Protocollo-Intesa-Matera-Altamura per uomo di

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Comune
di Matera
Il Sindaco
Comune
di Altamura
Il Sindaco
PROTOCOLLO D'INTESA
tra
il Comune di Matera e il Comune di Altamura
PROGETTO STRATEGICO
PER IL POTENZIAMENTO DEI RAPPORTI SINERGICI
FRA LA CITTA’ DI MATERA
CITTA’ DEI SASSI
CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA PER IL 2019
E LA CITTA’ DI ALTAMURA
CITTA’ DELL’UOMO DI ALTAMURA
E TERRA DEI DINOSAURI
Con il presente atto
- fra il Comune di Matera, in persona del Sindaco pro tempore, che interviene nel presente
atto in forza dei poteri conferitigli,
ed
- il Comune di Altamura, in persona del Sindaco pro tempore, che interviene nel presente
atto in forza dei poteri conferitigli,
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premesso che
- Nel 1993 l’UNESCO ha dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Umanità i Sassi di Matera e
nel 2007 una ulteriore parte del territorio del Comune di Matera (1.016 ha) ricadente nel
Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano (in seguito Parco
delle Chiese Rupestri);
- che il 17 ottobre 2014 Matera è stata designata Capitale Europea della Cultura per il 2019;
- Altamura è al centro dell’interesse scientifico mondiale per i ritrovamenti archeologici e
Paleontologici;
- entrambe le Città fanno parte di un Territorio di Area Vasta su cui insistono emergenze
architettoniche, paesaggistiche e ambientali di grande rilievo storico, artistico, culturale ed
ambientale;
- entrambe le Città intendono avviare un'utile ed efficace azione di collaborazione per
mettere a sistema le grandi emergenze di cui al punto precedente, per riunirle all’interno di
tematiche dove sia possibile strutturare imprese culturali finalizzate a rendere attrattivo
l'intero territorio di Area Murgiana per i grandi flussi del Turismo Culturale;
considerato che
- si intende valorizzare l’ambito operativo denominato “I percorsi dell’Uomo”;
- già da molti anni si ipotizzano gli Itinerari artistici e culturali come occasione per
valorizzare al meglio l’area Murgiana;
- “I percorsi dell’Uomo” ne sono certamente un esempio, rappresentando un Territorio che
dall'Area Murgiana, si sviluppa lungo il tracciato della Via Appia, passando per le due
storiche Città di Matera e Altamura, avvicinando le stesse e saldandosi così all'Area Ionica;
- su questo Territorio sono scolpite le tracce dell'esperienza millenaria dell'Uomo,
testimoniata dagli insediamenti e ritrovamenti di epoca ed ere preistoriche, quelli della
Civiltà Rupestre - rintracciabili nelle tante Gravine di questo territorio e in un'architettura
rupestre com'è quella dei Sassi di Matera, patrimonio Unesco - e quelle dei ritrovamenti
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sulla murgia Altamurana comprovati dalla comunità scientifica mondiale: nell’era
Mesozoica con le orme dei dinosauri, e nell’epoca del Pleistocene medio con l’uomo di
Neanderthal, denominato “Uomo di Altamura”;
-dunque, l'Archeologia e l'Antropologia costituiscono filtri scientifici attraverso cui narrare
la Storia di questo Territorio, per rappresentarlo e attrezzarlo come un unico "Grande
Attrattore Culturale" in rete con gli altri del Mezzogiorno, promuovendo così un modello
di Politiche Culturali;
- è di tutta evidenza che, nelle attività di progettazione e pianificazione dello Sviluppo di un
Territorio, è indispensabile partire dai suoi punti di forza quelli, cioè, che, per
caratteristiche storiche, paesaggistiche e ambientali, possono assicurare attrattività per i
grandi flussi internazionali del Turismo Culturale, creando così i presupposti per una
incisiva e duratura Cultura dell'Economia;
- pertanto, gli obiettivi principali e prioritari di questo Protocollo, pensato con coordinate
interregionali e panmeridionali, sono i due grandi Musei diffusi dell'Antropologia con il
Parco della Storia dell’Uomo a Matera e dell'Archeologia a Altamura, nonchè il grande
affresco dell'Architettura di Pietra, i Sassi di Matera e l’unicità dei ritrovamenti “dell’Uomo
di Altamura” e “delle orme dei dinosauri”;
- i primi obiettivi sono centrati su due rispettivi Centri di Eccellenza, quali il Parco della
Storia dell’Uomo a Matera ed il Museo Archeologico Nazionale di Altamura;
- in entrambi, appare opportuno strutturare e riunire la Storia dell'Antropologia e
dell'Archeologia dei Luoghi, mappando gli insediamenti più significativi e riunendo le
componenti filologiche di questo processo in un'unica storia narrata;
- più in dettaglio, il Parco della Storia dell’Uomo comprende, riunisce e gestisce tutti i
luoghi maggiormente significativi della Civiltà Rupestre e del Patrimonio Rupestre di
Matera e della Murgia Materana, mentre il Museo Archeologico Nazionale di Altamura
quelli dell'Archeologia delle antiche civiltà succedutesi in quel particolare contesto
ambientale che è l’Alta Murgia, abitata dall’uomo sin dal Pleistocene medio;
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- tanto determina la possibilità di usufruire di progetti e strutture esistenti (il Parco della
Storia dell’Uomo di Matera e il museo Archeologico Nazionale di Altamura), ampliandone
la missione culturale e la conseguente gestione economica, estendendola ad altri siti che
finiscono con l'essere terminali remoti di un sistema policentrico, concretizzando il modello
del Museo Diffuso con il conseguente rafforzamento degli assets territoriali e gestionali e,
quindi, con il potenziamento dell’efficienza determina efficienza ed economia nell'offerta
culturale;
- analogo approccio sarà mantenuto sugli itinerari dei “percorsi dell’uomo”, dove i Sassi, il
Patrimonio Rupestre della Murgia Materana, l’Uomo di Altamura e le Orme dei dinosauri
diventano terreno comune di ricerca paleontologica, antropologica
e architettonica,
sperimentazione di modelli di restauro e rigenerazione urbana, palestra sempre comune di
sperimentazione di tecniche di restauro, utilizzando come sponda culturale e formativa la
Scuola di Restauro di Matera, recentemente istituita già in funzione nella Città dei Sassi, la
facoltà di Archeologia dell’università della Basilicata e il DICAR Politecnico di Bari (con
il quale il comune di Altamura ha sottoscritto l’accordo quadro di collaborazione
scientifica);
- per il conseguimento di tali grandi obiettivi dovranno essere attivati livelli innovativi di
collaborazione interistituzionale, tra le due Regioni coinvolte, Puglia e Basilicata, e gli altri
Enti competenti nei processi attuativi, a cominciare dalle Soprintendenze e dalle Direzioni
Regionali dei Beni Culturali;
- accanto a questa principale e prioritaria area di attività, fondata essenzialmente sul tema
delle Industrie Culturali, se ne dovrà necessariamente prevedere un'altra, anche questa
omogenea, ma di supporto alla prima, e cioè l’area delle Infrastrutture per l'accesso e il
deflusso dei Visitatori dell’area murgiana dei “percorsi dell’Uomo”.
Tutto quanto sopra premesso e considerato,
le Amministrazioni firmatarie del presente atto - d’ora in poi anche solo “Amministrazioni”
- intendono porre in essere fra loro ogni opportuna forma di collaborazione e
compartecipazione allo scopo di ottimizzare i rapporti sinergici già esistenti e quelli da
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creare e sviluppare, nell’ottica della migliore fruibilità delle risorse del patrimonio culturale
e di quello umano e delle genti nelle predette aree tematiche.
La collaborazione fra le Amministrazioni, nell'attuazione dei programmi e degli interventi
descritti si realizzerà nelle forme che saranno stabilite (accordi di programma, convenzioni
e altro) e secondo i criteri, le modalità e i tempi che verranno di volta in volta stabiliti e
concordati in relazione al tipo d'intervento e in base agli impegni finanziari previsti.
Gli uffici delle rispettive strutture amministrative, unitamente al Comitato TecnicoScientifico, che le Amministrazioni costituiranno secondo i criteri di seguito specificati,
provvederanno a elaborare delle proposte volte a dare concreta attuazione ai principi
contenuti nel presente protocollo d'intesa da sottoporre all'approvazione dei relativi organi
deliberanti.
Il presente Protocollo di Intesa, che ha durata fino al completamento delle opere e
all'espletamento degli impegni assunti dai singoli soggetti firmatari, può essere modificato
o integrato per concorde volontà dei soggetti sottoscrittori.
Tutto quanto sopra premesso
fra le Città di Matera e di Altamura si conviene e stipula il presente
PROTOCOLLO D’INTESA
1) Le premesse le considerazioni sopra svolte costituiscono parte integrante e sostanziale
del presente protocollo.
2) In via preliminare, le Amministrazioni firmatarie intendono procedere alla costituzione e
nomina del Comitato Tecnico-Scientifico, con indicazione delle prerogative e attribuzioni propositive e consultive dello stesso; a tal fine, le Amministrazioni stabiliscono che il
Comitato sarà costituito da 5 membri più i sindaci delle due Città, - il Presidente - di
estrazione e comprovata esperienza scientifica e gli altri esperti di comprovata competenza
scientifico/tecnico/manageriale e di comprovata esperienza di promozione culturale
nell’ambito associativo; le Amministrazioni stabiliscono che ognuna di esse designerà
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rispettivamente un esperto scientifico/tecnico/manager e uno di comprovata esperienza di
promozione culturale nell’ambito associativo, mentre il Presidente del suddetto Comitato
sarò designato di comune accordo. Si stabilisce sin d’ora che i due sindaci protempore delle
due Città ricopriranno la carica di presidenti onorari.
3) Le Amministrazioni firmatarie intendono procedere - attraverso le proprie strutture
tecniche - alla tempestiva verifica dell’esistenza di progetti e/o piani di valorizzazione e/o
tutela delle risorse del patrimonio culturale e delle genti nelle predette aree tematiche, al
fine dell’ottimizzazione della fruizione delle disponibilità finanziarie.
4) Le Amministrazioni firmatarie intendono attuare forme di ottimale coinvolgimento di
associazioni, enti pubblici e/o privati, e professionalità di comprovata competenza ed
esperienza nei settori oggetto del presente protocollo e in quelli strettamente connessi e
funzionali, se del caso allo scopo di addivenire a forme di progettazione concertata degli
interventi.
5) Le Amministrazioni firmatarie intendono ottimizzare le connessioni tra gli obiettivi
legati alla valorizzazione delle aree tematiche, sopra descritte, ed eventuali interventi
infrastrutturali finalizzati alla migliore fruibilità degli stessi e all’abbattimento di ogni
ostacolo nelle comunicazioni fra le aree geografiche interessate.
6) Le Amministrazioni firmatarie intendono fornire alle Regioni Basilicata e Puglia nonché
agli altri Enti istituzionalmente competenti, anche in ambito sovranazionale, per ogni
intervento da proporre, le relative schede tecniche, con la quantificazione dell'impegno
finanziario richiesto, il livello di progettualità esistente, le previsioni inerenti la
cantierabilità, l'individuazione dei soggetti beneficiari e responsabili.
7) A meri fini esplicativi ma non esaustivi, alla luce delle considerazioni sopra evidenziate,
sia in ordine alle caratteristiche del patrimonio culturale delle Amministrazioni firmatarie
sia in ordine all’ottica della migliore fruibilità del prodotto culturale, le Amministrazioni
stesse evidenziano gli interventi che connotano il fabbisogno immateriale ed infrastrutturale
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del territorio interregionale,in cui è possibile una fattiva collaborazione finalizzata al
perseguimento degli obiettivi del presente protocollo;
- Lo studio e la ricerca scientifica e culturale che ha il compito di alimentare il patrimonio
di conoscenze relativo al territorio murgiano;
- La messa in sicurezza e la protezione delle aree d’interesse e dei beni culturali presenti nei
rispettivi territori;
- Il completamento della via di comunicazione S.S.96-99 (Bari – Altamura - Matera);
- La definizione degli itinerari culturali che connettono Matera e il Parco delle Chiese
Rupestri con Altamura e il Parco Nazionale dell’Alta Murgia;
- Le interconnessioni tra le associazioni di categoria, condivisione dei pacchetti turistici su
una piattaforma di promozione unica dell’area Murgiana.
Dalla sottoscrizione del presente atto non conseguono oneri finanziari a carico del bilancio
comunale.
Il presente atto viene letto e sottoscritto in duplice originale alle ore XX del giorno 4 giugno
2016 presso il Palazzo Lanfranchi di Matera.
Il Sindaco di Matera
(Avv. Raffaello De Ruggieri)
Il Sindaco di Altamura
(Prof. Giacinto Forte)
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