalida in fase iniziale e nel continuo, l’adeguatezza dei
sistemi di misurazione del rischio adottati nell’ambito del Gruppo, orientando le scelte
metodologiche verso standard qualitativi sempre più elevati e convergenti, appurando la
coerenza delle rispettive modalità di utilizzo nell’ambito dei processi;
porre in essere un adeguato sistema di analisi preventiva del rischio, in grado di quantificare
l’impatto sulle strutture economico-finanziarie del Gruppo derivante dal rapido deterioramento del
ciclo economico o da altri fattori di shock (c.d. Stress Test). Tale analisi è svolta con riferimento
alle singole tipologie di rischio, così come alla loro integrazione e raffronto con il capitale
disponibile;
creare e diffondere una cultura del rischio estesa a tutto il Gruppo.
La turbolenza del mercato del credito ha interessato il sistema bancario internazionale a partire dalla
seconda metà del 2007, contribuendo ad un significativo rallentamento dell’economia su scala mondiale.
Il contesto macroeconomico ha determinato un incremento del costo del rischio di credito, una
diminuzione del valore degli attivi, nonché un incremento degli oneri derivanti da svalutazioni e
deprezzamenti di alcune attività, congiuntamente ad una diminuzione della profittabilità. Il Gruppo, pur
avendo un adeguato livello di diversificazione del portafoglio, è comunque esposto a rischi ove controparti
296
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
creditizie divengano insolventi o, comunque, non siano in condizioni di fare fronte alle proprie
obbligazioni. Potrebbero sopravvenire difficoltà nel processo di recupero di attività il cui valore si
dimostrasse non in linea con le attuali stime.
Alla luce dell’ancora sfidante contesto macroeconomico, una solida ed efficace gestione dei rischi riveste
la massima priorità nel Gruppo.
Pertanto, la funzione Risk Management della Capogruppo (Group CRO) ha implementato, nel corso del
2009, un nuovo modello di governance dei rischi, enfatizzando tale principio guida al fine di:
•
•
rafforzare la capacità di indirizzo, il coordinamento e le attività di controllo di alcuni rischi
aggregati (cosiddetti “Portfolio Risks”), tramite centri di responsabilità dedicati (“Portfolio Risk
Managers"), integralmente focalizzati su tali rischi e specializzati nella loro gestione, in ottica di
Gruppo e interdivisionale;
aumentare l’aderenza al modello di business di Gruppo, assicurando una chiara specializzazione
e concentrazione – in un’ottica meramente transazionale – di specifici centri di responsabilità sui
rischi originati dalle funzioni di Gruppo deputate allo loro assunzione, mantenendo allo stesso
tempo tali “centri di responsabilità” ("Transactional Risk Managers") totalmente indipendenti dalle
suddette funzioni (ossia Business Units, funzioni di Tesoreria, Asset Management, Paesi CEE).
In conformità al ridisegno dell’architettura del Risk Management, si è provveduto ad una revisione della
struttura, del ruolo e dei regolamenti dei Comitati di Gruppo responsabili in materia di rischi. Al fine di
rafforzare la capacità di indirizzo autonomo, il coordinamento ed il controllo dei rischi di Gruppo, di
migliorarne l’efficienza e la flessibilità nel processo decisionale e di agevolare l’interazione tra le differenti
funzioni coinvolte, sono stati costituiti Comitati responsabili in materia di rischi, articolati su tre distinti
livelli:
•
•
•
il “Group Risk Committee”, responsabile per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo;
i “Group Portfolio Risk Committees”, cui è assegnato il compito di indirizzare, controllare e gestire
i rischi di portafoglio;
i “Group Transactional Committees”, dedicati alla valutazione delle singole controparti /
transazioni aventi impatto sul profilo di rischio complessivo.
In conformità al piano di roll-out per l’adozione dell’approccio “Advanced Internal Rating Based” (A-IRB),
comunicato alla Banca d’Italia nel settembre 2008, il Gruppo ha implementato, o è in procinto di
estendere tale approccio anche ad ulteriori Entità del Gruppo che ne sono ancora prive.
In tema di compliance al Secondo Pilastro del nuovo Accordo sul Capitale (“Basilea II”), nel corso del
2009 è stato sviluppato uno specifico processo di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale partendo
dagli approcci già in essere. Esso prevede un framework generale ed un insieme di linee guida
specifiche, finalizzate a definire un approccio comune a livello di Gruppo, in materia di pianificazione del
capitale, definizione della propensione al rischio e misurazione, gestione, controllo e governo dei rischi.
Sono stati inoltre introdotti elementi di sintesi della misurazione dei rischi al fine di meglio supportare
processi quali la pianificazione del capitale e dell'adeguatezza patrimoniale. Il profilo di rischio del Gruppo
è rappresentato dal capitale interno, calcolato dall’aggregazione dei rischi , pari alla somma dei rischi al
netto dei benefici di diversificazione, più un ammontare prudenziale (“cushion”) che considera il rischio di
modello e la variabilità del ciclo economico. L’adeguatezza del capitale viene valutata sia sulla base di
metriche di Primo Pilastro sia in ottica gestionale grazie alla capacità di assunzione del rischio (Risk
Taking Capacity), pari al rapporto tra le risorse finanziarie disponibili (Available Financial Resources,
AFR) ed il Capitale Interno,. Un robusto processo di adeguatezza del capitale comporta, inoltre, una
valida gestione dei rischi fondata sul coinvolgimento dell’Alta Direzione, tramite l’individuazione degli
Organi decisionali competenti, la corretta attribuzione dei ruoli e delle responsabilità e la revisione del
processo nella sua globalità.
297
Per quanto riguarda l’utilizzo del modello AMA (Advanced Measurement Approach) per il calcolo del
capitale a fronte dei rischi operativi, tale metodo, definito centralmente dalla Capogruppo, nel 2009 è
stato esteso a ulteriori società del Gruppo in base al specifico piano di implementazione.
Nel corso del 2009, sono stati introdotti significativi miglioramenti al modello di portafoglio dei crediti,
utilizzato per le stime del capitale economico relativamente al rischio di credito. E’ stata effettuata una
revisione delle correlazioni complessive, in combinazione con una descrizione più granulare della
dipendenza dei Paesi dell’Europa Centro - Orientale da variabili macroeconomiche. Contestualmente, è
stata rivista la correlazione tra esposizioni dei segmenti Retail e Corporate, determinando, a livello
complessivo, un modello più efficace per tali dipendenze, alla luce delle recenti turbolenze finanziarie. E’
stata sviluppata ed è in corso di test una nuova architettura informatica per il Credit VaR e per
l’esecuzione di stress test; il passaggio in produzione è programmato per la prima metà del 2010
consentendo, tra l’altro, un migliore accesso alla misurazione del rischio e controlli più efficaci sui dati di
input.
Ulteriori migliorie all’attuale impianto, come ad esempio quelle concernenti l’introduzione di una
metodologia per la valutazione della propensione al rischio riferita al “rischio Paese” (Country risk), sono
parimenti in corso di attuazione o verranno pianificate nel corso del 2010.
Nello stesso periodo sono stati introdotti dei modelli statistici volti a stimare il comportamento della
clientela retail relativamente ad attività e passività con scadenza contrattuale non definita (poste a vista) o
con opzione di rimborso anticipato (mutui residenziali). Il rischio legato alle oscillazioni dei tassi di
interesse viene così accompagnato da una misura del possibile errore statistico nel modello previsionale.
Allo scopo di assicurare che le valutazioni di prodotto/portafoglio siano ispirate ai più rigorosi principi di
prudenzialità, sono state emanate specifiche linee guida per la valutazione dei derivati e per la definizione
di riserve di modello sempre con un focus particolare sugli strumenti di credito strutturati, ma ampliandole
a tutte le tipologie di prodotti finanziari, afferenti quindi tutte le tipologie di attività ("asset classes").
Nel periodo in esame, i limiti di liquidità sono stati rivisti e allineati in base al ridotto appetito per il rischio.
Grazie al miglioramento dei mercati, questa riduzione del rischio è stata ottenuta con relativa facilità,
rafforzando quindi la capacità di tenuta del Gruppo in caso di futuri shock sulla liquidità.
Nel regolare aggiornamento delle politica sulla liquidità del Gruppo si è fatto tesoro delle esperienze
maturate durante le turbolenze dell'ultimo trimestre del 2008. È stata rivista anche la Contingency
Liquidity Policy e sono stati ricalibrati e ampliati gli scenari per gli stress test.
298
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Sezione 1 – Rischio di credito
Informazioni di natura qualitativa
1. Aspetti generali
Nel contesto del ridisegno del modello funzionale del risk management della Capogruppo, è stato
introdotto il ruolo dei “Global Transactions Team Leaders” (“GTTLs”), facendo leva sulla competenza di
gestori di rischio specializzati in prodotti / transazioni quali “Acquisition & Leverage Finance”, “Project
Finance”, “Commodities Trade Finance” e “Special Products”, in analogia al modello adottato per la
valutazione del rischio di credito di controparte, di competenza dei “Global Industry Team Leaders”
(“GITLs”), specializzati nell’analisi settoriale. E’ stato avviato uno specifico progetto focalizzato
sull’ulteriore ottimizzazione della gestione del rischio attinente alle Banche, alle altre Istituzioni
Finanziarie, così come del “rischio Paese”. Relativamente alla gestione del rischio concernente tali
controparti, è stato introdotto il concetto dei “Group Competence Teams”, per la gestione dell’attività
creditizia a beneficio di tutte le Entità a livello di Gruppo.
Al fine di fornire un miglior servizio alla clientela rappresentata da grandi imprese multinazionali, di
accrescere la creazione di valore, di definire un’efficace e coerente propensione al rischio a livello di
Gruppo nei confronti della clientela e/o gruppi economici, che sono in relazione con più Entità,
minimizzando il costo del rischio ed implementando un efficiente processo creditizio, il Gruppo UniCredit
ha ridisegnato in maniera globale l'approccio di servizio verso i sopra citati segmenti di clientela (dal
punto di vista sia commerciale sia creditizio). Tale nuovo modello (il “GAM”, “Global Account
Management”) prevede un coordinamento globale della strategia commerciale e la definizione di una
propensione al rischio di credito complessiva a livello di Gruppo nei confronti delle controparti gestite,
mediante l’identificazione di un gestore e di un risk manager dedicati, come unici punti di riferimento,
rispettivamente per il coordinamento della strategia commerciale e creditizia globale relativa al gruppo
economico del cliente, nonché per la valutazione della posizione creditizia complessiva ed il monitoraggio
del profilo di rischio della stessa.
Il Gruppo UniCredit sta proseguendo con ingenti investimenti nel processo di estensione di “Basilea II”
all’intero perimetro di Gruppo: nel corso del 2009 è stata richiesta l’autorizzazione ai competenti Organi di
Vigilanza per l’applicazione dell’approccio IRB ad ulteriori dieci Entità e per cinque sistemi di rating per le
Entità che già adottano l’approccio A-IRB.
Nel secondo semestre del 2009, il Gruppo ha rivisto i sistemi di rating IRB group-wide relativi alle
controparti Banche e Multinational al fine di perfezionare le precedenti versioni. Inoltre, l’applicazione dei
medesimi è stata estesa anche ai segmenti “Securities Industry” e “Corporate Treasury / Funding
Vehicles”, mediante l’introduzione di adattamenti basati sulle specificità di detti segmenti. E’ stato altresì
recentemente introdotto un nuovo modulo per la valutazione delle ipoteche navali di UniCredit Bank AG
(in precedenza HVB).
Relativamente alle iniziative funzionali alla compliance a “Basilea II”, sono proseguite le attività di verifica
dell’ammissibilità delle garanzie ai fini di Credit Risk Mitigation, adattando i relativi processi e le policy. In
particolare, per quanto concerne l’Italia, sono stati implementati i processi di certificazione legale e di
verifica della sussistenza dei requisiti regolamentari per le garanzie consortili.
Su disposizione delle Autorità di Vigilanza, sono state condotte attività di Credit stress testing, che si sono
svolte sulla base di ipotesi di stress comuni a livello internazionale, con un particolare accento sui Paesi
della Central Eastern Europe (CEE). Nello specifico, tali stress tests sono stati compiuti su richiesta della
Banca d’Italia e dell’ECOFIN (coordinato dal Committee of European Banking Supervisors (CEBS)) e la
simulazione degli impatti è stata valutata sia a livello di Conto Economico, in termini di ricadute sugli
accantonamenti e sul risultato di esercizio, sia a livello di Stato Patrimoniale, laddove si sono palesati
effetti sul requisito patrimoniale del Primo Pilastro e sul capitale economico.
299
In tema di compliance al Secondo Pilastro, durante il primo trimestre, sono stati aggiornati i limiti per la
gestione del rischio di concentrazione Single Name (c.d. Bulk Risk Limits) ed i limiti quantitativi per la
gestione del rischio di concentrazione settoriale (c.d. Industry Limits).
Relativamente alle attività di restructuring e di recupero dei crediti è stato costituito un nuovo Comitato –
dedicato alla valutazione delle controparti classificate a restructuring / recupero dei crediti – mentre il
“Group Transactional Credit Committee” si focalizza sulla concessione del credito.
Con specifico riferimento alla Retail Strategic Business Area ed alla luce dell’attuale situazione
congiunturale, sono stati avviati interventi di rafforzamento e di ottimizzazione dei processi e degli
applicativi informatici, nell’ambito delle attività di monitoraggio e di recupero dei crediti, con focus
particolare sulla rimodulazione degli impianti creditizi e sulla “friendly collection”. Nell’intento di continuare
ad assicurare un adeguato supporto all’economia, per il mercato italiano sono state avviate due iniziative
“ad hoc”, “SOS Impresa Italia” ed “Insieme 2009”, unitamente a quelle coordinate all’Associazione
Bancaria Italiana, a sostegno rispettivamente delle piccole e medie imprese e delle famiglie.
Nel framework delle “General Group Credit Policy”, sono state emanate disposizioni specifiche inerenti lo
“Structured Trade and Export Finance (STEF)”, volte ad assicurare un approccio comune a livello di
Gruppo per tale tipologia di business, fornendo indicazioni specifiche relativamente a “commodity trade
finance”, “receivables finance” ed “export finance”.
Le attività di monitoraggio e reportistica sul portafoglio di rischio di credito di Gruppo sono state
ulteriormente rafforzate, estendendo l’informativa consolidata ad ulteriori tipologie rilevanti di rischio.
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
La nuova struttura della funzione Risk Management ha lo scopo di assicurare il giusto bilanciamento tra
“tipologia di rischio” e “specializzazione per transazione” tramite l’adozione di un approccio a matrice. I
portafogli di Gruppo saranno suddivisi in base alla tipologia di rischio (“rischi di credito e cross-border”,
“rischi di mercato” e “rischi operativi e reputazionali”) e si interfacceranno con le funzioni specializzate per
transazioni in ambito divisionale (CIB & PB, CEE, Retail, Treasury, Asset Management).
Questo approccio a matrice porterà alla creazione di due differenti centri di responsabilità sul rischio di
credito. Da un lato il "Credit and Cross Border Risks Portfolio Management” department, a cui è attribuita
la supervisione e la gestione del profilo complessivo di rischio creditizio e cross-border a livello di Gruppo
ed altresì incaricato di definire le relative strategie, metodologie e limiti di rischio. Dall’altro lato, i
"Transactional Risk Managers" saranno deputati a divenire centri di responsabilità per i rischi di credito
originati dalle pertinenti funzioni di Gruppo.
Accanto ai "Portfolio Risk Managers" ed ai "Transactional Risk Managers", la nuova struttura di “Risk
Management” comprende lo “Strategic Risk Management & Control” department, responsabile, tra l’altro,
della gestione delle attività in ambito "Basilea II" (inclusi la misurazione del capitale interno in conformità
al Secondo Pilastro, la definizione del risk appetite ed il coordinamento nel contesto dell’“Internal Capital
Adequacy Assessment Process” (“ICAAP”)), della validazione interna di Gruppo per quanto attiene ai
sistemi del Primo Pilastro e ai modelli del Secondo Pilastro, così come delle funzioni centralizzate
deputate alla reportistica ed alla redazione di policies sui rischi a livello di Gruppo, nonché una Struttura
specialistica, lo “Special Credit” department, responsabile di coordinare, indirizzare, supportare e – con
riferimento a pratiche di importo rilevante – gestire, attività di “restructuring” e di recupero dei crediti.
300
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Al fine di rafforzare la capacità di indirizzo autonomo, il coordinamento ed il controllo dei rischi di Gruppo,
di migliorarne l’efficienza e la flessibilità nel processo decisionale e di agevolare l’interazione tra le
differenti funzioni coinvolte, sono stati costituiti appositi Comitati responsabili in materia di rischi:
•
•
•
•
il “Group Risk Committee”, responsabile per le decisioni strategiche sui rischi a livello di Gruppo;
il "Group Credit and Cross-Border Risk Committee”, responsabile del controllo e del monitoraggio
dei rischi di credito e di quelli cross-border, dell’approvazione di strategie, politiche, metodologie
e limiti relativi a detti rischi, nonché della reportistica periodica;
il "Group Transactional Credit Committee", a cui è assegnato il compito di valutazione di singole
controparti / transazioni aventi impatto sul profilo di rischio complessivo;
il “Group Special Credit Committee”, responsabile della valutazione di operazioni concernenti
pratiche classificate come restructuring o recupero dei crediti, nonché del monitoraggio
dell’andamento complessivo di tale portafoglio.
2.2 Fattori che generano il rischio di credito
Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a
causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell’obbligato, non essere onorati alla scadenza e
debbano pertanto essere cancellati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività
tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma in cui il fido si estrinseca (di tesoreria o di
firma, garantito e non, ecc.).
Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore
di assicurare il servizio e il rimborso del debito (per mancanza di liquidità, insolvenza, ecc.), come pure
anche al manifestarsi di circostanze indipendenti dalle condizioni economico / finanziarie del debitore,
quali il “rischio Paese” ovvero, infine, all’effetto di rischi operativi. Anche altre attività bancarie, al di fuori
di quelle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio
di credito “non tradizionale” può, per esempio, derivare da:
•
•
•
sottoscrizione di contratti in "derivati";
compravendite di titoli, “futures”, valute o merci;
detenzione di titoli di terzi.
Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da Entità del Gruppo, potrebbero risultare
inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza
operativa o per altre ragioni. Inadempimenti relativi ad un elevato numero di transazioni ovvero ad una o
più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull’attività, sulla
condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo.
Il Gruppo controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte ed il rischio complessivo del
portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole, volte ad indirizzare, controllare e standardizzare
la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo ed in grado di
dispiegare la loro efficacia in tutte le fasi del ciclo economico.
Con particolare riferimento all’attuale situazione congiunturale, caratterizzata dal peggioramento di alcuni
fondamentali economico-finanziari nell'ambito di una già problematica fase del ciclo, il Gruppo, pur
mantenendo le logiche ed i processi in essere, ha accentuato il presidio ed il controllo sul rischio di
credito attraverso il costante e rigoroso rispetto delle regole di concessione ed il rafforzamento delle
procedure di monitoraggio. Sono state, inoltre, rafforzate le pertinenti strutture ordinarie e ne sono state
create di nuove, dedicate a specifiche aree aventi particolare vulnerabilità, al fine di coglierne
tempestivamente eventuali segnali di criticità.
301
2.2.1. Il rischio Paese
Viene definito “rischio Paese” il rischio di esposizione a perdite determinate da eventi, aventi luogo in un
determinato Paese, che possono essere sotto controllo da parte dell’Organo governativo ma non da parte
di imprese o soggetti privati. Ciò può implicare il fatto che il rimborso della creditoria nell’ambito di un
determinato Paese possa essere definitivamente pregiudicato dall'adozione di interventi da parte del
governo locale (come in presenza di rischio di trasferimento, di rischio di espropriazione, di rischio legale,
fiscale, di sicurezza e di consegna) o a causa del deterioramento del contesto economico e/o politico del
Paese stesso (improvvisa recessione, crisi valutaria e/o del sistema bancario, calamità, guerra, guerra
civile, fermento sociale). La gestione del “rischio Paese” si concretizza attraverso la determinazione di
appositi "massimali operativi di rischio", per operazioni sia commerciali sia finanziarie, assumibili dalle
differenti Entità del Gruppo nei confronti di tutte le controparti (Sovereign, enti pubblici, Banche, Istituzioni
Finanziarie, clienti corporate, small business, privati, project finance, ecc.) residenti o collegate al Paese,
per operazioni “cross-border” (dal punto di vista dell’Entità che concede il prestito) in valuta sia locale sia
estera (dal punto di vista del prenditore).
I processi di gestione del “rischio Paese” presentano un elevato grado di accentramento in Capogruppo,
sia per quanto riguarda gli aspetti metodologici, sia per quanto riguarda il processo decisionale, al fine di
garantire un approccio di valutazione e monitoraggio omogenei, in particolare l’attribuzione del rating –
PD (probabilità di default) e LGD (tasso di perdita in caso di default) – ed il presidio sul rischio di
concentrazione.
Nel corso del 2010 verrà introdotta una nuova metodologia per la definizione della propensione al rischio,
risk appetite, al fine di stabilire i limiti per i plafond da assegnare ai singoli Paesi, in base ad un processo
top-down / bottom-up che considererà il “rischio Paese”, la dimensione, i limiti del capitale regolamentare,
le richieste pervenute da clientela imprese locale, le opportunità commerciali, l’esposizione corrente, gli
obiettivi reddituali e strategici che comprendano il profilo target di rischio.
2.3 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
2.3.1 Attività di reporting e di monitoring
L’obiettivo fondamentale delle attività di reportistica e monitoraggio del portafoglio creditizio, effettuate
dalla funzione CRO di Capogruppo, è quello di analizzare le principali componenti del rischio di credito
quali i valori di EAD (Esposizione al Default), EL (Expected Loss), migrazioni, costo del rischio, ecc., al
fine di adottare tempestivamente tutte le possibili contromisure a livello di portafoglio complessivo,
parziale o di singole controparti.
La funzione CRO di Capogruppo è responsabile della reportistica attinente al rischio di credito a livello di
portafoglio consolidato e di singola controparte, sia su base periodica sia sulla base di richieste ad hoc
(da parte dell’Alta Direzione di UniCredit o da parte di controparti esterne quali Autorità di Vigilanza o
agenzie di rating), con l’obiettivo di analizzare le principali componenti di tale rischio e la loro evoluzione
temporale, onde poter cogliere tempestivamente eventuali sintomi di deterioramento e, quindi,
intraprendere opportune iniziative correttive. L’andamento del portafoglio di rischio di credito viene
analizzato con riferimento ai principali driver – quali la crescita e gli indicatori dei parametri di rischio -, ai
diversi segmenti di clientela, alle realtà locali, ai settori industriali, nonché all’andamento del portafoglio in
default ed alla relativa copertura.
Le attività di Reporting a livello di Gruppo vengono svolte in stretta collaborazione con i “Transactional
Risk Manager” ed i “Credit & Cross-Border Risk Portfolio Manager” che, nell’ambito dei propri perimetri di
competenza, svolgono specifiche attività di reportistica.
Durante il primo semestre del 2009, le attività di reportistica si sono sviluppate considerevolmente grazia
al graduale sviluppo del data quality e dei processi relativi alla reportistica a livello consolidato (quali lo
sviluppo dell’”ERM Report”, report sull’Enterprise Risk Management). A sostegno dell’attività concernente
la produzione della predetta reportistica, la funzione “Group Risk Reporting” di Capogruppo utilizza, a
livello centralizzato, il “Credit Tableau de Bord”, strumento trimestrale che contiene informazioni
dettagliate e specifiche per ogni Strategic Business Area, sull’andamento dei rischi del portafoglio di
pertinenza.
302
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Inoltre, il “Credit & Cross-Border Risk Portfolio Management” è responsabile dell’attività di monitoraggio e
valutazione indipendente relativamente a controparti e singole transazioni che presentano un elevato
livello di rischio sotto il profilo creditizio. L’attività di monitoraggio si focalizza sulla tempestiva
individuazione e gestione delle esposizioni che presentano un intrinseco accrescimento del rischio, al fine
di reagire prontamente ad un possibile deterioramento della qualità del credito della controparte (della
capacità di rimborso o del merito di credito). La tempestiva individuazione ed una gestione adeguata delle
esposizioni che presentano un peggioramento del profilo di rischio, consentono di intervenire nella fase
antecedente al potenziale default, quando cioè vi sono ancora margini per il conseguimento del rimborso
della posizione debitoria.
2.3.2. Governance and policies
I rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo che esercitano attività creditizia, sono disciplinati da
specifiche disposizioni di governance che assicurano alla Capogruppo stessa il ruolo di direzione,
supporto e controllo, in particolare nelle seguenti aree di attività: politiche creditizie, strategie creditizie,
sviluppo dei modelli, validazione dei sistemi di rating, rischio di concentrazione creditizia, rilascio di
prodotti creditizi, monitoraggio e reportistica del rischio creditizio di portafoglio.
In particolare, le Entità del Gruppo sono tenute a richiedere alla funzione CRO della Capogruppo apposito
parere anteriormente alla concessione / riesame di linee di credito nei confronti di singole controparti /
gruppi economici, qualora le medesime linee eccedano predeterminate soglie d importo, anche in
riferimento all’obbligo di osservanza dei limiti di concentrazione dei rischi creditizi, da porre in relazione al
patrimonio di Vigilanza.
In conformità al ruolo attribuito dalla governance aziendale alla Capogruppo, e specificamente alla
funzione CRO, sono state a suo tempo emanate le “General Group Credit Policies”, disposizioni generali
relative allo svolgimento dell'attività creditizia a livello di Gruppo, che dettano le regole ed i principi volti ad
indirizzare, disciplinare ed omogeneizzare la valutazione e la gestione del rischio di credito, in linea con i
principi e la best practice di Gruppo.
Tali disposizioni generali sono integrate da normative specifiche che regolano determinate controparti
(es. Banche e Paesi), fasi del processo (es. classificazione e gestione delle posizioni rischiose nonché
processo di recupero dei crediti, gestione degli accantonamenti generici con l’applicazione della
metodologia "IBNR" (Incurred But Not Reported Losses), determinazione dei termini di validità del rating
di controparte / transazione), segmenti di attività (ad esempio, la “Commercial Real Estate Financing”
Policy, che fornisce standard e metodi comuni, nonché specifici parametri, da adottare nei diversi contesti
geografici in cui opera il Gruppo) specifici prodotti / transazioni (ad esempio, la “Structured Trade and
Export Finance (STEF)” Policy, volta ad assicurare un approccio comune a livello di Gruppo per tale
tipologia di business, nonché indicazioni specifiche relativamente a “Commodity trade finance”,
“Receivables finance” ed “Export finance”).
2.3.3 Metodologie della gestione e misurazione
Generalmente il rischio di credito rappresenta il rischio di incorrere in una perdita di valore, riferita ad
un'esposizione creditizia, derivante da un’inattesa variazione del merito di credito della controparte.
Ai fini della misurazione, il rischio di credito è definito come il rischio di incorrere in perdite derivanti dalla
possibilità che una controparte, beneficiaria di un finanziamento (es. prestito rateale), ovvero l'emittente di
un'obbligazione finanziaria (obbligazione, titolo, ecc.), non sia in grado di adempiere i relativi impegni
(rimborso a tempo debito degli interessi e/o del capitale o di ogni altro ammontare dovuto (rischio di
default)). In senso più ampio, il rischio di credito può essere definito anche come la perdita potenziale
riveniente dal default del prenditore / emittente o da un decremento del valore di mercato di
un'obbligazione finanziaria a causa del deterioramento della sua qualità creditizia (rischio di migrazione).
Quest’ultimo comprende non solo il rischio di default ma anche il rischio di migrazioni del rating o il
rischio di variazione del differenziale di tasso legato al merito creditizio. Allo stato attuale, per la
misurazione del rischio di credito, il Gruppo si focalizza solo sul rischio di default; l’approccio riferito al
mercato verrà applicato alla misurazione del rischio di credito solamente in futuro.
303
La misurazione del rischio di credito viene effettuata sia a livello di singola controparte, sia a livello
dell’intero portafoglio. Gli strumenti ed i processi a supporto dell’attività creditizia nei confronti di singoli
prenditori, tanto nella fase di erogazione quanto in quella di monitoraggio, comprendono il processo di
assegnazione del rating, differenziato in base alle peculiari caratteristiche dei differenti segmenti di
clientela, al fine di assicurare il massimo livello di efficacia.
La valutazione del merito creditizio di una controparte, in sede di esame della proposta di affidamento,
scaturisce dal processo di analisi dei dati finanziari e di quelli qualitativi (posizionamento competitivo
dell'azienda, struttura societaria ed organizzativa, ecc.), caratteristiche geo-settoriali, comportamentali a
livello di Entità e di sistema bancario (ad es. Centrale dei rischi), al fine di pervenire all'assegnazione di
un rating, da intendersi quale definizione della “probabilità di default” (PD) della controparte medesima,
con un orizzonte temporale di un anno.
Il monitoraggio sistematico (su base mensile) è incentrato sulla cosiddetta “gestione andamentale” che,
sulla base di tutte le informazioni disponibili, di fonte interna ed esterna, esprime un punteggio (“scoring”)
che rappresenta una valutazione sintetica di rischiosità di ciascun cliente monitorato. Tale punteggio è
ottenuto tramite una funzione statistica che sintetizza le informazioni a disposizione tramite un insieme di
variabili rivelatesi significative nell’individuare, nel lasso temporale dei dodici mesi, l’evento del “default”.
Il tutto è statisticamente sintetizzato in un rating interno, che tiene conto di elementi di valutazione
quantitativi e qualitativi nonché, ove disponibili, delle informazioni comportamentali desunte dagli
“scoring” gestionali sopra descritti.
Laddove possibile, il rating interno, e quindi il grado di rischiosità assegnata alla controparte /
transazione, entra nel calcolo dei livelli deliberativi; vale a dire che, a parità di importi da erogare, le
deleghe di poteri conferite per l'esercizio dell'attività creditizia ai competenti Organi si riducono
progressivamente in funzione dell'accentuarsi della rischiosità del cliente.
Il modello organizzativo adottato prevede l’esistenza di una funzione dedicata, indipendente dalle funzioni
commerciali e di erogazione, cui è assegnata la responsabilità di gestire l’attuazione di un processo
cosiddetto di override, cioè dell’eventuale correzione del giudizio automatico espresso dal modello.
Il merito di credito di ciascuna controparte viene rivisto almeno su base annuale, tenendo in
considerazione le nuove informazioni. Ogni controparte è valutata nell’ambito anche dell'eventuale
gruppo di appartenenza, considerando di regola il teorico rischio massimo dell’intero gruppo economico.
Oltre alle metodologie riassunte nei sistemi di rating, la funzione Risk Management utilizza modelli di
portafoglio in grado di misurare il rischio di credito a livello aggregato e, nel contempo, di identificare il
contributo di singole porzioni di portafoglio o singole controparti alla posizione di rischio complessiva.
I parametri di misurazione del rischio di credito a livello di portafoglio sono fondamentalmente tre,
calcolati e valutati su un orizzonte temporale di dodici mesi e su basi non attualizzate:
•
•
•
Expected Loss (EL)
Credit Value at Risk (Credit VaR) ed
Expected Shortfall (ES).
Al fine di individuare il Credit VaR a livello di portafoglio, viene specificata la distribuzione delle perdite a
livello dello stesso; questa è costituita dalle probabilità di ottenere differenti valori della perdita riferita al
portafoglio su un determinato orizzonte temporale (“discrete loss case”). La specifica di tale distribuzione
viene determinata combinando le probabilità di default (PD), le perdite al momento del default (LGD) e le
esposizioni al default (EAD) dei singoli obbligati, considerando le correlazioni tra i default.
304
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
La perdita attesa (EL) costituisce il valore della perdita attesa media a livello di portafoglio aggregato,
dovuto al potenziale manifestarsi dell’inadempienza degli obbligati. La perdita attesa a livello di
portafoglio è data dalla somma delle perdite attese dei singoli obbligati, che possono essere determinate
attraverso il prodotto di PD x LGD x EAD, ed è indipendente dalle correlazioni tra i default a livello di
portafoglio. La perdita attesa è di norma computata come componente di costo nella determinazione del
margine.
Il Value at Risk rappresenta l’ammontare massimo raggiunto il quale, data un certa probabilità, la perdita
attesa potrebbe essere superata (=VaR con un livello di confidenza α che UniCredit ha fissato al
99.97%). Tale valore, chiamato anche Capitale Economico, è un input per la determinazione del capitale
a copertura delle perdite potenziali.
Il VaR è ampiamente utilizzato quale misura del rischio di portafoglio, seppur abbia alcune limitazioni
intrinseche. In particolare, lo stesso non fornisce alcuna informazione concernente le perdite potenziali
nel caso in cui i limiti di VaR siano superati. Tale indicazione è invece fornita dall’ “Expected Shortfall”
(ES) che rappresenta il valore atteso delle perdite che eccedono la soglia di VaR. Il Credit VaR di
portafoglio e l’ES dipendono significativamente dalla correlazione tra i default e possono essere ridotti
attraverso un’adeguata diversificazione del portafoglio.
I modelli di portafoglio creditizio forniscono misure di capitale economico riallocato sulle singole
controparti componenti i portafogli esaminati e sono alla base delle misure di performance rettificate per il
rischio.
Le misure di capitale economico (Credit VaR) sono, inoltre, un input fondamentale per la predisposizione
ed applicazione delle strategie creditizie, per l’analisi dei limiti creditizi e di concentrazione dei rischi. Il
motore di calcolo del capitale economico viene altresì utilizzato per analisi di stress testing sul portafoglio
creditizio, partendo da variabili macroeconomiche che influenzano i diversi segmenti di clientela per
Paese, dimensione, ecc.
Tutti i sopra citati parametri di rischio sono soggetti ad un regolare processo di monitoraggio e
validazione, con riferimento a ciascun sistema di rating, in tutte le sue componenti: modelli, processi,
sistemi IT e data quality. Annualmente, viene sottoposta al Consiglio di Amministrazione della
Capogruppo una relazione che sintetizza gli esiti delle attività di validazione svolte dalla Funzione CRO,
con particolare focus sul raffronto tra i differenti sistemi di rating relativi al medesimo segmento. La
finalità è quella di attestare la conformità dei sistemi, unitamente a porre in evidenza aree di possibile
miglioramento, così come eventuali disallineamenti nelle metodologie che possano comportare rischi di
non perfetta comparabilità nelle misure prodotte.
Anche il modello interno di Credit VaR è oggetto di valutazione nell’ambito della validazione del Secondo
Pilastro.
2.3.4 Strategie creditizie
In linea con le disposizioni Basilea II – Secondo Pilastro –, le strategie creditizie sull’intero portafoglio
crediti di Gruppo rappresentano uno degli strumenti di gestione avanzata del rischio di credito. In
conformità sia con il processo di budget sia con il framework del Risk Appetite (Secondo Pilastro), le
stesse hanno l’obiettivo di fornire una declinazione concreta degli obiettivi di propensione al rischio per
Strategic Business Area e per Entità, considerando la vulnerabilità attesa del portafoglio creditizio di
Gruppo in presenza di avverse congiunture economiche, così come il rischio di concentrazione settoriale.
L’obiettivo delle strategie creditizie è triplice:
•
•
•
305
definire la composizione di portafoglio che minimizza l’impatto complessivo del rischio di credito,
partendo dal framework del Risk Appetite, in linea con i criteri di Gruppo in tema di allocazione
del capitale e di creazione di valore;
assicurare supporto alle competenti funzioni / Aree di business della Capogruppo ed alle Entità
del Gruppo, qualora queste ultime adottino iniziative finalizzate al raggiungimento di una
composizione ottimale del portafoglio, attraverso pianificazioni strategiche ed iniziative di
business;
fornire un insieme delle linee guida e supporto necessari allo svolgimento del processo di budget
commerciale e creditizio, coerente con la visione strategica di Gruppo.
La predisposizione delle strategie creditizie avviene sintetizzando le analisi di rischio effettuate top-down,
con la visione di portafoglio delle funzioni di business, attraverso uno stretto coordinamento tra strutture
centralizzate e divisionali della funzione Risk Management e con gli specialisti nell’analisi settoriale e di
prodotto a livello di Capogruppo.
La definizione delle strategie creditizie avviene utilizzando tutte le misurazioni disponibili riferite al rischio
di credito. In particolare, le evidenze del modello “Credit VaR” garantiscono una corretta e prudenziale
gestione del rischio di portafoglio, attraverso l’applicazione di metodologie e strumenti avanzati.
Parallelamente, talune informazioni qualitative, che tengono in considerazione differenti caratteristiche a
livello territoriale e divisionale, vengono inglobate e trasformate in variabili di input nei modelli di
ottimizzazione del portafoglio creditizio.
Più in generale, nell’ambito delle strategie creditizie, le analisi di vulnerabilità e quelle a supporto della
Capital Adequacy sono svolte tramite degli stress test riferiti al rischio di credito (Primo e Secondo
Pilastro). Per quanto attiene specificamente la gestione dei rischi di portafoglio, particolare rilevanza è
posta al rischio di concentrazione creditizio, considerata l’importanza dello stesso sul totale delle attività
creditizie.
Tale rischio di concentrazione, coerentemente con la definizione fornita dalla normativa “Basilea II”, si
configura come una singola esposizione o un gruppo di esposizioni tra di loro correlate, potenzialmente in
grado di produrre perdite tali da minacciare la solidità del Gruppo o la sua capacità di proseguire nello
svolgimento della normale operatività.
Al fine di individuare, gestire, misurare e monitorare il rischio di concentrazione, le funzioni preposte in
Capogruppo presidiano la definizione ed il monitoraggio di specifici limiti creditizi, volti al controllo di due
differenti tipologie di rischio di concentrazione:
•
•
esposizioni creditizie di importo rilevante in capo ad una singola controparte o ad un insieme di
controparti economicamente correlate (c.d. bulk risk);
esposizioni creditizie verso controparti appartenenti al medesimo settore di attività economica
(sectorial risk).
Le simulazioni di stress test costituiscono parte integrante della definizione delle strategie creditizie. Con
l’utilizzo degli stress test è possibile effettuare una nuova stima di alcuni parametri di rischio tra cui
probabilità di default (PD), Perdita Attesa (EL), capitale economico e RWA, nell’ipotesi di scenari
macroeconomici e finanziari estremamente avversi ma plausibili. I parametri sottoposti a stress test sono
utilizzati non solo per fini regolamentari (relativamente al Primo e Secondo Pilastro), ma anche quali
indicatori gestionali di vulnerabilità del portafoglio di ogni singola Entità, linea di business, area / settore,
gruppo economico o altro raggruppamento rilevante, nella condizione di una fase negativa del ciclo
economico.
In conformità alle disposizioni regolamentari, gli stress test sono effettuati con cadenza regolare su
scenari di stress aggiornati e comunicati sia all’Alta Direzione sia all’Organo di Vigilanza. In aggiunta alle
attività ordinarie, simulazioni ad hoc sono effettuate a fronte di specifiche richieste da parte dell’Organo di
Vigilanza.
2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
In conformità alla “International Convergence of Capital Measurement and Capital Standards” (c.d
normativa di “Basilea II”), il Gruppo è fortemente impegnato a soddisfare tutti i requisiti necessari alla
corretta applicazione delle tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) in relazione ai differenti approcci
adottati – Standardizzato o IRB Avanzato (A-IRB).
A tale scopo, sono stati portati a compimento specifici progetti e sono state intraprese specifiche azioni
volte sia all’implementazione della normativa interna di Gruppo, sia allo sviluppo dei processi e dei
Sistemi Informativi. Tenuto conto della dislocazione territoriale del Gruppo in diversi Paesi (europei e
non), le implementazioni sono state eseguite nel rispetto degli ordinamenti locali e dei requisiti di
Vigilanza dei Paesi di appartenenza delle singole Entità.
306
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
In particolare, i requisiti stabiliti dall’ “International Convergence of Capital Measurement and Capital
Standards”, dalla “Direttiva 2006/48/EC del Parlamento Europeo e del Consiglio”, dalla Circolare di Banca
d’Italia n. 263/2006 e dai suoi successivi aggiornamenti, sono stati trasposti in linee guida interne con
l’obiettivo di:
•
•
•
•
assicurare che le pratiche di CRM siano coerenti nell'ambito del Gruppo;
favorire la gestione ottimale delle garanzie nell'ambito del Gruppo;
massimizzare l’effetto di mitigazione delle garanzie reali e personali sulle perdite su crediti;
raggiungere un impatto positivo sui requisiti patrimoniali di Gruppo, assicurando che le prassi di
CRM locali rispettino i requisiti minimi richiesti da "Basilea II".
In particolare, sono state disciplinate le regole generali per l’ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio
e la gestione delle garanzie reali e personali. Sono state altresì dettagliate norme specifiche per
determinate categorie di garanzie reali.
Le garanzie reali e personali possono essere acquisite solo come supporto sussidiario del fido e non
devono essere intese come elementi sostitutivi dell’autonoma capacità di rimborso del debitore principale.
Per tale ragione, oltre alla più ampia analisi del merito creditizio e dell’autonoma capacità di rimborso del
debitore principale, esse sono oggetto di specifica valutazione ed analisi per il ruolo di fonte sussidiaria di
rimborso dell’esposizione debitoria.
Nella valutazione delle tecniche di CRM, il Gruppo attribuisce particolare rilevanza sia al requisito della
“certezza giuridica” di tutte le garanzie reali e personali, sia alla loro congruità. Le Entità devono porre in
essere tutte le azioni necessarie al fine di:
•
•
assicurare il rispetto dei requisiti contrattuali e legali, in modo tale che i contratti di garanzia siano
giuridicamente opponibili secondo quanto previsto dal corpus giuridico ad essi applicabile;
condurre adeguati controlli di natura legale che avallino l’effettiva opponibilità delle garanzie in
tutte le giurisdizioni rilevanti e nei confronti di tutte le parti coinvolte.
Durante il primo semestre del 2009, per quanto concerne l’Italia, le principali Entità hanno esteso alle
garanzie consortili i rigorosi processi di certificazione legale e di verifica della sussistenza dei requisiti
regolamentari, già applicati ad altre tipologie di garanzie personali ed alle garanzie reali, tra cui quelle
finanziarie.
Le Entità hanno sviluppato un sistema di gestione volto ad assicurare un chiaro ed efficace processo di
valutazione, monitoraggio e gestione di tutte le tipologie di garanzie finalizzate a mitigare il rischio di
credito. Esse sono tenute a stabilire controlli al fine di assicurare che le garanzie reali e personali
acquisite mantengano la loro efficacia per l’intera durata dell’esposizione garantita. Dette garanzie
risultano idonee nel caso in cui siano congrue rispetto alle esposizioni correlate e, per le garanzie
personali, qualora non risultino rischi rilevanti in capo al fornitore di protezione.
Il Gruppo ha sviluppato un sistema di gestione delle garanzie reali volto ad assicurare che il processo di
valutazione, monitoraggio e gestione di tutte le tipologie di garanzie risulti chiaro ed efficace.
I requisiti di ammissibilità, sia generali sia specifici, dovranno essere soddisfatti nel momento in cui la
garanzia viene acquisita e ne dovrà essere assicurato il mantenimento fino alla scadenza.
Coerentemente, le garanzie reali devono essere valutate con accuratezza e regolarmente e devono
essere applicati opportuni scarti prudenziali in fase di acquisizione delle medesime, al fine di evitare che
in caso di escussione si verifichino perdite inattese. La valutazione è basata sul valore corrente di
mercato o sul prezzo al quale il bene sottostante può essere ragionevolmente venduto (c.d. “valore
equo”); il valore di mercato degli strumenti finanziari assunti in pegno viene opportunamente rettificato,
con applicazione di adeguati scarti, in funzione sia della volatilità del mercato stesso sia di quello delle
valute, in conformità a quanto disposto dai requisiti regolamentari di “Basilea II”. In caso di
disallineamento di valuta tra la garanzia e l’esposizione correlata, viene applicato un ulteriore scarto
prudenziale. Possibili disallineamenti tra la scadenza dell’esposizione e quella della garanzia a supporto
vengono altresì considerati nella determinazione del valore della garanzia, rettificata mediante
l’applicazione del relativo scarto.
307
I modelli attualmente in uso nel Gruppo sono prevalentemente basati su scarti prudenziali predeterminati.
Un sistema di scarti stimati internamente tramite la metodologia Value at Risk (VaR), già in uso in alcune
Entità, è in corso di adozione in tutto il Gruppo per la valutazione del rischio relativo alle garanzie reali
finanziarie. L’approccio metodologico prevede che il valore a copertura debba essere determinato per
ciascun strumento finanziario sulla base del relativo “market value” (il cosiddetto “mark- to-market”),
rettificato di uno scarto che deve considerare la rischiosità intrinseca da rapportare a fattori diversi (quali il
prezzo, il periodo di possesso ed il rischio di liquidità).
Le principali Entità sono inoltre state dotate di uno strumento informatico per l'adeguamento automatico al
valore di mercato degli strumenti finanziari acquisiti in pegno, garantendo in questo modo un
monitoraggio costante della garanzia.
Per quanto riguarda la valutazione delle garanzie immobiliari, specifici processi e procedure, assicurano
che la valutazione dell’immobile da parte di un perito indipendente venga effettuata ad un valore non
superiore a quello di mercato. Per le Entità operanti in Austria, Germania e Italia, sono in essere sistemi
di monitoraggio e rivalutazione degli immobili, gestiti tramite sistemi automatici basati su metodi statistici
che utilizzano database interni o forniti da infoprovider esterni.
Le diverse forme di garanzie reali possono essere considerate ammissibili qualora soddisfino i requisiti
generali stabiliti dalle disposizioni dell'Organo di Vigilanza ed i requisiti specifici, differenziati a seconda
dell’approccio adottato per il calcolo del capitale regolamentare per singola controparte / esposizione
(Standardizzato o A-IRB), in conformità al contesto giuridico locale. La fattispecie dei fornitori di
protezione personale ammissibili, dipende dallo specifico approccio adottato da ciascuna Entità. In
particolare le Entità che adottano l’approccio A-IRB possono riconoscere dette garanzie a patto che
vengano soddisfatti i relativi requisiti minimi e, in particolare, purché le stesse siano in grado di valutare il
profilo di rischio del fornitore di protezione nel momento in cui la garanzia viene acquisita e durante tutta
la sua vita residua.
2.5 Attività finanziarie deteriorate
Nell’ambito del Gruppo, le attività da intraprendere per il portafoglio “non performing”, si fonda sui
seguenti passaggi fondamentali:
•
•
•
•
•
tempestività di azione. Basata su un solido ed efficace processo di monitoraggio e di reportistica,
la tempestiva segnalazione di un possibile deterioramento della qualità del credito permette al
Gruppo di porre in atto le necessarie misure restrittive in anticipo rispetto al conclamarsi del
“default”;
corretta valutazione delle posizioni deteriorate, al fine di definire le modalità di intervento e di
classificazione nell’ambito delle classi di “default”;
inizio di azioni mirate di recupero in funzione della tipologia ed importo dell’esposizione, nonché
della specificità del cliente;
adeguati accantonamenti iscritti in conto economico, coerenti con la rischiosità della controparte
e con la tipologia dell’esposizione. Tale attività è in linea con i principi IAS 39 e con le regole
“Basilea II”;
accurata e sistematica attività di reportistica, al fine di monitorare nel tempo il rischio di
portafoglio a livello aggregato.
La classificazione, da parte di ciascuna Entità, nelle diverse classi di “default”, deve aver luogo nel
rispetto delle disposizioni legali e di quelle regolamentari emanate dalle locali Autorità di Vigilanza.
In relazione a ciò, ed alla circostanza che la Capogruppo, in tale ruolo, è tenuta al rispetto delle istruzioni
emanate dall'Autorità di Vigilanza italiana, con riferimento alle Entità estere del Gruppo, sono adottati
opportuni accorgimenti finalizzati a raccordare ed allineare tra loro risultanze riconducibili a classi di
“default”, altrimenti non del tutto omogenee tra loro.
308
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Dal 2008, la società Aspra Finance, partecipata al 100% da UniCredit, ha iniziato la progressiva
acquisizione della titolarità del portafoglio “non performing” del Gruppo, a partire da quello detenuto dalle
Entità ex Capitalia, per poi ricomprendere gradualmente l’intero portafoglio.
Inoltre ed al fine di rafforzare la capacità di governo e controllo indipendente dei processi di gestione del
rischio di credito, è stata costituita in Capogruppo una funzione dedicata alla gestione dell’attività di
“Restructuring” e recupero dei crediti, a diretto riporto del Group CRO.
In linea generale, l’obiettivo principale della gestione del portafoglio “non performing” è quello di
recuperare interamente, o per l’importo massimo possibile, l’esposizione, ovvero individuare la miglior
strategia che consenta di massimizzare il valore netto attualizzato (Npv) dell’esposizione ovvero, infine,
minimizzare il tasso di perdita in caso di default (LGD).
Tale attività è gestita sia internamente da personale particolarmente qualificato, sia esternamente
attraverso il conferimento di apposito mandato a società specializzate - nel Gruppo è attiva UniCredit
Credit Management Bank, società specializzata nel recupero dei crediti che opera come servicer per gran
parte delle Entità Italiane del Gruppo - ovvero tramite la cessione del portafoglio "non performing" ad
operatori esterni specializzati.
La metodologia si fonda sulla stima del Npv degli importi recuperati risultante dall’applicazione di strategie
di recupero alternative, ipotizzando per ogni strategia i recuperi, i relativi costi e le probabilità di
insuccesso della strategia stessa. Tali risultati vengono confrontati con il valore medio di LGD dell'Entità,
per posizioni che abbiano le medesime caratteristiche. Qualora non siano disponibili serie di dati, il
confronto si basa su stime.
Ai fini della determinazione degli accantonamenti, con cadenza generalmente trimestrale, le strutture
specializzate valutano con approccio analitico le previsioni di perdita del portafoglio “non performing”
secondo i principi contabili di Gruppo, che sono coerenti con le regole IAS 39 e “Basilea II”. Ove
l’approccio analitico non sia possibile, nel caso ad esempio di posizioni numerose e di piccolo importo, le
Entità possono effettuare accantonamenti forfetari, raggruppando tali posizioni in aggregati con grado di
rischio e caratteristiche di esposizione similari. La percentuale degli accantonamenti forfetari sono basate
su serie storiche di dati.
Relativamente ai poteri in materia di classificazione delle posizioni a “default” e di formulazione delle
previsioni di perdita, le Entità prevedono più livelli deliberativi, opportunamente calibrati in funzione
dell’importo dell’esposizione e dell’accantonamento. In relazione agli impatti che tali decisioni hanno in
termini reddituali e fiscali, i processi deliberativi contemplano il coinvolgimento sia della funzione CRO di
Capogruppo, che dell’Alta Direzione delle Entità.
La capacità commerciale e la solidità del Gruppo in termini finanziari, di profittabilità e di capitale
dipendono inter alia dal merito creditizio dei propri prenditori. Il Gruppo si è dotato di procedure, norme e
principi al fine di indirizzare, amministrare e standardizzare la valutazione e la gestione del rischio di
credito in linea con la best practice di mercato. Le crescenti difficoltà ad accedere ai mercati del credito e
dei capitali, nonchè le difficili condizioni economiche attualmente in essere, potrebbero continuare a
pregiudicare, nel corso del 2010, la capacità delle imprese prenditrici di fare fronte alle proprie
obbligazioni di pagamento, condizionando in parte la capacità del Gruppo di migliorare la qualità del
proprio portafoglio creditizio. E’ quindi ragionevole aspettarsi una parziale riduzione del portafoglio “non
performing” e, di conseguenza, un livello di accantonamenti prudenziale.
309
58.722
12.816.988
10.656.533
45.432
11.695.661
6.283.470
-
37.502
3.568.166
1.278.125
-
241.155
3.305.945
405
20.661
1.886
3.555.894
1.959.833
-
3.503.987
154
49.867
Esposizioni
scadute
427.425
11.662.110
797.454.016
926.276.399
14.021.289
10.519.776
77.652.726
529.665.577
29.000.379
124.504.734
Altre attività
188.884
220
-
188.884
-
-
Deteriorate
826.249
8.839
Altre
5.802.066
6.520.038
380.109
142.696
172.894
4.271.279
Altre imprese
533.465
11.662.110
835.081.675
952.974.618
14.438.900
10.662.472
78.269.437
564.986.015
29.867.258
124.662.018
Totale
(migliaia di €)
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
310
I dati di cui al punto 7 sono raccordabili con il totale delle attività finanziarie della tavola 15.1 “Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione” della parte B) – Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato –
Attivo.
I dati di cui al punto 5 sono raccordabili con la tavola “Crediti verso clientela – Qualità del credito” della Relazione sulla gestione.
Nella presente tavola i dettagli riferiti al gruppo bancario sono al netto di tutti i rapporti infragruppo, inclusi quelli intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di bilancio.
Totale 31.12.2009
Totale 31.12.2008
7. Attività finanziarie in corso
di dismissione
8. Derivati di copertura
31.052
11.547.192
-
71.985
171.610
12.503.151
40.071
3. Attività finanziarie
detenute sino alla
scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie
valutate al fair value
5.932
2. Attività finanziarie
disponibili per la
vendita
Sofferenze
1. Attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
Portafogli / Qualità
Gruppo bancario
Esposizioni
Incagli
ristrutturate
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
Dall’informativa fornita nella parte A1 sono esclusi i titoli di capitale e le quote di O.I.C.R.. I dati di confronto del 2008 sono pertanto riesposti secondo il
nuovo criterio.
A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e in bonis: consistenze, rettifiche di valore, dinamica, distribuzione economica e territoriale
A. Qualità del credito
Informazioni di natura quantitativa
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
(migliaia di €)
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia
(valori lordi e netti)
Portafogli / Qualità
Attività deteriorate
Esposizione
Rettifiche
Esposizione
lorda
specifiche
netta
Esposizione
lorda
In bonis
Rettifiche di
portafoglio
Esposizione
netta
Totale
(esposizione
netta)
A. Gruppo bancario
1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la
vendita
3. Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Attività finanziarie in corso di
dismissione
8. Derivati di copertura
Totale A
B. Altre imprese incluse nel
consolidamento
1. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
2. Attività finanziarie disponibili per la
vendita
3. Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Attività finanziarie in corso di
dismissione
8. Derivati di copertura
Totale B
Totale 31.12.2009
Totale 31.12.2008
149.660
1.215
148.445
X
X
124.504.734
124.653.179
105.098
64.468
40.630
29.003.507
3.128
29.000.379
29.041.009
47.813
740.758
57.400.976
37.502
47.813
296.941
26.540.701
-
443.817
30.860.275
37.502
10.519.806
77.687.077
532.761.078
X
30
34.351
3.095.501
X
10.519.776
77.652.726
529.665.577
14.021.289
10.519.776
78.096.543
560.525.852
14.058.791
157.511
58.639.318
51.471
27.002.609
106.040
31.636.709
430.122
X
650.401.590
2.697
X
3.135.707
427.425
11.662.110
797.454.016
533.465
11.662.110
829.090.725
-
-
-
X
X
8.839
8.839
4.824
4.824
-
826.249
-
826.249
826.249
232.915
-
44.031
-
188.884
-
142.696
172.894
4.271.279
X
X
142.696
172.894
4.271.279
380.109
142.696
172.894
4.460.163
380.109
237.739
58.877.057
42.652.828
48.855
27.051.464
22.474.647
188.884
31.825.593
20.178.181
X
5.413.118
655.814.708
708.170.525
X
3.135.707
2.871.116
5.802.066
803.256.082
932.796.437
5.990.950
835.081.675
952.974.618
Nella presente tavola i dettagli riferiti al gruppo bancario sono al netto di tutti i rapporti infragruppo, inclusi quelli intrattenuti con le altre società incluse
nel consolidamento di bilancio.
311
(migliaia di €)
A.1.3 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche:
valori lordi e netti
Tipologie esposizioni / valori
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Altre attività
Esposizione lorda
Consistenze al 31.12.2009
Rettifiche di valore Rettifiche di valore di
specifiche
portafoglio
Esposizione Netta
Totale A
427.961
43.321
274.954
106.666.199
107.412.435
252.265
12.269
33.799
X
298.333
X
X
X
X
36.379
36.379
175.696
31.052
241.155
106.629.820
107.077.723
Totale B
Totale (A+B)
12.794
104.783.155
104.795.949
212.208.384
190
X
190
298.523
X
7.497
7.497
43.876
12.604
104.775.658
104.788.262
211.865.985
B. ESPOSIZIONE FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
b) Altre
La tavola include anche le esposizioni per cassa verso banche classificate nei portafogli di attività finanziarie diverse
dai crediti.
(migliaia di €)
A.1.4 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle
esposizioni deteriorate lorde
Causali/Categorie
Sofferenze
A. Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da esposizioni in bonis
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso esposizioni in bonis
C.2 cancellazioni
C.3 incassi
C.4 realizzi per cessioni
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Movimenti del 2009
Esposizioni
Incagli
ristrutturate
354.381
349.328
193.128
49.818
6.941
3.887
127.700
274.954
274.954
30
30
137.110
19.090
275.748
127.307
59.809
7.492
1.841
1.213
13.438
15
1.430
563
127.700
-
30
30
-
1.841
79.299
427.961
-
9.410
2.020
43.321
279
127.700
274.954
-
-
(migliaia di €)
A.1.5 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle rettifiche
di valore complessive
Causali/Categorie
Sofferenze
A. Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 rettifiche di valore
B.2 trasferimenti da altre categorie di esposizioni
deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 riprese di valore da valutazione
C.2 riprese di valore da incasso
C.3 cancellazioni
C.4 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni
deteriorate
C.5 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Esposizioni
scadute
Movimenti del 2009
Esposizioni
Incagli
ristrutturate
Esposizioni
scadute
284.165
207.503
48.922
40.448
12.681
10.023
117.065
33.799
33.799
-
155.415
3.166
239.403
142
42.476
127.307
920
1.738
40.860
753
15
117.065
-
-
921
68.557
252.265
-
38.349
1.743
12.269
-
117.065
33.799
-
-
312
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
(migliaia di €)
A.1.6 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela:
valori lordi e netti
Esposizione
Lorda
Tipologie esposizioni / valori
Consistenze al 31.12.2009
Rettifiche di
Rettifiche di
valore
valore
specifiche
di portafoglio
Esposizione
Netta
A. Esposizioni per cassa
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni scadute
e) Altre attività
Totale A
32.932.802
16.483.360
4.436.659
3.936.476
625.165.520
682.954.817
20.251.920
4.890.736
1.130.309
430.096
X
26.703.061
X
X
X
X
3.099.328
3.099.328
12.680.882
11.592.624
3.306.350
3.506.380
622.066.192
653.152.428
Totale B
Totale (A+B)
2.082.886
193.056.486
195.139.372
878.094.189
393.706
X
393.706
27.096.767
X
605.563
605.563
3.704.891
1.689.180
192.450.923
194.140.103
847.292.531
B. Esposizioni fuori bilancio
a) Deteriorate
b) Altre
I dati del Gruppo Bancario sono indicati al lordo dei rapporti intrattenuti con le altre società incluse nel consolidamento di Bilancio.
La tavola include anche le esposizioni per cassa verso clientela classificate nei portafogli di attività finanziarie diverse
dai crediti.
(migliaia di €)
A.1.7 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni
deteriorate lorde
Causali/Categorie
Sofferenze
A. Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 ingressi da crediti in bonis
B.2 trasferimenti da altre categorie
di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 uscite verso crediti in bonis
C.2 cancellazioni
C.3 incassi
C.4 realizzi per cessioni
C.5 trasferimenti ad altre categorie
di esposizioni deteriorate
C.6 altre variazioni in diminuzione
D. Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Movimenti del 2009
Esposizioni
Incagli
ristrutturate
Esposizioni
scadute
29.049.105
192.426
11.852.710
5.943.693
8.993.457
127.363
17.623.381
10.957.766
1.856.437
5.558
4.836.245
2.591.938
2.234.448
145.805
8.919.733
8.328.026
5.027.469
881.548
7.969.013
768.367
2.469.580
1.946.381
278.829
4.510.292
2.155.323
10.133.478
1.635.081
239.049
2.352.580
72.932
648.555
1.595.752
2.256.023
416.179
85.573
899.550
39.131
245.890
345.817
7.217.705
3.016.382
2.408
371.844
17.676
603.645
1.902.211
32.932.802
376.108
5.487.337
346.499
16.483.360
905.865
796.152
19.438
4.436.659
14.696
3.545.072
264.323
3.936.476
286.169
L’esposizione lorda iniziale differisce dall’esposizione lorda finale del bilancio consolidato 2008 per l’esclusione dei titoli di capitale e delle quote di O.I.C.R.
secondo il nuovo criterio dettato dal 1° aggiornamento della circolare 262 di Banca d’Italia.
(migliaia di €)
A.1.8 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle
rettifiche di valore complessive
Causali/Categorie
Sofferenze
A. Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento
B.1 rettifiche di valore
B.2 trasferimenti da altre categorie
di esposizioni deteriorate
B.3 altre variazioni in aumento
C. Variazioni in diminuzione
C.1 riprese di valore da valutazione
C.2 riprese di valore da incasso
C.3 cancellazioni
C.4 trasferimenti ad altre categorie di
esposizioni deteriorate
C.5 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Movimenti del 2009
Esposizioni
Incagli
ristrutturate
Esposizioni
scadute
18.380.721
63.266
7.496.398
6.272.303
2.778.937
33.351
4.149.962
3.211.261
593.218
809
1.092.502
413.759
284.577
21.826
555.369
332.602
1.087.865
136.230
5.625.199
726.076
791.055
2.469.580
596.183
342.518
2.038.163
348.287
151.029
239.049
135.555
543.188
555.411
69.388
107.093
85.573
22.034
200.733
409.850
47.068
13.356
2.408
266.703
1.371.785
20.251.920
102.358
1.089.477
210.321
4.890.736
185.197
211.010
82.347
1.130.309
1.904
274.447
72.571
430.096
33.446
Le rettifiche complessive iniziali differiscono da quelle finali del bilancio consolidato 2008 per l’esclusione dei titoli di capitale e delle quote di O.I.C.R. secondo il
nuovo criterio dettato dal 1° aggiornamento della circolare 262 di Banca d’Italia.
313
6.254.558
111.419.441
2
2.492.355
90.214.149
Classe
66.474.048
32.900.616
28.896.655
4.003.961
5.790.219
1
56.290.888
28.717.111
24.799.615
3.917.496
2.713.795
Classe
5.091.249
53.823.223
31.493.111
11.210.391
11.104.805
105.586
6.028.472
1.908.067
30.502.619
23.118.452
2.019.548
1.873.225
146.323
3.456.552
5
526.260
9.838.004
8.071.847
195.752
195.752
1.044.145
Consistenze al 31.12.2009
Classi di rating esterni
Classe 3
Classe 4
Classe
6
493.098
35.371.200
33.399.512
265.346
265.346
1.213.244
Classe
94.888.593
727.989.880
541.382.293
49.007.151
47.716.830
1.290.321
42.711.843
Senza Rating
Originator
UniCredit Family Financing Bank SpA
UniCredit Bank AG
UniCredit Bank AG
UniCredit Leasing GmbH
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
Cordusio RMBS 1
Geldilux TS 2005
Geldilux TS 2007
Success 2005
Totale
Nome cartolarizzazione
RMBS
SME
SME
Leasing
Tipologia attività
Consistenze al 31.12.2009
(milioni di €)
1.289
1.999
2.099
192
5.579
Di seguito viene riportato il dettaglio delle esposizioni cartolarizzate ma non cancellate a fini di bilancio (ma cancellate a fini prudenziali):
L’area “Investment grade” (da Classe 1 a Classe 3) comprende oltre il 77% dalle controparti dotate di rating esterno, di cui il 61% si concentra nelle prime due fasce (Classe 1 e Classe 2), riferendosi a clientela con merito di credito elevato.
Le esposizioni prive di rating ammontano al 69% del portafoglio totale, riflettendo il fatto che una considerevole parte del portafoglio è costituita da clientela privata e da piccole e medie imprese, per le quali non è disponibile un rating esterno.
Nel caso in cui, per una stessa controparte, siano disponibili i rating di più Agenzie, viene rilevata la valutazione più prudenziale.
314
111.654.180
1.059.158.516
760.230.151
124.315.915
114.852.228
9.463.687
62.958.270
Totale
(migliaia di €)
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti:
Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni.
La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla circolare 262/2005 di Banca d’Italia – 1° aggiornamento del 18 novembre 2009 per i rating esterni che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio.
Le società di rating utilizzate per la redazione della tabella sono: Moody’s, S&Ps e Fitch.
Le esposizioni deteriorate sono incluse nella classe “6“.
Totale
A. Esposizioni per cassa
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati creditizi
C. Garanzie rilasciate
D. Impegni a
erogare fondi
Esposizioni
A.2.1 Gruppo bancario – Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating esterni
A.2 Classificazione delle esposizioni in base ai rating esterni e interni
PD
PD
0,0022 <
0,0049 <
0,0089 <
0,0133 <
0,0198 <
0,0360 <
0,1192 <
4
5
6
7
8
9
10
<=
<=
<=
<=
<=
<=
<=
<=
<=
0,1192
0,0360
0,0198
0,0133
0,0089
0,0049
0,0022
0,0010
0,0004
7.937.181
92.697.775
57.703.123
19.408.575
18.273.349
1.135.226
7.648.896
3
15.158.141
139.452.287
102.998.801
10.024.009
10.019.350
4.659
11.271.336
4
7.101.288
81.442.661
64.532.341
3.797.912
3.735.815
62.097
6.011.120
6
2.825.635
61.844.451
53.050.979
1.642.460
1.642.460
4.325.377
Classi di rating interni
5
4.157.886
38.652.953
27.640.836
1.434.745
1.427.490
7.255
5.419.486
7
Consistenze al 31.12.2009
3.547.210
58.864.485
48.744.884
1.603.979
1.602.289
1.690
4.968.412
8
6.441.667
59.970.484
45.243.245
4.972.009
4.880.089
91.920
3.313.563
9
1.923.630
22.943.243
19.900.774
293.869
293.869
824.970
10
438.727
33.235.923
31.534.139
196.189
196.189
1.066.868
Attività
deteriorate
46.424.987
235.461.514
162.922.206
19.550.241
19.248.078
302.163
6.564.080
Senza Rating
111.654.180
1.059.158.516
760.230.151
124.315.915
114.852.228
9.463.687
62.958.270
Totale
(migliaia di €)
315
I rating interni vengono impiegati ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali delle società autorizzate dalla Banca Centrale all’utilizzo dell’approccio basato sui rating interni. Le società del Gruppo attualmente autorizzate sono: UniCredit S.p.A.,
UniCredit Corporate Banking S.p.A., UniCredit Banca S.p.A., UniCredit Banca di Roma S.p.A., Banco di Sicilia S.p.A., UniCredit Family Financing Bank S.p.A., Aspra Finance S.p.A., UniCredit Bank Austria AG, UniCredit Bank AG, UniCredit
MedioCredito Centrale S.p.A. (per la parte riferita a Global Project Finance).
Le diverse scale di rating dei modelli sono ricondotte ad un’unica masterscale di Gruppo costituita da 10 classi (sopra riportate) in base alla probabilità di inadempienza sottostante (probability of default – PD).
L’area “Investment grade” (classi 1-4) comprende il 59% delle esposizioni aventi rating interno, mentre le esposizioni riferite a controparti sprovviste di rating ammontano al 22%. Si segnala che la mancata assegnazione di un rating interno a
talune controparti è dovuta alla loro appartenenza a segmenti non ancora coperti dai modelli, ovvero i cui modelli sono ancora in fase di costruzione o validazione.
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” nei confronti di controparti provviste di un rating interno.
Per l'assegnazione del rating a ciascuna controparte si ricorre a modelli sviluppati internamente dalle Banche del Gruppo ed utilizzati nei processi di gestione del rischio di credito. I modelli interni, oggetto di validazione da parte delle Autorità di
vigilanza, possono essere di due tipi: group-wide (ad es. per Banche, Multinazionali, Paesi) e locali per segmento (ad es. Retail, Corporate).
PD
PD
PD
PD
PD
PD
0,0010 <
3
PD
0,0004 <
PD
Range di PD
8.136.405
91.878.603
7.561.423
142.714.137
0 <=
46.896.641
30.857.947
26.717.980
4.139.967
5.987.610
2
99.062.182
30.533.980
26.815.270
3.718.710
5.556.552
1
2
1
Classi interne
Totale
A. Esposizioni per cassa
B. Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati su crediti
C. Garanzie rilasciate
D. Impegni a erogare
fondi
Esposizioni
A.2.2 Gruppo bancario – Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio” per classi di rating interni
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
411.147
26.756.554
781
2.1 totalmente garantite
- di cui deteriorate
2.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
-
7.975
63.842
-
Immobili
32.860
909
-
1.944.913
7.263.793
-
Titoli
125.615
98.361
-
1.374.634
650.781
-
Altre
garanzie reali
CLN
-
-
Governi e
banche
centrali
-
-
Altri enti
pubblici
-
-
Banche
-
-
Altri
soggetti
-
-
Consistenze al 31.12.2009
Garanzie personali
(2)
Derivati su crediti
Altri derivati
4.941
-
2.611.072
1.078.495
4.887
Governi e
banche
centrali
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
-
480.864
4.032
864.500
239.904
Altri enti
pubblici
186.944
210.142
-
5.537.640
169.552
20.967
Banche
Crediti di firma
La classificazione delle esposizioni fra quelle “totalmente garantite” e fra quelle “parzialmente garantite” è operata comparando l’esposizione lorda con l’importo della garanzia stabilito contrattualmente.
5.875.654
9.755
44.480.124
303.742
1. Esposizioni creditizie per
cassa garantite:
1.1 totalmente garantite
- di cui deteriorate
1.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
Valore
esposizioni
nette
Garanzie reali
(1)
A.3.1 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso banche garantite
A.3 Distribuzione delle esposizioni creditizie garantite per tipologia di garanzia
98.757
57.019
-
251.518
57.637
6.136
Altri
soggetti
316
444.176
371.372
-
12.208.616
4.032
10.148.600
271.894
Totale
(1)+(2)
(migliaia di €)
20.249.342
546.144
31.981.601
216.731
2.1 totalmente garantite
- di cui deteriorate
2.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
12.834.024
356.129
865.645
23.172
182.372.677
18.720.431
43.644.181
2.034.332
Immobili
1.060.034
16.541
1.569.133
38.207
4.923.042
641.166
4.574.634
628.793
Titoli
14.316.426
176.165
1.094.439
26.370
45.959.099
2.236.577
10.714.522
589.157
Altre
garanzie
reali
-
12.614
-
CLN
Governi e
banche
centrali
-
-
-
40.753
-
Altri enti
pubblici
475.619
197.083
-
75.412
66.249
-
Banche
Altri
soggetti
-
-
234.299
370
321.106
1.013
5.137.001
26.574
6.564.438
43.310
Governi e
banche
centrali
Consistenze al 31.12.2009
Garanzie personali
(2)
Derivati su crediti
Altri derivati
5.247
315
85.700
3.164
3.178.953
65.157
847.952
21.137
Altri enti
pubblici
317
2.974.436
5.724
2.751.823
119.097
6.814.238
351.057
3.205.423
189.611
Banche
Crediti di firma
La classificazione delle esposizioni fra quelle “totalmente garantite” e fra quelle “parzialmente garantite” è operata comparando l’esposizione lorda con l’importo della garanzia stabilito contrattualmente.
213.027.633
14.578.861
141.115.940
5.442.895
1. Esposizioni creditizie per
cassa garantite:
1.1 totalmente garantite
- di cui deteriorate
1.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
2. Esposizioni creditizie "fuori
bilancio" garantite:
Valore
esposizioni
nette
Garanzie reali
(1)
A.3.2 Gruppo bancario - Esposizioni creditizie verso clientela garantite
5.134.014
174.723
859.931
21.343
60.190.290
7.269.618
6.069.407
562.153
Altri
soggetti
37.034.099
729.967
7.798.227
232.366
308.650.712
29.310.580
75.686.806
4.068.493
Totale
(1)+(2)
(migliaia di €)
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
1.609
467
138
X
2.214
X
2.214
5.265
5.166.041
5.166.041
62.196.617
58.880.873
Rettifiche
valore
specifiche
5.036
405
566
57.024.569
57.030.576
Esposizione
netta
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
TOTALE A
B. Esposizioni 'fuori bilancio'
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B) 31.12.2009
TOTALE (A+B) 31.12.2008
Esposizioni/Controparti
Governi
X
X
X
762
762
67.696
51.544
X
X
X
X
66.934
66.934
Rettifiche
valore di
portafoglio
40
21.173
3.750
9.545.573
9.570.536
35.537.862
28.329.595
26.792
82.922
66
2.444
25.855.102
25.967.326
Esposizione
netta
1.675
121
X
1.796
100.370
95.394
44.407
52.678
1
1.488
X
98.574
Rettifiche
valore
specifiche
Altri enti pubblici
X
X
X
1.213
1.213
18.242
16.924
X
X
X
X
17.029
17.029
Rettifiche
valore di
portafoglio
25.596
28.102
3.333
39.888.517
39.945.548
105.728.301
118.882.857
4.207
16
X
4.223
914.221
92.740
730.279
42.887
122.744
14.088
X
909.998
Rettifiche
valore
specifiche
Società finanziarie
574.012
152.945
94.023
90.927
64.870.846
65.782.753
Esposizione
netta
B.1 Gruppo bancario - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)
B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie
X
X
X
540.324
540.324
841.974
659.282
X
X
X
X
301.650
301.650
Rettifiche
valore di
portafoglio
192
5
12
2.155.009
2.155.218
4.478.960
3.742.890
19.501
3.708
17.443
5.497
2.277.593
2.323.742
Esposizione
netta
73
6
4
X
83
23.455
32.394
20.989
1.693
357
333
X
23.372
Rettifiche
valore
specifiche
X
X
X
263
263
5.159
4.791
X
X
X
X
4.896
4.896
Rettifiche
valore di
portafoglio
Società di assicurazione
665.070
480.933
412.922
121.338.719
122.897.644
455.451.552
514.807.343
8.305.951
7.584.411
3.119.972
2.861.752
310.681.822
332.553.908
Esposizione
netta
164.192
32.363
178.143
X
374.698
18.012.703
14.166.976
13.373.378
3.019.146
986.564
258.917
X
17.638.005
Rettifiche
valore
specifiche
X
X
X
55.339
55.339
1.844.855
1.700.174
X
X
X
X
1.789.516
1.789.516
Rettifiche
valore di
portafoglio
Imprese non finanziarie
37.794
8.978
1.280
14.357.064
14.405.116
183.899.239
210.940.854
3.749.590
3.768.638
74.441
545.194
161.356.260
169.494.123
Esposizione
netta
11.131
932
843
X
12.906
8.043.804
7.564.668
6.081.258
1.774.332
20.176
155.132
X
8.030.898
Rettifiche
valore
specifiche
Altri soggetti
318
X
X
X
7.662
7.662
926.965
1.079.461
X
X
X
X
919.303
919.303
Rettifiche
valore di
portafoglio
(migliaia di €)
319
TOTALE A
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B) 31.12.2009
TOTALE (A+B) 31.12.2008
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
A. Esposizioni per cassa
Esposizioni/Aree geografiche
12.262.383
3.325.680
81.517
341.813
1.507.185
17.518.578
29.224
12.072
1.276
549.346
591.918
18.110.496
14.574.390
253.305
483.279
351.382
56.920.397
58.008.363
355.552.775
354.165.574
Rettifiche di
valore
complessive
7.116.733
8.191.725
2.029.320
3.119.080
277.087.554
297.544.412
Esposizione
netta
Italia
376.290
43.927
64.396
121.906.333
122.390.946
443.768.329
510.464.273
4.601.333
2.821.896
1.081.662
337.913
312.534.579
321.377.383
Esposizione
netta
139.552
31.267
121.785
51.251
343.855
10.652.496
9.504.229
6.923.310
1.176.735
841.743
82.860
1.283.993
10.308.641
Rettifiche di
valore
complessive
Altri paesi europei
4.977
8.553
3.687
8.842.426
8.859.643
21.749.242
37.066.676
216.314
15.522
119.541
9.676
12.528.546
12.889.599
Esposizione
netta
560.591
524.987
3.320
6.868.151
7.957.049
88.456
3.135
92
3.327.598
3.419.281
11.376.330
17.506.425
104
1.374
4.971
2.018
8.467
281.049
382.580
Esposizione
netta
Asia
149.999
5.134
70.450
3.445
43.554
272.582
Rettifiche di
valore
complessive
Consistenze al 31.12.2009
America
B.2 Gruppo bancario – Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)
6.379
460
63
2.167
9.069
916.448
690.765
469.681
323.900
8.976
692
104.130
907.379
Rettifiche di
valore
complessive
7.701
1.454.169
1.461.870
14.845.855
16.381.464
185.911
38.494
75.827
36.391
13.047.362
13.383.985
Esposizione
netta
45.179
781
45.960
841.169
317.649
446.547
59.287
127.623
1.286
160.466
795.209
Rettifiche di
valore
complessive
Resto del mondo
(migliaia di €)
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
11
9.719
9.730
68
68
9.798
5.157
1
232
4.167.123
4.167.356
17.119.286
26.751.038
Rettifiche di
valore
complessive
918
384
12.950.628
12.951.930
Esposizione
netta
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
Non ci sono grandi rischi da segnalare.
B.4 Grandi rischi (secondo la normative di vigilanza)
TOTALE A
B. Esposizioni "fuori bilancio"
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
TOTALE B
TOTALE (A+B) 31.12.2009
TOTALE (A+B) 31.12.2008
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
A. Esposizioni per cassa
Esposizioni/Aree geografiche
Italia
11
781
90.832.073
90.832.865
173.353.353
226.410.385
74.504
2.267
5.238
82.438.479
82.520.488
Esposizione
netta
190
5.981
6.171
196.536
94.561
142.009
6.920
19.700
21.736
190.365
Rettifiche di
valore
complessive
Altri paesi europei
5.574.338
5.574.338
11.486.946
16.356.858
49.623
3.238
5.859.747
5.912.608
Esposizione
netta
192
192
79.097
128.596
72.530
4.000
2.375
78.905
Rettifiche di
valore
complessive
Consistenze al 31.12.2009
America
B.3 Gruppo bancario – Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso banche (valore di bilancio)
11.579
1.766.241
1.777.820
4.306.884
8.054.722
40.213
4.109
235.917
2.248.825
2.529.064
Esposizione
netta
Asia
574
574
48.242
4.498
29.764
1.338
14.099
2.467
47.668
Rettifiche di
valore
complessive
2.435.883
2.435.883
5.599.516
8.296.933
10.438
21.054
3.132.141
3.163.633
Esposizione
netta
320
682
682
8.726
53.747
7.962
82
8.044
Rettifiche di
valore
complessive
Resto del mondo
(migliaia di €)
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
C. Operazioni di cartolarizzazione e di cessione delle attività
C.1 Operazioni di cartolarizzazione
Informazioni di natura qualitativa
I principali obiettivi che il Gruppo persegue nell’ attività di Originator di operazioni di cartolarizzazione
(tradizionali e sintetiche) sono l’ottimizzazione del portafoglio crediti tramite la liberazione di capitale
regolamentare/economico e l’apporto di nuova liquidità, ottenendo al contempo una maggiore
diversificazione delle fonti di funding. A fronte della difficile situazione dei mercati dell’ultimo biennio, le
cartolarizzazioni sono state anche utilizzate al fine di incrementare la capacità di disporre di attività
immediatamente utilizzabili per far fronte al proprio fabbisogno di liquidità (counterbalancing capacity),
ritenendo all’interno del Gruppo i titoli emessi dal veicolo.
Il processo di analisi e realizzazione delle operazioni di cartolarizzazione è svolto centralmente dalla
Capogruppo, in stretta collaborazione con le Legal Entities e con la Divisione Corporate & Investment
Banking. Tale processo prevede una fase di studio di fattibilità economica finalizzata a valutare l’impatto
delle operazioni proposte, a seconda della loro natura e finalità, sul capitale regolamentare ed economico,
sulle misure di redditività rettificata per il rischio e sul livello di liquidità del Gruppo. Nel caso di esito
positivo di questa prima fase, viene avviato lo studio di fattibilità tecnico-operativa in cui vengono
identificati gli asset oggetto di cartolarizzazione e viene definita la struttura dell’operazione. Una volta
verificata la fattibilità tecnica si procede alla realizzazione dell’operazione.
Nel corso del 2009, nel Gruppo sono state effettuate tre nuove operazioni di cartolarizzazione tradizionali:
presso Fineco Leasing S.p.A.
- F-E RED
presso UniCredit Family Financing Bank S.p.A.
- Cordusio RMBS UCFin – Serie 2009
presso UniCredit Bank AG
- Geldilux - TS – 2009
I titoli emessi dalle Società Veicolo per le predette operazioni sono stati interamente sottoscritti dal Gruppo
(cd. “auto-cartolarizzazioni”). Si fa presente che i titoli relativi all’operazione Geldilux – TS – 2009 sono
stati rimborsati nel medesimo esercizio in data 9 novembre con relativa chiusura dell’operazione
medesima, avuto presente il buon livello di counterbalancing capacity raggiunto dal Gruppo.
Le caratteristiche delle restanti due operazioni sono specificate in dettaglio nelle tabelle seguenti, che
riportano anche le operazioni ancora in essere effettuate negli esercizi precedenti.
Si segnala altresì che in data 25 gennaio 2010 UniCredit S.p.A. ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto
internazionale, con restrizioni tra gli altri agli investitoriitaliani, su alcuni titoli rivenienti da operazioni di
cartolarizzazione di attività originate da società del Gruppo. Il periodo di offerta si è chiuso in data 5
febbraio 2010 ed ha portato all’acquisto in data 12 febbraio 2010 di 1.352 milioni di titoli della specie.
Tali acquisti non sono compresi nelle tavole quantitative seguenti, in quanto successivi all’esercizio 2009.
321
Il Gruppo, prevalentemente attraverso la Divisione Corporate & Investment Banking, opera anche in
qualità di Investor, di Sponsor e di Lead manager; per quest’ultima attività posizionandosi in particolar
modo su cartolarizzazioni nelle quali ricopre il ruolo di bookrunner, in quanto le informazioni su queste
transazioni sono più complete e accessibili.
Le condizioni del mercati finanziari a partire dalla seconda metà del 2007 hanno influenzato l’operatività
svolta in qualità di Sponsor e di Investor, richiedendo l’implementazione di un più stringente monitoraggio
delle esposizioni.
In particolare, per quanto riguarda l’operatività del Gruppo quale sponsor, si è proceduto all’acquisto delle
Asset Backed Commercial Paper emesse dai conduits. Questa circostanza ha determinato, a partire
dall’esercizio 2007, il consolidamento degli stessi veicoli.
Per quanto riguarda, invece, gli investimenti in cartolarizzazioni di terzi (structured credit products) si è
proceduto alla centralizzazione in un portafoglio separato (ring fencing) gestito con la finalità di
massimizzare il recupero dei flussi futuri.
Si ritiene, infatti, che, data la buona qualità delle attività sottostanti, la strategia reddituale più opportuna
sia quella di mantenere questi strumenti in portafoglio.
Per tale motivo nella seconda metà del 2008 si è proceduto alla loro riclassificazione contabile dalla
categoria “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” alla categoria “Crediti verso clientela” (si veda
anche la Parte A.3.1 Trasferimenti tra portafogli).
Coerentemente con le modalità di gestione sopra riportate, il monitoraggio dei rischi e l’ottimizzazione dei
risultati economici sull’operatività di cartolarizzazione è effettuato:
analizzando gli investor reports mensili o trimestrali prodotti dal Trustee, con particolare attenzione
all’evoluzione dell’andamento del collaterale;
monitorando, per transazioni analoghe, l’andamento del collaterale e l’eventuale emissione di titoli
paragonabili;
seguendo i fondamentali del mercato di credito sottostante;
mantenendo contatto costante con gli investitori e, nel caso di un collaterale gestito, con i gestori e gli
analisti del Collateral Manager.
Inoltre, ad ogni portafoglio viene assegnato, dall’unità Risk Management, un limite VaR che viene poi
monitorato tenendo conto delle correlazioni. Il Gruppo dispone di curve di spread per rating creditizio e per
tipologia di prodotto (Asset Backed Securities, Mortgage Backed Securities, ecc.) che vengono utilizzate
per il calcolo del rischio, in maniera del tutto analoga agli altri strumenti in portafoglio. Il metodo adottato,
coerente con altre fonti di rischio di mercato, consente di stimare eventuali effetti di diversificazione e di
aggregare il VaR ad altre parti del portafoglio di trading.
Ulteriori analisi sull’operatività in oggetto sono fornite anche nella successiva sezione “Informativa relativa
ai prodotti strutturati di credito e derivati con clientela”.
322
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
Obiettivo delle operazioni sono stati essenzialmente il finanziamento dei portafogli in sofferenza e la diversificazione delle
fonti di raccolta, il miglioramento della qualità dell'attivo e la valorizzazione del portafoglio attraverso una gestione
focalizzata delle attività di recupero.
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E
CONTROLLO DEI RISCHI:
Il portafoglio delle cartolarizzazioni è sottoposto a monitoraggio continuo nell'ambito dell'attività di servicing ed è oggetto di
reports trimestrali, con evidenza dello status dei crediti e dell'andamento dei recuperi.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI L'informativa relativa al monitoraggio degli incassi del portafoglio avviene attraverso una rendicontazione all'Alta Direzione
SEGNALAZIONE ALL'ALTA DIREZIONE:
ed al CdA.
POLITICHE DI COPERTURA:
Stipula da parte dei veicoli di contratti di IRS e di Interest rate cap al fine di coprire il rischio di tasso inerente alla struttura e
dovuto alla differenza tra il rendimento a tasso variabile dei titoli emessi ed il rendimento previsto dai recuperi rivenienti dal
portafoglio acquisito.
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI
DELLA CARTOLARIZZAZIONE:
I risultati economici connessi con le operazioni in essere a fine dicembre 2009, riflettono sostanzialmente, per il portafoglio
di origine dei crediti in default, l'effetto dei flussi finanziari di incasso.
In particolare gli incassi dell'anno sono stati complessivamente di € 165,374 milioni (€ 62,817 milioni Trevi Finance, €
51,085 milioni Trevi 2 e € 51,472 milioni Trevi 3).
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
TREVI FINANCE
TREVI FINANCE 2
Tipologia di operazione:
Originator:
tradizionale
Banca di Roma S.p.A
tradizionale
Banca di Roma S.p.A. 89%,
Mediocredito di Roma S.p.A. 11%
Emittente:
Trevi Finance S.p.A.
Trevi Finance N. 2 S.p.A.
Servicer:
Arranger:
UniCredit S.p.A.
Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.a.
PARIBAS
UniCredit S.p.A.
Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.a., BNP
Paribas Group, Banca di Roma S.p.A.
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Funding
Funding
crediti ordinari - mutui fondiari
non performing
credito finalizzato
21/07/1999
€ 2.689.000.000
€ 94.000.000
crediti ordinari - mutui fondiari
non performing
credito finalizzato
20/04/2000
€ 2.425.000.000
€ 98.000.000
Rimborso titoli mezzanine C1 e C2 in circolazione
€ 438.189.898 a favore società veicolo a supporto liquidità
Rimborso titoli mezzanine in circolazione
€ 380.000.000 a favore della società veicolo a supporto
liquidità
I titoli rivenienti dalla cartolarizzazione ancora in circolazione I titoli rivenienti dalla cartolarizzazione ancora in circolazione
al 31.12.2009 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A..
al 31.12.2009 sono tutti in portafoglio di UniCredit S.p.A..
Moody's / Duff & Phelps / Fitch
-
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
XS0099839887
Senior
A
€ 620.000.000
XS0099850934
Mezzanine
C1
n.r.
€ 206.500.000
-
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
IT0003364228
Junior
D
n.r.
343.200.000 €
343.200.000 €
323
XS0099847633
Mezzanine
B
Aaa/A-/AAA
€ 155.000.000
XS0099856899
Mezzanine
C2
n.r.
€ 210.700.000
€ 378.215.922
-
XS0110624409
Senior
A
€ 650.000.000
XS0110774808
Mezzanine
C
n.r.
€ 355.000.000
€ 683.773.500
XS0110624151
Senior
B
€ 200.000.000
XS0110770483
Junior
D
n.r.
€ 414.378.178
€ 414.378.178
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.)
TREVI FINANCE 3
tradizionale
Banca di Roma S.p.A. 92,2%,
Mediocredito Centrale S.p.A. 5,2%
Leasing Roma S.p.A. 2,6%
ENTASI
tradizionale
Banca di Roma S.p.A
Trevi Finance N. 3 Srl
UniCredit S.p.A.
Finanziaria Internazionale securitization Group S.p.A.
ABN AMRO, MCC S.p.A.
Funding
crediti ordinari - mutui fondiari
non performing
credito finalizzato
25/05/2001
€ 2.745.000.000
€ 102.000.000
Rimborso titoli mezzanine in circolazione.
Entasi Srl
UniCredit S.p.A.
Capitalia S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Impegno di ABN AMRO di € 275.000.000 a garanzia delle
linee di credito
€ 355.000.000 a favore società veicolo a supporto liquidità
Il valore capitale del titolo di classe D, sottoscritto dalla
Banca, è garantito a scadenza da un titolo di Stato italiano
zero coupon. Il controvalore di tale garanzia al 31.12.2009 è
pari a € 170.000.815,26. Le classi C1 e C2 sono state
sottoscritte per intero dalla Banca e successivamente sono
state oggetto di una operazione di ristrutturazione finalizzata
al loro smobilizzo. Tali titoli sono stati ceduti a Entasi Srl
(per nominali 320 milioni) e da questa collocati sul mercato
ad investitori istituzionali.
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Moody's / S&P / Fitch
Funding
Collateralised bond obligation
titoli di Trevi Finance 3 classi C1 e C2
28/06/2001
€ 320.000.000
Impegno da parte di UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A), in
caso di eventi che diano diritto al rimborso anticipato dei
titoili emessi, al riacquisto delle notes di Trevi Finance 3 a
condizioni tali da permettere il rimborso dei titoli Entasi.
Analogo impegno sussiste in caso di esercizio dell'opzione di
rimborso anticipato del titoli C1 da parte di Trevi Finance 3.
Al 31.12.2009 sono presenti nel portafoglio di UniCredit
S.p.A. titoli ENTASI per nominali € 110.087.000.
Moody's
-
-
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
XS0130116568
Senior
A
Aaa/AAA/AAA
€ 600.000.000
-
XS0130117020
Mezzanine
B
Aa1/AA/AA€ 150.000.000
€ 116.233.500
(dal 16/02/2010 €
80.625.000)
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
XS0130117459
Mezzanine
C1
€ 160.000.000
€ 308.941.449
XS0130117616
Mezzanine
C2
€ 160.000.000
€ 304.553.147
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
IT0003355911
Junior
D
n.r.
€ 448.166.000
€ 448.166.000
ENTASI Series 2001-1
IT0003142996
Senior
Serie 1
A1
€ 160.000.000
€ 160.000.000
ENTASI Series 2001-2
IT0003143028
Senior
Serie 2
A1
€ 160.000.000
€ 160.000.000
324
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
ORIGINATOR: UniCredit S.p.A. (ex Capitalia S.p.A., ex Banca di Roma S.p.A.)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
Obiettivo delle operazioni sono stati essenzialmente il finanziamento dei portafogli, la diversificazione delle fonti di raccolta
ed il miglioramento della qualità dell'attivo.
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E
CONTROLLO DEI RISCHI:
Il portafoglio delle cartolarizzazioni è sottoposto a monitoraggio continuo da parte delle Società di servicing ed è oggetto di
reports trimestrali, con evidenza dello status dei titoli e dell'andamento dei rimborsi.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI L'informativa prodotta dalle Società di servicing relativa al monitoraggio degli incassi del portafoglio acquisito viene
SEGNALAZIONE ALL'ALTA DIREZIONE:
trasmessa all'Alta Direzione ed al CdA.
POLITICHE DI COPERTURA:
Stipula da parte dei veicoli di contratti di IRS al fine di coprire il rischio di tasso inerente alla struttura dei titoli sottostanti.
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI
DELLA CARTOLARIZZAZIONE:
I risultati economici sin qui conseguiti sono sostanzialmente in linea con le attese.
L' andamento degli incassi generati dal portafoglio acquisito ha garantito il puntuale e regolare pagamento a favore dei
portatori dei titoli emessi e degli altri soggetti coinvolti nell'operazione.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
CAESAR FINANCE
tradizionale
Banca di Roma S.p.A
Caesar Finance S.A.
Bank of New York
Donaldson, Lufkin & Jenrette
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Funding
Collateralised bond obligation
in bonis
5/11/1999
€ 360.329.000
Fitch / Moody's
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
XS0103928452
Senior
A
AAA/Aaa
€ 270.000.000
-
XS0103929773
Junior
B
n.r.
€ 90.329.000
€ 70.186.536
ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A.
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle linee strategiche di Gruppo, che ha tra i suoi obiettivi il
finanziamento a tassi competitivi e per importi significativi dello sviluppo di portafoglio di prestiti
“vivi” a medio lungo termine, attraverso un’azione strutturale sugli stessi e con la conseguente
liberazione di risorse finanziarie per nuovi investimenti.
I principali vantaggi derivanti dalle operazioni sono sintetizzabili in :
- miglioramento del matching delle scadenze patrimoniali;
- diversificazione delle fonti di investimento;
- beneficio in termini di liberazione di capitale ai sensi del quadro normativo attuale;
- allargamento della base degli investitori e conseguente ottimizzazione del costo della raccolta.
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: L’attività di amministrazione ed incasso dei crediti cartolarizzati è costantemente monitorata ,
nell’ambito dell’attività di Servicing svolta direttamente da UniCredit Family Financing Bank SpA
o per tramite da UniCredit Banca SpA, che loro volta si avvalgono di società terze facenti parte
del Gruppo (in particolare:per l’attività di recupero crediti deteriorati, UniCredit Credit
Management Bank S.p.A., per l'attività relativa ai clienti morosi da Cu.Re. divisione specializzata
di UniCredit Banca S.P.A.nel recupero di tali crediti. Entrambe le attività sono disciplinate da
apposito contratto di Ausiliario del Servicer).
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE
ALL'ALTA DIREZIONE:
La Banca ha costituito un'apposita struttura di coordinamento (Staff Cartolarizzazioni) presso la
Direzione Pianificazione, Finanza e Amministrazione. L'andamento degli incassi relativi ai crediti
gestiti viene monitorato attraverso una rendicontazione al CdA.
POLITICHE DI COPERTURA:
Stipula da parte del Veicolo di contratti di IRS a copertura del portafoglio a tasso fisso e di Basis
Swap a copertura del portafoglio a tasso indicizzato (e rispettivi back to back tra Originator e
controparte Swap).
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA
CARTOLARIZZAZIONE:
I risultati economici connessi alle operazioni di cartolarizzazione in essere riflettono, a fine
dicembre 2009, l'andamento dei flussi finanziari del collaterale sottostante dipendendo quindi
dall'ammontare dei default e dalle estinzioni anticipate che sono mediamente in linea con
l'andamento dei mutui non oggetto di cartolarizzazione
325
Nuova operazione 2009
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Cordusio RMBS UCFIN - Serie 2009
Tipologia di operazione:
tradizionale
Originator:
UniCredit Family Financing Bank SpA
Emittente:
Cordusio RMBS - UCFin S.r.l
Servicer:
Arranger:
UniCredit Family Financing Bank SpA
UniCredit Bank AG London Branch
Obiettivi dell'operazione:
Counterbalancing capacity
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Portafoglio mutui ipotecari residenziali
Qualità delle attività cartolarizzate:
in bonis
Data del closing:
11/08/2009
Valore nominale del portafoglio:
3.499.600.824 €
Ammontare al netto delle pre-esistenti riprese/rettifiche di valore:
3.499.600.824 €
Ricavi o perdite di cessione realizzate:
3.499.600.824 €
Prezzo di cessione del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
UniCredit Family Financing Bank SpA ha erogato alla società
veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell'importo di €
122.500.000.
Altre Informazioni rilevanti:
Auto-cartolarizzazione; opzione put su titolo senior
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra
forma:
Moody's
-
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Borsa di quotazione
. Data di emissione
. Scadenza legale
. Call option
. Vita media attesa
IT0004520489
IT0004520513
Senior
Junior
A
Aaa
B
n.r.
Dublino
-
11/08/2009
11/08/2009
31/12/2056
31/12/2056
Clean-up Call
Clean-up Call
1,67
1,67
Euribor 3m + 0,8%
Euribor 3m + 5%
. Valore nominale emesso
3.279.000.000 €
220.600.824 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio
3.279.000.000 €
220.600.824 €
. Tasso
. Grado di subordinazione
Sub A
. Sottoscrittori dei titoli
UniCredit Family Financing Bank S.p.A.
Distribuzione delle attività cartolarizzate per aree territoriali:
Italia - Nord-ovest
1.564.153.287 €
- Nord-Est
487.796.524 €
- Centro
878.462.850 €
- Sud e Isole
569.188.163 €
Altri Paesi europei - Paesi U.E.
-
- Paesi non U.E.
-
America
-
Resto del mondo
TOTALE
3.499.600.824 €
Principali settori di attività economica dei debitori ceduti:
Stati
-
altri enti pubblici
-
banche
-
società finanziarie
-
assicurazioni
-
imprese non finanziarie
-
altri soggetti
3.499.600.824 €
TOTALE
3.499.600.824 €
326
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. (ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.)
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2008
Tipologia di operazione:
tradizionale
Originator:
UniCredit Banca per la Casa S.p.A.
Emittente:
Cordusio RMBS Securitisation S.r.l.
Servicer:
Arranger:
UniCredit Bank AG London Branch
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
UniCredit Banca S.p.A.
Liberazione Capitale Regolamentare / Counterbalancing capacity
/ Trasformazione delle scadenze
Portafoglio mutui ipotecari residenziali
Qualità delle attività cartolarizzate:
in bonis
Data del closing:
13/11/2008
Valore nominale del portafoglio:
23.789.098.370 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
UniCredit Family Financing Bank S.p.A ha erogato alla società
veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell'importo di 150 milioni di
euro.
Altre Informazioni rilevanti:
Auto-cartolarizzazione. L'operazione è stata riistrutturata ad inizio
del 2009 tramite concessione alla SPV di un ulteriore prestito
subordinato di 730 milioni di euro volto ad ottenere l'upgrade della
tranche senior del portafoglio.
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra
forma:
Moody's
-
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
IT0004431208
IT0004431281
Senior
Junior
A
Aaa
B
n.r.
. Valore nominale emesso
22.250.000.000 €
1.539.098.370 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio
22.250.000.000 €
1.539.098.370 €
. Tipologia
. Classe
. Rating
ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. (ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.)
Cordusio RMBS 3 - UBCasa 1
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
tradizionale
Tipologia di operazione:
Originator:
UniCredit Banca per la Casa S.p.A.
Emittente:
Cordusio RMBS 3 - UBCasa 1 S.r.l.
Servicer:
Arranger:
UniCredit Family Financing Bank S.p.A.
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
UniCredit Bank AG Milan Branch
Liberazione Capitale Regolamentare / Funding / Trasformazione
delle scadenze
Portafoglio mutui ipotecari residenziali
in bonis
Qualità delle attività cartolarizzate:
20/11/2006
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
2.495.969.425 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
UniCredit Family Financing Bank S.p.A ha erogato alla società
veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell'importo di 14,976
milioni di euro, a fine esercizio 2009 l'importo della quota capitale
è pari a 2,976 milioni di euro.
-
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra
forma:
Fitch /Moody's / Standard & Poor's
-
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
. Tipologia
IT0004144884
IT0004144892
Senior
Senior
. Classe
A1
A2
. Rating
AAA/Aaa/AAA
AAA/Aaa/AAA
. Valore nominale emesso
600.000.000 €
1.735.000.000 €
0€
1.355.706.445 €
IT0004144900
IT0004144934
Mezzanine
Mezzanine
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
B
C
. Rating
AA /Aa1 / AA
A+ / A1 /A+
. Valore nominale emesso
75.000.000 €
25.000.000 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio
75.000.000 €
25.000.000 €
IT0004144959
IT0004144967
Mezzanine
Junior
. ISIN
. Tipologia
. Classe
D
. Rating
BBB+ /Baa2 /BBB+
n.r.
. Valore nominale emesso
48.000.000 €
12.969.425 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio
48.000.000 €
12.969.425 €
327
E
ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. (ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.)
ex UniCredit Banca S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2006
(ex Cordusio RMBS 2)
tradizionale
tradizionale
Tradizionale
UniCredit Banca S.p.A.
Cordusio RMBS Securitisation S.r.l.
Unicredit Banca S.p.A.
Cordusio RMBS S.r.l.
UniCredit Banca S.p.A.
UniCredit Banca S.p.A.
Cordusio RMBS Securitisation S.r.l.
( UniCredit
C d i Banca
RMBSS.p.A.
2 S l)
Unicredit Banca S.p.A.
UniCredit Bank AG, London Branch
Liberazione Capitale Regolamentare / Funding / Trasformazione
delle scadenze
UniCredit Bank AG, Milan Branch
Liberazione Capitale Regolamentare / Funding / Trasformazione
delle scadenze
Euro Capital Structures Ltd
Liberazione Capitale Regolamentare / Funding / Trasformazione
delle scadenze
Mutui ipotecari su immobili residenziali
Mutui ipotecari su immobili residenziali
Mutui ipotecari su immobili residenziali
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Cordusio RMBS
Cordusio RMBS Securitisation - Serie 2007
Tipologia di operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
in bonis
in bonis
in bonis
24/05/2007
10/07/2006
06/05/2005
Valore nominale del portafoglio:
3.908.102.838 €
2.544.388.351 €
2.990.089.151 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
-
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
-
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
-
-
UniCredit Family Financing Bank SpA ha erogato alla società
veicolo un mutuo ad esigibiltà limitata dell’importo di 1,667 milioni
di euro.
-
-
Data del closing:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
-
-
-
Fitch /Moody's / Standard & Poor's
-
Fitch /Moody's / Standard & Poor's
-
Fitch /Moody's /Standard & Poor's
-
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra
forma:
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
IT0004231210
IT0004231236
IT0004087158
IT0004087174
IT0003844930
Senior
Senior
Senior
Senior
Senior
A1
A2
A1
A2
A1
A2
. Rating
AAA/Aaa/AAA
AAA/Aaa/AAA
AAA/Aaa/AAA
AAA/Aaa/AAA
AAA/Aaa/AAA
AAA/Aaa/AAA
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
703.500.000 €
0€
2.227.600.000 €
1.674.708.789 €
500.000.000 €
0€
1.892.000.000 €
1.309.912.199 €
750.000.000 €
0€
2.060.000.000 €
1.124.394.968 €
. ISIN
IT0004231244
IT0003844963
. Tipologia
. Classe
IT0003844948
Senior
IT0004231285
IT0004087182
IT0004087190
IT0003844955
Senior
Mezzanine
Mezzanine
Mezzanine
Mezzanine
. Classe
A3
B
B
C
B
C
. Rating
AAA/Aaa/AAA
AA/Aa1/AA
AA /Aa1 / AA
BBB+ / Baa2 / BBB
AA+/Aa1/AAA
BBB/Baa1/BBB
. Valore nominale emesso
738.600.000 €
71.100.000 €
45.700.000 €
96.000.000 €
52.000.000 €
119.200.000 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio
738.600.000 €
71.100.000 €
45.700.000 €
96.000.000 €
52.000.000 €
119.200.000 €
. ISIN
IT0004231293
IT0004231301
IT0004087216
IT0003844971
Mezzanine
Mezzanine
Junior
Junior
. Tipologia
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
C
D
A/A1/A
BBB/Baa2/BBB
n.r.
nr
43.800.000 €
102.000.000 €
10.688.351 €
D
8.889.150 €
10.688.351 €
8.889.150 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio
43.800.000 €
102.000.000 €
. ISIN
IT0004231319
IT0004231327
Mezzanine
Junior
. Tipologia
. Classe
. Rating
E
Mezzanine
D
F
B/Ba2/BB
n.r.
. Valore nominale emesso
19.500.000 €
2.002.838 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio
19.500.000 €
2.002.838 €
ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. (ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.)
ex Bipop-Carire S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
BIPCA Cordusio rmbs
Tipologia di operazione:
Tradizionale
Originator:
Bipop - Carire SpA
Emittente:
Capital Mortgage Srl
Servicer:
Arranger:
UniCredit Banca S.p.A
Bipop - Carire SpA
Obiettivi dell'operazione:
Counterbalancing capacity
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Mutui ipotecari su immobili residenziali
Qualità delle attività cartolarizzate:
in bonis
Data del closing:
19/12/2007
Valore nominale del portafoglio:
951.664.009 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ha concesso un mutuo
ad esigibilità limitata a favore della società veicolo di 8,014 milioni
di euro.
Auto-cartolarizzazione
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra
forma:
S & P / Moody's
-
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
IT0004302730
IT0004302748
Senior
Senior
A1
A2
AAA / Aaa
AAA / Aaa
666.300.000 €
185.500.000 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio
472.401.903 €
185.500.000 €
. ISIN
IT0004302755
IT0004302763
Mezzanine
Mezzanine
. Tipologia
. Classe
B
C
. Rating
AA/Aa3
A/A2
. Valore nominale emesso
61.800.000 €
14.300.000 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio
61.800.000 €
14.300.000 €
. ISIN
IT0004302797
IT0004302854
Mezzanine
Mezzanine
. Tipologia
. Classe
D
E
. Rating
BBB/Baa1
BB/Baa2
. Valore nominale emesso
18.000.000 €
5.500.000 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio
18.000.000 €
5.500.000 €
. ISIN
IT0004302912
. Tipologia
. Classe
. Rating
Junior
F
n.r.
. Valore nominale emesso
250.000 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio
250.000 €
328
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. (ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.)
ex Banca di Roma S.p.A.
CAPITAL MORTGAGE 2007 - 1
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tradizionale
Tipologia di operazione:
Banca di Roma SpA
Originator:
Emittente:
Capital Mortgage Srl
Servicer:
Arranger:
UniCredit Banca S.p.A.
UniCredit S.p.A.
Obiettivi dell'operazione:
Funding
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Mutui ipotecari su immobili residenziali
in bonis
Qualità delle attività cartolarizzate:
16/05/2007
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
2.183.087.875 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
-
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ha erogato alla Società
Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di equity ) di
37,2 milioni di euro.
Altre Informazioni rilevanti:
Tranching basato su un portafoglio all'origine di 2.479,4 milioni di
€ ridottosi a 2.183,1 milioni di € a seguito di verifiche successive
alla data del closing.
S & P / Moody's / Fitch
-
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra
forma:
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
IT0004222532
IT0004222540
Senior
Senior
. Tipologia
A1
. Classe
. Valore nominale emesso
A2
AAA/Aaa/AAA
AAA/Aaa/AAA
1.736.000.000 €
644.000.000 €
. Rating
. Valore nominale in essere a fine esercizio
895.505.184 €
644.000.000 €
. ISIN
IT0004222557
IT0004222565
Mezzanine
Mezzanine
B
AA / Aa2 / BBB-
. Tipologia
. Valore nominale emesso
74.000.000 €
C
BB / A3/ CCC
(dal 10/02/10 B/A3/CCC)
25.350.000 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio
74.000.000 €
25.350.000 €
. Classe
. Rating
ORIGINATOR: UniCredit Family Financing Bank S.p.A. (ex UniCredit Banca per la Casa S.p.A.)
ex FinecoBank S.p.A.
F-E Mortgages 2005
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Heliconus
F-E Mortgages Series 1-2003
tradizionale
tradizionale
tradizionale
FinecoBank SpA
FinecoBank SpA
FinecoBank SpA
Emittente:
F-E Mortgages Srl
F-E Mortgages Srl
Heliconus S.r.l
Servicer:
Arranger:
UniCredit Family Financing Bank S.p.A.
UniCredit Family Financing Bank S.p.A.
UniCredit Family Financing Bank S.p.A.
UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A.
UniCredit S.p.A.
Liberazione capitale regolamentare
Liberazione capitale regolamentare
Liberazione capitale regolamentare
mutui ipotecari residenziali
mutui ipotecari residenziali
mutui ipotecari
in bonis
in bonis
08/04/2005
28/11/2003
08/11/2002
Valore nominale del portafoglio:
1.028.683.779 €
748.630.649 €
408.790.215 €
Garanzie rilasciate dalla banca:
-
-
-
Garanzie rilasciate da terzi:
-
UniCredit Family Financing Bank S.p.A. per 20 milioni di euro
(congiuntamente ad ABN AMRO).
UniCredit Family Financing Bank S.p.A. per 10,220 milioni di euro
(congiuntamente a CDC IXIS).
-
-
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
-
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
UniCredit Family Financing Bank S.p.A. ha erogato alla società
veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con funzione di equity ) di
15,43 milioni di Euro.
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra
forma:
in bonis
-
-
-
S & P / Moody's / Fitch
-
S & P / Moody's / Fitch
-
S & P / Moody's / Fitch
-
Ammontare e condizioni del tranching :
IT0003830418
IT0003830426
IT0003575039
IT0003575070
IT0003383855
IT0003383871
Senior
Mezzanine
Senior
Mezzanine
Senior
Mezzanine
A
B
A
B
A
. Rating
AAA / Aaa /AAA
AA+/A1/A
AAA / Aaa /AAA
AA / A1/ A
AAA / Aaa /AAA
-- / A2 / A
. Valore nominale emesso
951.600.000 €
41.100.000 €
682.000.000 €
48.000.000 €
369.000.000 €
30.800.000 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio
388.566.352 €
41.100.000 €
242.880.080 €
48.000.000 €
131.674.362 €
30.800.000 €
. ISIN
IT0003830434
IT0003575088
IT0003575096
IT0003383939
Mezzanine
Mezzanine
Junior
Junior
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Tipologia
C
C
BBB / Baa2 /BBB-
BBB+ / Baa2 / BBB-
unrated
unrated
. Valore nominale emesso
36.000.000 €
11.000.000 €
7.630.000 €
8.990.200 €
. Valore nominale in essere a fine esercizio
36.000.000 €
11.000.000 €
7.630.000 €
8.990.200 €
. Classe
. Rating
329
D
C
B
ORIGINATOR: UniCredit Leasing S.p.A. (ex Locat S.p.A.)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
Operazioni effettuate nell'ottica di una maggiore correlazione delle
scadenze tra raccolta ed impieghi, di diversificazione delle fonti di
finanziamento e di miglioramento dei coefficienti prudenziali di vigilanza.
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI: Il portafoglio di ciascuna operazione di cartolarizzazione è sottoposto a
monitoraggio continuo e sono predisposti report mensili e trimestrali previsti
dalla documentazione contrattuale dell'operazione, con evidenze dello
status dei crediti e dell'andamento degli incassi.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE
ALL'ALTA DIREZIONE:
UniCredit Leasing ha costituito un'apposita struttura di coordinamento
presso la Direzione Amministrazione e Processi Operativi. E' prevista
un'informativa peridodica all'Alta Direzione, con evidenza dell'andamento
dell'operazione e degli incassi, oltrechè dello status dei crediti.
POLITICHE DI COPERTURA:
Stipula da parte del Veicolo di contratti di IRS a copertura del portafoglio a
tasso fisso e di Basis Swap a copertura del portafoglio a tasso indicizzato
(e rispettivi back to back tra Originator e controparte Swap ).
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA
CARTOLARIZZAZIONE:
L'andamento dei crediti oggetto di cartolarizzazione ha risentito della
particolare situazione macro economica con l'aumento delle posizioni
classificate a default. Tuttavia tale trend è in linea con quanto osservato
sugli altri impieghi della società nonché con i rendimenti degli investimenti
aventi analogo livello di rischio.
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Locat SV - Serie 2-2008
Tradizionale
Locat S.p.A.
Locat SV S.r.l.
UniCredit Leasing S.p.A.
UniCredit Bank AG London Branch
Counterbalancing capacity
Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per
oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali,
immobiliari ed imbarcazioni di vario genere.
Locat SV - Serie 1 2008
Tradizionale
Locat S.p.A.
Locat SV S.r.l.
UniCredit Leasing S.p.A.
UniCredit Bank AG London Branch
Counterbalancing capacity
Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per
oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali ed
immobiliari.
in bonis
06/11/2008
€ 2.596.454.676
Auto-cartolarizzazione
Clausola di reintegro del portafoglio
Standard & Poor's
UniCredit Leasing S.p.A. ha erogato alla Società Veicolo un
mutuo ad esegibilità limitata (con funzione di Equity) di 247
milioni di euro.
in bonis
22/04/2008
€ 2.488.922.538
Auto-cartolarizzazione
Clausola di reintegro del portafoglio
Standard & Poor's / Moody's
-
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
IT0004432941
Senior
A
AAA
€ 2.300.500.000
€ 2.300.500.000
IT0004432933
Junior
B
n.r.
€ 295.954.676
€ 295.954.676
IT0004372253
Senior
A1
AAA/Aaa
€ 550.000.000
€ 497.015.090
IT00044372261
Senior
A2
AAA/Aaa
€ 1.591.000.000
€ 1.591.000.000
. ISIN
. Tipologia
. Classe
IT0004372279
Mezzanine
B
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
A/Aa3
€ 141.000.000
€ 141.000.000
IT0004372287
Mezzanine
C
BBB/A3
(dal 4/03/10 BB/A3)
€ 61.000.000
€ 61.000.000
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
IT0004372295
Junior
D
n.r.
€ 145.922.536
€ 145.922.536
330
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
ORIGINATOR: UniCredit Leasing S.p.A (ex Locat S.p.A.)
Locat SV - Serie 2006
Tradizionale
Locat SV - Serie 2005 (ex Locat Securitisation Vehicle 3)
Tradizionale
Locat S.p.A.
Locat S.p.A.
Locat S.p.A.
Emittente:
Locat SV S.r.l.
Locat SV S.r.l. (ex Locat Securitisation Vehicle 3 S.r.l.)
Locat Securitisation Vehicle 2 S.r.l.
Servicer:
Arranger:
UniCredit Leasing S.p.A.
UniCredit Leasing S.p.A.
UniCredit Leasing S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
UniCredit Bank AG Milan Branch
UniCredit Bank AG Milan Branch
UniCredit Bank AG Milan Branch
Liberazione di Capitale Regolamentare / Funding
Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per
oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali ed
immobiliari.
Liberazione di Capitale Regolamentare / Funding
Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per
oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali ed
immobiliari.
Liberazione di Capitale Regolamentare / Funding
Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per
oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali ed
immobiliari.
in bonis
14/11/2006
€ 1.972.909.866
-
in bonis
14/10/2005
€ 2.000.000.136
-
in bonis
29/09/2004
€ 2.525.254.058
-
Clausola di reintegro del portafoglio
Clausola di reintegro del portafoglio
Clausola di reintegro del portafoglio
Standard & Poor's / Moody's
-
Standard & Poor's / Moody's
-
Standard & Poor's / Moody's
-
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
IT0004153661
Senior
A1
AAA/Aaa
€ 400.000.000
€0
IT0004153687
Mezzanine
B
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
A/A3
€ 152.000.000
€ 152.000.000
IT0004153885
Junior
D
n.r.
€ 8.909.866
€ 8.909.866
IT0004153679
Senior
A2
AAA/Aa2
€ 1.348.000.000
€ 974.135.705
IT0004153695
Mezzanine
C
BBB/Ba2
(dal 4/03/10 B+/Ba2)
€ 64.000.000
€ 64.000.000
IT0003951107
Senior
A1
AAA/Aaa
€ 451.000.000
€0
IT0003951123
Mezzanine
B
IT0003951115
Senior
A2
AAA/Aaa
€ 1.349.000.000
€ 540.021.428
IT0003951131
Mezzanine
C
IT0003733083
Senior
A
AAA/Aaa
€ 2.374.000.000
€ 546.642.938
D.P.P.
-
A/A2
€ 160.000.000
€ 160.000.000
IT0003951149
Junior
D
€ 7.000.136
€ 7.000.136
BBB/Baa3
€ 33.000.000
€ 33.000.000
€ 25.254.058
€ 26.091.248
ORIGINATOR: UniCredit Leasing GmbH
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
331
Locat Securitisation Vehicle 2 S.r.l.
Tradizionale
Success 2005
Traditional
Bank Austria Creditanstalt Leasing GmbH
Success 2005 B.V.
UniCredit Leasing GmbH
UniCredit Bank AG
(UniCredit Corporate & Investment Banking)
Capital Relief / Funding
Leasing Assets
Performing
17/10/2005
424.600.000 €
replenishing
Moody´s/Fitch
XS0230700493
Senior
A
Aaa/AAA
390.600.000 €
192.266.670 €
XS023071202
Mezzanine
C
Baa2/BBB
8.500.000 €
8.500.000 €
XS0230701897
Junior
Liquidity Note
n.r.
8.500.000 €
0€
XS0230700816
Mezzanine
B
A2/A
8.500.000 €
8.500.000 €
XS0230701467
Mezzanine
D
Ba2/BB
8.500.000 €
8.500.000 €
IT0003733091
Mezzanine
B
A/A2
€ 126.000.000
€ 126.000.000
ORIGINATOR: Leasfinanz GmbH
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra forma:
Galleon 2008
Traditional
Leasfinanz GmbH
Galleon Capital LLC
Leasfinanz GmbH
State Street Bank And Trust Company
Capital Relief / Funding
Leasing Assets
Performing
05/09/2008
130.000.000 €
Previous Restructured Operation
-
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
Senior
122.200.000 €
100.493.326 €
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
Mezzanine
4.160.000 €
4.160.000 €
DPP
3.640.000 €
2.813.813 €
ORIGINATOR: UniCredit Corporate Banking S.p.A.
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
I principali obiettivi che la Banca intende perseguire tramite le cartolarizzazioni sintetiche
consistono nella gestione del rischio di credito e nella riduzione del Capitale Economico e/o
Regolamentare.
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI:
I portafogli cartolarizzati sono sottoposti a monitoraggio continuo e sono oggetto di un
report trimestrale da parte dell'Originator, con evidenza dello status dei crediti oggetto
dell'operazione.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE
ALL'ALTA DIREZIONE:
Le operazioni di cartolarizzazioni, realizzate con il coordinamento della Capogruppo,
vengono autorizzate dal Consiglio di Amministrazione. L'Alta Direzione riceve
aggiornamenti periodici circa l'evoluzione delle operazioni stesse (es. volume residui,
riduzione dei rischi, ecc.).
POLITICHE DI COPERTURA:
Per le operazioni sintetiche, l'emittente non stipula contratti IRS a copertura del rischio
tasso d'interesse.
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA
CARTOLARIZZAZIONE:
Al 31 dicembre 2009 il portafoglio oggetto della cartolarizzazione ha registrato numerosi
eventi di default per i quali si è provveduto a computare accantonamenti specifici oltre ai già
presenti accantonamenti generici effettuati sul portafoglio complessivo, dato che per gli
eventi di default non si è ancora concluso il processo di work-out e la copertura della
tranche mezzanine non si è ancora attivata. I risultati economici dell'operazione sono quindi
determinati dai costi di copertura sostenuti e dal rateo dei costi fissi di strutturazione.
332
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Operazioni anni precedenti
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o altra
forma:
CORDUSIO SME 2008-1
Sintetica
Unicredit Corporate Banking SpA
CORDUSIO SME 2008-1
Unicredit Corporate Banking SpA
UniCredit Bank AG London Branch
Trasferimento del rischio di credito
Crediti a scadenza verso clientela Small and Medium Enterprises, in
prevalenza chirografari
in bonis
23/12/2008
€ 3.000.901.845
clausola di reintegro del portafoglio
Standard & Poor's
€ 15.005.000 sulla nota di classe E emessa e riacquistata
Ammontare e condizioni del tranching :
n.a.
. ISIN
SuperSenior
. Tipologia
-
. Classe
-
. Rating
. Posizione di riferimento alla data del closing
. Posizione di riferimento a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
2.519.255.845 €
1.876.066.874 €
XS0405882308
Senior
A
AAA
60.018.000 €
60.018.000 €
XS0405882563
Mezzanine
C
A
81.925.000 €
81.925.000 €
XS0405882720
Mezzanine
E
BB+
15.005.000 €
15.005.000 €
XS0405883025
Mezzanine
F2
BB
8.253.000 €
8.253.000 €
XS0405882480
Mezzanine
B
AA
89.127.000 €
89.127.000 €
XS0405882647
Mezzanine
D
BBB
76.523.000 €
76.523.000 €
XS0405882993
Mezzanine
F1
BB
6.752.000 €
6.752.000 €
XS0405883298
Junior
G
144.043.000 €
144.043.000 €
ORIGINATOR: Fineco Leasing S.p.A.
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
Operazioni effettuate nell'ottica di una maggiore correlazione delle scadenze tra raccolta ed
impieghi, di diversificazione delle fonti di finanziamento e di miglioramento dei coefficienti
prudenziali di Vigilanza.
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI:
Il portafoglio di ciascuna operazione di cartolarizzazione è sottoposto a monitoraggio continuo.
Vengono predisposti reports trimestrali previsti dalla documentazione contrattuale dell'operazione,
con evidenze dello status dei crediti e dell'andamento degli incassi, oltre ad analisi ad hoc
sull'approfondimento degli aspetti rilevanti delle operazioni.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL'ALTA DIREZIONE:
La società ha costituito un'apposita struttura per il monitoraggio delle operazioni (Funzione
Tesoreria e Cartolarizzazioni) che si occupa della redazione della reportistica periodica (trimestrale)
e del puntuale aggiornamento semestrale all'Alta Direzione. Il Consiglio di Amministrazione riceve
informativa (semestrale) come previsto dalla normativa in materia di cartolarizzazioni.
POLITICHE DI COPERTURA:
Stipula, da parte del Veicolo, di contratti di IRS a copertura del portafoglio a tasso fisso e di Basis
Swap a copertura del portafoglio a tasso indicizzato (e rispettivi back to back tra Originator e
controparte Swap ).
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE
I risultati economici connessi con le operazioni di cartolarizzazione in essere a fine esercizio
riflettono, in sostanza, l'andamento di portafogli similari della Banca, sia in termini di default che di
estinzioni anticipate (prepayment ).
333
Nuova operazione 2009
F-E RED
Tradizionale
Fineco Leasing S.p.A.
F-E RED S.r.l.
Fineco Leasing S.p.A.
UniCredit Bank AG London Branch
Counterbalancing capacity
Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per
oggetto il godimento di autoveicoli, di beni strumentali,
immobiliari ed imbarcazioni di vario genere.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Originator:
Emittente:
Servicer:
Arranger:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
in bonis
06/03/2009
€ 1.705.231.215
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Ammontare al netto delle pre-esistenti
riprese/rettifiche di valore:
Ricavi o perdite di cessione realizzate:
Prezzo di cessione del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
€ 1.705.231.215
Fineco Leasing SpA ha erogato alla Società Veicolo un mutuo
ad esigibilità limitata (con funzione di equity) di 161 milioni di
euro.
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su
crediti o altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Borsa di quotazione
. Data di emissione
. Scadenza legale
. Call option
. Vita media attesa
. Tasso
. Grado di subordinazione
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. Sottoscrittori dei titoli
Auto-cartolarizzazione;
Clausola di reintegro del portafoglio
Fitch
-
IT0004470503
Senior
A
AAA
Dublino
09/03/09
09/10/40
Call option (dal 30/10/10)
1,64
Euribor 3 M + 80 b.p.
€ 1.365.000.000
€ 1.365.000.000
UniCredit S.p.A.
IT0004470511
Junior
B
n.r.
09/03/09
09/10/40
1,64
Euribor 3 m + 200 b.p.
Equity
€ 340.231.215
€ 340.231.215
Fineco Leasing S.p.A.
Distribuzione delle attività cartolarizzate per aree territoriali:
Italia - Nord-ovest
- Nord-Est
- Centro
- Sud e Isole
Altri Paesi europei - Paesi U.E.
- Paesi non U.E.
America
Resto del mondo
TOTALE
€ 883.851.179
€ 313.714.488
€ 379.913.820
€ 127.751.728
€ 1.705.231.215
Principali settori di attività economica dei debitori ceduti:
Stati
altri enti pubblici
banche
società finanziarie
assicurazioni
imprese non finanziarie
altri soggetti
€ 31.262.138
TOTALE
€ 1.672.094.258
€ 1.874.819
€ 1.705.231.215
334
RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2009
>> Bilancio consolidato
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
ORIGINATOR: Fineco Leasing S.p.A.
Operazioni anni precedenti
F-E Gold
Tradizionale
F-E Green
Tradizionale
F-E Blue
Tradizionale
Originator:
Fineco Leasing S.p.A.
Fineco Leasing S.p.A.
Fineco Leasing S.p.A.
Emittente:
F-E Gold S.r.l.
F-E Green S.r.l.
F-E Blue S.r.l.
Servicer:
Arranger:
Fineco leasing S.p.A.
UniCredit S.p.A.
Fineco Leasing S.p.A.
MCC UniCredit Group; Co-arrangers: ABN
Amro e Morgan Stanley
Fineco Leasing S.p.A.
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
Tipologia di operazione:
Obiettivi dell'operazione:
Tipologia delle attività cartolarizzate:
Funding
Funding
Funding
Crediti derivanti da contratti di leasing aventi Crediti derivanti da contratti di leasing aventi Crediti derivanti da contratti di leasing aventi
ad oggetto il godimento di immobili
ad oggetto il godimento di immobili (75,4%),
ad oggetto il godimento di immobili (65,9%),
(63,84%), autoveicoli (27,04%) e beni
autoveicoli (12,7%) e beni strumentali
autoveicoli (26,7%) e beni strumentali
strumentali (9,12%).
(11,9%).
(7,4%).
Altre Informazioni rilevanti:
Agenzie di Rating:
Ammontare del rischi trasferiti tramite derivati su crediti o
altra forma:
Ammontare e condizioni del tranching :
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
. ISIN
. Tipologia
. Classe
. Rating
. Valore nominale emesso
. Valore nominale in essere a fine esercizio
in bonis
09/06/2004
1.450.061.353 €
Garanzia Fondo Europeo per gli Investimenti
su tranche B pari a 108,5 milioni di euro.
in bonis
31/05/2006
1.019.029.516 €
-
Qualità delle attività cartolarizzate:
Data del closing:
Valore nominale del portafoglio:
Garanzie rilasciate dalla banca:
Garanzie rilasciate da terzi:
Linee di Credito rilasciate dalla banca:
Linee di Credito rilasciate da terzi:
Altre forme di Credit Enhancements:
Morgan Stanley & Co. International Limited
in bonis
14/06/2002
1.755.353.965 €
-
Fineco Leasing SpA ha erogato alla Società Fineco Leasing SpA ha erogato alla Società
Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con Veicolo un mutuo ad esigibilità limitata (con
funzione di Equity) di 31,6 milioni di euro.
funzione di Equity) di 45,7 milioni di euro, a
fine esercizio 2009 l'importo della quota
capitale è pari a 11,3 milioni di euro.
Clausola di reintegro del portafoglio
terminata ad ottobre 2007.
Fitch / Moody's
-
IT0004068588
Senior
A1
AAA / Aa2
203.800.000 €
0€
IT0004068620
Mezzanine
B
A+ / Baa1
56.000.000 €
56.000.000 €
IT0004068612
Senior
A2
AAA / Aa2
749.000.000 €
489.922.398 €
IT0004068638
mezzanine
C
BBB / Ba1
10.200.000 €
10.200.000 €
Clausola di reintegro del portafoglio
terminata ad ottobre 2005.
Fitch / Moody's / S & P
-
IT0003675763
Senior
A
AAA / Aaa / AAA
1.342.000.000 €
215.262.329 €
IT0003675771
Senior
B
AAA / Aaa / AAA
108.500.000 €
108.500.000 €
-
Clausola di reintegro del portafoglio
terminata nell'ottobre 2003.
Fitch / Moody's / S & P
-
IT0003315832
Senior
A
AAA / Aaa / AAA
1.641.255.000 €
65.059.348 €
IT0003315865
Mezzanine
C
BBB+/Baa2/A
35.107.000 €
35.107.000 €
IT0003315840
Mezzanine
B
AA-/A1/AAA
78.991.000 €
78.991.000 €
IT0003315873
Junior
D
unrated
9.428.000 €
9.428.000 €
ORIGINATOR: UNICREDIT BANK AG (ex HVB AG)
STRATEGIE - PROCESSI - OBIETTIVI:
I principali obiettivi della Banca consistono nella liberazione di Capitale Regolamentare e, per le
operazioni non sintetiche, nell'apporto di nuova liquidità.
SISTEMI INTERNI DI MISURAZIONE E CONTROLLO DEI RISCHI:
Il portafoglio di ciascuna transazione è monitorato dal Servicing Department su base continuativa e
illustrato sotto forma di report trimestrale (investor report), che forniscono il dettaglio dello status dei
crediti.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA E SISTEMA DI SEGNALAZIONE ALL'ALTA DIREZIONE:
I membri del Board approvano ogni nuova transazione e le scelte ad esse correlate e vengono informati
sulle performance previste e su quelle consuntivate annualmente. Nel bilancio e nelle situazioni
infrannuali, inoltre, vengono forniti dettagli su tutte le proprie cartolarizzazioni.
POLITICHE DI COPERTURA:
Per le operazioni tradizionali, l’emittente stipula contratti di IRS a copertura del rischio tasso di
interesse.
INFORMATIVA SUI RISULTATI ECONOMICI DELLA CARTOLARIZZAZIONE:
I risultati economici sin qui conseguiti sono sostanzialmente in linea con le attesa e l’andamento degli
incassi generati dai portafogli ha garantito il puntuale e regolare pagamento a favore dei portatori dei
titoli e degli altri soggetti coinvolti nelle operazioni.
335
Operazioni anni precedenti
HVB SFA-2-2008
HVB SFA-1-2008
NOME CARTOLARIZZAZIONE:
HVB SFA-3-2008
Synthetic/Private
Synthetic/Private
Synthetic/Private
Originator:
Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG
Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG
Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG
Emittente:
Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG
Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG
Bayerische Hypo- und Vereinsbank AG
Servicer:
Arranger:
UniCredit Bank AG
UniCredit Bank AG
(UniCredit Corporate & Investment Banking)
UniCredit Bank AG
UniCredit Bank AG
(UniCredit Corporate & Investment Banking)
UniCredit Bank AG
UniCredit Bank AG
(UniCredit Corporate & Investment Banking)
Capital Relief and risk transfer for concentration risks
Tipologia di operazione:
Obiettivi dell'operazione:
Capital Relief and risk transfer for concentration risks
Capital Relief and risk t
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