Untitled - Regione Calabria

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RELAZIONE SULLO STUDIO DI COMPATIBILITA’ AMBIENTALE PROGETTO DI UN NUOVO IMPIANTO FOTOVOLTAICO DENOMINATO "DATTILO II" PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA DA REALIZZARSI NEL COMUNE DI LAMEZIA TERME (CZ) IN LOCALITÀ “SAN NICOLA”. COMMITTENTE: GMZ SOLENERGY S.R.L. VERIFICA AI SENSI DELL'ART 10 DEL D.P.R. 12.04.1996 e succ. mod. e integr.‐ R.R. n° 3 DEL 2008 VISTO il Decreto Legislativo 29 dicembre 2003, n° 387. (Attuazione della direttiva 2001/77/CE
relativa alla promozione dell’energia prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno
dell’elettricità) e in particolare da quanto contenuto nell’art. 12
VISTO il Decreto19 febbraio 2007, del Ministero delle Sviluppo Economico e dell’Ambiente e della
Tutela del Territorio e del Mare, denominato “Nuovo Conto Energia” (Criteri per l’incentivazione
della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare).
VISTA la delibera della Giunta Regionale 15 novembre 2004 , n° 832e s.m.i. (Responsabilità e
procedimento per il rilascio delle autorizzazioni alla costruzioni ed esercizio di impianti per la
produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili in attuazione del Decreto Legislativo 29
dicembre 2003, n° 387)
VISTA la delibera della Giunta Regionale 12 ottobre 2004, n° 736 per la “Procedura di valutazione
dell’impatto ambientale ai sensi del D.P.R. 12 Aprile 1996 - Approvazione disciplinare”
VISTA la delibera della Giunta Regionale 4 Agosto 2008, n° 3 per le “Procedure di valutazione di
impatto ambientale, di valutazione ambientale strategica e delle procedure di rilascio delle
autorizzazioni integrate ambientali.
CONSIDERATO CHE l’art 12 del D.M. 19 Febbraio 2007,n° 387 stabilisce la pubblica utilità ed
indifferibilità ed urgenza degli impianti alimentati da fonti rinnovabili e delle opere agli stessi
connesse, nonché delle infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli stessi
impianti, al fine di dettare norme di razionalizzazione e semplificazione delle procedure
autorizzative;
La seguente relazione correda l’istanza di autorizzazione unica congiuntamente al progetto per la
realizzazione di un impianto solare fotovoltaico sito nel Comune di Lamezia Terme (ex Comune di
S. Eufemia) al fine di fornire i dati necessari per individuare e valutare i principali effetti che il
progetto può avere sull’ambiente.
Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 1 STUDIO DI IMPATTO AMBIENTALE INDICE 1. PREMESSA………...………………………………………………………………………………………………………………….4 2 CONTENUTI,METODO E PROCEDURA DI VERIFICA 2.1 Contenuti e Finalità Generali ………………….…………………………………………………………………………...5 2.2 Metodologia dello studio …………………………………………………………………………………………………....5 3 CARATTERISTICHE E FINALITA’ DEL PROGETTO 3.1 Breve descrizione del progetto ……..…………………………………………………………………………………....6 3.2 Finalità Perseguite dal progetto ……………….………………………………………………………………………....6 4 STUDIO SUGLI EFFETTI URBANISTICO‐TERRITORIALI ED AMBIENTALE SULLE MISURE NECESSARIE PER L’INSERIMENTO NEL TERRITORIO 4.1 Analisi del Contesto ……..………………………………………………………………………………….....................7 4.2 Dimensioni del progetto e tipologia dell’impianto …………………………………………......................9 4.3 Benefici Ambientali ……..………………………………………………………………………………….....................12 4.4 Utilizzazione delle risorse naturali……………………………………………………………………....................13 4.5 Produzione di rifiuti ………………………..……………………………………………………………….....................16 4.6 Inquinamento e disturbi ambientali ……………………………………………………………….....................17 4.7 Rischio Incidenti ………………………………………………..…………………………………………….....................25 4.8 Impatti sul Patrimonio naturale, storico e destinazione della zona ………………….....................26 4.9 Caratteristiche dell’impatto potenziale ………………………………………………………..….....................27 4.10 Area di Cantiere e ripristino dei luoghi ………………………………………………………..….....................28 4.11 Aspetto Socio Economici …………………....................................................................................29 4.12 Individuazione delle Alternative …………………………………………………………………….....................29 4.13 Opere di Mitigazioni in fase di esercizio …………………………………………………………....................30 Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 2 5 RELAZIONE DI CONFORMITA’ DEL PROGETTO CON LE NORME AMBIENTALI E PAESAGGISTICHE, NONCHE’ CON I VIGENTI PIANI E PROGRAMMI TERRITORIALI ED AMBIENTALI ………………………………………………………………………………………………………………………………..31 COMPATIBILITA’ E CONSIDERAZIONI FINALI ……………………………….…………………………………………….33 Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 3 1. PREMESSA Il progetto si inserisce nell’obiettivo di interesse comunitario e mondiale per la riduzione di elementi inquinanti. Gli effetti devastanti che l’energia prodotta dai combustibili fossili apporta all’ecosistema sono un problema riconosciuto e da tempo denunciato dalla comunità scientifica mondiale. Piogge acide,inquinamento atmosferico e la modifica del clima globale: sono queste le principali alterazioni ambientali provocate dai processi di combustione. E’ quindi urgente e necessario promuovere ancora di più il ricorso alle fonte rinnovabili. La produzione di energia rinnovabili costituisce risposta di crescente importanza al problema dello sviluppo economico sostenibile che comporta, per il lungo periodo, la ricerca di alternative all’impiego delle fonti fossili. La necessità di promuovere fonti alternative d’energia è stata affermata ufficialmente dalla Commissione Europea fin dal 1997, e gli impegni assunti dal Governo Italiano nei confronti del protocollo di Kyoto prevedendo una sensibile riduzione sul territorio, tra il 2008 e il 2012, delle emissione di gas serra incentivando soprattutto l’energia solare fotovoltaica. La crescita del mercato fotovoltaico mondiale ad oggi è in netto incremento superando anche le stime più ottimiste. A livello comunitario le più recenti proiezioni ,per l’anno 2008 , descrivo la netta crescita delle installazione di questi tipi di impianti anche se questo mercato continua ad essere trainato dalla Germania. A livello Italiano sta prendendo sempre più piede la sensibilità a realizzare impianti ecocompatibili, l’obbiettivo riuscire a dare anche nel nostro paese l’impulso necessario al successo della produzione di energia elettrica dal sole. In Italia, l’irraggiamento medio annuale varia dai 3,6kWh/m2/giorno della pianura padana ai 4,7kWh/m2/giorno del centro Sud e ai 5,4kWh/m2/giorno della Sicilia. Nel nostro paese, quindi, le regioni ideali per lo sviluppo del fotovoltaico sono quelle meridionali e insulari anche se, per la capacità che hanno di sfruttare anche la radiazione diffusa, gli impianti fotovoltaici possono essere installati anche in zone meno soleggiate. Irraggiamento solare annuo Calabrese: La Calabria ha un irraggiamento annuo assoluto fra i più elevati d’Europa (1600‐1800KWh/h ca) e in particolare quello della pianura di S. Eufemia risponde a pieno alle caratteristiche di irraggiamento solare ideale per la realizzazione di impianti fotovoltaici. La società ha provveduto tramite i suoi tecnici a predisporre una Verifica Ambientale per dimostrare la compatibilità ambientale con il progetto da realizzare. La presente relazione è stata redatta dall’ Arch. Bartucca Teodoro (nato a Lamezia Terme, il 04/09/1980, residente a Filadelfia, in via Tre Carlini, n. 12, tel 348‐7763364 P.IVA 02689950794, iscritto all’Ordine degli Architetti della provincia di Vibo Valentia con il n° 414, con studio in Acconia di Curinga in via Dante Alighieri, n. 3) Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 4 2. CONTENUTI, METODO E PROCEDURA DI VERIFICA 2.1 Contenuti e finalità della verifica ai sensi dell’ art. 7 dell’ allegato 4 del DGR 832/2004 e s.m.i., alla DGR 4 Agosto 2008, n° 3 per le “Procedure di valutazione di impatto ambientale, di valutazione ambientale strategica e delle procedure di rilascio delle autorizzazioni integrate ambientali. La presente relazione tende a individuare la natura e la consistenza degli effetti che la nuova opera genererà sull’ambiente direttamente e indirettamente interessato a definire i possibili interventi di mitigazione e di ridurre al minimo gli impatti sul territorio e di minimizzare le modificazioni ambientali. In merito alle componenti ambientali: la relazione di seguito analizza le componenti ambientali: atmosfera, acqua, suolo e sottosuolo, vegetazione, flora, fauna, paesaggio, rumore, inquinamento, ecosistemi e aspetti socio‐economici; Inoltre il seguente studio di prefattibilità ambientale è redatto allo scopo di illustrare le soluzioni adottate per la realizzazione del progetto e per minimizzare gli effetti sul sistema ambientale e paesaggistico del contesto. Esso comprende: la verifica della rispondenza dell'intervento ai canoni previsti da eventuali piani paesaggistici o urbanistici; lo studio degli effetti che la realizzazione dell'intervento può avere nei confronti della salute dei cittadini e dell'ambiente; l'illustrazione delle ragioni che hanno portato alla scelta del sito e della soluzione progettuale in riferimento all'impatto ambientale; la determinazione degli interventi di ripristino ambientale e dei relativi interventi; l'indicazione delle norme di tutela ambientale cui l'intervento deve sottostare e dei relativi criteri tecnici utilizzati per rispettarle; 2.2 Metodologia dello studio Il metodo per accertare la COMPATIBILITA’ AMBIENTALE dell’intervento è stato suddiviso nelle seguenti fasi: ANALISI DEL CONTESTO
+
LIVELLO DI TUTELA
»
SENSIBILITÀ DEL SITO
▼
PROGETTO
▼
COMPATIBILITA’
◄ COMPENSAZIONI E MITIGAZIONI
Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 5 3. CARATTERISTICHE E FINALITA’ DEL PROGETTO 3.1 Breve descrizione del progetto: La società GMZ Solenergy s.r.l. (soggetto richiedente dell’autorizzazione unica presso la Regione Calabria) intende realizzare un impianto fotovoltaico di circa 2 MWp (2.122,80 kWp) , denominato DATTILO II,con cessione totale dell’energia prodotta. L’impianto in progetto ricade nel territorio di Lamezia Terme su un terreno di proprietà del signora Dattilo Marianna A. (Vedi contratto allegato) con il quale ha stipulato un contratto di fitto del terreno per l’installazione di un parco fotovoltaico per la durata di 25 anni. Il sito in oggetto è in loc.tà “San Nicola” su terreno censito al N.C.T. con il fg. 33 p.ll3 12‐64. La superficie su cui si intende realizzare il parco ha una estensione di 61.500 mq diviso su due lotti divisi dalla Strada Statale argine sinistro dell’Amato. Negli elaborati grafici allegati alla presente relazione tecnico‐illustrativa è stata individuata l’area oggetto d’intervento sia sulla Carta Tecnica Regionale (individuabile geograficamente al foglio n° 574124) che sull’aerofotogrammetria dell’area (scala 1:2000). 3.2 Finalità perseguite dal progetto: I principali vantaggi offerti da questa attuazione riguardano: • Sostegno e incremento all’uso di energie rinnovabili • Impiego di una sorgente diffusa per sua natura; • Basso impatto ambientale nel contesto territoriale; La tecnologia fotovoltaica date le sue peculiari caratteristiche è la più “ecologica” tra le fonti rinnovabili i ben noti vantaggi sono sostenuti da tutte le nazioni mondiali, dato che l’energia pulita che serve a far funzionare gli impianti è sempre presente, a differenza del vento per l’eolico, e non subisce variazioni di prezzo come accade per il petrolio. Da sottolineare è anche il fatto del basso impatto nel contesto territoriale, al contrario degli imponenti impianti eolici che ormai stanno ricoprendo tutti gli altipiani Calabresi, di solito queste installazioni a terra non superano i due metri di altezza quindi sono facilmente integrabili e mascherati con l'ambiente naturale. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 6 4. VERIFICA SUGLI EFFETTI URBANISTICO‐TERRITORIALI ED AMBIENTALE E SULLE MISURE NECESSARIE PER L’INSERIMENTO NEL TERRITORIO COMUNALE: 4.1 Analisi del contesto Localizzazione L’area dove si intende realizzare il parco fotovoltaico ricade nella pianura di S. Eufemia nel territorio del Comune di Lamezia Terme (ex Comune di S. Eufemia Lamezia), è riportata in catasto al foglio di mappa n° 33 particelle 12‐64. Il progetto comprende un lotto di terreno completamente pianeggiante la superficie totale interessata è di 61.500 mq.. Il lotto in oggetto non è immediatamente raggiungibile dalla Strada Statale 18 perché si trova nell’entro terra della pianura di S. Eufemia raggiungibile solo percorrendo una serie di stradelle di penetrazione agraria o la Strada Statale argine sinistro dell’Amato. Caratteristiche del sito e destinazione d’uso delle aree limitrofe L'ambiente in cui si inserisce l'intervento in progetto é caratterizzato da aree destinate prevalentemente all’agricoltura semi‐intensiva ripartite in lotti e schermati su tutti i lati da alberi frangivento . Non vi sono insediamenti abitativi in tutta la zona. A circa un km vi è la presenza di insediamenti industriali (zona exSIR). Negli elaborati grafici allegati alla presente relazione è stata individuata l’area oggetto d’intervento sia sulla Carta Tecnica Regionale che sull’aerofotogrammetria. (vedi tavola n° 2 in scala 1:10.000) Caratteristiche fisiche dell’area L’accesso al lotto, nei quali saranno installati gli impianti, è garantito dalle numerose stradelle di penetrazione agraria che sboccano sulla Strada Statale 18. Tali stradelle sono quasi tutte asfaltate o comunque percorribili con automezzi e trattici agricole. La larghezza in sezione di queste strade variano dai 5 a 6 metri, a secondo dell’andamento planimetrico dei confini dei terreni adiacenti. Comunque è garantito il futuro passaggio dei mezzi d’opera e di trasporto dei materiali senza intralciare l’eventuale transito dei coltivatori delle particelle adiacenti. Attualmente l’area in oggetto è incolta da diversi anni, data la crisi legata all’agricoltura il proprietario non riesce a coltivare tutti i terreni di proprietà.
Alcune viste del lotto per accertare la compatibilità del terreno con il progetto Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 7 1
2
2 3 4 Planimettria schemaatica del lottto 1)
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8 Pagina 8
4.2)Dimensioni del progetto e tipologia Il progetto consiste nella realizzazione di un impianto fotovoltaico, di potenza nominale pari a 2.122,80 kWp, per la produzione di energia elettrica; il campo fotovoltaico produce energia elettrica in corrente continua e quindi per poterla normalmente utilizzare occorre che venga trasformata in corrente alternata attraverso un sistema di conversione costituito da un inverter trifase; La struttura di sostegno dei moduli sarà in acciaio collegati a una struttura secondaria dinamica su cui poggiano i moduli fotovoltaici. L’impianto è costituito dai seguenti componenti principali (vedi tavola 3): • generatore fotovoltaico • quadro di campo • sistema di condizionamento della potenza • quadro di consegna • sistema di acquisizione dati. • Il generatore sarà composto da 218 stringhe ,8 pannelli fotovoltaici associati tra di loro formano un modulo. Ogni stringa è composta da 4 moduli. Quindi si avrà un totale di 6.976 pannelli che avranno una potenza di picco ciascuno di 305 W per un totale di 9.760 W di potenza di picco installata per ogni stringa. I pannelli avranno dimensione di 1 m x 1,65 m installati su un supporto realizzato con profili di acciaio appoggiata su una struttura portante. La struttura portante in acciaio è costituita da tubolari da Φ 120 mm lunghi 3 m di cui ogni tubolare è inserito nel terreno fino ad una profondità di circa 1,5 m e i rimanenti 2 m sorreggeranno la struttura che permetterà alle stringhe di ruotare. La struttura di sostegno dei moduli sarà in un telaio realizzato con profilati di acciaio zincato bene rappresentato negli elaborati grafici allegati. La struttura è stata oggetto di un studio particolare basato sui seguenti criteri: •
•
Strutture ben dimensionate atte a sopportare il carico per cui saranno dimensionate Resistenza alle eventuali sollecitazioni del vento e al carico neve rispettando i valori richiesti dalla norma regionale. Su detto telaio i moduli sono fissati ai supporti anch’essi in profilato di acciaio zincato ma che per la loro tecnologia permette loro di ruotare sull’asse orizzontale e di inseguire il migliore Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 9 irraggiamento solare a secondo del percorso effettuato dal sole. Questo meccanismo è controllato da un sistema a microprocessore monitorizzato controllato. • I quadri elettrici di campo sono contenuti in scatole di connessione di circa 20x20x10 cm e vi sono convogliate le terminazioni delle stringhe per la loro connessione in parallelo. In esso sono sistemati anche i dispositivi per il sezionamento. • Il sistema di condizionamento della potenza è costituito da un componente principale, il convertitore statico c.c./a.c., o inverter, e da un insieme di apparecchiature di comando, misura, controllo e protezione affinché l’energia trasferita alla rete abbia i necessari requisiti di qualità e sicurezza. Tale sistema è contenuto in un unico dispositivo di dimensioni 33.5x36x18 cm. • Il quadro di consegna è il quadro elettrico dove vengono effettuate le connessioni dal sistema di condizionamento della potenza alla rete elettrica dell'utenza ENEL • Sarà successivamente introdotto un sistema di acquisizione dati, con l’obiettivo di monitorare le prestazioni del sistema; avrà dimensioni 19x11x6 cm.. A servizio dell’impianto saranno installate due cabine, conforme agli standard Enel (come descritto nella prescrizione DK 5600), per l’alloggiamento degli inverter, del trasformatore, dei quadri, del contatore e di tutte le apparecchiature elettriche necessarie; esse avranno dimensioni di m. 8,50 x 2,50 x h int. max. di mt. 2,30 e poggerà su una platea di c.c.a. Tutti gli elementi costituenti l’impianto (pannelli, inverter, cavi, ecc..) sono certificati e rispecchiano tutti le Prescrizioni Comunitarie , a marchio CE, e Mondiali per farsi si che il risultato finale sia eccellente e non di basso livello dato che l’impianto dovrà avere una durata stimata di 25 anni e che non generi problemi all’ambiente. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 10 Caratteristiche della struttura e filosofia dei parchi fotovoltaici La struttura portante è costituita da profili tubolari in acciaio inseriti direttamente nel terreno senza l’ ausilio di plinti in cemento questa è una soluzione molto ecologica. Da un lato non si avrà la contaminazione del terreno con elementi chimici che possano influenzare la produttività futura del terreno dall’altro lato quando si arriverà allo smontaggio dell’impianto una volta sfilati i profili nel terreno non rimarrà alcun rifiuto e si può pensare alla sua immediata coltivazione. L’interasse elevato tra i filari garantisce a pieno la ventilazione naturale del terreno e quindi abbatte i possibili principi di salinità o altre ripercussioni sulle caratteristiche chimiche del terreno . SCHEMA DI INSTALLAZIONE DEI FILARI FOTOVOLTAICI Nelle realizzazioni eseguite in Germania con la stessa tipologia , i coltivatori continuano a coltivare lo stesso il terreno tra i filari. Altri invece hanno sfruttato i recinti di questi parchi fotovoltaici per realizzare veri e propri allevamenti di pastorizia, un principio nuovo di produrre energia e continuare a sfruttare la terra. L'agricoltura dei piccoli coltivatori, specie al sud, è in crisi; lavorare la terra non rende più e chi possiede cinque o dieci ettari di terreno, spesso si trova costretto a venderlo e ciò significa abbondare una zona ricca di storia e di tradizioni secolari. "Affittando il terreno si creano delle entrate sicure e si dà la possibilità ai produttori agricoli di continuare la propria attività, affiancando quest'ultima alla produzione di energia". Questo è uno dei principi che contraddistingue la GMZ SOLENERGY , infatti ha ricercato terreni incolti per le proprie realizzazioni; terreni ormai abbandonati a cui ridare vita . Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 11 4.3 Benefici ambientali L’impiego del sistema fotovoltaico per la produzione energetica presenta notevoli vantaggi di carattere ambientale, legati principalmente alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. L’energia elettrica prodotta con il fotovoltaico ha un costo nullo per combustibile: per ogni kWh prodotto si risparmiano circa 250 grammi di olio combustibile e si evita l’emissione di circa 700 grammi di CO2, nonché di altri gas responsabili dell’effetto serra, con un sicuro vantaggio economico e soprattutto ambientale per la collettività . Inoltre il pannello fotovoltaico è un moltiplicatore di energia. Infatti il pannello fotovoltaico ha una vita utile di circa 30 anni. In 2 anni restituisce tutta l´energia che è stata necessaria per costruirlo. Quindi, in 30 anni, un pannello restituisce quindici volte più dell´energia che è stato impiegata per costruirlo. E´ effettivamente, grazie al sole, un moltiplicatore di energia. Attualmente, nella realtà italiana, per produrre un kWh elettrico, tenendo conto del parco elettrico esistente, del mix di combustibili utilizzati e delle perdite di rete, viene bruciato l’equivalente di circa 2,56 kWh di combustibili di origine fossile, con l’emissione di circa 670 g di CO2, 1,4 g di SO2 e 1,9 g di NOx. I vantaggi possono riassumersi in: ‐ assenza di qualsiasi tipo di emissione inquinante; ‐ chimicamente non producono emissioni, residui o scorie ; ‐ risparmio di combustibili fossili; ‐ affidabilità degli impianti poiché sono scelti tutti componenti ad alta qualità; ‐ costi di esercizio e manutenzione ridotti al minimo; ‐ modularità del sistema (per aumentare la potenza dell’impianto è sufficiente aumentare il numero dei moduli). La fonte fotovoltaica è l’unica che non richiede organi in movimento né circolazione di fluidi a temperature elevate o in pressione, e questo è un vantaggio tecnico determinante. Infatti i motori usati per far ruotare le stringhe sono di ridotte dimensioni. L’unica nota di difetto da tener presente è che l’impianto fotovoltaico è caratterizzato da un elevato costo iniziale (dovuto essenzialmente all’elevato costo dei moduli) e da una produzione discontinua a causa della variabilità della fonte energetica (il sole). Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 12 4.4 Utilizzazione delle risorse naturali Lo sviluppo e la diffusione delle tecnologie che ne consentono l’utilizzo, insieme ad una complessiva razionalizzazione dei consumi,sono da molti riconosciuti come una delle poche risposte possibili all'impatto ambientale che la sempre crescente produzione energetica attualmente comporta. Un maggiore ricorso alle fonti rinnovabili ha inoltre vantaggi di carattere economico e strategico legati alla possibilità di diminuire la dipendenza dai combustibili fossili. L’energia fotovoltaica in particolare è per molti aspetti la più promettente sul medio termine anche se al momento non è concorrenziale da un punto di vista strettamente economico. Del resto i costi di questa tecnologia si confrontano con quelli di un mercato energetico che non solo non include i costi ambientali e sociali della produzione di energia da fonte convenzionale, ma al contrario spesso direttamente o indirettamente la sovvenziona. L’utilizzo dell’energia solare per la produzione di energia elettrica presenta i seguenti vantaggi: •
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è gratuita non è inquinante per l'ambiente è decentralizzata ( cioè è sempre disponibile anche nei luoghi più isolati ) è inesauribile L’area proprio per la sua posizione geografica e orografica gode di un ottimo irraggiamento solare non è ostacolata da barriere artificiali e da elementi naturali che possano invalidare in modo significativo la produzione di energia elettrica. Ombreggiamenti clinometrici Dai sopralluoghi effettuati e dagli studi approfonditi sugli ombreggiamenti clinometrici l’area in oggetto ricade a una distanza sufficientemente notevole da colline o montagne che ne potrebbero invalidare in modo significativo il soleggiamento dell’impianto e quindi bassa producibilità di energia elettrica. Per quanto riguarda gli ombreggianti locali (alberi per la mitigazione,pali,fili) sono stati valutati in seguito ad una accurata progettazione che ha previsto una disposizione ottimizzata dei moduli e,a volte,la scelta di un sistema di conversione di stringa. Anche la distanza tra gli assi è adeguata, infatti tra un asse e l’altro vi è una distanza di 7,5 metri proprio eliminare fenomeni di ombreggiamento tra i moduli. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 13 Orientamento e inclinazione del campo fotovoltaico Il campo fotovoltaico sarà posizionato sul terreno con orientamento Nord‐Sud in base alla latitudine, ma soprattutto alla producibilità attesa dell’impianto. Le stringhe durante il giorno ruoteranno sull’asse orizzontale da Est verso Ovest. Dati geografici e climatici: COMUNE Lamezia Terme (CZ) Località San Nicola Denominazione Longitudine Prog. DATTILO II 16° 17’ 05” Latitudine Altitudine 38° 53’ 24” 19 m Dati di irraggiamento medio sul sito: fonte Uni 10349 e tabella ENEA COMUNE RADIAZIONE SOLARE
DIRETTA MEDIA ANNUA
Lamezia Terme 1700 KWh/ m2 Dall’immagine che segue si può dedurre quanto descritto precedentemente cioè mostra la producibilità annua di un impianto fotovoltaico da 1 kWp. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 14 Fonte: Joinnt Research Centre
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5 4.5 Produzione di rifiuti In fase di realizzazione, essendo quasi tutti i materiali preassemblati, si avranno minimi scarti di
cantiere che saranno in ogni caso conferiti a discariche autorizzate secondo la normativa vigente. A regime, durante la produzione di energia elettrica, non si avrà alcun rifiuto. In fase di cantiere la produzione di rifiuti sarà legata solo ai materiali di imballaggio dei componenti dell’impianto. Tutto il materiale inutilizzato sarà trasportato in discarica autorizzata In merito ai materiali di scavo, si prevede un sostanziale pareggio tra scavi e rinterri. A lavorazioni ultimate il rimanente materiale di risulta prodotto sarà di nuovo compattato all’interno trincea del cavidotto. Come è stato menzionato precedentemente i sistemi fotovoltaici non producono emissioni di nessun tipo e durante la fase di esercizio non emettono gas aventi effetto serra. Il recupero ambientale. I potenziali rischi ambientali si hanno nella fase di produzione e in quella di smaltimento del sistema a fine vita utile (come già descritto nel paragrafo precedente). Molte sono le società che stanno sorgendo dedicate al riciclo e al riuso dei pannelli fotovoltaici. Nelle analisi tecniche ed economiche si usa fare riferimento ad una vita utile complessiva di 20‐25 anni. In particolare, i moduli, che rappresentano i componenti economicamente più rilevanti, hanno in generale una durata di vita garantita dai produttori fino a 25 anni. Dismissione dell’impianto e ripristino dei luoghi Al termine della vita utile dell’impianto avverrà la dismissione completa dell’impianto e il ripristino del sito in condizioni analoghe allo stato originario. Il soggetto proponente ha l’obbligo alla rimessa in ripristino dello stato dei luoghi ,a suo carico , come concordato nel contratto di affitto del terreno. Per questo motivo non si rende necessario la trasformazione urbanistica dei luoghi perché l’impianto è temporaneo. Un atto di impegno sarà anche sottoscritto tra il soggetto proponente e il Comune di Lamezia per mettere in atto quanto prescritto. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 16 4.6 Inquinamento e disturbi ambientali Questa installazione darà un contributo alla strategia mondiale per la riduzione delle emissioni che causano “l’effetto serra” poiché le fonti energetiche rinnovabili non generano emissioni inquinanti per l’ambiente. L’impianto non comporta alcuna emissione di rumori, di inquinanti olfattivi o di qualsiasi altro genere ed in più riduce le emissioni di CO2, per la produzione di energia elettrica. Inquinamento sull’ Atmosfera L’impatto generato dal progetto sull’atmosfera è rappresentato solo una piccola parte in fase di produzione dei componenti (moduli) mentre gli studi eseguiti dai laboratori dell’ ENEA su questi tipi di impianti costruiti hanno dato risultati soddisfacenti che si possono così riassumere: – Chimico: totale assenza di emissioni (COx, SOx,NOx) – Termico: temperature massime in gioco 60°C Con l’installazione di questi tipi di impianti sul territorio Nazionale si può ridurre l’importazione di energia dagli Stati Esteri anzi si può pensare sul lungo termine all’esportazione. Inoltre la diversificazione delle fonti energetiche, la regionalizzazione della produzione, lo sviluppo delle fonti rinnovabili ha come conseguenza enormi benefici ambientali in termini di riduzione delle emissioni di gas serra. L'utilizzo dell'energia solare consente di evitare l'immissione in atmosfera delle sostanze inquinanti e dei gas serra prodotti dalle centrali convenzionali. Per rendersi conto delle potenzialità energetiche e dell’impegno di territorio legati ad una centrale fotovoltaica di potenza pari a 1.000 kWp ,cioè un MWp che produce circa 1.690 MWh/anno, essa rappresenta, all’incirca, la potenza sufficiente a soddisfare le esigenze elettriche di 560 famiglie; Nel caso in progetto con un impianto di circa 2 MWp si potrebbe produrre energia per un utenza stimata di circa 1.120 famiglie. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 17 SINTESI DEI VANTAGGI AMBIENTALI OTTENIBILI DALL’IMPIANTO IN OGGETTO Valore di riferimento Stima Produzione di Energia Elettrica Impianto Valore unitario Beneficio 2.122,80 Kwp Produzione di energia pulita 3.380 MWh all’anno Consumo medio per famiglia di 3 componenti 3000 kWh/anno per famiglia Risparmio Annuo di Barili di Petrolio Risparmio annuo i costo energetico – Fonte Altener (Unione Europea) 0,0005 brl/kWh 90 €/kWh Consumo annuo di circa 1.120 famiglie Risparmio annuale di petrolio 1.061,40 barili di petrolio Risparmio del costo energetico 95.526 € annuo
Risparmio annuo in costo ambientale – Fonte ExternE (Unione Europea)
Risparmio annuo in anidride carbonica – Fonte IEA (Unione Europea) Risparmio annuo in ossidi di azoto Fonte IEA (Unione Europea) Risparmio annuo in anidride solforosa Fonte IEA (Unione Europea) 0,04 €/kWh risparmio ambientale di 84.912 € l’anno
1000 g/kWh Risparmio di emissione di CO2 di 2.122,80 ton l’anno 1,9 g/kWh Risparmio di emissione di NOx di 4 ton l’anno 1,4 g/kWh Risparmio di emissione di SO2 di 2,97 ton l’anno La tabella riporta in sintesi i benefici ambientali che può portare l’impianto dopo la sua messa in esercizio contribuendo all’obiettivo Nazionale e del Protocollo di Kyoto per la riduzione di gas serra. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 18 Inquinamento elettromagnetico Con riferimento alle seguenti normative vigenti:
‐Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003 , il quale fissa i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti. ‐DPCM 2003 che sancisce i limiti di esposizione a campi elettrici e magnetici alla frequenza di 50 Hz generati da elettrodotti,imponendo che non deve essere superato il limite di esposizione di 100 microTesla per l'induzione magnetica e 5 kV/m per il campo elettrico, intesi come valori efficaci. A titolo di misura di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine, eventualmente connessi con l'esposizione ai campi magnetici generati alla frequenza di rete (50 Hz), nelle aree gioco per l'infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolastici e nei luoghi adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, si assume per l'induzione magnetica il valore di attenzione di 10 microTesla, da intendersi come mediana dei valori nell'arco delle 24 ore nelle normali condizioni di esercizio. La linea di connessione genera, con andamento radiale rispetto ai cavi, dei campi elettromagnetici dovuti al passaggio della corrente e ad essa proporzionali. In aria, l’andamento di tale campo in funzione dalla distanza dal cavo è proporzionale all’inverso del quadrato della distanza, ossia esso diminuisce fortemente la sua intensità con l’allontanarsi dalla sorgente. La presenza di rivestimenti di isolamento e schermature metalliche ne limitano ulteriormente l’intensità. Il campo elettrico è prodotto da un sistema polifase risulta associato alle cariche in gioco, e quindi alle tensioni, ed è quindi presente non appena la linea sia posta in tensione, indipendentemente dal fatto che essa trasporti o meno potenza. Il campo magnetico (B) è invece associato alla corrente (e quindi alla potenza) trasportata dalla linea: esso scompare quando la linea è solo “in tensione” ma non trasporta energia. I campi elettromagnetici, in base alla loro frequenza, possono essere suddivisi in: •
•
onde ionizzanti (IR): onde ad alta frequenza così chiamate in quanto capaci di modificare la struttura molecolare rompendone i legami atomici (l’esempio più ricorrente è quello dei raggi X) e perciò cancerogene; onde non ionizzanti (NIR): su cui sono tuttora in corso numerosi studi tesi a verificare gli effetti sull’uomo. Questo tipo di onde comprende, tra le varie frequenze, le microonde, le radiofrequenze ed i campi a frequenza estremamente bassa (ELF ‐ Extremely Law Frequency da 0 a 10 kHz). Fra questi campi a bassa frequenza (ELF) è compresa anche l’energia elettrica che è trasmessa a frequenza di 50 Hz. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 19 Le grandezzze che deeterminano l’intensità e la distrib
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voltaico
Pagina 20
0 Facendo riferimento alla legge Biot‐Savart i calcoli risultanti nella tabella che segue invece si può notare come il valore massimo del campo magnetico si raggiunge in corrispondenza dell’asse della linea e che esso valga appena 1 ]T. Si nota anche il sostanziale abbattimento del campo non appena ci si sposti di qualche metro dall’asse. Intensità del Profondità Distanza da campo R linea (m) asse linea (m) magnetico (micro tesla) 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 ‐20 ‐19 ‐18 ‐17 ‐16 ‐15 ‐14 ‐13 ‐12 ‐11 ‐10 ‐9 ‐8 ‐7 ‐6 ‐5 ‐4 ‐3 ‐2 ‐1 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 20,05617112 19,05911855 18,06239187 17,06604817 16,07015868 15,07481343 14,08012784 13,08625233 12,09338662 11,10180166 10,11187421 9,124143795 8,139410298 7,158910532 6,184658438 5,220153254 4,272001873 3,354101966 2,5 1,802775638 1,5 1,802775638 2,5 3,354101966 4,272001873 5,220153254 6,184658438 7,158910532 8,139410298 9,124143795 10,11187421 11,10180166 12,09338662 13,08625233 14,08012784 15,07481343 16,07015868 17,06604817 18,06239187 19,05911855 20,05617112 0,0315 0,0352 0,0393 0,0440 0,0492 0,0551 0,0618 0,0695 0,0785 0,0891 0,1017 0,1171 0,1361 0,1602 0,1917 0,2345 0,2955 0,3873 0,5332 0,7550 0,9154 0,7550 0,5332 0,3873 0,2955 0,2345 0,1917 0,1602 0,1361 0,1171 0,1017 0,0891 0,0785 0,0695 0,0618 0,0551 0,0492 0,0440 0,0393 0,0352 0,0315 Tabella riassuntiva dei calcoli effettuati per la determinazione delle emissioni di un cavo interrato Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 21 I campi elettromagnetici generati in un impianto fotovoltaico possono essere attribuiti principalmente a: •
•
sistemi di conversione e trasformazione linee di trasporto dell’energia elettrica. In merito a questi due considerazioni è ragionevole affermare che gli effetti dei campi elettromagnetici sono da ritenersi del tutto trascurabili, l’intensità dei campi generati in fase di esercizio rimarranno al di sotto dei limiti imposti dalle normative vigenti . La previsione di interramento delle linea a media riduce notevolmente ogni possibile impatto di natura elettromagnetica. Infatti le linee di trasferimento saranno collocate in appositi cavidotti interrati e i trasformatori saranno posizionati all'interno cabine. Sono stati calcolati i valori del campo elettromagnetico generato. "I valori risultano non significativi". I cavidotti di collegamento fra i trasformatori e la cabina MT di connessione alla rete elettrica pubblica saranno in sotterraneo interrati alla profondità minima di 1,50 m con cavi a 20Kv. Nel grafico che segue si può intuire l’ influenza del campo magnetico della linea di trasporto dell’energia elettrica del cavidotto fino al punto di consegna Enel. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 22 Andamento del campo magnetico lungo l’asse di un cavo interrato Inoltre la soluzione interrata per la linea di allacciamento elettrico permette di ridurre le emissioni elettromagnetiche fino a raggiungere valori di molto inferiori ai limiti di legge, come evidenziato dal grafico precedente. Emissioni in prossimità del locale di trasformazione BT/MT Per quanto riguarda il campo elettrico e magnetico al suolo nella zona del locale di trasformazione BT/MT, bisogna considerare che lo spazio è di norma chiuso ed interdetto ai non addetti ai lavori, e che anche questi operano sotto la linea normalmente con i sezionatori aperti per motivi di sicurezza, cioè con corrente elettrica nulla e dunque in assenza di emissioni dovute a campi elettromagnetici. All'interno dell'edificio di controllo il valore del campo elettrico e del campo magnetico saranno tenuti al di sotto dei valori di soglia come previsto dalle norme in vigore (DPCM 23/04/1992). Quantificazione degli Impatti elettromagnetici: L’impatto generato dall’emissione dei campi elettromagnetici durante la fase di esercizio risulta essere Trascurabile e nel pieno rispetto dei valori di legge Un altro punto a favore è che l’impianto sorge in una zona isolata e non vi sono abitazioni civili lungo il percorso del cavidotto scongiurando possibili pericoli per la popolazione. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 23 Rumore A parte gli inevitabili e peraltro minimi rumori di cantiere durante la realizzazione, non si avranno in seguito disturbi ambientali legati al rumore di esercizio. Infatti il sistema di motori comandati da un microcomputer che fanno ruotare le stringhe sulla struttura portante hanno un incidenza in db molto basso,e pressoché impercettibile allontanandosi dal sito dell’impianto questo dovuto alla continua ma minima rotazione delle stringhe lungo l’asse orizzontale. I moduli delle stringhe sono ancorate sulla struttura portante in maniera da evitare qualsiasi tipo di vibrazione e rumore dovuto alle forze esercitate dal vento sugli stessi pannelli. I trasformatori presenti nelle cabine non generano particolari rumori all’esterno, questo perché le normative impongono già ai costruttori di rispettare tutti i parametri di isolamento elettrico e acustico, quindi si può escludere che in fase di esercizio i trasformatori possono creare elementi di disturbo all’ambiente circostante. (vedere prescrizioni Enel DK 5600) La fonte fotovoltaica è l’unica che non richiede organi in movimento né circolazione di fluidi a temperature elevate o in pressione, questo è un vantaggio tecnico determinante comportando alterazione al clima acustico della zona; al riguardo tuttavia, considerato l’ambito agricolo interessato da attività che normalmente impiegano macchine operatrici. Volumi di traffico indotti e capacità del sistema infrastrutturale Il traffico generato dal trasporto dei componenti nell’area di montaggio non inciderà in modo significativo sul traffico stradale della zona. I camion che trasporteranno i moduli e gli altri componenti dell’impianto raggiungeranno l’area, dopo l’uscita dallo svincolo autostradale A3‐
Lamezia Terme, percorrendo per due Km la SS 18 fino in prossimità dell’area industriale ex‐Sir, da lì proseguiranno per una strada interna fino a raggiungere il sito di montaggio. Il traffico indotto sulla statale sarà minimo in rapporto a quello già esistente per la presenza dell’area industriale di Lamezia Terme. Comunque il sistema infrastrutturale sopporterà senza problemi e senza rischi di traffico e di sicurezza l’incremento, minimo, generato dal trasporto delle parti dell’impianto fino al sito di montaggio. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 24 4.7 Rischio incidenti Il rischio di incidenti che si potrebbero ripercuotere sull’ ambiente sono pressoché nulli dato che questi tipi di impianti non utilizzano per il suo funzionamento nessun tipo di alimentazione di combustibili e non possono generare quindi esplosioni o rilascio di sostanze pericolose nell’ambiente in caso di anomalie. I rischi sono quindi solo di carattere elettrico: corto circuiti, contatti diretti e indiretti dalle persone, sovratensioni, ecc… Il rischio di incidenti elettrici è stato minimizzato già in fase di progettazione preliminare con accorgimenti tecnici atti a ridurre il rischio per l’uomo, da contatto diretto e indiretto con la componentistica del sistema di produzione,o da forzanti esterne agenti sull’impianto e dispositivi di protezione circuitale dell’impianto solare fotovoltaico. Per garantire la protezione da contatti diretti, indiretti e da sovratensioni con le parti elettricamente attive saranno adottate le seguenti precauzioni: •
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misure di isolamento totale delle parti attive utilizzo di componentistica a marchio CE messa in opera di involucri ad elevato livello di protezione di alla penetrazione di solidi o liquidi che impediscano il contatto involontario o accidentale collegamenti di messa a terra adeguatamente quantificati e collegati a interruttori automatici di protezione Il rischio di incidenti per i lavoratori sono stati opportunamente valutati e saranno minimizzati nel piano di sicurezza predisposto dall’ impresa di montaggio in sede di realizzazione. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 25 4.8 Impatto sul patrimonio naturale , storico e destinazione delle zona L'impatto visivo delle centrali fotovoltaiche è sicuramente minore di quello delle centrali termoelettriche o di qualsiasi grosso impianto industriale; In particolare queste installazioni hanno la caratteristica di avere una bassa altezza e quindi facilmente integrabili e mimetizzabili nel territorio. L'ambiente in cui si inserisce l'intervento in progetto é caratterizzato dalla presenza di insediamenti industriali alternati ad aree destinate all’agricoltura. Le aree destinate ad agricoltura sono tutti appezzamenti di terreno circondati sui lati da alberature che fungono da frangivento, questo sistema sarà adottato anche in questo caso per minimizzare l’impatto visivo del parco. Difesa del suolo Per valutare i possibili impatti sul suolo e sottosuolo e sulle acque, a seguito dell’ installazione e per la configurazione del terreno , è stato effettuato un accurato esame geologico del sito che ha escluso rischi per la stabilità del suolo; le acque meteoriche continueranno ad essere assorbite naturalmente dal terreno defluendo al suo interno e nel limitrofo fosso quindi non si innescheranno fenomeni di erosione o squilibrio idrogeologico. L’impianto fotovoltaico in progetto, visto la natura del terreno su cui verrà installato, sarà facilmente amovibile, realizzato secondo tutti i crismi di preservazione del terreno e della sua destinazione originaria permettendo così all’impianto: •
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di essere totalmente integrato nell’ambiente; di preservare il terreno; di mantenere la vegetazione spontanea; di non avere alcun impatto sul decorso delle acque piovane; di poter ripristinare facilmente il terreno al termine del ciclo di vita dell’impianto. L’interramento dei cavidotti a MT riguarderà solo una minima parte della superficie, ma dato che l’interramento non supererà la profondità di 1,50 cm non si avranno dannosi stravolgimenti del sottosuolo. Si sottolinea che verranno attuate opportune misure di prevenzione e protezione per le possibili modifiche all'assetto idrogeologico dell'ambiente (principalmente per quanto riguarda la regimazione delle acque meteoriche) che la fase di realizzazione dell'impianto potrebbe comportare, quali fossetti laterali temporanei di drenaggio in cui vengano convogliate le acque. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 26 4.9 Caratteristiche dell’impatto potenziale Rispetto al punto 3 dell’allegato IV del D.Lgs. 152/06 – Caratteristiche dell’impatto potenziale, gli effetti potenzialmente significativi dei progetti si è tenuto conto nella relazione: ‐ della portata dell’impatto (area geografica e densità della popolazione interessata); ‐ della natura transfrontaliera dell’impatto; ‐ dell’ordine di grandezza e della complessità dell’impatto; ‐ della probabilità dell’impatto; ‐ della durata, frequenza e reversibilità dell’impatto. Nella valutazione generale dell’opera emerge che gli impatti attesi sono di ampiezza circoscritta e di ordine limitato, visto che l’impianto non genera forme di inquinamento atmosferico, acustico, e interferenze sulle componenti ambientali. Nel caso analizzato con un impianto di circa 2 MWp si potrebbe produrre energia per un utenza stimata di circa 1.120 famiglie. La tipologia dell’impianto sarà del tipo fotovoltaico a inseguimento modulare a singolo asse, orizzontale, riducendo al minimo l’impatto ambientale (infatti l’altezza massima da terra dei moduli è di 2 metri) e l’occupazione del terreno e di conseguenza abbassa i costi di realizzazione e di esercizio dell’impianto. Un altro punto a favore è che questa tipologia ad inseguimento riesce a produrre il 20% in più di energia pulita rispetto ad un impianto statico quindi migliora il rapporto tra produzione di energia e occupazione del suolo. Nel paragrafo 4.13 (Opere di Mitigazione) sono stati individuati tutti i criteri necessari alla mitigazione e le corrispondenti opere a verde da realizzarsi. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 27 4.10
Aree di cantiere e ripristino dei luoghi In fase di cantiere l’area occupata, comprendente anche gli spazi di manovra, per il deposito temporaneo dei materiali e per i servizi, sarà quella recintata pari a mq. 50.824 mq. Successivamente, a regime, l’area in piano effettivamente coperta dai pannelli sarà di mq. 6.064 Il sito designato per il cantiere coincide con l’area di progetto, avente attualmente destinazione agricola, non ha incompatibilità con l’attuale uso del suolo e con destinazione del PRG ed ha una collocazione che soddisfa esigenze operative e morfologiche. Nell’area di cantiere non è prevista l’asportazione del terreno vegetale e di coltura . Attività e tempi di esecuzione: Le attività principali connesse alla esecuzione dell’opera sono qui di seguito elencate: 1 . Delimitazione area di cantiere 2 . Predisposizione dei servizi e delle attrezzature di cantiere 3 . Montaggio dell’impianto Al termine dei lavori le superfici temporaneamente occupate verranno ripulite da qualsiasi rifiuto da eventuali sversamenti accidentali o materiali estranei praticamente i suoli occupati temporaneamente in fase di cantiere possono essere restituiti all’utilizzo agricolo od essere usate per la piantumazione di specie arboree o arbustive. I terreni da restituire agli usi agricoli, se risultano compattati durante la fase di cantiere, devono essere lavorati con due seguenti lavorazioni: ripuntatura e fresatura. Inoltre l’area in cui sarà presente il cantiere non determinerà un impatto rilevante a livello visivo in quanto la presenza umana nella zona risulta essere bassa e inoltre la porzione di terreno interessata è relativamente ridotta rispetto al contesto paesaggistico. Nonostante ciò, per ridurre l’impatto visivo determinato dal cantiere presso il sito di intervento si adotteranno i seguenti principali accorgimenti: ∙ Contenimento dei tempi di costruzione; ∙ Pianificazione del traffico di cantiere e riduzione al minimo dello spostamento dei mezzi di cantiere Si assicura che l’impatto temporaneo riguardante l’interferenza col paesaggio durante la fase di cantiere risulta essere Basso. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 28 4.11
Aspetti socio‐economici La società GMZ Solenergy srl a seguito della concessione dell’autorizzazione unica rilasciata dalla Regione Calabria si impegnerà con il Comune di Lamezia Terme con atto formale a: •
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a favorire l’imprenditoria calabrese nella fase di realizzazione del parco fotovoltaico; a favorire in forma stabile l’assunzione di unità lavorative per la gestione del parco fotovoltaico; ad assumere una unità lavorativa, ogni 8 unità lavorative assunte sul territorio calabrese da scegliersi tra LSU e LPU disoccupati con grado di invalidità maggiore al 46%, sempre che questi abbiano le caratteristiche fisiche per attendere in sicurezza alle mansioni richieste. La società ha come obiettivo anche quello di creare figure professionali istruite e formate per il montaggio e la gestione dell’impianto. 4.12
Individuazione delle alternative Per la progettazione dell’ impianto fotovoltaico a terra, si sono considerate più ipotesi strutturali. Quella prescelta prevede l’adozione di un sistema a un grado di libertà. La tipologia dell’impianto sarà del tipo a inseguitore fotovoltaico modulare a singolo asse orizzontale (in linea quindi con quella che è stata la scelta prevalente dei grandi impianti utilizzati in Germania e negli Stati Uniti). Una scelta tecnologica che privilegia ancora di più la sostenibilità energetica perché massimizza la producibilità di energia,riducendo al minimo l’impatto ambientale (infatti l’altezza da terra dei moduli è di 2 m) e l’occupazione del terreno e di conseguenza abbassa i costi di realizzazione e di esercizio dell’impianto. Con questo tipo di sistema già all’alba gli inseguitori cominciano a “contro‐inseguire” il sole, grazie all’ausilio dei servomeccanismi che processano una funzione compensatrice in grado di calibrare gli spostamenti rotazionali reciproci al fine di evitare il mutuo‐ombreggiamento. Il contro‐
inseguimento termina non appena il sole, raggiunta una posizione relativamente alta sulla volta celeste, permette al controllore, sensibile al mancato ombreggiamento, di invertire la strategia di inseguimento portando i filari dal back‐tracking al normale tracking. La stessa sequenza viene applicata al tramonto, permettendo così di avere il doppio vantaggio dell’aumento del GR e della mancata perdita di producibilità imputabile all’interazione‐filare La struttura ha dimensioni ridotte questo per diminuire il più possibile l’impatto visivo. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 29 4.13
Opere di mitigazione L’impianto sarà circondato da recinzione costituita da rete metallica di colore verde a basso impatto visivo e da una serie di interventi di mitigazione di seguito decritti. Gli interventi di mitigazione sono finalizzati alla minimizzazione delle interferenze ambientali e paesaggistiche delle opere in progetto. Nel caso specifico, considerata la tipologia dell’ opera in progetto si è ritenuto doveroso provvedere alla realizzazione di macchie arboree arbustive da realizzarsi nelle zone di maggiore visibilità, al fine di schermare l’impatto visivo dell’opera e ricostruire l’originale trama paesaggistica dell’area e anche con l’intento di smorzare l’effetto dei venti che potrebbero impedire una corretta rotazione della struttura. Al contempo di consentire un’efficace funzione di mascheramento dei moduli verranno utilizzate esclusivamente specie autoctone arboree e arbustive già presenti nelle aree limitrofe precedentemente concordate con il settore tecnico del comune di Lamezia Terme. Per minimizzare l’impatto visivo, ai fini di un’efficace riuscita dell’intervento, gli interventi di mitigazione verranno eseguiti in stretta relazione temporale con i lavori di montaggio dell’impianto. Particolare cura sarà posta inoltre nel costituire delle cortine arboree della part. 64 al fine di schermare le parti più visibili dell’impianto rispetto alle principali visuali, in particolare lungo la corsia dell’autostrada A3 SA‐RC, direzione Salerno, che costituisce il principale fattore visivo. Mentre la particella 12 è già delimitata da alberi frangivento, quindi una volta installato l’impianto non si genereranno impatti visivi significativi. Per la disposizione degli alberi di mitigazione si rimanda alla specifiche tavole di progetto (Tavola‐ Interventi di Mitigazione). Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 30 5.RELAZIONE DI CONFORMITA’ DEL PROGETTO PRELIMINARE CON LE NORME AMIENTALI E PAESAGGISTICHE, NONCHE’ CON I VIGENTI PIANI E PROGRAMMI TERRITORIALI ED AMBIENTALI L’analisi fin qui eseguita sul sito e sull’ esecuzione dell’opera nel suo complesso risponde positivamente ai criteri di compatibilità ed è così sintetizzata: La compatibilità Urbanistica Il sito dove si intende realizzare il parco fotovoltaico ha destinazione urbanistica come Zona E3 (Zona agricola di pregio). Sul medesimo sito non insistono vincoli particolari quanto scritto si può accertare dal certificato di destinazione urbanistica rilasciato dal comune di Lamezia. Nel comma 7 dell’articolo 12 del D. Lgs 29 Dicembre 2003, n° 387 , è stabilito che gli impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile possano essere ubicati anche in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici in ogni caso nell’ubicazione si deve tener in dovuto conto della tutela del suolo e del paesaggio rurale. Un altro esplicito richiamo viene dal D.M. 19 Febbraio 2007 che stabilisce nei commi 7 e 9 dell’art. 5 che gli impianti fotovoltaici posso essere realizzati in aree considerate agricole dai vigenti piani urbanistici senza alcun richiamo alle norme di valorizzazione di tutela , facendo così sottointendere una maggiore compatibilità degli impianti fotovoltaici con le aree suddette. Pertanto gli impianti fotovoltaici sono compatibili con la destinazione agricola dell’area di ubicazione. L’opera è conforme anche a quanto disposto dalla lettera a comma 3 art. 51 della L.R. 16 aprile 2002, n° 19 , Interventi in zona agricola, cioè è possibile compiere, sul suolo, interventi che non stravolgano o rendano incompatibile futuri interventi di coltivazione. Sul suolo in oggetto non vi sono previsioni degli strumenti urbanistici comunali e quindi in conformità con la disciplina urbanistica vigente sul territorio. Negli allegati grafici è stato inserito l’estratto del PRG del comune di Lamezia Terme. La compatibilità Paesaggistica La zona oggetto di intervento non risulta interessata da vincoli di carattere territoriale riferiti alla presenza di parchi, di ambiti di rilevanza paesaggistica. La zona dove si intende realizzare il parco fotovoltaico non ricade in aree naturali protette. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 31 Quanto descritto si può verificare dal certificato allegato rilasciato dal Comune di Lamezia Terme che attesta: l’area di cui a all’intervento in oggetto non risulta compresa tra i siti di importanza comunitaria (SIC) hai sensi della direttiva comunitaria n.92/43/CEE “habitat” e che non esistono vincoli inibitori ai sensi del D.L.gls. n° 42/2004 e della L.R. n° 23/90; l’area di cui all’intervento in oggetto non risulta compresa tra quelle di cui alle Leggi 365/2000 “Decreto Soverato”; l’area di cui a all’intervento in oggetto non risulta compresa soggetta dal vincolo P.A.I.. Il paesaggio originario risulta comunque già in parte modificato in quanto risultano ormai profondamente radicate alcune coltivazioni specialistiche semindustriali (serre e tunnel) . La compatibilità di Assetto Idrogeologico Per la tipologia dell’opera e da quanto desunto dalle tavole del PAI della Regione Calabria, l’area di cui all’intervento in oggetto non risulta compresa tra quelle non idonee quindi non vi sono pericoli di dissesti idrogeologici a seguito della realizzazione dell’intervento. La compatibilità con l’Ecosistema E' stata condotta un'analisi faunistica e floristica dell'area vasta e di quella dell'intervento: Si può affermare che "l'area interessata dal progetto e caratterizzata da terreni completamente coltivati a agrumeti,pescheti alternati a coltivazioni in serre e quindi non sono state rilevate nel circondario specie arboree ad alto valore naturalistico". L'impatto derivante dall’ impianto sulla fauna non può essere ne "diretto" e ne “indiretto”, infatti non si genereranno modificazione o perdita degli habitat o disturbo alle rotte migratorie degli uccelli. Inoltre i lotti indicati per la realizzazione dell’impianto risultano incolti. La compatibilità del luogo e la generazione di conflitti L’attenta valutazione delle possibili problematiche generate sulle aree limitrofe sono state correttamente stimate e si può escludere che l’impianto possa pregiudicare e influire negativamente sulle aree limitrofe. Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 32 COMPATIBILITA’ E CONSIDERAZIONI FINALI Da quanto attentamente valutato si può affermare che: Per quanto attiene le caratteristiche fisiche del progetto: Anche se l’opera occupa una modesta area agricola non ne pregiudica le caratteristiche della zona Per quanto attiene alle previsioni urbanistiche: Sull’area in oggetto non sono state rilevate previsioni urbanistiche quindi l’opera è coerente con gli strumenti di programmazione e pianificazione vigenti. Per quanto attiene alle alternative considerate e alle opzioni progettuali effettuate: Si è scelto un sistema ad inseguimento per massimizzare la producibilità dell’impianto e quindi maggior produzione di energia pura. Per quanto agli aspetti ambientali :
• Nessuna interferenza sulle componenti biotiche, non è ravvisabile alcuna interferenza con la flora e la fauna; • zero emissioni inquinanti nel suolo • nessuna produzione di rifiuti • strutture completamente rimovibili • contributo al progetto mondiale di energie rinnovabili • Manutenzione limitata. Per quanto attiene agli interventi di mitigazione: L’unico impatto potrebbe essere quello visivo per questo sin da ora si è studiato un sistema di mitigazione vegetale che ne garantisce la perfetta integrazione nel territorio. L’OPERA RISPONDE POSITIVAMENTE ALLA COMPATIBILITA’ AMBIENTALE Il tecnico redattore Arch. Bartucca Teodoro Iscritto all’Ordine degli Architetti di Vibo Valentia con n° 414 Studio di Impatto Ambientale per la Realizzazione di un Parco Fotovoltaico Pagina 33 
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