http://www.ingegneriromani.it BIM Le nuove frontiere della progettazione fanno riferimento all'acronimo BIM "Building Information Modeling". Progettare in modalità "BIM oriented" significa poter comunicare analizzando il prodotto da diversi punti di vista, tutti efficacemente collegati. BIM in dettaglio interviene in diversi ambiti quali, a titolo di esempio non esaustivo: progettazione architettonica, progettazione strutturale, progettazione impiantistica, progettazione infrastrutturale, controllo e validazione dei modelli, progettazione costruttiva, prelavorazione e assemblaggio, project management, gestione cantiere, facility management ecc. integrando il tutto in maniera interoperabile. A seguire un lavoro degli ingg. Federico Malleni e Francesco Rizzelli che ringraziamo per averlo messo a disposizione dei Colleghi. VIDEO PRESENTAZIONI DI ALCUNI SOFTWARE BIM COMMERCIALI http://www.ingegneriromani.it?BIM_STR http://www.ingegneriromani.it?BIM_AUTODESK http://www.ingegneriromani.it?BIM_ACCA http://www.ingegneriromani.it Indice Prefazione ............................................................................................................................................ 1 CAPITOLO I: Il BIM: Nascita e sviluppo di una nuova tecnologia .................................... 2 1.1- La storia e le cause che hanno portato verso il BIM .............................................................. 2 1.2- Definizioni ................................................................................................................................... 6 1.3- Gli strumenti informatici ........................................................................................................... 8 1.3.1- Le famiglie parametriche ................................................................................................... 11 1.3.2- L’interoperabilità tra i software ........................................................................................ 12 1.4- Gestione e competenze ............................................................................................................ 13 1.5- I diversi livelli del BIM ............................................................................................................. 15 1.6- La metodologia nei processi esteri, e quella tradizionale in Italia ....................................... 16 1.6.1- Sequenze logiche – Il BIM nel Mondo ........................................................................... 16 1.6.2- Lo stato d'arte del BIM in Italia ....................................................................................... 18 1.7- Finalità e obiettivi: la curva di MacLeamy ............................................................................. 19 CAPITOLO II: APPLICAZIONE SU UN CASO ESEMPLIFICATIVO........................ 20 2.1- Introduzione .............................................................................................................................. 20 2.2- Il progetto del Rettorato dell’Università di Roma “Tor Vergata” ...................................... 20 2.2.1- Inquadramento dell’opera ................................................................................................. 20 2.2.2- Caratteristiche tecnologiche-costruttive .......................................................................... 21 2.3- L'implementazione del modello 3D ....................................................................................... 23 2.3.1- La Creazione del modello 3D........................................................................................... 23 2.3.2- La Clash Detection ............................................................................................................ 26 2.4- La pianificazione operativa ...................................................................................................... 28 2.4.1- Introduzione al Building Information Management ..................................................... 28 2.4.2- La scomposizione del progetto ........................................................................................ 28 2.4.3- La Work Breakdown Structure ........................................................................................ 31 2.4.4- L’estrazione delle quantità: Autodesk Quantity Take Off ............................................ 40 2.4.5- Tempi e risorse ................................................................................................................... 53 2.4.6- Cenni sulla logistica di cantiere ....................................................................................... 59 2.4.7- La fase gestionale del cantiere: Microsoft Project.......................................................... 62 2.4.8- 4D e 5D Modeling: Navisworks ...................................................................................... 91 2.4.9- Il "nostro" Gantt ................................................................................................................ 93 CAPITOLO III: CONFRONTO TRA IL MODO D’OPERARE TRADIZIONALE E L’APPROCCIO BIM ....................................................................................................................... 96 3.1- Confronto economico, gestionale e temporale tra l’approccio al progetto eseguito con il metodo BIM e le procedure tradizionali ....................................................................................... 96 3.2- Come cambia il sistema degli appalti pubblici ...................................................................... 98 3.2.1- La direttiva sugli appalti pubblici dell’Unione Europea (EUPPD).............................. 98 3.2.2- Il caso italiano: le strategie da adottare a seguito dell’articolo “53” ............................. 98 3.3- Il Cloud .................................................................................................................................... 100 3.4- Il Facility Management ........................................................................................................... 101 Conclusioni ..................................................................................................................................... 103 Riferimenti bibliografici ................................................................................................................. 104 la pianificazione, programmazione e gestione dei tempi e dei costi durante l’esecuzione di un Prefazione opera: quello che in letteratura internazionale viene chiamato 4D e 5D Modeling. E’ ormai passato un anno, dal giorno in cui, abbiamo avuto il nostro primo incontro con le Nel momento in cui scriviamo questa prefazione stiamo facendo un soggiorno/studio in tematiche relative al Building Information Modeling. Inghilterra: qui la metodologia BIM ha preso largamente corso e si intravedono grandissimi Era il secondo, di una serie di seminari del ciclo “Torniamo in cantiere”, curato dalla benefici per il settore delle costruzioni ormai da diversi anni. Professoressa Stefania Mornati e all’interno dell’aula conferenze prendeva la parola il Professor Risale agli inizi del 2014 un decreto legge dell’Unione Europea che offre la possibilità agli Stati Francesco Ruperto. membri dal 2016, di passare alla progettazione BIM: questo è solo il primo dei passi che si Un’iniziale sopita curiosità lasciò subito spazio ad un totale coinvolgimento. stanno muovendo e che ha necessariamente portato l’Italia ad attualizzarsi e a far fronte a Modello dell’edificio come banca dati dell’intero processo costruttivo, abbattimento dei costi e questo fiume in piena alle porte. dei tempi, progettazione integrata, erano solo alcuni dei concetti che destarono la nostra Con la certezza che il nostro sarà solamente uno dei primi dei molti lavori che verranno e attenzione al punto tale che, seppur non riuscendo a cogliere in pieno l’anima del discorso, ci prenderanno piede all’interno degli ambienti universitari, ci apprestiamo a entrare nel vivo era chiaro di cosa si stesse parlando, di un modo di pensare totalmente innovativo, supportato della nostra esperienza. da strumenti avanzati, insomma, del futuro della progettazione. Tutta la nostra intraprendente avventura, si sarebbe svolta con frenate più marcate, qualora E’ stato un colpo di fulmine; ad oggi ci ha condotto attraverso uno studio di tesi, non ci fosse stato il coinvolgimento delle persone che per un motivo o per un altro abbiamo probabilmente unico nel suo genere, dato che i concetti affrontati, nel nostro paese, stanno dovuto chiamare in causa. ancora cercando di trovare una loro dimensione e se ne rintraccia un applicazione in pochi, Desideriamo ringraziare innanzitutto il nostro relatore Stefania Mornati, Professoressa di autonomi, casi isolati. Organizzazione del Cantiere all’Università di “Tor Vergata” di Roma, che si è mostrata sin Grazie alla Professoressa Mornati che si è resa fin da subito, portavoce e curatrice di questa dall’inizio entusiasta e incuriosita dalle nuove metodologie, malgrado avesse una importante esperienza, probabilmente, cogliendo dedizione e interesse e dall’incontro con il Professor esperienza pluriennale nei processi tradizionali. Ha creduto nelle potenzialità del nostro lavoro, Ruperto, mentore del nostro percorso, siamo giunti a un livello di consapevolezza e tanto da richiedere al Professor Ruperto, docente del corso di Laurea di “Gestione del formazione nell’ambito delle logiche e dei processi BIM, ormai maturo. Processo Edilizio” all’Università “La Sapienza” di Roma, di indicarci le migliori strategie da La nostra crescita è un momento di riflessione sulle potenzialità e le migliorie che questo adottare in un processo BIM. Desideriamo per cui ringraziare il Professor Ruperto per averci nuovo tipo d’approccio porterà nel mercato edilizio. ospitato all’interno del suo gruppo di studio e di averci seguito e incoraggiato ogni volta, Cambiare modus operandi richiede uno sforzo iniziale: in prima persona abbiamo seguito un trattandoci come fossimo colleghi di lavoro. Del gruppo di studio, faceva parte anche la corso di formazione relativo al software Revit, partecipato a diverse conferenze e a tratti, da Professoressa Valeria Zacchei, assai sensibile alla tematiche BIM. Molto impegnata in tutta totali autodidatti ci siamo indirizzati di volta in volta verso l’uno o l’altro programma utile ai Italia, quando presente, non perdeva occasione di darci una mano, chiarendoci gli aspetti dei nostri scopi e ne abbiamo colto i principi e sfruttato le potenzialità. software e delle metodologie adottate nonché suggerendoci nuovi spunti e nuove opportunità. Tanti aspetti, quante sono le discipline che ruotano intorno alla costruzione di un edificio, Vorremmo infine ringraziare tutto il personale che collabora alla costruzione del Rettorato (il portano inevitabilmente a una notevole quantità di ragionamenti da approfondire nell’ambito nostro caso studio) e soprattutto l’Architetto Alessandrini, per la sua generosissima del BIM; il nostro studio in particolare, si rivolge ad un preciso momento del processo edilizio: disponibilità a fornirci tutti i documenti cartacei e digitali necessari alle nostre applicazioni. 1 Bretagna, Paesi Scandinavi), in competizione per creare la perfetta soluzione di software, CAPITOLO I: Il BIM: Nascita e sviluppo di una nuova tecnologia capaci di superare quelli Cad a 2 dimensioni. 1.1- La storia e le cause che hanno portato verso il BIM Lo sviluppo a partire da un modello puramente geometrico (CAD 2D o 3D) ha risposto ad BIM, acronimo di Building Information Modeling (o Modelling), si traduce in un processo di un'esigenza di tutti i settori interessati, di poter intervenire in qualsiasi momento della creazione e gestione del Modello virtuale d'Informazioni di un Edificio. progettazione e in qualsiasi fase della costruzione a diversi livelli. La quantità di ore necessarie alla produzione di piante, prospetti, sezioni, viste assonometriche e quant’altro viene I modelli, generati in digitale su numerosi programmi al computer, vengono rappresentati drasticamente diminuita. attraverso le proprie caratteristiche fisiche funzionali, per creare una risorsa di conoscenza Le basi concettuali del sistema BIM risalgono al 1962. In quegli anni l’ingegnere statunitense condivisa, formando così una base affidabile per le decisioni sul manufatto da realizzare, dal Douglas C. Engelbart attraverso la pubblicazione di “Augmenting Human Intellect” (Sviluppo della suo concepimento fino alla demolizione. Il ruolo del BIM è dunque quello di comunicare, mente umana), suggerisce un sistema di oggetti di design con parametri e un database relazionale; chiarire, esplicitare gli elementi caratteristici di una opera attraverso l’attività lavorativa di idee che diverranno realtà molti anni dopo. Nello stesso periodo sono inoltre attivi una serie di architetti, ingegneri, costruttori. Attività che segue il progetto lungo il ciclo completo di vita ricercatori di design tra i quali Herbert Simon, Nicholas Negroponte, Ian McHarg e dell’opera. Christopher Alexander. Quest’ultimo con lo scritto “Notes on the Synthesis of Form” (Note sulla I progressi di un simile approccio metodologico riguardano aspetti molto vantaggiosi: rapida sintesi della forma) influenzò le prime scuole di programmazione informatica a proposito di estrazione automatica di tutte le viste bidimensionali del modello spaziale, correlazione tra orientamento degli oggetti nel software di riferimento. Negli anni ’70 apparirono due metodi abachi e computi metrici collegati ai disegni vettoriali, vaste librerie di elementi che principali per registrare e visualizzare informazioni sul modello: la geometria solida costruttiva compongono l’edificio virtuale, implementabili e personalizzabili. (CSG) e la rappresentazione del confine (BREP). Il primo sistema parte da geometrie semplici, Si tratta di un nuovo metodo che è molto più di un passaggio dalla progettazione basata sulla solide o vuote, per arrivare a quelle più complesse attraverso combinazioni, intersezioni, carta a quella digitale. sottrazioni; il secondo è un metodo per rappresentare forme mediante limiti: un solido viene rappresentato come un insieme di elementi di superficie collegati, il confine tra solido e non Sin dall’antichità, i modi di rappresentazione di un progetto, i disegni, sono sempre stati utili a solido. chiunque dovesse interagire con le forme e con i dati del modello. La rappresentazione grafica era necessaria alla progettazione, ma soprattutto alla realizzazione di qualunque tipologia di costruzione. I disegni su carta 2D e 3D si sono evoluti nel tempo, dall’antico Egitto ai romani, dal Medioevo al Rinascimento, sino ad arrivare alla scienza digitale degli ultimi 50 anni. Nel periodo attuale si sta assistendo ad una vera e propria transizione verso modelli digitali altamente strutturati, capaci di rivoluzionare tutti i settori dell’industria delle costruzioni. Building Information Modeling è un termine che nel campo della progettazione e della costruzione è diventato onnipresente nell’ultimo ventennio. La storia che appartiene al BIM è ricca e complessa, con interpreti provenienti dagli Stati Uniti e dal Nord Europa (Gran Il metodo “CSG”. Fonte: github.com 2 Il metodo “BREP”. Fonte: ira.uka.de Questi sviluppi sono particolarmente importanti, in quanto permettono di rappresentare temporale graduale nei processi di costruzione, capace di collaborare alla costruzione del l’architettura come penetrazioni, sottrazioni o contorni, procedure comuni nella progettazione terminal 3 dell’aeroporto di Heathrow a Londra. di oggetti come finestre, porte, nicchie, etc., implementati successivamente in tutti i software Lo sviluppo nel paese riguardava i modelli di edifici a 4 dimensioni, ovvero edifici con gli BIM. attributi del tempo sommati alle caratteristiche geometriche. Da questo rivoluzionario concetto Uno dei primi processi per creare un database è stato il “Building Description System” (BDS), sono successivamente nate due tendenze nello sviluppo della tecnologia BIM: una riguarda la ovvero il primo software in grado descrivere gli elementi di una banca dati, che possono essere realizzazione del modello con tutte le sue viste possibili, con la possibilità di test e simulazioni recuperati e aggiunti a un modello. con criteri di prestazioni della vita del manufatto; un’altra richiama l’implementazione di Questo rivoluzionario programma permette all’utente di recuperare informazioni diversi strumenti specializzati per servire discipline multiple dell’industria delle costruzioni e categoricamente, per attributi, tra cui il tipo di materiale e i fornitori. Ciò avviene attraverso un per migliorare l’efficienza nell’edilizia. database ordinabile. Un altro decisivo strumento è stato il “Building Design Advisor”, sviluppato presso il L’ideatore di questo sistema è Charles M. Eastman, considerato tra i massimi esperti del BIM. laboratorio nazionale Lawrence Berkeley a partire dal 1980. Questo è stato uno dei primi Professore e ricercatore nel ramo di tecnologia della Scuola di Architettura in Georgia, è stato programmi ad integrare l’edificio con il suo contesto per eseguire simulazioni; fornisce il primo a coniare l’espressione Building Information Modeling. informazioni sul modo in cui il progetto potrebbe svolgere determinate condizioni alternative Eastman sostiene che i disegni sono inefficienti a rappresentare l’oggetto in costruzione. per quanto riguarda l’orientamento, la geometria, le proprietà dei materiali e i sistemi di Critica anche i disegni cartacei per la loro natura a decadere nel tempo e per il fatto che non costruzione. sono concepiti nel caso di ristrutturazioni: non possono essere aggiornati. Egli ha concluso che Riassumendo, tra la fine degli anni ’70 e l’inizio di quelli ’80 quasi tutta l’industria delle i BDS ridurrebbero i costi di progettazione di circa la metà attraverso la redazione e l’efficienza costruzioni non riconoscendo i potenziali benefici di queste nuovi programmi in termini di di analisi. Grazie a questo software sono emerse numerose problematiche affrontate nella capacità di analisi integrata e di riduzione degli errori, si cimenta nell’adozione di software per progettazione architettonica negli anni successivi. il disegno architettonico (come l’Autocad o il Microstation) dando inizio all’era dei documenti Altro progetto targato Eastman è il GLIDE (linguaggio grafico per la progettazione digitali in 2D. Al contrario, l’industria manifatturiera ed aereospaziale aveva compreso queste interattiva) del 1977. Esso contiene un numero considerevole di caratteristiche di una moderna potenzialità, decidendo di lavorare con le compagnie di software per implementare questi piattaforma BIM, organizza la banca dati necessaria, le caratteristiche e le operazioni per la sistemi. gestione dei sistemi fisici. Riconosciuto tuttora, come uno dei primi programmi in grado di Ma è nel 1982 che l’impresa ungherese Graphisoft sviluppa il primo Virtual Building Solution, incorporare la maggior parte delle funzioni presenti oggi nei software BIM, GLIDE fornisce conosciuto come “ArchiCAD”. una rappresentazione in modo sufficientemente dettagliata per la progettazione e la Si tratta di un software capace di creare una rappresentazione virtuale tridimensionale del costruzione. progetto invece del tradizionale disegno bidimensionale, ma soprattutto in grado di Nei primi anni ’80 ci sono stati numerosi sistemi sviluppati in Inghilterra, applicati poi a immagazzinare una grande quantità di dati del modello dell’edificio progettato. Oltre alla progetti costruiti. I software che ne sono nati, hanno fatto guadagnare al paese la tradizione. Il geometria, quindi, si ottengono informazioni sia sulla natura spaziale del manufatto che sulle più determinante è stato il RUCAPS nel 1986: il primo programma a utilizzare il concetto proprietà e le quantità degli elementi utilizzati nel progetto. 3 Il creatore, l’ungherese Gabor Bojar, rilascia la prima versione denominata “Radar/Ch 1.0” nel architettonica del software in grado di gestire progetti più complessi di quelli che poteva 1984. Il software, utilizzato per grandi progetti solo diversi anni dopo, risulta di fatto il primo gestire ArchiCAD. con caratteristiche BIM su un personal computer. Revit, ha indubbiamente rivoluzionato il mondo del Building Information Modeling con la creazione di una piattaforma che ha utilizzato una programmazione visuale per la creazione di famiglie parametriche. Il programma permette di simulare il processo di costruzione, grazie alla rivoluzionaria aggiunta della quarta dimensione. Uno dei primi edifici che sfrutta significativamente Revit per la progettazione e la costruzione è stato quello della Freedom Tower a Manhattan. Questo progetto è stato completato in una serie di modelli BIM separati ma collegati, in grado di fornire stime dei costi e quantità dei materiali totali, in tempo reale. ArchiCAD e Revit, risultano ancora oggi i software più utilizzati dalle aziende che progettano, costruiscono e ristrutturano ogni tipo di opera con la metodologia BIM. L’espressione BIM, citata più volte, è diventata popolare dal mese di Aprile 2003, quando Jerry Laiserin, architetto definito l’analista del settore, organizza un dibattito face-to-face tra Interfaccia grafica di Radar CH 1.0 (1984). Fonte: Interfaccia grafica di ArchiCAD 4.55. Fonte: Paulbourke.net “ArchiCAD to Radiance Traslator” architectureresearchlab.com scritto da: Paul Bourke, Maggio 1996 l’Autodesk e la Bentley, aziende che commerciano una linea completa di soluzioni software per la gestione dell’intero ciclo di vita delle strutture e infrastrutture, ovvero per il BIM. Alla fine degli anni ’80 viene utilizzata per la prima volta la modellazione parametrica nella Da quando è stata coniata tale espressione, l’interesse di molti paesi nei confronti di questa progettazione di impianti meccanici. nuova tecnologia è cresciuto esponenzialmente. Stati Uniti d’America, Gran Bretagna, In un modellatore parametrico, le caratteristiche geometriche di un elemento si correggono Australia, Singapore, sono soltanto alcuni nomi di paesi, nei quali un numero sempre maggiore automaticamente in base ai cambiamenti del contesto, a differenza dei tradizionali CAD 3D, di aziende sta decidendo di affacciarsi sul panorama BIM. dove tutto ciò deve essere editato manualmente dagli utenti. Questo concetto si rivelerà come Le successive versioni dei due suddetti software hanno introdotto numerose e fondamentali uno straordinario punto di forza del BIM, che riduce contemporaneamente gli errori e il novità. tempo di lavoro. La più significativa, presente nella versione Revit del 2004, permette alle grandi squadre di Infatti, un oggetto parametrico, contenendo numerosi dati e regole a esso associate, oltre alle ingegneri e architetti, di lavorare su un unico modello integrato, una sorta di software definizioni geometriche, non permette incongruenze tra il modello e l’insieme dei dati dell’oggetto. Ciò significa che a ogni modifica fatta da una parte corrisponde automaticamente un uguale cambiamento nell’altra e viceversa. Il primo software, con l’intento di importare la potenza della modellazione parametrica per l’edilizia è stato “Revit”, creato dall’azienda americana “Revit Technology Corporation”, nell’anno 2000. Il nome dato al programma è una parola composta che sta a significare Lo sviluppo della progettazione. Fonte: “Validazione del progetto BIM” Tesi di M.Cominetti revisione e velocità. Gli ideatori, Irwin Jungreis e Leonild Raiz, volevano creare una versione 4 collaborativo. Ciò consente alle grandi aziende mondiali, di poter portare avanti i propri intenti in tempi rapidi, coinvolgendo un gran numero di progettisti. In sintesi, utilizzare un sistema BIM significa avere a che fare con la quarta e la quinta dimensione (rispettivamente, tempi e costi), quindi con la gestione dell’opera, le specifiche tecniche, le schede caratteristiche, una volta aver inserito tutti i dati e gli attributi nella modellazione virtuale. Oltre a quello edilizio, sono diversi i settori che vengono investiti da questa nuova metodologia, tutti aventi in comune il concetto dell’Information Modeling. Essi sono: il “IIM” (Infrastructure Information Modeling), il più sperimentato dopo il BIM, che interessa le procedure delle infrastrutture, il “DUIM” (District e Urban Information Modeling) dedicato ai progetti urbani a piccola e grande scala e infine, il “LIM” (Landscape Information Modeling) che si concentra sui paesaggi urbani. Quest’ultimo è quello meno sviluppato, ma per tanti il più affascinante. L’unico esempio degno di citazione che appartiene al LIM, è il progetto di bonifica del FreshKills di New York, del dicembre 2013. Il discorso fondamentale su ciò che accomuna BIM, IIM, DUIM, LIM, e qualsiasi attività interessata all’Information Modeling, non risiede in questo o in quel software, ma nel processo, nel metodo, nella procedura, che rendano la progettazione, la valutazione dell’impatto ambientale, il calcolo delle strutture, la programmazione del cantiere, la costruzione, lo sviluppo, l’analisi, la gestione etc., di un modello digitale intelligente, chiara, dettagliata e vantaggiosa dal punto di vista qualitativo, economico e in termini di tempo. D’ora in avanti ci focalizzeremo solamente sugli aspetti del BIM, senza dimenticare che gli stessi concetti varranno anche per le infrastrutture, per l’urbanizzazione, i paesaggi urbani etc. In questi ultimi 10 anni, nel mercato mondiale, sono stati introdotti molti nuovi software in grado di padroneggiare le tecniche suddette. Sebbene il concetto generale del BIM, sia ormai al suo trentesimo anniversario, le industrie hanno cominciato solo ora a rendersi conto dei potenziali benefici della tecnologia. Dando uno sguardo al passato ci si rende conto che il momento presente è un momento emozionante per progettisti, programmatori e per tutti coloro che sono in qualche modo protagonisti di questo settore in continua evoluzione. 5 comprensione comune dei processi di costruzione. 1.2- Definizioni Gli architetti, gli ingegneri, i costruttori e fabbricatori, e infine i proprietari sono gli attori L’acronimo BIM può essere inteso in tre modi diversi: il già citato Building Information principali di questi processi. Essi devono poter comunicare immediatamente, in maniera Modeling, il Building Information Model e il Building Information Management. C’è in realtà automatica, senza nessun impedimento. In altre parole devono relazionarsi, senza perdita un quarto termine che citiamo per completezza, ovvero il BIMM (Building Information qualitativa, con colleghi e partner che utilizzano altri software, mantenendo sempre il proprio Modeling and Management). progetto e tutti i dati in esso presenti. Perciò, il lavoro con una metodologia BIM fa in modo Chiariamo quindi gli aspetti e le differenze dei suddetti metodi, affinchè non si crei confusione. che qualunque tipo di informazione relativa al modello virtuale sia memorizzata in digitale e Come detto il Building Information Modeling è il processo, il metodo, l’attività, che adoperata rapidamente per tutte le attività professionali a cui partecipano i diversi attori del coinvolge i dati associati ad un edificio per tutto il suo ciclo di vita. Un nuovo approccio, in processo edilizio, che collaborano in maniera più efficiente, ottimizzando il progetto. grado di descrivere e visualizzare le informazioni necessarie a progettazione, realizzazione e Solamente implementando questi concetti appena descritti, si possono sfruttare al meglio i gestione, facendo partecipare 3D, 4D e 5D. Riesce ad unire tutte le informazioni benefici del BIM. immagazzinate all’interno della costruzione in un unico ambiente operativo. Se si vogliono sfruttare al meglio i benefici che può generare questo insieme di processi, deve essere consolidata la comunicazione tra i diversi partecipanti al sistema. La quantità di informazioni deve viaggiare tra i soggetti a livelli differenti, per cui vengono utilizzati dei modelli creati da tutti i partecipanti al processo edilizio, in tempi diversi e anche con scopi non uguali tra loro, per far sì che venga garantita la qualità, l’efficienza e la coerenza attraverso l’intero ciclo di vita del manufatto. Il percorso usuale di un progetto BIM. Fonte: M.A.DI. Master in Affinché venga rispettato architettura digitale. Prof. Maurizio Galluzzo (IUAV - Venezia) - tutto ciò è necessaria una Introduzione al Master Rappresentazione di un muro in CAD 2D, 3D e con il BIM. Fonte: Anna Osello 6 L’organizzazione e il controllo nonché la gestione del processo di business, utilizzando le informazioni provenienti dal digitale per effettuare la condivisione, prende il nome di Building Information Management. La comunicazione centralizzata e visiva e le esplorazioni delle opzioni condivise permettono design efficientissimi, sostenibilità, oltre all’integrazione delle discipline di controllo del sito. Parallelamente va considerato il BIMM ovvero il Building Information Modeling and Management., ovvero la compresenza degli approcci sopra esplicitati. Il BIMM conferisce ai sistemi produttivi e ai mercati (al momento solamente esteri) un notevole incremento di produttività grazie all’analisi, al controllo e alla gestione, con un approccio tipicamente industriale. Consente la valutazione delle ipotesi alternative per simulare percorsi differenti senza pagarne gli oneri imputabili alla realtà. Nei paesi in cui si sta sviluppando maggiormente questo processo, si sta manifestando una profonda aspirazione di abbattimento dello stato di scarsa produttività industriale che ha colpito il settore negli ultimi anni. Le informazioni relative ad un componente d’esempio (Trave HEB 220). Fonte: Foto Malleni-Rizzelli Il Building Information Model è il modello. Un unico immenso contenitore di dati grafici, una rappresentazione digitale del manufatto con caratteristiche tecniche e funzionali. Infatti ogni componente dell’edificio che viene generata in digitale, come ad esempio muri, pilastri, travi, porte e finestre, contiene al suo interno le proprietà tipiche di quell’oggetto. Ad esempio di un muro multistrato di default si conosce la funzione di ogni singolo strato, lo spessore, il materiale; dei materiali si conoscono le loro caratteristiche fisiche, termiche, il loro aspetto etc. Come già accennato in precedenza questo è l’aspetto più rivoluzionario del BIM. In CAD 2D un muro è semplicemente un rettangolo con un retino disegnato al suo interno, senza alcun tipo di identità, in BIM un muro è esclusivamente un muro con tutte le informazioni al suo interno. Infine, per ribadire ulteriormente il concetto, non ci stancheremo mai di dire che un modello 3D in BIM non è solamente un edificio virtuale da ammirare e da giudicare solo per le sue forme, ma è un oggetto intelligente con tutti gli attributi intrinseci. Dunque, un modello tridimensionale privo di informazioni, ossia un modello con rappresentazioni esclusivamente geometriche quali cubi, parallelepipedi, cilindri etc. non si qualifica come BIM. 7 gli elementi fisici dell’edificio, identificati e descritti con area, volume e destinazione d’uso. 1.3- Gli strumenti informatici Risulta quindi evidente, come, catturare una simile quantità di informazioni, relazioni e Un processo è considerato BIM quando vengono sfruttati programmi informatici. Le comportamenti è semplicemente impossibile attraverso le precedenti applicazioni CAD. informazioni devono essere immagazzinate all’interno di un database, incluso nei software. Il BIM è l’ultima generazione dei sistemi OOCAD. Un Building Information Model si Prima di passare a una disamina delle applicazioni BIM più importanti nell’ambito della propone di fornire un'unica, logica e coerente sorgente di informazioni associate all’edificio e progettazione architettonica, è utile chiarire e approfondire le differenti caratteristiche tra i all’intero processo edilizio: progettazione, esecuzione, manutenzione. sistemi CAD e gli strumenti BIM. L’obiettivo principale delle applicazioni CAD è la In aggiunta rispetto i contenuti dei modelli CAD 3D object-oriented, in un modello BIM rappresentazione 2D delle geometrie degli elementi costruttivi di un edificio, attraverso troviamo anche le specifiche di capitolato, le specifiche particolareggiate degli elementi l’utilizzo di elementi grafici come linee, archi, circonferenze, simboli ed altro. Allo stesso modo dell’edificio, i dati economici ed i piani di lavoro; quindi tutte le informazioni relative a un CAD 3D si focalizza quasi interamente sulla creazione di elementi geometrici (entità 3D) in progetto all’interno di un unico database digitale. supporto alla visualizzazione: in tal senso, il passo successivo si orienta verso la creazione di In conclusione a quanto descritto finora, è doveroso sottolineare la possibilità, attraverso rendering realistici e filmati. Un modello geometrico siffatto, può essere anche utilizzato come l’utilizzo di qualsiasi applicazione BIM, di mantenere coerenti tra loro in relazione a ogni tipo base per simulazioni energetiche e strutturali, per scoprire eventuali collisioni tra i solidi, di aggiunta o modifica all’edificio virtuale le rappresentazioni (piante, sezioni, prospetti) del estrarre informazioni relative ad area, peso, volume, ma senza un’identificazione automatica modello. Questa è un’ulteriore e importante differenza con i software CAD tradizionali, in cui dei dati (può essere fatta solo in maniera manuale). Risulta pertanto evidente il basso livello di la correlazione tra le diverse viste non è mantenuta dal sistema, ma dall’utente. informazioni in esso contenuto e quindi utilizzabile ai fini progettuali. Chiariti definitivamente gli aspetti più importanti sul piano delle possibilità e delle differenze Un’evoluzione degli strumenti CAD, è rappresentata da OOCAD (CAD Object-Oriented), tra le logiche e le funzionalità dei sistemi CAD e BIM, possiamo finalmente inoltrarci in una sistemi molto affini alle logiche BIM, che ne rappresentano in tal senso un prototipo. Le disamina degli strumenti BIM più conosciuti e utilizzati nell’ambito della progettazione applicazioni OOCAD consentono di creare elementi specifici degli edifici in grado di architettonica: riprodurne il comportamento, con attributi, non solamente grafici. Inoltre il concetto del tutto Autodesk Architectural Desktop è un software di passaggio dal CAD al BIM. Il modello nuovo di “geometria 3D parametrica”, con un preciso codice di regole e variabili dimensionali, dell’edificio viene creato come una raccolta di disegni collegati tra loro e che ne permette di parlare di “intelligenza” degli oggetti e consente la rappresentazione di complesse rappresentano nella fattispecie una porzione. Questi disegni infatti, vengono aggregati relazioni non solo geometriche, ma funzionali tra i diversi elementi costruttivi. Per quanto attraverso precise logiche, per generare visualizzazioni aggiuntive dell’edificio, relazioni e appena detto, i muri, ad esempio, sono oggetti che possono essere allungati, uniti, e ad essi tabelle. E’ un approccio di transizione al BIM, tuttavia è come se al centro dello spazio possono essere associate delle proprietà specifiche come materiali, colori e il fattore isolante. Autodesk Architectural Desktop ci fosse un solo Building Information Model. Lo Essi sono poi considerati oggetti ospitanti, per cui possono accogliere oggetti che invece svantaggio di questo strumento, è rappresentato dalla complessità nella gestione della vengono classificati ospitati (ovviamente porte, finestre etc.). Molti programmi di raccolta dei disegni e nella loro manipolazione, con la possibilità di commettere errori. progettazione BIM aderiscono a questa logica imprescindibile: un oggetto considerato ospitato deve obbligatoriamente essere inserito all’interno di uno ospitante, altrimenti non può essere Autodesk Revit è probabilmente il software più indicato, per creare un Building accettato dal programma, pur cui non viene inserito nel progetto. Nella logica OOCAD, Information Model completo e integrato. Uno dei punti di forza di Revit è la sua capacità inoltre, oggetti astratti come gli spazi, possono essere definiti attraverso specifiche relazioni tra di coordinare ogni informazione relativa all’edificio in un unico database, fornendo la 8 possibilità di vedere immediatamente e in maniera automatica ogni modifica o aggiunta diversi piani, ma al tempo stesso viene creato automaticamente il modello 3D, su cui è fatta nel modello, visualizzarla nelle viste associate, rilevare eventuali problemi di possibile peraltro, apportare direttamente delle modifiche. funzionamento e aggiornare qualsiasi dato estrapolato. Come già detto, altro elemento NemetschekAllPlan analogamente agli altri programmi BIM, partendo da un modello di portante di Revit è lo sfruttare la "quarta dimensione", cioè il tempo. Si possono infatti edificio intelligente, consente di creare comodamente analisi di computo metrico, estrarre settare le fasi temporali, ad esempio, Stato di Fatto e Stato di Progetto: ogni elemento del sezioni e viste dal modello 3D, presentare il progetto con visualizzazioni foto realistiche e modello può essere creato in una fase e demolito in un'altra, avendo poi la possibilità di con svariati effetti di luci e ombre. Caratteristica peculiare di AllPlan è quella di consentire a creare viste di raffronto con le opportune evidenziazioni. Inoltre, Revit include tre tipi di software di progetto e analisi di altre case, di interfacciarsi con gli oggetti del modello. Il famiglie: di sistema, caricabili e locali. La maggior parte degli elementi creati nei progetti database è infatti “avvolto” dallo strato Nemetschek Object Interface (NOI), che supporta sono le famiglie di sistema e quelle ricaricabili. Gli elementi non standard o personalizzati, anche oggetti IFC. AllPlan è stato introdotto nel mercato nel 1984. ovvero componenti univoci, specifici di un progetto corrente, vengono creati utilizzando A questo elenco di applicazioni BIM di progetto architettonico, bisogna aggiungere tutta una famiglie locali. I punti deboli del programma sono rappresentati invece dall'interfaccia serie di programmi specialistici, utilizzati in maniera interoperabile per fornire informazioni e talvolta poco intuitiva e nella qualità dei rendering che pur utilizzando il motore radiosity analisi ingegneristiche o gestionali. Facciamoci a tal proposito un’idea di alcuni di questi non è paragonabile a quella ottenibile con software dedicati. Autodesk ha creato tre diverse software: versioni di Revit per differenti rami di progettazione edilizia: Revit Architecture, Autodesk Navisworks è probabilmente il software BIM più utilizzato per l’analisi dei RevitStructure e Revit MEP. tempi e dei costi. Si tratta di un programma completo per quantificazione, animazione e Bentley Systems interpreta il BIM come un modello di progetto integrato da sviluppare funzionalità di visualizzazione. Una volta che è stato caricato un modello, oltre alla con un’ampia serie di prodotti offerti per architettura, ingegneria e costruzione tra cui visualizzazione delle repliche esatte dei disegni e della navigazione in tempo reale, consente Bentley Architecture, Bentley Structural, Bentley Building Mechanical Systems, Bentley la simulazione accurata della costruzione, con relativa verifica delle interferenze, Building Electrical Systems, Bentley Facilities, Bentley PowerCivil e Bentley Generative mantenendo tutte le parti interessate al progetto sulla stessa pagina digitale. La quarta e la Components. Bentley Architecture nello specifico è un’evoluzione di Triforma, entrato in quinta dimensione vengono analizzate richiamando le informazioni fisiche degli oggetti commercio nel 2004. precedentemente caricati. Graphisoft ArchiCAD è un programma BIM di architettura, inizialmente e fino al 1995 Autodesk QTO (Quantity Takeoff) è stato inglobato in Navisworks a partire dalla col nome di Radar/Ch. Il prodotto permette all'utente di creare un edificio virtuale versione 2014. Le versioni precedenti di QTO sono in grado di stimare i costi dei materiali utilizzando elementi "reali" come muri, solai, tetti, porte, finestre e mobili. Il programma in modo estremamente veloce, facile e accurato. Caricato il modello, è possibile identificare viene fornito con una grande varietà di oggetti personalizzabili pre-confezionati, che un elemento e trovare tutti gli oggetti con le stesse caratteristiche, dividendoli per categoria, l'utente può creare anche autonomamente. Archicad, tuttavia, è visto come uno dei per piano, per materiale etc. Questi possono essere rintracciati all’interno di piante, molteplici strumenti che orbitano intorno a un modello virtuale dell’edificio, piuttosto che prospetti, sezioni e viste 3D importate precedentemente. Gli elementi “catturati” vengono come l’archivio d’informazioni centrale per l’intero processo edilizio. La maggior parte della poi riuniti all’interno delle attività della WBS editabile; una volta inseriti i prezzi unitari di modellazione avviene posizionando gli elementi dell’edificio nelle viste 2D relative ai materiali, manodopera, attrezzature e costi di subcontratti, il programma genera un file Excel con l’intera lista dei costi delle componenti della WBS. 9 Synchro Professional è un altro software di gestione del progetto 4D utilizzato da strumenti e priorità. Da un analisi della bibliografia internazionale in termini di Facility organizzazioni leader in tutto il mondo per la costruzione sia di edifici che di infrastrutture, Management, risulta essere, lo strumento più adatto da affiancare ai sistemi BIM per processi industriali, energia alternativa e progetti minerari. Consente di ottimizzare il piano l’organizzazione in fase di post-construction. del progetto utilizzando in tempo reale la visualizzazione virtuale 4D dello stesso, IES Virtual Environment è una software dedicato all'analisi delle performance permettendo di conoscere l’avanzamento della costruzione senza la necessità di recarsi in energetiche e ambientali degli edifici. Grazie alla compatibilità con i prodotti Autodesk, IES cantiere, in qualche circostanza. VE rappresenta uno strumento innovativo per i progettisti che affrontano oggi la sfida PriMus è un software per il computo e la contabilità dei lavori, il più apprezzato in Italia. dell'architettura sostenibile e che lavorano con protocolli di certificazione internazionali La sua diffusione si deve al formato DCF, capace di scambiare i dati con chiunque. Il quali LEED, BREEAM e Green Star. Il software Virtual Environment simula l'edificio lavoro viene svolto direttamente sul video come sul foglio di carta, o sul modello, in cui come un sistema complesso, tenendo conto del clima e della location così come di fattori vengono inserite tutte le descrizioni e le misure. quali la luce, gli ombreggiamenti, la ventilazione, l'energia, i costi del ciclo di vita, la sicurezza degli occupanti e i parametri economici. Nel processo di progettazione basato su tecnologia BIM, per l’analisi strutturale si posiziona Autodesk Robot Structural Analysis. Grazie alle enormi potenzialità degli Microsoft Project è un software di pianificazione, utile per il Project Management. strumenti implementati nel prodotto, è possibile calcolare una grande varietà di strutture: si Consente di creare, sviluppare e gestire un reticolo di progetto. Permette di produrre ed presta all’esecuzione di semplici analisi di telaio, quanto di complesse analisi a elementi usare come strumento di simulazione il diagramma di Gantt del progetto, assegnare le finiti e alla progettazione di strutture in acciaio e in cemento armato, e garantisce una risorse e calcolare i carichi delle stesse. Inoltre, è in grado di calcolare i costi del progetto e perfetta interoperabilità con altri prodotti Autodesk. di visionarne la curva S, quindi di monitorare il progetto sulla base di tempi, risorse e costi. Il programma dopo aver elaborato tutti i dati inseriti, produce svariati report standard che AutoCAD Structural Detailing è una versione di AutoCAD appositamente progettata per possono essere personalizzati. la creazione di dettagli e disegni esecutivi di strutture in acciaio e cemento armato. Questa applicazione supporta il processo del Building Information Modeling per ingegneri strutturisti, disegnatori e costruttori, permettendo quindi di aumentare la produttività e migliorare progettazione e documentazione. ArchibusFM è un sistema informativo per il Total Infrastructure Facility Management. Vista la molteplicità di funzioni che questo software permette, elenchiamo per semplicità quelle più attinenti alla nostra trattazione: gestione della proprietà, gestione degli spazi, l’utilizzo corrente di questi, analizzare e prevederne la necessità di nuovi e paragonare diverse soluzioni future secondo particolari obiettivi. Inoltre, nello specifico, consente anche la gestione di arredi e apparecchiature, dall’acquisto alla dismissione (costi, ammortamenti, leasing, garanzie, assicurazioni), con relativa catalogazione alfanumerica e grafica. Più importante, ci permette di gestire tutta la fase di manutenzione e operatività degli edifici in termini di pianificazione, ordini di intervento, assegnazione del personale, 10 per cui, è più opportuno intervenire su una preimpostata, per poi caratterizzarla secondo i 1.3.1- Le famiglie parametriche propri scopi. Ci si imbatte nella creazione di nuove famiglie quando si devono progettare Un aspetto particolarmente interessante e innovativo è quello che riguarda le “famiglie” di geometrie esclusive o insolite (ad esempio tetti non standard), ovvero componenti elementi. In Revit questo concetto è più approfondito rispetto ad altri software di personalizzati che non si intende riutilizzare. progettazione. Una famiglia è un gruppo di elementi con un insieme di proprietà comuni, ovvero i parametri e una rappresentazione grafica correlata. I diversi elementi appartenenti a una famiglia, o tipo di famiglia, possono presentare valori differenti per alcuni o per tutti i parametri, ma l’insieme dei parametri, come nomi e funzioni, è identico. La categoria arredi, ad esempio, include famiglie che è possibile utilizzare per la creazione di diversi elementi di arredo, quali scrivanie, sedie e armadi. Anche se le famiglie all’interno di una categoria, si prestano a più scopi e includano materiali differenti, sono tuttavia correlate. In fase di modellazione, perciò, quando si vuole inserire un elemento, è necessario caricarlo dalla sua famiglia. Un altro concetto fondamentale da citare riguarda la distinzione tra tipi ed istanze di componenti. I primi considerano le varie differenze tra oggetti della stessa famiglia. L’istanza, al contrario, indica un singolo oggetto, e ogni modifica vale solo ed esclusivamente per La metodologia in Revit per modellare una istanza di pilastro. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli quell’oggetto. Prendiamo a titolo di esempio, la categoria dei pilastri strutturali in Revit, per chiarire definitivamente l’approccio alle famiglie di elementi. Nella voce “famiglie” del menù di progetto, richiamiamo la categoria “Pilastri strutturali” inseriamo nella Drawing Window (la finestra di disegno) il tipo “300x450 mm” della famiglia “Calcestruzzo-Pilastro rettangolare”. Ogni progetto, possiede più pilastri, ovviamente. Una volta inseriti tutti pilastri di uno stesso tipo di famiglia, all’interno di una maglia precedentemente creata, se si volesse modificare solamente uno o più pilastri, è possibile farlo, intervenendo sulla tavolozza delle proprietà, una volta selezionata l’istanza dei pilastri interessati. Se piuttosto, si volessero apportare modifiche sulle dimensioni oppure ad esempio inserire il produttore, il costo, basterà farlo una volta sola, all’interno del tipo di famiglia di quel pilastro. Qualora si volessero cambiare alcune caratteristiche più rilevanti di un tipo di famiglia, si deve dapprima caricare l’elemento per poi eseguire le personalizzazioni desiderate. Infine, va detto che ovviamente è possibile creare una La metodologia in Revit per modificare le proprietà di un tipo di pilastro. Fonte: Foto MalleniRizzelli famiglia nuova, partendo da zero. Il tempo per completarla è sicuramente molto lungo, ragion 11 si scambiano un numero limitato di dati, in maniera non lineare e con rigidi vincoli definiti. 1.3.2- L’interoperabilità tra i software Nel 2004, il “NIST” (National Institute of Standards and Technology), ha stimato che negli Dei software sopracitati e di tutti gli altri presenti nel mercato globale, non ne esiste uno in Stati Uniti ogni anno vengono sprecati più di 16 miliardi di dollari nel settore delle costruzioni grado di assolvere a tutte le funzioni BIM. Nessun software, dunque, può gestire per intero le a causa di un’inadeguata interoperabilità. informazioni associate ai settori dell’architettura, dell’ingegneria e del management. Nella Le basi fondamentali della collaborazione risiedono nel modo con il quale essa è maggior parte dei casi, ogni processo BIM, comporta l’utilizzo di più programmi. interscambiata dagli operatori, indipendentemente dagli strumenti progettuali adottati. L’interoperabilità consente lo scambio reciproco di informazioni, in maniera rapida e Dunque, è assolutamente imprescindibile introdurre un modello generale per la complessità disambigua, tra le figure professionali coinvolte, attraverso software specifici. Rappresenta la del processo produttivo all’interno del quale le informazioni siano adeguatamente formalizzate. capacità di gestire e comunicare i dati relativi a un progetto, requisito essenziale perché il BIM Va detto tuttavia, che diversi formati di file perdono svariate informazioni, mentre si spostano venga utilizzato come metodologia di processo. attraverso le piattaforme. Per risolvere questa inefficienza, l’azienda americana IAI Nel momento in cui le informazioni non si integrano in un processo collaborativo (International Alliance for Interoperability) crea nel 2001 il formato di file IFC (International complementare, ma risultano in una sequenza di procedure addirittura concorrenziali, gli attori Foundation Class) che permette il passaggio da un software BIM ad un altro, venendo considerato oggi il più adeguato a risolvere le suddette criticità. In tal modo, la procedura di input dei dati si semplifica notevolmente e qualsiasi applicazione informatica che interviene nel progetto non ha bisogno di un inserimento completo dei dati, ma può sfruttare quelli introdotti nel programma CAD/BIM, con conseguente aumento della sicurezza e riduzione della mole di lavoro. Attualmente sono due gli approcci che si adottano per lo scambio dei dati. Se vengono utilizzate le applicazioni fornite da un unico produttore di software l’importazione è sufficiente per il trasferimento dei dati. Qualora si utilizzino programmi provenienti da case produttrici differenti è necessario servirsi del formato IFC, a patto, ovviamente, che questi software siano compatibili con tale formato. La condivisione dei dati tra i vari settori. Fonte: Anna Osello, Il futuro del disegno con il BIM per ingegneri e architetti, Palermo, Dario Flaccovio Editore, 2012 12 stabilire l’interazione con i team di lavoro esterni. Questo si declina in diverse attività, da quelle 1.4- Gestione e competenze meramente tecnico-informatiche a quelle di tipo gestionale/contrattuale. Ogni azienda che decida di affacciarsi sul BIM, ovvero di aggiungere software del tutto nuovi Una volta coordinate le attività tra progettisti, committenti, costruttori, manutentori, i compiti all’interno dei propri uffici, deve fare i conti con lo stravolgimento delle metodologie di lavoro del BIM Manager sono molteplici: l’integrazione delle informazioni, l’ottimizzazione temporale nonché con il rinnovamento dei ruoli tradizionali. e monetaria del progetto, con la riduzione al minimo degli errori, il controllo delle interferenze. L’adozione di questi nuovi sistemi consente di progettare e di disporre della documentazione A volte, quando il progetto richiede particolari competenze oppure coinvolge un alto numero necessaria in minor tempo rispetto a quanto succede con gli strumenti CAD. Ciò potrebbe far di impiegati, compare un’altra figura professionale con le medesime responsabilità del BIM pensare ad una riduzione dello staff, in uno studio tecnico che decida di proiettarsi su una Manager: il BIM Coordinator. Quest’ultimo, solitamente, si occupa del coordinamento dello metodologia capace di ridurre notevolmente i tempi di lavoro. Va precisato, che il BIM è uno staff, relazionandosi continuamente con il BIM Manager, o altre volte è solamente assistente strumento e come tale non modifica le competenze richieste per una progettazione. Piuttosto, delle varie fasi progettuali. offre un’ottima occasione per gestire diversamente e meglio tutto il processo edilizio. Le figure Vi sono infine, due significative figure professionale che spesso collaborano all’interno dei professionali coinvolte saranno sempre architetti, ingegneri e tecnici aventi una preparazione processi BIM: Il System Integrator e il Model Manager. Il primo, è un tecnico che possiede adeguata dei software usualmente utilizzati nelle diverse aziende. specifiche competenze per la progettazione o la gestione di reti informatiche. Si occupa di Un procedimento basato sul sistema BIM, impone al progettista di fornire le indicazioni realizzare, le infrastrutture che consentono a diversi sistemi ed ambienti informatici di essere necessarie a garantire che qualsiasi intervento proceda senza inconvenienti: le decisioni interconnessi e quindi utilizzabili tra loro. Il suo compito principale è quello di favorire lo vengono definite durante la fase di progettazione, e non lasciate al cantiere, come accade scambio dei dati del modello architettonico alle applicazioni dei consulenti di impianti e quando si procede in maniera tradizionale. strutture. Il System Integrator crea e gestisce le intranet (le reti interne alle aziende) e Ovviamente, ogni professionista deve possedere la capacità di avvalersi degli strumenti idonei interfaccia ed integra quest’ultime con l’esterno (Internet). e delle potenzialità offerte da questa tecnologia. Infine, il Model Manager che si occupa della gestione del modello impiantistico e soprattutto A livello aziendale vengono stabilite delle linee guida per assicurare la correttezza dei materiali strutturale e architettonico. Determina le procedure utili all’aggiornamento del progetto, prodotti, per risolvere le non conformità e migliorare i processi di lavoro. Ciò significa considerando il lavoro dei consulenti impiantistici e strutturali, sia interni che esterni sviluppare le risorse da inserire nei processi dal punto di vista delle procedure, dei contenuti e all’azienda. Deve avere una consolidata esperienza nella gestione dei progetti affinché il suo delle conoscenze per comprendere quali siano gli obiettivi che si vogliono raggiungere. monitoraggio delle prestazioni e delle funzionalità sia utile a prendere decisioni rapide per Ogni progetto dovrebbe avere un suo BIM Manager come figura cui fare riferimento per perfezionare il modello. quegli aspetti tecnici che coinvolgono anche altri professionisti che si trovano al di fuori dello Un semplice esempio di ruoli e responsabilità in un processo BIM viene schematizzato dalla studio di progettazione. Il BIM Manager, quindi, ha un ruolo decisionale per ciò che concerne compagnia di costruzioni britannica “NFB (National Federation of Builders) Training”. la strategia da adottare per concepire e organizzare i modelli durante tutto l’iter progettuale, o Il sistema fa capo ai datori di lavoro che gestiscono le regole del progetto (employer projects in un punto particolare del processo di progettazione, assicurando l’integrità di tutte roles). Avvenuto il contratto, lo schema evidenza le varie responsabilità (tier, ovvero fila). Alla informazioni. prima fila, a cui obbediscono tutte le altre, appartengono le fasi di Coordination Management e In altre parole, quando si ha un quadro completo delle esigenze, dalla committenza in poi, al Information Management, in cui spiccano le figure del BIM Manager e spesso del BIM BIM Manager tocca il compito di progettare il flusso di lavoro per il suo team interno e 13 Coordinator. Essi devono essere dotati di ottime capacità di comunicazione con i clienti e di coloro che gestiscono il lavoro di gruppo) che interagiscono continuamente con i loro comprensione del design e delle questioni tecnico-organizzative che la squadra deve affrontare superiori. Di questa categoria fanno parte il System Integrator e di nuovo il Model Manager. durante il processo di progettazione Schema di esempio dell’organigramma dell’azienda “NFB”. Fonte: nfbtraining.co.uk Di seguito i Design Lead e i Contractor Lead, individui con alto grado di responsabilità che lavorando con il team di produzione e sottostando ai Manager suddetti, danno forma al progetto, gestendo la pianificazione, l’allocazione delle risorse e del tempo e rispettando i termini contrattuali. Il Design Lead può anche impiegare il ruolo di BIM Manager ed assumersi l’intera responsabilità di guidare il team di produzione. In questo caso dividerà il suo tempo tra il lavoro di progettazione e la supervisione del lavoro del personale. Altrimenti sarà un Model Manager ad assumere questo tipo di incarico. In ultima fila, i tecnici BIM (BIM Authors), ovvero coloro che lavorano al modello e al suo ciclo di vita d’interesse. In questo ultimo quadro vi è un ulteriore scissione delle responsabilità. Quasi sempre tutto il lavoro è sotto il controllo di uno o più Task Team Managers (ovvero, 14 1.5- I diversi livelli del BIM Il governo britannico è l’unico che coraggiosamente si è pronunciato a proposito dei livelli di implementazione BIM. Ad oggi vengono considerati infatti 4 livelli BIM in cui si possono riconoscere tutti i progetti. Il livello “0” riguarda il semplice e ormai conosciutissimo uso di file CAD 2D, con l’aggiunta di informazioni, difficilmente condivisibili. Il livello “1” introduce la terza dimensione, come strumento di sola progettazione concettuale. Il modello 3D, per questo livello, viene utilizzato nella fase di progettazione, per la visualizzazione e la comprensione da parte del cliente. Non prevede, pertanto, la collaborazione tra i membri del team di progetto. Raramente il modello 3D è stato utilizzato oltre la fase di progettazione: questo al fine di assistere i processi progettuali delle infrastrutture, affinché si potessero garantire che i problemi di coordinamento si potessero risolvere prima della cantierizzazione. Quest’ultimo è un concetto fondamentale verso l’obiettivo di ridurre al minimo sprechi e inefficienze nel design e nella costruzione. Il livello “2” è il livello che più si avvicina al metodo descritto sino ad ora. I modelli sono in Livelli di maturità del BIM. Fonte: Adam Matthews, aicqci.it 3D ed hanno le informazioni inserite da tutti i membri del team integrato. La collaborazione è la grande differenza che caratterizza il passaggio dal livello “1”. Per quanto riguarda le questioni contrattuali, assicurative e legali, non è necessario alcuno stravolgimento delle stesse, ma solo una revisione per colmare qualche carenza. Come detto in precedenza vi saranno nuove figure professionali e ciò comporta una modifica ai ruoli e alle responsabilità dei vari attori. Infine, l’ultimo attuale livello, il “3”. Con questo grado di definizione, la sfida è quella di sfruttare al meglio il modello e l’uso collaborativo delle informazioni da esso derivanti. Ovviamente ciò richiede un perfezionamento dell’interoperabilità tra i software. Rispetto ai livelli inferiori, in questi termini, sarà possibile effettuare: un’analisi del progetto sulle condizioni ambientali, i costi automaticamente desunti dal modello, gli aspetti della sicurezza associati alla costruzione e alla manutenzione dell’edificio e infine, la gestione del risparmio e altre informazioni utili a migliorare i progetti futuri. Secondo questi ultimi due livelli, dunque, i processi di progettazione verranno sviluppati in maniera tale che ci siano Stima dei livelli massimi raggiunti dai più importanti paesi europei al 2013. Fonte: Adam Matthews, aicqci.it metodi chiari che stabiliscano i soggetti e le relative responsabilità esclusive. 15 1.6- La metodologia nei processi esteri, e quella tradizionale in Italia 1.6.1- Sequenze logiche – Il BIM nel Mondo Come già accennato più volte, i progetti fanno capo ad una singola entità, il modello, che può essere revisionato da più sistemi informatici contemporaneamente. I metodi di comunicazione del processo edilizio, presenti nel nostro paese, sono basati quasi esclusivamente su modelli cartacei. I problemi principali che nascono con i sistemi tradizionali, in cui la comunicazione è basata su informazioni bidimensionali, derivano dal numero eccessivo di ore di lavoro per effettuare una valutazione sui progetti preposti includendo la stima di tempi e costi, l’analisi sul comportamento energetico, i dettagli costruttivi etc. Nei paesi che hanno adottato la logica BIM, la tendenza più notevole e fortemente discussa nel settore delle costruzioni, negli ultimi anni, è stata la crescita di metodi di consegna del progetto con il design-build. Diverse pubblicazioni che interessano il settore edile, considerando la proiezione attuale, hanno previsto che il design-build sarà il metodo di consegna del progetto di maggioranza Sistemi a ruoli integrati. Fonte: Zacchei V., BIM, Sperimentazione di strumenti integrati per la progettazione tecnologica e la gestione del processo costruttivo, Dipartimento di progettazione e studio dell’architettura, Università degli studi di Roma TRE prima della fine di questo decennio. Questo tipo di metodologia sviluppa informazioni e dati in tempo reale per la condivisione dei piani di lavoro e permette di ridurre al minimo i rischi per il proprietario del progetto e di ridurre i tempi di consegna attraverso la sovrapposizione della fase di progettazione con quella di costruzione. Queste due fasi nella consegna del Per quanto detto, il passaggio al BIM comporta un investimento di risorse economiche e progetto sono amministrate dal design-builder, ovvero lo strumento di calcolo a servizio dei temporali non trascurabili da parte dei soggetti coinvolti nel processo edilizio. Dunque, i paesi progettisti. che hanno deciso in maniera definitiva di intraprendere questo tipo di investimento, hanno In Italia, un esempio del design-build è rappresentato dall’appalto integrato basato su sistemi a dato vita ad iniziative di tipo nazionali e governative per sostenere lo sviluppo dell’industria ruoli integrati, in cui solitamente il committente reperisce le risorse finanziarie e gestisce delle costruzioni locale. Gli Stati che più di tutti hanno aderito al BIM sono: Stati Uniti l’opera quando essa è terminata, e vi è un titolare unico del contratto, ovvero il costruttore. Si d’America, Singapore, Australia, Canada, Finlandia, Norvegia, Danimarca e il Regno Unito. tratta di un modello condiviso, in cui lo scambio di informazioni tra committente, progettista e Essi, ad oggi, rappresentano i leader nel mondo su questo tema. appaltatore avviene sin dall’inizio. Gli U.S.A. si sono affacciati molto presto sul tema. A partire dal 2003, la (GSA) General Questa metodologia potrebbe essere il punto di partenza del BIM in Italia, in quanto, tutti i Service Administration, l’azienda che gestisce e sostiene le agenzie federali americane, e che settori, collaborando sin dalla fase progettuale, dovrebbero essere in grado di relazionarsi con attraverso gli uffici della PBS (Public Buildings Service) pianifica, progetta e costruisce nuove un unico database dal quale, volta per volta, si inseriscono o gestiscono le informazioni del opere soprattutto pubbliche, ha divulgato le linee guida che descrivono la metodologia di progetto. lavoro nelle industrie delle costruzioni, stabilendo il programma 3D e 4D BIM. 16 La grande considerazione della GSA risiede nei numeri: gli investimenti ammontano a più di 10 miliardi di dollari e i metri quadrati a disposizione sono oltre 340 milioni. Assicurare che questi dollari vengano investiti con saggezza è fondamentale per un altro obiettivo imprescindibile: confermare la fiducia del pubblico. Considerato il ritmo accelerato di sviluppo tecnologico in 20 o 30 anni le applicazioni hardware e software state-of-the-art che ancora resistono saranno superate e obsolete. Per questo motivo, è essenziale dal punto di vista della GSA insistere sul fatto che il BIM incorpori uno standard di dati universale, aperto, per consentire il trasferimento dei dati tra le varie applicazioni. A causa degli interessi a lungo termine, PBS sostiene attivamente l'uso di standard aperti che favoriscono la massima interoperabilità. In quanto istituzione pubblica, PBS vede questo approccio come un imperativo governativo. Le priorità sono: fare in modo che il settore privato possa competere apertamente e altrettanto per il nostro business; approvare norme che promuovono l'interoperabilità e l'efficienza dell'industria; e, infine, incoraggiare lo sviluppo di Benefici e adozione BIM nel Nord America. Fonte: autodesk.com un sistema robusto che può evolvere e durare oltre i limiti della prassi attuale. L'uso di standard di dati aperti e le tecnologie BIM sono quelli chiamati a collaborare per raggiungere Singapore è lo Stato attualmente più avanzato in termini di regolamentazione del processo. Le questi obiettivi. autorità stanno adoperando diversi incentivi affinché per il 2015 il BIM, diventi in pratica uno L'emissione delle linee guida suddette sono un passo importante per affrettare l'arrivo di quel standard. Il Construction and Real Estate Network (CoRENet) è la principale organizzazione futuro immaginato. La GSA è impegnata a promuovere la standardizzazione dei BIM, coinvolta nello sviluppo del BIM per i progetti governativi. Il suo scopo è quello di fornire aumentando il suo utilizzo sui progetti, e incoraggiando gli altri a fare lo stesso. L’azienda è l’infrastruttura necessaria per uno scambio di informazioni veloce e interconnesso tra gli attori convinta di compiere la missione di fornire un posto di lavoro superiore per il lavoratore del processo costruttivi e le autorità di governo. Ciò determina una maggiore efficienza e federale e il valore superiore per il contribuente americano. produttività nella gestione di consegne elettroniche. In Australia l’attività viene controllata da diverse organizzazioni locali costituite da architetti, Le straordinarie ambizioni della GSA e di tutta l’industria delle costruzioni americana sono ingegneri, costruttori, proprietari immobiliari, al fine di migliorare l’efficienza, la qualità dei confermate dal sondaggio operato dalla McGraw-Hill Construction nel nord America dove è processi di costruzione, attraverso la fornitura di numerosi servizi, come guide interattive, emerso che dal 2007 al 2012, l’utilizzo del BIM nel settore, è passato dal 28% al 71%. Oltre il strumenti e prodotti. In particolare, nel 2012, l’organizzazione NATSPEC ha diffuso la 60% degli intervistati ha dichiarato inoltre che i benefici riguardano la fase di progettazione e il National BIM Guide e il BIM Management Plan Template, che indicano il miglior modo di miglioramento della qualità del progetto, della riduzione dei conflitti in fase di costruzione, eseguire un progetto e aiutano a ridurre confusioni, incongruenze da parte di clienti e ovviamente costi e tempi, etc. consulenti. 17 Un paese in cui recentemente si è diffuso il BIM è il Canada. L’attenzione maggiore viene di Building Information Modeling affinché questa venga adottata in tutto il settore delle rivolta verso l’individuazione e la comprensione degli strumenti, soprattutto nella fase costruzioni. progettuale. Il lavoro a tal proposito che ha scosso maggiormente il settore è stato quello svolto nel 2011 dal National Research Council che ha pubblicato l’Environmental Scan of 1.6.2- Lo stato d’arte del BIM in Italia BIM Tools and Standard. Nel 2010 le società europee che avevano avuto a che fare con il BIM erano una su tre. In Europa, i Paesi Scandinavi sono attualmente quelli in cui la tecnologia sta accelerando più Nel nostro continente, paesi come Francia e Germania, pur non essendo tra i maggiori fautori rapidamente rispetto agli altri. La Finlandia, ha conosciuto il BIM già dal 2001, attraverso delle nuove tecnologie costruttive, stanno cominciando ad utilizzarle e a riscontrarne il valore. l’introduzione di progetti pilota che studiassero e sviluppassero i modelli parametrici e il I restanti paesi come Spagna e Italia, stanno interessandosi all’argomento in maniera molto formato IFC. Verificata la potenzialità del sistema, se ne è imposto l’uso a partire dal 2007. In timida. Norvegia, l’uso del BIM è stato promosso a partire dal 2010, adottandolo per tutto il ciclo di Nel Bel Paese, l’efficace utilizzo del BIM nel settore pubblico, ma anche in quello privato, è vita degli edifici. Anche il settore industriale è stato spinto ad introdurlo insieme allo standard legato a diversi fattori nei quali l’Italia trova notevoli difficoltà di adattamento: la disponibilità IFC. di figure professionali in grado di utilizzare al meglio gli strumenti, la disponibilità di tutti gli In Danimarca, la volontà del passaggio alle nuove tecnologie è testimoniata da tre enti pubblici operatori (dal committente all’esecutore) a fare affidamento sulle informazioni trattate con le che hanno iniziato a lavorare sul tema, per la gestione del patrimonio immobiliare pubblico. nuove tecnologie anziché con quelle tradizionali, la volontà di lavorare in maniera collaborativa Tuttavia ancora non ci sono linee guida che spingano verso l’adozione dei nuovi processi. e dunque l’adozione di metodologie interoperabili. Nei bandi di gara danesi, solitamente, non viene richiesta la progettazione BIM. Malgrado ciò, Tuttavia in questi ultimi due anni si sta mostrando un lento ma crescente interesse, alcune imprese, locali e non, che hanno partecipato alle gare in questi ultimi anni, hanno deciso proveniente soprattutto dal mondo universitario. di adottare i nuovi sistemi, risultando quasi sempre vincitrici. Secondo gli esperti del settore, il modo più semplice e meno rischioso di intraprendere questa Infine lo stato del Regno Unito, il più attivo in Europa. La strategia del governo britannico è piccola rivoluzione, è quello di guardare agli sviluppi esteri già collaudati per comprenderne le stata pubblicata dal Cabinet Office, il 31 Maggio 2011. Il rapporto ha annunciato le intenzioni esperienze andate a buon fine, e per considerare la definizione delle linee guida che indichino del governo riguardo al mondo delle costruzioni: collaborazione BIM 3D obbligatoria (con le strategie da adottare. Il primo ostacolo da superare è certamente l’estrema frammentazione e tutto il progetto e le risorse delle informazioni, documentazione e dati che sono elettronici) sui l’eccessiva complessità delle normative per la pianificazione territoriale e per l’edilizia. I paesi, suoi progetti a partire dal 2016. Da questa data, su tutte le attività del settore degli appalti ai quali fare riferimento sono partiti da un approccio teso a semplificare l’articolazione pubblici e privati, dunque su infrastrutture, ristrutturazioni e nuove costruzioni è obbligatorio legislativa e ad unificare le regole sul territorio nazionale. Nell’Italia contemporanea stiamo presentare una documentazione con tutte le caratteristiche del secondo livello BIM. assistendo alla presenza di un mercato e di un sistema intrinsecamente inefficaci, alimentati da Gli obiettivi a breve termine prefissati dal governo per i prossimi anni riguardano in particolar preoccupanti opacità, a fronte dei processi trasparenti adottati all’estero che hanno causato un modo la modernizzazione dell’ambiente, la riduzione della spesa pubblica e l’abbattimento aumento sensazionale della produttività. Lo sforzo che si chiede, soprattutto ad architetti, delle emissioni di CO2. ingegneri e geometri è quello di abbandonare in maniera graduale gli strumenti adottati sino ad Le associazioni “CPIC”, “RIBA” e “Building SMART” sono responsabili di fornire la migliore ora, considerati ormai obsoleti dalle tante realtà che hanno investito su nuove tecnologie. guida pratica di informazione, sulla produzione edilizia. Esse hanno proposto una definizione 18 1.7- Finalità e obiettivi: la curva di MacLeamy La curva di MacLeamy: confronto tra l’andamento dell’attuale processo progettuale e gli effetti dell’utilizzo di un sistema BIM in termini di sforzi, tempi e costi. Fonte: bimacademy.it Illustrazione grafica dell’efficienza dei costi (espressi in dollari) per la freccia verde, nelle prime fasi del progetto a fronte dell’alta spesa per le frecce rosse. Fonte: division4triclinium.co.uk dimostra che, con il procedere del progetto, il costo di apportare modifiche cresce La curva Sforzo-Tempo di MacLeamy è utilizzata per illustrare i vantaggi del processo IPD esponenzialmente. Le curve di MacLeamy suggeriscono perciò, di intraprendere il processo (Integrated Project Delivery, ovvero consegna del progetto integrato). L’IPD è un’alleanza progettuale in ambiente BIM, in quanto nella maggior parte dei casi si rileverà più efficiente di collaborativa di persone o strutture aziendali che sfrutta tutta la preparazione di tutti i quello tradizionale. Il livello di incertezza infatti decade verso il basso. Alla chiusura partecipanti per ottimizzare i risultati del progetto. Come si evince dalla figura, affiorano le dell’esercizio finanziario il profilo di rischio è ridotto al rischio di costruzione e di mercato. significative differenze tra un processo tradizionale e uno BIM. Per cui, coinvolgere tutti i Queste considerazioni comportano maggiori benefici all’IPD. membri di un team di progetto comporta inizialmente un impatto sui costi molto elevato, ma Con un processo BIM il committente trae vantaggi di costi e tempi, oltre a quelli qualitativi cui ha il vantaggio di assicurare una chiarezza invidiabile al termine della fase di pianificazione. Ciò corrisponderà un giovamento nella gestione della costruzione. risulterà essere favorevole nelle fasi successive, con minori impatti economici e minor lavoro. Per quanto detto, Il Bulding Information Modeling, deve essere necessariamente orientato Al contrario, un processo progettuale tradizionale, prevede un aumento degli sforzi nella fase secondo determinati scopi e obiettivi. Esso giungerà alla sua maturazione definitiva quando la definitiva/esecutiva, senza contare il fatto che in fase costruttiva sicuramente non collaborazione e l’integrazione saranno contrattualmente attuabili, in modo da non ignorare i mancheranno le questioni in cantiere. Le curva discendente 1, mostra il declino dell’impatto sistemi di convivenza esistenti e i flussi di comunicazione. Il sistema funzionerà quando il dei costi e le capacità funzionali di un progetto: i primi cambiamenti possono essere Management prevarrà sul Modeling, l’Information sulla Geometry e il BIM sarà riconosciuto implementati a buon mercato, riducendo i costi in modo efficiente. La linea ascendente 2 come metodo e non come strumento. 19 CAPITOLO II: APPLICAZIONE SU UN CASO ESEMPLIFICATIVO via Cracovia a sud. Il progetto del Rettorato si attesta su una volumetria totale urbanistica di 2.1- Introduzione mc. 88.066 cui corrisponde una superficie di mq. 22.016. La planimetria del complesso degli edifici del Rettorato si compone di due stecche di edifici Questo lavoro nasce con l'ambizione e l'obiettivo di descrivere i vantaggi ed eventualmente gli perpendicolari tra loro, destinati ad uffici, che costituiscono lo sfondo attraverso cui viene aspetti negativi, legati all'utilizzo di processi e strumenti BIM, in relazione allo studio di un valorizzato l’edificio centrale a forma di sfera, la cui destinazione prevede la sede dell’Ateneo. caso esemplificativo. L’insieme degli edifici a 5 piani fuori terra, si adagia su una costruzione a piastra costituita da In particolare, la nostra attenzione si è rivolta al progetto di costruzione del nuovo Rettorato due livelli che, oltre a superfici destinate a parcheggi nei seminterrati, determina alla quota più dell'Università di Roma "Tor Vergata". La scelta è nata dall'opportunità di disporre dei disegni alta una piazza che sviluppandosi tra gli edifici sopra descritti, consente di individuarne i esecutivi dell'opera e dalla possibilità di avere contatti con le figure e i responsabili che vi collegamenti esterni e gli ingressi. gravitano attorno. Nei paragrafi successivi verrà descritta in maniera estesa e dettagliata la In sintesi la composizione del progetto può essere riassunta in tre elementi: nostra esperienza passando per le sue fasi principali: dall'implementazione del modello - la piastra dei parcheggi con la piazza sovrastante; dell'edificio in Revit, fino alla pianificazione e programmazione delle attività di cantiere - la sfera; attraverso diverse applicazioni, scelte a seconda della necessità di studio e alla possibilità di - le stecche. interoperabilità, in modo da rendere possibile lo scambio di dati. Ci siamo quindi occupati di quel particolare momento nella vita dell'opera, in cui si affrontano le problematiche legate ai Prima di passare a una disamina dei caratteri principali dell’opera, bisogna fare le dovute tempi, ai costi e alle risorse, il cui studio in letteratura internazionale è diffusamente chiamato: specificazioni. La considerevole estensione del complesso del Rettorato, ci ha portato a 4D e 5D modeling. scegliere solamente una parte di esso, come oggetto del nostro studio. In tal senso ogni Di cruciale importanza è stata inoltre l'opportunità di lavorare in due, simulando il tal maniera rappresentazione di progetto si riferirà all’edificio denominato “edificio D”, di cui alla fine il modus operandi di un team di progetto, seppur a tratti con limitazioni, ma con la possibilità di della trattazione riportiamo le tavole costruttive redatte attraverso l’utilizzo di Revit. affrontare e chiarire ulteriori aspetti. Le tavole rappresentano solamente ciò che è stato modellato ai fini delle fasi successive. Non 2.2- Il progetto del Rettorato dell'Università di Roma "Tor Vergata" sono state pertanto aggiunte linee di dettaglio, onde migliorare la realizzazione grafica delle 2.2.1- Inquadramento dell’opera stesse, altrimenti si sarebbe snaturato il senso di questo lavoro, che al contrario, mostra nella sua forma originale la rappresentazione in formato BIM. Tuttavia per permettere la stampa Il progetto del nuovo Rettorato dell’Università di Tor Vergata, nasce in quanto l’edificio delle tavole è stato necessario convertire i file Revit nel formato DWG, non essendo le attuale è in affitto ed ospita la direzione amministrativa, la sede dell’Ateneo e la Facoltà di copisterie fornite, per la lettura di un progetto RVT. Non pochi sono stati i problemi di Giurisprudenza. interoperabilità in questa fase, soprattutto per quanto riguarda i layer, che spesso perdevano le L’impianto del Rettorato si colloca all’interno del comparto 14 del comprensorio Universitario proprietà di partenza. Se vogliamo lavorare in BIM quindi, tutto il contesto deve muoversi in di Tor Vergata che presenta una estensione complessiva di 93.331 mq. il cui perimetro è questa direzione. delimitato dalle vie di Tor Vergata ad ovest; via Cambridge a nord; via P. Gismondi ad est e 20 La piastra - quello esterno a scheletro indipendente metallico a scarico puntiforme ottenuto mediante l’utilizzo di costoloni che assieme a travi dello stesso profilo creano una maglia sferica spaziale. Da un punto di vista funzionale all’interno della piastra, sono previsti: - il sistema strutturale interno è formato invece da una cupola con sezione ad arco ribassato, - Il livello -2 con altezza netta di 3,00 metri (a partire dalla quota -3,50 metri), completamente costituita da costoloni in trave reticolare spaziale, che copre l’intera luce della sala conferenze interrato, ospita i parcheggi con rampe di accesso e di uscita. I collegamenti verticali pedonali di circa 30 metri. Questa cupola rappresenta inoltre il sistema strutturale portante dei piani di ogni compartimento con i piani superiori, avvengono tramite due nuclei, costituiti ognuno superiori costituiti da due cerchi concentrici di pilastri. da un vano scala ed un vano ascensore. Il perimetro esterno di tutto il piano è costituito da muri di contenimento in cemento armato. Le Stecche La maglia strutturale è scandita dal ritmo dei pilastri che hanno campate non omogenee che si presentano con un interasse di 6,60 x 5,00 m. al di sotto delle due stecche, e di 6,60 x 6,60 m in L’insieme architettonico che fa da quinta al nucleo centrale sferico, è composto da quattro tutto il resto del piano. Il pavimento sarà rifinito con uno strato di cemento industriale. edifici aventi un’elevazione di 16,50 m dalla quota 0 del terreno corrispondente, per quattro - Il Livello -1 con un’altezza netta di 3,70 metri, prevede l’interramento di quasi tutto il suo piani fuori terra e un terrazzo. Il progetto è caratterizzato da grandi vuoti in corrispondenza perimetro. La volontà progettuale è quella di creare da questo piano l’accesso principale alla delle tre vie di accesso principali enfatizzati dall’inclinazione dei setti che li delimitano. sfera che avviene tramite una scalinata monumentale che avrà anche la funzione di accoglienza I setti svolgono, oltre la funzione statica, anche quella di distribuzione verticale degli impianti per gli spettatori ed i partecipanti agli eventi che si potranno svolgere in quest’ area. L’area, di da un piano all’altro. L’andamento dei piani segue questa traiettoria diagonale su tutti i fronti circa 6000 mq, ha la funzione principale di piazza di accesso. La pavimentazione è prevista proprio a voler indirizzare l’attenzione sulla sfera, che è il nucleo dei volumi circostanti. essere in pietra naturale, tipo travertino di grossa pezzatura dello spessore di 2 cm minimo. L’involucro di facciata dei quattro edifici è costituito da serramenti in alluminio con vetro duplex. La Piazza I piani primo, secondo e terzo alle quote +8,50, +12,50 e +16,50 non differiscono molto tra di loro sia per le funzioni che per le finiture. Sono previsti, in tutti gli edifici, uffici a supporto Sulla piazza svettano i volumi degli edifici. della direzione e dei dipartimenti, servizi igienici disposti sempre in corrispondenza dei blocchi La piazza svolge la doppia funzione di attacco a terra dell’edificato e quella di copertura dei dei collegamenti verticali e i locali tecnici in corrispondenza dei setti. Per quanto riguarda le due piani interrati. Lungo tutto il suo perimetro si sviluppa un piano inclinato, composto da finiture, la pavimentazione è quasi sempre prevista in pietra naturale. rampe piantumate a verde, che ha la funzione di raccordo tra il piano di campagna ed i piani di progetto. L’intera pavimentazione è prevista in pietra naturale tipo travertino dello spessore di 2 cm e di grande pezzatura. 2.2.2- Caratteristiche tecnologico–costruttive Il sistema strutturale si sviluppa su una maglia geometrica avente modulo variabile, le La Sfera fondazioni sono di tipo diretto, a platea, mentre per le elevazioni è demandato al cemento La sfera, che descriviamo solo per completezza, per i motivi sopra specificati; ha un’altezza armato dei nuclei verticali il compito di controventamento e di irrigidimento del sistema complessiva di 36.50 m e si sviluppa su 5 livelli. Essa si basa su un doppio sistema strutturale: strutturale metallico fuori terra. Pertanto, lo scheletro portante orizzontale e verticale delle stecche, prevede telai di acciaio con travi e colonne a doppio T. 21 Le strutture orizzontali che si trovano in tutti i piani degli edifici sono: - solai in lastre piane con travetti elettrosaldati (predalle), alleggerimento in ricorsi di polistirolo e getto di caldana superiore di spessore globale di 40 cm; - solai in lamiera grecata; - solai a soletta piena. Tutti gli elementi di acciaio che dovranno innestarsi al cemento armato saranno saldati ad elementi verticali (piastre) annegati nello spessore dei cementi in fase di getto, mentre gli assemblaggi degli elementi metallici avverranno mediante bullonatura. Per alcuni materiali di facciata si ricorrerà ad elementi consueti della tradizione costruttiva romana quali ad esempio il travertino. Per le opere che riguardano le facciate vetrate sono stati scelti serramenti in alluminio pre-verniciato a superfici continue a montanti e traversi con valori controllati della trasmissione solare. In estrema sintesi sono stati previsti i seguenti materiali di finitura: - Pavimentazioni 1. pietra naturale da taglio; 2. gres porcellanato per tutti gli uffici e per i servizi igienici. - Murature e partizioni interne 1. blocchi Leca intonacati e tinteggiati per i tavolati del garage e in parte in quota 0.00 m; 2. blocchi di laterogesso per alcune pareti interne e per i servizi igienici; 3. lastre di cartongesso per le pareti divisorie interne 22 Ogni singola armatura è stata dimensionata e posizionata nel modello digitale, attenendoci 2.3- L'implementazione del Modello 3D scrupolosamente agli esecutivi del Rettorato in costruzione, cercando di restituire un modello il 2.3.1- La creazione del Modello 3D più possibile fedele alla realtà, con tutte le problematiche di pianificazione e programmazione Il Building Information Modeling, è un metodo basato sulla creazione e l’implementazione di un che si porta dietro. Tutto quello che si riferisce alla parte strutturale, viene creato nell’ambiente modello 3D, che contiene ogni tipo di attributo e informazione, relativi all’opera da costruire. I Revit denominato Structure. progettisti possono quindi disporre di un “database comune”, utilizzabile in ogni fase della vita Prima di passare alla modellazione della struttura portante in acciaio fuori terra, delle chiusure dell’edificio. verticali, delle partizioni interne e di tutto quello che concerne la parte puramente La realizzazione di un modello di qualità, risulta essere fondamentale, per l’utilizzo e la architettonica, i file delle strutture in cemento armato, su cui abbiamo lavorato separatamente, gestione ottimale dei dati, ad ogni livello del processo edilizio. E’ ovvio fin da subito, che essa sono stati uniti. richiederà il maggior impegno e dispendio di tempo. Nella prima fase del nostro lavoro, ci siamo occupati di creare nell’ambiente Revit, il modello 3D del Rettorato di Tor Vergata. Questo momento di studio, ci ha permesso di porre l’attenzione soprattutto sulle problematiche tecniche, legate all’utilizzo di un software BIM, riuscendo in tal modo a mettere in luce, il metodo corretto di creazione di un modello, in relazione alla successiva gestione di tempi, costi e risorse. Il BIM Manager non deve creare un modello digitale fine a se stesso, ma essere un tecnico capace di fare delle scelte in relazione al Modellazione in Revit: telaio in c.a. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli successivo impiego dei dati. Ancora prima di entrare in Revit, abbiamo svolto uno studio dettagliato degli esecutivi di Modellazione in Revit: le strutture in c.a., telaio e setti, completata l’unione. Fonte: Foto MalleniRizzelli progetto, cogliendo le caratteristiche strutturali e architettoniche dell’opera. Questa operazione ci ha permesso di valutare l’effettiva possibilità di scambiare dati e A questo punto simulando l’interazione e i processi di lavoro tipici di un project team, ci siamo proprietà degli oggetti creati, all’interno di Revit, senza perdite o modificazioni e in tal modo, divisi i ruoli. di poter dimezzare i tempi di modellazione. Durante questa fase iniziale, l’uno si è occupato della modellazione del telaio in cemento armato dei piani interrati, l’altro dei setti a tutta altezza dei vani scala e ascensori, dei muri Una strada che abbiamo lasciato inesplorata, consisteva nella possibilità di lavorare creando un contro terra e delle fondazioni a platea. workset, ovvero di operare in contemporanea su un file condiviso. In effetti, è questa la scelta La realizzazione della struttura ha convogliato la nostra totale attenzione, sulla creazione di una più idonea per operare all’interno di un project team, di cui noi abbiamo colto e applicato i considerevole quantità e varietà di armature: ferri dritti, di ripresa e differenti tipi di staffe, di fondamenti più rudimentali e meno complessi, soprattutto per non perdere di vista il vero dimensioni e diametri diversi. Necessità e limitazioni derivanti dalle tempistiche di lavoro e obiettivo del nostro lavoro: la successiva pianificazione e programmazione di tempi, costi e dalle capacità dei personal computer, ci hanno portato a fare delle scelte e delle semplificazioni risorse. che documentiamo, per poter restituire una più corretta visione della successiva fase di Mentre terminava la modellazione della struttura in cemento armato, abbiamo creato il management. In tal senso abbiamo deciso di non armare i travetti dei solai e le scale. pacchetto dei solai a predalles. In questa fase, sono nati alcuni problemi di ordine tecnico, legati 23 oltre che alla conoscenza del software, anche alla scelta del metodo migliore di operare in vista dimensioni e gli attributi, tra cui materiale, aspetto e caratteristiche termiche e meccaniche, delle successive utilizzazioni. A tal proposito abbiamo ricevuto delle delucidazioni da tecnici dell’elemento di progetto del Rettorato. Questo punto risulta essere fondamentale, per capire in più esperti, che hanno posto la nostra attenzione su alcuni punti; Revit, ma più in generale maniera approfondita, l’utilità derivante dalla creazione di un modello: esso non è solo una qualsiasi software BIM di modellazione, per essere sfruttato al meglio, durante il processo serie di geometrie che restituiscono un 3D, ma contiene tutta una serie di attributi, che edilizio e permettere un’estrazione ottimale dei dati, richiede di seguire una regola base di permettono di ricreare all’interno dell’ ambiente digitale del software, un modello totalmente modellazione: crea come se stessi costruendo a un livello di dettaglio il più elevato possibile. Tornando al identico all’edificio reale in ogni sua caratteristica. E’ appunto questa l’innovazione e la problema del solaio a predalles, è ovvio che, modellare separatamente i travetti, i ricorsi in maggiore differenza dalle tradizionali applicazioni di progettazione e disegno architettonico. polistirolo espanso, lo strato di predalle e la caldana, piuttosto che un oggetto contenente gli stessi strati, ma considerati un pacchetto unico, permetta una successiva utilizzazione dei dati in maniera più libera e dettagliata. Modellazione in Revit: attributi del calcestruzzo gettato in opera R40. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli Modellazione in Revit: unione con i file delle fondazioni a platea e dei muri di contenimento; modellazione dei solai predalle. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli Dopo aver modellato ogni singola trave, pilastro e biella della struttura in acciaio, secondo le Continuando a separare le mansioni di modellazione, siamo passati alla creazione della necessità progettuali, ci siamo trovati di fronte a un problema di natura tecnica, che dopo struttura portante in acciaio fuori terra da una parte, mentre dall’altra si procedeva alla alcune ricerche, soprattutto all’interno dei forum che trattano l’argomento, abbiamo imputato realizzazione delle chiusure verticali, delle partizioni interne e delle finiture. all’utilizzazione di Revit versione studenti, che non avendo tutte le funzioni della piattaforma a Prima di continuare a passare in esame le diverse fasi della modellazione, con le relative pagamento di Autodesk, presenta delle limitazioni e dei bug di sistema. Difatti nell’unire la considerazioni e problematiche, bisogna fare le dovute specificazioni. Revit contiene al suo struttura d’acciaio al resto dell’edificio, ovvero reiterando il processo di collegamento tra due interno per ogni oggetto che costituisce l’opera da costruire, delle famiglie preimpostate, ovvero file Revit, saltavano le giunzioni. Il problema è stato risolto ricollegando ogni giunto nel file di diversi tipi di pilastri, travi, muri, pavimenti, porte e oggetti di dettaglio e arredo, già presenti destinazione, ma è evidente che in un programma che dovrebbe diminuire i tempi di nel database del programma; è ovvio che per un edificio come il Rettorato composto da una progettazione, non si devono verificare questo tipo di problematiche. La realizzazione delle serie di proprie specifiche tecnologie, abbiamo dovuto creare nuove famiglie di oggetti, con le chiusure, delle partizioni e delle finiture, non ha presentato particolari difficoltà. L’unico 24 accorgimento, che ricalca le precedenti considerazioni fatte per i solai a predalle, riguarda l’attenzione a creare diverse stratificazioni di pavimenti o muri e non dei pacchetti unici, in linea con la successiva possibilità di avere una migliore possibilità di gestione dei dati legati a ogni strato del pavimento o del muro. Precedentemente a tutta la fase di realizzazione della parte architettonica dell’edificio sono stati creati anche i solai in lamiera grecata e quelli a soletta piena, presenti nei piani fuori terra. Nel nostro lavoro abbiamo deciso di non modellare la parte impiantistica dell’edificio, e tralasciare anche porte e serramenti, che verranno successivamente presentati come attività di fornitura in opera. Ponendoci quindi nei panni dell’ufficio tecnico di un’impresa x, Modellazione in Revit: struttura portante in acciaio. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli responsabile dei lavori di costruzione, abbiamo modellato solamente ciò che sarà oggetto di pianificazione da parte dell'impresa stessa. Ciò che è in subappalto o oggetto di fornitura in opera è stato tralasciato o modellato in maniera approssimativa, tenendo conto che in fase di programmazione, quantità e i relativi tempi di realizzazione saranno forniti da terzi. Questo tipo di scelte mostra fin da subito come la fase di modellazione debba svolgersi in previsione di tutte le fasi di pianificazione e programmazione successive. Modellazione in Revit: collegamento della struttura portante in acciaio. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli Modellazione in Revit: modello ultimato. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli 25 processo di costruzione, causando ritardi, modifiche di progettazione, costi aggiuntivi per i 2.3.2- La Clash Detection materiali e sforamenti di bilancio. Prima di passare alla fase operativa del progetto, in cui si parlerà di pianificazione, La clash detection non è un concetto nuovo, è solo che, tradizionalmente, la rilevazione di programmazione e gestione di risorse, costi e tempi, bisogna necessariamente descrivere e incongruenze ha luogo in cantiere, quando "la trave che l'ingegnere strutturale progetta è chiarire un concetto del tutto innovativo, che entra a far parte del processo di progettazione, proprio sul percorso delle unità di aria condizionata" ed è già troppo tardi per intervenire ed edilizio più in generale. senza conseguenze onerose. La clash detection, è una voce importante e integrante del processo di progettazione BIM e Nella modellazione BIM, la rilevazione degli scontri avviene durante la fase di progettazione, in nasce dal fatto che, nella modellazione BIM, non c'è un solo modello, ma diversi, che sono alla modo che le questioni di costruibilità possano essere risolte prima dell'esecuzione, fine integrati in un modello master composito. Nel Rettorato abbiamo visto il modello risparmiando ingenti somme di denaro, tempo e producendo un edificio di qualità migliore. strutturale combinarsi con quello architettonico, ma ovviamente il discorso si amplia anche a Se pensiamo a CAD2D e 3D in cui l'edificio non è altro che una somma di linee e geometrie tutte le altre discipline che intervengono durante la progettazione dell'edificio: ingegneria prive d'intelligenza e attributi, è chiaro come la rilevazione di incongruenze sia un processo energetica, ambientale ecc. visivo lasciato al progettista e non uno strumento utilizzabile, integrato nel software, totalmente automatico, efficiente e con un altissimo grado di precisione. L'idea alla base del funzionamento degli algoritmi di rilevamento è piuttosto semplice: fondamentalmente, intorno ad ogni oggetto è disegnata una forma e quindi il programma controlla per vedere se vi è una sovrapposizione geometrica/spaziale. Più la forma è semplice, maggiore è la velocità dell'algoritmo di rilevazione. La clash detection in BIM interessa tre tipologie di scontri: - Hard Clash - Soft Clash - Clash 4D\Workflow L'hard clash è esattamente la rilevazione di scontri e incongruenze tra due oggetti di discipline differenti che occupano lo stesso spazio. Occorre tuttavia specificare che questa tipologia di rilevamento, non avviene solamente tra elementi appartenenti a modelli differenti, ma interessa altresì oggetti che non sono Clash detection: interferenza tra una tubazione e una trave in acciaio. Fonte: digitalsurveys.co.uk semanticamente compatibili: è possibile modellare l'intersezione tra due tubazioni in cui scorre Da qui la necessità di rilevare se elementi di modelli separati occupando lo stesso spazio, acqua, ma non tra due in cui passano fluidi diversi. entrano in conflitto o possiedono parametri tra loro incompatibili. Trovare queste Precedentemente, è stata messa in luce la necessità nel corso della modellazione dell'opera, di incongruenze è di vitale importanza, in quanto avrebbero un impatto fortemente negativo sul lavorare a un livello di dettaglio elevato, affinchè siano restituite sufficienti informazioni in 26 ogni fase del processo edilizio: questo accorgimento risulta essere, inoltre, estremamente - La seconda interessa i software che integrano il modello, ma utilizzano strumenti all'interno importante, anche per la precisione e l'efficacia della clash detection. di una piattaforma distinta: sono programmi specialistici che eseguono solamente la verifica La soft clash si riferisce a oggetti che richiedono maggiori tolleranze geometrico/spaziali. delle interferenze. La clash 4D/workflow, che ci interessa molto da vicino, si ricollega invece alla capacità di un Nel primo caso la clash detection è limitata a causa della scarsa capacità della maggior parte dei software BIM, di risolvere conflitti anche in fase di pianificazione dei lavori: problemi relativi software di progettazione e di modellazione BIM di integrare modelli di diverse case all'approvvigionamento di materiali, mezzi e attrezzature e ad altre questioni di progetto, come informatiche. Difatti, diverse discipline del team di progettazione e costruzione faranno il loro la giusta congruenza e correlazione tra i tempi d'esecuzione stimati. lavoro su piattaforme software differenti: la squadra strutturale può utilizzare Tekla, il modello architettonico può essere costruito con Revit, l'appaltatore elettrico può utilizzare Bentley, gli ingegneri HVAC possono servirsi di Graphisoft. Queste applicazioni non parlano direttamente tra loro e quindi non possono avvisarsi l'un l'altra se si verificano scontri. E' per questa ragione che i software specialistici hanno motivo d'esistere, avendo generalmente strumenti di rilevazione scontri più potenti e sofisticati. Tuttavia questo tipo di programmi sono per lo più a senso unico: i differenti modelli possono essere infatti importati, ma non modificati ed esportati, visto che l'unica funzione è quella di rilevare le interferenze. Le problematiche relative all'interoperabilità sono sempre all'ordine del giorno e anno dopo anno le case informatiche responsabili dei diversi software BIM, stanno rendendo le loro piattaforme open, così da unificare tutte le discipline all'interno dell'industria delle costruzioni. L'importanza della diagnosi-scontro nella modellazione BIM non deve essere sottovalutata. E' stato stimato che, nel settore edilizio, ogni scontro identificato permette di risparmiare circa 17 mila euro su un progetto. Per una grande commessa, 2000-3000 interferenze non sono insolite. Ecco 34 milioni di euro! Quindi, la comprensione e l'utilizzo di software di modellazione BIM, con i relativi strumenti per la clash detection, risultano essere fondamentali per ingegneri, architetti, proprietari e appaltatori. Clash detection: interferenza tra due tubazioni aventi funzioni differenti. Fonte: logiseek.com Ci sono due differenti tipologie di software che permettono la clash detection: - Della prima tipologia fanno parte tutti quei programmi, in cui ha luogo anche la fase di modellazione dell'edificio; 27 2.4- La pianificazione operativa 2.4.1- Introduzione al Building Information Management Durante questa fase di pianificazione operativa, si analizzano gli obiettivi della commessa con Il concetto di Project Management è un presupposto oramai stratificato nell'ambito dell'edilizia. l'individuazione degli elementi caratterizzanti e si crea un modello di sviluppo previsionale, al Consolidato all'interno delle imprese che intendono attuare una gestione ottimale del processo fine di valutare l'andamento complessivo del progetto in fase di esecuzione. produttivo, vede sempre un maggiore impiego di risorse aziendali per il raggiungimento di La creazione di un modello di sviluppo ottimale del processo costruttivo per il raggiungimento questo scopo, che si giustifica proprio alla luce della possibilità di intervenire a modificare e degli obiettivi aziendali, permette così di avere un elemento di confronto con l'andamento riequilibrare il processo costruttivo della commessa, durante ogni momento e ad ogni livello reale della commessa. Valutando preventivamente le risorse necessarie all'esecuzione dell'opera del suo svolgimento. È evidente che un valido sistema di gestione non può essere attuato è inoltre agevolata la corretta elaborazione delle attività che costituiranno il processo di senza valutazioni preliminari sull'andamento del progetto: è proprio in questa fase della vita costruzione, consentendo l’imputazione realistica e completa di costi e tempi alle attività della commessa che ci siamo inseriti con il nostro studio, descrivendo le moderne tecniche di individuate. management nel campo dell'edilizia, ma attuandole attraverso l'utilizzo di strumenti BIM, così da renderle più efficienti ed efficaci. 2.4.2- La scomposizione del progetto La prima attività importante per la pianificazione operativa, è la creazione di un modello di scomposizione del progetto che consenta, successivamente, una corretta e reale schedulazione delle attività costruttive ed un efficiente ed effettivo controllo dell'avanzamento dei lavori, nel rispetto degli obiettivi prefissati. In assenza di un'adeguata scomposizione del progetto, ci sarebbe un' incompleta identificazione delle attività di progetto che condurrebbe inevitabilmente a: - un'inaffidabile schedulazione delle attività; - un riscontro di anomalie in fase esecutiva; - una serie di conseguenti azioni correttive inutili. Ciò causa la necessità di riattribuire le risorse in corso d'opera e posticipare le attività previste ritardando il raggiungimento degli obiettivi temporali prefissati. La predisposizione di un piano di lavoro coerente consente di eseguire il controllo di costi e tempi in fase di esecuzione; infatti, la mancata previsione di alcune attività ed il loro adattamento in fase di esecuzione, compromette la possibilità di effettuare rilevamenti idonei e adottare le scelte adeguate al fine di mantenere inalterato il risultato economico finale. Questa fase di scomposizione passa necessariamente per un'identificazione puntuale delle Building Information Management: 4D e 5D Modeling. Fonte: autodesk.com unità tecnologiche del progetto, permettendo di impostare un primo livello di piano di 28 realizzazione, in quanto la progettazione e realizzazione dell'edificio deve necessariamente Nelle pagine successive viene riportata la tabella con la scomposizione del Rettorato nelle unità prevedere la progettazione e realizzazione di tutti suoi componenti. tecnologiche che lo compongono, secondo il criterio descritto nella norma UNI8290. E' evidente, che attraverso la creazione del modello digitale dell'edificio, questa prima fase di scomposizione risulta essere immediata e con un grado di precisione massimo. La corrispondenza con elementi costruttivi, individuabili all'interno dell'ambiente digitale di Revit, permette rispetto al riscontro con i disegni esecutivi tipici di un metodo di progettazione tradizionale, di restituire ogni unità tecnologica in maniera univoca e più precisa, grazie anche al supporto visivo del 3D. Modellazione e scomposizione del progetto sono quindi attività che vanno coincidendo, completandosi e dettagliandosi vicendevolmente: è indispensabile non slegare queste due fasi se si vuole da subito avere una visione globale del progetto. Unità tecnologiche Classi di elementi tecnici Elementi tecnici 1.1 struttura di fondazione 1.1.1 strutture di fondazione dirette fondazioni a platea 1.1.2 strutture di fondazione indirette 1.2 struttura di elevazione 1.2.1 strutture di elevazione verticali pilastri in c.a. (30x90; 30x60; 30x180; 50x90; 90x30) pilastri in acciaio (HE 160A; HE 220B; HE 450B) strato del muro in c.a. (M9; M9a; M9c) 1.2.2 strutture di elev. orizzontali ed inclinate travi in c.a. (30x55; 30x60; 30x80; 30x100; 40x60; 50x80; 60x35; 100x35; 105x35; 120x35) travi in acciaio (HE 200M; HE 160B; HE 200A; HE 220B; IPE 200; IPE 220) solaio predalle solaio a soletta piena in c.a. solaio in lamiera grecata strato del muro in c.a. (M9a) bielle 1.2.3 strutture di elevazione spaziali 1.3 struttura di contenimento 1.3.1 strutture di contenimento verticali strato del muro di contenimento in c.a. (M9b) 1.3.2 strutture di contenimento orizzontali 2.1 chiusura verticale 2.1.1 pareti perimetrali verticali pareti perimetrali e finiture dei muri portanti (M8; M9a; M9b; M10; M11) 2.1.2 infissi esterni verticali 29 2.2 chiusura orizzontale inferiore 2.2.1 solai a terra finiture del solaio (MS16; MS5d) 2.2.2 infissi orizzontali 2.3 chiusura orizz. su spazi esterni 2.3.1 solai su spazi aperti finiture del solaio (MS8; MS7; MS11) 2.4 chiusura superiore 2.4.1 coperture finiture del solaio (MS13; MS15) 2.4.2 infissi esterni orizzontali 3.1 partizione interna verticale 3.1.1 pareti interne verticali pareti di tamponamento e finiture dei muri portanti (M1, M1a, M4, M4a, M4b, M5, M6a, M7, M8, M8a, M9, M9a, M9c, M10, M11) 3.1.2 infissi interni verticali 3.1.3 elementi di protezione 3.2 partizione interna orizzontale 3.2.1 solai finiture del solaio (MS0; MS3; MS6; MS10; MS4; MS5a; MS5b; MS9; MS6a; MS14) 3.2.2 soppalchi 3.2.3 infissi interni orizzontali 3.3 partizione interna inclinata 3.3.1 scale interne scale in c.a. 3.3.2 rampe interne 4.1 partizione esterna verticale 4.1.1 elementi di protezione 4.1.2 elementi di separazione 4.2 partizione esterna orizzontale 4.2.1 balconi e logge finiture del solaio (MS3a) 4.2.2 passerelle 4.3 partizione esterna inclinata 4.3.1 scale esterne 4.3.2 rampe esterne 30 Affinché le attività individuate siano utili al processo di schedulazione e controllo, è necessario 2.4.3- La Work Breakdown Structure che vengano individuate con il livello di dettaglio necessario in quanto: Per la gestione dei progetti è necessario impostare un procedimento sistematico che consenta - attività eccessivamente dettagliate, oltre ad appesantire il programma lavori, non sono utili al di descrivere correttamente tutti i suoi elementi senza alcuna dimenticanza e omissione. Il processo di schedulazione e controllo; ad esempio l'attività di "getto solaio" potrebbe essere metodo più efficace prevede la creazione di una struttura di scomposizione del lavoro, ulteriormente suddivisa in: banchinaggio, posa travetti, posa pignatte, armatura travi, armatura denominata Work Breakdown Structure (WBS) inizialmente nata per gestire grandi progetti solaio, chiusura sponde laterali, getto calcestruzzo, maturazione getto e disarmo. Sono nove aerospaziali e militari negli Stati Uniti d'America, utilizzata poi in tutto il settore industriale a attività svolte senza interruzione, dalle stesse risorse, singolarmente di durata minima, con fronte di progetti complessi. difficoltà di analisi dei tempi e dei costi; perciò è opportuno indicare la sola voce "getto La WBS si può definire come una rappresentazione, in forma grafica o descrittiva, del lavoro solaio"; previsto dal progetto, con la suddivisione delle attività in livelli di grado sempre più dettagliato; - attività scarsamente dettagliate non consentono di operare una schedulazione delle risorse; se in tal modo si ottiene la scomposizione necessaria per le successive fasi di schedulazione e di per il getto dei vari solai di piano di tutto l'edificio prevedessimo un'unica voce "getto solai" controllo dell' intero progetto. commetteremmo il grave errore di non considerare tutte le attività concomitanti che hanno La WBS comprende tutte le attività che formano il progetto, facilitando l'attribuzione delle relazione di successione o precedenza con la voce solai; perciò i solai devono essere suddivisi responsabilità alle figure che intervengono nel processo edilizio. Prima che il sistema della piano per piano. È necessario inoltre valutare bene le attività in relazione alla loro durata o WBS venisse applicato, si potevano inserire le informazioni specifiche di competenza ma non incidenza: organizzarle in modo omogeneo; esperienze negative nell'applicazione ad alcuni progetti - attività troppo "piccole"; capita spesso di dover scegliere se inserire attività la cui durata è complessi hanno messo in evidenza tale impossibilità di coordinamento tra differenti insignificante. In questo caso è necessario valutare se l'attività ha un'importanza tale da essere organizzazioni di informazioni. inserita comunque (perché costituisce un momento di rischio nella lavorazione, perché Si è creata, quindi, la necessità di adottare un'unica suddivisione del progetto, sistematica e esprime una scadenza contrattuale, perché ha importanti relazioni di dipendenza con altre completa, compresa e condivisa da tutti i partecipanti. attività, ecc.) oppure no; Lo schema di codifica previsto (numerico o alfanumerico), deve consentire la corretta gestione - attività troppo "grandi"; scavi che superano i centomila metri cubi, costruzioni di più edifici dell'intero sistema con raggruppamenti delle attività in diversi livelli, interfacciabili con svariate sono esempi di attività che devono essere suddivise in lotti di lavorazione ed eventualmente informazioni (dalle scadenze ai costi, dalle risorse alle responsabilità). Uno dei vantaggi gestite in sotto-progetti. dell'utilizzo della WBS è dato dall'individuazione di una struttura gerarchica, capace di La WBS ha quindi la funzione di consentire al responsabile di commessa l'esame ed il rappresentare in un quadro completo il progetto, a partire dalle linee generali fino ad arrivare controllo sia dei singoli elementi, che dell’intero progetto tramite uno strumento di agli elementi più dettagliati. L'obiettivo finale è l'individuazione di attività elementari facilmente visualizzazione univoco. Se ideata ed usata in modo corretto, la WBS può evolvere durante lo gestibili: sviluppo del progetto adeguandosi alle necessità che si presentano. Per questo motivo è da - per garantire un corretto flusso di informazioni; prevedere una procedura di revisione e aggiornamento. La WBS viene strutturata partendo dal - per assegnare in modo puntuale le responsabilità; progetto complessivamente considerato e poi scomposto in componenti elementari con livello - per gestire in modo efficiente l'attività di controllo operativo. di dettaglio crescente. La scomposizione deve seguire principi logici individuati ogni volta con 31 riferimento alle specificità del progetto stesso. Ciascun livello di scomposizione deve essere vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera eseguita a perfetta regola d'arte, con il omogeneo e al termine formare un albero di disaggregazione con una precisa gerarchia. Con la seguente dosaggio 200 kg/m³; WBS sono scomposte tutte le attività fino al livello di dettaglio adeguato all'assegnazione, nella 004.2- Posizionamento delle barre in acciaio per armature di conglomerato cementizio, successiva fase di schedulazione, delle risorse disponibili. Sono quindi individuati i compiti per prelavorate e pretagliate a misura, sagomate e poste in opera a regola d'arte, compreso ogni le attività successivamente oggetto di controllo. Per la gestione contemporanea di un così sfrido, legatura ecc.; nonchè tutti gli oneri relativi ai controlli di legge; acciaio del tipo FeB44K elevato numero di informazioni, è utile impiegare un sistema informatico. Si ottiene quindi un prodotto in azienda in possesso di attestato di qualificazione; elenco e una codifica delle attività, per il momento senza attribuzione di vincoli, durate e 004.3- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati risorse. cementizi di fondazioni continue, compreso armo, disarmante e disarmo, opere di puntellatura Di seguito l'elenco di attività costruttive necessarie per l'esecuzione e la realizzazione del e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; eseguite a regola d'arte e misurate Rettorato: secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto con il calcestruzzo; 004.4- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche 001-Inizio cantiere previste, a resistenza caratteristica Rck= 30 N/mm² per platee di fondazione, per operazioni di 002-Preparazione cantiere media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo spargimento, la 002.1- Montaggio della recinzione di protezione esterna con steccato in tavole d'abete, fissato vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta regola d'arte, escluse alla parte inferiore del ponte di servizio o ad apposita struttura metallica indipendente, le casseforme e l'acciaio d'armatura; compreso noleggio del materiale per tutta la durata dei lavori, trattamento protettivo del 005-Muri controterra materiale e impianto di segnaletica a norma; 005.1- Posizionamento delle barre in acciaio per armature di conglomerato cementizio, 002.2- Montaggio della Gru a torre con sbraccio di 42 m, portata 3200 kg, altezza 43 m; prelavorate e pretagliate a misura, sagomate e poste in opera a regola d'arte, compreso ogni 003-Scavi sfrido, legatura ecc.; nonchè tutti gli oneri relativi ai controlli di legge; acciaio del tipo FeB44K 003.1- Scavo a sezione obbligata compresa l'estrazione e l'aggotto di eventuali acque, escluso prodotto in azienda in possesso di attestato di qualificazione; trasporto a discarica o ad idoneo impianto di recupero: in terreno naturale fino alla profondità 005.2- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati di 6 m; cementizi di pareti aventi spessore ≥ 150 mm, compreso armo, disarmante e disarmo, opere di 003.2- Carico e trasporto a rifiuto o ad idoneo impianto di recupero con qualsiasi mezzo puntellatura e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; eseguite a regola d'arte compreso lo spandimento del materiale sulle aree di discarica in condizioni stradali medie fino e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto con il calcestruzzo; a una distanza di 10000 m; 005.3- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche 004-Magrone e Fondazioni previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per pareti di spessore ≥ 150 mm, per 004.1- Getto del magrone di sottofondazione eseguito secondo le prescrizioni tecniche operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo previste con conglomerato cementizio preconfezionato con cemento 42.5 R, per operazioni di spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, lo spargimento, la regola d'arte, escluse le casseforme e l'acciaio d'armatura; 32 006-Strutture del piano -3,50 entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo spargimento, la vibrazione e 006.1- Posizionamento delle barre in acciaio per armature di conglomerato cementizio, quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta regola d'arte, escluse le casseforme prelavorate e pretagliate a misura, sagomate e poste in opera a regola d'arte, compreso ogni e l'acciaio d'armatura; sfrido, legatura ecc.; nonchè tutti gli oneri relativi ai controlli di legge; acciaio del tipo FeB44K 007.5- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati prodotto in azienda in possesso di attestato di qualificazione; cementizi di pareti aventi spessore ≥ 150 mm e pilastri, compreso armo, disarmante e disarmo, 006.2- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati opere di puntellatura e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; eseguite a cementizi di pareti aventi spessore ≥ 150 mm e pilastri, compreso armo, disarmante e disarmo, regola d'arte e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto con il opere di puntellatura e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; eseguite a calcestruzzo; regola d'arte e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto con il 007.6- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche calcestruzzo; previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per pareti di spessore ≥ 150 mm e pilastri, 006.3- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche per operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per pareti di spessore ≥ 150 mm e pilastri, spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta per operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo regola d'arte, escluse le casseforme e l'acciaio d'armatura; spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta 008-Strutture del piano +3,70 regola d'arte, escluse le casseforme e l'acciaio d'armatura; 008.1- Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. dello spessore pari a 5 cm con 007-Strutture del piano -0,10 blocchi di alleggerimento in polistirolo espanso di altezza pari a 30 cm, compreso getto di 007.1- Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. dello spessore pari a 5 cm con completamento e soletta, h=5cm, in calcestruzzo Rck 40 N/mm² ed ogni altro onere e blocchi di alleggerimento in polistirolo espanso di altezza pari a 30 cm, compreso getto di magistero per realizzare l'opera a regola d'arte, con l'esclusione delle armature; completamento e soletta, h=5cm, in calcestruzzo Rck 40 N/mm² ed ogni altro onere e 008.2- Posizionamento delle barre in acciaio per armature di conglomerato cementizio, magistero per realizzare l'opera a regola d'arte, con l'esclusione delle armature; prelavorate e pretagliate a misura, sagomate e poste in opera a regola d'arte, compreso ogni 007.2- Posizionamento delle barre in acciaio per armature di conglomerato cementizio, sfrido, legatura ecc.; nonchè tutti gli oneri relativi ai controlli di legge; acciaio del tipo FeB44K prelavorate e pretagliate a misura, sagomate e poste in opera a regola d'arte, compreso ogni prodotto in azienda in possesso di attestato di qualificazione; sfrido, legatura ecc.; nonchè tutti gli oneri relativi ai controlli di legge; acciaio del tipo FeB44K 008.3- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati prodotto in azienda in possesso di attestato di qualificazione; cementizi di travi e solai a soletta piena di spessore ≥ 150 mm, compreso armo, disarmante e 007.3- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati disarmo, opere di puntellatura e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; cementizi di travi, compreso armo, disarmante e disarmo, opere di puntellatura e sostegno fino eseguite a regola d'arte e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; eseguite a regola d'arte e misurate secondo la con il calcestruzzo; superficie effettiva delle casseforme a contatto con il calcestruzzo; 008.4- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche 007.4- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per travi, per operazioni di media-grande previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per travi, per operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo spargimento, la vibrazione e 33 quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta regola d'arte, escluse le casseforme 009.2- Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. dello spessore pari a 5 cm con e l'acciaio d'armatura; blocchi di alleggerimento in polistirolo espanso di altezza pari a 30 cm, compreso getto di 008.5- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche completamento e soletta, h=5cm, in calcestruzzo Rck 40 N/mm² ed ogni altro onere e previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per solai a soletta piena di spessore ≥ 150 magistero per realizzare l'opera a regola d'arte, con l'esclusione delle armature; mm, per operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il 009.3- Posizionamento delle barre in acciaio per armature di conglomerato cementizio, suo spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta prelavorate e pretagliate a misura, sagomate e poste in opera a regola d'arte, compreso ogni regola d'arte, escluse le casseforme e l'acciaio d'armatura; sfrido, legatura ecc.; nonchè tutti gli oneri relativi ai controlli di legge; acciaio del tipo FeB44K 008.6- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati prodotto in azienda in possesso di attestato di qualificazione; cementizi di pareti aventi spessore ≥ 150 mm, compreso armo, disarmante e disarmo, opere di 009.4- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati puntellatura e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; eseguite a regola d'arte cementizi di travi e solai a soletta piena di spessore ≥ 150 mm, compreso armo, disarmante e e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto con il calcestruzzo; disarmo, opere di puntellatura e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; 008.7- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche eseguite a regola d'arte e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per pareti di spessore ≥ 150 mm, per con il calcestruzzo; operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo 009.5- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per travi, per operazioni di media-grande regola d'arte, escluse le casseforme e l'acciaio d'armatura; entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo spargimento, la vibrazione e 008.8- Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB450, con fori, piastre, squadre, quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta regola d'arte, escluse le casseforme bulloni elettrodi ecc. dati in opera bullonati o saldati, compresa una mano di minio, opere e l'acciaio d'armatura; murarie e quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte; 009.6- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche 008.9- Posizionamento e montaggio dei pilastri cavi in acciaio; previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per solai a soletta piena di spessore ≥ 150 008.10- Posizionamento e montaggio delle bielle; mm, per operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il 008.11- Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio, con fori, piastre, squadre, bulloni suo spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta elettrodi ecc. dati in opera bullonati o saldati, compresa una mano di minio, opere murarie e regola d'arte, escluse le casseforme e l'acciaio d'armatura; quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte; 009.7- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi di pareti aventi spessore ≥ 150 mm, compreso armo, disarmante e disarmo, opere di 009-Strutture del piano +8,40 puntellatura e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; eseguite a regola d'arte 009.1- Montaggio del solaio collaborante, in lamiera d'acciaio zincata e grecata con bordi ad e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto con il calcestruzzo; incastro, fornito e posto in opera su predisposta armatura portante in acciaio da valutarsi a 009.8- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche parte, compresi agganci, saldature, tagli a misura, sfridi, spezzoni di tondini a cavallo delle previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per pareti di spessore ≥ 150 mm, per testate, conglomerato cementizio per riempimento e per sovrastante soletta di 5 cm; operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo 34 spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo spargimento, la vibrazione e regola d'arte, escluse le casseforme e l'acciaio d'armatura; quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta regola d'arte, escluse le casseforme 009.9- Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB450, con fori, piastre, squadre, e l'acciaio d'armatura; bulloni elettrodi ecc. dati in opera bullonati o saldati, compresa una mano di minio, opere 010.6- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche murarie e quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte; previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per solai a soletta piena di spessore ≥ 150 009.10- Posizionamento e montaggio dei pilastri cavi in acciaio; mm, per operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il 009.11- Posizionamento e montaggio delle bielle; suo spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta 009.12- Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio, con fori, piastre, squadre, bulloni regola d'arte, escluse le casseforme e l'acciaio d'armatura; elettrodi ecc. dati in opera bullonati o saldati, compresa una mano di minio, opere murarie e 010.7- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte; cementizi di pareti aventi spessore ≥ 150 mm, compreso armo, disarmante e disarmo, opere di puntellatura e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; eseguite a regola d'arte 010-Strutture del piano +12,40 e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto con il calcestruzzo; 010.1- Montaggio del solaio collaborante, in lamiera d'acciaio zincata e grecata con bordi ad 010.8- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche incastro, fornito e posto in opera su predisposta armatura portante in acciaio da valutarsi a previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per pareti di spessore ≥ 150 mm, per parte, compresi agganci, saldature, tagli a misura, sfridi, spezzoni di tondini a cavallo delle operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo testate, conglomerato cementizio per riempimento e per sovrastante soletta di 5 cm; spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta 010.2- Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. dello spessore pari a 5 cm con regola d'arte, escluse le casseforme e l'acciaio d'armatura; blocchi di alleggerimento in polistirolo espanso di altezza pari a 30 cm, compreso getto di 010.9- Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB450, con fori, piastre, squadre, completamento e soletta, h=5cm, in calcestruzzo Rck 40 N/mm² ed ogni altro onere e bulloni elettrodi ecc. dati in opera bullonati o saldati, compresa una mano di minio, opere magistero per realizzare l'opera a regola d'arte, con l'esclusione delle armature; murarie e quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte; 010.3- Posizionamento delle barre in acciaio per armature di conglomerato cementizio, 010.10- Posizionamento e montaggio dei pilastri cavi in acciaio; prelavorate e pretagliate a misura, sagomate e poste in opera a regola d'arte, compreso ogni 010.11- Posizionamento e montaggio delle bielle; sfrido, legatura ecc.; nonchè tutti gli oneri relativi ai controlli di legge; acciaio del tipo FeB44K 010.12- Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio, con fori, piastre, squadre, bulloni prodotto in azienda in possesso di attestato di qualificazione; elettrodi ecc. dati in opera bullonati o saldati, compresa una mano di minio, opere murarie e 010.4- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte; cementizi di travi e solai a soletta piena di spessore ≥ 150 mm, compreso armo, disarmante e disarmo, opere di puntellatura e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; 011-Strutture del piano +16,40 eseguite a regola d'arte e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto 011.1- Montaggio del solaio collaborante, in lamiera d'acciaio zincata e grecata con bordi ad con il calcestruzzo; incastro, fornito e posto in opera su predisposta armatura portante in acciaio da valutarsi a 010.5- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche parte, compresi agganci, saldature, tagli a misura, sfridi, spezzoni di tondini a cavallo delle previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per travi, per operazioni di media-grande testate, conglomerato cementizio per riempimento e per sovrastante soletta di 5 cm; 35 011.2- Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. dello spessore pari a 5 cm con spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta blocchi di alleggerimento in polistirolo espanso di altezza pari a 30 cm, compreso getto di regola d'arte, escluse le casseforme e l'acciaio d'armatura; completamento e soletta, h=5cm, in calcestruzzo Rck 40 N/mm² ed ogni altro onere e 011.9- Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB450, con fori, piastre, squadre, magistero per realizzare l'opera a regola d'arte, con l'esclusione delle armature; bulloni elettrodi ecc. dati in opera bullonati o saldati, compresa una mano di minio, opere 011.3- Posizionamento delle barre in acciaio per armature di conglomerato cementizio, murarie e quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte; prelavorate e pretagliate a misura, sagomate e poste in opera a regola d'arte, compreso ogni 011.10- Posizionamento e montaggio dei pilastri cavi in acciaio; sfrido, legatura ecc.; nonchè tutti gli oneri relativi ai controlli di legge; acciaio del tipo FeB44K 011.11- Posizionamento e montaggio delle bielle; prodotto in azienda in possesso di attestato di qualificazione; 011.12- Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio, con fori, piastre, squadre, bulloni 011.4- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati elettrodi ecc. dati in opera bullonati o saldati, compresa una mano di minio, opere murarie e cementizi di travi e solai a soletta piena di spessore ≥ 150 mm, compreso armo, disarmante e quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte; disarmo, opere di puntellatura e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; 012-Strutture del piano +20,30 eseguite a regola d'arte e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto 012.1- Montaggio del solaio collaborante, in lamiera d'acciaio zincata e grecata con bordi ad con il calcestruzzo; incastro, fornito e posto in opera su predisposta armatura portante in acciaio da valutarsi a 011.5- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche parte, compresi agganci, saldature, tagli a misura, sfridi, spezzoni di tondini a cavallo delle previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per travi, per operazioni di media-grande testate, conglomerato cementizio per riempimento e per sovrastante soletta di 5 cm; entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo spargimento, la vibrazione e 012.2- Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. dello spessore pari a 5 cm con quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta regola d'arte, escluse le casseforme blocchi di alleggerimento in polistirolo espanso di altezza pari a 30 cm, compreso getto di e l'acciaio d'armatura; completamento e soletta, h=5cm, in calcestruzzo Rck 40 N/mm² ed ogni altro onere e 011.6- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche magistero per realizzare l'opera a regola d'arte, con l'esclusione delle armature; previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per solai a soletta piena di spessore ≥ 150 012.3- Posizionamento delle barre in acciaio per armature di conglomerato cementizio, mm, per operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il prelavorate e pretagliate a misura, sagomate e poste in opera a regola d'arte, compreso ogni suo spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta sfrido, legatura ecc.; nonchè tutti gli oneri relativi ai controlli di legge; acciaio del tipo FeB44K regola d'arte, escluse le casseforme e l'acciaio d'armatura; prodotto in azienda in possesso di attestato di qualificazione; 011.7- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati 012.4- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi di pareti aventi spessore ≥ 150 mm, compreso armo, disarmante e disarmo, opere di cementizi di travi e solai a soletta piena di spessore ≥ 150 mm, compreso armo, disarmante e puntellatura e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; eseguite a regola d'arte disarmo, opere di puntellatura e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto con il calcestruzzo; eseguite a regola d'arte e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto 011.8- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche con il calcestruzzo; previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per pareti di spessore ≥ 150 mm, per 012.5- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per travi, per operazioni di media-grande 36 entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo spargimento, la vibrazione e parte, compresi agganci, saldature, tagli a misura, sfridi, spezzoni di tondini a cavallo delle quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta regola d'arte, escluse le casseforme testate, conglomerato cementizio per riempimento e per sovrastante soletta di 5 cm; e l'acciaio d'armatura; 013.2- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati 012.6- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche cementizi di solai a soletta piena di spessore ≥ 150 mm, compreso armo, disarmante e previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per solai a soletta piena di spessore ≥ 150 disarmo, opere di puntellatura e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; mm, per operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il eseguite a regola d'arte e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto suo spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta con il calcestruzzo; regola d'arte, escluse le casseforme e l'acciaio d'armatura; 013.3- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche 012.7- Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per solai a soletta piena di spessore ≥ 150 cementizi di pareti aventi spessore ≥ 150 mm, compreso armo, disarmante e disarmo, opere di mm, per operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il puntellatura e sostegno fino ad un'altezza di 4 m dal piano di appoggio; eseguite a regola d'arte suo spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta e misurate secondo la superficie effettiva delle casseforme a contatto con il calcestruzzo; regola d'arte, escluse le casseforme e l'acciaio d'armatura; 012.8- Getto di conglomerato cementizio preconfezionato, secondo le prescrizioni tecniche 014-Murature previste, a resistenza caratteristica Rck= 40 N/mm² per pareti di spessore ≥ 150 mm, per 014.1- Realizzazione della muratura in blocchi forati in calcestruzzo del tipo LECA, 20x50x8 operazioni di media-grande entità, compresa la fornitura del materiale in cantiere, il suo cm, a superficie piana, eseguita con malta bastarda, a qualsiasi altezza, compreso ogni onere e spargimento, la vibrazione e quant'altro necessario per dare un'opera realizzata a perfetta magistero per fornire l'opera eseguita a perfetta regola d'arte; regola d'arte, escluse le casseforme e l'acciaio d'armatura; 014.2- Realizzazione della muratura in blocchi forati in calcestruzzo del tipo LECA, 20x50x20 012.9- Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB220, con fori, piastre, squadre, cm, a superficie piana, eseguita con malta bastarda, a qualsiasi altezza, compreso ogni onere e bulloni elettrodi ecc. dati in opera bullonati o saldati, compresa una mano di minio, opere magistero per fornire l'opera eseguita a perfetta regola d'arte; murarie e quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte; 014.3- Realizzazione della muratura in blocchi forati in calcestruzzo del tipo LECA, 20x50x12 012.10- Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEA160, con fori, piastre, squadre, cm, a superficie piana, eseguita con malta bastarda, a qualsiasi altezza, compreso ogni onere e bulloni elettrodi ecc. dati in opera bullonati o saldati, compresa una mano di minio, opere magistero per fornire l'opera eseguita a perfetta regola d'arte; murarie e quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte; 012.11- Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio, con fori, piastre, squadre, bulloni 015-Impermeabilizzazioni e isolamento elettrodi ecc. dati in opera bullonati o saldati, compresa una mano di minio, opere murarie e 015.1- Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio, con materiale isolante quanto altro necessario per dare il lavoro finito a regola d'arte; fissato su piano di posa già preparato, realizzato con pannelli in lana di vetro di 6 cm di spessore; 013-Strutture del piano +24,10 015.2- Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio, con materiale isolante 013.1- Montaggio del solaio collaborante, in lamiera d'acciaio zincata e grecata con bordi ad fissato su piano di posa già preparato, realizzato con pannelli in lana di vetro di 3 cm di incastro, fornito e posto in opera su predisposta armatura portante in acciaio da valutarsi a spessore; 37 015.3- Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio, con materiale isolante 016.2- Posa del massetto di sottofondo in gretoni di pozzolana e calce idrata, dato in opera, fissato su piano di posa già preparato, realizzato con pannelli in lana di vetro di 2 cm di battuto e spianato; spessore; 016.3- Posa dell'ultimo strato di sottofondo alle pavimentazioni, dato in opera, battuto e 015.4- Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio, con materiale isolante spianato; fissato su piano di posa già preparato, realizzato con pannelli in lana di vetro di 2,6 cm di 016.4- Esecuzione dell'allettamento in malta cementizia, composta da 250 kg di calce idraulica, spessore; 1 m³ di sabbia e 286 kg di cemento; 015.5- Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio, con materiale isolante 016.5- Posa del pavimento-asfalto cementizio di 12 cm di spessore, resistente ad elevate fissato su piano di posa già preparato, realizzato con pannelli in lana di vetro di 2,2 cm di sollecitazioni statiche, dinamiche, meccaniche e di traffico; spessore; 016.6- Posa del pavimento di travertino in piastrelle di 2 cm di spessore, disposte seguendone 015.6- Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio, con materiale isolante la venatura naturale, tagliate, calibrate, lucidate e poste in opera con idoneo collante, esclusa la fissato su piano di posa già preparato, realizzato con pannelli in lana di vetro di 3,2 cm di preparazione del massetto di sottofondo da computarsi a parte; spessore; 016.7- Posa del pavimento in gres porcellanato in piastrelle di 1 cm di spessore, poste in opera 015.7- Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio, con materiale isolante sfalsate, previo spolvero di cemento, compresi tagli, sfridi, il lavaggio con acido e pulitura; fissato su piano di posa già preparato, realizzato con pannelli in lana di vetro di 10 cm di 016.8- Posa del pavimento in legno in listoni prefiniti di 2 cm di spessore, con superficie finita spessore; in opera ad olio o a cera; 015.8- Stesura del manto impermeabile, spessore 0,4 cm, costituito da membrana 016.9- Stesura di uno strato di ghiaia; elastoplastomerica; 016.10- Posa del pavimento-asfalto cementizio di 8 cm di spessore, resistente ad elevate 015.9- Stesura del manto impermeabile, spessore 0,8 cm, costituito da membrana sollecitazioni statiche, dinamiche, meccaniche e di traffico; elastoplastomerica; 016.11- Realizzazione del pavimento mediante l'impiego di klinker trafilato a superficie opaca 015.10- Esecuzione dell'isolamento termico su pareti, con pannelli in polistirene espanso ad dello spessore di 1 cm, compresa imboiaccatura dei giunti, tagli, sfridi e pulitura; alta resistenza meccanica di spessore 4 cm; 016.12- Fissaggio delle lastre in cartongesso dello spessore di 1,5 cm, compresi tagli a misura 015.11- Esecuzione dell'isolamento termico, con pannelli in lana minerale di spessore 10 cm ed ogni altro onere e magistero per fornire l'opera eseguita a perfetta regola d'arte; ancorati alla muratura con malta adesiva specifica e tassellature con chiodi; 016.13- Fissaggio delle lastre in cartongesso dello spessore di 3 cm, compresi tagli a misura ed 015.12- Esecuzione dell'isolamento termico, con pannelli in lana minerale di spessore 7,5 cm ogni altro onere e magistero per fornire l'opera eseguita a perfetta regola d'arte; ancorati alla muratura con malta adesiva specifica e tassellature con chiodi; 016.14- Stesura di intonaco civile a tre strati in malta di cemento, frattazzato stretto; 015.13- Esecuzione dell'isolamento termico, con pannelli in lana minerale di spessore 8 cm 016.15- Posa del rivestimento ceramico in gres porcellanato smaltato in piastrelle di 1ª scelta, ancorati alla muratura con malta adesiva specifica e tassellature con chiodi; compresi tagli, sfridi, suggellatura dei giunti e pulitura finale; 016.16- Realizzazione delle tramezzature in laterogesso in pannelli di 12 cm di spessore, con 016-Finiture superficie liscia, comprese tracce alle testate ed ammorsature, stuccatura dei giunti, tagli a 016.1- Posa del massetto isolante alleggerito in conglomerato cementizio e argilla espansa, dato misura ed ogni altro onere e magistero per fornire l'opera eseguita a perfetta regola d'arte; in opera, battuto e spianato; 38 017-Fornitura in opera 017.1- Fornitura e posa in opera delle pareti vetrate su infissi e telai metallici; 017.2- Fornitura e posa in opera delle porte da interno e da esterno complete di telaio maestro; 018-Fine cantiere 018.1- Smontaggio della recinzione di protezione esterna con steccato in tavole d'abete; 018.2- Smontaggio della gru; 39 che, anche se esecutivi, spesso presentano imprecisioni ed elementi non definiti 2.4.4- L'estrazione delle quantità: Autodesk Quantity Take Off progettualmente. La redazione del computo metrico estimativo analitico a costi standard, è un momento necessario nella Per la redazione di un computo metrico estimativo è necessario che le descrizioni delle vita dell'opera, in cui vengono quantificate analiticamente e dettagliatamente tutte le lavorazioni siano completamente esaustive della tipologia di materiali impiegati, delle modalità lavorazioni indispensabili per l'esecuzione della commessa. La corretta stesura di questo di esecuzione delle opere, delle attrezzature impiegate e delle opere complementari comprese o documento è la premessa necessaria per ogni operazione di budget preventivo e gestionale. escluse, in modo da evitare dimenticanze o sottostime. La codifica delle lavorazioni inserite nel computo metrico estimativo deve essere strutturata in Prima di passare alla descrizione della strumentazione e delle metodologie usate per estrarre le maniera univoca e a tale scopo si impiega lo stesso principio utilizzato per la creazione della quantità dal modello del Rettorato, è utile avere un'idea, del criterio, secondo cui è stato redatto WBS, costituendo dei gruppi, dei sotto-gruppi ed infine le voci di lavoro debitamente il computo metrico estimativo dell'opera da parte dell'ufficio tecnico dell'Università di Tor codificate. Vergata, che ci ha gentilmente concesso uno stralcio del documento, senza l'assegnazione dei Nel procedere all'estrazione delle quantità ci siamo riferiti proprio alle lavorazioni/attività che costi standard. costituiscono la nostra WBS di progetto: è opportuno fare questa specificazione perchè solitamente il computo metrico estimativo si riferisce alla quantità globale di quel dato materiale nell'opera, mentre noi ci siamo posti a un livello di dettaglio maggiore che segue la divisione per piani e per unità tecnologiche. Praticamente, posso ricavare la quantità totale di un dato tipo di calcestruzzo, (ad esempio delle strutture in elevazione), che servirà per l'esecuzione della commessa, ed è questo che solitamente troviamo all'interno di un computo metrico estimativo, o quantificare lo stesso tipo calcestruzzo separatamente per ogni piano, o addirittura per diverse unità tecnologiche. Questa strada ci permette di restituire una WBS di progetto, integrata di tutte le informazioni necessarie, in questo caso le quantità e il costo di ogni lavorazione, per una futura programmazione dei lavori dettagliata e una gestione e un controllo in fase di costruzione ottimale. In effetti il nostro metodo ci ha portato a elaborare quella che comunemente è chiamata “schedulazione dei costi” riferita alle attività di WBS e integrata come vedremo anche dei costi imputabili a manodopera e mezzi d’opera, poiché ci siamo riferiti ai prezzi delle opere compiute. Ciò è stato possibile estraendo le informazioni necessarie dal modello digitale precedentemente creato in Revit, che permette una maggiore flessibilità e precisione, rispetto a una tradizionale quantificazione analitico-geometrica: sovente la difficoltà nel redigere il computo metrico senza il supporto di strumenti BIM, trova origine nella lettura dei disegni 40 41 42 43 Il computo metrico estimativo è stato per brevità riportato solo in parte. - Lo strumento Model ci restituisce tutte le unità tecnologiche di cui è composto l'edificio e ne Alcune voci, di cui sopra, non compaiono nell'elenco della WBS di progetto che abbiamo rende immediata l'individuazione; elaborato: questo perchè, essendo uno studio di tesi di laurea, abbiamo deciso di modellare - Il Workbook, infine, è il foglio di lavoro riassuntivo di tutte le voci di WBS computate, con le quanto più potevamo dell'edificio, nel rispetto dei limiti di tempo e degli obiettivi che questo relative quantità, secondo le unità di misura precedentemente impostate, in cui saranno inoltre lavoro si è posto; sottolineare questa scelta è necessario per evitare fraintendimenti e non aggiunti i costi unitari da assegnare ad ogni lavorazione. imputare le restrizioni che ci siamo dati, alle capacità dei software BIM. Finito il modello digitale del Rettorato e elaborato l'elenco delle attività presenti nella WBS di progetto, ci siamo spostati su un altro programma: una piattaforma che ci permettesse la quantificazione delle lavorazioni per la corretta esecuzione dell'opera. Autodesk Quantity Take Off, nasce con questa funzione: restituire le quantità, estraendole dal modello digitale. Il programma permette una perfetta interoperabilità con Revit, essendo piattaforme prodotte dalla stessa casa informatica: è quindi possibile salvare il modello nel formato .QTO ed importarlo senza particolari difficoltà. Durante questa fase, è possibile impostare le unità di misura che si intendono utilizzare, il formato WBS più adatto alla propria azienda e la moneta nazionale; entrati nello spazio digitale di QTO sarà dunque disponibile il modello importato, pronto per essere analizzato. Il programma offre strumenti, che permettono procedure di estrazione-dati semplici, ma Autodesk Quantity Take Off: interfaccia del programma; estrazione delle quantità. Fonte: Foto MalleniRizzelli precise; una descrizione del software è doverosa, per apprezzare l'utilità e l'efficienza di questi programmi specialistici, che prenderanno il posto, nel prossimo futuro, di metodologie di progettazione ormai antiquate, laboriose e fini a se stesse. Per non rendere la nostra trattazione troppo tecnica, riportiamo solo gli strumenti più importanti e in particolare focalizziamo l'attenzione sul comando Take off. L'interfaccia-lavoro di QTO permette di capirne il funzionamento senza particolari difficoltà, data l'intelligenza con cui sono stati disposti gli strumenti: Questo strumento, infatti, oltre a restituirci l'elenco di lavorazioni da quantificare, è lo stesso - nel Bookmarks, è possibile orientare il modello secondo la vista adatta, in pianta, prospetto o che permette l'effettiva estrazione dei dati; questa avviene secondo due modalità: assonometria, per individuarne gli elementi tecnici che si vogliono analizzare; questa funzione - la prima, di immediata comprensione, prevede la quantificazione di un dato elemento del è disponibile, anche, tramite l'utilizzo del 3D view cube, che ci permette di disporre il modello modello, semplicemente individuandolo; la quantità verrà poi riportata nella corrispondente in qualsivoglia direzione; voce di WBS in cui vogliamo compaia; - In Take off, è possibile riportare le attività di WBS, così da restituire all'interno del programma - la seconda, permette di individuare e quantificare, tutti gli elementi che fanno parte dello la lista di lavorazioni da quantificare; sarà inoltre possibile impostare l'unità di misura per la stesso gruppo, di un dato oggetto, che abbiamo evidenziato; il gruppo a cui facciamo quale il programma analizzerà le singole voci; 44 riferimento, verrà caratterizzato secondo delle proprietà specifiche, che è lo stesso utente a Il riconoscimento da parte del software di una specifica proprietà, nasce dal fatto che in Revit, impostare; il modello non è un insieme di geometrie fini a se stesse, ma ogni oggetto creato, contiene degli attributi: ciò permette di estrarre tutte le informazioni necessarie per ogni fase del Facciamo un esempio che chiarisca ulteriormente come avviene l'estrazione dei dati. processo edilizio, di cui abbiamo appena visto un'applicazione. Voglio ricavare la quantità di pavimento in gres porcellanato che compare all'interno del A causa di un bug del software (versione studenti), non è stato possibile computare le travi modello digitale; clicco sul pavimento che m'interessa attivando lo strumento Take off e in d'acciaio e i pilastri di calcestruzzo nell'ambiente QTO, poichè durante la fase d'importazione, maniera del tutto automatica, all'interno della voce della WBS, corrispondente alle finiture in sono andate perse le proprietà che tali oggetti possedevano all'interno di Revit. gres porcellanato, comparirà l'elemento computato. Nel Workbook, comparirà la medesima Questo problema, che ci ha messo inizialmente in allerta, è stato invece un ulteriore e lavorazione e la relativa quantità di materiale estratta con l'unità di misura adatta, in questo interessante momento di studio e approfondimento. caso mq: questa procedura, corrisponde alla prima modalità di estrazione dati che abbiamo Abbiamo potuto restituire le quantità relative agli elementi di cui non erano state importate le descritto. proprietà, prendendo un'altra strada: utilizzando gli abachi in Revit. Ora immaginiamo di voler conoscere la quantità d'armature all'interno della platea di fondazione; è ovvio che individuarle una per una sarebbe un lavoro estremamente laborioso, Gli abachi sono delle viste particolari di Revit in forma tabellare nelle quali troviamo i ecco perchè, posso cliccare su una barra d'armatura e eseguire la ricerca di tutte le altre, che componenti, i materiali, i locali e qualsiasi elemento presente nel modello. fanno parte dello stesso gruppo, di cui imposterò la proprietà comune, "ubicazione nel piano In particolare posso creare diversi tipi di abaco ai fini di un computo metrico estimativo (abaco di fondazione"; quindi nella voce di WBS "posa delle armature di fondazione...", compariranno dei pilastri, delle travi, dei setti, delle armature, dei pavimenti ecc.) e modificarlo per: tutte le barre presenti nella platea e la relativa quantità riportata all'interno del Workbook: questa - le voci o campi, mostrati. Da questa scheda posso inserire i parametri, i valori o i campi che procedura così funzionale, è la modalità per la quale, come dicevamo all'inizio della trattazione Revit computerà. Essi cambiano a seconda della tipologia di abaco selezionato. di questo paragrafo, è stato possibile restituire un computo metrico estimativo dettagliato, - il filtro degli oggetti mostrati. Esso permette di selezionare solo alcuni, tra tutti gli oggetti secondo le necessità imposte dalla WBS. aventi le caratteristiche che appaiono nei campi. - l’ordinamento/raggruppamento. Dove posso decidere le modalità di calcolo delle quantità totali; - la formattazione dei campi - l’aspetto della tabella. I dati che modifico negli abachi hanno ripercussioni su tutte le altre viste, e viceversa se modifico o elimino un elemento del modello, questo verrà registrato simultaneamente nell'abaco. Abbiamo quindi aggiunto, i campi "Volume" e "Peso", rispettivamente all'interno dell'abaco dei pilastri e delle travi, affinchè potessimo estrapolare e esportare in excel i metri cubi di calcestruzzo e i chilogrammi d'acciaio necessari per l'esecuzione delle lavorazioni. QTO: proprietà dell'oggetto non riconosciuta. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli 45 Nella WBS di progetto il getto dei pilastri in calcestruzzo e la posa delle travi in acciaio corrispondono a attività che avvengono in momenti differenti, rispettando la divisione dell'opera per piani; ecco perchè abbiamo continuato a procedere con lo stesso criterio utilizzato all'interno di QTO e abbiamo impostato gli abachi in Revit, affinchè restituissero le quantità totali relative a questi elementi, separatamente per ogni livello. L'ultima fase del nostro studio, relativamente all'estrazione delle quantità necessarie all'esecuzione dell'opera, ha coinciso con l'assegnazione dei costi unitari standard. In QTO è bastato inserire i valori, corrispondenti al costo della manodopera, dei mezzi e dei materiali, basandoci sul prezziario fornito dalla DEI, aggiornato al 2013, relativamente alle Modello dello scavo. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli opere compiute e il software ha automaticamente calcolato i totali, in base alle quantità precedentemente ricavate. Il computo metrico estimativo, esportato e integrato con le voci precedentemente computate in Revit di cui abbiamo calcolato i costi totali, assegnando i prezzi unitari direttamente all'interno di excel, è così pronto. Ai fini di una trattazione completa, occorre specificare che, per quanto concerne il calcestruzzo e le casseforme metalliche è stato assegnato un valore di costo unitario medio, relativamente a setti, pilastri e travi. A questo punto viene da chiedersi, rispetto a tutti i ragionamenti fin qui svolti, come sia stato possibile ricavare le quantità di terra da scavare, di tavole d'abete per le recinzioni o di casseforme necessarie per il getto del calcestruzzo. La risposta è semplice: abbiamo dovuto creare ulteriori modelli separati. Modello delle casseforme delle strutture verticali. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli Se non avessimo eseguito questa operazione, non sarebbe stato possibile computare le relative quantità di materiale corrispondente alle lavorazioni "recinzioni", "scavi" e "posizionamento delle casseforme", che compaiono necessariamente all'interno delle attività da considerare per la corretta esecuzione dell'opera. Da qui ribadiamo, la necessità di restituire un modello completo, se si vuole rendere utilizzabile in ogni fase del processo edilizio. 46 Modello delle casseforme delle strutture orizzontali. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli Di seguito riportiamo uno stralcio di abaco dei pilastri strutturali ed infine il computo metrico estimativo ricavato da QTO relativo alle lavorazioni presenti nella WBS, riportate per brevità di trattazione in maniera sintetica. Commenti Contrassegno di posizione pilastro Famiglia e tipo Livello di base Livello superiore Materiale strutturale Volume Pilastro 2175 L-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 29 N-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 2156 V-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2176 M-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2177 N-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2178 O-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2174 K-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2173 J-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2179 P-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2180 Q-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2181 R-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2182 S-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2183 T-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2184 U-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2185 V-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2163 W-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2157 W-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2150 V-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2151 W-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2144 V-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2145 W-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2158 Z-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2162 W-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2148 J-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2155 J-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2161 J-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 156 J-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2133 K-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 180 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.84 m³ Pilastro 2134 L-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 180 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.84 m³ Pilastro 2135 M-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2136 N-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2137 O-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2138 P-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2139 Q-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2140 R-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2141 S-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2142 T-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2143 U-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 2150 U-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.92 m³ Pilastro 30 N-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 31 N-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 32 O-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ 47 Pilastro 33 O-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 34 O-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 35 R-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 36 R-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 37 R-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 38 S-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 39 S-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 40 S-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 43 T-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 44 T-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 45 T-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 46 U-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 47 U-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 41 S(330.0)-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 42 S(330.0)-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ Pilastro 48 V-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -3.50 Livello -0.10 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.53 m³ TOTALE PIANO -3.50 67.32 m³ Livello -0.10 Pilastro 156 J-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 60 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.68 m³ Pilastro 2133 K-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 60 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.68 m³ Pilastro 2134 L-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 60 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.68 m³ Pilastro 2135 M-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 60 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.68 m³ Pilastro 2136 N-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 60 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.68 m³ Pilastro 2137 O-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 60 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.68 m³ Pilastro 2138 P-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 60 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.68 m³ Pilastro 2139 Q-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 60 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.68 m³ Pilastro 2140 R-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 60 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.68 m³ Pilastro 2141 S-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 60 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.68 m³ Pilastro 2142 T-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 60 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.68 m³ Pilastro 2143 U-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 60 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 0.68 m³ Pilastro 2175 L-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2156 V-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2176 M-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2177 N-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2178 O-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2174 K-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2173 J-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2179 P-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2180 Q-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2181 R-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2182 S-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2183 T-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2184 U-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2185 V-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2163 W-18 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2157 W-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2150 V-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ 48 Pilastro 2151 W-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2144 V-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2145 W-14 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2158 Z-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2162 W-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2148 J-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2155 J-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2161 J-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 2150 U-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 30 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.03 m³ Pilastro 29 N-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 30 N-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 31 N-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 32 O-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 33 O-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 34 O-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 35 R-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 36 R-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 37 R-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 38 S-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 39 S-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 40 S-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 43 T-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 44 T-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 45 T-15 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 46 U-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 47 U-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 41 S(330.0)-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 42 S(330.0)-16 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ Pilastro 48 V-17 Calcestruzzo-Pilastro rettangolare: 50 x 90 cm Livello -0.10 Livello +3.70 Calcestruzzo - Calcestruzzo gettato in opera - R40 1.71 m³ TOTALE PIANO -0.10 69.08 m³ TOTALE PIANI -3.50 E -0.10 136.40m³ 49 WBS Quantity1 Material Cost Labor Cost Subcontractor Cost Equipment Cost Total 001 Inizio cantiere 002 Preparazione cantiere € 1.528,80 420,000 m² € 3,64 € 1.528,80 1 € - € € 9.984,98 003\1 Scavo a sezione obbligata in terreno naturale fino alla profondità di 6 m 15.361,500 m³ € 0,65 € 9.984,98 003\2 Carico e trasporto ad idoneo impianto di recupero 15.361,500 m³ € - € 002\1 Montaggio della recinzione di protezione esterna in tavole d'abete 002\2 Montaggio della Gru a torre di altezza 43 m 003 Tracciamenti preliminari e scavi 004 Fondazioni 004\1 Getto e vibrazione del magrone di sottofondazione 004\2 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio 004\3 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di fondazioni continue € - - € 28.310,60 14,53 € 6.102,60 € - € - € € 22.208,00 € 22.208,00 € - € - € 3.592,80 € € 100.156,98 € 1,12 € 17.204,88 € - € - € 2,90 € 5,40 € 82.952,10 € - € - € 12,61 € 224.726,41 € 422.910,78 € - € 3.592,80 € 33.432,20 € 7.631,40 3.592,80 € 25.800,80 € 238.256,87 € 348.398,82 € 44.548,35 € 71.738,21 € 193.708,52 € 276.660,62 € 15.540,10 € 1.780,42 € 44.537,62 € 275.112,67 450,740 m³ € 68,18 € 30.731,45 € 26,68 € 12.025,74 € - € - € 3,95 € 196509,05 Kg € 0,71 € 139.521,43 € 0,69 € 135.591,24 € - € - € - € - - 663.177,28 94,510 m² € 0,46 € 43,47 € 21,30 € 2.013,06 € - € - € 1,14 € 107,75 € 2.164,29 2.149,910 m³ € 117,50 € 252.614,43 € 34,93 € 75.096,36 € - € - € 6,35 € 13.651,93 € 341.362,71 € 28.997,44 € 34.420,98 € 3.472,28 € 66.890,70 16529,06 Kg € 0,71 € 11.735,63 € 0,69 € 11.405,05 € - € - € - € € 23.140,68 005\2 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per pareti 880,380 m² € 0,47 € 413,78 € 20,90 € 18.399,94 € - € - € 2,11 € 1.857,60 € 20.671,32 005\3 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti. Rck= 40 N/mm² 130,950 m³ € 128,66 € 16.848,03 € 35,25 € 4.615,99 € - € - € 12,33 € 1.614,68 € 23.078,69 € 48.159,55 € 73.151,44 € 6.861,38 € 128.172,37 31666,9 Kg € 0,71 € 22.483,50 € 0,69 € 21.850,16 € - € - € - € € 44.333,66 2.131,150 m² € 0,47 € 1.001,64 € 20,90 € 44.541,03 € - € - € 2,11 € 4.496,73 € 50.039,40 191,780 m³ € 128,66 € 24.674,41 € 35,25 € 6.760,25 € - € - € 12,33 € 2.364,65 € 33.799,31 € 202.168,23 € 182.403,63 € 19.725,39 € 404.297,24 2.211,990 m² € 40,50 € 89.585,60 € 30,75 € 68.018,69 € - € - € 4,50 € 9.953,96 € 167.558,24 79479,90 Kg € 0,71 € 56.430,73 € 0,69 € 54.841,13 € - € - € - € € 111.271,86 625,330 m² € 0,47 € 293,91 € 20,90 € 13.069,40 € - € - € 2,11 € 1.319,47 € 14.682,77 220,51 m³ € 128,66 € 28.370,82 € 35,25 € 7.772,97 € - € - € 12,33 € 2.718,88 € 38.862,67 1.500,660 m² € 0,47 € 705,31 € 20,90 € 31.363,79 € - € - € 2,11 € 3.166,39 € 35.235,49 208,160 m³ € 128,66 € 26.781,87 € 35,25 € 7.337,64 € - € - € 12,33 € 2.566,69 € 36.686,20 € 314.350,93 € 448.485,10 € 18.054,07 € 780.890,10 1.603,760 m² € 40,50 € 64.952,28 € 30,75 € 49.315,62 € - € - € 4,50 € 7.216,92 € 121.484,82 60029,49 Kg € 0,71 € 42.620,94 € 0,69 € 41.420,35 € - € - € - € € 84.041,29 1.122,250 m² € 0,47 € 527,46 € 20,90 € 23.455,03 € - € - € 2,11 € 2.367,95 € 26.350,43 004\4 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per platee di fondazione. Rck= 30 N/mm² 005 Muri controterra 005\1 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio 006 Strutture piano -3.50 006\1 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio 006\2 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per pareti e pilastri 006\3 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti e pilastri. Rck= 40 N/mm² 007 Strutture piano -0.10 007\1 Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. e in blocchi di polistirolo, e getto di completamento 007\2 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio 007\3 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per travi 007\4 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per travi. Rck= 40 N/mm² 007\5 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per pareti e pilastri 007\6 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti e pilastri. Rck= 40 N/mm² 008 Strutture piano +3.70 008\1 Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. e in blocchi di polistirolo, e getto di completamento 008\2 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio 008\3 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per travi e solai a soletta piena 008\4 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per travi. Rck= 40 N/mm² - - - - 199,85 m³ € 128,66 € 25.712,70 € 35,25 € 7.044,71 € - € - € 12,33 € 2.464,15 € 35.221,56 008\5 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per solai a soletta piena. Rck= 40 N/mm² 230,920 m³ € 128,44 € 29.659,36 € 42,20 € 9.745,09 € - € - € 12,84 € 2.965,09 € 42.369,54 008\6 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per pareti 714,400 m² € 0,47 € 335,77 € 20,90 € 14.931,03 € - € - € 2,11 € 1.507,39 € 16.774,19 12,33 € 1.532,57 008\7 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti. Rck= 40 N/mm² 124,300 m³ € 128,66 € 15.992,44 € 35,25 € 4.381,43 € - € - € € 21.906,44 008\8 Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB450 14288,46 Kg € 1,11 € 15.860,19 € 2,46 € 35.149,61 € - € - € - € - € 51.009,80 008\9 Posizionamento e montaggio dei pilastri cavi in acciaio 17622,70 Kg € 1,11 € 19.561,20 € 2,46 € 43.351,84 € - € - € - € - € 62.913,04 8435,29 Kg € 1,11 € 9.363,17 € 2,46 € 20.750,81 € - € - € - € - € 30.113,98 80869,75 Kg € 1,11 € 89.765,42 € 2,46 € 198.939,59 € - € - € - € - € € 165.202,56 008\10 Posizionamento e montaggio delle bielle 008\11 Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio 009 Strutture piano +8.40 009\1 Montaggio del solaio in lamiera d'acciaio grecata e zincata, e getto di completamento 009\2 Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. e in blocchi di polistirolo, e getto di completamento 009\3 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio 009\4 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per travi e solai a soletta piena 009\5 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per travi. Rck= 40 N/mm² 009\6 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per solai a soletta piena. Rck= 40 N/mm² 009\7 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per pareti 009\8 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti. Rck= 40 N/mm² € 317.011,05 288.705,01 € 4.377,13 € 486.590,74 874,220 m² € 21,58 € 18.865,67 € 30,01 € 26.235,40 € - € - € 1,03 € 900,45 € 46.001,52 63,720 m² € 40,50 € 2.580,66 € 30,75 € 1.959,41 € - € - € 4,50 € 286,74 € 4.826,81 12346,44 Kg € 0,71 € 8.765,97 € 0,69 € 8.519,04 € - € - € - € € 17.285,01 66,630 m² € 0,47 € 31,32 € 20,90 € 1.392,57 € - € - € 2,11 € 140,59 € 1.564,48 8,010 m³ € 128,66 € 1.030,57 € 35,25 € 282,35 € - € - € 12,33 € 98,76 € 1.411,68 - 16,350 m³ € 128,44 € 2.099,99 € 42,20 € 689,84 € - € - € 12,84 € 209,89 € 2.999,72 659,800 m² € 0,47 € 310,11 € 20,90 € 13.789,84 € - € - € 2,11 € 1.392,18 € 15.492,13 12,33 € 1.348,52 109,370 m³ € 128,66 € 14.071,54 € 35,25 € 3.855,25 € - € - € € 19.275,31 12160,39 Kg € 1,11 € 13.498,03 € 2,46 € 29.914,56 € - € - € - € - € 43.412,59 009\10 Posizionamento e montaggio dei pilastri cavi in acciaio 3833,51 Kg € 1,11 € 4.255,20 € 2,46 € 9.430,43 € - € - € - € - € 13.685,63 009\11 Posizionamento e montaggio delle bielle 5262,09 Kg € 1,11 € 5.840,92 € 2,46 € 12.944,74 € - € - € - € - € 18.785,66 84551,88 Kg € 1,11 € 93.852,59 € 2,46 € 207.997,62 € - € - € - € - € 301.850,21 € 173.943,51 009\9 Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB450 009\12 Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio 010 Strutture piano +12.40 50 € 337.052,58 € 4.248,32 € 515.244,41 010\1 Montaggio del solaio in lamiera d'acciaio grecata e zincata, e getto di completamento 910,130 m² € 21,58 € 19.640,61 € 30,01 € 27.313,07 € - € - € 1,03 € 937,44 € 47.891,11 63,720 m² € 40,50 € 2.580,66 € 30,75 € 1.959,41 € - € - € 4,50 € 286,74 € 4.826,81 11997,58 Kg € 0,71 € 8.518,28 € 0,69 € 8.278,34 € - € - € - € € 16.796,62 55,490 m² € 0,47 € 26,08 € 20,90 € 1.159,74 € - € - € 2,11 € 117,04 € 1.302,86 8,140 m³ € 128,66 € 1.047,29 € 35,25 € 286,93 € - € - € 12,33 € 100,36 € 1.434,58 12,130 m³ € 128,44 € 1.557,98 € 42,20 € 511,97 € - € - € 12,84 € 155,77 € 2.225,72 010\7 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per pareti 634,470 m² € 0,47 € 298,20 € 20,90 € 13.260,45 € - € - € 2,11 € 1.338,73 € 14.897,39 010\8 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti. Rck= 40 N/mm² 106,430 m³ € 128,66 € 13.693,28 € 35,25 € 3.751,51 € - € - € 12,33 € 1.312,23 € 18.757,02 12160,39 Kg € 1,11 € 13.498,03 € 2,46 € 29.914,56 € - € - € - € - € 43.412,59 010\10 Posizionamento e montaggio dei pilastri cavi in acciaio 7667,02 Kg € 1,11 € 8.510,39 € 2,46 € 18.860,87 € - € - € - € - € 27.371,26 010\11 Posizionamento e montaggio delle bielle 5718,80 Kg € 1,11 € 6.347,87 € 2,46 € 14.068,25 € - € - € - € - € 20.416,12 88490,85 Kg € 1,11 € 98.224,84 € 2,46 € 217.687,49 € - € - € - € - € 315.912,33 € 182.911,50 010\2 Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. e in blocchi di polistirolo, e getto di completamento 010\3 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio 010\4 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per travi e solai a soletta piena 010\5 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per travi. Rck= 40 N/mm² 010\6 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per solai a soletta piena. Rck= 40 N/mm² 010\9 Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB450 010\12 Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio 011 Strutture piano +16.40 011\1 Montaggio del solaio in lamiera d'acciaio grecata e zincata, e getto di completamento € 359.125,02 - € 4.067,99 € 546.104,51 49.890,14 948,120 m² € 21,58 € 20.460,43 € 30,01 € 28.453,14 € - € - € 1,03 € 976,57 € 63,720 m² € 40,50 € 2.580,66 € 30,75 € 1.959,41 € - € - € 4,50 € 286,74 € 4.826,81 10663,50 Kg € 0,71 € 7.571,09 € 0,69 € 7.357,82 € - € - € - € - € 14.928,91 43,200 m² € 0,47 € 20,30 € 20,90 € 902,88 € - € - € 2,11 € 91,15 € 1.014,33 011\5 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per travi. Rck= 40 N/mm² 8,060 m³ € 128,66 € 1.037,00 € 35,25 € 284,11 € - € - € 12,33 € 99,38 € 1.420,49 011\6 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per solai a soletta piena. Rck= 40 N/mm² 7,830 m³ € 128,44 € 1.005,69 € 42,20 € 330,35 € - € - € 12,84 € 100,51 € 1.436,55 604,030 m² € 0,47 € 283,89 € 20,90 € 12.624,13 € - € - € 2,11 € 1.274,49 € 14.182,52 12,33 € 1.239,14 011\2 Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. e in blocchi di polistirolo, e getto di completamento 011\3 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio 011\4 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per travi e solai a soletta piena 011\7 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per pareti 011\8 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti. Rck= 40 N/mm² 100,500 m³ € 128,66 € 12.930,33 € 35,25 € 3.542,55 € - € - € € 17.712,02 011\9 Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB450 11856,38 Kg € 1,11 € 13.160,58 € 2,46 € 29.166,69 € - € - € - € - € 42.327,27 011\10 Posizionamento e montaggio dei pilastri cavi in acciaio 14876,31 Kg € 1,11 € 16.512,70 € 2,46 € 36.595,72 € - € - € - € - € 53.108,42 5559,92 Kg € 1,11 € 6.171,51 € 2,46 € 13.677,40 € - € - € - € - € 19.848,91 91150,74 Kg € 1,11 € 101.177,32 € 2,46 € 224.230,82 € - € - € - € - € € 66.076,26 011\11 Posizionamento e montaggio delle bielle 011\12 Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio 012 Strutture piano +20.30 012\1 Montaggio del solaio in lamiera d'acciaio grecata e zincata, e getto di completamento 012\2 Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. e in blocchi di polistirolo, e getto di completamento 012\3 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio 012\4 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per travi e solai a soletta piena 012\5 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per travi. Rck= 40 N/mm² 012\6 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per solai a soletta piena. Rck= 40 N/mm² 012\7 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per pareti 012\8 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti. Rck= 40 N/mm² 012\9 Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB220 012\10 Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEA160 012\11 Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio 106.974,07 325.408,14 € 3.004,68 € 176.055,01 1.027,990 m² € 21,58 € 22.184,02 € 30,01 € 30.849,93 € - € - € 1,03 € 1.058,83 € 54.092,78 286,74 63,720 m² € 40,50 € 2.580,66 € 30,75 € 1.959,41 € - € - € 4,50 € € 4.826,81 5003,54 Kg € 0,71 € 3.552,51 € 0,69 € 3.452,44 € - € - € - € - € 7.004,95 31,200 m² € 0,47 € 14,66 € 20,90 € 652,10 € - € - € 2,11 € 65,83 € 732,59 8,060 m³ € 128,66 € 1.037,00 € 35,25 € 284,11 € - € - € 12,33 € 99,38 € 1.420,49 3,630 m³ € 128,44 € 466,24 € 42,20 € 153,28 € - € - € 12,84 € 46,64 € 666,15 297,590 m² € 0,47 € 139,87 € 20,90 € 6.219,53 € - € - € 2,11 € 627,91 € 6.987,31 12,33 € 819,36 66,450 m³ € 128,66 € 8.549,46 € 35,25 € 2.342,44 € - € - € € 11.711,25 6318,71 Kg € 1,11 € 7.013,77 € 2,46 € 15.544,02 € - € - € - € - € 22.557,79 809,74 Kg € 1,11 € 898,81 € 2,46 € 1.991,96 € - € - € - € - € 2.890,77 17693,03 Kg € 1,11 € 19.639,26 € 2,46 € 43.524,85 € - € - € - € - € 63.164,11 € 7.401,61 € 7.748,07 € 15.913,46 013 Strutture piano +24.10 013\1 Montaggio del solaio in lamiera d'acciaio grecata e zincata, e getto di completamento € € 763,79 148,190 m² € 21,58 € 3.197,94 € 30,01 € 4.447,10 € - € - € 1,03 € 152,63 € 7.797,67 013\2 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per solai a soletta piena 92,540 m² € 0,47 € 43,49 € 20,90 € 1.934,08 € - € - € 2,11 € 195,26 € 2.172,83 013\3 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per solai a soletta piena. Rck= 40 N/mm² 32,390 m³ € 128,44 € 4.160,17 € 42,20 € 1.366,89 € - € - € 12,84 € 415,90 € 5.942,96 € 13.293,64 € 25.269,09 € - 38.562,73 014 Murature € - € 014\1 Realizzazione della muratura in blocchi forati in calcestruzzo del tipo LECA, 20x50x8 cm 218,810 m² € 8,31 € 1.818,31 € 19,40 € 4.244,91 € - € - € - € - € 6.063,21 014\2 Realizzazione della muratura in blocchi forati in calcestruzzo del tipo LECA, 20x50x20 cm 417,300 m² € 15,51 € 6.472,32 € 24,90 € 10.390,91 € - € - € - € - € 16.863,23 014\3 Realizzazione della muratura in blocchi forati in calcestruzzo del tipo LECA, 20x50x12 cm 493,880 m² € 10,13 € 5.003,00 € 21,53 € 10.633,27 € - € - € - € - € 15.636,28 € 340.904,36 € 103.740,19 € 444.644,54 015 Impermeabilizzazione e isolamento 015\1 Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio con pannelli in lana di vetro di 6 cm di spessore 24,450 m² € 20,61 € 503,91 € 2,57 € 62,83 € - € - € - € - € 566,74 015\2 Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio con pannelli in lana di vetro di 3 cm di spessore 2.674,960 m² € 10,32 € 27.605,59 € 2,36 € 6.312,92 € - € - € - € - € 33.918,51 015\3 Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio con pannelli in lana di vetro di 2 cm di spessore 378,950 m² € 6,89 € 2.610,97 € 2,29 € 867,79 € - € - € - € - € 3.478,75 015\4 Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio con pannelli in lana di vetro di 2,6 cm di spessore 199,560 m² € 8,95 € 1.786,06 € 2,33 € 464,97 € - € - € - € - € 2.251,04 015\5 Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio con pannelli in lana di vetro di 2,2 cm di spessore 767,650 m² € 7,58 € 5.818,79 € 2,30 € 1.765,60 € - € - € - € - € 7.584,38 015\6 Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio con pannelli in lana di vetro di 3,2 cm di spessore 1.077,060 m² € 11,00 € 11.847,66 € 2,37 € 2.552,62 € - € - € - € - € 14.400,28 015\7 Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio con pannelli in lana di vetro di 10 cm di spessore 1.059,810 m² € 34,33 € 36.383,28 € 2,85 € 3.020,46 € - € - € - € - € 39.403,74 635,670 m² € 10,12 € 6.432,98 € 4,99 € 3.172,00 € - € - € - € - € 9.604,98 015\8 Stesura del manto impermeabile di 0,4 cm di spessore 51 015\9 Stesura del manto impermeabile di 0,8 cm di spessore 2.801,640 m² € 20,24 € 56.705,19 € 9,98 € 27.960,36 € - € - € - € - € 84.665,55 437,700 m² € 7,13 € 3.120,80 € 2,63 € 1.151,15 € - € - € - € - € 4.271,95 015\11 Esecuzione dell'isolamento termico su pareti con pannelli in lana minerale di 10 cm di spessore 1.225,310 m² € 73,94 € 90.599,42 € 19,65 € 24.077,37 € - € - € - € - € 114.676,79 015\12 Esecuzione dell'isolamento termico su pareti con pannelli in lana minerale di 7,5 cm di spessore 1.418,050 m² € 61,94 € 87.834,02 € 20,65 € 29.282,81 € - € - € - € - € 117.116,83 149,840 m² € 64,44 € 9.655,69 € 20,35 € 3.049,30 € - € - € - € - € 12.704,99 € 866.570,65 € 466.976,58 015\10 Esecuzione dell'isolamento termico su pareti con pannelli in polistirene espanso di 4 cm di spessore 015\13 Esecuzione dell'isolamento termico su pareti con pannelli in lana minerale di 8 cm di spessore 016 Finiture € 13.097,59 € 1.346.644,82 016\1 Posa, battitura e spianamento del massetto isolante alleggerito 616,420 m³ € 180,86 € 111.485,72 € 127,85 € 78.809,04 € - € - € 3,12 € 1.923,22 € 192.217,98 016\2 Posa, battitura e spianamento del massetto di sottofondo 328,510 m³ € 41,24 € 13.547,75 € 104,58 € 34.355,58 € - € - € 1,47 € 482,91 € 48.386,24 48,370 m³ € 41,24 € 1.994,78 € 104,58 € 5.058,91 € - € - € 1,47 € 71,11 € 7.124,80 016\3 Posa, battitura e spianamento dell'ultimo strato di sottofondo alle pavimentazioni 016\4 Esecuzione dell'allettamento in malta cementizia 35,710 m³ € 129,87 € 4.637,66 € 33,30 € 1.188,97 € - € - € 1,67 € 59,63 € 5.886,26 016\5 Posa del pavimento asfalto cementizio di 12 cm di spessore 2.373,110 m² € 63,55 € 150.811,14 € 8,32 € 19.744,26 € - € - € 3,03 € 7.190,52 € 177.745,92 016\6 Posa del pavimento di travertino in piastrelle di 2 cm di spessore 2.746,960 m² € 138,12 € 379.410,12 € 43,62 € 119.822,39 € - € - € - € - € 499.232,50 016\7 Posa del pavimento in gres porcellanato in piastrelle di 1 cm di spessore 3.425,740 m² € 10,43 € 35.730,47 € 15,01 € 51.420,35 € - € - € - € - € 87.150,82 271,070 m² € 110,60 € 29.980,34 € 7,06 € 1.913,74 € - € - € - € - € 31.894,08 15,810 m³ € 534,40 € 8.448,86 € 60,00 € 948,52 € - € - € - € - € 9.397,38 1.059,810 m² € 50,93 € 53.976,12 € 9,54 € 10.110,60 € - € - € 3,18 € € 67.456,92 9,360 m² € 25,84 € 241,86 € 21,14 € 197,77 € - € - € - € - € 439,63 016\8 Posa del pavimento in legno in listoni prefiniti di 2 cm di spessore 016\9 Stesura di uno strato di ghiaia 016\10 Posa del pavimento asfalto-cementizio di 8 cm di spessore 016\11 Realizzazione del pavimento mediante l'impiego di klinker trafilato a superficie opaca dello spessore di 1 cm 016\12 Fissaggio delle lastre in cartongesso dello spessore di 1,5 cm 3.370,20 284,830 m² € 8,33 € 2.372,63 € 18,53 € 5.277,91 € - € - € - € - € 7.650,54 016\13 Fissaggio delle lastre in cartongesso dello spessore di 3 cm 3.638,680 m² € 9,07 € 33.002,83 € 19,28 € 70.153,67 € - € - € - € - € 103.156,49 016\14 Stesura di intonaco civile a tre strati in malta di cemento 1.127,100 m² € 0,68 € 766,43 € 22,03 € 24.829,92 € - € - € - € - € 25.596,35 016\15 Posa del rivestimento ceramico in gres porcellanato 679,090 m² € 29,83 € 20.257,25 € 36,47 € 24.766,27 € - € - € - € - € 45.023,53 016\16 Realizzazione delle tramezzature in laterogesso in pannelli di 12 cm di spessore 839,590 m² € 23,71 € 19.906,68 € 21,89 € 18.378,69 € - € - € - € - € 38.285,37 € 269.960,41 017 Forniture in opera 017/1 Fornitura e posa in opera delle pareti vetrate su infissi e telai metallici 017/2 Fornitura e posa in opera delle porte da interno e da esterno complete di telaio maestro € 269.960,41 2.332,540 m² € - € 109 € - € 018 Fine cantiere 018\1 Smontaggio della recinzione di protezione esterna in tavole d'abete 018\2 Smontaggio della Gru a torre di altezza 43 m € - € - € - € € 1.528,80 1.528,80 420,000 m² € 3,64 € 1 € - € Costi complessivi - - € 2.845.933,57 52 - € 99,89 - € 339,11 € 232.997,42 € - € € € - € 36.962,99 € 28.310,60 14,53 € 6.102,60 € - € - € € 22.208,00 € 22.208,00 € - € - € € € 2.843.862,38 € € 269.960,41 3.592,80 € € - € 232.997,42 - € 36.962,99 € 33.432,20 3.592,80 3.592,80 € 338.655,17 € 7.631,40 € 25.800,80 € 6.298.411,53 La 2.4.5- Tempi e risorse cortesia degli Architetti Alessandrini e Leonetti, rispettivamente responsabili dell'elaborazione degli esecutivi di progetto dell'opera e della direzione dei lavori, ci ha Dopo l'elaborazione di una WBS di progetto dettagliata e la completa schedulazione dei costi, permesso di ottenere informazioni importanti riguardo alle risorse assegnate, alla logistica di ogni attività elementare individuata deve essere programmata con l'assegnazione delle date di cantiere e alle principali precauzioni relative alla sicurezza. inizio e di fine, affinchè si possa attuare un'efficace sistema di gestione, in fase d'esecuzione, L'elaborazione di un modello di sviluppo previsionale del progetto che si attenesse il più della commessa. possibile alla realtà, ha quindi coinciso con ragionamenti nati dalla commistione di diversi Deve essere creato un modello di sviluppo del progetto previsionale con l'ottimizzazione delle elementi: dati ricavati dalla letteratura specializzata del settore, come tempari e prezziari, reali capacità d'impresa. Sono così valutate le prestazioni e le performance riferite alle singole esperienze ed esempi di programmazione delle fasi di cantiere e non ultima per importanza, la attività ed ipotizzati gli sviluppi temporali necessari. preziosa testimonianza del Direttore di Cantiere del Rettorato, di cui sopra. Si devono assegnare le risorse disponibili nel rispetto dei vincoli normativi, soprattutto quelli Nelle pagine successive verranno riportati in forma tabellare tutti i dati estrapolati. riguardanti la sicurezza e la logistica del cantiere e adeguare la durata dei lavori secondo le Riassumiamo i ragionamenti svolti riferendoci a delle attività esemplificative. effettive disponibilità. In definitiva con questa fase si valutano elementi complessi e delicati Partiamo dai tracciamenti preliminari e gli scavi: la quantità di terra da movimentare, a cui che conducono ad una previsione dell'andamento del progetto. abbiamo fatto riferimento, era nota grazie all’estrazione delle informazioni da QTO; il passo Non è importante la metodologia utilizzata per la schedulazione, ma che essa sia realistica, successivo è stato quello di scegliere i mezzi adeguati alle disponibilità d’impresa. controllabile e modificabile. Un escavatore idraulico cingolato da 21t, con una benna di capacità di 1 mc, ha una La durata di un'attività è il tempo necessario per il suo completamento. Essa dipende produzione oraria di circa 50 mc/h riferendoci a un terreno composto prevalentemente da prevalentemente dalle risorse assegnate nonché dalla loro efficienza e dalle condizioni argilla; il mezzo impiegherà lavorando “a caldo”, un intervallo di tempo per effettuare lo scavo ambientali in cui l'attività stessa viene eseguita. Gli elementi che principalmente influiscono sul pari alla quantità di terra totale da scavare, divisa per i metri cubi l’ora scavati, applicando fattore tempo sono quindi la produttività della manodopera e dei mezzi d’opera, e la quantità e oltremodo un opportuno coefficiente correttivo (>1), che tiene conto del fatto, che il periodo qualità delle attrezzature impiegate. E’ importante precisare che la produttività non cambia al di solo scavo, è minore del tempo effettivo per compiere la lavorazione: bisogna infatti variare delle quantità di lavoro, ma si modifica piuttosto in relazione alla sua organizzazione. considerare che gli escavatori devono spostarsi da un punto all’altro del cantiere, che bisogna Alcuni dei fattori che influenzano maggiormente la produttività sono la meccanizzazione della attendere le lavorazioni della manodopera per mettere in sicurezza l’area e effettuare altre produzione, là qualità intrinseca della manodopera, l'accelerazione dei tempi, la qualità della valutazioni, che restituiscano una previsione quanto più realistica possibile. progettazione costruttiva, ecc.. Quattro escavatori, per una produzione oraria totale di circa 200 mc/h, necessitano di dodici E’ quindi indispensabile che la stima dei tempi sia accompagnata da una realistica assegnazione autocarri con una portata pari a 18 mc, affinché la terra sia smaltita in un’opportuna discarica e delle risorse in relazione alle effettive disponibilità di impresa. non si crei un eccesso d’ingombro all’interno del cantiere; ovviamente nella scelta del numero In questa fase del nostro studio era quindi indispensabile valutare la capacità e la disponibilità di autocarri è stato anche considerato il coefficiente di amplificazione relativo al volume di di manodopera e mezzi d’opera, da parte delle imprese che si occupavano della realizzazione terra da trasportare. del Rettorato. Il numero di squadre è stato ricavato partendo dal costo totale della manodopera e dal tempo effettivo, di cui sopra. 53 Ipotizzando ogni squadra composta da quattro operai di cui uno di IV livello, uno giorni di getto a caldo e moltiplicati per il coefficiente correttivo, abbiamo infine trovato i specializzato e gli altri due rispettivamente qualificato e comune, facendo una stima sullo giorni effettivi necessari per la lavorazione. Le squadre necessarie alle operazioni di cantiere stipendio medio, come da prezziario e considerando ogni giorno lavorativo composto da otto sono dodici: la presenza di quarantotto operai può sembrare un numero eccessivo. ore, abbiamo potuto ricavare il numero di squadre necessarie all’attività, nel rispetto dei vincoli Fermiamoci a pensare ai diversi ruoli svolti: confezionamento del calcestruzzo nella centrale di di sicurezza del cantiere, onde evitare rischi e criticità. betonaggio, fasi di carico e scarico delle autobetoniere e delle pompe autocarrate, guida, E’ utile ai fini di una corretta comprensione dei dati riportati in tabella, specificare che il avvicinamento e manovra dei mezzi, operazioni di controllo e direzione lavori, vibratura e prezzo orario medio dei mezzi, si riferisce al costo totale di noleggio a caldo e a freddo con o compattazione del calcestruzzo. Tenendo poi conto della notevole estensione della superficie senza operatore, ripartito per tutta la durata della rispettiva attività. di getto, è facile convincersi della veridicità dei dati ricavati. I ragionamenti svolti per le attività di getto del calcestruzzo sono gli stessi applicati alle Per le altre attività, come posizionamento di casseforme e opere provvisionali, posa in opera di lavorazioni inerenti lo scavo e il trasporto del terreno di risulta a discarica: le pompe impermeabilizzazioni e finiture, siamo partiti dalla quantità di materiale per l’esecuzione della autocarrate con una produzione oraria di 40mc di calcestruzzo, necessitano ognuna di cinque lavorazione, abbiamo stimato la manodopera necessaria e di conseguenza gli equipaggiamenti e autobetoniere di capacità pari a 9mc, per poter essere costantemente rifornite durante le le attrezzature indispensabili; facendo il ragionamento inverso siamo giunti al medesimo operazioni di getto. risultato. Avendo a disposizione la quantità di calcestruzzo necessaria per eseguire la lavorazione, la Il numero dei giorni effettivi per l’attività sono stati successivamente ricavati dividendo il costo produzione oraria totale in base al numero delle macchine scelte e il coefficiente correttivo, totale di manodopera per il numero d’operai, lo stipendio medio di ognuno e il numero di ore possiamo ricavare la durata effettiva delle attività di getto. lavorative. I coefficienti, di cui sopra, sono stati ricavati dalla letteratura specializzata di settore, basandoci Le stesse valutazioni valgono per le attività inerenti il posizionamento e il montaggio delle su dati riguardanti l’incidenza temporale e economica dei mezzi al fine di realizzare un’opera armature e di tutti i tipi di profilati metallici. Per quanto riguarda i mezzi è stato fatto un compiuta e su casi esemplificativi di organizzazione del cantiere. discorso separato, infatti come è possibile vedere in tabella, sembra che non vi sia un costo Se guardiamo al getto di calcestruzzo di pilastri e travi, dei solai predalle e dei solai in lamiera assegnato ai mezzi d’opera, ma in realtà sappiamo che per la movimentazioni all’interno del grecata, noteremo rispettivamente che i coefficienti correttivi vanno crescendo; questo è in cantiere delle barre d’armatura e dei profilati metallici è necessaria una grù, il cui costo di funzione del fatto, che per quanto riguarda i solai, vanno tenute in considerazione anche le noleggio è stato quindi valutato separatamente. Giornalmente il prezzo è di circa 265€, quindi operazioni di montaggio, che fanno parte della stessa voce d’attività: infatti il posizionamento per l’intera durata del cantiere, il costo totale è di 135.000€ da tenere in considerazione del predalle e della lamiera grecata richiedono un tempo maggiore della sola fase di getto del all’interno del computo metrico estimativo. calcestruzzo. In questo paragrafo non si è parlato finora di BIM, questo perché le valutazioni da fare per Riferiamoci all’attività di getto di calcestruzzo della platea di fondazione per chiarire ricavare i tempi e le risorse necessarie per lo sviluppo di un modello previsionale d’esecuzione ulteriormente quanto detto finora. dei lavori, prescinde da quali procedure si utilizzino. Tuttavia l’accuratezza dei dati e delle La quantità di calcestruzzo necessaria alla lavorazione è di 2149mc: abbiamo ritenuto informazioni ricavate attraverso la metodologia BIM, permette in questa fase di studio di poter necessario scegliere almeno tre pompe autocarrate per una produzione oraria totale di 120mc elaborare delle stime più dettagliate: in tabella ci riferiamo per esempio al numero di squadre o di getto; le autobetoniere per il rifornimento costante di calcestruzzo sono quindici. Ricavati i ai giorni lavorativi inserendo valori con le cifre decimali. 54 Codice identificativo Dicitura completa Q.ta Quantità di materiale (m³) WBS Work Breakdown Structure Pr Produttività (m³/l'ora) Ct.mez Costo totale mezzi (euro) Ngg Numero dei giorni di getto a caldo Ct.ma Costo totale manodopera (euro) Ngs Numero dei giorni di scavo Ns Numero delle squadre K Coefficiente correttivo Nm Numero dei mezzi Na Numero effettivo di autobetoniere T.eff Tempo effettivo (gg) Np Numero effettivo di pompe autocarrate Co.ma Costo orario manodopera (euro) Ne Numero effettivo di escavatori Co.mez Costo orario dei mezzi (euro) Nc Numero effettivo di autocarri WBS Ct.mez Ct.ma Ns Nm T.eff Co.ma Co.mez 6.102,60 2,0 2,0 2 2,75 1 10,00 34,7 34,7 44,91 0,6 3,1 4 24,00 12 24,00 34,7 34,7 58,00 84,07 12 1,76 15,26 2 0,91 18 5,60 34,7 34,7 34,7 34,7 10,53 Q.ta Pr Ngg Ngs K Na Np Ne Nc 001 INIZIO CANTIERE 002 PREPARAZIONE CANTIERE 002\1 Montaggio della recinzione di protezione esterna in tavole d'abete € 002\2 Montaggio della Gru a torre di altezza 43 m € - € 3.592,80 € 22.208,00 003\1 Scavo a sezione obbligata in terreno naturale fino alla profondità di 6 m € 44.548,35 € 17.204,88 003\2 Carico e trasporto ad idoneo impianto di recupero € 193.708,52 € 82.952,10 004\1 Getto e vibrazione del magrone di sottofondazione € € 12.025,74 004\2 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio € 004\3 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di fondazioni continue € 004\4 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per platee di fondazione. Rck= 30 N/mm² € 13.651,93 € 75.096,36 005\1 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio € € 11.405,05 005\2 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per pareti € 1.857,60 € 18.399,94 005\3 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti. Rck= 40 N/mm² € 1.614,68 € 003 TRACCIAMENTI PRELIMINARI E SCAVI 15361,5 200 15361,5 9,60 2,5 4 12 004 FONDAZIONI 1.780,42 107,75 € 135.591,24 € 2.013,06 6,2 8,0 2,0 12,1 7,43 16,93 450,74 80 0,70 2,5 10 2 2149,91 120 2,24 2,5 15 3 005 MURI CONTROTERRA - 4.615,99 2,0 4,0 4,1 4 6 5,14 4,14 1,02 34,7 34,7 34,7 14,01 32,88 130,95 40 0,41 2,5 5 1 4,0 4,0 4,1 4,92 4 10,03 6 1,50 34,7 34,7 34,7 14,01 32,88 191,78 40 0,60 2,5 5 1 006 STRUTTURE -3.50 006\1 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio € 006\2 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per pareti e pilastri € 4.496,73 € 44.541,03 006\3 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti e pilastri. Rck= 40 N/mm² € 2.364,65 € 55 - € 21.850,16 6.760,25 007 STRUTTURE -0.10 007\1 Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. e in blocchi di polistirolo, e getto di completamento € 9.953,96 007\2 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio € 007\3 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per travi € 1.319,47 € 13.069,40 007\4 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per travi. Rck= 40 N/mm² € 2.718,88 € 007\5 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per pareti e pilastri € 3.166,39 € 31.363,79 007\6 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti e pilastri. Rck= 40 N/mm² € 2.566,69 € 008\1 Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. e in blocchi di polistirolo, e getto di completamento € 7.216,92 € 49.315,62 008\2 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio € 008\3 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per travi e solai a soletta piena € 2.367,95 € 23.455,03 008\4 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per travi. Rck= 40 N/mm² € 2.464,15 € 7.044,71 008\5 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per solai a soletta piena. Rck= 40 N/mm² € 2.965,09 € 9.745,09 008\6 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per pareti € 1.507,39 € 14.931,03 008\7 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti. Rck= 40 N/mm² € 1.532,57 € 008\8 Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB450 € - € 35.149,61 008\9 Posizionamento e montaggio dei pilastri cavi in acciaio € - € 43.351,84 008\10 Posizionamento e montaggio delle bielle € - € 20.750,81 008\11 Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio € - € 198.939,59 - € 68.018,69 € 54.841,13 7.772,97 7.337,64 4,9 4,0 2,0 4,1 6,0 4,1 6 12,44 12,35 2 5,88 6 1,72 6 4,71 6 1,63 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 16,67 4,9 4,0 4,0 4,1 4,9 2,0 4,1 4,0 4,0 4,0 6,0 6 9,02 9,33 5,28 1,56 1,80 6,72 0,97 7,91 9,76 4,67 29,86 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 16,67 4,0 4,9 2,0 3,0 4,1 4,9 2,0 4,1 4,0 2,0 2,0 6,0 6 6 5,98 0,36 3,84 0,42 0,06 0,13 6,21 0,85 6,74 4,25 5,83 31,22 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 3,18 16,67 14,01 32,88 34,23 14,01 32,88 4,0 4,9 2,0 3,0 4,1 4,9 2,0 4,1 4,0 2,0 2,0 6,0 6 6 6,15 0,36 3,73 0,35 0,06 0,09 5,97 0,83 6,74 8,49 6,33 32,67 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 3,18 16,67 14,01 32,88 14,01 32,88 398,15 40 1,24 10 5 1 220,51 40 0,69 2,5 5 1 208,16 40 0,65 2,5 5 1 288,67 40 0,90 10 5 1 199,85 230,92 40 0,62 40 0,72 2,5 2,5 5 5 1 1 124,3 40 0,39 2,5 5 1 65,56 11,47 40 0,20 40 0,04 30 10 5 5 1 1 8,01 16,35 40 0,03 40 0,05 2,5 2,5 5 5 1 1 109,37 40 0,34 2,5 5 1 68,26 11,47 40 0,21 40 0,04 30 10 5 5 1 1 8,14 12,13 40 0,03 40 0,04 2,5 2,5 5 5 1 1 106,43 40 0,33 2,5 5 1 008 STRUTTURE +3.70 - € 41.420,35 4.381,43 4 6 6 2 6 14,01 32,88 34,24 14,01 32,88 009 STRUTTURE +8.40 009\1 Montaggio del solaio in lamiera d'acciaio grecata e zincata, e getto di completamento € 900,45 € 26.235,40 009\2 Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. e in blocchi di polistirolo, e getto di completamento € 286,74 € 1.959,41 009\3 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio € € 8.519,04 009\4 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per travi e solai a soletta piena € 140,59 € 1.392,57 009\5 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per travi. Rck= 40 N/mm² € 98,76 € 282,35 009\6 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per solai a soletta piena. Rck= 40 N/mm² € 209,89 € 689,84 009\7 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per pareti € 1.392,18 € 13.789,84 009\8 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti. Rck= 40 N/mm² € 1.348,52 € 009\9 Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB450 € - € 29.914,56 009\10 Posizionamento e montaggio dei pilastri cavi in acciaio € - € 009\11 Posizionamento e montaggio delle bielle € - € 12.944,74 009\12 Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio € - € 207.997,62 - 3.855,25 9.430,43 3 6 6 2 6 0010 STRUTTURE +12.40 010\1 Montaggio del solaio in lamiera d'acciaio grecata e zincata, e getto di completamento € 937,44 € 27.313,07 010\2 Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. e in blocchi di polistirolo, e getto di completamento € 286,74 € 1.959,41 010\3 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio € € 8.278,34 010\4 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per travi e solai a soletta piena € 117,04 € 1.159,74 010\5 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per travi. Rck= 40 N/mm² € 100,36 € 286,93 010\6 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per solai a soletta piena. Rck= 40 N/mm² € 155,77 € 511,97 010\7 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per pareti € 1.338,73 € 13.260,45 010\8 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti. Rck= 40 N/mm² € 1.312,23 € 010\9 Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB450 € - € 29.914,56 010\10 Posizionamento e montaggio dei pilastri cavi in acciaio € - € 18.860,87 010\11 Posizionamento e montaggio delle bielle € - € 14.068,25 010\12 Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio € - € 217.687,49 56 - 3.751,51 3 6 6 2 6 14,01 32,88 34,24 14,01 32,88 0011 STRUTTURE +16.40 011\1 Montaggio del solaio in lamiera d'acciaio grecata e zincata, e getto di completamento € 976,57 € 28.453,14 011\2 Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. e in blocchi di polistirolo, e getto di completamento € 286,74 € 1.959,41 011\3 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio € - € 7.357,82 011\4 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per travi e solai a soletta piena € 91,15 € 902,88 011\5 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per travi. Rck= 40 N/mm² € 99,38 € 284,11 011\6 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per solai a soletta piena. Rck= 40 N/mm² € 100,51 € 330,35 011\7 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per pareti € 1.274,49 € 12.624,13 011\8 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti. Rck= 40 N/mm² € 1.239,14 € 011\9 Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB450 € - € 29.166,69 011\10 Posizionamento e montaggio dei pilastri cavi in acciaio € - € 36.595,72 011\11 Posizionamento e montaggio delle bielle € - € 13.677,40 011\12 Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio € - € 224.230,82 3.542,55 4,0 4,9 2,0 3,0 4,0 4,9 2,0 4,1 4,0 4,0 2,0 6,0 6 6 6,41 0,36 3,31 0,27 0,06 0,06 5,68 0,79 6,57 8,24 6,16 33,66 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 3,18 16,67 14,01 32,88 34,23 14,01 32,88 4,0 4,9 2,0 3,0 4,1 4,9 2,0 4,1 2,0 2,0 4,0 6 6 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 3,18 16,67 3 6 6 2 6 6,95 0,36 1,55 0,20 0,06 0,03 2,80 0,52 7,00 0,90 9,80 4,0 2,0 4,9 6 2 6 1,00 0,87 0,25 34,7 34,7 34,7 3,18 14,01 34,24 2,0 2,0 2,0 1,91 4,68 4,79 34,7 34,7 34,7 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 1,0 3,0 1,0 3,0 0,06 5,69 0,78 0,42 1,59 2,30 2,72 2,86 8,39 1,04 7,23 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 3 6 6 2 6 71,11 11,47 40 0,22 40 0,04 30 10 5 5 1 1 8,06 7,83 40 0,03 40 0,02 2,5 2,5 5 5 1 1 100,50 40 0,31 2,5 5 1 77,1 11,47 40 0,24 40 0,04 30 10 5 5 1 1 8,06 3,63 40 0,03 40 0,01 2,5 2,5 5 5 1 1 66,45 40 0,21 2,5 5 1 11,11 40 0,03 30 5 1 32,39 40 0,10 2,5 5 1 0012 STRUTTURE +20.30 012\1 Montaggio del solaio in lamiera d'acciaio grecata e zincata, e getto di completamento € 1.058,83 012\2 Montaggio del solaio in lastre prefabbricate in c.a.p. e in blocchi di polistirolo, e getto di completamento € 286,74 012\3 Posizionamento delle barre di acciaio per armature di conglomerato cementizio € 012\4 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per travi e solai a soletta piena € 012\5 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per travi. Rck= 40 N/mm² € 012\6 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per solai a soletta piena. Rck= 40 N/mm² € 30.849,93 € 1.959,41 - € 3.452,44 65,83 € 652,10 99,38 € 284,11 € 46,64 € 153,28 012\7 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per pareti € 627,91 € 6.219,53 012\8 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per pareti. Rck= 40 N/mm² € 819,36 € 2.342,44 012\9 Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEB220 € - € 15.544,02 012\10 Posizionamento e montaggio dei pilastri d'acciaio HEA160 € - € 012\11 Posizionamento e montaggio delle travi in acciaio € - € 43.524,85 1.991,96 14,01 32,88 34,26 14,01 32,88 0013 STRUTTURE +24.10 013\1 Montaggio del solaio in lamiera d'acciaio grecata e zincata, e getto di completamento € 152,63 € 4.447,10 013\2 Posizionamento delle casseforme in pannelli metallici standard per getti di conglomerati cementizi per solai a soletta piena € 195,26 € 1.934,08 013\3 Getto e vibrazione di conglomerato cementizio preconfezionato per solai a soletta piena. Rck= 40 N/mm² € 415,90 € 1.366,89 4.244,91 0014 MURATURE 014\1 Realizzazione della muratura in blocchi forati in calcestruzzo del tipo LECA, 20x50x8 cm € - € 014\2 Realizzazione della muratura in blocchi forati in calcestruzzo del tipo LECA, 20x50x20 cm € - € 10.390,91 014\3 Realizzazione della muratura in blocchi forati in calcestruzzo del tipo LECA, 20x50x12 cm € - € 10.633,27 015\1 Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio con pannelli in lana di vetro di 6 cm di spessore € - € 62,83 015\2 Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio con pannelli in lana di vetro di 3 cm di spessore € - € 6.312,92 015\3 Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio con pannelli in lana di vetro di 2 cm di spessore € - € 867,79 015\4 Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio con pannelli in lana di vetro di 2,6 cm di spessore € - € 464,97 015\5 Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio con pannelli in lana di vetro di 2,2 cm di spessore € - € 1.765,60 015\6 Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio con pannelli in lana di vetro di 3,2 cm di spessore € - € 2.552,62 015\7 Esecuzione dell'isolamento termico nell'estradosso del solaio con pannelli in lana di vetro di 10 cm di spessore € - € 3.020,46 015\8 Stesura del manto impermeabile di 0,4 cm di spessore € - € 3.172,00 015\9 Stesura del manto impermeabile di 0,8 cm di spessore € - € 27.960,36 015\10 Esecuzione dell'isolamento termico su pareti con pannelli in polistirene espanso di 4 cm di spessore € - € 015\11 Esecuzione dell'isolamento termico su pareti con pannelli in lana minerale di 10 cm di spessore € - € 24.077,37 0015 IMPERMEABILIZZAZIONI 57 1.151,15 015\12 Esecuzione dell'isolamento termico su pareti con pannelli in lana minerale di 7,5 cm di spessore € - € 29.282,81 015\13 Esecuzione dell'isolamento termico su pareti con pannelli in lana minerale di 8 cm di spessore € - € 3.049,30 3,0 1,0 8,79 2,75 34,7 34,7 4,0 2,0 2,0 1,0 3,0 6,0 4,0 1,0 1,0 3,0 1,0 2,0 8,0 4,0 4,0 4,0 4 17,74 2 15,47 2 2,28 1 1,07 3 5,93 17,98 11,58 1,72 0,85 3 3,04 0,18 2,38 7,90 5,59 5,58 4,14 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 34,7 4,0 4,0 0 4,72 1,17 34,7 34,7 2,0 2,0 2 2,75 1 10,00 34,7 34,7 0016 FINITURE 016\1 Posa, battitura e spianamento del massetto isolante alleggerito € 1.923,22 € 78.809,04 016\2 Posa, battitura e spianamento del massetto di sottofondo € 482,91 € 34.355,58 016\3 Posa, battitura e spianamento dell'ultimo strato di sottofondo alle pavimentazioni € 71,11 € 5.058,91 016\4 Esecuzione dell'allettamento in malta cementizia € 59,63 € 1.188,97 016\5 Posa del pavimento asfalto cementizio di 12 cm di spessore € 7.190,52 016\6 Posa del pavimento di travertino in piastrelle di 2 cm di spessore € - € 119.822,39 016\7 Posa del pavimento in gres porcellanato in piastrelle di 1 cm di spessore € - € 51.420,35 016\8 Posa del pavimento in legno in listoni prefiniti di 2 cm di spessore € - € 1.913,74 016\9 Stesura di uno strato di ghiaia € - € 948,52 016\10 Posa del pavimento asfalto-cementizio di 8 cm di spessore € 016\11 Realizzazione del pavimento mediante l'impiego di klinker trafilato a superficie opaca dello spessore di 1 cm € - € 197,77 016\12 Fissaggio delle lastre in cartongesso dello spessore di 1,5 cm € - € 5.277,91 016\13 Fissaggio delle lastre in cartongesso dello spessore di 3 cm € - € 70.153,67 016\14 Stesura di intonaco civile a tre strati in malta di cemento € - € 24.829,92 016\15 Posa del rivestimento ceramico in gres porcellanato € - € 24.766,27 016\16 Realizzazione delle tramezzature in laterogesso in pannelli di 12 cm di spessore € - € 18.378,69 017\1 Fornitura e posa in opera delle pareti vetrate su infissi e telai metallici € - € - 017\2 Fornitura e posa in opera delle porte da interno e da esterno complete di telaio maestro € - € - 018\1 Smontaggio della recinzione di protezione esterna in tavole d'abete € - € 018\2 Smontaggio della Gru a torre di altezza 43 m € 3.370,20 € 19.744,26 € 10.110,60 3,39 1,95 1,95 6,96 50,55 46,27 0017 FORNITURE IN OPERA 0018 FINE CANTIERE 58 3.592,80 6.102,60 € 22.208,00 44,91 2.4.6- Cenni sulla logistica di cantiere -valutare le aree coperte dai mezzi di sollevamento e trasporto; Quanto detto in merito all'assegnazione dei tempi e delle risorse nasce da considerazioni di - valutare il concatenamento delle operazioni preparatorie e di quelle produttive (es.: i carattere generale sulla logistica e la sicurezza del cantiere. Riportiamo per completezza di padiglioni per la lavorazione del ferro e del legno vicini ai rispettivi depositi e vicini alla gru). trattazione le principali valutazioni in merito. Di primaria importanza è il collegamento con la viabilità esterna da realizzare con piste di geometria e struttura tali da permettere il transito previsto (uomini e macchine). Stessa cura "L’area occupata dal cantiere deve essere tale da avere ampiezza su tutti i lati della futura dovrà porsi nella realizzazione della viabilità interna. costruzione e garantire la possibilità di installare tutte le attrezzature previste. Quando non è possibile e si presenta la necessità di occupare una parte della sede stradale occorre richiedere Il Testo Unico prescrive la redazione di un Piano di sicurezza e coordinamento (la prima un apposito permesso alle autorità competenti. Entro il recinto in cui si sviluppa il cantiere formulazione di tali strumenti risale alla L. 55/90) e di un Piano operativo di sicurezza, devono essere previste le seguenti aree, scelte in rapporto alla natura dei lavori da eseguire: quest’ultimo a carico delle imprese che lavorano al cantiere. Il D.Lgs 163/2006 (Codice De - lo spazio impegnato dal costruendo edificio, Lise) prevede inoltre la redazione di un Piano di Sicurezza Sostitutivo del piano di sicurezza e - i depositi dei ponteggi e dei materiali (che possono anche utilizzare il rustico dell'edificio di coordinamento quando quest'ultimo non sia previsto. Tali piani, che rivestono un ruolo appena realizzato), fondamentale ed innovativo per tutto il processo edilizio, ci interessano in questa fase perché, - i posti di lavoro per le opere in calcestruzzo (betonaggio, lavorazione del ferro, preparazione tra le molte cose richieste, devono prevedere e descrivere con accuratezza l’intera delle casseforme), organizzazione del cantiere, con le ubicazioni delle diverse funzioni, i tipi di recinzione, gli - i posi per i mezzi d'opera, impianti necessari alle lavorazioni. A tale scopo è quindi utili elaborare un grafico in cui si - i locali vari di servizio. evidenziano le aree di lavoro (recinzione, aree di produzione, aree di produzione semilavorati, I depositi di materiali sono in funzione delle necessità di conservazione dei materiali. In aree direzionali e di servizio, aree di supporto) e i sistemi di connessione (sistema infrastrutturale, particolare i depositi potranno essere al chiuso (sili per cemento, vernici, sostanze chimiche, sistema logistico, sistema impiantistico elettrico, idrico, fognario, sistemi di movimentazione attrezzeria, esplosivi), al coperto (legnami, attrezzature, ferri d'armatura), allo scoperto (inerti) verticale ed orizzontale). Le aree direzionali e di servizio sono in genere ubicate in “baracche” verificandone la conservazione nel rispetto delle norme di sicurezza. Lo scarico dei materiali realizzate in prefabbricato di lamiera in elementi piani o curvi, o legno, di facile montaggio in va previsto in una zona possibilmente situata in prossimità del loro punto di messa in opera o modo tale da poter essere riutilizzate. Devono essere solide, ben coibentate e dotate di finestre. della necessaria lavorazione; sarà possibile prevedere la variazione di destinazione delle aree del Prima della loro collocazione occorrerà eseguire uno scavo riempito con ghiaione, oppure la cantiere che possono essere utili man mano che progredisce il lavoro di costruzione; Affinché posa di travi per realizzare una intercapedine o, ancora, un getto di magrone e, se necessario, tale studio preventivo raggiunga lo scopo è necessario controllarne lo svolgimento in fase predisporre un drenaggio. Per il riscaldamento è preferibile l’uso di impianti elettrici per evitare operativa, ponendo rimedio agli inconvenienti che man mano si presentano. Dopo aver lo scarico di fumi e il pericolo di incendi. dimensionato i vari reparti in relazione ai rifornimenti dei materiali, alle lavorazioni previste, al Molti, come si è visto, sono i fattori "logistici" che influiscono sull'organizzazione del cantiere numero di addetti; sarà necessario, al fine di un loro corretto posizionamento: e sull'andamento dei lavori. Inoltre, occorre tenere conto anche dell’eventuale costo di - sviluppare le traiettorie dei materiali, del personale e delle macchine in relazione ai cicli di occupazione del suolo pubblico che, per i lunghi periodi, costituisce un onere non indifferente. lavoro; le traiettorie siano brevi e senza intrecci tra le traiettorie dei vari reparti; Tra i diversi fattori rivestono grande importanza: 59 - la distanza del cantiere dai centri abitati e dai centri di approvvigionamento dei materiali edili; conservato il materiale sanitario di primo intervento, in attesa degli opportuni soccorsi per i al crescere della distanza aumentano i costi di trasporto; in qualche caso, può essere necessario lavoratori feriti o colpiti da malore improvviso. Questo materiale consiste, nei casi più comuni, organizzare il trasferimento delle maestranze, in un pacchetto di medicazione o in una cassetta di pronto soccorso mentre per i cantieri isolati o di una - la possibilità di parcheggio e di manovra all'interno o in prossimità del cantiere; certa importanza deve essere prevista anche una camera di medicazione. L'ubicazione dei servizi - l'area a disposizione intesa come disponibilità, caratteristiche e ubicazione dello spazio per il pronto soccorso deve essere sempre ben nota ai lavoratori e opportunamente segnalata rispetto alla zona di lavoro; con un cartello. - la disponibilità di aree per l'accumulo del materiale destinato alla discarica e per residui di Altre zone del cantiere sono descritte di seguito; la loro ampiezza deve essere valutata in materiali considerati pericolosi e soggetti a procedure di smaltimento particolari. Sia che si relazione alla disponibilità di spazi nell’area del cantiere. Il dimensionamento è indicativo: tratti di allontanare la terra di risulta sia le macerie e i residui di demolizioni, incidono sul costo - zone di immagazzinamento e lavorazione, opportunamente collocate per i diversi materiali; la distanza dei luoghi di discarica, nonché la possibilità di accumulo del materiale in cantiere - i carburanti e i combustibili liquidi, come anche le bombole di gas compressi, i solventi e le prima del suo allontanamento in modo da effettuarne il trasporto nei tempi e nei modi più vernici devono essere conservati in luoghi separati dagli altri materiali e protetti dal calore convenienti; eccessivo, per evitare esplosioni e incendi, e dal pericolo di emanazione di vapori tossici; - la situazione ambientale (natura del terreno, condizioni climatiche ecc.); - devono essere previste apposite zone di deposito delle tavole e degli elementi tubolari dei - la disponibilità di acqua ed energia elettrica nella quantità necessaria; ponteggi metallici, aventi uno spazio adeguato a coprire il fabbisogno in ogni fase dei lavori; - l'esistenza di impedimenti o vincoli imposti dalla presenza di canalizzazioni, linee aeree od - la zona di lavorazione del ferro per calcestruzzo armato deve avere spazi adeguati per il opere da salvaguardarsi incluse nel perimetro del cantiere. Oltre quanto già evidenziato, il deposito delle barre e delle reti elettrosaldate, il taglio e la sagomatura dei ferri, l'assemblaggio a cantiere deve prevedere nello specifico le seguenti zone caratteristiche, destinate a attività piè d'opera e lo stoccaggio delle armature dei pilastri e delle travi (1 mq/1 t di ferro lavorato specifiche: mensilmente); comprende in linea di massima una cesoia a mano per ferri tondi (per piccoli - zona uffici, in cui sono conservati i documenti amministrativi e tecnici, i verbali di ispezione, cantieri) o a motore, apparecchi per piegare i ferri e maschere varie. Si fa presente che per le i registri delle presenze, i libretti di manutenzione delle macchine ecc.; va ubicata in prossimità strutture comuni in c.a. il ferro necessario è: 50-70 kg/mc per le solette; 60-120 kg/mc per i dell'ingresso, allocata nelle baracche nelle quali sono previsti: l’ufficio del Direttore tecnico di pilastri; 60-200 kg/mc per le travi semplici, fino a 300 kg/mc per le travi reticolari; cantiere e dell’assistente, l’ufficio della Direzione lavori, l’eventuale ufficio vendite, la guardiola - officina fabbro (1 mq/500 kg) di ferro lavorato mensilmente (peso del ferro 7.860 kg/mc) di sorveglianza, i quadri elettrici ecc. (spazi valutabili in circa 15 mq/impiegato). - la zona di deposito leganti in sacchi; - zona servizi, in prossimità dell'ingresso, allocati nelle “baracche”, generalmente prefabbricate - la zona di deposito del legname; Le maestranze devono avere a disposizione idonei ambienti per i servizi igienico-sanitari nella - la zona di confezionamento degli impasti (centrale di betonaggio, se il calcestruzzo viene quantità adeguata (in origine era 1 mq/persona). confezionato in cantiere, nella misura di 1mq/mc di cls prodotto mensilmente); Inoltre, i gabinetti devono essere forniti di scarico con sifone collegato alla rete fognaria; se il - impianto di frantumazione inerti (1 mq/5 mc di inerti prodotti mensilmente); collegamento non è attuabile occorre prevedere l’installazione di una fossa biologica o di altri - eventuale zona di prefabbricazione a piè d’opera facilmente raggiungibile dai mezzi di sistemi concordati con l’ufficio di igiene. Pavimenti e pareti devono essere facilmente lavabili. sollevamento e con spazio adeguato per l’allestimento delle casseforme, la preparazione del E’ necessario nominare un addetto alle pulizie dei bagni. In ogni luogo di lavoro deve essere getto, l’impianto di produzione del vapore, lo stoccaggio dei prefabbricati, ecc. (15 mq/1 mc di 60 cls prodotto giornalmente); protetti da tettoie ben solide; - percorsi delle attrezzature per i trasporti interni; - i lavoratori devono indossare le cinture di sicurezza (in caso di rischio di caduta o in assenza - viabilità interna per il transito dei veicoli. La viabilità del cantiere deve essere assicurata sia di idoneo ponteggio o altre protezioni) collegata a funi di sostegno direttamente a parti fisse per le persone sia per i veicoli. E’ il complesso delle piste di cantiere rotabili, ferrovie, (linee vita); teleferiche, nastri trasportatori ecc. che permette la mobilità delle risorse. Nello specifico è - nei cantieri situati su terreni in declivio o in posizioni più esposte è opportuno prevedere necessario seguire le seguenti prescrizioni: opere di stabilizzazione del terreno e di sistemazione del regime delle acque superficiali - le rampe di accesso al fondo degli scavi di splateamento o di sbancamento devono avere una (drenaggi e canalizzazioni di smaltimento), tenendo conto di possibili precipitazioni carreggiata solida, per resistere al transito dei mezzi di trasporto di cui è previsto l'impiego, e meteorologiche prolungate. In qualche caso è utile praticare lo scavo di un fosso, detto fosso di una pendenza adeguata alla possibilità dei mezzi stessi; guardia, per raccogliere l'acqua a monte dell'area da proteggere (o dalla direzione di possibile - gli accessi pedonali e carrabili devono essere separati; quando ciò non è possibile la larghezza provenienza) e per smaltirla nella rete fognaria o in appositi pozzi perdenti se si è in presenza delle rampe deve essere tale da consentire un franco di almeno 70 cm, oltre la sagoma di terreni con permeabilità adeguata. Nella organizzazione del lay out di cantiere sarà opportuno d'ingombro del veicolo; inoltre, qualora nei tratti lunghi il franco venga limitato a un solo lato, predisporre quindi un vero e proprio grafo in cui si individuano i collegamenti tra le aree devono essere realizzate piazzole o nicchie di rifugio a intervalli non superiori a 20 m lungo operative e la loro tipologia, così da poterli dimensionare in relazione ai flussi di traffico." l'altro lato; Quanto descritto è uno stralcio degli appunti, relativi alle lezioni dell' Arch. Professoressa Stefania Mornati, - i viottoli e le scale con gradini ricavate nel terreno o nella roccia devono essere provvisti di docente di Organizzazione del Cantiere presso l'Università di Roma "Tor Vergata" parapetto nei tratti prospicienti il vuoto quando il dislivello superi i 2 metri; - le alzate dei gradini ricavati in terreno friabile devono essere sostenute, ove occorra, con tavole e paletti robusti; - le vie d'accesso e i punti pericolosi non proteggibili devono essere opportunamente segnalati e devono essere adottate le disposizioni necessarie per evitare la caduta di gravi, come i massi, dal terreno a monte dei posti di lavoro; - le macchine per il sollevamento devono essere scelte in funzione delle caratteristiche del cantiere (disposizione planimetrica e altezza degli edifici, pesi e ingombri dei materiali da movimentare ecc.); in particolare, gli sbracci delle gru devono essere previsti in modo da raggiungere agevolmente le aree di scarico e deposito del cantiere; - le scale a mano, le corde ecc. devono essere protette dalle intemperie e dalle aggressioni dei roditori, appendendo le scale su mensole alle pareti e le corde ad appositi ganci ai soffitti; le scale a mano, durante l’uso devono essere bloccate agli appoggi; quelle di passaggio da un ponteggio ad un altro devono essere munite di parapetto sul lato esterno; - i posti di lavoro prossimi ai ponteggi e quelli di caricamento dei materiali devono essere 61 - il più presto possibile: l'attività inizierà prima possibile in relazione ai collegamenti ed ai 2.4.7- La fase gestionale del cantiere: Microsoft Project vincoli di sequenza con le altre attività; viene utilizzato per avviare un'attività appena lo L’utilizzo del programma di management, Microsoft Project, ha coinciso con la necessità di consentono i collegamenti con eventuali attività precedenti; integrare tutti i dati e le informazioni ricavate, su costi, tempi e risorse, affinchè potessero - il più tardi possibile: l'attività inizierà il più tardi possibile in relazione ai collegamenti e ai essere immediatamente interfacciabili e restituire una visione globale dello sviluppo vincoli di sequenza con le altre attività; viene utilizzato per avviare un'attività all'ultimo previsionale del progetto, in relazione alla futura esecuzione dell’opera. momento accettabile senza procurare ritardo al progetto o a un'attività successiva; Tuttavia questo momento di studio non è da identificarsi con un inserimento meccanico, - finire non prima del: l'attività dovrà essere conclusa non prima della data stabilita; viene all’interno del programma dei dati finora ricavati, infatti, devono essere elaborate nuove utilizzato per attività che potrebbero, ma non devono, terminare prima di un dato momento; informazioni e dove necessario, apportate modifiche in base agli output del software, che - iniziare non prima del: l'attività dovrà iniziare non prima della data stabilita; viene utilizzato dispone di strumenti capaci di relazionare i dati inseriti, ottimizzare i processi e restituire un per attività che potrebbero, ma non devono, iniziare prima di un dato momento; quadro di gestione del cantiere di altissima qualità e veridicità. - finire non oltre il: l'attività terminerà entro la data specificata; viene utilizzato per attività da Ciò che abbiamo fatto inizialmente, è stato creare il diagramma di Gantt. concludere entro un momento specificato; La programmazione lineare, con il metodo ideato da Henry Laurence Gantt, è la prima delle - iniziare non oltre il: l'attività inizierà entro la data specificata; viene utilizzato per attività da tecniche di programmazione, comparsa negli anni '20 e tutt'ora la più utilizzata. cominciare entro un momento prefissato; Con questa tecnica, il progetto è rappresentato da un piano di lavoro dove: - finire il: l'attività terminerà ad una data specifica; viene utilizzato per attività che devono - sull'asse orizzontale viene delineato il tempo; concludersi in un preciso momento; - sull'asse verticale vengono riprodotte le attività componenti il progetto, scomposte come - iniziare il: l'attività inizierà ad una data specifica; viene utilizzato per attività che devono individuato attraverso la WBS. iniziare in un preciso momento. Le attività vengono rappresentate da barre le cui lunghezze sono proporzionali alla loro durata temporale, restituendo un sistema di programmazione semplice e intuitivo, facilmente leggibile Contemporaneamente all'inserimento dei vincoli, abbiamo riportato i tempi necessari ed interpretabile. all'esecuzione di ogni lavorazione e integrato il diagramma di Gantt, con i dati relativi alle Inizialmente, quindi, tutte le attività individuate dalla WBS sono state inserite all’interno di risorse e ai costi di commessa, ottenendo un "foglio elettronico" di gestione del cantiere Microsoft Project e relazionate in modo logico tramite legami denominati vincoli di sequenza completo di ogni informazione. o sequenziali: Tutte le voci di progetto sono restituite unitamente, in una visione globale, per tale motivo, se - Inizio per Inizio (II): quando un'attività non può iniziare finche un'altra attività non è iniziata; da una prima assegnazione delle risorse sono individuati punti critici (alcune risorse sono state - Fine per Fine (FF): quando un'attività non può finire finché un'altra attività non è finita; assegnate in misura superiore o inferiore alle disponibilità), è possibile procedere con il - Inizio per Fine (IF): quando un'attività non può finire finché un'altra attività non è iniziata; bilanciamento delle stesse. Microsoft Project, permette di procedere in questo senso, - Fine per Inizio (FI): quando un'attività non può iniziare finché che un'altra attività non è mostrando quali risorse sono interessate da criticità, in quali giorni e in che quantità, finita. consentendone il livellamento. Successivamente sono stati inseriti i vincoli relativi ad ogni attività; se ne individuano otto tipi: 62 Con il bilanciamento, l'assegnazione delle risorse viene ottimizzata per creare una condizione dei dati necessari per un controllo ottimale della commessa in fase di esecuzione. Se pensiamo di equilibrio: è un'operazione delicata che esige ogni volta considerazioni puntuali e specifiche, al diagramma di Gantt, per esempio, esso permetterà di visualizzare quanto segue: poichè interessa anche variazioni sulla stima delle durate. Valutazioni dei tempi e assegnazione - l'effettiva durata delle attività (le barre vengono sdoppiate in una superiore ed una inferiore, delle risorse sono decisamente interdipendenti e la ricerca di un equilibrio non è sempre la prima indica la programmazione prevista, la seconda la programmazione corrente o agevole. riprogrammazione); - lo scostamento tra la programmazione prevista e la programmazione corrente; - la percentuale di completamento delle attività (le barre delle attività eseguite vengono colorate di nero); - il tempo rimanente per raggiungere la fine dei lavori (evidenziato dal percorso critico delle attività non ancora eseguite). Di seguito vengo riportati i Report per una comprensione esauriente e dettagliata delle fasi di programmazione che la commessa seguirà. Bilanciamento delle risorse e dei tempi. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli Il software, inoltre ci ha permesso di interfacciare il diagramma di Gantt con il reticolo delle precedenze, creato in automatico. Questa metodologia di rappresentazione del progetto, consente di identificare le attività sui nodi, collegati da frecce, che individuano le dipendenze. Il reticolo delle precedenze risulta essere molto semplice da leggere rispetto i più complessi CPM e PERT, permettendo una migliore gestione delle attività che si sviluppano in parallelo e consentendo l'individuazione del percorso critico affinchè il responsabile di commessa sia a conoscenza delle attività a cui deve prestare maggiore attenzione, per il loro riscontro operativo in fase di esecuzione. Con Microsoft Project si può considerare conclusa questa fase di studio relativa allo sviluppo di un piano previsionale dei lavori. Tutto l'iter seguito, ci permette di disporre degli strumenti e 63 Il diagramma di Gantt; sulle ordinate vengono riportate le attività come da WBS, la data di inizio e fine lavori, le sequenze logiche e i vincoli d'attività, nonché la durata in giorni; sulle ascisse troviamo i giorni relativi al compimento delle lavorazioni, specificatamente a mese e anno di riferimento; le barre indicano infine la durata dell'attività, le frecce rendono interfacciabili i legami logici tra le varie attività, inoltre viene riportata la percentuale di lavorazione eseguita. Il colore blu per le barre indica che l'attività non è critica, al contrario il colore rosso segnala al Project Manager le fasi di cantiere a cui dovrà porre particolare attenzione, onde evitare ritardi e flussi di cassa in eccesso. 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 Di seguito riportiamo il reticolo delle precedenze, inizialmente in forma integrale, poi schematizzato. 82 83 84 La Baseline Cost Report, restituisce tutti i costi relativi ad ogni gruppo d'attività di riferimento, ponendo l'attenzione su quelle che saranno più onerose per l'azienda. I costi sono in Euro. 85 Il Budget Cost Report e il Cash Flow Report permettono all'azienda di avere un quadro dei flussi di cassa relativi ad ogni quadrimestre e all'intero progetto. Le cifre sono da stimarsi in Euro. 86 87 Di seguito alcuni Report relativi al "Lavoro" svolto. Per "Lavoro" si intende il prodotto tra le unità di manodopera e mezzi d'opera assegnate ad ogni attività e la relativa durata. 88 89 Questo diagramma a torta mostra la ripartizione dei costi di commessa relativamente a materiali, manodopera e mezzi d'opera, e costi di fornitura. Le cifre sono da stimarsi in Euro. 90 Revit, inserendo però i codici WBS delle lavorazioni, all'interno dello stesso Navisworks. Di 2.4.8- 4D e 5D Modeling: Navisworks conseguenza ogni oggetto, viene riconosciuto attraverso la data prevista ed effettiva di inizio e Ottenuto il Gantt all'interno di MSP, è stato possibile simulare la costruzione virtuale del fine lavorazione. Essendo il progetto del Rettorato tuttora in esecuzione, e considerando la nostro edificio, servendoci del software Autodesk Navisworks. nostra volontà di prendere atto della sola fase di programmazione iniziale, abbiamo Questo programma permette una perfetta interoperabilità con Revit: l'importazione del considerato le date previste, ignorando quelle effettive. modello è infatti avvenuta senza riscontrare alcun tipo di problema. Il timore comune, è quello per il quale alcuni componenti del progetto non vengano Una volta inserita l'associazione e il tipo (che per il nostro caso è sempre "costruzione") a tutte riconosciuti, come accaduto precedentemente nell'esportazione in Autodesk Quantity Takeoff. le attività presenti, ci si è posizionati su una vista adeguata e si è avviata la simulazione. Lo stesso discorso vale per Microsoft Project: il Gantt importato mantiene la data, le durate, i Dopo aver verificato che tutti i settaggi fossero corretti si è proceduto all'esportazione costi etc. relative all'esecuzione di ogni lavorazione. dell'animazione nel formato AVI. Il filmato può inoltre essere integrato con le date di riferimento, il nome delle componenti in esecuzione e la fase a cui appartengono, entrambe con la loro percentuale di completamento. Importazione del modello e del GANTT in NWC. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli Solitamente, durante la modellazione in Revit, si applicano dei codici ad ogni gruppo di Collegamento tra gli oggetti del modello e le voci del GANTT. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli lavorazione, utili nelle fasi successive. Nel nostro caso sono quelli della WBS (ad esempio Un aspetto vantaggioso dell'importazione dei file di Microsoft Project riguarda la possibilità di 002.1). Questi codici, a seguito delle importazioni in Navisworks si collegano automaticamente sincronizzarli con NWC. Un esempio di interoperabilità avanzata, considerato come aspetto ai loro corrispondenti di Microsoft Project e permettono di simulare la costruzione chiave del BIM: dopo aver caricato il Gantt con i relativi dati associati nel programma, se ci dell'edificio. Questo metodo è solo uno, tra quelli percorribili. Procedendo diversamente e dovesse accorgere di qualche errore o addirittura della mancanza di una attività o di basandoci su un concetto di base pressochè identico siamo giunti allo stesso risultato. Ad ogni qualsivoglia informazione, si può tornare in Microsoft Project, svolgere le opportune attività di Microsoft Project abbiamo associato i componenti corrispondenti, importati da 91 modifiche ed effettuare il salvataggio; aprendo di nuovo Navisworks, l'unica azione necessaria Il Gantt, infatti, può essere realizzato anche con Navisworks (in tutte le sue versioni). sarà quella di aggiornare il file di riferimento. Sfruttando questo programma però, non si acquisiscono le schede, i diagrammi e tante altre Il file di Microsoft Project non deve subire variazioni di nome e di percorso che aveva nella informazioni che Microsoft Project, al contrario, permette di visualizzare. prima importazione, altrimenti non sarà riconosciuto e sarà necessario impostare il nuovo Tutto ciò che è stato detto nelle ultime righe, rafforza ancor di più il concetto di BIM e dei percorso. suoi sviluppi in questi anni. Il BIM, come già ribadito, può essere tradotto come un processo in grado di portare a termine la progettazione integrata di una o più fasi del ciclo di vita di un'opera e lo stesso obiettivo può essere raggiunto adottando diverse procedure e diversi software, tra quelli opportuni. Navisworks nella fattispecie ci ha permesso di esprimere il massimo livello di BIM possibile: interfacciare la programmazione dei lavori con una simulazione 3D, vuol dire essere in possesso di uno strumento conoscitivo ottimale. Aggiornamento dati in NWC. Fonte: Foto Malleni-Rizzelli Autodesk Navisworks, come già anticipato, è un programma dedicato alla quarta e quinta dimensione. In questo paragrafo si sono discussi alcuni aspetti riguardanti la quarta. Nei precedenti paragrafi si è parlato del fatto che Autodesk Quantity Takeoff è stato inglobato nella versione di Navisworks del 2014, e considerando che il software che inizialmente avevamo a disposizione era quello del 2013, il nostro lavoro avrebbe potuto seguire una procedura diversa, se fosse cominciato oggi. Dopo la modellazione in Revit, infatti, sarebbe stato possibile ricavare le quantità e i costi di tutte le attività, eseguire un Gantt e procedere alla costruzione virtuale dell’edificio, utilizzando un unico software: Autodesk Navisworks. 92 ancora non adeguatamente conosciute fino a quel momento. Questo particolare non è stato 2.4.9- Il "nostro" Gantt tralasciato, infatti, molto spesso i progetti contengono delle componenti del tutto innovative, Affinché ci si possa rendere conto delle mansioni da svolgere in un processo BIM, e del tempo che devono essere modellate creando una nuova famiglia o modificandone una preesistente. necessario a compierle, è stato realizzato un Gantt con tutte le attività che ci hanno permesso Il passo successivo, quello dell’esportazione in Autodesk Quantity Takeoff, ha comportato un di completare il nostro lavoro. solo inconveniente già citato, di poco conto, ovvero il fatto che il programma non riconosceva Sebbene si cominciava a parlare di questa tesi già da Luglio 2013, è effettivamente iniziata 2 qualche tipo di elemento (le travi in acciaio ad esempio). Ciò ci ha indotti a tornare in Revit e a mesi più tardi; la data, di cui sopra, alla quale faremo riferimento all'interno del Gantt, è stata computare gli elementi rimanenti, in maniera più macchinosa rispetto a quanto era stato fatto tuttavia ulteriormente posticipata, mentre quella che coincide con la fine di questo studio con QTO. sperimentale, è stata fatta coincidere con il giorno precedente a quello della presentazione in Le quantità e i costi ricavati ci hanno permesso di fare una stima sui tempi di realizzazione sede di Laurea. della WBS, e successivamente abbiamo redatto il Gantt con Microsoft Project. Il programma, Ciò è avvenuto per il semplice motivo che una buona parte del tempo è stato impiegato per non è da considerare affatto di difficile comprensione e per fortuna non ci ha recato alcun tipo organizzare il lavoro, assimilare la procedura da adottare, studiare i file CAD in nostro di inconveniente. possesso, comprendere le logiche BIM ed intuire le funzioni dei software utilizzati, a volte Infine la simulazione in Navisworks. totalmente sconosciuti. Inoltre, va anche considerato che i mezzi a nostra disposizione non Nella pagina successiva è stata inserita l’immagine rappresentativa del Gantt. Sono stati creati 4 possono competere con quelli, sicuramente più efficienti, delle aziende che lavorano in un gruppi di lavorazioni corrispondenti ai 4 software utilizzati. I solai e le murature vengono ottica BIM. Questi aspetti sono del tutto fuorvianti per stimare le ore lavorative, perciò, nel considerati completi delle finiture, ovvero di isolamento, impermeabilizzazioni, allettamenti, Gantt, la durata delle lavorazioni è da ritenersi al netto delle limitazioni sopracitate. pavimenti etc. Tuttavia abbiamo tenuto conto del tempo perso per adottare strategie e procedure alternative Alcune attività, appartenenti al gruppo di lavorazioni in Revit, si sovrappongono. Ciò avviene quando l’interoperabilità vacillava. Questa è una questione da non tralasciare, siccome è forse perchè abbiamo lavorato in coppia: è come se ognuno rappresentasse una squadra di l’unico aspetto ad oggi che va migliorato affinché si possano effettuare in maniera valida tutti i modellatori e tecnici BIM, indipendente e concorde con l'altra. processi BIM. Attualmente quasi tutte le aziende lamentano questo grattacapo. Ovviamente, ogni giorno equivale a 8 ore lavorative. Come si evince dal Gantt, la sola modellazione in Revit ha occupato oltre la metà del tempo totale. Nella stragrande maggioranza dei casi, l’implementazione dell’edificio virtuale occupa oltre il 60% della progettazione. Questo perché vengono inserite al suo interno tutte le informazioni utili alle fasi successive. Nonostante il fatto che, ai nastri di partenza, entrambi avessimo raggiunto un buon livello del software Revit, visto l’ottenimento del “Certificato Autodesk User” a seguito del superamento dell’esame “Autodesk Architecture”, molte ore sono state dedicate a modellare le componenti 93 94 Percentuali d'incidenza temporale delle fasi di progetto Modellazione (40 giorni) Quantità e costi (6 giorni) Management (8 giorni) 2% 14% 11% 73% 95 Simulazione (1 giorno) CAPITOLO III: CONFRONTO TRA IL MODO D’OPERARE TRADIZIONALE E Se ci riferiamo quindi alla prima delle attività svolte in Revit, ovvero l’estrazione di tavole L’APPROCCIO BIM grafiche, a seguito della creazione del modello digitale, la quantità di ore necessarie alla produzione di piante, prospetti, sezioni, viste assonometriche e quant’altro viene drasticamente 3.1- Confronto economico, gestionale e temporale tra l’approccio al progetto eseguito diminuita. con il metodo BIM e le procedure tradizionali L’altro aspetto importante, che interessa la prima fase di modellazione in Revit, riguarda lo In questo paragrafo ci apprestiamo a ripercorrere tutte le fasi del nostro lavoro e a descrivere scambio dei dati; la possibilità di lavorare in coppia ci ha permesso di verificare l’effettiva le differenze, i vantaggi e gli svantaggi legati all’adozione di metodologie di progettazione BIM possibilità di essere interoperabili. rispetto a quelle tradizionali, riprendendo quanto già detto, ampliandolo e riordinandolo. Revit permette alle grandi squadre di ingegneri e architetti, di lavorare su un unico modello integrato, una sorta di software collaborativo. Ciò consente alle grandi aziende mondiali, di Ricolleghiamoci al pensiero del padre fondatore del BIM, Eastman, il quale sostiene che i soli poter portare avanti i propri intenti in tempi rapidi, coinvolgendo un gran numero di disegni digitali sono inefficienti a rappresentare l’oggetto in costruzione; il modello creato in progettisti. Perciò, il lavoro con una metodologia BIM, fa in modo che qualunque tipo di Revit, si identifica come la soluzione a questa problematica: un unico immenso contenitore di informazione relativa al modello virtuale, sia memorizzata in digitale e adoperata rapidamente dati grafici, una rappresentazione digitale del Rettorato con caratteristiche tecniche e funzionali per tutte le attività professionali a cui partecipano i diversi attori del processo edilizio. La associate. Di ogni oggetto creato si conoscono infatti le dimensioni, il materiale; dei materiali si comunicazione centralizzata e visiva e le esplorazioni delle opzioni condivise permettono conoscono le loro caratteristiche fisiche, termiche, meccaniche etc. Questo è il primo aspetto e standard di progettazione elevatissimi. il più rivoluzionario del BIM. Se ci riferiamo agli strumenti comunemente utilizzati, come Tuttavia basandoci sulla nostra esperienza personale, c’è ancora molto da migliorare affinché si CAD 2D, un muro è semplicemente un rettangolo con un retino disegnato al suo interno, arrivi alla reale attuazione di un processo di condivisione dei dati fluido, che non presenti i già senza alcun tipo di identità, in BIM un muro è invece esclusivamente un muro con tutte le citati bug di sistema relativamente all’esportazione e l’importazione dei file, al riconoscimento informazioni al suo interno. delle proprietà degli oggetti componenti l’edificio e all’ efficienza delle procedure di workset. Oltremodo, è importante non lasciarsi fuorviare dall’idea che si ha di modello 3D in CAD, in In ogni caso si è già giunti a livelli d’interoperabilità accettabili e sicuramente se ci si relaziona quanto esso risulta essere privo di informazioni; dunque un modello con rappresentazioni ai soliti strumenti CAD, in cui le informazioni non si integrano in un processo collaborativo, geometriche quali cubi, parallelepipedi, cilindri etc. non si qualifica come BIM. ma risultano addirittura in una sequenza di procedure concorrenziali, con il conseguente In un modellatore parametrico BIM come Revit, inoltre, le caratteristiche geometriche di un scambio di un numero limitato di dati, è ovvio continuare a indirizzarsi verso le metodologie di elemento si correggono automaticamente in base ai cambiamenti del contesto, a differenza dei progettazione BIM. tradizionali CAD 3D, dove tutto ciò deve essere editato manualmente dagli utenti. Questo E’ quindi quantomeno utile ricordare la posizione del governo britannico, l’unico che concetto si rivela uno straordinario punto di forza, riducendo contemporaneamente il tempo coraggiosamente si è pronunciato a proposito dei livelli di implementazione di un progetto: di lavoro e gli errori legati alla progettazione. - Il livello “0” riguarda il semplice uso di file CAD 2D, con l’aggiunta di informazioni, Un oggetto parametrico, contenendo numerosi dati e regole a esso associate, oltre alle difficilmente condivisibili. definizioni geometriche, non permette incongruenze tra il modello e l’insieme dei dati - Il livello “1” introduce la terza dimensione, come strumento di sola progettazione dell’oggetto. Ciò significa che a ogni modifica fatta da una parte corrisponde automaticamente concettuale. Il modello 3D, per questo livello, viene utilizzato nella fase di progettazione, per la un uguale cambiamento nell’altra e viceversa. 96 visualizzazione e la comprensione da parte del cliente. Non prevede, pertanto, la computi metrici collegati ai disegni vettoriali. Sovente la difficoltà di procedere in maniera collaborazione tra i membri del team di progetto. Raramente è utilizzato oltre la fase di tradizionale senza il supporto di strumenti BIM, trova origine nella lettura dei disegni che, progettazione. anche se esecutivi, spesso presentano imprecisioni. - Il livello “2” è il livello che più si avvicina al metodo descritto sino ad ora. I modelli sono in Va da se che l’accuratezza dei dati e delle informazioni ricavate attraverso la metodologia BIM, 3D ed hanno le informazioni inserite da tutti i membri del team integrato. permette in ultima analisi di poter elaborare delle stime più dettagliate anche sui tempi e le Altro concetto alla base delle procedure BIM e in relazione al nostro studio, anche la più risorse necessarie all’esecuzione dell’opera. importante, riguarda la possibilità per quanto detto finora di sovrapporre la fase di L’enorme potenzialità e il supporto dei software BIM potrebbe far pensare ad una riduzione progettazione con quella di costruzione. Che cosa vuol dire? Tradizionalmente progettazione e dello staff, in uno studio tecnico che decida di proiettarsi verso questa metodologia. Va fattibilità delle fasi d’esecuzione di un’opera sono fasi quasi totalmente slegate, quindi il già precisato, che il BIM è uno strumento e come tale non modifica le competenze richieste per citato concetto di clash detection, risulta essere una pietra miliare all’interno delle logiche BIM: una progettazione. Piuttosto, offre un’ottima occasione per gestire diversamente e meglio tutto la rilevazione degli scontri avviene durante la fase di progettazione, in modo che le questioni di il processo edilizio e le figure professionali coinvolte saranno sempre architetti, ingegneri e costruibilità possano essere risolte prima dell'esecuzione, risparmiando ingenti somme di tecnici, che ricopriranno ruoli adeguati al nuovo asset aziendale. denaro, tempo e producendo un edificio di qualità migliore. In CAD2D e 3D non è possibile Come si evince, quindi, affiorano significative differenze tra un processo tradizionale e uno disporre di questo strumento, non essendo presente la quantità di informazioni necessaria ad BIM. Per cui, seguire una procedura BIM anche se comporta inizialmente un impatto molto attuare un’analisi ottimale delle incongruenze, rimanendo in tal senso un processo visivo, ad elevato, ha il vantaggio di assicurare una chiarezza indiscutibile al termine della fase di onere del progettista, fine a se stesso. pianificazione. Ciò risulterà essere favorevole nelle fasi successive, con minori impatti Il BIM consente quindi la valutazione di ogni ipotesi alternativa e di simulare percorsi economici e minor lavoro. In relazione a quanto detto è utile riguardare il nostro Gantt di differenti senza pagarne gli oneri imputabili alla realtà. lavoro, che mostra come i tempi di progettazione avvicinandoci al momento della fase Le decisioni vengono definite durante la fase di progettazione, e non lasciate al cantiere, come d’esecuzione vadano drasticamente diminuendo. Al contrario, un processo progettuale accade quando si procede in maniera tradizionale. tradizionale, prevede un aumento degli sforzi nella fase definitiva/esecutiva, senza contare il Passiamo ora al cuore del nostro studio, quando si parla di Project Management, ovvero fatto che in fase costruttiva sicuramente ci saranno problemi di costruibilità. Intraprendere un pianificazione, programmazione e gestione dei tempi, dei costi e delle risorse attraverso le processo progettuale in ambiente BIM fa decadere il livello di incertezza e di rischio in fase di procedure e gli strumenti BIM. costruzione e quindi nella totalità dei casi si rivelerà più efficiente di un modus operandi Queste nuove metodologie e strumenti non si inseriscono con l’intento di stravolgere tradizionale. procedimenti di controllo della commessa già collaudati, quanto di ottimizzarli, dettagliarli e integrarli. La fase di scomposizione di un edificio, per esempio, è un passo dovuto, ma è evidente, che con il supporto del modello digitale, questa fase risulta essere immediata e con un grado di precisione massimo. Stesso discorso vale per la quantificazione delle lavorazioni e la schedulazione dei costi, che diventano processi snelli grazie alla correlazione tra abachi e 97 3.2- Come cambia il sistema degli appalti pubblici riportano risparmi tra il 5 e il 20% delle spese di appalto. La dimensione totale degli appalti UE 3.2.1- La direttiva sugli appalti pubblici dell’Unione Europea (EUPPD) è stimata in oltre 2000 miliardi di euro: ciò significa risparmiare 100 miliardi minimo ogni anno! Sulla stessa linea il governo britannico ha dichiarato che nel 2012 è riuscito a risparmiare L’appalto è un contratto stipulato tra un committente (o appaltante) e un appaltatore la cifra spaventosa di 2 miliardi di euro. (solitamente un imprenditore) chiamato a compiere un’opera, con organizzazione e gestione a Un vantaggio, che soprattutto negli ultimi anni (dal 2008), assume un’importanza vitale, proprio rischio. riguarda la percentuale di occupazione lavorativa. Il settore delle costruzioni oltre a generare Quando il committente è un ente pubblico si parla di “appalto pubblico”, ovvero un contratto più del 10% del PIL, offre 20 milioni di posti di lavoro. A causa delle sua rilevanza economica, regolato da una serie di norme di vario rango, aventi come scopo ultimo il perseguimento influenza significativamente lo sviluppo dell’economia europea generale. I guadagni in termini dell’interesse pubblico. temporali incentivano le imprese ad affacciarsi nelle numerose commesse disponibili e di La svolta del BIM negli appalti pubblici, è datata 15 Gennaio 2014. Quel giorno, infatti, è stata conseguenza a richiedere molteplici figure professionali. approvata la riforma sugli appalti al Parlamento europeo: l’impiego del BIM per le opere Inoltre, gli edifici esistenti contribuiscono a circa il 40% delle emissioni di gas serra e del pubbliche, segna un punto fondamentale per la sua diffusione. consumo di energia: progettare in BIM significa abbattere queste percentuali, obiettivo non Il Parlamento ha espresso di fatto la volontà di modernizzare le norme europee sugli appalti secondario della EUPPD. pubblici raccomandando l’uso di strumenti elettronici avanzati, come quelli tipici del BIM. L’adozione della direttiva, ufficialmente denominata “Direttiva sugli Appalti Pubblici 3.2.2- Il caso italiano: le strategie da adottare a seguito dell’articolo “53” dell’Unione Europea” (EUPPD), comporta che i 28 stati membri dell’UE possono Nel nostro paese sono presenti troppe criticità delle Pubbliche Amministrazioni (di seguito, incoraggiare, specificare o addirittura imporre l’utilizzo del BIM per progetti edili finanziati PPAA) nel sistema degli appalti pubblici: innanzitutto il quadro programmatorio non è ben con fondi pubblici in Europa a partire dall’anno 2016. definito e le risorse finanziarie sono spesso slegate dalla programmazione; le stazioni appaltanti Le nuove direttive comunitarie sono entrate in vigore il 17 aprile 2014. A partire da tale data, sono molto numerose: c’è carenza di competenza specifica e di formazione professionale; le gli Stati membri hanno 24 mesi per trasporre le disposizioni delle nuove norme nel diritto progettazioni sono lacunose con molte varianti che determinano non poche controversie; i nazionale. tempi di aggiudicazioni sono spesso incerti; la scarsa gestione del progetto determina uno L’ampia adozione della metodologia BIM nel settore dell’AEC (Architecture Engineering scarso livello di controllo dei difetti durante la costruzione. Construction), oltre a ridurre il costo di progetti di opere locali, finanziati con fondi pubblici, Tutto ciò porta ad una “non qualità” delle commesse e genera costi non trascurabili. La rafforzerebbe tremendamente la competitività globale dell’industria europea a vincere i mancanza di qualità viene sottolineata da una ricerca UE sui difetti di costruzione italiani: una contratti per opere internazionali. metà riguarda le carenze in fase di progettazione e la disfunzione nel coordinamento in fase I vantaggi nell’adozione del BIM in materia di appalti pubblici, per i progetti in Europa e nel realizzativa; l’altra metà è dovuta all’assenza di controllo durante la fase esecutiva. resto del Mondo, riguardano innanzitutto il risparmio sui costi per i contribuenti: gli appalti La normativa nazionale vigente si discosta troppo dal project management internazionale e svolgono un ruolo importante nella performance economica complessiva dell’Unione europea dagli indirizzi adottati in Europa. La totale rivisitazione del sistema di regole è quanto mai dove gli acquirenti pubblici spendono il 18% del PIL per forniture, opere e servizi. opportuna, soprattutto a fronte dell’adozione dei sistemi BIM da parte degli Stati membri, i La Commissione europea nel 2012 ha pubblicato un rapporto, per il quale gli enti pubblici che quali lo renderanno obbligatorio nel giro di 5-7 anni. hanno adottato l’insieme di tecnologie, software e modalità organizzative di tipo BIM, 98 Gli obiettivi principali riguardano la razionalizzazione della spesa, in grado di determinare un La proposta metodologica imporrebbe una serie di attività in cui spiccano le analisi dettagliate comparto efficiente (tempi minori e costi certi), e l’apertura ai mercati esteri con dei paesi esperti e dei nuovi regolamenti per adeguarsi al meglio alle nuove normative ed l’internazionalizzazione delle imprese. emanare le proprie linee guida. L’articolo “53” della EUPPD, sul quale è necessario soffermarci per comprendere come cambiano i sistemi contrattuali, riguarda i gradi del progetto a base di gara e le offerte richieste. Descriviamo brevemente i 4 commi riguardo gli appalti più significativi. L’appalto integrato con preliminare BIM della PA, richiede un definitivo BIM e il prezzo complessivo dell’opera, comportando un costo non indifferente di partecipazione al bando. Quello con definitivo BIM a base di gara, richiedendo esclusivamente le migliorie tecniche al definitivo e il prezzo totale, dà la possibilità di percorrere il modello predisposto dalle PPAA per formulare un’offerta tecnico-economica più accurata e in tal modo abbatte i costi di quest’ultima. Infine, sono da considerare gli appalti con la sola offerta economica, dove non si utilizzano appieno le potenzialità BIM, ma si spende molto poco per partecipare: l’uno è l’appalto integrato con definitivo BIM a base di gara e l’altro è l’appalto di sola esecuzione con esecutivo BIM. Con il primo si ha la sola possibilità di formulare il miglior prezzo; il secondo, al contrario, dà l’opportunità di disporre del modello BIM, predisposto dalla PA, per estrarre le quantità e sviluppare un’offerta economica più competitiva. I vantaggi nell’adozione dei suddetti commi dell’articolo “53”, sono ovviamente numerosi: si Le procedure da adottare in Italia, con le nuove normative. Fonte: Pietro Baratono, aicqci.it razionalizzerebbe la spesa, si ridurrebbe il gap tra il prezzo di aggiudicazione e il prezzo finale dell’opera, le opacità nelle aggiudicazioni si ridurrebbero drasticamente, i concorrenti Le criticità e le arretratezze del comparto delle costruzioni italiano, rispetto ad altre realtà aumenterebbero le proprie capacità tecniche-costruttive e renderebbero le loro offerte europee e del resto del Mondo, aumentate soprattutto negli ultimi anni, suggeriscono passi economiche più accurate ed affidabili; di fatto si aumenterebbe la qualità e si ridurrebbero i graduali, ponderati ma decisi. Una formazione adeguata, la “disseminazione”, la premialità nei tempi di realizzazione dell’opera attraverso l’ottima gestione del processo progettuale e bandi e l’approccio spinto da una crescente volontà, devono rendere partecipi le costruttivo. Tutto ciò richiederebbe uno sforzo, da parte delle PPAA per determinare un amministrazioni, le industrie, le Università. quadro chiaro e definitivo, con l’allineamento dei prezziari regionali al BIM, per raggiungere un L’implementazione graduale del BIM, non può avvenire se non con coraggiose alto livello di formazione e un’interoperabilità adeguata per evitare ogni tipo di controversia e sperimentazioni in appalti significativi: il passo necessario per riattivare il nostro settore delle contenzioso. Tutto ciò coinvolgerebbe tutti gli interpreti principali, ovvero i Responsabili costruzioni. Unici del Procedimento, i Direttori dei Lavori, i commissari di gara etc. e ovviamente determinerebbe la riorganizzazione totale delle PPAA. 99 3.3- Il Cloud viene considerato come un altissimo livello di preparazione della metodologia, che si spera di Il termine Cloud computing (ovvero nuvola informatica) indica un insieme di tecnologie raggiungere e perfezionare con il passare degli anni. capaci di memorizzare, immagazzinare e aggiornare dati sfruttando hardware e software. Esse vengono distribuite e visualizzate in rete dagli utenti interessati, solitamente sotto forma di un servizio offerto da un provider, ovvero un fornitore di servizi web, al cliente. Si tratta di una soluzione che utilizza le principali applicazioni hardware sul computer, con configurazioni personalizzate, per consentire ai team di progettazione di lavorare simultaneamente su grandi modelli da diverse postazioni fisiche. Il “BIM Cloud”, ovvero il Cloud computing a servizio del BIM, fornisce un accesso sicuro a tutte le applicazioni software e ai dati di progettazione: gli utenti mobili di tutto il mondo possono accedere a questi dati in qualsiasi momento da qualsiasi dispositivo (pc, tablet, smartphone, etc.). Un “BIM Cloud” sfruttato in ambiente privato, offre quindi tutti i vantaggi del cloud computing, mantenendo l’insieme dei dati completamente sotto il controllo degli operatori che vi partecipano. L’accessibilità globale deve permettere l’utilizzo dei servizi da più dispositivi, da più luoghi nello stesso momento. Deve perciò garantire l’accesso eterogeneo da mobile, tablet, piccoli desktop casalinghi o grandi server. Per cui la progettazione di un’opera può essere divisa per discipline e a sua volta per categorie, piani, unità tecnologiche etc. Lo strutturista può cominciare la modellazione delle strutture nello stesso istante in cui un altro tecnico importa gli impianti: due o più dispositivi diversi, che Gli strumenti del Cloud computing. Fonte: hightech-highway.com lavorano allo stesso progetto, contemporaneamente. Se invece si vuole intervenire su un edificio in costruzione, in cui ad esempio viene riscontrato un problema logistico, è possibile interfacciarsi direttamente con i tecnici in cantiere senza che gli impiegati si muovano dagli uffici (quando magari si trovano dalla parte opposta del mondo). Inutile dire che i vantaggi sono considerevoli: il Cloud nel BIM rende più agevole ogni attività. I progettisti, ad esempio si trovano senz’altro in una condizione migliore per rispondere molto più velocemente, e con aumento della qualità, alle richieste dei committenti. Questa nuova tecnologia permette di accelerare la collaborazione multidisciplinare, di ridurre i cicli di revisione del coordinamento, migliorando in tal modo l’efficienza del progetto. I software sul mercato non sono molti e l’utilizzo è ancora limitato. Un processo BIM che avviene in Cloud 100 3.4- Il Facility Management richiesta. Il Facility Management (FM) riguarda la gestione operativa dell’edificio e i servizi alle persone Un Facility Management che si occupi, in maniera innovativa, della gestione integrata della che abitano un determinato ambiente. La gestione dell’edificio coinvolge tutti i processi e gli pluralità dei servizi e dei processi (rivolti agli edifici, agli spazi, alle persone) non rientranti nel eventi che si manifestano nell’arco di vita dell’edificio stesso, sia in campo pubblico che in core business di una organizzazione, ma necessari al suo funzionamento (come ad esempio le quello privato. Per i servizi alle persone si tende alla pianificazione degli spazi, alla pulizie), può trovare negli strumenti di modellazione BIM dei validi alleati. manutenzione edile e a quella impiantistica d’igiene, agli interventi di riqualificazione e alla Rispetto alle procedure abituali, in cui tutti i dati dovevano essere dedotti da file CAD gestione della sicurezza degli ambienti interni. bidimensionali, si sono riscontrati significativi vantaggi: la semplificazione della gestione di un L’obiettivo è dunque quello di migliorare la qualità dei servizi e incrementare quindi la numero elevato di dati, il rilevamento automatico delle superfici nette dei locali, la creazione redditività cercando di mantenere alte le prestazioni dell’edificio, assumendosi le responsabilità automatica di abachi locali, gli aggiornamenti di dati relativi alle possibili variazioni del modello organizzative, economiche e tecniche connesse con la gestione di un immobile. (se ad esempio, se viene spostato un muro, i locali si adattano alle nuove geometrie, determinando un nuovo valore di parametri numerici, come superfici e volumi), etc. In BIM, curarsi del FM significa gestire le informazioni immagazzinate nella fase di Un esempio di questi concetti è quello realizzato dal Politecnico di Torino, servendosi del progettazione e di costruzione, alle operazioni di manutenzione. L’aspetto della gestione, della software ArchibusFM, citato precedentemente nella sezione “strumenti”, del capitolo 1. Il manutenzione, fa capo a quella che ormai è comunemente chiamata in letteratura progetto ha previsto una definizione accurata iniziale in fase di modellazione, utile alla internazionale come la sesta dimensione. successiva gestione delle attività di Facility. L’alto livello di dettaglio del modello comprende ad I potenziali benefici di un tale sistema, oltre alla riduzione dei costi operativi, riguardano anche esempio la stratigrafia dei muri e veritiere informazioni di carattere tecnico, estimativo ed i guadagni di qualità degli interventi, dati dalla tempestività della risposta a coloro che ne fanno energetico, garantendo un risultato capillare e corretto. Partendo dallo space management (la gestione degli spazi) è stato avviato un sistema informativo integrato capace di sviluppare le successive funzioni come ad esempio la gestione delle manutenzione e quella inventariale specifica del progetto. Successivamente, all’interno di ArchibusFM sono stati inseriti tutti i dati caratteristici degli spazi come, ad esempio, la destinazione d’uso, la struttura di appartenenza, i codici identificativi dei locali. Il passo decisivo avviene nel collegamento tra i livelli del programma di progettazione (corrispondenti ai piani fisici di suddivisione di un edificio) e i relativi dati identificativi (di edificio e di piano) contenuti nel database del software di Facility. I vantaggi riscontrati con un simile processo sono quelli elencati all’inizio della trattazione del paragrafo. Il problema, citato più volte e riscontrato pertanto nell’applicazione del caso esemplificativo del Rettorato (nella vicenda del non riconoscimento delle proprietà di travi e pilastri in cemento armato, ad esempio) è l’interoperabilità, ancora non perfettamente funzionante. Facility Management nel BIM. Fonte: archificio.net 101 Essendo un lavoro di squadra, collaborativo, la standardizzazione dei dati e la condivisione dei metodi è essenziale. Le implementazioni dei strumenti digitali, per l’ottimizzazione di azioni complesse, come quella appena descritta, possono aprire nuovi inaspettati scenari e opportunità, inaspettati. D’altronde, come esplicitato sin dall’inizio, questi ultimi concetti sono alla base del processo BIM. La fase 6D del BIM: Il Facility Management. Fonte: archificio.net 102 Conclusioni Metodi di comunicazione del processo edilizio basati quasi esclusivamente su modelli cartacei, un numero eccessivo di ore di lavoro per effettuare valutazioni sui progetti preposti, l’estrema frammentazione e l’eccessiva complessità delle normative per la pianificazione territoriale e per l’edilizia, la presenza di un mercato e di un sistema intrinsecamente inefficaci, alimentati da preoccupanti opacità, a fronte dei processi trasparenti adottati all’estero che hanno causato un aumento sensazionale della produttività, portato alla modernizzazione dell’ambiente, alla riduzione della spesa pubblica e all’abbattimento delle emissioni di CO2. Siamo pronti a cambiare? 103 Riferimenti bibliografici Daniele Maiorino, “Il BIM e il sistema delle costruzioni” approda al Parlamentino del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, ithinkBIM.it, 20-02-2014 Bibliografia Francesca Cioffi Squitieri, Building Information Modelling, Un nuovo paradigma per la gestione del processo edilizio, Roma, Tesi di Laurea in Tecnologia dei Processi Realizzativi, 2013. Sitografia Anna Osello, Il futuro del disegno con il BIM per ingegneri e architetti, Palermo, Dario Flaccovio Editore, 2012. lavoroeformazione.it autodesk.com Il BIM per il Facility Management al Politecnico di Torino, ingegno-web.it, 06-08-2012 puntorevit.it BIM Building Information Modeling Facility Management, archificio.net bimjournal.com Pietro Baratono, Il BIM come investimento a lungo termine per la PP.AA., Roma, consiglio superiore dei lavori pubblici (aicqci.it), 31-01-2014 bimacademy.it ingegno-web.it Angelo Ciribini, Il Building Information Model(l)ing and Management nell’Italia del 2014, ingegno-web.it, 03-03-2014 nfbtraining.co.uk tddatech.it Angelo Ciribini, Il Building Information Modelling, gli scenari per il settore delle costruzioni, ingegno-web.it, 08-01-2014 Conferenze Specifiche per la gestione delle informazioni per la fase operativa delle attività che utilizzano Building Information Modeling, ingegno-web.it, 01-04-2014 Azienda “Descor” in collaborazione con “Autodesk”, Il BIM per tornare ad essere competitivi e vincere nuove commesse in Italia e all’Estero, Conferenza presso l’Hotel “Best Western Premier Hotel Royal Santina” – Via Marsala 22, Roma, 30-10-2013. European Parliament Directive to Spur BIM Adoption in 28 EU Countries, inthefold.autodesk.com, 31-01-2014 STR, Il BIM e il sistema delle costruzioni, Convegno presso il “Parlamentino del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici”, Via Nomentana 2, Roma, 31-01-2014. Matteo Cominetti, Validazione del progetto BIM, Bologna, Tesi di Laurea del dipartimento di Architettura, 2012. Carlo Barrese, Michele Abbatemarco, Il controllo di gestione in edilizia, Milano, FrancoAngeli, 2004 Charles M. Eastman, An Outline of the Building Description System, Carnegie-Mellon University, 1974 Prezzi informativi dell’edilizia, Nuove costruzioni, Roma, dei, 2013 GSA BIM Guide Overview, Washington, gsa.gov/bim 15-05-2007 Michel S.Bergin, A Brief History of BIM, archdayli.com, 07-12-2012 Olimpia Ogliari, Il Bim e l’Italia, Intervista a Vittorio Ciaffi, ingegneri.info, 16-02-2014 Ing. Massimo LoTurco,Il BIM e le nuove frontiere del disegno digitale, officinevisualarch.com, 20-042012 Natonal BIM Report 2013, ingegneriasismicaitaliana.com 104