Corso di Elementi di ingegneria elettrica di potenza Angelo Baggini [email protected] 8. Linee elettriche, apparecchi di protezione e manovra, rifasamento Corso di Elettrotecnica NO Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Fenomeni termici nei cavi (1) • In un cavo si sviluppa calore in conseguenza – delle perdite per effetto Joule nel/i conduttore/i – perdite nello schermo per correnti parassite (1) – perdite nel dielettrico (isolante) (2) • (1) La quantità di calore sviluppata, dovuta alle perdite nello schermo assumono valori rilevanti solo per cavi unipolari schermati • (2) Normalmente la quantità di calore sviluppata, dovuta alle perdite nel dielettrico è trascurabile per cavi aventi tensione non superiore a 30 kV fatta eccezione per i cavi isolati in PVC aventi tensione nominale 10 kV Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Fenomeni termici nei cavi (2) • Il calore sviluppato all’interno del conduttore – si accumula nel conduttore determinandone l’aumento di temperatura – si trasmette all’ambiente circostante • per conduzione • per convezione Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza 1 Fenomeni termici nei cavi (3) • La quantità di calore accumulato nel conduttore dipende dalla capacità termica del conduttore stesso che è funzione: – della capacità termica specifica del materiale (c) • cCu = 3,45 x 106 J/K m3 • cAl = 2,50 x 106 J/K m3 Fenomeni termici nei cavi (4) • Le modalità di trasmissione del calore dalla superficie del conduttore all’ambiente di riferimento (aria) nei casi d’interesse sono: – trasmissione per conduzione (ad esempio nel caso di cavi interrati) – trasmissione per convezione (ad esempio nel caso di cavi installati in aria) – della sezione del conduttore • La quantità di calore trasmesso all’ambiente dipende – dalla modalità di trasmissione del calore (convezione, conduzione) – dalla resistenza termica del “circuito” Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Fenomeni termici nei cavi (5) • La resistenza termica del circuito è funzione – della resistività termica del/i mezzo/i attraverso i quali il calore si trasmette dalla superficie del conduttore all’ambiente di riferimento – della geometria del problema Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Fenomeni termici nei cavi (6) • A regime si stabilisce una condizione di equilibrio dinamico nella quale all’interno del conduttore si è accumulata una quantità di calore tale da portare la temperatura del conduttore stesso ad un valore per il quale la differenza di temperatura tra il conduttore e l’ambiente consente di smaltire verso l’esterno (ambiente) tutto il calore sviluppato all’interno del cavo. Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza 2 Portata di un cavo in regime permanente (1) Fenomeni termici nei cavi (7) • La portata di un cavo è la massima corrente che un cavo può trasmettere in condizioni di installazione e di esercizio determinate senza che i conduttori superino la massima temperatura ammissibile. • La portata di un cavo si riferisce a condizioni di regime permanente. • Il calcolo della portata di un cavo comporta quindi la soluzione di un problema di trasmissione di calore. Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Portata di un cavo in regime permanente (3) Portata di un cavo in regime permanente (2) • L’espressione generale della soluzione del problema termico e quindi della portata è: Iz = θlim − θa nR( Rϑc + Rϑa + Rϑx ) Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza dove: - Rϑc è la resistenza termica totale del cavo - Rϑa è la resistenza termica tra la superficie del cavo e l’ambiente di riferimento (aria) - Rϑx è la resistenza termica equivalente per tener conto del riscaldamento mutuo tra cavi - θlim è la temperatura massima ammissibile (massima temperatura di servizio CEI 20-21) - θa è la temperatura ambiente - R è la resistenza elettrica del conduttore calcolata per θlim - n è il numero di conduttori percorsi da corrente nel cavo Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza 3 Portata di un cavo in regime permanente (4) • Dalla formula precedente si evince che la portata in regime permanente di un cavo non è una caratteristica legata esclusivamente alla sezione del conduttore ma è una caratteristica di un cavo: – di un determinato tipo – di sezione data – in determinate condizioni di installazione. Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Portata di un cavo in regime permanente (6) • I valori della massima temperatura di servizio (θlim) che devono essere assunti nel calcolo della portata di un cavo in regime permanente sono indicati dalla Norma CEI 20-21 (vedi tabella 1 successiva). • I valori della temperatura ambiente (θa) che devono essere assunti nel calcolo della portata di un cavo in regime permanente sono indicati dalla Norma CEI 20-21 (vedi tabella 2 successiva). Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Portata di un cavo in regime permanente (5) • La portata di un cavo dipende infatti: – dalle modalità costruttive del cavo e dal tipo di isolante (→ Rθc, → n e → θlim) – dalla sezione del conduttore (→ R) che determina la quantità di calore sviluppato all’interno del conduttore – dalle condizioni di posa (→ θa, → Rθa e → Rθx) che influenzano le modalità di trasmissione di calore. Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Portata di un cavo in regime permanente (7) Tabella 1 Isolante Massima temp. di servizio °C Carta impregnata con miscela stabilizzata Isolante Gomma qualità E11 in sistemi con Umax ≤ 3,6 kV 80 in sistemi con Umax > 3,6 kV 75 Carta impregnata con miscela migrante in sistemi con Umax ≤ 3,6 kV 80 in sistemi con Umax = 7,2 kV 75 in sistemi con Umax = 12 e 17,5 kV in sistemi con Umax = 24 kV 70 in sistemi con Umax = 30 e 36 kV 60 Carta impregnata con olio fluido 90 65 Gomma qualità G2 e G6 Gomma qualità G5, G7, G9, G10 Gomma siliconica qualità E12 Polivinilcloruro qualità T11 e T12 Polivinilcloruro qualità R2 Polietilene reticolato Massima temp. di servizio °C 60 85 90 180 70 70 90 Minerale con guaina Guaina metallica: 70 in PVC oppure nudo accessibile Minerale nudo e non Guaina metallica: 105 accessibile e non in contatto con materiali combustibili Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza 4 Portata di un cavo in regime permanente (8) Tabella 2 Temperature dell’aria Clima Protezione contro le sovracorrenti Fusibili Temperature del terreno a 1 m di profondità Minimo (°C) Massimo (°C) Minimo (°C) Massimo (°C) Tropicale 25 55 25 40 Sub-Tropicale 10 40 15 30 Temperato 0 25 10 20 - Le portate dei cavi devono essere calcolate per la temperatura massima - Se richiesto, i valori minimi saranno usati per la portate invernali Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Apparecchi di protezione (e manovra) Interruttori • • • • • interruttori ad aria compressa interruttori in olio interruttori ad esafluoruro di zolfo interruttori a soffio magnetico interruttori a vuoto Relé • • Elettromeccanici Elettronici Caratteristiche • Magnetiche • Termica • Magnentotermica Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Protezione contro le sovratensioni Origine: • Interna • Esterna Contattori Sezionatori Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza 5 Protezione contro i fulmini Protezione contro i fulmini Sorgente di danno Punto colpito S1 I tipi di danno • Il fulmine può produrre tre tipi di danno: • D1 : danni ad esseri viventi (dovuti a tensioni di contatto e di passo) S3 S2 • D2 : danni fisici (dovuti a incendi, esplosioni, rotture meccaniche, rilascio di sostanze tossiche, ecc.) S4 • D3 : avarie di apparecchiature elettriche ed elettroniche (dovute a sovratensioni) Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Protezione contro i fulmini Protezione contro i fulmini Perdite e rischi Uno stesso danno può produrre più tipi di perdite: • L1 : perdita vite umane • L2 : perdita servizio pubblico → Rischio R1 → Rischio R2 • L3 : perdita patrimonio culturale → Rischio R3 • L4 : perdita economica Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza → Rischio R4 Obbligo protezione • Rischio R1, R2 ed R3 → obbligatoria • Rischio R4 → facoltativa ma sempre consigliabile perché consente di: • scegliere il sistema di protezione più conveniente • evitare future contestazioni Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza 6 Valutazione del rischio: Componenti di rischio Area di raccolta della struttura per fulminazione diretta: Ad RA ( Persone) RM ( Apparati) RB ( Materiali) RC ( Apparati) R1: Perdita di vite umane RU ( Persone) RV ( Materiali) RW ( Apparati) Area di raccolta per fulmini sul servizio AL e vicino al servizio Al RZ ( Apparati) Al = RA + RB + RU + RV + RC + RW+ RM+ RZ ( Ospedali, Esplosione) AL servizio R2: Perdita di servizio pubblico = RB + RC + RV + RW + RM + RZ R3: Perdita di beni culturali = RB + RV R4: Perdita economica = RB + RC + RV + RW + RM + RZ Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Strategia - Livelli di protezione Parametri di fulmine • Discendenti Ascendenti Polarità: – – • • 0,97 0,99 0,98 Distribuzione di Probabilità (p.u.) Verso: – – • 0,99 0,97 0,910,84 Positiva Negativa Ampiezza corrente di fulmine Composizione Durata colpi: – – Norma CEI EN 62305-1 Tabella 5 Tabella 7 Probabilità per i limiti dei parametri della corrente di fulmine Breve (< 2ms) Lungo (> 2ms) Probabilità che i parametri della corrente di fulmine siano O1 Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Livello di protezione I II III IV Inferiori ai valori massimi definiti 0,99 0,98 0,97 0,97 Superiori ai valori minimi definiti 0,99 0,97 0,91 0,84 Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza 7 Protezione contro i fulmini Strategia - Livelli di protezione Norma CEI EN 62305-1 Tabella 5 Valori massimi dei parametri di fulmine e dei corrispondenti livelli di protezione Primo colpo breve La protezione ideale Livello di protezione Parametri della corrente Simbolo Unità I II III - IV Valore di picco I kA 200 150 100 Carica in un colpo breve Qshort C 100 75 50 10.000 5.625 2.500 Energia specifica W/R kJ/Ω Tempi T1/T2 µs/µs 10 / 350 Colpi brevi successivi Livello di protezione Parametri della corrente Simbolo Unità I II Valore di picco I kA 50 37,5 25 Pendenza media di/dt kA/µs 200 150 100 Tempi T1/T2 µs / µs Parametri della corrente III - IV Simbolo Unità I II Carica in un colpo lungo Qlong C 200 150 Tempi Tlong s Parametri della corrente Simbolo Unità I II III - IV Carica nel fulmine Qflash C 300 225 150 0,25 / 100 Colpi lunghi Livello di protezione III - IV 100 0,5 Fulmine • Racchiudere la struttura entro un contenitore metallico chiuso messo a terra • Collegare al contenitore metallico, direttamente o tramite SPD, tutti i servizi entranti Livello di protezione Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza Esempio di struttura divisa in zone di protezione LPZ OA Struttura: rappresenta lo schermo 1 LPS Esterno LPZ OB LPZ 1 Stanza: rappresenta lo schermo 2 B.B. 2 LPZ 2 B.B. 1 Schermo Cavi, linee • LPZ 0B (o maggiore) per ridurre i danni fisici • LPZ 1 (o maggiore) per ridurre le avarie di apparecchiature Dispersore Angelo Baggini - Corso di Elementi di Ingegneria Elettrica di potenza 8