Capo III - Impianti Elettrici

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D.Lgs. 81/08 – TESTO UNICO
Titolo I – Principi Comuni
Capo III – Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro
Sezione I – Misure di tutela e obblighi
Art. 17 – Obblighi del datore di lavoro non delegabili
1. Il datore di lavoro non
può delegare le
seguenti attività:
a) la valutazione di tutti i rischi
con la conseguente
elaborazione del documento
previsto dall’art. 28;
b) la designazione del
responsabile del servizio di
prevenzione e protezione dai
rischi
D.Lgs. 81/08 – TESTO UNICO
Titolo I – Principi Comuni
Capo III – Gestione della prevenzione nei luoghi di lavoro
Sezione II – Valutazione dei rischi
Art. 28 – Oggetto della valutazione dei rischi
una relazione sulla valutazione di tutti i
rischi
Il documento di cui
all’art. 17 c. 1 lett. a),
redatto a conclusione
della valutazione, deve
avere data certa e
contenere
le misure di prevenzione e protezione e
dei dispositivi adottati
il programma per garantire la sicurezza
nel tempo
RSPP; RLS; Medico Competente; Squadra
Emergenze;
D.Lgs. 81/08 – TESTO UNICO
Titolo III – Uso delle attrezzature di lavoro e dei
dispositivi di protezione individuale
Capo III – Impianti e apparecchiature elettriche
Art. 80 – Obblighi del datore di lavoro
Il datore di lavoro prende
le
misure
necessarie
affinché i materiali, le
apparecchiature
e
gli
impianti elettrici messi a
disposizione dei lavoratori
siano progettati, costruiti,
installati,
utilizzati
e
manutenuti in modo da
salvaguardare i lavoratori
da tutti i rischi di natura
elettrica ed in particolare
quelli derivanti da:
Contatti elettrici diretti
Contatti elettrici indiretti
Innesco di esplosioni
Fulminazione diretta ed indiretta
Sovratensioni
Altre condizioni di guasto prevedibili
segue
continua
Art. 80 – Obblighi del datore di lavoro
2. A tale fine il datore di lavoro esegue una valutazione dei rischi di
cui al precedente comma 1, tenendo in considerazione:
a) le condizioni e le caratteristiche specifiche del lavoro, ivi
comprese eventuali interferenze;
b) i rischi presenti nell’ambiente di lavoro;
c) tutte le condizioni di esercizio prevedibili.
3. A seguito della valutazione del rischio elettrico il datore di
lavoro adotta le misure tecniche ed organizzative necessarie ad
eliminare o ridurre al minimo i rischi presenti, ad individuare i
dispositivi di protezione collettivi ed individuali necessari alla
conduzione in sicurezza del lavoro ed a predisporre le procedure di
uso e manutenzione atte a garantire nel tempo la permanenza del
livello di sicurezza raggiunto con l’adozione delle misure di cui al
comma 1.
Dichiarazione di conformità (Di.Co.) degli
impianti elettrici secondo la Legge 46/90
(D.M. 37/08) oppure la Dichiarazione di
Rispondenza (Di.Ri.)
Il datore di lavoro per
valutare il rischio
elettrico verifica che,
all’interno del
fascicolo siano
conservati:
Gli allegati obbligatori riferiti alla
dichiarazione di conformità (es. progetto)
Domanda di omologazione degli impianti di
messa a terra (ai sensi del DPR 547/55 opp.
DPR 462/01
Verifica periodica degli impianti di messa a
terra (ai sensi del DPR 547/55 opp. DPR
462/01
Registro delle manutenzioni
Dichiarazione di conformità (Di.Co.) degli
impianti elettrici secondo la Legge 46/90 (D.M.
37/08) oppure la Dichiarazione di Rispondenza
(Di.Ri.)
Il datore di lavoro per
valutare il rischio
elettrico verifica che,
all’interno del
fascicolo siano
conservati:
Gli
allegati
obbligatori
riferiti
alla
dichiarazione di conformità (es. progetto)
Domanda di omologazione degli impianti di
messa a terra (ai sensi del DPR 547/55 opp.
DPR 462/01
Verifica periodica degli impianti di messa a
terra (ai sensi del DPR 547/55 opp. DPR
462/01
Registro delle manutenzioni
Progettazione degli impianti
ai sensi dell’art. 5 comma 1 del D.M. 37/08
Per l'installazione (nuovo), la trasformazione e l'ampliamento degli
impianti è redatto un progetto.
Il progetto è redatto da un professionista iscritto negli albi
professionali secondo la specifica competenza tecnica.
Negli altri casi, il progetto, come specificato all'articolo 7, comma 2, è
redatto, in alternativa, dal responsabile tecnico dell'impresa
installatrice. Nei casi in cui il progetto e' redatto dal responsabile
tecnico dell'impresa installatrice l'elaborato tecnico e' costituito
almeno dallo schema dell'impianto da realizzare.
Requisiti tecnico-professionali
• diploma di laurea in materia tecnica specifica
• diploma di scuola secondaria del secondo + 2 anni continuativi, alle
dirette dipendenze di una impresa del settore.
• attestato di formazione professionale + 4 anni consecutivi, alle
dirette dipendenze di una impresa del settore.
per tutte le utenze condominiali e per
utenze domestiche di singole unità
abitative
aventi
potenza
impegnata
superiore a 6 kW o per utenze domestiche
di singole unità abitative di superficie
superiore a 400 mq
Progettazione degli
impianti ai sensi
dell’art. 5 comma 2
del D.M. 37/08
immobili adibiti ad attività produttive, al
commercio, al terziario e ad altri usi,
quando le utenze sono alimentate a
tensione superiore a 1000 V (MT), inclusa
la parte in bassa tensione, o quando le
utenze sono alimentate in bassa tensione
aventi potenza impegnata superiore a 6
kW o qualora la superficie superi i 200
mq
impianti elettrici relativi ad unità
immobiliari
provviste,
anche
solo
parzialmente, di ambienti soggetti a
normativa specifica del CEI, in caso di
locali adibiti ad uso medico o per i quali
sussista pericolo di esplosione o a maggior
rischio di incendio, nonché per gli impianti
di protezione da scariche atmosferiche in
edifici di volume superiore a 200 mc
Dichiarazione di Rispondenza (Di.Ri.)
ai sensi dell’art. 7 comma 6 del D.M. 37/08
Impianto elettrico sotto
posto all’obbligo del progetto
Impianto elettrico non sotto
posto all’obbligo del progetto
un professionista iscritto
all'albo professionale per le
specifiche competenze
tecniche richieste, che ha
esercitato la professione, per
almeno 5 anni, nel settore
impiantistico a cui si riferisce
la dichiarazione
da un soggetto che ricopre,
da almeno 5 anni, il ruolo di
responsabile tecnico di
un'impresa abilitata, operante
nel settore impiantistico a cui
si riferisce la dichiarazione
Dichiarazione di conformità (Di.Co.) degli
impianti elettrici secondo la Legge 46/90 (D.M.
37/08) oppure la Dichiarazione di Rispondenza
(Di.Ri.)
Il datore di lavoro per
valutare il rischio
elettrico verifica che,
all’interno del
fascicolo siano
conservati:
Gli allegati obbligatori riferiti alla dichiarazione
di conformità (es. progetto)
Domanda di omologazione degli impianti di
messa a terra (ai sensi del DPR 547/55 opp.
DPR 462/01
Verifica periodica degli impianti di messa a terra
(ai sensi del DPR 547/55 opp. DPR 462/01
Registro delle manutenzioni
Installazioni e Dispositivi di Protezione contro le Scariche
Atmosferiche - Impianti Elettrici di Messa a Terra
NUOVO IMPIANTO
Installatore
esegue la prima verifica dell’impianto
redige la dichiarazione di conformità
che equivale all’omologazione
rilascia la dichiarazione di conformità
al datore di lavoro
Installazioni e Dispositivi di Protezione contro le Scariche
Atmosferiche - Impianti Elettrici di Messa a Terra
NUOVO IMPIANTO
Datore di lavoro
Invia entro 30 gg dalla messa in
Esercizio la dichiarazione di conformità a:
oppure
Allo sportello unico dei
Comuni
Ispesl
Asl o Arpa
Dichiarazione di conformità (Di.Co.) degli
impianti elettrici secondo la Legge 46/90 (D.M.
37/08) oppure la Dichiarazione di Rispondenza
(Di.Ri.)
Il datore di lavoro per
valutare il rischio
elettrico verifica che,
all’interno del
fascicolo siano
conservati:
Gli allegati obbligatori riferiti alla dichiarazione
di conformità (es. progetto)
Domanda di omologazione degli impianti di
messa a terra (ai sensi del DPR 547/55 opp.
DPR 462/01
Verifica periodica degli impianti di messa a
terra (ai sensi del DPR 547/55 opp. DPR
462/01
Registro delle manutenzioni
Installazioni e Dispositivi di Protezione contro le Scariche
Atmosferiche - Impianti Elettrici di Messa a Terra
VERIFICHE PERIODICHE
Datore di lavoro
Effettua regolari manutenzioni
dell’impianto e fa effettuare, ogni
cinque anni, una verifica periodica
a: Asl / Arpa o Organismi abilitati
dal Ministero delle Attività Produttive
Nei cantieri, locali ad uso medico, ambienti a maggior rischio
in caso di incendio la periodicità è biennale
Asl / Arpa o
Organismo abilitato
Effettuano la verifica rilasciando
rapporto al datore di lavoro.
VERIFICHE STRAORDINARIE
 Installazioni e dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche
 Impianti elettrici di messa a terra
 Impianti in luoghi con pericolo di esplosione
Modifica sostanziale dell’impianto
Arpa o Organismo
abilitato effettua le
verifiche straordinarie
nei seguenti casi
Esito negativo verifica periodica
Richiesta del datore di lavoro
VARIAZIONI RELATIVE AGLI IMPIANTI
Datore di Lavoro
cessazione
dell’esercizio
Comunica tempestivamente all’ufficio
competente per territorio dell’Ispesl e alla
Arpa competente per territorio:
spostamento
degli impianti
modifiche
sostanziali
degli impianti
trasferimento
degli impianti
Dichiarazione di conformità (Di.Co.) degli
impianti elettrici secondo la Legge 46/90 (D.M.
37/08) oppure la Dichiarazione di Rispondenza
(Di.Ri.)
Il datore di lavoro per
valutare il rischio
elettrico verifica che,
all’interno del
fascicolo siano
conservati:
Gli allegati obbligatori riferiti alla dichiarazione
di conformità (es. progetto)
Domanda di omologazione degli impianti di
messa a terra (ai sensi del DPR 547/55 opp.
DPR 462/01
Verifica periodica degli impianti di messa a
terra (ai sensi del DPR 547/55 opp. DPR
462/01
Registro delle manutenzioni
D.Lgs. 81/08 – Capo III
Impianti e Apparecchiature Elettriche
Art. 86 – Verifiche
1. Ferme restando le disposizioni del decreto del Presidente della
Repubblica 22 ottobre 2001, n. 462, il datore di lavoro provvede
affinché gli impianti elettrici e gli impianti di protezione dai
fulmini, siano periodicamente sottoposti a controllo secondo le
indicazioni delle norme di buona tecnica e la normativa vigente per
verificarne lo stato di conservazione e di efficienza ai fini della
sicurezza.
2. Con decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale e
del Ministro della salute vengono stabilite, sulla base delle
disposizioni vigenti, le modalità ed i criteri per l’effettuazione delle
verifiche di cui al comma 1.
3. L’esito dei controlli di cui al comma 1 deve essere verbalizzato e
tenuto a disposizione dell’autorità di vigilanza.
D.Lgs. 81/08 – Capo III
Impianti e Apparecchiature Elettriche
Art. 87 – Sanzioni a carico del datore di lavoro
1. Il datore di lavoro è punito con la pena dell’arresto da tre a sei
mesi o con l’ammenda da 2.000 a 10.000 euro per la violazione:
a) …. Omissis ….;
b) …. Omissis ….;
c) dell’articolo 82, comma 1, 83, comma 1 e 85, comma 1.
2. …. Omissis ….;
3. Il datore di lavoro è punito con la sanzione amministrativa
pecuniaria da euro 750 a euro 2.500 per la violazione:
a) …. Omissis ….;
b) …. Omissis ….;
c) …. Omissis ….;
d) dell’articolo 86, comma 3.
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