MANUALE METEO PDF

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Francesco Gargaglia
INDICE
PREMESSA……………………………………………………. pag. 1
PARTE PRIMA
- I fenomeni meteorologici ……………………………..… pag. 2
- la temperatura……………………………………………. pag. 3
- la pressione………………………………………………. pag. 5
- l’umidita’……………………………………………………pag. 6
- il vento ……………………………………………………. pag. 9
- le nuvole……………………………………………………pag. 11
- le nebbie …………………………………………………. pag. 13
- le meteore………………………………………………… pag. 14
PARTE SECONDA
- i bollettini e i messaggi meteo…………………………. pag. 17
- la rilevazione dei dati e le stazioni meteo………………pag. 20
- il METEOSAT ……………………………………………. pag. 23
TAVOLE
GLOSSARIO METEOROLOGICO
BIBLIOGRAFIA
PREMESSA
Il manuale è una guida pratica che ha lo scopo di fornire gli
elementi per la corretta valutazione
dei
fenomeni
meteorologici e per la esatta interpretazione dei Bollettini
Meteorologici.
Esso fornisce inoltre le istruzioni di base per la lettura e
l'interpretazione dei dati forniti dagli strumenti utilizzati nelle
osservazioni: l'uso del Manuale non richiede pertanto
specifiche conoscenze.
1
PARTE PRIMA
1. I FENOMENI METEOROLOGICI
La meteorologia è la scienza che studia l’atmosfera terrestre e i fenomeni che
in essa si verificano.
I fenomeni meteorologici influenzano qualsiasi tipo di attività umana
ostacolando, rallentando e in alcuni casi favorendo le varie operazioni; tale
influenza può essere esercitata in maniera diretta o indiretta (è il caso delle
forti precipitazioni che rendono, ad esempio, impraticabile il movimento fuori
strada).
La disponibilità di informazioni meteo consente di poter analizzare i dati riferiti
alla situazione in corso e futura e valutare quindi in maniera corretta i fattori
critici che incidono sulle attività (fig. 1).
MISSIONE
ELEMENTO
FAVOREVOLE INCERTO
SFAVOREVOLE
Movimento di
mezzi
Visibilità
Precipitazioni
Spessore della neve
Maggiore di 1,5 km
Meno di 0,5 l/mq/h
Meno di 30 cm
Da 0,8 a 1,5 km
Da 0,5 a 2 l/mq/h
Da 30 a 50 cm
Meno di 0,8 km
Maggiore di 2 l/mq/h
Maggiore di 50 cm
Movimento di
mezzi
(notturno)
Visibilità
Precipitazioni
Spessore della neve
Maggiore di 2 km
Meno di 0,5 l/mq/h
Meno di 30 cm
Da 1 a 0,2 km
Da 0,5 a 2 l/mq/h
Da 30 a 50 cm
Meno di 0,2 km
Maggiore di 2 l/mq/h
Maggiore di 50 cm
Movimento
(a piedi)
Visibilità
Precipitazioni
Spessore neve
Temperatura
(estiva)
Temperatura
(invernale)
Maggiore di 1,5 km
Meno di 0,5 l/mq/h
Meno di 8 cm
Meno di 32°
Da 0,8 a 1,5 km
Da 0,5 a 2 l/mq/h
Da 8 a 15 cm
Maggiore di 32°
Meno di 0,8 km
Maggiore di 2 l/mq/h
Maggiore di 15 cm
…………………..
Maggiore di 0°
Da 0 a -30°
meno di 30°
Visibilità
Altitudine nubi
Vento
Precipitazioni
Maggiore di 1,5 km
Maggiore di 150 m
Meno di 36 km/h
Assente
Da 0,4 a 1,5 km
Da 100 a 150 m
Da 36 a 50 km/h
Leggera
Meno di 0,4 km
Meno di 100 m
Maggiore di 50 km/h
Neve o grandine
Aeromobili
fig. 1
I dati relativi alle previsioni pervengono da numerosi fonti e la loro
attendibilità, quale che sia il sistema o modello utilizzato per la loro
elaborazione, si riduce progressivamente in relazione alla distanza temporale
dall’ evento predetto (fig. 2).
VALIDITA
PROBABILITA’
1 giorno
2-3 giorni
4-5 giorni
6-7 giorni
7-10 giorni
> 90 %
85 – 90 %
75 – 85 %
65 – 75 %
60 – 65 %
fig. 2
2
2. LA TEMPERATURA
La temperatura è lo stato di ciascun corpo che rispecchia il suo livello
energetico. Secondo la teoria cinetica il valore più o meno elevato della
temperatura dei corpi è legato all’agitazione delle molecole che li
compongono. Poiché la temperatura dell’aria dipende essenzialmente dalla
superficie terrestre sottostante (irraggiamento termico) essa diminuisce con il
crescere della distanza dal suolo. Si può ritenere che in media la temperatura
dell’aria diminuisca di circa 6 gradi per ogni 1000 metri di ascesa fino alla
quota di 10-12 mila metri (fig. 3)
Km
15
All’equatore
Latitudine 45°
Al polo
10
5
inverno
- 80°
-60°
-40°
fig. 3
- 20°
0°
20°
30° C
La temperatura in prossimità del suolo presenta un andamento periodico con
un massimo e un minimo; la differenza tra temperatura massima e
temperatura minima di uno stesso giorno (o periodo) viene chiamata
escursione termica. Per un determinato luogo l’escursione diurna è massima
con cielo sereno, calma di vento e aria secca; risulta invece ridotta in caso di
presenza di nubi.
La temperatura durante il giorno risulta massima allorquando il calore
ricevuto viene neutralizzato da quello emesso (circa 2 ore dopo il passaggio
del sole alla massima altezza) e minima quando il calore emesso dalla
superficie terrestre supera quello in arrivo (intorno all’alba).
La temperatura viene misurata mediante appositi strumenti detti termometri
che utilizzano generalmente i gradi centigradi (°C); in alcuni paesi si usa
ancora il grado Fahrenheit (°F) più piccolo del grado centigrado (una
variazione di cinque gradi centigradi equivale a una variazione di nove gradi
Fahrenheit). Il valore della temperatura standard al suolo è di 15°C.
I termometri (figure 4 e 5) perché forniscano un dato attendibile devono
3
essere protetti dall’irraggiamento e da influenze locali e pertanto vanno
ubicati in spazi liberi dove vi sia una buona ventilazione, protetti da apposite
capannine o gabbie meteoriche o posizionati su pareti rivolte a nord. La
lettura deve essere fatta piuttosto rapidamente evitando, per i termometri a
mercurio, l’errore di parallasse.
Colonnina sulla quale leggere il valore di temperatura
MINIMA
Colonnina sulla quale leggere il valore di
temperatura MASSIMA
fig. 4 – termometro a massima e minima
Lettura dei valori di temperatura
minima-massima-del momento
Lettura del valore di umidità relativa
fig. 5 – termo-igrometro digitale
Gli strumenti utilizzati per la misura della temperatura dell’aria sfruttano
metodi indiretti basati sulla dilatazione termica subita da un metallo o liquido
e pertanto non sono in grado di determinare la reale sensazione di freddo
della pelle nuda esposta a diverse temperature con vento a velocità
variabili.
4
E’ stato così introdotto un valore equivalente al potere raffreddante del vento,
il “windchill factor”, ossia il valore della temperatura virtuale in rapporto alla
forza del vento.
La formula per calcolare il potere raffreddante PR del vento è la seguente:
PR= (33-T) (10,45 + Vv)
dove T indica la temperatura in °C e V la velocità del vento in m/s.
VALORI INDICATIVI
50
MOLTO CALDO
400
FRESCO
800
FREDDO
1200
ESTREMAMENTE FREDDO
1400
PELLE ESPOSTA GELA
L’inversione termica è un fenomeno che si verifica quando in uno strato d’aria
la temperatura aumenta con la quota anziché diminuire come avviene di
solito. Le inversioni al suolo si formano per contatto degli strati più bassi
dell’atmosfera con il suolo che va raffreddandosi per un forte irraggiamento
notturno (connesse alle inversioni al suolo sono le nebbie da irraggiamento).
Le inversioni possono formarsi anche in quota e sono dovute per lo più ad
uno scorrimento in quota di aria più calda di quella sottostante; l’aria calda
costituisce uno sbarramento all’ulteriore sviluppo verticale di nubi cumuliformi
che si allargano alla sommità assumendo la caratteristica forma ad “incudine”
(fig. 6)
Inversione termica in quota
fig. 6
3. LA PRESSIONE ATMOSFERICA
La pressione atmosferica è la forza esercitata sulla crosta terrestre dallo
strato di gas che la sovrasta. (1 kg. circa per ogni centimetro quadrato di
superficie). Per misurare la pressione si usano i barometri mentre l’unità di
5
misura è l’ hectopascal (hPa); il valore standard della pressione al suolo è di
1013 hPa. Poiché il valore della pressione è legato al peso della colonna
d’aria sovrastante salendo di quota tale valore diminuisce. La diminuzione
non è però costante in quanto essendo gli strati bassi più densi degli strati più
elevati, la pressione decresce sempre meno rapidamente mano a mano che
ci si eleva. Approssimativamente si può assumere nei primi 1000/2000 metri
un gradiente verticale della pressione pari a 1 hPa ogni 8/9 metri (fig. 7). La
relazione tra pressione e altitudine consente in meteorologia di misurare le
altezze tramite il valore di pressione (ad esempio: quota di 925 hPa).
PRESSIONE (hPa)
1000
925
850
700
500
300
200
100
fig. 7
QUOTA (m)
suolo
750
1500
3000
5000
9000
12000
16000
Le isobare sono le linee che uniscono i punti in cui la pressione ha lo stesso
valore mentre le isoallobare sono le linee che uniscono i punti in cui si è
avuta, in un determinato tempo, la stessa variazione di pressione. Tali valori
consentono di definire le aree anticicloniche (aree di alta pressione) e quelle
depressionarie (aree di bassa pressione). Poiché l’aria tende a ristabilire il
proprio equilibrio si sposterà dalle zone di alta pressione a quelle di bassa
pressione generando così la circolazione atmosferica. Nelle zone cicloniche
(bassa pressione) confluiscono grandi masse d’aria che innalzandosi si
condensano originando forti annuvolamenti mentre nelle zone anticicloniche
(alta pressione) l’aria defluisce verso l’esterno e verso il basso, per cui
riscaldandosi diviene più secca e non dà luogo ad annuvolamenti (fig. 8).
condizioni di bassa pressione
fig. 8
6
condizioni di alta pressione
Nelle zone interessate da un’area anticiclonica generalmente si riscontrano
condizioni di tempo buono con cielo prevalentemente sereno, venti deboli,
nubi del tipo cumuliforme; in un’area depressionaria (o ciclonica) si riscontra
invece tempo perturbato con nuvolosità estesa, precipitazioni, venti forti.
Le masse d’aria in movimento non sono continue ma separate da una
superficie detta fronte che divide masse d’aria con temperature diverse.
Si origina un fronte caldo quando l’aria calda incontrando quella fredda
comincia ad innalzarsi in diagonale spostandosi verso quote più alte. Da qui
la formazione di nubi stratificate e piogge estese e continue; nel fronte freddo
l’aria fredda incalza quella calda e la solleva dando luogo a nubi cumuliformi,
rovesci e temporali (figure 9 e 10). Quando un fronte freddo, a causa della
differente velocità, raggiunge un fronte caldo può accadere che i due
diventino un fronte unico generando una occlusione. Dalla fase di occlusione
in poi il sistema frontale non fa altro che dissipare per attrito l’energia cinetica
acquistata estinguendosi lentamente (a meno che nel suo vortice non si
insinuino nuovi nuclei d’aria fredda che gli consentono di riacquistare
energia).
As
Cs
Ci
ARIA CALDA
Ac
ARIA FREDDA
8 km
St Ns
300 km
800 km
Ci
Ac
ARIA CALDA
Cb
Cu
ARIA FREDDA
Sc
Sc
300 km
fig. 9 (in alto): sezione verticale di un fronte caldo
fig. 10 (in basso) sezione verticale di un fronte freddo
7
4. L’UMIDITA’
Per umidità atmosferica si intende la presenza di vapore acqueo prodotto
dalla evaporazione delle superfici liquide della terra per l’azione calorifica
della radiazione solare.
La quantità di vapore acqueo che l’aria può contenere dipende dalle
condizioni di temperatura e pressione del momento: quanto più è elevata la
temperatura di un certo volume d’aria tanto più vapore esso può contenere
tenendo presente che per ogni temperatura esiste una quantità massima che
non può essere superata.
Una massa d’aria che contiene la massima quantità di vapore ammissibile
per la temperatura alla quale si trova è una massa d’aria satura; la
temperatura alla quale si verifica questa condizione è detta punto di
saturazione o di rugiada. La temperatura di rugiada permette di prevedere, in
funzione del raffreddamento notturno, le probabilità di formazione della
nebbia.
Il grado di umidità dell’aria può essere espresso in più modi:
- umidità assoluta: si esprime con il numero di grammi di vapore acqueo
contenuto in un metro cubo d’aria;
- umidità specifica: si esprime con il numero di grammi di vapore
contenuto in un chilogrammo d’aria;
- umidità relativa: si esprime comunemente con il rapporto tra la quantità
di vapore acqueo effettivamente presente nell’aria e la quantità
necessaria a rendere l’aria satura in analoghe condizioni di temperatura
e pressione.
L’umidità relativa è la grandezza che comunemente si presta meglio a
rappresentare il grado di umidità dell’aria poiché permette di giudicare se un
dato ambiente per una determinata temperatura è più o meno lontano dalla
saturazione.
Per misurare l’umidità viene usato l’igrometro mentre per ricavare il valore di
umidità relativa può essere utilizzato anche un altro strumento chiamato
psicrometro. Lo psicrometro è costituito da due termometri uguali sottoposti a
una ventilazione forzata e posizionati all’ombra. Il primo termometro, a bulbo
asciutto, fornisce la temperatura dell’aria (T) mentre l’altro a bulbo bagnato
(perché avvolto da una garza imbevuta di acqua distillata la quale viene fatta
evaporare attraverso la ventilazione forzata) fornisce la temperatura di bulbo
bagnato
(Tw). Attraverso appropriate tabelle di conversione (tavola
psicrometrica) è possibile ottenere anche la temperatura di rugiada (Td).
L’umidità relativa in prima approssimazione può essere calcolata anche con
la semplice formula:
U = 98 – 5 X (T – Td)
L’umidità dell’aria quando è a elevate temperature è fonte di disagio perché
limita la perdita di calore corporeo attraverso l’evaporazione del sudore. Un
basso tasso di umidità permette un maggiore raffreddamento per
evaporazione mentre umidità elevate ostacolano l’evaporazione cutanea.
8
Esistono alcuni indici utilizzati per stimare il disagio associato alle condizioni
atmosferiche calde e umide (fig. 11); l’indice HUMIDEX, sviluppato nel 1965,
cerca di rappresentare la temperatura effettivamente percepita dal corpo
umano (temperatura apparente) attraverso la combinazione di temperatura e
umidità.
VALORI DELL’INDICE DI CALORE E GRADO DI DISAGIO
Al di sotto di 29
Poche persone percepiscono disagio
Da 30 a 34
Sensazione di malessere più o meno
significativa
Sensazione di malessere abbastanza
intensa. Prudenza. Limitare alcune
attività fisiche gravose
Sensazione
di
malessere
generalizzato. Pericolo. Evitare gli
sforzi
Grave pericolo. Sospendere le attività
fisiche
Colpo di calore imminente (pericolo di
morte)
Da 35 a 39
Da 40 a 45
Da 46 a 53
Al di sopra di 54
fig. 11
5. IL VENTO
Il vento è lo spostamento di una massa d’aria a causa di uno squilibrio barico.
La velocità con cui la massa d’aria si sposta naturalmente (dalle aree di alta
pressione a quelle di bassa pressione) varia a seconda che lo squilibrio di
pressione sia più o meno accentuato o a seconda del gradiente barico inteso
questo ultimo come rapporto fra la differenza di pressione esistente tra due
punti e la loro distanza.
A livello del mare un dislivello barico di 4hPa su 100 km dà luogo ad un vento
che soffia a circa 40 km/h.
Le masse d’aria in movimento subiscono una deviazione della traiettoria
provocata dalla forza di Coriolis (diretta conseguenza della rotazione della
Terra intorno al proprio asse) denominata forza deviante.
La forza deviante, il cui effetto nell’emisfero Nord è quello di deviare il
movimento verso destra, aumenta con l’aumentare dell’intensità del vento
fino a quando il vento diviene parallelo alle isobare (fig. 12)
9
BASSA PRESSIONE
1004 hPa _______________________________
G
1008 _________________________________
G
D
1012 ___________________________________
D
1016 ___________________________________
ALTA PRESSIONE
fig. 12
Oltre alla forza deviante il vento subisce anche la resistenza opposta al
movimento dalla forza di attrito legata alle caratteristiche del terreno.
I dati per la determinazione del vento si riferiscono alla direzione e
all’intensità. La direzione dalla quale proviene il vento si esprime in gradi a
partire dal Nord geografico (fig. 13 e 14).
NORD
NORD EST
EST
SUD EST
SUD
SUD OVEST
OVEST
NORD OVEST
TRAMONTANA
GRECO
LEVANTE
SCIROCCO
MERIDIONALE
LIBECCIO
PONENTE
MAESTRALE
fig. 13
N
NE
E
SE
S
SW
W
NW
fig. 14
10
360°
45°
90°
135°
180°
225°
270°
315°
La velocità del vento si misura in metri al secondo (m/sec), chilometri all’ora
(km/h), nodi (kts); nei servizi meteorologici è in uso comune la misura in nodi
(1 nodo = 1,852 km/h).
Il vento a seconda delle variazioni che può presentare in direzione e intensità
si suole denominare come:
- vento teso: la direzione e l’intensità risultano costanti;
- vento a raffiche: la velocità subisce variazioni in più o in meno di
almeno 10 nodi rispetto al valore medio: la direzione rimane costante;
- vento turbinoso: la direzione e la velocità subiscono frequenti variazioni;
- vento di groppo: vento di notevole velocità con direzione e velocità
presentanti variazioni anche marcate (lo si ha per lo più durante il
passaggio di un temporale o di una violenta perturbazione atmosferica).
Gli strumenti utilizzati per la misura della direzione e intensità sono
l’anemoscopio e l’anemometro.
La scala convenzionale per la stima della velocità del vento è la Scala
Beaufort.
6. LE NUVOLE
Una nuvola è un insieme di piccolissime particelle d’acqua o di ghiaccio
(oppure dell’uno e dell’altro insieme) in sospensione nell’atmosfera. Le nubi si
formano quando una massa d’aria si raffredda al di sotto della temperatura di
rugiada e pertanto il vapore acqueo condensa in minuscole goccioline.
Tuttavia la formazione di tali goccioline non sarebbe possibile senza la
presenza nell’atmosfera di microscopici corpuscoli chiamati nuclei di
condensazione. I meccanismi che portano al raffreddamento dell’aria e quindi
alla condensazione del vapore sono diversi:
- raffreddamento per irraggiamento: il raffreddamento avviene negli strati
bassi dell’aria che si raffreddano per contatto con il suolo;
- raffreddamento per avvezione: il raffreddamento si ha quando l’aria
calda e umida va a scorrere sopra una superficie più fredda o sopra
strati di aria fredda;
- raffreddamento dovuto a movimenti ascendenti: allorquando un volume
d’aria è costretto ad un movimento verticale verso l’alto esso subisce
un’espansione dovuta alla minore pressione e pertanto si ha un
raffreddamento (raffreddamento per espansione adiabatica).
Le nubi, la cui composizione può essere interamente di goccioline d’acqua
(temperatura centigrada positiva) o composta da cristalli di ghiaccio
(temperatura inferiore alla temperatura di gelo) o mista (acqua e ghiaccio),
si formano:
- a seguito del riscaldamento del suolo che
provoca correnti ascendenti (fig. 15)
fig. 15
11
- per ascesa di masse d’aria sopra ad un
rilievo (fig. 16)
fig. 16
- per incontro di masse d’aria di provenienza
diversa forzate a salire (fig. 17)
fig. 17
- per scivolamento di una massa d’aria fredda
sotto una calda (fig. 18)
fig. 18
La condensazione del vapore acqueo contenuto nell’atmosfera in alcuni casi
può avvenire anche senza il raffreddamento ma con l’immissione di vapore
nell’aria fino a farle raggiungere la saturazione; l’umidificazione può avvenire:
- per evaporazione da superfici d’acqua: perché avvenga la
condensazione è necessario che la temperatura dell’acqua sia più alta
di quella dell’aria;
- per evaporazione da pioggia: le gocce d’acqua nella loro caduta
attraversando strati d’aria più calda possono evaporare superando in tal
modo la quantità massima di vapore consentita .
Caratteristiche di una nube sono la luminanza e la colorazione.
Il metodo usato più frequentemente per classificare le nuvole è quello della
quota per cui si avranno (fig. 19 e 20):
NUBI BASSE da 0 a 2000 m
NUBI MEDIE da 2000 a 6000 m
NUBI ALTE oltre 6000 m
STRATI – STRATOCUMULI - CUMULI
ALTOCUMULI
–
ALTOSTRATI
NEMBOSTRATI
CIRRI
–
CIRROCUMULI
–
CIRROSTRATI
fig. 19
12
fig. 20
I cumuli e i cumulonembi sono chiamate anche nubi a sviluppo verticale in
quanto la loro altezza le porta ad invadere sia gli strati bassi che quelli alti; si
tratta di formazioni imponenti che da poche centinaia di metri dal terreno si
sviluppano sino a 9-10.000 metri. La sommità di tali nubi può apparire più o
meno appiattita o liscia assumendo spesso la caratteristica forma ad
incudine. Nei cumulonembi, le tipiche nubi temporalesche, sono presenti tutti
i fenomeni temporaleschi più violenti con forti correnti ascendenti e
discendenti con velocità di 20-30 m/s.
7. LE NEBBIE
Le nebbie sono morfologicamente nuvole che si formano al livello del suolo;
la differenza tra nebbia e foschia è legata alla visibilità orizzontale: < ad 1 km
nella nebbia e > ad 1 km nella foschia (fig. 21).
La condensazione del vapore acqueo alla quale si deve la formazione delle
microscopiche goccioline d’acqua che formano la nebbia inizia quando la
temperatura scende fino a toccare quella del punto di rugiada.
Se la temperatura di rugiada coincide con temperature superiori allo 0°C si
parla di nebbie calde, se invece coincide con temperature inferiori allo 0°C si
parla di nebbie fredde.
A seconda della loro formazione si hanno i seguenti tipi di nebbia:
- nebbia da irraggiamento: si verifica nelle notti serene, con aria umida e
calma di vento. A causa dell’assenza di nuvole durante la notte si produce un
13
forte raffreddamento del terreno che a sua volta raffredda lo strato d’aria a
contatto che, oltrepassata la temperatura di rugiada, condensa. Questo tipo
di nebbia è caratteristico delle ampie pianure;
- nebbia da avvezione (o nebbia da trasporto): questo tipo di nebbia si
origina quando aria calda e umida giunge su di una zona fredda. E’ tipica dei
litorali costieri e si presenta per lo più in banchi;
- nebbia da evaporazione: si forma in prossimità di masse d’acqua (fiumi,
laghi, mare). Quando queste raggiungono una temperatura superiore a quella
dello stato d’aria immediatamente soprastante si realizza una
soprasaturazione in vapore d’acqua;
- nebbia di pendio: tipica delle zone montuose è originata dall’abbassamento
della temperatura dell’aria costretta a risalire i versanti per convenzione.
Qualche volta con la formazione di nebbie si possono avere delle
precipitazioni formate da goccioline piccolissime chiamate pioviggine.
NEBBIA
NEBBIA
NEBBIA FITTA
NEBBIA E VISIBILITA’
VISIBILITA’
Inferiore a 1000 m
50 – 200 m
NEBBIA MOLTO FITTA
Inferiore a 50 m
EFFETTI
Voli a rischio
Rischi per il movimento
su strada
A rischio ogni forma di
viabilità
fig. 21
8. LE METEORE
Per meteore si intendono i fenomeni che si osservano nell’atmosfera o sulla
superficie della terra e che sono costituiti da precipitazioni, sospensioni o
deposito di particelle liquide o solide ovvero da manifestazioni di natura ottica
o elettrica. Le meteore vengono classificate in quattro gruppi:
- idrometeore: costituite da particelle di acqua liquida o solida in
sospensione nell’atmosfera o precipitanti in seno ad essa ovvero
sollevate dalla superficie terrestre per azione del vento e depositate su
oggetti che si trovano al suolo o nell’atmosfera: pioggia, pioviggine,
neve, pioggia mista a neve, neve tonda, nevischio, gragnola, grandine,
aghi di ghiaccio, nebbia, foschia, scaccianeve, rugiada, brina,
galaverna, calabrosa, gelicidio, tromba;
- litometeore: costituite da particelle solide che si trovano in sospensione
nell’atmosfera o sollevate dal suolo ad opera del vento: caligine,
tempesta di polvere o sabbia;
- fotometeore: costituite da fenomeni luminosi prodotti da riflessione,
rifrazione, diffrazione o interferenza della luce solare o lunare: alone,
corona solare, iridescenza, gloria, arcobaleno;
14
- elettrometeore: manifestazioni visibili o udibili dell’elettricità atmosferica:
temporale, fuochi di S. Elmo.
La pioggia, la neve e la grandine sono le idrometeore che più influiscono sulle
attività umane. La pioggia cade allorquando milioni di goccioline d’acqua si
aggregano per effetto di cristallini di ghiaccio presenti nella parte superiore di
una nube o per effetto di nuclei di condensazione (di norma granelli di sale
marino) presenti nelle “nubi calde”. Quando le correnti aeree non riescono più
a tenere in sospensione le gocce queste precipitano al suolo sotto forma di
pioggia. Le gocce, se la temperatura al suolo è sotto lo zero, arrivano al
suolo sotto forma di fiocchi di neve mentre se entrano in contatto con gli strati
più caldi dell’atmosfera evaporano. La neve può essere originata anche da
masse d’aria calda e umida che raggiunte aree caratterizzate da temperature
molto basse (fra i 12 e i 16 gradi sotto lo zero) passano direttamente dallo
stato gassoso a quello solido originando aghi di ghiaccio che scendono al
suolo mantenendo le loro caratteristiche anche se la temperatura cresce (4/5
gradi centigradi sopra lo zero, al suolo). La pioggia viene classificata in base
alle dimensioni delle gocce e alla loro velocità (fig. 22).
TIPI DI PIOGGIA
DIAMETRO DELLA GOCCIA
VELOCITA’ DI CADUTA
ACQUIERUGIOLA
0,006 – 0,06 mm
0,10 – 20 cm/s
PIOVIGGINE
0,06 – 0,6 mm
20 -100 cm/s
PIOGGIA
CONTINUA
ACQUAZZONE
1 - 3 mm
150 – 400 cm/sec
4 – 6 mm
500 – 800 cm/sec
fig. 22
La grandine è una precipitazione caratterizzata dalla formazione di chicchi di
ghiaccio di forma sferica di grandezza tra i 5 e i 50 mm. La grandine si
genera all’interno di cumulonembi dove la risalita dell’aria è molto forte e ciò
genera la formazione di cristalli di ghiaccio e la loro aggregazione. Quando il
chicco di ghiaccio raggiunge un certo peso comincia a precipitare verso il
suolo ma nella caduta incontra le correnti ascensionali che lo riportano in
quota aggregandolo ad altri aghi di ghiaccio. Il ciclo si ripete fino a quando il
chicco ha raggiunto dimensioni tali da non poter essere più tenuto in
sospensione e pertanto precipita a terra (fig. 23).
15
correnti ascendenti calde
correnti
discendenti
fredde
percorso della grandine
fig. 23
Gli strumenti utilizzati per la misura delle precipitazioni sono i pluviometri.
Sono costituiti da un bordo ad anello cilindrico, aperto in alto, connesso con
un imbuto ricevitore collegato a sua volta con un recipiente di forma cilindro
conica. La quantità di precipitazione raccolta si misura con l’aiuto di un regolo
graduato per determinarne l’altezza, oppure il volume o il peso (fig. 24).
fig. 24
16
PARTE SECONDA
1. I BOLLETTINI E I MESSAGGI METEO
Gli Uffici ed i Servizi Meteorologici emettono con cadenza periodica
bollettini meteorologici contenenti previsioni a breve e media scadenza (da
2 a 4 giorni) e messaggi meteorologici. I bollettini possono essere in forma
descrittiva o grafica (in tal caso utilizzano dei simboli convenzionali) ed
essere costituiti dalle seguenti parti:
- situazione: sintetizza le condizioni attuali generali del tempo insieme ad
una loro prevista evoluzione; di norma vi si descrivono i centri di alta e
bassa pressione, le perturbazioni di carattere frontale, la circolazione
atmosferica prevalente;
- previsione: segnala le condizioni medie del tempo previsto nelle zona di
riferimento;
- tendenza: è una sintesi delle condizioni meteorologiche prevedibili.
I messaggi meteorologici, codificati secondo le norme emanate dalla
World Meteorological Organization (WMO), contengono informazioni sulle
osservazioni e sulle previsioni meteo e si dividono in:
- messaggi sinottici: SYNOP e TEMP;
- messaggi aeronautici: METAR e TAF.
I messaggi SYNOP e TEMP contengono i dati relativi alle osservazioni al
suolo e in quota effettuati dalle stazioni della rete sinottica mondiale. Tali
osservazioni vengono effettuate alle ore sinottiche (00, 06, 12, 18 UTC) e
codificate con gli stessi standard in messaggi che successivamente
vengono diffusi in tutto il mondo attraverso la rete denominata GTS
(Global Telecommunication System). Le informazioni contenute in tali
messaggi vengono utilizzate dai centri meteorologici per l’inizializzazione
dei modelli numerici.
I messaggi aeronautici sono utilizzati per l’assistenza alla navigazione
aerea; i METAR contengono le osservazioni sugli aeroporti mentre i TAF
contengono le previsioni.
E’ possibile reperire su INTERNET i programmi di decodifica di tutti i
messaggi.
La disponibilità di carte di analisi al suolo a grande scala (facilmente
reperibili in rete) consente di effettuare, se ritenuto opportuno e se si
possiede la necessaria esperienza, una immediata valutazione sulla
evoluzione dei fenomeni previsti per la regione di interesse.
Per fare questo è necessario:
a. individuare i principali centri d’azione (zone di alta e bassa pressione)
specie quelli prossimi all’area di interesse (centri con valori estremi e
isobare molto ravvicinate);
b. estendere la ricerca alle configurazioni minori (centri con valori più alti e
isobare meno ravvicinate);
17
c. individuare i fronti in approssimazione alla zona di interesse;
d. evidenziare il verso di circolazione delle masse d’aria intorno ai centri
barici, ricordando che nell’emisfero boreale l’aria circola in senso
antiorario intorno alle basse pressioni e in senso orario intorno alle alte
(fig. 25).
valori molto
bassi e isobare
molto ravvicinate
da: Corso basico di meteorologia di V. Villasmunta
fig. 25
18
Queste operazioni consentono di ipotizzare con sufficiente
approssimazione quale sarà l’andamento del tempo nelle ore successive
e confermare, con buona approssimazione, se i fenomeni previsti per una
regione potranno verificarsi in una determinata e ristretta zona (area di
interesse).
Una ulteriore conferma a quanto ipotizzato può essere fornita dalle
immagini delle nubi provenienti dai satelliti, dalla lettura dei dati forniti dagli
strumenti meteorologici e dagli elementi di massima che caratterizzano
l’ approssimarsi di un sistema frontale (fig. 26-27-28).
FRONTE CALDO
Nuvole
Pressione atmosferica
Vento
Temperatura
Visibilità
Tempo
PRIMA DEL FRONTE
IN PROSSIMITA’ DEL FRONTE
Passaggio di cirri seguito da
campi di nuvole stratificate
In diminuzione
Piuttosto forte
In diminuzione
In peggioramento
Grigio, eventuale pioviggine
Nuvole
basse
nembostrati
In diminuzione
In rafforzamento
In aumento
Cattiva
Nuvolosità
estesa,
continue
piovose,
pioggie
fig. 26
FRONTE FREDDO
Nuvole
Pressione atmosferica
Vento
Temperatura
Visibilità
Tempo
PRIMA DEL FRONTE
Inizialmente banchi di altocumuli;
ammassamento di cumulonembi
In diminuzione
Umido
Stazionaria
Scarsa
Minaccioso per ammassamento di
nubi
IN PROSSIMITA’ DEL FRONTE
Rovesci, lampi, tuoni
In aumento a volte bruscamente
Freddo a raffiche
In diminuzione
Cattiva
Cielo coperto da nuvole scure in
rapido movimento; possibilità di
temporali
fig. 27
FRONTE OCCLUSO
Nuvole
PRIMA DEL FRONTE
Nuvole piovose, nembostrati
Pressione atmosferica
Vento
Temperatura
Visibilità
Tempo
In diminuzione
In rafforzamento
Stazionaria
Mediocre
Forte nuvolosità e precipitazioni
fig. 28
19
IN PROSSIMITA’ DEL FRONTE
Forte annuvolamento; nembostrati
e cumuli, temporali
In diminuzione
Forte
In diminuzione
Cattiva
Forte nuvolosità; precipitazioni in
forma di rovescio
Messaggi meteo possono essere emessi a premessa di missioni di concorso
aereo o qualora sia previsto l’impiego di aeromobili. In tal caso il msg. viene
compilato secondo lo schema di fig. 29.
DA:
A:
QAM
NR. MISSIONE – NR. RICHIESTA – GDO
QAN
VENTO 340° - 10 KTS (1)
QNT
RAFFICHE 15 (2)
QBA
VISIBILITA’ 7 KM (3)
QBB
FEW – STRATI 400 (4)
PIOVIGGINE (5)
1
2
3
4
5
CODICI
VENTO: DIREZIONE DI PROVENIENZA - INTENSITA’ IN KTS
INTENSITA’ MASSIMA DELLA RAFFICA IN KTS
VISIBILITA’ IN KM
0/8
COPERTURA SKC= SERENO
FEW= POCO NUVOLOSO
DA 1 A 2/8
SCT= PARZIALMENTE
NUVOLOSO
DA 3 A 4/8
BKN= MOLTO NUVOLO
DA 5 A 7/8
OVC= COPERTO
8/8
FENOMENI METEOROLOGICI IN ATTO (PIOGGIANEVISCHIO- TEMPORALE …..)
fig. 29
2. LA RILEVAZIONE DEI DATI E LE STAZIONI METEO
La rilevazione sistematica dei dati riferiti a temperatura, pressione, umidità,
vento e stato del cielo permette di integrare le informazioni disponibili e di
poter valutare con immediatezza l’esatta portata dei fenomeni in atto (in
alcuni casi consente addirittura la previsione di alcune meteore come la
formazione delle nebbie da irraggiamento). La lettura dei dati deve essere
fatta con continuità e ad orari prestabiliti. Gli strumenti utilizzati devono
essere tarati e posizionati in maniera corretta (all’interno di una capannina
meteorica o all’esterno, in aree ben ventilate, sollevati dal terreno e rivolti a
20
nord). Per le misurazioni possono essere utilizzati apparecchi di tipo
domestico (fig. 30 e 31) o stazioni meteorologiche automatiche.
ANEMOMETRO
fig. 30
fig. 31
Queste stazioni, di basso costo e facile utilizzo, non prevedono il ricorso a
strutture fisse di alcun tipo in quanto sono costituite da una piccola consolle
(fig. 32) collegata via radio (o cavo) ad una serie di sensori (fig. 33) in grado
di rilevare con continuità (ogni 2,5 o 5 secondi) i parametri riferiti a:
- umidità esterna e interna
- radiazione solare
- indice di calore
- pressione barometrica con memorizzazione dei valori
- temperatura esterna
- direzione e forza del vento (in kts, km/h o m/s)
- massima forza del vento
- temperatura del vento
- misura della pioggia (per minuto/ora/giorno/mese/anno)
- misura dell’umidità esterna
- misura del punto di rugiada
- windchill.
fig. 32
fig. 33
21
I dati ricevuti dalla consolle vengono elaborati in tempo reale e possono
essere scaricati su di un PC via porta seriale (in fig. 34 un esempio di
ricezione dei dati in forma grafica).
fig. 34
22
3. Il METEOSAT
I satelliti meteorologici utilizzano dei radiometri ad alta risoluzione in grado di
riprendere immagini della terra su tre diverse bande: lo spettro della luce
visibile (VIS), l’infrarosso termico (IR) e l’infrarosso di assorbimento del
vapore acqueo (WV). Dalle immagini delle tre bande spettrali si possono
ricavare informazioni su:
- copertura nuvolosa
- temperatura della superficie dei mari
- velocità e direzione dei venti
- ripartizione del vapore acqueo negli strati superiori della troposfera
- bilancio tra irraggiamento ricevuto dal sole e quello riflesso.
I satelliti appartengono a due categorie: satelliti geostazionari e satelliti polari.
I satelliti geostazionari girano intorno alla terra lungo la linea dell’equatore ad
una altezza di 36000 km con una velocità angolare uguale a quella di
rotazione (ciò fa si che il satellite rimanga fisso su un determinato punto della
terra con il vantaggio che quasi un intero emisfero è visibile da quella
altezza). La risoluzione è di circa 4 km nel visibile e 8 nell’infrarosso; le
immagini vengono raccolte e trasmesse ogni 30 minuti.
A questa famiglia di satelliti appartengono i GEOS-8 e GEOS-10, il
METEOSAT 7, il GMS e l’INDOEX.
I satelliti polari (o a bassa quota) possiedono una inclinazione di 90° rispetto
all’equatore e orbitano intorno alla terra in maniera tale da sorvolare ad istanti
precisi i due poli terrestri. Ogni orbita intorno alla terra richiede un’ora e venti
minuti per cui vengono effettuate 14 orbite al giorno. Le quote a cui si
muovono i satelliti polari sono intorno agli 800-850 km pertanto le immagini
hanno una risoluzione maggiore di quelle fornite dai geostazionari. A questa
tipologia di satelliti appartengono i NOAA.
Il METEOSAT (fig. 35) gestito da una organizzazione chiamata EUMETSAT,
ha una forma cilindrica con un diametro di 2,1 m, una altezza di 3,3 m ed un
peso in orbita di 300 kg; il sistema prevede la produzione di 48 immagini al
giorno della terra (una ogni 30 minuti).
fig. 35
23
Le stazioni riceventi permettono di acquisire in tempo reale le immagini, di
elaborarle e di registrarle per poi riproporle in effetto moviola (fig. 36). Le
immagini messe in sequenza (di norma riferite alle ultime 24 ore) creano un
vero e proprio filmato consentendo di intuire dove gli ammassi nuvolosi
potranno spostarsi nelle ore successive e quindi di effettuare il “nowcasting”,
una previsione a breve scadenza (9-12 ore).
fig. 36
I ricevitori METEOSAT, di basso costo e di facile installazione, possono
essere attivati in poco tempo e in qualsiasi struttura operativa. L’antenna
ricevente, di piccole dimensioni, può essere fissata a terra o a parete. Grazie
ad un software di interfaccia è possibile impiegare lo stesso PC per la
stazione meteorologica automatica che per il ricevitore ottenendo così una
unità completa (fig. 37).
fig. 37
24
Le immagini trasmesse dal satellite oltre a mostrare la copertura nuvolosa sia
di giorno che di notte consentono anche, con una certa approssimazione, di
definire lo spessore e consistenza delle nuvole (fig. 38); una conferma a
quanto ipotizzato può venire dal confronto delle immagini del visibile con
quelle dell’infrarosso. Se un corpo nuvoloso risulta consistente in entrambe le
immagini allora si può ragionevolmente supporre che si tratta di una nuvola
spessa (fig. 39).
VIS
Le nubi spesse e dense hanno un
aspetto bianco brillante con contorni
netti
Le nubi sottili e poco dense hanno una
tonalità grigio chiara con contorni
sfumati
Le nebbie hanno un aspetto grigio
chiaro con contorni netti, più brillanti se
spesse
Gli oceani, i mari e i laghi appaiono
molto scuri
IR
Le nubi alte (cirri e sommità dei
cumulonembi) hanno un aspetto
brillante
Le
nubi
basse
(cumuli
e
stratocumuli) hanno un aspetto
tendente al grigio scuro
Gli oceani e i mari, di notte, risultano
più scuri
I
deserti, di notte, presentano
tonalità più chiare
I boschi e le foreste appaiono scuri
La superficie terrestre assume varie
sfumature di grigio
I deserti mostrano tonalità chiare
fig. 38
VISIBILE (VIS)
INFRAROSSO (IR)
25
VAPORE ACQUEO (WV)
fig. 39
26
TAVOLE
RELAZIONE TRA ALTITUDINE, PRESSIONE
ATMOSFERICA E TEMPERATURA
2. FATTORE WINDCHILL
3. INDICE DI CALORE
4. SCALA BEAUFORT
5. TAVOLA PSICROMETRICA
6. TAVOLE DI CONVERSIONE
7. TAVOLA DI CONVERSIONE DA GRADI FARHENHEIT
A GRADI CELSIUS
8. ATLANTE DELLE NUBI
9. TABELLA PREVISIONISTICA
10.UNITA’ DI MISURA, SIGLE E CODICI
11.SITI INTERNET DI INTERESSE METEOROLOGICO
1.
TAVOLA N. 1
RELAZIONE TRA ALTITUDINE, PRESSIONE ATMOSFERICA
E TEMPERATURA (ICAO)
ALTITUDINE
6000 m
5500 m
5000 m
4500 m
4000 m
3500 m
3000 m
2500 m
2000 m
1500 m
1000 m
500 m
0m
PRESSIONE
6,7 mb per 100 m
472 mb
TEMPERATURA
- 24° C
540 mb
7 mb per 100 m
- 17, 5° C
616 mb
8 mb per 100 m
- 11° C
701 mb
9 mb per 100 m
- 4,5° C
795 mb
10 mb per 100 m
2° C
899 mb
11 mb per 100 m
8,5° C
1013 mb
12 mb per 100 m
15° C
TAVOLA N. 2
FATTORE WINDCHILL
TAVOLA N. 3
INDICE DI CALORE
VALORI DELL'INDICE DI CALORE (HUMIDEX) E GRADO DI DISAGIO
Al di sotto di 29 Poche persone percepiscono disagio.
Da 30 a 34
Sensazione di malessere più o meno significativa.
Da 35 a 39
Sensazione di malessere abbastanza intensa. Prudenza. Limitare
alcune attività fisiche gravose.
a 40 a 45
Sensazione di malessere generalizzato. Pericolo. Evitare gli sforzi.
Da 46 a 53
Grave pericolo. Sospendere le attività fisiche.
Al di sopra di
54
Colpo di calore imminente (pericolo di morte)
Temperatura
(°C)
20 25
Umidità relativa (%)
30
35
40
45
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95 100
21
21 21 21
21
21
22
22
23
24
24
25
26
26
27
28
28
29
22
22 22 22
22
22
23
24
25
25
26
27
27
28
29
29
30
31
23
23 23 23
23 24
24
25
26
27
28
28
29
30
31
31
32
33
24
24 24 24
24
25
26
27
28
28
29
30
31
32
33
33
34
35
25
25 25 25
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
35
36
37
26
26 26 26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
36
37
38
39
27
27 27
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
28
28 28
28
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
42
43
44
29
29 29
30
31
32
33
35
36
37
38
39
40
41
43
44
45
46
30
30 30
31
32
34
35
36
37
39
40
41
42
43
45
46
47
48
31
31 31
33
34
35
37
38
39
40
42
43
44
46
47
48
49
50
32
32 33
34
35
37
38
40
41
42
44
45
46
48
49
50
51
53
33
33 34
36
37
38
40
41
43
44
46
47
48
50
51
52
54
55
34
34 35
37
39
40
42
43
45
46
47
49
50
52
53
55
56
58
35
35 37
39
40
42
43
45
46
48
49
51
53
54
56
57
58
60
36
37 38
40
42
43
45
47
48
50
51
53
55
56
58
59
62
63
37
38 40
42
43
45
47
49
50
52
54
55
57
58
61
63
64
66
38
40 42
43
45
47
49
50
52
54
56
57
59
62
63
65
67
69
39
41 43
45
47
49
51
52
54
56
58
59
62
64
66
68
70
72
40
43 45
47
49
51
52
54
56
58
61
63
65
67
69
71
73
75
41
45 47
48
50
52
54
56
58
61
63
65
68
70
72
74
76
78
42
46 48
50
52
54
56
58
61
64
66
68
70
73
75
77
79
82
Temperatura
20 25
(°C)
30
35
40
45
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95 100
Umidità relativa (%)
TAVOLA N. 4
SCALA BEAUFORT
GRADO
VELOCITA’
m/s
1. bava di vento
2.brezza
leggera
3. brezza tesa
Da 0,6 a 1,7
Da 1,8 a 3,3
4.vento
moderato
5. vento teso
Da 5,3 a 7,4
6. vento fresco
Da 9,9 a 12,4
7. vento forte
Da 12,5 a 15,2
8. burrasca
Da 15,2 a 18,2
9.burrasca forte
Da 18,3 a 21,5
10.burrasca
fortissima
Da 21,6 a 25,1
11. fortunale
Da 25,2 a 29
12. uragano
Più di 29
Da 3,4 a 5,2
Da 7,5 a 9,8
EFFETTI AL
EFFETTI
SUOLO
SULL’ACQUA
Piega il fumo
Muove le foglie
Calma piatta
Leggere
increspature
Agita le foglie
Piccole onde
corte
Muove i piccoli Onde con cresta
rami
Muove i rami Onde moderate
grossi
Agita i grossi Cavalloni con
rami
cresta bianca
Agita i rami e Grossi cavalloni,
ostacola
il schiuma
cammino
Schianta i rami Onde alte.
e agita i grossi Spruzzi, visibilità
alberi
in diminuzione
Asporta
le Onde molto alte,
tegole dai tetti
grandi
formazioni
schiumose,
visibilità critica
Sradica
e Onde altissime.
schianta alberi
Mare biancastro,
visibilità ridotta
Provoca gravi Onde enormi,
devastazioni
mare coperto da
schiuma,
visibilità
prossima allo
zero
Provoca
Mare
distruzione
completamente
generale
bianco, visibilità
nulla, onde di
dimensioni
anomale
ALTEZZA
ONDE m
0-0,2
0,2-0,6
0,6-1
1-2
2-3
3-4
4-5,5
5,5-7
7-9
9-11,5
11,5-14
Oltre 14
TAVOLA N. 5
TAVOLA PSICROMETRICA
Temperatura
Termometro
bagnato
Gradi di differenza fra i due termometri
In gradi centigradi
1
/2
1
1 1/2
2
2 1/2
3
3 1/2
4
4½
5
5 1/2
6
25
96 92
88
84
81
77
74
70
68
65
63
59
26
96 92
88
84
81
77
74
71
68
65
63
59
27
96 92
88
84
81
77
74
71
68
65
63
59
28
96 92
88
84
81
77
74
72
69
66
63
60
29
97 92
88
84
81
77
74
72
69
66
63
60
30
97 93
89
85
82
78
75
72
69
66
64
61
31
97 93
89
85
82
78
75
72
69
66
64
61
32
97 93
89
85
82
78
75
72
70
67
64
62
33
97 93
89
85
82
78
75
72
70
67
65
63
34
97 93
89
85
82
78
75
72
70
67
65
62
35
97 93
89
85
82
78
75
72
70
67
65
62
36
98 94
90
86
83
79
76
73
71
68
66
63
37
98 94
90
86
83
79
76
73
71
68
66
63
38
98 94
90
86
83
79
76
73
71
68
66
63
TABELLA PER IL CALCOLO DELLA
TEMPERATURA DI RUGIADA
30% 35% 40% 45% 50% 55% 60% 65% 70% 75% 80% 85% 90%
30 10,5 12,9 14,9 16,8 18,4 20,0 21,4 22,7 23,9 25,1 26,2 27,2 28,2
29 9,7 12,0 14,0 15,9 17,5 19,0 20,4 21,7 23,0 24,1 25,2 26,2 27,2
28 8,8 11,1 13,1 15,0 16,6 18,1 19,5 20,8 22,0 23,2 24,2 25,2 26,2
27 8,0 10,2 12,2 14,1 15,7 17,2 18,6 19,9 21,1 22,2 23,3 24,3 25,2
26 7,1 9,4 11,4 13,2 14,8 16,3 17,6 18,9 20,1 21,2 22,3 23,3 24,2
25 6,2 8,5 10,5 12,2 13,9 15,3 16,7 18,0 19,1 20,3 21,3 22,3 23,2
24 5,4 7,6 9,6 11,3 12,9 14,4 15,8 17,0 18,2 19,3 20,3 21,3 22,3
23 4,5 6,7 8,7 10,4 12,0 13,5 14,8 16,1 17,2 18,3 19,4 20,3 21,3
22 3,6 5,9 7,8 9,5 11,1 12,5 13,9 15,1 16,3 17,4 18,4 19,4 20,3
21 2,8 5,0 6,9 8,6 10,2 11,6 12,9 14,2 15,3 16,4 17,4 18,4 19,3
20 1,9 4,1 6,0 7,7 9,3 10,7 12,0 13,2 14,4 15,4 16,4 17,4 18,3
19 1,0 3,2 5,1 6,8 8,3 9,8 11,1 12,3 13,4 14,5 15,5 16,4 17,3
18 0,2 2,3 4,2 5,9 7,4 8,8 10,1 11,3 12,5 13,5 14,5 15,4 16,3
17 -0,6 1,4 3,3 5,0 6,5 7,9 9,2 10,4 11,5 12,5 13,5 14,5 15,3
16 -1,4 0,5 2,4 4,1 5,6 7,0 8,2 9,4 10,5 11,6 12,6 13,5 14,4
15 -2,2 -0,3 1,5 3,2 4,7 6,1 7,3 8,5 9,6 10,6 11,6 12,5 13,4
14 -2,9 -1,0 0,6 2,3 3,7 5,1 6,4 7,5 8,6 9,6 10,6 11,5 12,4
13 -3,7 -1,9 -0,1 1,3 2,8 4,2 5,5 6,6 7,7 8,7 9,6 10,5 11,4
12 -4,5 -2,6 -1,0 0,4 1,9 3,2 4,5 5,7 6,7 7,7 8,7 9,6 10,4
11 -5,2 -3,4 -1,8 -0,4 1,0 2,3 3,5 4,7 5,8 6,7 7,7 8,6 9,4
10 -6,0 -4,2 -2,6 -1,2 0,1 1,4 2,6 3,7 4,8 5,8 6,7 7,6 8,4
2
TAVOLA N. 6
TAVOLE DI CONVERSIONE
METRICO
1 millimetro (mm)
1 centimetro (cm)
1 metro (m)
1 chilometro (km)
METRICO
1 milligrammo (mg)
1 grammo (g)
1 chilogrammo (kg)
1 tonne (t)
LUNGHEZZA
IMPERIALE
METRICO
0,0394 in
0,3937 in
1,0936 yd
0,6214 miglia
1 pollice
1 piede (ft)
1 yarda (yd)
1 miglio
1 miglio marino
MASSA
IMPERIALE
METRICO
0,0154 grani
0,0353 oncie
2,2046 libbre
0,9842 ton
1 oncia (oz)
1 libbra (lb)
1 stone
1 hundredweight
(cwt)
1 ton
IMPERIALE
2,54 cm
0,3048 m
0,9144 m
1,6093 km
1,852 km
IMPERIALE
28,35 g
0,4536 kg
6,3503 kg
50,802 kg
1,016 t
AREA
METRICO
1 cm quadro (cm2)
1 metro quadro (m2)
1 ettaro (ha)
1 km quadro (km2)
METRICO
1 cm cubo (cm3)
1 decimetro3 (dm3)
1 metro3 (m3)
1 litro (l)
1 ettolitro (hl)
IMPERIALE
0,1550 in2
1,1960 yd2
2,4711 acri
0,3861 miglia2
METRICO
1 pollice2 (in2)
1 piede2 (ft2)
1 yarda2 (yd2)
1 acro
1 miglio2 (mile2)
VOLUME
IMPERIALE
METRICO
0,0610 pollici3
0,0353 ft3
1,3080 yd3
1,76 pt
21,997 gal
1 pollice3
1 piede 3 (ft3)
1 oncia liquida (fl oz)
1 pinta (pt)
1 gallone (gal)
IMPERIALE
6,4516 cm2
0,09229 m2
0,8361 m2
4046,9 m2
2,59 km2
IMPERIALE
16,387 cm3
0,0283 m3
28,413 ml
0,5683 l
4,5461 l
TAVOLA N. 7
CONVERSIONE DA GRADI FAHRENHEIT (°F)
A GRADI CENTIGRADI CELSIUS (°C)
Temp.°F = 9/5*Temp.°C + 32
Temp.°C = (Temp.°F-32)*5/9
°F
°C
°F
°C
°F
°C
°F
80
26.7
87
30.6
94
34.4
99
81
27.2
88
31.1
95
35.0 99.5 37.5 104 40.0
82
27.8
89
31.7
96
35.6
83
28.3
90
32.2 96.8 36.0 100.4 38.0
84
28.9
91
32.8
97
36.1
101
38.3
85
29.4
92
33.3
98
36.7
102
38.9
86
30.0
93
33.9 98.6 37.0 102.2 39.0
100
°C
°F
°C
37.2 103 39.4
37.8 105 40.6
TAVOLA N. 8
ATLANTE DELLE NUBI
NUBI BASSE: STRATO-CUMULI E STRATI
Le nubi basse hanno quote inferiori ai 2500 metri e sono formate da
goccioline d’acqua; gli strato-cumuli si presentano in banchi estesi formati da
tanti piccoli cumuli riuniti a base orizzontale. A volte si presentano simili a
onde o a grossi rotoli paralleli con brevi interruzioni che lasciano vedere il
cielo. Gli strato-cumuli non danno precipitazioni e sono frequenti nella
stagione invernale. Gli strati sono nuvole molto basse di aspetto uniforme e
grigio. Gli strati (spesso soltanto a qualche centinaio di metri di quota) non
danno pioggia.
STRATO-CUMULI
STRATI
NUBI MEDIE: ALTO-STRATI, ALTO- CUMULI E NEMBO STRATI
Le nubi medie sono comprese tra i 2500 e i 6000 metri, con quote medie di
circa 4000 metri. Le nubi medie si formano quando aria calda scorre in quota
al di sopra di uno strato di aria fredda. Queste nubi sono caratteristiche
dell’avvicinarsi di una perturbazione (fronte caldo). Gli alto-strati sono
costituiti sia da goccioline d’acqua (la parte inferiore) sia da cristalli di
ghiaccio; si presentano inizialmente come un velo sottile e uniforme che
lascia trasparire il sole. Gli alto-cumuli consistono generalmente di sola acqua
e possono apparire da soli o con gli alto-strati. Si presentano come una
grande distesa di masse tondeggianti, a volte piccole e biancheggianti per
effetto della luce solare, più spesso grigie. I nembo-strati sono nubi di colore
grigio scuro, indefiniti, tipiche delle piogge persistenti associate per lo più a
fronti caldi o alle occlusioni.
ALTO-STRATI
ALTO-CUMULI
2
NEMBO-STRATI
NUBI ALTE: CIRRI, CIRRO-STRATI E CIRRO-CUMULI
Le nubi alte sono caratterizzate da piccolissimi cristalli di ghiaccio. I cirri sono
nubi isolate, filamentose o a ciuffi, di colore bianco (una specie comunissima
è quella con filamenti che terminano ad uncino). La quota dei cirri ha inizio
oltre i 6000 metri. Dal movimento e forma si può dedurre l’intensità e la
direzione dei venti. Questo tipo di nubi si forma per l’ascesa di aria umida in
quota (dove la temperatura è inferiore ai 40°C).
I cirro-cumuli sono nubi che si presentano in banchi o distese sottili,
trasparenti; il cirro-strato è una nube in forma di velo sottile e biancastro e
generalmente fibroso.
CIRRI
3
CIRRO-STRATI
CIRRO-CUMULI
NUBI A SVILUPPO VERTICALE: CUMULI E CUMULI-NEMBI
I cumuli sono legati a processi convettivi ovvero a movimenti ascendenti e
discendenti dell’aria. Questo tipo di nubi si forma per rapida ascesa
nell’atmosfera di aria calda (fino a 8-10.000 metri di quota). La sommità
rotondeggiante presenta di solito numerose protuberanze mentre la base
risulta generalmente piatta e orizzontale. Le parti illuminate dal sole sono di
un bianco splendente mentre la base si presenta scura. A seconda dello
sviluppo verticale si possono avere:
- cumuli di bel tempo: di piccolo spessore e prodotti da condizioni di tempo
stabile;
- cumuli medi: estensione verticale moderata;
4
- cumuli imponenti: caratterizzati da forte sviluppo verticale. Solo i cumuli
imponenti danno luogo a precipitazioni sotto forma di rovescio ma di breve
durata.
I cumuli-nembi sono un’ imponente ammasso nuvoloso a forte sviluppo
verticale con base scura frastagliata e piovosa e sommità con veli fibrosi a
volte dalla caratteristica forma ad incudine. Queste nuvole sono
caratteristiche dei temporali e al loro interno, a causa delle forti correnti
ascendenti e discendenti, si verifica una forte turbolenza.
CUMULO
CUMULO-NEMBO
5
TAVOLA N. 9
TABELLA PREVISIONISTICA
STABILE - BELLO
STRUMENTI
Situazione di alta
pressione.
Temperatura e
umidità nei valori
normali della
stagione con
oscillazioni regolari.
OSSERVAZIONE
DEL CIELO
Azzurro chiaro.
Grigio chiaro
all’alba.
Notte limpida
NUBI - NEBBIE
VENTO
Esili, leggere, isolate
che scompaiono la
sera.
Presenza di nebbie
e foschie in pianura.
Venti al suolo locali,
regolari.
VARIABILE TENDENTE AL PEGGIORAMENTO
STRUMENTI
OSSERVAZIONE
DEL CIELO
NUBI – NEBBIE
Pressione in
diminuzione e
aumento
dell’umidità.
Temperature in
diminuzione in
estate e in aumento
d’inverno
Azzurro carico.
Presenza di aloni
intorno al sole e alla
luna.
Nubi alte (cirri,
cirrostrati, altostrati).
Al tramonto nubi
all’orizzonte;
compaiono le nubi
basse.
Nebbie più
persistenti
VENTO
Rinforza.
BRUTTO TEMPO
STRUMENTI
OSSERVAZIONE
DEL CIELO
Bassa pressione e
umidità elevata.
Temperatura in calo
d’estante e in
aumento d’inverno.
Azzurro chiaro o
rosso al sorgere del
sole.
Il sole tramonta
dietro una cortina di
nubi
NUBI - NEBBIE
Nubi scure e
compatte con
tendenza a coprire
uniformemente il
cielo.
Cappucci alla
sommità dei monti
VENTO
Forte.
VARIABILE TENDENTE AL MIGLIORAMENTO
STRUMENTI
Pressione in
aumento e umidità
in diminuzione.
OSSERVAZIONE
DEL CIELO
Coperto al mattino,
sereno al tramonto.
NUBI - NEBBIE
VENTO
Nubi meno compatte Riprendono a
con schiarite.
spirare i venti locali.
Orizzonte scoperto.
Nebbie meno
persistenti.
TAVOLA N. 10
UNITA’ DI MISURA - SIGLE - CODICI
SIGLA
SIGNIFICATO
hPa/mbar
hectoPascal/millibar
°C/°F
Gradi Celsius/Fahrenheit
FT
INS
M/KM
MPS (m/s)
Feet
Inches
Metres/kilometres
Metres per second
KMH (km/h)
MPH
KT
Kilometres per hour
Miles per hour
Knots (nodi)
HR
NM
Hour
Nautical miles
FORMAZIONI NUVOLOSE
Ac
Altocumuli
As
Altostrati
Cb
Cumulonembi
Cc
Cirrocumuli
Ci
Cirri
Cs
Cirrostrati
Cu
Cumuli
Ns
Nembostrati
Sc
Stratocumuli
St
Strati
TCu
Cumuli
imponenti
NOTE
Unità di misura della
pressione atmosferica
Unita’ di misura della
temperatura
Piedi (1 piede= 33 cm)
Pollici (1 pollice= 2,54 cm)
Metri/chilometri
Metri al secondo (1 mps=
3,6 kmh)
Chilometri all’ora
Miglia all’ora
Unità di misura della
velocità del vento
Ora
Miglia nautiche
STATO DEL CIELO
SIGLA
SIGNIFICATO
SKC/CLR
SERENO
FEW/SCT
BKN
POCO
NUVOLOSO
NUVOLOSO
OVC
COPERTO
FENOMENI METEOROLOGICI
SIGLA
SIGNIFICATO
BCFG
Banchi di nebbia
CLD
Nubi
DS
Tempesta di polvere
DU
Polvere
DZ
Pioviggine
FC
Tromba d’aria/Tornado
FG
Nebbia
FU
Fumo
GR
Grandine
HURCN
Uragano
HZ
Caligine
MIFG
Nebbia in strati sottili
RA
Pioggia
RASH
Rovesci di pioggia
RASN
Pioggia mista a neve
RERA
Pioggia recente
SA
Tempesta di sabbia
SN
Neve
SNSH
Rovesci di neve
TDO
Tornado
TRS
Tempesta tropicale
TS
Temporale
TSGR
Temporale con grandine
TSRA
Temporale con pioggia
TYPH
Tifone
VA
Cenere vulcanica
VCSH
Rovesci nei dintorni
2
3
TAVOLA N. 11
SITI INTERNET DI INTERESSE METEOROLOGICO
SITI INTERNAZIONALI ED EUROPEI
Accuweather
http://www.accuweather.com
CNN Meteo
http://cnn.com/weather
Weather Channel
http://www.weather.com
Intellicast
http://www.intellicast.com
Yahoo! Italia meteo
http://mete.yahoo.it
W.M. Organization
http://www.wmo.ch
Usa Today Meteo
http://www.usatoday.com/weather
Weather Underground
http://www.underground.com
WeatherLabs
http://weatherlabs.com
Weatherpost
http://weatherpost.com
Storm 2000m Hurricane
http://www.storm99.com
Central
Atmos
http://atmos.uiuc.edu/
Eurometeo
http://eurometeo.com
Alpenwetter
http://alpenwetter.com
SITI NAZIONALI
Meteoitalia
http://www.meteoitalia.it
Meteomont
http://meteomont.sail.it
Meteo.it
http://www.meteo.it
Caltanet Meteo
http://www.caltanet.it/meteo
Servizio Meteorologico dell' Aeronautica Militare
http://www.meteo.difesa.it
Tiscalinet Meteo
http://meteo.tiscalinet.it
KWmeteo
http://www.kwmeteo.kataweb.it
Meteo.com
http://www.Meteo.com
Ansa Meteo
http://www.ansa.it/settori/meteo/meteoggi.shtml
Datameteo
http://www.datameteo.com
Corriere della Sera Meteo
http://www.corriere.it/meteo
Virgilio Meteo
http://www.virgilio.it/canali/meteo
Televideo Rai Meteo
http://www.televideo.rai.it
Mediaset Meteo
http://www.mediasetonline.com/meteo
Infinito Meteo
http://www.infinito.it/meteo
Prometeo (ENEL Meteo)
http://www.enel.it/home/servizi/meteo/default.htm
Associazione Amici dell' Atmosfera
http://www.amiciatmosfera.com
I tornado in Italia
http://members.xoom.it/tornadoit/
Meteo di Sunba2 INFN Bari
http://sunba2.ba.infn.it/text/meteo_page.html
La Città del Volo
http://www.lacittadelvolo.com
http://www.mclink.it/meteo
Meteo89
http://www.ciaoweb.net/meteo89/default.htm
Ufficio Centrale di Ecologia Agraria
http://www.politicheagricole.it/ucea
MeteoWeb
http://www.meteoweb.net
ilMeteo
http://www.ilmeteo.it
CARTE METEOROLOGICHE
-
HIRLAM: previsione a 36 ore della pressione al suolo e dei fronti.
USAFE: analisi satellitare del tempo significativo e previsione 120 ore
della pressione al suolo con fronti e copertura nuvolosa.
JEPPESEN: analisi e osservazione al suolo e a 700 hPa con fronti,
tempo significativo e previsione 24 ore.
2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
VTM: previsione a 120 ore di pressione al suolo, fronti e temperature.
METEOFAX: analisi e previsioni di isobare e fronti trasmesse in formato
wefax sulle frequenze radio a onde corte o via satellite da alcuni servizi
meteorologici nazionali.
ECMWF-CNMCA: anali e previsione a 48/120 ore di pressione al suolo,
geopotenziale, temperature, precipitazioni, umidità relativa, zero
termico, venti e stato del mare.
NOGAPS-WZ: previsione a 144 ore di pressione al suolo,
geopotenziale, venti, temperatura, umidità relativa, precipitazioni ed
altre variabili meteorologiche.
DALAM: previsione fino a 144 ore di pressione al suolo, temperature,
venti, precipitazioni, neve, copertura nuvolosa e geopotenziale.
RAMS-IT: previsione a 72 ore di pressione al suolo, temperatura,
copertura nuvolosa, precipitazioni, nebbie, venti e geopotenziale con
risoluzione 20 km.
FSU: previsione a 144 ore di pressione al suolo, geopotenziale, venti,
temperature, precipitazioni e temperatura in superficie del mare.
SKIRON: previsione a 72 ore di pressione al suolo, geopotenziale,
temperature, precipitazioni, venti, copertura nuvolosa, nebbia, neve,
pulviscolo.
WS-ETA: previsione a 48 ore ad alta risoluzione per l’Europa e il
Mediterraneo di pressione al suolo, venti, temperature, precipitazioni,
copertura nuvolosa ed altre variabili meteorologiche.
NOGAPS-NEMOC: previsione a 144 ore di pressione al suolo, venti,
temperature, precipitazioni, geopotenziale ed altre variabili
meteorologiche.
GFS-WZ: previsione fino a 16 giorni di pressione al suolo, copertura
nuvolosa, temperature, precipitazioni, geopotenziale e altro .
SEAWATCH: previsione a 72 ore di pressione al suolo, geopotenziale,
temperatura, venti, precipitazioni, nebbia e copertura nuvolosa.
UOA: previsione a 60 ore di altezza e direzione delle onde, temperatura
e salinità superficiale nel Mediterraneo, Mar Nero e Mare Egeo con
dettagli per le isole e coste greche.
COMPASS: previsione a 72 ore di altezza, direzione delle onde,
temperatura in superficie e correnti del Mediterraneo.
WW3-FNMOC: previsione a 72 ore di altezza, periodo e direzione delle
onde nel Mare Mediterraneo.
RAMSES-IT: previsione a 72 ore di altezza, direzione delle onde,
temperatura in superficie, salinità e correnti dei mari circostanti l’Italia.
ETA-MN: previsione a 72 ore per l’Europa e il Mediterraneo di
pressione al suolo, venti, temperature, precipitazioni, neve.
3
GLOSSARIO
-
-
-
-
-
-
-
alta pressione: porzione dell’atmosfera nella quale l’aria ha una
pressione più elevata di quella dell’aria circostante.
anticiclone: area di alta pressione (A) in cui la pressione atmosferica è
più intensa di quella circostante. I venti ruotano intorno all’area di alta
pressione in senso orario nell’emisfero settentrionale e in senso
antiorario in quello meridionale.
atmosfera: lo stato gassoso che circonda la terra (il suo spessore è di
circa 1000 km).
avvezione: propagazione dl calore nell’aria tramite correnti orizzontali.
bassa pressione: configurazione di pressione circondata da sistemi nei
quali la pressione è più alta.
carta della pressione: rappresentazione grafica della pressione
atmosferica o della posizione delle alte e basse pressioni. I punti di
uguale pressione sono congiunti fa curve chiamate isobare.
ciclone: area di bassa pressione (B) dove l’aria circola secondo spirali
convergenti dalla periferia verso il centro in senso antiorario nel nostro
emisfero e in senso orario nell’emisfero australe. L’area ciclonica
induce condizioni di tempo generalmente perturbato.
conduzione: propagazione di calore causata dallo scontro di particelle
eccitate con altre meno eccitate.
convergenza: afflusso orizzontale d’aria verso il centro di una
depressione; esso genera movimenti ascendenti che favoriscono la
formazione di nubi.
convezione: propagazione del calore per correnti verticali.
divergenza: deflusso orizzontale di aria dal centro verso la periferia di
una zona anticiclonica; esso genera movimenti verticali discendenti
(subsidenza) che favoriscono il dissolvimento delle nubi.
esosfera: fascia gassosa che separa l’atmosfera dagli spazi esterni.
gradiente adiabatico: variazione graduale della temperatura dell’aria
realizzata in condizioni di scarsa umidità e senza miscelazione tra aria
fredda e calda.
gradiente barico: rapporto fra la differenza di pressione che intercorre
fra due aree della Terra e la distanza che li separa
gradiente termico verticale: progressiva diminuzione della
temperatura a mano a mano che ci si allontana dal suolo.
instabilità: situazione che si realizza quando il gradiente termico
dell’aria è superiore al gradiente adiabatico.
isoterme: linee che uniscono punti contigui ad eguale temperatura.
massa d’aria: grande volume di aria che si estende in orizzontale per
più di 500 km e ha uno spessore di almeno 1 km.
-
-
-
-
-
-
mesosfera: parte dell’atmosfera che si estende tra i 40 e gli 80
chilometri di altezza rispetto alla superficie terrestre.
meteora: indica genericamente ogni fenomeno che si verifica
nell’atmosfera terrestre.
pioviggine: si forma quando masse d’aria umida scorrono su un
terreno freddo. La dimensione delle gocce è molto ridotta.
precipitazioni: passaggio dell’acqua dall’atmosfera al suolo in forma di
pioggia, grandine o neve.
punto di rugiada: temperatura alla quale il vapore acqueo presente
nell’aria, dopo essersi raffreddato a pressione costante, condensa
rovescio: precipitazione solida o liquida da nubi convettive (nubi molto
estese in verticale). E’ la precipitazione tipica dei fronti freddi
rugiada e brina: se in presenza di aria fredda il terreno si raffredda
così tanto che l’umidità relativa raggiunge il 100% allora si deposita al
suolo la rugiada. Al di sotto di 0°C si forma la brina
stabilità: situazione che si crea quando il gradiente termico dell’aria è
minore del gradente adiabatico.
stau: termine tedesco usato in meteorologia per indicare il movimento
ascendente di una massa d’aria per superare un ostacolo orografico.
Esso da luogo a formazioni nuvolose e a precipitazioni. Allo stau
caratteristico del versante sopravvento fa riscontro sul versante
sottovento il fohn.
subsidenza: lento movimento discendente di una massa d’aria verso il
suolo ove si determina una divergenza. E’ un movimento caratteristico
della zona centrale di un’area ciclonica. Durante tale movimento l’aria
subisce un processo di compressione e quindi un riscaldamento: alla
subsidenza si accompagna quindi una diminuzione dell’umidità relativa
e il dissolvimento delle nubi.
temporale: perturbazione con fulmini e tuoni generata da un
cumulonembo e associata a intensa pioggia, vento forte e talvolta
grandine
termica: moti ascendenti delle particelle d’aria riscaldate dal suolo
caldo
troposfera: zona dell’atmosfera che si estende dal livello del mare fino
a 12-15 chilometri di altezza. Nella troposfera si hanno la maggior parte
dei fenomeni atmosferici che determinano il tempo
vapore acqueo: acqua allo stato di gas.
2
BIBLIOGRAFIA
-
-
Stato Maggiore Esercito – Meteorologia e valanghe
E. Bernacca: Che tempo farà - Mondatori
E. Bernacca: Il tempo domani – Giunti Ed.
Autori vari: Il clima che cambia – Le Scienze n. 5
Istituto Idrografico della Marina: Atlante delle nubi
S. Calabrese: Meteorologia
Manuale del volovelista: Meteorologia
M. Giuliacci: Prevedere il tempo con Internet – Alpha
Test
J. Oldani: Meteorologia – De Vecchi Ed.
Tempo – Mondadori Mini
V. Villasmunta: Corso basico di Meteorologia
AA.VV.: Manuale di meteorologia – Alpha Test
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