partiti ed elezioni 12 - Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali

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IL BIANCO E IL ROSSO
La politica nel territorio
Quante Italie?
Nord-Ovest competitività tra i partiti
elettorato poco ideologizzato, più
disponibile a cambiare voto
Mezzogiorno maggiore grado di instabilità
Fluidità dei consensi individuali – permeabilità del
tessuto sociale e rapporti con la politica governati da
“mediatori”, clienti, gruppi di potere locale
Nord-Est
Centro
zona bianca
zona rossa
Le basi sociali della politica
La “terza Italia” secondo Bagnasco
(zona rossa e zona bianca)
- Estesa rete di piccole e piccolissime imprese industriali
- Città di ridotte dimensioni
- Importanza delle istituzioni tradizionali: famiglia,
comunità locale
- Peso dei ceti medi privati: lavoratori autonomi, lavoratori
dipendenti
- Lavoro riferimento centrale
Subcultura politica territoriale
- Tradizione culturale, ideologica che si
consolida attraverso una rete di
associazioni, organizzazioni, iniziative
- Politica e società si integrano e si
rinforzano reciprocamente
Zona bianca
Zona rossa
Chiesa e mondo cattolico
identità e organizzazioni legate al
movimento operaio e alla sinistra
Società e partiti nella “terza Italia”
• I partiti entrano a far parte del paesaggio
sociale, in modo sostanziale
• DC e PCI: partiti immersi nella società e
radicati nelle istituzioni: partiti-società e
partiti-istituzione, al tempo stesso
Le differenze tra i modelli
DC
• Nelle zone bianche sono le associazioni cattoliche e le
organizzazioni economiche più solide e strutturate
rispetto alla DC
• Nelle zone bianche è la Chiesa il baricentro normativo:
valori e regole della comunità locale
• Il rapporto con la politica resta improntato al distacco e
alla strumentalità
• La DC da partito sponsorizzato dalla Chiesa a partito
sponsorizzato dallo Stato
• Nelle zone bianche lo stile amministrativo è di tipo
“aggregativo” non-interventista, che asseconda le
tendenze e le risorse della società e del mercato
Le differenze tra i modelli
PCI
• Il ruolo del partito, nelle zone rosse, è molto più direttivo
e attivo
• Il rapporto tra il partito e la comunità locale risulta molto
più stretto e direttivo
• Il rapporto con le istituzioni pubbliche e di governo risulta
più stretto, ispirato a maggiore fiducia
• Il partito orienta la società e il mercato
• Il partito “investe” nel governo locale, per legittimare la
sua base sociale ed elettorale
• Nelle zone rosse si afferma uno stile amministrativo di
tipo “integrativo”, interventista
La perdita della “fedeltà” elettorale
della DC
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Crescita di una neo-borghesia di piccola impresa che
rivendica spazio e cerca nuovi canali di
rappresentanza politica
La crescita economica promuove il distacco di queste
aree nei confronti dello Stato
Si trasforma profondamente la rete associativa
staccandosi dai tradizionali riferimenti culturali
(Chiesa)
La crescita economica accelera la complessità sociale,
la secolarizzazione
Il processo di globalizzazione accentua il loro legame
con il contesto locale, per “difendersi dal mondo”
Lo stesso dicasi per il processo di “europeizzazione”
La Dc, strumento inefficiente
• La Dc si dimostra uno strumento sempre più
inadeguato ad esprimere gli interessi e a
rispondere alle richieste del “localismo” sociale
ed economico
• Il governo locale (della Dc) non riesce a fare
fronte ai cambiamenti della società:
l’invecchiamento, il mutamento culturale,
l’urbanizzazione. Il disincanto verso la politica si
traduce in “disamore”
• Laicizzando il rapporto con i suoi elettori, la Dc
contribuisce ad indebolire ulteriormente il
rapporto con gli elettori
Perché le zone rosse non
cambiano colore?
a)
b)
c)
d)
e)
f)
Il Pci si legittima come il “partito delle amministrazioni
locali”, essendo escluso dal governo centrale
Persistenza organizzativa nelle zone rosse dei partiti
della sinistra
Valorizzazione dell’intervento autonomo dell’azione
pubblica sul territorio a sostegno delle economie e della
società locali,
anche se ciò non garantisce un dinamismo economico
maggiore
Incidenza della secolarizzazione con le organizzazioni di
sinistra mantengono una notevole capacità di
“organizzazione degli interessi particolari” e di
integrazione sociale
La Lega non riesce a penetrare nelle zone rosse anche
perché ha trovato gli spazi ad essa più favorevoli già
occupati dai soggetti tradizionali di sinistra
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