orientarsi con la bussola e senza

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Orientarsi con la bussola e senza
(Ermanno Azzolini) http://www.ermanno.land
Premetto che sul web troverete centinaia di siti dove vi insegneranno ad
orientarvi con la bussola, con il gps, con le mappe ecc., facendo il più grande
degli errori, cioè non pensare che spesso quando ci si trova in bisogno di
orientarsi, in difficoltà nell’emergenza non si ha la mappa con se, ed il più
delle volte nemmeno la bussola, ma vi siete persi andando per funghi perchè
avete voluto esplorare una nuova zona del bosco, oppure nel bel mezzo di
una landa desolata, finite la benzina dell’auto o della moto ed il primo centro
abitato è a chilometri di distanza, però avete intravisto una casa al di la di una
collina o radura e quindi volete raggiungerla, avete perso il sentiero durante
una gita in montagna ed ora non sapete più che direzione prendere oppure
siete al mare lontani dalla riva con il pedalò o la canoa, si è alzata la foschia o
la nebbia e non sapete rientrare, in queste ed in molte altre occasioni è utile
sapersi orientare e mai abbiamo la mappa e raramente una bussola quindi
vediamo come fare.
Ovviamente se lo avete dietro e prende utilizzate il telefonino, se siete in
montagna sia in un bosco e sapete che nei dintorni c’è un presidio della
forestale, chiamatela e spiegate cosa vedete intorno e da dove venite , oltre a
venire a cercarvi possono darvi indicazioni sul percorso da fare, lo stesso
potete fare con un circolo CAI.
La prima cosa da fare appena vi accorgete di esservi persi è fermarvi, stare
sul posto e tranquillizzarvi, non dovete farvi prendere dall’ansia o dal panico,
è naturale che vengano ma dovete cercare di rimanere il più possibile
tranquilli e riflettere, non cominciate a correre e urlare in tutte le direzioni, a
meno che non rispondete ai richiami di chi vi sta già cercando a poca
distanza da voi, ma anche in quel caso state fermi e rispondete, una volta
capito da dove viene il richiamo potete lentamente camminare nella direzione
del medesimo sempre guardando bene dove mettete i piedi.
Una volta che avete riacquistato la calma, se e solo se siete sicuri della
direzione da cui venivate sempre facendo attenzione a quello che vi circonda,
tornate sui vostri passi, cercando di notare particolari tipo una roccia dalla
forma strana, un albero abbattuto, un tronco che vi facciano da punti di
riferimento se la direzione intrapresa fosse errata e dovete tornare
nuovamente sui vostri passi.
Nel caso invece vi foste persi e non sapete quale direzione prendere,
prendetevi il tempo per tornare calmi, e sedetevi a riflettere, ecco le prime
cose da fare.
Guardarsi intorno a 360 gradi, guardare tutto quello che vi circonda, potreste
notare un viottolo, un piccolo corso d’acqua tra le foglie, la maggior crescita di
muschio sempre da un lato degli alberi e quant’altro, tutte cose che possono
aiutarci a prende la decisione su che direzione incamminarvi.
Anche perchè se non avete con voi una bussola anche quella dello
smartphone anche se non precisissima può andare bene, e siete ad esempio
in un bosco difficilmente potrete capire la direzione con il sistema dell’ombra
o seguendo il sole quindi ci sono altre cose in natura che possono indicarvi
una direzione, ovviamente se per qualche motivo avete una mappa nel
cellulare ed il gps prende siete a cavallo, ma si presume che quando ci si
perde non ci sia linea e tantomeno segnali wifi quindi la mappa deve essere
scaricata nel cellulare e della zona dove siete, così che attivando il gps vi può
indicare dove siete e in base alla mappa decidere che direzione prendere.
Detto questo non fidatevi mai delle vostre sensazioni cominciando a
camminare o peggio a correre a caso, che siate nel deserto od in una foresta,
il motivo principale è che senza punti di riferimento l’uomo e la donna
tendono a camminare in circolo.
E’ una cosa nota dalla notte dei tempi e recentemente studiata anche dalle
università e dagli eserciti, lo studio più recente è stato fatto dagli scienziati
dell’Istituto Max Planck di Biologia cibernetica di Tubinga, in Germania, che
hanno dimostrato attraverso prove empiriche che l’uomo tende a camminare
in circolo quando perde una strada conosciuta.
La spiegazione di questa tendenza comportamentale è stata data dal capo
della ricerca Jam Souman in un comunicato: la maggior parte delle persone
ha una gamba più lunga o più forte dell’altra, aspetto che comporterebbe una
predisposizione naturale per una precisa direzione. A riprova di questa tesi i
ricercatori hanno chiesto ai volontari di camminare in linea retta con gli occhi
bendati, eliminando così tutti gli effetti della vista. Ma la maggior parte dei
partecipanti allo studio non ha abbandonato la rotta circolare, anzi i circoli si
sono ristretti ad un diametro di 20 metri.
I movimenti inoltre non vanno quasi mai nella stessa direzione e una persona
può indistintamente andare verso sinistra o verso destra. In questi casi però
la tendenza al movimento circolare non dipenderebbe solo dalla forza o dalla
lunghezza delle gambe ma dalla crescente incertezza sulla giusta posizione
della linea retta, dovuta alla vista oscurata e alla mancanza di riferimenti.
“Piccoli errori aleatori in alcuni segnali sensoriali che danno informazioni sulla
direzione nella quale si cammina, facendo si che una persona abbia la
sensazione di star camminando su una linea retta, la allontanano invece dalla
direzione reale”, ha spiegato Jam Souman.
“I risultati di questa esperimento – aggiunge il coautore Marc Ernst –
dimostrano che quando le persone sono convinte di camminare su una linea
retta non sempre hanno delle percezioni affidabili. Per avere maggiori
garanzie l’uomo ha bisogno di riferimenti come una torre, una montagna
posizionata a distanza o la posizione del sole”. Tutte strategie cognitive che
vanno a supportare il senso dell’orientamento umano.
Quindi non fidatevi mai se non avete dei punti di riferimento, se siete sicuri
della direzione da prendere o quando lo sarete, prendete un punto di
riferimento davanti a voi e procedete tenendolo sempre davanti a voi, tenete
presente che in un bosco od una foreste difficilmente procederete in linea
retta se non per brevi tratte o se incontrate una radura, il cammino è più
faticoso che su una strada e impervio, fare poche centinaia di metri richiede
tempo ed energie, ecco perchè dovrete cercare di essere sicuri il più
possibile della direzione da prendere.
Facciamo un passo indietro, perchè osservare bene quello che ci circonda
una volta capito che ci siamo persi e non riusciamo a ritrovare la via? Perchè
ad esempio se vedete un rivolo d’acqua od un ruscello, potrete seguirlo e
visto che l’acqua scende sempre a valle, costeggiando un ruscello o
eventualmente un fiume riuscirete sicuramente ad arrivare presso un centro
abitato ed uscire dal bosco.
Diversamente se dovete salire a monte perchè vi siete persi scendendo, non
serve altro che seguire l’acqua controcorrente e risalire sulle sponde del
ruscello o fiume.
Ma non solo guardandovi intorno potrete notare altri indizi che possono
indicarvi una direzione, spesso abbiamo sentito dire che nei boschi per
individuare il nord basta cercare il muschio, questo è vero solo in parte, il
muschio cresce effettivamente in posti più umidi e maggiormente freschi,
quindi ci sono discrete probabilità che si sviluppi sul lato più settentrionale di
un tronco o di un muretto, questo da solo però, non può essere usato come
un indizio sicuro per trovare il nord.
E’ comunque possibile osservare diversi elementi naturali che ne loro insieme
possono dare con maggiore probabilità la direzione del nord, ovviamente
dobbiamo tenere presente di diversi aspetti, tra cui le condizioni
metereologiche, se siamo in un periodo molto piovoso è facile che il muschio
cresca un po avunque. Nell’immagine qui sotto ci sono i diversi elementi per
capire cosa tende ad orientarsi a Nord e cosa a Sud.
Quindi la vegetazione può darci alcune indicazioni. Una volta che vi mettete
in marcia, sempre per non girare in tondo o muovervi in modo
sconclusionato, prendete davanti a voi un riferimento, una montagna di
fronte, una roccia, un boschetto, un avvallamento e mantenete la direzione
salvo fare le correzioni adeguate se vedete che vi spostate dal vostro
obiettivo. Un’altra cosa che potete fare , di molto utile, sempre che sia
possibile è salira su un posto rialzato che vi permetta di spaziare con la vista
tutto intorno e se il cielo è terso potrete vedere a buona distanza e magari
individuare una casa, una baracca o altro che vi indichi la direzione e dove
eventualmente ripararvi sul fare della sera.
Tutto questo se non avete una bussola, vale sempre anche il sistema del
rametto e dell’ombra, se siete in uno spazio aperto e c’è il sole, potrete
piantare un ramo per terra fronte al sole, possibilmente sul metro di
altezza(lunghezza) appena vedete l’ombra che proietta al suolo, mettete un
sasso come segnale, quindi attendete tra i 15 minuti ed i 30, passato questo
tempo ponete un’altro sasso dove è ora l’ombra, quindi tirando una retta tra le
due ombre avrete la direzione est-ovest, a questo punto tirando una linea che
si interseca a croce, avrete anche nord e sud.
Tenete presente che il sole nasce a est e cala ad ovest, ma l’ombra andrà da
ovest ad est.
Se ci posizioneremo con il sole di fronte, avremo alle nostre spalle il nord e
di fronte il sud, mentre il sole attraverserà il cielo da est ad ovest.
E se vi siete persi ed è notte? Il consiglio se non avete una luce, una torcia,
una lampada ad olio dietro è quello di rimanere fermi, cercate di riposare
dopo esservi messi al riparo e ripartire appena fa luce, è più facile perdersi
completamente od incappare in buche, burroni ed altri pericoli, ovviamente se
invece dovete per forza muovervi, e il cielo è terso e visibile cervate la stella
polare che vi indicherà il nord, la stella polare è quella stella più luminosa sul
braccio del piccolo carro, siccome è più facile individuare il grande carro, una
volta individuato spostato lo sguardo in parallelo verso sinistra e dovreste
individuare il piccolo carro o dell’orsa minore, quindi la stella polare, vi metto
una immagine per capire.
Ovviamente nel nostro emisfero dove c’è l’Europa e l’America del nord, se
siete sotto l’equatore e quindi nell’emisfero australe la Stella Polare non si
vede. Per orientarsi si può usare la costellazione che prende il nome di Croce
del Sud, per la sua forma che ricorda una croce. Tale costellazione indica
all’incirca la direzione sud.
Ritengo che ad un neofita, o a chi non pratica un minimo di escursionismo,
sia difficile individuare queste cose, se poi il cielo non è sereno non si
individuano, quindi in mancanza di una bussola, cercare un rifugio e riposare
fino all’alba, in caso sia urgente muoversi cercare per quanto possibile di
muoversi prendendo una stella come punto di riferimento che ci permetta di
muoversi in linea retta, ma la notte al buio è sempre meglio rimanere fermi.
Se invece vi perdeste e avete dietro una bussola, la cosa si semplifica un pò
un bel pò potrei dire, perchè una bussola ci indicherà sempre la direzione ed
in ogni momento potremo controllare che direzione stiamo percorrendo.
Ci sono molti tipi di bussola, da quelle per geologi a quelle da survival, quelle
militari, a quelle semplicissime da polso o da spilla. Non importa quale per
questo articolo, perchè come detto non voglio diventiate degli esperti
rintracciatori di coordinate, che riescono a calcolare il giusto azimut e la
declinazione tra nord magnetico e nord reale, ma il mio scopo è indicarvi
come in caso di necessità si possa ritornare a casa o almeno in un luogo
sicuro dopo essersi persi, mantenendo una direzione univoca.
Quindi non sto a spiegarvi i gradi della bussola, o a cosa servono le scale per
paragonarle su una mappa, ma solo come usare in modo semplice e
funzionale una bussola, sia una bussola professionale, che quella trovata
nell’ovetto kinder o nelle patatine.
Non vi insegnerò neanche come orientarsi con l’orologio, anche perchè oggi
la maggior parte ha l’orologio digitale senza lancette, che però in molti casi
può avere una bussola incorporata e che può tornarci utile, anche la bussola
che possiamo fare apparire sul cellulare viene buona per l’utilizzo semplice.
Anche perchè certe nozioni ci rimangono in mente solo se praticate molte
volte, e già saremmo quanto meno in agitazione se non in panico figurarsi se
ci ricordiamo nozioni per certi versi astruse.
Come potrete notare nell’immagine qui sopra ci sono vari tipi di bussola,
molte hanno uno sportellino con un mirino, il mirino serve per prende a
riferimento un campanile, un monte, una roccia, puntandolo nel mirino
potremmo leggere sul quadrante della bussola in che direzione è situato in
rapporto alla nostra posizione.
Hanno poi una lente per leggere i gradi, ed altre hanno uno specchio,
quest’ultimo è importante perchè la bussola andrebbe tenuta per pendicolare
al terreno per essere letta sempre correttamente e lo specchio ci permette di
farlo senza inclinarla anche se leggermente, il modo migliore sarà quindi
tenerla in basso e perpendicolare al terreno, quindi ruotare la testa verso il
basso e leggere il quadrante, ovviamente se non avete lo specchio, se avete
lo specchi0 ricordatevi che state guardando un’immagine riflessa, per non
incorrere in errori di lettura.
Torniamo a noi molte altre bussole come quella che potrete avere su molti
smartphone hanno semplicemente il quadrante con l’ago che punta al nord
magnetico ed è solo quello che ci interessa.
Quindi che abbiate un bussola professionale dietro o una micro-bussola ecco
cosa fare.
Dopo aver capito che direzione prendere, se nord, sud , est od ovest, e qui
sono valide le regole di prima, ritrovare la calma, individuare una postazione
rialzata da dove spaziare con lo sguardo ed individuare un luogo/obiettivo da
raggiungere, seguire un fiume o un ruscello, in questo caso la bussola ci
aiuta perchè potremmo evitare i seguire ogni ansa o curva del fiume o
ruscello ma procedere in linea retta guadagnando tempo e faticando meno.
per la dirazione da prendere, se siamo in alto, scendere verso valle, se
proveniamo da una direzione che ci ricordiamo puntando la bussola in quella
direzione seguirla anche se non percorreremo la stessa strada arriveremo
grosso modo da dove siamo partiti. se non sappiamo che direzione prendere
e siamo in un bosco in piano (se è scoscieso abbiamo già detto andare verso
valle sempre), individuiamo un’obiettivo, un posto sopra elevato, una spianata
da cui poter vedere come orientarci e seguiamo la bussola in quella
direzione.
Facile? Si e no, come si segue la bussola se segna sempre il nord? Una volta
che individuiamo il nostro obiettivo, con la bussola controlliamo in che
direzione si trova, metteremo il quadrante regolando il nord dove sta
puntando l’ago della bussola, solitamente la ghiera si gira, quindi se il nostro
obiettivo è a ovest, procediamo verso ovest, ogni tanto verificate la direzione,
fermatevi controllate dove è il nord e in che direzione si trova il vostro
obiettivo, se non vedete l’obiettivo da dove siete, potrete comunque orientare
la bussola, e quindi dirigervi verso la direzione che avevate rilevato.
Cerco di spiegare nel modo più semplice possibile, guardate la bussola
tendendola in orizzontale e parallela al terreno, guardare dove punta l’ago
che sarà il nord magnetico, quindi girare la ghiera mettendo il nord dove
punta l’ago, ora identificare in che direzione è il nostro obiettivo, poniamo
ovest, mantenendo la bussola in questa posizione camminate verso ovest,
facendo in modo che l’ago resti puntato nel nord segnato sulla ghiera, in
questo modo sapete di rimanere in rotta.
Nell’immagine il nostro obiettivo è di fronte, l’ago punta a nord, che è a
sinistra nella foto, ago verde scritta N, mentre la ghiera è puntata con il nord
verso sud.
Ecco come si vede una volta impostata la ghiera sul puntamento dell’ago, ora
il nord della ghiera punta dove punta l’ago, il nostro obiettivo è ad est quindi
procederemo in quella direzione,facendo in modo che l’ago della bussola
rimanga puntato sul nord della ghiera.
Se avete una bussola senza ghiera è sufficiente ruotare la bussola fino a che
il nord sul quadrante collimi con l’ago che punta a nord, qualsiasi sia la
direzione che prendete, ghiera ed ago o quadrante ed ago devono rimanere
allineati per quanto possibile, camminando l’ago fluttuerà sopra e sotto la
freccia della ghiera o il simbolo N sul quadrante della bussola, il vostro
obiettivo sarà cercare di tenerlo il più possibile allineato mentre procedete
nella direzione scelta che seguirete sulla bussola, spiego più semplicemente
che posso, nella seconda figura della mia bussola, vedete l’ago e la ghiera
allineati, la direzione che voglio prendere è est, quindi di fronte a me nel caso
della foto 90 gradi da Nord, procedendo con la bussola puntata in quella
maniera, cercherò di camminare tenendo ghiera ed ago che restano alla mia
sinistra allineati, o in questo caso visto che la bussola ha questa opzione
tenere i 90 gradi (nel caso la E di est , in altre bussole) all’interno delle due
linee parallele sovra impresse nella ghiera così allineata.
Per la precisione la bussola che tengo in mano è tenuta al contrario per
favorire l’obiettivo fotografico e la spiegazione, il modo corretto sarebbe stato
puntare il mirino del coperchio che si vede in basso parzialmente nella
seconda foto, verso la direzione/obiettivo da raggiungere, un monte, una
roccia, una radura lontana ecc., quindi regolare la ghiera con il nord e
procedere alla marcia, tenendo la bolla che vedete alla sinistra in basso
centrata nel cerchietto rosso, più la bussole resta parallela al terreno meglio
è.
Non è indispensabile che camminiate con la bussola in mano aperta e
continuando a guardarla, una volta che avete individuato un obiettivo e la sua
direzione se questo è ben visibile, è sufficiente camminare in quella
direzione, vedendo di mantenersi in rotta ogni tanto, se l’obbiettivo non è
visibile e/o comunque non ne avete uno e dovete seguire una certa direzione,
prendete davanti a voi a qualche decina o centinaia di metri un riferimento, un
albero, un sasso, un piccolo avvallamento o buca nel terreno che sia nella
direzione indicata dalla bussola, quindi procedete fino a quel punto, una volta
arrivati tenendo in mano la bussola guardate oltre sempre nella direzione
precedentemente scelta e fissatevi un’altro punto e quindi raggiungetelo e
così via, questo vi faciliterà le cose e vi impedirà di cadere in qualche
crepaccio o buca, mentre siete intenti a guardare il quadrante della bussola,
se non ci fosse proprio nessun modo di porsi dei punti od obiettivi di
riferimento, prendete una direzione, scelta con la bussola, quindi fate 50
passi , fermatevi e controllate la direzione, aggiustate se è il caso e ripartite
per altri 50 passi, nel caso siate poco sicuri o tendiate a girare intorno e/o a
sballare troppo dalla direzione intrapresa, diminuite i passi tra un controllo e
l’altro a 25 o 15.
Provate a leggere quanto vi ho scritto con una bussola in mano e vedrete che
non è difficile, se sarà possibile aggiungerò un video esplicativo, ma credo
che sia chiarò così.
Che abbiate o meno la bussola, con queste semplici indicazioni ora siete in
grado di orientarvi e prendere una direzione che vi porterà a destinazione
sicura, magari non subito e forse dovrete passare una notte all’addiaccio, ma
raggiungerete una valle o un centro abitato, certo queste poche indicazioni,
non vanno bene solo per una passeggiata nei boschi, in montagna, se vi
perdeste nella giungla o in un grande deserto le indicazioni rimangono le
medesime, anche se in quel caso sarebbe meglio avere almeno una bussola
con la mappa, senza le quali le vostre possibilità di successo si riducono, ma
non sarà impossibile seguire una rotta univoca che vi porti in salvo.
Prima di concludere alcuni piccoli consigli, che andiate per funghi o
semplicemente a fare una passeggiata nel bosco vicino a casa, mettetevi in
tasca una bussola da pochi euro, una barretta energetica o di cioccolato, una
piccola bottiglia d’acqua e un coltellino multiuso , in caso di smarrimento vi
torneranno utili e avrete energie per un paio di giorni di autonomia, inoltre
calzature alla caviglia anche in estate, pantaloni lunghi e maniche lunghe, vi
proteggeranno dalle spine e attutiranno eventuali morsi di serpenti o altri
animali.
E ricordate, rimanete calmi e usate sempre il buon senso !
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