4. Approccio concertativo - Dipartimento di Scienze Politiche e

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4. APPROCCIO
CONCERTATIVO
LA PROGETTAZIONE
PARTECIPATA
Si fonda sulla critica al modello sinottico-razionale
Recupera e valorizza dimensioni fondamentali della
progettazione: la processualità, l’interazione, la cognitività, la
emotività
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Due espressioni-chiave per comprendere il senso di questo
approccio: a) punto di vista; b) potere
PUNTO DI VISTA
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Sottolinea la necessità di tener conto del fatto che durante il
processo di progettazione interagiscono diverse prospettive
da cui si definisce il problema e si struttura l’ambiente in
modo non sempre coincidente. Ciò si traduce in una serie di
interrogativi: chi decide cosa? Chi individua le strategie? Chi
realizza quanto stabilito? Chi effettua la valutazione?
POTERE
Il processo di progettazione si articola in una serie di
decisioni, che sono il frutto di processi di negoziazione
condotti tra i diversi attori coinvolti in funzione della loro
posizione organizzativa
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Le decisioni sono di diverso genere, e i diversi attori hanno
un potere di incidere che è connesso alla loro posizione
nell’organizzazione
PROGETTAZIONE
PARTECIPATA O
“DIALOGICA”
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Va intesa come “processo di comunicazione volto a produrre
conoscenze intersoggettive contestuali. Tali conoscenze
devono offrire la possibilità di costruire dei significati almeno
parziali delle azioni o delle decisioni intraprese” (Brunod,
d’Angella, Orsenigo 1998)
TEORIA DI
RIFERIMENTO
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Costruttivista: ciò che definiamo come realtà è il frutto di una
interpretazione, di un modo di osservare, spiegare e
rappresentarsi il mondo che è costruito attraverso
l’esperienza e la comunicazione
LE CONSEGUENZE SUL
PIANO DELLA
PROGETTAZIONE
Problema e ambiente non sono dati
a priori come fatti oggettivi
L’interazione tra gli attori è continua
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Ogni attore è portatore di
aspettative, quadri cognitivi,
posizioni di potere diversi
IL CICLO DI
PROGETTO
Tra le diverse tappe c’è una influenza reciproca
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La tappa più importante è l’attivazione. In questa fase, i
diversi attori coinvolti partono da una ipotesi di cambiamento
della realtà, che viene negoziata e concertata anche con i
destinatari (nella misura in cui tutto ciò è possibile)
SCHEMA DI PROGETTO:
A) IDEAZIONE
INIZIATIVA
INTERNA AL
SERVIZIO
Decodifica delle
motivazioni
Analisi delle
relazioni
INIZIATIVA
ESTERNA AL
SERVIZIO
Decodifica della
domanda
Analisi dei dati
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Analisi dei dati
B) ATTIVAZIONE
Consolidamento e allargamento della committenza – Prima
lettura del contesto locale
Definizione del “contratto” tra i diversi soggetti: ruoli e
funzioni
Analisi del problema
Analisi della comunità locale (storia, cultura, profilo
demografico ed economico) e delle relazioni tra i soggetti
interessati
Individuazione di ipotesi comuni di interpretazione del
disagio
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Individuazione di finalità e destinatari
C) PROGETTAZIONE
Stesura di una prima bozza di progetto
Condivisione tra i diversi soggetti coinvolti della bozza
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Stesura del progetto definitivo
d) Realizzazione
e) Valutazione
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•Verifiche periodiche
•Riprogettazione eventuale
NOTE SIGNIFICATIVE
La stesura della bozza è solo una tappa del ciclo di progetto
I problemi si prestano a più letture e interpretazioni
Il ruolo dei servizi e degli operatori è quello di aiutare ad
aiutarsi (empowerment)
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Progettare vuol dire promuovere percorsi di attivazione dal
basso
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