12-riconversione sostegno

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SNAIPO – Sindacato Nazionale Insegnanti di Pratica Operativa
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Riconversione soprannumerari sul sostegno
La stragrande maggioranza dei sindacati sta contestando il DM n. 7 che permette la riconversione sul sostegno ai
docenti di ruoli appartenenti a classi di concorso con personale in esubero. In particolare la critica è rivolta al fatto che
anche gli ITP possono diventare insegnanti di sostegno, pur non essendo laureati.
Noi come SNAIPO ci dissociamo da questo modo di vedere le cose. Anzi, nel incontro del 25 gennaio al MIUR proprio
noi abbiamo sostenuto l’apertura agli ITP: ognuno sceglierà poi se iscriversi o meno ai corsi, ma ci sembra
fondamentale dare a tutti i docenti di ruolo in esubero la possibilità di partecipare.
Dalla Tecnica della scuola
“Dopo sindacati di base e precari, i no di Gilda, Anief e Flc-Cgil. … Tra i punti più contestati c’è quello che
permetterebbe ad un docente (anche un diplomato e le possibilità sono molte perché gli Itp in esubero quest’anno
solo oltre 3.000) di poter affiancare alunni disabili già dopo aver svolto il primo dei tre moduli di formazione. E
soprattutto di essere collocato in un’area unica del sostegno. Che in termini pratici significherebbe (probabilmente già
dal prossimo mese di settembre) ritrovarsi a sostenere anche alunni “certificati” iscritti ad una classe terminale del
liceo. Affrontando quindi argomenti che il docente non ha mai svolto durante la sua formazione superiore (tecnica o
professionale), né tantomeno all’università (quasi mai frequentata dagli Itp)…”
Il nostro punto di vista
Fare un caso sugli alunni certificati iscritti ai licei ci sembra assolutamente fuorviante: chi vive nel mondo della scuola
sa bene che il 70-75% degli alunni certificati è iscritto a un Istituto professionale, il 20-25% in un Tecnico e forse il 2%
in un qualche liceo. Si tratta quindi di un problema insignificante da un punto di vista numerico e facilmente superabile
con una puntuale assegnazione delle classi, in base alle competenze di ogni docente.
Dovendo ragionare in modo analogo, sinceramente avremmo molto piacere che gli alunni certificati dei Professionali
fossero affiancati da ITP piuttosto che da docenti laureati che molte volte si rifiutano di mettere le “mani in pasta” e
non agevolano la crescita professionale di questi studenti in difficoltà, pur se sanno l’italiano o la matematica meglio di
noi. Infine vorremmo ricordare alcune tra le tante aberrazioni del passato:
•
docenti che potevano laurearsi in filosofia e storia senza avere mai dato un esame di storia (ma che potevano
partecipare ai concorsi per la A050 di italiano e storia);
•
docenti laureati in sociologia che potevano insegnare EGAR, ETAT, geografia turistica e, un tempo, anche
tecnica alberghiera!
Ora non ci sembra così scandaloso che un ITP (che per sua formazione ha molto senso pratico ed è fortemente
orientato al contatto positivo con l’alunno) possa partecipare a un corso di riconversione sul sostegno: riteniamo che il
diverso approccio didattico che ci caratterizza – più orientato al fare e alla didattica di laboratorio – non possa che fare
bene alla scuola italiana, e ancora di più nei licei.
La redazione SNAIPO
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