Ufficio ICE-Agenzia di Riad Arabia Saudita Nota congiunturale

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Ufficio ICE-Agenzia di Riad
Arabia Saudita
Nota congiunturale
Novembre 2014
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Quadro macroeconomico
Il petrolio rappresenta il motore dell’economia dell’Arabia Saudita, con una dotazione di circa un
quarto delle riserve mondiali di greggio (stimate ad oltre 260 miliardi di barili).
La capacita’ estrattiva giornaliera attualmente raggiunta e’ di 12,5 milioni di b/g.
L’Arabia Saudita e’ anche ricca (sesto Paese al Mondo dopo Iran, Russia, Qatar, Turkemenstan, e
USA), di ingenti riserve di gas naturale (8.200 miliardi di metri cubi).
Tuttavia, con una produzione di 99 miliardi di metri cubi di gas naturale il Regno Saudita si
posiziona all’ottavo posto nella classifica dei principali produttori mondiali, non avendo ancora
raggiunto una crescita significativa nell’esplorazione e produzione di tale risorsa.
I proventi petroliferi rappresentano circa l’80% delle entrate governative, 45% sul PIL e il 90% dei
guadagni da esportazione.
Pur se il petrolio svolge un ruolo determinante nella crescita dell’economia del Paese, la variabile
prezzo e la condizione di essere una risorsa non rinnovabile (anche se la durata delle riserve
saudite di petrolio e’ stimata ad oltre 100 anni) rappresentano, al tempo stesso, un fattore di
relativa instabilita’ e potenziale “debolezza”.
Ragione per cui le Autorita’ saudite hanno da tempo varato una politica di “diversificazione”
dell’economia”, al fine di promuovere un sempre maggiore contributo al PIL del settore non-oil,
cio’ anche attraverso una politica di incentivazione dell’imprenditoria privata e di attrazione degli
investimenti esteri.
Il programma di diversificazione dell’economia è destinato a svolgere, nel prossimo futuro, un ruolo
rilevante nell’espansione dello sviluppo economico del Paese. Il programma prevede un piano di
privatizzazioni e di investimenti nel settore dei lavori infrastrutturali (in particolare costruzioni,
telecomunicazioni, trasporti), oltre che nell’industria manifatturiera.
Le stime di crescita del PIL saudita indicano un + 3.3% per quest'anno e un + 2.8 % per il 2015 per
effetto di una progressiva riduzione degli stimoli fiscali e di un possibile abbassamento del prezzo
del greggio.
Dopo un 2013 caratterizzato da crescita moderata (+ 3.8 %, la piu' bassa dal 2009), il 2014 si e'
aperto con l'approvazione di un bilancio per la prima volta dal 2005 in pareggio anziche' in surplus,
segnale di una politica fiscale ispirata a maggiore prudenza rispetto al passato.
La spesa pubblica mantiene, come negli scorsi anni, un chiaro focus su educazione, salute e
infrastrutture. Questo risponde, da un lato, alle priorita' di politica sociale di una leadership che,
consapevole del rischio di tensioni, e sempre piu' sensibile al tema del benessere della
popolazione; dall'altro lato e' espressione dell'esigenza di diversificare l'economia e ridurre la sua
dipendenza dal settore delle energie tradizionali, che vale ancora per il 90% delle esportazioni del
Regno.
Benche' avviato da tempo, il percorso verso una maggiore diversificazione non e' senza ostacoli,
se si considera che proprio nel primo trimestre di quest'anno si e' invertita una tendenza che
sembrava ormai consolidata e la crescita del settore petrolifero (+ 5.8%) ha superato quella del
settore non-oil (+ 4.4%), che ha registrato l'incremento piu basso degli ultimi dieci anni.
Una delle principali sfide che il Paese si trova ad affrontare resta la disoccupazione, che tra i
giovani arriva al 50%. Attivo da alcuni anni, il programma di saudizzazione (Nitaqat), associato
all'inasprimento delle misure contro il lavoro clandestino, resta una delle priorita' delle Autorita' del
Paese e rappresenta una realta' con cui le societa straniere devono quotidianamente confrontarsi
non senza difficolta', a motivo della cronica carenza di determinate figure professionali
specializzate tra la popolazione saudita.
2
Saudizzazione, inasprimento della lotta al lavoro clandestino e riduzione del numero dei visti per
lavoratori stranieri figurano tra le cause del rallentamento della crescita del settore non-oil, per la
minore disponibilita' di manodopera a basso costo.
Durante il primo trimestre del 2014, la politica monetaria ha mantenuto un'impronta espansiva,
volta a conseguire la stabilita' finanziaria e dei prezzi, sostenendo crescita del mercato e attivita'
delle banche in linea con l'andamento generale dell'economia. Nel periodo considerato, SAMA ha
mantenuto gli stessi tassi gia' applicati nel quarto trimestre del 2013. L'inflazione attesa per
quest'anno e' del 3%, con consumi in aumento trainati da un'espansione del mercato del credito
del 12.2%.
Le previsioni di calo dei prezzi del petrolio a partire dal 2015 inducono a prevedere un
deterioramento della posizione fiscale del Regno, con il rischio che si registri un deficit, che tuttavia
sarebbe agevole finanziare attingendo dalle ampie riserve monetarie di cui il Paese dispone (739
mld di dollari).
Le prospettive macroeconomiche saudite dipendono essenzialmente da due fattori: la stabilita'
politica del Paese e l'andamento dei prezzi del petrolio. Sul primo fronte, e' noto che il Paese si
confronta con la sfida di un rinnovamento della leadership reale.
La stabilita' politica del Paese e' strettamente collegata al suo outlook economico, incidendo sulla
fiducia dei consumatori e degli investitori interni ed esteri.
Quanto al settore petrolifero, esso resta comunque una componente essenziale dell'economia
saudita e da esso dipendono ancora largamente le prospettive economiche del Paese.
Arabia Saudita: Produzione effettiva petrolio e gas naturale
2009 2010
2011
Produzione di petrolio grezzo (mln 8,25
8,90
9,46
b/gg)
Prezzo medio annuale petrolio
61,06 77,45 107,46
OPEC USD/b
Produzione di gas naturale
2,77
3,10
3,26
(mild di piedi cubi)
2012
9,83
2013
9,75
109,45 98,84
3,64
nd
(Fonte INDEX MUNDI)
Profilo congiunturale
Principali indicatori macroeconomici
(valori in mld di dollari)
Popolazione (mln)
PIL
Variazione reale del PIL
Tasso di inflazione (%)
Tasso di cambio (valuta loc. per $)
Commercio con l'estero
Esportazioni
Oil export(%)
Non-oil export(%)
Importazioni
Saldo
Totale Entrate
Totale spese
Dificit
2009
26,2
376
0.1
5,1
3,75
2010
26,9
448
4,1
5,4
3,75
2011
27,4
592
6,8
5,4
3,75
2012
28,1
582
5,3
5,3
3,75
2013
29,5
606
4,4
4,4
3,75
192,0
85
15
87,0
105
134,0
146,6
12,6
237,8
90,4
9,6
88,3
149,5
219
188,8
30,2
350,7
83
17
106,4
244,3
284
231,5
52,5
309,2
90,1
9,9
114,0
195,2
330,5
227,5
103
333,9
n.d
n.d
152,5
181,4
221,1
218,7
2,4
Fonte: Ministry og Finance
(*) Stime
3
Allocazioni del Budget del 2014:
- Educazione
Il governo saudita ha allocato 56 miliardi di Dollari (3% in piu’ rispetto alle risorse allocate nel
Budget del 2013) per l’educazione, per la costruzione di n. 465 nuove scuole, circa n. 1544 progetti
di scuole e per la ristrutturazione di 1500 scuole gia’ esistenti. Inoltre parte della cifra andra’ per la
costruzione di n. 8 nuovi collegi e campus universitari. Circa 1,39 miliardi di Dollari saranno
utilizzati per per la realizzazione di istituti vocazionali e tecnici, mentre 5,9 miliardi di Dollari per
borse di studi agli studenti sauditi per formazione all’estero.
- Sanita’ e affari sociali
Per la voce health e affari sociali, il governo ha allocato circa il 12,6% del Budget del 2014 pari a
108 milioardi di Saudi Rial (28,8 miliardi di Dollari USA) registrando un incremento del 8% rispetto
alle allocazioni nel Budget del 2013.
Le risorse saranno utilizzate per la costruzione di n. 34 nuovi ospedali e centri sanitari, questi si
aggiungeranno ai lavori attualmente in corso per la costruzione di n. 132 ospedali e di n. 5 città
mediche.
Il budget prevede anche la costruzione di n. 20 “club” sportivi, n. 16 centri sociali e uffici del lavoro.
- Servizi Municipali
Per i servizi municipali sono stati stanziati n. 10,4 miliardi di dollari (9% in piu’ del 2013). Le spese
saranno effettuate per la costruzione di strade tra le varie citta’ del paese, ponti, progetti per
accorgimenti tecnici antialluvioni e per progetti ambientali.
- Infrastrutture e trasporti
17,3 miliardi di dollari sono stati allocati per i progetti di infrastrutture e trasporto (2,5% in piu’
rispetto al 2013). di cui 10,7 per la costruzione di nuove strade, ferrovie, e porti marini e per la
modernizzazione, con progetti di infrastrutture nelle citta’ industriali di Jbail, Yanbu e Ras Al-Khair.
- Acqua, agricoltura, Industria
Un totale di 15,2 miliardi sono stati stanziati per questi tre settori, di cui 6,4 miliardi per
incrementare le risorse dell’acqua costruendo nuove dighe, pozzi e per l’espansione della rete di
trattamento dell’acqua.
- Istituti di Credito Specializzati e Programma Finanziaro dello Stato
22,75 miliardi sono stati stanziati per Istituti di Credito, in particolare per il Real Estate
Development Fund, Saudi Industrial Fund, Saudi Credit Saving Bank, Agriculture Development
Fund, Public Investment Fund e il Lending Program del governo. Questi istituti contineranno ad
offrire prestiti per la creazione di nuovi posti di lavoro e per la crescita dell’economia saudita.
Andamento congiunturale del commercio estero
Il PIL reale, nel 2013, e’ cresciuto del 3,8%, mentre il PIL nominale ha raggiunto 606 miliardi di
dollari registrando una crescita del 4,1% rispetto al 2012.
Nel medesimo anno, le esportazioni saudite hanno registrato una crescita del 9,9% rispetto al
2012.
Nel 2013, le importazioni sono aumentate, rispetto al 2012, del 33,8%, con un saldo della bilancia
commerciale pari a 181,4 mld di USD (- 7,1% rispetto al 2012, secondo le stime della Banca
Centrale Saudita SAMA).
Valutazione della Banca Mondiale e rischio-paese
Positiva e’ la valutazione della Banca Mondiale sull’evoluzione del business enviroment in Arabia
Saudita.
4
Secondo la relazione della Banca Mondiale Fare affari 2013 l’Arabia Saudita si è classificata al 22^
posto su 183 Paesi esaminati.
L’Arabia Saudita è stata inoltre considerata, dalla stessa Banca Mondiale, tra i Paesi al Mondo
che hanno più velocemente implementato le riforme mirate ad attrarre gli investimenti esteri.
Vi e’ sostanziale concordanza, tra le principali agenzie, nella classificazione dell’Arabia Saudita
nella categoria A. Standard & Poor’s: AA-; Moody’s: Aa3; Fitch: AA.
Grado di apertura dell’Arabia Saudita al commercio con l’estero e dipendenza dall’import
Il rapporto tra interscambio (export + import) e PIL (80,3%), quale modalita’ di calcolo per definire
la variabile considerata, mostra che nel corso degli ultimi anni si e’ registrato un crescente grado di
apertura dell’Arabia Saudita al commercio internazionale: 69,6% nel 2011, 72,7% nel 2012 e
80,3% nel 2013.
In considerazione del fatto che nel calcolo relativo al grado di apertura al commercio estero, è
assai rilevante nel caso dell’Arabia Saudita l’incidenza dell’export di greggio, pari al 80-90% delle
entrate commerciali, è altresì significativo per questo mercato valutare separatamente la sua
dipendenza dall’import, confrontandolo con altri Paesi emergenti, attraverso le due variabili del
valore delle importazioni e della consistenza demografica.
COMMERCIO CON L’ESTERO
Andamento dell’interscambio commerciale con l’Italia
Premessa: Serie storica interscambio commerciale Italia-Arabia Saudita:anni 2009-2013
Tabella -Volume dell’interscambio Italia-Arabia Saudita (2009 - 2013)
(valori in mln euro e variazioni %)
Esportazioni
Importazioni
2009
2443,4
1956,8
2010
2672,9
3235,1
2011
3719,2
7031,2
2012
4042,0
7482,6
Saldo
486,6
-562,2
-3312
-3436,7
2013
4503,0
5495,1
3440,6
Var.%013/012
+11,4
-26,6
Fonte: Elaborazione ICE dati ISTAT
INTERSCAMBIO ITALIA-ARABIA SAUDITA ( 2013/2014 GEN/LUG)
I dati ISTAT relativi all’andamento congiunturale riferito ai primi 7 mesi dell’anno corrente (2014),
evidenziano un decremento nell’interscambio Italia – Arabia Saudita del -14,0% rispetto allo
stesso periodo del 2013 (da 6,1 miliardi di Euro gen-lug 2013 a 5,2 miliardi di Euro gen-lug 2014).
La bilancia commerciale nel periodo considerato, si registra un segno positivo per l’Italia
(+177,6 milioni di Euro), questo e’ dovuto sopratutto al al calo delle importazioni italiane registrate
in questi mesi.
Tabella - Volume dell’interscambio Italia-Arabia Saudita (gen-lug 2013/gen-lug 2014)
(valori in mln euro e variazioni %)
gen –lug gen-lug
2013
2014
Esportazioni 2793,7
2710,0
Importazioni 3302,5
2532,5
Saldo
-508,8
177,6
Fonte: Elaborazione ICE dati ISTAT
Var.%
-3,0
-23,3
5
IMPORTAZIONI ITALIANE
Nel periodo gen-luglio 2014 le importazioni italiane dall’Arabia Saudita sono ammontate a circa
2,5 mliardi di Euro (contro i 3,3 miliardi di Euro nello stesso periodo del 2013), registrando una
decrescita del -23,3%.
La struttura delle nostre importazioni dall’Arabia Saudita non e’ mutata. L’Italia continua ad
importare soprattutto petrolio, gas naturale e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio,
che insieme hanno rappresentato l’82,2% del totale del nostro import, con il -26,8% di diminuzione
rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Tabella- Principali importazioni italiane dall’Arabia Saudita aggregati per prodotto
(genn-lug 2013/2014)
Var%
gen-lug
genn-lug
genn-giu
(Valori in milioni di euro)
2013
Peso% 2014
Peso% 2013/2014
Prodotti delle miniere e
2754,2
83,4
1881,9
74,3
-31,7
delle cave
Prodotti chimici
381,3
11,6
364,2
14,4
-4,5
Coke e prodotti derivanti
88,2
2,7
199,3
7,9
125,9
della raffinazione del
petrolio
Totale globale
3302,5
2532,5
Fonte: Elaborazione ICE dati ISTAT
ESPORTAZIONI ITALIANE
Secondo i dati ISTAT, relativi al periodo gen-luglio 2014, le esportazioni italiane verso l’Arabia
Saudita sono diminuite del -3% rispetto allo stesso periodo del 2013.
La componente più rilevante delle nostre esportazioni si conferma ancora quella del settore dei
macchinari ed apparecchiature (1^) con una quota del 34,6% sul totale esportato, con un
incremento del +8,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Tra i settori merceologici maggiormente esportati dall’Italia in Arabia Saudita seguono quelli
relativi a coke e prodotti derivanti della raffinazione del petrolio(2^), con un peso del 15,3%
sul totale esportato e con una diminuzione del -26,2 rispetto allo stesso periodo dell’anno 2013 e
ad apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche (3^) con
un peso dell’8,1% sul totale export ed una decrescita del 11,5% rispetto a gen-lug del 2013..
Seguono in ordine di importanza, nella graduatoria del nostro export verso il Regno saudita, i
seguenti altri settori merceologici, di cui:
prodotti chimici (peso 5,1% e incremento +7,8%);
prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature (peso 4,5% e crescita del 11,4%)
Tabella - Principali esportazioni italiane verso l'Arabia Saudita aggregate per settore
(genn-lug 2013/2014)
Var%
Valori in milioni di euro
gen-lug
genn-lug
genn-giu
2013
Peso% 2014
Peso% 2013/2014
macchinari ed
863,9
30,9
937,4
34,6
8,5
apparecchiature nca
Coke e prodotti derivanti
559,7
20,0
413,2
15,3
-26,2
della raffinazione del
6
petrolio
Apparecchiature elettriche
e apparecchiature per uso
domestico non elettriche
Prodotti chimici
Prodotti in metallo , esclusi
macchinari e attrezzature
Totale globale
247,3
8,9
218,9
8,1
-11,5
128,6
4,6
138,6
5,1
7,8
121,3
135,1
4,5
11,4
2793,7
2710,0
-3,0
Fonte: Elaborazione ICE dati ISTAT
Opportunità per i beni industriali
Il comparto dei beni industriali continua ad essere il più importante del nostro export verso l’Arabia
Saudita, con particolare riferiemento alle macchine per impiego generale (che nella classifica
Ateco comprendono motori a combustione interna, turbine e turboalternatori, apparecchiature
fluidodinamiche, altre pompe e compressori, altri rubinetti e valvole, organi di trasmissione,
cuscinetti a sfera), ad altre macchine per impieghi speciali (che nella classifica Ateco
comprendono macchine per la metallurgia, miniere e cave, macchine per industria alimentare,
tessile, conciaria, cartaria, stampa, macchine per impiego estetico, robotica) e ad altre macchine
di impiego generale (quali macchine di sollevamento e movimentazione, macchine utensili
portatili a motore, macchine per confezione e imballaggio e per industria chimica e petrolchimica) .
Nel periodo gen-lug 2014 i principali beni industriali esportati dall’Italia in
registrano le seguenti variazioni:
Arabia Saudita
- macchine di impiego generale (€ 358,3 mln con +7,3% di crescita) rispetto al periodo gen-lug
2014.
- altre macchine per impieghi speciali, con un valore di €277,6 mln di Euro, in crescita del
+7,8%
- altre macchine per impiego generale (€ 238,3 mln con una crescita del 18,2%);
Opportunità per i beni di consumo:
Le relative opportunità di mercato offerte dall’export di beni italiani di consumo (orientativamente
circa il 15,8% del totale in termini di peso nel periodo gen-lug 2014 per i principali prodotti),
rappresentano prevalentemente un segmento di mercato per i consumatori sauditi di fascia alta,
quali mobili di qualita’, gioielli, abbigliamento di marca e anche auto di lusso (Ferrari e Maserati),
beni che contribuiscono ad accreditare un’immagine altamente positiva del design e della qualità
del “Made in Italy”.
PRINCIPALI PAESI PARTNERS DELL’ARABIA SAUDITA/MONDO
ANNO 2013
Posizionamento commerciale dell’Italia rispetto ad altri principali Paesi-Mondo
Gli ultimi dati disponibili comparati forniti dal FMI sui principali paesi fornitori dell’Arabia Saudita nel
corso dell’anno 2013 mostrano nella graduatoria una posizione stabile dell’Italia rispetto all’anno
2012 (settimo posto con una quota di mercato del 3,5% del totale importazioni saudite). Mentre tra
i paesi clienti dell’Arabia Saudita, l’Italia nel 2013 si e’ posizionata al undicesimo posto (nel 2012
l’Italia era al nono popsto tra i paesi acquirenti).
Anche nei primi 7 mesi del 2014, l’Italia ha mantenuto il settimo posto come paese fornitore
dell’Arabia Saudita, ed e’ passata al dodicesimo posto tra i paesi clienti.
Tabella - Quote di mercato dei principali partners dell’Arabia Saudita(gen-dic 2013)
Val. Tot. Imp. 160,1 mld US$
Val. Tot. Exp. 349,2 mld US$
% su
% su
Principali
Principali
fornitori
acquirenti
import
export
1. USA
13,0
1. Cina
13,9
2. Cina
12,9
2. USA
13,5
7
3. India
4. Germania
5. Corea del Sud
6. Giappone
7. Italia
8. Francia
9. UK
8,1
7,4
6,1
4,7
3,5
3,2
2,5
3. Giappone
4. Corea del Sud
5. India
6. Singapore
7. Tailandia
8. Africa del Sud
9. Francia
10. Spagna
11. Italia
13,0
9,8
9,4
3,4
2,2
2,4
2,0
2,0
1,9
Fonte: Elaborazione ICE su dati FMI-DOTS
Tabella - Quote di mercato dei principali partners dell’Arabia Saudita(gen-apr 2014)
Val. Tot. Imp. 52,9 mld US$
Val. Tot. Exp. 120,2 mld US$
% su
% su
Principali
Principali
fornitori
acquirenti
import
export
1. Cina
2. USA
3. India
4. Germania
5. Corea del Sud
6. Giappone
7. Italia
8. Francia
9. U.K
12,1
11,4
9,3
7,5
5,8
5,2
3,6
3,4
2,9
1. USA
2. Cina
3. Giappone
4. India
5. Corea del Sud
6. Singapore
7. Tailandia
8. Africa del Sud
9. Francia
10. Spagna
11. Bahrein
12. Italia
15,1
13,8
13,4
9,4
9,4
4,5
2,2
2,1
1,9
1,7
1,6
1,5
Fonte: Elaborazione ICE su dati FMI-DOTS
8
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