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LA CATARATTA:
CHIRURGIA E LASER
QUALI LE TECNICHE MIGLIORI
Torino, 5 marzo 2013
Claudio Panico
Direttore SC Traumatologia e SC Oculistica Generale, ASL TO1 Ospedale Oftalmico di Torino
Caterina Bogetto
SC Traumatologia, ASL TO1 Ospedale Oftalmico di Torino
Testi a cura di:
Dott. Claudio Panico
LA CATARATTA è un opacamento progressivo del cristallino (la lente naturale collocata
dietro lʼiride).
Eʼ costituito:
1) da una parte centrale chiamata NUCLEO
2) da una parte periferica (CORTICALE anteriore e posteriore)
3) da un involucro chiamato CAPSULA
È una malattia antica quanto lʼuomo e da sempre costituisce la prima causa di cecità.
Il paziente affetto da cataratta avverte:
1. un calo progressivo della vista
2. una visione offuscata
3. un abbagliamento allʼaperto
4. i colori sembrano meno vivaci
5. in molti casi la comparsa o se già presente, lʼaumento della miopia.
Il trattamento della cataratta è esclusivamente chirurgico
LA CHIRURGIA della cataratta attuata dal dr. Panico
è una CHIRURGIA MINI-INVASIVA, tecnica dʼavanguardia,
appannaggio di pochi centri in Italia
Essa consiste in:
1. MICROCHIRURGIA (eseguita con microscopio operatorio)
2. MICROINCISIONALE, cioè con 2 piccoli fori che non necessitano di punti di sutura
3. Introduzione di cristallino artificiale pieghevole
4. Anestesia topica (solo con un collirio anestetico)
5. TEMPI di intervento di pochi minuti
6. Regime ambulatoriale: unʼora dopo lʼintervento si può far ritorno a casa
FAQ CATARATTA
Frequent Asked Question
Domande più frequenti
Cosa è la cataratta?
LA CATARATTA è un opacamento progressivo del
cristallino (la lente naturale collocata dietro lʼiride).
Il nome deriva dallʼantica credenza che fosse un
velo che scendesse sugli occhi, come una cascata
(ricordate le cataratte del Nilo?).
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Chi è colpito da cataratta?
Il cristallino, dopo i 50 anni, come tutte le strutture connettivali del nostro corpo (articolazioni,
vasi sanguigni), va incontro ad un processo di senescenza, che ne causa la perdita di trasparenza. La cataratta interessa prevalentemente la terza età, ma non è esclusiva di questo periodo
della vita.
Può insorgere anche nei pazienti diabetici, in persone che hanno fatto uso prolungato di farmaci (come il cortisone, il cordarone, i chemioterapici), in seguito a ferite o a traumi oculari gravi,
in persone affette da altre malattie oculari come le uveiti in seguito ad una eccessiva esposizione ai raggi solari. Purtroppo può essere presente alla nascita, cioè congenita.
Quali sono i sintomi della cataratta?
Il paziente lamenta un offuscamento progressivo
della vista ed un abbagliamento allʼaperto. I colori
sembrano meno vivaci ed in molti casi si ha la
comparsa (o se già presente, lʼaumento) della
miopia.
Quando lʼopacità del cristallino diventa molto
densa non si è più in grado di distinguere gli oggetti; in fasi molto avanzate si può avere la perdita
anche totale della vista, che potrà essere pienamente recuperata, dopo lʼintervento chirurgico.
L’effetto sulla visione è quello rappresentato nella figura
allegata.
Quando è il momento migliore per operare di cataratta?
Quando non si riesce più a condurre la propria vita in modo pieno, quando ci sono delle limitazioni nelle attività giornaliere, allora è il momento di operare. La decisione va presa di comune
accordo tra paziente ed oculista.
Qualʼè la cura della cataratta?
È una malattia antica quanto lʼuomo e da sempre costituisce la prima causa di cecità. In presenza di cataratta non esistono medicine, diete od occhiali in grado di farla regredire. Finora
lʼunico trattamento valido è di tipo chirurgico. Lʼintervento di cataratta è lʼoperazione chirurgica più eseguita al mondo.
La chirurgia della cataratta attuata dal dr. Panico è una CHIRURGIA MINI-INVASIVA, tecnica
dʼavanguardia, appannaggio di pochi centri in Italia (vd. pag. 3).
Una mini sonda ad ultrasuoni chiamata FACOEMULSIFICATORE, rompe il nucleo della cataratta in tanti piccoli pezzi,
i quali vengono asportati da una linea di aspirazione, sita
allʼinterno della sonda stessa. Il cristallino è avvolto da un
involucro sottile (sacco capsulare) che lo sorregge.
La capsula viene lasciata al suo posto, poiché serve da supporto per il nuovo cristallino artificiale e perché mantiene
separata la porzione posteriore dellʼocchio (vitreo e retina)
da quella anteriore.
Il cristallino naturale non più trasparente (cataratta) viene
così sostituito da una lentina artificiale.
Nella nostra tecnica utilizziamo esclusivamente cristallini
intraoculari pieghevoli, che possono essere inseriti, arrotolati come un sigaro, nelle microincisioni.
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Tecnica di intervento:
FACOEMULSIFICAZIONE
del nucleo della cataratta
Anestesia:
lʼocchio si può rendere insensibile con la sola instillazione
di gocce (anestesia topica) o in alternativa con delle iniezioni vicine allʼocchio (anestesia locale); solo in rari casi
può rendersi necessaria lʼanestesia generale.
Nella quasi totalità dei casi adottiamo
LʼANESTESIA TOPICA, la quale ci dà la possibilità
di operare anche i pazienti che soffrono di patologie
cardiache e in terapia anticoagulante
(cardioaspirina, cardirene, tiklid, coumad in e similari)
Introduzione della lentina intraoculare
arrotolata, che si dispiega all’interno
del sacco capsulare
NESSUN BENDAGGIO al termine dellʼintervento.
Cosa succede dopo l'intervento di cataratta?
Il giorno successivo allʼintervento il paziente operato è sottoposto ad una normale visita per verificare che non ci
siano infezioni postoperatorie precoci, che la pressione intraoculare sia nella norma, per spiegare il protocollo delle
infezioni postoperatorie.
Il paziente deve avere alcune precauzioni:
• Portare un occhiale da sole, perché si rimane più
sensibile alla luce per qualche tempo.
• Instillare colliri antibiotici per 2 settimane.
Lente intraoculare ben posizionata nel
sacco capsulare, dietro l’iride
• Non strofinare lʼocchio operato per 3 settimane.
• Usare di notte una conchiglia di plastica, a protezione
dellʼocchio, per una settimana.
• Non fare sforzi per 2-3 giorni, non prendere in braccio bambini.
• Evitare ambienti polverosi o malsani per 2 settimane.
• Dal 3°giorno è possibile radersi, lavarsi il volto, fare la doccia con cautela.
• Effettuare i 3 controlli del protocollo delle infezioni postoperatorie:
1. il giorno successivo allʼintervento
2. dopo una settimana
3. dopo 3 settimane (a seconda del periodo di incubazione dei vari germi).
La cataratta può essere curata con farmaci o trattamenti di rieducazione visiva?
Non esistono terapie mediche. Lʼunico modo per curare la cataratta è lʼintervento chirurgico.
Quanto dura lʼintervento di cataratta?
Di solito dura da meno di 10 minuti a 20 nei casi più complessi.
Eʼ necessario il ricovero?
Eʼ un intervento ambulatoriale. Dopo qualche ora si può far ritorno al proprio domicilio.
Lʼintervento richiede unʼanestesia generale?
Si somministrano solo alcune gocce di collirio anestetico (anestesia topica) e lʼintervento è totalmente indolore.
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Lʼintervento viene eseguito con il LASER?
Normalmente si usa una mini sonda ad ultrasuoni chiamata facoemulsificatore, che rompe il
nucleo della cataratta in tanti piccoli pezzi, i quali vengono aspirati da una linea di aspirazione
sita allʼinterno della sonda stessa.
Da qualche tempo è in commercio un LASER a FEMTOSECONDI in grado di eseguire alcune fasi
dellʼintervento di cataratta, ma è ancora necessario associarlo ad un facoemulsificatore ad ultrasuoni.
Bisogna tenere chiuso lʼocchio dopo lʼintervento?
Alla fine dellʼintervento lʼocchio normalmente non viene bendato ma è necessario portare degli
occhiali da sole, necessari per qualche giorno, affinchè lʼocchio convalescente si riabitui alla intensità della luce.
Lʼintervento può correggere difetti visivi preesistenti come miopia, ipermetropia ed
astigmatismo?
I nuovi cristallini artificiali ci permettono di correggere con buona attendibilità lʼ80% dei difetti
visivi preesistenti nel paziente. Lʼultima generazione di lenti intraoculari TORICHE, MULTIFOCALI e MULTIFOCALI-TORICHE possono ridurre gli astigmatismi e permettere di superare anche
la presbiopia.
Dopo lʼintervento bisogna portare sempre gli occhiali?
Lʼocchio operato riesce a vedere bene senza lʼuso di occhiali correttivi nellʼ80% dei casi, nel caso
sia stato possibile impiantare una delle lenti PREMIUM di cui si è approfondito nel punto precedente. Questo dipende dalle caratteristiche oculari di ogni paziente.
La tecnica chirurgica più moderna richiede punti di sutura?
Nella tecnica microchirurgica a piccolo taglio (MICS) acronimo di Micro IncisionalCataract Surgery, le due incisioni necessarie sono di diametro talmente piccolo da non richiedere, normalmente,nessuna sutura.
Rimane una cicatrice visibile dallʼesterno?
Lʼintervento non lascia nessun segno visibile.
Il fumo ed il sole accelerano lʼarrivo della cataratta?
Diversi studi scientifici lo dimostrano con grande attendibilità
Chi è malato di glaucoma può fare lʼintervento di cataratta?
Di solito lʼintervento di cataratta riduce la pressione intraoculareindotta dal glaucoma ed è possibile con una certa frequenza ridurre i colliri antiglaucomatosi o addirittura sospenderli dopo
la chirurgia della cataratta.
Esistono comunque varie tecniche che permettono il contemporaneo trattamento chirurgico
sia della cataratta sia del glaucoma nei casi più gravi.
Le donne sono colpite più degli uomini?
La cataratta incide di più sulle donne. Deve essere considerato che la loro vita media è, significativamente, più alta.
La cataratta colpisce solo le persone anziane?
Sono presenti in buon numero anche cataratte congenite, traumatiche, da farmaci, in conseguenza di malattie generali, giovanili, oltre a quelle senili.
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Lʼintervento è pericoloso?
Il rischio zero in chirurgia non esiste. Le nuove tecniche fanno di questo intervento uno dei più
sicuri. In Italia vengono effettuati 500.000 interventi di cataratta allʼanno. 3.000.000 negli USA.
Eʼ lʼintervento dʼelezione più eseguito al mondo.
Prima di intervenire bisogna aspettare che la cataratta maturi?
Oggi è vero il contrario, le nuove tecniche microincisionali consigliano che lʼintervento venga
eseguito prima che il cristallino diventi tanto duro da non poter essere aggredito con facilità
dalle scariche di ultrasuoni necessari per romperlo.
Questo riduce i tempi operatori e di conseguenza i rischi e migliora i risultati visivi.
Lʼintervento è facile e può essere effettuato in qualsiasi struttura?
Non bisogna erroneamente pensare che essendo una chirurgia di routine, sia un intervento facile. Anche se è lʼintervento più eseguito, ogni giorno, in tutto il mondo è un intervento molto
delicato.
La tecnica è molto sofisticata e richiede un chirurgo aggiornato ed esperto, attrezzature ed organizzazione adeguate per ridurre i rischi di complicazioni ed assicurare un adeguato recupero
visivo. Tanto più la chirurgia si miniaturizza, maggiori sono i vantaggi per il paziente in termini
di rapidità di recupero visivo, di rapidità di ritorno alle normali attività e di riduzione dei disturbi
postoperatori.
Per contro aumenta in modo esponenziale il coefficiente di difficoltà dellʼintervento da parte
del chirurgo, il quale si trova a lavorare su strutture anatomiche delicatissime (delle dimensioni
di pochi micron), con sempre minor spazio a disposizione.
Chi è in cattive condizioni di salute può essere operato?
Vi sono pochi casi inoperabili, ma è comunque sempre necessaria unʼattenta valutazione da
parte del chirurgo e dellʼanestesista nei casi a rischio
Quanto dura il cristallino artificiale?
Le nuove lenti artificiali sono eterne, hanno dei filtri anti radiazioni ultraviolette e mantengono
le loro caratteristiche ottiche per sempre. Vengono inserite anche nei bimbi affetti da cataratta
congenita.
La cataratta può ritornare?
La cataratta non ritorna. Può presentarsi invece unʼopacità del sacco capsulare,che conteneva
prima il cristallino naturale e successivamente sede di quello artificiale.
Viene chiamata cataratta secondaria ed è causata dalla migrazione di cellule epiteliali dallʼequatore del sacco stesso. Questa nuova opacità si tratta ambulatorialmente con lo YAG laser.
l pazienti con alterazioni della retina o con maculopatie possono essere operati?
Ogni patologia associata va valutata singolarmente dallo specialista, ma in generale non esistono controindicazioni assolute allʼintervento.
Deve comunque essere ben compreso che il recupero visivo potrebbe essere modesto, in conseguenza della gravità delle patologie associate.
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Si ringrazia per il contributo incondizionato:
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