piano offerta formativa - Cooperativa Sociale “Il Pellicano”

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CHI SIAMO
La Cooperativa Sociale Il Pellicano è nata nel 1989, dalla decisione di alcuni genitori
e insegnanti che intendevano trasmettere ai loro ragazzi il contenuto e il metodo di
una esperienza educativa da loro stessi personalmente incontrata e vissuta.
Lo scopo è quello di offrire alle famiglie un aiuto nel compito educativo all’interno
della grande tradizione cattolica.
Nel 1989 è nata la scuola dell’infanzia Luigi Pagani nei locali della parrocchia Beata
Vergine Immacolata, nel quartiere Reno di Bologna; nel 1992 è nata la scuola
primaria Il Pellicano nei locali della Congregazione “Sacra Famiglia” di Bergamo in
zona San Vitale, sempre a Bologna; nel 2006 è stata assunta la gestione della
scuola dell’infanzia Minelli-Giovannini, in locali dell’Opera Assistenza Pontificia di
Bologna; nel 2007 e per tre anni si è attuata la collaborazione con la parrocchia di
Argelato per la gestione della locale scuola dell’infanzia, nel 2011 sono iniziati il
doposcuola Pelic Island, il Summer Camp estivo ed i potenziamenti disciplinari alla
scuola primaria; nel 2015 l’originaria scuola dell’infanzia “Luigi Pagani” si è trasferita
nei locali rinnovati della storica scuola parrocchiale “Cristo Re” della quale la nostra
cooperativa è divenuta il nuovo gestore.
La proposta, per chi si iscrive alle scuole del Pellicano, è di conoscere e partecipare
di un’esperienza, dalla quale sono emersi ed emergono i criteri educativi che danno
forma al nostro lavoro.
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La Cooperativa sociale Il Pellicano è retta da un Consiglio di Amministrazione che si
riunisce mensilmente; è una Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale (ONLUS) ai
sensi dell’ART. 10 D. Lgs. n. 460 del 04/12/1997, e gode delle agevolazioni previste dallo
Stato per queste Persone Giuridiche.
La cooperativa Il Pellicano, nell’intento di mettere a disposizione del territorio la propria esperienza
in campo educativo e nel desiderio di un confronto, propone ogni anno iniziative di dialogo e
riflessione su temi educativi. Le scuole offrono sistematicamente ad alunni, genitori, amici e soci
alcune occasioni per godere della reciproca compagnia, partecipando ad eventi significativi e
feste:
il pellegrinaggio a San Luca, all’inizio di settembre
gli Open Day di tutte le scuole e l’Open Week della scuola primaria
i Presepi Viventi, per immedesimarsi nella storia di Gesù che nasce
le Feste di fine anno, in prossimità dell’estate.
L’associazione “Amici del Pellicano” è una realtà preziosa che collabora in tutte queste
occasioni. Grazie ad essa vengono promosse varie iniziative di fund raising che incrementano il
Fondo di Solidarietà della cooperativa, volto ad ammortizzare i costi delle scuole per le famiglie
che ne facciano richiesta tramite l’assegnazione di Borse di Solidarietà e Sconti Fratelli.
Tutti possono collaborare alla costruzione della scuola, promuovendo e sostenendo
concretamente le iniziative di cui abbiamo dato qualche esempio, ma soprattutto creando un clima
di accoglienza. Il desiderio che ci muove infatti è che chiunque entri al Pellicano si senta accolto
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come in una casa e possa incontrare l’amicizia che ne sta all’origine.
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PROGETTO EDUCATIVO
CRITERI EDUCATIVI
Educazione come introduzione alla realtà totale e al suo significato
L’obiettivo educativo principale che ci proponiamo è che il bambino prenda coscienza della realtà,
cioè entri in rapporto con le cose, dia loro un nome, si paragoni con esse e arrivi nel tempo a
giudicarle.
Primato della famiglia
In questa scuola è riconosciuto il valore della famiglia come luogo originale e primario
dell’esperienza del bambino, perché in famiglia il bambino impara esistenzialmente il criterio con
cui giudicare ciò che incontra. Pertanto la scuola promuove la continuità scuola-famiglia nella
prospettiva di una corresponsabilità nel compito educativo.
Attenzione alla persona
L’attenzione e la cura alla persona nella sua singolarità è uno degli elementi fondamentali di ogni
autentica educazione.
La nostra scuola promuove lo sviluppo di una caratteristica naturale e oggettiva del bambino:
la sua domanda di conoscere le cose fino al loro significato più profondo. Al desiderio di
conoscenza di ogni bambino la scuola risponde tenendo conto e valorizzando le diversità e
promuovendo una didattica personalizzata, perché durante il percorso il bambino può
incontrare anche difficoltà e contraddizioni, quindi va accompagnato e sostenuto affinché non
si perda d’animo e non perda di vista il gusto di crescere ed imparare.
Il metodo dell’esperienza
L’esperienza personale è il fondamento di ogni conoscenza perché permette il nesso tra la
persona, ciò che è e che sa, e la realtà da conoscere. Nella scuola, luogo di vita, ambito di
esperienza e di apprendimento, si intende proporre un’esperienza di bellezza, bontà e verità: ciò
consente al bambino di accorgersi che ciò che è bello, buono e vero gli corrisponde.
La presenza di un maestro
L’avventura del conoscere è possibile solo attraverso il rapporto con un maestro.
Il compito dell’educatore è testimoniare il significato che la realtà ha per sé e proporlo alla libertà di
ogni bambino, sollecitandone la responsabilità personale e accettando differenti modalità e tempi
di risposta.
L’inclusività
La cooperativa Il Pellicano fin dalla sua origine ha inserito nelle classi bambini portatori di
disabilità. Il bisogno incontra la naturale tendenza del cuore dell’uomo a farsi carico delle difficoltà
dell’altro, superando l’estraneità e la paura. I bambini vanno accompagnati ad accogliere e a
riconoscere la diversità come fonte di ricchezza. Per questo non basta la generosità, occorre un
lavoro tra i docenti e le famiglie per individuare i percorsi più adeguati e un lavoro del Consiglio di
Amministrazione per operare scelte di compatibilità con le condizioni oggettive del far scuola.
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IL METODO DI APPRENDIMENTO DEL BAMBINO
“Solo lo stupore conosce”
Il bambino impara se ha fiducia e rispetto verso la persona che gli insegna: questa stima gli
è trasmessa prima dai genitori, poi viene verificata personalmente nei rapporti a scuola. Da
questa stima nasce l’obbedienza, che è fondamentale per imparare.
Il bambino impara solo in un clima lieto e di soddisfazione, viene accolto e sostenuto
perché possa crescere e imparare con gusto, anche nella fatica del lavoro: dentro
un’esperienza di reale accoglienza anche la correzione di fronte all’errore non è obiezione
al rapporto, bensì la strada per sperimentare la gratuità e il perdono di cui il bambino ha
bisogno.
Nell’avventura della conoscenza è fondamentale che il bambino si senta protagonista: ciò
gli permette di accorgersi che è capace di azione e pensiero costruttivi e utili.
Il bambino impara partendo da una domanda nata dall’impatto con le cose, propria e/o
posta e coltivata dall’adulto. Il maestro valorizza tutte le domande che emergono dal
bambino, ne introduce di nuove e le riporta tutte ad una conoscenza sistematica. Non si
vuole infatti incrementare semplicemente la curiosità, ma educare ad un lavoro di
conoscenza.
CARATTERI DELLA SCUOLA PRIMARIA
La scuola Il Pellicano appartiene al ciclo primario ed è elementare:
 nei contenuti, in quanto comunica ciò che è essenziale, che sta alla base e fonda ciò che
viene dopo
 nel metodo, in quanto comunica in modo semplice, tale che le parole rimandino
immediatamente a ciò che si vuole comunicare; per lo sviluppo dell’intelligenza,
dell’affettività e della capacità cognitiva del bambino, la scuola parte da ciò che egli già
conosce e sa fare e privilegia, nell’approccio al reale, ciò che è sensibile, percettivo e
concreto
 nella forma, in quanto rispetta il bisogno di rapporti semplici e lineari che consentono al
bambino di identificare dove e come stare, chi e cosa guardare.
Le forme scelte sono, per ora:
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-
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l’insegnante di classe prevalente, come punto di riferimento; insegnanti specialisti per
inglese, musica ed educazione fisica
il gruppo classe come possibilità di legami di amicizia e di scambio; per ogni bambino il
cammino è personale ma non solitario; l’avvenimento della conoscenza va di pari passo col
diventar grandi insieme: per questo l’esperienza della classe come compagnia guidata è
fondamentale
tempi scolastici rispettosi delle possibilità psicofisiche del bambino, essenziali nel
curricolo obbligatorio, con potenziamenti disciplinari nel curricolo facoltativo e servizi per
estendere il tempo scuola quando necessario
spazi usati con precisione, secondo le rispettive funzioni, e con flessibilità organizzativa.
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OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE 2015/2018
ORARIO
Le attività educative e didattiche curricolari si articolano su cinque mattine, dalle 8 alle 13, ed un
pomeriggio per un totale di:
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

24 ore settimanali per le classi prime, nelle quali il pomeriggio non prevede attività
curricolari ed è perciò a frequenza facoltativa, con uscita alle 12.50
27 ore settimanali per le classi seconde e terze, con uscita alle 16.30 nel pomeriggio di
rientro
27 ore e 30’ settimanali nelle classi quarte e quinte che escono alle ore 17.
Seguendo il calendario della regione Emilia Romagna, la scuola inizia il 15 settembre e termina il 6
giugno di ogni anno.
L’insegnante prevalente distribuisce le ore di attività curricolare delle discipline che gli competono,
in un confronto con i colleghi delle classi parallele, dando preminenza all’insegnamento
dell’italiano che è fondante per l’incontro con la realtà e quindi per l’esperienza del sapere;
l’insegnamento della religione cattolica rispetta le 66 ore annue, variamente distribuite nelle
settimane anche a seconda del periodo dell’anno.
Le ore d’insegnamento affidate agli insegnanti specialisti sono:
inglese - 1 h/sett. in classe prima, 2 h in classe seconda, 3 h nelle classi terza, quarta e quinta;
musica – 1 h/sett. in tutte le classi;
educazione fisica – 2 h/sett. nelle classi prima, seconda e terza e 1 h e 1/2/sett nelle classi
quarta e quinta
All’interno del consiglio di classe (il team dei docenti di ogni classe) ciascun insegnante può
proporre per la classe attività di approfondimento e progetti interdisciplinari, che possono
comportare lievi modifiche dell’orario curricolare e momenti di compresenza fra gli insegnanti
.
La strada maestra per apprendere è l’esperienza e l’orizzonte è ampio; siamo curiosi di cogliere le
molte opportunità che ci offrono Bologna e il nostro Paese; per questo progettiamo incontri con
esperti, uscite didattiche e viaggi di istruzione che permettano ai bambini di incontrare
direttamente persone e luoghi significativi. Le uscite da scuola sul territorio, le lezioni aperte ai
genitori o alle altre classi consentono ai bambini di accorgersi di ciò che sanno e rendono
veramente loro quanto hanno appreso.
I bambini con disabilità sono inseriti nelle classi e lavorano, ove possibile, prevalentemente
insieme al gruppo classe. Per favorire l’apprendimento, il successo formativo e l’integrazione, gli
insegnanti delle classi sono affiancati da docenti di sostegno ed educatori, che paragonano
periodicamente le scelte operate con il Referente per l’integrazione, dott.ssa Sara Kayal. Quando
necessari, sono utilizzati sussidi ed ausili didattici ed uno spazio appositamente strutturato. Per gli
alunni con Bisogni Educativi Speciali viene predisposto entro i primi due mesi di scuola un piano
personalizzato, integrato nel Piano d’Inclusività d’istituto.
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LE DISCIPLINE
“Lo studio come scoperta”
Osservare, dare il nome alle cose, ragionare, portare a termine un lavoro ben fatto sono le
azioni che caratterizzano l’attività didattica. Nel lavoro il bambino sperimenta la bellezza della
realtà, l’armonia della natura, dei linguaggi, dell’opera dell’uomo: le discipline sono uno strumento
attraverso cui questa possibilità di conoscenza si realizza.
Al bambino per conoscere la realtà non interessa “dividerla in discipline”; esse vengono introdotte
dall’insegnante per consentire l’uso di tutti gli strumenti e i punti di vista che la tradizione ha
elaborato e trasmesso.
Il loro uso consente al bambino di conoscere secondo il metodo che l’oggetto stesso detta e di
imparare e usare i linguaggi specifici.
La progettazione educativa e didattica della scuola è compito dei docenti ed è predisposta
tenendo conto delle Indicazioni Nazionali, delle scelte educative e didattiche della scuola, della
storia personale e d’apprendimento dei bambini e delle competenze particolari degli insegnanti.
ITALIANO
Con le parole…
Scruto il mondo
Soffermo lo sguardo dove
mi viene indicato.
Mi accorgo di qualcosa di
nuovo.
Mi addentro tra cose e
persone
Approfondisco la
conoscenza della realtà
Entro in rapporto.
Ne distinguo i tratti
Uso le parole per
nominare ciò che vedo
Chiedo quando non le
conosco
Mi accorgo che è
successo anche a me
Ascolto gli altri.
Mi paragono con le loro
esperienze.
Seguo le orme di chi mi ha
preceduto
Imparo la lingua italiana.
Incontro testi e poesie
d’autore, mi arricchisco di
nuovi orizzonti, parole,
forme, espressioni.
Dico la mia e la dico
proprio a te
Comunico le mie
esperienze
diventandone più
consapevole.
Mi rivolgo agli
insegnanti e ai
compagni.
Scopro il gusto di
scrivere.
La lingua madre è lo strumento primario di incontro con la realtà.
Sono molti i fattori in gioco e fondamentale è il rapporto del bambino col maestro: è
l’insegnante che crea nella classe le condizioni adatte all’ascolto, che racconta “qualcosa” di
interessante, che apprezza ciò che il bimbo comunica a lui ed ai compagni e lo accompagna nel
cercare le parole e la forma più adeguate per dirlo, in un lavoro di raffinamento e correzione che
altrimenti diventerebbe vuoto e poco incisivo.
Le stesse regole ortografiche e grammaticali non sono schemi a cui il bambino viene “addestrato”,
ma espressioni della tradizione culturale in cui vive: il loro apprendimento è perciò continuo e
parallelo al parlare, leggere e scrivere, è lo strumento e non appena lo scopo e va perseguito con
pazienza per imparare a riflettere e strutturare il pensiero.
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Altrettanto importante è la scelta dei testi da utilizzare nel lavoro: il libro di lettura, i libri letti dal
maestro o nella biblioteca, le poesie ed i brani proposti sono una fonte di contenuti che vanno ben
oltre la tecnica di scrittura usata e sono perciò da selezionare con cura.
MATEMATICA
Accompagniamo i bambini a scoprire, nella realtà, aspetti diversi:
la quantità
le uguaglianze e le differenze
la relazione esistente fra i vari elementi
la varietà delle forme
le grandezze.
A scuola insegniamo a leggere la realtà e a pensare per risolvere i problemi che l’esperienza
pone, per classificare, misurare, calcolare le quantità e le probabilità.
Come?
La didattica della matematica è il risultato di un lavoro comune tra docenti e allievi, una specie di
continua scoperta quotidiana: il bambino cerca, insieme all’insegnante che è la guida, di
raccogliere dal mondo che lo circonda tutte le sollecitazioni matematiche e le elabora per arrivare,
lentamente, a costruire una mentalità, un atteggiamento di simpatia nei confronti della
matematica.
La partecipazione attiva del bambino è dunque un fattore indispensabile per una corretta
educazione matematica nella scuola primaria.
La didattica si preoccupa molto anche dello sviluppo del linguaggio, fornendo al bambino
continue occasioni per migliorare il suo lessico, per renderlo padrone dell’espressione sollecitando
l’esposizione delle idee, chiedendogli di mettere in comune con la classe i risultati e di discuterli.
LINGUA INGLESE
I bambini si trovano, all’inizio della scuola primaria, in una condizione temporaneamente
favorevole all’apprendimento della lingua straniera: non sono ancora “chiusi” sull’articolazione dei
suoni italiani e presentano una mancanza di inibizione nella ripetizione di suoni mai uditi e articolati
fino a quel momento; essendo inoltre in corso il processo di apprendimento della lingua madre,
essi accettano più naturalmente il fare errori e l’essere corretti. Per questo fin dal primo anno
l’approccio con la lingua avverrà utilizzando solo la lingua straniera. Il bambino deve poter
interagire in inglese nella sua vita quotidiana riuscendo a comunicare ciò che egli desidera;
l’approccio sarà di tipo sintetico come è avvenuto per la lingua madre e come avviene con
qualsiasi realtà.
Nella nostra scuola il metodo usato per l’insegnamento della lingua inglese ha le seguenti
caratteristiche.
Uso concreto
La lingua inglese è proposta come strumento per comprendere, per comunicare e per fare,
sperimentando che essa non è una materia fine a sé ma mezzo espressivo di persone reali:
lezioni in lingua
incontri con madrelingua (coetanei, attori, pen friends, ecc.)
drammatizzazione
attività “task oriented” (l’attenzione del bambini non è sull’uso della lingua ma sullo
svolgimento di una attività, es. macedonia, mercatino, ecc).
Significatività dei contenuti
La scelta dei contenuti da trattare tiene conto degli interessi, delle esigenze e, quando è possibile,
delle proposte degli alunni (es. giocattoli portati a scuola dai bambini).
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Approccio globale
Sin dalla prima elementare non vengono proposti solo semplici vocaboli ma intere strutture
linguistiche per permettere la comunicazione, stimolando una comprensione di tipo intuitivo e la
produzione tramite imitazione.
Variazione e riflessione
A partire dalla classe seconda, le forme apprese globalmente vengono riproposte in
maniera variata, adattate a diversi contesti (es. per la classe quarta e quinta: dettati e
reading/listening comprehension in cui l’insegnante utilizza vocaboli e strutture note agli
alunni in modo nuovo e inaspettato affrancandole da un legame esclusivo con il contesto in
cui erano state incontrate per la prima volta).
A partire dalla classe terza gli alunni sono gradualmente chiamati ad una presa di
coscienza di ciò che hanno appreso globalmente. Questo permette loro di supportare in
misura sempre maggiore la comprensione di tipo intuitivo con quella analitica e di
affiancare alla produzione per imitazione una produzione più consapevole e quindi più
flessibile.
L’alunno scopre così “la versatilità” di ciò che ha appreso sinteticamente ed è stimolato anch’esso
ad un uso libero, non rigido della lingua (es. “invent a dialogue” e prove di improvvisazione).
MUSICA, EDUCAZIONE FISICA, ARTE E IMMAGINE
Queste discipline meritano un discorso particolare.
Il movimento, il disegno, la musica ed il canto appartengono all’esperienza naturale del bambino e
favoriscono la formazione dei concetti e l’astrazione.
La loro proposta nell’arco della settimana corrisponde pienamente al modo di conoscere del
bambino, ha una risonanza nel suo mondo interiore e mobilita la sua intelligenza, affettività e
curiosità, generando una maggiore coscienza di sé; per questo si è ritenuto necessario valorizzare
tali insegnamenti anche attraverso la presenza di specialisti competenti ed appassionati al loro
lavoro.
Attraverso l’ Educazione fisica i bambini imparano a scoprire se stessi e gli altri. L’acquisizione
di un ricco bagaglio di abilità motorie concorre allo sviluppo globale della loro personalità.
L’apprendimento passa attraverso l’esperienza corporea e il vissuto personale. Questo è uno
dei motivi per cui si cerca di relazionare fra loro saperi appartenenti ad ambiti disciplinari diversi.
Nei primi anni i bambini sviluppano gli schemi motori di base (correre, saltare, rotolare, ecc.) che
verranno perfezionati, integrati e arricchiti. Attraverso graduali apprendimenti, le abilità motorie
potranno evolvere e differenziarsi, negli anni della scuola, in specifiche abilità tecniche di tipo
sportivo.
Le attività vengono proposte in forma ludica, attraverso la variazione dei contenuti e degli attrezzi
utilizzati. Il gioco ha un alto valore evolutivo: si passa dal gioco simbolico alla collaborazione, fino
al gioco di squadra, aumentando sempre più la complessità. Lontano da qualunque valenza
agonistica, il gioco permette di esercitare l’osservanza delle regole e l’interazione con gli altri, nel
rispetto delle diversità individuali.
La musica è fondamentale nella formazione generale dell'uomo poichè stimola l'intelletto
sviluppando maggiore recettività verso le altre materie, favorisce lo sviluppo armonico della
persona e fornisce un sistema di segni che servono per esprimere e capire noi stessi.
L'arte dei suoni è un linguaggio che porta un significato; ma perchè non rimanga qualcosa di
astratto è necessario farne esperienza. Guidiamo i bambini alla scoperta della musica, alla presa
di coscienza degli elementi che la costituiscono, in modo tale che possano usarli come forma di
espressione, e giungano a comprendere la realtà nel suo aspetto di organizzazione significativa di
suoni:
proponiamo ai bambini lo sviluppo di un atteggiamento di curiosità e di interesse, coinvolgendo
tutte le loro capacità, per arrivare anche all'apprendimento della regola musicale
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sviluppiamo una serie di proposte pratiche di lavoro attraverso suoni da ascoltare, cantare,
modificare e riprodurre
ascoltiamo con l'atteggiamento di chi cerca qualche indizio interessante da scoprire
facciamo esperienza della musica come possibilità espressiva e quindi con la voce, con il
corpo, con gli strumenti.
I bambini hanno forte l'esigenza di fare qualcosa di bello, qualcosa che abbia un ordine, che arrivi
ad un risultato bello da vedere e da sentire. La bellezza resta la caratteristica principale delle
nostre proposte di attività per gli alunni, rispondendo così all'esigenza grande di un gusto nelle
cose. Al gusto della bellezza contribuisce grandemente la musica così come le proposte di Arte e
Immagine. In una molteplicità di proposte, spesso interdisciplinari, le finalità educative di questa
disciplina sono:
osservare e riprodurre la realtà
favorire una modalità espressiva di sé
scoprire e ricercare la bellezza nelle opere d’arte.
RELIGIONE CATTOLICA
La religione affronta il problema del rapporto tra l’uomo e il suo destino, partendo dalle domande
fondamentali che costituiscono il cuore dell’uomo: “Chi sono? Da dove vengo? Che senso ha la
mia vita?”
La nostra scuola, di fatto, cerca di vivere un’attenzione religiosa in tutto quello che si fa, in modo
che tutto diventi, tendenzialmente, occasione di esperienza religiosa. Anche in questo campo non
è possibile però un’esperienza senza che ci sia una consapevolezza: l’insegnamento della
religione cattolica è strada per acquisire questa consapevolezza, attraverso l’incontro con la
tradizione che ci è propria, trasmessa dal Magistero della Chiesa Cattolica.
Proponiamo pertanto in modo elementare, ciclico ed esperienziale i seguenti contenuti: il Creato,
Gesù Cristo, Maria, la Chiesa.
STORIA, GEOGRAFIA, SCIENZE E TECNOLOGIA
Chiamiamo “studio” il lavoro che il bambino fa per conoscere e imparare le discipline. Lo studio è
un problema di educazione; il metodo di studio può essere insegnato, fino ad assumere
connotazioni personali.
L’insegnamento di storia, geografia e scienze punta a un apprendimento guidato, teso a
diventare sempre più autonomo e a rivelare le personali passioni.
“La storia è indagine, ricerca e racconto di fatti, nasce da un interesse attuale e dalla coscienza di
una grandezza e di una identità di cui si vuole conoscere l’origine profonda”. (Erodoto)
L’esigenza da cui nasce il lavoro dello storico è già presente nel bambino ed è identica a quella
dell’adulto: è l’esigenza di verità, di ciò che c’è, di ciò che vale.
Come impostare lo studio in modo che la ricostruzione storica possa diventare un’esperienza di
conoscenza? Occorre trovare percorsi che rendano familiari le conoscenze relative a quel
passato che ci è consegnato dalla tradizione alla quale apparteniamo.
Il primo approccio è favorito dall'insegnante attraverso la narrazione.
Si tratta di una narrazione semplice, scorrevole, adatta ai bambini, ma mai banale o
fiabesca, ricca di dati significativi che permettano ai bambini di ricostruire gli eventi
collocandoli in rapporti temporali, spaziali e causali. Si delineano così anche le figure di
uomini che hanno contribuito agli eventi e da subito sono curate la terminologia e la
fedeltà ai fatti, attestate da documenti.
Contemporaneamente vengono selezionate uscite didattiche e visite ai musei per poter
osservare direttamente ciò di cui si sta parlando, cercando di scegliere, quando possibile,
mete che permettano di appropriarsi inizialmente della storia locale, fino ad estendere la
propria conoscenza.
Risulta utile un primo approccio archeologico ai reperti perché permette ai bambini di
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accedere facilmente alle conoscenze da essi derivanti; al contempo favorisce la capacità
deduttiva, consolidando lo studio col fascino della scoperta diretta.
Infine l'attività laboratoriale rimane una proposta efficace per la rielaborazione dei
contenuti affrontati, attraverso produzioni grafiche che possano sfruttare materiali di vario
genere e valorizzare l'iniziativa personale dei bambini.
Nel corso degli anni la storia diventa momento privilegiato per iniziare a compiere nessi, capendo
sempre più le condizioni e le cause che hanno favorito gli avvenimenti ed elaborando una
personale mappa temporale. Per questo motivo la conoscenza di tale disciplina viene affrontata
prevalentemente in modo orale, così che i bambini possano personalmente sperimentare e
avvalersi di un linguaggio appropriato.
Nello studio della geografia il bambino esplora lo spazio, dal vicino al lontanissimo, scoprendosi
come uomo che interagisce con l’ambiente per rispondere ai bisogni propri e altrui: l’ambiente ha
una sua storia e sue esigenze, l’uomo agisce su di esso e lo trasforma e può farlo se consapevole
della propria dignità di essere ragionevole, in modo rispettoso, utile per sé e per tutti. Viene
affrontato con cura lo studio del nostro territorio, a partire dalla città di Bologna fino all’Italia intera.
Entrambe queste discipline offrono occasioni per perseguire l’educazione alla cittadinanza,
come del resto la quotidianità scolastica affrontata attraverso la guida dei maestri.
Lo studio delle scienze sostiene la naturale curiosità dei bambini verso ciò che esiste.
Osservare è il primo rapporto con la realtà e segna l’inizio della conoscenza scientifica.
È importante soffermarsi su ciò che si osserva il tempo necessario perchè affiorino le domande
che guideranno gli approfondimenti. Il compito del maestro è, qui, quello di condurre lo sguardo e
di trattenerlo sull'oggetto dello studio con domande che stimolino l'interesse ed educhino il
bambino a porsene delle altre.
Denominare è il modo per dare il nome alle cose, poterle trattenere e poterle raccontare.
La domanda che segue lo stupore è infatti Come si chiama?
Descrivere con il disegno è il primo passo, quello più naturale. Per i più piccoli, la descrizione
attraverso il disegno precede la descrizione con le parole e risulta ricca di particolari che
raccontano molto bene ciò che il bambino ha visto.
Descrivere con le parole è frutto di esercizio ed occasioni in cui sia tenuto desto il desiderio di
comunicare proprio ciò che si è osservato. Diventa perciò sempre più importante, man mano che i
bambini crescono, una descrizione puntuale e ricca di particolari, che consenta al bambino di
comunicare le caratteristiche peculiari della realtà osservata, senza dover rinunciare alla ricchezza
di una visione personale.
Classificare è il modo per imparare a definire ogni volta le peculiarità di ciò che si incontra.
Dentro l’azione di classificare vi sono operazioni importanti come misurare e confrontare.
Il metodo scientifico serve per rispondere alle domande che sono sorte.
Andando a guardare con maggior attenzione le cose, nominandole, descrivendole confrontandole
e osservando le differenze o i cambiamenti nel tempo, i bambini iniziano a domandarsi il perchè
delle cose. Ecco quindi la strada attraverso la quale storicamente l'uomo ha cercato di rispondere
al desiderio di conoscenza: il metodo sperimentale.
Occorre un metodo che, partendo dalle domande o dalle eventuali ipotesi, registri il materiale che
si utilizza, il procedimento, cioè i tentativi che si mettono in atto, le osservazioni di ciò che accade
e tragga infine delle conclusioni. Non quindi delle idee sulle cose, delle opinioni personali, ma
constatazioni di quello che si verifica concretamente.
La tecnologia favorisce, anche attraverso semplici esperienze di progettazione, la conoscenza di
materiali e di strumenti utilizzati dall’uomo, a partire da quelli propri della vita scolastica. La
presenza di almeno un pc in ogni aula permette l’approccio a questo strumento, attraverso
semplici esperienze di videoscrittura, creazione di semplici presentazioni e ricerche guidate su
argomenti di studio.
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ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Fin dall’origine la scuola primaria Il Pellicano ha proposto alle classi attività di
arricchimento dell’offerta formativa sotto forma di progetti di potenziamento disciplinare e
di laboratori, curricolari ed extracurricolari.
PROGETTI E LABORATORI CURRICOLARI
A partire dal percorso di ciascuna classe, delineandosi difficoltà e talenti, vengono proposti
progetti particolari, con risorse autonome e pubbliche:
progetto “biblioteca” per tutte le classi: in ore prefissate della settimana sono presenti in
biblioteca alcuni insegnanti di sostegno coi bambini ad essi affidati, per curare il prestito dei
libri a tutti i bambini della scuola permettendo, nel contempo, attività di videoscrittura e una
situazione di relazione ai bambini con disabilità
progetto storia: l’archeologa Daniela Ferrari attua alcuni approfondimenti programmati con
gli insegnanti prevalenti, a partire dalla classe seconda, in aula, al museo o in gita
progetto di potenziamento delle competenze motorie: nelle classi prime e seconde questo
progetto prende la forma del laboratorio di “rotelle”, in cui gli insegnanti di educazione fisica
propongono un percorso sull’equilibrio, sia all’interno delle ore di ed. fisica sia aumentando
le ore dedicate a questa disciplina; quando possibile e opportuno, l’attività coinvolge metà
gruppo classe per volta, in modo da permettere all’altra metà di lavorare con l’insegnante
prevalente, con evidenti vantaggi sulla personalizzazione degli interventi. Nelle classi terze,
quarte e quinte il potenziamento motorio si realizza sia attraverso attività che terminano in
uscite didattiche, come l’orienteering, l’arrampicata e la giornata dell’atletica, sia attraverso
l’incontro con professionisti dello sport
Progetto di potenziamento della lingua inglese: nelle classi quarte e quinte si cercano di
incrementare le occasioni di espressione personale in lingua: in questi anni lo si è
realizzato grazie allo Smile Theatre ed alle sue proposte teatrali e grazie a laboratori di
improvvisazione teatrale in lingua inglese, realizzati con l’intervento di esperti
Progetti di musica, interdisciplinari, che prevedono la compresenza delle insegnanti di
musica per affrontare contenuti di studio dal punto di vista della musica e di altre discipline
laboratori di arte per incrementare il gusto della bellezza e le competenze graficoespressive
laboratori di teatro, anche in lingua inglese, per potenziare le competenze comunicative
laboratori di coltivazione dell’orto per le classi che ne fanno richiesta alla scuola
prosegue la raccolta RAEE e quella differenziata della carta.
Le classi vivono momenti comuni e/o di classi aperte, per approfondimenti didattici, attività di
rinforzo ed esperienze significative; in questo modo è possibile mettere a frutto le particolari
competenze di ogni insegnante.
Gli insegnanti possono organizzare attività di recupero/approfondimento per gruppi, anche di
livello, e attività di laboratorio in piccolo gruppo per bambini con difficoltà d’apprendimento, sia
pomeridiane che mattutine, tali da favorire interventi individualizzati e personalizzati.
PROGETTI E LABORATORI EXTRA-CURRICOLARI
Potenziamento di lingua inglese
Potenziamento pomeridiano
Si tratta di un corso (14.30-16.30) per piccoli gruppi della stessa età (max. 7 bambini), con
insegnanti madrelingua. Le attività sono svolte esclusivamente in lingua inglese e si differenziano
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a seconda delle età: con i piccoli si svolgono attività ludiche, manuali, corporee e creative, con i
più grandi si arriva anche a leggere e drammatizzare un testo.
Summer Camp
Si tratta di una settimana di vacanza nell’appennino tosco-romagnolo, caratterizzata
dall’approfondimento della lingua inglese in compagnia di insegnanti madrelingua attraverso una
molteplicità di esperienze: sport, equitazione, nuoto, trekking, albering, laboratori di manipolazione
e creativi, giochi, canti ed escursioni alla scoperta del territorio, tutte rigorosamente in lingua.
Potenziamento di musica
Canto corale ed educazione della voce
Sono previste 2 ore settimanali per i bambini a partire dalla classe seconda, guidati da una
maestra di coro, il venerdì dalle 14.30 alle 16.30.
Strumento musicale – progetto MusicAscuola
L’insegnamento comprende una lezione settimanale di gruppo od individuale, nei locali della
scuola, tenuta da musicisti dell’associazione Musicaper con cui il Pellicano collabora da anni.
Potenziamento di educazione fisica
È un corso pomeridiano che prevede esperienze in discipline sportive differenti, per due ore,
presso la palestra della scuola o palestre esterne attrezzate.
Laboratori creativi, teatrali, linguistici
Tutti i pomeriggi, dalle 16.30 alle 17.30 c’è la possibilità per i bambini che lo desiderano di fare
esperienza delle proprie abilità e di scoprire passioni e attitudini, accompagnati da adulti preparati.
In questi anni i laboratori attivati e che si sono alternati sono stati: gioco-sport, falegnameria,
teatro, roller, ricamo, pasta sfoglia, ricamo, cucina, hip-hop, scacchi, inglese.
SERVIZI
Doposcuola
Il servizio del Doposcuola si svolge all’interno degli spazi scolastici dalle 14.30 alle 16.30, previa
iscrizione. E’ un accompagnamento ai compiti guidato da insegnanti della scuola primaria e da
educatori: questo permette di avere un confronto immediato con gli insegnanti di classe per quello
che riguarda il metodo, le caratteristiche di ciascun bambino e le priorità dei compiti da fare,
garantendo così una continuità educativa e didattica.
Il rapporto è di un insegnante ogni 6 o 7 bambini e le classi sono composte da alunni di età
omogenea; questo è un momento di interazione interessante e proficuo per una maggiore
conoscenza dei bambini tra di loro e di condivisione della fatica. Lo scopo è far loro eseguire i
compiti, favorendo la scoperta personale del gusto dell’aver imparato, non da soli.
Il doposcuola si conclude con una merenda insieme.
Prescuola
Al mattino dalle ore 7.45 alle ore 8.00 accoglienza dei bambini.
Servizio mensa
Dalle ore 13 alle ore 14.30, comprensivo di pranzo a scuola e della successiva ricreazione.
Trasporto scolastico
Tutte le mattine parte un pulmino dalla scuola dell’infanzia Cristo Re alle ore 7.20, effettua una
seconda fermata nei pressi della scuola media Malpighi e giunge alla scuola primaria per le ore 8.
Alle 13 il pulmino riparte dalla scuola primaria ed effettua il giro inverso.
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RISORSE E STRUMENTI
L’unità che gli adulti - insegnanti, genitori, personale non docente e persone con responsabilità
gestionali - vivono tra loro, determina il clima della scuola.
Il Consiglio di Amministrazione: si incontra con frequenza mensile, deve prendere decisioni di
natura strategica e di indirizzo generale della cooperativa.
Il Consiglio di Direzione: si riunisce settimanalmente e si occupa di alcuni importanti aspetti quali
modalità e argomenti di lavoro del collegio docenti, iniziative educative significative, rapporto con
le famiglie, formazione docenti, criteri per uscite didattiche, problematiche legate a bambini.
Il Dirigente scolastico: accoglie gli alunni al mattino, sostiene i docenti nelle scelte educative e
didattiche quotidiane, cura l’ordine ed il clima complessivo della scuola, è disponibile a colloqui
con le famiglie in entrata ed in itinere, raccoglie le esigenze specifiche di formazione e
aggiornamento dei docenti, fissa le date e gli OdG dei collegi docenti e dei consigli d’interclasse e
di ogni altra riunione che si renda necessaria.
Gli insegnanti
La figura del maestro è determinante nella realizzazione della nostra esperienza di scuola.
Particolare attenzione viene quindi posta alla selezione del personale educativo; tale scelta
privilegia la conoscenza diretta, sia personale sia di lavoro. Ogni insegnante nuovo viene
affiancato da un insegnante più esperto. I criteri che ci guidano nella scelta sono:
lo spessore umano della persona;
la passione per il lavoro educativo con i bambini;
la serietà e la competenza professionali.
A tutti gli insegnanti si chiede di accettare e condividere il progetto educativo della scuola.
Il Piano di Formazione prevede attività di aggiornamento scaturite sia dal collegio docenti sia dal
lavoro sul Rav ed il Piano di Miglioramento della scuola. Per il triennio 2015-2018 le proposte
riguarderanno:
il curricolo (corso Fonder in rete con altre scuole della regione)
la certificazione delle competenze e la loro valutazione
le competenze richieste e le opportunità offerte dalle tecnologie multimediali.
L’aggiornamento è realizzato attraverso corsi proposti al e dal collegio docenti oppure favorendo
la partecipazione degli insegnanti a corsi promossi da altri enti.
L’unità di lavoro tra gli insegnanti si esprime attraverso il lavoro sistematico e significativo del
collegio dei docenti, finalizzato a:
approfondire le ragioni delle scelte educative ed organizzative
condividere le osservazioni, i problemi, le ipotesi di soluzione
permettere la formazione in servizio
organizzare eventi scolastici e giudicare quelli già realizzati.
In questa condivisione si esprime la libertà dell’insegnante.
La nostra scuola prevede un lavoro di programmazione che coinvolge periodicamente gli
insegnanti delle classi parallele, gli insegnanti di sostegno e tutti i docenti operanti sul medesimo
gruppo classe.
Particolare attenzione viene posta al percorso di ogni singolo bambino, attraverso incontri
periodici degli insegnanti di ogni classe con la responsabile educativa.
La scuola attua iniziative di continuità con le scuole dell’infanzia “Sacra Famiglia”, “Cristo Re” e
“Minelli Giovannini” e partecipa alla Commissione Continuità del quartiere S. Vitale.
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La Valutazione è compito ineludibile del corpo insegnante e strumento di consapevolezza del
percorso fatto e da fare in ogni singola materia e relativamente ad ogni alunno; è occasione di
verifica per l’insegnante stesso dell’adeguatezza del proprio lavoro.
Nei confronti del bambino e della famiglia richiede equilibrio, umiltà e delicatezza; nessuna
valutazione definisce la persona né pretende di descriverla in modo esauriente.
La valutazione è sempre relativa a un particolare apprendimento e a un determinato momento.
La nostra scuola valuta globalmente e sinteticamente ogni alunno su ogni materia, alla fine dei
due quadrimestri dell’anno scolastico, utilizzando schede di valutazione e specificando gli
indicatori; un’attenzione forte viene posta per accompagnare adeguatamente ogni passaggio ad
altra scuola od ordine scolastico successivo.
Si giunge al giudizio sintetico tenendo conto collegialmente di tutto il lavoro fatto a scuola e a casa
dal bambino, delle prove specifiche di verifica e soprattutto del percorso complessivo di
maturazione e apprendimento da lui compiuto.
Al termine della classe quinta viene rilasciata al bambino la certificazione delle competenze
maturate.
La famiglia
L’utenza della scuola è costituita non appena da famiglie residenti nel territorio circostante e nelle
zone limitrofe, bensì anche da residenti in altri comuni, che condividono i criteri educativi della
scuola stessa.
L’unità scuola-famiglia è permessa da:
colloqui individuali
assemblee di classe
elezione dei rappresentanti di classe, loro collaborazione con gli insegnanti e
partecipazione ai consigli d’interclasse
momenti di condivisione e coinvolgimento per feste, preparazione di materiali
“lezioni alle classi”, tenute da genitori con specifiche competenze.
È una sfida perché quello che era semplice all’inizio, in una scuola con pochi bambini, pochi
genitori e pochi insegnanti, ora diventa un vero e proprio lavoro in cui nulla può essere dato per
scontato e in cui è chiesta a tutti la viva coscienza dello scopo, perennemente tesi a cercare forme
che vi rispondano.
Le reti: non da soli
Sollecitata dal desiderio di affrontare con apertura e slancio professionali le sfide dell’educazione,
la cooperativa Il Pellicano aderisce ad alcune associazioni e reti di scuole e ne coglie le
opportunità collaborative e formative per il personale direttivo, docente ed amministrativo. Eccone
l’elenco:
l’ass. culturale Il rischio educativo
la Federazione Opere Educative (Foe)
la Federazione Italiana Scuole Materne (Fism)
In rete con altre scuole statali e non, è iniziato un lavoro sul Piano di Miglioramento connesso al
recente Rapporto di Autovalutazione (RAV): il progetto s’intitola “Ponti per accorciare le distanze”
ed ha come contenuto di confronto la raccolta dei risultati a distanza e le compete in uscita nei vari
ordini di scuola.
Le scuole della Cooperativa Il Pellicano hanno in atto una convenzione con l’Università degli
Studi di Bologna, per ospitare gli studenti delle Facoltà di Scienze della Formazione e di Scienze
Motorie nello svolgimento dei tirocini curricolari. Questa opportunità ci permette di conoscere nuovi
“potenziali” docenti e di contribuire con particolare attenzione alla loro formazione.
Dal 2004 la Cooperativa Il Pellicano è fra gli enti accreditati presso l’Ufficio Nazionale del
Servizio Civile; i progetti presentati permettono la presenza e l’attività, motivata e attenta, di
alcuni volontari del Servizio Civile Nazionale e Regionale, come avviene anche nell’anno in corso.
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DATI TECNICI
INDIRIZZO DELLA SCUOLA E SEDE DELLA COOP. SOC. IL PELLICANO
Via Sante Vincenzi 36\4 – Quartiere San Vitale – 40138 – Bologna
Tel. 051-344180. Email: [email protected], www.coopilpellicano.org
SPAZI ABITATIVI INTERNI
La scuola è costituita da un edificio di tre piani, in due corpi comunicanti.
Piano terra: direzione e segreteria della cooperativa, centralino, area mensa, aula
multifunzionale/biblioteca, 2 aule di classe e accesso interno alla palestra.
1° piano: 8 aule per le classi, direzione e segreteria didattiche, aula di inglese, aula
insegnanti.
2°piano: 5 aule per le classi, aula musica ed aula multimediale per il sostegno.
Sono presenti due batterie di bagni (maschi e femmine), un bagno attrezzato per
portatori di handicap ed un bagno adulti ad ogni piano.
SPAZI ABITATIVI ESTERNI
Una palestra attrezzata adiacente l’edificio e con accesso interno,
due aree verdi adibite al gioco,
un’area pavimentata adibita a parcheggio.
SICUREZZA
La somministrazione dei farmaci è regolamentata dal Protocollo ASL Per quanto
riguarda la somministrazione dei farmaci per la cura di malattie croniche per l’insorgenza
di manifestazioni cliniche, il Dirigente Scolastico ha predisposto un documento nel quale
viene registrata la somministrazione da parte di docenti o personale ASL.
La scuola, in possesso del Certificato di Prevenzione Incendi, ha predisposto il Piano di
evacuazione; il personale conosce i comportamenti da adottare durante le emergenze e
due volte all’anno vengono effettuate le prove di evacuazione.
PERSONALE DOCENTE
15 insegnanti di classe,
6 insegnanti di sostegno, 3 educatori,
3 insegnanti specializzati per lingua inglese,
2 insegnanti specializzati per musica,
2 insegnanti specializzati per educazione fisica.
PERSONALE NON DOCENTE
1 responsabile educativa: dott.ssa Luisa Leoni Bassani
1 direttore OPERATIVO della cooperativa: dott. Fabio Pesaresi
1 dirigente scolastica: dott.ssa Simonetta Cesari
4 segretarie,
2 bidelle.
La coop. “Il Pellicano” può utilizzare volontari, compresi quelli del Servizio Civile Nazionale.
Le pulizie dell’edificio sono appaltate in parte ad un’agenzia esterna.
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INDICE
CHI SIAMO .......................................................................................................................... 2
ORGANIGRAMMA
3
PROGETTO EDUCATIVO ................................................................................................... 4
CRITERI EDUCATIVI .......................................................................................................... 4
IL METODO DI APPRENDIMENTO DEL BAMBINO .......................................................... 5
CARATTERI DELLA SCUOLA PRIMARIA ......................................................................... 5
OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE 2015-2018 ........................................................ 6
ORARIO .............................................................................................................................. 6
LE DISCIPLINE ................................................................................................................... 7
ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA .......................................................... 12
PROGETTI E LABORATORI CURRICOLARI .......................................................................... 12
PROGETTI E LABORATORI EXTRA-CURRICOLARI ............................................................. 12
SERVIZI ................................................................................................................................... 13
RISORSE E STRUMENTI ................................................................................................. 14
GLI INSEGNANTI .................................................................................................................... 14
LA FAMIGLIA ........................................................................................................................... 15
LE RETI ................................................................................................................................... 15
DATI TECNICI ................................................................................................................... 16
ALLEGATI ......................................................................................................................... 18
IL PIANO DI MIGLIORAMENTO .............................................................................................. 18
IL REGOLAMENTO ................................................................................................................. 29
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PIANO DI MIGLIORAMENTO
Priorità e Traguardi
(estratto dal Rapporto di Autovalutazione 2014/15, pp. 74,75)
ESITI DEGLI STUDENTI
DESCRIZIONE
PRIORITA’
Competenze chiave e di
cittadinanza
Definizione
competenze
chiave
DELLA DESCRIZIONE DEL
TRAGUARDO
delle Elaborare un documento
e di condiviso delle competenze
cittadinanza, per annualità.
Risultati a distanza
chiave e di cittadinanza per
annualità, definendo alcuni
indicatori di valutazione delle
stesse.
Raccolta dei risultati degli ex Predisporre forme di raccolta
alunni, a distanza.
dei dati sugli esiti degli
exalunni,
nella
scuola
secondaria
di primo grado
Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione
La priorità riguardo le competenze chiave e di cittadinanza non è data tanto
dall'osservazione di comportamenti od esiti negativi, quanto dalla scarsità di
formalizzazione e quindi di trasparenza condivisa del lavoro di ogni docente su questi
obiettivi. Ciò rende necessario l'andare a fondo sulle azioni educative e didattiche in atto,
per attuare un confronto in gruppi di lavoro e poi in collegio che giunga a documenti
condivisi, da utilizzarsi anche nel rapporto con le famiglie.
La priorità riguardo la raccolta dei risultati a distanza prende le mosse dalla mancanza di
questi dati, giudicati invece utili per giudicare ed eventualmente modificare talune scelte
didattiche e di metodo, per renderle più corrispondenti alle necessità formative dei ragazzi.
Obiettivi di processo
AREA DI PROCESSO
DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO
DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e valutazione
Raccogliere e documentare progetti e attività
di arricchimento dell'offerta formativa di ogni
classe.
Predisporre prove comuni di verifica per la
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Pag. 19
classe terza.
Indicare in che modo gli
raggiungimento delle priorità
obiettivi
di
processo
possono
contribuire
al
La scarsa richiesta di formalizzazione spesso non rende ragione e non documenta le
scelte didattiche, pur effettuate con creatività e adeguatezza: si ritiene perciò di indirizzare
a questo i docenti con una strutturazione differente del loro Giornale, in modo da
raccogliere dati più oggettivi e confrontabili.
Tranne nelle classi prime e quinte, la scuola non propone con sistematicità prove comuni
di verifica; questo rende non sistematico e soprattutto poco oggettivo il confronto, anche
nell'ottica di una maggiore condivisione e formalizzazione dei traguardi di competenza per
ogni classe. Per questo si ritiene obiettivo intermedio e praticabile il predisporre queste
prove per le classi terze, anche a fronte dei traguardi enucleati nelle Indicazioni Naz.li per
il curricolo.
OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO
Dall’estratto del RAV si evince che il nostro istituto si è dato quattro obiettivi di
miglioramento da raggiungere in tre anni, due riguardanti la sezione “Priorità e traguardi” e
due gli “obiettivi di processo”, entrambi nell’area Curricolo, progettazione e valutazione:
1. ...................................................................................................................................... d
efinire le competenze chiave e di cittadinanza, per annualità
2. ...................................................................................................................................... r
accogliere i risultati a distanza degli ex alunni
3. ...................................................................................................................................... r
accogliere e documentare progetti e attività di arricchimento dell’offerta
formativa di ogni classe
4. ...................................................................................................................................... p
redisporre prove comuni di verifica per la classe terza.
Li descriviamo di seguito più dettagliatamente, individuando ed elencando le azioni di
miglioramento, il project management, stakeholder e rapporti professionali e le azioni per
il monitoraggio.
Nell’ultima sezione del documento inseriamo un diagramma di GANNT che presenta i
tempi, le fasi e le professionalità coinvolte nell’intero piano di miglioramento. Includiamo in
questa sezione il budget di progetto complessivo.
Risultati attesi ed azioni correttive sono solo accennati e saranno progettati man mano
che il lavoro procederà e i risultati saranno o meno evidenti.
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1.DEFINIZIONE
ANNUALITÀ
DELLE
COMPETENZE
CHIAVE
E
DI
CITTADINANZA,
PER
Descrizione.
Elaborazione nell’arco di tre anni di un documento condiviso dal collegio delle competenze
chiave e di cittadinanza per tutte le annualità, definendo alcuni indicatori di valutazione
delle stesse.
È necessario andare a fondo sulle azioni educative e didattiche in atto, per attuare un
confronto in gruppi di lavoro e poi in collegio che giunga a documenti condivisi, da
utilizzarsi anche nel rapporto con le famiglie.
Azioni di miglioramento.
1. Paragonare in collegio docenti (ed eventualmente modificare) le competenze di
quinta già formalizzate, comprese di indicatori di valutazione
2. Elaborare in collegio docenti diviso in due gruppi di lavoro rispettivamente le
competenze di quarta e di prima
3. Paragonare in collegio docenti (ed eventualmente modificare) le competenze
elaborate dai due gruppi di lavoro.
4. Elaborare in collegio docenti diviso in due gruppi di lavoro rispettivamente le
competenze di seconda e di terza;
5. Paragonare in collegio docenti (ed eventualmente modificare) le competenze
elaborate dai due gruppi
6. Sistemare il documento definitivo.
Project management.
Il collegio docenti è presieduto e coordinato dal dirigente scolastico.
La responsabile educativa guida e stimola, durante i collegi, la riflessione dei docenti
sugli aspetti formativi del bambino.
I gruppi di lavoro sono decisi dal dirigente scolastico che individua un responsabile al loro
interno.
Nei collegi di restituzione e paragone del lavoro dei gruppi il dirigente stimola il confronto
tra tutti i docenti per eventualmente modificare, cogliere e fissare poi il punto riassuntivo.
Stakeholder e rapporti professionali.
I diretti interessati al documento sulle competenze sono i genitori degli alunni e gli
insegnanti della scuola.
Gli insegnanti della scuola possono condividere una coscienza più profonda del lavoro
che ognuno di loro fa sulle competenze, attraverso il lavoro di formalizzazione richiesto.
I genitori, chiamati liberamente a partecipare a questa riflessione scolastica in un incontro
aperto a loro, possono ritrovare stimoli per un’interessante considerazione delle
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competenze, superando la logica a volte un po’ limitata degli esiti degli apprendimenti.
Certamente una consapevolezza più profonda da parte degli “attori” adulti genera
un’azione educativa più precisa e questo ricade sui bambini.
Monitoraggio.
1.Per valutare l’efficacia delle azioni di miglioramento per il raggiungimento del documento
finale delle competenze, si dovrà verificare se allo scadere dei 18/24 mesi si avrà il
documento delle competenze di quinta, quarta e prima.
2 La dirigente valuta il lavoro del collegio docenti e dei singoli gruppi tenendo presente:
tempi dedicati a tale attività (potrebbero essere inadeguati),
modalità di lavoro (potrebbero non essere produttive),
adeguatezza e coerenza dei documenti elaborati; quest’ultima parte anche col contributo
del Consiglio di Direzione, presieduto dalla responsabile educativa.
Risultati.
In caso di non raggiungimento dell’obiettivo atteso si devono analizzare le ragioni già
durante il monitoraggio; ipotesi possono essere:
a. inadeguatezza dei tempi previsti
b. inadeguatezza dei modi previsti
Azioni correttive.
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2.RACCOLTA DEI RISULTATI A DISTANZA
Descrizione.
Raccolta dei risultati a distanza degli ex alunni nella scuola secondaria di primo grado,
nelle discipline di italiano matematica e lingua inglese.
Azioni di miglioramento.
1.Predisporre forme di raccolta dei dati sugli esiti degli ex alunni nella scuola secondaria di
primo grado (a.s. 14-15, 15-16):
- Creare una rete con le scuole secondarie di primo grado che collaborino alla
condivisione dei dati (con i codici SIDI).
- Contattare tramite una mail i genitori degli ex alunni, frequentanti scuole esterne
alla rete, garantendo il rispetto della privacy.
- Attuare un’indagine telefonica con i genitori degli ex alunni che non rispondono in
tempi brevi alla mail.
2. Elaborare un documento di raccolta dati funzionale alla lettura e analisi degli stessi,
partendo da quello elaborato dalla rete.
3. Analizzare e comparare i dati raccolti.
Project management.
La segretaria della segreteria didattica è la responsabile della comunicazione e raccolta
dati via mail.
I volontari del servizio civile sono incaricati dei contatti telefonici.
Il gruppo referente per l’autovalutazione è responsabile della lettura, analisi e
comparazione dei dati, attività che però ha il suo naturale luogo di giudizio in Collegio
docenti.
Stakeholder e rapporti professionali
I diretti interessati di questa raccolta e comparazione dati degli esiti a distanza sono i
docenti delle classi coinvolte e il dirigente scolastico al fine di un affinamento della
progettazione didattica delle singole classi e della scuola; successivamente l’affinamento
didattico e la scelta di competenze più mirate ricadrà sul successo formativo degli alunni.
Monitoraggio.
1.Per valutare l’efficacia delle diverse azioni di raccolta dati si dovrà guardare innanzitutto
se verranno rispettati i tempi ipotizzati e in seguito valutare la quantità di risposte
ottenute(almeno il 75% degli alunni frequentanti le scuole in rete).
La raccolta dati tramite mail o contatto telefonico si ipotizza dall’anno scolastico
2016/2017, in base alla quantità di dati raccolti con la rete e alle risorse del personale di
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segreteria e servizio civile.
2. Il gruppo dei referenti per la valutazione valuterà l’andamento della raccolta,
incentivandola con solleciti email e telefonici o mettendo in atto azioni correttive.
La costituzione di una rete di territorio (mista statali/paritarie) faciliterà la raccolta dati
nell’ambito delle scuole appartenenti alla rete stessa.
Risultati.
(I risultati sono in linea rispetto agli obiettivi attesi? In caso contrario, in quale/i aspetto/i
sono carenti?)
Azioni correttive.
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3. CURRICOLO PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
Descrizione.
Raccogliere e documentare progetti e attività di arricchimento dell’offerta formativa di ogni
classe.
Azioni di miglioramento.
1. Compilazione di un modulo annuale delle uscite didattiche sul territorio e uno dei
progetti e attività.
2. Compilazione di una parte del giornale dell’insegnante in cui emerga il numero di
uscite e il loro scopo educativo e didattico, i progetti e le attività di arricchimento
dell’offerta formativa della classe.
3. Raccolta del numero di progetti e uscite didattiche svolte nelle singole classi in un
documento comune destinato al RAV.
Project management.
Il dirigente scolastico ha approvato il modello annuale e della sezione del giornale
dell’insegnante e ha fissato i termini per la compilazione degli stessi. Il gruppo di
valutazione raccoglierà e tabulerà i dati.
Stakeholder e rapporti professionali.
La documentazione finale allegata al RAV potrà essere fruibile ai genitori degli alunni o a
coloro che lo desiderano come esemplificazione della nostra offerta formativa ed agli
insegnanti come occasione di paragone, di riflessione e progettazione didattica.
Monitoraggio.
Nel luglio 2016, avuti tutti i giornali degli insegnanti, il gruppo di valutazione valuta la prima
raccolta di documenti contenenti l’elenco dei progetti e delle uscite didattiche, per
aggiornare il Rav.
Risultati.
(I risultati sono in linea rispetto agli obiettivi attesi? In caso contrario, in quale/i aspetto/i
sono carenti?)
Azioni correttive
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I tempi di realizzazione del terzo obiettivo non sono stati inseriti nel diagramma successivo
in quanto i documenti costruiti faranno parte della prassi normale ed annuale degli
insegnanti.
La compilazione dei moduli annuali va eseguita entro la metà di novembre.
La compilazione del giornale dell’insegnante va effettuata in itinere dall’insegnante e
consegnata al dirigente scolastico entro fine giugno.
La raccolta dei dati in unico documento va eseguita entro luglio.
NOVEMBRE
GIUGNO
LUGLIO
Moduli annuali
uscite e progetti
Sezioni giornale
insegnante
uscite e progetti
Documenti per
il Rav uscite e
progetti
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4.CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE
Descrizione.
Predisporre prove comuni di verifica per la classe terza.
Azioni di miglioramento.
-Costituire un gruppo di lavoro
-Definire cosa essenziale valutare in classe terza per italiano e matematica
-Elaborare delle prove per verificare gli obbiettivi di italiano e matematica.
-Decidere i tempi e le modalità di somministrazione e i criteri di valutazione attraverso
coefficienti condivisi.
-Confrontare, rimodulare ed approvare il lavoro prodotto in sede di collegio docenti.
-Somministrare le prove
-Paragonare i risultati in un incontro tra dirigente e insegnante
Project management.
Il gruppo di lavoro sarà composto da alcuni docenti della scuola incaricati dal dirigente
scolastico e coordinati da un docente responsabile.
Stakeholder e rapporti professionali
Il confronto sui risultati ottenuti sarà per gli insegnanti un’occasione di verifica degli
apprendimenti e dell’efficacia delle modalità didattiche proposte.
Monitoraggio.
L’appuntamento significativo per il monitoraggio è il collegio docenti del settembre 2016,
in cui si confronta il lavoro degli insegnanti di terza.
Risultati.
(I risultati sono in linea rispetto agli obiettivi attesi? In caso contrario, in quale/i aspetto/i
sono carenti?)
Azioni correttive.
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Diagramma tempi,obiettivi e risorse impegnate
FEB 16
Competenze
di
quinta
definitive
GIU 16
6 mesi
LUG 16
SET 16
1 anno
GEN 17
FEB 17
MAG
17
GIU 17
18
mesi
LUG 17
SETT17
2
anni
OTT 17
23
gennaio
15
febbraio
collegio
docenti
Competenze
di prima e
quarta
a
gruppi
gruppo
prime:
1a 1b
1c 2b
2c
gruppo
quarte
4b 4c
5a 5b
gruppo
prime:
1a 1b
1c 2b
2c
gruppo
quarte
4b 4c
5a 5b
5c
Competenze
di prima e
quarta
definitiva
collegio
docenti
Competenze
di seconda e
terza
a
gruppi
gruppo
second
e:
2a
2b 2c
gruppo
terze:3a
3b 3c
Competenze
di seconda e
terza
definitive
collegio
docenti
un
insegna
nte o il
dirigent
e
Documento
completo
Prima media
a.s. 15-16
INTERMEDI
1. dati
scuole
in rete
2. mail
1.dati
scuole
in rete
2. mail
Prima media
a.s. 15-16
FINALI
1. dati
scuole
in rete
2. mail
Prima media
a.s. 16-17
INTERMEDI
1. dati
scuole
in rete
2. mail
Prima media
a.s. 16-17
FINALI
Gruppo
lavoro
di
a.s.
201718
ins3a
3b 3c
2a 4a
(a.s.
2015/16
)
Definizione
essenziali
Elaborazione
delle prove
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Definizione
tempi,
modalità
e
criteri
valutazione
ins3a
3b 3c
2a 4a
(a.s.
2015/16
)
Confronto in
collegio
docenti
3a 3b
3c
(a.s.20
16/17)
gennaio
17, fine
del
I quadr.
Somministra
zione prove
3a 3b
3c
(a.s.20
16/17)
maggio
17 fine
anno
3a 3b
3c
(a.s.20
16/17)
con
dirigent
e
Paragone
risultati
3a 3b
3c
(a.s.20
16/17)
con
dirigent
e
Budget complessivo di progetto
Per entrambi i primi due obiettivi si sono stimate 4 h/sett di lavoro di personale docente
oltre quelle normalmente disponibili, corrispondenti a ca. 3300 euro/anno. Le ore lavoro
del dirigente sono comprese nel suo orario di servizio.
Gli obiettivi 3 e 4 sono obiettivi di processo e non necessitano di risorse economiche
aggiuntive in quanto si tratta di rimodulare i processi nei tempi già previsti dalla funzione
docente e dagli organi collegiali.
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REGOLAMENTO SCOLASTICO
ORARI
Apertura scuola ore 7.45.
Inizio lezioni per tutti alle ore 8.00.
Uscita bambini classi prime alle ore 12.50;
altre classi alle ore 13.00;
nel pomeriggio di rientro le classi 1^, 2^ e 3^ escono alle ore 16.30,
le classi 4^ e 5^ alle ore 17.00.
Preghiamo tutti i genitori di essere precisi e puntuali nel ritiro dei bambini.
Chiediamo a ognuno di non andarsene mai con il proprio figlio senza segnalarlo
all’insegnante che accompagna i bambini all’uscita, anche e soprattutto quando insieme al
proprio viene ritirato qualche compagno. Quando il bambino è stato riconsegnato, è
affidato alla custodia del genitore, anche se si ferma a giocare nel cortile con i compagni.
Invitiamo i genitori a comunicare ogni giorno al bambino l’ora in cui verrà ritirato,
scrivendolo sul diario. Si ricorda che la scuola riconsegna i bambini solo ai genitori o a
persona maggiorenne espressamente da questi delegata; la segreteria non può farsi
portavoce di messaggi e accordi fra genitori, salvo in casi di assoluta emergenza.
L’entrata posticipata è ammessa al più tardi alle 11.00, anche nel giorno di rientro
pomeridiano.
MENSA
Il servizio mensa sarà effettuato sempre nei locali della Scuola Primaria. I pasti anche
quest’anno vengono cucinati da Avendo srl. Il rimborso, a consumo, di ogni singolo pasto
– comprensivo di mensa, assistenza alla mensa e alla ricreazione successiva - verrà
addebitato in fattura. I bambini possono usufruire del servizio mensa ogni giorno (anche
quando non hanno il rientro o il doposcuola) comunicando quotidianamente la loro
presenza entro le 9.00 di mattina. Il ritiro sarà entro le ore 14.30.
Vi ricordiamo che non è possibile effettuare variazioni alla presenza al pasto oltre le 9.00
di mattina: i cambiamenti di programma rispetto a quanto comunicato ai bambini vanno
trasmessi al centralino entro quell’ora.
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CERTIFICATI MEDICI
Il certificato medico di riammissione dopo un’assenza non è più necessario (salvo
casi di emergenza sanitaria, come salmonellosi, meningite, etc..).
Il certificato medico è necessario:
 per richieste di esonero dalle attività di educazione fisica, anche temporanee;
 per documentare e certificare allergie ed intolleranze alimentari, così da ottenere
diete particolari che prevedano l’esclusione degli alimenti non tollerati. I certificati
relativi alle diete che hanno valenza annuale (intolleranze, diete ipocaloriche,
etc.) vanno ripresentati all’inizio di ogni anno scolastico.
COMPITI
La segreteria e il centralino della scuola non possono farsi tramite di informazioni
sui compiti e sulle lezioni per i bambini assenti: è necessario attenersi alle modalità
che vengono spiegate nelle assemblee di inizio anno dagli insegnanti.
FARMACI
A scuola non sono somministrati farmaci, salvo i casi autorizzati dal medico della Pediatria
di Comunità. La somministrazione dei medicinali è limitata ai casi di assoluta necessità e
quando la somministrazione è indispensabile durante l’orario scolastico. In segreteria
sono disponibili i moduli, da compilare a cura della famiglia e della Pediatria di Comunità,
per farne richiesta. Il responsabile della somministrazione dei farmaci è Simonetta Cesari.
VIABILITA’
I genitori della scuola primaria potranno parcheggiare nelle zone a righe blu, ritirando in
segreteria gli appositi contrassegni per la sosta gratuita (via Sante Vincenzi, via Scipione
dal Ferro o zone limitrofe) o nei parcheggi pubblici dei palazzi gialli.
Vi invitiamo, per arrivare a scuola dal luogo in cui avete parcheggiato, a percorrere il
marciapiede che costeggia il parcheggio insieme ai bambini, per insegnare loro il
percorso più sicuro.
Per tutelare la sicurezza dei bambini non è consentito accedere in auto o moto all’interno
del perimetro della scuola, nemmeno per fare manovra o fare scendere i bambini; solo il
personale scolastico ha l’autorizzazione a entrare oltre il cancello con un veicolo.
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RIFERIMENTI SEGRETERIA
Per la segreteria della Scuola Primaria la referente è Anna Rocchi:. E’ disponibile tutti i
giorni dalle 8 alle 9 nei locali al piano terra dell’ala vecchia. Dalle 9 alle 14.30 è possibile
contattarla via mail ([email protected]) o telefono (051.344180) o su
appuntamento.
Per fissare un appuntamento con la Direttrice, Simonetta Cesari, è necessario rivolgersi
ad Anna.
Per quanto riguarda le problematiche amministrative è possibile contattare Rosa Popolo,
all’indirizzo email [email protected]. Rosa non è presente tutti i giorni nella sede
della scuola primaria, quindi è necessario prendere appuntamento scrivendole.
Per informazioni relative ai Servizi Extrascolastici (Doposcuola, Potenziamento di
Inglese, Laboratori e Coro) il riferimento è Elena Bellemo, presente tutti i giorni dalle 8 alle
13 nei locali al piano terra dell’ala vecchia, o contattabile negli stessi orari al tel.
051.344180 o via email ([email protected]).
Per fissare un appuntamento con la Coordinatrice, Barbara Valotta, è necessario
rivolgersi ad Elena.
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