identificazione delle sostanze

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Università degli Studi di Napoli Federico II
Master II livello - REACH
Caratterizzazione delle sostanze
Dati spettrali
Sergio Fasan
+39 347 5907720
[email protected]
PROGRAMMA
- Nomeclatura e denominazione delle sostanze
chimiche
- Identificazione delle sostanze chimiche
- Classificazione delle sostanze chimiche in
ambito REACH
- Criteri per la verifica della sameness
- Fonti bibliografiche
IDENTIFICAZIONE E REGISTRAZIONE DELLE SOSTANZE
IDENTIFICAZIONE
DELLE SOSTANZE
DATI BIBLIOGRAFICI
handbook, database,
dati storici
Reperimento e valutazione
INFORMAZIONI DISPONIBILI
modelli
QSPR/(Q)SAR
DATI NON SPERIMENTALI
read-across / grouping
DATI SPERIMENTALI
test interni ed esterni
ADATTAMENTO
DATA GAP ANALYSIS
Integrated Strategy of Testing
Documento di riferimento: RIP 3.3-2: Technical Guidance Document to Industry on the Information Requirements for
REACH, (Final Draft), 4 parti, ca 1150 pagg., http://ecb.jrc.it/reach/rip/
INFORMAZIONI DISPONIBILI - DATI SPERIMENTALI
Fonti possibili
sistema AQ?
- test/studi
effettuati internamente
- test/studi
effettuati esternamente da laboratori accreditati (GLP, ISO 17025)
Requisiti
- applicazione di
sistemi di assicurazione qualità adeguati (BPL, ISO 17025)
- applicazione di metodi ufficiali (se esistenti) in conformità all’art. 13(3): es. All. V Dir 67/548/CE,
OECD, ASTM, ISO, ICCVAM, ECVAM, ecc.
- verifica incrociata con dati
“non sperimentali” (QSPR, (Q)SAR, read-across, grouping)
Criticità
-i
test/studi non effettuati secondo la BPL devono essere conformi ai requisiti dell’All. XI (§ 1.1)
-i
risultati ottenuti su sostanze monocomponente possono essere inficiati dalle impurezze
presenti nella sostanza
- l’affidabilità/adeguatezza dei
dati devono essere valutate da personale esperto
- scarsa rappresentatività dati
sperimentali relativi a sostanze UVCB (variabilità)
IDENTIFICAZIONE DELLE SOSTANZE
L’identificazione delle sostanze è un prerequisito ai fini
della verifica della sameness
Molto spesso è stata sottostimata l’importanza della
caratterizzazione analitica delle sostanze
Nei primi 5 mesi del 2009 (1), circa 100 inquiries (23%) su
450 sono state respinte dall’ECHA a causa di:
dossier incompleto per mancanza di dati spettrali
Identificazione della sostanza non sufficientemente
descritta
(1)
ECHA: 2nd CARACAL Meeting, 15-16th June 2009 – Ref CA/57/2009
Problems
Substance ID ECHA
TECNICHE ANALITICHE – DATI SPETTRALI (1)
Categoria
Spettroscopia
di
Massa
Spettroscopia
vibrazionale
Metodi
Applicazione
MS (EI, CI, ESI, APCI, FAB,
ecc)
tandem MS (MSn)
HRMS
ICP-MS
TOF (ESI, MALDI)
sostanze organiche e
inorganiche
FTIR
ATR-FTIR
Fluorescenza Vis-NIR
Raman
Raman confocale
sostanze organiche e
inorganiche
TECNICHE ANALITICHE – DATI SPETTRALI (2)
Categoria
Metodi
Applicazione
Spettroscopia
UV-Vis
Fluorescenza
prevalentemente sostanze
organiche
Elettronica
Analisi
strutturale
NMR in stato solido o liquido di
vari nuclei:
1H
13C
19F
29Si
in 1 o 2 dimensioni (COSY,
NOESY ecc., se appropriato)
prevalentemente sostanze
organiche
TECNICHE ANALITICHE – COMPOSIZIONE / PUREZZA (1)
Categoria
Metodi
Applicazione
Tecniche
Gascromatografia
accoppiata a detector FID, MS,
MS/MS, ICP-MS, ecc.
sostanze organiche (e
inorganiche) volatili e
semivolatili
Cromatografia Liquida (LC)
accoppiata a detector UV-VIS,
MS, MS/MS, NMR, RID, ELSD,
ecc.
sostanze organiche (e
inorganiche)
Cromatografia Ionica
accoppiata a detector PAD, EC,
UV-Vis, MS, ecc.
sostanze organiche e
inorganiche
GPC/SEC (RID, ELSD, UV-Vis,
MS, viscosimetrico, NMR)
macromolecole e
sostanze polimeriche
separative e
cromatografiche
Elettroforesi Capillare
accoppiata a detector UV-Vis,
MS
TECNICHE ANALITICHE – COMPOSIZIONE / PUREZZA (2)
Categoria
Metodi
Applicazione
Analisi
Tecniche di combustione
ICP-MS
ICP-OES
AAS (fiamma, fornetto di grafite,
FIAS)
SEM-EDX
XRF
sostanze organiche e
inorganiche
elementare
TECNICHE ANALITICHE – ALTRE INFORMAZIONI (1)
Categoria
Metodi
Analisi
di chimica Titolazioni (volumetriche,
umida
potenziometriche,
complessometriche, ionoselettive)
Analisi gravimetriche
Acqua Karl-Fischer
Microscopia
SEM
TEM
Interferometria (surface
profiling)
SPM
AFM
LM
fluorescence microscopy
Applicazione
acidi e basi, ioni
forme idrate (acqua K-F)
granulometria,
caratteristiche superficiali
e distribuzione delle
sostanze
TECNICHE ANALITICHE – ALTRE INFORMAZIONI (2)
Categoria
Metodi
Applicazione
Analisi
TGA
DSC
punti di fusione e di
ebollizione (conferma
purezza)
Termica
Analisi
morfologica
Analisi
Misura
chirale
di
proprietà
biologiche
XRD
TEM
sostanze cristalline e/o
polimorfiche
sostanze chirali
Polarimetria
Cromatografia enantioselettiva
Elettroforesi capillare
NMR
Attività enzimatica
Amino Analyzer (profilo
amminoacidico)
enzimi
TECNICHE ANALITICHE – ALTRE INFORMAZIONI (3)
Categoria
Metodi
Applicazione
Analisi
Forma
Durezza
Capacità di rigonfiamento
Densità
Area superficiale
Indice di rifrazione
punto di fusione e di ebollizione
MALLS
CE
SEC
Granulometria laser
DLS (Dynamic Light Scattering)
proprietà strutturali e
morfologiche, proprietà
chimico-fisiche specifiche
dei
materiali e di
proprietà
chimico-fisiche
specifiche
RACCOMANDAZIONI
Tutte le analisi devono essere effettuate sullo stesso lotto di materiale
predisposto dal fabbricante (o deve essere fornita una giustificazione se
si procede in altro modo) nel caso di lotti omogenei, o su un campione
rappresentativo (es. mix di più lotti) nel caso di lotti non omogenei (es.
nel caso di sostanze UVCB)
Tutti i solventi/reattivi utilizzati per l'analisi dovrebbero essere
spettroscopicamente puri
Gli strumenti utilizzati per le analisi devono essere calibrati
periodicamente secondo procedure adeguate preferibilmente codificate
Se una particolare tecnica di analisi non può essere utilizzata,
bisognerebbe fornire una giustificazione valida
GIUSTIFICAZIONE NEL CASO DI MANCANZA DATI ANALITICI – Esempio 1
(CROMO IN LEGHE)
GIUSTIFICAZIONE NEL CASO DI MANCANZA DATI ANALITICI – Esempio 2
(ZOLFO)
CONCAWE - Guidance On Analytical Requirements For Sulfur - Completion Of Reach
Registration Dossiers
ESEMPIO DI STRATEGIA DI TESTING PER SOSTANZE MONOCOSTITUENTI
Categoria
Dati Spettrali
Purezza
Impurezze
- Spettro UV-Vis
- Spettro IR
- Spettro 1H-NMR
(o 13C-NMR)
- Spettro MS
x sostanze polimorfe:
- Spettro XRD
- GC o LC (MS)
(con eventuale
derivatizzazione)
x sostanze chirali:
- Analisi cromatografica
enantioselettiva
x sostanze idrate o in
soluzione
- Acqua K-F
x imp. organiche:
GC o LC (MS)
x imp. inorganiche:
ICP-MS / AA
...
Sostanze
Organiche
Sostanze
- Spettro IR
Inorganiche - Spettro UV-Vis (se
applicabile e pertinente)
x sostanze cristalline:
- Spettro XRD
Titolazione
x imp. organiche:
Analisi elementare: XRF, TOC
AA-Fiamma,
x imp. inorganiche:
ICP-OES
ICP-MS / AA
x sostanze idrate o in
x anioni:
soluzione
IC (PO43-, SO42-, ecc.)
- Acqua K-F
ISE (Br-, F-)
...
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI
Esempio 1 – Urea
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI INORGANICHE
Esempio 2 – Acido Cloridrico 40%
Fonte: CHLORIDE (HCl) – REACH CONSORTIUM, Recommendation on Analytical Methods for Substance
Identification & Determination of Composition / Purity of HCl (2010)
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI INORGANICHE
Esempio 3 – Analisi XRPD Gel di silice (CAS 112926-00-8)
L’analisi XRPD del gel di silice (figura sotto) può risultare utile per dimostrare
che la sostanza in esame NON è cristallina:
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI INORGANICHE
Esempio 3 – Analisi XRPD Quarzo (CAS 112926-00-8)
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI ORGANICHE
Esempio 1 – Analisi LC-MS Acid Blue 62
Fonte: A. Tapparo – Convegno REACH Chelab/Normachem (2010)
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI ORGANICHE
Esempio 1 – Analisi LC-MS Acid Blue 62
Fonte: A. Tapparo, Università degli Studi di Padova – Convegno REACH/CLP Chelab/Normachem (2010)
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI ORGANICHE
Esempio 2 – Analisi HPLC-UV Reactive Black 5
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI ORGANICHE
Esempio 2 – Analisi LC-MS Reactive Black 5 (Criteri di Sameness)
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI ORGANICHE
Esempio 2 – Analisi HPLC-UV Reactive Black 5
Sostanza di riferimento (LR)
Sostanza in esame (registrante)
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI ORGANICHE
Esempio 2 – Analisi HPLC-UV Reactive Black 5
STRATEGIA DI TESTING – SOSTANZE MULTICOSTITUENTI
In funzione della natura chimica e della complessità delle sostanza
multicostituente considerata è possibile adottare 2 strategie di testing:
1.Applicazione di tecniche accoppiate (“hyphenated”) per la separazione
ed analisi simultanea dei costituenti principali e delle impurezze
Esempi: oli essenziali, derivati del petrolio,
2.Analisi della massa di reazione senza separazione fisica dei costituenti
TECNICHE ACCOPPIATE
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MULTICOSTITUENTI/UVCB
Esempio 1 – Ceneri da Carbone (componenti principali)
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MULTICOSTITUENTI /UVCB
Esempio 1 – Ceneri da Carbone (impurezze)
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MULTICOSTITUENTI/UVCB
Esempio 2 – Olio essenziale di cannella foglie
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MULTICOSTITUENTI/UVCB
Esempio 2 – Olio essenziale di cannella foglie
Spettro di massa del componente principale (eugenolo, RT 40,2’) a
confronto con lo spettro riportato nella libreria NIST
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI
Esempio 4 – Analisi GC/MS di oli essenziali
Confronto tra profili cromatografici ottenuti mediante GC/MS relativi ad un olio essenziale
di coriandolo semi genuino (A) e un prodotto importato dichiarato “estratto di
coriandolo” (B) ma che è stato identificato come a linalolo di sintesi.
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI
Esempio 5 – Analisi HPLC-UV colorante Acid Black 194
Sostanza di riferimento (LR)
Sostanza in esame (registrante)
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI
Esempio 5 – Analisi LC/UV-ESI/TOF colorante Acid Black 194
Sostanza di riferimento (LR)
Sostanza in esame (registrante)
CARATTERIZZAZIONE SOSTANZE MONCOSTITUENTI
Esempio 5 – Analisi HPLC colorante Acid Black 194 (verifica sameness)
CASE STUDY 1: ANALISI CHIRALE SOSTANZA MULTICOSTITUENTE
(D-Alletrina)
OBIETTIVO: Determinazione distribuzione stereoisomerica
IDENTIFICAZIONE SOSTANZA:
Nome sostanza:
Allethrin
EC#:
209-542-4
CAS#:
584-79-2
Formula molecolare:
C19H26O3
Purezza:
>97% p/p (somma di isomeri cis e trans)
Peso Molecolare Relativo: 302.41
Formula di struttura:
CASE STUDY 1: ANALISI CHIRALE SOSTANZA MULTICOSTITUENTE
(D-Alletrina)
La d-Alletrina è una sostanza multicostituente costituita da una
miscela di 4 componenti (esteri) principali (stereoisomeri) ottenuti per
reazione dell’acido (1R, trans)- e (1R, cis)-crisantemico in rapporto
80/20 e del (R,S)-alletrolone.
Dal momento che nella molecola della alletrina sono presenti 3 centri
stereogenici, la sostanza presenta 8 stereoisomeri pertanto la dAlletrina commerciale può contenere gli altri 4 stereoisomeri come
impurezze derivanti dalla reazione dell’acido crisantemico (1S,
trans/cis) con il (R,S)-alletrolone.
CASE STUDY 1: ANALISI CHIRALE SOSTANZA MULTICOSTITUENTE
(D-Alletrina)
STEREOISOMERI DELL’ALLETRINA (8)
D-ALLETRINA: SPECIFICHE WHO – IDENTIFICAZIONE SOSTANZA
Fonte: WHO Specifications And Evaluations For Public Health Pesticides – D-allethrin (2002)
D-ALLETRINA: SPECIFICHE WHO – COMPOSIZIONE SOSTANZA
Fonte: WHO Specifications And Evaluations For Public Health Pesticides – D-allethrin (2002)
ANALISI BIDIMENSIONALE - Diasteroisomeri CIS/TRANS
Colonna silice Alltech® (200 mm x 4.6 i.d.)
Esano/tert-butil metil etere 96/4 (v/v)
1 ml/min
ANALISI BIDIMENSIONALE – RISOLUZIONE CIS
Colonna: CHIRALCEL® OJ-H (250 mm x 4.6 i.d.)
Esano/isopropanolo 99.8/0.2 (v/v)0.5 ml/min
ANALISI BIDIMENSIONALE – RISOLUZIONE TRANS
Colonna: CHIRALCEL® OJ-H (250 mm x 4.6 i.d.)
Esano/tert-butil metil etere 90/10 (v/v) 0.8 ml/min
ANALISI CIS/TRANS (ACHIRALE)
Pompa isocratica
Colonna di
silice
Pompa
quaternaria
Colonna chirale
Rivelatore
VWD1 A, Wavelength=225 nm (11110401.D)
mAU
175
150
125
TRANS
100
75
50
CIS
25
0
0
5
10
15
20
25
min
Fonte: F.Mancini et al.,Stereoselective determination of allethrin by two-dimensional achiral/chiral liquid
chromatography with ultraviolet/circular dicroism detection, J.Chrom.A, 1046 (2004) 67-73
CARICAMENTO
Pompa binaria
Colonna di silice
Pompa
quaternaria
Colonna chirale
Rivelatore
VWD1 A, Wavelength=225 nm (11110401.D)
mAU
175
150
125
100
75
50
25
0
0
5
10
15
20
25
min
ANALISI CHIRALE
Pompa isocratica
Colonna di silice
Pompa quaternaria
Colonna chirale
Rivelatore
CASE STUDY 2: IDENTIFICAZIONE E CARATTERIZZAZIONE ALCOL
ETOSSISOLFATI (AES)
Gli alcoli etossisolfati (AES) sono prodotti mediante solfatazione di
alcol etossilati (AE) che sono sintetizzati per addizione catalitica di
ossido di etilene (EO) a miscele di alcoli alifatici derivati dal petrolio o
da oli vegetali.
Gli AE commerciali sono miscele complesse di catene alchiliche
lineari e/o ramificate con un numero di atomi di C variabile tra 6 e 18 e
un grado di etossilazione variabile tra 1 e >25, anche se solo gli AE
con basso grado di etossilazione (EO 1-3) vengono generalmente
solfatati per ottere gli AES.
CASE STUDY 2: IDENTIFICAZIONE E CARATTERIZZAZIONE AES
Strategia di testing indicata dall’European Association of Surfactant
Producers (CESIO)
Dati Spettrali
1.Spettro UV-Vis
2.Spettro IR
3.Spettro 1H-NMR
4.Spettro 13C-NMR
Identificazione
1.
Analisi GC dopo idrolisi (grado di etossilazione)
NB: applicabile per catene alchiliche ramificate
2.
Analisi GC dopo idrolisi e derivatizzazione con HI (distribuzione
catene alchiliche)
3.
Analisi LC-ESI-MS (mod. negativa) del prodotto tal quale (grado di
etossilazione nel caso di catene alchiliche)
CASE STUDY 2: IDENTIFICAZIONE E CARATTERIZZAZIONE AES
Purezza
CASE STUDY 2: IDENTIFICAZIONE AES
(Alcol C12-C14 Etossisolfato, sale di Sodio)
IDENTIFICAZIONE SOSTANZA:
Nome sostanza:
Alcohols, C12-14, ethoxylated, sulfates, sodium salts
EC#:
500-234-8 (NO LONGER POLYMER)
CAS#:
68891-38-3
Formula di struttura:
CASE STUDY 2: DETERMINAZIONE GRADO DI ETOSSILAZIONE MEDIO
(Alcol C12-C14 Etossisolfato, sale di Sodio)
1. Analisi GC dopo idrolisi acida per la determinazione della distribuzione
degli alcoli liberi ed etossilati
Il metodo consente di distinguere gli alcol etossilati con catena alchilica
lineare e ramificata aventi lo stesso numero di atomi di C
H2SO4
CASE STUDY 2: DETERMINAZIONE GRADO DI ETOSSILAZIONE AES
Statement consigliato nel caso di analisi che prevedono uno step di
derivatizzazione:
ANALISI GC DI AES A CATENA LINEARE DOPO IDROLISI
C12
C14
C12EO1
C12EO2
C14EO1
C12EO2
C14EO2
C12EO4
C14EO3
C12EO5
C14EO4
C16
C14EO5 C12EO6
C16EO1
C16EO2
C16EO3
CASE STUDY 2: DISTRIBUZIONE CATENE ALCHILICHE
2. Analisi GC dopo idrolisi acida e derivatizzazione con HI per la
determinazione della distribuzione degli alcoli
H2SO4
HI
ANALISI GC PRODOTTO IDROLIZZATO E DERIVATIZZATO
Condizioni operative analisi GC
ANALISI GC IDODERIVATI (LINEARI)
C12
C14
C16
ANALISI GC IODODERIVATI (RAMIFICATI)
DETERMINAZIONE GRADO DI ETOSSILAZIONE MEDIO
EOm = %(Cn+1)i x mi / %tot (Cn+1)
dove:
- %(Cn+1)i è l’area GC% del alcol etossilato iesimo riferibile alla
frammento alchilico Cn+1 (analisi 1)
- mi è il numero di frammenti etossilici presenti nell’alcol
etossilato considerato (analisi 1)
- %tot(Cn+1) è l’area GC% dello iododerivato riferibile al
frammento alchilico Cn+1 (analisi 2)
DETERMINAZIONE GRADO DI ETOSSILAZIONE MEDIO
CONCLUSIONI
CASE STUDY 2: ANALISI LC-MS (GRADO DI ETOSSILAZIONE MEDIO)
3. Analisi LC-ESI-MS del prodotto tal quale
Il metodo NON consente di distinguere gli alcol etossilati con
catena alchilica lineare e ramificata aventi lo stesso numero di
atomi di C.
ANALISI LC-MS (GRADO DI ETOSSILAZIONE MEDIO)
ANALISI LC-MS (GRADO DI ETOSSILAZIONE MEDIO)
CASE STUDY 3: IDENTIFICAZIONE ALCHIL BENZEN SOLFONATO DI
SODIO
IDENTIFICAZIONE SOSTANZA:
Nome sostanza:
benzene sulfonic acid,
4-C10-13-sec-alkyl-derivatives sodium salt solution
EC#:
270-115-0
CAS#:
68411-30-3
Formula di struttura:
CASE STUDY 3: IDENTIFICAZIONE ALCHIL BENZEN SOLFONATO DI
SODIO
Analisi GC dopo derivatizzazione con Anidride Trifluoroacetica e KI in
DMF
KI / DMF
Anidride
Trifluoroacetica
CASE STUDY 3: IDENTIFICAZIONE ALCHIL BENZEN SOLFONATO DI
SODIO
REPORTS: INFORMAZIONI MINIME – Identificazione della sostanza
Dati identificativi della sostanza:
nome chimico e commerciale della sostanza
nr. CAS/CE
formula di struttura e formula bruta (se applicabili)
provenienza (es. stabilimento UE o extra UE)
numero di lotto
eventuali identificatori specifici (es. codici interni del fabbricante,
codici internazionali, ecc.)
ID campione assegnato dal laboratorio
Forma fisica e purezza in %p/p della sostanza in esame
Forma in cui è presenta il campione in esame (es. solido, liquido,
soluzione, ecc.)
REPORTS: INFORMAZIONI MINIME – Procedura analitica
Tipo di strumento utilizzato (nome del produttore e modello)
Condizioni di prova applicate:
reattivi e solventi
materiali utilizzati
materiali di riferimento
modalità di preparazione del campione di prova
condizioni operative strumentali
modalità di elaborazione dei dati (se pertinente)
altre informazioni specifiche richieste dal metodo (es. OECD)
REPORTS: INFORMAZIONI MINIME – Controlli di Qualità
Calibrazione effettuata sulle apparecchiature (se pertinente)
Informazioni su eventuali standard di riferimento interni utilizzati (es.
TMS nell’analisi H-NMR) e dove appaiono negli spettri o negli output
strumentali (se pertinente)
Il numero delle prove in doppio eseguite e se il risultato riportato è un
valore medio (se pertinente)
REPORTS: INFORMAZIONI MINIME – Output sperimentali
Un titolo e un numero di riferimento unico per tutti gli spettri. Tutti gli
assi devono essere chiaramente etichettati e le scale specificate. Devono
essere segnalate eventuali espansioni di scala.
La data dell’analisi e codice identificativo (es. nome file)
Devono essere chiaramente identificati i segnali /picchi assegnati alla
sostanza per ciascuno spettro e/o tracciato cromatografico. Ciascun
segnale mancante o spurio deve essere giustificato .
REPORTS: INFORMAZIONI MINIME – Laboratorio di Analisi
Il nome del laboratorio di analisi responsabile dell’effettuazione della
prova e il nome dell'analista (e del Resp. di Laboratorio)
Eventuali accreditamenti e/o riconoscimenti del laboratorio di testing
ed eventuali standard di qualità applicabiti (es. BPL)
Tutti i riferimenti bibliografici appropriati che supportano le tecniche e i
metodi utilizzati e/o che forniscono spettri di riferimento per il confronto dei
dati spettrali
INFORMAZIONI DISPONIBILI - DATI BIBLIOGRAFICI
Fonti possibili
- informazioni
- handbook
disponibili in azienda o c/o le associazioni di categoria
(Merck Index, CRC, IUPAC, Sax’s, Beilstein Database,
ecc.)
- bibliografia
specialistica (fonti primarie, review, libri, atti di
convegni, ecc.)
- motori
di ricerca online (es. ECB-ESIS, ChemFinder, TOXNET-HSDB,
OECD-HPV, ecc.)
- IUCLID
- dati
expertise
expertise
(NB: non sempre affidabili!)
expertise
(tox) storici sull’uomo (adeguatezza valutata secondo i criteri
dell’All. XI § 1.1.3)
expertise
INFORMAZIONI DISPONIBILI - DATI BIBLIOGRAFICI
Requisiti
- utilizzare
preferibilmente dati ottenuti da fonti primarie
- utilizzare
fonti secondarie attendibili (Klimisch scores)
- valutare
le diverse informazioni con il peso dell’evidenza (soprattutto
nel caso di dati storici o ottenuti da fonti secondarie)
- verifica
incrociata con dati “non sperimentali” (QSPR, (Q)SAR, read-
across, grouping)
INFORMAZIONI DISPONIBILI - DATI BIBLIOGRAFICI
Criticità
- l’affidabilità/adeguatezza dei dati devono essere valutate da
personale esperto
- scarsa disponibilità di informazioni per sostanze poco diffuse o
UVCB o non phase-in
- necessità di verificare numerose fonti (time-spending)
RICERCA ONLINE DATI BIBLIOGRAFICI (esempio)
Informazioni riportate da banche dati disponibili online per 2 esteri omologhi
dell’acido succinico
CAS
SMILE
dati spettrali
punto di fusione
punto di ebollizione
densità relativa
pressione di vapore
tensione superficiale
idrosolubilità
log Kow
punto di infiammabilità
temperatura di autoinfiammabilità
altre proprietà chimico-fisiche
log Koc
idrolisi in funzione del pH
DIMETIL SUCCINATO
106-65-0
COC(=O)CCC(=O)OC
NIST (MS/IR)
ChemFinder
ChemFinder
ChemFinder
PhysProp
NA
ChemFinder
PhysProp
ChemFinder
Sigma-Aldrich
ChemFinder
HSDB
HSDB
DIISOPROPIL SUCCINATO
924-88-9
C(C)(C)OC(=O)CCC(=O)OC(C)(C)
NIST (MS/IR)
Chemicalland
Chemicalland
Chemicalland
NA
NA
Chemicalland
NA
NA
NA
NA
NA
NA
NB: i dati disponibili per il DIS su banche date “ufficiali” sono molto scarse:
paradossalmente sono più utili banche dati disponibili su siti “commerciali” (es.
Chemicalland)
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