Ortodonzia: estetica? bellezza? funzionalità?

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Odontoiatria
A cura del dr. Salvatore Mone e della dr.ssa Delia Corrado
Ortodonzia:
estetica? bellezza? funzionalità?
Nelle relazioni sociali, per ognuno di noi,
un bel sorriso è sempre stato il miglior biglietto da visita.
L’ortodonzia consiste nel correggere le alterazioni nell’allineamento e nell’occlusione dei
denti, letteralmente significa
denti dritti.
Chi si rivolge all’ortodonzista
spesso lo fa per migliorare la
propria estetica attraverso
un miglior allineamento dei
denti.
È evidente che l’ortodonzista
non si occupa solo di raddrizzare denti storti, ma esercita
un campo più vasto: dalla
diagnosi, della prevenzione,
dalla terapia dei disturbi di
crescita dei mascellari ai difetti
di sviluppo della dentizione,
condizioni che determinano
alterazioni sia dell'estetica del
sorriso che della funzione del
sistema masticatorio.
(cross-bite), liposviluppo della
mandibola, la prognazia del
mascellare superiore (II Classe
di Angle)
E all'attenzione di entrambe, estetica e salute che
si qualifica ortodonzia. Una
diagnosi accurata è alla base
di una corretta terapia ortodontica.
Spesso nell'anamnesi dei portatori di queste disarmonie si
rileva il protrarsi di abitudini
viziate (succhiotto) oltre che
ricorrenti patologie respiratorie.
Il trattamento ortodontico, in
questi casi, deve necessariamente essere accompagnato
da un piano di rieducazione
funzionale della muscolatura
orofacciale (logopedia).
Ma qual è la causa delle
malocclusioni? Come si fa
a prevenirle?
Che differenza c'è tra l'ortodonzia dell'adulto e del
bambino?
Di quali apparecchi ordodontici
dispone l'ortodonzista per correggere le malocclusioni?
Nell'adulto curiamo i difetti del sorriso provocati dal
disallineamento dei denti
e le patologie funzionali, in
particolare quelle a carico
delle articolazioni temporomandibolari e della muscolatura masticatoria. Spesso
le malocclusioni dell'adulto
sono sostenute da alterazioni
scheletriche strutturali a carico
dei mascellari, pertanto nei
casi in cui il disallineamento
dei denti sia associato ad una
disarmonia scheletrica, si deve
prendere in considerazione
la possibilità di trattamen-
ti ortodontico-chirurgici. In
questi casi noi ortodonzisti ci
occupiamo dell'allineamento preparatorio alla chirurgia
ortognatica e della rifinitura
post-intervento, lasciando al
chirurgo maxillo-facciale la
correzione della deformità
scheletrica.
Nel bambino, oltre a proporci
gli stessi obiettivi terapeutici
dell'adulto, curare la malocclusione conclamata, sia essa
dentale o scheletrica, possiamo prevenire il formarsi della
malocclusione o il suo aggravamento (terapia preventiva)
oppure intercettare precocemente le alterazioni di crescita
scheletrica o di postura mandibolare (terapia intercettava)
nonchè i deficit di spazio per
i denti permanenti in eruzione
e i disallineamenti dei denti
permanenti già erotti.
Nel bambino, a differenza
dell'adulto, si possono correggere senza chirurgia,
disproporzioni scheletriche
importanti.
Tra le affezioni scheletriche
che trattiamo più frequentemente nel bambino c'è
la contrazione trasversale
del mascellare superiore
Lo strumento di lavoro dell'ortodonzista è l'apparecchio
ortodontico, capace di spostare i denti e di allinearli nella
posizione finale programmata.
Alcuni apparecchi ortodontici,
in particolare quelli rimovibili, vengono assemblati fuori
dallo studio medico, da ortodontotecnici specializzati,
seguendo la specifica prescrizione fornita dall'ortodonzista.
Altri apparecchi, invece, siamo noi stessi ad assemblarli, direttamente in bocca al
paziente, apparecchi fissi
composti da bande, attacchi (bks), fili, legature, ecc. Il
lavoro dell'ortodonzista, però,
non è semplicemente quello di
spostare i denti, ma realizzare
per mezzo dell'apparecchio
ortodontico bellezza e salute,
in altri termini armonia facciale,
estetica del sorriso, funzionalità
dellapparato masticatorio e
mantenimento nel tempo il
risultato del trattamento.
Quello che noi ortodonzisti
possiamo fare per prevenire
le malocclusioni è rimuovere i fattori ambientali avversi,
permettendo che la crescita
scheletrica e lo sviluppo della
dentatura del bambino riprendano il loro corso naturale.
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