Relazione tecnica specialistica

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COMPLESSO PATRIMONIALE DI VIA ROMA 5-7-9 - GORIZIA
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO E MIGLIORAMENTO
DELL'IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
E DI PREVENZIONE INCENDI
PROGETTO DEFINITIVO/ESECUTIVO
DATA:
RELAZIONE TECNICA SPECIALISTICA
PROGETTISTA IMPIANTI MECCANICI:
OTTOBRE 2016
PROGETTISTA PREVENZIONE INCENDI:
Ing. GIORGIO CISOTTO
Per. Ind. SERGIO BELLOCCHIO
Via Cavalleria, 6 - 33170 PORDENONE
Via Borgo Brossana, 36 - 33043 Cividale (UD)
Cell. 335-6444874 / e.mail: [email protected]
Cell. 338-6633233 / e.mail: [email protected]
PARTE * A * - IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
PARTE * B * - OPERE DI PREVENZIONE INCENDI
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE
Regione F.V.G. - Complesso patrimoniale di Via Roma a Gorizia
Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
INDICE PARTE * A *
1)
OGGETTO DELL’APPALTO ......................................................................................................... 2
2)
LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO .......................................................................................... 2
3)
SOTTOCENTRALE TERMICA ...................................................................................................... 3
4)
CENTRALE FRIGORIFERA E TORRI EVAPORATIVE ............................................................. 5
5)
ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI AD ARIA ........................................................................... 8
6)
IMPIANTO A VENTILCONVETTORI..........................................................................................10
7)
REGOLAZIONE AUTOMATICA ..................................................................................................14
8)
IMPIANTO ELETTRICO RELATIVO AGLI IMPIANTI MECCANICI ....................................14
9)
BONIFICA DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO .............................................................16
10)
CONTROSOFFITTI ....................................................................................................................16
11)
INTONACO INTUMESCENTE REI ELEMENTI METALLICI..............................................17
12)
BONIFICA E IGIENIZZAZIONE DELL’IMPIANTO AD ARIA DEGLI UFFICI ..................18
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
1)
OGGETTO DELL’APPALTO
L’appalto ha per oggetto la realizzazione a regola d’arte degli interventi di adeguamento e miglioramento
dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi del complesso patrimoniale di Via Roma 5/7/9 a
Gorizia di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia.
La parte A del presente Capitolato comprende l’impianto di climatizzazione ed in particolare i seguenti
interventi:
- sottocentrale termica
- centrale frigorifera e torri evaporative
- sistema di umidificazione per le unità di trattamento aria
- impianto a ventilconvettori
- bonifica da amianto dei tubi posti nei controsoffitti e nei cavedi
Tutti i lavori sono descritti dettagliatamente di seguito, nel Capitolato speciale d’appalto, nell’Elenco prezzi
unitari e nei seguenti disegni:
M-1
Planimetria piano terra e locali tecnici nell’interrato
M-2
Piano primo interrato – Reti a soffitto
M-3
Piano terra - Ventilconvettori
M-4
Piano terra – Reti a soffitto
M-5
Piano primo - Ventilconvettori
M-6
Piano primo – Reti a soffitto
M-7
Piano secondo – Ventilconvettori
M-8
Piano secondo reti a soffitto – Piano terzo ventilconvettori
M-9
Piano terzo reti a soffitto – Piano quarto ventilconvettori
M-10 piano quarto reti a soffitto – Piano quinto ventilconvettori
M-11 Copertura
M-12 Locali tecnici del piano interrato – Stato di fatto
M-13 Locali trattamento aria – Sistemi di umidificazione
M-14 Sottocentrale termica – Schema funzionale
M-15 Centrale frigorifera e torri evaporative – Schema funzionale
M-16 Caratteristiche apparecchiature
M-17 Quadri elettrici – Schemi funzionali
M-18 Controsoffitti e piante bonifica da amianto
M-19 Impianto ad aria – piani interrato, terra e primo
M-20 Impianto ad aria – piani secondo, terzo, quarto e quinto
ST
Struttura di supporto delle torri evaporative
Tutti i lavori saranno eseguiti a regola d’arte, seguendo le indicazioni degli elaborati di progetto e le
prescrizioni della normativa vigente, in modo da garantire la migliore qualità e sicurezza degli impianti.
Di seguito per Ditta dovrà intendersi la Ditta appaltatrice aggiudicataria del presente appalto.
2)
LEGGI E NORME DI RIFERIMENTO
Dovranno essere rispettate tutte le leggi e norme aventi una qualunque relazione con i lavori oggetto
dell’appalto ed in particolare:
- legge 6/12/71 n.1083 - norme per la sicurezza dell’impiego del gas combustibile
- D.M. 1/12/75 - norme di sicurezza per apparecchi contenenti liquidi caldi sotto pressione
- legge 10/5/76 n.319 - norme per la tutela delle acque dall’inquinamento
- D.P.R. 12/7/82 n.577 - approvazione del regolamento concernente l’espletamento dei servizi di prevenzione
e di vigilanza antincendi
- legge 7/12/84 n.818 - nullaosta provvisorio per le attività soggette ai controlli di prevenzione incendi,
modifica degli artt. 2 e 3 della legge 4/3/82 n.66 e norme integrative dell’ordinamento del corpo nazionale
dei Vigili del Fuoco
- D.M. 21/12/1990 n.443 – Regolamento recante disposizioni tecniche concernenti apparecchiature per il
trattamento domestico di acque potabili
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
- legge 9/1/91 n.9 - norme per l’attuazione del nuovo Piano energetico nazionale: aspetti istituzionali, centrali
idroelettriche ed elettrodotti, idrocarburi e geotermia, autoproduzione e disposizioni fiscali
- legge 6/1/91 n.10 - norme per l’attuazione del nuovo Piano energetico nazionale in materia di uso razionale
di energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia
- D.P.C.M. 1/3/91 - limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno
- D.P.R. 26/8/93 n.412 - Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la
manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia in attuazione
dell’art.4 comma 4 della legge 9/1/91 n.10
- D.M. 13/12/93 - Approvazione dei modelli tipo per la compilazione della relazione tecnica di cui all’art.28
della legge 9/1/91 n.10 attestante la rispondenza alle prescrizioni in materia di contenimento del consumo
energetico degli edifici
- D.M. 6/8/94 - Recepimento norme UNI e rettifica del valore limite del fabbisogno energetico normalizzato
- legge 26/10/1995 n.447 – Legge quadro sull’inquinamento acustico
- D.M. 12/4/96 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione
e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combustibili gassosi
- D.P.R. 24/7/96 n.503 - Regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli
edifici, spazi e servizi pubblici
- D.P.R. 21/12/1999 n.551 – Regolamento recante modifiche al D.P.R. 26/8/1993 n.412 in materia di
progettazione, installazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici negli edifici ai fini del
contenimento dei consumi di energia
- Decreto Legislativo n. 192 del 19/8/2005 – Attuazione della Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento
energetico nell’edilizia
- Decreto Legislativo n. 152 del 3/4/2006 – Norme in materia ambientale
- Decreto Legislativo n. 311 del 29/12/2006 – Disposizioni correttive ed integrative al Decreto Legislativo n.
192 del 19/8/2005 recante attuazione della Direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico
nell’edilizia
- D.M. 14/1/2008 Approvazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni (NTC2008).
- D.Lgs. 9/4/2008 n. 81 - Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 90/269/CEE,
90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei
lavoratori sul luogo di lavoro
- D.M. 37/2008 - norme per la sicurezza degli impianti
- D.P.R. 2/4/2009 n. 59 – Regolamento di attuazione dell’articolo 4, comma 1, lettere a) e b) del D.Lvo
19/8/2005 n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul rendimento energetico in edilizia
- D.M. 26/6/2009 – Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici.
- D.P.R. 16/4/2013 n. 74 - Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio,
conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed
estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell'articolo 4,
comma 1, lettere a) e c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192.
- UNI 9182 – Impianti di alimentazione e distribuzione dell’acqua fredda e calda. Criteri di progettazione,
collaudo e gestione.
- UNI EN 13779 – Ventilazione degli edifici non residenziali. Requisiti di prestazione per i sistemi di
ventilazione e di climatizzazione.
- tutte le norme UNI e CEI applicabili al presente progetto
- tutte le leggi e le norme non menzionate nell’elenco ma relative ai lavori in oggetto
- tutte le modifiche ed integrazioni alle suddette leggi e norme
- tutte le eventuali leggi e norme entrate in vigore successivamente alla redazione del presente progetto anche
se in corso d’opera.
3)
SOTTOCENTRALE TERMICA
La sottocentrale termica è ubicata nel primo piano interrato (ex centrale termica).
Nella sottocentrale termica saranno rimossi tutti i materiali, le apparecchiature e le tubazioni non più
riutilizzate con il nuovo intervento (elettropompe, valvolame, regolazione automatica, quadro elettrico e linee
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
elettriche, tubazioni, isolamenti termici, etc.), eccetto soltanto dove riportato negli elaborati di progetto e dove
indicato dalla D.L. Tutto il materiale rimosso sarà trasportato alla pubblica discarica con oneri compresi nel
prezzo a corpo di contratto (incluso il costo della discarica). Saranno quindi compresi: taglio e rimozione di
apparecchiature e tubi, svuotamento degli impianti, caricamento e trasporto, ogni altro onere necessario.
Durante i lavori nella sottocentrale dovrà essere mantenuta la funzionalità del circuito ventilconvettori e del
circuito delle batterie di riscaldamento delle UTA. A tale scopo verranno spostate nella centrale frigorifera una
elettropompa esistente nella sottocentrale di ciascuno dei due circuiti, compresi i collegamenti elettrici
provvisori. I circuiti esistenti nella sottocentrale termica saranno collegati provvisoriamente con le pompe
mediante tubazioni in polietilene rigido ad alta densità PN 10 e inserimento di quattro saracinesche flangiate;
la pompa delle batterie sarà collegata direttamente al circuito dello scambiatore di calore. I diametri dovranno
corrispondere a quelli dei tubi esistenti. Compresi staffaggi, accessori ed ogni altro onere necessario.
Saranno installate le nuove elettropompe sia per i nuovi circuiti sia per quelli esistenti (in tal caso le nuove
pompe dovranno avere caratteristiche prestazionali non inferiori alle esistenti). Ogni circuito sarà dotato di
due pompe, di cui una di riserva all’altra; lo scambio di funzionamento tra le pompe in caso di fuori servizio
di una di esse sarà automatico e comandato dai relè termici.
Ciascuno dei due circuiti dei radiatori sarà dotato di un complesso di regolazione automatica della
temperatura di mandata del tipo a compensazione esterna; esso farà variare la temperatura di mandata in
funzione della temperatura esterna secondo la retta di compensazione prefissata. Il circuito dei ventilconvettori
sarà invece regolato a punto fisso. Ogni circuito inoltre sarà completo di valvolame di intercettazione e
ritegno; dove necessario e dove indicato saranno installate valvole di taratura.
Dovranno essere ricollegati tutti i circuiti esistenti nelle varie posizioni in cui si trovano in modo da
ripristinare completamente il funzionamento degli impianti esistenti, anche se nei disegni tutto questo è
riportato solo parzialmente ed a titolo indicativo.
Tutte le tubazioni saranno isolate termicamente, come indicato negli elaborati di progetto. Saranno isolate
anche tutte le valvole, le elettropompe, le flange e i pezzi speciali; per le pompe l’isolamento è computato con
un proprio articolo nell’Elenco prezzi, mentre per il resto il costo è incluso nell’isolamento delle tubazioni.
Saranno sostituite tutte le apparecchiature di regolazione automatica: valvole motorizzate a tre vie, sonde,
regolatore a microprocessore RM-1, etc. Saranno di nuova installazione anche il quadro elettrico QE-SCT e le
linee elettriche a monte e a valle del quadro.
Il regolatore RM-1 sarà connesso con il regolatore RM-2 della centrale frigorifera tramite un cavo bus in
modo da poter colloquiare e trasmettere i dati tra loro e con il regolatore RM-3 delle torri evaporative. Il
regolatore RM-1 con protocollo Bacnet verrà poi collegato con un controllore di rete che a sua volta sarà
collegato con la rete bus esistente. Il tutto dovrà rendere perfettamente compatibile il nuovo sistema di
regolazione (RM-1, RM-2, RM-3) con il sistema di regolazione e supervisione Johnson esistente; sarà
compreso l’onere per la modifica e/o creazione di pagine grafiche relative ai regolatori RM-1/2/3 ed ai nuovi
ventilconvettori.
L’alimentazione dell’acqua fredda per il caricamento degli impianti sarà derivata direttamente dal collettore
generale dell’edificio con una nuova tubazione in polipropilene dal collettore stesso fino alla sottocentrale; qui
poi si dividerà nelle varie alimentazioni. Il nuovo allacciamento comprenderà: taglio del collettore, saldatura
del nuovo tubo, ripristino, isolamento termico, altro onere necessario.
Dalla nuova rete di acqua fredda si deriverà una tubazione per l’alimentazione dei bagni del piano terra e del
locale “ex bar” con modifica delle tubazioni esistenti dove necessario, comprendendo: taglio delle tubazioni,
rimozione di alcuni tratti di tubi, nuovi tratti di tubi per il ricollegamento delle tubazioni di distribuzione
esistenti, nuovo isolamento termico e ripristino dell'esistente, ogni altro onere necessario.
Nella sottocentrale verranno installati i sistemi di trattamento dell’acqua per l’impianto di riscaldamento e per
le torri evaporative.
Sarà realizzata anche una rete per lo scarico delle apparecchiature e degli impianti. La rete sarà in polietilene
rigido e verrà portata fino all’esterno della centrale per confluire nella rete delle acque meteoriche.
Verranno sostituiti tutti i vasi di espansione. Per quelli del circuito primario in sottocentrale e per il circuito
ventilconvettori è stato eseguito il dimensionamento, mentre per gli altri la capacità è stato ipotizzata in base
alle capacità dei vasi esistenti, poiché non si hanno a disposizione i calcoli effettuati al tempo della costruzione
dell’edificio; nell’ambito del presente appalto dovrà allora essere misurato il contenuto d’acqua di ogni singolo
circuito di riscaldamento e raffreddamento in modo poi da dimensionare correttamente tutti i vasi. La misura
verrà effettuata scaricando singolarmente ogni circuito e montando un contatore volumetrico adeguato
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provvisorio nel tubo di scarico. Al termine delle misure tutti i circuiti saranno nuovamente riempiti e poi
sfiatati. Sarà compreso nel prezzo ogni altro onere necessario
Nella sottocentrale termica verranno inoltre montati il quadro elettrico QE-SCT a servizio della sottocentrale
stessa e le linee elettriche, l’impianto di illuminazione normale e di emergenza e la presa FM di servizio,
termometri, manometri, il regolatore a microprocessore RM-1 (compresa la modifica / integrazione delle
pagine grafiche), etc. Il tutto è indicato nei disegni di progetto, nel presente Capitolato e nell’Elenco prezzi
unitari.
Dovranno essere previsti tutti gli apparecchi e gli accessori richiesti dalla normativa vigente o comunque
necessari per dare la sottocentrale termica completa e funzionante. Tutti questi oneri saranno compresi nel
prezzo a corpo di contratto.
4)
CENTRALE FRIGORIFERA E TORRI EVAPORATIVE
La centrale frigorifera resta ubicata nel locale del primo piano interrato ove si trova attualmente. Le torri
evaporative saranno posizionate sulla copertura dell’edificio.
Nella centrale frigorifera e sulla copertura saranno rimossi tutti i materiali, le apparecchiature e le tubazioni
non più riutilizzate con il nuovo intervento (gruppo frigorifero Marelli, torri evaporative, elettropompe,
valvolame, regolazione automatica, quadro elettrico e linee elettriche, tubazioni, isolamenti termici, etc.),
eccetto dove riportato negli elaborati di progetto e dove indicato dalla D.L. Tutto il materiale rimosso sarà
trasportato alla pubblica discarica con oneri compresi nel prezzo a corpo di contratto (incluso il costo della
discarica). Saranno quindi compresi: taglio e rimozione di apparecchiature e tubi, svuotamento degli impianti,
caricamento e trasporto, ogni altro onere necessario (attrezzature, manodopera, recupero del freon, etc.).
Verrà installato un nuovo gruppo frigorifero, completo di elettropompa primaria e di serbatoio d’accumulo.
Saranno installate le nuove elettropompe sia per i nuovi circuiti sia per quelli esistenti (in tal caso le nuove
pompe dovranno avere caratteristiche prestazionali non inferiori alle esistenti). Ogni circuito sarà dotato di
due pompe, di cui una di riserva all’altra; lo scambio di funzionamento tra le pompe in caso di fuori servizio
di una di esse sarà automatico e comandato dai relè termici.
Verrà inoltre installato il nuovo circuito dell'acqua di torre. La nuova pompa sarà DAB CM-GE100-2050
uguale alle altre due pompe già installate.
Sarà modificato il circuito dell'acqua refrigerata del gruppo Trane di minore potenza in modo da realizzare la
nuova circuitazione indicata nei disegni di progetto.
Così pure saranno modificati i collegamenti delle pompe dell'acqua di torre in modo da ottenere lo schema
funzionale riportato nei disegni di progetto. In particolare saranno rimossi il defangatore e le quattro valvole
attualmente installate nel circuito delle torri, che poi saranno reinstallati nel circuito di riscaldamento,
comprendendo ogni onere per taglio di tubazioni, adattamenti di tubazioni, sfridi, accessori e quant'altro
necessario.
Saranno sostituite tutte le apparecchiature di regolazione automatica: valvole motorizzate a tre vie, sonde,
regolatore a microprocessore (compresa la modifica / integrazione delle pagine grafiche), etc.
L’alimentazione dell’acqua fredda per il caricamento degli impianti sarà derivata dalla nuova rete della
sottocentrale. Nella centrale frigorifera verrà installato il sistema di trattamento dell’acqua per l’impianto di
acqua refrigerata, mentre il sistema relativo alle torri evaporative sarà posto nella sottocentrale.
Sarà realizzata anche una rete per lo scarico delle apparecchiature e degli impianti. La rete sarà in polietilene
rigido e verrà portata fino all’esterno della centrale per confluire nella rete delle acque meteoriche.
Verranno installate le nuove torri evaporative e una struttura metallica di supporto per le nuove
apparecchiature. L’attuale grigliato di mascheramento delle torri verrà rimosso con cura e poi nuovamente
installato dopo il montaggio delle torri; esso dovrà essere parzialmente modificato e parzialmente ampliato in
modo da racchiudere completamente le torri. Sulla copertura sarà montato anche un pannello verticale per
l’attenuazione acustica laterale della rumorosità, fissato su una parete del vano corsa degli ascensori
(dimensioni: lunghezza pari alla parete del vano corsa ascensori e del cavedio, altezza pari a circa 50 cm oltre
l'altezza delle torri); sulla copertura e sotto le torri verrà posto un pacchetto per l’attenuazione acustica verso
il basso. Il tutto è indicato nei disegni di progetto e descritto nell’Elenco prezzi unitari.
Sulla copertura dovrà essere adeguato l’impianto LPS (scariche atmosferiche) esistente in funzione della
nuova situazione mediante l’installazione di nuovi tondini in acciaio zincato o piattine di rame (caratteristiche
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dimensionali uguali alle esistenti) adeguatamente ancorate alle strutture, alle apparecchiature e al pavimento,
posti sul perimetro delle apparecchiature. Verranno montate due aste di captazione per la protezione delle
apparecchiature (altezza 5 m circa), adeguatamente collegate all’impianto esistente e fissate alle strutture
(comprese le controventature). Sarà incluso nel prezzo il calcolo preliminare della protezione dalle scariche
atmosferiche firmato da un tecnico abilitato per confermare o modificare il dimensionamento di progetto in
funzione dei materiali e delle apparecchiature da installare realmente; saranno comprese anche la verifica
finale con eventuale adeguamento del calcolo e la consegna della Relazione tecnica di calcolo firmata da una
tecnico abilitato (tutto compreso nel prezzo a corpo di contratto). Saranno compresi inoltre: collegamenti di
terra ed equipotenziali di tutte le apparecchiature e i materiali metallici, supporti e fissaggi, collegamenti, ogni
altro onere necessario.
Per l’installazione della barriera acustica laterale sulla copertura sarà necessario spostare alcune
apparecchiature (lampade, aste, antenne, etc.) oltre a tubazioni varie fissate sulla parete del vano corsa
ascensori. Tali apparecchiature e tubazioni saranno rimosse provvisoriamente e poi nuovamente montate con
adeguamento alla nuova situazione. Compreso ogni onere necessario.
Al fine di realizzare le opere sulla copertura (rimozioni, nuove apparecchiature e tubazioni, struttura
metallica, etc.) senza utilizzare la copertura stessa quale zona provvisoria di appoggio e deposito dei materiali
verrà utilizzata un gru a torre; l’appaltatore dovrà evitare al massimo l’appoggio dei materiali sulla copertura
sia per non danneggiare l’impermeabilizzazione (in tal caso sarà suo onere il ripristino degli eventuali
danneggiamenti) sia soprattutto per non pesare sul solaio di cui non si conosce la portata. La gru verrà
montata nella zona indicata nei disegni di progetto. Le caratteristiche e gli oneri inclusi sono indicati nel
presente Capitolato e nell’Elenco prezzi.
Le tubazioni verticali di collegamento tra la centrale frigorifera e le torri (circuito dei condensatori, acqua
fredda, linee elettriche di potenza e bus) saranno poste all’interno dei due cavedi costituiti dai camini delle
caldaie, ora dismessi. A tale scopo i camini saranno demoliti alla base e sulla copertura (compresa la parte di
cavedio contenente tubi con isolamento in amianto) in modo da permettere la posa delle tubazioni; saranno poi
risistemati (sia i due “ex camini” sia il cavedio impianti) adattandoli alla nuova situazione. Le opere connesse
con il riutilizzo dei due camini per il passaggio delle tubazioni relative alle torri evaporative comprenderanno:
rottura a mano e con mezzi meccanici dei camini sia nella sottocentrale termica che sulla copertura in modo da
permettere l’inserimento delle tubazioni, distanziali ogni 3 m circa (anello attorno al tubo principale, anelli per
il passaggio degli altri tubi, distanziali, accessori: V. particolare nei disegni di progetto), ricostruzione e
ripristino delle parti rotte (utilizzando pannelli sandwich con doppia lamiera prevernicata tipo Monopanel o
altro sistema similare approvato dalla D.L.), adeguata protezione dei cavedi sulla copertura (compresa la
parte relativa al cavedio contenente i tubi bonificati) mediante ricostruzione della parte terminale superiore
(anche con pannello sandwich preverniciato con relative scossaline e sigillatura o sistema similare), adeguata
protezione dell'uscita delle tubazioni sul lato dei cavedi mediante fori sul pannello di chiusura con guarnizione
tra tubi e pannello, griglie di aerazione in basso nella sottocentrale e in alto sopra la copertura per ciascun
cavedio (per ottenere cavedi ventilati), basamento in sottocentrale termica con lo scopo di ripartire il peso delle
tubazioni su una grande area del pavimento e sulla parete portante e per supportare i cavedi, trasporto dei
materiali di risulta fino alla discarica e costo della discarica, ogni altro onere necessario.
Durante le operazioni di infilaggio dei tubi sulla copertura dovrà essere prevista una struttura provvisoria che
provveda all’imbragatura e al bloccaggio dei tubi durante la fase di giunzione con manicotto elettrico e la
successiva fase di completo raffreddamento. A tale struttura andrà fissato anche l’apposito allineatore da
montare in verticale.
Il basamento sarà costituito da un getto di cls C25/30 (spessore 12 cm e dimensione 150x150 cm circa)
armato con n. 3 reti elettrosaldate in acciaio tondo nervato B450C ø6 maglia 20x20, così disposte: n. 1 rete
superiore e n. 2 reti inferiori, tra loro sfalsate di 10 cm in una direzione e posizionate contrapposte in modo da
realizzare uno spessore complessivo di 3 diametri; armatura sul perimetro 3 forc. ø8 sviluppo 60 cm / lato e
2ø8 correnti perimetrali in acciaio B450C. Struttura di supporto dei tubi in carpenteria metallica verniciata
composta da elementi tubolari in acciaio S235H, adeguatamente fissata con flange di base al massetto e alle
pareti verticali portanti mediante tasselli (chimici o meccanici), con controventi in profili angolari e struttura
secondaria di imbragatura dei tubi, portata dal basamento a pavimento fino ai tubi a soffitto ed alle pareti dei
cavedi (per il sostegno di questi). Comprendendo anche: relazione tecnica di calcolo firmata da un tecnico
abilitato ed ogni altro onere necessario.
Prima dell’esecuzione del basamento dovrà essere eseguita una prova di carico sul solaio di pavimento della
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sottocentrale nella zona dei cavedi e sul solaio all’esterno della sottocentrale (per il sostegno della colonna
FC1) allo scopo di verificarne la portata (V. descrizione nell’Elenco prezzi unitari). La prova potrà anche non
essere eseguita a discrezione della D.L.
Prima dell’inserimento delle tubazioni nei camini dovrà essere eseguita una videoispezione dei due camini
stessi con l’utilizzo di apposita strumentazione in grado di esaminare l’intera estensione del camino e fornire
una registrazione su supporto magnetico o informatico. La ditta esecutrice della video ispezione, specializzata
ed esperta del settore (quale cooperativa di spazzacamini o similare), rilascerà al termine una specifica
relazione tecnica nella quale verranno descritti dettagliatamente gli esiti dell’indagine (se camini rettilinei,
presenza di asperità, etc.) con particolare riferimento all’esecuzione dei lavori oggetto del presente appalto.
Nei tratti verticali dentro i cavedi le tubazioni del circuito dei condensatori e delle torri evaporative saranno in
polietilene rigido ad alta densità PN 16; saranno adeguatamente supportate sia alla base che alla sommità e
saranno dotate di distanziali intermedi in modo da evitare spostamenti orizzontali dei tubi all’interno dei
cavedi; lo stesso vale per le tubazioni dell’acqua fredda e per i tubi elettrici. Nel camino più piccolo sarà
inserito un tubo delle torri, mentre nel camino più grande saranno inseriti l’altro tubo delle torri, i due tubi
dell’acqua fredda e i due tubi elettrici.
Le tubazioni all’interno dei cavedi dovranno essere provate a tenuta subito dopo la loro posa e comunque
prima del collegamento al resto delle reti e prima di rimuovere la gru.
Le altre tubazioni saranno in acciaio nero per l’acqua refrigerata, in PE preisolate per il circuito delle torri
sulla copertura, in polietilene ad alta densità (PEAD) PN 16 per il circuito delle torri nei locali tecnici, in
polipropilene per l’acqua fredda. Il tutto secondo le indicazioni dei disegni di progetto.
Tutte le tubazioni saranno isolate termicamente e anticondensa come indicato negli elaborati di progetto.
Saranno isolate anche tutte le valvole, le elettropompe, le flange e i pezzi speciali; per le pompe l’isolamento è
computato con un proprio articolo nell’Elenco prezzi, mentre per il resto il costo è incluso nell’isolamento
delle tubazioni. I tubi dell’acqua fredda sulla copertura saranno protetti con un termonastro fra tubo e guaina
isolante.
Verranno sostituiti tutti i vasi di espansione. Dopo aver misurato il contenuto d’acqua di ogni singolo circuito
come descritto per la sottocentrale termica, i vasi potranno essere dimensionati correttamente.
Nella centrale frigorifera verranno inoltre montati il quadro elettrico QE-CF a servizio della centrale stessa e
le linee elettriche a monte e a valle, l’impianto di illuminazione normale e di emergenza e la presa FM di
servizio, termometri, manometri, il regolatore a microprocessore RM-2 (compresa la modifica / integrazione
delle pagine grafiche), etc. Il tutto è indicato nei disegni di progetto, nel presente Capitolato e nell’Elenco
prezzi unitari.
Sulla copertura verranno montati il quadro elettrico QE-TE a servizio della centrale stessa e le linee elettriche
a monte e a valle, termometri, manometri, il regolatore a microprocessore RM-3 (compresa la modifica /
integrazione delle pagine grafiche), etc. Il tutto è indicato nei disegni di progetto, nel presente Capitolato e
nell’Elenco prezzi unitari.
Il regolatore RM-2 della centrale frigorifera sarà connesso con il regolatore RM-3 delle torri evaporative
tramite un cavo bus in modo da poter colloquiare e trasmettere i dati tra loro. Il regolatore M-2 sarà poi
connesso con il regolatore RM-1 con protocollo Bacnet, come più sopra descritto.
La regolazione automatica per i gruppi frigoriferi e le torri evaporative funzionerà come segue (tutte le
indicazioni riportate nella logica seguente andranno verificate nella fase di messa a punto degli impianti per
adattarle alla risposta dell’edificio-impianto non del tutto prevedibile in fase di progettazione):
- In base alla variazione della temperatura letta dalla sonda nel collettore di ritorno verrà dato il comando di
inserimento di uno, due o tre gruppi frigoriferi in successione (con rotazione periodica di precedenza e con
modifica della successione in caso di guasto di un gruppo). Ciascun gruppo poi funzionerà con
parzializzazione secondo la propria regolazione interna. La regolazione che comanda l’inserimento sarà di
tipo PID (proporzionale, integrale, derivativa) e terrà conto delle diverse potenze frigorifere dei tre gruppi.
Inoltre dovrà essere previsto un ritardo tra la partenza di un gruppo frigorifero e quella del gruppo
successivo.
La pompa di ciascun gruppo frigorifero si fermerà quando questo si fermerà; essa ripartirà quando verrà
dato il consenso al gruppo, ma questo entrerà in funzione con un certo ritardo rispetto alla pompa.
- L’inserimento di ciascun gruppo frigorifero dovrà avvenire con un ritardo di circa 10-15 minuti rispetto al
comando di inserimento proveniente dal regolatore RM-2.
- Ciascuno dei tre condensatori sarà dotato di valvola a farfalla motorizzata on-off nel tubo di ingresso e di
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
valvola di ritegno nel tubo di mandata alle torri. Quando un gruppo frigorifero si fermerà, si fermerà la
relativa pompa dell’evaporatore e si chiuderà la valvola a farfalla del condensatore. In conseguenza alla
diminuzione di portata dell’acqua, le pompe del circuito torri ridurranno la loro velocità mediante il proprio
inverter.
- Ciascuna sonda di temperatura posta nella tubazione di ritorno di ogni torre verso i gruppi frigoriferi
comanderà l’inverter della torre stessa attraverso il regolatore RM-3; le torri funzioneranno in parallelo. Si
può ipotizzare la seguente sequenza: fino alla temperatura di ritorno di 26 °C circa le due torri
funzioneranno alla massima velocità, al di sotto di questa temperatura esse funzioneranno parzializzate (gli
inverter diminuiranno il numero di giri dei ventilatori) fino a fermare i ventilatori. Questi valori andranno
verificati durante il primo periodo di funzionamento degli impianti.
- Il regolatore RM-3 verrà impostato in modo che durante il periodo notturno gli inverter dei ventilatori non
possano superare un determinato numero di Hz (cioè di notte le torri verranno parzializzate).
Verranno inoltre previsti tutti gli apparecchi e gli accessori richiesti dalla normativa vigente o comunque
necessari per dare la centrale frigorifera e le torri evaporative complete e funzionanti. Tutti questi oneri
saranno compresi nel prezzo a corpo di contratto.
5)
ADEGUAMENTO DEGLI IMPIANTI AD ARIA
L’edificio è attualmente dotato di quattro unità di trattamento aria (UTA). Una si trova nel locale attiguo alla
sottocentrale termica ed alla centrale frigorifera ed è al servizio degli uffici, le altre tre sono poste nel locale
tecnico sotto l'auditorium e sono al servizio di esso.
L'UTA degli uffici è del tipo aria primaria, quindi funziona con tutta aria esterna. Nel presente progetto sono
previsti i seguenti interventi:
- Sezionamento dei canali di mandata e ripresa dell'aria per il montaggio di serrande di taratura e per la
chiusura con lamiera cieca dei canali durante la bonifica da amianto. L’intervento andrà eseguito su
ciascuno dei tre montanti di mandata e dei tre montanti di ripresa e sarà diviso in due fasi (canali del corpo
alto e canali del corpo basso) in modo che durante le operazioni di bonifica no si abbia mandata e ripresa nei
locali interessati dalla bonifica stessa. Al termine delle operazioni di bonifica di ciascuna fase la lamiera
cieca verrà rimossa e sarà montata una serranda di taratura. Saranno compresi: taglio del canale in funzione
delle dimensioni della serranda da montare, posa di una lamiera cieca con sigillatura, rimozione della
lamiera al termine della bonifica, predisposizione di quanto necessita per il montaggio della serranda di
taratura e montaggio di questa. Compreso ogni altro onere necessario.
- Modifica del sistema di umidificazione dell'aria per l’UTA degli uffici. Nell’UTA verrà rimosso l'attuale
sistema costituito da rampa ugelli, pompa, bacinella di raccolta, etc.; sarà poi montata una nuova sezione di
umidificazione, costituita da una sezione in acciaio inox spess. 10/10 mm con forma e dimensioni
compatibili con l'UTA in modo da poter essere inserito in essa in sostituzione della sezione rimossa. Il nuovo
sistema di umidificazione sarà costituito da: trattamento dell’acqua ad osmosi inversa, pompa di rilancio per
l’UTA, tubo dispersore inox all'interno dell’UTA, vasca di raccolta in acciaio inox, separatore di gocce,
tubazioni per il collegamento dell’acqua e per lo scarico, accessori di completamento. Saranno compresi nel
prezzo a corpo di contratto anche il quadro elettrico QE-UFF, i collegamenti elettrici a valle del quadro,
l’alimentazione elettrica del quadro a partire dal QE-CF, l'adeguamento della regolazione automatica con
modifica del software e delle pagine grafiche (comprendendo ogni onere di ingegnerizzazione, modifica /
aggiunta di pagine grafiche nel sistema di supervisione, taratura, etc.) e quant'altro necessario a dare
l'impianto finito e perfettamente funzionante. L’intervento è meglio descritto nelle Specifiche tecniche del
presente Capitolato, nei disegni di progetto e nell’Elenco prezzi unitari.
- Bonifica e igienizzazione dell’impianto ad aria. Dovrà essere bonificato tutto l’impianto ad aria a servizio
degli uffici, comprendendo: unità di trattamento aria, canalizzazioni, bocchette e diffusori, serrande
tagliafuoco e taratura, batterie, accessori, etc.
Posizioni e percorsi sono indicati nei disegni di progetto e comunque rilevabili sul posto. Le modalità di
lavorazione sono dettagliatamente riportate nelle Specifiche tecniche del presente Capitolato speciale
d’appalto.
Saranno compresi nel prezzo unitario tutti gli oneri descritti nel Capitolato ed inoltre: apertura di varchi nelle
pareti per l’accesso ai tratti verticali delle condotte e successiva loro chiusura con ripristino della finitura
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
esterna della muratura, videoispezione, creazione di varchi nelle condotte, portine di ispezione per la
chiusura dei varchi, sostituzione dei condotti flessibili, materiali, manodopera qualificata, campionamenti,
relazione finale, compressore ed altre apparecchiature, ponteggi, trasporto del materiale alla discarica e
costo della discarica, pulizia finale dei locali, ogni altro onere necessario a dare il lavoro completo e finito a
regola d’arte.
La bonifica dell’impianto ad aria avverrà per fasi.
Le tre UTA dell'auditorium funzionano invece con parziale ricircolo; le quantità di aria esterna e di aria
ricircolata sono variabili e gestite dalla regolazione automatica esistente. Nel presente progetto sono previsti
due interventi:
- Installazione di un impianto di presa aria esterna. Attualmente l'aria esterna viene prelevata direttamente dal
locale tecnico, nel quale l'aria entra da vari passaggi (alcune piccole finestre, porta del locale, etc.), ma
senza controllo. Verrà quindi installata una canalizzazione che dall'esterno dell'edificio porti l'aria fino alle
tre UTA.
All'esterno in alto saranno montate tre nuove griglie di presa dell’aria. Le nuove canalizzazioni saranno in
lamiera zincata (spess. lamiera 10/10 mm); all’esterno dell’edificio il canale verrà verniciato con colore
simile all’esistente (corten) previo adeguato primer. Le griglie di presa aria esterna, verniciate con colore
simile all’esistente (corten) previo adeguato primer, avranno le alette parapioggia e la serranda di taratura.
Nel tratto principale della canalizzazione verrà installato un gruppo ventilante e su ciascuna delle tre
diramazioni per le UTA sarà montato un regolatore di portata d'aria motorizzato. I regolatori saranno a
portata variabile in modo da adeguare la portata di aria esterna alle richieste provenienti, attraverso il
regolatore RM-4, dalla regolazione esistente a confronto di entalpia delle tre UTA. Il gruppo ventilante sarà
costituito da: serranda motorizzata, filtro G4, ventilatore con inverter, silenziatore; l’inverter permetterà di
adeguare il funzionamento del ventilatore alla reale richiesta di aria esterna.
In corrispondenza del passaggio del canale tra l’esterno e l’interrato saranno modificati una finestra e la
bocca di lupo, comprendendo: rimozione della finestra, modifica del telaio e nuovo vetro per adattarli al
canale, guarnizione di tenuta attorno al canale (guarnizione flessibile), taglio e modifica della grata della
bocca di lupo per il passaggio del canale con gli adeguati ripristini, accessori, ogni altro onere necessario.
Per il passaggio del nuovo canale a soffitto del piano primo interrato dovranno essere eseguiti modifiche e
adattamenti di impianti esistenti, comprendendo: modifica e spostamento di canaline elettriche, modifica e
adattamento di alcuni tratti di canali esistenti con il relativo isolamento termico, altri adattamenti, accessori,
ogni altro onere necessario.
Il collegamento del nuovo canale di aria esterna a ciascuna delle tre unità di trattamento esistenti
comprenderà: cassone in lamiera zincata di raccordo tra i canali e le sezioni delle UTA, giunti antivibranti,
adattamento di flange e controflange, supporti, accessori, ogni altro onere necessario.
All’esterno dell’edificio nella zona della presa di aria esterna dell'auditorium sarà necessario spostare una
griglia di espulsione esistente. L’intervento comprenderà: rimozione della griglia esistente, smontaggio del
controsoffitto, nuova griglia con caratteristiche uguali all'esistente ma in una nuova posizione, modifica
della canalizzazione per il collegamento alla nuova griglia, rimontaggio del controsoffitto, spostamento della
lampada nella zona della presa aria esterna, accessori, ogni altro onere necessario.
- Modifica del sistema di umidificazione dell'aria per le UTA dell’auditorium e della sale mostre (l'UTA della
sala polivalente non ha l'umidificazione). In ciascuna UTA verrà rimosso l'attuale sistema costituito da
rampa ugelli, pompa, bacinella di raccolta, etc.; sarà poi montata una nuova sezione di umidificazione,
costituita da un elemento in acciaio inox spess. 10/10 mm con forma e dimensioni compatibili con l'UTA in
modo da poter essere inserito in essa in sostituzione dell'elemento rimosso. Il nuovo sistema di
umidificazione sarà costituito da: trattamento dell’acqua ad osmosi inversa, pompa di rilancio per ciascuna
delle due UTA, tubo dispersore all'interno delle UTA, vasche di raccolta in acciaio inox, separatori di gocce,
tubazioni per il collegamento dell’acqua e per lo scarico, accessori di completamento. Saranno compresi nel
prezzo a corpo di appalto anche i collegamenti elettrici, l'adeguamento della regolazione automatica esistente
con modifica del software e delle pagine grafiche (comprendendo ogni onere di ingegnerizzazione, modifica /
aggiunta di pagine grafiche nel sistema di supervisione, taratura, etc.) e quant'altro necessario a dare
l'impianto finito e perfettamente funzionante. L’intervento è meglio descritto nelle Specifiche tecniche del
presente Capitolato, nei disegni di progetto e nell’Elenco prezzi unitari.
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6)
IMPIANTO A VENTILCONVETTORI
Nel presente appalto sarà realizzato un nuovo impianto a ventilconvettori in sostituzione di quello esistente.
Verranno eseguiti i seguenti interventi:
- Rimozione di tutti i ventilconvettori esistenti, ad incasso ed a vista, delle valvole di intercettazione, delle
valvole di regolazione (eccetto i servomotori), dei pannelli in legno di mascheramento (con selettore di
velocità), dei condotti metallici di raccordo con le griglie di mandata, delle griglie di mandata e ripresa, etc. I
pannelli in legno dovranno essere rimossi con cura per poterli riutilizzare in seguito (compresi il selettore di
velocità ed i collegamenti elettrici). I ventilconvettori da rimuovere si trovano in corrispondenza dei nuovi
ventilconvettori riportati nei disegni di progetto.
La D.L. si riserva di indicare quali eventuali bocchette di mandata e griglie di ripresa dovranno essere
riutilizzate.
- Rimozione di tutte le tubazioni (idriche e di scarico condensa) con il relativo isolamento termico, previo
scarico dell’impianto. Le tubazioni saranno rimosse nello scantinato, all’interno dei controsoffitti, dentro le
nicchie e dove le tubazioni sono accessibili. Alcune tubazioni nei controsoffitti sono isolate con materiale
contenente amianto e per la loro rimozione dovrà essere seguita la procedura descritta negli elaborati di
progetto. Tutto il materiale rimosso e non più riutilizzabile sarà portato fino alla discarica, compresi il costo
della discarica ed ogni altro onere necessario; eventuali apparecchiature e materiali riutilizzabili saranno
consegnati alla Stazione appaltante su indicazione della D.L. Tutti gli impianti elettrici e di regolazione
dovranno essere lasciati inalterati per il loro riutilizzo.
- Installazione delle nuove apparecchiature ad incasso nelle posizioni delle apparecchiature rimosse:
ventilconvettori ad incasso, bocchette di mandata e griglie di ripresa aria, condotti metallici di collegamento
alle bocchette di mandata aria, valvole di intercettazione, valvole di regolazione (con fissaggio del
servomotore esistente), etc. Collegamento delle nuove apparecchiature con le reti elettriche e di regolazione
esistenti. Le nuove valvole di regolazione dovranno avere l’accoppiamento M30 per passo filettato
compatibile con il servomotore esistente oppure in alternativa potrà essere sostituita la ghiera di fissaggio in
modo che il servomotore risulti compatibile con la valvola di regolazione; il tutto compreso nel prezzo a
corpo di contratto. I nuovi ventilconvettori dovranno avere una configurazione tale per cui non dovrà essere
necessaria alcuna modifica all’impianto elettrico e di regolazione, ossia dovrà essere sufficiente staccare i
cavi elettrici relativi dal motore del ventilconvettore esistente (tre velocità e comune) e poi ricollegarli alla
morsettiera del nuovo ventilconvettore; così pure sarà sufficiente rimontare il servomotore (ancora collegato
al rispettivo regolatore).
Sarà compreso nel prezzo delle bocchette e delle griglie anche l’onere per l’adeguamento dei fori nei pannelli
di legno.
La D.L. si riserva di indicare quali eventuali bocchette di mandata e griglie di ripresa esistenti dovranno
essere riutilizzate. In tal caso verrà detratto il relativo prezzo dedotto dall’Elenco prezzi unitari.
Per i ventilconvettori più grandi (FC-6 ed FC-7) sarà necessario spostare le apparecchiature elettriche e di
regolazione in parte sul fianco della nicchia e in parte all'interno del mobile a fianco. Saranno inclusi i
necessari adeguamenti delle linee elettriche ed ogni altro onere.
- Sostituzione di 20 servomotori per le valvole di regolazione dei ventilconvettori ad incasso; la D.L. in corso
d’opera deciderà dove effettuare la sostituzione. I servomotori saranno del tipo a tre punti a 24 V per
regolazione incrementale di tipo Johnson VA 7480-0001 o equivalente approvato compatibile con la
regolazione Johnson esistente.
- Installazione di nuovi ventilconvettori verticali a vista sia in sostituzione di quelli esistenti sia in posizioni in
cui non erano presenti dei mobiletti. Per ciascun ventilconvettore saranno previsti anche: valvola di
regolazione con servomotore, valvole di intercettazione, sonda di temperatura, selettore del set point,
selettore di velocità, regolatore a microprocessore, alimentazione elettrica con fusibili sezionabili,
trasformatore 230 V – 24 V, etc.
I nuovi ventilconvettori saranno tutti completi di mantello e piedini. Quelli della sala mostre, addossati a
pareti vetrate, avranno anche lo schienale e saranno dotati di vaschetta per la raccolta della condensa con
galleggiante per il comando della pompa di sollevamento (compresi i collegamenti).
- Rimontaggio dei pannelli in legno di mascheramento dei ventilconvettori in nicchia (dopo il completamento
dei lavori impiantistici) con i necessari adeguamenti.
- Alimentazione elettrica dei nuovi ventilconvettori a vista a partire dal quadro elettrico della zona di
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competenza, comprendendo la fornitura e posa in opera di linee elettriche unipolari in posa tripolare
(bipolare + terra), tipo N07V-K non propaganti l'incendio, conformi alle norme CEI 20-22, a marchio IMQ,
tensione nominale (Uo/U) 450/750 V, sezione secondo necessità. E' compreso anche un interruttore
magnetotermico differenziale da montare in ciascun quadro di zona esistente.
- Collegamento di tutti i nuovi ventilconvettori con la rete bus esistente per il riporto dei segnali al sistema di
supervisione. Il collegamento consisterà in un nuovo cavo bus RS 485 di collegamento tra i vari
ventilconvettori della stessa zona, connessione del nuovo cavo con il cavo esistente mediante l’inserimento di
un modulo amplificatore tipo Johnson RP-9100-8401 o equivalente approvato compatibile con la
regolazione Johnson esistente (alimentazione 230 V, consumo 3 VA, contenitore in ABS e policarbonato, IP
30, completo di fusibili di protezione). Compreso il collegamento alla rete elettrica, incluso taglio e
collegamento con la rete bus esistente.
- Nuova rete di alimentazione dell’acqua ai ventilconvettori, con distribuzione a due tubi, con partenza dai
locali tecnici. La rete sarà posta a soffitto del primo piano interrato e nei controsoffitti di ciascun piano;
saranno previste due colonne principali, una all’esterno (FC1) ed una in un cavedio interno (FC2). La
distribuzione principale sarà in acciaio nero con giunzioni a saldare e in acciaio al carbonio con giunzioni a
pressare; queste tubazioni faranno capo a collettori complanari posti nei controsoffitti dei vari piani. Da
questi collettori partiranno le tubazioni secondarie di tipo multistrato con una derivazione per ciascun
ventilconvettore, che sarà portata fino a ogni ventilconvettore del piano soprastante. Tutte le tubazioni
saranno isolate termicamente.
Per la posa delle nuove tubazioni nel piano interrato sarà necessario spostare alcune apparecchiature e linee
elettriche. Saranno compresi: rimozione e spostamento di apparecchiature elettriche (corpi illuminanti, etc.),
spostamento e/o modifica di tubi e canaline elettriche, altri adattamenti, accessori, ogni altro onere
necessario.
La colonna FC1 sarà fissata alla parete portante ed a pavimento della bocca di lupo del piano primo
interrato su un adeguato basamento (getto di c.a. e struttura metallica), che servirà a distribuire il carico sul
solaio e sulla parete, secondo la descrizione riportata più sopra per i tubi delle torri evaporative e nell’Elenco
prezzi unitari. Le tubazioni montanti saranno autoportanti, ma dovranno essere fissate alla struttura
metallica dell’edificio in corrispondenza di ciascun piano (mediante imbragature in acciaio inox o altro
materiale fissate alle strutture con adeguata imbullonatura o saldatura e/o altre modalità, il tutto
preventivamente accettato dalla D.L. e compreso nel prezzo delle tubazioni); saranno compresi anche gli
staffaggi sismici (V. le specifiche tecniche del presente Capitolato).
Il montaggio della colonna dei ventilconvettori FC1 comprenderà anche il taglio e/o la rimozione e/o la
modifica del pavimento del piano terra. Saranno inclusi: taglio, adattamenti, verniciatura uguale all'esistente,
caricamento e trasporto a discarica del materiale rimosso (incluso il costo della discarica), staffaggi,
imbragature, ponteggi ed ogni altro onere e magistero atti a dare l'opera completa, funzionante e finita anche
dal punto di vista murario ed estetico.
Prima dell’esecuzione del basamento dovrà essere eseguita una prova di carico sul solaio di pavimento della
bocca di lupo della sottocentrale allo scopo di verificarne la portata (V. descrizione nell’Elenco prezzi
unitari). La prova potrà anche non essere eseguita a discrezione della D.L.
Per l’ingresso nella sottocentrale delle tubazioni della colonna FC1 dovrà essere modificata una finestra,
comprendendo: taglio del telaio e rimozione delle lastre di vetro da attraversare con trasporto a discarica del
materiale rimosso; montaggio di nuovi vetri (con caratteristiche uguali a quelle del vetro rimosso) con
dimensioni adeguate al foro da chiudere tenendo conto delle tubazioni che entrano nel locale, compreso
l'adeguamento e/o rifacimento del telaio in ferro (uguale al telaio esistente della finestra); adeguata
protezione dalla pioggia della zona di passaggio delle tubazioni mediante scossaline, guarnizioni (anche
attorno alle tubazioni) o altro. Compreso ogni altro onere necessario a dare l'opera completa, funzionante e
finita anche dal punto di vista murario ed estetico.
Per l'entrata delle tubazioni dalla colonna esterna FC1 al controsoffitto degli uffici sarà necessario eseguire
alcune opere comprendendo: rimozione (operando dall'interno dei locali) del mobile in legno del piano
superiore e della parete esterna (pannello cieco e lastra di vetro da attraversare); tre fori nella parete esterna
(due tubi idrici con isolamento termico e uno scarico condensa) eseguiti con accuratezza con dimensioni di
poco superiori a quelle delle tubazioni; montaggio di un pannello cieco in alluminio (colore simile agli
elementi metallici esistenti) che racchiuda le tre tubazioni; posa di una guarnizione elastica attorno a
ciascuna tubazione in corrispondenza del pannello metallico, che assicuri la tenuta agli agenti atmosferici ed
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
assorba i piccoli movimenti delle tubazioni stesse; montaggio di un nuovo vetro (con caratteristiche uguali a
quelle del vetro rimosso) con dimensioni adeguate all'apertura rimasta (cioè le dimensioni precedenti meno il
pannello metallico), compreso l'adeguamento/completamento del telaio metallico (uguale al telaio esistente
della finestra); ripristino della parete e del mobile in legno; caricamento e trasporto a discarica del materiale
rimosso (incluso il costo della discarica). Saranno compresi i necessari ponteggi ed ogni altro onere e
magistero atti a dare l'opera completa, funzionante e finita anche dal punto di vista murario ed estetico.
Per il passaggio delle tubazioni a controsoffitto tra il corpo alto e il corpo basso degli uffici verranno
eseguite delle opere murarie consistenti in: rottura della parete e successivo ripristino, tubo flessibile
corazzato per ciascun tubo in acciaio, guarnizione elastica attorno al tubo di scarico della condensa, ogni
altro onere compreso.
- Nuova rete di scarico della condensa per ciascun ventilconvettore. Le tubazioni saranno in tubo di polietilene
rigido ad alta densità e saranno poste principalmente nei controsoffitti in parallelo a quelle dell’acqua.
Saranno previsti anche alcuni montanti, come indicato nei disegni di progetto. Le colonne poste a vista
all’esterno dell’edificio saranno in rame. In alcuni punti saranno montate pompe di sollevamento della
condensa (complete di alimentazione elettrica).
Ciascuna pompa per l’innalzamento della condensa sarà costituita da: un blocco pompa, due blocchi
rilevatori con galleggiante magnetico a 3 sensori di livello, valvola di non ritorno incorporata, allarme
incorporato, interruttore termico che interviene a 90 °C nel caso di funzionamento a secco. Dati tecnici
principali: alimentazione = 230V AC 50/60 Hz, portata massima = 5 litri/ora, pressione disponibile in
mandata = 50 m c.a. (aspirazione fino a 4 m). Conforme CE.
Ciascuna pompa sarà completa di linea elettrica di collegamento al quadro di zona più vicino, di interruttore
magnetotermico differenziale da montare nel quadro e di ogni altro onere necessario.
Nel primo piano interrato sarà necessario modificare alcune finestre in modo da permettere il passaggio delle
tubazioni di scarico della condensa. Saranno compresi: rimozione della lastra di vetro da attraversare e
trasporto a discarica del materiale rimosso, montaggio del nuovo vetro (con caratteristiche uguali a quelle
del vetro rimosso) con dimensioni adeguate al foro rimasto tenendo conto della tubazione di scarico,
adeguata protezione dalla pioggia della zona di passaggio della tubazione mediante guarnizione o altro.
Compreso ogni altro onere necessario a dare l'opera completa, funzionante e finita anche dal punto di vista
murario ed estetico.
- Per il passaggio delle tubazioni dal controsoffitto ai ventilconvettori del piano soprastante verranno eseguiti
nel solaio (costituito da lamiera zincata e massetto armato da circa 12 cm) tre fori per ciascun mobiletto, due
per l’acqua ed uno per lo scarico condensa. Saranno compresi: fori nel solaio con l'utilizzo di mezzi
meccanici adeguati (carotatrice, trapano, etc.) e di punte adeguate per forare la lamiera zincata e il massetto
armato, protezione dei locali dalla polvere, pulizia dei locali dopo il completamento dei fori, sigillatura
attorno ai tre tubi, ogni altro onere ed accessorio necessari.
Prima di eseguire i fori l’Appaltatore dovrà rimuovere l'intonaco intumescente presente sulle superfici
metalliche fino a portare al nudo la lamiera; dopo l’esecuzione dei fori e la posa dei tubi dovrà riportare
nello stato esistente il solaio mediante spruzzatura di 3 cm di materiale intumescente con le caratteristiche e
le modalità indicate nelle specifiche tecniche del presente Capitolato.
Il tutto compreso nel prezzo unitario dei fori e quindi nel prezzo a corpo di contratto.
- Al termine dell’esecuzione delle opere impiantistiche saranno rimontati i pannelli in legno di mascheramento
dei ventilconvettori.
Le valvole di regolazione dei ventilconvettori saranno in generale a due vie. Dove indicato nei disegni di
progetto saranno a tre vie (con 4 attacchi con bypass incorporato).
La regolazione automatica dei ventilconvettori avrà la seguente sequenza: la sonda di temperatura tramite il
regolatore farà aprire la valvola di regolazione, arrivata ad un’apertura di circa il 15% partirà il ventilatore,
poi la valvola continuerà ad aprire fino al 100%. Sequenza inversa in fase di chiusura. La velocità del
ventilatore sarà selezionabile tramite selettore manuale.
Le tubazioni della colonna FC1 di alimentazione dei ventilconvettori (colonna all’esterno dell’edificio) sarà
dotata di termonastro tra la sottocentrale termica e l’ingresso nei vari piani. Il termonastro sarà posto tra la
tubazione e l’isolamento termico e verrà alimentato elettricamente dal quadro QE-SCT della sottocentrale.
Quando la temperatura esterna sarà superiore ad un valore stabilito (temperatura sentita dalla sonda esterna
della sottocentrale), il regolatore RM-1 della sottocentrale toglierà corrente al termonastro tramite il
contattore.
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Negli stacchi di derivazione dalla colonna FC1 per ciascun piano saranno montati dei raccordi flessibili
corazzati in acciaio inox allo scopo di assorbire le dilatazioni dei tubi montanti. Tutti gli stacchi (tratti fra la
colonna e il controsoffitto) saranno isolati come descritto per la colonna e saranno dotati di termonastro.
La colonna FC2 sarà posta all’interno di un cavedio già esistente in cui si trovano altre tubazioni. La posa
richiederà alcune altre opere: allargamento del foro alla base del cavedio nel piano interrato con rottura di una
parte della parete, rimozione di alcuni tratti di tubazioni e successivo rimontaggio al termine dei lavori,
rimozione della controparete del cavedio nei piani terra e primo, ripristino della parete nel piano interrato,
posa di una nuova controparete al termine dei lavori in cartongesso completa di tinteggiatura, schiumatura
REI attorno alle tue tubazioni idriche, collare antincendio REI nella tubazione di scarico, rimozione
provvisoria di un tubo di scarico e successivo riposizionamento, ogni altro onere necessario, nonché il
caricamento ed il trasporto del materiale rimosso alla pubblica discarica ed il costo della discarica stessa. La
controparete in cartongesso sarà costituita da una lastra di gesso dello spessore di 12,5 mm, completa di
struttura portante metallica zincata, fissaggio con viti testa a croce, rasatura sui giunti a perfetta regola d'arte,
tinteggiatura, sfridi, ogni altro onere ed accessorio. Prima del montaggio delle nuove tubazioni dovrà essere
eseguita la bonifica da amianto come descritto nel presente Capitolato.
Dove indicato nei disegni di progetto saranno eseguite delle mascherature in cartongesso delle tubazioni
verticali ed orizzontali (indicate con MV nei disegni). Le mascherature saranno costituite da una lastra di
gesso dello spessore di 12,5 mm, completa di struttura metallica zincata, fissaggio con viti testa a croce,
rasatura sui giunti a perfetta regola d'arte, tinteggiatura, sfridi, ogni altro onere ed accessorio.
Nell’ingresso del corpo basso al piano terra sono previsti due ventilconvettori addossati alle pareti del vano
scala che hanno il rivestimento in legno. Per portare l’alimentazione elettrica e il cavo bus dal controsoffitto a
ciascun ventilconvettore sarà necessario smontare il rivestimento in legno e poi rimontarlo. Saranno compresi:
smontaggio con cura del rivestimento in legno, accatastamento in luogo protetto, rimontaggio dopo il
completamento dei lavori impiantistici, riparazione di eventuali danneggiamenti, ogni altro onere necessario
per dare il lavoro finito e per ripristinare la situazione esistente.
Saranno in sostanza eseguite tutte le seguenti opere: smontaggio dei pannelli di mascheramento e loro
accatastamento per il successivo rimontaggio, scarico dell'impianto, taglio delle tubazioni, rimozione dei
ventilconvettori e dei loro accessori (cannotti, valvolame, griglie di mandata e ripresa, etc.), installazione dei
nuovi ventilconvettori e dei loro accessori (cannotti, valvolame, griglie di mandata e ripresa, etc.), posa delle
nuove tubazioni dell’acqua con il relativo isolamento termico, posa delle nuove tubazioni di scarico condensa
e dei relativi accessori, caricamento e sfiato dell'impianto, rimontaggio dei pannelli di mascheramento con i
necessari adeguamenti ed ogni altro onere necessario (attrezzature, manodopera, etc.), nonché il caricamento
ed il trasporto del materiale rimosso alla pubblica discarica o in luogo indicato dalla D.L. ed il costo della
discarica stessa, nonché tutte le altre opere di completamento necessarie per il perfetto funzionamento delle
nuove apparecchiature. Il tutto è dettagliatamente descritto nel presente Capitolato, nei disegni di progetto e
nell’Elenco prezzi unitari.
In corso d’opera la D.L. potrà decidere di non far installare alcuni ventilconvettori. Per quelli non installati
verrà detratto l’importo relativo (apparecchiature, tubazioni, isolamenti, collegamenti elettrici, regolazioni,
etc.) desumendolo dai disegni di progetto per le quantità e dai prezzi unitari dell’Elenco prezzi.
Poiché le caratteristiche prestazionali dei ventilconvettori proposti dall’Appaltatore potranno differire da
quelle indicate nei disegni di progetto (comunque la resa termica dei ventilconvettori da installare dovrà essere
non inferiore al fabbisogno termico indicato per i locali e non inferiore alla resa termica indicata negli
elaborati di progetto), sarà a carico dell’Appaltatore stesso di modificare l’associazione tra i modelli della
tabella di progetto dei ventilconvettori ed i modelli da installare in ciascun locale, nonché di modificare di
conseguenza il dimensionamento delle tubazioni in funzione delle nuove portate d’acqua. Il tutto dovrà
avvenire prima dell’inizio dei lavori relativi all’impianto a ventilconvettori e comunque in tempo utile per
ottenere la preventiva approvazione del D.L.
Al termine dei lavori di ciascuna fase l’Appaltatore dovrà effettuare la taratura degli impianti ed in particolare
di ogni regolatore di pressione differenziale.
Per i circuiti dei radiatori non sono stati previsti degli interventi. Verrà però eseguita una prova di tenuta a
pressione di ogni singolo circuito (uffici e auditorium) in modo da verificare lo stato delle tubazioni. La prova
comprenderà: intercettazione dei circuiti (il circuito generale dovrà essere suddiviso in alcuni sotto-circuiti),
messa in pressione di ciascun sotto-circuito (circa 6 bar misurati nella sottocentrale), verifica della pressione
per circa 48 ore, ripristino dei circuiti.
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
7)
REGOLAZIONE AUTOMATICA
Saranno compresi nell’appalto tutti i sistemi di regolazione automatica degli impianti previsti nel presente
appalto (regolatori, valvole, sonde, servomotori, accessori, etc.).
I sistemi sono descritti nei paragrafi relativi alle singole parti degli impianti, nelle Specifiche tecniche del
presente Capitolato, nei disegni di progetto e nell’Elenco prezzi unitari. Essi dovranno essere perfettamente
compatibili e collegati ai sistemi esistenti non oggetto del presente appalto ed in particolare con il sistema di
regolazione e supervisione Johnson già esistente.
In generale ogni locale tecnico oggetto di intervento sarà dotato di un regolatore a microprocessore, che gestirà
tutti i sistemi di regolazione presenti nel locale stesso.
Sarà compresa nell’appalto anche la creazione di pagine grafiche, come indicato nei paragrafi precedenti, nelle
Specifiche tecniche del presente Capitolato e nell’Elenco prezzi unitari.
8)
IMPIANTO ELETTRICO RELATIVO AGLI IMPIANTI MECCANICI
Saranno compresi nell’appalto tutti i quadri elettrici relativi agli impianti meccanici (sottocentrale termica,
centrale frigorifera, torri evaporative, locale di trattamento aria degli uffici, locale di trattamento aria
dell’auditorium) e le linee elettriche a monte ed valle dei quadri; saranno inoltre comprese le alimentazioni ai
nuovi ventilconvettori ed alle pompe di sollevamento della condensa.
Ciascun quadro comprenderà le parti di potenza (comando e protezione), ausiliari e regolazioni, misure,
apparecchiature di regolazione automatica, nonché ogni altra apparecchiatura, accessorio e componente in
genere necessario a dare il quadro stesso completo secondo le necessità degli impianti da servire,
perfettamente funzionante e in conformità alla normativa vigente; il tutto sarà compreso nel prezzo unitario di
ciascun quadro elettrico, anche se gli elaborati di progetto non riportano tutto quanto sopra richiesto. Tutti i
componenti inoltre dovranno essere adeguati alle reali caratteristiche delle apparecchiature da servire (potenze,
assorbimenti, tensioni, etc.). Nel prezzo unitario del quadro sarà compreso l’onere per l’esecuzione dello
schema funzionale costruttivo comprensivo di apparecchiature, linee, accessori, interblocchi, etc. per le parti
di potenza, regolazione, ausiliari, etc.; lo schema dovrà essere presentato dalla Ditta per l’approvazione prima
dell’installazione.
Il quadro elettrico dovrà essere fornito in opera conformemente alle norme CEI 17/13 completo delle
certificazioni prescritte.
Le linee elettriche saranno eseguite in conformità alle specifiche del presente Capitolato ed alla normativa
vigente e comprenderanno il collegamento dai quadri elettrici a tutte le apparecchiature elettriche in genere
(gruppi frigoriferi, torri evaporative, umidificatori, elettropompe, etc.), agli elementi in campo (sonde
ambiente, sonde a canale, etc.), agli attuatori per serrande di taratura e tagliafuoco e per valvole, ai regolatori
a microprocessore, ai regolatori di portata, etc., nonché il collegamento equipotenziale e la messa a terra; il
tutto sarà incluso nel prezzo unitario delle linee stesse e quindi nel prezzo a corpo di contratto. Nel prezzo
unitario delle linee elettriche sarà compreso l’onere per il dimensionamento costruttivo di tutte le linee stesse
sulla base degli assorbimenti elettrici reali delle apparecchiature installate; il dimensionamento dovrà essere
presentato dalla Ditta per l’approvazione prima dell’installazione.
Tutti i segnali di allarme (pressostati, relè, interruttori automatici, etc.) saranno visualizzati su ciascun quadro
elettrico mediante spie luminose. Sarà inoltre previsto il riporto a distanza della segnalazione di allarme
(segnalazione unica per tutti gli allarmi di ciascun quadro elettrico) mediante un avvisatore ottico ed acustico
con tacitazione manuale del solo segnale acustico; tale avvisatore verrà installato in posizione da concordare
con la D.L. in corso d’opera (presumibilmente in una guardiola dell’ingresso).
In particolare saranno incluse nel presente appalto le seguenti opere:
a) quadri elettrici QE-SCT, QE-CF, QE-TE, QE-UTA-UFF, QE-UTA-AUD;
b) linee elettriche a valle di ciascuno dei suddetti quadri fino ad ogni utenza prevista nei quadri stessi: linee di
potenza e di regolazione (a 400-230 V, a bassa tensione e bus, etc.), incluse le linee bus di collegamento tra
i singoli regolatori RM;
c) linee di alimentazione di ciascuno dei suddetti quadri elettrici:
- alimentazione del QE-SCT a partire dal quadro generale del palazzo uffici (posto nel primo piano
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
d)
e)
f)
g)
interrato): linea posta parzialmente entro le canaline esistenti a soffitto del primo piano interrato e
parzialmente entro tubi e/o canaline nuove
- alimentazione del quadro QE-CF a partire dal quadro generale della cabina elettrica: aggiunta di nuove
corde da infilare nei tubi interrati esistenti, poi entro le canaline esistenti a soffitto del primo piano
interrato e parzialmente entro tubi e/o canaline nuove
- alimentazione del quadro QE-TE a partire dal QE-CF: linea posta entro tubi e/o canaline nella centrale
frigorifera, nella sottocentrale, entro il cavedio (ex camino), sopra la copertura
- alimentazione del quadro QE-UTA-UFF a partire dal QE-CF: linea posta entro tubi e/o canaline nella
centrale frigorifera e nel locale trattamento aria
- alimentazione del QE-UTA-AUD a partire dal quadro del locale trattamento aria auditorium: linea posta
entro tubi e/o canaline nel locale trattamento aria
interruttori automatici in scatola isolante con sganciatori termomagnetici da installare nel quadro generale
della cabina elettrica e nel quadro generale degli uffici nel primo piano interrato, esecuzione rimovibile o
estraibile.
Conformità alle norme: CEI EN 60947 e successive varianti. Tensione nominale: 400V +/-10%. Tensione
di isolamento: 690V c.a. Corrente nominale: come descritto nei tipi. Frequenza nominale: 50Hz.
Protezione: relè magnetotermico su tutti i poli.
Potere di interruzione in c.to c.to a 380/400V c.a. con cosfì 0,25:
- estremo (Icu), verificato con ciclo O-CO (sequenza di prova III) al valore nominale della Icu stessa: come
descritto nei tipi;
- in servizio (Ics), verificato con ciclo O-CO-CO (sequenza di prova II) al valore nominale della Ics stessa:
come descritto nei tipi.
Potere di chiusura in c.to c.to: 2 Icu a cosfì 0,3 per Icu fino a 16kA, 2,1 Icu a cosfì 0,25 per Icu fino a
50kA, 2,2 Icu a cosfì 0,2 per Icu oltre 65kA.
Tensione di prova: 3000 V c.a. a 50 Hz per 1 min. tra i poli e poli-massa nelle condizioni di interruttore
chiuso e aperto.
Tempo totale di interruzione: < 15 msec fino alla portata di 400A, < 20 msec oltre.
Caratteristiche costruttive:
- contenitore in vetro-poliestere, autoestinguente (UL94-VO);
- base fissa con attacchi anteriori o posteriori;
- meccanismo a scatto libero indipendente dalla manovra dell'operatore;
- organo di manovra con doppia posizione di riposo corrispondente alla posizione dei contatti e posizione
intermedia di sganciatore intervenuto;
- contatti protetti con materiale antiarco.
Indicazione indelebile e/o non asportabile della posizione di chiuso (I) e aperto (O) sul fronte. Tarature
precisate in sede di DL o nei disegni.
Grado di protezione: min. IP30 sul fronte e IP20 sui morsetti.
Saranno compresi tutti gli oneri necessari per l’installazione degli interruttori con gli inevitabili adattamenti
di quanto già esistente, la Dichiarazione di conformità ed ogni altro onere necessario.
Interruttori da installare:
- quadro generale della cabina elettrica: 4 x 630A, Icu = 65 kA, Ic s= Icu
- quadro generale degli uffici: 4 x 80A, Icu = 65 kA, Ic s= Icu per l’alimentazione del QE-SCT
interruttore magnetotermico differenzialo da installare nel quadro esistente nel locale di trattamento aria
dell’auditorium. Potere di interruzione Icn = 4,5 kA, secondo norma CEI EN 60898, modulare, compreso
montaggio a scatto su guida DIN o OMEGA entro un quadri di distribuzione esistente, inclusi
collegamenti, cablaggi, morsettiere, capicorda e siglatura sugli interruttori, adattamenti. Ogni altro onere
incluso;
alimentazione elettrica dei nuovi ventilconvettori a vista a partire dal quadro elettrico della zona di
competenza, comprendente (per ciascun quadro) un interruttore magnetotermico differenziale da installare
nel quadro di zona, linee elettriche fino ai ventilconvettori, condotti rigidi e flessibili, adattamenti;
impianto elettrico all'interno dei locali tecnici (sottocentrale, centrale frigorifera) per l'illuminazione
normale e di emergenza e per la presa di servizio, a partire dal relativo quadro elettrico. L'impianto sarà
costituito da:
- Corpi illuminanti stagni per illuminazione normale in numero e tipo in grado di raggiungere il livello di
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
illuminamento pari a 200 lux. Indicativamente saranno previste tre plafoniere da 2x58 W di tipo stagno
IP65.
- Corpi illuminanti per illuminazione di emergenza, con batteria autonoma, autonomia di un’ora, in numero
e tipo in grado di raggiungere il livello di illuminamento pari a 1 lux lungo la via d’esodo.
Indicativamente sarà prevista una plafoniera da 24 W.
- Presa FM di servizio.
- Linee elettriche con cavi N07V-K (per carichi di limitato amperaggio e dentro tubi e canaline di plastica)
oppure con cavi FG7O-R (per alimentazioni maggiori e/o dentro canaline metalliche), tubi rigidi e
flessibili e canaline, cassette di connessione e derivazione, cassette portafrutti, frutto per presa di
servizio, interruttore di accensione. L’impianto sarà del tipo a vista con grado di protezione minimo IP40.
- Ogni altro onere necessario per dare l'impianto elettrico completo, perfettamente funzionante e conforme
alla normativa vigente.
h) connessione del regolatore RM-1 con il regolatore RM-2 della centrale frigorifera tramite un cavo bus in
modo da poter colloquiare e trasmettere i dati tra loro e con il regolatore RM-3 delle torri evaporative. Il
regolatore RM-1 con protocollo Bacnet verrà poi collegato con un controllore di rete che a sua volta sarà
collegato con la rete bus esistente. Il tutto dovrà rendere perfettamente compatibile il nuovo sistema di
regolazione (RM-1, RM-2, RM-3) con il sistema di regolazione e supervisione Johnson esistente;
h) reti bus tra ciascuno dei quadri elettrici e da questi alle reti bus già esistenti: le nuove reti dovranno
permettere a ciascun regolatore RM dei quadri di comunicare sia con tutti gli altri regolatori sia con
l’apparecchiatura centralizzata di supervisione posta nel quarto piano;
i) collegamento dei ventilconvettori a vista con la rete bus esistente per il riporto dei segnali al sistema di
supervisione. Il collegamento consisterà in un nuovo cavo bus RS 485 di collegamento tra i vari
ventilconvettori della stessa zona, connessione del nuovo cavo con il cavo esistente mediante l’inserimento
di un modulo amplificatore tipo Johnson RP-9100-8401 o equivalente approvato compatibile con la
regolazione Johnson esistente.
La descrizione più precisa dei quadri elettrici, delle linee e delle opere elettriche in generale è riportata nei
disegni di progetto, nelle Specifiche tecniche del presente Capitolato e nell’Elenco prezzi unitari.
9)
BONIFICA DI MATERIALI CONTENENTI AMIANTO
Nei controsoffitti dei piani dal terra al quarto alcuni tratti di tubazione sono dotati di isolamento termico
costituito da materiali che contengono fibre di amianto. Così pure in alcuni cavedi sono presenti tubazioni
isolate con materiale contenente amianto. Tutte queste tubazioni dovranno essere bonificate; saranno comprese
tutte le opere propedeutiche e conseguenti alla messa a vista delle tubazioni ed al successivo ripristino degli
impianti e delle finiture.
I lavori di bonifica saranno suddivisi in tre fasi corrispondenti a: tubazioni nei controsoffitti del corpo alto
(Via Roma, 7), tubazioni nel cavedio del corpo alto (Via Roma, 7), tubazioni nei controsoffitti e nei cavedi del
corpo basso (Via Roma, 9).
Sarà inoltre necessario rimuovere piccoli tratti di isolamento con amianto per poter procedere con le altre
opere di bonifica e/o di altro tipo (cavedi, etc.).
La procedura di bonifica è descritta dettagliatamente nelle Specifiche tecniche del presente Capitolato.
Il tutto sarà comunque eseguito in conformità alle norme vigenti in materia di amianto ed alle prescrizioni
dell’Azienda sanitaria competente.
10) CONTROSOFFITTI
Saranno rimossi tutti i controsoffitti (pannelli e struttura) in tutti i locali di tutti i piani, ad eccezione solo del
quinto piano del corpo alto e del secondo piano del corpo basso. Le zone interessate dalla rimozione sono
riportate nei disegni di progetto.
Prima della rimozione dovranno essere adeguatamente pendinati in modo permanente tutti i corpi illuminanti e
le altre apparecchiature presenti nel controsoffitto in modo che essi siano supportati in modo autonomo senza
gravare sul controsoffitto stesso (onere compreso nel prezzo della rimozione). La pendinatura avverrà
mediante due cavetti di acciaio diam. 3 mm, ciascuno con terminale a Y e due ganci (quindi ogni corpo
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
illuminante ed ogni altra apparecchiatura sarà supportato in quattro punti). Compreso ogni accessorio di
fissaggio.
La rimozione dovrà essere effettuata con la massima cura e tutto il materiale rimosso andrà immagazzinato e
custodito in luogo protetto in modo che al termine dei lavori impiantistici il controsoffitto rimosso possa essere
nuovamente installato.
La rimozione dovrà essere coordinata con le operazioni di bonifica da amianto delle tubazioni perché i pannelli
e la struttura dei controsoffitti dovranno essere puliti in modo adeguato e così pure lo spazio soprastante.
L’onere della pulizia è incluso nel prezzo della bonifica.
Dopo il completamento degli impianti e delle opere connesse tutti i controsoffitti saranno rimontati con lo
stesso disegno dell’esistente, con reintegrazione degli elementi andati persi o danneggiati nella rimozione
mediante impiego di materiali della medesima foggia, dimensioni e tonalità di quelli asportati. Nel prezzo
unitario della reinstallazione dei controsoffitti (e quindi nel prezzo a corpo di contratto) è compresa una quota
di nuovi controsoffitti (struttura e pannelli), uguali a quelli esistenti, in una quantità pari al 30% dei
controsoffitti rimossi per tener conto di eventuali danneggiamenti nella fase di rimozione.
Nella fase di rimontaggio dei controsoffitti dovrà essere montato un pendino ad ogni incrocio tra struttura
principale e secondaria, costituito da un cavetto in acciaio diam. 3 mm, completo di accessori per il fissaggio
al controsoffitto ed al solaio. Inoltre dovranno essere montati dei tiranti a 45° fissati sia alla struttura del
controsoffitto che al solaio, posti tra loro a 90°, completi di ogni accessorio; i tiranti dovranno essere previsti
in numero di almeno uno ogni 10 m² (sia in senso longitudinale che in senso trasversale rispetto alla stanza),
con un minimo di quattro per ogni stanza, posizionati generalmente vicino ai corpi illuminanti.
Durante i lavori la D.L. potrà indicare alcune zone (porzioni di locali e/o ambienti) in cui non rimuovere il
controsoffitto. La minore quantità di controsoffitti rimossi verrà detratta dal prezzo a corpo e sarà determinata
misurando le sole parti non rimosse moltiplicate per il prezzo unitario di E.P.
Sono compresi i necessari ponteggi ed ogni altro onere e magistero atti a dare l'opera eseguita a regola d'arte,
incluso l'onere per la movimentazione del materiale da effettuare a mano o con idonei mezzi meccanici, i teli di
protezione a pavimento, il carico sui mezzi di trasporto, il trasporto alla discarica in conformità alla normativa
e l'onere di discarica. Sono inoltre compresi gli oneri per l'esecuzione di quanto sopra indicato in presenza di
attrezzature ed arredi (di cui andrà effettuato il temporaneo spostamento ove necessario e/o un’adeguata
protezione mediante teli di plastica pesante), per tagli, sfridi, pulitura finale e quant'altro necessario per dare i
locali ripristinati a perfetta regola d'arte.
La rimozione e la successiva reinstallazione del controsoffitto avverranno per fasi, come descritto negli
elaborati di progetto.
In una zona del piano terra del corpo basso, indicata nei disegni, sarà montato un nuovo controsoffitto in
quadrotti di cartongesso con pendinatura e staffaggi sismici analoghi a quanto descritto per gli altri
controsoffitti da rimontare.
Nella fase di rimontaggio verranno eseguite anche delle mascherature di tubazioni con ribassamento del
controsoffitto. Tali mascherature saranno realizzate in parte con pannelli uguali a quelli presenti nello stesso
locale e in parte con cartongesso, oltre alla struttura di supporto, la pendinatura ed ogni altro onere necessario.
I pannelli saranno completi di struttura modulare metallica a vista verniciata in fabbrica e facilmente
smontabile, profilo perimetrale di finitura verniciato in fabbrica, filo zincato (diam. 3 mm) per tiranti di
sospensione dei profilati agganciati solidamente alla struttura. Il cartongesso avrà spessore 12 mm, struttura
portante metallica zincata, fissaggio con viti testa a croce, rasatura sui giunti a perfetta regola d'arte,
tinteggiatura. Verranno eseguite anche alcune mascherature in cartongesso delle tubazioni verticali ed
orizzontali (indicate con MV nei disegni), costituite da una lastra di gesso dello spessore di mm 12, completa
di struttura metallica zincata, fissaggio con viti testa a croce, rasatura sui giunti a perfetta regola d'arte,
tinteggiatura. Saranno comunque compresi gli sfridi ed ogni altro onere ed accessorio.
Al termine dei lavori l’Appaltatore dovrà presentare la dichiarazione di corretta posa in opera dei
controsoffitti includendo anche la pendinatura e gli staffaggi sismici.
11) INTONACO INTUMESCENTE REI ELEMENTI METALLICI
Alcune lavorazioni previste nel presente appalto comportano interventi sui solai in lamiera grecata dei vari
piani e sulla struttura metallica dell’edificio. Tutti questi elementi metallici sono attualmente protetti mediante
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
un intonaco intumescente REI.
Sarà necessario ripristinare l’intonaco dopo ogni intervento che abbia comportato un’alterazione dell’intonaco
stesso.
In particolare si potranno avere due situazioni:
a) Interventi puntuali, quali ad es. pendinatura (controsoffitti, corpi illuminanti, tubazioni, etc.), staffaggi
sismici, etc. In questi casi gli interventi dovranno essere eseguiti con la massima cautela in modo da non
danneggiare l’intonaco esistente. In caso di piccoli danneggiamenti il ripristino potrà essere effettuato
mediante il prodotto indicato nelle specifiche tecniche del presente Capitolato applicato con una spatola
(del tipo da ritocchi).
b) Interventi di maggiore impatto, quali ad es. i fori per le tubazioni di alimentazione dei ventilconvettori,
danneggiamenti di cui al punto precedente ma di maggiore entità, etc. In questi casi sarà necessario
asportare tutto l’intonaco esistente nella zona danneggiata fino ad arrivare al vivo della lamiera e poi
applicare a spruzzo il prodotto indicato nelle specifiche tecniche del presente Capitolato con le modalità
prescritte.
Il tutto sarà compreso nei singoli prezzi unitari delle varie lavorazioni e quindi nel prezzo a corpo di contratto.
12) BONIFICA E IGIENIZZAZIONE DELL’IMPIANTO AD ARIA DEGLI UFFICI
Dovrà essere bonificato e igienizzato tutto l’impianto ad aria a servizio degli uffici, comprendendo: unità di
trattamento aria, canalizzazioni, bocchette e diffusori, serrande tagliafuoco e taratura, batterie, accessori, etc.
Posizioni e percorsi sono indicati nei disegni di progetto e comunque rilevabili sul posto.
La descrizione dettagliata delle operazioni di bonifica è riportata nelle Specifiche tecniche del presente
Capitolato.
Saranno compresi nel prezzo a corpo di contratto tutti gli oneri sopra descritti ed inoltre: apertura di varchi
nelle pareti per l’accesso ai tratti verticali delle condotte e successiva loro chiusura con ripristino della finitura
esterna della muratura, videoispezione, creazione di varchi nelle condotte, portine di ispezione per la chiusura
dei varchi, sostituzione dei condotti flessibili, materiali, manodopera qualificata, relazione finale,
campionamenti, compressore ed altre apparecchiature, ponteggi, trasporto del materiale alla discarica e costo
della discarica, pulizia finale dei locali, ogni altro onere necessario a dare il lavoro completo e finito a regola
d’arte.
La bonifica e igienizzazione dell’impianto ad aria avverrà per fasi, che seguiranno le fasi previste per tutte le
altre lavorazioni incluse nel presente appalto.
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
OPERE DI PREVENZIONE INCENDI
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
INDICE PARTE * B *
INDICE
1.OGGETTO DEL PROGETTO ESECUTIVO ........................................................................................
2
2.RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI...................................................................................
2
3.CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO .............................................................................................
5
4.OPERE COMPRESE NEL PROGETTO ESECUTIVO ........................................................................
22
5.DOCUMENTAZIONE RICHIESTA ALL’APPALTATORE................................................................
23
6.VERIFICHE E COLLAUDI DEGLI IMPIANTI ...................................................................................
24
7.OPERE E SPECIFICHE TECNICHE APPARECCHIATURE E COMPONENTI..............................
26
8.MODALITA' DI ESECUZIONE…………………………………………………………………………….
..................................................................................................................................................................34
pag. B - 1
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
1.
OGGETTO DEL PROGETTO ESECUTIVO
L’oggetto dell’appalto consiste nell’esecuzione di tutti i lavori e forniture necessarie al completamento
delle opere relative all’adeguamento di prevenzione incendi del complesso immobiliare di proprietà
della Regione Friuli Venezia Giulia con sede a Gorizia al fine di pervenire all’ottenimento del
certificato di prevenzione incendi.
Gli interventi di seguito descritte fanno riferimento al progetto approvato dal Comando Provinciale dei
Vigili del Fuoco in data 31 agosto 2009 protocollo n. 8837 e deroga per l’utilizzo delle autorimesse
rilasciato dalla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco il 16 settembre 2009 protocollo 6323L'esecuzione delle opere è regolata dalle disposizioni del seguente documento e dalle indicazioni
contenute negli elaborati grafici del progetto esecutivo.
L'esecuzione di tutti i lavori dovrà essere condotta con la massima precisione, in conformità agli
elaborati ed alle prescrizioni fornite, applicando tutte le buone norme e le migliori pratiche della tecnica
costruttiva ed attenendosi alle disposizioni relative alla prevenzione degli infortuni in vigore all'atto
dell’esecuzione dei lavori.
In ottemperanza a quanto richiesto nell'art.7 del regolamento di attuazione della legge 5 marzo 1990
n.46, recante norme per la sicurezza degli impianti, l'esecutore, alla conclusione dei lavori, è tenuto a
consegnare una copia della dichiarazione di conformità, redatta in base a quanto prescritto nel DPR 20
febbraio 1992 n.447 così come modificato con DM n. 37 del 22 gennaio 2008.
I lavori, le opere e le prestazioni descritte s’intendono comprensive di tutte quelle minuterie,
accorgimenti, accessori, finiture, ritocchi, verniciature ecc., che lo spirito della descrizione ed il buon
senso interpretativo fanno ritenere inclusi anche se non espressamente citati.
2.
RIFERIMENTI LEGISLATIVI E NORMATIVI
Le principali fonti legislative che regolano la progettazione e la realizzazione degli impianti meccanici e
di benessere ambientale, sono le seguenti:

Linee guida di prevenzione incendi da applicarsi ai depositi di materiali combustibili individuati ai punti
20, 43, 46, 55, 58 e 62 dell’elenco allegato al D.M. 16 febbraio 1982.

Lettera circolare n. P707/4188
Regola tecnica di prevenzione incendi per l’installazione di motori a combustione interna accoppiati a
macchina generatrice elettrica o a macchina operatrice a servizio di attività civili, industriali agricole,
artigianali commerciali e di servizi

Decreto Ministeriale 19 agosto 1986
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio
dei locali di intrattenimento e di pubblico spettacolo.

Decreto Ministeriale 28 aprile 2005
Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l’esercizio
degli impianti termici alimentati da combustibili liquidi.

Decreto Ministeriale 1 febbraio 1986
Norme di sicurezza antincendio per la costruzione e l’esercizio di autorimesse e simili.
 DPR n° 547 del 27.04.1955
Prevenzione degli infortuni sul lavoro.
 Legge n°186 del 01.03.1968
Materiali ed apparecchiature per installazioni elettriche.
pag. B - 2
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
 Legge n°46 del 05.03.1990 così come modificata con DM n. 37 del 22 gennaio 2008
Norme per la sicurezza degli impianti.
 D.Lgs. 626 del 19.09.1994 così come modificato con DL n. 81 del 2008, integrato con la Legge 7
luglio 2009 n. 88 e Decreto Legislativo del 3 agosto 2009 n. 106
Sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro.
 UNI EN 12845 Installazioni fisse antincendio
sistemi automatici a sprinkler – Progettazione, installazione e manutenzione
 Legge 1 Marzo 1968 n.186
Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni ed
impianti elettrici ed elettronici;
 D.M. 22 Gennaio 2008 n.37
Regolamento concernente l’attuazione dell’articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera “a” della
Legge n.248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di
installazione degli impianti all’interno degli edific;
 Legge 18 Ottobre 1977 n.791
Attuazione della direttiva del Consiglio delle Comunità Europee (N.73/23/CEE) relativa alle garanzie di
sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad essere utilizzato entro alcuni limiti di
tensione.;
 D. L. n. 81/2008
Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della
sicurezza nei luoghi di lavoro (G.U. n. 101 del 30 aprile 2008);
 Norma CEI 11-17:
Impianti di produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica. Linee in cavo;
 Norma CEI EN 60947-2:
Apparecchiature a bassa tensione, parte seconda, interruttori automatici;
 Norma CEI EN 60947-3:
Apparecchiature a bassa tensione, parte terza, interruttori di manovra – sezionatori e unità combinate con
fusibili;
 Norma CEI EN 60439-1:
Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri b.t.);
 Norma CEI 20-40:
Guida per l’uso di cavi a bassa tensione;
 Norma CEI EN 60898-1:
Interruttori automatici per la protezione da sovracorrenti per impianti domestici e similari;
 Norma CEI EN 60669-1/A1:
Apparecchi di comando non automatici per installazione fissa per uso domestico o similare;
 Norma CEI EN 61008-1:
Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e
similari;
 Norma CEI EN 61009-1:
Interruttori differenziali con sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche e similari;
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
 Norma CEI 23-32:
Sistemi di canali in materiale plastico isolante e loro accessori ad uso porta cavi e porta apparecchi per
soffitto e parete;
 Norma CEI EN 50086-1/-2:
Sistemi di tubi ed accessori per installazioni elettriche;
 Norma CEI 23-51:
Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di distribuzione per installazioni fisse per
uso domestico e similare;
 Norma CEI 64-8 VI Edizione:
Norme generali per gli impianti elettrici;
 Norma CEI 64-14:
Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori.
Si precisa che l’elenco di cui sopra ha carattere esemplificativo e non tassativo dovendosi comunque
rispettare ogni normativa vigente al momento dell’esecuzione del lavoro o della prestazione inerente sia
gli aspetti della sicurezza che quelli costruttivi degli impianti e dei componenti relativi alle opere di cui
trattasi.
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
3.
CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO
Premessa
Il progetto esecutivo ha per oggetto lavori di adeguamento di attività soggette a controllo di prevenzione
incendi di cui al D.M. 16 febbraio 1982, così come poi sostituito dal Decreto del Presidente della Repubblica n.
151 del 1° agosto 2011.
I lavori di adeguamento verranno realizzati presso il Complesso Patrimoniale di via Roma n.5, 7 e 9 a Gorizia,
per conto della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia - Direzione centrale patrimonio e servizi generali –
con sede in Corso Cavour n.1 a Trieste.
Gli interventi previsti in progetto prevedono l’esecuzione di opere:

idrauliche;

elettriche;

edili.
Opere idrauliche
Le opere idrauliche comprenderanno sommariamente quanto di seguito descritto:
 realizzazione di impianto di spegnimento automatico nell’autorimessa;
 realizzazione di nuova impianto di pressurizzazione idrica antincendio a servizio della rete
sprinkler;
 impianto di estrazione forzata autorimessa;
Materiali e componenti:
Attacchi per autopompe
L’impianto è composto da n° 1 (uno) attacco per le autopompe dei vigili del fuoco conforme alla
UNI9490 esistente a servizio della rete idranti del fabbricato e uno di nuova installazione , che
consentira di alimentare l’impianto in condizioni di emergenza.
Il gruppo per l’attacco delle autopompe sarà installato in prossimità dell’accesso carraio di via Rotta, e
sarà collegato immediatamente a valle del collettore generale tra il gruppo di pressurizzazione e le
stazioni di controllo e allarme.
L’apparato è segnalato con un idoneo cartello per la segnalazione dell’attacco.
Stazione di controllo
Le stazioni di controllo saranno due, installate al primo e secondo piano interrato essenzialmente
composte da:
a)
una valvola principale di intercettazione;
b)
una valvola di controllo e allarme;
c)
una campana idraulica di allarme;
a)
una valvola principale di scarico;
b)
le apparecchiature di prova;
due manometri
La stazione di controllo è del tipo a umido, il diametro della stazione di controllo è DN100, la valvola
principale di intercettazione è installata sulla diramazione principale della condotta di alimentazione
impianto.
Immediatamente a valle della valvola di intercettazione e prima di qualsiasi altra diramazione sarà
posizionata la valvola di controllo e allarme, alla quale sarà collegata la campana idraulica di allarme,
la valvola di scarico i manometri e la condotta di scarico e prova.
Tubazioni
Le tubazioni saranno installate a vista e avranno caratteristiche dimensionali non minori di quanto previsto al
punto 17 e seguenti della norma UNI EN 12845. In particolare non verranno installate tubazioni con diametro
inferiore a DN25, saranno installate fuori terra e saranno di acciaio non legato conformi alla norma EN 10255
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
ex. UNI 8863 con pressione minima non inferiore a PN10.
L’installazione delle tubazioni di distribuzione principale saranno ancorate alle strutture dei fabbricati a mezzo
di adeguati sostegni, e avranno la pendenza necessaria a garantire il completo svuotamento di tutto l’impianto
Sostegni
I sostegni delle tubazioni garantiranno la stabilità del sistema nelle più severe condizioni di esercizio
ragionevolmente prevedibili. In particolare i sostegni saranno in grado di assorbire gli sforzi assiali e
trasversali in fase di scarica; tutti i materiali utilizzati per i sostegni dovranno essere incombustibili, non
saranno saldati alle tubazioni ne avvitati ai raccordi delle stesse.
Ogni tronco di tubazione sarà supportato da un sostegno e la distanza tra due sostegni sarà non maggiore di
quattro metri per le tubazioni con diametro inferiore a Dn65.
Erogatori
Verranno installati erogatori conformi a quanto previsto al capitolo 14 della norma UNI EN 12845; in
particolare verranno installati erogatori di tipo convenzionale con il diffusore installato verso il basso (CU)
diametro DN20 coefficiente di efflusso pari a K = 80 temperatura di intervento 68° C con colore rosso del
liquido nel bulbo.
Per i dettagli riguardanti le altezze di installazione degli erogatori, la superficie specifica di installazione, le
distanze dalle pareti perimetrali si rimanda alle tavole grafiche progettuali.
Gruppo di pressurizzazione
Il gruppo di pressurizzazione sarà di nuova installazione ad uso esclusivo dell’impianto sprinkler in
conformità alla normativa UNI EN 12845.
La scelta del gruppo di pressurizzazione è stata effettuata tenendo conto delle richieste di portata e
prevalenza dell’impianto sprinkler precedentemente indicate.
Il gruppo selezionato è il seguente:
Portata:
68 m3/h
Prevalenza:
75 m CA
Il gruppo individuato con le necessarie caratteristiche di portata e prevalenza è un gruppo di
pressurizzazione DAB modello 1KDN 50-250/250 completo di misuratore di portata e prova settimanale,
alimentazione elettrica 3 x 400 V con potenza nominale delle elettropompe 1 x 30KW.
Considerando la quota di installazione del gruppo di pressurizzazione rispetto alla tubazione di pesca dalla
vasca di accumulo il sistema è dotato di serbatoio di innesco così come illustrato negli allegati schemi ed in
conformità a quanto prescritto dalla norma UNI di riferimento.
Stazione pompe
Il gruppo di pressurizzazione a servizio cdell’impianto sprinkler sarà installato in un locale esistente in
prossimità della riserva idrica antincendio, e da questa separata da una parete in calcestruzzo.
Il vano pompe è ricavato in un locale sottostante alla rampa di accesso all’autorimessa e il cui accesso è in
prossimità dell’accesso carraio di via Rotta e l’accesso al suddetto locale è garantito con ogni tempo.
Tale locale sarà separato dai restanti locali tramite elementi verticali e orizzontali con una resistenza al
fuoco non inferiore a REI 120 e avrà una parete confinante con spazio scoperto.
Nella stazione di pompaggio sarà mantenuta una temperatura non minore di + 10 °C e sarà assicurata la
necessaria ventilazione per il raffreddamento dei motori.
Inoltre nel locale pompe sarà installato un sistema di illuminazione di emergenza oltre al normale impianto
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
di illuminazione.
L’accesso alla stazione di pompaggio non sarà consentito a persone non autorizzate.
L’alimentazione elettrica del gruppo di pompaggio sarà garantita con l’utilizzo di un gruppo elettrogeno
esistente.
L’impianto di ventilazione forzata entrerà in funzione solo in caso che uno dei qualsiasi rilevatori di fumo e
calore esistenti all’interno dell’autorimessa rilevi una situazione di allarme.
L’impianto sarà anche dotato di una nuova centralina di rilevazione di CO, in modo che nel non si formino
eventuali accumuli di gas all’interno di uno dei locali facenti parte dell’autorimessa al primo o al secondo
piano interrato.
Nella centrale termica esistente è previsto lo spostamento di tre gruppi di pompaggio per permettere la
realizzazione della nuova porta di accesso alla centrale termica
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Opere elettriche
L’alimentazione elettrica dello stabile avviene in media tensione da parte di ENEL. La cabina di
trasformazione MT/BT è già esistente.
L’energia all’impianto di media tensione dell’utente, viene fornita dall’Ente fornitore in Media Tensione
(20kV) tramite una linea in cavo interrata a tre fasi con neutro isolato/compensato; la tensione trasformata al
lato bassa tensione del trasformatore è pari a 0,4kV a 50Hz.
Il sistema di distribuzione a valle dei due trasformatori in parallelo è di tipo TN-S a 5 conduttori (3F+N+T)
con il conduttore di protezione distribuito separatamente dal conduttore di neutro ed il centro stella dei
trasformatori di tensione collegati direttamente a terra.
I due trasformatori sono del tipo a secco (isolamento in resina), di potenza pari a 315kVA ciascuno, completi
di box con grado di protezione pari ad IP31.
La corrente di cortocircuito massima trifase prevista sul quadro elettrico generale in cabina di trasformazione è
stata considerata pari a 16KA.
La Norma di riferimento adottata ai fini del dimensionamento del potere d’interruzione degli interruttori dei
vari quadri elettrici è la CEI EN 60947-2 Icn vista la potenza elevata in gioco.
DEFINIZIONE DELLE AREE SOGGETTE AD INTERVENTO
Dal progetto di costruzione degli edifici si evince la presenza delle seguenti aree soggette al presente
intervento:





Cabina di trasformazione;
Autorimessa al I° interrato;
Autorimessa al II° interrato;
Vano tecnico al I° interrato;
Area esterna all’autorimessa.
CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI
Cabina di trasformazione
Questo locale non presenta accumulo di materiale combustibile, la struttura è in calcestruzzo e mattoni e non vi
è mai al suo interno un numero elevato di persone; alla luce di quanto appena enunciato il locale viene
considerato di tipo ordinario ed il grado di protezione minimo richiesto per gli impianti MT/BT è pari ad
IP2X.
Autorimessa
L’autorimessa, vista la capacità di parcamento e le indicazioni ricevute dal tecnico che segue la pratica di
prevenzione incendi, viene considerata ambiente a maggior rischio in caso d’incendio ed il grado di protezione
minimo richiesto per tutti inuovi impianti elettrici è pari ad almeno IP4X (secondo la Norma CEI 64-8 par. 7).
Alla luce delle precedenti considerazioni l’autorimessa è stata classificata come segue:

luogo “a maggior rischio in caso d’incendio” di tipo “C”, cioè luogo con presenza di materiale
infiammabile o combustibile in lavorazione, convogliamento, manipolazione o deposito (Norma CEI 64-8
par. 7).
Di seguito vengono riassunti i requisiti generali dell’impianto elettrico nei luoghi a maggior rischio in caso
d’incendio:

i componenti elettrici devono essere limitati a quelli strettamente necessari;

gli apparecchi d’illuminazione con lampade ad alogeni od alogenuri devono avere uno schermo di
protezione;
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








gli apparecchi d’illuminazione che sviluppano calore devono essere installati lontano da materiali
combustibili (0,5 m per apparecchi fino a 100W, 0,8 m per apparecchi da 100W a 300W, 1 m per
apparecchi da 300W a 500W);
gli apparecchi d’illuminazione installati al di sotto dei 2,5 m di altezza, devono avere una protezione
meccanica delle lampade;
le condutture elettriche devono essere tali da non causare l’innesco e/o la propagazione di incendi;
i dispositivi di protezione contro il sovraccarico devono essere posti all’inizio dei circuiti;
i dispositivi di protezione di tipo differenziale, quando necessari, devono avere una corrente
differenziale Idn<=0,3A;
i cavi utilizzabili devono essere del tipo “non propagante la fiamma” in conformità con la Norma
CEI 20-35;
dev’essere presente un pulsante di sgancio dell’interruttore generale in grado di togliere tensione
contemporaneamente a tutte le parti elettriche dell’impianto presenti e/o transitanti all’interno dello
stabile;
dev’essere presente un impianto d’illuminazione di sicurezza (emergenza).
in aggiunta a ciò:
dev’essere presente un sistema d’allarme ad azionamento automatico, nell’eventualità di carico
d’incendio superiore a 30kG/mq.
Nel nostro caso le condutture elettriche sono di tipo “c”, cioè condutture senza particolari requisiti, che possono
innescare e propagare l’incendio, in quanto trattasi di linee elettriche tesate all’interno di tubazioni/canali in
materiale isolante/ferroso posate a vista. Tutti i nuovi conduttori elettrici previsti sono del tipo “non propaganti
l’incendio e/o la fiamma a bassa emissione di gas tossici e corrosivi”. Le linee elettriche terminali risulteranno
sempre protette attraverso interruttori M.T.D. con Idn <=0,3A.
Relativamente ai luoghi “marci” di tipo “C” vi sono delle prescrizioni aggiuntive di seguito riassunte:

Luoghi di tipo “C”: all’interno di questi luoghi è richiesto un grado di protezione pari ad almeno
IP4X per i componenti degli impianti elettrici, per i motori elettrici, per le parti attive degli
apparecchi d’illuminazione e per alcune tipologie di condutture elettriche.
All’interno di luoghi “marci” di tipo “C”, il grado di protezione IP4X non si applica a:
- interruttori di comando del circuito luce e dispositivi similari;
- interruttori automatici di corrente nominale fino a 16A e potere di cortocircuito fino a 3000A
- prese a spina di uso domestico e similare.
Tutti i nuovi impianti elettrici dell’autorimessa verranno realizzati in esecuzione a vista, le linee elettriche
verranno poste entro nuove tubazioni in PVC autoestinguente e/o canali in PVC/metallo completi di scatole di
derivazione ed accessori in grado di garantire il grado di protezione minimo previsto.
Una considerazione importante va fatta in merito alla valutazione del pericolo d’esplosione all’interno
dell’autorimessa: per limiti d’incarico, attualmente non è stata fatta alcuna classificazione delle varie aree
potenzialmente pericolose quindi ci si è limitati alla verifica del grado di protezione IP solamente in relazione
al rischio d’incendio. La classificazione Atex delle potenziali aree a pericolo d’esplosione sarà oggetto di
altro incarico professionale che il Committente si riserva di affidare. Nell’eventualità che al termine della
classificazione Atex vengano individuate zone a pericolo di esplosione (Zone 20/21/22 e/o 0-1-2) parte dei
componenti elettrici proposti nel presente progetto, potranno/dovranno essere sostituiti con altri aventi
caratteristiche tali da poter essere installati in Zona 21 e/o Zona 22 e/o Zona 1 e/o Zona 2.
Locale accessorio all’autorimessa (vano tecnico I° interrato)
All’interno di tale locale non vi saranno particolari accumuli di materiale combustibile/infiammabile, non vi
sarà la presenza di un numero elevato di persone contemporaneamente e la struttura portante è stata realizzata
in materiale non combustibile/infiammabile. Visto quanto appena enunciato l’ambiente viene considerato di
tipo ordinario ed il grado di protezione minimo previsto è pari ad IP2X. Il vano tecnico risulta essere
compartimentato rispetto all’autorimessa.
I nuovi impianti elettrici verranno realizzati in esecuzione a vista. Verranno utilizzate tubazioni di tipo rigido
autoestinguente e/o canali in acciaio zincato completi di accessori tali da garantire il grado di protezione
minimo richiesto. Nel punto di uscita del nuovo canale in acciaio zincato verso l’autorimessa, verranno
installati degli appositi sacchetti tagliafiamma in modo da ricostituire il corretto isolamento REI richiesto.
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Locale pompe antincendio
Questo locale non presenta accumulo di materiale combustibile, la struttura è in calcestruzzo e mattoni e non vi
è mai al suo interno un numero elevato di persone; alla luce di quanto appena enunciato il locale viene
considerato di tipo ordinario ed il grado di protezione minimo richiesto per gli impianti elettrici è pari ad
almeno IP55 visto l’elevato tasso di umidità potenzialmente presente.
Area esterna
Vista l’esposizione dei vari impianti elettrici alle intemperie, il grado di protezione minimo previsto per le
varie apparecchiature utilizzate è pari ad IP44 se installate a parete ed IP65/IP67 se installate a pavimento e/o
incassate/interrate a pavimento.
DESCRIZIONE SOMMARIA DELLE OPERE DA REALIZZARE
I nuovi impianti elettrici previsti dal presente progetto verranno realizzati a servizio dell’autorimessa interrata
dello stabile. L’autorimessa si sviluppa su due piani (I° interrato e II° interrato) e viene utilizzata dai
dipendenti del Complesso Patrimoniale Regionale.
A seguito dell’adeguamento degli impianti alla pratica di prevenzione incendi seguita da altro tecnico
incaricato, verrà installato un nuovo gruppo di pressurizzazione per il nuovo impianto di estinzione incendi a
sprinkler all’interno dell’autorimessa. Tale gruppo di pressurizzazione verrà posizionato nel vano tecnico
assieme al gruppo di pressurizzazione già esistente e dedicato all’impianto di estinzione incendi dello stabile.
L’alimentazione elettrica del nuovo gruppo di pressurizzazione verrà derivata immediatamente a valle del
trasformatore da 315kVa esistente in cabina di trasformazione e sempre in funzione (il secondo trasformatore
viene collegato in parallelo solamente durante il periodo estivo quando è in funzione l’impianto di
climatizzazione). A protezione di tale linea elettrica verrà installato un nuovo interruttore M.T.D. con
caratteristiche e taratura adeguata. Al fine di poter tesare la linea elettrica di alimentazione del nuovo gruppo
di pressurizzazione, verrà installata una nuova canaletta in acciaio zincato a partire dal quadro elettrico
generale di bassa tensione esistente in cabina di trasformazione fino a raggiungere il vano tecnico con i gruppi
di pressurizzazione. Il gruppo di pressurizzazione esistente a servizio dell’impianto antincendio già presente
viene alimentato in emergenza da un gruppo elettrogeno la cui entrata in funzione è interbloccata
elettricamente con l’alimentazione da rete. Il motore del nuovo gruppo di pressurizzazione per l’impianto a
sprinkler non è stato connesso al gruppo elettrogeno per il seguente motivo:
 all’avviamento, potrebbe richiedere una corrente di spunto (anche con avviamento
elettromeccanico stella-triangolo) pari quasi alla corrente nominale del gruppo elettrogeno
e nell’eventualità che sia l’impianto a sprinkler che l’impianto antincendio generale
dovessero funzionare assieme, il gruppo elettrogeno potrebbe non garantire
l’alimentazione di entrambi i sistemi.
Il nuovo gruppo di pressurizzazione sarà dotato di un pannello dotato di segnalazioni ottico/acustica per la
ripetizione a remoto del segnale di allarme (impianto di estinzione in funzione). Tale pannello verrà
posizionato all’interno della reception (locale costantemente presidiato), di modo che l’allarme venga rilevato
immediatamente da personale qualificato. Il collegamento tra il quadro elettrico di automazione/distribuzione
nuovo gruppo di pressurizzazione ed il pannello remoto verrà realizzato in cavo tipo FG7(O)R 16x1,5MMQ
tesato entro canali/tubazioni già esistenti.
All’interno dell’autorimessa (I° e II° interrato) verrà installato un nuovo impianto di rivelazione di CO
(monossido di carbonio). Tale impianto sarà costituito da una centrale di sistema, da una serie di rivelatori
opportunamente posizionati all’interno dell’autorimessa, da una serie di concentratori di zona e di alimentatori
supplementari per l’alimentazione elettrica dei rivelatori. La centrale di sistema verrà alimentata a partire dal
quadro elettrico generale degli uffici posto in apposito vano tecnico compartimentato al I° interrato
dell’autorimessa. Il collegamento tra la centrale ed i concentratori in campo avverrà attraverso un cavo seriale
tipo RS485. Il collegamento tra i concentratori ed i rivelatori e tra gli alimentatori supplementari ed i
concentratori avverrà in cavo schermato di sezione adeguata (vedi tavole grafiche di progetto). I cavi elettrici di
sistema verranno tesati all’interno di nuovi canali in acciaio zincato e/o all’interno di nuove tubazioni in PVC
autoestinguente completi di accessori.
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
A servizio dell’autorimessa è stato altresì previsto un impianto di estrazione di fumo (impianto di sicurezza)
e/o CO (monossido di carbonio). Tale impianto sarà costituito da due ventilatori di estrazione (uno per piano)
alimentati elettricamente. In cabina di trasformazione, immediatamente a valle del trasformatore da 315kVa
esistente e sempre in funzione (il secondo trasformatore viene collegato in parallelo solamente durante il
periodo estivo quando è in funzione l’impianto di climatizzazione), verrà installato un nuovo interruttore
M.T.D., con caratteristiche e tarature adeguati, posto a protezione della linea elettrica di alimentazione del
nuovo quadro elettrico di distribuzione/automazione dei due ventilatori; il quadro elettrico di
distribuzione/automazione verrà posizionato all’interno di apposito vano tecnico compartimentato nel I°
interrato dell’autorimessa. La linea elettrica di alimentazione del nuovo quadro elettrico di
distribuzione/automazione dell’impianto di estrazione verrà realizzata in cavo tipo FTG10(O)M1 resistente al
fuoco per almeno 90 minuti in quanto transitante all’interno di ambiente a maggior rischio in caso d’incendio.
Il quadro elettrico di distribuzione/automazione dell’impianto di estrazione fumo/CO conterrà tutte le
apparecchiature necessarie all’avviamento dei due ventilatori d’estrazione (avviamento elettromeccanico stellatriangolo come richiesto dal tecnico che segue la pratica di prevenzione incendi). Il comando d’avviamento
verrà trasmesso a partire dalla centrale di rivelazione fumo/incendio esistente e/o dalla centrale di rivelazione
CO di nuova installazione attraverso contatti di allarme predisposti. I cavi di alimentazione dei due ventilatori
saranno di tipo FTG10(O)M1 resistente al fuoco per almeno 90 minuti in quanto transitanti all’interno di
ambiente a maggior rischio in caso d’incendio ed i quanto devono garantire il funzionamento dell’impianto di
sicurezza il più a lungo possibile. Immediatamente all’esterno dell’autorimessa, lato rampa di accesso, verrà
installato un nuovo pulsante di sgancio per l’impianto di estrazione fumo/CO al fine di permettere l’eventuale
ingresso dei VVFF in sicurezza, potendo togliere tensione a tale impianto che risulterà alimentato da monte
dell’interruttore generale degli impianti elettrici posto in cabina di trasformazione. Il quadro elettrico di
automazione/distribuzione dell’impianto di estrazione fumo/CO non è stato connesso al gruppo elettrogeno per
il seguente motivo:

all’avviamento, i due ventilatori potrebbero richiedere una corrente di spunto (anche con
avviamento elettromeccanico stella-triangolo) molto vicina in valore alla corrente
nominale del gruppo elettrogeno e nell’eventualità che sia l’impianto a sprinkler che
l’impianto antincendio generale e l’impianto di estrazione dovessero partire/funzionare
assieme, il gruppo elettrogeno potrebbe non garantire l’alimentazione di entrambi i
sistemi.
Autorimessa e cabina di trasformazione
Il nuovo quadro elettrico di distribuzione/automazione denominato “QEV” sarà del tipo a cassetta per
installazione a parete. Il quadro elettrico sarà costituito da una carpenteria metallica IP55 completa di porta
cieca, di dimensioni adeguate a contenere tutte le apparecchiature necessarie alla realizzazione delle varie
protezioni ed automazioni (vedi schemi quadri elettrici e particolari d’installazione).
Tutte le nuove protezioni da sovraccarico e contro i contatti indiretti saranno coordinate in selettività ed
installate all'origine dei circuiti.
Le modifiche/ampliamenti dei quadri elettrici esistenti dovranno essere realizzate a regola d’arte e dovranno
essere sottoposte a tutte le verifiche richieste dalla Norma CEI 23-51 da parte del costruttore; il nuovo quadro
elettrico dovrà presentare all’esterno una targhetta identificativa contenente i parametri elettrici ed il nome del
costruttore ed all’interno copia dello schema elettrico, del manuale d’uso ed eventuali certificati di collaudo. Le
apparecchiature installate nei quadri saranno di tipo modulare e/o scatolato con un potere d’interruzione, ove
previsto, sempre maggiore o uguale a 6kA.
Tutte le nuove linee elettriche in partenza dai vari quadri elettrici saranno protette contro i sovraccarichi e
contro i contatti diretti/indiretti mediante interruttori magnetotermici e differenziali istantanei/selettivi a
medio-alta sensibilità, protetti contro gli scatti intempestivi, che garantiscono lo sgancio sia per correnti di
guasto di tipo alternato sinusoidale differenziale che per correnti unidirezionali differenziali pulsanti,
assicurando nel contempo un livello di sicurezza ed una continuità di servizio ottimali nelle installazioni con
linee disturbate da correnti di scarica generate da sovratensioni atmosferiche.
L’impianto elettrico verrà realizzato in esecuzione entro canali portacavi zincati e forati fissati a parete e/o
tubazioni in PVC autoestinguente completo di accessori; la distribuzione sarà di tipo radiale o misto. I circuiti
di sistemi diversi avranno le loro tubazioni separate oppure, se su canale portacavi verranno isolati tramite
apposito separatore.
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Le linee elettriche dorsali di alimentazione all’interno delle varie zone saranno costituite da cavi
FTG10(O)M1/FG7(O)R/FG7R/FROR/N07V-K non propaganti la fiamma e l’incendio, di sezioni adeguate,
posati entro le canalizzazioni precedentemente descritte. Tutte le giunzioni dovranno essere realizzate entro le
apposite cassette di derivazione.
I conduttori di protezione verranno distribuiti a partire dai collettori installati nei quadri elettrici interessati dal
presente intervento e collegati all’impianto di dispersione attraverso il conduttore di terra in corda N07V-K
1X35MMQ GV.
DIMENSIONAMENTO DELLE CONDUTTURE
DIMENSIONAMENTO DEI CONDUTTORI
Il dimensionamento dei conduttori di fase è stato realizzato tenendo conto dei seguenti fattori:
 corrente d’impiego (Ib) che può fluire nel circuito durante il funzionamento ordinario;
 portata in regime permanente della conduttura (Iz) cioè la massima corrente che la conduttura può
sopportare senza pregiudicare la durata della sua vita;
 modalità di posa dei conduttori previste dalla norma CEI 64-8 (interrata, in canale, in cunicolo, in tubi
protettivi, in passerella, ecc…);
 temperatura ambientale o del suolo se posa interrata;






natura del suolo se posa interrata;
tipo di posa (fasci o strati e loro numero);
tipo di conduttore (nudo, unipolare senza guaina, unipolare con guaina, multipolare);
tipo d’isolamento (PVC, EPR);
caduta di tensione tra l’origine dell’installazione ed il punto di utilizzazione;
corrente di cortocircuito presunta su i quadri elettrici.
Il conduttore di fase può essere identificato da uno qualsiasi dei colori unificati di seguito elencati: nero,
marrone, grigio, arancione, rosa, rosso, turchese, violetto, bianco; si consiglia, comunque, di mantenere il
colore nero, marrone oppure grigio per le linee dorsali di alimentazione.
Per il dimensionamento delle sezioni del conduttore di neutro e del conduttore di protezione (PE), si applicano
le seguenti condizioni:
a) Conduttore di neutro
Deve avere la stessa sezione del conduttore di fase nei circuiti monofasi a due fili qualunque sia la sezione dei
conduttori e nei circuiti polifasi quando la dimensione dei conduttori di fase sia inferiore od uguale a 16mmq
se in rame e 25mmq se in alluminio.
Nei circuiti polifasi i cui conduttori di fase abbiano una sezione superiore a 16mmq se in rame e 25mmq se in
alluminio, il conduttore di neutro può avere una sezione inferiore a quella dei conduttori di fase solamente se la
corrente massima non sia superiore alla corrente ammissibile corrispondente alla sezione ridotta del conduttore
di neutro e che la sezione del conduttore di neutro sia almeno uguale a 16mmq se in rame od a 25mmq se in
alluminio.
Il conduttore di neutro deve essere sempre identificato da un colore blu chiaro.
b) Conduttore di protezione PE
In generale, utilizzando il metodo semplificato (quello adiabatico porterebbe ad ottenere sezioni del conduttore
di protezione PE ancora inferiori), otteniamo che la sezione del conduttore di protezione deve essere la stessa di
quella di fase per una sezione fino a 16mmq, deve essere almeno pari a 16mmq per sezioni del conduttore di
fase pari a 25-35mmq e può essere pari alla metà della sezione di fase in caso di sezioni di quest’ultima
superiori a 35mmq.
Il conduttore di protezione PE deve essere sempre identificato da un colore giallo-verde, non deve mai essere
interrotto dai dispositivi di protezione e sezionamento, deve essere sempre collegato in parallelo alle varie
masse, deve essere posato in prossimità dei conduttori di fase senza interposizione di materiale ferromagnetico.
Il conduttore di protezione che svolge contemporaneamente la funzione di neutro, viene definito PEN e nel
caso di conduttori in rame sottostà alle stesse condizioni del PE.
CADUTA DI TENSIONE
La norma CEI 64-8 raccomanda una caduta di tensione tra l’origine dell’impianto elettrico e qualunque
apparecchio utilizzatore non superiore in pratica al 4% della tensione nominale dell’impianto.
La caduta di tensione provoca perdite in linea causando una cattiva ottimizzazione dell’impianto di
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
trasmissione dell’energia elettrica.
PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE CONTRO IL SOVRACCARICO ED IL CORTOCIRCUITO
I dispositivi di protezione devono essere in grado d’interrompere automaticamente l’alimentazione
quando si verifica un sovraccarico o un cortocircuito in modo tale da garantire che nel conduttore non si
verifichino temperature pericolose che potrebbero danneggiarne la funzionalità. Le
apparecchiature preposte alla protezione da sovraccarico e cortocircuito sono gli interruttori
automatici magnetotermici e i portafusibili che devono essere installati sempre a monte della conduttura da
proteggere e non sono necessari per i primi tre metri dall’origine della conduttura purché questa sia realizzata
in modo da ridurre al minimo il pericolo di cortocircuito.
Dimensionamento delle apparecchiature contro il sovraccarico.
Nel dimensionamento delle apparecchiature contro il sovraccarico si deve tenere conto delle
seguenti due relazioni:
a) Ib  In  Iz
b) If  1,45 Iz
dove
a)
Ib = corrente d’impiego della conduttura;
Iz = portata in regime permanente della conduttura;
In = corrente nominale o di regolazione del dispositivo di protezione;
If = corrente che assicura l’effettivo funzionamento del dispositivo di protezione entro il tempo convenzionale
in condizioni definite.
b)
nel caso d’interruttori automatici non è necessaria alcuna verifica in quanto la corrente di funzionamento è
rispettivamente 1,45In per interruttori ad uso domestico conformi alla norma CEI 23-3 e 1,3In per interruttori
per uso industriale conformi alla norma CEI EN 60947-2; la verifica è invece necessaria nel caso in cui la
protezione adottata sia un fusibile.
L’interruttore automatico da adottare dovrà avere una corrente nominale superiore alla corrente d’impiego
della conduttura al quale verrà associata una conduttura di portata adeguata.
Calcolo della corrente di cortocircuito (Icc)
La determinazione della corrente di cortocircuito è necessaria per poter poi scegliere i poteri d’interruzione e
chiusura degli interruttori, per verificare la tenuta elettrodinamica dei punti critici dell’impianto, per verificare
la tenuta termica dei cavi e per determinare la regolazione dei relè di protezione.
I dispositivi di protezione adottati, dovranno avere un potere d’interruzione uguale o superiore alla corrente di
cortocircuito presunta o comunicata dall’ente fornitore e dovranno essere installate a monte sulla linea (CEI
64-8 art. 6.3.02) essendo in grado d’interrompere le correnti provocate da un cortocircuito in un punto
qualsiasi del circuito in un tempo inferiore a quello che porta i conduttori
alla temperatura limite ammissibile seconda la seguente formula:
I2 t  K2 S2 per il cortocircuito ad inizio linea
dove
I2 t = energia specifica lasciata passare dall’interruttore
K = costante caratteristica dei cavi che dipende sia dal materiale conduttore che dal
tipo d’isolante (115 per i conduttori in rame isolati in PVC e 143 per i conduttori
in rame isolati in gomma etilenpropilenica)
S = sezione del cavo in mm2
Per il calcolo della Icc a fondo linea si usa la seguente formula (Norma CEI 64-8 art. 6.3.02.b):
Icc min= 0,8xUxS
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
1,5xpx2L
dove
Icc = corrente di cortocircuito;
0,8 = fattore che tiene conto del presumibile abbassamento della tensione;
U = tensione in V;
S = sezione della conduttura in MMQ;
1,5 = fattore che tiene conto dell’aumento della temperatura durante il cortocircuito;
p = resistività a 20°C del materiale;
L = lunghezza della conduttura in MT.
5.4
PROTEZIONE DELLA PERSONA CONTRO I CONTATTI DIRETTI
Le parti attive di un circuito devono essere completamente ricoperte con isolamento che ne impedisca il
contatto diretto con le persone e possa essere rimosso solo mediante distruzione, che sia in grado di resistere
agli sforzi meccanici, termici ed elettrici a cui può essere soggetto nell’esercizio. Vernici, lacche, smalti e
simili da soli non sono in genere considerati idonei.
Nel caso in cui non sia presente un isolamento sufficiente, le parti attive devono essere racchiuse entro
involucri o poste dietro barriere che assicurino almeno il grado di protezione IPXXB o IPXXD nel caso di
superfici superiori di involucri o barriere orizzontali se a portata di mano.
Gli involucri e le barriere devono essere fissate saldamente ed avere una sufficiente stabilità e durata nel tempo.
Quando sia necessario avere accesso alle parti attive di un circuito, per ragioni d’esercizio, è comunque
necessario farlo seguendo le disposizioni di seguito elencate:
a)
b)
c)
uso di un attrezzo o di una chiave azionati da personale addestrato;
sezionamento delle parti attive mediante apertura con interblocco;
interposizione di una barriera intermedia con grado di protezione di almeno IPXXB che impedisca il
contatto con le parti attive e sia rimovibile solo con l’uso di una chiave o di un attrezzo.
PROTEZIONE DELLA PERSONA CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
La condizione necessaria affinché un dispositivo di protezione intervenga in caso di contatti indiretti in un
impianto è la seguente:
“Un dispositivo di protezione deve interrompere automaticamente l’alimentazione al circuito od al
componente elettrico, che lo stesso dispositivo protegge contro i contatti indiretti, in modo che, in caso di
guasto, nel circuito o nel componente elettrico, tra una parte attiva ed una massa o un conduttore di
protezione, non possa persistere, per una durata sufficiente a causare rischi di effetti fisiologici dannosi in
una persona in contatto con parti simultaneamente accessibili, una tensione di contatto presunta superiore a
50V valore efficace in c.a.”.
Al fine di ottenere la succitata condizione, devono essere collegati al collettore o nodo principale di
terra le seguenti parti:






i conduttori di protezione;
i conduttori equipotenziali principali;
il conduttore di terra;
i tubi alimentanti servizi dell’edificio quali acqua, gas, ecc..;
parti strutturali metalliche dell’edificio e canalizzazioni del riscaldamento centrale;
le armature principali del cemento armato utilizzate nella costruzione dell’edificio, ove possibile.
Il valore della resistenza di terra (sistemi TT)/impedenza dell’anello di guasto (sistemi TN) deve permettere
l’apertura dei dispositivi di protezione adottati in ogni condizione di guasto.
In particolare dovranno essere sempre rispettate le seguenti relazioni:
1) Ra  50/Ia (sistemi TT)
dove “Ra” è la resistenza di terra ammessa (dispersore+conduttori di protezione), “Ia” la corrente che provoca
l’interruzione automatica del dispositivo di protezione mentre “50” indica il valore in Volt della tensione di
passo e contatto ammessa.
Quando vengono utilizzati interruttori differenziali, la corrente “Ia” corrisponde alla corrente differenziale
“Idn”.
pag. B - 14
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
2) Zs Ia  Uo (sistemi TN)
dove “Zs” è l’impedenza dell’anello di guasto che comprende sorgente-conduttore attivo fino al punto di
guasto-conduttore di protezione tra punto di guasto e sorgente, “Ia” la corrente che provoca l’interruzione
automatica del dispositivo di protezione entro il tempo definito (abitualmente 0,4 secondi) mentre Uo è la
tensione nominale in c.a. (valore efficace tra fase e terra).
Quando vengono utilizzati interruttori differenziali, la corrente “Ia” corrisponde alla corrente differenziale
“Idn”.
Al fine di rendere più funzionale la protezione dai contatti indiretti, devono essere collegati al collettore o nodo
principale di terra le seguenti parti:

i conduttori di protezione;

i conduttori equipotenziali principali;

il conduttore di terra;

i tubi alimentanti servizi dell’edificio quali acqua, gas, ecc..;

parti strutturali metalliche dell’edificio e canalizzazioni del riscaldamento centrale;

le armature principali del cemento armato utilizzate nella costruzione dell’edificio, ove possibile.
PROTEZIONE CONTRO LE SCARICHE ATMOSFERICHE
La verifica della protezione dalle scariche atmosferiche dirette dello stabile non è stata effettuata per limiti
d’incarico.
In fase progettuale si è provveduto ad indicare l’installazione di limitatori di sovratensione a resistenza non
lineare (SPD) in Classe I-II e Classe III sulle varie linee elettriche di energia, al fine di realizzare una
selettività e quindi un impianto integrativo di protezione contro le scariche atmosferiche ed ottemperare a
quanto disposto dalle norme tecniche vigenti in materia.
IMPIANTO DI TERRA
CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO DI TERRA
L’impianto di messa a terra è costituito dalle seguenti parti:

dispersore di terra che comprende gli elementi metallici (dispersori verticale ed orizzontale) che
realizzano il contatto intimo ed il collegamento elettrico con il terreno;

conduttore di terra che realizza il collegamento tra il dispersore di terra ed i vari collettori di terra e
dev’essere comunque in grado di resistere alla corrosione e di sopportare eventuali sforzi meccanici;

collettore di terra al quale arriva il conduttore di terra non in intimo contatto con il terreno e ripartono i
conduttori di protezione che collegano a terra le masse ed i conduttori equipotenziali che collegano le
masse estranee;

conduttore di protezione che partendo dal collettore di terra, realizza la distribuzione all’interno delle
varie unità e può far parte o meno della stessa conduttura di alimentazione, ;

conduttore equipotenziale principale che realizza l’equipotenzialità fra le masse e le masse estranee, i
tubi metallici anche di impianti diversi, le parti strutturali metalliche dell’edificio quali i ferri
d’armatura e le armature del cemento armato e la rete elettrosaldata dei pavimenti quando possibile.
Gli elementi che costituiscono il dispersore di terra possono essere:

dispersori intenzionali o artificiali (tubi, profilati, tondini, ecc… per i quali le norme fissano delle
dimensioni minime)

dispersori di fatto o naturali (ferri delle fondazioni in cemento armato che costituiscono una grande
superficie disperdente con bassi valori di resistenza verso terra). Tutti i corpi metallici in intimo contatto
col terreno o tramite calcestruzzo possono essere collegati all’impianto di terra cercando di evitare
fenomeni di corrosione.

Gli elementi costituenti il dispersore non possono essere sottratti all’azione corrosiva del terreno e
quindi occorre adottare i seguenti accorgimenti:

utilizzare metalli resistenti alla corrosione (rame, acciaio inox, ecc…);

rivestire con adeguata protezione i metalli più attaccabili (ferro ramato, ferro zincato, ecc…);

aumentare le sezioni dei metalli costituenti il dispersore per garantire comunque vita sufficiente anche
in caso di corrosione;

adottare opportuni accorgimenti atti a limitare le corrosioni chimiche ed elettrochimiche.
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi



I materiali principalmente utilizzati per i dispersori degli impianti di terra sono il rame, l’acciaio
zincato a caldo o rivestito di rame ed il rame stagnato; l’alluminio non dev’essere utilizzato in quanto si
ossida in modo isolante impedendo la dispersione della corrente.
Per limitare i fenomeni di corrosione è bene impiegare, negli accoppiamenti, metalli omogenei,
possibilmente vicini nella scala di nobiltà. L’ordine di nobiltà tra i metalli più comuni è nell’ordine:
stagno, rame, ottone, bronzo, acciaio annegato nel calcestruzzo, acciaio dolce, piombo, alluminio e
zinco. Soprattutto nelle giunzioni senza saldatura è necessario limitare le coppie elettrolitiche
utilizzando morsetti e conduttori dello stesso metallo e proteggere le giunzioni dall’umidità rivestendole
con nastri vulcanizzanti. In alternativa a morsetti e conduttori dello stesso metallo, si possono utilizzare
componenti in ottone e/o in speciali leghe anticorrosione.
Il conduttore di protezione (PE-PEN) serve a realizzare il collegamento delle masse con l’impianto di
terra. Unitamente all’interruttore automatico garantisce la protezione dai contatti indiretti e deve essere
dimensionato, come pure il conduttore di terra ed equipotenziale, sia per sopportare le sollecitazioni
termiche dovute alla corrente di guasto verso terra sia per sopportare eventuali sollecitazioni
meccaniche. Il dimensionamento può essere effettuato, con un metodo semplificato, in funzione della
sezione del conduttore di fase o in modo adiabatico che conduce a sezioni notevolmente inferiori rispetto
a quelle ottenute col metodo semplificato.
Sezione minima del conduttore di protezione (mm2)
Sezione
di fase
(mm2)
Cu
Al
PE
PEN
PE
PEN
SF
SF
SF
SF
16
16
16
25
SF/2
SF/2
SF/2
SF/2
– Sezioni minime dei conduttori di protezione
Il dimensionamento dei conduttori di terra è principalmente legato alla resistenza meccanica del
conduttore. La corrente di guasto, infatti, che in condizioni di normale funzionamento è zero, è quasi sempre
sopportabile da conduttori di terra che rispettino le sezioni minime stabilite dalle Norme.
Protetti meccanicamente
Non protetti
meccanicamente
Sezione
conduttore di
fase
Sezione minima
conduttore di terra
16 mm2 se in rame
Protetto contro la
corrosione
16 mm2 se in ferro
zincato (secondo
Norma CEI 7-6 o con
rivestimento
equivalente)
(In ambienti non
particolarmente
aggressivi dal punto di
vista chimico il rame e il
ferro zincato si
considerano protetti
contro la corrosione)
Non protetto
contro la
corrosione
Sezione minima
conduttore di
terra
25 mm2 se in rame
50mm2 se in ferro zincato (secondo la Norma CEI 7-6 o con
rivestimento equivalente)
pag. B - 16
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
– Sezioni minime dei conduttori di terra
I conduttori equipotenziali servono a collegare fra di loro parti che normalmente si trovano al potenziale di
terra garantendo quindi l’equipotenzialità fra l’impianto di terra e le masse estranee e consentendo di ridurre la
resistenza complessiva dell’impianto di terra. Non essendo conduttori attivi e non dovendo sopportare gravose
correnti di guasto il loro dimensionamento non segue regole legate alla portata ma alla resistenza meccanica
del collegamento. Le Norme prescrivono le sezioni minime che devono essere rispettata per questi conduttori
distinguendo tra conduttori equipotenziali principali (EQP) e supplementari (EQS). Sono detti principali se
collegano le masse estranee al nodo o collettore principale di terra, sono detti supplementari negli altri casi.
Conduttori
equipotenziali
Sezione del
conduttore di
protezione
principale PE
Sezione del
conduttore
equipotenziale
(mm2)
2
(mm )
Principale EQP
di sezione minore (1)
Supplementare EQS:

collegamento massamassa
della sezione del corrispondente
conduttore PE

collegamento massamassa estranea
In ogni caso la sezione del conduttore EQS
deve essere:

mm2 se protetto meccanicamente

mm2 se non protetto meccanicamente
(1) Quando le due masse appartengono a circuiti con sezioni dei
conduttori di protezione molto diverse, sul conduttore EQS
(dimensionato in base alla sezione del conduttore di protezione minore),
potrebbero verificarsi correnti di guasto tali da sollecitare termicamente
in modo eccessivo il conduttore stesso. In questo caso è opportuno
aumentare la sezione del conduttore EQS sulla base della corrente di
guasto effettiva.
– Sezioni minime dei conduttori equipotenziali
I conduttori di terra, equipotenziali e di protezione se costituiti da cavi unipolari o
anime di cavi multipolari, devono essere contraddistinti da isolante di colore
giallo/verde. Per i conduttori nudi non sono prescritti colori o contrassegni. Nel caso
in cui fosse necessario distinguerli da altri conduttori si devono impiegare fascette di
colore giallo/verde o il segno grafico indicato nella figura qui di seguito indicata.
pag. B - 17
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
– Simbolo di terra di protezione
Protezione dai contatti indiretti
Il valore della resistenza di terra deve permettere l’apertura dei dispositivi di protezione adottati in ogni
condizione di guasto.
Per la protezione dai contatti indiretti con interruzione automatica dell’alimentazione, dovrà essere sempre
rispettata la seguente relazione:
1) Ra  50/Ia (sistemi TT)
dove “Ra” è la resistenza di terra ammessa (dispersore+conduttori di protezione), “Ia” la corrente che provoca
l’interruzione automatica del dispositivo di protezione mentre “50” indica il valore in Volt della tensione di
passo e contatto ammessa.
Quando vengono utilizzati interruttori differenziali, la corrente “Ia” corrisponde alla corrente differenziale
“Idn”.
2) Zs Ia  Uo (sistemi TN)
dove “Zs” è l’impedenza dell’anello di guasto che comprende sorgente-conduttore attivo fino al punto di
guasto-conduttore di protezione tra punto di guasto e sorgente, “Ia” la corrente che provoca l’interruzione
automatica del dispositivo di protezione entro il tempo definito (abitualmente 0,4 secondi) mentre Uo è la
tensione nominale in c.a. (valore efficace tra fase e terra).
Quando vengono utilizzati interruttori differenziali, la corrente “Ia” corrisponde alla corrente differenziale
“Idn”.
Tipologie di dispersori
I dispersori a picchetto possono essere di forma cilindrica oppure realizzati con profilati di acciaio zincato a
caldo. Con i dispersori cilindrici, essendo costituiti da una serie di tubi o tondini suddivisi in tratti di circa 1,5
m raccordabili per mezzo di filettature, è possibile ottenere con discreta facilità profondità di infissione
notevoli. Quando la profondità di posa non è elevata si possono utilizzare i profilati d’acciaio zincato a caldo.
I dispersori a piastra sono impiegati nei terreni rocciosi dove è particolarmente difficile infiggere dispersori a
picchetto o in profilato. Sono abitualmente posate verticalmente più raramente, quando è necessario trattare il
terreno con apposite soluzioni, la posa avviene in modo orizzontale. Attorno alla piastra deve essere stipato
terreno di riporto eventualmente anche con l’ausilio di opportuni vibratori.
Il dispersore ad anello si ottiene collegando ad anello conduttori nudi (nastri o corde) posati direttamente nel
terreno ad una profondità di almeno 0,6 m. Dal dispersore ad anello deriva anche il dispersore a maglia
ottenuto collegando corde di rame o di acciaio zincato interrate almeno 0,5 m eventualmente integrato con
picchetti. Le giunzioni fra i vari componenti il dispersore devono essere effettuate con saldatura forte autogena
oppure con appositi morsetti in grado di assicurare un buon contatto elettrico e di sopportare eventuali sforzi
meccanici. Deve anche essere garantita la protezione contro la corrosione.
STRUTTURA DELL’IMPIANTO DI TERRA
Gli impianti di terra, indipendentemente dal modo e dal luogo di installazione presentano numerose
caratteristiche comuni. In figura è rappresentata una tipica struttura di impianto di terra per un edificio.
pag. B - 18
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
DA Dispersore intenzionale
DN Dispersore di fatto
CT Conduttore di terra
principale
EQP Condutt. equipotenz.
EQS Conduttore equipotenziale supplementare PE Conduttore di protezione
MT Collettore (o nodo) principale di terra
M Masse
ME Massa estranea
DESCRIZIONE SOMMARIA IMPIANTO DI TERRA
Il fabbricato in questione è già dotato d’impianto di terra. L’impianto di terra dovrà essere debitamente
verificato dalla Ditta installatrice dei nuovi impianti la quale dovrà compilare l’apposito verbale da allegare
alla dichiarazione di conformità.
Tutte le tubazioni/canalizzazioni metalliche in ingresso all’autorimessa dovranno essere collegate al collettore
principale di terra tramite un conduttore di rame isolato tipo N07V-K di colore giallo-verde, avente sezione
minima di 6MMQ.
Lo scopo principale dei collegamenti equipotenziali è quello di porre tutte le tubazioni e tutte le parti che
potrebbero avere delle dispersioni verso terra, allo stesso potenziale del conduttore di terra.
L’impianto di terra deve essere realizzato in modo da poter permettere le verifiche periodiche di efficienza.
1)
MATERIALI UTILIZZATI
Per la realizzazione degli impianti previsti da questo progetto dovranno essere impiegati materiali idonei
all’ambiente in cui vengono installati; devono comunque essere rispondenti alle relative norme CEI, alle
tabelle di unificazione CEI-UNEL ove previste ed alla Legge 18-10-1977 n.791.
Tutti i materiali devono altresì essere provvisti di marchio IMQ.
TUBAZIONI
Il diametro interno dei tubi dovrà essere sempre pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al
fascio dei cavi in esso contenuti al fine di permettere una buona facilità di sfilaggio, con un minimo di 16mm.
Il tracciato dei tubi dovrà essere studiato in modo da consentire un andamento rettilineo orizzontale (con
minima pendenza per favorire lo scarico di eventuali condense) o verticale. Durante le operazioni di posa delle
tubazioni dovranno essere adottate tutte le precauzioni al fine di evitare schiacciamenti od ostruzioni, in
particolare se posate a pavimento dovranno essere ricoperte immediatamente da un massello in malta e se
posate in tracce a parete dovranno essere ricoperte con malta cementizia; in ogni caso le estremità (imbocchi)
delle tubazione dovranno essere sempre chiuse onde evitare l’ingresso di calcinacci che potrebbero impedire il
passaggio dei futuri conduttori.
pag. B - 19
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Lungo il percorso delle tubazioni, dovranno essere interposte delle cassette di derivazione o rompitratta di
dimensioni sufficienti a contenere i conduttori per le eventuali giunzioni ed i relativi morsetti.
I circuiti appartenenti a sistemi diversi, anche se facenti parte dello stesso impianto, saranno protetti dall’inizio
alla fine da tubazioni diverse. Quando verranno utilizzate scatole di derivazione in comune per circuiti diversi
sarà opportuno segregare elettricamente e meccanicamente le parti in questione mediante setti in materiale
isolante.

Tubi per posa a vista
I tubi per posa a vista dovranno essere in PVC di tipo isolante rigido, serie pesante, provvisti di marchio
IMQ, piegabili a freddo, colore grigio chiaro RAL 7035, autoestinguenti, rispondenti alla norma CEI 2314; le cassette di derivazione o rompitratta dovranno essere in PVC autoestinguente, con pareti e
coperchio lisci, fissaggio del coperchio tramite viti e dotate di marchio IMQ. Il tutto dovrà avere un
grado di protezione minimo pari a IP4X.
CANALI METALLICI
La sezione interna utile dei canali portacavi deve essere pari ad almeno il doppio della sezione occupata dai
cavi in essa contenuti.
I canali portacavi metallici dovranno essere del tipo in lamiera zincata a fuoco e forata con alette sagomate a
bordi ripiegati e dovranno essere dimensionati in modo tale da mantenere il raggio medio delle curve almeno
6-8 volte il diametro esterno del cavo più grosso; dovranno essere comunque valutati anche i vari diagrammi di
carico indicati dalle Ditte costruttrici, verificando lo sfruttamento del canale con carichi nettamente inferiori a
quelli massimi indicati.
Durante la posa dovranno essere utilizzati accessori quali curve piane, curve salita e discesa, derivazioni a “T”,
derivazioni sghembe, riduzioni, ecc…, staffe di supporto in acciaio zincato, eventuali sospensioni con attacchi
a plafone, giunti, bulloneria per l’accoppiamento degli elementi aventi collegamento del tipo ad incastro.
Il tutto dovrà garantire un grado di protezione del canale pari a IP20 con coperchio installato.
Il canale dovrà essere rispondente alla norma CEI 23-31 e provvisto di marchio IMQ.
CAVI
Per la realizzazione delle linee di alimentazione dei vari circuiti/carichi, dovranno essere usati dei cavi idonei
rispondenti alla norma CEI 20-22 cioè del tipo non propagante l’incendio.
Tutti i cavi utilizzati dovranno sempre avere un’adeguata protezione meccanica a seconda dell’ambiente in cui
vengono installati e comunque la protezione dev’essere del tipo di non propagazione dell’incendio; le risalite
dei cavi devono essere protette contro la possibilità di danneggiamenti meccanici fino ad una altezza di 2,5
metri dal piano di calpestio.
Condutture appartenenti a sistemi diversi, anche all’interno dello stesso locale, dovranno essere poste
all’interno di tubazioni diverse; è ammessa la promiscuità nel caso in cui i conduttori siano tutti isolati
adeguatamente rispetto alla tensione maggiore presente nella tubazione.
Tipologie di cavo
In particolare i tipi di cavo impiegato potranno essere i seguenti:
FG7OR 0,6/1kV o FG7R 0,6/1kV: cavi con isolamento in gomma EPR e guaina esterna in PVC speciale, non
propaganti l’incendio e la fiamma, a contenuta emissione di gas corrosivi, con conduttore in rame, adeguati
alla posa entro tubazioni o canalizzazioni interrate e non, su passerelle metalliche e per l’allacciamento dei
quadri elettrici di distribuzione alla consegna dell’Ente erogatore di energia;
N1VV-K – FROR: cavi con isolamento in PVC e guaina esterna in PVC, non propaganti l’incendio e la
fiamma, con conduttore in rame, adeguati alla posa entro tubazioni o canalizzazioni interrate e non e su
passerelle metalliche;
N07V-K: conduttori in rame, con isolamento in PVC, non propaganti l’incendio e la fiamma, adeguati alla
posa entro tubazioni in esecuzione a vista e sottointonaco (per tratti di linee di forza motrice e luce, per le
calate sulle prese a spina) e per il cablaggio interno dei quadri elettrici.
FG7(O)R 0,6/1kV o FG7R 0,6/1kV: cavi con isolamento in gomma EPR e guaina esterna in PVC speciale, non
propaganti l’incendio e la fiamma, con conduttore in rame, adeguati alla posa entro tubazioni o canalizzazioni
interrate e non, su passerelle metalliche e per l’allacciamento dei quadri elettrici di distribuzione alla consegna
dell’Ente erogatore di energia;
pag. B - 20
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Cavo di collegamento tipo Pirelli FTG10(O)M1 RF31-22, adatto all’installazione in qualsiasi tipo di locale
interno, per impianti che richiedono i massimi requisiti di sicurezza nei confronti degli incendi, composto da
conduttori in rame rosso flessibile con guaina termoplastica speciale di qualità M1 di colore azzurro,
marchiatura CEI 20-22-III CEI 20-35 CEI 20-36 CEI 20-37 e CEI 20-38.
Cavi speciali per i vari impianti previsti (cavi descritti nelle specifiche sezioni della presente relazione tecnica).
7.4
QUADRI PREFABBRICATI IN METALLO E CENTRALINI IN PVC
Tutti i quadri prefabbricati ed i centralini in PVC impiegati nella realizzazione delle opere devono essere
pienamente rispondenti alle relative norme di riferimento.
Tutti i quadri elettrici dovranno essere costruiti in forma “1”, cioè senza nessuna separazione, salvo dove
diversamente specificato, dovranno essere corredati da targhe d’identificazione e da targhe con su indicati i
parametri elettrici ed il grado di protezione se superiore a IP2X.
Le dimensioni eventualmente indicate sulle tavole di progetto sono puramente indicative; nel dimensionamento
del quadro si dovrà comunque prevedere una riserva, pari ad almeno il 30% dei moduli impiegati, per
eventuali ampliamenti con nuove apparecchiature; si dovrà effettuare la verifica termica per lo smaltimento del
calore (norma CEI 17-43), la prova di cortocircuito (norma CEI 17-52) nonché la verifica della resistenza
d’isolamento con prova tra circuiti e masse.
Nei quadri elettrici verranno installate le apparecchiature per la protezione ed il sezionamento delle linee
montanti nonché i comandi dei circuiti elettrici. Al termine del cablaggio, il quadro dovrà essere sottoposto
alle prove individuali previste dalla norma CEI 17-13/1.
Ogni quadro elettrico dovrà essere sempre provvisto del proprio schema elettrico di cablaggio.
I quadri in materiale isolante in Classe II ed autoestinguenti secondo le norme CEI 50-11, dovranno essere
costituiti da una scatola da incasso con relativo coperchio con portella oppure da una cassetta da parete in
materiale isolante parimenti completa di porta piena o trasparente con cerniere e serratura a chiave.
I quadri in lamiera d’acciaio elettrozincata dovranno essere conformi alla norma CEI EN 60439-1 e dovranno
essere costituiti da una cassetta o da un armadio completi di montanti, fianchi, fondo, pannelli frontali,
pannelli di fondo per il fissaggio di eventuali interruttori scatolati, pannelli di fondo con guida omega per
l’eventuale fissaggio d’interruttori modulari e porta trasparente o piena incernierata sulla struttura. I quadri
dovranno essere verniciati internamente ed esternamente con polveri termoindurenti a base di resine
epossidiche per una maggiore resistenza nel tempo.
La tensione d’impiego e d’isolamento dovrà essere pari a 1000V, la corrente nominale fino a 630A per le
cassette e fino a 3200A per gli armadi.
Il grado di protezione verrà scelto in base all’ambiente d’installazione e dovrà essere comunque possibile
spaziare tra il grado IP20 al grado IP55.
Nel caso delle cassette, queste verranno installate ad una altezza da terra pari a 1500mm circa, facendo sempre
attenzione ad avere una altezza massima dell’interruttore generale pari a 1900mm.
APPARECCHIATURE PER QUADRI ELETTRICI
Le apparecchiature per quadri elettrici sono descritte sulle tavole di progetto nelle loro caratteristiche specifiche
quali la corrente nominale, il numero di poli, la curva d’intervento, il potere d’interruzione, le correnti
d’intervento degli sganciatori differenziali.
Gli interruttori automatici avranno un potere d’interruzione non inferiore a 4,5kA alla tensione nominale di
400V.
Gli interruttori modulari dovranno essere del tipo per fissaggio su guida omega.
Tutti gli interruttori impiegati devono essere idonei al sezionamento, avere adeguate caratteristiche di
resistenza al calore anormale, una tensione d’isolamento di 500V (interruttori modulari), adeguata resistenza
allo shock meccanico ed alle vibrazioni secondo le prescrizioni delle norme relative.
Tutti gli interruttori differenziali impiegati devono essere del tipo non sensibile alle sovratensioni transitorie.
LIMITATORI DI SOVRATENSIONE
I limitatori (scaricatori) di sovratensione saranno del tipo SPD con segnalazione ottica della funzionalità, con
corrente di scarica 15KA per polo (forma d’onda 8/20 µS), per reti 230/400V, di classe II.
Dovranno essere adatti a scaricare correnti di fulminazione indirette o correnti transitorie causate da manovre
nelle reti B.T..
La tipologia di limitatori di sovratensione utilizzati sarà quella per linee di alimentazione interrate e sprovviste
d’impianto parafulmine; nell’eventualità di linee di alimentazione aeree o di presenza di parafulmine, i
limitatori di sovratensione dovranno avere caratteristiche diverse (dovranno essere di classe I).
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
I limitatori di sovratensione dovranno essere installati sul quadro elettrico generale e sugli eventuali
sottoquadri, ove previsti, solamente se posizionati ad una distanza superiore ai 20 metri, per garantire un
corretto funzionamento ed una corretta selettività. Per migliorare ulteriormente la selettività dei limitatori ed
ottimizzare la protezione, in futuro potrà essere presa in considerazione la possibilità d’installare degli ulteriori
limitatori di sovratensione di classe III specifici per i vari utilizzatori terminali presenti (linee telefoniche, linee
dati, impianti via radio con presenza di antenne, impianti di telecomunicazione in genere ed alimentazioni
monofase). Questi ultimi scaricatori dovranno essere installati il più vicino possibile ai carichi da proteggere e
comunque ad una distanza di almeno 5 metri dagli SPD di classe II o classe I.
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
Opere edili
Le opere edili consisteranno nella realizzazione di pareti resistenti al fuoco, vani filtro, scale metalliche,
riqualificazioni di pareti e l’installazione di porte resistenti al fuoco. Oltre alle opere precedentemente
descritte, saranno necessarie anche le seguenti lavorazioni:

formazione fori a parete e pavimento per il passaggio delle tubazioni impianto sprinkler, per
l’installazione del gruppo autopompa dei vigili del fuoco e per il passaggio dei canali di estrazione
dell’autorimessa.

ripristino fori, intonaci e tinteggiature.

rimozione e riposizionamento di tutto il mobilio presente negli archivi e necessario per la
riqualificazione delle pareti
Marche e case costruttrici di riferimento
I materiali, la posa in opera ed in generale tutti gli impianti previsti nel progetto esecutivo dovranno
presentare le caratteristiche descritte nel presente documento e negli elaborati, ferma restando
l'osservanza di Leggi, Norme tecniche e circolari.
La progettazione degli impianti in oggetto è stata elaborata utilizzando come riferimento le
caratteristiche tecniche, funzionali e dimensionali dei prodotti e delle apparecchiature di seguito
elencate.
La ditta è libera di offrire prodotti ed apparecchiature diverse da quelle elencate purché di pari
caratteristiche tecnico/funzionali e che comunque saranno soggette ad approvazione della Direzione
Lavori che potrà accettarle o rifiutarle qualora non le ritenga tecnicamente adeguate.
Principali componenti ed apparecchiature previste in progetto:
Gruppo di pressurizzazione
DAB o equivalente
Valvola di allarme
TYCO o equivalente
Ugelli sprinkler
TYCO o equivalente
Ventilatori d’estrazione
FLAKT WOODS o equivalente
Bocchette
Tubazioni in acciaio
Porte tagliafuoco
4.
VOLTA o equivalente
DALMINE o equivalente
NINZ o equivalente
OPERE COMPRESE NEL PROGETTO ESECUTIVO
Le opere comprese nel progetto esecutivo saranno essenzialmente le seguenti:
1.
Posizionamento nuovo gruppo di pressurizzazione antincendio, collegamento alla vasca esistente
2.
Nuove linea di distribuzione dal vano pompe antincendio alle campane idrauliche
3.
Reti di distribuzione impianto sprinkler
4.
Impianto di estrazione autorimesse
5.
Realizzazione di compartimentazioni e riqualificazioni pareti esistenti
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
6.
opere elettriche di alimentazione alle nuove apparecchiature elettriche e modifiche ai quadri
elettrici esistenti
Le opere dovranno essere realizzate utilizzando le specifiche e le apparecchiature descritte nel capitolo
“Opere e specifiche tecniche apparecchiature e componenti”.
5.
DOCUMENTAZIONE RICHIESTA ALL’APPALTATORE
L'Appaltatore dovrà fornire la documentazione tecnica “as built”, i manuali d’uso e
manutenzione, completi di tutti gli impianti eseguiti.
Dovranno essere pertanto aggiornati i disegni di progetto ogni volta che verranno apportate delle
modifiche, sia che siano richieste dalla Direzione Lavori, sia che si rendano necessarie per
esigenze di installazione. In questo caso dovranno essere riportate tutte le indicazioni, i
riferimenti e le quote necessarie e dovranno essere aggiunti tutti gli schemi di collegamento e le
planimetrie, come indicato nel presente capitolato speciale d’appalto e comunque tali da dare
una visione esauriente e chiara dell'impianto, così come sarà a montaggi ultimati, al fine di
permetterne la manutenzione senza ulteriori rilievi.
Il progetto esecutivo da allegare alla dichiarazione di conformità da parte della ditta installatrice,
e per il quale non è previsto alcun onere aggiuntivo, dovrà essere conforme alla buona tecnica
professionale.
Le unità di misura utilizzate saranno esclusivamente quelle del Sistema Metrico Internazionale.
I disegni verranno eseguiti nei formati UNI 963 serie A.
I segni grafici utilizzati per la stesura dei disegni e degli schemi di principio saranno quelli
previsti dalle edizioni più recenti delle Norme UNI.
Gli schemi funzionali conterranno tutti i riferimenti e le indicazioni necessari ad una facile lettura
degli stessi ed alla individuazione dei vari componenti installati.
L‘impresa installatrice dovrà consegnare la relazione tecnica di conformità degli impianti alle
Norme ed alle Leggi vigenti, firmata dal Legale rappresentante della Società e da un Tecnico
iscritto all'Albo professionale di competenza.
La documentazione tecnica dovrà essere fornita in quattro copie e su supporto informatico.
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
6.
VERIFICHE E COLLAUDI DEGLI IMPIANTI
Collaudo preliminare materiali
La rispondenza alle specifiche del Capitolato Speciale d’Appalto – parte tecnica ed alle norme
richiamate è obbligatoria per tutti i materiali di fornitura dell'Appaltatore compresi gli accessori.
La verifica di tale rispondenza sarà eseguita prima della messa in opera dei materiali stessi e sarà
cura dell'Appaltatore richiedere tempestivamente l'intervento di un incaricato del Committente.
L'esito favorevole del collaudo preliminare non implicherà l’immediata accettazione dei materiali.
Questa accettazione avverrà solo ad impianto montato e collaudato in opera con risultato
positivo.
Le prove eventualmente richieste sui materiali saranno quelle di "accettazione" previste dalle
Norme UNI ad essi applicabili.
Verifiche e collaudi
Per le verifiche in corso d’opera e per quelle ad ultimazione dei lavori, la Ditta Appaltatrice è tenuta a
mettere a disposizione apparecchiature e strumenti di misura ed a fornire l’adatta mano d’opera e
assistenza senza poter perciò pretendere compensi non esplicitamente specificati. Le verifiche e le prove
preliminari saranno eseguite dalla Direzione Lavori in contraddittorio con la Ditta, e di esse e dei
risultati ottenuti di redigerà regolare verbale.
A giudizio insindacabile della Direzione Lavori potranno venir prescritte alcune o tutte le prove
richiamate nei successivi articoli, al fine di garantire la funzionalità degli impianti ed il rispetto delle
vigenti norme di legge. Si intende che, nonostante l’esito delle verifiche e prove preliminari suddette sia
positivo, la Ditta assuntrice rimane responsabile delle deficienze che abbiano a riscontrarsi in seguito,
anche dopo il Collaudo definitivo, e fino al termine della garanzie.
Le verifiche degli impianti realizzati saranno eseguite secondo quanto previsto dalle seguenti norme:

UNI EN12845: installazioni fisse antincendio – Sistemi automatici a sprinkler.
Progettazione, installazione e manutenzione.
La verifica e le prove preliminari di cui appresso si devono effettuare durante l'esecuzione delle opere ed
in modo che esse risultino completate prima della dichiarazione di ultimazione dei lavori:
 verifica preliminare intesa ad accettare che la fornitura del materiale costituente l'impianto,
quantitativamente e qualitativamente, corrisponda alle prescrizioni contrattuali;
 prova idraulica a freddo se possibile mano a mano che si esegue l’impianto ed in ogni caso ad
impianto ultimato.
Collaudo funzionale
Considerata la peculiarità dell’intervento, il collaudo dovrà essere effettuato entro e non oltre 1 mese
dalla data di ultimazione dei lavori secondo le modalità prescritte al capitolo 19 della norma UNI EN
12845
Inoltre
Prova di tenuta idraulica reti di distribuzione
Dopo aver collegato tutte le apparecchiature e dopo aver riempito d'acqua i circuiti, si sottoporrà a
pressione la rete o parte di essa a mezzo di una pompa idraulica munita di manometro inserita in un
punto qualunque del circuito.
Tutte le tubazioni in prova, complete delle valvole e dei rubinetti di intercettazione mantenuti in
posizione "aperta", saranno provate ad una pressione non minore di 15 bar o in alternativa ad una
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
pressione pari ad una volta e mezza la pressione massima di esercizio dell'impianto ma comunque non
inferiore a 12 bar.
La pressione di prova sarà letta sul manometro inserito sulle tubazioni di distribuzione.
La prova sarà giudicata positiva se l'impianto, mantenuto al valore della pressione stabilita per 2 ore
consecutive, non accuserà perdite.
Prove di funzionamento
A conclusione del montaggio di tutti i componenti previsti, si dovrà provvedere alla verifica del corretto
funzionamento di ciascun apparecchio installato.
Le prove di funzionamento dovranno essere effettuate nel rispetto delle prescrizioni date dal costruttore.
Livelli di rumore ammissibili
Negli ambienti, il livello di rumore durante il funzionamento degli impianti non dovrà superare il valore
prescritto dalle vigenti specifiche norme ed eventuali alle prescrizioni progettuali.
Messa in servizio degli impianti
Oltre ai collaudi di cui ai precedenti punti sarà richiesta, quale prova finale di
accettazione, la messa in servizio e conseguente verifica del corretto
funzionamento dell’impianto, secondo le modalità e funzionalità indicate dalla
Direzione Lavori.
Documentazione
Entro trenta giorni dall’ultimazione dei lavori la Ditta esecutrice dovrà fornire alla
Direzione Lavori:
 dichiarazione di conformità degli impianti eseguiti ai sensi dell'art.13 della
legge 05/03/90 n.46 così come modificato con DM n 37 del 22 gennaio 2008.
Le dichiarazioni dovranno riportare chiaramente le varie per tipologia
impiantistiche e più precisamente:



rete di distribuzione dell’impianto idrico antincendio;
impianto elettrico;
dichiarazioni di corretta posa in opera di tutto il materiale attinente alle riqualificazioni di
pareti classificate ai fini della resistenza al fuoco.
Le dichiarazioni dovranno essere complete della documentazione prevista e più precisamente:
 relazione descrittiva delle opere realizzate contenente l’elenco dettagliato dei materiali
utilizzati con riportati inoltre tutti gli estremi delle certificazioni o omologazioni;
 eventuali schemi aggiornati;
 copia del certificato di riconoscimento dei requisiti tecnico – professionali;
 copia certificazione dei materiali o elenco con indicati i riferimenti omologativi di ciascun
componente;
 certificati di garanzia e manuali d'uso per tutte le apparecchiature installate;
 manuale d’uso e manutenzione degli impianti realizzati.
Tale documentazione servirà così anche per le verifiche, l’esercizio e la
manutenzione dell’impianto.
La documentazione di cui sopra sarà consegnata alla D.L. in n.4 copie originali.
I disegni e la documentazione di cui sopra si intendono parte integrante della
fornitura e dovranno essere consegnati entro la data del collaudo tecnico; in
caso contrario l’impianto verrà considerato come non collaudato.
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
7. OPERE E SPECIFICHE TECNICHE APPARECCHIATURE E COMPONENTI
L’installazione di singolo elemento e componente dovrà essere effettuata in conformità alle modalità ed
alle specifiche tecniche di seguito riportate rispettando le caratteristiche prestazionali e dimensionali
indicate negli schemi planimetrici allegati. Oltre a ciò si dovrà tener conto delle disposizioni della D.L.
comprendendo ogni altro onere necessario a dare l’opera compiuta a regola d’arte anche se non
espressamente indicato o prescritto.
In tal senso si precisa che per gli staffaggi, ancoraggi, fissaggi e basamenti dovranno essere
tassativamente adottate tutte le misure necessarie alla riduzione della trasmissione sia del rumore che
delle vibrazioni al fine di garantire il rispetto delle vigenti norme in materia di requisiti acustici dei
fabbricati ad uso civile.
Opere termoidrauliche
GRUPPO DI PRESSURIZZAZIONE IDRICA ANTINCENDIO
Fornitura e posa in opera di gruppo di pressurizzazione antincendio realizzati secondo le specifiche
della norma europea UNI EN 12845 completamente assemblati con collettore di mandata, valvole di
intercettazione per ciascuna elettropompa.
Aspirazioni complete di manovuotometro. Mandata con connessioni per eventuale serbatoio di
adescamento, manometro, pressostato segnalazione pompa in moto, valvola di ritegno ispezionabile con
valvola di prova tenuta a monte, connessione per collegamento al misuratore di portata, valvola di
intercettazione a farfalla, collettore di mandata in acciaio zincato con manometri e di pressostati di
avviamento pompe, vaso di espansione 15 bar.
Corpo a spirale monostadio in ghisa conforme alla DIN-EN 733 (ex DIN 24255), supporto in ghisa,
flange conformi alla DIN 2533 e DIN 2532 per il DN 200. Girante in ghisa, chiusa ed equilibrata
dinamicamente con compensazione della spinta assiale tramite fori di equilibrio, funzionante (a
richiesta) su anelli di usura intercambiabili. Albero pompa in acciaio inossidabile AISI 304. Dispositivo
di tenuta: tenuta meccanica normalizzata secondo la DIN 24960 in carbone/carburo di silicio con anelli
OR in EPDM. Motore asincrono di tipo chiuso a ventilazione esterna, forma costruttiva B3/B5, a due
poli per NKP e a quattro poli per NKM. Per la protezione del motore è raccomandabile l’uso di un
telesalvamotore in accordo alle norme vigenti. In presenza di liquidi con densità maggiore dell’acqua i
motori devono essere in proporzione di potenza superiore.
Velocità di rotazione: 1450 - 2900 1/min. Campo di funzionamento: da 1 a 500 m3/h con prevalenza
fino a 100 metri. Liquido pompato: pulito libero da sostanze solide o abrasive, non viscoso, non
aggressivo, non cristallizzato e chimicamente neutro prossimo alle caratteristiche dell’acqua. Campo di
temperatura del liquido: da -10°C a +140°C. Massima temperatura ambiente: +40°C.
Massima pressione di esercizio: 16 bar - 1600 kPa (per il DN 200 max 10 bar). Flangiatura: PN 16 DIN
2533 - PN 10 DIN 2532 per DN 200 Installazione: in posizione orizzontale Esecuzioni speciali a
richiesta: pompe per liquidi diversi dall’acqua. Altre tensioni e/o frequenze
QUADRI ELETTRICI DI COMANDO
Un quadro elettrico IP 55 di comando ciascuna elettrompa con spie duplicate di segnalazione a fronte
quadro, sezionatore generale, fusibili di protezione, contattori di avviamento elettropompe (diretto fino a
7,5 kwatt inclusi/avviamento stella triangolo oltre 7,5 kwatt), 1 voltmetro ed 1 ampermetro, batteria 12
Volt per segnalazione allarmi con caricabatteria batterie, selettore AUT-0-MAN, pulsanti di START STOP, selettore interno al quadro per funzionamento secondo UNI 10779, 1 presa con interruttore.
Contatti di allarme in morsettiera per: tensione non corretta e caduta pressione sono da collegare a
dispositivo acustico luminoso (fornito col gruppo). Predisposto all’installazione della centralina test prova settimanale (solo per elettropompe principali).Quadro di comando elettropompa pilota, con
salvamotore, sezionatore, avviamento diretto, selettore AUT-0-MAN, spie di segnalazione
PLC per la programmazione della prova settimanale o giornaliera delle elettropompa;
sirena di allarme in caso di guasti o mancanza di pressione in rete;
pulsante per prova manuale in scatola stagna da installare all'esterno della centrale idrica;
Negli oneri è incluso:
kit misuratore di portata KDN50
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
quadro remotazione allarmi;
il collaudo in cantiere dell'impianto da parte di un tecnico abilitato e qualificato che dovrà comprendere:
avviamento delle pompe;
controllo idraulico ed elettrico del gruppo;
verifica della portata secondo i dati di progetto;
verifica del buon funzionamento degli allarmi;
rilascio dei certificati di collaudo previsti dalle vigenti norme.
SERBATOIO DI ADESCAMENTO
Fornitura e posa in opera di serbatoio d'accumulo a per lo stoccaggio dell'acqua di adescamento del gruppo di
pressurizzazione idrica antincendio a pressione atmosferica per acqua fredda realizzato in acciaio zincato a
bagno caldo,orizzontale, tipo ZANI. Costruzione in lamiera di qualità, attacchi con manicotto filettato d.
1"1/4.
Compreso staffe idonee al peso del serbatoio pieno d'acqua per installazione in quota, giunti a tre pezzi
per il collegamento all'impianto, manicotti raccordi pezzi speciali e materiali di consumo.
VALVOLA DI ALLARME A UMIDO
Fornitura e posa in opera di valvola di allarme a umido per il rilevamento del flusso dell'acqua negli impianti
antincendio automatici tipo sprinkler per installazione verticale e pressione di esercizio massime di 16 bar con
attacchi flangiati. Corpo valvola in ghisa, completa di tutti gli accessori di seguito elencati:
1.
indicatore di livello acqua;
2.
valvola a sfera in ottone a passaggio totale Dn 15;
3.
valvola di scarico automatica Dn 15;
4.
pressostato d'allarme;
5.
filtro a "Y" in bronzo con cestello in acciaio inox Dn 15;
6.
valvola di ritegno a clapet Dn 15;
7.
camera di ritardo;
8.
valvola e scarico di prova Dn50;
9.
campana idraulica d'allarme;
compreso giunti raccordi e pezzi speciali per il corretto assemblaggio del sistema, materiale di consumo
e quant'altro necessario per dare l'opera completa e funzionante
UGELLI SPRINKLER
Fornitura e posa in opera di ugelli sprinkler tipo "PENDENT" a risposta e copertura standard costituiti da:
· corpo e testa in bronzo;
· bottone in ottone/rame;
· sistema di tenuto in berillio-nichel-teflon;
· bulbo in vetro;
· vite di compressione in ottone;
· deflettore in rame;
Diametro attacco 1/2" - coefficiente di efflusso K=80, temperatura di intervento 68°C. Il posizionamento dovrà
essere effettuato nel rispetto delle indicazioni riportate sugli schemi di progetto e comunque in conformità a
quanto prescritto dalle norme UNI EN 12845:2005.
Compresi materiali di tenuta ed ogni altro onere ed accessorio per il montaggio a perfetta regola d'arte e nel
rispetto delle norme UNI EN 12845:2005
TUBAZIONI IN ACCIAIO NERO
Formazione del circuito di distribuzione dell'impianto antincendio dalla centrale di pressurizzazione
idrica:
fornitura e posa in opera di tubazioni in acciaio nero senza saldatura, secondo UNI EN 10255/2005 per
diametri fino a 4" e secondo UNI EN 10216-1/2002 per diametri superiori. Complete di raccorderia
normale e speciale, curve stampate, sistemi di dilatazione ove necessario, saldatura ossiacetileniche ed
elettrica con i relativi materiali d'uso e consumo, mensole di sostegno, collari e staffe per
sostegno/scorrimento/punto fisso. Sui punti di contatto tubo/mensola dovrà essere interposto uno guscio
in materiale plastico di spessore non inferiore a 3 mm. I collari di sostegno dovranno avere una
dimensione tale da permettere l'applicazione all'esterno del rivestimento coibente previa interposizione
di un tronchetto in polietilene sì da evitare il danneggiamento della guaina isolante.
Si intende inoltre compresa la pittura antiruggine di tubo e mensole previa pulizia delle superfici
metalliche coi ritocchi a completamento.
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
CANALIZZAZIONI ARIA PER IMPIANTO ESTRAZIONE FORZATA E AERAZIONE VANI
FILTRO
Fornitura e posa in opera di canali per la formazione del sistema di aspirazione forzata autorimessa.
Le condotte dovranno essere realizzate con lamiera d'acciaio zincato spessore 12/10. Le condotte
dovranno essere complete di: giunti a flangia per lati superiori a 30 cm., cannotti di giunzione, curve
normali ed a spicchi, rinforzi di ogni tipo e forma, collegamenti al ventilatore di estrazione ed alle
bocchette/diffusori, telai, controtelai, prolunghe, comprese inoltre la mensole, sostegni, cavi e/o tiranti
con tendi filo e morsetti, accessori di fissaggio ad espansione, collegamenti elettrici equipotenziali,
compresi inoltre ponteggi e scale, accessori per il completo montaggio ed ogni altro onere e materiale
per darli finiti e compiuti. Dimensioni di progetto riferite alle dimensioni interne.
Compresa la predisposizione per l'inserimento delle valvole di aspirazione ed ogni altro onere ed
accessorio necessario a fornire l'opera a perfetta regola d'arte.
ASPIRATORI ASSIALI PER ALTE TEMPERATURE
Fornitura e posa in opera di ventilatore assiale intubato con cassa lunga in acciaio zincato per
funzionamento in emergenza come estrattore di fumi in caso d'incendio con temperature di 400° C per 2
ore secondo la vigente normativa EN 121013 e ricambio aria in caso di eccesso di CO rilevato da
apposito sensore (quotato in altra voce);
Caratteristiche tecniche:
Alimentazione elettrica trifase (linea elettrica quotata in altra voce)
Accessori:
Rete di protezione lato motore;
Coppia piedi di supporto a squadra
Compreso ogni altro onere per dare l'opera completa e funzionante.
GRIGLI DI RIPRESA
Fornitura e posa in opera di griglie di ripresa tipo VOLTA o equivalente in acciaio zincato con singolo
ordine di alette inclinate di 45° parallelo al lato maggiore della bocchetta a passo largo non inferiore a
45 mm, viti per fissaggio.
TUBAZIONI IN ACCIAIO ZINCATO PER RETI IDRICHE
Fornitura e posa in opera di tubazioni in acciaio zincato senza saldatura, a vite e manicotto, secondo
UNI EN 10255/2005 serie leggera fino al diametro 4" e secondo UNI EN 10216-1/2002 per diametri
superiori. Complete di raccorderia di ghisa a cuore bianco zincata con materiali d'uso e consumo,
mensole, collari di ogni tipo e dimensione, per la distribuzione dell'acqua calda/fredda all'interno del
fabbricato, compresa la prova di tenuta idraulica, i collegamenti equipotenziali ed ogni altro onere.
GRUPPO DI MANDATA PER AUTOPOMPA VIGILI DEL FUOCO
Fornitura e posa in opera di gruppo di mandata per autopompa singolo, tipo DN 70, per installazione
orizzontale o verticale, composto da: cassetta di contenimento con sportello vetrato, in acciaio inox
valvola di sicurezza diam. 1", valvola di ritegno diam. 2"1/2, saracinesca diam. 2"1/2, rubinetto idrante
diam. 2"1/2, piantana di sostegno in acciaio inox opportunamente fissata al suolo, compreso zoccolo di
supporto in calcestruzzo e materiali per fissaggio ed ogni altro onere necessario a fornire l'opera a perfetta
regola d'arte.
VALVOLE DI INTERCETTAZIONE A SFERA
Fornitura e posa in opera di valvola di intercettazione tipo a sfera in ottone secondo UNI 9195, passaggio
integrale, adatta per fluidi caldi/ freddi e gas metano, con manicotti filettati compresi materiali di tenuta. Le
valvole dovranno essere del tipo con maniglia a leva.
SERRANDE TAGLIAFUOCO
Serranda tagliafuoco omologata munite di marcatura CE conformemente alla norma EN 15650:2010 costruite
con lastre di calcio silicato (strati esterni) e solfato di calcio (strato intermedio) ad unica pala costruita in
materiale refrattario (esclusione di amianto) resistenza al fuoco REI 120 certificata dal Ministero dell'Interno
completa di fusibile tarato a 72° C, interruttore di fine corsa per interrompere in caso d'incendio
l'alimentazione elettrica al ventilatore, Servomotore 24 V, microiterruttori di segnalazione (contatto NA/NC) 2
termofusibili (interno ed esterno cassa) pulsante di test adatta per l'installazione su attraversamento di muri o
in battuta sulle strutture di compartimentazione; le modalità di installazione dovranno rispettare le indicazioni
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
riportate sul certificato di prova. Compresi eventuali controtelai, viti e tasselli per fissaggio, collegamenti
elettrici, guarnizioni termoespandenti, prove ed ogni altro onere ed accessorio necessario a dare l'opera a
perfetta regola d'arte.
Nella voce devono ritenersi comprese l'inserimento sui canali esistenti, la sigillatura dei fori con materiale con
le stesse caratteristiche di resistenza al fuoco della serranda tagliafuoco, l'alimentazione elettrica dei
servomotori e dei microinterruttori, linee elettriche derivate dal locale denominato"ufficio manutentori" e tutti
gli oneri necessari a dare l'opera finita e collaudata.
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
IMPIANTI ELETTRICI E QUADRI PER IMPIANTI ANTINCENDIO
QUADRO ELETTRICO IN ACCIAIO
Fornitura e posa in opera di quadro elettrico in acciaio zincato con porta piena, conforme alle Norme CEI
23.49, grado di protezione IP55, completo di pannello fondo in acciaio con trattamento anticorrosione, di
serratura a chiave, di staffe di fissaggio, di targhette d’identificazione delle apparecchiature installate ed
indicazione dei parametri elettrici impegnati quali tensione di alimentazione e frequenza nonchè tutto quanto
necessario a dare il quadro elettrico installato secondo la regola d’arte.
Quadro tipo Gewiss serie 46 QM o equivalente, comunque approvato dalla DL.
Quadro elettrico misure 585X800X300MM (LxHxP) art. 46036 + 46406 + 46446 + 46445+46447
CENTRALINO CON PULSANTE DI SGANCIO
Fornitura e posa in opera di centralino stagno da parete per emergenza, compresi il contenitore in PVC
autoestinguente rosso in classe II con grado di protezione IP55, il pulsante illuminabile 1NA + 1NC con
azionamento automatico alla rottura del vetro, il cartello ammonitore, il cablaggio, il punto di collegamento
all’interruttore generale in cavo di sezione adeguata posto entro guaina spiralata completa di accessori e
quant’altro necessario a dare l’opera realizzata secondo la regola dell’arte.
Centralino tipo GEWISS o similare comunque approvato dalla DL
Centralino stagno art. 42201 per sgancio interruttore generale
PUNTO DI ALIMENTAZIONE QUADRO ELETTRICO DI DISTRIBUZIONE
Fornitura e posa in opera di allacciamento elettrico del Q.E. di settore alimentato dal quadro elettrico generale
di stabilimento, comprendente l'intestazione dei cavi in arrivo, capicorda, fissaggio alle sbarre oppure ai
morsetti dell'interruttore generale, grado di protezione finale minimo pari a IP40/IP55/IP67, compresi tutti gli
accessori necessari a dare l’opera realizzata secondo la regola d’arte.
LINEE ELETTRICHE
Linee di alimentazione utenze varie in cavo multipolare con isolamento in EPR tipo FTG10(O)M1.
Fornitura e posa in opera di linee di alimentazione e/o derivazione per utenze varie tesate entro canalizzazioni
e/o tubazioni computate a parte, in cavi di rame flessibile multipolare con isolamento in gomma
etilenpropilenica sotto guaina esterna in PVC non propagante l’incendio tipo FTG10(O)M1-0,6/1KV RF31-22
a bassa emissione di fumi e gas tossici e corrosivi nelle formazioni qui di seguito riportate. Compresi inoltre
eventuali morsettiere e siglatura e tutto quanto necessario a dare l’opera realizzata secondo la regola dell’arte.
Cavi provvisti di marchio IMQ, rispondenti alle Norme CEI 20-22 III – CEI20-35, CEI 20-36.
LINEE ELETTRICHE
Linee di alimentazione utenze varie in cavo unipolare con isolamento in EPR tipo FG7R.
Fornitura e posa in opera di linee di alimentazione e/o derivazione per utenze varie tesate entro canalizzazioni
e/o tubazioni computate a parte, in cavi di rame flessibile unipolare con isolamento in gomma etilenpropilenica
sotto guaina esterna in PVC non propagante l’incendio tipo FG7R-0,6/1KV nelle formazioni qui di seguito
riportate. Compresi inoltre eventuali morsettiere e siglatura e tutto quanto necessario a dare l’opera realizzata
secondo la regola dell’arte.
Cavi provvisti di marchio IMQ, rispondenti alle Norme CEI 20-22 III.
LINEE ELETTRICHE
Linee di alimentazione utenze varie in cavo multipolare con isolamento in EPR tipo FG7(O)R Fornitura e posa
in opera di linee di alimentazione e/o derivazione per utenze varie tesate entro canalizzazioni e/o tubazioni
computate a parte, in cavi di rame flessibile multipolare con isolamento in gomma etilenpropilenica sotto
guaina esterna in PVC non propagante l’incendio tipo FG7(O)R-0,6/1KV nelle formazioni qui di seguito
riportate. Compresi inoltre eventuali morsettiere e siglatura e tutto quanto necessario a dare l’opera realizzata
secondo la regola dell’arte.
Cavi provvisti di marchio IMQ, rispondenti alle Norme CEI 20-22 III.
LINEE ELETTRICHE
Linee di alimentazione utenze varie in cavo con isolamento in PVC tipo FROR
Fornitura e posa in opera di linee di alimentazione e/o derivazione per utenze varie tesate entro canalizzazioni
e/o tubazioni computate a parte, in cavi di rame flessibile con isolamento in PVC non propagante l’incendio
tipo FROR 450/750V, nelle formazioni qui di seguito riportate. Compresi inoltre eventuali morsettiere e
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
siglatura e tutto quanto necessario a dare l’opera realizzata secondo la regola dell’arte.
Cavi provvisti di marchio IMQ, rispondenti alle Norme CEI 20-22 III.
LINEE ELETTRICHE
Linee di alimentazione utenze varie in filo con isolamento in PVC tipo N07G9-K{fine breve}F.p.o. di linee di
alimentazione e/o derivazione per utenze varie tesate entro canalizzazioni e/o tubazioni computate a parte, in
conduttori unipolari di rame flessibile con isolamento in PVC non propagante l’incendio tipo N07G9-K a
bassa emissione di gas tossici e corrosivi, nelle formazioni qui di seguito riportate. Compresi inoltre eventuali
morsettiere e siglatura e tutto quanto necessario a dare l’opera realizzata secondo la regola dell’arte.
Conduttori provvisti di marchio IMQ, rispondenti alle norme CEI 20-22 III.
LINEE ELETTRICHE
Linee di alimentazione utenze varie in filo con isolamento in PVC tipo N07V-K
Fornitura e posa in opera di linee di alimentazione e/o derivazione per utenze varie tesate entro canalizzazioni
e/o tubazioni computate a parte, in conduttori unipolari di rame flessibile con isolamento in PVC non
propagante l’incendio tipo
N07V-K nelle formazioni qui di seguito riportate. Compresi inoltre eventuali
morsettiere e siglatura e tutto quanto necessario a dare l’opera realizzata secondo la regola dell’arte.
Conduttori provvisti di marchio IMQ, rispondenti alle norme CEI 20-22 III.
LINEE ELETTRICHE
Cavo schermato
Fornitura e posa in opera di cavo schermato , tesato entro tubazioni/canalizzazioni conteggiate a parte,
compresi i cablaggi e tutto quanto necessario a fornire l’opera realizzata a regola d’arte.
CANALIZZAZIONI E TUBAZIONI
Canale portacavi in acciaio zincato
Fornitura e posa in opera di canale portacavi in acciaio zincato a fuoco, compresi i raccordi quali curve piane,
curve salita e discesa, derivazioni a “T”, derivazioni sghembe, riduzioni, ecc…, staffe di supporto in acciaio
zincato di misura adeguata, eventuali sospensioni con attacchi a plafone, giunti, bulloneria per
l’accoppiamento degli elementi aventi collegamento del tipo ad incastro, fissaggio mediante tasselli e
quant’altro necessario a dare l’opera realizzata secondo la regola dell’arte. Compresi gli oneri per la
costruzione di eventuali staffe di supporto fuori standard (vedi descrizioni su tavole di progetto). Grado di
protezione del canale pari a IP40 con coperchio installato. Canale rispondente alla norma CEI 23-31 e
provvisto di marchio IMQ.
Canale tipo SATI S5 o equivalente comunque approvato dalla D.L.
CANALIZZAZIONI E TUBAZIONI
Coperchio per canaletta zincata
Fornitura e posa in opera di coperchio per canale zincato e forato con sistema d’installazione ad incastro sul
canale, compresi i fermi.
Coperchio tipo SATI S5 o equivalente comunque approvato dalla D.L.
CANALIZZAZIONI E TUBAZIONI
Separatore per canaletta zincata
Fornitura e posa in opera di separatore per canale zincato e forato con sistema d’installazione ad incastro sul
canale, compresi tutti gli accessori necessari.
Separatore tipo SATI S5 o equivalente comunque approvato dalla D.L.
CANALIZZAZIONI E TUBAZIONI
Tubazione in PVC rigido
Fornitura e posa in opera di tubo isolante rigido, serie pesante, provvisto di marchio IMQ, piegabile a freddo,
colore grigio chiaro RAL 7035, autoestinguente, grado di protezione finale IP67 ottenuto con raccorderia ad
innesto rapido, compresi l’eventuale tratto finale in guaina spiralata flessibile con relativi raccordi, elementi di
fissaggio tipo SCH della Fischer, scatole di derivazione rompitratta e quant’altro necessario a dare l’opera
realizzata secondo la regola dell’arte.
Tubo e guaina tipo Gewiss o equivalente.
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
SACCHETTI TAGLIAFIAMMA
Sistema di barriera tagliafiamma per attraversamenti di pareti o solette contenenti cavi elettrici, tubi
combustibili (Ø max 32 mm) passerelle e/o canali portatavi (o tubazioni) metalliche e non, con resistenza al
fuoco REI 120 ÷ REI 180.
Costituito da cuscini antincendio rettangolari in tessuto minerale, non contenenti amianto o altre sostanze
tossiche o nocive, non degradabili per l’azione dell’umidità, contenenti materiali in granuli che si espandono
sotto l’azione del calore fino a formare un blocco solido e resistente al fuoco REI 120 sul lato 18 cm e REI 180
sul lato 34 cm.
Negli attraversamenti di soletta per la posa del Sistema è necessario prevedere una robusta rete metallica con
diametro dei fili non inferiore a 4 mm e dimensioni della maglia circa 40 x 40 mm, fissata con adeguati tasselli
metallici.
Sacchetti tipo SATI ITALIA S.P.A. mod. KBS SEALBAGS o equivalenti comunque approvati dalla DL
PUNTI COMANDO E PUNTI COLLEGAMENTO
Punto collegamento in esecuzione a vista
Fornitura e posa in opera di punto collegamento utilizzatori vari, compresi quota parte di cavo in rame
flessibile con isolamento in PVC e/o gomma etilenpropilenica sotto guaina esterna in PVC non
propaganti l’incendio di sezione adeguata, tubo rigido serie pesante e guaina spiralata flessibile di
colore grigio completi di accessori in grado di garantire un grado di protezione IP54, compresi inoltre
elementi di fissaggio tipo SCH della Fischer, eventuale scatola di derivazione in PVC di dimensioni
adeguate, morsettiera, fascette e cablaggio nonché quant’altro necessario a dare l’opera realizzata
secondo la regola d’arte
PUNTI COMANDO E PUNTI COLLEGAMENTO
Modifica su impianto di rivelazione fumo/incendio
Fornitura e posa in opera di modifica su centrale impianto di rivelazione fumo/incendio comprendente
l'installazione di un relè 2P 2Na a 24VAC per il preliveo del segnale d'allarme dalla centrale, compresi i
cablaggi, le prove di corretto funzionamento nonchè tutto quant'altro necessario a fornire l'opera
realizzata a regola d'arte.
PUNTI COMANDO E PUNTI COLLEGAMENTO
Segnalazione ottico-acustica
Fornitura e posa in opera di segnalazione ottico-acustica per la segnalazione di impianto di estrazione
fumo/CO in funzione, compresi un contenitore da tavolo con supprto portafrutti, n.1 lampada di
segnalazione a 24VAC, n.1 segnalazione acustica a 24VAC, i cablaggi, le prove di corretto
funzionamento nonchè tutto quant'altro necessario a fornire l'opera realizzata a regola d'arte.
IMPIANTO AUTOMATICO DI RILEVAZIONE MONOSSIDO DI CARBONIO
Centrale di sistema
Fornitura e posa in opera di centrale con display LCD e tastiera. Consente di gestire fino a 104 rilevatori.
Il collegamento avviene tramite concentratori remoti disposti su una linea seriale RS485, dispone di 4 relè
d’uscita in centrale, per l’interfacciamento verso il campo liberamente associabili a condizioni di guasto o
allarme dei rivelatori e 64 uscite di tipo OC remotate su concentratori seriali. Dotata di una memoria eventi in
grado di memorizzarne fino a 800. Compresi l'installazione, i cablaggi, la messa in funzione, le prove di
corretto funzionamento e quant'altro necessario a dare l'opera realizzata a regola d'arte.
Apparecchiature tipo Bosch Security System o equivalenti comunque approvate dalla D.L.
IMPIANTO AUTOMATICO DI RILEVAZIONE MONOSSIDO DI CARBONIO
Rilevatore di CO (monossido di carbonio
Fornitura e posa in opera di rilevatore di CO , in contenitore IP55, con uscita 4-20 mA, 0-300 ppm: il
rivelatore fornisce una uscita proporzionale in corrente (4-20 mA) corrispondente al fondo scala (LIE o ppm).
Compresi lìinstallazione, i cablaggi, le prove di corretto funzionamento e quant'altro necessario a dare l'opera
realizzata a regola d'arte.
Apparecchiature tipo Bosch Security System o equivalenti comunque approvate dalla D.L.
IMPIANTO AUTOMATICO DI RILEVAZIONE MONOSSIDO DI CARBONIO
Modulo remoto
Fornitura e posa in opera di modulo remoto per il collegamento fino a max n.8 rivelatori di CO. Collegamento
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
alla centrale di sistema attraverso cavo seriale RS485. Compresi l'installazione, i cablaggi, le prove di corretto
funzionamento e quant'altro necessario a dare l'opera realizzata a regola d'arte.
Apparecchiature tipo Bosch Security System o equivalenti comunque approvate dalla D.L.
IMPIANTO AUTOMATICO DI RILEVAZIONE MONOSSIDO DI CARBONIO
Alimentatore supplementare
Fornitura e posa in opera di Unità di alimentazione a 27 Vcc da 3,4A per n°2 batteirie da 7,2Ah (batterie
incluse) provvista di scheda per controllo batteria.Certificato CPD - EN54. Compresi l'installazione, i cablaggi,
le prove di corretto funzionamento e quant'altro necessario a dare l'opera realizzata a regola d'arte.
Apparecchiature tipo Bosch Security System o equivalenti comunque approvate dalla D.L.
Opere e assistenze varie
Opere ed assistenze murarie
Opere ed assistenze di qualsiasi genere necessarie alla realizzazione dei nuovi circuiti distributivi
principali comprese di:

noleggio eventuali attrezzature;

materiali di consumo;

trasporto a discarica autorizzata dei materiali di risulta, oneri inclusi, con mezzi propri;

pulizia delle superfici interessate dall'intervento.
Inclusi tutti gli oneri ed accessori comunque necessari a fornire l'opera a perfetta regola d'arte e nel
pieno rispetto delle vigenti specifiche norme.
Tali opere comprenderanno:
SCALA METALLICA
Scala in carpenteria metallica realizzata secondo gli elaborati progettuali, con membrature portanti in profilati
di acciaio, gradini e pianerottoli in grigliato tipo "ORSOGRILL" o similare con superficie antitacco a maglia
25x11mm, completa di parapetti costituiti da montanti a sezione quadra o tonda e corrimano a sezione tonda.
Incluso nel prezzo la fornitura e posa in opera di pannelli in lamiera zincata, fermapiede ed a chiusura laterale
della scala dal piano di calpestio a quota pavimento come meglio indicato negli elaborati progettuali, Gli
elementi costituenti la struttura della scala dovranno essere vincolati tra loro mediante saldatura eseguita in
officina o bullonatura eseguita in cantiere con bulloni classe 8,8; l'appoggio a terra dovrà avvenire tramite piedi
dotati di regolazione in altezza. Il fissaggio fra la struttura metallica ed il pavimento sarà realizzato mediante
tirafondi filettati o altri fissaggi meccanici di adeguata dimensione.
Tutte le superfici saranno interamente zincate a caldo.
Saldature, pezzi speciali, viterie ed ogni altro onere è incluso nel prezzo a dare l'opera ultimata a perfetta
regola d'arte.
RIVESTIMENTO CANALE IN LAMIERA CON LASTRE IN SILICATO DI CALCIO
Lastre di silicato di calcio, esenti da amianto, omologate in classe 0, tipo ''PROMATECT LS'', o similari, di
spessore minimo pari a mm 40, per il rivestimento scatolare di canali di ventilazione in lamiera zincata, posate
in opera secondo le indicazioni seguenti:
a) applicazione di angolari metallici, di dimensione mm 30x50x0,6 fissati direttamente al solaio per mezzo di
tasselli metallici ad espansione;
b) fissaggio delle protezioni laterali direttamente sull'angolare di cui al punto a) con viti in acciaio
autoperforanti da mm 60 poste ad interasse di mm 300;
c) fissaggio della protezione inferiore su quelle laterali con viti in acciaio con passo a legno da mm 70 poste ad
interasse di mm 300;
d) applicazione del copriginto perimetrale con lastre in PROMATECT H da mm 100x10 con graffe metalliche
da mm 20;
e) sigillatura perimetrale con mastice antincendio PROMASEAL S.
Compresi nel prezzo gli oneri per: tagli, sfridi, fornitura di pezzi speciali, materiali di fissaggio ed ogni altro
onere a dare l'opera a perfetta regola d'arte, compresa nel prezzo la certificazione a lavori ultimati di resistenza
al fuoco R.E.I. 120 redatta su modelli ministeriali approvati.
RIVESTIMENTO DI TRAMEZZO IN LATERIZIO CON LASTRE IN SILICATO DI CALCIO
Fornitura e posa in opera di lastre di silicato di calcio, esenti da amianto, omologate in classe 0, tipo
''PROMATECT 100/H'', o similari, dello spessore di 10 mm, per la riqualificazione di pareti esistenti in
laterizio, applicate direttamente sul tramezzo con l'impiego di tasselli metallici ad espansione; le giunzioni
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
delle lastre, ove richiesto, dovranno essere rifinite mediante stuccatura con apposito composto "PROMAT" e
banda di supporto; compreso nel prezzo ogni onere per: tagli, sfridi, materiali di fissaggio ed ogni altro onere a
dare l'opera a perfetta regola d'arte; compresa nel prezzo la certificazione a lavori ultimati di resistenza al
fuoco R.E.I. 120 redatta su modelli ministeriali approvati.
MURATURA IN BLOCCHI LECA REI 120
Muratura retta dello spessore di 20 cm e per qualsiasi altezza, REI 120, eseguita con manufatti modulari in
calcestruzzo di argilla espansa tipo''Lecablocco tagliafuoco'', o similare, di dimensioni (H x L) 20x50 cm e
spessore 20cm, aventi densità del calcestruzzo compresa tra 1400 e 1600 kg/ mc, legati in opera con malta di
classe M3 (D.M. 20/11/87). Sono compresi nel prezzo gli oneri per la realizzazione dei piani di lavoro, la
fornitura dei materiali, la costruzione di mazzette, sguinci, architravi con impiego di pezzi speciali, giunti di
controllo, la sigillatura con materiale idoneo degli eventuali giunti di controllo, la realizzazione ove richiesto di
irrigidimenti strutturali, sia orizzontali che verticali ed ogni altro onere e magistero a dare la muratura eseguita
a perfetta regola d'arte. È compreso l'occorrente ponteggio per altezze fino a 3,5 metri dal piano di lavoro.
Compresa nel prezzo l'eventuale realizzazione di architravi; compresa altresì nel prezzo la certificazione a
lavori ultimati di resistenza al fuoco REI 120 redatta su modelli ministeriali approvati.
Norme di misurazione: sarà computato il volume effettivo delle murature con deduzione dei fori di superficie
superiore a 2.00 mq
INTONACO CIVILE PER INTERNI
Fornitura e posa in opera di intonaco a calce per interni, eseguito a qualsiasi altezza su pareti verticali,
orizzontali o inclinate, sia piane che curve, compreso eventuale preventivo rinzaffo della muratura scarnificata,
rimbocco di cavità o crepe, strato di sottofondo realizzato senza l'ausilio di fasce guida, seguendo con ciò
l'andamento della superficie muraria regolarizzando cavità e sporgenze, strato di arricciatura e stabilizzatura a
frattazzo, strato finale secondo preventiva campionatura; rinzaffo, sottofondo ed arriccio saranno realizzati con
malta di calce idraulica dosata a 350 kg per m³ di sabbia viva lavata, l'intonaco di finitura sarà realizzato con
malta di calce idraulica e grassello di calce opportunamente dosati a 400 kg per m³ di sabbia; la formazione
degli spigoli vivi o smussati, le lesene, le nervature di volta, i riquadri dei vani di porte e finestre, il raccordo
con elementi lapidei o lignei di facciata, i sollevamenti, la formazione dei piani di lavoro.
PITTURA LAVABILE PER INTERNI
Tinteggiatura con idropittura lavabile per interni di ottima qualità a base di resina sintetica in dispersione
acquosa e di pigmenti selezionati, tipo Betatex Sikkens o similari approvati, colori a scelta della D.L. aspetto
satinato. In opera su pareti e soffitti eseguiti con intonaci al civile, gesso, fibre di vetro tipo Gavatex e
cartongesso; compreso nel prezzo: la fornitura dei materiali e tutti gi oneri di cui all’art. 11.1.
PORTA R.E.I. 120
Porta metallica “R.E.I. 120” (luce netta di passaggio cm 120x210) costituita da: battente con lamiera di acciaio
inscatolata pressopiegata, riempito con materiale isolante ad alta densità; cerniere munite di molla di richiamo
per la chiusura automatica; telaio senza battuta inferiore con profilati di acciaio pressopiegato a Z, completo di
zanche a murare; verniciatura con polvere epossipoliestere termoindurite, con finitura a struttura antigraffio
goffrata, colori di serie a scelta della D.L. In opera compreso nel prezzo: la fornitura e posa di tutti i materiali
ed accessori, le maniglie comandate da chiave e predisposizione per l'aggiunta di maniglione antipanico; la
serratura sull'anta principale, le assistenze murarie, l'eventuale ripristino di intonaco lungo il perimetro del
foro murario garantendo la resistenza al fuoco della muratura, ogni altro onere e magistero per dare il
serramento completo e funzionante a regola d’arte.compresa la certificazione a lavori ultimati di resistenza al
fuoco R.E.I. 120 redatta su modelli ministeriali approvati.
N.B.: Il verso di apertura (dx o sx) andrà concordato con la D.L. in fase d'esecuzione dei lavori.
MANIGIONE ANTIPANICO
Fornitura e posa in opera di maniglione antipanico a barra orizzontale di sezione tubolare reso basculante per
mezzo di due leve incernierate nelle scatole laterali ed apribili con qualsiasi tipo di comando sia interno che
esterno, con o senza chiave, compreso mostrine, aste, placche e materiali di consumo. compresa la
certificazione diconformità a lavori ultimati redatta su modelli ministeriali approvati.
RIMOZIONE DI SERRAMENTI
Rimozione di serramenti di qualsiasi tipo (legno, ferro, alluminio, PVC) e dimensione, compresi ponteggi,
coprifili, controcassa, vetri, trasporto a discarica del materiale di risulta, indennità di discarica. E' compreso
nel prezzo, ove ciò sia necessario, l'onere per la preparazione del foro murario per la successiva installazione
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
della nuova porta REI
DEMOLIZIONE IN BRECCIA DI OPERE IN C.A
Demolizione in breccia di opere in c.a. per spessori fino a 30 cm, mediante l'uso di segatrice circolare per
calcestruzzi o martello demolitore o altro, eseguito a qualsiasi altezza, compreso disco diamantato, energia
elettrica, carico e trasporto del materiale di risulta alle pubbliche discariche, l'indennità di
discarica,installazione delle attrezzatura da taglio, materiali di consumo, demolizione in parti più piccole per
agevolarne la movimentazione, teli di protezione.
SERRAMENTO FISSO GRIGLIATO
Fornitura e posa in opera di serramento grigliato fisso realizzato con lamelle prefabbricate di ferro piegate a Z,
preverniciate con colori RAL a scelta della D.L., compreso profilo porta lamelle, rete antitopo, controcassa in
lamiera zincata, ponteggi, tagli, sfridi, assistenze murarie.
SPOSTAMENTO TUBO DI SCARICO ACQUE METEORICHE
Spostamento di un tubo di scarico delle acque meteoriche di drenaggio dall'aiuola soprastante, consistente nella
rimozione del tubo esistente e nel rifacimento della condotta in modo da non ostacolare il passaggio del canale
di ventilazione in lamiera di nuova realizzazione all'intradosso del solaio. L'opera consiste nella rimozione del
terreno e della guaina sovrastante, nell'esecuzione di un nuovo foro nel solaio (diam. 63mm) e nel
posizionamento del nuovo condotto di scarico in PEHD diam. 50mm opportunamente sigillato con l'ausilio di
guaina bituminosa posata a caldo. Compresi nel prezzo i materiali necessari per il prolungamento, materiali di
consumo, ed ogni altro onere a dare il lavoro eseguito a perfetta regola d'arte
Opere varie, provvisionali e sistemazioni
Opere provvisionali e sistemazioni necessarie per il completamento degli impianti comprendenti:

approvvigionamento ai piani dei materiali necessari all'esecuzione delle opere;

sgombero dei materiali di risulta;

pulizia dei locali.
Compresi i materiali, gli oneri e quant'altro necessario per garantire la corretta e regolare esecuzione
delle lavorazioni evitando danneggiamenti ai contenuti nei vari locali o aree interessate.
MANUTENZIONI GRIGLIATI PEDONABILI
Manutenzione delle griglie pedonabili esterne al fabbricato con funzioni di uscite di emergenza con
meccanismo di aperture a spinta dal basso verso l'alto.
L'intervento prevede la pulizia di tutti gli organi in movimento e la successiva lubrificazione e ingrassatura, la
verifica della corretta apertura dei grigliati.
Compreso il materiale di pulizia e ingrassaggio e ogni altro onere per dare l'opera completa e funzionante
MANUTENZIONE PALCOSCENICO AUDITORIUM
Opere di manutenzione del pavimento del palcoscenico auditorium, costituita da raschiatura, verniciatura con
vernice poliuretanica bicomponente per applicazioni su manufatti in legno per la protezione in classe 1 di
reazione al fuoco.
Posa secondo le indicazioni del costruttore previa preparazione del fondo con raschiatura, stuccatura,
verniciatura e tutte le fasi previste dalle schede tecniche e metodi di posa del produttore.
Al termine delle opere di verniciatura la ditta esecutrice dell'opera dovrà fornire idonea certificazione di
corretta posa in opera
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Interventi di adeguamento e miglioramento dell’impianto di climatizzazione e di prevenzione incendi
8) MODALITÀ DI ESECUZIONE
I lavori oggetto del presente appalto verranno eseguiti per fasi successive allo scopo di non interrompere
i servizi generali (riscaldamento, raffrescamento, etc.) necessari per lo svolgimento delle normali
attività del personale che occupa gli edifici e comunque tutte le attività in generale (ad es.
manifestazioni nell’auditorium, etc.).
La sequenza delle operazioni è descritta nel cronoprogramma allegato al progetto. Sarà però compito
della Ditta appaltatrice di definire nei dettagli la sequenza delle lavorazioni ed eventualmente di
organizzare i lavori con modalità diverse (anche in funzione delle stagioni più appropriate per
l’esecuzione dei lavori stessi), previa approvazione da parte della D.L., in modo però da permettere il
conseguimento degli scopi previsti, ossia la realizzazione dei lavori mantenendo operanti gli edifici,
osservando le prescrizioni della normativa e degli Enti preposti, rispettando i tempi contrattuali ed
operando secondo le regole dell’arte. Il tutto sarà riportato nel cronoprogramma che dovrà essere
presentato dall’Appaltatore subito dopo la consegna dei lavori.
Per ogni fase in tutti i locali non inclusi nella fase stessa i lavori saranno eseguiti senza causare
interruzioni all’attività degli uffici; la Ditta adotterà quindi tutti gli accorgimenti necessari allo scopo.
In particolare eventuali lavori nelle zone utilizzate (corridoi, uffici, garage, etc.) saranno eseguiti
tenendo conto delle esigenze operative del personale dell’edificio, in giornate e in orari da concordare
con la Stazione appaltante ed il personale stesso (tali giornate potranno anche essere il sabato e la
domenica e gli orari potranno essere anche al di fuori di quelli normali di lavoro della Ditta, compreso il
periodo notturno, nonché in periodi di intervento non continuativi); così pure per lavori che comportino
la sospensione di servizi necessari nelle zone utilizzate (sospensione di riscaldamento e raffrescamento,
energia elettrica, acqua sanitaria, etc.) e per lavori rumorosi.
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