C it t à d i L u m ez z a n e As s es s o r at o al l a c ul tu r a Te a tr o C om u n al e O d eo n St ag io n e 2 01 3- 2 01 4 GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE ore 20.45 Teatro Comunale Odeon di Lumezzane IN ANTEPRIMA NAZIONALE TARTUFO ovvero L’impostore da Molière di Elena Bucci e Marco Sgrosso Prodotto da CTB Teatro Stabile di Brescia PREVENDITE martedì 19 e mercoledì 20 novembre Pochi i posti disponibili www.teatro-odeon.it Comunicato stampa Anteprima nazionale giovedì 21 novembre al Teatro Odeon per Tartufo ovvero L’impostore, nel cartellone della Stagione di prosa promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lumezzane. Frutto di una nuova collaborazione con il CTB Teatro Stabile di Brescia, che produce l’allestimento nell’ambito del Progetto Giovani avviato lo scorso anno, l’anteprima offrirà al pubblico dell’Odeon, in particolare ai numerosi abbonati, la visione dello spettacolo in anticipo sulle rappresentazioni bresciane, programmate dallo Stabile al Teatro Santa Chiara-Mina Mezzadri. La messa in scena si preannuncia particolarmente interessante, non solo per la rivisitazione di un testo chiave della drammaturgia classica ad opera di Elena Bucci e Marco Sgrosso, artisti del nucleo storico del Teatro di Leo De Berardinis e fondatori della Compagnia Le Belle Bandiere, ma anche per la presenza di un gruppo di talenti bresciani. Che sono (in ordine alfabetico): Matteo Bertuetti, Fabrizia Boffelli, Fausto Cabra, Francesca Cecala, Monica Ceccardi, Filippo Garlanda, Alessandra Mattei, Gianmarco Pellecchia, Silvia Quarantini, Gabriele Reboni. “Dopo il grande successo che nella scorsa stagione ha accompagnato la produzione di Mythos, intenso viaggio nell’Orestea realizzato coinvolgendo alcuni giovani attori bresciani, abbiamo quest’anno approfondito il lavoro con una parte del gruppo raccogliendo la sollecitazione del Teatro Stabile. Per questa seconda avventura, abbiamo scelto di affrontare il Tartufo di Molière” affermano Elena Bucci e Marco Sgrosso, ben conosciuti dal pubblico bresciano grazie alla lunga e fruttuosa progettualità produttiva con il Ctb, da Macbeth al più recente Antigone, e anche per messinscene come Le smanie per la villeggiatura (premio Eti, realizzata da Le Belle Bandiere 1 insieme con Vetrano e Randisi, nel cartellone Odeon 2004-2005). Tartufo offre incredibili spunti di riflessione e di ispirazione, a cominciare dal suo gustoso sapore di “teatro nel teatro”. Tartuffe è un impostore che finge devozione religiosa per carpire la fiducia del ricco borghese Orgone, un credulone autoritario con la fissazione del rigore morale contro la corruzione dei costumi. Ma anche gli altri personaggi devono ingegnarsi ad apparire diversi da quel che sono per ottenere successo nei loro piani e per impedire al capofamiglia di far donazione del proprio patrimonio a Tartuffe: dalla moglie Elmire alla governante Dorine, tutti intrigano e ricorrono a mille piccole e grandi astuzie. “Orgone diventa quasi una marionetta mossa da contrapposti burattinai, che rivelano con tono spumeggiante, ma non per questo meno tremendo, come l’autorità costituita sia pericolosamente governabile da pressioni sotterranee o laterali. La casa borghese, emblema di rispettabilità e solidità sociale, comincia a scricchiolare per le spinte contrapposte e la commedia si colora via via di toni aspri e vagamente drammatici, che rivelano fascinose ombre ambigue nell’apparente solarità dei caratteri, prima del colpo di teatro finale che risanerà gioiosamente l’equilibrio etico e civile”. A quasi trecentocinquant’anni dalla prima rappresentazione, data a Parigi con immediato e furioso e scandalo, e nonostante alcuni cambiamenti che l’autore dovette operare per liberarla dalla censura, la commedia delle false apparenze emana oggi immutata la forza sottile e tagliente della grande satira che - concludono Bucci e Sgrosso nelle loro note di regia - “forse non può raddrizzare le storture del mondo ma ci consente tuttavia di osservarle con vivida chiarezza e con la forza della speranza”. Inizio spettacolo alle 20.45. Durata: 2 ore con intervallo. Il teatro Odeon (via Marconi 5, tel. 030.820162) apre alle 20. Pochi i posti disponibili. Prevendite alla biglietteria del teatro martedì 19 novembre dalle 18.30 alle 19.30 e mercoledì 20 novembre dalle 11.30 alle 13 e dalle 18.30 alle 19.30. A Brescia i biglietti si trovano da Punto Einaudi nei giorni e orari di apertura della libreria (via Pace 16/a, tel. 030.3757409). Info: www.teatro-odeon.it Ufficio stampa Sonia Mangoni [email protected] 339.5354340 Lo spettacolo Dalla nuova collaborazione con CTB Teatro Stabile di Brescia nasce la proposta di Tartufo, presentato in anteprima assoluta al pubblico dell’Odeon prima di approdare al Teatro Santa Chiara-Mina Mezzadri nel cartellone dello Stabile cittadino. L’allestimento del Molière diretto da Elena Bucci e Marco Sgrosso punta su un gruppo di talenti bresciani selezionati nell’ambito del Progetto Giovani avviato dal Ctb nella scorsa stagione. Giovedì 21 novembre ore 20.45 CTB Teatro Stabile di Brescia TARTUFO ovvero l'impostore da Molière elaborazione drammaturgica,regia, impianto scenico Elena Bucci e Marco Sgrosso disegno luci Cesare Agoni 2 drammaturgia del suono Edoardo Chiaf con Matteo Bertuetti, Fabrizia Boffelli, Fausto Cabra, Francesca Cecala, Monica Ceccardi, Filippo Garlanda, Alessandra Mattei, Gianmarco Pellecchia, Silvia Quarantini, Gabriele Reboni Matteo Bertuetti, Valère Fabrizia Boffelli, Madame Loyale Fausto Cabra, Orgon Francesca Cecala, Dorine Monica Ceccardi, Madame Pernelle, Madaleine Bejart Filippo Garlanda, Cleante Alessandra Mattei, Elmire Gianmarco Pellecchia, Damìs Silvia Quarantini, Marianne Gabriele Reboni, Tartuffe “E’ questa una commedia sulla quale si è fatto molto rumore, che è stata lungamente perseguitata, e a proposito della quale il genere di persone che essa pone in ridicolo ha mostrato chiaramente di essere ben potente…” (Molière, dalla Prefazione alla commedia) Dopo il grande successo che nella scorsa stagione ha accompagnato la produzione di Mythos - intenso viaggio nell’Orestea attraverso una drammaturgia elaborata dalle opere dei tre grandi Tragici e realizzata coinvolgendo sedici giovani attori bresciani -, accogliendo la sollecitazione del Ctb Teatro Stabile di Brescia proviamo quest’anno a rilanciare la sfida, approfondendo il lavoro con una parte del gruppo. Per questa seconda avventura, abbiamo scelto di affrontare un testo chiave della drammaturgia classica, il Tartufo di Molière. Quasi trecentocinquant’anni sono trascorsi da quando – con immediato e furioso scandalo – fu data per la prima volta a Parigi questa commedia in cui la penna caustica e leggera di Molière prendeva di mira l’ipocrisia degli ambienti religiosi, scatenando la reazione violentissima della Chiesa, al punto che l’Arcivescovo di Parigi riuscì a costringere il Re a fare interdire le rappresentazioni e minacciò di scomunicare tutti quelli che vi avrebbero assistito. Ma non fu inutile la strenua battaglia condotta dall’autore per dimostrare che “il compito della commedia è di correggere i vizi degli uomini”, esponendoli al ridicolo per emendarli, se un anno dopo Tartufo tornò sui palcoscenici parigini e da allora non ha mai smesso di affascinare attori, registi e pubblico del teatro internazionale. E infatti, a dispetto del lungo tempo trascorso, la commedia di Molière – ritenuta da molti una delle sue di “assoluta bellezza” -, suona ancora di un’attualità sferzante per il tono lieve ma impietoso con cui affronta non soltanto il tema dell’ipocrisia religiosa, ma anche quelli dell’onestà contrapposta all’inganno, dell’impietosità dell’arrivismo, dei contrasti in seno all’ambiente familiare, e – come quasi sempre nell’opera del commediografo – delle “false apparenze”, tema che oggi ci riguarda con un’intensità purtroppo non minore di allora. Teatralmente, Tartufo offre incredibili spunti di riflessione e di ispirazione, a cominciare dal suo gustoso sapore di “teatro nel teatro”, se è vero che per condurre avanti la vicenda e allo scopo di ottenere successo nei loro piani, non soltanto l’antipatico personaggio del titolo ma anche quasi tutti gli altri devono ingegnarsi d’apparire “diversi”da quello che sono e ricorrere ad astuti travestimenti, e non nel fisico o nell’abito quanto proprio nell’identità interiore, in uno sfaccettato gioco di specchi condotto mirabilmente dall’autore con quel ritmo secco e vertiginoso e quella parola tagliente e asciutta, caratteri tipici delle sue creazioni più felici. In questo senso, il pater familias Orgone – nella sua cieca e a tratti irritante onestà credulona – diventa marionetta mossa da contrapposti burattinai, in una gara di piccole e grandi astuzie che rivelano con tono spumeggiante, ma non per questo meno tremendo, come l’autorità costituita sia pericolosamente governabile da pressioni sotterranee o laterali. La sua rispettabile casa borghese, emblema di rispettabilità e solidità sociale, comincia a scricchiolare per le spinte contrapposte e la commedia si colora via via di toni aspri e vagamente drammatici, che rivelano fascinose ombre ambigue nell’apparente solarità dei caratteri, prima del colpo di teatro finale che risanerà gioiosamente l’equilibrio etico e civile. E di nuovo, allora, possiamo godere della forza sottile e tagliente della grande satira, che forse non può raddrizzare le storture del mondo ma ci consente tuttavia di osservarle con vivida chiarezza e con la forza della speranza… Elena Bucci e Marco Sgrosso 3 Elena Bucci e Marco Sgrosso attori e registi e drammaturghi, sono fondatori della Compagnia Le Belle Bandiere. Nel nucleo storico del Teatro di Leo de Bernardinis, lavorano con lui dal 1985 al 2001 partecipando a quasi tutti gli spettacoli, da Re Lear al mitico Il ritorno di Scaramouche. Nel 1993 danno vita a Le Belle Bandiere. Tra le linee di ispirazione della compagnia – scritture originali, commistione di diversi codici artistici, laboratori ed eventi – si distingue la rilettura dei testi classici in chiave contemporanea, attraverso l’utilizzo di un linguaggio teatrale vicino alla sensibilità del nostro tempo. Tra i lavori più recenti: nel 2003 il goldoniano Le smanie della villeggiatura (Premio ETI Olimpici del Teatro), nel 2005 il Macbeth di Shakespeare che inaugura la lunga e fortunata collaborazione con il CTB Teatro Stabile di Brescia, proseguita nel 2007 con Hedda Gabler di Ibsen, nel 2009 con L’amante di Harold Pinter, nel 2010 con la Locandiera di Goldoni, nel 2011 con Antigone ovvero una strategia del rito. Il Centro Teatrale Bresciano abbraccia anche la progettualità di teatro contemporaneo della Compagnia, producendo Juana de la Cruz ovvero le insidie della fede con Elena Bucci e Ella di Herbert Achternbush, regia e interpretazione di Marco Sgrosso. Nel 2012 va in scena Mythos, elaborazione drammaturgica realizzata partendo da testi di Eschilo, Sofocle ed Euripide, con un gruppo di giovani attori bresciani. L’allestimento, prodotto da CTB, partecipa al progetto Next 2012 promosso dalla Regione Lombardia. Tra gli altri lavori de Le Belle Bandiere: nel 2008 la coproduzione con il Metastasio di Prato Santa Giovanna dei Macelli di Brecht; nel 2010 con il Teatro Stabile di Napoli per il debutto di Regina la paura, regia e drammaturgia di Elena Bucci. Nel 2000 Elena Bucci vince il premio UBU come miglior attrice non protagonista per gli spettacoli di Claudio Morganti Le regine e Riccardo III; nel 2007 la Compagnia riceve per la propria attività il premio Altre muse di Hystrio. Le Belle bandiere sono sostenute da Regione Emilia Romagna, Provincia di Ravenna, Comune di Russi (RA) dove hanno sede. Informazioni Teatro Comunale Odeon Via Marconi, 5 Lumezzane (Brescia) tel 030.820162 [email protected] www.teatro-odeon.it Odeon 2013/2014 è promosso e coordinato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lumezzane rappresentato dall’assessore Lucio Facchinetti e dalla responsabile ai servizi culturali Laura Staffoni, che ha il coordinamento generale delle iniziative. La direzione artistica della Stagione Odeon è curata da Vittorio Pedrali, la comunicazione da Sonia Mangoni. L’organizzazione è affidata a Eureteis. Un particolare ringraziamento per il loro sostegno va alla Regione Lombardia nell’ambito dei Circuiti Teatrali Lombardi, alla Fondazione Asm, alle aziende che con il loro contributo rendono possibile la realizzazione della Stagione. www.teatro-odeon.it 4