Corso di formazione per i lavoratori designati al primo soccorso Il primo soccorso nei luoghi di lavoro Dai primi decreti degli anni ’50 al Testo unico D.lgs 21/4/2008 n° 81 Passando attraverso la 626/94 e la 388/03 LA LEGGE LEGISLAZIONE VIGENTE D.L. 626/94 art. 12 e 15 ed il D.M. 388/03 demandano al datore di lavoro l’ organizzazione del piano di primo soccorso aziendale; lo stesso deve garantire la presenza di attrezzature di soccorso, che variano a seconda della tipologia dell’ azienda, di mezzi di comunicazione con l’ emergenza sanitaria territoriale e deve dotare i lavoratori dei necessari D.P.I. (dispositivi di protezione individuale). Art 15 L.626/94 - PRONTO SOCCORSO Il datore di lavoro, sentito il MC, se previsto, tenuto conto delle dimensioni e tipologia dell’Azienda o unità produttiva, prende i provvedimenti necessari in materia di PS e di assistenza medica in emergenza, stabilendo i necessari rapporti anche di comunicazione con i servizi esterni, anche per il trasporto degli infortunati. Art 15 L.626/94 - PRONTO SOCCORSO Il datore di lavoro, se non vi provvede direttamente, designa uno o più lavoratori a quanto disposto al comma 1 (pronto soccorso) Le persone individuate devono essere persone culturalmente e fisicamente idonee, motivate. Il lavoratore designato non può rifiutare il compito, se non per giustificato motivo. Ogni cittadino italiano deve comunque ottemperare a quanto disposto dall’ art. 593 Codice Penale Decreto 388 del 15 luglio 2003 Costituisce il regolamento di attuazione e stabilisce: • Classificazione delle aziende in base al tipo di attività, numero di lavoratori occupati e dei fattori di rischio • Caratteristiche minime delle attrezzature di pronto soccorso • Requisiti del personale addetto e sua formazione Azione degli addetti al pronto soccorso • manovre di primo soccorso volte a non far peggiorare lo stato clinico del soggetto • preservare da ulteriori insulti patogeni • intervenire, se necessario, per il mantenimento delle funzioni vitali Azione degli addetti al pronto soccorso • fornire agli operatori del soccorso pubblico le informazioni sulla natura dell’emergenza e sull’ubicazione della località Il soccorritore potrebbe essere chiamato a: • Avviare la macchina del pronto soccorso • Valutare le funzioni vitali della vittima e se queste sono assenti sostenerle • Arrestare un’emorragia esterna, se necessario • Proteggere le eventuali ferite ed ustioni del soggetto soccorso Il soccorritore potrebbe essere chiamato a: • Astenersi dall’eseguire manovre interventi o azioni inutili o dannose in quanto in grado di compromettere ulteriormente lo stato di salute dell’infortunato o ritardare i soccorsi • Preservare la vittima da ulteriori danni Conseguenze legali della nomina ad addetto al primo soccorso • • • L’addetto al primo soccorso non ha una responsabilità paragonabile a quella di chi svolge una professione di tipo sanitario Risponde degli atti che compie Risponde eventualmente di omissione di soccorso IL LAVORATORE DEVE AGIRE. Può però commettere un atto illecito: agendo in modo errato oppure omettendo di svolgere un’attività doverosa che gli competeva ERRORE Il lavoratore potrà trovarsi imputato di reato colposo se ha agito con negligenza, imprudenza, imperizia o ha violato regole in riferimento ai suoi compiti Colpa grave: quando sono violate le più elementari regole di diligenza, prudenza, perizia Colpa lieve: negligenza, imprudenza, imperizia insorgono in situazioni particolarmente complesse E L’ IMPERIZIA ? Deve chiaramente superare la capacità professionale media di un operatore NON PROFESSIONALE addestrato al compito di soccorritore L’elemento di paragone non è il volontario del soccorso, né il cittadino della strada, ma è il lavoratore designato al primo soccorso con attitudini, preparazione e capacità medie ERRORE COLPEVOLE • Condotta professionale dell’operatore chiaramente sbagliata, grave e ingiustificabile • L’operatore omette di svolgere i propri compiti • La conseguenza dell’errore è un danno alla persona OMISSIONE DI SOCCORSO Compie reato di omissione di soccorso : • Chi trova abbandonato o smarrito un fanciullo minore di 10 anni, o una persona incapace di provvedere a se stessa, per malattia di corpo o di mente, per vecchiaia o altra causa, omette di darne avviso all’autorità • Chi trova un corpo umano che sembri o sia inanimato, o una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’autorità QUALSIASI CITTADINO HA IL DOVERE GENERICO DI DENUNCIA O ASSISTENZA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI AL PRONTO SOCCORSO • tutti gli addetti devono essere formati e addestrati sulle misure di primo soccorso e sull’uso dei mezzi specifici • l’addestramento deve essere ripetuto ogni tre anni almeno per quanto concerne la capacità di intervento pratico. Formazione degli addetti al pronto soccorso • la formazione e l’addestramento sono svolti da personale sanitario qualificato Gli operatori individuati, che non svolgono una professione sanitaria, sono chiamati ad un ruolo di primo intervento e di “attiva attesa” delle strutture esterne preposte al pronto soccorso, operando per evitare l’aggravarsi del danno. PRIMO SOCCORSO Il primo soccorso rappresenta l’aiuto immediato che tutti possiamo portare ad un infortunato in attesa che arrivino soccorsi più qualificati Le regole fondamentali del soccorritore … GARANTIRE LA SICUREZZA ALLERTARE I SOCCORSI PRESTARE SOCCORSO GARANTIRE LA SICUREZZA PER PRIMA COSA VALUTA I PERICOLI DELL’AMBIENTE Valuta con attenzione e lucidità la situazione evitando di esporti o esporre l’infortunato a rischi inutili. Se la scena è sicura lascia la vittima dove si trova SENZA SPOSTARLA Se sussiste un rischio evolutivo SPOSTA LA VITTIMA QUALI PERICOLI? Corrente elettrica Archi voltaici nella corrente industriale Fughe di gas Intossicazione e scoppio Carichi pendenti Soccorso in acqua Pericolo di crollo Incendi Annegamento Intossicazione da monossido di carbonio: gas inodore, incolore QUANDO PUOI… PROTEGGITI Mascherina e visiera guanti Occhiali protettivi Pocket Mask POCKET MASK • • • Poco costosa Poco ingombrante Permette di effettuare le insufflazioni in tutta sicurezza e con maggiore efficacia Quando è indicato… renditi visibile ALLERTARE I SOCCORSI ATTIVAZIONE DEL SOCCORSO 118 ATTIVAZIONE DEL SOCCORSO L’attivazione dei soccorsi deve essere immediata. Prima arriverà personale qualificato, maggiori possibilità di sopravvivenza ci saranno per l’infortunato. Dalle giuste informazioni dipende la rapidità e buona riuscita dell’intervento. All’Operatore di Centrale devi saper riferire le seguenti informazioni:… 1. dove 2. chi/quanti 3. condizioni del/degli infortunato/i 4. cosa/come Who, Where, What, Why, When DOVE Indica con precisione il luogo in cui occorre prestare soccorso.(evenualmente anche dei punti di riferimento: vicino al bar, di fronte alla pompa di benzina, di lato all chiesa…….) RICORDA CHE… tu conosci il luogo da cui chiami, l’operatore di centrale no. Condizioni dell’infortunato Queste si stabiliscono mediante il rilievo dei principali parametri vitali A COSCIENZA B RESPIRO C CIRCOLO Altri parametri da riferire Evidenza di… Emorragie Ferite Corpi penetranti Fratture Specificare le circostanze e le modalità… Caduta Investimento Intossicazione Malore generico Ecc… Pronto, 118 Benevento Si…c’è stato un incidente Dove? In via Della Sfiga In quale città? Qui, a Benevento Quanti feriti ci sono? Uno solo Riesce a vederlo? Mi sa dire se è cosciente, se respira? Ha ferite, perde sangue? Sa dirmi cosa è successo? Nell’attesa dell’arrivo dei soccorsi… Lascia libero il telefono da cui hai chiamato Se il luogo è isolato, manda qualcuno in strada per facilitare l’arrivo dei mezzi di soccorso PRESTARE SOCCORSO IN ATTESA DEI SOCCORSI... Valuta attentamente la situazione e solo dopo agisci di conseguenza. SE INDICATO: Attua protocollo BLS (basic life support) Proteggi l’infortunato da: freddo, fuoco, fumi, gas Gestisci problemi minori CENNI DI ANATOMIA FISIOLOGIA E CENNI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA DELL’APPARATO MUSCOLOSCHELETRICO il sistema scheletrico è costituito da 205 ossa. Può essere suddiviso in tre parti: Scheletro del capo Scheletro del tronco Scheletro degli arti LO SCHELETRO DEL CAPO Lo scheletro del capo è costituito dalle ossa del cranio e della faccia. Il cranio contiene e protegge il cervello. E’ formato da 8 ossa piatte unite saldamente tra loro. La faccia è formata da 14 ossa, anch’esse unite fermamente tra loro con l’eccezione della mandibola, che è l’unico osso mobile di tutto il capo. LO SCHELETRO DEL TRONCO Lo scheletro del tronco è costituito dalla colonna vertebrale e dalla gabbia toracica. COLONNA VERTEBRALE E’ formata da 33-34 vertebre sovrapposte, ciascuna delle quali presenta un foro nella parte centrale, canale vertebrale, che contiene e protegge il midollo spinale. Viene suddivisa in cinque regioni:la cervicale, la dorsale o toracica, la lombare, la sacrale/coccigea. Ogni vertebra è collegata all’altra da un disco intervertebrale di cartilagine; ciò conferisce alla colonna vertebrale una certa flessibilità e consente di attutire gli urti. LO SCHELETRO DEL TRONCO La gabbia toracica è formata da 12 paia di ossa piatte e nastriformi, le costole, e da un osso piatto situato nella parte centrale del petto, lo sterno. Le costole sono collegate posteriormente alle vertebre e, anteriormente, si uniscono allo sterno mediante dei prolungamenti cartilaginei; le ultime due paia di costole anteriormente non raggiungono lo sterno perciò vengono dette costole fluttuanti. LO SCHELETRO DEGLI ARTI Lo scheletro degli arti è costituito dallo scheletro degli arti superiori e dallo scheletro degli arti inferiori. ARTI SUPERIORI Lo scheletro degli arti superiori comprende: l’osso del braccio, l’omero; le ossa dell’avambraccio, l’ulna e il radio; le ossa della mano, costituite dal carpo, dal metacarpo e dalle falangi. Lo scheletro degli arti superiori si attacca e si articola allo scheletro del tronco mediante le scapole e le clavicole, che nel loro insieme formano il cinto scapolare. ARTI INFERIORI Lo scheletro degli arti inferiori comprende: l’osso della coscia (femore), la rotula, le ossa della gamba (tibia e perone; le ossa del piede (calcagno, tarso, metatarso e falangi). Lo scheletro degli arti inferiori si attacca e si articola allo scheletro del tronco mediante tre ossa: l’ileo, l’ischio, e il pube, e nel loro insieme formano il bacino. CENNI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA DELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE L’apparato cardio-circolatorio si compone di: CUORE: è la pompa del sistema ARTERIE: vasi che trasportano il sangue dal cuore agli organi VENE: vasi che portano il sangue dagli organi al cuore CAPILLARI: vasi piccolissimi attraverso la cui sottilissima parete avvengono gli scambi nutritivi tra sangue e tessuti Il cuore è un organo situato nel torace dietro lo sterno con la base posta in alto ed indietro e la punta in avanti e verso sinistra. Il tessuto predominante è muscolare (miocardio) ed è rivestito da due membrane (pericardio). Il cuore è diviso in quattro cavità: le superiori sono dette ATRI, le inferiori VENTRICOLI. Le cavità superiori sono in comunicazione con quelle inferiori attraverso valvole che consentono il passaggio del sangue in una sola direzione. Il cuore è fondamentalmente un muscolo cavo. La sua funzione principale è quella di una pompa che si contrae alla frequenza di 60-70 battiti/min. Mediante la sua contrazione spinge il sangue nei vasi fino a raggiungere gli organi periferici, fornendo in questo modo ossigeno e sostanze nutritive. Infatti, se il cuore è una pompa, i vasi sanguigni sono un sistema idraulico attraverso cui il sangue è distribuito per tutto il corpo attraverso le arterie, per poi riportarlo al cuore attraverso le vene. IL CIRCUITO IDRAULICO Il cuore contraendosi (SISTOLE) spinge il sangue, attraverso l’aorta e le altre arterie, nei capillari raggiungendo tutte le cellule dell’organismo; Il sangue, poi, ritorna, attraverso le vene, al cuore che si riempie (DIASTOLE) Il sangue passando attraverso i polmoni si purifica dell’anidride carbonica e si arricchisce di ossigeno. Come tutti gli organi, anche il cuore necessita di ossigeno e di sostanze nutritive, e deve essere liberato dall’anidride carbonica e da altre sostanze tossiche. L’ossigeno e le sostanze nutritive raggiungono il cuore con il sangue per mezzo delle arterie coronarie, che nascono dall’arteria aorta subito all’origine di questa. L’occlusione di queste piccole arterie provoca l’infarto del miocardio ed il dolore cardiaco noto come angina pectoris. CENNI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA DELL’APPARATO RESPIRATORIO E’ composto da una complessa serie di strutture che possono essere distinte e raggruppate in: Vie aeree superiori Vie aeree inferiori Superiori bocca/naso faringe laringe Vie Aeree Inferiori trachea bronchi bronchioli alveoli Tutte queste strutture sono deputate al trasporto dell’aria. Negli alveoli avvengono gli scambi di gas tra sangue ed aria ambiente. Il trasporto di aria nelle vie aeree avviene mediante fasi alternate di: N ord 45,9 46,9 45 43,9 Inspirazione: passaggio di aria dalla bocca/naso agli alveoli. Espirazione: fuoriuscita dell'aria dagli alveoli attraverso bocca/naso. COME RESPIRIAMO? L’alveolo è costituito da una parete sottilissima circondata da vasi sanguigni arteriosi e venosi, è qui che il sangue venoso ricco di anidride carbonica si arricchisce di ossigeno. N ord 45,9 46,9 45 43,9 COSA RESPIRIAMO altri gas CO 2 aria esp. aria insp. O2 azoto 0 20 40 60 80 CENNI DI ANATOMIA E FISIOLOGIA DEL SISTEMA NERVOSO Il sistema nervoso è composto dal SNC e SNP. Il SNC si compone dell'encefalo e del midollo spinale Il SNP si compone dei nervi periferici e delle stazioni gangliari. L'encefalo è quella parte del SN raccolto nel cranio. Il suo peso è di circa 1200 g. FUNZIONI IL CERVELLO è la sede di tutte le funzioni superiori (pensiero, coscienza, memoria). La superficie degli EMISFERI CEREBRALI è solcata da numerose scissure o solchi che delimitano giri o circonvoluzioni. Il cervello è diviso in 4 lobi: frontale, occipitale, temporale, parietale. La CORTECCIA CEREBRALE è costituita da vari strati cellulari ed è detta sostanza grigia (neuroni), al di sotto si trova la sostanza bianca costituita da fibre mieliniche. I NEURONI sono cellule specializzate per l'elaborazione e trasmissione di un'informazione, le cellule GLIALI, invece, hanno una funzione di sostegno. Ogni neurone si compone di: corpo centrale dentriti assone L'assone, con i suoi rivestimenti, costituisce la fibra nervosa. Più fibre nervose costituiscono un nervo periferico. I NEURONI sono estremamente sensibili alla carenza di ossigeno, per cui tutte le patologie (siano esse traumatiche e non) che comportino un grave deficit respiratorio e/o circolatorio, se perdurano, possono determinare danni irreparabili alle cellule nervose, fino a compromettere la stessa vita del paziente. Ogni intervento, da parte dei soccorritori, deve essere finalizzato sempre ad assicurare un’adeguata ossigenazione cerebrale. Questa condizione rappresenta una priorità assoluta. Il midollo spinale è accolto nel canale midollare Dal midollo spinale originano i nervi spinali che poi si ditribuiscono nei tessuti circostanti. E' sufficiente un arresto del flusso cerebrale di 8"-10" per indurre perdita di coscienza, dopo 5-8 minuti si realizzano gravi ed irreversibili lesioni cerebrali. Perdita di coscienza si ha quando il flusso cerebrale diminuisce a circa il 40%. Ciò riflette una riduzione della gittata del 50% e valori pressori in ortostatismo inferiori a 40-50 mmHg. In tutte le condizioni che compromettono un adeguato flusso cerebrale vanno effettuate primariamente le misure finalizzate ad evitare l'ipossia cerebrale. (catena della sopravvivenza) VALUTAZIONE DELLE CONDIZIONI DELL’INFORTUNATO rilievo dei principali parametri vitali A COSCIENZA B RESPIRO C CIRCOLO VALUTAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA CHIAMA E SCUOTI! Chiama ad alta voce Scuotilo, gentilmente, per le spalle (attenzione se traumatizzato) VALUTAZIONE DEL RESPIRO Guardo Ascolto Sento Per 10” VALUTAZIONE DEL CIRCOLO Ricerca i segni indiretti di circolo (Movimenti, Tosse, Respiro) e, se addestrato, ricerca anche il polso carotideo. . Per 10” B.L.S. (Basic Life Support) Sostegno di base delle funzioni vitali La morte cardiaca improvvisa Ogni anno colpisce una persona su 1000 Molte di esse possono essere salvate. La morte cardiaca improvvisa Nella maggior parte dei casi la morte cardiaca improvvisa si verifica nei soggetti colpiti da infarto miocardico. SEGNI DI ALLARME DELL’INFARTO MIOCARDICO - dolore al centro del torace o alla mandibola, alla gola o simile al mal di stomaco - difficoltà di respirazione o senso di debolezza - nausea vomito sudorazione durante sforzo o anche a riposo Arresto cardiaco: No Circolo No Coscienza No Respiro NO OSSIGENO Lesioni cerebrali Morte Arresto cardiaco e danno cerebrale 0 Pochi minuti per ’ 45’ 15’ 30 ’ Abbiamo poco tempo!! intervenire prima che i danni cerebrali divengano irreversibili Il danno cerebrale • INIZIA DOPO CIRCA 4’ - 6’ DI ASSENZA DI CIRCOLO • DOPO CIRCA 10’ SI HANNO LESIONI CEREBRALI IRREVERSIBILI LA CATENA DELLA SOPRAVVIVENZA SOSTEGNO DI BASE DELLE FUNZIONI VITALI Airway (PERVIETÀ VIE AEREE) Breathing (RESPIRAZIONE) Circulation (CIRCOLAZIONE) Nelle fasi A - B - C ogni azione deve essere preceduta da una valutazione del soccorritore FASE A B C VALUTAZIONE coscienza respiro circolo AZIONE pervietà ventilazione compressioni toraciche A COME VA? TUTTO BENE? E’ cosciente? Aiuto! Se non risponde chiama aiuto A Se non è cosciente: guarda in bocca e togli corpi estranei se visibili A Apri le vie aeree (no nel trauma) B RESPIRA? Guarda Ascolta Senti se respira per 10’’