Lezione 2

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Stato e mercato nell’esperienza
italiana
Cenni storici :
Dall’unità d’Italia
All’indomani dell’Unificazione
• la situazione economica:
Arretratezza strutturale ;Latifondo; Agricoltura di
consumo; Industria a base familiare e
destinata al consumo
• Il quadro istituzionale
Lo Statuto Albertino; i
tre codici (civile,
commerciale e di procedura civile)
L’impronta liberistica : qualche puntualizzazione
La prima fase
• 1862/1876 (Sella, Minghetti) . L’età della
destra storica
Politiche economiche liberiste
(unificazione della contabilità pubblica; aumento
della quota di risparmio sul reddito
complessivo; introduzione dell’imposta sulla
ricchezza mobile)
Spesa pubblica elevata (spese militari; spese
infrastrutturali
Segue: la prima fase
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unificazione amministrativa : opere pubbliche realizzate a
carico di Stato, Province e Comuni
estensione della legge Casati sull’istruzione pubblica all’intero
territorio nazionale (ai Comuni il finanziamento dell’istruzione
elementare)
Espropriazione dell’asse ecclesiastico
Privatizzazioni di beni demaniali statali e comunali
riscatto della rete ferroviaria dai gestori privati per la gestione
diretta (iniziativa governativa)
Tendenziale interventismo statale nell’economia coniugato al
libero scambio internazionale (dirigismo statale e liberismo
doganale)
La seconda fase : l’età della sinistra
storica (De Pretis)
• legge Coppino (1877) : obbligo dell’istruzione
elementare
• Crisi agraria continentale : chiusura
protezionistica (nuova tariffa doganale
1887/88)
• Sovvenzioni, sgravi fiscali, concessioni
• Nazionalizzazione delle ferrovie (1885)
• lavori pubblici, risanamento urbano,
espropriazioni
Segue: la seconda fase
• sistema bancario sospinto da finanziamenti al
settore immobiliare in crescita
• 1890: scandalo della Banca Romana: fusione
di istituti di emissione, governo unitario della
circolazione monetaria, fondazione della
Banca d’Italia (1893)
• Rafforzamento della codificazione (codice
della marina mercantile, codice del
commercio riformato)
La fine del secolo
• (Crispi)
Preferenza strumenti amministrativi rispetto all’attività
parlamentare
Controllo Corte dei conti
Reintroduzione della sezione giurisdizionale del
Consiglio di Stato
• Legge sulla sanità pubblica
• legge sulle opere pie
• Legge sulla previdenza per la vecchiaia
Segue: la fine del secolo
• riordino del settore bancario : Banca d’Italia
unico responsabile dell’emissione ed organo di
vigilanza sugli istituti bancari
• Sistema pensionistico
• politica dei lavori pubblici
• collegio di probiviri per la risoluzione delle
controversie di lavoro
• Codice penale (1889)
L’età Giolittiana
• allargamento del suffragio : 1912
• istruzione pubblica : legge Orlando del 1904
sull’istruzione elementare obbligatoria ed
incremento del sostegno statale (dai Comuni allo
Stato)
• 1903: legge sui servizi pubblici locali (alla mano
pubblica servizi inerenti all’erogazione dell’acqua, ai
trasporti, all’illuminazione pubblica etc.)
• 1906: magistrato delle acque
• 1910 : Camere di commercio sono enti pubblici
Segue : l’età giolittiana
• industrializzazione e tutela del lavoro
1. 1902-1907 : tutela del lavoro femminile e
minorile
2. 1904: lavoro festivo e riposo settimanale
3. 1904 : Cassa di previdenza per gli impiegati
comunali
4. 1912 : nasce l’INA
Segue: l’età giolittiana
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•
nelle ferrovie : piena nazionalizzazione del settore; gestione ad
un’impresa organo
Energia elettrica: disciplina delle derivazioni di acque pubbliche nel 1916
1899: riserva del servizio postale
Intervento nel Mezzogiorno : leggi speciali
politiche interventistiche: aumento del PIL del 2,6% annuo
Aumento delle esportazioni
diminuzione della pressione tributaria
1901 : Federazione nazionale dei lavoratori della terra
1906 : Confederazione generale del lavoro
1909: Confederazione nazionale agraria
1910: Confederazione generale dell’industria
La I° guerra mondiale
• forte incremento dell’intervento pubblico
nell’economia
• 1914/1921 : aumento dell’inflazione;
aumento dei prezzi
• ammassi di prodotti agricoli; controllo dei
prezzi dei generi alimentari; blocco degli affitti
• Espansione del debito pubblico (nel 1920 :
pari al 160% del PIL)
Segue: la I guerra mondiale
• crescita della produzione manufatturiera : aumento
del fatturato, aumento delle soglie dimensionali
• Crescita di gruppi industriali; consolidamento di
posizioni di oligopolio
• Trasformazione in enti pubblici di associazioni di
categorie”deboli” emerse con la guerra (combattenti
e reduci, orfani e vedove) a ui si affiancano le Opere
titolari di poteri nell’economia
Nel dopoguerra
• incremento della disoccupazione
• conflittualità sociale
• Misure assistenziali e fiscali: progressività
nell’imposizione sui redditi, tassazione beni di
lusso, riduzione ad otto ore della giornata
lavorativa; introduzione dell’assicurazione
obbligatoria contro la disoccupazione e della
pensione di invalidità e vecchiaia
Il fascismo
• controllo statale di interi settori dell’economia
• Crisi internazionale (1927-1934)
• autarchia
• Imperialismo politica estera
• Economia di guerra
- Rimozione delle misure fiscali
- Politiche liberiste
Segue : il fascismo
1922-1926:
• Crescita del PIL del 4% annuo, inflazione del 20%, discesa deisalari reali
• Aumento della produzione manufatturiera al 18, 4 % annuo
1927-1934:
Stagnazione dell’economia : arretratezza del sistema produttivo e finanziario
• conformazione oligopolistica del settore industriale
1935-1940
Espansione del PIL del 4%
Cedimento del cambio della lira ; dimezzamento delle riserve in oro
Raddoppio della spesa pubblica
Segue : il fascismo
• soccorso alle banche, che acquisiscono quote rilevanti del
capitale azionario ed assumono carattere misto
(Banca commerciale italiana con il gruppo siderurgico di Terni e
le acciaierie Ilva; Credito italiano con la Fiat; la Banca italiana
di sconto con l’Ansaldo; la Banca d’Italia)
Salvataggio delle banche in crisi
Legge bancaria del 1926: separazione del credito industriale
dalla gestione bonaria; Banca d’Italia: unico istituto di
emissione
Segue : il fascismo
• battaglia del grano (1925) per l’autosufficienza
nazionale.
Comitato permanente del grano presso la Presidenza
del Consiglio dei ministri
• politica petrolifera
Creazione dell’Agenzia generale italiana petroli (Agip)
d.l. n. 556 del 1926 società anomima, il cui 60% è
versato dal tesoro ed il resto dall’INA e dalla Cassa
nazionale dell assicurazioni sociali
segue
• 1933: nascita dell’IRI
Per salvare le banche miste, nasce prima l’IMI
Per rilevare le partecipazioni bancarie ed emettere
obbligazioni a medio termine
Poi è creato l’IRI che assume la titolarità delle
partecipazioni bancarie controllando il 42% del
capitale di tutte le società per azioni esistenti in
Italia. Beneduce è il primo presidente dell’IRIpolitiche
industriali a controllo statale diretto.
segue
•
la creazione dell’ordinamento corporativo
La legge n. 563 del 1926 disciplina i contratti collettivi di lavoro come fonti
valide erga omnes, sull’assunto dell’identificazione degli interessi
produttivi con quelli nazionali.
1927: Carta del Lavoro (pur affermando la residualità dell’intervento dello Stato nella produzione
economica (“l’intervento dello Stato nella produzione economica ha luogo soltanto quando
manchi o sia insufficiente la iniziativa privata o quando siano in gioco interessi politici dello Stato”:
così la IX dichiarazione), espressamente qualificava l’iniziativa economica privata come “lo
strumento più efficace e più utile nell’interesse della Nazione” (così la VII dichiarazione) finalizzato
al perseguimento degli obiettivi di “benessere dei singoli e sviluppo della potenza nazionale”
(dichiarazione IX), specificando che l’ organizzazione privata della produzione è una “funzione di
interesse nazionale” e che “l’organizzazione dell’impresa è responsabile dell’indirizzo della
produzione di fronte allo Stato”(dichiarazione VII). ;
1934 : istituzione delle Corporazioni, cui compete la disciplina della produzione e dei
rapporti economici, incluse le controversie di lavoro
segue
• 1936: piano regolatore dell’economia italiana
Piena autarchia
• 1937: Camere di commercio convertite in Consigli provinciali
dell’economia presieduti dal Prefetto e doppiate dagli Uffici
provinciali dell’economia.
• Consiglio nazionale delle corporazioni
• Limitazione della concorrenza con consorzi ed accordi tra
produttori di diversi settori (cartellizzazione)
• 1935: controllo dei prezzi
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