Non tutti sanno che - Avis Civitanova Marche

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Non tutti sanno che ...
La sicurezza degli emocomponenti trasfusi (sangue intero,
globuli rossi, piastrine, plasma) costituisce l'obiettivo primario
che il Servizio Sanitario Nazionale e i trasfusionisti si sono
imposti.
E' la sicurezza lo strumento attraverso il quale viene tutelata
la salute dei donatori e dei pazienti.
Le indagini di laboratorio hanno, tra le altre, tre finalità
principali:
·Verificare la corrispondenza del gruppo sanguigno
·Escludere la trasmissione di malattie infettive.
.Salvaguardare la salute del donatore.
Centrifugazione e separazione dei componenti del sangue
Si ottengono così:
· una sacca di globuli rossi
· una sacca di plasma
· buffy-coat (leucociti e piastrine)
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Lavorazione (centrifugazione e separazione dei componenti
ematici)
Il sangue è composto di elementi di peso diverso, una parte
liquida (il plasma) e una parte corpuscolata (cellule)
costituita da globuli rossi o eritrociti, globuli bianchi o
leucociti, piastrine. Mediante centrifugazione si procede alla
separazione degli elementi: globuli rossi, leucociti con le
piastrine (buffy coat), e plasma, che vengono trasferiti in
apposite sacche collegate sterilmente alla sacca madre.
I 3 prodotti derivati dalla centrifugazione sono conservati
alla temperatura più idonea al loro mantenimento, ma non
possono essere utilizzati sino a che la fase di validazione
biologica non le renderà disponibili per l'assegnazione.
Validazione
Le fasi della validazione prima dell'assegnazione
I 3 emocomponenti ottenuti dalla fase di lavorazione possono
essere utilizzati solo quando le indagini di laboratorio ne
hanno stabilito l'idoneità all'utilizzo.
Gli esami siero-virologici effettuati sono volti a smascherare la
possibile presenza di agenti infettanti quali i virus causa di
epatite B o C, la lue e l'HIV. In laboratorio vengono utilizzate
indagini sofisticatissime e di alta sensibilità , comprese quelle in
biologia molecolare che, combinate con l'accurata selezione del
donatore e un oculato utilizzo degli emocomponenti, consentono
oggi di definire un rischio residuo per tali malattie nellì'ordine di
una possibile infezione su centinaia di migliaia o addirittura
milioni di donazioni.
Il sangue è indispensabile
Il sangue è indispensabile :

nei servizi di primo soccorso e di emergenza urgenza
3



in interventi chirurgici e trapianti di organo
nella cura delle malattie oncologiche
nelle varie forme di anemia cronica
Il fabbisogno di sangue e di emocomponenti non si verifica
solamente in presenza di condizioni o eventi eccezionali quali
terremoti, disastri o incidenti, o durante interventi chirurgici ma
anche nella cura di malattie gravi quali tumori, leucemie, anemie
croniche, trapianti di organi e tessuti, ....
Il sangue, con i suoi componenti, costituisce per molti
ammalati un fattore unico e insostituibile di
sopravvivenza:





globuli bianchi per la cura di leucemie, tumori,
intossicazioni da farmaci
globuli rossi per la cura di anemie, emorragie
piastrine per malattie emorragiche
plasma quando vi siano state grosse variazioni quantitative
dovute ad ustioni, tumori del fegato, carenza dei fattori della
coagulazione non diversamente disponibili
plasmaderivati Fattore VIII e IX per l'emofilia A e B,
immunoglobuline aspecifiche per alcune malattie
immunologiche, albumina su alcune patologie del fegato e
dell'intestino.
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Perchè donare
Donare il sangue è un gesto di solidarietà... Significa dire
con i fatti che la vita di chi sta soffrendo mi preoccupa
Il sangue non è riproducibile in laboratorio ma è
indispensabile alla vita Indispensabile nei servizi di primo
soccorso, in chirurgia nella cura di alcune malattie tra le quali
quelle oncologiche e nei trapianti
Tutti domani potremmo avere bisogno di sangue per
qualche motivo. Anche tu. La disponibilità di sangue è un
patrimonio collettivo di solidarietà da cui ognuno può attingere
nei momenti di necessità
Le donazioni di donatori periodici, volontari, anonimi, non
retribuiti e consapevoli... rappresentano una garanzia per la
salute di chi riceve e di chi dona
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Come donare
Chi intende diventare donatore di sangue può recarsi presso una
sede o un centro di raccolta Avis o un Servizio trasfusionale
dell'ospedale della propria città.
Colloquio con il medico
Il colloquio aiuterà a stabilire l'idoneità e ad individuare quale tipo
di donazione è più indicata: sangue intero o aferesi.
Dopo la visita medica verrà effettuato il prelievo del sangue
necessario per eseguire gli esami di laboratorio prescritti per
accertare l'idoneità al dono.
Accertata l'idoneità il nuovo donatore verrà invitato ad
effettuare la prima donazione
Valutazione clinica e firma del modulo di accettazione e
consenso alla donazione
Ad ogni donazione il medico per prima cosa effettuerà una
valutazione clinica del donatore (battito cardiaco, pressione
arteriosa, emoglobina), quindi l'intervista per l'accertamento
di eventuali situazioni che rendano la donazione
controindicata tanto per la sicurezza del donatore che per
quella del ricevente (tra cui i comportamenti a rischio
intercorsi dall'ultima donazione) e richiederà al donatore la
firma del consenso alla donazione.
Il mattino del prelievo è preferibile essere a digiuno o aver
fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute,
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thè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati
semplici. Le donne che hanno in corso la terapia anticoncezionale
non devono sospenderne l'assunzione quotidiana.
Il prelievo
Il prelievo di sangue intero è assolutamente innocuo per il
donatore e ha una durata di circa 5-8 minuti. Il volume massimo
di sangue prelevato, stabilito per legge, è uguale a 450
centimetri cubici +/- 10%.
Dopo il prelievo
Dopo il prelievo viene offerto un ristoro per reintegrare i liquidi e
migliorare il comfort post donazione.
Ai lavoratori dipendenti viene riconosciuta per legge una giornata
di riposo retribuita.
Esami obbligatori ad ogni donazione e controlli periodici
Ad ogni donazione il donatore e il sangue prelevato vengono
sottoposti ai seguenti esami:







esame emocromocitometrico completo
transaminasi ALT con metodo ottimizzato
sierodiagnosi per la Lue
HIVAb 1-2 (per l'AIDS)
HBsAg (per l'epatite B )
HCVAb e costituenti virali (per l'epatite C)
Conferma del gruppo sanguigno (AB0) e del fattore Rh
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
Alla prima donazione vengono determinati:
ABO, Fenotipo RH completo, Kell
Ricerca anticorpi irregolari Anti-eritrociti
L'intervallo di tempo tra una donazione e l'altra
L'intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l'altra è
di 90 giorni.
Di norma, quindi, gli uomini possono donare sangue intero 4 volte
l'anno, mentre le donne 2 volte l'anno.
Le donne non possono donare sangue durante le mestruazioni o
la gravidanza, e per un anno dopo il parto.
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Chi può donare
Condizioni di base per il donatore :
Età :
compresa tra 18 anni e i 60 anni (per candidarsi a diventare
donatori di sangue intero) , 65 anni (età massima per proseguire
l'attività di donazione per i donatori periodici), con deroghe a
giudizio del medico
Peso :
Più di 50 Kg
Pulsazioni :
comprese tra 50-100 battiti/min (anche con frequenza inferiore
per chi pratica attività sportive)
Pressione arteriosa:
tra 110 e 180 mm di mercurio (Sistolica o MASSIMA)
tra 60 e 100 mm di mercurio (Diastolica o MINIMA)
Stato di salute :
Buono
Stile di vita :
Nessun comportamento a rischio
Auto esclusione:
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E' doveroso autoescludersi per chi abbia nella storia
personale:










assunzione di droghe
alcolismo
rapporti sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie
infettive (es. occasionali, promiscui, ...)
epatite o ittero
malattie veneree
positivit per il test della sifilide (TPHA o VDRL)
positività per il test AIDS (anti-HIV 1)
positività per il test dell'epatite B (HBsAg)
positività per il test dell'epatite C (anti-HCV)
rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse
nell'elenco
L'intervallo minimo tra una donazione di sangue intero e l'altra
è di 90 giorni.
La frequenza annua delle donazioni non deve essere
superiore a 4 volte l'anno per gli uomini e 2 volte l'anno
per le donne.
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I tipi di donazione
Alcuni tipi di donazione: Sangue intero - Plasma (plasmaferesi)
- Piastrine (piastrinoaferesi) - Donazione multipla di
emocomponenti - Autotrasfusione
Donazione di sangue intero Il prelievo di sangue intero è
assolutamente innocuo per il donatore e ha una durata di circa 58 minuti. Il volume massimo di sangue prelevato, stabilito per
legge, è uguale a 450 centimetri cubici +/- il 10%.
Plasmaferesi: donazione di plasma Nell’aferesi (termine greco
che significa l’atto del "portar via"), attraverso l’uso di separatori
cellulari, si ottiene dal sangue del donatore soltanto la
componente ematica di cui si ha necessità: plasma (plasmaferesi)
o piastrine (piastrinoaferesi), restituendogli contemporaneamente
i restanti elementi.
Soltanto una parte del fabbisogno annuo di albumina e fattore
VIII e degli altri plasmaderivati viene prodotta in Italia; la
restante parte deve essere importata comportando una spesa
notevole e un potenziale maggior rischio di malattie trasmissibili.
Come si dona il plasma
La plasmaferesi si esegue con apparecchiature che prelevano il
sangue e ne separano le componenti, restituendo le cellule al
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donatore in un processo continuo, attraverso un unico accesso
venoso.
Questa donazione ha una durata variabile da 35 minuti a 50
minuti circa, si effettua preferibilmente su appuntamento e
poiché sono necessarie apparecchiature specifiche (separatori
cellulari) si effettua presso strutture trasfusionali abilitate.
I requisiti per la donazione del plasma sono simili a quelli per
la donazione del sangue intero. L'intervallo tra una donazione
e l'altra di solo plasma, può essere anche di solo 14 giorni
poiché il plasma si rigenera molto rapidamente) senza
alcuna conseguenza o ripercussione negativa.
Cos'è il plasma
Il plasma rappresenta la componente liquida del sangue,
grazie alla quale le cellule sanguigne possono circolare. Il plasma
è costituito prevalentemente da acqua (oltre il 90%), nella quale
sono disciolte e veicolate molte sostanze quali proteine,
zuccheri, grassi, sali minerali, ormoni, vitamine, anticorpi e
fattori della coagulazione.
Alcune delle sostanze ottenute dal plasma e loro
funzionalità principali


Albumina
Trasporta diverse componenti del sangue e sostanze
nutritive. E' una proteina utilizzata nel trattamento di
alcune malattie del fegato e dei reni (cirrosi, nefrosi,
ecc.) per la cura di stati patologici gravi come lo shock da
ustioni, da trauma, ecc.
Immunoglobuline
Sono sostanze protettive o anticorpi che si sviluppano
normalmente a contatto con diversi agenti estranei
all'organismo, o dopo vaccinazioni. Il loro uso in forma
concentrata protegge le persone che non hanno anticorpi
specifici per una determinata malattia. Costituiscono un
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aiuto prezioso nel caso di persone la cui resistenza
alla infezioni sia diminuita o in alcune patologie
immunologiche.

Fattori della coagulazione (VIII e IX)
Sono fondamentali per i pazienti affetti da emofilia A e
B che hanno una forte carenza nel sangue di fattore VIII o
IX. Negli ultimi anni l'uso di questi preparati altamente
purificati e assai efficaci ha permesso una vita quasi normale
a chi soffre di emofilia.
Piastrinoaferesi: donazione di piastrine
La piastrinoaferesi consiste nel prelievo delle sole piastrine. Oltre
ai requisiti necessari alla donazione di sangue intero, il donatore
di piastrine dovrà avere un normale assetto emocoagulativo.
Può essere effettuata con metodica di centrifugazione mediante
alcuni cicli durante i quali l’apparecchiatura utilizzata separa la
parte corpuscolata del sangue dal plasma; quest’ultimo viene
raccolto in una sacca satellite in attesa di essere restituito al
donatore. Dalla parte corpuscolata vengono estratte
automaticamente a circuito chiuso, senza possibilità di
contaminazione, le piastrine che si raccolgono in una apposita
sacca.
Il ciclo si conclude con la reinfusione al donatore del plasma, dei
globuli rossi e dei globuli bianchi. A questo punto inizia il nuovo
ciclo, fino al raggiungimento della quota desiderata di piastrine.
Non si possono eseguire di norma più di 6 piastrinoaferesi l’anno;
l’intervallo minimo consentito tra due piastrinoaferesi e tra una
piastrinoaferesi e una donazione di sangue intero è di quattordici
giorni, mentre tra una donazione di sangue intero e una
piastrinoaferesi è di un mese. Tutto il procedimento dura circa
un’ora e mezza. Le piastrine raccolte verranno utilizzate
entro 5 giorni dal prelievo per la terapia di alcune gravi
malattie come per esempio le leucemie, per i pazienti
oncologici in chemioterapia e come supporto fondamentale
nei trapianti di midollo osseo.
Donazione multipla di emocomponenti Grazie all’impiego di
separatori cellulari è oggi possibile effettuare anche donazioni
multiple di emocomponenti come ad esempio una
eritroplasmaferesi (donazione di plasma e globuli rossi),
una eritropiastrinoaferesi (donazione di globuli rossi e
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piastrine), una donazione di piastrine raccolta in due sacche,
una plasmapiastrinoaferesi (donazione di plasma e piastrine)
Autotrasfusione
L’autotrasfusione è una procedura trasfusionale che consiste nel
trasfondere al soggetto unità del suo stesso sangue e si realizza
con una delle seguenti modalità:



predeposito
recupero perioperatorio
emodiluizione normovolemica
Il metodo più utilizzato è il predeposito, una tecnica
trasfusionale con la quale si preleva il sangue dal donatore
che sarà anche ricevente, per compensare le perdite di sangue
che si possono verificare nel corso di interventi chirurgici
programmati.
Alcuni giorni prima dell’intervento vengono prelevate unità di
sangue dal paziente, in fasi successive, fino a raggiungere la
quantità prevedibilmente necessaria, in modo da consentirne
l’eventuale utilizzo durante l’intervento operatorio e/o
successivamente allo stesso. Il sangue prelevato viene
conservato secondo i metodi tradizionali e quindi trasfuso, in caso
di necessità.
I principali vantaggi dell’autotrasfusione sono:




eliminazione delle reazioni di incompatibilità
eliminazione del rischio di trasmissione di malattie infettive
riduzione del rischio di immunizzazione da antigeni diversi,
con possibili manifestazioni a distanza
risparmio di sangue
Il paziente deve essere informato che le unità predepositate
vengono conservate fino a scadenza della componente
eritrocitaria e che sono disponibili solo per le sue necessità
trasfusionali. La scadenza dell’unità di predeposito, le relative
modalità di conservazione e di trasporto sono analoghe a quelle
per le unità di sangue omologhe.
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Sangue
"Tutto scorre", panta réi, diceva il filosofo greco Eraclito.
Questo principio, secondo cui l'essenza delle cose è il movimento,
potrebbe avere nel sangue il suo simbolo per eccellenza.
Il sangue costituisce circa il 5-7% del volume corporeo. Nel
nostro organismo ne circolano, in media, 4/5 litri.
Al suo movimento e alla sua efficienza è legata la nostra vita.
Il Sangue e gli Emocomponenti
PARTE corpuscolata
Globuli rossi:(eritrociti o emazie) hanno la funzione di
trasportare l'ossigeno ai tessuti eliminando l'anidride carbonica.
Presiedono alla regolazione dell'equilibrio acido-base del sangue.
Sono costituiti per il 65% di acqua e per il 35% di sostanze solide
(95% di emoglobina e 5% di lipidi, enzimi).
Posseggono sulla loro superficie gli antigeni dei gruppi sanguigni.
Il numero dei globuli rossi, di media, va da 4,2 a 6 milioni per
millimetro cubo.
Globuli bianchi: (o leucociti) hanno una funzione di difesa
dell'organismo.
Alcuni servono a distruggere le sostanze estranee penetrate
nell'organismo; altri servono alla formazione di anticorpi.
Sono divisi in Granulociti, Linfociti e Monociti.
I valori normali vanno da 4.000 a 10.000 per millimetro cubo.
Piastrine: sono i più piccoli elementi del sangue. In un
millimetro cubo si trovano circa 300.000 piastrine. La loro durata
media è brevissima: 3-5 giorni. La loro funzione è importante
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nella coagulazione del sangue.
PARTE liquida
Il plasma: rappresenta la componente liquida del sangue,
grazie alla quale le cellule sanguigne possono circolare. Il plasma
è costituito prevalentemente da acqua (90%), nella quale sono
disciolte e veicolate molte sostanze quali proteine, zuccheri,
grassi, sali minerali, ormoni, vitamine, anticorpi e fattori
della coagulazione.
Le Funzioni del sangue Il sangue esercita numerose funzioni
all'interno dell'organismo:







Respiratoria (scambio ossigeno/anidride carbonica)
Nutritizia (porta a tutte le cellule le sostanze nutrienti)
Escretrice (raccoglie i rifiuti che convoglia agli organi
destinati a distruggerli)
Termoregolatrice (distribuisce il calore)
Regola l'equilibrio idrico (per mezzo del plasma)
Difesa (trasporta i globuli bianchi e gli anticorpi)
Coagulante, grazie all'azione delle piastrine e dei
fattori plasmatici della coagulazione
Come si conserva il sangue




Il sangue intero e i concentrati di globuli rossi vengono
conservati in appositi frigoriferi a una temperatura fra i
+2°C e i +6°C, per un massimo di 35/42 giorni a seconda
della soluzione additiva presente nella sacca.
I globuli rossi possono essere conservati congelati a –80°C
per mesi e anche per anni.
I concentrati di piastrine sono conservati a temperatura
ambiente (+20/22°C) per un massimo di 5/7 giorni
I concentrati di globuli bianchi devono essere utilizzati
entro 12 ore dalla preparazione e conservati a temperatura
ambiente
Il plasma viene congelato e, se conservato costantemente
a temperatura inferiore a –30°C, può essere impiegato in
un periodo massimo di 12 mesi.
Questi dati non sono fissi, ma evolvono in base al
progresso delle applicazioni tecnologiche e vengono di
volta in volta stabiliti da Decreti Ministeriali. Dall’analisi di
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questo processo di conservazione particolarmente complesso e
delicato emerge l’importanza che riveste un uso razionale e
programmato del sangue, al fine di evitarne inutili sprechi.
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Sicurezza e Test
Sicurezza e Test Per ogni unità raccolta, sia essa di sangue
intero, plasma o piastrine o altri emocomponenti, vengono
effettuati accertamenti di laboratorio, atti a valutarne
l'idoneità a essere trasfusa, e precisamente:







Emocromo completo per lo studio di globuli rossi, globuli
bianchi e piastrine
Transaminasi ALT (per lo studio del fegato)
Sierodiagnosi per la lue o sifilide
HIV Ab 1-2 (per l'AIDS)
HBs Ag (per l'epatite B)
HCV Ab e ricerca di costituenti virali dell'HCV (per l'epatite
C)
Controlli e determinazione del gruppo sanguigno e del
fattore Rh
Secondo le normative vigenti in campo trasfusionale infatti,
nessuna unità può essere distribuita se non è stata prima testata
per le evidenziabili malattie virali a oggi trasmissibili. Il donatore
periodico, oltre agli esami sopra riportati, ogni anno deve
essere sottoposto ai seguenti esami: creatininemia,
glicemia, proteinemia, sideremia, colesterolemia,
trigliceridemia, ferritinemia.
Oggi la sicurezza trasfusionale si basa su:



ricorso a donatori periodici e consapevoli
esecuzione dei test disponibili per la rilevazione dei principali
agenti infettivi trasmissibili
buon uso del sangue
Autoesclusione dalla donazione Fermo restando i controlli
effettuati su ciascuna unità prelevata e l'aiuto del medico
trasfusionista, vincolato dal segreto professionale, a chiarire e
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valutare le specifiche situazioni, è doveroso autoescludersi per
chi abbia nella storia personale:









assunzione di droghe
rapporti sessuali ad alto rischio di malattie infettive
trasmissibili (ad es. rapporti occasionali, a pagamento, con
persone sconosciute, promiscui)
epatite o ittero
malattie veneree
positività per il test della sifilide (TPHA o VDRL)
positività per il test AIDS (anti-HIV 1)
positività per il test dell'epatite B (HBsAg)
positività per il test dell'epatite C (anti-HCV)
rapporti sessuali con persone nelle condizioni incluse
nell'elenco
L'autoesclusione dalla donazione avviene senza dover dare
spiegazioni a nessuno.
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Faq
Per quale motivo dovrei donare il mio sangue?
Il sangue umano è un prodotto naturale, non riproducibile
artificialmente e indispensabile alla vita. Donare il sangue è un
atto volontario e gratuito, è un dovere civico, è una
manifestazione concreta di solidarietà verso gli altri, esalta il
valore della vita, abbatte le barriere di razza, religione o ideologia
e rappresenta uno dei pochi momenti di vera medicina
preventiva. E’ un atto di estrema generosità che permette di
salvare la vita di altre persone. Proprio il fatto che il sangue sia
raro implica la necessità di metterlo a disposizione di altri
individui che potrebbero trovarsi in situazione di bisogno. Pensa
di essere tu al loro posto.
A me non importa nulla: se ho bisogno, il sangue lo pago
Nonostante i progressi della medicina, delle scienze e della
biochimica, l'uomo rimane a tutt'oggi l'unica possibile sorgente di
sangue, e pertanto:



nessun Ospedale è in grado di assicurare alcuna terapia
trasfusionale senza la preventiva disponibilità dei donatori;
per lo stesso motivo, la disponibilità del "bene sangue" non
dipende dal mercato, quindi non ha un prezzo economico;
per le ragioni esposte nei punti sopra, le Istituzioni Pubbliche
(Stato, Regioni) devono contribuire con campagne di
sensibilizzazione verso la popolazione e fornire gli strumenti
normativi per garantire la massima sicurezza possibile e
l'ottimizzazione del sistema trasfusionale in tutte le sue
articolazioni
Tutti possono diventare donatori?
Chiunque abbia compiuto i 18 anni di età e pesi più di 50 kg.
può presentarsi presso una qualsiasi sede AVIS. Un medico
effettuerà un colloquio, una visita, e gli accertamenti di tipo
diagnostico e strumentale per verificare che non vi siano
controindicazioni alla donazione. La tutela della salute e della
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sicurezza sia del donatore che del ricevente sono
fondamentali.
Per quali motivi potrei risultare non idoneo a diventare
donatore o essere escluso dalla donazione?
Le cause per le quali una persona può essere valutata non idonea
o sospesa sono molteplici e tutte determinate dal principio di
salvaguardare la salute sia del donatore sia del ricevente.
Alcuni esempi sono:
Esclusione permanente per:malattie autoimmuni,
cardiovascolari, del sistema nervoso centrale; neoplasie o
malattie maligne; diabete insulino - dipendente; alcuni tipi di
malattie infettive (epatite B, C, ad eziologia indeterminata, AIDS,
ecc.), alcolismo cronico; assunzione di droghe; comportamenti
sessuali ad alto rischio di trasmissione di malattie infettive;
tendenza anomala all'emorragia.
Esclusione temporanea per: periodi variabili da settimane ad
anni in caso di:tubercolosi, toxoplasmosi, esposizione accidentale
al sangue o a strumenti contaminati; trasfusione di sangue o di
emocomponenti o di plasmaderivati; endoscopia, trapianto di
tessuti o cellule, intervento chirurgico di rilievo; agopuntura,
piercing, tatuaggi, rapporti sessuali occasionali a rischio, viaggi,
vaccinazioni.
Inoltre per condizioni legate alla visita (per esempio valori di
pressione arteriosa troppo alti o bassi) o agli esami effettuati
(esempi, valori di emoglobina o ferro bassi,esami del fegato
elevati, positività dei marcatori virali, ecc.), ed eventualmente
altro a giudizio del medico.
Donare sangue è dannoso per la salute?
Grazie all'accurata selezione per un adulto sano la donazione di
sangue non comporta alcun rischio.
Esistono precise disposizioni che regolano la raccolta del sangue:
la quantità del sangue che viene prelevata mediamente ad ogni
prelievo è minima ed è stabilita per legge in 450 centimetri cubi
+/- 10%.
Tra una donazione di sangue intero e l’altra devono trascorrere
almeno 90 giorni.
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La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4
nell’uomo e a 2 nelle donne in età fertile.
I controlli e le visite periodiche effettuate a ciascun donatore
prima di ogni donazione sono uno strumento di medicina
preventiva, a tutela dello stato di salute generale del donatore.
Per le donne (già soggette alla perdite mestruali) donare
sangue non è dannoso?
La donazione di sangue per le donne non ha alcuna
controindicazione. Tuttavia in virtù delle perdite legate alle
mestruazioni le donne in età fertile possono effettuare solo un
massimo di due donazioni di sangue intero l’anno. Il
monitoraggio costante della emoglobina, effettuata prima di
ogni donazione, e del ferro, tutelano la salute delle donatrici.
Le donne risultano essere particolarmente "adatte" alla
donazione di plasma in aferesi che non incide assolutamente
sui globuli rossi ed il ferro.
Bisogna essere a digiuno per donare sangue?
Il mattino del prelievo è preferibile essere a digiuno o aver fatto
una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute,
thè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri
carboidrati. Le donne che hanno in corso una terapia
anticoncezionale non devono sospenderne l’assunzione
quotidiana.
La privacy dei risultati delle mie analisi è garantita?
Il segreto medico e la legge sulla "Privacy", che individua le
"figure" responsabili al trattamento dei dati in questione assicura
la massima discrezionalità e segretezza di tutti gli aspetti
sanitari e dei risultati delle analisi effettuate.
Perché i donatori Avis sono
Perché l’obiettivo primario e fondamentale è la SICUREZZA
L’attività di AVIS è finalizzata a promuovere una donazione
"sicura" del sangue e a rispondere efficacemente alle esigenze
dei bisogni mirati e quindi programmati dei Servizi Trasfusionali,
in funzione dell’obiettivo della "sicurezza". L’AVIS annovera tra
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le proprie file solo donatori periodici cioè donatori che ad
intervalli regolari si recano presso le strutture trasfusionali per
donare il loro sangue.
A differenza dei donatori occasionali i donatori periodici sono
molto controllati dal punto di vista medico, vengono
costantemente sottoposti ad un’accurata visita e ad attenti
controlli sul loro sangue e poiché la loro scelta di donare è
libera, non condizionata da altri fattori come quelli
emozionali, risultano molto più affidabili dei donatori occasionali.
I donatori Avis sono inoltre anonimi, volontari non retribuiti,
responsabili.
Il ricorso ai donatori periodici consente inoltre:




maggiore programmazione della raccolta del sangue
possibile "conversione" dalla donazione tradizionale di
sangue intero a quella differenziata mediante aferesi
gestione anche delle situazioni di urgenze - emergenze
di effettuare educazione sanitaria e promozione della salute
Cos’è la donazione di plasma mediante aferesi?
Oggi è possibile effettuare diversi tipi di donazione: oltre a
quelle tradizionale di sangue intero, si possono effettuare
donazioni mirate (dette aferesi) cioè solo di alcuni componenti
del sangue e, tra questi, il plasma.
Nell’aferesi (termine greco che significa l’atto del "portar via"),
attraverso l’uso di separatori cellulari, si ottiene dal sangue del
donatore soltanto la componente ematica di cui si ha necessità
(plasma, piastrine,...), restituendogli contemporaneamente i
restanti elementi. Ciascun separatore cellulare centrifuga o filtra il
sangue che defluisce da un braccio del donatore trattenendo il
componente ematico necessario e restituendogli il rimanente.
Si parla di plasmaferesi se si prelava solo plasma, di
piastrinoaferesi se si prelavano solo piastrine, di
plasmapiastrinoaferesi se si prelavano plasma e piastrine, ecc.
Una volta raccolto, il plasma viene conservato diversamente dal
sangue intero e dai concentrati di globuli rossi, essendo congelato
(se a temperatura inferiore a - 30° C) può essere utilizzato per un
periodo massimo di 12 mesi.
Il sangue è composto per il 45% circa di cellule, la parte
corpuscolata, e per il 55% circa di plasma, la parte liquida.
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Le funzioni del plasma sono numerose: mantiene costante il
volume di sangue circolante, porta ai tessuti e alle cellule
sostanze prevalentemente di tipo nutritivo e di regolazione
(ormoni, vitamine), raccoglie tutte le sostanze di rifiuto
derivanti dal metabolismo delle cellule e le elimina attraverso i
reni e il sudore, interviene nei processi di difesa
immunologica e nella coagulazione.
Che cos’è l'autotrasfusione?
L’autotrasfusione è una procedura trasfusionale che consiste nel
trasfondere al soggetto unità del suo stesso sangue e si realizza
con una delle seguenti modalità:



predeposito
recupero perioperatorio
emodiluizione normovolemica
Il metodo più utilizzato è il predeposito, una tecnica
trasfusionale con la quale si preleva il sangue dal donatore
che sarà anche ricevente, per compensare le perdite di sangue
che si possono verificare nel corso di interventi chirurgici
programmati.
Alcuni giorni prima dell’intervento vengono prelevate unità di
sangue dal paziente, in fasi successive, fino a raggiungere la
quantità prevedibilmente necessaria, in modo da consentirne
l’eventuale utilizzo durante l’intervento operatorio o nel postintervento.
I principali vantaggi dell’autotrasfusione sono:
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eliminazione delle reazioni di incompatibilità
eliminazione del rischio di trasmissione di malattie infettive
riduzione del rischio di immunizzazione da antigeni diversi,
con possibili manifestazioni a distanza
risparmio di sangue
Con quale denaro funziona l’Avis?
L’AVIS è una associazione di volontari: nessun socio
impegnato nell’associazione a qualunque titolo e con qualunque
funzione, percepisce compensi. Sono stipendiati invece i
dipendenti che svolgono un lavoro permanente nell’associazione.
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L’Avis sostiene economicamente la propria azione (spese per la
promozione della donazione, per l’invio dei donatori alle strutture
Trasfusionali e/o per la raccolta diretta delle unità di sangue,
ecc.) con i rimborsi, stabiliti da un decreto ministeriale ed
erogati, per convenzione, dalle Aziende Sanitarie e/o
Ospedaliere .
Altre fonti di finanziamento sono costituite da contributi di
Enti Locali e donazioni private.
Quali vantaggi ho ad iscrivermi all‘Avis?
Un nostro slogan recita "donare sangue: una scelta per gli
altri, una scelta per se stessi". A livello individuale si ha la
gratificazione morale di concorrere alla soluzione di un grave
problema e l’orgoglio di appartenere ad una componente attiva
del volontariato socio-sanitario, decisiva per la costruzione del
sistema trasfusionale. Inoltre, donare regolarmente sangue
garantisce al donatore un controllo costante del proprio stato
di salute attraverso visite mediche ed accurati esami di
laboratorio, eseguiti ad ogni prelievo.
Ogni anno sento parlare di carenza estiva, ma non ci
pensano i donatori?
La carenza di sangue nei mesi estivi è purtroppo un dato di
fatto: in Italia in questi mesi, ma sempre più anche nel corso
dell’intero anno, si rilevano forti diminuzioni nella raccolta di
sangue mentre il bisogno di emocomponenti rimane stabile.
La partenza per le vacanze contribuisce a interrompere i
consueti flussi di raccolta.
E' necessario quindi disporre di un adeguato numero di donatori
periodici sui quali poter contare tutto l'anno, festività e vacanze
comprese.
Per questa ragione AVIS, da anni ha avviato un’attività di
sensibilizzazione per cercare di garantire l’afflusso dei donatori a
intervalli regolari presso le strutture trasfusionali, e ridurre il
ricorso alle donazioni occasionali e sostitutive.
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Diventa donatore
Cerca la Sede Avis a te più vicina Per diventare donatore di
sangue è sufficiente recarsi presso una sede Avis o presso il
Servizio trasfusionale dell'ospedale della propria città.
Chi decide di diventare donatore di sangue stabilisce con il
“ricevente” un patto di fiducia, di cui è intermediario il
sistema trasfusionale: i fondamenti di questo patto sono la
responsabilità del donatore a garantire il proprio stile di
vita e la propria storia clinica e la professionalità del
medico addetto alla raccolta nel tutelarne la salute.
Il mattino del prelievo è preferibile essere a digiuno o aver
fatto una colazione leggera a base di frutta fresca o spremute,
thè o caffè poco zuccherati, pane non condito o altri carboidrati
semplici. Le donne che hanno in corso la terapia
anticoncezionale non devono sospenderne l'assunzione
quotidiana.
Colloquio con il medico - Visita e Prelievo
Il colloquio aiuterà a stabilire l'idoneità e ad individuare quale tipo
di donazione sia più indicata: sangue intero o aferesi.
Dopo la visita medica verrà effettuato il prelievo del sangue
necessario per eseguire gli esami di laboratorio prescritti per
accertare l'idoneità al dono.
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Accertata l'idoneità il donatore verrà invitato ad effettuare
la prima donazione
Esami obbligatori ad ogni donazione e controlli periodici
Ad ogni donazione il donatore e il sangue prelevato vengono
sottoposti ai seguenti esami:
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esame emocromocitometrico completo
transaminasi ALT con metodo ottimizzato
sierodiagnosi per la Lue
HIVAb 1-2 (per l'AIDS )
HBsAg (per l'epatite B)
HCVAb e ricerca dei costituenti virali (per l'epatite C )
conferma del gruppo sanguigno (AB0) e del fattore Rh
Alla prima donazione vengono determinati: ABO, Fenotipo
RH completo, Kell, ricerca anticorpi irregolari Anti-eritrociti
L'intervallo di tempo tra una donazione e l'altra
L'intervallo minimo tra una donazione e l'altra è di 90 giorni
Le donne non possono donare sangue durante le
mestruazioni o la gravidanza, e per un anno dopo il parto.
La frequenza annua delle donazioni non deve essere superiore a 4
volte l'anno per gli uomini e 2 volte l'anno per le donne.
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area giovani
I giovani Avisini
"I giovani dell'Avis chiamano i giovani"...
sembra essere solo un bellissimo slogan, invece pare essere
sempre più una realtà nella nostra associazione, in quanto è
necessario un rinnovamento; nuove idee devono nascere e nuovi
programmi vanno attuati, chi meglio dei giovani può dare una
svolta decisiva, cambiare il modo di pensare e agire in modo
nuovo come pensano e credono i ragazzi di oggi?
Questo è quello che I'Avis vuole fare, questo è il proposito del
gruppo giovani delI'Avis nelle nostre città: scegliere l'Avis e il
gruppo giovani per concretizzare la propria disponibilità verso gli
altri.
Un modo nuovo di stare insieme per costruire qualcosa,
chiacchierare, ridere, scherzare e certamente crescere nel modo
più sano possibile creando qualcosa nel buon nome dell'Avis,
ecco cari ragazzi non iscritti, una motivazione per entrare a far
parte della grande famiglia avisina, rendersi utili, crescere,
maturarsi apprezzando di più le piccole cose di ogni giorno.
Il gruppo giovani può essere per voi il primo passo verso la
strada della donazione di sangue, qui siamo tutti amici, si lavora
insieme per sostenere ed appoggiare le tante iniziative che I'Avis
porta avanti e che hanno bisogno proprio di noi giovani.
Il nostro punto di forza in cui crediamo maggiormente è
rappresentato proprio dai giovani in cui noi crediamo, nel gruppo
giovani troverete disponibilità, amicizia e certamente la maniera
di attuare a pieno le vostre capacità.
Nel corso di questi anni molto abbiamo fatto, tante le
manifestazioni e i momenti di sensibilizzazione al dono del
sangue, curati proprio da noi giovani.
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Memorabili anche i nostri incontri conviviali, perché spesso si
parla e si ragiona meglio davanti ad una pizza che nella serietà di
una sala assembleare. Molte le iniziative in cantiere che abbiamo
intenzione di mettere in atto. ti aspettiamo allora...
Ciao e a presto!
Per informazioni, potete scriverci all'indirizzo e-mail
[email protected]
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