Diapositiva 1

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Certo i capelli sono imbiancanti,
il corpoLe
è modificato,
l’intelletto
è differente,
sue emozioni
sono immutate!
Perché
guardare
il
ma il cuore è uguale. calendario
e “adeguarsi all’età”
se quel solco tra gli occhi
sorridenti e felici di ieri,
si evidenzia?
E’ il cuore l’unica fonte
che
compreso
l’inutilità
e ignaro
dei
giorni che
passano,
E’
il ha
solo
cosciente
di un almanacco
inventato
dagli uomini
ha imparato
chedai
il tempo,
che lasciandosi
schiacciare
compleanni,
nei confronti
dell’eternità,
arriverà
la vecchiaia.
non esiste.
La fiducia esiterà
E
domani,
non
sarà un sogno
in sorriso,
attesa,
e gli occhi non ci
brilleranno
per un
la voglia
di fare
il gioco,
un sospiro,
unfesta
abbraccio
la creatività …
...
Perché la grandezza
Non chiamarli“anni
del tempoche
è lapassano”,
VITA!
Edsmetti
è vita adivent’anni
guardare l’orologio,
o saraia vecchio
e
senza
aspettative,
cinquanta,
godi del adono
ottanta…
dell’esistenza
quando l’intelletto
arido
d’Amore,
ogni
giorno,
ogni
momento
Misura
quanto
hai
vissuto,
soffocherà ogni pensiero.
amato, sofferto, esultato
e sorridi.
Strimpella il pianoforte ascolta un violino,
canta
sogna,
medita
Scrivi
su stonando,
un quaderno
in bella
copia,
non per gli elogi o la celebrità,
dipingi un quadrosolo
rubando
i colori all’arcobaleno,
per Amore.
scrivi i tuoi desideri, i tuoi pensieri,
il tuo vissuto.
Dai ascolto al cuore
e tornerai a ridere a giocare a scherzare!
Non chiamarli mai più “anni che passano”
e smetterai di appassire.
non staccare
o arriverà ilEgiorno
in cui lamai
mente
la
spina
del
cuore
avrà il sopravvento sui sentimenti
inserire
quella
e sarai per
vecchio
dentro
…
della razionalità
Vivi la vita:
un susseguirsi dì situazioni
favorevoli
e non,l’angolo,
La serenità e il sorriso
sono dietro
di fatti
piacevoli
e non,
ma quell’angolo
bisogna
svoltarlo.
di cadute, di rinascite.
Accoglila!
Fa in modo che domani,
quando cercherai una carezza,
tra le tue mani non
siano soltanto
…
Uncianonimo
calendario
e un orologio,da stringere…
Testo e grafica
[email protected]
Sonoro: Frank Mills
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