Metodologie di studio

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A
Maurizio Anastasio
Metodologie di studio
Proposte di un approccio efficace per aumentare
il rendimento a scuola e sul lavoro
Prefazione di
Maurizio Masi
Contributi di
Maria Erika Anastasio, Marta Bustaffa, Umberto Fayer, Alberto Grando
Giuseppe Lozzia, Maurizio Masi, Francesco Salamini, Attilio Smecca
Copyright © MMXIV
ARACNE editrice int.le S.r.l.
www.aracneeditrice.it
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via Quarto Negroni, 
 Ariccia (RM)
() 
 ----
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,
di riproduzione e di adattamento anche parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Non sono assolutamente consentite le fotocopie
senza il permesso scritto dell’Editore.
I edizione: dicembre 
A Giulia, Arturo, Maria Erika
riferimenti inamovibili del mio presente,
pietre miliari del mio futuro
Ai miei genitori
artefici e custodi del mio passato
The real voyage of discovery consists, not in
seeking new landscapes, but in having new
eyes.
— Marcel P
Indice

Prefazione
di Maurizio Masi

Capitolo I
Introduzione
.. Generalità,  – .. La struttura del libro,  – .. I principali
destinatari,  – .. Gli obiettivi dei destinatari,  – ... Trasmettere efficacemente la metodologia,  – ... Stimolare l’associazione
di idee, .

Capitolo II
Introduzione alla Metodologia
.. Impostazione del lavoro,  – .. I capisaldi della metodologia,  – .. Dai fondamenti ai gruppi,  – ... La relazione tra i
Fondamenti e le Funzioni dei due Gruppi, .

Capitolo III
Metodologie di studio
.. Le esperienze dell’autore e lo sviluppo di una metodologia, 
– .. Una metodologia di studio: il primo gruppo,  – ... Recepire le informazioni durante la lezione: ascolto,  – ... Recepire
le informazioni durante lo studio: lettura,  – ... Ampliare i
concetti/le parole chiave,  – ... Costruire una mappa concettuale,  – ... Sviluppare i concetti presenti nella mappa concettuale,  – .. Una metodologia di studio: il secondo gruppo,  –
... Collegare,  – ... Memorizzare,  – ... Saper spiegare, 
– ... Saper fare,  – .. La metodologia più efficace,  – .. Il
quadro sinottico della metodologia,  – .. La formazione del
docente,  – ... Introduzione,  – ... Le principali caratteristiche di carattere e culturali di un insegnante,  – ... Linee

Metodologie di studio

guida per un migliore apprendimento delle discipline,  – ... Una
breve descrizione delle linee guida,  – .. Cenni di metacognizione didattica,  – ... Introduzione,  – ... Una tipologia di
intervento metacognitivo, .

Capitolo IV
I nuovi aspetti neurofisiologici
.. Generalità,  – .. Le zone del cervello attivate dallo studio
della lingua inglese,  – .. Le zone del cervello attivate dall’uso
della parola,  – .. La scoperta dei neuroni specchio,  –
.. La nascita di nuovi neuroni,  – ... Generalità,  – ... La
sopravvivenza dei nuovi neuroni,  – .. Il cervello plastico, .

Capitolo V
Conclusioni generali
.. La metodologia proposta,  – .. La metodologia efficace:
il metodo,  – .. La formazione del docente,  – .. Le
scoperte in neurofisiologia,  – ... La sopravvivenza dei nuovi
neuroni,  – ... Il cervello plastico, .
Allegati

A. Introduzione

A. La Laurea in Medicina
di Umberto Fayer

A. Lo studio dell’Anatomia Umana
di Marta Bustaffa

A. La Laurea in Chimica
di Attilio Smecca

A. Lo studio di alcune discipline umanistiche
di Maria Erika Anastasio
Indice

A. Lo studio della Genomica
di Francesco Salamini

A. L’apprendimento nelle discipline economiche
di Alberto Grando

A. Lo studio dell’Ingegneria
di Maurizio Masi

A. Lo studio dell’Entomologia
di Giuseppe Lozzia

A. Il corso “Le Metodologie di Studio”

Ringraziamenti

Dizionario dei termini inglesi utilizzati nel testo

Prefazione
di M M
Maurizio Anastasio ha realizzato un lavoro focalizzato sulle metodologie di studio con l’obiettivo principale di interessare lo
studente o chiunque abbia necessità ed esigenza ad apprendere una disciplina utilizzando una serie di regole attraverso un
approccio rigoroso e nel contempo flessibile la cui applicazione costante, ma, soprattutto, consapevole, può garantirne un
risultato positivo e duraturo.
Se questi attuali sembrano essere i tempi in cui tutto deve
potersi realizzare in maniera facile, rapida e immediata, al contrario lo studio richiede, perché risulti efficace e formativo, solo
metodo e applicazione.
Il primo insegnamento che dobbiamo sempre trasmettere
ai nostri allievi è che la vita da studente e/o lavorativa necessita sempre di un significativo sforzo mentale per apprendere
bene risultando del tutto inutile e controproducente cercare
scorciatoie o colpi di fortuna.
In definitiva le nostre attività sia nelle aule universitarie sia
nel mondo lavorativo si traducono nella ricerca di una metodologia che può solo essere applicata dopo una comprensione
consapevole.
Molto spesso noi docenti ci lamentiamo della volatilità di
quanto è stato appreso, di nozioni che permangono solo per il
tempo strettamente necessario al superamento di un esame e
che purtroppo svaniscono subito dopo.
L’opera che l’autore mi ha chiesto di leggere criticamente si
presenta, secondo la mia personale opinione, come un valido
strumento per coloro che vogliono studiare per apprendere e
per far in modo che quanto appreso permanga nel loro bagaglio


Metodologie di studio
culturale, non certo in termini nozionistici, ma applicativi.
È anche un mezzo efficace per coloro che dovranno insegnare a “imparare” fornendo esempi e metodi da suggerire ai
propri allievi.
Lo stile di scrittura è colto, volutamente asciutto e preciso; in alcuni capitoli, più impegnativi di altri, si richiede una
lettura più attenta e puntuale affinché abbia successo la sfida
per apprendere qualche cosa la cui intrinseca validità può essere estesa, generalmente parlando, alla maggior parte delle
discipline scolastiche e universitarie.
Interessante, infine, aver evidenziato e posto l’accento da
parte dell’autore sul termine esperenziale; esso è la base dei
fondamenti delle metodologie; i percorsi di formazione che
propone sono basati su un complesso di strategie che hanno
privilegiato l’esperienza diretta e, quindi, la sperimentazione
personale; il tutto viene messo poi a disposizione delle varie
categorie di fruitori.
In questo e nei suoi profondi contenuti applicativi e formativi è il concreto valore di quanto è stato proposto.
Maurizio Masi
Direttore del Dipartimento di Chimica
Materiali e Ingegneria Chimica
“Giulio Natta” Politecnico di Milano
Capitolo I
Introduzione
.. Generalità
Nella mia vita professionale prima in azienda e successivamente, ma molto tempo dopo, nelle aule scolastiche mi sono imbattuto spesso in problemi riguardanti la gestione e l’apprendimento di argomenti, sistemi, tecniche che avrebbero trovato corretta soluzione applicando determinate metodologie di
studio.
È anche vero che la problematica, che nelle aule scolastiche
veniva e viene tutt’ora affrontata e la si risolve individuando e
facendo applicare allo studente una serie di indicazioni, suggerimenti e percorsi logici previsti dalle varie metodologie, al
contrario, in azienda, per una situazione ambientale e culturale
che, a un’analisi superficiale, appare differente, non sempre o
quasi mai vengono prese in considerazione soluzioni di tipo
scolastico.
La realtà è molto diversa nel senso che separare i momenti
scolastici dai momenti lavorativi e considerarli senza alcun
punto di contatto può essere notevolmente fuorviante.
Guardare al mondo del lavoro, e mi sto riferendo in particolare all’industria chimica, agrochimica, biotecnologica, come al
settore caratterizzato dal solo sviluppo tecnologico e al mondo
della scuola dove sembrerebbe che l’unico sviluppo sia quello
culturale, ancora una volta si commette un grossolano errore
di valutazione, accentuando ed esaltando una dicotomia che
probabilmente non esiste oppure è limitata ad alcune specifiche
aree.


Metodologie di studio
Nel seguito del libro saranno esaminate più attentamente le
due realtà e si potrà comprendere che i punti di contatto sono
più numerosi di quanto sia stato sempre ipotizzato.
Deve essere, però, chiaro fin d’ora che questo elaborato
riguarda principalmente il mondo scolastico e universitario,
ma si possono pianificare delle applicazione anche nei corsi di
formazione per dipendenti; in definitiva tutto ciò che è stato
sviluppato può essere applicato anche nel mondo del lavoro.
Ciò premesso, in questo primo capitolo vengono descritti
brevemente la struttura e il contenuto del libro, gli obiettivi da
raggiungere e i principali destinatari.
.. La struttura del libro
Il libro è composto da cinque capitoli, dieci allegati, dai riferimenti bibliografici, infine da un elenco di termini inglesi, usati
nel testo, con la relativa traduzione.
Una caratteristica evidente del libro che ho volutamente
adottato è la ripetizione, in alcuni casi anche in funzione dello
specifico argomento trattato, di concetti che sono stati ritenuti critici, con l’obiettivo di migliorare la comprensione delle
metodologie di studio proposte.
Ad esempio, tra i concetti che compaiono più volte nel testo
vi sono quelli che riguardano, in particolare, le mie esperienze
lavorative da cui sono stati fatti derivare i fondamenti e quindi
le metodologie.
. A M., Il curriculum motivazionale atemporale; « Tecnologie Chimiche » n. /; pp. –, Milano . Un nuovo modo di costruire un curriculum
che si basa sulle motivazioni autentiche che dovrebbero spingere il titolare del
proprio curriculum vitae a costruire la propria vita lavorativa attraverso studi ad
hoc, individuazione di aziende e/o di organizzazioni scelte in funzione delle proprie
caratteristiche culturali e caratteriali.
. Introduzione

Capitolo I
Contiene una sintesi critica dell’intero lavoro, la struttura del
libro, gli obiettivi, le figure professionali che dovranno utilizzarlo e infine i fruitori finali, ultimo anello della catena, che
dovranno applicare, in maniera consapevole, il contenuto dei
vari stadi previsti dalla strategia.
È da sottolineare il fatto che la scrittura rappresenta un’azione comunicativa reale, la quale sarà tanto più efficace e
costruttiva quanto più evidenti sono gli obiettivi del lavoro e i
destinatari intermedi e finali.
Capitolo II
Contiene una breve presentazione del lavoro e dei fondamenti su cui poggia l’intera struttura; questi ultimi hanno avuto
origine da:
a) una conoscenza quali-quantitativa del comportamento
degli alunni davanti alla pagina di un testo da studiare;
b) esperienze scolastiche nelle materie d’insegnamento quali matematica, chimica, scienze biologiche, attività di
sostegno e universitarie (chimica degli insetti, prodotti
fitosanitari ad attività insetticida, esercitazioni di chimica
generale);
c) esperienze lavorative nei settori seguenti: chimica organica industriale, agro–biotecnologie, chimica analitica, selezione e gestione del personale, formazione di
personale aziendale);
d) esperienze culturali orientate da molto tempo sulle tematiche psicoanalitiche.
Dall’elaborazione dei fondamenti derivano molteplici funzioni che costituiscono di fatto la metodologia che verrà approfondita nel capitolo successivo.

Metodologie di studio
L’ultima parte del capitolo è dedicata ai ragionamenti fatti
e alle strategie adottate che mi hanno consentito di elaborare il progetto, passando dai contenuti dei vari fondamenti ai
componenti del Primo Gruppo e del Secondo Gruppo.
Capitolo III
I contenuti di questo capitolo rappresentano il punto focale del
libro e sono costituiti in sequenza da una serie di stadi, indicati
come Primo Gruppo e Secondo Gruppo, quali ad esempio: la
registrazione delle informazioni durante la fase di ascolto e di
lettura, l’individuazione dei concetti critici del testo, la costruzione di una mappa concettuale e del suo relativo sviluppo, la
realizzazione di un riassunto efficace.
Il quadro così elaborato è rappresentato da soluzioni/suggerimenti che potranno essere adottate da uno studente e/o
da chi sia interessato allo studio di una disciplina, a un metodo
di lavoro; nel primo caso è fortemente consigliata la presenza
attiva di un docente; quest’ultimo deve prendere visione e
successivamente metabolizzare quanto descritto affinché sia
in grado di poter trasmettere i contenuti del metodo con alta
professionalità e solida credibilità.
Il capitolo si conclude con un progetto di formazione rivolto
esclusivamente al docente.
L’obiettivo è duplice:
a) metterlo in condizione di conoscere a fondo la metodologia affinché possa trasmetterla efficacemente allo
studente;
b) spingere lo stesso docente a realizzare un aggiornamento continuo nel tempo, secondo le strategie previste dal
“lifelong learning”.
. Introduzione

Capitolo IV
Ha contenuto scientifico e, pur senza alcuna pretesa di una
divulgazione puntuale, presenta argomenti abbastanza recenti e
innovativi che da un lato potrebbero essere utilizzati dal docente
per migliorare la sua didattiche d’insegnamento dall’altro trarre
altre indicazioni per sviluppare una possibile metodologia di
studio.
Tali argomenti sono tutti descritti nel capitolo e riguardano
nell’ordine:
a) l’esistenza e la funzione dei neuroni specchio;
b) la nascita di nuovi neuroni che si manterrebbero vitali e
funzionanti solo in presenza di compiti impegnativi;
c) le ultime teorie sulla plasticità del cervello, ormai ampiamente dimostrate, anch’esse punto di partenza delle
metodologie;
d) l’uso di tecnologie PET che hanno evidenziato zone
diverse per le diverse attività.
Capitolo V
Riporta le principali conclusioni con relativi commenti, stralciati
dai capitoli precedenti. Viene anche evidenziato il fatto che
esistono molte altre tipologie di studio e/o numerose varianti
sul tema, ma che al di là di questa o quella metodologia lo
studente deve poter essere tanto flessibile da applicare metodi
diversi a discipline diverse, o anche applicare metodi diversi ad
argomenti diversi nell’ambito della stessa disciplina.
Allegati
Ho raccolto e adattato al testo, evitando attentamente di non
alterare il loro pensiero, alcune testimonianze di studenti, professionisti e docenti di Atenei i quali hanno descritto i metodi e

Metodologie di studio
le metodologie di studio messi a punto durante i loro rispettivi
corsi universitari.
Allegato A.. — Un medico spiega il suo approccio generale
allo studio della Medicina.
Allegato A.. — Una dottoressa in medicina presenta un suo
metodo con cui ha affrontato lo studio dell’Anatomia umana.
Allegato A.. — Un docente di Chimica aveva, insieme con l’autore del libro, individuato e applicato, da studente, un metodo
originale di studio.
Allegato A.. — Una studentessa del corso di laurea in Lettere
Moderne spiega come ha affrontato e affronta alcuni corsi.
Allegato A.. — Un professore di Genetica Vegetale esplicita la
metodologia da adottare nello studio della Genomica.
Allegato A.. — Un economista fornisce indicazioni preziose relative a moderni metodi di insegnamento delle Scienze
Economiche.
Allegato A.. — Un professore del Politecnico di Milano ci
ricorda la sua filosofia di studio adottata durante il corso di
laurea in Ingegneria.
Allegato A.. — Un professore della Università Statale di Milano
spiega come affrontare lo studio dell’Entomologia Moderna.
Allegato A.. — Viene presentato dall’autore del libro un sommario delle lezioni sulle metodologie di studio tenute presso un
Liceo Classico lombardo con relativi commenti e una proposta
per affrontare eventuali corsi futuri.
Bibliografia
Tutti i riferimenti bibliografici sono riportati in calce alle pagine
in cui compaiono le rispettive citazioni.
Inoltre, non tutti i riferimenti in elenco sono stati utilizzati
in toto, mentre è vero il contrario nel senso che molte volte è
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