Cultura - Docenti.unina

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Cultura
ATTIVITÀ DI PRODUZIONE DI SENSO E
SIGNIFICATO→ OGGETTI, REALTÀ, AZIONE
Senso→ soggettivo
Significato→ oggettivo
Oggetto + Significato = Simbolo
CULTURA: SISTEMA ORGANIZZATO DI
SIMBOLI SIGNIFICANTI
SISTEMA SIMBOLICO - CULTURALE:
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Valori
Credenze (ideologie religiose)
Norme
Pratiche sociali
Regole
Ideali
Linguaggi
Consuetudini
Oggetti
TEORIE DELLA VARIAZIONE CULTURALE:
Funzionalismo
Etnocentrismo (relativismo culturale)
Evoluzionismo
CLASSIFICAZIONE: Cultura dominante
Subcultura
Controcultura
UNIVERSALI CULTURALI (G. MURDOCK
1965):
sport, riti funebri, istituzioni, rituali (religiosi o
laici), ornamento del corpo, danza, scambio di
doni, ospitalità, tabù dell’incesto, linguaggio,
scherzo, limitazioni sessuali, lavoro cooperativo,
ecc.
CULTURA E SOCIALIZZAZIONE
riproduzione, trasmissione,
interiorizzazione, modificazione di stili di vita
(lifestyle)
CONTROLLO SOCIALE (GEERTZ 1973):
cultura come schemi, prescrizioni, regole,
istruzioni
Socializzazione
DEFINIZIONE: apprendimento - trasmissione di
norme e valori, atteggiamenti e pratiche del
vivere quotidiano
TIPOLOGIA: primaria e secondaria
Input: agenti socializzatori che
impongono le norme
Processo: persona che interiorizza
le norme
Output: comportamenti di ruolo
conformi alle norme
Secondo Parsons e Bales
la socializzazione è intesa come “processo
mediante il quale i valori della società sono
interiorizzati dai suoi membri”. Nella prospettiva
parsonsiana la socializzazione costituisce una
potente forza di integrazione, in quanto
riproduce il controllo sociale e tiene unita la
società.
Cooley parla del “Sé riflesso”,
ovvero la percezione di sé
ricavata dai giudizi di coloro
con cui interagiamo.
I tre elementi del Sé riflesso
sono:
• il modo in cui immaginiamo
di apparire agli altri;
• come pensiamo che gli altri
reagiscano a ciò che vedono in
noi;
• come, a nostra volta, reagiamo
alla reazione che percepiamo
negli altri.
IDENTITÀ SOGGETTIVA: “Teoria del self”
(H. Mead)
 Il Sé
 L’interazione con sé stessi
 Lo sviluppo del Sé
 Il significato simbolico
SOCIALIZZAZIONE E OLD/NEW MEDIA
MEDIA→ parte integrante della quotidianità che influenzano i processi di
socializzazione
OLD MEDIA
• Giornali
• Radio
• Televisione
NEW MEDIA
• Internet
• Telefonia mobile
• Social network
Gruppi sociali
Unità sociale costituita da un certo numero di
persone che entrano in relazione tra loro con
continuità e in tal modo cercano di realizzare
scopi comuni.
CARATTERISTICHE DEI GRUPPI:
numero di membri;
frequenza di interazione;
comunanza di scopi.
Cooley distingue tra:
Gruppo
primario
• Gruppo composto da un numero
ridotto di individui, capaci di
sviluppare- mediante un’interazione
regolare e diretta- un forte sentimento
di identificazione collettiva.
• Gruppo composto da un numero
elevato di membri, fra i quali non
Gruppo
sussiste alcuna forma di comunicazione
secondario immediata. Le relazioni tra i membri
del gruppo sono di tipo strumentale.
Famiglia
Gruppo di persone direttamente legate da rapporti di
parentela, all’interno del quale i membri adulti hanno la
responsabilità di allevare i bambini
FAMIGLIA NUCLEARE→ due adulti vivono sotto lo
stesso tetto con i propri figli naturali o adottivi.
FAMIGLIA ESTESA→ quando insieme alla coppia e ai
suoi figli vivono sotto lo stesso tetto anche altri parenti (nonni,
zii, nipoti, ecc.).
Secondo le teorie funzionaliste, nella famiglia nucleare
sussiste un’elevata specializzazione di ruoli che, specie
in passato, comportava che il marito assumesse il
RUOLO STRUMENTALE di male breadwinner
(procacciatore di reddito), mentre la moglie sosteneva il
RUOLO AFFETTIVO nel contesto domestico.
Queste tesi sono state molto criticate, specie dalle
femministe, perché si ritiene giustificano come qualcosa
di naturale e inoppugnabile la divisione domestica del
lavoro tra donna ed uomo, che invece nella società
moderna non trova più applicazione.
Diseguaglianza sociale
La diseguaglianza indica quel processo che
configura attraverso fattori diversi, un accesso ed
una distribuzione diseguale delle risorse. Per
descrivere le diseguaglianze tra gli individui ed i
gruppi all’interno delle società, si parla di
stratificazione sociale.
Sistemi di stratificazione sociale
Schiavitù: forma estrema di
diseguaglianza, per cui gli
individui sono letteralmente
posseduti da altri.
Casta: l’appartenenza ad una
casta è determinata dalla nascita
non dalle qualità personali di un
individuo. Tipico esempio di
società di casta, è l’India.
Ceto: gruppo sociale provvisto,
oltre che di una propria base
economica, anche di uno stile di
vita particolare, che si manifesta
nel linguaggio,
nell’abbigliamento, nelle regole
di comportamento, ossia nello
stesso status (M. Weber).
Classe: gruppo di individui che
condividono lo stesso tipo di
risorse economiche, le quali
influiscono sulle loro condizioni di
vita. La collocazione di classe è
acquisita, non semplicemente
ascritta per nascita, tanto che la
mobilità sociale dei soggetti è
molto comune.
Teoria funzionalista
Teoria del conflitto
Davis e Moore, partono dal
presupposto che tutte le società
sono caratterizzate da una qualche
forma di stratificazione sociale.
Tale stratificazione sarebbe
provocata dalla necessità
funzionale di divisione del lavoro,
che porta gli uomini
maggiormente capaci ad occupare
le posizioni più importanti al fine
di garantire il proseguimento della
società stessa, anche se questo
crea diseguaglianza.
Marx ritiene che la società sia
suddivisa in modo piuttosto netto
tra un piccolo gruppo di individui
privilegiati (capitalisti) ed una
massa sfruttata e manovrata
(proletariato).
È possibile definire una classe in
base alla omogeneità di interessi
materiali che vengono difesi dai
soggetti appartenenti alla stessa
classe, che dunque occupano una
medesima posizione nella società.
Tesi “monocausale” in virtù della
quale i conflitti si generano dalla
proprietà privata.
Marx distingue tra:
Classe in sé
• intesa come classe che si costituisce
oggettivamente, sulla base di interessi
condivisi dai suoi membri, anche a
prescindere dalla consapevolezza che
un soggetto ha di appartenere alla
stessa classe.
Classe per sé
• concetto che designa la condizione di
presa di coscienza di una classe nel
caso della lotta di classe.
Si fonda su
differenze
sociali relative
all’onore o al
prestigio.
Attiene allo
stile di vita del
soggetto. Le
persone che
godono dello
stesso status
formano un
gruppo con un
senso d’identità
condiviso.
Partito
Insieme di
individui che
condividono la
stessa posizione
economica, la
quale può
essere fondata
sulla proprietà
dei mezzi di
produzione
oppure sulle
capacità
professionali
spendibili sul
mercato.
Status
Classe
Secondo Weber, la stratificazione sociale è
la risultante di tre fattori:
Il termine
partito definisce
un’associazione
di individui che
operano
insieme in virtù
di origini,
obiettivi o
interessi
comuni (es.
partiti politici).
Devianza e criminalità
Delinquenza
Devianza
Disagio
DISAGIO: (dis-agio) mancanza di benessere. Non
sempre il suo insorgere è indice dell’esistenza di una
patologia, quanto, piuttosto fattore tipico di una fase
di transizione (infanzia-adolescenza-età adulta).
DEVIANZA: si configura rispetto ad uno specifico
contesto sociale, attraverso la commissione di agiti
che si discostano da una norma sociale rispettata
dalla maggior parte dei membri del gruppo.
DELINQUENZA: si configura nel momento in cui
un soggetto commette reato, sottraendosi al
rispetto di una legge.
Devianza
Delinquenza
Norma, costrutto
regolativo in base al
quale il soggetto regola i
propri comportamenti.
Legge, ha un carattere
positivo ed universale.
Reazione sociale
mutevole a seconda dei
contesti. Più la norma
disattesa sarà considerata
importante, più la
reazione sarà forte.
Reazione sociale
generalmente forte,
originata dalla
commissione di un
comportamento illecitoantigiuridico.
CONTROLLO SOCIALE
«l’insieme più o meno organizzato, nell’ambito
di una qualsiasi realtà sociale, delle relazioni
formali e informali, coercitive o persuasive che
sono state previste e/o messe in atto nei
confronti del comportamento individuale o
collettivo ritenuto deviante e dirette a stabilire
e mantenere l’ordine sociale in tale unità»
(V. Cesareo).
DEVIANZA
EFFETTO PUSH: fattori di spinta, tendenzialmente
corrispondenti ai fallimenti delle istituzioni scolastiche e
della formazione professionale, che escludono gli
adolescenti dal circuito della mobilità sociale legale.
EFFETTO PULL: fattori di attrazione, determinati dalla
presenza di subculture delinquenziali predominanti,
rispetto alla scarsa influenza di gruppi alternativi di
riferimento, che orientano allo sviluppo della personalità e
della condotta criminale.
DELINQUENZA
ORIENTAMENTI TEORICI
PARADIGMA BIO-ANTROPOLOGICO: il crimine è inteso
come consequenziale a caratteristiche fisiognomiche
tipiche di un soggetto considerato atavico (C. Lombroso).
PARADIGMA PSICOLOGICO: spiega il comportamento
umano, normale o criminale che sia, partendo dall’analisi
della personalità dell’uomo e dalle funzioni della psiche.
In quest’ottica, il criminale è considerato come un
soggetto squilibrato in cui la crescita “normale” è distorta
dalla esistenza di traumi pregressi (Bowlby) .
PARADIGMA SOCIOLOGICO: Funzionalismo; Teorie
del conflitto; Interazionismo simbolico.
TEORIA DELLA TENSIONE
Mete culturali, mezzi istituzionalizzati e modi di
adattamento: la devianza secondo Robert K. Merton
Mete culturali
Mezzi
istituzionalizzati
Modi di
adattamento
+
+
Conformità
+
−
Innovazione
−
+
Ritualismo
−
−
Rinuncia
±
±
Ribellione
Merton sceglie di utilizzare il segno + per indicare l’accettazione della meta o
dei mezzi per raggiungerla, ed il segno − per indicarne il rifiuto o
l’indisponibilita.
LABELLING THEORY
Deviante→ Outsider: persona alla quale l’etichetta di deviante è
stata applicata con successo da parte di un determinato gruppo
sociale (Howard Becker).
Edwin Lemert
Devianza primaria: consiste nella realizzazione di comportamenti
contrastanti con le norme socialmente condivise, comportamenti
che, tuttavia, il soggetto/agente tende a giustificare in modo da non
dover modificare l’immagine positiva che egli ha di sé stesso.
Devianza secondaria: si concretizza quando le ripetute azioni
inconformi ad opera del soggetto generano una severa reazione
sociale che spinge il soggetto/agente alla riorganizzazione della
propria immagine, del proprio Sé, attorno al ruolo deviante
costruito dalla società.
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