CAPITOLO 1 LA PELLE: LO SGUARDO DELLA SCIENZA E I SUOI DISTURBI 8 La via della scienza Anatomia e funzioni 20 Quando si ammala: sintomi e patologie 22 Le affezioni più comuni 34 Ecco cosa rischiamo con i farmaci 36 Quanto sono diffusi i disturbi della pelle 39 In sintesi: dubbi e risposte La via della scienza Anatomia e funzioni L a pelle è molto più di un semplice “rivestimento”, è uno degli organi più estesi e pesanti di tutto l’organismo; è la barriera che ci protegge dall’esterno ma è anche un efficace filtro attraverso il quale ci liberiamo di sostanze di scarto e tossine. Ci consente di reagire a stimoli fisici pericolosi ed è anche un indicatore di patologie interne. Grazie a lei, il “nostro dentro” e il fuori (ovvero l’ambiente che ci circonda) “si parlano” e sappiamo così reagire e adattarci, in una parola sopravvivere, anche se le situazioni esterne mutano notevolmente. In virtù delle migliaia di informazioni che l’epidermide veicola in ogni istante, siamo in grado di alzare o abbassare la nostra temperatura corporea, di modificare la colorazione della nostra cute per proteggerci dai raggi solari e, più in generale, siamo in grado di sentire il mondo esterno, grazie a tatto e sensibilità cutanea. Insomma, la pelle è un prezioso, quanto sofisticato, strumento di comunicazione che ci “dice” come stiamo: un problema all’intestino potrebbe manifestarsi con la comparsa di brufoli, uno al fegato con un colorito giallastro. Per questo è fondamentale capire il suo funzionamento, di cosa e come si può ammalare. La pelle parla anche di noi a un livello più profondo. Il suo stretto legame con il cervello e, per suo tramite, con 8 la dimensione emotiva, fa sì che appaiano sull’epidermide anche i segni di un disagio di natura più psicologica. Vescicole, eritemi e arrossamenti sono il segno che dentro di noi si sta combattendo una battaglia per allontanare ed espellere una sostanza minacciosa. Iniziamo questa panoramica scientifica spiegando innanzitutto com’è fatto quest’organo, quali sono le principali malattie che possono colpirlo e quali i sintomi con cui queste si manifestano. Rispecchia la nostra anima “L a pelle è lo specchio dell’anima”. Per il mondo scientifico, fino a poco tempo fa, questa affermazione era priva di fondamento, e rappresentava un banale luogo comune. Ora non è più così, dopo che i recenti progressi scientifici ci hanno permesso di ricostruire con sufficiente chiarezza i processi fisiologici che intercorrono tra le emozioni e la cute. La pelle, infatti, è innervata da una rete di fibre nervose, sensoriali e simpatiche, che garantiscono il collegamento con il midollo spinale e il cervello. Queste fibre nervose sono in grado di liberare alcune sostanze, chiamate neuropeptidi, che provocano reazioni infiammatorie. Ciò spiega come mai alcune infiammazioni cutanee possano essere scatenate anche per via nervosa, e quindi emozionale. 9 Alla scoperta del nostro scudo L’intera superficie del nostro corpo è ricoperta dalla pelle, che rappresenta una barriera tra l’organismo e il mondo esterno. Si tratta di un tessuto formato da tre strati differenti che - se potesse idealmente essere “disteso” - occuperebbe nell’individuo adulto una superficie di circa 1,7 metri quadrati, pari a circa il 15% del peso corporeo. Di seguito diamo breve descrizione dei diversi strati cutanei. L’epidermide epidermide è un tessuto di rivestimento impermeabile che blocca l’assorbimento della maggior parte delle sostanze esterne. La sua caratteristica principale è quella di possedere una serie di cellule chiamate cheratinociti, capaci di riprodursi continuamente, in modo da sostituire quelle che muoiono e si staccano. I cheratinociti, infatti, sono cellule che nascono nello strato più profondo della pelle e che, nel corso della loro vita, subiscono un’evoluzione che le porta a migrare progressivamente verso le zone più superficiali dell’epidermide. Quando la cellula ha esaurito il suo ciclo vitale, raggiunge l’ultimo strato dell’epidermide, quello esterno, ed è pronta per essere eliminata. Questo processo di maturazione è denominato cheratinizzazione, e dura circa un mese. In un organismo sano esiste un equilibrio tra le cellule che nascono e quelle che, ormai morte, vengono appunto eliminate. I cheratinociti contengono una proteina fibrosa, la cheratina, che fornisce alla pelle le caratteristiche di dispositivo di protezione. Le cellule deputate alla produzione della melanina, i melanociti, sono, invece, posti tra le cellule dello strato basale. 10 Il derma è lo strato sottostante all’epidermide. Questo è costituito da fibre (collagene ed elastina), cellule e sostanze fondamentali. È riccamente vascolarizzato e innervato e ha funzioni di sostegno oltre ad avere il compito di nutrire e ossigenare l’epidermide. Le sostanze principali che lo compongono sono il collagene e l’elastina, che assicurano robustezza alla pelle e la rendono elastica. Al suo interno sono contenute le ghiandole sudoripare e sebacee, i bulbi piliferi e le terminazioni nervose. L’ipoderma ipoderma o tessuto sottocutaneo è lo strato più profondo della pelle ed è composto principalmente da tessuto adiposo di spessore variabile nelle diverse regioni corporee. Questo è costituito da cellule adipose e da un reticolo fibroso di sostegno. L’ipoderma ha funzioni di riserva energetica, meccanica, di sostegno e termica. Il suo compito, infatti, è principalmente di isolare l’organismo dall’ambiente esterno e di fare appunto da riserva di energia nei periodi di digiuno. I pigmenti coloranti Il colore della pelle è dovuto a tre pigmenti: • la melanina (in base alla sua diversa quantità e al tipo di pigmento) è responsabile del colore dell’epidermide nelle differenti razze e delle variazioni di colore della pelle in seguito all’esposizione al sole. • Il carotene determina una sfumatura giallastra o rossiccia della pelle. • L’emoglobina, presente nei globuli rossi, è la responsabile della colorazione rosea tipica in particolare della pelle più chiara. 11