Mons. Benedetto Tuzia presiede in Cattedrale a Orvieto

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17. 3. 2013
383-Comunicato stampa.
Solennità di San Giuseppe Patrono principale della città e della Diocesi
Mons. Benedetto Tuzia presiede in Cattedrale a Orvieto
concelebrazione eucaristica.
Martedì 19 marzo alle ore 17 nella Cattedrale di Orvieto Mons. Benedetto Tuzia
Vescovo di Orvieto-Todi, presiederà una solenne Concelebrazione Eucaristica
con il presbiterio diocesano.
Durante la celebrazione il Vescovo conferirà il Ministero del Lettorato al
seminarista Lorenzo Romagna.
L’animazione liturgica sarà curata dalla corale ”Vox et Jubilum” diretta dal M°
Stefano Benini.
Al termine della concelebrazione seguirà una breve processione: la statua del
Santo, intronizzata nella mattinata, sarà riportata dal Duomo alla chiesa dedicata
al Santo: una costruzione a pianta centrale edificata nel 1685.
In piazza festa con le immancabili “frittelle” ed esibizione della Banda musicale
“L. Mancinelli”.
Come si ricorderà ad Orvieto è antica la devozione a San Giuseppe tanto che nel
lontano 2 maggio 1647 il Consiglio della città decise all’unanimità, con 63 voti
favorevoli e nessuno contrario o astenuto, di eleggere il Santo come protettore di
Orvieto.
Non è da meno la devozione a Todi. Qui, nei pressi della Porta Aurea si trova la
chiesa di San Giuseppe fatta costruire nel 1642 dall’ Università dei falegnami, pio
sodalizio, ancora esistente e proprietario della chiesa. Di questa corporazione
“magistri lignaminis” con radici medievali si ha notizia in un raro documento del
26 giugno 1286.
A Todi, in questa chiesa, San Giuseppe sarà festeggiato sempre martedì 19 marzo
alle ore 11 con una solenne concelebrazione partecipata da tutti i membri di
questa antichissima Universitas che per l’occasione indosseranno i loro sfarzosi
costumi medievali.
Nella nostra Diocesi, dunque, il culto di San Giuseppe è antico, condiviso e
partecipato. Una occasione propizia per invocare il Santo nel giorno della sua
festa, lui patrono della Chiesa universale, del mondo del lavoro e dei lavoratori,
dei papà e dei moribondi, perché protegga le nostre città, sostenga e accresca la
nostra fede.
383- AC – 17. 3. 2013
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