MOLISE MOLISE

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Il nome Molise ha origini incerte.
Per alcuni deriva dalla
denominazione di un antico castello,
successivamente distrutto.
Il termine potrebbe anche essere
ricondotto ai Conti de Molinis,
feudatari normanni presenti sul
territorio in epoca medioevale.
Un’altra fonte lo associa, invece,
al cognome De Mulisio (dal latino
mola, mulino), appartenuto ad un
genero del re svevo Ruggero, che
gli assegnò il controllo della
regione.
POSIZIONE
E CONFINI
Il Molise rappresenta la regione
italiana più piccola (4 438 kmq)
dopo la Valle d’Aosta. È situata
nell’area sudorientale della
Penisola italiana. Confina a nord
con l’Abruzzo e, per un breve
tratto, con il Mar Adriatico; ad
ovest sempre con l’Abruzzo e il
Lazio; a sud con la Campania e ad
est con la Puglia e il Mar Adriatico.
LO STEMMA
Lo stemma della regione riproduce
nei suoi simboli l’emblema
appartenuto alla Contea di Molise.
La stella d’argento a otto punte
riproduce quella della Provincia di
Molise, che era una delle 12 province
del Regno di Napoli.
Superficie
(kmq)
Popolazione
(ab.)
MOLISE
MOLISE
% su
ITALIA
4 438
1,5%
320 838
0,5%
72
198
Densità
(ab./kmq)
la
storia
In età antica la regione era abitata dal
popolo dei Sanniti. Poi il territorio venne conquistato dai Romani. L’invasione
dei Longobardi e la caduta dell’Impero
romano determinarono la separazione
del Molise dalla regione degli Abruzzi e
l’annessione al Ducato di Benevento.
Successivamente il territorio passò sotto il controllo dello Stato Pontificio, che
lo cedette ai Normanni nel XII sec. A
partire dal XIII secolo, il Molise divenne
una provincia del Regno di Sicilia sotto
il governo di Federico II. In tale periodo
storico la regione venne annessa alla
Capitanata (l’Alta Puglia). Dopo la dominazione borbonica, nel 1861 fu annessa al Regno d’Italia.
Zone altimetriche
www.regione.molise.it
© IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas
Per il patrimonio naturalistico della regione: LA NATURA PROTETTA - Pagg. 40-41
Ambiente fisico e clima
Il territorio molisano è prevalentemente montuoso e collinare. I rilievi più elevati
si trovano lungo i confini meridionali della regione ed appartengono all’Appennino Campano
(monte La Meta, 2 241 m; monte Miletto, 2 050 m). La fascia collinare è costituita dal
Subappennino molisano e dai Monti Frentani, che digradano verso la ristretta fascia costiera
pianeggiante. La costa si estende bassa e sabbiosa ed è interrotta dal Promontorio di Termoli.
L’unico fiume che attraversa interamente la regione è il Biferno; gli altri corsi d’acqua
(Trigno, Fortore, Volturno) segnano in parte i confini regionali. Generalmente i fiumi possiedono
un regime torrentizio: d’estate si presentano quasi asciutti, mentre d’inverno, a seguito delle
forti piogge, subiscono piene improvvise. Tali eventi causano spesso rovinosi smottamenti sui
fragili pendii collinari, costituiti da terreno argilloso. La regione, inoltre, è a rischio sismico.
I laghi di Occhito e di Guardialfiera sono bacini artificiali. Il clima è caratterizzato da lunghi
inverni freddi ed estati brevi (montano) nelle zone più interne della regione; sulla costa
prevalgono, invece, inverni tiepidi ed estati fresche (marittimo/adriatico).
Il paesaggio è piuttosto vario: nella fascia costiera sono presenti piante mediterranee, mentre
sulle colline e sui rilievi più elevati si trovano rispettivamente latifoglie e aghifoglie.
In Molise sono
moltissime le
testimonianze
archeologiche
del periodo
preistorico e
preromano e di
quello romano.
La testimonianza
più antica
è l’accampamento
paleolitico
di Isernia, in
località
La Pineta.
Risale a 700 000
anni fa e conserva
ossa di bisonti,
rinoceronti,
elefanti ed
ippopotami.
Nella pagina a fianco:
il Castello di Cerro al Volturno,
ai piedi dei monti
dell’Appennino Campano.
Le uniche zone pianeggianti,
oltre a quella costiera, sono
la Conca di Isernia e di Venafro, e le aree delle
valli del Trigno, del Biferno e
dell’Alta Valle del Fortore.
Leggere la carta
• Qual è il fium
e che attraversa
al
centro il territorio
molisano?
Quale lago form
a?
• Quali fiumi, pe
r brevi tratti, co
nfinan
con l’Abruzzo, la
Puglia e la Campa o
nia?
• Qual è l’ambi
ente fisico domin
ante?
• Quali sono le
vette più elevate?
• Dove sorgono
le due città
capoluogo di pr
ovincia?
• Qual è il Parc
o Nazionale della
regione?
Popolazione
Il Molise è una regione con una densità abitativa molto bassa (72 ab./kmq) ed un numero di
abitanti contenuto (320 838 ab.). La maggior parte della popolazione si concentra lungo le fasce
costiere: qui le condizioni naturali ed economiche risultano migliori. La forma di insediamento
prevalente sul territorio resta quella del piccolo centro abitato. Numerosi sono, infatti, i paesi
sparsi sui versanti collinari, in cui persistono stili di vita tradizionali. Dal XIX secolo fino agli
anni Settanta del Novecento, il Molise è stata una terra di emigrazione verso l’estero (Stati Uniti)
e le regioni industrializzate del Nord d’Italia. La mancanza di lavoro e l’isolamento della regione
hanno determinato un vero e proprio spopolamento. Negli ultimi decenni si è assistito ad una
ripresa demografica, dovuta al nuovo sviluppo industriale e alle opportunità offerte dal turismo.
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1
2
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Città
Campobasso (51 321 ab.) è il capoluogo e il centro principale
della regione. La città sorge a circa 800 metri d’altezza, su un
altopiano compreso tra i fiumi Biferno e Fortore. Di origine
longobarda, Campobasso è costituita da un antico nucleo
storico (dove si trova il Castello Monforte del XVI sec.),
che domina la parte più moderna della città, situata in
pianura.
L’economia è basata prevalentemente sull’agricoltura
e l’allevamento. Negli ultimi anni, però, si sono
sviluppate piccole aziende tessili ed alimentari.
L’altro capoluogo di provincia è isernia (21 773 ab.).
Centro importante è, oggi, Termoli, sede di un grosso
polo industriale, fulcro dell’economia del Basso Molisano.
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Economia
Lo sviluppo economico della regione è stato a lungo frenato da diversi
motivi fra cui l’assenza di un efficiente sistema di trasporti e la mancanza
di un piano di sviluppo industriale. La recente crisi del settore agricolo
è coincisa con lo sviluppo dei settori industriale e terziario.
Il tasso di disoccupazione resta, tuttavia, elevato.
Attività agricole
Negli ultimi anni il numero degli impiegati nell’agricoltura (7%) è sceso
costantemente. La scarsa produttività di tale settore è dovuta alla natura
montuosa del territorio, alla sua scarsa fertilità e alla mancanza di corsi d’acqua
regolari, necessari per l’irrigazione.
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La città di Campobasso.
1. Castello Monforte
2. Chiesa di San Giorgio
3. Palazzo Cannavina
4. Cattedrale della
Santissima Trinità
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Il fatto che i giovani non
si dedichino all’agricoltura sta disperdendo
il patrimonio delle piccole attività
tradizionali esistenti.
Le colture principali sono quelle
ortofrutticole e cerealicole: vite, tabacco,
olive, patate. Nelle montagne intorno a Isernia
si è intensificata la coltivazione del
tartufo.
Nelle zone montane viene ancora
praticato l’allevamento ovino e caprino.
Attività industriali
Il settore industriale è basato sulla
presenza di imprese di medie e piccole
dimensioni, operanti in numerosi
comparti: alimentare,
abbigliamento (distretto industriale
di Trivento e Riccia), carta, legno,
edilizia e metalmeccanica.
Importanti restano le attività
tradizionali legate alla fabbricazione
di coltelli, all’incisione del legno,
all’oreficeria e alla lavorazione
di rame e ferro. Ad Agnone, resta viva
la millenaria produzione di campane che
vengono esportate in tutto il mondo.
Una risorsa fondamentale per il futuro
può essere quella dei giacimenti
di metano scoperti nella provincia
di Campobasso. La presenza di un
grande insediamento industriale di livello nazionale
(FIAT), a partire dagli anni Settanta del Novecento,
non ha determinato lo sviluppo economico che
la regione si attendeva. Tuttavia le aree, che si sono
ormai aperte ad un promettente sviluppo industriale,
sono quelle del Basso Biferno (attorno a Termoli),
l’area tra Campobasso e Bojano, la piana tra Isernia e
Venafro, l’Alto Trigno e l’area attorno ad Agnone.
I servizi
La maggior parte dei lavoratori del settore terziario
è impiegata nella Pubblica Amministrazione.
Il turismo possiede ampi margini di sviluppo, grazie
alla diversa offerta di attività presenti sul territorio:
turismo montano (Capracotta e Campitello Matese);
turismo archeologico (Sepino, Campobasso e Bojano)
e balneare (Termoli, Campomarino e Marina di
Montenero).
Tale attività resta, tuttavia, ostacolata dalla
mancanza di infrastrutture adeguate (alberghi e strade)
che solo ora si stanno realizzando.
© IstItuto ItalIano EdIzIonI atlas
Il punto
sulle conoscenze
• Qual è la sola regione italiana più piccola del
Molise?
• Dove tende a concentrarsi, oggi, la maggior
parte della popolazione?
• Quali fenomeni economici hanno arrestato, ne-
gli anni Settanta del Novecento, il processo di
emigrazione?
• Quali sono le aree industriali in sviluppo?
• Quali sono le diverse forme di turismo in
Molise?
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