COMPETENZE e DISCIPLINE: il SAPERE MATEMATICO Percorso per la costruzione di un PENSIERO MATEMATICO DORIANO BIZZARRI 21-11-2014 COMPETENZE e DISCIPLINE: il SAPERE MATEMATICO L’apprendimento inizia con l’azione e la percezione, di qui procede ai termini e ai concetti e dovrebbe sfociare in abitudini mentali auspicabili” George Polya Matematico ungherese 1887 - 1985 Il curricolo di matematica alla luce delle Indicazioni Nazionali • Indicazioni Nazionali • Curricolo di Istituto • Percorso didattico del singolo docente Costruzione del Curricolo di Matematica a partire dalle Indicazioni Nazionali 1 Traguardi per lo sviluppo delle competenze compaiono al termine di ogni grande periodo scolastico e saranno oggetto di valutazione. Obiettivi di apprendimento alla fine del primo triennio della primaria, alla fine della primaria e alla fine della secondaria di primo grado. Costruzione del Curricolo di Matematica a partire dalle Indicazioni Nazionali 2 Traguardi e obiettivi sono indicazioni aperte in base alle quali ogni autonomia scolastica costruisce un proprio curricolo. A partire dal curricolo di istituto ogni docente sviluppa il proprio percorso didattico con attenzione alle esigenze particolari della classe, all'integrazione fra le discipline e in base alla propria personalità di docente. ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO Traguardi di sviluppo percorso dinamico) delle competenze (come “Riferimenti ineludibili per gli insegnanti” segnalano gli elementi essenziali necessari all’acquisizione della competenza e hanno un valore strategico di orientamento per una progettazione coerente con gli obiettivi. Al termine dalla scuola dell’infanzia e della scuola di primo grado vengono individuati al fine di indirizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’alunno. Obiettivi di apprendimento Sono le conoscenze (sapere) e le abilità ( saper fare) che le scuole, nei diversi periodi didattici della scuola dell’obbligo, devono organizzare in attività educative e didattiche per l’acquisizione delle competenze (art. 8 del DPR n. 275/99) Sono definiti al termine del III e del V anno della scuola Primaria ed al termine del III anno della scuola Secondaria di I grado. Curricolo matematico Il curricolo non è un'arida elencazione di contenuti, ma … contenuti, metodologie, utilizzo o meno dei testi scolastici, ambienti di lavoro, strumenti e materiali, ricerca, innovazione, collegamenti con i gradi precedenti e successivi di scolarità, relazioni umane (alunni, docenti, famiglie, territorio,,......) Curricolo matematico: contenuti Un lavoro comune dei docenti può essere quello di individuare una sequenza logica e significativa di contenuti nei vari gradi e anni di scolarità e di saper sfrondare i “rami secchi” di esercizi ripetitivi o poco significativi (esempi....) per far posto a percorsi laboratoriali più interessanti. Curricolo matematico : metodologia trasmissiva… Spesso l'insegnante dà le definizioni degli oggetti matematici, ne illustra le proprietà, formula le regole e chiede che l'alunno impari e applichi correttamente. Poi per azione di rinforzo e di addestramento somministra molti esercizi dello stesso tipo. Curricolo matematico : metodologia laboratoriale Ribaltiamo lo schema: l'insegnante pone un problema nuovo e chiede agli alunni di trovarne una soluzione, mobilitando ricerca, accettando tentativi ed errori, e attivando una discussione comune. Si arriva così a una soluzione particolare, poi si passa a un caso più generale e infine si trova una regola, una formula che vale per tutti casi. In questo modo gli allievi si mettono in gioco, mobilitano le proprie risorse, cercano gli strumenti adatti, sperimentano che ci possono essere domande con più risposte valide. Metodologia laboratoriale: materiale didattico Nella costruzione del curricolo non si può prescindere dalla conoscenza e dall'utilizzo di materiali didattici particolarmente interessanti. L'insegnante stesso, manipolando il materiale, scopre spesso delle potenzialità impreviste che consentono di costruire segmenti interessanti di percorsi didattici. É poi importante rendersi conto che uno stesso materiale didattico può essere utilizzato in età diverse degli alunni con La costruzione di un curricolo ha un inizio ma non una fine L’inizio della formulazione del curricolo può scaturire dalla decisione di condividerla con i colleghi; è una costruzione che si va facendo, pezzo per pezzo, sia con la progettualità e la formazione dell'insegnante che con l'esperienza; è aperta a cambiamenti, innovazioni, confronto con altre esperienze e non si cristallizza in una forma stabile, ma è sempre suscettibile di miglioramento,... Curricolo in verticale: opportunità e difficoltà Aprirsi con disponibilità all'ascolto dell'altro, delle sue esperienze, delle sue scelte. Conoscere i contenuti, le metodologie dei colleghi che precedono o che seguono nella classe in cui stiamo insegnando Stimare le caratteristiche positive di ognuno e sentirci uniti nella stessa meravigliosa impresa di educatori. Curricolo matematico: libro di testo … aiuto o ostacolo Un atteggiamento equilibrato potrebbe essere il seguente: è l'insegnante che determina la sua linea didattica e il libro di testo può essere uno degli strumenti utili, talvolta necessari da integrare con altri sussidi. Non il viceversa, cioè l'insegnante non deve dipendere dal suo libro di testo dicendo “sarebbe bello fare percorsi didattici interessanti e nuovi, ma devo seguire il libro di testo quindi.....”. Curricolo matematico: libro di testo 1 D’altra parte la mancanza di un libro di testo, specialmente nella secondaria, potrebbe indurre a utilizzare sussidi pur validi, ma incompleti e un po' rigidi (ad es. prendere appunti con molto spreco di tempo). Occorre anche che l'allievo, crescendo, impari a leggere e interpretare un testo che parla di matematica. Curricolo matematico: libro di testo 2 Il libro di testo tende a ripartire rigidamente i contenuti in capitoli e l'insegnante quindi deve saper collegare opportunamente i vari argomenti con maggiore flessibilità, traendo anche dalla realtà situazioni da matematizzare … provando a creare competenze in matematica Come si conciliano gli stili diversi di insegnamento, la varietà di tipologia delle classi con un unico curricolo di istituto? Lo scambio di idee, la messa in comune di esperienze interessanti (punti deboli e forti), fa parte della ricerca di un curricolo comune ma questo non deve spegnere in ciascun docente la voglia di “pensare” personalmente, di trovare vie nuove, di arricchire il suo insegnamento e quello dei colleghi con cui si relaziona. La varietà deve arricchire, non appiattire... Leggiamo nelle indicazioni nazionali: Attraverso la costruzione del curricolo si sviluppano ricerca e innovazione educativa. Percorsi didattici con ampio spazio alla laborialità Chiarire il senso di laboratorio che prepara il terreno per il sapere matematico. Lavorare per sperimentare quali contenuti, quale metodologia, quali materiali possono rendere più efficaci la partecipazione degli alunni e le loro conquiste concettuali. Uno stesso concetto matematico può essere presentato nelle varie età in modi diversi e con approfondimenti diversi. COMPETENZE e DISCIPLINE: il SAPERE MATEMATICO “… il difetto dello spirito matematico … è di non comprendere che un pensiero, il quale si appaghi di costruzioni astratte, senza la speranza, pur vaga, di cogliere in esse il quadro di una qualche realtà, sarebbe uno sterile strumento dialettico. “ Enriques COMPETENZE e DISCIPLINE: il SAPERE MATEMATICO “… un bambino da cui la scuola s’aspetta che impari, impara; il bambino da cui ci si aspetta poco, produce poco …” K. Clark GRAZIE