Il peeling del viso in medicina estetica Che cos`è il

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Il peeling del viso in medicina estetica
Il peeling è un trattamento di medicina estetica per levigare e migliorare l'aspetto della cute,
ottenendo un effetto levigante e di ringiovanimento facciale.
All'interno di questa sezione approfondiremo le caratteristiche più importanti dei peeling.
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Cos'è il peeling
Il peeling, storia e origini
Patologie ed inestetismi trattati
Risultati ottenibili
Tipologie di peelings
Le sostanze utilizzate
Profondità del peeling
Preparazione della pelle
Peeling molto superficiale
Peeling superficiale
Peeling di media profondità
Peeling profondo
Decorso post-peeling
Possibili rischi e complicazioni
Che cos'è il peeling e come agisce sulla pelle
Il peeling chimico del volto è un trattamento estetico che stimola, attraverso l'applicazione di una
sostanza chimica sulla pelle, la esfoliazione ed il conseguente ricambio della pelle.
Il peeling chimico agisce nella pelle del viso attraverso l’azione di vari meccanismi:
Stimola la rigenerazione (turnover) cellulare rimovendo ed esfoliando le cellule morte dello strato
corneo provocando una vera e propria accelerazione del ricambio cellulare che avviene già
naturalmente nel derma.
Elimina le cellule della pelle danneggiate e degenerate, che vengono sostituite da cellule
epidermiche normali.
Produce un’infiammazione che attiva la produzione di collagene ed elastina (rivitalizzazione e
ringiovanimento del derma mediante stimolazione dei fibroblasti con formazione di collagene
autologo).
Un peeling del volto può quindi agire sia a livello del derma più superficiale o a livello più
profondo, ma ricordiamo che piuttosto che eseguire un peeling profondo, con i possibili rischi ed
effetti indesiderati, è consigliato eseguire varie sedute di peeling superficiali o di media profondità.
Storia e origini del peeling
La nascita e le origini del peeling si perdono nell’antichità in Egitto, Grecia, Turchia, India e
Babilonia si utilizzavano sostanze ed ingredienti di origine vegetale unite a zolfo, pomice, polveri
minerali, polveri di piante e fiori.
Alla fine dell’ 800 il dermatologo tedesco P.G. Unna sperimentò numerose sostanze e metodiche
per il peeling e nel 1882 descrisse l'impiego dell' acido tricloracetico, dell'acido salicilico, della
resorcina e del fenolo.
Mackee, un famoso dermatologo inglese, sperimentò nel 1952, il fenolo per il trattamento delle
cicatrici da acne.
Si deve a La Gassè l'approfondimento del peeling al fenoloe a Van Scott, Yu e Murad dobbiamo
l’approfondimento dell’utilizzo del tricloracetico, dell'acido salicilico, dell'acido lattico e
soprattutto dell’acido glicolico.
Patologie ed inestetismi che possono essere trattati con il
peeling
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Cheratosi e invecchiamento cutaneo
Cicatrici da acne
Smagliature
Rosacea
Discromie
Acne
Dermatite seborroica
Radiodermiti
Quali risultati si possono ottenere?
Migliorare l'aspetto della pelle del viso rimovendo gli strati più superficiali dell'epidermide.
Quali sono i tempi di guarigione?
Il tempo di guarigione è variabile tra 4 e 12 giorni a seconda della concentrazione utilizzata nel
peeling.
Quali sono i disagi del periodo post- peeling?
Rossore ed inscurimento della pelle per alcuni giorni dopo il trattamento, esfoliazione per 8-10
giorni della stessa.
Quali sono i rischi della procedura?
Rari casi come infezioni o esiti cicatriziali.
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