L’azoto Chimica degli elementi nell’ambiente VII ciclo SICSI - II anno – classe A013 Obiettivi e prerequisiti Destinazione: secondo anno di un I.T.I. Prerequisiti: Stati di aggregazione della materia e passaggi di stato Il sistema periodico Struttura elettronica e Proprietà chimiche I legami chimici Classificazione dei composti: struttura e proprietà delle sostanze Reazioni chimiche L’ equilibrio chimico Distillazione Conoscenze generali di termodinamica chimica e cinetica Obiettivi: Conoscere lo stato naturale, i diversi composti formati dall’azoto con idrogeno e ossigeno, la disponibilità e la relativa abbondanza Conoscere le applicazioni e gli usi industriali Conoscere ed essere in grado di discutere il ciclo dell’azoto Conoscere i problemi legati all’inquinamento da composti azotati. Azoto Informazioni Generali -Azoto- Daniel Rutherford scopritore dell'azoto. è considerato lo Rutherford studiò questo gas nel 1772, ma non lo riconobbe come una distinta specie chimica Fu Lavoisier a riconoscere che l'aria è una miscela di un gas attivo, cioè che mantiene la combustione e la respirazione (l'ossigeno) e un gas inattivo (l'azoto). Azoto deriva da azotè, voce formulata dallo stesso Lavoiser che significa "privo di vita" Fu parallelamente adottata la denominazione nitrogène (generatore di nitron), in seguito alla scoperta che l'acido nitrico e i nitrati contengono azoto; da ciò deriva il simbolo N Tavola periodica Informazioni generali Nome Simbolo chimico Numero atomico Serie chimica Gruppo Periodo Blocco Anno di scoperta Scopritore Azoto N 7 Non metalli Gruppo 15 (VA) 2 p 1772 Daniel Rutherford Azoto Name: Nitrogen Symbol: N Atomic Number: 7 Atomic Mass: 14.00674 Melting Point: -209.9 °C Boiling Point: -195.8 °C Informazioni Generali Azoto o o o o Caratteristiche Atomiche configurazione elettronica 1s2 2s2 2p3 Fortemente elettronegativo (3, quasi quanto il cloro), può dar luogo a legami multipli utilizzando gli orbitali p. numero max di coordinazione 4 (es. NH4+) stati di ossidazione da -3 a +5 Azoto Abbondanza e disponibilità L'azoto è : il 5° elemento più abbondante nell'universo il 19° sulla crosta terrestre, di cui costituisce lo 0.03% 78% in volume dell’aria atmosferica guano del Cile (NaNO3) il 4° nel corpo umano, di cui costituisce il 3%. proteine, DN A, RN A, ecc. Azoto molecolare Generalità La quasi totalità dell’azoto (oltre il 99%) è presente sulla terra come molecola biatomica di notevole stabilità. gas inodore incolore non velenoso non combustibile costituito da molecole biatomiche inerte chimicamente (T e Pamb) Azoto molecolare Produzione L’ottenimento dell’azoto puro avviene attraverso il frazionamento dell’aria liquefatta nei suoi costituenti (N2, O2, CO2, Gas rari-Ar) in opportune colonne di distillazione: eliminazione dell’H2O eliminazione della CO2 compressione (P elevate) liquefazione distillazione (p. eb N2 = -195.8°C; p.eb. O2 = -183°C) Azoto molecolare Proprietà e usi La molecola N2 presenta un'eccezionale inerzia chimica per la forza del triplo legame (944 KJ/mol). Le uniche reazioni note di N2 a Temperatura Ambiente sono: 1. L'ossidazione del litio metallico: ½ N2(g) + 3Li(s) → Li3N(s) (si tratta però di una reazione molto lenta) 2. La coordinazione di alcuni complessi metallici 3. Fissazione biologica Per la sua inerzia chimica viene utilizzato come gas inerte nell’industria (alimentare e metallurgica), per evitare il prodursi di reazioni di ossidazione che avrebbero luogo in presenza di ossigeno. Viene commercializzato in bombole a 150 bar. Azoto molecolare Applicazioni Azoto molecolare Applicazioni Azoto Composti Organici - amminoacidi - proteine - acidi nucleici costituenti fondamentali degli organismi viventi Fissazione dell’azoto Tutti gli esseri viventi devono assimilare l’azoto per la formazione di composti organici vitali L’unica sorgente di azoto a disposizione degli organismi viventi è l’atmosfera. Ad eccezione di particolari microorganismi, gli esseri viventi non sono in grado di utilizzare l’azoto atmosferico. Per essere utilizzabile dagli organismi viventi l’azoto deve essere fissato, ossia combinato con altri elementi a formare composti utili. Batteri azotofissatori e alghe azzurre convertono N2 in una forma che gli altri organismi possono utilizzare: NO3- (Fissazione biologica). Ciclo dell’azoto Si può parlare di un vero e proprio ciclo che inizia dall’atmosfera, passa attraverso le piante e gli animali e ritorna di nuovo nell’atmosfera I processi chimici coinvolti per la formazione delle diverse molecole delle quali l’azoto può entrare a far parte possono essere suddivisi in quattro tipi: •Azotofissazione •Ammonificazione •Nitrificazione •Denitrificazione Ciclo dell’azoto L'azotofissazione è un processo con cui l'azoto molecolare (N2) presente nell'atmosfera viene trasformato in ammoniaca (NH3) o nei sali d’ammonio derivati grazie soprattutto all’attività di batteri liberi nel terreno o viventi in simbiosi con le radici di alcune piante, come le leguminose (piselli, soia, erba medica) ed alcune felci. Radici di leguminosa: all'interno dei noduli radicali vivono i batteri azotofissatori Ciclo dell’azoto Ammonificazione N batteri NH3 , NH4+ Nitrificazione NH3 batteri NO2- , NO3- Denitrificazione NO3- batteri N2 (gas) Ciclo dell’azoto “…….Il mestiere di chimico insegna a superare, anzi ad ignorare, certi ribrezzi, che non hanno nulla di necessario né di congenito: la materia è materia, né nobile né vile, infinitamente trasformabile, e non importa affatto quale sia la sua origine più prossima. L’azoto è azoto, passa mirabilmemente dall’aria alle piante, da queste agli animali, e dagli animali a noi; quando nel nostro corpo la sua funzione è esaurita, lo eliminiamo, ma sempre azoto resta, asettico, innocente. Noi mammiferi, che in generale non abbiamo problemi di approvvigionamento di acqua, abbiamo imparato ad incastrarlo nella molecola dell’urea, che è solubile in acqua, e come urea ce ne liberiamo. Altri animali, per cui l’acqua è preziosa, hanno fatto l’ingegnosa invenzione di impacchettare il loro azoto sotto forma di acido urico, che è insolubile in acqua, e di eliminare questo allo stato solido, senza bisogno di ricorrere all’acqua come veicolo……………” - Primo Levi – Il sistema periodico - Fissazione dell’azoto •Anche i fulmini trasformano l’azoto nei suoi ossidi (Questo apporto è però minimale). •Solo un terzo dell’azoto fissato è assimilato dalle piante. •Terreni coltivati: impoverimento degli elementi nutritivi •Aumento della popolazione e sviluppo dell’industria dei fertilizzanti per aumentare la produttività del suolo Fertilizzanti e Fissazione Industriale Fertilizzanti: sostanze che aumentano il potere produttivo del terreno in quanto ne migliorano la funzione di nutrizione. L’azoto esercita una forte azione di stimolo sulla crescita delle piante e rappresenta il fattore della nutrizione che più determina i livelli produttivi. Il primo metodo industriale per la fissazione dell'azoto era basato sull'ossidazione da parte dell'ossigeno, ad alte Temerature (3000 ° C): N2(g) + O2(g) → 2NO(g) ΔrH°(298K) = 90.29 (KJ mol-1) Questa reazione è responsabile ogni anno della conversione di circa 30 milioni di azoto in monossido e biossido; 20 milioni di tonnellate sono prodotte nelle combustioni, soprattutto nei motori a scoppio delle automobili, mentre circa 10 milioni di tonnellate a causa dei fulmini. Oggi il metodo di fissazione industriale dell’azoto è il processo Haber di sintesi dell’ammoniaca. Azoto Composti Inorganici Tra tutti gli elementi l’azoto presenta uno dei più ampi campi di variazione del numero di ossidazione: da -3 a + 5. I principali composti inorganici dell’azoto (che esamineremo) sono: - Con l’idrogeno: Ammoniaca (NH3), - Con l’ossigeno: Ossidi di azoto N2O (protossido di azoto) , NO (ossido di azoto), NO2 (biossido di azoto) N2O3 (anidride nitrosa), N2O5 (anidride nitrica) - Con idrogeno e ossigeno: Acido nitrico (HNO3 ) Azoto l’ammoniaca L’ammoniaca è senza dubbio il più importante composto dell’azoto per i suoi svariati usi e applicazioni. E’ un gas tossico, incolore, di caratteristico odore penetrante che condensa in un liquido incolore a 33°C. Per le proprietà fisiche somiglia all’acqua, specialmente per la capacità di sciogliere svariate sostanze. In ambiente acquoso è una base di Bronsted debole, mentre agisce da base di Lewis relativamente forte nei confronti degli elementi del blocco d. Azoto sintesi dell’ammoniaca Con il processo Haber ogni anno circa 50 milioni di tonnellate di azoto vengono .convertiti in ammoniaca N2(g) + 3H2(g) → 2NH3(g) + 92.4 kJ La reazione è esotermica e decorre con diminuzione del numero di moli. E’ termodinamicamente sfavorita al di sopra di 182° C, ma è possibile condurre la reazione a T più elevate operando sotto pressione. T= 400° - 600° C P= 150 - 1000atm catalizzatore a base di ossidi di ferro e piccole quantità di Al2O3. Azoto usi dell’ammoniaca L’ammoniaca viene commercializzata come gas liquefatto o come soluzione acquosa circa il 30% in massa. Oltre l’80% dell’ammoniaca viene utilizzata per produrre fertilizzanti(urea, nitrato, fosfato e solfato d’ammonio) Il 4% viene utilizzato per produrre esplosivi e propellenti (nitroglicerina, trinitrotoluene, nitrocellulosa) Il 6% polimeri (fibre poliammidiche e acriliche, poliuretani e resine fenoliche) Usata anche come refrigerante e per la nitrurazione degli acciai. Azoto L’acido nitrico Acido forte, potente ossidante (n.o. +5) Liquido incolore che bolle a 83 °C. In laboratorio può essere ottenuto in piccole quantità trattando a caldo un nitrato con l’acido solforico: NaNO3 + H2SO4 4 HNO3 NaHSO4+HNO3 4NO2 + 2H2O + O2 Azoto Preparazione dell’acido nitrico Industrialmente si prepara per ossidazione dell’ammoniaca con il processo Ostwald: 1. Ossidazione catalitica di NH3 con aria a dare NO 4NH3 + 5O2 Pt 4NO + 6 H2O 2. Ossidazione di NO a NO2 2NO + O2 N2O4 + 2NO2 3.Assorbimento degli ossidi d’azoto in acqua a dare acido nitrico 3NO2 + H2O 2HNO3 + NO Azoto Usi dell’acido nitrico Più dell’85% usato per la preparazione di fertilizzanti (nitrato di calcio Ca(NO3)2, nitrato di sodio NaNO3 e nitrato di ammonioNH4NO3) Usato anche per la produzione di esplosivi, di fibre e materie plastiche, prodotti farmaceutici e intermedi per l’industria dei coloranti e delle resine. Negli anni ’90 prodotte 30 milioni di tonnellate l’anno. Il prodotto principale è NH4NO3, che trova impiego sia come fertilizzante che come esplosivo Azoto ossidi di azoto Gli ossidi di azoto sono tutti acidi, e alcuni costituiscono le anidridi degli ossiacidi dell’azoto. Sotto sono elencati dal n.o. 1 al n.o. 5: •N2O (ossido di biazoto o protossido di azoto) •NO (ossido di azoto) •N2O3 (triossido di (bi)azoto o anidride nitrosa) •NO2 (biossido di azoto) •N2O5 (pentossido di (bi)azoto o anidride nitrica) Nella chimica dell’atmosfera, dove gli ossidi hanno un ruolo importante sia nella conservazione sia nell’inquinamento dell’aria li si indica con la formula generica NOx. Costituiscono i prodotti di ossidazione dell’ammoniaca e sono gli intermedi per la preparazione dell’acido nitrico. Azoto ossidi di azoto Ossido di biazoto •N2O è un gas incolore e insapore •Inerte a Tamb e noto per proprietà anestetiche •Non tossico in piccole dosi, si scioglie facilmente nei grassi •NO è un gas incolore, insapore ed inodore • Lo si prepara industrialmente per ossidazione catalitica dell’ammoniaca. •Si forma nei processi di combustione ad alta temperatura •è naturalmente presente nel nostro organismo •in atmosfera si ossida velocemente a NO2 2NO + O2 = 2 NO2 Azoto ossidi di azoto Il biossido di azoto è un gas tossico di colore giallo-rosso (bruno) dall’odore forte e pungente e con grande potere irritante è un energico ossidante, molto reattivo e quindi altamente corrosivo. NO2(g) 3NO2(g)+H2O(l) N2O4(g) 2HNO3(aq)+NO(g) Il biossido di azoto nell’atmosfera subisce la stessa sorte e concorre alla formazione delle piogge acide Ossidi di azoto Inquinamento Sono i principali inquinanti nelle emissioni di molti processi di combustione Le principali sorgenti di ossidi d’azoto (NOx) sono gli impianti di riscaldamento civile e industriale, il traffico autoveicolare, le centrali di produzione di energia ed un ampio raggio di processi industriali. Gli ossidi di azoto contribuiscono: alla formazione delle piogge acide allo smog fotochimico alla formazione di inquinanti secondari come ozono e particolato fine secondario ai processi di eutrofizzazione Piogge acide Con il termine piogge acide si intende generalmente il processo di ricaduta dall’atmosfera di particelle, gas e precipitazioni acide L'effetto di queste piogge è progressivo e insidioso, esse producono un accumulo di acidi nel terreno e nelle acque dei fiumi e dei laghi, danneggiando gravemente gli ecosistemi Piogge acide Meccanismo Gli ossidi di azoto a contatto con l’acqua causano un meccanismo di acidificazione. La pioggia esente da attività umane presenta un pH di 5,5 circa, per la presenza naturale di acido carbonico H2CO3 In presenza di anidride solforica e di biossido di azoto l’acqua reagisce formando rispettivamente acido solforico e nitrico, che determinano un abbassamento del pH a valori estremamente bassi ( pH da 5 a 2). Piogge acide Effetti •Azione di tipo corrosivo e azione meccanica di dilavamento •Acidificazione dei terreni:impoverimento del terreno per la perdita di ioni calcio, magnesio, potassio e sodio e liberazione nel terreno di ioni metallici •Compromissione di molti processi microbiologici, fra i quali l’azotofissazione •Acidificazione delle acque: effetti diretti e indiretti •Pericolo indiretto per la salute umana: ingestione di alimenti provenienti da acque acide foresta pluviale in Tasmania foresta dell’Europa settentrionale Smog fotochimico In particolari condizioni climatiche, e cioè quando l'aria non circola e gli inquinanti permangono a lungo nell'atmosfera, si verificano reazioni chimiche, favorite dalla luce del sole, che danno luogo a un insieme di prodotti, denominati nel loro complesso "smog" Smog fotochimico Nella troposfera gli ossidi di azoto catalizzano la formazione di ozono secondo il seguente ciclo: NO2(g) + hν(λ<400nm) → O(g) + NO(g) O(g) + O2(g) → O3(g) NO(g) + 1/2O2(g) → NO2(g) (a) Le radiazioni UV provenienti dal sole scindono le molecole di NO2 in NO e O atomico (b) L’O atomico reagisce con l’O2 per formare l’ozono O3 (c) (d) NO reagisce con l’ozono O3 per ripristinare O2e NO2, e chiudere il ciclo (a) (c),(d) (b) Smog fotochimico Le concentrazioni di NOx e O3 variano al variare dell’ora del giorno e del traffico veicolare Buco nell’ozono Nella stratosfera invece, gli ossidi di azoto possono distruggere lo strato di ozono necessario per l'assorbimento della radiazione UV di alta frequenza: NO(g) + O3(g) → NO2(g) + O2(g) NO2(g) + O(g) → NO(g) + O2(g) Processi di eutrofizzazione Il fenomeno dell’eutrofizzazione dell’acqua consiste in una crescita abnorme di microalghe, favorite nel loro sviluppo dall’ambiente reso più fertile dai nitrati. distruzione della fauna ittica deposizione di alghe morte sul fondo prosperare dei temuti microrganismi patogeni, responsabili di gravi malattie.